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COORDINAZIONE1 E SUBORDINAZIONE la paratassi e lipotassi2

La SINTASSI DELLA FRASE COMPLESSA O PERIODO studia come le proposizioni


si combinano tra loro a formare il periodo e analizza i rapporti che intercorrono tra esse
nellambito del periodo (principale, reggenti, coordinate e subordinate).
1. LA COORDINAZIONE
La coordinazione o paratassi lega tra di loro due o pi proposizioni in modo che ciascuna
rimanga autonoma dallaltra o dalle altre.

La frase (1) [Fa bel tempo]1 e [i bambini giocano nel parco]2

formata da due proposizioni unite dalla congiunzione coordinativa e che si trovano


sullo stesso piano (sono, cio su un piano di parit sintattica). Ci vuol dire che
sopprimendo una delle due, laltra conserverebbe inalterate la propria autonomia
strutturale e la propria compiutezza di significato:
Fa bel tempo
I bambini giocano nel parco

La coordinazione molto diffusa nella lingua parlata, soprattutto nel registro colloquiale,
ma anche nella lingua scritta perch:

- il modo pi semplice di costruire un periodo;


- data la sua struttura lineare, i testi sono molto chiari.
Nel testo letterario, si usa per conseguire particolari effetti espressivi: essenzialit,
concisione, rapidit.

1.1. Ci sono vari tipi di rapporti di coordinazione:

I. copulativa (dal latino copula = "unione", "legame") di tipo A e B; si ottiene


per mezzo di congiunzioni copulative e, n:

(2) Carlo suona il pianoforte e sua moglie fa lattrice.


(3) Non voleva n mangiare n bere.

OSS.
Insieme a e e n, vengono usate le congiunzioni copulative anche, pure, neanche,
neppure, nemmeno, soprattutto in costruzioni elittiche del predicato verbale:

(4) Marco ha studiato il latino e anche il greco


(5) Marco non ha studiato il latino e neanche/ nemmeno / neppure il greco.

1
Il termine coordinazione deriva dal latino coordinatione(m) = ordinamento insieme [composto da cum,
insieme e ordinatione(m), ordinamento, disposizione che traduce il greco parataxis.
2
Derivate dal greco para accanto, presso, hypo sotto e taxis disposizione, ordinamento.

1
II. avversativa di tipo A per B; si ottiene per mezzo di congiunzioni avversative
ma, per, tuttavia, eppure, anzi, invece:

(6) Io gli chiedevo scusa ma lui non mi voleva sentire, anzi continuava a sgridarmi.

Come si pu osservare in (6), le congiunzioni avversative possono stabilire due tipi di


contrasto tra le frasi:
un contrasto parziale: A per B: Io gli chiedevo scusa ma lui non mi voleva sentire.
un contrasto totale: non A bens B: Lui non mi voleva sentire, anzi continuava a
sgridarmi.

La proposizione avversativa caratterizzata dal contrasto parziale (A per B), mentre il


contrasto totale (non A bens B) caratterizza ci che i linguisti chiamano proposizione
sostitutiva. Si considerino i seguenti esempi:
(7) Vorrei crederti ma non posso pi fidarmi di te.
(8) Ti direi di pi, per mi manca il coraggio.
(9) Non accettare le sue scuse, ma caccialo via!
(10) La differenza non sta nei fatti bens nelle persone.

Si nota che:
- in 7-8, lavversativa non rappresenta una negazione della proposizione precedente,
ma soltanto una limitazione, una correzione, una puntualizzazione.
- in 9-10 invece, il primo termine (A) viene negato e sostituito dal secondo (B).

Lavversativa La sostitutiva
- Ma, per, tuttavia, eppure Ma, bens, anz, invece
- nondimeno, peraltro, pure, senonch (di
uso pi raro)
OSS:
Ma pu essere avversativa quindi limitativa, correttiva, in frase affermativa (La
medicina amara ma fa bene) e sostitutiva in frase negativa (Lui non Brad Pitt ma un
ingenuo istrione).
A volte il verbo non viene ripetuto nelle coordinata (v. anche 4,5,10):
(11) L'amore non sta nell'altro, ma dentro noi stessi.
(12) Il desiderio non ci che vedi ma quello che immagini.
(13) Tu non sei un ballerino qualsiasi bens un ottimo ballerino.

III. disgiuntiva di tipo A o B (luno esclude laltro); si ottiene per mezzo di


congiunzioni o, oppure, ovvero:

(14) Andate con loro o restate con noi?

Dal punto di vista semantico, la congiunzione pu indicare:


- unalternativa radicale fra i due elementi coordinati: la borsa o la vita! Io o lei!
- una scelta facoltativa: Sposati o fidanzati? (Che ne pensate?)

2
IV. conclusiva di tipo A quindi B (Cogito ergo sum ,"Penso dunque sono")
fondata sullinferenza; si ottiene per mezzo di congiunzioni conclusive (quindi, dunque,
pertanto), le quali introducono una proposizione che completa e conclude la precedente:

(15) Veramente la psichiatra prima era molto occupata, quindi credo che abbia visto
poco la bambina (Dacia Maraini, Buio);
(16) Un normalissimo cane nero innocente e buono e al momento abbandonato dalla
tua padrona, e dunque tristissimo e bisognoso di una carezza
(Sandro Veronesi, Caos calmo).

V. dichiarativa di tipo A infatti B e esplicativa di tipo A cio B; si ottengono


per mezzo di congiunzioni dichiarative o esplicative (infatti, cio):

- A infatti B - la seconda prop conferma, giustifica, dimostra la precedente (17);


- A cio B - la seconda prop chiarisce la precedente (18):

(17) Non mangia mai la carne, infatti un vegetariano.


(18) L'Ariete deriverebbe dal sanscrito URANAH, cio fuoco originario

La coordinazione copulativa, avversativa o disgiuntiva pu essere rafforzata da


particelle correlative (e...e, n .... n, non solo.....ma, o.....o):

(19) n voleva restare n si decideva di andarsene


(20) non solo si impara ma si trovano tante risposte...

1.2. Altri tipi di coordinazione:

a) La coordinazione pu avvenire anche per mezzo di pronomi o avverbi posti in


correlazione:
(21) [Il mondo fatto a scale], chi le scende chi le sale (c chi scende, c chi sale)
(22) Ora dice una cosa, ora ne dice unaltra

b) La coordinazione per asindeto3 o giustapposizione ottenuta senza lausilio di


nessun tipo di congiunzione:
(23) Usc in strada, vide un poliziotto, torn subito in camera e cominci a sospirare.

c) La coordinazione per polisindeto4 (opposta allasindeto), cio ripetendo la stessa


congiunzione davanti a tutte le proposizioni del periodo:
(24) E si muove e si gratta e si gira di continuo.

Viene usato questo tipo di coordinazione quando si vuol dare una maggiore enfasi al
discorso.

3
Il termine deriva dal greco asyndeton (da a, non e syndeo, lego insieme) e significa slegato.
4
Il termine deriva dal greco polysyndeton (da polys, molto e syndeo, lego insieme) e significa molto
legato.

3
2. LA SUBORDINAZIONE

2.0. Se le proposizioni coordinate hanno allinterno del periodo una perfetta


autonomia grammaticale, le subordinate non possiedono tale autonomia e, pertanto, non
potrebbero sussistere da sole. Per reggersi sintatticamente e per avere un senso compiuto,
la proposizione subordinata (secondaria o dipendente) deve inserirsi in un periodo, in
dipendenza da unaltra proposizione, la quale per la sua funzione viene definita reggente
(principale o sovraordinata).
Nella frase
[Laereo decollato]1 [bench ci fosse una nebbia fittissima]2

la seconda proposizione subordinata alla prima; la subordinata non potrebbe sussistere


da sola n dal punto di vista sintattico n semantico e acquista un ruolo preciso solo se
collocata in dipendenza della prima.
Caratteristiche:
- la subordinata espande e arricchisce il significato della principale;
- la subordinata pu tanto seguire che precedere la reggente: [Bench ci fosse una
nebbia fittissima]1, [laereo decollato]2;
- in uno stesso periodo si possono avere diverse proposizioni subordinate; esse
possono essere di primo e secondo grado.
- le subordinate possono essere suddivise secondo la forma (2.1), secondo le
funzioni che svolgono nel periodo (2.2).

2.1. Secondo la forma, le subordinate possono essere ESPLICITE e IMPLICITE. Nelle


frasi Penso che gli dir tutto e Penso di dirgli tutto le subordinate hanno lo stesso
significato. La differenza sta nel fatto che la forma non personale pu assumere una
molteplicit di valori: Pensa di dirgli tutto // Pensavo che gli avrei detto tutto. Ci
possibile perch alla forma implicita verbo indefinito non si ha un senso determinato
in modo univoco.
Sono ESPLICITE, le subordinate che hanno per predicato una forma verbale di modo
finito (indicativo, congiuntivo, condizionale). Esse possono essere introdotte:
- da una congiunzione o locuzione congiuntiva di vario tipo:
Sebbene parlasse piano, fu udito. // Sar a casa prima che torniate voi.
- dai pronomi relativi (che, il quale...) o relativi misti (chi, chiunque...) e da avverbi
relativi (dove, donde):
Il gelato che hai preparato squisito.// La citt dove sono nato Constantza. // Chi ha
detto una cosa simile un bugiardo.
- dai pronomi, aggettivi, avverbi interrogativi (chi, quale, quanto?..):
Dimmi chi hai incontrato. // Gli ho chiesto quale regalo volesse. // Mi domando quanti
anni avr questo signore.

Sono IMPLICITE, le subordinate che hanno per predicato una forma verbale di modo
indefinito (participio, gerundio, infinito). Esse possono:
- essere introdotte da una preposizione come per, a, di, da, dopo, senza e simili, che
reggono sempre linfinito:

4
Mi preg di aiutarlo. // Andiamo nel bosco a cercare i funghi.
- Essere precisate, specialmente quando il predicato un gerundio, da una
congiunzione:
Pur non avendoti pi visto, non abbiamo dimenticato. ;
- Collegarsi direttamente alla reggente:
Finito il lavoro, torn a casa.

Dal punto di vista del significato, le esplicite e le implicite si equivalgono, come appare
dalle seguenti coppie di periodi:
PERIODO CON SUBORD. ESPLICITA PERIODO CON SUBORD. IMPLICITA
Lascialo parlare Lascia che parli
Anche volendo non potrei Anche se volessi non potrei
Rimasto solo, riprese il suo lavoro Quando fu rimasto solo, riprese il suo
lavoro
Quelluomo rispose che non sapeva niente. Quelluomo rispose di non sapere niente.
Ho incontrato Laura mentre tornavo da Ho incontrato Laura tornando da scuola.
scuola.
Mi preg affinch facessi presto. Mi preg di fare presto.
Prefer non uscire perch era stanco. Essendo stanco prefer non uscire.

Le subordinate ESPLICITE rendono il messaggio pi chiaro delle implicite sia perch


sono introdotte da una congiunzione subordinativa che rende chiaro il rapporto logico di
subordinazione sia perch il verbo finito in esse contenute permette di individuare il
soggetto.
Di contro, LE IMPLICITE sono pi facili da usare (utilizzando la forma non finita del
verbo non danno luogo a problemi circa luso dei modi e dei tempi. Nella maggior parte
dei casi, per avere una subordinata implicita necessario che il soggetto della reggente e
il soggetto della dipendente coincidano:
Penso che gli dir tutto Penso di dirgli tutto.
Al contrario, Penso che tu gli dirai tutto non pu subire una analoga trasformazione.
Attenzione!
Subordinata esplicita Subordinata implicita
Soggetto uguale Penso che gli dir tutto Penso di dirgli tutto
Pensi che gli dirai tutto Pensi di dirgli tutto
Pensa che gli dir tutto Pensa di dirgli tutto
Soggetti divesi Penso che gli dirai tutto -
Pensi che gli dir tutto -
Pensa che gli dir tutto -
Di fronte alla scelta tra le due possibilit, le varie proposizioni si comportano
diversamente. Per esempio, nelle finali, la forma implicita obbligatoria quando si ha
identit di soggetto: Ho studiato molto per preparare lesame. Invece, nelle causali,
concessive e altre si pu avere la forma esplicita anche con lo stesso soggetto:
Sono arrivato tardi perch ho perduto il treno ....... per aver perduto il treno.
scivolato, nonostante camminasse lentamente ..... pur camminando lentamente.
Penso che arriver domani ........ di arrivare domani.

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2.2. Secondo le funzioni che svolgono nel periodo, le subordinate si distinguono in:

a) subordinate completive completano il predicato della reggente svolgendo nel


periodo le medesime funzioni del soggetto o del complemento oggetto nella
proposizione:
indispensabile ... la tua presenza (soggetto)
che tu sia presente (prop. subordina soggettiva)
Aspettiamo tutti .... il tuo arrivo (C.Ogg)
che tu arrivi (prop. subordinata oggettiva)

Comprendono le seguenti proposizioni:


soggettive oggettive Interrogative dichiarative
indirette

b) subordinate relative determinano o espandono un nome della reggente e


svolgono le stesse funzioni dellattributo nella proposizione:
Sergio un ragazzo.... pauroso (attributo)
che ha paura di tutto (prop. subordinata relativa)
Laereo far scalo a Lima,.... la capitale di Per (apposizione)
che la capitale di Per (prop. subordinata relativa)

Comprendono le seguenti proposizioni subordinate: relative e circostanziali, le ultime


cos chiamate perch aggiungono alla reggente una precisazione circostanziale (riguardo
il fine, la causa, il modo, loccasione ecc dellazione) svolgendo nel periodo la medesima
funzione dei corrispondenti complementi nella proposizione:

Ha cucinato il pesce..... secondo i tuoi suggerimenti (comp. di modo)


come mi hai suggerito tu (prop. subordinata modale)
Siamo rientrati presto .... per il freddo (complemento di causa)
perch faceva freddo (prop. subordinata causale)

Durante il viaggio ....(C. C. di T) aveva conosciuto posti stupendi.


Mentre viaggiava .... (prop. sub. temp) aveva conosciuto posti stupendi.

Comprendono le proposizioni subordinate: finali, consecutive, causali, temporali,


comparative, concessive, modali ecc.
La scelta tra luso del complemento (o del soggetto / attributo / apposizione) e luso della
proposizione libera e dipende da una serie di fattori (i diversi tipi di enunciato, il
locutore, ecc). Se la frase con solo complemento pi sintetica, ma anche pi generica e
imprecisa, la corrispondente frase con subordinata permette di dare pi informazioni,
fatto dovuto specialmente allesistenza del verbo che consente di collocare lazione o il
fatto nel tempo o di precisare il valore aspettuale:
Tutti sono contenti del suo comportamento ... di come si comportato / si comporta.

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2.2.1. Le subordinate completive

LA PROPOSIZIONE SOGGETTIVA fa da soggetto al predicato reggente:

evidente che sei triste La tua tristezza evidente.

La subordinata soggettiva dipende sempre da verbi/locuzioni verbali impersonali o usati


impersonalmente. In particolare dipende:
a) da verbi impersonali: accade, avviene, capita, bisogna, occorre, sembra, pare,
dispiace, basta, importa, interessa ecc:
Sembra che tutti siamo daccordo.
Bisogna che partecipiate anche voi.
Mi basta vederti ogni tanto.
Bastava che arrivassi unora prima.

b) dai verbi costruiti con il si passivante o impersonale, come si dice, si crede, si


pensa, si teme, si spera:
Si dice che il sindaco si dimetter.
Si temeva che fossi gi partito.

c) dalle locuzioni verbali impersonali costituite dal verbo essere + nome: ora,
tempo, compito, dovere, una vergogna, un piacere:
ora di alzarsi.
unindecenza che possano succedere queste cose.
dovere di tutti rispettare lambiente.

d) dalle locuzioni verbali impersonali costituite dal verbo essere (e anche parere,
sembrare, riuscire, venire) accompagnato da un aggettivo o da un avverbio in
funzione di nome:
bello, brutto, necessario, tanto, poco, molto, bene, male,
pare sicuro/ strano/ opportuno ; riesce facile/ difficile; viene opportuno ecc.:

stato brutto da parte tua dirgli quelle parole.


tanto che non lo vedo.
Sar opportuno chiedere un credito alla banca.
Non ci sembra necessario informarli del nostro progetto.
Mi riesce difficile immaginare una cosa simile.

La subordinata soggettiva esplicita introdotta dalla congiunzione subordinativa


che e ha il verbo:

a) allindicativo quando la reggente esprime certezza: chiaro che il responsabile


sei tu;
b) al congiuntivo quando il verbo della reggente esprime possibilit/ probabilit/
dubbio/ speranza e simili: Spero che non arrivi troppo tardi. Quando la soggettiva

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ha il verbo al congiuntivo, la congiunzione pu essere ommessa: Pare che abbia
speso un patrimonio.
- al condizionale, quando il fatto indicato dalla soggettiva dipende da una condizione
(espressa o sottintesa): chiaro che verrebbe volentieri (se potesse).

OSSERVAZIONI
La forma esplicita lunica che si pu usare quando:
c) la proposizione soggettiva ha un soggetti proprio: Sembra che Laura sia partita;
d) la proposizione soggettiva seguita dal verbo essere + molto/ parecchio/ tanto:
E molto che non vedi Mario?

La subordonata soggettiva implicita ha il verbo allinfinito, con o senza la


preposizione di: ora di partire // Bisogna avvertire subito Paolo.
OSSERVAZIONI
- facoltativo luso della preposizione di con verbi come dispiacere, rincrescere,
importare, interessare e sim: Mi rincresce (di) averti fatto aspettare.
- sempre assente, invece, con i verbi bisognare e convenire, con i verbi apparire,
sembrare, parere, risultare e riuscire seguiti da un aggettivo e da un avverbio:
Mi riesce difficile immaginare una cosa simile;
Secondo me conviene lasciar perdere.
meglio far finta di niente.

LA PROPOSIZIONE OGGETTIVA fa da complemento oggetto al predicato reggente:

Desideriamo che tu sia presente Desideriamo la tua presenza.

Diversamente dalla soggettiva, la proposizione oggettiva dipende sempre da reggenti con


il predicato costituito da un verbo usato in forma personale, cio con soggetto espresso o
sottinteso. In particolare, pu essere retta da:
- verbi di tipo enunciativo-dichiarativo, come dire, affermare, proclamare,
comunicare, informare, rivelare, raccontare, riferire, promettere, scrivere,
telegrafare, telefonare, rispondere, negare ecc.:
Gli zii hanno scritto che verranno qui a Natale // Ti prometto che rientrer
presto // Rispose che non sapeva nulla.

- verbi che indicano percezione o ricordo, come vedere, sentire, udire, percepire,
accorgersi, degnarsi, rifiutarsi, capire, dimenticare ecc.:
Ho sentito che stavano litigando; Ricorda che devi finire subito quel lavoro.

- verbi o locuzioni (essere + agg), indicanti opinioni, giudizio, sospetto, dubbio o


ipotesi, come credere, pensare, ritenere, giudicare, supporre, ipotizzare,
convincere, essere conscio, essere consapevole, essere convinto, rendersi conto
ecc.:

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Credo che lo spettacolo finir fra poco; // Perch ritieni che abbia ragione
Mario?; // Si convinse di essere un incapace.

- verbi o locuzioni (essere + agg), indicanti concessione, speranza, desiderio, ordine,


divieto, timore, come desiderare, sperare, comandare, vietare, impedire, proibire,
permettere, concedere, promettere, temere, essere desideroso, essere timoroso ecc.:
Temo che non otterremo alcun risarcimento; // Gli impediremo di fare altri
danni.

La subordinata oggettiva ESPLICITA introdotta dalla congiunzione subordinativa CHE


e ha il verbo:
- allindicativo se la reggente annuncia un fatto come reale, certo:
Paolo dice che gli hai mentito.
- al congiuntivo, se la reggente presenta il fatto come unopinione, unipotesi:
Paolo crede che tu gli abbia mentito.
- al condizionale, se la reggente presenta il fatto come possibile:
Paolo crede che saresti capace di mentirlo

OSSERVAZIONI

- talvolta, soprattutto in testi di registro letterario o comunque elevato, loggettiva pu


essere introdotta dalla congiunzione come, che di solito vuole il congiuntivo anche se il
verbo della reggente enuncia un fatto come reale o certo:
Tu sai bene come la ricchezza non dia la felicit ;
Marco mi ha raccontato come si sia ingannato nei miei confronti.

- nella lingua di registro familiare o colloquiale, lindicativo tende a sostituire il


congiuntivo in dipendenza da verbi che enunciano un fatto come possibile o dubbio.
Costrutti come Penso che hai fatto bene, , Sono dispiaciuto che le mie parole ti
hanno offeso, Paolo crede che non vado alla sua festa, che pure vanno ormai
diffondendosi anche nella lingua scritta, sono da evitare e da sostituire con Penso
che tu abbia fatto bene, Paolo crede che io non vada alla sua festa, , Sono
dispiaciuto che le mie parole ti abbiano offeso.

La subordinata oggettiva IMPLICITA introdotta dalla preposizione DI e ha il verbo


allinfinito: Spero di rientrare per le sette; Ricordati di passare dal meccanico

OSSERVAZIONI
La costruzione implicita delloggettiva possibile, di norma, solo se il soggetto della
reggente lo stesso di quello delloggettiva. Essa pu essere possibile tuttavia anche con
soggetti diversi:
- con i verbi come ordinare, comandare, richiedere, proibire, vietare, impedire,
concedere ecc.:
Il generale ordin ai soldati di attaccare battaglia; // Vi prego di tacere; // Il
medico ha proibito al nonno di alzarsi;

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- con i verbi indicanti percezione, come sentire, udire, vedere ecc. In questo caso,
per, linfinito non preceduto dalla preposizione DI:
Sento il cane abbaiare; // Vide i bambini arrivare di corsa.
Con questi verbi, loggettiva implicita pu essere trasformata in oggettiva esplicita o
in dipendente relativa:

Sento il cane abbaiare Sento che il cane abbaia Sento il cane che abbaia.

Alcuni verbi indicanti volont, desiderio o preferenza, come volere, desiderare,


preferire, ecc., funzionano a seconda dei tipi di soggetti esistenti nelle frasi costitutive
del periodo:
- soggetti differenti: Desidero che nessuno mi disturbi; Il vecchio signore volle
che il suo patrimonio fosse destinato a opere di beneficenza;
- lo stesso soggetto: Non desidero vedere nessuno; Lispettore volle esaminare di
persona tutti i documenti; Preferisco restare qui.

LA PROPOSIZIONE DICHIARATIVA (O ESPLICATIVA) ha la funzione di chiarire o


di spiegare un elemento della reggente. Questo pu essere:
- un pronome dimostrativo (questo, quello, ci):
Questo mi rattrista, che tu sia un buggiardo.
- un nome derivato da un verbo indicante opinione, convinzione, speranza ecc., come
la speranza, la certezza, il sospetto, il timore, il pensiero, limpressione ecc.:
Mi sostiene la speranza che un giorno ti rivedr. // Ho limpressione che tu
menta.

OSSERVAZIONE
La subordinata dichiarativa, sia quando spiega un pronome, sia quando spiega un nome,
spesso separata dalla reggente dai due punti:
Su questo siamo tutti daccordo: che la situazione si fatta insostenibile; Ho una
speranza nella vita: rivederti.

La proposizione dichiarativa ESPLICITA introdotta dalla congiunzione subordinativa


che e ha il verbo:
- allindicativo, se la reggente presenta il fatto come certo, reale:
Di questo siamo certe, che siete persone oneste;
- al congiuntivo, se la reggente presenta il fatto come dubbio o incerto:
Il pensiero che Paolo sia lontano mi rattrista;
- al condizionale, se la reggente presenta il fatto come possibile:
Questo so di sicuro, che tu non mi avresti mai lasciato solo.

La proposizione dichiarativa IMPLICITA introdotta dalla preposizione di + infinito:


Abbiamo paura di venire fraintesi
Questo sperava Giulia, di essere simpatica ai suoi amici.

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La proposizione dichiarativa presenta una costruzione molto simile a quella della
soggettiva e delloggettiva. Per, mentre le ultime dipendono dal predicato della reggente
(verbo o locuzione), la dichiarativa dipende da un nome o da un pronome della reggente
Es.:
Questo mi addolora, che tu sia un bugiardo. (prop. sub. dichiarativa)
Mi addolora che tu sia un bugiardo (prop. sub. soggettiva)

Ti do il permesso di usare la mia auto (prop. sub. dichiarativa)


Ti permetto di usare la mia auto (prop. sub. oggettiva)

LA PROPOSIZIONE INTERROGATIVA INDIRETTA

La proposizione interrogativa indiretta esprime una domanda o un dubbio in forma


indiretta:

Paolo mi ha chiesto chi ha raccontato tutto al preside.


Nessuno sapeva come mai Gianni non fosse ancora arrivato.

La interrogative indirette svolgono la funzione di un sostantivo che completa la reggente,


in particolare, quella di soggetto o oggetto:
Non si sa che et abbia (=la sua et soggetto);
Voglio sapere che et ha (=la sua et oggetto).

Le interrogative indirette dipendono da:


- verbi come chiedere, domandare, indagare, interrogare, informarsi, cercare ecc. o
da nomi di significato corrispondente come domanda, indagine, interrogazione
ecc.:
Mi chiedo come dovr comportarmi con lui
Il giudice ha avviato unindagine su chi era il vero responsabile della ditta.

- verbi e locuzioni di significato dichiarativo come dire, sapere, indovinare, pensare,


spiegare, far sapere ecc., spesso utilizzati allimperativo:
Dimmi dove stai andando;
Fammi sapere chi sar alla festa
Non riesco a capire come abbia fatto.

- da verbi e locuzioni che esprimono dubbio e da nomi o aggettivi di significato


corrispondente, come dubitare, ignorare, non sapere, non capire, essere incerto,
non essere sicuro ecc.; dubbio, incertezza ecc.; dubbioso, incerto ecc.:
Tutti ignorano dove sia andato in vacanza Laura
Non so di chi stiate parlando.

Le proposizioni subordinate dipendenti da verbi, nomi o aggettivi esprimenti dubbio,


soprattutto se introdotte dalla congiunzione se sono chiamate dubitative:

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Non so se potremo venire con voi
Sono incerto se andare al mare o in montagna.

Al pari delle dirette, le indirette sono introdotte:


- da un pronome interrogativo, come chi?, quale?, quanto?:

Dimmi con chi vai e ti dir chi sei.


Non so con quali amici vai...
Puoi / vuoi dirmi quante persone hanno partecipato?

- da un avverbio o una locuzione avverbiale interrogativi, come dove?, da dove?,


quanto?, come? perch?:
Gli agenti della stradale mi chiesero da dove venissi e dove andassi
Vuoi sapere quanto costa il biglietto per Roma?
Puoi / vuoi dirmi dove mi porti?
Dimmi perch sei cos triste
Fammi sapere come hai viaggiato

Le proposizioni indirette ESPLICITE hanno il verbo allindicativo (Dimmi dov),


al congiuntivo (Non so dove sia) o al condizionale (Non so se accetterebbe):
Le proposizioni indirette IMPLICITE, che dipendono, per lo pi dai verbi o
locuzioni di significato dubitativo, hanno il verbo allinfinito presente: Non so
come fare // Nessuno sa dove andare // Sono incerto quale scegliere

Anche le interrogative indirette, come le interrogative dirette, possono essere:


- semplici, quando esprimono una sola domanda: Non so cosa sia successo //
Diteme quando volete partire;
- doppie, quando pongono due o pi domande: Non capisco di che parlino e perch
stiano ridendo;
- disgiuntive, quando esprimono due possibilit poste in alternativa: Dimmi se vai
anche tu oppure ti fermi ancora; Non sapeva se ridere o piangere.

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2.2.2. LE SUBORDINATE RELATIVE (proprie e improprie)

- sono proposizioni dipendenti che completano il senso del periodo; sono collegate
dalla reggente mediante un pronome o un avverbio relativo. I due tipi di subordinate
hanno le stesse funzioni svolte nella proposizione dallattributo, lapposizione o i
complementi indiretti:

attributo, apposizione relativa propria, detta anche attributiva o appositiva

Sergio un ragazzo.... pauroso (attributo)


che ha paura di tutto (prop. subordinata relativa)
Laereo far scalo a Lima,.... la capitale di Per (apposizione)
che la capitale di Per (prop. subordinata relativa)

complemento indiretto relativa impropria

Ha cucinato il pesce..... secondo i tuoi suggerimenti (comp. di modo)


come mi hai suggerito tu (prop. subordinata modale)
Siamo rientrati presto .... per il freddo (complemento di causa)
perch faceva freddo (prop. subordinata causale)

Durante il viaggio ....(C. C. di T) aveva conosciuto posti stupendi.


Mentre viaggiava .... (prop. sub. temp) aveva conosciuto posti stupendi.

2.2.2.1. Le subordinate relative proprie sono introdotte da un pronome o da un


avverbio relativo che, cui, il quale, dove - che richiama lantecedente della principale:
Ho visto un film che non mi piaciuto
Voglio conoscere il ragazzo con cui esci
La persona (a) cui mi sono rivolto un politico
Il libro con il quale ho studiato di Paolo
La citt dove vivo Milano
Il ristorante dove abbiamo cenato ieri sera molto caro
I pronomi relativi che introducono le subordinate (relative) sono:
- che, di uso pi frequente, invariabile, si pu adoperare come soggetto o oggetto:
Ho parlato con lavvocato Rossi, che un mio vecchio amico
Le paste che abbiamo mangiato ieri erano buonissime
- cui, invariabile, al contrario di che, si usa solo come CI, preceduto da una preposizione
semplice:
La persona di cui ti volevo parlare proprio lui
Il signore (a) cui devi chiedere scusa dottor Rossi
- il (la) quale, (i, le) quali variabile in genere e numero si pu usare come soggetto,
CI e, raramente CO (costrutto letterario):
Ho incontrato Marta, la quale stata contenta di vedermi;
Ho consultato il libro, il quale mi ha indicato il professore
Lautore dal quale ho preso il frammento Dante

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Oltre alle frasi relative con antecedente, vi sono le relative senza antecedente. Nella frase
Chi per primo riuscir a estrarre la spada dalla roccia sar re
il pronome relativo chi ha il valore di colui il quale dove colui = soggetto della principale
e lantecedente della relativa, mentre il quale/ che = pronome relativo.
I pronomi che pi frequentemente introducono questo tipo di relative sono chi, chiunque,
quanto,-i:
Chi ha detto una cosa simile un incompetente (=colui il quale, colui che)
Chiunque abbia preso la mia penna pregato di restituirmela (chiunque=colui che)
Quanto hai fatto per me non ha prezzo (quanto=tutto ci che)
Quanti hanno passato lo scritto potranno sostenere lorale (quanti=tutti coloro che)

OSSERVAZIONI
- Solo le relative introdotte dai pronomi o dagli avverbi misti possono essere poste
allinizio del periodo, davanti alla reggente: Chi ha scritto questo libro meriterebbe il
Nobel per la pace // Chi va piano, va sano e va lontano
- La subordinata relativa segue la reggente oppure la interrompe inserendosi in essa:
Vorrei la gonna che nel cassetto // La gonna che nel cassetto mia.
- In un periodo possono esserci due o pi proposizioni coordinate fra loro. Esse possono
avere:
a) la stessa funzione:
Le piante che (CO) ho comprato con te e che (CO) curo con molto affetto stanno
purtroppo morendo
Per labito mi far consigliare da Laura che (sogg) ha buon gusto e che (sogg) sempre
elegante.
b) funzioni differenti:
Le piante che (sogg) mi sono state regalate al mio compleanno e che (CO) ho curato con
massimo affetto sono in piena fioritura.
In entrambi i casi, il pronome relativo che pu essere ommesso nella seconda, a patto che
abbia la medesima funzione in tutte le proposizioni. Con i pronomi cui e quale, invece, la
ripetizione sempre preferibile:
Comprer la videocassetta del film di cui (comp. di argomento) hanno parlato i giornali
e di cui (comp. di argomento) abbiamo visto la pubblicit;
Spero proprio di non incontrare pi quel ragazzo con cui (comp di relazione) ho litigato
e da cui (comp. dagente) sono stato insultato.

Le relative proprie possono avere sia la forma esplicita sia la forma implicita. In
particolare:
a) nella forma esplicita hanno il verbo:
- allindicativo, quando esprimono un fatto presentandolo come certo o reale: Ho
conosciuto una persona che parla perfettamente il cinese;
- al congiuntivo o al condizionale, quando indicano un fatto come incerto, possibile,
desiderato, temuto, ipotizzato e sim: Ho bisogno di una persona che parli
perfettamente il cinese; Mi stata presentata una persona che potrebbe aiutarci.
b) nella forma implicita hanno il verbo:
- al participio, presente o passato, che di fatto pu sempre essere risolto in forma di
relativa esplicita: Mario, pur avendo studiato ingegneria, ora fa un lavoro

14
rispondente alle sue aspirazioni (= che risponde alle sue aspirazioni). // Non mi
ancora arrivato il pacco spedito da Milano sette giorni fa (= che stato spedito da ...)
- allinfinito, preceduto da un pronome relativo in funzione di CI: Cerco un amico
con cui condividere opinioni e esperienze // In cerca di persona seria (a) cui
affidare delle responsabilit;
- allinfinito, preceduto dalla preposizione da o senza alcuna preposizione: Questo
labito da portare in tintoria (=che deve essere portato in...); Ho sentito il gatto
miagolare (= che miagolava). Si nota che la relativa implicita risolvibile in una
relativa esplicita.
ATTENZIONE! Con i verbi di percezione come udire, sentire, vedere, sorgere si
hanno prop. oggettive (il vbo allinfinito dipende direttamente dal verbo) e prop.
relative (il verbo allinfinito dipende dallantecedente:
Prop. oggettiva Prop. relativa
Odo cantare gli uccelli Odo gli uccelli cantare ( odo gli uccelli
che cantano)
Sento parlare cos troppi ragazzi Sento troppi ragazzi parlare cos ( che
parlano cos)
Ho visto arrivare un'auto scura Ho visto un'auto scura arrivare (... che
arrivava)

2.2.2.2. LE SUBORDINATE RELATIVE IMPROPRIE o CIRCOSTANZIALI (o


complementari) sono subordinate relative che pur essendo introdotte dal pronome
relativo, non svolgono nel periodo una funzione attributiva o appositiva, ma completano
il senso della reggente precisando particolari circostanze (riguardo il fine, la causa, il
modo, loccasione ecc dellazione) e svolgendo nel periodo la medesima funzione dei
corrispondenti complementi nella proposizione. Le relative improprie possono essere:
- relative-temporali: ''Erano anni che speravo di interpretare un ruolo brillante dopo
la carabiniera, la poliziotta, il magistrato - scherza Alessia Marcuzzi [...]
(www.padovanews.it) (=Erano anni da quando speravo....)
- relative-causali: Prendi lombrello che piove. (= perch)
- relative-finali: Dillo chiaro che tutti capiscano (=affinch)
- relative-consecutive: Era cos preoccupato che non riuscito a dormire (=cosicch)
- relative-concessive: Laura, che ha studiato tutta la notte, non riuscita a superare
lesame. (bench abbia studiato // pur avendo studiato)
- relative-condizionali: Una persona che seguisse i tuoi consigli si metterebbe nei
guai. (se seguisse ...)

ATTENZIONE!
- la congiunzione che usata nelle subordinate sopraelelencate per lo pi nel parlato.
Di conseguenza, preferibile evitarla nello scritto. Inoltre, opportuno precisare
che il loro uso ambiguo. Si noti lambiguit tra il valore finale e quello
consecutivo in Dagli una pastiglia che gli calmi il dolore dove che pu significare
sia affinche sia tale che.

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Le subordinate causali, finali, consecutive, ipotetiche e concessive hanno in comune il
fatto di esprimere il rapporto logico di causa effetto come si pu osservare nella tabella
che segue:

causa coseguenza rapporto


CAUSALE dato che sei stanco torni a casa poich A allora B
FINALE andata in banca per ritirare i soldi A affinch B
CONSECUTIVA cos simpatica che vorrei conoscerla A cosicch B
IPOTETICA se mi sar possibile andr a Parigi se A (allora) B
CONCESSIVA bench sia piccolo molto robusto bench A (tuttavia) B

LA PROPOSIZIONE CAUSALE

- indica la causa o la ragione per cui si compie lazione o si verifica la situazione


espressa nella reggente:
Non esco perch sono stanco.
Mario stato male per aver mangiato troppo.

Dal punto di vista semantico, il concetto di causa pu essere diviso in tre classi:
- causa efficiente: il bicchiere si rotto perch lhai urtato si indica un evento
specifico;
- causa formale: il bicchiere si rotto perch era fragile si fa riferimento a
unaffermazione di carattere generale;
- motivo di dire: Luisa non in casa perch non vedo la luce accesa basata su una
deduzione soggettiva del parlante (ossia su un processo inferenziale: 1. Quando
Luisa a casa ha la luce accesa // Quando esce, spegne la luce La luce non
accesa, quindi non a casa. Vedi anche: Uscir perch ha preso limpermeabile;
Sar andato in citt perch non vedo la sua macchina.

La subordinata causale esplicita introdotta dalle congiunzioni:


- perch, ch o che - appaiono soltanto in seconda posizione: Vieni che/ ch/ perch
ti voglio parlare. Che e un costrutto ricorrente nel parlato e in contesti illocutivi
dopo un imperativo: Venite che la cena pronta e dopo verbi come scusarsi,
congratularsi e sim.: Scusa che non ti ho risposto prima; Mi congratulo che sei
arrivato in anticipo.
- poich, giacch che si ritrovano sia in prima che in seconda posizione: [Poich
sono stanco]1 [non esco]2 // [Non esco]1 [poich sono stanco]2. Si noti che nel primo
esempio, la causale fornisce levento dato, la principale, levento nuovo; nel
secondo esempio avviene invece il contrario. Lo stessa situazione si riscontra anche
in Giacch le cose stanno cos, meglio aspettare // meglio aspettare giacch le
cose stanno cos;
- siccome, che occupa soltanto la prima posizione: siccome faceva freddo [dato] ho
preso la sciarpa [nuovo].

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- Nella lingua formale e particolarmente nel linguaggio burocratico e giuridico si
usano le locuzioni aventi che come secondo componente: per il fatto/motivo che,
dato/visto/ considerato che, del momento che, in quanto (che):
Per il fatto che non mi ha ancora risposto, penso che sia allestero. Penso che sia
ancora allestero per il fatto che non mi ha ancora risposto.
Non possibile concedere il prestito in quanto (che) mancano le garanzie.

Lo scambio dei connettivi talvolta possibile, talvolta no.


Perch e poich si alternano in seconda posizione senza che ci comporti una
differenza di significato.
Dal punto di vista pragmatico, appaiono delle differenze:
Resto a casa perch aspetto una telefonata
Siccome aspetto una telefonata resto a casa.
Nel primo esempio, il maggior peso comunicativo dato alla causa, nel secondo,
alleffetto.
Perch non pu essere sostituito da siccome in:
- Perch non hai comprato il giornale?
- Perch me ne sono dimenticato; *Siccome me ne sono dimenticato.

Luso dei modi verbali nella p. causale


Nelle causali esplicite il modo del verbo lindicativo (quando indica una causa
reale): Torno a casa perch sono stanco // Siccome sono stanco, torno a casa.
Si ricorre invece al congiuntivo, quando la causa fittizia, cio una causa ipotizzata,
ma non vera:
Antonio batteva i denti non perch avesse freddo, ma perch era terrorizzato.
Antonio batteva i denti [non perch avesse freddo]1 causa ipotizzata
ma [perch era terrorizzato]2 causa vera.
Non mi fido di Marco non perch sia poco serio ma perch troppo distratto.
Si usa il condizionale, quando la causa assume un valore soggettivo, eventuale,
potenziale: Non parlare perch potresti pentirti // Taci, che vorrei studiare.

Lho rimproverato non perch mi faccia piacere, ma perch capisca.


- Perch sei uscito?
- Perch dovevo fare la spesa / Per fare la spesa (causale)
- Perch suo fratello non mi vedesse / Per fare dispetto a mio fratello(finale)

La subordinata causale implicita

Se si ha un infinito passato, il costrutto senza dubbio causale:


Si prese un raffreddore .....per aver viaggiato con il finestrino aperto ... perch
aveva viaggiato con il finestrino aperto. [il soggetto non controlla levento]
La subordinata con linfinito presente pu essere interpretata invece come finale:
Ha fatto di tutto per superare lesame. [il soggetto controlla levento]
La causale implicita con linfinito pu essere preceduta da per, di, a, ma solo se il
soggetto della causale coincide con quello della reggente:
Hai ragione a prendertela per il suo maltrattamento.

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Il bracconiere dovette pagare una grossa multa per aver ucciso il capriolo.
Ti ringrazio di avermi aiutato.
Inoltre, la locuzione per il fatto che usata nelle causali esplicite si trasforma in per il
fatto di per introdurre unimplicita:
contento per il fatto di aver ottenuto la promozione.

Oltre allinfinito, la causale implicita pu essere costruita:


- con il gerundio presente o passato, a seconda che la causa indicata sia
contemporanea o anteriore rispetto a quanto espresso nella reggente. Tale
costruzione possibile solo se il soggetto della causale espresso oppure coincide
con quello della reggente:
Avendo visto tutta quella gente, se ne and. // Vedendolo tutto sudato capii quanto
fosse terrorizzato.
Facendo caldo, mi tolsi la giacca. // Avendo capito le sue intenzioni, non lo frequento
pi.
- con il participio passato, ma anche in questo caso, se il soggetto della causale
espresso oppure coincide con quello della reggente:
Sconfitti nella guerra, i soldati dovettero lasciare il campo di battaglia.
Offeso dal suo comportamento, non gli rivolsi pi la parola.

Altre modalit di esprimere la causa

- mediante i connettivi specifici:


Il bicchiere si rotto, quindi / perci / dunque / pertanto / lhai urtato (causa
efficiente)
Maria non ha studiato, quindi / perci / dunque / pertanto/ e cos stata bocciata.
(causa fisica)
Maria stata bocciata, quindi / perci / dunque / pertanto non ha studiato (motivo di
dire)
- mediante la congiunzione e:
Maria non ha studiato ed stata bocciata
- mediante la giustapposizione (asindeto):
Maria stata bocciata: non aveva studiato
In luogo dei due punti, si potevano avere anche la virgola, il punto o il punto e virgola
(dalla scelta della punteggiatura dipende la resa di particolari effetti stilistici, ricercati
soprattutto nella narrativa moderna.

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LA PROPOSIZIONE FINALE - indica lo scopo o il fine cui diretta lazione espressa
nella reggente:

Faremo di tutto perch tu sia felice.

La proposizione finale esplicita


- introdotta dalle congiunzioni subordinanti perch, affinch, che, onde,
acciocch, o da locuzioni congiuntive come in modo che e hanno il verbo al
congiuntivo:
(1) Ritirer gli oggetti pregiati affinch i bambini non li rompano.
(2) La donna ritir gli oggetti pregiati affinch i bambini non li rompessero.
OSSERVAZIONE
Il tempo della subordinata concorda sempre con il tempo della reggente:
- presente, futuro (reggente) congiuntivo presente (sub. finale) (1, 1);
- passato remoto, imperfetto, trapassato prossimo (reggente) congiuntivo
imperfetto (2, 2).
Esempi
(1). Paolo fa / far di tutto perch tu vada con lui a Roma.
(2). Paolo fece di tutto perch tu andassi con lui a Roma.

PERCH il connettivo pi frequente nel parlato (detto non specializzato perch


introduce anche la causale). La presenza del congiuntivo contribuisce a determinare il
valore finale, mentre lindicativo o il condizionale appare nella causale. Si osservino le
due subordinate introdotte da perch:
Ho chiuso la finestra perch avevo freddo. (C)
delusa perch vorrebbe sempre fare troppe cose. (C)
Raccontiamogli tutto perch si convinca. (F)

AFFINCH, ACCIOCCH, A FAR S CHE, A CHE sono connettivi specializzati


per le finali e servono a introdurre proposizioni posposte alle principali e ricorrenti in
variet formali di lingua (giornalistica, burocratica, libresca):
Sottrasse il documento affinch non si potesse divulgarlo.
Simpartiscono disposizioni precise acciocch non si verifichino errori.
Il Parlamento impegnato a far si ch la legge sia approvata in tempi brevi.
La commissione vigiler a che non avvengano abusi.

CHE, connettivo (non specializzato) proprio del parlato introduce una finale che
sempre posposta alla principale:
Telefonami, che parliamo un po.

La proposizione finale implicita


- si usa specialmente nel parlato o nei testi scritti di livello non particolarmente
elevato;
- introdotta dalle preposizioni per, a, di, dalla congiunzione onde, dalle locuzioni
congiuntive con lo scopo di, al fine di, in modo che, in modo di, nellintento di e
simili e ha sempre il verbo allinfinito.

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Esempi:
Sono venuta per darti una bella notizia // solo per salutarti, ecc
Bisogna impegnarsi molto per farcela.
Paolo andato a comprarsi il giornale.
Aveva fatto quellindagine allo scopo di fare un po di luce nella vicenda.
Pensateci bene onde non pentirvi nel futuro.

ATTENZIONE alla posizione!


Al fine di pu essere sia pre- sia posposto alla principale:
Ho gi fatto un tentativo al fine di convincerlo.
Per, a sono, di norma, posposte alla principale:
Il poliziotto fece delle indagini per scoprire la verit.
Allo scopo di , di norma, anteposto alla principale:
Allo scopo di tentare una conciliazione, il giudice ha convocato le parti.
Valore finale ha anche la congiunzione pur di seguita dallinfinito:
Farei qualsiasi cosa pur di avere quel posto.

OSSERVAZIONI
- La costruzione in forma implicita della finale possibile quando il soggetto della
finale lo stesso della reggente o indeterminato (v. Bisogna ..... ).
- Si pu anche usare la finale implicita tutte le volte che il soggetto della finale, pur
essendo diverso da quello della principale, deducibile (da un CO o un CT
contenuti nella reggente):
Il poliziotto esort gli automobilisti a sgomberare le strade.
Vi prego di restare.
Paolo diede a Gianni una lettera da imbucare.
- Altrimenti, per ottenere identit di soggetto tra la finale e la reggente, si pu usare
nella finale la costruzione fraseologica con il verbo causativo fare:
Telefoner a Carlo per farmi restituire il disco.
Mando Gianni alla lezione di nuoto per fargli superare la paura dellacqua.
- A proposito dello stretto legame tra causali e finali, notiamo che la finale pu
trasformarsi in causale tramite linserzione di un verbo di intenzione (volere,
intendere, dovere). Si confronti:
Ho scritto una lettera per chiedere una proroga. (F)
Ho scritto una lettera perch volevo chiedere una proroga. (C)
Invece la Causale non si pu trasformare in Finale se non nel caso in cui in questultima
viene espresso il motivo progettato nel futuro:
Torno a casa perch voglio fare una telefonata. (C)
Torno a casa per fare una telefonata.(F)

ATTENZIONE!
Le espressioni del tipo per essere sincero, per dire la verit, a voler essere sinceri e
sim. non esprimono un fine, ma lo scopo per cui si fa o si dice qcosa; pertanto hanno un
valore pragmatico ovvero equivalgono a un avverbio pragmatico:
Per essere sincero, non ho voglia di uscire = sinceramente, .... = non ho voglia di
uscire, lo dico francamente.

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LA PROPOSIZIONE CONSECUTIVA indica la conseguenza o leffetto di quanto
detto nella reggente:
La giornata era stata cos brutta che decisi di restare in casa
Luisa ha lavorato tanto che si stancata molto.
La consecutiva pu essere rovesciata in una causale:
Decisi di restare in casa perch era una giornata molto (=cos) brutta.
Luisa si stancata molto perch ha lavorato tanto.
Come si pu notare, la relazione di conseguenza pu essere considerata come leffetto
di una causa intensificata. Infatti, la consecutiva marcata dalla presenza di un
intensificatore situato nella principale. La frase
Pioveva e mi son bagnato
pu essere trasformata in una causale:
Mi sono bagnato perch pioveva
e in una consecutiva con laggiunta di un intensificatore:
Pioveva cos forte che mi son bagnato.
La forma esplicita anticipata nella reggente dagli avverbi intensificatori cos, tanto,
talmente ecc. o dagli aggettivi tale, siffatto, simile ecc, tutti riferiti alla consecutiva
introdotta dalla congiunzione che. Tra la principale e la consecutiva si stabilisce una
correlazione che pu essere espressa anche mediante connettivi che fondono i due
elementi (congiunzioni composte) - cosicch, sicch, talch - o delle locuzioni
congiuntive in tale modo/ misura che, al punto/ segno che ecc.
IL MODO DELLA SUBORDINATA CONSECUTIVA pu essere:
- lindicativo se la conseguenza reale:
Laura cos bella che tutti le fanno la corte.
Giovana era cos graziosa che tutti i ragazzi si innamoravano di lei.
Si offese talmente che non ci parl per anni.
La proposta talmente assurda che non merita alcuna considerazione.
Ero tanto stanco che non riuscivo a dormire.
Non ho ancora finito sicch sono costretto a tornare.
Sono arrivato in anticipo, di modo che devo aspettare.
In deficit cresciuto in tale misura che si devono prendere provvedimenti.
- il congiuntivo, quando la consecutiva esprime una possibilit o una eventualit
(quando la conseguenza ipotetica o possibile):
Ho fatto in modo tale che tu possa riavere subito i tuoi soldi.
Facciamo un proposta tanto sensata che nessuno ci possa criticare.
- il condizionale, quando il verificarsi della conseguenza subordinato a una
condizione:
cos generoso che aiuterebbe tutti, se potesse.
C un silenzio tale che si sentirebbe volare una mosca (sott. se ne fosse una)
- quando si vuole esprimere un augurio o un desiderio:
Mi sono tanto divertito in quel locale che vorrei ritornarci.

Nella forma implicita la consecutiva introdotta dalle preposizioni per o da,


anchesse anticipate nella reggente dagli avverbi intensificatori cos, tanto ecc o dagli
aggettivi tale, siffatto ecc., e ha il verbo allinfinito. La costruzione implicita della
consecutiva possibile solo se il suo soggetto coincide con quello della reggente:

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abbastanza intelligente per capire la situazione.
Antonio cos ingenuo da credere a qualsiasi sciocchezza.
Era cos graziosa da attirare lattenzione di tutti.
Si stanc tanto da ammalarsi.
Non mi d alcun ascolto tanto da costringermi ad alzare la voce.

La consecutiva implicita pu essere introdotta anche da espressioni quali (in)degno


di, atto a, ecc:
uno spunto degno di essere approfondito.
Il gesto di quelluomo degno di essere ricordato da tutti.
Questi metodi non sono atti a risolvere il nostro problema.

OSSERVAZIONE
1. Quando lelemento anticipatore della reggente troppo, troppo poco, abbastanza,
sufficientemente, la subordinata consecutiva introdotta da:
- perch + verbo al congiuntivo: Il brano era troppo difficile perch potesse essere
capito dagli studenti. (costruzione esplicita)
- per + verbo allinfinito: Siamo troppo stanchi per studiare ancora. // Andreea
abbastanza grande per poter prendere da solo le sue decisioni. (costruzione
implicita)
2. Nella scelta tra esplicita e implicita influiscono anche fattori pragmatici: nellesplicita
si esprime un senso di volont, dinamicit che nellimplicita manca:
Il ragazzo cos stanco che non riesce a prender sonno.
Il ragazzo cos stanco da non riuscir a prender sonno.

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LA PROPOSIZIONE CONCESSIVA [bench A (tuttavia) B] indica il mancato verificarsi
delleffetto (B) che potrebbe o dovrebbe conseguire a una determinata causa (A):
Bench io abbia fame (A), (tuttavia) non manger (B).
In altri termini, c una causa (A = avere fame) che normalmente produce un effetto (B =
mangiare), ma nel caso specifico accade il contrario di quanto ci aspettiamo (non
mangiare). La relazione tra principale e causale opposta a quella esistente tra principale
e causale: si tratta infatti di causa frustrata. Come nelle causali, anche nelle concessive
possiamo distinguere tra
causale concessiva
causa efficiente il bicchiere si rotto perch lhai il bicchiere non si rotto bench tu
urtato lo abbia urtato
causa formale il bicchiere si rotto perch era il bicchiere non si rotto bench sia
fragile fragile
motivo di dire Luisa non in casa perch non vedo Lucia in casa bench la luce non
la luce accesa sia accesa

La concessiva pu precedere o seguire la principale, a seconda di cosa si vuole


focalizzare:
Sebbene la temperatura fosse scesa sotto 0 gradi, le due squadre hanno giocato una bella
partita di calcio (si focalizza lattenzione sulla causa impedente A).
Le due squadre hanno giocato una bella partita di calcio, sebbene la temperatura fosse
scesa sotto 0 gradi (si focalizza lattenzione sulleffetto, B, che si verificato nonostante
la causa, A, impedente).

Bench io abbia pagato in contanti, non ho ottenuto nessuno sconto. forma esplicita
Pur avendo pagato in contanti, ................................................ . forma implicita

La forma esplicita pu essere introdotta:


- dalle congiunzioni o locuzioni bench, sebbene, quantunque, nonostante (che),
malgrado (che), per quanto, con il verbo al congiuntivo:
Bench sia tardi, non ho sonno.
Nonostante sia senza soldi, non vuole lavorare.
Per quanto sia basso di statura, Luca un bravo calciatore.
Spesso, a sottolineare il valore concessivo dellintero periodo, nella principale viene
inserito un connettivo avverbiale specializzato, posto in correlazione con lintroduttore
della subordinata: tuttavia, nondimeno, pure, ugualmente, lo stesso:
Sebbene avessi ragione, tuttavia non ho voluto insistere.
Per quanto sembri strano, nondimeno la pura verit.
Ancorch (seppure) la pratica fosse incompleta, pure fu accolta dagli uffici competenti.
Checch tu ne dica, lo far ugualmente (lo stesso).
- dalle locuzioni anche se, neanche se, nemmeno se, con il verbo allindicativo:
Anche se sono gemelle, Elena e Roberta non si assomigliano per nulla.
Anche se avevo ragione, non ho insistito.
Con tutto che avevo ragione, ........ .

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OSSERVAZIONE
1. Anche la concessiva, come altre subordinate, pu avere il verbo al condizionale,
quando la concessione espressa sotto forma di ipotesi o parere personale:
Compra pure la moto, sebbene a mio parere ti converrebbe aspettare lestate.
2. Spesso, se nella concessiva c un predicato nominale, la copula pu mancare in
quanto sottintesa:
Per quanto (sia) povero, non accetta aiuto.
Sebbene (fosse) molto diligente, non supera lesame.

La forma implicita, che deve avere sempre lo stesso soggetto della reggente, ha il
verbo al gerundio, al participio passato o allinfinito:
- il gerundio preceduto da pur(e), anche:
Pur essendo romano, Gianni tifa per la Juve.
Pur essendo stato ferito, il cervo riusc a fuggire.
Pur non essendo daccordo, mi attengo alla volont della maggioranza.
Pur avendo fatto una corsa, perdemmo il treno.
Anche lavorando tutta la notte, non ce la faremo.
Anche andando a tutto gas, non riusciremo ad arrivare in tempo alla partita.
si pu usare anche il solo gerundio, se i contenuti della frase si prestano a
uninferenza di carattere concessivo:
Giocando con un dolore alla caviglia, lattaccante riuscito a terminare la partita.
- il participio passato pu essere preceduto da pur(e), sebbene, bench, quantunque
e sim:
Bench profondamente offeso da quelle parole, rimase (tuttavia) molto calmo.
Bench sconsigliato da tutti, non volle rinunciare al suo progetto.
- linfinito preceduto da per:
Per essere (= sebbene sia) cos magro, ha una bella forza.
Per aver studiato (= sebbene abbia studiato) solo un anno, parla molto bene litaliano.
Valore concessivo hanno anche le costruzioni implicite costituite dalla locuzione a costo
di + infinito oppure, se la reggente negativa, nemmeno a, neppure a, neanche a,
manco a:
A costo di offenderti, dir quello che penso.
Mi far questo bel viaggio a costo di stare poi al digiuno per un mese.
Non si trova un posto in aereo nemmeno a pagarlo oro!
Non lo si convince nemmeno a metterlo di fronte allevidenza.

Altre forme concessive sono le subordinate costituite da:


- per + aggettivo + che + essere (al congiuntivo):
Per antipatico che sia, dobbiamo sopportarlo.
Per diligente che fosse, non otteneva mai risultati brillanti.
- per + infinito presente + che + fare (congiuntivo):
Per gridare che facesse, nessuno accorreva in suo aiuto.
Non mi convincerai, per insistere che tu faccia.
- pronomi e aggettivi indefiniti come chiunque, qualunque, checch (+verbo al
congiuntivo):
Qualunque cosa tu dica, non ti credo pi.

24
Chiunque mi cerchi, non sono in casa.
Comunque vadano le cose, dobbiamo vederci.
La concessiva ipotetica si verifica allorch i fatti indicati nella reggente sono presentati
in forma ipotetica, cio come non reali, probabili o assolutamente impossibili:
Anche se volessi, ormai non potrei pi aiutarti.
Devi mangiare, anche se non hai fame.
Anche se fossi andato con lui, non avresti potuto fare niente.
Le proposizioni concessive ipotetiche hanno gli stessi modi e tempi del periodo ipotetico
sul quale ci soffermeremo nel prossimo corso.

LA SUBORDINATA CONDIZIONALE (o IPOTETICA o SUPPOSITIVA) esprime la


condizione ed chiamata protasi (dal greco protasis, premessa); insieme allapodosi
(dal greco apodosis, conseguenza) che indica, appunto, la conseguenza e si dichiara
nella reggente, forma IL PERIODO IPOTETICO:
PROTASI (prop. condizionale) APODOSI (prop. reggente)
Se continuer a piovere resteremo in casa.
Se nevicasse tutta la notte domani potremo sciare.

ATTENZIONE!
Lapodosi pu essere una proposizione principale (a) o una proposizione subordinata
(b,c):
(a) Se participassi alla gara, vinceresti.
(b) Penso che vinceresti, se participassi alla gara.
(c) Penso che il viaggio sarebbe meno faticoso se prendessimo le cuccette.

La proposizione condizionale, pu avere la forma esplicita o implicita.


Nella forma esplicita, la condizionale introdotta:
- per lo pi dalla congiunzione se con il verbo allindicativo o al congiuntivo, a
seconda del tipo di ipotesi:
i) se lipotesi reale, il verbo allindicativo: Se comincia a parlare, non la
finisce pi.
ii) se lipotesi possibile o irreale, il verbo al congiuntivo: Se dovessi andar via,
passerei a salutarti (possibile); Se fossi stato pi gentile, avresti ottenuto quello
che volevi (irreale).
- dalle congiunzioni o locuzioni congiuntive qualora, purch, nel caso che,
nellipotesi che, a patto che, nelleventualit in cui, con il verbo al congiuntivo:
Qualora si verificassero degli imprevisti, te lo faremo sapere.
Nel caso che il treno fosse in ritardo, perderemmo la coincidenza.
Ti presto la moto, a patto che me la riporti tra unora esatta.
OSSERVAZIONI
1. Talvolta, il futuro pu sostituire il congiuntivo:
Nel caso che i giocatori non rispetteranno le nuove regole, saranno ammoniti
dallarbitro.

25
2. Tutte le congiunzioni, eccetto se, e tutte le locuzioni congiuntive esprimono solo
ipotesi possibili o irreali.

Nella forma implicita, la condizionale ha il verbo:


- al gerundio presente: Continuando con questo ritmo (=se continuiamo con questo
ritmo), finiremo il lavoro entro una settimana; Avendo un po di tempo libero (se
avessi un po di tempo libero), mi dedicherei alla fotografia;
- al participio passato, da solo o preceduto dalla congiunzione se: Se ben truccata (Se
fosse ben truccata), Maria sembrerebbe carina; Ogni lavoro riesce meglio, eseguito
con calma (se viene eseguito con calma);
- allinfinito presente, preceduto dalla preposizione a: A comportarti cos, ti renderai
odioso; A mangiare troppo (se si mangia troppo), si sta male.

IL PERIODO IPOTETICO
La proposizione subordinata condizionale insieme alla sua reggente forma ununit logica
detta PERIODO IPOTETICO, cio un periodo fondato su unipotesi da cui si potrebbe
derivare una conseguenza:
Se ti senti solo telefonami.
ipotesi conseguenza

Il periodo ipotetico, a seconda della probabilit dei fatti indicati nella protassi, pu essere
di tre tipi:
tipo di periodo Tipo di ipotesi modo
I. PERIODO IPOTETICO Lipotesi presentata come Lindicativo (tanto nella
della REALT un fatto reale, sicuro protasi quanto nellapodosi)
o limperativo nellapodosi
II. PERIODO IPOTETICO Lipotesi presentata come Congiuntivo imperfetto
della POSSIBILIT solo possibile perch nella protasi e al
presenta un fatto che non condizionale presente o
accaduto, ma potrebbe allimperativo nellapodosi
accadere.
III.PERIODO IPOTETICO Lipotesi espressa nella a) se lipotesi irrealizzabile
dellIRREALT protassi non vera o si riferisce al presente si usa
impossibile perch riguarda il congiuntivo imperfetto
un fatto che non si pu nella protasi e il
realizzare o che avrebbe condizionale presente
potuto accadere ma non nellapodosi;
mai accaduto. b) se lipotesi irrealizzabile
si riferisce al passato si usa
il congiuntivo trapassato
nella protasi e il
condizionale composto
nellapodosi;
c) se, invece, la
conseguenza si manifesta o
si prolunga al presente,

26
nellapodosi si usa il
condizionale presente.

Seguiamo ora la correlazione tra i modi verbali della protasi e dellapodosi:

I. PERIODO IPOTETICO della Se vuoi, ti accompagno (realt nel presente)


REALT Non sarai promosso se non ti impegnerai (realt nel
futuro)
Se non sei partito, stata solo colpa tua (realt nel
passato)
Se piove, mettiti lombrello! (imperativo)
II. PERIODO IPOTETICO Se lo incontrassi glielo chiederei.
della POSSIBILIT Se gli parlassi tu, forse accetterebbe.
Se ti chiamasse, va subito
III.PERIODO IPOTETICO Se fossi in te, non mi comporterei cos (a)
dellIRREALT Se fossi stato informato dellaccaduto, sarei partito
immediatamente (b)
Se tu fossi stato sincero, ora non faresti questa brutta
figura (c)

ATTENZIONE!
i) Nel periodo ipotetico dellirrealt, lindicativo imperfetto tende a sostituire sempre pi
spesso il congiuntivo trapassato della protasi e, nella ligua parlata, anche il condizionale
composto dellapodosi:
Se arrivavi (fossi arrivato) un attimo prima, avresti incontrato Paola oppure
Se arrivavi (fossi arrivato) un attimo prima, incontravi (= avresti incontrato) Paola.
ii) Talvolta la protasi al congiuntivo imperfetto della possibilit o
dellimpossibilit, o al congiuntivo trapassato, si trova usata da sola (senza
apodosi), la quale facilmente intuibile. Ci succede quando si vuole dare
particolare risalto alla proatsi, specialmente in frasi esclamative o interrogative
per esprimere un desiderio o un rimpianto:
E se prendessimo laereo?; Se ti avessi dato ascolto!; Fosse vero!
iii) In altri casi, la protasi, con o senza apodosi, non introdotta da se o da altre
cong:
Avessi i soldi, quanti regali ti farei!

OSSERVAZIONE
La probabilit dei fatti pu essere espressa nella protasi, anche nella variante implicita:

I. PERIODO IPOTETICO della A fare (facendo) cos, diventi insopportabile.


REALT Eseguito con calma, il lavoro riesce bene
II. PERIODO IPOTETICO Verificandosi qualche imprevisto, vi telefoner
della POSSIBILIT Eseguito con calma, il lavoro riuscirebbe bene
III.PERIODO IPOTETICO Eseguito con calma, il lavoro sarebbe riuscito
dellIRREALT meglio
A insistere ancora, lo avremmo fatto arrabbiare

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Usando un po di buon senso (= se tu avessi usato ..),
non avresti combinato tutti quei guai

LA SUBORDINATA TEMPORALE indica la relazione / il rapporto di tempo tra la


subordinata temporale e la reggente. Si possono distinguere tre rapporti temporali, in base
alla collocazione cronologica dellaazione espressa dalla reggente rispetto a quella
espressa dalla subordinata: contemporaneit, posteriorit o anteriorit.
temporale reggente
Quando ti vedo, sono contento (C)
Dopo aver mangiato, luomo usc (P)
prima di esserti stabilito bene. Non riprendere il lavoro (A)

Nella forma esplicita


rapporto fra Congiunzioni/locuzioni
subordinata e congiuntive
reggente
Contemporaneit quando, mentre, Quando non ci sei, mi sento triste.
allorch, allorquando Mentre dormivamo ha piovuto a dirotto.
o al tempo in cui, nel Tutto questo succedeva al tempo in cui
momento che e sim abitavamo ancora in campagna.
Me ne andr quando me lo chiederai.

Posteriorit dopo che (var. Dopo che fu partito, tutti lo rimpiansero.


dopoch), una volta Torner solo dopo che Mario avr lasciato
che questa casa.
Quando lo scorse, impallid.
Come cominci a piovere, lacqua tracim
da tutte le parti.
(Non) appena saremo arrivati, ti
telefoneremo.
Anteriorit Prima che Poco prima che tornassi tu, ha telefonato
Laura.

OSSERVAZIONI
Le proposizioni temporali che esprimono contemporaneit costituiscono di solito una
sorta di cornice temporale entro cui si colloca lazione rappresentata dalla principale:
Mentre trasmettevano il mio programma preferito, squill il telefono.
Quando viene a trovarmi, porta sempre un regalo.
Quando nella principale espressa unazione durativa, allinterno di essa pu essere
collocata lazione rappresentata nella temporale e quindi il rapporto viene invertito:
Il concorrente stava per tagliare il traguardo quando fu colto da violenti crampi alle
gambe.

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Laereo aveva gi preso quota, quando dalla torre di controllo giunse lordine di atterrare.
Il rapporto di concomittanza tra le due azioni pu essere sottolineato mediante
linserimento del rafforzativo ecco:
Stavo iniziando larrampicata, quandecco (che) si scatena un tremendo temporale.
La subordinata temporale che esprime un rapporto di contemporaneit o di posteriorit ha
il verbo allindicativo, mentre la temporale che esprime anteriorit ha il verbo al
congiuntivo.

Nella forma implicita


rapporto fra
subordinata e
reggente
Contemporaneit Elena leggeva ascoltando dei dischi.
Tornando dallufficio, passer in banca.
In (sempre articolata) Nel salutarti, mi commossi.
A Al calar del sole, la gente cominci a
diradarsi.
Allarrivare della primavera, il parco
cambia improvvisamente aspetto.
Partimmo sul far del giorno.
Su
Posteriorit dopo (var. dopo di), Dopo aver ascoltato questa canzone, me ne
una volta, andr via.
non appena (Una volta) arrivato a casa, si mise a
urlare.
Finito lesame, butt via tutti i corsi.
Finito che ebbe di scrivere la lettera, il
nonno si addorment.
Salita che fu sullalbero, la ragazza scrut
lorizzonte.
Anteriorit prima di Non vado via prima di finire la relazione.
Rifletti, prima di parlare.

Altre subordinate temporali che esprimono rapporti cronologici con la reggente:


- le temporali introdotte da dacch, da che, da quando (con il verbo allindicativo)
indicano a partire da quale momento ha inizio la circostanza espressa nella
reggente: Da quando si separato, Luca sembra un altro. Dacch venuta la
primavera, gli alberi si sono vestiti di verde.
- le temporali introdotte da finche, fino a che, fino a quando, finquando, fintanto
che, spesso rafforzate da non pleonastico, indicano fino a quale momento
continuer a sussistere la circostanza espressa nella reggente: Fino a qundo non mi
avranno consegnato lauto nuova, non vendo la mia Fiat (la circostanza si presenta
come certa, reale, pertanto il modo della temporale lindicativo). Non usciremo
fino a che non abbia smesso di nevicare (la circostanza si presenta come possibile,
pertanto il modo usato il congiuntivo).

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ATTENZIONE!
In particolari contesti, le stesse congiunzioni e locuzioni congiuntive acquistano dei
significati pi estesi:
Star qui finch vorrai (= per quanto tempo tu vorrai)
Bevvero fino a star male.

- Le temporali introdotte da a mano a mano che o man mano che con il verbo
allindicativo indicano una circostanza che si realizza gradualmente nel tempo in
rapporto con il realizzarsi della circostanza espressa dalla reggente: A mano a mano
che avanzavamo, il sentiero si faceva pi ripido.
- Le temporali introdotte dalle locuzioni ogni volta che, tutte le volte che,
ogniqualvolta con il verbo allindicativo indicano una circostanza che si ripete
ognivolta che si verifica la situazione espressa nella reggente: Gianni si dispera
ogni volta che lInter perde.

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