Professional Documents
Culture Documents
A) La Civilt Minoica
*Nella fase pi antica della storia del mondo greco, sono le isole dell'Egeo
e non la Grecia continentale ad essere la culla di nuove civilt.
*Una delle prima la Civilt Cicladica, nata nell'arcipelago delle Cicladi
nell'Egeo centrale durante la prima et del Bronzo (3500-2000 a.c.)
*La civilt di maggior rilievo quella che fiorisce a Creta e che prende il
nome da un leggendario re della sua tradizione, Minosse, e perci
chiamata Civilt Minoica.
*Intorno alla fine del terzo millennio in varie localit di Creta (Cnosso,
Festo, Mallia, ecc..) iniziarono a sorgere i primi palazzi, attorno ai quali
sorsero i primi agglomerati urbani. Inizi cos la cosiddetta fase
ProtoPalaziale, che dur fino al 1700 a.c.
*L'apogeo della civilt minoica fu compreso tra il 1700 e il XV secolo, la
cosiddetta fase NeoPalaziale.
*Per cause non ben note i palazzi venero distrutti e quindi ricostruiti e
ampliati, diventanto strutture monumentali che sorsero un po' ovunque
nell'isola.
*In questa fase si nota un'omogeneit culturale, quasi tutti i palazzi sono
basati su quello di Cnosso, indicandone probabilmente l'egemonia
politica esercitata sull'isola.
*Le funzioni dei palazzi erano molteplici: Residenza del sovrano e del
potere politico, ruolo di rilievo in campo economico e sacrale,
destinazione culturale.
*Nei palazzi si trovano traccie di scrittura a fini amministrativi e di
contabilit: sono stati infatti trovati due sistemi di scrittura nella civilt
Minoica.
*Dal periodo protopalaziale viene una scrittura sillabica costituita da
ideogrammi e convenzionalmente chiamata geroglifica, accanto alla quale
si sviluppa un altro sistema sillabico chiamato Lineare A.
*Entrambe queste scritture esprimono una lingua non greca di origini
indecifrate, forse anatoliche
*La civilt cretese era molto prospera: c'era un grande artigianato
soecializzato in ceramica, oreficeria, metallurgia, pietra, avorio
*La attenzione per gli aspetti militari era scarsa: i palazzi non avevano
fortificazioni e rare erano le rappresentazioni guerresche.
*Altre cose a noi ignote sono le conoscenze sulla monarchia, di cui
mancano testimonianze iconografiche, e la ricostruzione delle credenze
religiose.
*Le scene connesse al culto hanno un grande ruolo nelle rappresentazioni
artistiche, fornendo preziose indicazioni su cerimonie, sacrifici e alrei
rituali, tra cui la tauromachia, ma non sappiamo nulla del loro Pantheon.
*A caratterizzare la civilt minoica, soprattutto nel periodo palaziale,
anche la sua diffusione dell'Egeo: produzioni cretesi furono trovati nella
Grecia Continentale, nelle Cicladi, nelle Coste dell'Asia minore (dalle quali
non da escludere la presenza di insediamenti fissi). Inoltre ci sono
rapporti documentati con l'Egitto.
*Alcune fonti parlano di una dominazione cretese nelle Cicladi, si sostiene
l'esistenza di un vero e proprio impero marittimo di grandi dimensioni
nell'Egeo centro-orientale, ma non ci sono riscontri sicuri.
*Il declino di Creta fu rapido, verso la met del XV secolo tutti i palazzi
dell'isola (Cnosso escluso) subirono una violenta distruzione e non furono
pi ricostruiti.
*L'ipotesi di una violenta eruzione vulcanica non era credibile e perci
pi probabile pensare ad un invasione di creta da parte di invasori
provenienti dal continente: i Micenei.
B) La Civilt Micenea
C) L'espansione Micenea
*I Micenei, in cerca di metalli e materie prime assai scarse nella Grecia
continentale, si mossero in lungo e in largo con le loro navi.
*Ci dimostrato dall'ampia diffusione dei loro manufatti un po' ovunque
nel Mediterraneo.
*Nel Mediterraneo Occidentale numerosi siti con materiale miceneo si
trovarono nell'Italia Meridionale Ionica, in Sicilia Orientale, nelle Eolie e in
Sardegna e, probabilmente per diffusione indiretta, anche in Italia
Centrale e nella Penisola Iberica.
*Ancor pi diffusi furono nel Mediterraneo Orientale: Cipro, Rodi, la costa
centro meridionale dell'Asia Minore (dove sicuramente c'erano avamposti
commerciali se non vere e proprie colonie)
*Ben documentati sono anche i rapporti con l'Egitto e con l'Impero Ittita,
che si estendeva nell'Anatolia interna (rapporti non sempre pacifici)
*L'espansione in Asia Minore si collega alla celebre epica sulla Guerra di
Troia, combattuta da una coalizione di Achei (ovvero i Micenei con un
nome con cui erano noti agli altri popoli) condotta contro una potente
citt dell'Anatolia nord-occidentale, vicino agli stretti.
*Troia venne assediata per dieci anni e poi distrutta in un periodo
compreso (secondo le fonti) tra la prima met del XIII secolo e gli inizi
del XII.
*La storicit del conflitto ignota, si sa che Troia fu distrutta da un grande
terremoto verso il 1300 e poi ricostruita in forma ridotta (Troia Settima),
che venne poi probabilmente distrutta da mano umana
*Le mire espansionistiche micenee non durarono poich verso la fine del
XIII secolo inizi il loro lento ma inarrestabile declino.
*La fine del XIII secolo fu una fase traumatica per il mondo miceneo
(Periodo Miceneo IIIB) : molti palazzi furono distrutti ed abbandonati.
*Nel Periodo Miceneo IIIC ci furono alcuni segni di ripresa ed alcuni
palazzi furono ricostruiti ma la crisi del sistema palaziale erano irreversibili
e tra la fine del XII secolo e la prima met del XI gli stati micenei si
dissolsero totalmente e la loro cultura spar.
*Le spiegazioni di questo rapido declino sono molte: Catastrofi naturali
(terremoti) che distrussero i palazzi e causarono prolungate carestie, Forti
cambiamenti climatici che portarono forte siccit distruggendo le
coltivazioni, Rivolte dinastiche e rivolte interne agli stati oppure una
possibile invasione estera.
*Secondo alcuni testi trovati a Pilo si desume una situazione di emergenza
militare, provocata forse dai cosiddetti Popoli del Mare, una coalizione di
popoli che attestato caus gravi danni in tutto il mediterraneo, sia in
Egitto che nell'Impero Ittita, talmente tanto da forse causarne la caduta
alla fine del XIII secolo. Questi popoli distrussero i traffici commerciali con
l'Oriente, di fondamentale importanza per la politica palazziale.
*Un ipetesi un po' meno accreditata l'invasione da nord di un popolo di
lingua greca stanziato in Grecia nord-occidentale, i Dori.
*Non ci sono per traccie di una significativa invasione straniera quindi
possibile pensare che alcuni gruppi di Dori vivessero gi nelle comunit
micenee in una condizione subalterna e che abbiano preso posto della
classe dominante dopo il crollo del potere palaziale.
*Probabile una concomitanza di pi fattori.
E) L'et buia
II) LE POLIS
A) Il mondo omerico
D) La Colonizzazione Arcaica
A) La Riforma Oplitica
D) Lo Stato Spartano
*L'organizzazione dello stato spartano appare del tutto particolare, sia per
lo strano sistema educativo che per lo stile di vita austero e soprattutto
per le istutuzioni politiche, che nemmeno gli antichi seppero ben
classificare.
*La classe pi importante erano gli Spartiati, detti anche homoioi (uomini
uguali), ovvero gli unici abitanti in possesso dei diritti politici.
*Essi erano per una netta minoranza sulla popolazione complessiva.
*Questa ristretta casta di privilegiati aveva grandi obblighi: essi erano
infatti liberi da ogni preoccupazione economica (la loro terra veniva
coltivata dai servi e gli erano vietati il commercio e l'artigianato) e
dovevano quindi dedicarsi esclusivamente all'attivit militare.
*Lo stato imponeva loro un impegnativo percorso educativo detto
agogh, che iniziava strappando i bambini alle famiglie a 8 anni e
lanciandoli in un diicile addestramento militare gestito dalla polis fino ai
30 anni di et.
*Una volta completato l'addestramento, lo Spartiato ha altri obblighi oltre
alla guerra, tra cui il partecipare ai sissizi, pasti comuni per rafforzare la
comunit la cui assenza prevede la perdita dei diritti politici e deve inoltre
pagare una quota issa mensile coi prodotti delle sue terre.
*Questo caus un loro rapido declino nel V secolo.
*Tutti i cittadini di pieno dirittto fanno parte dell'Apella, che ha un potere
politico limitiato, puo solo approvare o respingere le proposte ma non
avanzarne di proprie.
*Molto pi significativo il ruolo del consiglio ristretto, la Gherousia,
formato dai due re e da 28 membri eletti a vita dagli spartiati di almeno
60 anni.
*I re sono particolari poich regnano in coppia, appartenendo a due
famiglie, gli Agiadi e gli Euripontidi, che vantano discendenze da Eracle.
Essi hanno competenze militiari e religiose.
*Pi ampi sono i poteri dati agli Efori, 5 eletti dall'apella annualmente e
che vigilano sull'osservanza delle leggi e sul controllo del comportamento
dei cittadini e degli stessi re.
*Molte pi numerose degli Spartiati sono le altre componenti della
societ spartana: i Perieci ovvero uomini di condizione libera ma senza lo
status di cittadini, che godono di una notevole autonomia a livello locale e
possono accedere ad attivit commerciali e artigianali vietate agli spartiati
e anche militando nella falange oplitica.
*Ma la componente maggiore quella degli Iloti, soggetti non liberi
discendenti dalle popolazioni locali sottomesse della Laconia.
*La loro condizione diversa dalla schiavit vera e propria: gli Iloti non
sono di privati ma di propriet della polis e diversamente dagli schiavi
possono vivere con i loro gruppi familiari e possono avere patrimoni
personali.
*Essi per devono lavorare le terre agli Spartiati e versare la met del
proprio raccolto.
*Era per il timore delle loro rivolte che la polis si militarizz
E) La Beozia e la Tessaglia
II) LA TIRANNIDE
A) Caratteristiche Generali
*A partire dal VII secolo, in molte poleis sia della madrepatria Grecia che
delle isole che nelle colonie, comparve lo stesso fenomeno: in una
situazione di forti contrasti sociali, l'aristocrazia viene esautorata da un
ambizioso leader politico che, con la forza o con l'inganno, instaura un
regime autocratico e spessp inizia una propria dinastia.
*Indicato con la parola di origine microasiatica Tyrannos (il cui significato
neutro significa signore) a partire dal VI secolo questo termine acquisir
una connotazione negativa, indicando chi governa senza il consenso dei
membri della comunit.
*Indubbio il suo ruolo importante nell'evoluzione delle polis.
*Tutte le tirannidi hanno elementi in comune: in primo luogo la
provenienza sociale dei Tiranni, che sono tutti di orgine aristocratica (e
non come si crede rappresentanti di nuove classi emergenti) che spesso
riescono a sfruttare una carica magistratuale o militare per inserirsi al
potere
*Di origine e mentalit aristocratica, il tiranno per in conflitto con essa
(ed da loro che nasce quindi la visione negativa della tirannide) e perci
la ricerca dell'appoggio popolare fondamentale per conquistare e
mantenere il potere.
*I tiranni concedono spesso redistribuzioni di terre, prestiti ai bisognosi o
l'allargamento della cittadinanza a certi gruppi, ma non concedono al
popolo la partecipazione al governo.
*Nell'opera dei tiranni si nota anche l'impulso positivo dato al
commercio, all'artigianato, alle arti e alla cultura, l'intensa attivit nel
campo dei lavori pubblici (santuari, fontane, acquedotti), l'istituzione di
nuovi sistemi fiscali e la vivace politica estera.
*In genere la tirannide un fenomeno che dura poco e che si esaurisce
presto con sollevazioni interne o interventi esterni, ma il generale ritorno
delle elite aristocratiche trover un situazione diversa, con il loro potere
gravemente intaccato e lo Stato molto rafforzato, grazie anche alla
mobilit sociale, creando le basi della futura democrazia.
*Tucidide afferma che c' una correlazione tra il sorgere delle tirannidi e
l'incremento della ricchezza in Grecia ed usa come esempio la tirannide
pi antica, quella dei Cipselidi a Corinto (658/657) che porta in citt un
notevole sviluppo economico, progressi nella marineria e una forte
espansione di commercio ed artigianato
*Cipselo, capo dell'esercito, sal al potere grazie al supporto popolare
approfittando di una grave sconfitta navale subita dalla polis.
*Il suo regno fu molto positivo, mentre le politiche del figlio Periandro
non vennero apprezzate poich miravano a danneggiare la ricchezza e il
lusso della casta aristocratica
*La dinastia fini con il successore, che dopo 3 anni venne sottomesso da
una sollevazione aiutata da Sparta, dando inizio ad una fase oligarchica
che port alla fine del periodo di massima prosperit di Corinto. Inglobata
nella sfera d'influenza Spartana.
*Un po' pi duratura fu la Tirannide degli Ortagoridi a Sicione, che dur
circa 30 anni. Importante il ruolo di Cistene, che a livello internazionale
fu uno dei pi grandi combattenti della prima guerra sacra per il controllo
del tempio di Delfi (VI secolo) contro Cirra
*Pi effimera ancora fu l'esperienza di Megara, mentre sappiamo poco di
altre tirannidi nel Peloponneso
*La Grecia d'Asia la regione dove si ritenga sia comparsa per prima la
tirannide, anche se in realt apparve in epoca pi tarda rispetto alla
madrepatria.
*Il pi antico tiranno asiatico noto fu Trasibulo di Mileto.
*Altre tirannidi note sono quelle di Mitilene, sull'isola di Lesbo e quella di
Samo.
D) L'Occidente
A) Caratteristiche Generali
*Come altre poleis del VII secolo, Atene si caratterizza per la debolezza
dell'organizzazione statale e il predominio delle famiglie aristocratiche,
ulteriormene accentuate dalla situazione geografica: la vastit del
territorio (2600 Kmq) e la sua diversit favoriscono l'esistenza di una serie
di distinti potentati locali con a capo grandi casate nobiliari.
*Prerogativa esclusiva del ceto dominante sono le magistrature della
polis, soprattutto il collegio dei 9 Arconti, uno dei quali l'Eponimo, da il
nome all'anno in corso.
*Esiste poi un organismo di circa 300 membri derivato dall'antico consiglio
del re e di cui fanno parte a vita gli ex-arconti, l'Areopago.
*La forza di questi potentati emerge con chiarezza nel 636 quando Atene
subisce per la prima volta il tentativo d'instaurazione di una tirannide da
parte di Cilone, supportato dal tiranno di Megara, ma viene fermato dalle
famiglie aristocratiche, in particolare la potente famiglia degli Alcmeonidi.
*Connessa alle tensioni tra gruppi nobiliari iniziato dopo Cilone,
significativa la comparsa, attorno a fine VII secolo, di un codice di leggi
scritte da un misterioso legislatore: Dracone tra 624 e 620.
*Il Codice Draconiano noto soprattutto per l'eccezionale severit ma il
suo scopo era di mitigare gli usi vigenti e rafforzare l'autorit della polis a
scapito dell'iniziativa dei privati: vengono stabilite ad esempio precise
modalit per punire i delitti, distinguendo l'omicidio volontario e
involontario e limitando l'ingerenza della vendetta privata da parte dei
gruppi familiari
*L'Atene di questo periodo afflitta da gravi problemi sociali a causa
dell'eccessiva concentrazione di terre e ricchezze nelle mani di poche
famiglie: gran parte della popolazione si trova in difficolt e diffusa la
pratica della schiavit per i debitori insolventi.
*Esiste anche un situazione di servit ereditaria della terra, glii
hektemoroi.
*Per evitare che una situazione simile innesti una tirannia, come nelle
altre poleis, intervenne il celebre legislatore Solone
B) Solone
C) Pisistrato
*Il periodo successivo a Solone non fu tranquillo per Atene: nel 589 e nel
583 per ben due volte l'elezione dell'arconte venne impedita da gravi
contrasti tra famiglie aristocratiche.
*Questa grave situazione porta, nel 581/580 a.c. All'insolita soluzione di
assegnare la suprema carica a un collegio di 10 membri, composto da 5
esponenti di famiglie aristocratiche, 3 contadini e 2 artigiani
*La lotta politica per non da tregua e oramai nella polis si scontrano tre
raggruppamenti di famiglie nobiliari (ghene) costituite su base territoriale:
gli abitanti della pianura, Pediesis, guidati da Licurgo della famiglia Butadi,
quelli della costa, Paralioli sotto la guida dell'alcmenoide Megacle e gli
abitanti dei monti nord-orientali, i Diakrioi guidati da un parente di
Solone, Pisistrato.
*La sua prima ascesa al vertice della polis avvenne nel 561/560: grazie al
prestigio ottenuto in una vittoria contro Megara, Pisistrato si fa dare
dall'assemblema 300 soldati, con cui occupa l'Acropoli, ma un alleanza tra
Megacle e Licurgo lo depone e lo costringe fuori citt.
*Presto per Megacle rompe con Licurgo e preferisce aiutare l'ex-rivale e
lo aiuta a tornare in citt, su un carro accompagnato da una donna vestita
da Atena, per darsi una missione divina.
*Presto l'intesa si rompe e Megacle costringe il tiranno all'esilio.
*Pisistrato, stabilitosi ad Eretria, torna in partia nel 546 a capo di milizie
Eretriesi e Tebane e riconquista il potere, stavolta mantenendolo
initerrottamente fino alla sua morte nel 528/527.
*Pisistrato noto per aver dato ad Atene un periodo di pace e stabilit
interna: in primis manca la conflittualit tra aristocratici, che Pisistrato
riesce a tenere buoni usando moderazione e conciliazione,
accattivandosene il consenso. Solo gli Alcmeonidi scelgono l'esilio.
*Funzionante anche la sua politica verso i meno abbienti: concede
prestiti agli agricoltori pi poveri ed affida a funzionari itineranti (giudici
dei demi) il compito di amministrare la giustizia nelle campagne allo
scopo di sottrarre la popolazione contadina al controllo delle aristocrazie
locali e di affermare l'autorit della polis.
*Il tiranno da anche un grande impulso alle attivit economiche: conia le
prima dracme ateniesi (con civetta ed atena sui due lati) e un forte
sviluppo al settore artigianale.
*Come altri tiranni Pisistrato cre una fiscalit pubblica istituendo una
decima sui raccolti con cui cre nuovi edifici monumentali: il tempio di
Atena sull'Acropoli e quello di Apollo nell'agor
*In politica estera fece divenire Atene molto influente in campo
internazionale: dedica la sua attenzione all'Egeo Centrale e la regione
dell'Ellesponto.
*Atene viene cos a disporre di preziose basi d'appoggio per i commerci
con la regione del Mar Nero.
*Assai attivo anche in campo culturale: nel suo periodo viene realizzata
ad Atene la prima edizione dei poemi omerici.
*Nel campo religioso vieta i culti locali controllati dalle famiglie nobiliari a
favore di quelli cittadini di Atena e Dioniso per affermare l'unit della
polis.
*In generale il tiranno favor la crescita della prosperi cittadina e
l'incremento della popolazione urbana, meno legata ai vincoli di clientela
E) La Riforma di Clistene
*La situazione politica della Grecia d'Asia Minore era parecchio complessa
gi prima della nascita dell'Impero Persiano, da sempre minacciata
dall'espansionismo dei Lidi, di cui il pi pericoloso fu Creso, re della Lidia
*Creso, tra 560 e 546, inizi le ostilit contro i Greci, assoggettando le
citt greche dell'Asia Minore, chiedendo a loro di versare un tributo,
anche se per le citt greche la situazione non era tanto male sia perch le
citt mantenevano la propria autonomia, sia perch le due elite avevano
creato legati molto stretti
*La Lidia cerc poi di espandersi poi verso est, aggredendo Pteria,
capoluogo della Cappadocia.
*I persiani reagirono con forza, costringendo Creso a ritirarsi nella capitale
Sardi, che fu poi invasa e fatta cadere dai persiani all'inseguimento
*La caduta di Creso inizi i conflitti tra greci e persiani.
*Colui che fece cadere Creso fu Ciro il Grande, Gran Re di Persia della
famiglia di Achemenidi.
*Ciro conquist tutti i territori di Creso in Asia, comprese le citt greche e
quelle costiere che si opposero furono assoggettate con la forza (le citt
stavano bene con la dominazione Lida)
*Il peggioramento per i greci non fu tanto il cambio di dominazione sotto
Ciro, ma le cose cambiarono con Dario, che riorganizz il sistema
amministrativo e fiscale, esigendo un forte tributo fiscale da versare ai
Satrapi e favorendo l'ascesa di tirannie filo-persiane un po' ovunque.
*Ma il fatto pi grave fu che il fare parte di un impero grande come quello
persiano fece perdere importanza a livello economico e commerciale alle
citt ioniche, sfavorite anche dalla perdita del loro principale partner
commerciale, la Lidia.
C) La rivolta Ionica
I) LE GUERRE GRECO-PERSIANE
B) Dopo Maratona
*Ad Atene il periodo tra le due guerre fu vissuto in maniere contrastanti:
cre un senso di orgoglio ma anche una forte tensione per un possibile
ritorno dei persiani.
*Milziade, trionfatore di Maratona, cerc di approfittarne per potenziare
la sua posizione nella Polis e nel 489 a.c. Si fece approvare dall'Assemblea
del popolo l'impresa di una spedizione contro alcune isole dell'arcipelago
delle Cicladi, per poter presidiare la rotta dell'Egeo in vista di avanzate
persiane, ma anche per poter espandere a sud-est l'influenza ateniese e
ottenere soldi per le casse statali.
*Dopo alcune isole minori, la flotta punt su Paro, ma l'asedio durato 26
giorni fall e Milziade fu ferito in battaglia.
*Accusato dagli avversari e dalla famiglia degli Alcmeonidi, Milziade fu
accusato di tradimento, costretto a pagare 50 talenti di multa (il costo
della spedizione) e mor per le ferite poco dopo. Il figlio Cimone pag la
multa e divenne uno dei personaggi politici di Atene pi importanti nel
post-guerra
*Il vincitore dei conflitti politici di Atene fu Temistocle, che fu eletto capo
statego dal 483 al 480
*Uno dei maggiori artefici della potenza navale ateniese, pot contare
sull'elevato afflusso d'argento ottenuto da nuove miniere scoperte
nell'Attica (483-482), che non fu redistribuito al popolo, ma investito per
costruire triremi, secondo le stime 200 o 100 nuove navi vennero create.
(Erano navi molto pi piccole e maneggevoli dei penteconteri)
*L'uso bellico delle triremi valorizz il ruolo politico dei Teti, l'ultima
classe censitaria, che imbarcati come vogatori sulle navi ne ottenero gloria
e rispetto dopo le vittorie
*La politica marittima di Temistocle avvi l'ascesa a portenza navale di
atene nell'et classica
*Temistocle inoltre riport in auge l'Ostracismo
*Il primo ostracizzato fu Ipparco, uno dei capi dei Pipistratidi (488-487),
poi Santippo (485-484)
*Anche se le cariche politiche rimanevano pannaggio dell'aristocrazia,
l'influenza del popolo si stava facendo via via pi grande per modificarne
le scelte politiche.
*Importantissimo il ruolo che Temistocle ebbe in una riforma
dell'Arcontato, che venne aperto ai cavalieri e soprattutto modific
l'elezione degli arconti in una mediante sorteggio.
sia perch dal 487 l'elezione diretta era stata sotituita da un misto di
elezione e sorteggio.
*L'arcontato (e l'Areopago) persero dunque pian piano di importanza,
soprattutto l'arconte dedicato alla guerra fu subordinato al consiglio dei
Dieci Strateghi, eletti dall'assemblea del popolo, che divennero
rapidamente i funzionari pi importanti dell'Atene come potenza navale.
C) La Lega Ellenica
*La sconfitta di Maratona non fece desistere Dario nei suoi piani contro
Atene, ma la sua spedizione fu bloccata nel 486 da numerose rivolte
scoppiate in Babilonia e in Egitto, che fu obbligato ad arginare.
*Nello stesso anno Dario mor e gli succedette il figlio Serse, che continu
le repressioni in egitto fino al 484, potendo quindi tornare a concentrarsi
sulla Grecia nel 483.
*Erodoto descrive con grande ammirazione la vastit e l'efficenza
dell'apparato bellico persiano.
*Basandosi in parte su racconti, in parte su tradizioni (voleva dimostrare
che le navi persiane erano molte pi di quelle della guerra di Troia),
Erodoto stim 310 navi greche contro 1207 navi da guerra persiane,
supportate da 3000 navi da carico.
*L'entit della flotta non quantificabile, ma di certo sappiamo che le
stime sulle truppe di terra erano esagerate: si parla di 3 milioni di nemici
alle Termopili e di quasi due milioni alla battaglia decisiva.
*Una quantit simile di uomini avrebbe avuto una quantit di problemi
logistici infiniti, perfino 100.000 avrebbero avuto grandi problemi (basti
pensare che Alessandro Magno sottomise l'Asia con circa 35.000 uomini)
*Serse scart da subito l'idea degli attacchi a sorpresa e diede tempo ai
greci di prepararsi, invaidno nel frattempo messaggeri con la tradizionale
richiesta di terra ed acqua, mentre egli stesso struttur un efficiente rete
di distribuzione degli approvigionamenti alle truppe, creando depositi
lungo tutto il percorso, creando ponti sui fiumi e costruendo addirittura
un canale.
*Il gesto che per rest nella storia fu la crazione del Ponte
sull'Ellesponto, due ponti gemelli formati da 360 e 314 navi legate
saldamente tra loro, per permettere il passaggio di tutte le truppe.
*Serse invi emissari in tutte le citt greche per chiederne la
sottomissione e il dono di terra ed acqua in vista della propria superiorit
militare
*Verso gli inizi di agosto 480 a.c. Serse mosse le truppe di terra e poco
dopo part la flotta. La flotta greca, non pronta, arretro, lasciando via
libera a quella persiana, che mise fondo vicino al promontorio di Sepiade
(Tessaglia). Qui, non riparata, fu investita da tre giorni di tempesta ed
Erodoto disse persero almeno 400 navi e innumerevoli navi da trasporto.
*Serse intanto aveva mosso in Tessaglia e si era accampato poco prima
delle Termopili, uno stretto valico che il contingente greco, guidato dal re
spartano Leonida, aveva rafforzato ricostruendo un vecchio muraglione
diroccato.
*Questo contingenete aveva poco pi di 7000 uomini, tra cui 4000 del
Peloponneso, 1000 beoti e vari contingenti di locresi e focesi. Gli scopi di
questo manipolo non erano chiari, forse erano solo un avanguardia o
forse erano solo convinti di esserlo.
*All'avviciniarsi di Serse l'idea di ritirarsi venne seriamente discussa, ma la
ferrea volont di Leonida la mantenne unit ed egli invi messaggeri per
sollecitare i rinforzi
*Serse attese quattro giorni prima di attaccare, convinto che la linea di
difesa si sarebbe ritirata, ma le mediazioni fallirono. Dopo aver ricevuto
l'informazione che i rinforzi nemici erano in ritardo, attacc al quinto
giorno.
*Le prime incursioni fallirono perci Serse mand il suo corpo speciale, gli
Immortali, ma anche essi fallirono: le Termopili erano larghe 20, massimo
30 metri e perci gli enormi numeri di truppe persiane non valsero nulla.
*Il secondo giorno prosegu uguale mentre al terzo giorno ci fu una svolta,
provocata secondo Erodoto da un traditore: Efialte, un uomo del luogo
che in cambio di una lauta ricompensa rivel a Serse l'esistenza di un
vecchio sentiero che avrebbe permesso ai persiani di aggirare gli spartani
e aggredirli alle spalle.
*Leonida sapeva di quel sentiero e aveva messo i focesi a difesa del
sentiero, ma vennero aggrediti di notte da un battaglione di 10000
persiani e fuggirono, lasciando aperta la via ai nemici.
*Alcuni focesi per avvertirono gli alleati dell'aggiramento. Il groso
dell'esercito, timoroso decise di fuggire prima di venire circondato.
*Siccome questa versione antieroica, Erodoto ne propone una seconda,
nella quale l'esercito fu congedato da Leonida stesso poich avevano
perso lo spirito combattivo. Solo 700 tespiesi rimasero con loro.
*Secondo Erodoto, gli spartani rimasero sia per proteggere la loro gloria di
guerrieri sia perch un fantomatico oracolo aveva previsto che solo la
morte di un re di Sparta avrebbe salvato la citt dalla distruzione.
*Serse attacc con i due eserciti in tarda mattinata e Leonida, che fu tra i
primi ad andargli incontro, cadde per primo sotto il fuoco degli arcieri.
*Secondo Erodoto la battaglia delle Termopili e quelle dell'Artemisio si
svolsero contemporaneamente negli stessi 3 giorni.
*Furono i greci i primi ad attaccare, ma si risolse con un nulla di fatto,
seguita da una notte tempestosa. Il secondo giorno entrambi i fronti
ebbero perdite sostanziose ma non vi furono progresso.
*Siccome la met delle navi ateniesi era perduta, si decise di optare per la
ritirata, che avvenne in fretta e furia dopo la notizia della caduta delle
Termopili.
*Nella Grecia centrale i focesi erano stati gli unici a non allearsi coi
persiani, poich i loro nemici giurati tessali erano filo-persiani. La Focide
venne devastata e data alle fiamme. Dopodich l'esercito si divise e una
parte and a Delfi, ma non fu distrutta
*Nel frattempo l'evacuazione di Atene era in corso ma a differenza di
quanto disse Erodoto era gi in corso prima della sconfitta delle
Termopoli.
*Le navi tornate da Capo Artemisio si unirono al resto della flotta greca,
compensando le perdite e ricompattandosi, arrivando a 385.
*Nel frattempo molte citt del Peloponneso inviarono truppe, che si
riunirono all'Istmo, cstruendo un muraglione di mattoni, pietra e assi.
*Quando i persiani giunsero in Attica, Atene era stata ormai evacuata.
*Serse distrusse santuari e templi, piegando la debole resistenza di chi era
rimasto in citt.
*La presa di Atene un punto di riferimento cronologico delle guerre
persiane, cadde nell'anno dell'arconte Calliade (Giugno 480-giugno 479)
*Atene fu distrutta alla fine di agosto o agli inizi di settembre 480.
*La caduta dell'acropoli gett la flotta greca nel panico.
*Nonostante il caos, il comandante della flotta, lo spartano Euribiade,
riusc a mantenere la situazione, a ignorare cosa voleva la maggioranza e a
suguire le argomentazioni pi valide, quelle di Temistocle: una ritirata
avrebbe potuto condurre allo sciogliere della flotta e la fine
dell'alleanza.
*Combattere in mare aperto sarebbe stato un errore come a Capo
Artemisio perci invece dei combattere nell'Istmo, si decise di combattere
a Salamina.
*Combattere vicino alla propria citt avrebbe dato un vantaggio
psicologico agli ateniesi e gli spazi ristretti avrebbero permesso di mitigare
il vantaggio numerico nemico.
*La situazione prima della battaglia era tesa, si dice che Temistocle stesso
invi un messaggero al Gran Re, istigandolo ad attaccare rapidamente
prima che i greci si dividessero e tornassero alle rispettive citt.
*Non si sa se questa storia vera, ma di certo il consiglio di guerra stava
ancora discutendo sul da farsi quando i persiani giunsero a fine settembre
480 e perci, impossibilitati a fuggire, combatterono.
*Il miglior punto di osservazione della battaglia fu quello di Serse, che
aveva fatto mettere il trono su un altura che sovrastava Salamina e
detteva le sue osservazioni agli scribi.
*I persiani, consapevoli della loro superiorit, cercarono prima di tutto di
bloccare la fuga ai greci poich Serse voleva finire il prima possibile la
campagna essendo gi a fine settembre.
*Alla fine del primo e unico giorno, gran parte delle navi persiane era
affondata e molti persiani, non sapendo nuotare erano affogati.
*Erodoto esalta la disciplina dei greci, contrastata dalla disorganizzazione
persiana, che ne caus la sconfitta
*La fine delle battaglia fu per segnata dalla discordia, Atene tacci i
corinzi di vilta e in generale tutti litigarono per rivendicare la palma del
migliore.
F) L'Occidente
*Diversamente dalla madrepatria greca, in Occidente sono ancora i regimi
tirannici ad avere una parte di rilievo nei primi decenni del V secolo.
*Importante sul piano internazionale la Tirannide di Gela, che dal 491
ha al comando Gelone, che assoggetter la potente Siracusa
*Grazie a lui la polis assurge al rango di grande potenza, creando un
grosso apparato militare navale e terrestre.
*Nel 480 Gelone ottiene il suo pi grande successo: assieme al tiranno di
Agrigento affronta infatti un esercito di Cartaginesi, chiamati sull'isola
dall'elite della appena conquistata Imera.
*La vittoria contro Cartagine di Imera dar un prestigio enorme al tiranno
siracusano
B) Da Temistocle a Cimone
*In relazione alla nascita della lega delio-attica, le fonti non parlano pi di
Temistocle.
*Subito dopo la fine del conflitto con i persiani ebbe ancora un ruolo
politico di rilievo: curiosamente per il grande promotore della politica
navale ateniese non era d'accordo con il proseguio di una politica anti-
persiana, anzi egli voleva un intesa coi persiani, che per lui non
rappresentavano pi una minaccia, in modo che Atene potesse
concentrarsi per contendere la Grecia a Sparta.
*Ma Temistocle era solo in un governo che voleva l'intesa anti-persiana
con Sparta e fu ostracizzato nel 471 ed esiliato ad Argo.
*Qui continu ad agire in chiave anti-spartana, creando un regime
democratico nella grande rivale di Sparta, diffondendo un sentimento
anti-spartano in tutta l'Elide, facendo adottare una costituzione
democratica di stampo ateniese per la prima volta ad un altra polis.
*Braccato da Sparta, Temistocle fugge da Argo e dopo viaggi finisce in Asia
Minore, dove viene accolto a braccia aperte dal Gran Re Artaserse,
successore di Serse, che lo eleva al rango di consigliere personale e gli
affida molte citt.
*Ben diversa la fine dell'altro filo-persiano, Pausania, che viene murato
vivo per tradimento.
*L'eliminazione di Temistocle, risultata da un alleanza tra gli Alcmeonidi e
i Filaidi, la nuova figura chiave della politica ateniese Cimone, figlio di
Milziade.
*Amico di Sparta, con una politica conservatrice in politica interna, il
protagonista di un intensa attivit militare Ateniese.
*Uno dei suoi primi obiettivi lo smantellamento delle residue postazioni
persiane in Europa, gi dal 476/475.
*Non solo combatte verso i persiani ma verso altri nemici per il controllo
delle rotte commerciali
*Gi dal 470 Atene deve affrontare per la prima volta un problema che si
diffonder a lungo in futuro: la defezione di una citt alleata dalla lega.
*Per motivi non noti la pi grande delle poleis insulari, Nasso, si dissocia
dalla lega ma ben presto sar fatta capitolare dall'intervento militare di
Atene.
*Dopo un periodo di calma tornano a farsi sentire i Persiani, concentrando
forze terrestre e navali in Asia Minore e a Cipro ed proprio contro di loro
che Cimone ottiene il suo successo pi grande affrontando i perisani in
una duplice battaglia navale e terrestre alla foce del fiume Eurimedonte,
in Panfilia e vincendo, catturando anche moltissime navi.
*Questa vittoria da un duro colpo ai tentativi di riscossa persiana e
assorbe molte citt microasiatiche nella sua symmachia
*A questa vittoria fa per da contrappasso nel 465 una nuova defezione
dalla symmachia, l'isola di Taso, che viene distrutta per punizione.
*La questione di Taso fa emergere per la prima volta un opposizione
interna alla leadership cimoniana: Pericle, figlio di Santippo guida infatti
una coalizione nobiliare definita democratico-radicale, che ha un
orientamento antispartano e vuole una democrazia pi avanzata in
politica interna.
*
C) La riforma di Efialte
D) L'Occidente
*Il periodo che fa dalla fine degli anni '60 del V secolo fino allo scoppio
della guerra del Peloponneso nel 431 di grande rilievo per Atene ed il
suo protagonista indiscusso Pericle, che per 30 anni rimane il leader pi
influente di Atene, non detendo cariche particolari ma solo sfruttando il
suo carisma e la sua influenza sul popolo, Il suo potere si pu infatti quasi
definire monarchico.
*La rottura con Sparta e la Lega Peloponnesiaca ai accentua ulteriormente
con l'alleanza tra Atene e Megara, in guerra con i Corinzi, per poter
controllare i collegamenti tra il Peloponneso e la Grecia Centrale.
*I Corinzi invadono Megara nel 459, iniziando un conflitto che durer fino
al 446 (detto anche la prima guerra del peloponneso)
*Nel frattempo per Atene non viene meno al suo ruolo anti-persiano a
capo della lega delio-attica, inviando 200 navi in supporto al rivoltoso
Egitto.
*L'esito della spedizione poco felice e Atene perde molti uomini e navi.
Questo convince gli Ateniesi, valutando la loro vulnerabilit, a spostare la
cassa federale da Delo al santuario di Atena sull'Acropoli (454).
*Nel frattempo i conflitti con il Peloponneso si allargano in Grecia Centrale
ma qui gli Ateniesi riescono a sottomettere gran parte della Beozia,
sottomettendone il territorio e sciogliendone la lega e assorbendo nella
loro orbita egemonica molte regioni della Grecia Centrale.
*L'anno successivo Atene consegue un altro successo contro la sua storica
rivale, la potente Egina, che viene costretta alla resa e alla sottomissione
nella lega delio-attica.
*La sconfitta in Egitto aveva per ridimensionato i piani espansionistici
Ateniesi, che si concentr nella guerra contro i Persiani.
*Grazie alla mediazione di Cimone, che Pericle fece riportare in patria in
anticipo dall'ostracismo, si arriv nel 452/451a stipulare una pace
quinquennale con gli Spartani.
B) La Democrazia Assistenziale
C) La Pace di Callia
*La Pace di Callia, tra Ateniesi e Persiani, stipulata nel 449/448, uno
degli eventi pi discussi di tutta la storia grecia di cui molto dubbia la
storicit.
*Tutto nasce da un grande attacco Ateniese contro Cipro e i Persiani nel
451, alla guida di Cimone.
*L'assedio fallisce e Cimone viene ucciso in azione, ma nella ritirata riesce
ad infliggere danni immensi alla flotta perisiana che gli tese un imboscata
nelle acque di Salamina.
*Proprio a causa di questa sconfitta i persiani iniziano trattative di pace
con Atene, negoziate dal nobile Callia, parente di Pericle.
*Il trattato, proposto dai persiani in difficolt, molto vantaggioso per i
Greci: in cambio della promessa che nessuno dei suoi territori (Cipro in
primis) verr pi attaccato, il Gran Re riconosce per la prima volta
l'autonomia delle citt grece d'Asia Minore e si impegna a mantenere
truppe e navi a una distanza prefissata dalle citt Greche.
*Atene cos la padrona incontrastata dell'Egeo e, essendosi liberata dei
persiani, pu concentrarsi contro Sparta per dominare la grecia.
*Questa pace per ha conseguenze enormi nella symmachia poich viene
meno lo scopo per cui venne creata: la difesa anti-persiana
*L'alleanza viene scossa da forti turbolenze, ma Atene non vuole
rinunciare ai vantaggi per l'alleanza e cos trasforma con la forza la
symmachia in un dominio imperialistico, riducendo gli alleati alla
condizione di sudditi.
*La Grecia torna nel frattempo in crisi, con Sparta che occupa Delfi
portando alla seconda guerra sacra e una rivolta in Beozia che pone fine
al breve dominio ateniese nell'area.
*La situazione si complica quando anche Megara si ribella ad Atene con il
supporto di Sparta, ma alla fine gli spartani si ritirano e Atene pu
reprimere la ribellione.
*Ormai sia gli Ateniesi che gli spartani ritengono che sia pi conveniente
cercare una via d'intesa piuttosto che portare avanti una guerra dall'esisto
incerto e nel 446/446 stipulano un trattato di pace trentennale che pone
fine alle ostilit e si impegnano a non farle riprendere, stabilendo
rigidamente le rispettive sfere di egemonia, stabilendo che solo le citt
neutrali sono libere di scegliere a quale lega aderire.
*Atene per deve rinunciare a tutte le posizioni ottenute a partire dal 461.
D) L'Impero Ateniese
F) L'Occidente
B) La Strategia Periclea
*Nel Marzo del 431 una delle pi strette alleate di Atene, Platea, viene
aggredita da parte di Tebe. L'attacco viene sventato e Platea, di testa sua,
giustizia i nemici catturati. Questa la scintilla che fa scoppiare la guerra.
*La prima fase della Guerra del Peloponneso, che durer 10 anni, viene
chiamata Guerra Archidamica, in nome del re spartano Archidamo
protagonista delle invasioni spartane in Attica.
*I due grandi blocchi che si affrontano in questa guerra comprendo quasi
tutta la Grecia dell'epoca: con Sparta si schiera il grosso della Grecia
meridionale e centrale (Peloponnesiaci, Beoti, Megaresi, Locresi, Focesi,
Corinti) mentre con Atene si schiera un esercito molto pi grande (Lega
ateniese, Messeni, Tessali, Zacinto, Argivi, Achei)
*Pericle, eletto stratega nel 431 e 430 ben consapevole della netta
superiorit degli avversari sulla terraferma perci vuole evitare gli scontri
di terra e concentrare tutto sul mare, destinando alla flotta il compito di
logorare il nemico e bloccarne i collegamenti commericiali.
*Seguendo questa strategia Pericle convince gli Ateniesi ad abbandonare
tutto il territorio dell'Attica ai nemici e concentrarsi tutti (anche gli abitani
delle campagne) all'interno del grande circuito murario che racchiude la
citt e l congiunge col Pireo: Le Lunghe Mura. Cos facendo Atene godr
dei vantaggi di un isola: sar inattaccabile dalla terraferma e sul mare
potr contare sulla sua potentissima flotta.
*Al di l dei gravi disagi per la popolazione, la strategia di Pericle all'inizio
funziona: nel 431 l'esercito peloponnesiaco mette a ferro e fuoco l'attica
ma senza conquistare nulla e se ne vanno senza viveri, dando a Pericle
l'occasione di fare raid navali (poco fruttuosi) sulle coste della Megaride e
del Peloponneso.
*L'anno successivo inizialmente si ripete lo stesso copione ma una
violenta epidemia di peste dall'Etiopia e l'Egitto passa in Asia Minore ed
infine all'Atene sovrappopolata, falciando un terzo della popolazione.
*Il malcontento verso Pericle cresce a vista d'occhio ma Atene non pu
fare a meno di lui e lo rielegge stratego nel 429, ma morir in autunno
colpito dalla Peste.
C) Dopo Pericle
*Dopo Pilo la scelta bellica di Atene sembra dare i suoi frutti con
l'occupazione, nel 424, dell'isola di Citera, importante base comemrciale
Spartana.
*Artefice di questo successo un rivale di Cleone, l'aristocratico Nicia, gi
pi volte stratego e ora leader di punta della fazione moderata.
*Nella stessa estate per le cose iniziano a prendere una piega diversa:
Atene deve terminare la sua impresa in Sicilia per via di una delibera di
tutte le citt sicule che dopo un congresso generale decidono di risolvere i
loro problemi interni senza richiedere potenze straniere.
*Inoltre anche Sparta cambia strategia, puntando sulla Tracia
occidentale, regione importante per Atene per l'approvigionamento di
legname ed argento.
*Con l'appoggio del re macedone Perdicca e sotto la guida del generale
Brasida, Sparta conquista molte citt dell'area, annettendole alla
Symmachia ma mantenendone l'autonomia, e giunge infine a
sottomettere Anfipoli, sottraendo la ricca area mineraria del Pangeo ad
Atene.
*Contemporaneo alla presa di Anfipoli c' un grave sacco peloponnesiaco
in Beozia, nel quale muoiono 1000 opliti ateniesi e lo stratega Ippocrate.
*Ormai trattare con Sparta l'unica scelta ragionevole e nel 423 si crea
una tregua sulla quale si buttano le basi per un trattato di pace, ma non si
riesce a trovare l'accordo.
*Allo scadere della tregua le ostilit riprendono in Tracia, dove Atene nel
422 prepara una controffensiva contro Anfipoli guidata da Cleone.
*Atene viene sconfitta e nella lotta muore Cleone, ma in campo spartano
avviene la morte di Brasida.
*La scomparsa dei due principali sostenitori della guerra spinge sia Atene
che Sparta, entrambe in crisi, a parlare seriamente di pace, che viene
stipulata nell'aprile 421 da Nicia, ora leader pi influente di Atene e dal re
spartano Pleistoanatte e nota al mondo come Pace di Nicia.
*Le due polis si accordano per un parziale ritorno alla situazione pre-
bellica, con pesanti restituzioni da entrambe le parti (Anfipoli torna ad
Atene mentre Pilo e altre localit del peloponneso tornano a Sparta)
*La prima parte del conflitto si chiude senza ne vinti ne vincitori, ma
comunque vantaggiosa per Atene che ottiene il riconoscimento del suo
impero da parte della polis nemica
*La pace stipulata nel 421 si rivela subito assai fragile: vari alleati di
Sparta, in primis Corinzi e Beoti non sottoscrivono il trattato. Ne deriva
uno stato di tensione tra Sparta e la sua Symmachia che curiosamente
porta Sparta a stipulare un alleanza difensiva di 50 anni con Atene in
chiave anti argiva
*Ad Atene per la fazione anti-spartana prende ben presto vigore. In
contrapposizione a Nicia si oppone un nuove leader, imparentato agli
Alcmeonidi: Alcibiade che, eletto stratego nel 420/419 impone una nuova
svolta alla politica estera, stipulando un alleanza difensiva con Argo in
chiave antispartana.
*Inizia cos una fase in cui le due poleis si combattono su vari fronti,
lasciando per ufficialmente in vigore il trattato del 421.
*L'Alleanza tra Atene e Argo dura per poco: in un attacco congiunto
verso il peloponneso vengono sconfitti da Sparta, che riafferma il suo
ruolo egemonico nel Peloponneso, costringendo la rivale ad un trattato
che la allontana da Atene.
*Il fallimento dell'attacco nel peloponneso non intacca il presticio di
Alcibiade che viene rieletto stratego nel 417/416 assieme all'avversario
Nicia che, nonostante la differenza delle vedute politiche, non esitano a
collaborare per mantenere il potere, come nel caso del demagogo
Iperbolo che vuole ripristinare l'ostracismo.
*Un accordo tra i due leader alla base dell'attacco a Melo, isola neutrale
nelle Cicladi, la cui neutralit viene vista come un pericolo.
*Assediata e costretta alla resa l'anno dopo, Melo sperava nell'aiuto
Spartano che per non giunse.
G) La Guerra Deceleico-Ionica
H) La Sconfitta di Atene
*Proprio quando Atene sembra andare alla riscossa, le sorti del conflitto
cambiano ancora: non solo Sparta consolida la sua alleanza con la Persia
ma entra in campo uno spregiudicato condottiero spartano, Lisandro, che
nel 407 viene mandato come capo della flotta in Asia Minore, dove stringe
un forte rapporto col figlio del Gran re Dario II, Ciro, Satrapo dell'Asia
Minore.
*Grazie ai finanziamenti privati ottenuti da questa amicizia, Sparta
rioraganizza la flotta e garantisce agli equipaggi una paga pi alta di quella
ateniese.
*Con queste risorse, Lisandro si rivela subito un avversario terrificante per
Atene, sconfiggendola duramente in uno scontro navale nel 407 dalle
parti di Samo.
*L'insuccesso si ripercuote su Alcibiade che viene travolto dal
malcontento popolare e sostituito da Conone. Fuggito in esilio presso il
satrapo di Frigia, verr fatto uccidere nel 404 su istigazione di Lisandro.
*Nel 406 anche Lisandro viene sostituito da Callicratida poich le leggi
spartane non consentono la reiterazione della carica.
*Anche se a causa di costui i rapporti con la Persia si raffreddano,
l'offensiva spartana non si ferma e per combatterlo Atene si affida a una
misura straordinaria, reclutando gli schiavi per creare una flotta di 110
navi.
*La flotta ateniese vince, perdendo per degli uomini, morti affogati.
*Gli strateghi vengono accusati di non averloi salvati e sei di loro vengono
messi a morte. Atene venifica cos la vittoria, perdendo alcuni dei suoi
migliori generali.
*Spinta dalla follia di Cleofonte, Atene rifiuta ancora la pace con Sparta
dove, agli inizi del 405 torna al comando Lisandro, che decide di
attaccare i rifornimenti ceralicoli di Atene nella regione dell'Ellesponto.
*Qui si svolge la battaglia finale, dove la debole e senza guida flotta
ateniese viene annientata da quella di Lisandro a Egospotami.
*Atene ormai sola: tutti gli alleati a parte Samo passano al nemico e la
citt si trova stretta in una morsa, con l'esercito spartano alle porte e
Lisandro che blocca i rifornimenti al Pireo.
*Fare pace sarebbe l'unicaa soluzione ma Cleofonte rifiuta ancora,
istutuendo la pena di morte per i pacifisti.
*Ma ormai la mancanza di cibo e l'assedio costringono Atene alla resa e
Teramene viene incaricato di negoziare con gli spartani.
*Nonostante Tebani e Corinzi vogliano la distruzione di Atene, Sparta
rinuncia ad infierire sulla polis poich la sua sopravvivenza impediarebbe
ai suoi turbolenti alleati di divenire troppo forti.
*Il Trattato di pace comunque devastante per Atene che deve rinunciare
a tutti i suoi possedimenti fuori dall'attica, sciogliere la sua lega ed
aderire alla Symmachia di Sparta, consegnare la flotta e vedere distrutte
le Lunghe Mura.
*Atene non ha alternative se non sottostare a questo trattato e alla fine di
marzo 404 Lisandro fa il suo ingresso trionfale nel Pireo, iniziando la
distruzione delle lunghe mura.
*La Guerra del peloponneso si conclude dunque dopo 27 anni con il crollo
della potenza di Atene e l'arrivo di un nuovo e non meno brutale dominio
imperialistico, quello spartano
C) Sparta e la Persia
*Per il mondo greco d'occidente gli ultimi decenni del V secolo sono una
fase piuttosto travagliata, in cui gli scontri con popolazioni non greche
assumono maggiore intensit e si verificani i primi casi di
decolonizzazione.
*In Magna Grecia la creazione di due nuovi gruppi di origine sannitica, i
Campani e i Lucani devasta le comunit greche, come nei casi di Cuma e
Poseidonia che, sconfitte, oltre alla conquista e occupazione subiscono
anche la perdita dell'identit culturale: la lingua osca sostituisce il greco e
le istituzioni vengono sostituite da quelle italiche.
*Difficile anche la situazione di Sicilia, che oggetto dell'aggressione
Cartaginese.
*Nel 410 Segesta convoca l'aiuto di Cartagine (come nel 416) per risolvere
la guerra con Salinunte, che sbarcano in Sicilia Occidentale nel 409
guidate da Annibale (nipote di quello del 480) e assediano Salinunte.
*Una volta risolto il conflitto i cartaginesi se ne vanno, ma vengono
richiamati sull'isola quando Siracusa, guidata dal leader radicale
Ermocrate, inizia incurursioni anti-punica in Grecia Occidentale.
*Nel 406 Annibale guida la controffensiva Cartaginese, che conquista
Agrigento, Gela e Camarina, arrivando alle porte di Siracusa, dove
Ermocrate stato sostituito dal tiranno Dioniso, che riesce a strappare
un accordo col generale punico Imilcone, il cui esercito devastato da una
pestilenza.
*Si arriva cos a un accordo nel 405 che sanisce il dominio cartaginese
sulla Sicilia Occidentale in cambio del riconoscimento della signoria
Siracusana su quella orientale
I) L'EGEMONIA SPARTANA
*La vittoria di Sparta nella guerra del Peloponneso l'aveva resa l'unica
potenza in grado di nutrire mire egemoniche sul resto del mondo greco
grazie al supporto persiano e al vuoto di potere politico lasciato da Atene.
*Sparta, guidata da Lisandro, dopo il 404 inizi una fase attivistica per
trasformare la citt nel punto di riferimento del mondo greco, che dur
per circa 9 anni, fino al 395 e sfrutt sia le tecniche del vecchio
imperialismo ateniese, sia novit.
*Nelle citt vennero spesso imposti governi oligarchici di prescelti o
presidi militari, soprattutto in Asia Minore.
*La cosa non venne presa bene dalla Persia e l'irritazione di Artaserse II
aument dopo l'appoggio all'insurrezione di Ciro nel 401.
*Un altra area in cui gli spartani cercarono di rafforzare la loro influenza fu
quella della Grecia centrale e dell'Egeo settentrionale e anche in Sicilia si
avvicinarono a Dioniso di Siracusa in chiave anti-cartaginese.
*Il piano di Lisando chiaro: prendere con la forza lo spazio lasciato da
Atene come egemone del mondo greco, ma ci visto con
preoccupazione sia nel mondo greco che in Persia.
*Queste tensioni scoppieranno nella Guerra di Corinto, il cui scopo era di
limitare l'espansionismo spartano.
*Sparta infatti era intervenuta in armi pi volte in Asia minore per
difendere l'autonomia delle citt greche e nel 400 si inizi una guerra
contro il Satrapo d'Asia Tissaferne, che dimostr i limiti logistici di Sparta
nelle guerre di lunga e media durata fuori dal continente: per sopperire
alla mancanza di fondi e approvigionamenti infatti Sparta deve depredare
le citt alleate.
*Quando il re Agesilao prese in comando delle truppe, nel 396, Sparta
attacc e sconfisse direttamente Tissaferne a Sardi.
*il Gran Re invi il satrapo sostituto Titrauste a trattare con Sparta,
proponendogli l'indipendenza delle citt dell'Asia Minore se avessero
offerto un tributo alla Persia, ma Sparta rifiut e si prepar ad attaccare la
Cappadocia per separare l'Asia Minore dal centro dell'impero.
B) La Guerra Corinzia
C) La Pace del Re
D) Dionisio e l'Occidente
*La storia della Sicilia un caso a se stante nella storia greca: qui infatti
nacque una tirannide tardiva che mise in crisi il sistema delle poleis molto
prima che nel resto del mondo greco, crando prima governi autocratici
quasi monarchici e poi organizzazioni territoriali enormi.
*La Sicilia era dominata da una spaccatura tra la sua parte occidentale in
mano ai Cartaginesi e quella orientale in mano ai Greci.
*Negli anni dal 409 al 405 i Cartaginesi si espansero, attaccando ed
annettendo Agrigento, Gela ed altre citt.
*Nel frattempo a Siracusa un giovane politico, seguace di Ermocrate,
Dionisio attacca le autorit cittadine riguardo alla loro fallimentare
conduzione della guerra ai cartaginesi e riesce a farsi eleggere stratego e
poi a farsi nominare dall'assemblea stratega unico, con pieni poteri.
*Dionisio da in primo luogo appoggio all'eteria aristocratica da cui
proviene, ma tiene anche conto delle esigenze dei ceti popolari.
*Grazie ad una nuova epidemia scoppiata in campo nemico, Dionisio pu
stipulare un nuova pace coi Cartaginesi nel 405, che per confermava
una grande ingerenza Cartaginese nella regione, confermando le
conquiste puniche e la dipendenza tributaria ad essi di molte citt.
*Dionisio si trov di fatto a controllare solo il territorio siracusano, ma si
sforz comunque di rafforzare la sua posizione e di ricostruire la sfera
d'influenza siracusana nell'area attorno all'Etna.
*Per farlo per era necessario rompere la pace con Cartagine e per questo
Dionisio ampli il Porto Grande, costru fortezze, allest una flotta e
fabbric armi e macchine belliche.
*La guerra inizi del 397 e fu favorevole a Siracusa, che strinse i
Cartaginesi in una piccola area a nord-ovest dell'isola. La loro
controffesiva poteva essere letale, ma una pestilenza li costrinse ad
indietreggiare e la pace del 392 diede a Dionisio il dominio su quasi tutta
l'isola, tranne la piccola parte nord-occidentale cartaginese.
*Una volta consolidata la posizione in Sicilia, egli avvi una politica
espansionistica verso la penisola italica, dove aveva come nemici i Reggini,
alleati ai Messinesi.
*Questi ultimi si allearono con Dioniso e perci Reggio, per fermare le
ingerenze di Siracusa cre la Lega Italiota nel 393, un alleanza militare
nata per difendere le polis della magna-grecia sia da Siracusa che dal
pericolo degli indigeni Lucani. Caratteristica di questa symmachia che la
posizione egemone variava spesso
*Dionisio per non ebbe problemi ad allearsi con i Lucani e nel 386
sconfisse la Lega, distruggendo Reggio e creando cos uno Stato
Territoriale che andava dalla sicilia a buona parte della calabria.
*Questo stato era il primo esempio nel Mediterraneo di uno stato
territoriale unico, che pian piano sostitu la poleis classica: infatti
all'esempio di Dionisio guardarono con rispetto molti personaggi storici,
tra cui Alessandro Magno
*Dionisio cerc di spingersi verso l'Adriatico e il Tirreno ma non funzion
molto anche perch nel 379 Cartagine torn ad attaccare la Sicilia e a
sconfiggere Dionisio nel 375, stipulando una nuova pace che spostava di
molto avanti i loro confini.
*Una quarta guerra anti-cartaginese venne iniziata da Dionisio nel 367,
ma lo stesso anno il tiranno mor.
*Tebe, che rifiut la pace comune in nome di tutta la Beozia irrrit molto
le poleis greche, in particolare Sparta che invi una spedizione ad Atene.
*Lo scontro avvenne nella piana di Leuttra nel 371 e a sopresa vinsero i
Tebani che, nonostante fossero inferiori numericamente riuscirono a
vincere il re spartano Cleombroto frazie alla nuova tattica della falange
obliqua, che rappresent un innovazione militare importante del IV
secolo.
*La sconfitta di Sparta diede un duro colpo al mito dell'invincibilit
militare di Sparta e l'inizio del suo irreversibile declino.
*Approfittando del momento Epaminonda cerc di sconfiggere alla base il
potere spartano, attaccando il Peloponneso e giunse fino in Messenia nel
370, dove cre la citt di Messene, raccogliendo gli schiavi iloti messeni e
dividendo con estrazione le terre tra loro.
*La liberazione degli Iloti e la creazione di una nuova citt furono un
duro colpo per Sparta, che distrussero uno dei pilastri su cui si reggeva la
sua organizzazione statale.
*Con Sparta indebolita, in Peloponneso si apr un periodo di instabilit e
guerre civili, con la cacciata delle elite spartane e l'instaurazione di
governi democratici.
*Grazie ad Epaminonda nacque anche la Lega Arcadica, con capitale la
neo-fondata Megalopoli.
*I successi tebani in peloponneso iniziarono a preoccupare Atene, che per
rinnovare la pace comune strinse un alleanza difensiva con Sparta nel 369
in funzione anti-tebana.
*Nel 370 inoltre la morte di Giasone di Fere cre un vuoto politico in
Grecia del Nord che Tebe cerc di sfruttare per conquistare un area
potente ed usarla come arma per conquistare Delfi.
*Per conquistare la Tessaglia Pelopida si infil in questioni dinastiche
macedoni per trovare un nuovo alleato, ma se ci inizialmente funzion,
un omicidio a corte mise un nuovo re, filo-ateneiese che mise in difficolt
Pelopida, che fu arrestato dal nuov regnante della Tessaglia.
*La crisi per Tebe aveva avuto inizio, ma vi fu una ripresa quando
Epamimonda, rieletto nel 367, riusc ad ottenere la liberazione di
Pelopida. Comprendo che la resistenza ad oltranza alla pace era
impossibile, Tebe cerc l'accordo con la Persia.
*Nel 367 Pelopoda an a Susa e il Gran Re, preoccupato per le difficolt di
Sparta, diede a Tebe il ruolo di garante della libert che prima era di
Sparta, ma i Greci non rattificarono il cambiamento.
*La persia allora aiut finanziariamente Tebe per costruire una nuova
flotta, a capo della quale Epaminonda decise un terzo attacco in
Peloponneso.
*Tebe cerc un alleanza con la Lega Achea, aiutando a far salire un
governo democratico, ma quando questo fu rovesciato e gli oligarchici
tornarono, l'alleanza tra Tebani e Achei si ruppe, perdendone tutti i
risultati.
*La crescente frammentazione del potere nel Peloponneso, la nascita di
nuovi koinon federali un po' ovunque rese praticamente impossibili i
tentativi di rinnovare la pace comunennel 366.
*Tebe invi di nuovo Pelopida in Tessaglia nel 364 ma nella battaglia di
Cinoscefale perse la vita e quindi nonostante Tebe vinse lo socntr, perse
uno dei suoi leader principali.
*La situazione nel Peloponneso tra i vari Stati nati dopo la dissoluzione del
potere spartano degener e spacc il mondo greco: Atene e Sparta si
schierarono con Mantinea mentre con Megalopoli si schierarono Tebani,
Achei, Argivi e altri del peloponneso.
*Come a Cinoscefale, i Beoti e gli alleati vinsero ma questa volta persero
sul campo Epaminonda (362).
*Senza i suoi due capi principali, Tebe non riusc ad imporsi alla Grecia, ma
il suo decennio di conquiste aveva devastato la Grecia come mai prima
d'ora: Sparta era a pezzi, Tebe non aveva i mezzi ne le capacit per
sostituirla e anche Atene scivolava lentamente nel declino.
*In questo periodo di vuoto politico in Grecia, iniziarono a imporsi forze
politiche che gravitavano appena fuori dal mondo greco: i macedoni
E) Timoleonte e la Sicilia
A) L'ascesa al trono
B) La Spedizione in Asia
C) Dall'Egitto a Gaugamela
*Dopo Isso Alessandro non insegu Dario III, che fugg in Mesopotamia,
ma decise di continuare a sud verso l'Egitto per chiudere tutti i contatti
terrestri della flotta persiana.
*Ben 8 mesi vengono persi contro Tiro, citt fenicia che non accetta
Alessandro.
*Nel luglio 332 la vitt finalmente cade e la sua punizione brutale.
Questo destino toccher a Gaza poco dopo.
*Del tutto tranquillo l'ingresso di Alessandro in Egitto nell'inverno 332,
che mal sopportava il dominio achemenide.
*Alessandro viene accolto come un liberatore e una volta giunto a Memfi
fa celebrare un rito al dio Apis, dimostrando un grande rispetto per le
credenze religiose locali, che lo aiuta a farsi riconoscere come legittimo
sovrano.
*Molto importante la sosta agli inizi del 331 nella regione del delta
occidentale del Nilo dove, in una terra vergine di fronte all'isola di Faro
fonda una citt destinata a diventare un potente porto commerciale:
Alessandria d'Egitto (la prima di molte fondazioni ononime)
*Dopo i riti di fondazione e aver impostato il piano urbano, Alessandro
riparte verso il deserto libico, desideroso di vedere il potente oracolo del
Tempio di Ammone, molto noto anche ai Greci: il viaggio nel deserto
duro ma, stando alla leggenda, l'oracolo galvanizza Alessandro dicendogli
che il figlio di Zeus ed destinato a dominare il mondo.
*Tornato a Menfi, Alessandro organizza l'assetto amministrativo ed
pronto a dare la caccia a Dario III, che sta cercando di trattare forti
concessioni (pace, alleanza e tutto il territorio fino all'Eufrate) per liberare
la propria famiglia.
*Ma Alessandro rifiuta ogni compromesso e parte verso la Mesopotamia
dove, nell'ottobre 331 nella piana di Gaugamela, a est del Tigri, si svolge
la battaglia finale.
*Nonostante Alessandro abbia poco pi di 50.000 uomini contro i 230.000
persiani, usando un accurata strategia evita l'accerchiamento e come in
passato riesce ad aggirare l'esercito ed attaccare il centro col gran re, che
nuovamente fuge.
*Alessandro dopo la vittoria fa un altro atto di propaganda, promettendo
di usare il bottino per ricostruire Platea e invia parte del bottino alle poleis
che lottarono a Salamina, anche le pi piccole come Crotone che invi una
sola nave.
*Alessandro, con la fuga di Dario III si fa nominare, ancora sul campo di
battaglia, re dell'Asia.
F) La campagna indiana
*Una volta pacificate le due terre ribelli, Alessandro non torna alle regioni
dell'impero e alla fine del 327 decide di proseguire a est verso la
misteriosa India.
*Il suo obiettivo, come successore degli Achemenidi, di ricostruire
l'antico impero persiano, che ai tempi di Daio I arrivava fino al fiume
Indo.
*L'occasione gli viene data quando i sovrani di Tassile e altri regni indiani
gli chiedono aiuto
*Impegnato da varie comunit della valle del Kabul che non vogliono
sottomettersi, Alessandro impiega mesi a raggiungere l'Indo e la citt di
Tassile.
*Qui per si scontra col potente dinasta del regno confinante, Poro, che
non vuole sottomettersi e nel 326 schier un immenso esercito con tanto
di elefanti da Guerra.
*Inizi cos l'ultima battaglia campale di Alessandro che, una volta
superato il trauma degli elefanti,
ancora una volta riesce a chiudere vittoriosamente la battaglia grazie ad
un abile manovra di accerchiamento.
*Il trattamento che viene riservato all'avversario sconfitto non punitivo:
comprendendo che in India aveva bisogno dei capi locali per garantire il
controllo del paese, lascia che Poro rimanga al potere quale suo vassallo.
*La vittoria inoltre l'occasione di creare due nuove colonie militari:
Nicea e Bucefala, in onore del cavallo di Alessandro morto in battaglia.
*La campagna non comunque conclusa: una volta scoperto che l'Indo
non si collegava a sud con il Nilo, decide di costruire una flotta per
raggiungere il mare orientale.
*Fino a dove Alessandro volesse spingersi non si sa, ma molto probabile
che dopo aver scoperto che il mondo non finiva in India come credevano i
Greci, decise di raggiungere il Gange di cui aveva appena scoperto
l'esistenza.
*Quando l'esercito, ormai distrutto dalla marcia forzata sotto le pioggie
tropicali, si rifiuta di proseguire, Alessandro non si comporta come un
monarca orientale, prende nota e a malincuore, dopo aver fatto ereggere
dodici altari nel punto pi lontano da lui raggiunto, il fiume Ifasi, si
rassegna atornere indieto.
*Il sovrano per non rinuncia al suo progetto di navigare sui fiumi fino
all'Oceano meridionale: l'impresa, iniziata a novembre 326 molto
impegnativa poich Alessandro deve affrontare la reistenza dei popoli
locali, rimanendo gravemente ferito e abbandonandosi a massacri violenti
per reprimere gli avversari.
*Nel 325 dopo vari mesi di navigazione l'armata arriva infine a Patala, nel
Delta dell'Indo e quindi all'Oceano: la lunga campagna di conquista e
consolidamento del confine orientale pu considerarsi ormai conclusa.
*Ma anche il viaggio di ritorno divenne un avventura quanto mai
movimentata... Nel dicembre 325 finalmente Alessandro torn nelle
regioni centrali del suo impero.
*La situazione che Alessandro trov di ritorno dall'India non era affatto
tranquilla: in tutto l'impero c'erano forti turbolenze, in molte regioni
erano scoppiate rivolte e non pochi satrapi persiani lasciati al governo
avevano approfittato della sua assenza per commettere abusi e rafforzare
il loro potere creando milizie private.
*Persino un suo buon amico, Arpalo, messo a capo della tesoreria
dell'impero a Babilonia inizi a comportarsi come un sovrano autonomo e
a sperperare a suo piacimento il denaro che doveva amministrare.
*La reazione di Alessandro fu energica e decisa: sostitu gli infedeli e
costrinse i satrapi a sciogliere gli eserciti. Al castigo sfugg Arpalo, che
fugg in Europa con milizie mercenarie e 5000 talenti del tesoro.
*Oltre alla repressione Alessandro si convinse che per governare l'Impero
era necessaria una nuova classe dirigente che comprendesse anche gli
antichi dominatori persiani accanto ai Macedoni.
*Nel 324 a Susa celebr le nozze di 91 membri della sua corte con nobili
persiani, approv 10.000 unioni tra soldati macedoni e donne persiane ed
infine si spos egli stesso con due donne locali: la figlia di Dario III e a figli
del suo predecessore Artaserse III.
*Inoltre riorganizz l'esercito istituendo un nuovo corpo armato di 30.000
persiani equipaggiati e addestrati alla macedone (epigonoi) e l'aggiunta di
nobili persiani nel corpo scelto della cavalleria.
*Tra i macedoni la messa a rischio della loro posizione dominante
nell'impero suscit un malcontento estremo che sfoci in un vero e
proprio ammutinamento, che Alessandro represse nel sangue, mettendo
milizie persiane a capo dei corpi militari pi importanti.
*Alessandro era ormai un monarca autocratico e ci si dimostra nei
rapporti con i connazionali e le poleis: a questi anni risale il decreto sugli
esuli, emesso nel 324 durante i giochi olimpici che imponeva alle citt di
riammettere tutti gli esiliati e di restituire loro tutti i beni confiscati. Lo
scopo di questa riforma era assicurare la presenza in ogni citt di
sostenitori a lui grati su cui contare.
*Questo era una palese violazione dello statuto della Lega di Corinto e
all'autonomia delle polis e comportava crisi interne molto serie per le
citt.
*Oltrettutto Alessandro impose anche la propria divinizzazione, iniziata
dopo le cerimonie pubbliche per la morte del suo caro amico Efestione nel
324.
*Ci per non deriva da una tradizione persiana come si crede, anzi in
greci era cosa comune venerare eroi e condottieri, anche ancora in vita,
come semi-dei divini.
*Non si sa come reagirono le poleis a ci, ma sappiamo che moltr, tra cui
Atene, abbassarono il capo e accettarono anche se a malincuore.
*Anche se il sovrano pi potente del mondo, Alessandro non si ferma e
progetta di espandersi nella misteriosa Arabia, ma nel 323 muore a
Babilonia a soli 33 anni, non si sa se per una malattia malarica o un
avvelenamento.
*Pochi periodi della storia Ateniese sono stati cos tranquilli come dopo
Cheronea: un periodo caratterizzato da un lungo periodo di pace e una
notevole prosperit finanziaria.
*Autore di ci l'oratore Licurgo, amministratore delle risorse pubbliche
di Atene, un tempo deciso antimacedone ora autore di una politica cauta
e realista, sa che non pu fare nulla contro i Macedoni e quindi cerca di
mantenere un rapporto pacifico.
*Non a caso quando il re Spartano Agide III si ribella ai Macedoni. Atene si
mantiene neutrale.
*Licurgo pot cos concentrarsi sui problemi interni alla polis: grazie alla
sua amministrazione vi fu un sensibile miglioramento della situazione
delle finanze ateniesi, accompagnato da un attivit edilizia estremamente
intensa.
*Egli inoltre riorganizz il servizio militare dei giovani ateniesi, l'efeba, al
compimento dei 18 anni diventavano obbligatori due anni di
addestramento remunerato durante il quale le reclute, oltre all'uso delle
armi, venivano addestrate al vivere comune e ai valori patriottici della
polis.
*La morte di Licurgo, nel 324 diede inizio ad una fase molto turbolenta
per Atene.
*A movimentare la situazione e a ridare vigore ai fautori delle scontro
militare, il cui capo era un ex-collaboratore di Demostene, Iperide, fu la
fuga di Arpalo dall'Asia con un ingente tesoro preso dalla cassa di
Babilonia, che venne accolto da Atene.
*Quando per i macedoni ne chiesero l'estradizione Atene lo imprigion e
gli sottrasse il denaro (ma poi lo lasci fuggire)
*La vicenda innesc un affare politico che coinvolse Demostene che,
processato per essersi appropriato del denaro di Arpalo, fu costretto
all'esilio dal suo ex-alleato Iperide ormai in rotta con lui.
*Alla morte di Alessandro nel 323 i fautori della guerra presero il potere: i
filomacedoni furono surclassati da Iperide e fu deciso che era il momento
di ribellarsi alla potenza egemone cercando alleati.
*Grazie a Demostene, richiamato in patria, Atene si alle con vari popoli
sia della Grecia Centrale che del Peloponneso, sostituendo la lega di
Corinto con una nuova coalizione con a capo Atene.
*Questa coalizione, guidata dall'ateniese Antifilo, prese di sorpresa
Antipatro, reggente di Macedonia e Grecia nominato da Alessandro,
sconfiggendolo alle Termopili e a Platea e costringendolo a fuggire nella
fortezza di Lamia (da cui prende il nome la Guerra Lamiaca)
*La situazione si ribalt nel 322 quando la flotta ateniese sub una dura
disfatta da quella macedone e poi Antipatro, liberato da ingenti truppe di
supporto asiatiche, sconfisse l'esercito alleato.
*Ad Atene la fazione filomacedone riprese potere ed inizi le trattative
con Antipatro.
*Le condizioni imposte dal vincitore furono per durissime: oltre ad
imporre una guarnigione macedone nel Pireo, vi fu un mutamento
costituzionale: dopo un secolo di stabilit la democrazia venne di nuovo
abolita e sostituita da un regime oligarchico che dava diritti politici ai soli
possessori di un censo medio-alto.
*La citt fu assicurata ad un elite filo-macedone tra cui Focione e l'oratore
Demade mentre Iperide venne giustiziato e Demostene, braccato, si
suicid.
*Atene, come il resto delle polis doveva ormai rassegnarsi alla nuova
situazione secondaria.
A) Il Regno di Macedonia
D) Il Regno di Pergamo
*Le origini dei regno di Pergamo risalgono all'epoca dei diadochi quando
Filetero, comandante di Lisimaco a cui era stata affidata la rocca di
Pergamo e 9000 talenti, lo trad e nel 283 si schier con Seleuco,
ottenendo in cambio di poter diventare il dinasta della citt e dintorni.
*Egli us il tesoro per creare un buon esercito e stringere alleanze con le
poleis della costa.
*Alla sua morte nel 263 il successore Eumene I ruppe coi Seleucidi e
assunse una posizione di indipendenza, riescendo a vincere un
importsnte battaglia con Antioco I, aumentando notevolmente il territorio
di pergamo.
*Eumene I abilmente mantenne una posizione di neutralit nelle guerre
tra Egitto e Siria tra il 260 e il 241, quando mor gli successe il nipote
Attalo I.
*Come gi detto, durante la guerra fratricida tra Seleuci II e Antioco
Ierace, quest'ultimo chiam in campo i Galati che poi, divenuti ingestibili,
vennero orientati ad attaccare Pergamo.
*Nel 236 Antioco I per le vinse ed assunse il titolo di Basileus,
continuando negli anni successivi a combattere i barbari in asia minore
*Nel 229 Attalo I attacc Antioco Ierace e dopo ripetute vittorie nel 227
lo scacci dall'Asia Minore. Questo indic la momentanea fine del
dominio seleucide in Asia Minore.
*Questo espansionismo Pergameno preoccup Seleuco II, ma la sua
morte blocc i suoi piani, idem per il successore Seleuco III.
*Fu nel 222 il vicer Acheo attacc Pergamo, sottraendogli tutto quello
che aveva conquistato in Asia Minore fino a farlo rinchiudere nella sola
Pergamo.
*La ribellione di Acheo fece riappacificare il nuovo re selucide Antioco III e
Attalo I, che assieme sconfissero Acheo nel 212 e in cambio dell'aiuto la
Siria pemise a Pergamo di recuperare parte dei territori perduti.
*Negli anni successivi Attalo si allontan da Antioco e si avvicino, tramite
l'alleanza con la Lega Etolica, a Roma, al fianco della quale combatt la
Prima Guerra di Macedonia, ottenendo buoni territori nel 205.
*I frutti maggiori di questa alleanza vennero dopo la guerra tra roma e la
Siria, quando il re Eumene II ottenne, con la Pace di Apamea (189-188)
rusc ad ottenere dal Senato Romano tutti i territori dell'Asia Minore
sottratti ai Seleucidi.
*Pergamo rimase il principale punto di riferimento romano in Oriente.
*I rapporti tra due, da sempre buoni, ri incrinarono nel 168 quando Roma
si rifiut di aiutare Eumene II nella lotta contro i Glati ed inoltre gli
sottrasse i frutti della vittoria dando alla Galazia l'autonomia.
*La strategia di contenimento di Pergamo iniziata da Roma si ferm con
Attalo II (156) che ripristin i rapporti tra le due. Succeduto da Attalo III,
costui nel 133 lasci il regno in eredit a Roma.
*La fondazione di questo regno fu agli inizi del III secolo grazie a
Mitridate, un avventuriero di origine persiana, che sfid Seleuco I,
ottenendo l'indipendenza.
*I rapporti tra i due regno migliorarono quando il nipote Mitridate II
spos la sorella di Seleuco II nel periodo della terza guerra di Siria (246-
241)
*Fu nell'epoca di Mitridate II che il regno del Ponto assunse una buona
consistenza terrioriale e politica, che preoccuparono sia Rodi che
Pergamo.
*Il nipote Farnace I (183) attacc la Galazia e la Cappadocia, scatenando
una coalizione guidata da Eumene II del Ponto, che lo sconfisse e annull
le mire espansionistiche del Ponto in Asia Minore.
*Il successore Mitridate IV Filopatore strinse rapporti di amicizia col
senato romano e rinunci ad ogni espansione territoriale, aiutando
invece Roma nella III guerra punica (150), ricevendo in cambio la Frigia.
*Il successore Mitridate V volle continuare la linea espansionistica ma nel
120 venne ucciso da una congiura che lasci campo libero a Roma, che gli
sottrasse la Frigia.
*Questo atto di ingratidudine rimase profondamente nel cuore del
successore Mitridate VI Eupatore, che sal al trono del 112.
*Mitridate VI inizi ad alimentare l'odio anti-romano espandendosi nelle
regioni attigue, ma quando il suo alleato Nicomede III di Bitina (107)
invase la Cappadocia, inizi un contrasto tra i due, che fece imporre a
Mitridate VI il figlio sul regno di Cappadocia.
*I contrasti tra i due re alleati irrit Roma, che impose a entrambi di
ritirarsi, mettendo sul trono di Cappadocia un re straniero, Ariobarzane.
*Mitridate VI chiese aiuto al re d'Armenia Tigrane per riprendere la
Cappadocia per suo figlio e questo spinse Roma ad inviare una missione in
Oriente, guidata da M.Aquilio, che riconferm Ariobarzane e poi invase il
Ponto, iniziando la prima Guerra Mitridatica (88-84).
*Il re del Ponto, sfruttando l'odio delle popolazioni per Roma otten
300.000 uomini, con i quali sconfisse Nicomede e poi M.Aquilio.
*Mitridate espande la sua influenza in Asia Minore, in Cappadocia, in
Ponto e poi nell'area degli stretti e si diffuse nell'Egeo, presentandosi alle
citt greche col volto benevolo del sovrano filelleno, che lo accolsero con
entusiasmo
*Nello stesso anno Atene guid la ribellione contro l'oligarchia filo-
romana e chiese aiuto allo stratego Archelao, uomo di Mitridate in Grecia.
*Per combatterlo Roma invi Silla, che sconfisse Archelao e sottopose
Atene ad un assedio, saccheggiandola tra 87 e 86.
*Mitridate scese in campo con un grande esercito ma fu sconfitto da Silla
a Cheronea.
*Durante la guerra il re del Ponto mostr alle poleis greca il suo aspetto
da despota, con grandi prelievi forzati di denaro per continuare la lotta,
dando inizio ad una lunga serie di rivolte in tutto il suo regno.
*Resosi conto che la situazione era brutta, Mitridate tratt con Silla nel
85 e giunse ad una pace per lui molto dura, che prevedeva la perdita di
Bitinia e Cappadocia, ma poich Mitridate si rifiut di abbandonarla la
guerra si protrasse fino al 81.
*Nel 74, alla morte di Nicomede IV, egli lasci la Bitinia in mano ai romani
e sfruttando il caos iniziato da ci. Mitridate VI cerc di invaderla ma roma
rispose inviando Lacullo, che sconfisse Mitridate in Bitinia e lo segu in
Ponto, scacciandolo.
*Mitridate fugg da Tigrane in Armenia mentre il Ponto divenne provincia
romana.
*Lacullo insegui i due in Armenia e ne conquist la capitale ma i due re
fuggirono.
*Quando Lacullo venne richiamato a Roma, Mitridate attacc il Ponto e lo
riconquist nel 67, ma poco dopo Roma mand in campo il suo nuovo
condottiero, Pomepeo, che nel 66 occup Cappadocia e Ponto,
costringendo Mitridate VI alla fuga, quando mor nel 63 a.c.
G) Il Regno Greco-Battriano
H) L'Occidente: Siracusa
B) Il declino di Atene
C) Sparta e i re rifomatori
D) La Lega Etolica
*Uno dei princiali protagonisti della Grecia Ellenica fu uno Stato Federale
nato in una regione montuosa e arretrata della Grcia Centro-Occidentale,
l'Etolia.
*Si sa poco dell'Etolia fino al IV secolo, la prima testimonianza del Koinon
risale al 367 e si sa che combatt accanto ad Atene contro la Macedonia
nel 323.
*Il prestigio della lega crebbe nel 279 quando da soli fermarono una
pericolosa avanzata Galata in Grecia, iniziando la loro espansione, che in
breve comprese gran parte della Grecia Centrale e puntarono poi il
Peloponneso, scontrandosi con la potente lega Achea, contro la quale
subirono una dura sconfitta nel 241.
*Anche sui mari gli etoli furono molto attivi, favorendo la pirateria e il
brigantaggio legalizzati.
*Suo nemico giurato divenne presto la Macedonia e quando nel 239
Demetrio II appoggi le mire egemoniche dell'Epiro ai danni degli Etoli,
essi si allearono con la Lega Achea, iniziando la cosiddetta Guerra
Demetriaca che dur fino al 229.
*Il conflitto continu col figlio Antigono Dosone che riusc ad allearsi con
gli achei, creando una nuova lega ellenica, la Lega di Egion nel 225.
*La guerra non cess con Filippo V, ma la Guerra sociale non port grandi
risultati fino al 221.
*Le cose cambiarono quando entrarono in gioco i Romani, con i quali gli
Etoli si allearono combattendo assieme sia la prima che la seconda
guerra macedone, ma ottenendo ben poco in cambio.
*Delle istituzioni del Koinon Etolico sappiamo gli aspetti essenziali: c'era
un assemblea generale, aperta a tutti i cittadini senza nessuna
limitazione , che aveva competenze di politica estera e interna,
accompagnata da un consiglio di 1000 membri.
E) La Lega Achea
A) Pirro
B) Ierone II di Siracusa
*Nel 229 i Romani fecero un passo che cambi per sempre le sorti del
mondo greco: su richiesta dei commercianti italici minacciati dalla
pirateria illirica, intervennero contro l'Illiria, trasfromandola in un
protettorato.
*Alleato di Roma fu Demetrio, re di Faro, il quale per pochi anni dopo
prese il controllo dell'Illiria iniziando nuove azioni piratesche che
costrinsero i romani ad intervenire nel 219, facendo fuggire Demetrio in
Macedonia.
*Ivi Demetrio convinse Filippo V ad attaccare l'Illiria approfittando delle
difficolt romane durante la seconda guerra punica, sconfitta duramente a
Canne dai Cartaginesi di Annibale (215).
*Filippo V si alle ai Cartaginesi in cambio dell'Illiria, iniziando cos la
Prima Guerra Macedonica.
*Per i romani, obbligati su due fronti, fu necessario trovare alleati in
Grecia, alleati che trov nella Lega Eolica.
*Al fronte antimacedone si aggregarono altre polis del peloponneso ostili
alla lega achea (tra cui sparta)
*Il conflitto dur a lungo ma non vi fuorono risultati significativi fino al
206 quando il sovrano macedone riusc ad ottenere una pace separata
con gli Etoli, messi in difficolt.
*Lasciati soli e con l'enorme minaccia Cartaginese alle porte, Roma avvi
le trattative con la macedonia, che portarono alla Pace di Fenice del 205.
*Questa pace lasciava inalterata la situazione prima del conflitto e
confermava il protettorato romano in Illiria, ma lasciava spazio a Roma
che ora poteva intervenire nelle contese intestine dei paesi greci per
aiutare gli alleati.
D) La Seconda Guerra Macedonica
E) La Guerra Romano-Siriaca
*Il nuovo assetto Greco dato da Roma entra presto in nuove turbolenze,
partite questa volta dal Peloponneso dove gli Achei riprendono la politica
espansionistica e dalla Macedonia dove Perseo, successore di Filippo V
nel 179 riprende le attivit creando una fitta rete di alleanze e rapporti
matrimoniali, sia coi seleucidi, che coi rodi che con gli Achei, ottenendo
una grande popolarit in tutta la Grecia.
*A Roma Perseo viene visto come un pericoloso elemento
destabilizzatore, ma invece che dichiarargli subito guerra prepare il
terreno con una campagna diplomatica.
*Dopo aver appurato che i Greci sono restii ad allearsi con Perseo, Roma
attacca nel 171.
*I primi anni del conflitto non ebbero grandi risultati e Roma si accorse di
essere da sola poich le citt greche non si schierarono nemmeno con
essa.
*Nel 168 il nuovo comandante romano Lucio Emilio Paolo cambi le carte
in tavola e a Pidna, in Macedonia, devast l'esercito di Perseo.
*Al termine della guerra Roma prese una drastica decisione: per rendere
inoffensiva la Macedonia una volta per tutte divise la regione in quattro
repubbliche autonome (merides) soggette a tributo e con il divieto di
avere relazioni reciproche.
*Roma punisce anche gli stati Greci che si sono rifiutati di aiutarla: sottrae
Caria e Licia a Rodi, punisce gli Achei e anche nei confronti del regno
Seleucide i romani hanno un atteggiamento duro poich impongono ai
Siriani di rinunciare alla presa d'Alessandria e l'Egitto dopo i duri sforzi
per vincere la Sesta Guerra Siriana. (168)
*Gli equilibri del Mediterraneo sono ormai radicalmente cambiati e le
grandi monarchie superstiti, sempre pi deboli, devono rassegnarsi a
gravitare nell'orbita della potenza dominante.
*Presto lo stesso destino tocc alla Grecia dove, nonostante i divieti del
Senato, la Lega Achea attacc Sparta, iniziando cos la Guerra Acaica.nel
146.
*I romani intervengono e distruggono gli achei, conquistando Corinto e
radendola al suolo.
*Nel 146 una commissione di dieci Senatori sciolse la lega achea e tutti gli
stati che combatterono con essa vennero uniti alla Provincia di
Macedonia.
*Solo le citt neutrali come Atene, Sparta e quelle della Lega Etolica
mantennero l'autonomia, ma vennero instaurati regimi oligarchici filo-
romani che modificarono le istituzioni sul modello romano.
*Conseguenze positive del dominio romano furono la fine della
conflittualit tra gli Stati Greci e quindi un periodo di pace, ma questo
venne accompagnato da crisi economiche e sociali.