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STORIA GRECA MANUALE

***PARTE PRIMA: DALLE ORIGINI ALL'VIII SECOLO***


I) LA CIVILTA' DELL'EGEO E L'ETA' II) LE POLIS
BUIA A) Il mondo omerico
A) La Civilt Minoica B) La nascita della polis
B) La Civilt Micenea C) Stati Etnici, Stati Federali,
C) L'espansione Micenea anfizionie
D) La crisi della civilt micenea D) La Colonizzazione Arcaica
E) L'et buia E) Le aree della colonizzazione

***PARTE SECONDA: L'ETA' ARCAICA***

I) SVILUPPI DI ETA' ARCAICA


A) La Riforma Oplitica III) ATENE IN ETA' ARCAICA
B) Le Legislazioni Arcaiche A) Caratteristiche Generali
C) Sparta e la Lega Peloponnesiaca B) Solone
D) Lo Stato Spartano C) Pisistrato
E) La Beozia e la Tessaglia D) La Caduta della Tirannide
F) La Nascita della moneta E) La Riforma di Clistene
F) La Fine del VI secolo
II) LA TIRANNIDE
A) Caratteristiche Generali IV) GRECI E PERSIANI
B) Le Tirannidi Istmiche e A) La Nascita dell'Impero Persiano
Peloponnesiache B) I Greci d'Asia e l'Impero Persiano
C) La Tirannide in Asia Minore C) La rivolta Ionica
D) L'Occidente

***PARTE TERZA: IL V SECOLO***


I) LE GUERRE GRECO- Greco-Persiano ATENIESE
PERSIANE (Termopili Artemisio - A) La Nascita della Lega
A) Il primo conflitto Salamina) Delio-Attica
Greco-Persiano E) La Vittoria dei Greci B) Da Temistocle a
(Maratona) (Platea e Micale) Cimone
B) Dopo Maratona F) L'Occidente C) La riforma di Efialte
C) La Lega Ellenica D) L'Occidente
D) Il Secondo Conflitto II) L'EGEMONIA
III) L'ETA' DI PERICLE A) Le Cause del Conflitto V) LA FINE DEL V
A) La Prima Fase della B) La Strategia Periclea SECOLO
politica Periclea C) Dopo Pericle A) I Trenta Tiranni e
B) La Democrazia D) La Pace di Nicia restaurazione della
Assistenziale E) Dalla Pace di Nicia democrazia ateniese
C) La Pace di Callia alla spedizione in Sicilia B) Lo Sviluppo del
D) L'Impero Ateniese F) La Grande Spedizione mercenariato e la
E) Gli Anni Trenta in Sicilia spedizione dei Diecimila
F) L'Occidente G) La Guerra Deceleico- C) Sparta e la Persia
Ionica D) L'Occidente: I
IV) LA GUERRA DEL H) La Sconfitta di Atene Cartaginesi in Sicilia
PELOPONNESO

***PARTE QUARTA: IL IV SECOLO***


I) L'EGEMONIA SPARTANA III) L'ASCESA DELLA MACEDONIA
A) Sparta, il nuovo imperialismo e gli A) La Macedonia prima di Filippo II
alleati B) La Macedonia sotto Filippo II
B) La Guerra Corinzia C) La Terza Guerra Sacra (356-346)
C) La Pace del Re D) Dalla pace di Filocrate alla morte
D) Dionisio e l'Occidente di Filippo (346-336)
E) Dionisio II e la fine della Dynasteia E) Timoleonte e la Sicilia
F) La Magna Grecia da Archita di
II) DALL'EGEMONIA SPARTANA Taranto ad Alessandro il Molosso
ALL'EGEMONIA TEBANA
A) Tebe e lo scontro con Sparta IV) ALESSANDRO MAGNO
B) La Seconda Lega Marittima A) L'ascesa al trono
Ateniese e le paci comuni B) La Spedizione in Asia
C) L'egemonia tebana: da Leuttra a C) Dall'Egitto a Gaugamela
Mantinea D) Alessandro monarca orientale
E) Alessandro in Asia centrale
F) La campagna indiana
G) Gli ultimi anni
H) L'Atene di Licurgo e la guerra
Lamiaca

***PARTE QUINTA: L'ETA' ELLENISTICA***


I) DALL'IMPERO DI ALESSANDRO AI H) L'Occidente: Siracusa
REGNI ELLENISTICI
A) L'et dei Diadochi: lo scontro per III) POLIS E STATI FEDERALI
l'eredit di Alessandro A) La Crisi della Polis
B) La Nascita delle Monarchie B) Il declino di Atene
Ellenistiche C) Sparta e i re rifomatori
C) I regni ellenistici: caratteri D) La Lega Etolica
generali E) La Lega Achea

II) IL MONDO ELLENISTICO IV) I GRECI E ROMA


A) Il Regno di Macedonia A) Pirro
B) L'Egitto dei Tolomei B) Ierone II di Siracusa
C) Il regno dei Seleucidi C) La Prima Guerra Macedonica
D) Il Regno di Pergamo D) La Seconda Guerra Macedonica
E) Monarchie minori: il Regno di E) La Guerra Romano-Siriaca
Bitinia F) La Terza Guerra Macedonica
F) Il Regno del Ponto G) La fine della Libert greca (146
G) Il Regno Greco-Battriano A.C.)

***PARTE PRIMA: DALLE ORIGINI ALL'VIII SECOLO***

I) LA CIVILTA' DELL'EGEO E L'ETA' BUIA

A) La Civilt Minoica

*Nella fase pi antica della storia del mondo greco, sono le isole dell'Egeo
e non la Grecia continentale ad essere la culla di nuove civilt.
*Una delle prima la Civilt Cicladica, nata nell'arcipelago delle Cicladi
nell'Egeo centrale durante la prima et del Bronzo (3500-2000 a.c.)
*La civilt di maggior rilievo quella che fiorisce a Creta e che prende il
nome da un leggendario re della sua tradizione, Minosse, e perci
chiamata Civilt Minoica.
*Intorno alla fine del terzo millennio in varie localit di Creta (Cnosso,
Festo, Mallia, ecc..) iniziarono a sorgere i primi palazzi, attorno ai quali
sorsero i primi agglomerati urbani. Inizi cos la cosiddetta fase
ProtoPalaziale, che dur fino al 1700 a.c.
*L'apogeo della civilt minoica fu compreso tra il 1700 e il XV secolo, la
cosiddetta fase NeoPalaziale.
*Per cause non ben note i palazzi venero distrutti e quindi ricostruiti e
ampliati, diventanto strutture monumentali che sorsero un po' ovunque
nell'isola.
*In questa fase si nota un'omogeneit culturale, quasi tutti i palazzi sono
basati su quello di Cnosso, indicandone probabilmente l'egemonia
politica esercitata sull'isola.
*Le funzioni dei palazzi erano molteplici: Residenza del sovrano e del
potere politico, ruolo di rilievo in campo economico e sacrale,
destinazione culturale.
*Nei palazzi si trovano traccie di scrittura a fini amministrativi e di
contabilit: sono stati infatti trovati due sistemi di scrittura nella civilt
Minoica.
*Dal periodo protopalaziale viene una scrittura sillabica costituita da
ideogrammi e convenzionalmente chiamata geroglifica, accanto alla quale
si sviluppa un altro sistema sillabico chiamato Lineare A.
*Entrambe queste scritture esprimono una lingua non greca di origini
indecifrate, forse anatoliche
*La civilt cretese era molto prospera: c'era un grande artigianato
soecializzato in ceramica, oreficeria, metallurgia, pietra, avorio
*La attenzione per gli aspetti militari era scarsa: i palazzi non avevano
fortificazioni e rare erano le rappresentazioni guerresche.
*Altre cose a noi ignote sono le conoscenze sulla monarchia, di cui
mancano testimonianze iconografiche, e la ricostruzione delle credenze
religiose.
*Le scene connesse al culto hanno un grande ruolo nelle rappresentazioni
artistiche, fornendo preziose indicazioni su cerimonie, sacrifici e alrei
rituali, tra cui la tauromachia, ma non sappiamo nulla del loro Pantheon.
*A caratterizzare la civilt minoica, soprattutto nel periodo palaziale,
anche la sua diffusione dell'Egeo: produzioni cretesi furono trovati nella
Grecia Continentale, nelle Cicladi, nelle Coste dell'Asia minore (dalle quali
non da escludere la presenza di insediamenti fissi). Inoltre ci sono
rapporti documentati con l'Egitto.
*Alcune fonti parlano di una dominazione cretese nelle Cicladi, si sostiene
l'esistenza di un vero e proprio impero marittimo di grandi dimensioni
nell'Egeo centro-orientale, ma non ci sono riscontri sicuri.
*Il declino di Creta fu rapido, verso la met del XV secolo tutti i palazzi
dell'isola (Cnosso escluso) subirono una violenta distruzione e non furono
pi ricostruiti.
*L'ipotesi di una violenta eruzione vulcanica non era credibile e perci
pi probabile pensare ad un invasione di creta da parte di invasori
provenienti dal continente: i Micenei.

B) La Civilt Micenea

*Intorno al 2000 a.c. Si insediarono in Grecia gruppi indoeuropei che si


possono considerare gli antenati dei Greci.
*La fusione con le culture e popoli preesistenti port per esempio alla
nascit della civilta minoica e in particolare ad un'importante civilt sorta
dal XVI al XII secolo.
*Questa civilt, scoperta nel 1876 dall'archeologo dilettante Heinrich
Schliemann a Micene, nel Peloponneso, venne definita appunto Civilt
Micenea.
*Schliemann aveva scoperto infatto un enorme palazzo fortificato, ma
resti di palazzi simili risalenti alla stessa epoca sono stati trovato in altri
luoghi del Peloponneso, in Attica e in Tessaglia.
*Ovunque, assieme ai palazzi, vennero rinevnute sepolture monumentali
a fossa o a cupola (tombe a tholos)
*A partire dalla met del XV secolo anche Creta si diffuse questa nuova
civilt, che imposero il proprio dominio sull'isola a partire dal Palazzo di
Cnosso.
*La nostra conoscenza non si basa solo sui ritrovati archeologici: i dati pi
significativi vengono da una collezione di pi di 4600 tavolette di argilla
iscritte, trovate in vari palazzi e redatte durante il XIII secolo con una
scrittura sillabica basata sulla lineare A, chiamata Lineare B.
*Decifrata nel 1952 da Micheal Ventris, la Lineare B fu riconosciuta come
una forma arcaica di Greco.
*Una volta tradotte, le tavolette si rivelarono un'imponente collezione di
documenti d'archivio: inventari di persone, oggetti e derrate agricole,
elenchi di offerte, tributi, affitti e terreni: tutto ci ci da una precisa fonte
d'informazioni prezione della societ micenea.
*Si scopr che i palazzi era il centro politico, amministrativo e religioso di
una serie di Stati territoriali indipendenti, pi o meno estesi e tutti retti da
un potere monarchico.
*La struttura politico sociale di questi regni stata in parte ricostuita: al
vertice c'era il sovrano, il wanax, che per non era un monarca assoluto
ed era quindi affiancato da un artistocrazia di dignitari, nella quale di
distingue il lawagetas, probabilmente il capo dell'esercito, e gli altri capi
militari, gli hequetai.
*Esisteva poi una casta di notabili che detenevano grandi appezzamenti di
terreno, i telestai, poi numerosi funzionari della burocrazia palaziale e
dell'amministrazione locale come i Korete e i Porokorete.
*Attorno al palazzo gravitavano anche gli artigiani e gli operai alla sua
dipendenza ed infine gli schiavi, doero, che potevano essere di propriet
di privati o di una divinit (schiavit sacra)
*Due termini in particolare, trovati sulle tavolette, ebbero una grande
importanza nella storia grec: damo e qasireu.
*Damo corrisponde al greco Domos e significa popolo, ovvero un distretto
territoriale e la comunit che lo abita.
*Qasireu invece ha origini pi dubbie e forse indica il capo di un distretto
o di una corporazion artigianale.
*Grazie alle tavolette, in particolare a quelle pi importanti di Pilo e
Cnossio, sappiamo molto sulle attivit economiche su cui veniva
esercitata la burocrazia palazziale: agricoltura (si coltivavano cereali, vite e
olivo, la triade mediterranea), allevamento (ovino), produzione laniera,
attivit artigianali e manifatturuere come l'industria tessile (lana e lino), la
lavorazione dei metalli (bronzo in particolare) e la produzione di oli
profumati.
*Non mancano inoltre registrazioni sull'equipaggiamento militare e sulla
struttura religiosa, che veniva celebrata in zone apposite dei palazzi
dedicate alla cultura.
*Interessante che nel pantheon miceneo, oltre a divinit originali,
compaiono divinit che continueranno anche nelle epoche successive
(Zeus, Hera, Poseidone, Dioniso, ecc...) anche se non sappiamo se
avessero le stesse caratteristiche delle loro controparti greche.
*Sicuramente diversa dalla religione greca era la presenza di sacrifici
umani alle divinit.
*Caratteristica di quest'epoca anche l'esistenza di una rete di intensi
rapporti con le altre regioni del Mediterraneo.

C) L'espansione Micenea
*I Micenei, in cerca di metalli e materie prime assai scarse nella Grecia
continentale, si mossero in lungo e in largo con le loro navi.
*Ci dimostrato dall'ampia diffusione dei loro manufatti un po' ovunque
nel Mediterraneo.
*Nel Mediterraneo Occidentale numerosi siti con materiale miceneo si
trovarono nell'Italia Meridionale Ionica, in Sicilia Orientale, nelle Eolie e in
Sardegna e, probabilmente per diffusione indiretta, anche in Italia
Centrale e nella Penisola Iberica.
*Ancor pi diffusi furono nel Mediterraneo Orientale: Cipro, Rodi, la costa
centro meridionale dell'Asia Minore (dove sicuramente c'erano avamposti
commerciali se non vere e proprie colonie)
*Ben documentati sono anche i rapporti con l'Egitto e con l'Impero Ittita,
che si estendeva nell'Anatolia interna (rapporti non sempre pacifici)
*L'espansione in Asia Minore si collega alla celebre epica sulla Guerra di
Troia, combattuta da una coalizione di Achei (ovvero i Micenei con un
nome con cui erano noti agli altri popoli) condotta contro una potente
citt dell'Anatolia nord-occidentale, vicino agli stretti.
*Troia venne assediata per dieci anni e poi distrutta in un periodo
compreso (secondo le fonti) tra la prima met del XIII secolo e gli inizi
del XII.
*La storicit del conflitto ignota, si sa che Troia fu distrutta da un grande
terremoto verso il 1300 e poi ricostruita in forma ridotta (Troia Settima),
che venne poi probabilmente distrutta da mano umana
*Le mire espansionistiche micenee non durarono poich verso la fine del
XIII secolo inizi il loro lento ma inarrestabile declino.

D) La crisi della civilt micenea

*La fine del XIII secolo fu una fase traumatica per il mondo miceneo
(Periodo Miceneo IIIB) : molti palazzi furono distrutti ed abbandonati.
*Nel Periodo Miceneo IIIC ci furono alcuni segni di ripresa ed alcuni
palazzi furono ricostruiti ma la crisi del sistema palaziale erano irreversibili
e tra la fine del XII secolo e la prima met del XI gli stati micenei si
dissolsero totalmente e la loro cultura spar.
*Le spiegazioni di questo rapido declino sono molte: Catastrofi naturali
(terremoti) che distrussero i palazzi e causarono prolungate carestie, Forti
cambiamenti climatici che portarono forte siccit distruggendo le
coltivazioni, Rivolte dinastiche e rivolte interne agli stati oppure una
possibile invasione estera.
*Secondo alcuni testi trovati a Pilo si desume una situazione di emergenza
militare, provocata forse dai cosiddetti Popoli del Mare, una coalizione di
popoli che attestato caus gravi danni in tutto il mediterraneo, sia in
Egitto che nell'Impero Ittita, talmente tanto da forse causarne la caduta
alla fine del XIII secolo. Questi popoli distrussero i traffici commerciali con
l'Oriente, di fondamentale importanza per la politica palazziale.
*Un ipetesi un po' meno accreditata l'invasione da nord di un popolo di
lingua greca stanziato in Grecia nord-occidentale, i Dori.
*Non ci sono per traccie di una significativa invasione straniera quindi
possibile pensare che alcuni gruppi di Dori vivessero gi nelle comunit
micenee in una condizione subalterna e che abbiano preso posto della
classe dominante dopo il crollo del potere palaziale.
*Probabile una concomitanza di pi fattori.

E) L'et buia

*Con il termine et buia o medioevo greco si indicano i secoli compresi


tra il XII e il VIII, il periodo meno documentato della storia greca. La totale
assenza di fonti scritte uno degli indicatori di questo generale fase di
regresso, decadenza e genrale povert, anche se le fonti evidenziano
come nei vari secoli e nelle varie regioni le differenze erano molto grandi.
*La dissoluzione dei centri palaziali ha come conseguenza la scomparsa
della scrittura, che sopravvive solo a Cipro, dove si sviluppa un nuovo
sistema sillabico, il sillabario cipriota, che durera fino al III secolo.
*Gravi cambiamenti sono la drastica diminuzione della popolazione, che
vive racchiusa in piccoli centri abitati senza stratificazione sociale, in case
piccole e malfatte.
*I capi della comunit, i basileus, non hanno un apparato burocratico ne
eccedenze da distribuire. Anche il potere limitato e instabile.
*La pastorizia soppianta l'agricoltura come principlae base produttiva.
*Cambiano anche gli usi funerari (incinerazione invece che
seppellimento) e cambia anche la tecnologia, con nuovi tipi di decorazioni
di ceramica (protogeometrico) e con l'introduzione del Ferro, di cui la
Grecia ricca (mancano i commerci di rame e stagno con l'oriente)
*La situazione non la stessa ovunque e in alcuni siti come Atene, Argo e
Cnosso c' comunque uno sviluppo e si mantengono ancora i contatti con
l'Oriente
*Importante un piccolo insediamento dell'isola di Eubea, Lefkandi, dove
in un enorme necropoli stata individuato un gigantesco edificio di ben
45 metri, da cui si raccolsero importanti dati sulle tombe e sulla cultura
dell'epoca
*Nell'et buia si colloca un altro fenomeno importante, ovvero la
migrazione Greca in Asia Minore dove, a causa del vuoto di potere
lasciato dal crollo dell'Impero Ittita verso la fine del XIII secolo. Questo
processo inizi nel XI secolo e si prolung fino al VIII secolo, la cosiddetta
(anche se impropriamente) prima colonizzazione.
*La costa asiatica venne occupata ovunque e qui nacquero tre diverse
realt regionali: L'Eolide, la Ionia e la Doride, che svilupparono ciascuna
una propria identit culturale e linguistica, in particolare la Ionia, che sar
la sede della Dodecapoli, una serie di citt che saranno il luogo
privilegiato dell'incontro tra Oriente ed Occidente, tanto che in Oriente
tutti i Greci saranno noti col nome di Ioni
*Dal IX secolo ci sono segni di graduale e diffusa ripresa: gli insediamenti
sono pi numerosi e pi stabili, i contatti con l'oriente riprendono, nelle
necropoli si notano maggiore presenza di oggetti di lusso e vi sono traccie
del ritorno dell'agricultura.
*Questo periodo fu noto col nome di rinascimento greco.

II) LE POLIS

A) Il mondo omerico

*Nella fase iniziale dell'Et Arcaica si dispone finalmente di fonti


letterarie, una di met VIII secolo e una di fine VIII secolo, le due pi
antiche opere della letteratura occidentale, attribuite a un poeta della
Ionia Asiatica chiamato Omero (anche se forse erano due o pi autori
diversi): L'Illiade che racconta la Guerra di Troia e le gesta eroiche dei suoi
condottieri e l'Odissea che racconta dell'epico viaggio del veterano di
Troia Ulisse/Odisseo verso casa a Itaca.
*La loro utilizzazione ai fini della ricerca storia non facile, soprattuttto
individuare il contesto cronologico di riferimento del mondo descritto nei
poemi: di sicuro non epoca micenea, ma ci sono elementi da varie
epoche e non chiaro.
*Uno degli elementi pi coerenti e complete nelle desrcrizioni di Omero
sono le istituzioni politiche: al vertice delle comunit vi una figura
monarchica, il Basileus, che per non un sovrano assoluto ma spartisce
il potere con gli altri nobili aristocratici che li consulta in un consiglio
(Boul) di cui fanno parte i Gherontes, ovvero i capi delle famiglie
nobiliari. Esisteva inoltre l'assemblea (Agor) attraverso la quale il sovrano
interrogava l'opinione pubblica del popolo, anche se esso poteva solo
approvare o non approvare le proposte ma il re aveva comunque l'ultima
parola.
*Il Basilueus aveva anche funzioni militari e e religiose e assieme al resto
dei Gherontes si occupava dell'amministrazione della giustizia, secondo
norme consuetudinarie (Themistes) poich non esistevano norme scritte
*Verosimilmente possibile che il modello descritto da Omero sia non
lontano da quello del periodo in cui vennero composti i poemi, ovvero tra
la fine del IX e gli inizi del VIII secolo.

B) La nascita della polis

*Indubbiamente il VIII secolo, il rinascimento greco, ebbe un ritorno


dell'agricoltura sulla pastorizia.
*Vi fu quindi un forte incremento demografico e un aumento degli
insediamenti. Di particolare rilievo la nascita del Tempio.
*I primi luoghi di culto erano all'aperto mentre il Tempio un luogo
monumentale, dove oltre alle offerte vi sono altri scopi: famosi sono i
templi di Artemida a Sparta, di Era a Samo e di Zeus ad Olimpia.
*Di particolare rilievo fu il tempio ad Olimpia, sede di culto sin dal XI
secolo, che divenne un centro religioso di grande prestigio, dove a partire
dal 776 si iniziarono a celebrare i giochi olipici
*Il VIII secolo anche l'epoca in cui i greci tornarono ad usare la scrittura,
scomparsa con la caduta dei micenei. Compare infatti all'inizio del secolo
l'invenzione dell'alfabeto greco, che deriva da quello fenicio ma con
l'aggiunta di segni per le vocali.
*Varie sono le motivazioni alla base dell'adozione di questo strumento: di
sicuro ci sono le transazioni commerciali e i mercanti sono stati i principali
artefici della sua ampia e rapida diffusione nelle varie regioni del mondo
greco.
*In questo periodo di grndi cambiamenti si inserisce la nascita di un
nuovo modello di comunit statale, tratto distintivo del mondo greco, la
Polis (tradotta non propriamente in citt stato) che non solo un
insediamento urbano ma anche una comunit autonoma: essa costituita
da un centro urbano e il territorio circostante (chora) ma soprattutto
una comunit politica autonoma che si identifica con i suoi cittadini.
*Si sa poco sui primi anni della politica della polis: secondo una tesi
diffusa vi fu un periodo monarchico seguito da una fase aristocratica, ma
spesso le due fasi convivevano.
*Una delle caratteristiche peculiari della Grecia Arcaica, dal VIII secolo in
poi la sua fisionomia: la frammentazione in una grande molteplicit di
comunit statali, spesso di piccole dimensioni, tutte gelose della propria
identit ed autonomia
*Bench divisi in tante comunit statali autonome, i Greci hanno sempre
e comunque la coscienza di appartenere a un popolo unico, con lingue,
usanze e credenze comuni: fanno parte della stessa etnia, quella degli
Hellenes, Elleni.
*Col tempo questo termine si diffuso e nel VII secolo ha iniziato ad
indicare tutti i greci, sia dalla madrepatria che dai territori coloniali.

C) Stati Etnici, Stati Federali, anfizionie

*La polis la forma dominante nella grecia coloniale, mentre nella


madrepatria convivono altre forme di organizzazione statale.
*Nella Grecia settentrionale, pi arretrata e poco urbanizzata, esistono
delle formazioni statali definite Stati Etnici, stati tribali ovvero forme di
cooperazione soprattutto militari o culturali tra comunit di villaggio
autonome ma unite dalla stessa appartenenza etnica.
*Una fusione pi forte si ha quando lo Stato Etnico divine Stato Federale
(Koinon), un organizzazione politico-territoriale dove le funzioni di
governo sono ripartite tra un livello centrale e varie enit locali. Esiste
quindi un apparato territoriale centralizzato che rigarda la politica estera
all'interno della Koinon.
*Al loro interno esiste anche un assemblea e un consiglio formato da
rappresentanti delle varie comunit. Altra caratteristica di queste
confiederazione la doppia cittadinanza; quella urbana e quella federale.
*Questo modello federale si diffuse molto nei secoli successivi
*Un altra aggregazione, costituita solo su legami culturali la Anfizionia,
una lega sacra costituita da popoli o citt, prevalentemente vicine, che
hanno il loro centro in un santuario comune
*Ci sono rimaste poche testimonianze sulle anfizionie, conosciamo quelle
di Onchesto e Calauria, ma quella pi importante l'Anfizionia Delfica,
costituita in Grecia Centrale attorno al santuario di Apollo di Delfi, nella
Focide, un sito culturale gi attivo nell'et buia e sede di un famoso
oracolo frequentato da tutti i mediterranei.
*L'oracolo di Delfi uno dei pi famosi del mondo e la sua sacerdotessa,
la Pizia, viene pagata profumatamente con tasse dette pelanos per
l'opportunit di udire i suoi riscontri, sulla base di una lunga lista d'attesa.
*Di questa anfizionia sappiamo bene della sua organizzazione: costituita
da 12 popoli, governata da un sinedrio con due delegati per ciascuna
comunit che si riunisce due volte all'anno per amministrare il santuario e
organizzare i giochi pitici, giochi quadriennali che sono accompagnati da
una tregua nazionale.
*Il ruolo del santuario non solo sacrale e grazie all'influenza dell'oracolo
ha grandi influenze anche sulla politica intersatatale

D) La Colonizzazione Arcaica

*Nel VIII secolo, in concomitanza con la nascita delle polis, gruppi di


Grecia sia della madrepatria che dell'Asia Minore iniziarono a stanzarsi
prima nelle regioni del Mediterraneo poi in quelle del Mar Nero
*Questa colonizzazione ben diversa da quella moderna: in primis i nuovi
insediamenti (apoikiai) sono sin dall'inizio comunit autonome
completamente indipendenti dalla madrepatria, con la quale hanno solo
rapporti economici e/o culturali
*Le cause di questo fenomeno sono molteplici, in primis vi una cronica
scarsit di terra coltivabile nella grecia, infatti gli insediamenti spesso
sono localizzati vicino a vaste pianure coltivabili, vi sono anche esigenze
commerciali, come la vicinanza a giacimenti di materie prime o in punti
di controllo delle rotte marittime.
Esistono anche cause militari, come la pressione che i Lidi fanno sulle citt
della Ionia in Asia Minore
*Le spedizioni coloniale sono organizzate dalla comunit stesse: il gruppo
di coloni numericamente scarso, composto da pochi uomini e guidato da
un capo aristocratico, l'Ecista (Fondatore) che sceglie la meta grazie ai
suggerimento dell'oracolo delfico e che una volta giunto gestir la
fondazione del sito, gestendone la divisione delle terre e mantenendo a
vita una posizione dominante.
*La tensione nelle colonie spesso presente e perci non sono rari i casi
di subcolonizzazione fatti da reietti di colonie
*Anche il rapporto con gli indigeni spesso complesso: talvolta di
cooperazione, con alleanze matrimoniali spesso tra le elite dei due popoli.
*Molto pi frequenti per sono le colonie create dopo conquiste militari
e i popoli sconfitti sono costretti a spostarsi o vengono assoggettati e
ridotti alla condizione di servi agricoli
*Il fatto che certe aree mediterranee ad esempio l'egitto non siano mai
state toccate dai greci significa che essi colonizzavano solo aree con popoli
deboli che erano in grado di sconfiggere da soli. In altre zone crearono al
massimo insediamenti commerciali gestite dalle genti indigene.

E) Le aree della colonizzazione

*L'Occidente italico una delle mete pi antiche della colonizzazione


Greca:
-Calcide ed Eretra / 770-760 / Isola di Ischia, Cuma (Campania)
-Calcide / 734 / Nasso, Catania, Messina (Sicilia)
-Corinto / 733 / Siracusa (Sicilia)
-Sparta / VIII sec / Taranto (Puglia)
*In Oriente , nelle regioni a est, si sviluppa comunque una buona
colonizzazione:
-Costa meridionale della Tracia
-Propontide
-Accesso al Mar Nero
-Megara fonda Bisanzio
*In poco pi di un secolo i confini del mondo greco si sono enormemente
ampliati, dall'Italia Occidentale fino quasi al Caucaso sono sorti pi di 150
insediamenti, da cui la cultura greca si diffusa nelle regioni circostanti

***PARTE SECONDA: L'ETA' ARCAICA***


I) SVILUPPI DI ETA' ARCAICA

A) La Riforma Oplitica

*Tra le innovazioni dell'et arcaica, la pi importante e quella che avr pi


portata in campo sociale e politico l'introduzione di una nuova tattica
militare basata sull'impiego della fanteria, gli Opliti.
*Questi soldati erano caratterizzati da un pesante e uniforme armamento,
con un elmo, un corsetto di bronzo, una lancia, una spada corta e un
grande scudo di legno rinforzato da bronzo (Hoplon)
*Poco adatto per gli scontro individuali, questo armamento, soprattutto lo
scudo, era perfetto per essere usato nella Falange, la formazione tipica
degli Opliti: schierati l'uno accanto all'altro su pi file, con lo scudo che
proteggeva anche il compagno a sinistra, i soldati si muovevano in
maniera coordinata, proteggendosi con scudi e lancie.
*Disciplina e autocontrollo erano le doti fondamentali degli Opliti e la
falange divenne lo strumento bellico pi diffuso nei 3 secoli successivi.
*Questa tattica si svilupp nel corso dei secoli, ma a quanto pare non era
ancora in uso nel VIII secolo: i resoconti della Guerra Lelantina, scoppiata
tra Calcide ed Eretria e vari alleati mostrano ancora una netta
predominanza della cavalleria aristocratica.
*L'affermazione della falange oplitica per viene attestata gi nella prima
met del VII secolo, come dimostrato dalla presenza di scudi oplitici nei
templi e le loro raffigurazioni sui vasi corinti. Inoltre esiste la
testimonianza di un poeta spartano di met VII secolo, Tirteo.
*L'avvento degli opliti ebbe grandi conseguenze per l'evoluzione della
polis: prima di tutto la falange aveva bisogno di grandi numeri e per
questo l'attivit militare cess di essere una prerogativa esclusiva di una
cerchia di aristocratici e si apr a tutti coloro che potevano permettersi
l'equipaggiamento (piccoli e medi proprietari terrieri). Questo a sua volta
port alle condizioni per l'estensione dei pieni diritti politici a una parte
maggiore della cittadinanza, che lottava per difendere il proprio regno.
*Importante fu anche il rafforzamento della coesione dei membri della
comunit grazie all'addestramento collettivo che porto, dal VII secolo, alla
nascita del ginnasio, che divenne uno degli elementi caratteristici delle
citt greche.
B) Le Legislazioni Arcaiche

*A contribuire all'evoluzione della polis vi fu anche il processo di


codificazione delle leggi che inizi a partire dal VII secolo.
*Discusso il luogo da cui inizi questo fenomeno, se Creta o la Grecia
coloniale.
*La tradizione assegna a una polis della Magna-Grecia, Locri Epizefiri, la
pi antica legislazione scritta, compsta nel 660 dal misterioso Zaleuco.
*Un po' pi certa l'esistenza di Caronda di Catania, che tra fine VII
secolo e inizio VI secolo cre delle leggi che furono adottate a Catania e in
molte polis della Sicilia e Magna Grecia.
*La pi antica legge a noi nota proviene da Dreros, sull'isola di Creta, a
met del VII secolo.
*Molteplici sono i settori su cui intervenirono queste prime leggi: reati di
sangue, questione ereditarie, propriet fondiarie, diritti contrattuali e di
condotta morale.
*Presa di mira fu l'ostentazione del lusso e della ricchezza per non agitare
le tensioni sociali tra aristocratici e poveri.
*Indubbiamente queste prime leggi scritte rappresentano un notevole
affermazione dell'autorit dello Stato nelle Polis, volte a sottrarre
lamministrazione della giustizia all'arbitrio dei potenti ed assicurare una
situazione di certezza per tutti i membri della comuni.

C) Sparta e la Lega Peloponnesiaca

*Situata all'interno della Laconia, un ampia regione del Peloponneso sud


orientale, Sparta sorse in seguito all'unione di alcuni villaggi sparsi nella
pianura del fiume Eurota.
*Sin dall'et arcaica si distinse sia per la potenza militare che per la
particolarit delle sue istituzioni.
*A fare della polis un'efficente macchina da guerra e darle stabilit
politica e buon governo (eunomia) si dice che fu un leggendario
legislatore, Licurgo, la cui esistenza dubbia e che l'ordinamento
attribuitogli fu in realt il risultato di una lunga evoluzione di almeno due
secoli
*Nelle prime fasi delle storia di Sparta la guerra la caratteristica
dominante: dalla seconda met del VIII secolo la polis inizia la sua
espansione contro la vicina Messenia con la ventennale Prima Guerra
Messenica (743-724) che si conclude con la vittoria di Sparta, che
sottomette il nemico, conquistandone le terre e riducendo gli abitanti in
una situazione di schiavit.
*I Messeni si ribellarono nel 669/668 ed assieme all'eterna rivale di
Sparta, Argo sconfissero Sparta, dando inizio alla Seconda Guerra
Messenica, che per fu vinta nuovamente da Sparta che ottenne immensi
territori, garantendo terre fertili in abbondanza per tutti i suoi cittadini ma
iniziando a creare un problema ovvero la ridotta quantit di spartani per
tenere sotto controllo le popolazioni sottomesse al suo interno, tra cui gli
Iloti della Laconia.
*Alla prima met del VII secolo vi fu una importante riorma legislativa,
fatta dal sunnominato Licurgo, la cosiddetta Grande Rhetra.
*Il testo una sorta di Costituzione che sancisce il coinvolgimento dei
cittadini nelle decisioni politiche ed quindi il risultato di profonde
trasformazioni legate all'introduzione dell'oplitismo.
*Il corpo civico viene riorganizzato in tre trib e cinque suddivisioni
territoriali, le obai e i poteri sono ripartiti tra due organismi: un consiglio
ristretto di aristocratici, la Gherousia, di cui fanno parte i Due Re e
l'assemblea, l'Apella, che viene convocata periodicamente e ha la
possibilit di approvare o respingere le proproste dell'altro organismo ma
non puo fare proposte alternative.
*Posteriore alla rhetra la creazione della magistratura degli Efori, che
acquisiranno sempre pi potere a scapito dei re.
*Nel VII secolo Sparta ancora una polis ancora aperta agli scambi con
l'esterno e non nega il lusso aristocratico come altre citt greche.
*Le forti tensioni interne e la costante minaccia delle popolazioni
sottomesse la modificarono trasformandola in una comunit austera e
militarizzata. Questa trasformazione si dice sia stata fatta dall'Eforo
Chilone nel 556/555
*Di certo che a partire dal VI secolo Sparta diventa uno Stato-caserma in
cui i cittadini sono soldati a tempo pieno, il lusso bandito e i contatti con
l'esterno sono ridotti al minimo e gli stranieri in citt sono ridotti al
minimo e spesso cacciati.
*Intorno alla met del VI secolo inizia una nuova fase per la politica estera
Spartana in seguito alla vittoria su Argo, dopo la quale la polis riesce ad
affermare la sua egemonia sul Peloponneso con nuovi metodi: sipulando
una serie di trattati bilaterali con gli altri stati della regione in modo da
isolare la rivale
*Nasce cos la Lega Peloponnesiaca, comprende gran parte delle
comunit del Peloponneso (escluse Argo e l'Acacia) e costituisce il pi
antico esempio di alleanza militare tra pi polis con la presenza di uno
Stato egemone: nasce cos una Symmachia.
*Importante la posizione egemone di Sparta: le altre polis sono libere
nella politica interna ma riconoscono la guida di Sparta in quella esterna,
accettando di avere gli stessi amici e gli stessi nemici.
*In questo modo Sparta ottenne l'esercito pi forte della Grecia, potendo
cos svolgere un ruolo di primo piano anche fuori dal Peloponneso

D) Lo Stato Spartano

*L'organizzazione dello stato spartano appare del tutto particolare, sia per
lo strano sistema educativo che per lo stile di vita austero e soprattutto
per le istutuzioni politiche, che nemmeno gli antichi seppero ben
classificare.
*La classe pi importante erano gli Spartiati, detti anche homoioi (uomini
uguali), ovvero gli unici abitanti in possesso dei diritti politici.
*Essi erano per una netta minoranza sulla popolazione complessiva.
*Questa ristretta casta di privilegiati aveva grandi obblighi: essi erano
infatti liberi da ogni preoccupazione economica (la loro terra veniva
coltivata dai servi e gli erano vietati il commercio e l'artigianato) e
dovevano quindi dedicarsi esclusivamente all'attivit militare.
*Lo stato imponeva loro un impegnativo percorso educativo detto
agogh, che iniziava strappando i bambini alle famiglie a 8 anni e
lanciandoli in un diicile addestramento militare gestito dalla polis fino ai
30 anni di et.
*Una volta completato l'addestramento, lo Spartiato ha altri obblighi oltre
alla guerra, tra cui il partecipare ai sissizi, pasti comuni per rafforzare la
comunit la cui assenza prevede la perdita dei diritti politici e deve inoltre
pagare una quota issa mensile coi prodotti delle sue terre.
*Questo caus un loro rapido declino nel V secolo.
*Tutti i cittadini di pieno dirittto fanno parte dell'Apella, che ha un potere
politico limitiato, puo solo approvare o respingere le proposte ma non
avanzarne di proprie.
*Molto pi significativo il ruolo del consiglio ristretto, la Gherousia,
formato dai due re e da 28 membri eletti a vita dagli spartiati di almeno
60 anni.
*I re sono particolari poich regnano in coppia, appartenendo a due
famiglie, gli Agiadi e gli Euripontidi, che vantano discendenze da Eracle.
Essi hanno competenze militiari e religiose.
*Pi ampi sono i poteri dati agli Efori, 5 eletti dall'apella annualmente e
che vigilano sull'osservanza delle leggi e sul controllo del comportamento
dei cittadini e degli stessi re.
*Molte pi numerose degli Spartiati sono le altre componenti della
societ spartana: i Perieci ovvero uomini di condizione libera ma senza lo
status di cittadini, che godono di una notevole autonomia a livello locale e
possono accedere ad attivit commerciali e artigianali vietate agli spartiati
e anche militando nella falange oplitica.
*Ma la componente maggiore quella degli Iloti, soggetti non liberi
discendenti dalle popolazioni locali sottomesse della Laconia.
*La loro condizione diversa dalla schiavit vera e propria: gli Iloti non
sono di privati ma di propriet della polis e diversamente dagli schiavi
possono vivere con i loro gruppi familiari e possono avere patrimoni
personali.
*Essi per devono lavorare le terre agli Spartiati e versare la met del
proprio raccolto.
*Era per il timore delle loro rivolte che la polis si militarizz

E) La Beozia e la Tessaglia

*La Beozia, in Grecia centro-settentrionale, caratterizzata dalla presenza


di molte poleis tra cui Orcomeno e Tebe, sempre in stato di conflitto.
*Queste poleis si uniscono per fermare un invasione Tessala nel VI secolo
e da ci nasce lo Stato federale, di cui Tebe mantiene una posizione di
Egemonia
*La Tessaglia invece rimane caratterizzata per molto tempo da un
organizzazione tribale: le ampie pianure agricole permettono lo sviluppo
di estese concentrazioni fondiarie e quindi casate nobiliari che detengono
il potere nelle rispettive aree con un stile di vita principesco, disponendo
inoltre di milizie private e di schiavi (simili agli iloti) per le terre.
*E' verso la fine del VI secolo che per la Tessaglia inizia una fase di
notevole potenza.
*Tra la fine del VI secolo e gli inizi del V secolo si collocava altresi, con ogni
probabilit, la nascita di un organizzazione federale.
*Ne artefice Aleva, della dinastia degli Alevadi di Larissa: il territorio
venne diviso in quattro distretti, le tetradi, che servivano come base per il
reclutamento degli opliti per l'esercito federale, al capo del quale stava il
magistrato supremo del Koinon, il Tagos, che quasi una figura
monarchica, con immensi poteri vitalizi.

F) La Nascita della moneta

*Tra le numerosi innovazioni dell'et arcaica vi anche la nascita e la


diffusione della moneta coniata, che cambi per sempre la circolazione
dei beni, precedentemente basata sul bratto o sull'uso di beni di pregio
come lingotti di vari metalli.
*Stando allo storico Erodoto, l'adozione della moneta si verific per la
prima volta in Lidia, in Asia Minore tra il VII e il VI secolo, sotto la dinastia
dei Marmnadi e si trasfer alle vicine citt greche della Ionia
*Il pi antico ripostiglio di monete conosciute infatti stato rinvenuto
nell'Artemision di Efeso ed datato alla seconda met del VII secolo
*Agli inizi del VI secolo la novit si sposta dall'Asia Minora alla
madrepatria, iniziando dall'isola di Egina fino a Corinto ed Atene.
*Il resto della Grecia e la Magna Grecia ne vede la diffusione solo dalla
seconda met del VI secolo.
*Nella maggior parte delle poleis si usa l'argento per coniare le monete,
mentre a sparta si usa una moneta convenzionale di ferro che, priva di un
valore intrinseco, si poteva usare solo a Sparta.
*Vari sono i fattori alla base dell'adozione della moneta: viene escluso lo
scopo per facilitare gli scambi mercantili poich stato dimostrato che il
nuovo strumento ebbe un ruolo poco rilevante sia nei commerci locali che
in quelli a distanza.
*I motivi della sua istituzione vanno cercanti maggiormente all'interno
delle comunit statali

II) LA TIRANNIDE
A) Caratteristiche Generali

*A partire dal VII secolo, in molte poleis sia della madrepatria Grecia che
delle isole che nelle colonie, comparve lo stesso fenomeno: in una
situazione di forti contrasti sociali, l'aristocrazia viene esautorata da un
ambizioso leader politico che, con la forza o con l'inganno, instaura un
regime autocratico e spessp inizia una propria dinastia.
*Indicato con la parola di origine microasiatica Tyrannos (il cui significato
neutro significa signore) a partire dal VI secolo questo termine acquisir
una connotazione negativa, indicando chi governa senza il consenso dei
membri della comunit.
*Indubbio il suo ruolo importante nell'evoluzione delle polis.
*Tutte le tirannidi hanno elementi in comune: in primo luogo la
provenienza sociale dei Tiranni, che sono tutti di orgine aristocratica (e
non come si crede rappresentanti di nuove classi emergenti) che spesso
riescono a sfruttare una carica magistratuale o militare per inserirsi al
potere
*Di origine e mentalit aristocratica, il tiranno per in conflitto con essa
(ed da loro che nasce quindi la visione negativa della tirannide) e perci
la ricerca dell'appoggio popolare fondamentale per conquistare e
mantenere il potere.
*I tiranni concedono spesso redistribuzioni di terre, prestiti ai bisognosi o
l'allargamento della cittadinanza a certi gruppi, ma non concedono al
popolo la partecipazione al governo.
*Nell'opera dei tiranni si nota anche l'impulso positivo dato al
commercio, all'artigianato, alle arti e alla cultura, l'intensa attivit nel
campo dei lavori pubblici (santuari, fontane, acquedotti), l'istituzione di
nuovi sistemi fiscali e la vivace politica estera.
*In genere la tirannide un fenomeno che dura poco e che si esaurisce
presto con sollevazioni interne o interventi esterni, ma il generale ritorno
delle elite aristocratiche trover un situazione diversa, con il loro potere
gravemente intaccato e lo Stato molto rafforzato, grazie anche alla
mobilit sociale, creando le basi della futura democrazia.

B) Le Tirannidi Istmiche e Peloponnesiache

*Tucidide afferma che c' una correlazione tra il sorgere delle tirannidi e
l'incremento della ricchezza in Grecia ed usa come esempio la tirannide
pi antica, quella dei Cipselidi a Corinto (658/657) che porta in citt un
notevole sviluppo economico, progressi nella marineria e una forte
espansione di commercio ed artigianato
*Cipselo, capo dell'esercito, sal al potere grazie al supporto popolare
approfittando di una grave sconfitta navale subita dalla polis.
*Il suo regno fu molto positivo, mentre le politiche del figlio Periandro
non vennero apprezzate poich miravano a danneggiare la ricchezza e il
lusso della casta aristocratica
*La dinastia fini con il successore, che dopo 3 anni venne sottomesso da
una sollevazione aiutata da Sparta, dando inizio ad una fase oligarchica
che port alla fine del periodo di massima prosperit di Corinto. Inglobata
nella sfera d'influenza Spartana.
*Un po' pi duratura fu la Tirannide degli Ortagoridi a Sicione, che dur
circa 30 anni. Importante il ruolo di Cistene, che a livello internazionale
fu uno dei pi grandi combattenti della prima guerra sacra per il controllo
del tempio di Delfi (VI secolo) contro Cirra
*Pi effimera ancora fu l'esperienza di Megara, mentre sappiamo poco di
altre tirannidi nel Peloponneso

C) La Tirannide in Asia Minore

*La Grecia d'Asia la regione dove si ritenga sia comparsa per prima la
tirannide, anche se in realt apparve in epoca pi tarda rispetto alla
madrepatria.
*Il pi antico tiranno asiatico noto fu Trasibulo di Mileto.
*Altre tirannidi note sono quelle di Mitilene, sull'isola di Lesbo e quella di
Samo.

D) L'Occidente

*Anche la grecia coloniale, soprattutto quella Italica e la Sicilia, fu


interessata dalla tirannide (sebbene in ritardo rispetto alla madrepatria).
Caratteristica peculiare che diversamente dalla madrepatria, la tirannide
non termin dopo l'et arcaica, soprattutto per le difficolt coloniali
come i costanti contrasti con le popolazioni vicine e le tensioni sociali
nelle colonie.
*Una delle pi antiche quella di Panezio di Lentini e quella di Gela.
*La tirannide in Magna Grecia fu ancora pi tarda di quella sicula

III) ATENE IN ETA' ARCAICA

A) Caratteristiche Generali

*Come altre poleis del VII secolo, Atene si caratterizza per la debolezza
dell'organizzazione statale e il predominio delle famiglie aristocratiche,
ulteriormene accentuate dalla situazione geografica: la vastit del
territorio (2600 Kmq) e la sua diversit favoriscono l'esistenza di una serie
di distinti potentati locali con a capo grandi casate nobiliari.
*Prerogativa esclusiva del ceto dominante sono le magistrature della
polis, soprattutto il collegio dei 9 Arconti, uno dei quali l'Eponimo, da il
nome all'anno in corso.
*Esiste poi un organismo di circa 300 membri derivato dall'antico consiglio
del re e di cui fanno parte a vita gli ex-arconti, l'Areopago.
*La forza di questi potentati emerge con chiarezza nel 636 quando Atene
subisce per la prima volta il tentativo d'instaurazione di una tirannide da
parte di Cilone, supportato dal tiranno di Megara, ma viene fermato dalle
famiglie aristocratiche, in particolare la potente famiglia degli Alcmeonidi.
*Connessa alle tensioni tra gruppi nobiliari iniziato dopo Cilone,
significativa la comparsa, attorno a fine VII secolo, di un codice di leggi
scritte da un misterioso legislatore: Dracone tra 624 e 620.
*Il Codice Draconiano noto soprattutto per l'eccezionale severit ma il
suo scopo era di mitigare gli usi vigenti e rafforzare l'autorit della polis a
scapito dell'iniziativa dei privati: vengono stabilite ad esempio precise
modalit per punire i delitti, distinguendo l'omicidio volontario e
involontario e limitando l'ingerenza della vendetta privata da parte dei
gruppi familiari
*L'Atene di questo periodo afflitta da gravi problemi sociali a causa
dell'eccessiva concentrazione di terre e ricchezze nelle mani di poche
famiglie: gran parte della popolazione si trova in difficolt e diffusa la
pratica della schiavit per i debitori insolventi.
*Esiste anche un situazione di servit ereditaria della terra, glii
hektemoroi.
*Per evitare che una situazione simile innesti una tirannia, come nelle
altre poleis, intervenne il celebre legislatore Solone

B) Solone

*Membro del ceto dominante (anche se alcune fonti dicono che


appartiene alla classe media) Solone ricopr un ruolo di rilievo nella
politica ateniese
*In primo luogo grazie a Solone Atene ottenne il possesso dell'isola di
Salamina dopo un lungo conflitto con Megara agli inizi del VI secolo.
*Solone anche legato ad una complessa crisi internazionale: la Prima
Guerra Sacra, fondamentale per i rapporti tra Atene e il Santuario delfico.
*Poich gli abitanti di Cirra commettevano soprusi contro il santuario
delfico e i suoi pellegrini, Solone cre una coalizione tra Ateniesi, Tessali e
altri, che mosse guerra ai Cirrei
*Oltre alla protezione di Delfi, Atene entr in guerra poich la pirateria dei
Cirrei era un grave elemento di diturbo per i loro commerci nel golfo di
Corinto.
*Sconfitti i Cirrei, Atene stabil stretti rapporti con la nuova classe
sacrerdotale delfica.
*In virt di queste vittorie, Solone nel 594/593 venne eletto Arconte con
lo scopo di emanare nuove leggi e pacificare i contrasti sociali.
*Il suo intento primario non era di danneggiare la classe aristocratica ma
limitarne gli eccessi e la conflittualit per realizzare un buon governo
(eunomia).
*Il primo provvedimento, la Seisachtheia, cerca di porre rimedio al
disagio sociale, non solo cancellando i debiti ma impedendo in futuro di
usare persone fisciche come garanzie (abolisce schiavit per debiti).
Abolisce anche i vincoli che leganvano i servi terrieri alla terra.
*Ci per crea comunque malcontento eprch Solone rifiuta di eseguire
una redistribuzione di terre tra i cittadini.
*Solone quindi non un riformatore democratico, anzi noto per
l'introduzione delle classi di censo: i cittadini ateneiesi sono infatti divisi in
4 classi sulla base del reddito agricolo di cui ciascuno dispone:
Pentacosiomedimni, Cavalieri, Zeugiti e i Teti (esponenti dei ceti meno
abbienti)
*Lo scopo di graduare la partecipazione alla politica sulla base del
censo: solo le prime due classi possono diventare Arconti, gli Zeugiti
ovvero i piccoli e medi proprietari partecipano alla falange oplitica e
possono diventare magistrati minori. Infine i Teti non possono avere
cariche politiche ma possono partecipare all'Assemblea e di far parte del
nuovo Tribunale Popolare (eliea), dove i cittadini si possono appellare
contro le sentenze dei magistrati
*L'opera di Solone si traduce anche nella stesura di una cospicua serie di
leggi in svariati campi: diritto di famiglia, leggi contro il lusso e leggi per
favorire l'artigianato al fine di assicurare lavoro ai contadini senza terra,
obbligo di insegnare ai giovani un mestiere e cittadinanza agli stranieri che
vogliono aprire nuove attivit in citt
*Convinto che la tirannide fosse un male per la polis, Solone la evit e
depose il potere una volta finito il suo mandato
*A giudicare dalle forti tensioni tra i gruppi aristocratici, i suoi lavori per
eliminare le tensioni fallirono.

C) Pisistrato

*Il periodo successivo a Solone non fu tranquillo per Atene: nel 589 e nel
583 per ben due volte l'elezione dell'arconte venne impedita da gravi
contrasti tra famiglie aristocratiche.
*Questa grave situazione porta, nel 581/580 a.c. All'insolita soluzione di
assegnare la suprema carica a un collegio di 10 membri, composto da 5
esponenti di famiglie aristocratiche, 3 contadini e 2 artigiani
*La lotta politica per non da tregua e oramai nella polis si scontrano tre
raggruppamenti di famiglie nobiliari (ghene) costituite su base territoriale:
gli abitanti della pianura, Pediesis, guidati da Licurgo della famiglia Butadi,
quelli della costa, Paralioli sotto la guida dell'alcmenoide Megacle e gli
abitanti dei monti nord-orientali, i Diakrioi guidati da un parente di
Solone, Pisistrato.
*La sua prima ascesa al vertice della polis avvenne nel 561/560: grazie al
prestigio ottenuto in una vittoria contro Megara, Pisistrato si fa dare
dall'assemblema 300 soldati, con cui occupa l'Acropoli, ma un alleanza tra
Megacle e Licurgo lo depone e lo costringe fuori citt.
*Presto per Megacle rompe con Licurgo e preferisce aiutare l'ex-rivale e
lo aiuta a tornare in citt, su un carro accompagnato da una donna vestita
da Atena, per darsi una missione divina.
*Presto l'intesa si rompe e Megacle costringe il tiranno all'esilio.
*Pisistrato, stabilitosi ad Eretria, torna in partia nel 546 a capo di milizie
Eretriesi e Tebane e riconquista il potere, stavolta mantenendolo
initerrottamente fino alla sua morte nel 528/527.
*Pisistrato noto per aver dato ad Atene un periodo di pace e stabilit
interna: in primis manca la conflittualit tra aristocratici, che Pisistrato
riesce a tenere buoni usando moderazione e conciliazione,
accattivandosene il consenso. Solo gli Alcmeonidi scelgono l'esilio.
*Funzionante anche la sua politica verso i meno abbienti: concede
prestiti agli agricoltori pi poveri ed affida a funzionari itineranti (giudici
dei demi) il compito di amministrare la giustizia nelle campagne allo
scopo di sottrarre la popolazione contadina al controllo delle aristocrazie
locali e di affermare l'autorit della polis.
*Il tiranno da anche un grande impulso alle attivit economiche: conia le
prima dracme ateniesi (con civetta ed atena sui due lati) e un forte
sviluppo al settore artigianale.
*Come altri tiranni Pisistrato cre una fiscalit pubblica istituendo una
decima sui raccolti con cui cre nuovi edifici monumentali: il tempio di
Atena sull'Acropoli e quello di Apollo nell'agor
*In politica estera fece divenire Atene molto influente in campo
internazionale: dedica la sua attenzione all'Egeo Centrale e la regione
dell'Ellesponto.
*Atene viene cos a disporre di preziose basi d'appoggio per i commerci
con la regione del Mar Nero.
*Assai attivo anche in campo culturale: nel suo periodo viene realizzata
ad Atene la prima edizione dei poemi omerici.
*Nel campo religioso vieta i culti locali controllati dalle famiglie nobiliari a
favore di quelli cittadini di Atena e Dioniso per affermare l'unit della
polis.
*In generale il tiranno favor la crescita della prosperi cittadina e
l'incremento della popolazione urbana, meno legata ai vincoli di clientela

D) La Caduta della Tirannide

*Il Periodo successivo alla morte di Pisistrato (528/527) fu caratterizzato


da una sotanziale continuit della fase precedente, lasciando al potere i
figli Ippia e Ipparco.
*I Tiranni mantennero buoni rapporti con le famiglie aristocratiche e si
dedicarono all'edeilizia pubblica realizzando vari edifici sacrali. In politica
estera i due strinsero un lungo patto con Platea.
*Tutto cambi nel 514 quando due giovani aristocratici (Armodio e
Aristogitone) uccisero Ipparco durante la festivit delle Panatenee.
*I due vennero messi a morte e anche se in realt l'assassino fu
commesso per dispute amorose, ebbe gravi conseguenze in campo
politico, con un grave indurimento della tirannide verso le famiglie
aristocratiche, a tratti oppressivo e vileno che costrinse molti (tra cui gli
Alcmeonidi) all'esilio.
*In esilio gli Alcmeonidi, guidati da Clistene, tentarono subito di
rovesciare Ippia con la forza nel 513 ma fallirono, perci tentarono una
nuova strategia, ovvero sfruttare gli stretti rapporti che li legavano al
santuario di Delfi per convincere Sparta ad aiutarli.
*Nel 511/510 a.c. Gli spartani posero sotto assedio l'Acropoli e cos Ippia
si arrese e si esili in Asia Minore, ma la pace non era giunta: subito
Clistene si scontr con un altra nobile famiglia guidata da Isagora per il
potere.
*Isagora vinse ed ottenne l'arcontanto nel 508, supportato dal ceto
aristocratico, e perci Clistene fece la rivoluzionaria scelta di allearsi con il
demos, ovvero i non aristocratici.
*Con il loro appoggio il leader alcmeonideo riesce a far approvare una
riforma che ridimensiona fortemente il potere delle famiglie aristocratiche
e si pu considerare l'evento che segna la nascita della democrazia greca
(e ateniese in generale)
*Isagora non si da per vinto e con gli Spartani tenta di sottomettere Atene,
scacciando Clistene e i suoi sostenitori e lasciando Atene nelle mani del re
spartano Cleomene che si appresta a rimettere Isagora al potere e a
distruggere la riforma di Clistene, ma a quel punto avvine qualcosa di
inaspettato: il demos in armi si ribella per difendere le libert ottenute
facendo fuggire Cleomene e Isagora, arroccati nell'acropoli e poi costrtti
alla resa.
*Clistene torna trionfante in citt.

E) La Riforma di Clistene

*La riforma di Clistene epocale, la prima forma di democrazia nel


mondo, ma le nostrre fonti non sono esaurienti a suo riguardo.
*Certo che Clistene introdusse una nuova amministrazione territoriale
e amministrativa nell'Attica, finalizzata allo scopo di assicurare uguali
diritti politici a tutti i cittadini (Isonomia, ancora presto per il termine
democrazia) e limitare le grandi famiglie aristocratiche.
*Alla base di questa organizzazione c' una divisione cittadina in dieci
trib territoriali, battezzate con nomi di eroi locali e la divisione
dell'intero territorio Attico in tre aree: centro urbano (asty), costa
(paralia) e interno (mesogaia) divise in 10 circoscrizioni (trittie)
*In ciascuna Trib vennero inserite a 3 a 3 queste trittie in modo da creare
le trib con una trittia urbana, una costiera e una interna.
*Questo complesso sistema fu creato per scardinare i poteri locali e il
peso delle casate aristocratiche che non possono sfruttare il proprio
potere locale e seguito clientelare.
*Le Tritte vengono inoltre divise in 140 Demi, piccoli distretti (gi esistenti
prima della riforma) che ora hanno una nuova funzione: costituiscono le
unit amministrative della polis.
*L'iscrizione in un demo la condizione necessaria per l'inserimento nella
comunit civica.
*I demi hanno una propria assemblea, che amministra gli affari locali, e un
proprio magistrati, il demarco (antenato del sindaco)
*Altra importante novit l'istituzione della Boul, un assemblea di 500
membri, 50 per ciascuna delle dieci trib, che ha il compito di gestire gli
affari e di aiutare i lavori dell'assemblea secondo un calendario che da a
ciascuna trib la funzione di presidenza per una volta durante un anno
(ogni 36 gg)
*La creazione della Boul l'aspetto politicamente pi significativo della
riforma. In questo organismo non si pu essere membri pi di due volte
nella vita, permettendo a sempre pi cittadini nuovi di partecipare in
politica.
*Questo nuovo organo ebbe come conseguenza una pi requente e
regolare periodicit delle riunioni dell'Assemblea.
*Clistene introdusse anche la procedura dell'Ostracismo, nata
principalmente per impedire il ritorno della tirannide.
*Essa presto si trasform nel mezzo col quale il popolo poteva tenere
sotto controllo l'aristocrazia
*L'ostracismo non danneggiava i beni o l'onore dell'ostracizzato,
semplicemente inibiva la sua capacit politica per 10 anni
*Per abolirne l'abuso, l'ostracismo aveva una procedura specifica:
all'inizio di ogni anno (verso gennaio), l'assemblea del popolo decideva se
nell'anno in corso ci fosse qualcuno su cui si doveva iniziare il processo di
ostracizzazione. Per farlo il popolo, diviso in trib, doveva scrivere su
frammenti di terracotta (ostraka) il nome dell'individuo.
*L'individuo il cui nome era scritto pi volte negli ostraka, con un quorum
di almeno 6000 votanti (o 6000 voti al candidato) veniva ostracizzato.
*Con la riforma di Clistene il vecchio ordinamento aristocratico non viene
del tutto smantellato: nessun cambiamento caratterizza l'Aeropago e
l'accesso alle magistrature rimane esclusivo delle prima classi solniane.
*Indubbio che la riforma, con le nuove possibilit di partecipazione alla
vita politica che assicura a tutti i cittadini, rappresenta la nascita della
prima (anche se incompleta) democrazia.
*Curiosamente dal 508 non si hanno pi notizie del suo ideatore Clistene.

F) La Fine del VI secolo

*La fase immediatamente successiva alla riforma di Clistene


movimentata per la neonata democrazia ateniese: Sparta infatti vuole
rimettere al potere Isagora per assorbire Atene nella propria sfera
d'influenza.
*Temendo l'invasione, Atene fa la dubbia scelta di cercare l'alleanza con
un potere esterno: l'Impero Persiano, sottomettendosi (dando terra e
acqua) al Satrapo dell'Asia Minore, a Sardi, ma tornati in patria gli
ambasciatori sono arrestati per tradimento a causa del cambio di
leadership politica che non rattifica la sottomissione (e che avr enormi
conseguenze)
*Un doppio attacco portato dalla Lega Peloponnesiaca guidata dai re di
Sparta da una parte e una coalizione di Beoti e Calcidesi dall'altra mette in
crisi Atene nel 506, ma il ritiro provocato da dissensi interni degli Spartani
cambia la situazione, permettendo ad Atene di sconfiggere gli altri nemici,
sottraendo un grande territorio ai Calcacidesi nel quale verr creata la
prima Cleruchia, la prima colonia con finalit militari che non autonoma
ma dipende dalla polis
*Con questa vittoria il sistema politico Ateniese si consolida e il suo
prestigio accresce enormemente.
IV) GRECI E PERSIANI

A) La Nascita dell'Impero Persiano

*Verso la met del VI secolo il Medio Oriente caratterizzato da un


mutamento epocale: a guidarlo il re persiano Ciro il Grande, sotto la cui
guida i persiani, una popolazione di lingua indoeuropea stanziata nell'Iran
sud-occidentale (La Persia dei Greci) intraprendono una vigorosa
espansione militare, assoggettando i vicini Medi per poi sottomettere i
Lidi (nel 547 sottomettono la loro capitale Sardi) e i Babilonesi (539)
creando nel giro di un decennio un impero immenso, dal mediterraneo
all'Asia centrale
*Alla sua morte, nel 530, l'Impero passa al figlio Cambise, che sottomette
l'Egitto nel 525.
*Dopo problemi dinastici, nel 522/521 sale al potere Dario I, iniziando la
dinastia degli Achemenidi che far raggiungere all'impero la massima
espansione, espandendosi a Oriente, Occidente e costruendo una testa di
ponte in Europa, conquistando la costa meridionale della Tracia tra 512 e
510.
*Con Dario l'impero assume il suo aspetto organizzativo definitivo,
caratterizzato dall'equilibrio tra il rigido dominio perisiano e le varie
autonomie locali: le citt conquistate non vengono distrutte, le tradizioni
istituzionali e culturali vengono rispettate e le elite locali sono convolte
nel governo delle citt.
*Gravosi restano per gli oneri; fornitura di manodopere per le opere
publiche e contingenti militari e il versamento di un tributo
*L'impero viene diviso in venti circoscrizioni denominate Satrapie,
provincie multietniche governate da funzionari nobili persiani con ampi
poteri militari e civili, i Satrapi, che hanno stretti rapporti con potere
centrale, che controlla spesso il loro operato tramite ispettori iteneranti
detti gli occhi del re
*L'elemento unificatore dell'impero principalmente la figura carismatica
del sovrano, definito Gran Re dai Greci, che dispone di un potere assoluto
datogli dalla divinit Ahura Mazda.
B) I Greci d'Asia e l'Impero Persiano

*La situazione politica della Grecia d'Asia Minore era parecchio complessa
gi prima della nascita dell'Impero Persiano, da sempre minacciata
dall'espansionismo dei Lidi, di cui il pi pericoloso fu Creso, re della Lidia
*Creso, tra 560 e 546, inizi le ostilit contro i Greci, assoggettando le
citt greche dell'Asia Minore, chiedendo a loro di versare un tributo,
anche se per le citt greche la situazione non era tanto male sia perch le
citt mantenevano la propria autonomia, sia perch le due elite avevano
creato legati molto stretti
*La Lidia cerc poi di espandersi poi verso est, aggredendo Pteria,
capoluogo della Cappadocia.
*I persiani reagirono con forza, costringendo Creso a ritirarsi nella capitale
Sardi, che fu poi invasa e fatta cadere dai persiani all'inseguimento
*La caduta di Creso inizi i conflitti tra greci e persiani.
*Colui che fece cadere Creso fu Ciro il Grande, Gran Re di Persia della
famiglia di Achemenidi.
*Ciro conquist tutti i territori di Creso in Asia, comprese le citt greche e
quelle costiere che si opposero furono assoggettate con la forza (le citt
stavano bene con la dominazione Lida)
*Il peggioramento per i greci non fu tanto il cambio di dominazione sotto
Ciro, ma le cose cambiarono con Dario, che riorganizz il sistema
amministrativo e fiscale, esigendo un forte tributo fiscale da versare ai
Satrapi e favorendo l'ascesa di tirannie filo-persiane un po' ovunque.
*Ma il fatto pi grave fu che il fare parte di un impero grande come quello
persiano fece perdere importanza a livello economico e commerciale alle
citt ioniche, sfavorite anche dalla perdita del loro principale partner
commerciale, la Lidia.

C) La rivolta Ionica

*Secondo la Tradizione il responsabile delle rivolte ioniche fu Aristagora,


tiranno di Mileto.
*Sull'isola di Nasso alcune ricche famiglie chiesero aiuto ad Aristagora per
riconquistare il potere perso durante una guerra civile.
*Aristagora, con il benestare del satrapo Artaferne e quindi del Gran Re,
guid una grande flotta contro l'isola, ma l'assedio fall dopo 4 mesi
*Le grandi spese sostenute nella battaglia fecero cadere in digrazia
Aristagora di fronte ai padroni persiani ed egli, timoroso di venire
destituito, abol la tirannide, istitu un'apparente democrazia e coerc di
convincere le citt ioniche a rivoltarsi ai padroni persiani.
*Buona parte delle citt ioniche appoggi la rivolt per il malcontento
verso la dominazione persiana e anche motivazioni economiche, che
avevano provocato un declino del commercio ionico. Ma non tutte le citt
si unirono alla rivolta
*Nell'inverno tra 499 e 498, Aristagora cerc degli alleati in Grecia per
sostenere la ribellione. Gli spartani rifiutavano mentre Atene, che temeva
possibili tentativi di ritorno di Ippia favorito dai persiani e che puntava ad
alcune isole nell'Egeo, invi 20 triremi, assieme a 5 altre navi offerte da
Eretria.
*Le operazioni si concentrarono sull'attacco al capoluogo Sardi, per
eliminare l'inviato reale, il satrapo Artaferne.
*L'attacc per falli e l'acropoli di Sardi resistette. Solo la citt inferiore
venne distrutta da un vasto incendio che distrusse anche il tempio di
Cibele (che spinger i persiani a distruggere molti templi greci durante
l'invasione per rappresaglia)
*L'arrivo infine di un grosso esercito persiano costrinse i greci a fuggire.
*La ribellione continu in altri luoghi, a Creta, a Cipro e verso l'Ellesponto,
ma dal 497 la riconquista persiana fu implacabile.
*Uno dei migliori uomini di re Dario, Istieo fu mandato a Mileto, ma qui
pare divenne uno dei responsabili della rivolta cittadina, ma fu sconfitto.
*Mileto fu attaccata dai persiani sia via terra che via mare e la flotta ionica
si sfald per via delle divisioni interne.
*La riconquista persiana venne arginata dai ribelli e perci il Gran Re
decise di decapitare la ribellione attaccando direttamente Mileto
*Mileto cadde 6 anni dopo l'inizio della rivolta 493 a.c. E il castigo
persiano fu durissimo: le mura furono rase al suolo e il tempio di Apollo
saccheggiato.
*Artaferne non aument per i tributi e la pressione fiscale non aument,
garantendo la stabilit e la pace negli anni successivi, grazie anche ad altre
manovre come un nuovo catasto che definiva pi equamente gli oneri
finanziari. Inoltre i tiranni promossi dai persiani vennero fatti cadere.
***PARTE TERZA: IL V SECOLO***

I) LE GUERRE GRECO-PERSIANE

A) Il primo conflitto Greco-Persiano (Maratona)

*Anche se la repressione era stata repressa, coloro che l'avevano


supportata, Atene ed Eretria, erano ancora impuniti. Inoltre Atene nel
507 a.c. Si era vortualmente sottomessa al Gran Re offrendo terra ed
acqua, anche se l'assemblea popolare non aveva ratificato la cosa, quindi
ci poteva essere vista come una traditrice
*Mardonio, genero di Dario, fu inviato nel 493-492 a.c. a capo di una
spediazione il cui compito principale era ristabilire la dominazione
persiana in Tracia e Macedonia, coinvolte nelle rivolte. Egli inoltre ristabil
la pace in molte citt ioniche e assunse il controllo dell'Ellesponto,
concentrandovi truppe e navi.
*La tesi che questa era la base per un attacco alla Grecia era solo
propaganda ateniese costruita sulla base delle invasioni successive,
Mardonio infatti torn a casa dopo aver completato la propria missione in
Macedonia e Tracia, senza toccare l'Ellade
*Le guerre persiane influenzarono pesantemente l'evoluzione politica di
Atene, a partire dalla salita al potere di Temistocle al suo esilio.
*Temistocle assunse la carica di Arconte eponimo (la carica suprema di
Atene, quella che dava il nome all'anno in corso) nell'anno 493-492 a.c.
*Anche se Atene era ufficialmente portata verso la mediazione o
comunque l'evitare tensioni con la Persia, Temistocle era
fondamentalmente anti-persiano
*L'importanza di Temistocle fu l'aver richiamato l'attenzione
sull'importanza della flotta.
*L'arcontato di Temistocle fu l'atto di nascita della potenza marittima
ateniese e uno dei sui maggiori lasciti fu l'ampiamento del Pireo (che
comprendeva 3 porti naturali)
*Temistocle fu per sconfitto dagli oppositori, che port al potere
Milziade, capo di un orientamento totalmente anti-persiano, senza
compromessi che puntava su una strategia militare difensiva basata sulla
falange oplitica.
*Il riarmo navale fu interrotto e riprese solo nel 483 a.c.
*La prima invasione persiana in terra greca non fu una sorpresa e fu
preparata a lungo.
*Secondo Erodoto, il Gran Re Dario la prepar sin dall'attacco ionico-
ateniese a Sardi del 498, ordinando che gli fosse ricordato ogni giorno da
un servo.
*Secondo Erodoto Dario aveva varie motivazioni: Vendicare la distruzione
del tempio di Kybele operata dai greci, distruggendo i loro templi,
Vendicare il tradimento di una citt virtualmente a lui sottomessa
*Secondo Erodoto, sempre in tema pro-ateniese, l'attacco punitivo verso
Atene ed Eretria era in realt votato a conquistare tutta la Grecia
*Per la semplice distruzione di Atene, al ritiro dei persiani, avrebbe
generato un vuoto di potere in Grecia che avrebbe potuto favorire la
pericolosa Sparta.
*I Persiani si erano dunque allineati con Ippia, tiranno scacciato da Atene
e volevano sfruttarlo per ripristinare una tirannide filopersiana ad Atene
e da essa influenzare la Grecia, in modo da mettere Sparta in minoranza
*Dario invi messaggeri in tutta l'Ellade per pretendere dalle varie citt la
cessione simbolica di terra ed acqua (sottomissione), nel tentativo di
isolare Atene.
*Molte di queste citt accettarono, tra cui Egina, la cui posizione era
molto pericolosa per Atene.
*A sorpresa intervenne Sparta che impose il proprio potere ad Egina,
togliendo al Gran Re una posizione importante. Questo era una segno che
tra Atene e Sparta esistevano gi degli accordi
*La Spedizione contro Atene del 490 a.c. Fu affidata a Dati al genero del
gran re Artaferne.
*Partita a fine primavera la flotta persiana, invece che puntare l'Ellesponto
decisero di attraversare l'Egeo, puntando su Nasso che venne sottomessa
e i templi dati alle fiamme (dopo il fallimento di Aristagora anni prima)
*La flotta prosegu poi attaccando isole minori ed infine attacc Eretria
che, abbandonata da Atene, cadde dopo una settimana, i suoi templi
bruciati e gli abitanti deportati.
*La flotta prosegu ancora e verso gli inizi di settembre gett l'ancora di
fronte a Maratona (Attica nord-orientale)
*Cogliere Atene di soprepresa non era possibile a stagione cos avanzata
la mossa di Artaferne e Dati era chiaramente un gesto intimidatorio: si
volevano logorare gli ateniesi, tra minaccie e promesse, per dividere la
citt e far salire la fazione filopersiana/filotirannica, permettendo cos la
reinstallazione del Tiranno da loro auspicata.
*La piana di Maratona era l'ideale per la potente cavalleria persiana
perci i persiani potevano attendere la resa di Atene o aspettare l'uscita
dell'esercito per permettere ai filotirannici di prendere il potere nella citt
sguarnita di truppe.
*Atene si era preparata da tempo all'arrivo dei persiani ed infatti quando
giunse la flotta l'esercito si diresse subito verso Maratona.
*La decisione fu presa dall'Assemblea del popolo e dal Consiglio di
Guerra dei Dieci Strateghi, organo fondato circa 10 anni prima.
*Capo di questi strateghi era Milziade, che ordin la liberazione degli
schiavi per rafforzare la falange e SI DICE che mand un corridore di nome
Filippide a chiedere aiuto a Sparta
*Non si sa per quanto i due contendenti si fronteggiarono, ma fu
stranamente Milziade a prendere l'iniziativa anche se i rinforzi spartani
non erano ancora giunti poich erano nel sacro periodo di non
belligeranza delle Carnee sacre ad Apollo.
*La versione di Erodoto rende Atene molto eroica, mentre una tradizione
secondaria ionica racconta che alcuni schiavi ionici fuggirono dal campo
persiano e informarono i greci che i persiani stavano caricando le truppe
sulle navi per attaccare Atene dal mare.
*Approfittando della debolezza delle linee nemiche Milziade attacc con
gli opliti, dando inizio ad una lunga battaglia che fu vinta quando gli
ateniesi e plateesi sfondarono i persiani dai lati ed aiutarono i compagni in
difficolt al centro.
*Furono per catturate solo 7 navi mentre il resto della flotta fugg illeso.
Le stime che parlano di 6400 soldati nemici sconfitti sono esagerate
*Gli spartani giunsero sul campo poco dopo la fine della battaglia.
*E' probabile che i persiani non fuggirono terrorizzati, anzi per loro era
stato solo un breve attacco alla loro retroguardia, il grosso della flotta era
gi in mare pronta ad attaccare Atene.
*Se Dati e Artaferne rinunciarono all'attacco fu solo perch la fazione
filotirannica non era riuscita ad imporsi all'interno delle mura cittadine
*Tra le famiglie filotiranniche fu inclusa la famiglia degli Alcmenoidi , la
famiglia di Pericle

B) Dopo Maratona
*Ad Atene il periodo tra le due guerre fu vissuto in maniere contrastanti:
cre un senso di orgoglio ma anche una forte tensione per un possibile
ritorno dei persiani.
*Milziade, trionfatore di Maratona, cerc di approfittarne per potenziare
la sua posizione nella Polis e nel 489 a.c. Si fece approvare dall'Assemblea
del popolo l'impresa di una spedizione contro alcune isole dell'arcipelago
delle Cicladi, per poter presidiare la rotta dell'Egeo in vista di avanzate
persiane, ma anche per poter espandere a sud-est l'influenza ateniese e
ottenere soldi per le casse statali.
*Dopo alcune isole minori, la flotta punt su Paro, ma l'asedio durato 26
giorni fall e Milziade fu ferito in battaglia.
*Accusato dagli avversari e dalla famiglia degli Alcmeonidi, Milziade fu
accusato di tradimento, costretto a pagare 50 talenti di multa (il costo
della spedizione) e mor per le ferite poco dopo. Il figlio Cimone pag la
multa e divenne uno dei personaggi politici di Atene pi importanti nel
post-guerra
*Il vincitore dei conflitti politici di Atene fu Temistocle, che fu eletto capo
statego dal 483 al 480
*Uno dei maggiori artefici della potenza navale ateniese, pot contare
sull'elevato afflusso d'argento ottenuto da nuove miniere scoperte
nell'Attica (483-482), che non fu redistribuito al popolo, ma investito per
costruire triremi, secondo le stime 200 o 100 nuove navi vennero create.
(Erano navi molto pi piccole e maneggevoli dei penteconteri)
*L'uso bellico delle triremi valorizz il ruolo politico dei Teti, l'ultima
classe censitaria, che imbarcati come vogatori sulle navi ne ottenero gloria
e rispetto dopo le vittorie
*La politica marittima di Temistocle avvi l'ascesa a portenza navale di
atene nell'et classica
*Temistocle inoltre riport in auge l'Ostracismo
*Il primo ostracizzato fu Ipparco, uno dei capi dei Pipistratidi (488-487),
poi Santippo (485-484)
*Anche se le cariche politiche rimanevano pannaggio dell'aristocrazia,
l'influenza del popolo si stava facendo via via pi grande per modificarne
le scelte politiche.
*Importantissimo il ruolo che Temistocle ebbe in una riforma
dell'Arcontato, che venne aperto ai cavalieri e soprattutto modific
l'elezione degli arconti in una mediante sorteggio.
sia perch dal 487 l'elezione diretta era stata sotituita da un misto di
elezione e sorteggio.
*L'arcontato (e l'Areopago) persero dunque pian piano di importanza,
soprattutto l'arconte dedicato alla guerra fu subordinato al consiglio dei
Dieci Strateghi, eletti dall'assemblea del popolo, che divennero
rapidamente i funzionari pi importanti dell'Atene come potenza navale.

C) La Lega Ellenica

*La sconfitta di Maratona non fece desistere Dario nei suoi piani contro
Atene, ma la sua spedizione fu bloccata nel 486 da numerose rivolte
scoppiate in Babilonia e in Egitto, che fu obbligato ad arginare.
*Nello stesso anno Dario mor e gli succedette il figlio Serse, che continu
le repressioni in egitto fino al 484, potendo quindi tornare a concentrarsi
sulla Grecia nel 483.
*Erodoto descrive con grande ammirazione la vastit e l'efficenza
dell'apparato bellico persiano.
*Basandosi in parte su racconti, in parte su tradizioni (voleva dimostrare
che le navi persiane erano molte pi di quelle della guerra di Troia),
Erodoto stim 310 navi greche contro 1207 navi da guerra persiane,
supportate da 3000 navi da carico.
*L'entit della flotta non quantificabile, ma di certo sappiamo che le
stime sulle truppe di terra erano esagerate: si parla di 3 milioni di nemici
alle Termopili e di quasi due milioni alla battaglia decisiva.
*Una quantit simile di uomini avrebbe avuto una quantit di problemi
logistici infiniti, perfino 100.000 avrebbero avuto grandi problemi (basti
pensare che Alessandro Magno sottomise l'Asia con circa 35.000 uomini)
*Serse scart da subito l'idea degli attacchi a sorpresa e diede tempo ai
greci di prepararsi, invaidno nel frattempo messaggeri con la tradizionale
richiesta di terra ed acqua, mentre egli stesso struttur un efficiente rete
di distribuzione degli approvigionamenti alle truppe, creando depositi
lungo tutto il percorso, creando ponti sui fiumi e costruendo addirittura
un canale.
*Il gesto che per rest nella storia fu la crazione del Ponte
sull'Ellesponto, due ponti gemelli formati da 360 e 314 navi legate
saldamente tra loro, per permettere il passaggio di tutte le truppe.
*Serse invi emissari in tutte le citt greche per chiederne la
sottomissione e il dono di terra ed acqua in vista della propria superiorit
militare

*I Greci sapevano dell'invasione persiana gi dal 484, ma a parte Atene


che era scoperta, le altre citt non sentivano un pericolo imminente. In
realt i greci non temevano i persiani come una minaccia alla loro cultura
anzi in molti avrebbero preferito una dominazione straniera molto lontana
ad una guerra dall'esito incerto
*L'Oracolo di Delfi (timoroso di perdere le proprie ricchezza) disse senza
mezzi termini di non contrapporsi ai persiani
*Nell'autunno 481 circa 30 citt si unirono in un convegno a Corinto,
decise ad opporsi ai persiani.
*Il primo atto di questa neo-formata Lega Ellenica fu una minaccia verso
l'interno, minacciando chiunque si sottomettesse ai persiani di pesanti
tributi e di ditruzione.
*Fu decisa una pace generale tra gli alleati della lega, in particolare tra
Atene ed Egina.
*La Lega considerava Ellade tutto ci che era colonizzato da greci,
dall'italia meridionale al Mar Nero/Asia minore
*La paura fu per dominante e anzi alcuni, tra cui gli Argivi che volevano
opporsi a Sparta, si schierarono col Gran Re.
*Nel frattempo la Persia, sfruttando la medizaione fenicia, inizi a fare
pressioni ai Greci siculi, chiudendo in una morsa la Lega

C) Il Secondo Conflitto Greco-Persiano (Termopili Artemisio - Salamina)

*Nella Primavera del 480 Serse si mosse verso la Grecia, attraversando


l'Ellesponto e giungendo in Tracia.
*La Lega si riun nel 480 a.c. Sull'Istmo, con alcuni delegati della Tessaglia,
che chiesero aiuto per liberarsi da Serse.
*Non avendo le idee chiare, La Lega mand 10000 opliti per proteggere
un valico in Tessaglia, ma furono aggirati e si ritirarono. La Tessaglia fu
persa e la linea di difesa greca si spost verso il centro della Grecia.
*Le truppe terrestri decisero di fare resistenza al valico delle Termopili,
mentre la flotta avrebbe dovuto posizionarsi pi o meno alla stessa
altezza, a Capo Artemisio.
*Gli alleati decisero dunque di difendere Atene. Questa affermazione di
Erodoto fu considerata valida fino al 1959 quando fu ritrovata una grande
iscrizione a Trezene, che parlava di una delibera dell'assemblea su
mozione di Temistocle (la lastra non fu per incisa nel V secolo ma a fine
del IV o pi tardi, probabilmete fu riscritta come simbolo dei buoni
rapporti tra Atene e Trezene)
*La lastra si discosta dal racconto di Erodoto, che afferm che gli ateniesi
fuggirono da Atene solo dopo il fallimento di Capo Artemisio: nella lastra
infatti si dice che gli ateniesi fuggirono ben prima delle battaglie delle
Termopili e a Capo Artemisio

*Verso gli inizi di agosto 480 a.c. Serse mosse le truppe di terra e poco
dopo part la flotta. La flotta greca, non pronta, arretro, lasciando via
libera a quella persiana, che mise fondo vicino al promontorio di Sepiade
(Tessaglia). Qui, non riparata, fu investita da tre giorni di tempesta ed
Erodoto disse persero almeno 400 navi e innumerevoli navi da trasporto.
*Serse intanto aveva mosso in Tessaglia e si era accampato poco prima
delle Termopili, uno stretto valico che il contingente greco, guidato dal re
spartano Leonida, aveva rafforzato ricostruendo un vecchio muraglione
diroccato.
*Questo contingenete aveva poco pi di 7000 uomini, tra cui 4000 del
Peloponneso, 1000 beoti e vari contingenti di locresi e focesi. Gli scopi di
questo manipolo non erano chiari, forse erano solo un avanguardia o
forse erano solo convinti di esserlo.
*All'avviciniarsi di Serse l'idea di ritirarsi venne seriamente discussa, ma la
ferrea volont di Leonida la mantenne unit ed egli invi messaggeri per
sollecitare i rinforzi
*Serse attese quattro giorni prima di attaccare, convinto che la linea di
difesa si sarebbe ritirata, ma le mediazioni fallirono. Dopo aver ricevuto
l'informazione che i rinforzi nemici erano in ritardo, attacc al quinto
giorno.
*Le prime incursioni fallirono perci Serse mand il suo corpo speciale, gli
Immortali, ma anche essi fallirono: le Termopili erano larghe 20, massimo
30 metri e perci gli enormi numeri di truppe persiane non valsero nulla.
*Il secondo giorno prosegu uguale mentre al terzo giorno ci fu una svolta,
provocata secondo Erodoto da un traditore: Efialte, un uomo del luogo
che in cambio di una lauta ricompensa rivel a Serse l'esistenza di un
vecchio sentiero che avrebbe permesso ai persiani di aggirare gli spartani
e aggredirli alle spalle.
*Leonida sapeva di quel sentiero e aveva messo i focesi a difesa del
sentiero, ma vennero aggrediti di notte da un battaglione di 10000
persiani e fuggirono, lasciando aperta la via ai nemici.
*Alcuni focesi per avvertirono gli alleati dell'aggiramento. Il groso
dell'esercito, timoroso decise di fuggire prima di venire circondato.
*Siccome questa versione antieroica, Erodoto ne propone una seconda,
nella quale l'esercito fu congedato da Leonida stesso poich avevano
perso lo spirito combattivo. Solo 700 tespiesi rimasero con loro.
*Secondo Erodoto, gli spartani rimasero sia per proteggere la loro gloria di
guerrieri sia perch un fantomatico oracolo aveva previsto che solo la
morte di un re di Sparta avrebbe salvato la citt dalla distruzione.
*Serse attacc con i due eserciti in tarda mattinata e Leonida, che fu tra i
primi ad andargli incontro, cadde per primo sotto il fuoco degli arcieri.
*Secondo Erodoto la battaglia delle Termopili e quelle dell'Artemisio si
svolsero contemporaneamente negli stessi 3 giorni.
*Furono i greci i primi ad attaccare, ma si risolse con un nulla di fatto,
seguita da una notte tempestosa. Il secondo giorno entrambi i fronti
ebbero perdite sostanziose ma non vi furono progresso.
*Siccome la met delle navi ateniesi era perduta, si decise di optare per la
ritirata, che avvenne in fretta e furia dopo la notizia della caduta delle
Termopili.
*Nella Grecia centrale i focesi erano stati gli unici a non allearsi coi
persiani, poich i loro nemici giurati tessali erano filo-persiani. La Focide
venne devastata e data alle fiamme. Dopodich l'esercito si divise e una
parte and a Delfi, ma non fu distrutta
*Nel frattempo l'evacuazione di Atene era in corso ma a differenza di
quanto disse Erodoto era gi in corso prima della sconfitta delle
Termopoli.
*Le navi tornate da Capo Artemisio si unirono al resto della flotta greca,
compensando le perdite e ricompattandosi, arrivando a 385.
*Nel frattempo molte citt del Peloponneso inviarono truppe, che si
riunirono all'Istmo, cstruendo un muraglione di mattoni, pietra e assi.
*Quando i persiani giunsero in Attica, Atene era stata ormai evacuata.
*Serse distrusse santuari e templi, piegando la debole resistenza di chi era
rimasto in citt.
*La presa di Atene un punto di riferimento cronologico delle guerre
persiane, cadde nell'anno dell'arconte Calliade (Giugno 480-giugno 479)
*Atene fu distrutta alla fine di agosto o agli inizi di settembre 480.
*La caduta dell'acropoli gett la flotta greca nel panico.
*Nonostante il caos, il comandante della flotta, lo spartano Euribiade,
riusc a mantenere la situazione, a ignorare cosa voleva la maggioranza e a
suguire le argomentazioni pi valide, quelle di Temistocle: una ritirata
avrebbe potuto condurre allo sciogliere della flotta e la fine
dell'alleanza.
*Combattere in mare aperto sarebbe stato un errore come a Capo
Artemisio perci invece dei combattere nell'Istmo, si decise di combattere
a Salamina.
*Combattere vicino alla propria citt avrebbe dato un vantaggio
psicologico agli ateniesi e gli spazi ristretti avrebbero permesso di mitigare
il vantaggio numerico nemico.
*La situazione prima della battaglia era tesa, si dice che Temistocle stesso
invi un messaggero al Gran Re, istigandolo ad attaccare rapidamente
prima che i greci si dividessero e tornassero alle rispettive citt.
*Non si sa se questa storia vera, ma di certo il consiglio di guerra stava
ancora discutendo sul da farsi quando i persiani giunsero a fine settembre
480 e perci, impossibilitati a fuggire, combatterono.
*Il miglior punto di osservazione della battaglia fu quello di Serse, che
aveva fatto mettere il trono su un altura che sovrastava Salamina e
detteva le sue osservazioni agli scribi.
*I persiani, consapevoli della loro superiorit, cercarono prima di tutto di
bloccare la fuga ai greci poich Serse voleva finire il prima possibile la
campagna essendo gi a fine settembre.
*Alla fine del primo e unico giorno, gran parte delle navi persiane era
affondata e molti persiani, non sapendo nuotare erano affogati.
*Erodoto esalta la disciplina dei greci, contrastata dalla disorganizzazione
persiana, che ne caus la sconfitta
*La fine delle battaglia fu per segnata dalla discordia, Atene tacci i
corinzi di vilta e in generale tutti litigarono per rivendicare la palma del
migliore.

E) La Vittoria dei Greci (Platea e Micale)


*Nonostante i proclami di vittoria, l'esito della battaglia di Salamina appar
meno incerto del previsto: sia i greci e i persiani avevano tutte le
intenzioni di proseguire lo scontro.
*Secondo la storiografia greca, Serse si ritir poich temeva la distruzione
sul ponte dell'Ellesponto, mentre era pi probabile che la ritirata rapida fu
provocata dalla notizia di gravi dissidi all'interno dell'Impero.
*L'esercito terrestre persiano era intatto, ma senza le navi era
imposssbilie attaccare l'Istmo fortificato e la stagione era comunque
troppo avanzata.
*La flotta greca pens di arrivare all'Ellesponto prima di Serse, ma il
piano si blocc poich se al re di Persia fosse stata chiusa la via per la
ritirata, avrebbe combattutto con ancora pi accanimento, diventando
pericoloso.
*Perci lo si lasci andare e ci si limit a punire con forti tributi le isole
accusate di medismo, ovvero di aver appoggiato i persiani.
*Serse raggiunse il Bosforo dopo molte difficolt e lasci Mardonio a
svernare in Tessaglia, dove si prepar per l'offensiva nella primavera 479.
*Mardonio cerc di mediare con Atene grazie a Alessandro re di
Macedonia, offrendogli il perdono per tutte le offese provocate al Gran
Re, ma anche uno status di autonomia garantendo loro libera espansione
sul suolo greco, rendendosi disponibile anche a finanziare la ricostruzione
dei templi distrutti.
*Atene temporeggi per mettere sotto pressione Sparta, e una volta
garantita la sua fedelt, rifiut l'offerta in nome della causa comune
greca.
*Atene, priva di difese, doveva essere pronta a finire per sempre lo
scontro, sfruttando un avversiario terrestre fortemente indebolito vista la
mancanza di appoggio navale.
*Nel 479 la coalizione greca si mostr nuovamente divisa, senza una
chiara strategia.
*Siccome dal mare non si aspettavano altre manovre, ci si concentr
contro Mardonio, che si trovava in Tessaglia.
*Ad Atene Temistocle non fu rieletto stratego, al suo posto, assieme al
rivale Santippo, sal Aristide. Anche il capo della flotta, Euribiade fu
sostituito dal re spartano Leotichida.
*A Mardonio occorreva un rapido successo per tornare nelle grazie del re,
perci invase di nuovo l'Attica, secondo Erodoto 10 mesi dopo la caduta di
Atene, nel giugno 479 a.c.
*Inizialmente Mardonio attacc nuovamente Atene, che fu di nuovo
abbandonata, ma ancora si rifiut di accettare le offerte nemiche.
*Atene cerc di fare pressione su Sparta per mandare gli opliti, ma essi
temporeggiarono.
*Nel frattempo le citt del Peloponneso continuarono a costruire
febbribilmente il muro a difesa dell'Istmo, che sarebbe stato
insormontabile per Mardonio (l'assedio sarebbe stato impiegato
seriamente come tecnica di battaglia solo dal 350 in poi)
*L'avanzata delle truppe del Peloponneso (Sparta) bast da sola a far
ritirare Mardonio dall'Attica, che si accamp nella filopersiana Tebe.
*Il comando supremo delle forze greche fu affidato a un novellino, il
25enne Pausania. 8000 ateniesi si unirono agli alleati greci sulla riva
oppesta a Tebe del fiume Asopo.
*Consapevoli della solennit del momento gli alleati pronunciarono il
Giuramento di Platea, documentato sia dealla tradizione letteraria, sia da
un iscrizione rinvenuta.
*Mardonio era di nuovo in Attica a fine giugno, ma lo scontro finale si fece
attendere a lungo.
*Le due parti inizialmente cercarono di evitare lo scontro diretto e si
impegnarono a spezzare le linee di riferimento dell'avversario.
*Inizialmente le azioni di disturbo persiane ebbero la meglio: prima la
cavalleria intercett 500 carichi di cibo, poi riusc ad avvelenare la fonte da
cui sorgeva tutta l'acqua di cui si riforniva l'esercito greco.
*Gli avversari si fronteggiavano da 10 giorni e gi Pausania dovette
arretrare: il centro delle forze greche si ritir presso il tempio di Era, alle
porte di Platea
*Solo un manipolo di 1000 spartani, emulatori di Leonida, decisero di non
indietreggiare, ritenendolo un atto di vilt. Pausania perse ore per cercare
di convincerli e si ritirarono solo all'ultimo. Questo per divenne un
vantaggio perch i persiani attaccarono troppo presto, concentrando la
cavalleria sui dissidenti spartani, che ressero il colpo e contrattaccarono.
*Pausania, nel momento del bisogno, dimostro una grande tempra
morale, diventando per Erodoto, l'uomo degno della gloria pi alta nota
ai greci.
*Il contrattacco greco e la morte di Mardonio decisero la battaglia, anche
prima che il grosso degli eserciti si scontrasse.
*Il bottino fu ingente e fu spartito tra i vincitori. I santuari di Delfi,
Olimpia e dell'Istmo ottennero la decima del bottino e con essa fu
finanziata anche la celebre Colonna dei Serpenti di Delfi, sulla quale era
inciso un elenco delle 29 citt ed isole della lega ellenica, prime tra tutte
Sparta e Atene.
*La lista dei medizonti, gli amici dei medi e dei persiani, si apr con Tebe.
*L'ira dei vincitori si abbatt contro i tebani: 10 giorni dopo Platea, la lega
ellenica giunse a Tebe, chiedendo i capi della fazione filopersiana. Tebe
rifiut e la Lega si prepar ad assediarla, ma alla fine capitol.

*Secondo Erodoto la battaglia navale di Micale avvenne


contemporaneamente a quella di Platea.
*Si svolse nelle acque a est di Sarno, in Asia Minore e fu una grande
offensiva greca, in risposta alla nuova ritirata delle truppe persiane.
*La flotta greca era al largo di Delo dalla primavera 479 in attesa di
sitruzioni.
*Furono i messi cittadini di Sarno che cercarono di convincere Leotichida
ad intervenire in Asia minore promettendo una rivolta ionica contro i
persiani in caso di supporto.
*Leotichida part e i persiani, non pronti, si diressero verso il continente,
mettendo le navi in secca, riparate dall'esercito di terra dietro ad un
muraglione.
*L'ammiraglio decise di attaccare le navi in secca, supportato dalle truppe
terrestri.
*Sconfitti, i persiani fuggirono e i greci distrussero col fuoco le navi
nemiche. Galvanizzata la ionia insorse.
*La sconfitta della flotta persiana riapr la via per l'Ellesponto, ma cre un
nuovo problema: l'Asia minore, ora liberata, era impossibile da difendere
da un eventuale ritorno di Serse.
*La distruzione del ponte persiano dell'Ellesponto, abbattuta da una
tempesta nell'autunno 480 fece ritenere chiusa la questione asiatica ai
greci, mentre Atene, che riteneva fondamentale l'accesso al Mar Nero,
continu la battaglia invadendo ed assogettando la persiana Sesto a fine
479.

F) L'Occidente
*Diversamente dalla madrepatria greca, in Occidente sono ancora i regimi
tirannici ad avere una parte di rilievo nei primi decenni del V secolo.
*Importante sul piano internazionale la Tirannide di Gela, che dal 491
ha al comando Gelone, che assoggetter la potente Siracusa
*Grazie a lui la polis assurge al rango di grande potenza, creando un
grosso apparato militare navale e terrestre.
*Nel 480 Gelone ottiene il suo pi grande successo: assieme al tiranno di
Agrigento affronta infatti un esercito di Cartaginesi, chiamati sull'isola
dall'elite della appena conquistata Imera.
*La vittoria contro Cartagine di Imera dar un prestigio enorme al tiranno
siracusano

II) L'EGEMONIA ATENIESE

A) La Nascita della Lega Delio-Attica

*Il Cambiamento di maggior rilievo innescato dai conflitti greco-persiani


sicuramente l'avvento dell'egemonia ateniese, che caratterizzer i
successivi 50 anni, la pentecontetia dal 478 fino allo scoppio delle
guerra del Peloponneso.
*Alla base dell'ascesa di Atene c' il crescente disimpegno di Sparta alla
testa della Lega Ellenica e il malcontento per il comportamento autoritario
del comandante spartano Pausania, che fanno di Atene il principale
interlocutore degli alleati che a gran voce richiedono che prenda la
leadership della Symmachia in chiave anti-persiana.
*Il risultato che nel 478/477 si forma una nuova Symmachia
egemoniale, diversa dalla lega ellenica (ma di cui la continuazione) con
molte pi poleis (200 alla massima espansione) e un centro federale, sede
delle assemblee e della cassa comune che come nelle anfizionie un
santuario, quello di Apollo a Delo.
*Da ci nasce la denominazione di Lega Delio-Attica.
*Oltre alle citt originali vi aderiscono man mano citt dell'Asia Minore,
dell'Ellesponto, le poleis insulari, della Tracia, dalla Calcidica e dell'Eubea.
*L'alleanza, in teoria eterna, stipulata secondo il patto di avere gli stessi
amici e gli stessi nemici.
*Non sappiamo molto della sua organizzazione interna ma sono chiare le
sue finalit: difendere le polis alleate dalla minaccia persiana attraverso
un forte apparato militare e una flotta permanente.
*Le polis hanno degli obblighi militari: devono fornire navi da guerra o se
non ne sono in grado devono versare un tributo annuale (phoros)
destinato alla cassa comune, gestita ma magistrati ateniese.

B) Da Temistocle a Cimone

*In relazione alla nascita della lega delio-attica, le fonti non parlano pi di
Temistocle.
*Subito dopo la fine del conflitto con i persiani ebbe ancora un ruolo
politico di rilievo: curiosamente per il grande promotore della politica
navale ateniese non era d'accordo con il proseguio di una politica anti-
persiana, anzi egli voleva un intesa coi persiani, che per lui non
rappresentavano pi una minaccia, in modo che Atene potesse
concentrarsi per contendere la Grecia a Sparta.
*Ma Temistocle era solo in un governo che voleva l'intesa anti-persiana
con Sparta e fu ostracizzato nel 471 ed esiliato ad Argo.
*Qui continu ad agire in chiave anti-spartana, creando un regime
democratico nella grande rivale di Sparta, diffondendo un sentimento
anti-spartano in tutta l'Elide, facendo adottare una costituzione
democratica di stampo ateniese per la prima volta ad un altra polis.
*Braccato da Sparta, Temistocle fugge da Argo e dopo viaggi finisce in Asia
Minore, dove viene accolto a braccia aperte dal Gran Re Artaserse,
successore di Serse, che lo eleva al rango di consigliere personale e gli
affida molte citt.
*Ben diversa la fine dell'altro filo-persiano, Pausania, che viene murato
vivo per tradimento.
*L'eliminazione di Temistocle, risultata da un alleanza tra gli Alcmeonidi e
i Filaidi, la nuova figura chiave della politica ateniese Cimone, figlio di
Milziade.
*Amico di Sparta, con una politica conservatrice in politica interna, il
protagonista di un intensa attivit militare Ateniese.
*Uno dei suoi primi obiettivi lo smantellamento delle residue postazioni
persiane in Europa, gi dal 476/475.
*Non solo combatte verso i persiani ma verso altri nemici per il controllo
delle rotte commerciali
*Gi dal 470 Atene deve affrontare per la prima volta un problema che si
diffonder a lungo in futuro: la defezione di una citt alleata dalla lega.
*Per motivi non noti la pi grande delle poleis insulari, Nasso, si dissocia
dalla lega ma ben presto sar fatta capitolare dall'intervento militare di
Atene.
*Dopo un periodo di calma tornano a farsi sentire i Persiani, concentrando
forze terrestre e navali in Asia Minore e a Cipro ed proprio contro di loro
che Cimone ottiene il suo successo pi grande affrontando i perisani in
una duplice battaglia navale e terrestre alla foce del fiume Eurimedonte,
in Panfilia e vincendo, catturando anche moltissime navi.
*Questa vittoria da un duro colpo ai tentativi di riscossa persiana e
assorbe molte citt microasiatiche nella sua symmachia
*A questa vittoria fa per da contrappasso nel 465 una nuova defezione
dalla symmachia, l'isola di Taso, che viene distrutta per punizione.
*La questione di Taso fa emergere per la prima volta un opposizione
interna alla leadership cimoniana: Pericle, figlio di Santippo guida infatti
una coalizione nobiliare definita democratico-radicale, che ha un
orientamento antispartano e vuole una democrazia pi avanzata in
politica interna.
*

C) La riforma di Efialte

*A favorire un mutamento in Atene interviene anche un grande modifica


che avviene a Sparta.
*Nel 464/463 Sparta e la Laconia vengono colpiti da un devastante
terremoto, che ha conseguenze devastanti per la polis poich sfruttando il
caos gli Iloti della Laconia e della Messenia ne approfittano per causare
una rivolta che sfocia nella Terza Guerra Messenica, dove la potenza
spartana messa a dura prova e si conclude solo dopo anni con un
accordo.
*Nel 463/462 la vicenda ha implicazioni importanti per Atene che, avendo
mandato 4000 opliti guidati dallo stesso Cimone per aiutare gli Spartani, si
li vedono rifiutati e congedati da Sparta.
*Nel frattempo, approfittando dell'assenza di Cimone, la componente
democratico-radicale passa all'offensiva, ottenendo il favore popolare e
approvando una riforma, voluta da leader radicale Pericle ed il suo alleato
Efialte, che indebolisce fortemente il potere dei nobili aristocratici.
*Obiettivo della riforma un caposaldo del potere di Cimone: il consiglio
aristocratico dell'Aeropago , la cui autorit subisce un drastico
ridimensionamento, mantenendo solo la giurisdizione sui reati di sangue e
su questioni sacrali.
*Competenze molto pi rilvanti (sorveglianza delle leggi, controllo sui
magistrati e reati contro lo Stato) che erano alla base del potere
dell'Aeropago, vengono passate ad organismi democratici come
l'Assemblea, la Boul dei 500 e il tribunale popolare, l'Eliea, costituito da
6000 giudici eletti dai cittadini, che hanno competenze anche politiche e
non solo giuridiche. Aumenta cos la partecipazione dei cittadini meno
abbienti alla politica cittadina.
*I cambiamenti interni si riflettono anche nella politica estera: l'affronto
subito dagli opliti ateniesi verso Sparta fornisce ai nuovi leader la scusa
per rompere l'alleanza con Sparta, creando nuove alleanze con i Tessali e
con l'eterna rivale di Sparta, Argo, iniziando cos un contrasto tra le due
potenze che durer per circa un secolo.
*Vano il tentativo di Cimone per ridare i poteri all'Aeropago, il
sentimento antispartano ormai diffuso e Cimone viene ostracizzato nel
461.
*Il principale artefice della riforma, Efialte, non vive a lungo per vedere i
risultati della sua opera: verr ucciso nello stesso anno, forse su ordine di
Pericle stesso.

D) L'Occidente

*In Occidente, nel periodo successivo alle guerre greco-persiane, si


accentua il ruolo dominante di Siracusa dove, alla morte di Gelone nel
478, sale al potere il fratello Ierone, che fa raggiungere alla polis il
culmine della sua potenza.
*A differenza del fratello, Ierone rivolge la sua attenzione anche fuori dalla
Sicilia: gi nei primi anni del suo governo punta verso l'estero, dove
particolarmente famoso il suo intervento contro gli Etruschi per il
controllo del basso Tirreno.
*Cuma, minacciata dal popolo laziale, chiese aiuto a Siracusa che inflisse
una dura sconfitta agli Etruschi, compromettendone per sempre il
dominio sul tirreno.
*Il golfo di Napoli viene incluso nella sfera d'influenza di Siracusa, che
fonda nel 470 la citt di Neapolis.
*Nel 471 Ierone riesce a sottomettere anche l'antica alleata Agrigento ma
ormai la tirannide agli sgoccioli: morto Ierone nel 467 gli succede il
fratello Trasibulo, che viene deposto da una sollevazione popolare dopo
soli 11 mesi di regno, facendo iniziare per Siracusa una fase di istutuzioni
democratiche.

III) L'ETA' DI PERICLE

A) La Prima Fase della politica Periclea

*Il periodo che fa dalla fine degli anni '60 del V secolo fino allo scoppio
della guerra del Peloponneso nel 431 di grande rilievo per Atene ed il
suo protagonista indiscusso Pericle, che per 30 anni rimane il leader pi
influente di Atene, non detendo cariche particolari ma solo sfruttando il
suo carisma e la sua influenza sul popolo, Il suo potere si pu infatti quasi
definire monarchico.
*La rottura con Sparta e la Lega Peloponnesiaca ai accentua ulteriormente
con l'alleanza tra Atene e Megara, in guerra con i Corinzi, per poter
controllare i collegamenti tra il Peloponneso e la Grecia Centrale.
*I Corinzi invadono Megara nel 459, iniziando un conflitto che durer fino
al 446 (detto anche la prima guerra del peloponneso)
*Nel frattempo per Atene non viene meno al suo ruolo anti-persiano a
capo della lega delio-attica, inviando 200 navi in supporto al rivoltoso
Egitto.
*L'esito della spedizione poco felice e Atene perde molti uomini e navi.
Questo convince gli Ateniesi, valutando la loro vulnerabilit, a spostare la
cassa federale da Delo al santuario di Atena sull'Acropoli (454).
*Nel frattempo i conflitti con il Peloponneso si allargano in Grecia Centrale
ma qui gli Ateniesi riescono a sottomettere gran parte della Beozia,
sottomettendone il territorio e sciogliendone la lega e assorbendo nella
loro orbita egemonica molte regioni della Grecia Centrale.
*L'anno successivo Atene consegue un altro successo contro la sua storica
rivale, la potente Egina, che viene costretta alla resa e alla sottomissione
nella lega delio-attica.
*La sconfitta in Egitto aveva per ridimensionato i piani espansionistici
Ateniesi, che si concentr nella guerra contro i Persiani.
*Grazie alla mediazione di Cimone, che Pericle fece riportare in patria in
anticipo dall'ostracismo, si arriv nel 452/451a stipulare una pace
quinquennale con gli Spartani.

B) La Democrazia Assistenziale

*Nell'Atene Periclea si accentua ulteriormente l'evoluzione democratica in


senso radicale avviata da Efialte nel 462: nel 457 c' una nuova riforma
dell'arcontato, che diventa accessibile anche alla terza classe, gli Zeugiti,
cessando quindi di essere monopolio di solo aristocratici.
*Ma la novit pi importante l'introduzione del misthos: la retribuzione
corrisposta dalla polis a coloro che svolgono funzioni pubbliche, sia civili
che militari.
*Gli effetti di questa rivoluzionaria innovazione sono di ampia portata:
grazie alle paghe pubbliche anche i cittadini non abbienti hanno la
possibilit di partecipare attivamente alla gestione della polis , che non
quindi pi solo prerogativa di chi ha il privilegio di vivere di rendita.
*Lo stesso Pericle per nel 450 approva una legge che modifica in senso
pi restrittivo i requisiti per l'accesso alla cittadinanza: si pu essere
ammessi solo se entrambi i genitori (e non solo il padre) sono cittadini
ateniesi a pieno diritto.
*Pericle attua un altra ambiziosa iniziativa per ridistribuire le risorse
pubbliche a vantaggio del demos: a partire da met secolo viene avviato
un imponente programma di edilizia pubblica, soprattutto nell'Acropoli,
che grazie allo scultore Fidia, subisce una completa ristrutturazione, tra
cui il grandiso Partenone, costruito sulle rovine di un tempio distrutto dai
persiani.
*I vantaggi per il demos sono molti: per decenni i nuovi lavori danno
posto ad un grandissima quanit di manodopera, assicurando a molti un
buon reddito.
*Questa politica ha per costi elevatissimi: Atene infatti pu farvi fronte
solo usando una risorsa che era stata istituita per un altro scopo: la cassa
comune del tributo delle poleis alleate.

C) La Pace di Callia
*La Pace di Callia, tra Ateniesi e Persiani, stipulata nel 449/448, uno
degli eventi pi discussi di tutta la storia grecia di cui molto dubbia la
storicit.
*Tutto nasce da un grande attacco Ateniese contro Cipro e i Persiani nel
451, alla guida di Cimone.
*L'assedio fallisce e Cimone viene ucciso in azione, ma nella ritirata riesce
ad infliggere danni immensi alla flotta perisiana che gli tese un imboscata
nelle acque di Salamina.
*Proprio a causa di questa sconfitta i persiani iniziano trattative di pace
con Atene, negoziate dal nobile Callia, parente di Pericle.
*Il trattato, proposto dai persiani in difficolt, molto vantaggioso per i
Greci: in cambio della promessa che nessuno dei suoi territori (Cipro in
primis) verr pi attaccato, il Gran Re riconosce per la prima volta
l'autonomia delle citt grece d'Asia Minore e si impegna a mantenere
truppe e navi a una distanza prefissata dalle citt Greche.
*Atene cos la padrona incontrastata dell'Egeo e, essendosi liberata dei
persiani, pu concentrarsi contro Sparta per dominare la grecia.
*Questa pace per ha conseguenze enormi nella symmachia poich viene
meno lo scopo per cui venne creata: la difesa anti-persiana
*L'alleanza viene scossa da forti turbolenze, ma Atene non vuole
rinunciare ai vantaggi per l'alleanza e cos trasforma con la forza la
symmachia in un dominio imperialistico, riducendo gli alleati alla
condizione di sudditi.
*La Grecia torna nel frattempo in crisi, con Sparta che occupa Delfi
portando alla seconda guerra sacra e una rivolta in Beozia che pone fine
al breve dominio ateniese nell'area.
*La situazione si complica quando anche Megara si ribella ad Atene con il
supporto di Sparta, ma alla fine gli spartani si ritirano e Atene pu
reprimere la ribellione.
*Ormai sia gli Ateniesi che gli spartani ritengono che sia pi conveniente
cercare una via d'intesa piuttosto che portare avanti una guerra dall'esisto
incerto e nel 446/446 stipulano un trattato di pace trentennale che pone
fine alle ostilit e si impegnano a non farle riprendere, stabilendo
rigidamente le rispettive sfere di egemonia, stabilendo che solo le citt
neutrali sono libere di scegliere a quale lega aderire.
*Atene per deve rinunciare a tutte le posizioni ottenute a partire dal 461.
D) L'Impero Ateniese

*Superata la crisi successiva alla pace di Callia, Atene detiene ormai


saldamente il controllo della sua lega, dove ormai chiaro lo stato di
sudditanza dei suoi membri nei confronti di Atene che, dopo lo
spostamento della cassa comune ad Atene, non hanno pi un organismo
federale per esprimersi
*Sono dunque costretti a pagare ogni primavera un tributo che, non pi
usato per la guerra ai Persiani, viene usato ad esclusivo vantaggio di
Atene.
*Le defezioni dalla symmachia sono impossibili: i tentativi sono
duramente repressi e le citt turbolente vengono controllate stettamente
da magistrati, presidi armati e con l'appropriazione di terre su cu cui
vengono insediate colonie militarizzate (cleruchie) ateniesi
*Inoltre la loro autonomia politica viene compromessa, favorendo
governi e dominazioni filo-ateniesi e sottraendo alle corti locali la
giurisdizione di una serie di importanti reati, passata all'Eliea.
*Atene invece non modifica gli ordinamenti istituzionali interni finch una
citt si dimostra fedele e puntuale coi pagamenti.
*I vantaggi che la popolazione di Atene ricava dall'impero sono
abbastanza notevoli, in particolare il dominio sull'Egeo e la centralit nei
commerci marittimi.
*Non manca per chi si oppone allo sfruttamento degli alleati della lega,
una dura fazione conservatrice capeggiata da Tucidide di Melesia, che
per verr facilmente ostracizzato nel 444/443.
*Risolti i problemi interni, Atene deve affrontare una grave minaccia: la
rivolta della potente alleata Samo. Un eventuale interessamento di
Sparta alla vicenda potrebbe avere consuguenze disastrose per Atene, ma
non avvenendo, la flotta ateniese pu piegare e punire la traditrice nel
440.

E) Gli Anni Trenta

*Dopo la rivolta di Samo, vi un periodo relativamente tranquillo


all'interno della Lega e Atene si pu concentrare nell'espandere la propria
egemonia.
*Un primo bersaglio, una grande fonte di cereali, l'area del Mar Morto.
In seguito Atene si spinger in Tracia occidentale, ledendo per ai rapporti
con la Macedonia che, sentendosi minacciata, passer allos chieramento
nemico.
*Anche negli anni 30 l'opposizione interna molto forte e combatte
usando le armi giuridiche degli scandali e dei processi ma Pericle riesce
comunque a mantenere inalterata la sua posizione di leadership.

F) L'Occidente

*Per la Grecia Occidentale il periodo successivo alla fine delle tirannidi


molto turbolento: bande mercenarie e signorotti dominano mentre la
sistuazione politica nelle poleis ricca di contrasti e rivendicazioni.
*Note sono le vicissitudini della giovane democrazia siracusana, tra rischi
di tirannidi e l'istituzione di un procedimento simile all'ostracismo, il
petalismo.
*I problemi maggiori vengono dal rapporto con gli indigeni siculi, radunati
da Ducezio in una lega delle comunit sicule che ha come centro la nuova
citt di Palik. (453)
*I contrasti tra i due schieramenti sono aspri ma si concludono con la
morte del condottiero indigeno nel 440 a.c.
*Non meno movimentate risultano le vicende della Magna Grecia,
soprattutto le poleis del litorale ionico, dominate da oligarchie di stampo
pitagorico molto chiuse alle rivendicazioni della cittadinanza.
*In conflitti si risolvono con l'espulsione violenta dei pitagorici e a Crotone
si instaura un flebile regime democratico che entra presto in conflitto con
Sibari, che chiama Atene a diefnderla.
*I sibariti per caddero in una guerra civile, lasciando Atene da sola, che
fond una nuova citt, chiamata Turi.
*Nei piani ateniesi, Turi servirebbe per controllare i traffici marittimi
occidentali, ma gi nel 443 la citt finisce per sottrarsi all'influenza di
Atene.

IV) LA GUERRA DEL PELOPONNESO

A) Le Cause del Conflitto


*La Guerra del Peloponneso uno degli eventi pi documentati della
storia greca e la nostra maggior fonte il commento dello storico
contemporaneo Tucidide (che si interrompe per al 411)
*Questa guerra fu combattuta nell'ultimo trentennio del V secolo tra
Sparta ed Atene e coinvolse quasi tutto il mondo greco.
*Tucidide distingue due tipi di motivazioni alla base di questa guerra: la
causa vera, ovvero la preoccupazione che la crescente espansione di
Atene provocava negli spartani e la causa dichiarata, ovvero una serie di
piccoli contrasti che fecero scoppiare la tensione.
*La prima occasione di crisi fu una vicenda nel 433, un conflitto tra i Corizi
e i Corciresi, i quali chiesero aiuto ad Atene.
*Questo peggior i rapporti tra Atene e Corinto, che divennero ancora
pi tesi con la questione di una colonia corinzia della Calcidica, Potidea,
che venne assediata da Atene per ben due anni.
*Nello stesso anno, 432, Atene esclude Megara dal commercio con i porti
di Atene e di tutta la Lega con il pretesto di puntire Megara che aveva
coltivato terre sacre, ma molto probabilmente era per politiche
commerciali: voleva privare gli stati peloponnesiaci di un importante
canale di approvigionamento di materie prime.
*La mossa di Pericle crea gravissimi danni a Megara, la cui economia si
basa quasi solo sul commericio ed chiaramente rappresenta una
provoacazione contro tutta la lega peloponnesiaca.
*Tra i Peloponnesiaci il partito favorevole alla guerra ha alla sua testa
Corinto che prende sempre pi piede e solo Sparta ha delle riserve,
sapendo di non avere abbastanza risorse e navai per un conflitto cos
lungo e incerto, ma anche qui vince il partito favorevole alla guerra,
guidato dall'eforo Stenelaida che porta l'apella a votare per la guerra.
*Il conflitto poteva essere ancora evitato se gli Ateniesi avessero accettato
delle richieste Spartane, tra cui la revoca dell'asseddio di Potidea e di
Megara ma Atene non cede.
*Sono per i Peloponnesiaci che, respingend a loro volta una proposta di
pace di pericle, danno infine inizio al conflitto.

B) La Strategia Periclea

*Nel Marzo del 431 una delle pi strette alleate di Atene, Platea, viene
aggredita da parte di Tebe. L'attacco viene sventato e Platea, di testa sua,
giustizia i nemici catturati. Questa la scintilla che fa scoppiare la guerra.
*La prima fase della Guerra del Peloponneso, che durer 10 anni, viene
chiamata Guerra Archidamica, in nome del re spartano Archidamo
protagonista delle invasioni spartane in Attica.
*I due grandi blocchi che si affrontano in questa guerra comprendo quasi
tutta la Grecia dell'epoca: con Sparta si schiera il grosso della Grecia
meridionale e centrale (Peloponnesiaci, Beoti, Megaresi, Locresi, Focesi,
Corinti) mentre con Atene si schiera un esercito molto pi grande (Lega
ateniese, Messeni, Tessali, Zacinto, Argivi, Achei)
*Pericle, eletto stratega nel 431 e 430 ben consapevole della netta
superiorit degli avversari sulla terraferma perci vuole evitare gli scontri
di terra e concentrare tutto sul mare, destinando alla flotta il compito di
logorare il nemico e bloccarne i collegamenti commericiali.
*Seguendo questa strategia Pericle convince gli Ateniesi ad abbandonare
tutto il territorio dell'Attica ai nemici e concentrarsi tutti (anche gli abitani
delle campagne) all'interno del grande circuito murario che racchiude la
citt e l congiunge col Pireo: Le Lunghe Mura. Cos facendo Atene godr
dei vantaggi di un isola: sar inattaccabile dalla terraferma e sul mare
potr contare sulla sua potentissima flotta.
*Al di l dei gravi disagi per la popolazione, la strategia di Pericle all'inizio
funziona: nel 431 l'esercito peloponnesiaco mette a ferro e fuoco l'attica
ma senza conquistare nulla e se ne vanno senza viveri, dando a Pericle
l'occasione di fare raid navali (poco fruttuosi) sulle coste della Megaride e
del Peloponneso.
*L'anno successivo inizialmente si ripete lo stesso copione ma una
violenta epidemia di peste dall'Etiopia e l'Egitto passa in Asia Minore ed
infine all'Atene sovrappopolata, falciando un terzo della popolazione.
*Il malcontento verso Pericle cresce a vista d'occhio ma Atene non pu
fare a meno di lui e lo rielegge stratego nel 429, ma morir in autunno
colpito dalla Peste.

C) Dopo Pericle

*Nel periodo successivo alla scomparsa di Pericle, nuovi fronti complicano


ancora di pi la guerra per Atene.
*Nel 428 Mitilene e molte poleis dell'isola di Lesbo si staccano dalla
symmachia e per assoggettarle Atene fa ricorso per la prima volta ad un
imposta straordinaria, la eisphor, e riesce a piegare i Mitilesi l'anno dopo
e l'assemblea decide per una punizione violentissima, con la morte di tutti
gli uomini e la schiavit delle donne, sentenza che viene mitigata solo
all'ultimo.
*Come sostenitore della linea dura si impone il demagogo Cleone,
oppositore di Pericle, che gli succede come leader del demos e come
fautore di una politica bellica pi aggressiva.
*Padrone di una conceria, Cleone il tipico esponente di una nuova
categoria di politici che non appartiene alla tradizionali famiglie
aristocratiche e che quindi sa far pi leva sul popolo in assemblea.
*Anche gli Spartani aumentano la brutalit della guerra e sottomettono
Platea con al forza per compiacere gli alleati Tebani.
*Sempre nel 427 Atene stessa ad aprire un nuovo fronte, estendendo il
conflitto verso la Sicilia, per supportare le citt calcacidesi impegnate
contro Siracusa.
*Lo scopo di questa avventura colpire i rifornimenti ceralicoli che dalla
Sicilia arrivano in Peloponneso.
*L'impresa siciliana si rivela poco fruttuosa, ma al suo interno avvine un
evento che influenzer in gran modo il proseguio del conflitto
*Nel 425 Atene invia agli alleati siculi 40 triremi comandate da Sofocle e
Eurimedonte, con un abile generale al seguito, Demostene.
*Durante la navigazione il generale convince i due strateghi ad occupare e
fortificare il promontorio di Pilo, per aizzare i messeni mentre la flotta
prosegue verso al Sicilia.
*Sparta reagisce lasciando velocemente l'Attica, creando una base
sull'isola di Sfacteria per attaccare Pilo.
*Al ritorno della flotta gli Spartani si trovano isolati e senza possibilit di
scappare dall'isola.
*Sparta, per proteggere i suoi soldati, si rende disponibile ad una tregua
con Atene, ma qui le posizioni intransigenti di Clone la fanno da padrone e
i soldati Spartani vengono massacrati e catturati ad agosto dello stesso
anno.
*Gli ateniesi rifiutano le proposte di pace Spartane e accentuano le loro
scelte imperialistiche, facendo ricadere le ingenti spese sugli alleati ai
quali per iniziativa di Cleone, vengono triplicati i tributi.
*Il malcontento provocato da ci presto avr delle serie ripercussioni.
D) La Pace di Nicia

*Dopo Pilo la scelta bellica di Atene sembra dare i suoi frutti con
l'occupazione, nel 424, dell'isola di Citera, importante base comemrciale
Spartana.
*Artefice di questo successo un rivale di Cleone, l'aristocratico Nicia, gi
pi volte stratego e ora leader di punta della fazione moderata.
*Nella stessa estate per le cose iniziano a prendere una piega diversa:
Atene deve terminare la sua impresa in Sicilia per via di una delibera di
tutte le citt sicule che dopo un congresso generale decidono di risolvere i
loro problemi interni senza richiedere potenze straniere.
*Inoltre anche Sparta cambia strategia, puntando sulla Tracia
occidentale, regione importante per Atene per l'approvigionamento di
legname ed argento.
*Con l'appoggio del re macedone Perdicca e sotto la guida del generale
Brasida, Sparta conquista molte citt dell'area, annettendole alla
Symmachia ma mantenendone l'autonomia, e giunge infine a
sottomettere Anfipoli, sottraendo la ricca area mineraria del Pangeo ad
Atene.
*Contemporaneo alla presa di Anfipoli c' un grave sacco peloponnesiaco
in Beozia, nel quale muoiono 1000 opliti ateniesi e lo stratega Ippocrate.
*Ormai trattare con Sparta l'unica scelta ragionevole e nel 423 si crea
una tregua sulla quale si buttano le basi per un trattato di pace, ma non si
riesce a trovare l'accordo.
*Allo scadere della tregua le ostilit riprendono in Tracia, dove Atene nel
422 prepara una controffensiva contro Anfipoli guidata da Cleone.
*Atene viene sconfitta e nella lotta muore Cleone, ma in campo spartano
avviene la morte di Brasida.
*La scomparsa dei due principali sostenitori della guerra spinge sia Atene
che Sparta, entrambe in crisi, a parlare seriamente di pace, che viene
stipulata nell'aprile 421 da Nicia, ora leader pi influente di Atene e dal re
spartano Pleistoanatte e nota al mondo come Pace di Nicia.
*Le due polis si accordano per un parziale ritorno alla situazione pre-
bellica, con pesanti restituzioni da entrambe le parti (Anfipoli torna ad
Atene mentre Pilo e altre localit del peloponneso tornano a Sparta)
*La prima parte del conflitto si chiude senza ne vinti ne vincitori, ma
comunque vantaggiosa per Atene che ottiene il riconoscimento del suo
impero da parte della polis nemica

E) Dalla Pace di Nicia alla spedizione in Sicilia

*La pace stipulata nel 421 si rivela subito assai fragile: vari alleati di
Sparta, in primis Corinzi e Beoti non sottoscrivono il trattato. Ne deriva
uno stato di tensione tra Sparta e la sua Symmachia che curiosamente
porta Sparta a stipulare un alleanza difensiva di 50 anni con Atene in
chiave anti argiva
*Ad Atene per la fazione anti-spartana prende ben presto vigore. In
contrapposizione a Nicia si oppone un nuove leader, imparentato agli
Alcmeonidi: Alcibiade che, eletto stratego nel 420/419 impone una nuova
svolta alla politica estera, stipulando un alleanza difensiva con Argo in
chiave antispartana.
*Inizia cos una fase in cui le due poleis si combattono su vari fronti,
lasciando per ufficialmente in vigore il trattato del 421.
*L'Alleanza tra Atene e Argo dura per poco: in un attacco congiunto
verso il peloponneso vengono sconfitti da Sparta, che riafferma il suo
ruolo egemonico nel Peloponneso, costringendo la rivale ad un trattato
che la allontana da Atene.
*Il fallimento dell'attacco nel peloponneso non intacca il presticio di
Alcibiade che viene rieletto stratego nel 417/416 assieme all'avversario
Nicia che, nonostante la differenza delle vedute politiche, non esitano a
collaborare per mantenere il potere, come nel caso del demagogo
Iperbolo che vuole ripristinare l'ostracismo.
*Un accordo tra i due leader alla base dell'attacco a Melo, isola neutrale
nelle Cicladi, la cui neutralit viene vista come un pericolo.
*Assediata e costretta alla resa l'anno dopo, Melo sperava nell'aiuto
Spartano che per non giunse.

F) La Grande Spedizione in Sicilia

*Nelle stesso periodo della campagna contro Melo, al Sicilia ritorna al


centro dell'interesse di Atene.
*La pi importante citt dell'elima, Segesta (nord-ovest della Sicilia) viene
coinvolta in un difficile conflitto con Selinunte, e stremata si rivolge nel
418 ad Atene.
*Inoltre anche i Leontini invocano l'aiuto di Atene per recuperare la loro
polis caduta in mano a Siracusa.
*Le ambizioni ateniesi sono molto pi grandi del decennio precedente e
c' l'idea di limitare il potere di Siracusa per poter conquistare la Sicilia ed
utlizzarla come base per la conquista di Cartagine.
*Fautore di questa politica Alcibiade e a nulla serve l'opposizione di
Nicia: nel 415 Atene manda un enorme flotta in Sicilia al comando di tre
strateghi, tra cui Alcibiade e Nicia stessi.
*Secondo Tucidice, questa spedizione stato il pi grande errore ateniese
dopo la morte di Pericle.
*La spedizione inizia male: prima della partenza in citt vengono trovate
danneggiate le Erme, le effigi sacre di Ermes.
*Sicuramente era una macchinazione provocata dagli avversari politici di
Alcibiade, che inatti viene accusato del gesto.
*Alcibiade sfugge per il momento al giudizio quando nella primavera del
415 l'imponete flotta di 100 navi parte, giungendo in Sicilia e
accampandosi a Catania.
*Qui per Alcibiade viene raggiunto da una nave ateniese che lo deve
riportare in patria per sostenere un alro giudizio alla luce di nuove
testimonianze d'accusa. Egli per non vuole essere processato e durante il
viaggio fugge e arriva in Peloponneso, mettendosi al servizio della
nemica Sparta.
*La spedizione ateniese perde dunque il suo principale ispiratore, ma
almeno all'inizio comincia bene: le truppe di Siracusa vengono sconfitte
nel 415 da Nicia ma egli non approfitta dell'occasione per attaccare la
citt, che ha tempo di chiamare in suo soccorso Sparta, che invia truppe
sotto la guida del generale Gilippo.
*Nel 414 Atene mette d'assedio Siracusa ma Gilippo interviene bloccando
l'assalto e facendo chiudere la fase favorevole della conquista Ateniese.
*Nicia costretto a chiedere aiuti ad Atene, che nel frattempo affronta
altri problemi: nel 413 su consiglio di Alcibiade Sparta ha conquistato il
presidio di Decelea, a 20 kilometri da Atene, dal quale pu effettuare
scorrerie molto pi mirate che in passato e pu compromettere in
maniera grave i rifornimenti e le risorse dell'Atene asserragliata.
*Atene riesce comunque a mandare in Sicilia 73 navi di supporto, guidate
da Demostene, vincitore di Pilo, ma il suo attacco marittimo notturno
contro Siracusa fallisce.
*L'unica soluzione sarebbe la ritirata ma Nicia, spaventato dalla reazione
del demos in citt, commette l'errore di ritardare la partenza della flotta,
permettendo alla flotta Siracusana e Peloponnesiaca di bloccargli la fuga
dal porto, devastando le navi ateniesi racchiuse in un piccolo spazio.
*La fuga via mare fallisce e cos gli ateniesi tentano una tragica fuga via
terra ma la fame, gli stenti e gli attacchi Siracusani costringono prima
Demostene nella retroguardia e poi Nicia ad arrendersi.
*I vincitori sono crudeli con gli sconfitti, giustiziando Demostene e Nicia e
rinchiudendo gli Ateniesi a morire di fame in cave di pietra.
*La disfatta per Atene totale: pi di 12.000 morti e costi finanziari
altissimi.

G) La Guerra Deceleico-Ionica

*Usciti a pezzi dal disastro in Sicilia, Atene si trova ad affrontare in


condizioni difficili la seconda fase del conflitto, la cosiddetta Guerra
Deceleica, iniziata con l'occupazione spartana di Decelea nel 413.
*Piegata da una grande crisi finanziaria, con perdite di cittadini e navi
elevatissime, Atene senza guida dopo la morte di Nicia e Demostene e il
tradimento di Alcibiade.
*La citt riesce comunque a reagire e istituisce una commissione di dieci
anziani, i probouloi (tra cui il famoso Sofocle) con il compito di far fronte
all'emergenza, usando le ultime risorse per creare una nuova flotta.
*Questa reazione viene bilanciata dall'apertura di un nuovo fronte in Asia
Minore, la cosiddetta Guerra Ionica: le citt dell'Asia minore si ribellano
ad Atene e chiedono aiuto a Sparta.
*In questo scenario rientrano per la prima volta in gioco i Persiani che
vogliono approfittare della crisi di Atene per ripristinare il loro predominio
sulle citt greche d'asia, a cui avevano rinunciato dopo la pace di Callia.
*Il Gran Re, tramite il Satrapo di sardi Tissaferne, stipula un alleanza con
Sparta: in cambio della sovranit sulle citt dell'Asia Minore garantisce
cospicui finanziamenti bellici a Sparta.
*La situazione si complica con Alcibiade che nell'inverno 412 ha un
nuovo voltafaccia: dopo essersi inimicato gli spartani avvia i contatti con i
capi della flotta ateniese di stanza a Samo, informandoli della possbilit di
un accordo con Tissaferne e i persiani se Atene assume una costituzione
oligarchica.
*Le sue idee hanno grande effetto sulle eterie aristocratiche di stampo
oligarchico che, sperando di potersi alleare con i persiani, instaurano un
clima di terrore, uccidento i capi democratici e, alla guida dell'oratore
Antifonte, terrorizzano il demos a tal punto da fargli approvare, agiugno
411, uno storico cambio di regime che per la prima volta dopo pi di un
secolo rovina la stabilit democratica di Atene.
*Questa nuova riforma elimina i pagamenti per le cariche pubbliche e
sostituisce la boul dei 500 con un consiglio di 400 membri con pieni
poteri, che deve redimere una lista di 5000 cittadini fedeli, gli unici a cui
sono riservati pieni diritti politici.
*La nuova situazione non dura a lungo: gli oligarchici non ottengono il
supporto della flotta di Samo, che al loro posto vogliono imporre Alcibiade
e sono divisi da conflitti interni quando Antifonte da segni di voler avviare
trattative con Sparta.
*Nella tarda estate del 411 il breve dominio dei Quattrocentro giunge al
termine e viene restaurata la sitazione prima del colpo di stato.
*Atene pu cos riprendere la guerra nel Peloponneso e nonostante
nuove defezioni di poleis alleate, tra 411 e 410 consegue importantissime
vittorie navali contro i nemici, riprendendo il controllo dell'area
commerciale degli stretti ed alleggerendo cos la crisi finanziaria.
*Gli ateniesi si illudono di poter nuovamente ricostruire il loro impero e
quindi, sotto la guida del nuovo leader radicale, il demagogo Cleofonte,
rifiutano la nuova proposta di pace spartana.
*Tra 409 e 408, grazie alla rinnovata guida di Alcibiade, Atene recupera
molti terrenti perduti nell'area degli stretti e inizia trattative col satrapo di
Frigia per avvicinarsi col re persiano.
*Nel 408 Alcibiade fa il suo ritorno trionfale ad Atene.

H) La Sconfitta di Atene

*Proprio quando Atene sembra andare alla riscossa, le sorti del conflitto
cambiano ancora: non solo Sparta consolida la sua alleanza con la Persia
ma entra in campo uno spregiudicato condottiero spartano, Lisandro, che
nel 407 viene mandato come capo della flotta in Asia Minore, dove stringe
un forte rapporto col figlio del Gran re Dario II, Ciro, Satrapo dell'Asia
Minore.
*Grazie ai finanziamenti privati ottenuti da questa amicizia, Sparta
rioraganizza la flotta e garantisce agli equipaggi una paga pi alta di quella
ateniese.
*Con queste risorse, Lisandro si rivela subito un avversario terrificante per
Atene, sconfiggendola duramente in uno scontro navale nel 407 dalle
parti di Samo.
*L'insuccesso si ripercuote su Alcibiade che viene travolto dal
malcontento popolare e sostituito da Conone. Fuggito in esilio presso il
satrapo di Frigia, verr fatto uccidere nel 404 su istigazione di Lisandro.
*Nel 406 anche Lisandro viene sostituito da Callicratida poich le leggi
spartane non consentono la reiterazione della carica.
*Anche se a causa di costui i rapporti con la Persia si raffreddano,
l'offensiva spartana non si ferma e per combatterlo Atene si affida a una
misura straordinaria, reclutando gli schiavi per creare una flotta di 110
navi.
*La flotta ateniese vince, perdendo per degli uomini, morti affogati.
*Gli strateghi vengono accusati di non averloi salvati e sei di loro vengono
messi a morte. Atene venifica cos la vittoria, perdendo alcuni dei suoi
migliori generali.
*Spinta dalla follia di Cleofonte, Atene rifiuta ancora la pace con Sparta
dove, agli inizi del 405 torna al comando Lisandro, che decide di
attaccare i rifornimenti ceralicoli di Atene nella regione dell'Ellesponto.
*Qui si svolge la battaglia finale, dove la debole e senza guida flotta
ateniese viene annientata da quella di Lisandro a Egospotami.
*Atene ormai sola: tutti gli alleati a parte Samo passano al nemico e la
citt si trova stretta in una morsa, con l'esercito spartano alle porte e
Lisandro che blocca i rifornimenti al Pireo.
*Fare pace sarebbe l'unicaa soluzione ma Cleofonte rifiuta ancora,
istutuendo la pena di morte per i pacifisti.
*Ma ormai la mancanza di cibo e l'assedio costringono Atene alla resa e
Teramene viene incaricato di negoziare con gli spartani.
*Nonostante Tebani e Corinzi vogliano la distruzione di Atene, Sparta
rinuncia ad infierire sulla polis poich la sua sopravvivenza impediarebbe
ai suoi turbolenti alleati di divenire troppo forti.
*Il Trattato di pace comunque devastante per Atene che deve rinunciare
a tutti i suoi possedimenti fuori dall'attica, sciogliere la sua lega ed
aderire alla Symmachia di Sparta, consegnare la flotta e vedere distrutte
le Lunghe Mura.
*Atene non ha alternative se non sottostare a questo trattato e alla fine di
marzo 404 Lisandro fa il suo ingresso trionfale nel Pireo, iniziando la
distruzione delle lunghe mura.
*La Guerra del peloponneso si conclude dunque dopo 27 anni con il crollo
della potenza di Atene e l'arrivo di un nuovo e non meno brutale dominio
imperialistico, quello spartano

V) LA FINE DEL V SECOLO

A) I Trenta Tiranni e restaurazione della democrazia ateniese

*Dopo il crollo dell'impero ateniese appare chiaro che l'egeminia Spartana


non meno oppressiva di quella Ateniese: sparta ben poco rispettosa
dell'autonomia delle poleis alleate, a cui impone governi oligarchici
(decarchie) affidate a dieci membri fedeli a sparta o presidi armati i cui
costi ricadono sulla popolazione cittadina.
*Questa politca, ideata da Lisandro, influenza anche Atene: anche se la
democrazia non era andata persa, la situazione fece si che si ripetesse un
colpo di stato oligarchico come nel 411.
*Capeggiati da Teramene e Crizia gli oligarchici riescono a realizzare, in
maniera legale, il loro colpo e ad aprile 404, grazie anche all'influsso di
Lisandro, convincono il demos ad approvare l'istituzione di una
commissione di 30 membri col compito di restaurare la Costituzione degli
Antenati.
*Da questo momento tutto il potere fu gestito da questo nuovo
organismo, che assunse il governo de facto della polis.
*Raffrozati dalla presenza di guarnigioni spartane sull'Acropoli, i Trenta
affossarono la democrazia radicale, ridando i poteri perduti all'Aeropago,
togliendo molti poteri ai tribunali e riducendo a 3000 fedeli i diritti politici.
*Questi cosiddetti Trenta Tiranni instaurarono un regime brutale e
oppressivo, che nel giro di pochi mesi uccise pi di 1500 persone
sospettate di avere simpatie democratiche o ricchezze che i trenta
volevano. Anche Teramene stesso, che voleva un oligarchia pi moderata
fu condannato e ucciso.
*Oltre ai cittadini ateniesi, soffrirono anche i meteci, quei cittadini di
condizione libera ma nati in un altra poleis che ad Atene non godevano di
diritti politici e non potevano possedere terre ma che potevano praticare
il commercio e l'artigianato pagando una specie di tassa di residenza.
*La reazione alla brutalit dei Trenta giunse rapida, a partire dalla Beozia
dove il leader democratico Trasibulo, assieme a Tebe, attacc gli
oligarchici nel 403.
*Conquistato il Pireo, Trasibulo attacc i Trenta e Crizia cadde sul campo. I
Trenta furono sostituiti dagli spartani con un comune regime oligarchico di
decarchia, che chiesero aiuto a Lisandro, che blocc il Pireo con la flotta.
*Per Trasibulo la situazione era brutta, ma il re Spartano Pausania II,
preoccupato dalla crescente influenza di Lisandro e non approvando la
politica imperialista, avvi con lui trattative segrete.
*In cambio di mantenere l'alleanza con Sparta, Trasibulo e i suoi poterono
tornare ad Atene e restuarare la democrazia.
*Inoltre il trattato permetteva agli oligarchi e i filo-oligarchici la possbilit
di andarsene in pace da Atene e di stabilirsi nel vicino centro di Eleusi
*Per Atene era giunto il momento di ricostruire la democrazia,
modificandone per alcuni tratti per impedire, come nelle due volte
precedenti, lo sfruttamento di strumenti legalmente legali per instaurare
tirannidi.
*All'assemblea fu lasciato il compito di emanare decreti, ma la possibilit
di creare nuove leggi fu affidato a un nuovo organo: un collegio di
legislatori (nomoteti) formato da giudici dell'Eleia eletti a sorte ogni volta
che l'assemblea lo richiedeva.
*Venne inoltre esteso il sistema delle paghe pubbliche creato da Pericle al
fine di incentivare la partecipazione cittadina alle riunioni dell'Assemblea.
*I recenti risentimenti provocati dall'esperienza oligarchica non si erano
per sopiti e molti sospettati di essere filo-oligarchici pagarono con la vita,
tra cui il famoso filosofo Socrate (399).

B) Lo Sviluppo del mercenariato e la spedizione dei Diecimila

*Una caratteristica importante nata dopo la Guerra del Peloponneso fu il


forte sviluppo dell'uso delle milizie mercenarie, che presto diventeranno
la parte dominante degli eserciti greci.
*Con lo sviluppo di nuove tecniche belliche come l'imboscata o gli attacchi
a sorpresa, l'attivit bellica diventa sempre pi un attivit professionale
che richiede molto tempo e impegno, che il comune cittadino-soldato non
pu garantire.
*La diffusa proletarizzazione, provocata dalle grandi devastazioni che
hanno distrutto le terre alle cui questa gente dovrebbe tornare, lasciano
ad una quantit enorme di persone la sola scelta dell'attivit militare
come fontr di guadagno.
*Il cittadino soldato viene cos via via sostituito dal soldato mercenario
che combatte a pagamento e che, nel IV secolo, diverr un enorme costo
per le poleis.
*L'importanza dei mercenari emerge gi alla fine del V secolo con la
famosa Spedizione dei Diecimila, cha avr un grande effetto sui futuri
rapporti greco-persiani.
*La spedizione nasce durante una congiura nella famiglia achemenide: nel
404 il principe Ciro , Satrapo dell'Asia, sfrutta i suoi rapporti con Sparta
per creare un esercito mercenario con cui spodestare il fratello Artaserse
II, salito al trono dopo Dario II.
*La spedizione, partita da Sardi nel 401, viene ampiamente descritta nel
libro Anabasi, composta dallo storico ateniese Senofonte, che faceva
parte della spedizione e che in seguit la comand.
*Dirigendosi verso l'interno, i diecimila si scontratono con l'esercito del
Gran Re dalle parti della mesopotamica Cunassa: i greci ebbero la meglio,
ma sul campo mor Ciro, finendo l'insurrezione e trasformando l'avanzata
in una difficile ma avventurosa fuga verso il Mar Nero e, una volta tornati
in patria, i diecimila vennero contattati da Sparta per tornare a
combattere contro i Persiani.
*L'importanza di questa spedizione fu quella di aver dimostrato
l'incredibile capacit bellica del greci ma anche di aver messo alla luce le
debolezze dell'Impero Persiano, la cui conquista appare per la prima volta
fattibile ai Greci.

C) Sparta e la Persia

*Con la Spediazione dei 10.000 i rapporti tra Sparta e i Persiani sono


destinati a cambiare: il supporto dato da Sparta all'insurrezione di Ciro
incrina infatti l'intesa nata in ambito anti-ateniese tra le due parti.
*Con il nuovo ruolo egemonico, Sparta diventa la garante dell'autonomia
delle citt ioniche contro i persiani ed infatti gli chiedono aiuto quando nel
400 il Satrapo Artaferne, sostituto di Ciro in Asia Minore, inaugura una
nuova politica pretendendo la loro sottomissione.
*Sparta inizia cos una breve fase di contrato con Sparta, inviando 5000
uomini, ma i risultati di ben due comandant sono poco soddisfacenti e la
situazione si sblocca solo nel 396 con l'arrivo del re Agesilao, che con
8000 uomini sconfigge Tissaferne, che viene giustiziato dal gran re e
sostituto da Titrauste, che inizia dei trattati di pace con Sparta.
*Il trattato viene rifiutato, ma una serie di conflitti in madrepatria spinge
gli Spartani a tornare e la difesa dell'autonomia delle poleis microasiatiche
nons ar pi la loro priorit.

D) L'Occidente: I Cartaginesi in Sicilia

*Per il mondo greco d'occidente gli ultimi decenni del V secolo sono una
fase piuttosto travagliata, in cui gli scontri con popolazioni non greche
assumono maggiore intensit e si verificani i primi casi di
decolonizzazione.
*In Magna Grecia la creazione di due nuovi gruppi di origine sannitica, i
Campani e i Lucani devasta le comunit greche, come nei casi di Cuma e
Poseidonia che, sconfitte, oltre alla conquista e occupazione subiscono
anche la perdita dell'identit culturale: la lingua osca sostituisce il greco e
le istituzioni vengono sostituite da quelle italiche.
*Difficile anche la situazione di Sicilia, che oggetto dell'aggressione
Cartaginese.
*Nel 410 Segesta convoca l'aiuto di Cartagine (come nel 416) per risolvere
la guerra con Salinunte, che sbarcano in Sicilia Occidentale nel 409
guidate da Annibale (nipote di quello del 480) e assediano Salinunte.
*Una volta risolto il conflitto i cartaginesi se ne vanno, ma vengono
richiamati sull'isola quando Siracusa, guidata dal leader radicale
Ermocrate, inizia incurursioni anti-punica in Grecia Occidentale.
*Nel 406 Annibale guida la controffensiva Cartaginese, che conquista
Agrigento, Gela e Camarina, arrivando alle porte di Siracusa, dove
Ermocrate stato sostituito dal tiranno Dioniso, che riesce a strappare
un accordo col generale punico Imilcone, il cui esercito devastato da una
pestilenza.
*Si arriva cos a un accordo nel 405 che sanisce il dominio cartaginese
sulla Sicilia Occidentale in cambio del riconoscimento della signoria
Siracusana su quella orientale

***PARTE QUARTA: IL IV SECOLO***

I) L'EGEMONIA SPARTANA

A) Sparta, il nuovo imperialismo e gli alleati

*La vittoria di Sparta nella guerra del Peloponneso l'aveva resa l'unica
potenza in grado di nutrire mire egemoniche sul resto del mondo greco
grazie al supporto persiano e al vuoto di potere politico lasciato da Atene.
*Sparta, guidata da Lisandro, dopo il 404 inizi una fase attivistica per
trasformare la citt nel punto di riferimento del mondo greco, che dur
per circa 9 anni, fino al 395 e sfrutt sia le tecniche del vecchio
imperialismo ateniese, sia novit.
*Nelle citt vennero spesso imposti governi oligarchici di prescelti o
presidi militari, soprattutto in Asia Minore.
*La cosa non venne presa bene dalla Persia e l'irritazione di Artaserse II
aument dopo l'appoggio all'insurrezione di Ciro nel 401.
*Un altra area in cui gli spartani cercarono di rafforzare la loro influenza fu
quella della Grecia centrale e dell'Egeo settentrionale e anche in Sicilia si
avvicinarono a Dioniso di Siracusa in chiave anti-cartaginese.
*Il piano di Lisando chiaro: prendere con la forza lo spazio lasciato da
Atene come egemone del mondo greco, ma ci visto con
preoccupazione sia nel mondo greco che in Persia.
*Queste tensioni scoppieranno nella Guerra di Corinto, il cui scopo era di
limitare l'espansionismo spartano.
*Sparta infatti era intervenuta in armi pi volte in Asia minore per
difendere l'autonomia delle citt greche e nel 400 si inizi una guerra
contro il Satrapo d'Asia Tissaferne, che dimostr i limiti logistici di Sparta
nelle guerre di lunga e media durata fuori dal continente: per sopperire
alla mancanza di fondi e approvigionamenti infatti Sparta deve depredare
le citt alleate.
*Quando il re Agesilao prese in comando delle truppe, nel 396, Sparta
attacc e sconfisse direttamente Tissaferne a Sardi.
*il Gran Re invi il satrapo sostituto Titrauste a trattare con Sparta,
proponendogli l'indipendenza delle citt dell'Asia Minore se avessero
offerto un tributo alla Persia, ma Sparta rifiut e si prepar ad attaccare la
Cappadocia per separare l'Asia Minore dal centro dell'impero.

B) La Guerra Corinzia

*L'azione di Agesilao poteva mettere in crisi il potere persiano in Asia


Minore perci il Gran Re decise di creare un azione diversiva che
impedisse ad Agesilao di proseguire la sua impresa.
*Il Gran Re inizialmente ad avvicinarsi ad Atene, nominando Conone
ammiraglio della flotta persiana nel 397.
*La sua seconda mossa fu di inviare Timocrate, un emissario carico di
denari del re, per fomentare la ribellione contro Sparta, alimentando il gi
presente malcontento verso la politica imperialistica spartana, in
particolare ai governanti di Tebe, Corinto e Argo.
*I risultati non tardarono a venire e nel 395 l'intervento dei Tebani in una
semplice questione territoriale tra Focesi e Locresi diede il via ad una
lunga e difficile guerra per Sparta: la cosiddetta Guerra Corinzia.
*Sparta si alle con i focesi mentre Tebe support i focesi assieme ai
Beoti, che inglobarono nel loro piano vari alleati tra cui Atene, Argo e
Corinto.
*Nell'autunno 395 nell'attacco alla Beozia perse la vita Lisandro, ma le
tendenze imperialiste era ancora fortemente portate avanti da re
Agesilao.
*Sparta seppe tenere testa ai nemici, sconfiggendoli a pi riprese, mentre
in ambito navale la Persia si avvicinava sempre di pi ad Atene, che come
detto aveva posto Conone a capo della sua flotta.
*La flotta ateniese-persiana riusc infatti a sconfiggere Sparta e a
cacciarla dall'Asia Minore. Conone si impegn a mantenere la libert e
l'autonomia delle poleis ioniche, a prima vista inaugurando un nuovo
periodo storico di alleanza tra Persia ed Atene.
*Per rafforzare Atene in chiave Anti-Spartana, il Gran Re forn i mezzi
finanziari con cui Atene fortific il Pireo e ricostru le Grandi Mura.
*Un ulteriore colpo al potere Spartano avvenne nel 392 quando Corinto
decise di fondersi con Argo, crando un entit sovraccittadina per poter
resistere alle ingerenze spartane nel Peloponneso. (Primo esempio delle
tendenze a superare i limiti delle poleis tradizionali)
*Un altra sconfitta per Sparta fu inflitta dalle truppe mercenarie Ateniesi,
i Peltasti, equipaggiati in modo pi leggero ed agile, con lance corte,
giavellotti e scudi piccoli (peltai) che inflissero un duro colpo al
predominio militare delle lente truppe oplitiche.

C) La Pace del Re

*Nel 392/391 Sparta convoc un congresso di citt per poter aprire


trattative di pace basate sul principio di autonomia delle citt greche, ma
non vi furono risultati.
*Influente fu la posizione del Gran Re, che alla lunga cominci a rendersi
conto che trovare un intesa con Sparta fosse pi conveniente per la
Persia che stare con Atene, citt dinamica nella quale con Conone e
Trasibulo stavano rinascendo spinte espansionistiche.
*Sparta infatti voleva essere la custode dello status quo e la custode del
tradizionale principio greco delle autonomie cittadine.
*Grazie alla nuova intesa con Sparta, Atene venne, gi nel 387, stretta in
una morsa dalla Persia, che convoc a Sardi tutte le parti in causa per
elencare le sue condizioni per ristabilire la pace.
*Questi termini prevedevano che tutta l'Asia continentale, con la sola
esclusione di Cipro, appartenesse al Gran Re mentre tutte le citt greche
dovevano essere autonome, singole poleis e non organizzazioni statali di
alcun tipo.
*Questa pace, detta Pace del Re, era un compromesso tra l'aspirazione
persiana ad essere l'unica signora dell'Asia e l'idea spartana di difesa della
tradizionale autonomia cittadina.
*La Persia impose questa pace a tutte le citt con la minaccia di
distruzione per chi non l'accettasse, ma in tutta la grecia solo gli Spartani
furono felici di questa situazione, avendo ottenuto la nuova posizione di
custodi della pace che speravano di sfruttare ci per recuperare
l'egemonia perduta.

D) Dionisio e l'Occidente

*La storia della Sicilia un caso a se stante nella storia greca: qui infatti
nacque una tirannide tardiva che mise in crisi il sistema delle poleis molto
prima che nel resto del mondo greco, crando prima governi autocratici
quasi monarchici e poi organizzazioni territoriali enormi.
*La Sicilia era dominata da una spaccatura tra la sua parte occidentale in
mano ai Cartaginesi e quella orientale in mano ai Greci.
*Negli anni dal 409 al 405 i Cartaginesi si espansero, attaccando ed
annettendo Agrigento, Gela ed altre citt.
*Nel frattempo a Siracusa un giovane politico, seguace di Ermocrate,
Dionisio attacca le autorit cittadine riguardo alla loro fallimentare
conduzione della guerra ai cartaginesi e riesce a farsi eleggere stratego e
poi a farsi nominare dall'assemblea stratega unico, con pieni poteri.
*Dionisio da in primo luogo appoggio all'eteria aristocratica da cui
proviene, ma tiene anche conto delle esigenze dei ceti popolari.
*Grazie ad una nuova epidemia scoppiata in campo nemico, Dionisio pu
stipulare un nuova pace coi Cartaginesi nel 405, che per confermava
una grande ingerenza Cartaginese nella regione, confermando le
conquiste puniche e la dipendenza tributaria ad essi di molte citt.
*Dionisio si trov di fatto a controllare solo il territorio siracusano, ma si
sforz comunque di rafforzare la sua posizione e di ricostruire la sfera
d'influenza siracusana nell'area attorno all'Etna.
*Per farlo per era necessario rompere la pace con Cartagine e per questo
Dionisio ampli il Porto Grande, costru fortezze, allest una flotta e
fabbric armi e macchine belliche.
*La guerra inizi del 397 e fu favorevole a Siracusa, che strinse i
Cartaginesi in una piccola area a nord-ovest dell'isola. La loro
controffesiva poteva essere letale, ma una pestilenza li costrinse ad
indietreggiare e la pace del 392 diede a Dionisio il dominio su quasi tutta
l'isola, tranne la piccola parte nord-occidentale cartaginese.
*Una volta consolidata la posizione in Sicilia, egli avvi una politica
espansionistica verso la penisola italica, dove aveva come nemici i Reggini,
alleati ai Messinesi.
*Questi ultimi si allearono con Dioniso e perci Reggio, per fermare le
ingerenze di Siracusa cre la Lega Italiota nel 393, un alleanza militare
nata per difendere le polis della magna-grecia sia da Siracusa che dal
pericolo degli indigeni Lucani. Caratteristica di questa symmachia che la
posizione egemone variava spesso
*Dionisio per non ebbe problemi ad allearsi con i Lucani e nel 386
sconfisse la Lega, distruggendo Reggio e creando cos uno Stato
Territoriale che andava dalla sicilia a buona parte della calabria.
*Questo stato era il primo esempio nel Mediterraneo di uno stato
territoriale unico, che pian piano sostitu la poleis classica: infatti
all'esempio di Dionisio guardarono con rispetto molti personaggi storici,
tra cui Alessandro Magno
*Dionisio cerc di spingersi verso l'Adriatico e il Tirreno ma non funzion
molto anche perch nel 379 Cartagine torn ad attaccare la Sicilia e a
sconfiggere Dionisio nel 375, stipulando una nuova pace che spostava di
molto avanti i loro confini.
*Una quarta guerra anti-cartaginese venne iniziata da Dionisio nel 367,
ma lo stesso anno il tiranno mor.

E) Dionisio II e la fine della Dynasteia

*L'eredit di un personaggio come Dionisio era difficile da mantenere e


nonostante ci prov al meglio suo figlio Dionisio II, cercando un accordo
con Cartagine, aiutando gli alleati contro i Lucani, alleandosi coi Celti e
supportando Sparta contro Tebe, ma la situazione politica interna era
complessa, divisa da sostenitori e nemici della tirannide, tra i quali
spiccava Platone, che voleva un governo aristocratico illuminato.
*Platone era stato chiamato da Dione, parente di Dionisio da un
precedente matrimonio e che mal vedeva la posizione di Dionisio II.
*La parte filotirannica vinse e sia Dione che Platone furono esiliati, ma il
primo raccolse attorno a se vari esponenti filoplatonici che convinsero
Atene e Corinto a supportare una azione militare per finire la tirannide
che nel 357 penetr in citt facendo sollevare il popolo contro Dionisio
II, che in quel momento era in Italia.
*Il potere rimase nelle mani di Dione, che per non seppe creare il
governo illuminato che aveva teorizzato con Platone e cre una dura ed
opprimente tirannia che sfald velocemente lo stato territorale creato da
Dionisio finch nel 354 il filosofo-tiranno non fu ucciso in una congiura,
ma la situazione continu comunque a degenerare.

II) DALL'EGEMONIA SPARTANA ALL'EGEMONIA TEBANA

A) Tebe e lo scontro con Sparta


*La Pace del re era stato un tentativo di imporre alle citt greche una
politica dello status quo all'ombra di una rinnovata egemonia persiana,
che aveva il suo punto forte nella collaborazione con Sparta.
*Gli Spartani, utilizzando in maniera strumentale il compito della difesa
del principio dell'autonomia cittadina cercarono di avvantaggiarsi della
situazione imponendo lo scioglimento di tutte le leghe che non fossero la
lega peloponnesiaca, che era almeno formalmente fondata sul principio di
autonomia delle singole citt.
*Ma furono le azioni di un contingente spartano, di ritorno dalla Calcidica
nel 382 e guidato dallo spartiato Febida, forse spinto da Agesilao, occup
la rocca di Cadmea vicino a Tebe e da li favor l'ascesa di un governo
oligarchico filo-spartano in citt.
*Ci suscit talmente tanto scalpore in Grecia che le autirit stesse di
Sparta diedero a Fabida una multa.
*La situazione a Tebe rimase cos per qualche tempo mentre Atene,
preoccupata dall'ingerenza spartana, accolse i Tebani in esilio tra cui il
politico Pelopida e lo aiut nella sua ribellione anti-oligarchica,
infiltrandosi nottetempo in citt ed uccidendo la fazione filo-spartana e
cacciando la guarnigione spartana.
*Il nuovo governo tebano si alle con Atene, aiutandola quando Sparta,
per punire il supporto di Atene a Tebe, cerc di invadere il Pireo.
*Era chiaro che Sparta stava approfittando del rapporto con la Persia per
conseguire i suoi scopi e perci dopo due falliti attacchi a Tebe, Sparta
sub una dura sconfitta nel 375 da parte dei Tebani, iniziando la sua lenta
decadenza militare.

B) La Seconda Lega Marittima Ateniese e le paci comuni

*Atene, approfittando della debolezza di Sparta, si avvicin ancora a Tebe


e nel 377 e proclam la nascita di una nuova alleanza tra citt.
*Per sfuggire alle clauseole della pace dei re, la nuova alleanza si
presentava come una serie di accordi bilaterali tra Atene e le altre citt.
*Alcuni di questi ricordi risalivano gi agli anni 389-388 mentre molti
nacquero dal 384 al 378. La carta di fondazione di questa alleanza aveva
per limiti bene precisi.
*Nella lega non potevano partecipare alcune citt appartenenti alle terre
del Gran Re poich Atene non voleva provocare la Persia.
*Inoltre l'alleanza era solo difensiva e rispettosa dei principi stabiliti dalla
pace del re: chiunque avesse aderito avrebbe mantenuto la propria
costituzione e libert. Inoltre non esistevano tributi ma solo contibuzioni
(syntaxeis)
*L'unica tendenza aggressiva della nuova lega era anti-spartana: volevano
bloccare la sua politica espansionistica e garantire la pace dei Greci.
*Questa paura fece ampliare velocemente la Lega, che da 15 soci
fondatori giunse a 70-78 alleati e grazie alla rinnovata flotta nel 376
colpirono duramente Sparta nella battaglia navale di Nasso.
*Questo diffuso sentimento antispartano preoccup il Gran Re, che ecrc
di ripristinare la pace inviando ambasciatori in tutte le citt.
*Nel 375 e nel 371 le citt greche si riunirono in congresso e ribadirono al
Gran Re l'obiettivo della pace comune e dell'indipendenza.
*Tebe per rifiut la pace del 371, per bocca del suo leader
Epaminonda.
*Questa presa di posizione preoccup sia Sparta che Atene, i cui rapporti
con Tebe si erano raffreddati a tal punto che la citt beota attacc e
distrusse l'alleata ateniese di Platea.

C) L'egemonia tebana: da Leuttra a Mantinea

*Tebe, che rifiut la pace comune in nome di tutta la Beozia irrrit molto
le poleis greche, in particolare Sparta che invi una spedizione ad Atene.
*Lo scontro avvenne nella piana di Leuttra nel 371 e a sopresa vinsero i
Tebani che, nonostante fossero inferiori numericamente riuscirono a
vincere il re spartano Cleombroto frazie alla nuova tattica della falange
obliqua, che rappresent un innovazione militare importante del IV
secolo.
*La sconfitta di Sparta diede un duro colpo al mito dell'invincibilit
militare di Sparta e l'inizio del suo irreversibile declino.
*Approfittando del momento Epaminonda cerc di sconfiggere alla base il
potere spartano, attaccando il Peloponneso e giunse fino in Messenia nel
370, dove cre la citt di Messene, raccogliendo gli schiavi iloti messeni e
dividendo con estrazione le terre tra loro.
*La liberazione degli Iloti e la creazione di una nuova citt furono un
duro colpo per Sparta, che distrussero uno dei pilastri su cui si reggeva la
sua organizzazione statale.
*Con Sparta indebolita, in Peloponneso si apr un periodo di instabilit e
guerre civili, con la cacciata delle elite spartane e l'instaurazione di
governi democratici.
*Grazie ad Epaminonda nacque anche la Lega Arcadica, con capitale la
neo-fondata Megalopoli.
*I successi tebani in peloponneso iniziarono a preoccupare Atene, che per
rinnovare la pace comune strinse un alleanza difensiva con Sparta nel 369
in funzione anti-tebana.
*Nel 370 inoltre la morte di Giasone di Fere cre un vuoto politico in
Grecia del Nord che Tebe cerc di sfruttare per conquistare un area
potente ed usarla come arma per conquistare Delfi.
*Per conquistare la Tessaglia Pelopida si infil in questioni dinastiche
macedoni per trovare un nuovo alleato, ma se ci inizialmente funzion,
un omicidio a corte mise un nuovo re, filo-ateneiese che mise in difficolt
Pelopida, che fu arrestato dal nuov regnante della Tessaglia.
*La crisi per Tebe aveva avuto inizio, ma vi fu una ripresa quando
Epamimonda, rieletto nel 367, riusc ad ottenere la liberazione di
Pelopida. Comprendo che la resistenza ad oltranza alla pace era
impossibile, Tebe cerc l'accordo con la Persia.
*Nel 367 Pelopoda an a Susa e il Gran Re, preoccupato per le difficolt di
Sparta, diede a Tebe il ruolo di garante della libert che prima era di
Sparta, ma i Greci non rattificarono il cambiamento.
*La persia allora aiut finanziariamente Tebe per costruire una nuova
flotta, a capo della quale Epaminonda decise un terzo attacco in
Peloponneso.
*Tebe cerc un alleanza con la Lega Achea, aiutando a far salire un
governo democratico, ma quando questo fu rovesciato e gli oligarchici
tornarono, l'alleanza tra Tebani e Achei si ruppe, perdendone tutti i
risultati.
*La crescente frammentazione del potere nel Peloponneso, la nascita di
nuovi koinon federali un po' ovunque rese praticamente impossibili i
tentativi di rinnovare la pace comunennel 366.
*Tebe invi di nuovo Pelopida in Tessaglia nel 364 ma nella battaglia di
Cinoscefale perse la vita e quindi nonostante Tebe vinse lo socntr, perse
uno dei suoi leader principali.
*La situazione nel Peloponneso tra i vari Stati nati dopo la dissoluzione del
potere spartano degener e spacc il mondo greco: Atene e Sparta si
schierarono con Mantinea mentre con Megalopoli si schierarono Tebani,
Achei, Argivi e altri del peloponneso.
*Come a Cinoscefale, i Beoti e gli alleati vinsero ma questa volta persero
sul campo Epaminonda (362).
*Senza i suoi due capi principali, Tebe non riusc ad imporsi alla Grecia, ma
il suo decennio di conquiste aveva devastato la Grecia come mai prima
d'ora: Sparta era a pezzi, Tebe non aveva i mezzi ne le capacit per
sostituirla e anche Atene scivolava lentamente nel declino.
*In questo periodo di vuoto politico in Grecia, iniziarono a imporsi forze
politiche che gravitavano appena fuori dal mondo greco: i macedoni

III) L'ASCESA DELLA MACEDONIA

A) La Macedonia prima di Filippo II

*Il territorio governato dalla famiglia degli Argeadi comprendeva nel V


secolo le pianure settentrionali circondate da monti e i suoi abitanti
apparivano ai greci delle coste come gli abitanti delle montagne, i
montanari (makednoi),
*Anche se i Greci contemporanei li consideravano dei barbari, oggi li
consideriamo come una trib di origine Greco-Occidentale, mescolatasi
forse con popolazioni illiriche, tracie o frigie.
*La dinastia degli Argeadi che li governava affermava di essere originaria
di Argo e di discendere dal bisnipote di Eracle, il fondatore di Argo.
*Questa presunta origine argiva permise ai Macedoni di venire
riconosciuti come greci e quindi in grado di essere ammessi ai Giochi
Olimpici.
*La prima figura monarchica macedone che possiede definiti contorni
storici Aminta I, che nel 513 si sottomise ai Persiani.
*Suo figlio Alessandro I, nella prima met del V secolo, anche se
ufficialmente era alleato dei Persiani aiut il mondo greco, in particolare
Atene, che gli concesse il titolo di benefattore del popolo ateniese.
*Al suo lungo regno si devono anche importanti riforme tra cui la
creazione di una fanteria a piedi costruita da contadini che affiancava i
cavalieri nobili, con la quale conquist vari territori e soprattutto
preziosissime miniere d'argento.
*Dopo il figlio Perdicca II, che cerc di mantenere l'equilibrio con Sparta
ed Atene durante la Guerra del Peloponneso, inizi il regno del re
Archelao (414-399) che segn una grande apertura culturale della
Macedonia al mondo Greco.
*Alla sua morte, avvenuta in un attentato, inizi una crisi dinastica che, a
parte una breve calma col re Aminta III, prosegu per anni, in
concomitanza col periodo di predominio di Tebe e l'ingerenza di Pelopida
negli affari Macedoni, che fece salire al trono prima Alessandro II e poi il
suo assassino Tolomeo di Aloro che regn come reggente di uno dei figli
di Aminta III, Perdicca III. (365-359).

B) La Macedonia sotto Filippo II

*Filippo di Macedonia, il figlio pi giovane di Aminta III, sal al trono nel


359 e si trov una situazione molto difficile, sia all'interno (pretendenti al
trono) che all'esterno.
*La sua azione fu per estremamente decisa e con un preciso carattere
espansionistico: conquist e sottomise la Lincestide e anche Anfipoli, non
rispettando un passato accordo con Atene, diffondendosi nell'area traco-
macedone che interessava da molto alla citt Attica.
*Questa politica di inimicizia con Atene inizi per approfittare della grave
situazione in cui si trovava la citt tra 357 e 355: Atene infatti era in preda
alla pi grave crisi della sua lega marittima sin dalla sua fondazione.
*La crisi era iniziata quando tre delle sue isole Egee pi importanti e
anche Bisanzio si rifiutarono di pagare le tasse della symmachia e
volevano creare un koinon tutto loro.
*Gli insorti furono supportati dai satrapi dell'Asia minore, che volevano
conquistare l'autonomia dal Gran Re.
*La Guerra sociale tra alleati fu molto gravosa per Atene, che collezion
svariati insuccessi soprattutto in Asia Minore, finendo costretta ad
accettare il distacco dalla lega dei rivoltosi, seguiti da altre isole, ad
esempio Lesbo e risultando cos spaventosamente indebolita.
*Il Gran Re intervenne, sedando la rivolta dei satrapi, ma questo mostr ai
greci la debolezza interna dell'Impero Perisiano

C) La Terza Guerra Sacra (356-346)


*Mentre Filippo si muoveva contro Atene, in Grecia Centrale scoppi un
conflitto per il controllo dell'Anfizionia Delfica tra Focesi e Spartani uniti
contri Beoti (Tebe) e Tessali che sie estese progressivamente
*Siccome la guerra si stava mettendo male, i Tessali chiamarono in loro
soccorso i Macedoni: quella che era nato come un conflitto egemonico tra
poleis greche stava diventando molto di pi, invitando una potenza come
la Macedonia ad infiltrarsi nel mondo politico greco.
*Filippo approfitt subito e colp duramente i focesi, riuscendo ad
espandere la propria influenza alla Tessaglia mantenendo la carica di
generale supremo anche dopo la guerra.
*Filippo poteva passare le Termopili per infliggere un duro colpo ad Atene
e Sparta, ma decise di aspettare e punt all'Egeo settentrionale e all'area
degli Stretti, ma la sua azione non diede grandi risultati per via di una
malattia, riuscendo solo ad attaccare la Lega Calcidica (349) per regolare
vecchi conti
*Atene, sotto la guida di Demostene, aveva capito il pericolo Macedone e
aveva inviato pi di un aiuto in Calcidica, ma niente era riuscito a fermare
l'avanzata di Filippo, che grazie alla sua potente Falange Macedone
conquist la Calcidica, incorporandola nel territorio macedone.
*Questa vittoria macedone aveva cambiato lo status quo greco e aveva
dato inizio ad una nuova fase diplomatica.
*Nel 346 Atene invi a Pella (corte macedone) dei suoi ambasciatori per
trattare il riconoscimento della situazione attuale con la pace di Filocrate,
ma prima che fosse rattificata Filippo attacc e devast i focesi,
occupando le Termopili e dando ai focesi un ultimatum per lasciare Delfi.
*Una volta disciolto il koinin focese, Filippo chiese ed ottenne che dei suoi
rappresentanti prendessero il posto di quelli focesi nell'amministrazione
del tempio: la Macedonia era riuscita ad infiltrarsi in uno dei centri
nevralgici principali del mondo Greco e da qui Filippo costru il suo
progetto egemonico.
*La pace di Filocrate venne dunque accettata, come un periodo di stallo
per prepararsi ai conflitti futuri.

D) Dalla pace di Filocrate alla morte di Filippo (346-336)

*La nuova posizione raggiunta da Filippo in Grecia gli permetteva di


proseguire una politica di ampio respiro: ormai il re macedone aveva
sostituito il Gran Re come nuovo garante e rinnovatore della pace
comune.
*L'unico problema continuava ad essere il rapporto con Atene.
*Proprio in quegli anni la Persia, guidata dal nuovo re Artaserse III,
essendo riuscita a mettere fine alle rivolte che ne minacciavano il potere
centrale e torn ad interessarsi al mondo Greco, promettendo aiuti anti-
macedoni ad Atne nel 344, ma l'Assemblea filo-macedone li rifiut.
*Filippo a sua volta aveva raggiunto un accordo con la Persia nel 343 e
perci punt la sua attenzione alla Tracia orentale e l'Area degli Stretti,
attaccando il Bosforo, prima Perinto e poi Bisanzio.
*Il re ottenne consensi in Tessaglia, nell'Epiro dove sal al potere il fratello
della moglio Alessandro il Molosso e in Eubea, dove fece nascere regimi
oligarchici anti-ateniesi.
*Il piano di Filippo era chiaro: circondare e isolare Atene, occupandone
aree sensibili come l'Eubea o gli Stretti per costringerla a legarsi a lui,
sfruttando anche gli ambienti ateniesi filo-macedoni
*Ad Atene c'era per chi aveva capito la minaccia macedone: guidato da
Demostene il demos distrusse la stele che riportava l'iscrizione della pace
di Filocrate.
*Demostene cerc di costruire una coalizione di citt e federazioni greche
anti-macedoni, riuscendo tra le varia a riportare in influenza ateniese
l'Eubea e l'area degli Stretti.
*Dato che l'azione di Demostene stava rischiando di trascinarlo in una
situazione di stallo, Filipp cerc di usare l'Anfizionia Delfica per mettere
in difficolt Atene.
*Filippo cerc di mettere una contro l'altra Tebe e Atene ma fall e
Demostene cerc di avvicinarsi alla citt beotica. Flippo scese quindi in
Grecia centrale con l'esercito macedone prnto a conquistare Delfi.
*Inizialmente l'alleanza Ateniese-Tebana ebbe la meglio ma poi niente
riusc a fermare Filippo che conquist prima Locri e poi Delfi, costringendo
gli alleati a fuggire in Beozia.
*Qui nel 338, a Cheronea avvenno lo scontro finale tra l'agosto e il
settembre e l'esercito macedone, guidato da Filippo e dal figlio
Alessandro, sconfisse duramente gli avversari dimostrando di essere
molto pi potente dal punto di vista militare.
*Con la sconfitta di Cheronea finiva ufficialmente l'epoca della polis
classica, aprendo la via a nuove formazioni territoriali e monarchice che si
imporranno nei decenni successivi.
*Filippo tratt con grande moderazione le sconfitte, imponendo a Tebe
una guarnigione macedone in citt, cosa ripetuta in molte citt chiave
della Grecia, mentre con Atene tratt molto con la componente politica
filo-macedone, che aveva preso il potere dopo la fuga di Dmeostene.
*Atene dovette cedere parte della Tracia alla Macedonia e sciogliere la
sua lega, ma in cambio ebbe la promessa che nessun esercito amcedone
avrebbe oltrepassato i suoi confini.
*Filippo non cerc lo scontro ma la collaborazione con Atene poich era
convinto che solo mantenendo un buon rapporto con la citt di maggior
prestigio culturale della Grecia poteva venire riconosciuto come il
legittimo rappresentante degli interessi panellenici nel mondo.
*In area peloponnesiaca Filippo ag in modo pi duro, penetrando l'area
con l'esercito, ma riusc a far alleare tutte lo popolazioni principali del
luogo (Argivi, Messeni, Arcadi).
*Nel 338 Filippo convoc a Corinto un congresso di tutte le poleis eccetto
Sparta che rifiut di aderire, dove si proclam la pace comune: si stabiliva
prima di tutto la pace e l'autonomia di ciascuna poleis e stato Greco, fu
poi creato un Consiglio Comune di tutti i Greci, i cui vari stati membri
erano presenti in base alla loro importanza e consistenza.
*Filippo non faceva parte del consiglio ma era il comandante generale di
tutti gli eserciti greci e macedoni e dichiar massimo tradimento il servizio
di qualunque greco in un esercito straniero.
*Il Re concluse questo congresso indicendo una nuova symmachia tra la
Macedonia e le citt greche (Lega di Corinto) ?
*Nel 337, l'anno successivo, Filippo propose e ottenne dal Consiglio di
dichiarare guerra alla Persia per punirla della distruzione dei templi greci
avvenuta decenni prima durante le guerre persiane.
*L'esercit varc l'Ellesponto nel 336 cogliendo la Persia in un periodo
difficile dopo la morte di Artaserse III e lo scontro per l'eredit tra Arsete e
Dario III.
*Poco dopo l'inizio della spedizione le cose subirono una brusca svolta:
Filippo venne assassinato da una guardia reale a Ege durante il
matrimonio della figlia con Alessandro il Molosso.
*Anche se pare che l'omicidio fosse a sfondo passionale, molto
probabile che fu frutto di una congiura: Filippo aveva infatti sposato nel
337 la nobile macedone Cleopatra, scatenando le ire della prima moglie
Olimpiade, dell'Epiro, e rovinando i rapporti col figlio di lei Alessandro, la
cui eredit al trono venne messa in discussione.
*Non strano pensare che dietro l'assassino di Filippo vi sia la mano di
Olimpiade o di Alessandro stesso.
*Con l'attentato di Ege mor l'uomo che pi di chiunque aveva messo in
crisi il sistema della poleis classica, i cui principali modelli, ovvero Atene
e Sparta avevano lasciato un vuoto enorme nel corso del IV secolo, vuoto
riempito dalla Macedonia.
*Ma che tipo di era la societ macedone? Per gli studiosi la Macedonia
era una societ di carattere feudale: aveva un economia prevalentemente
agricola e aveva, grazie al terreno montuoso, una grande abbondanza di
legno per costruire navi negli scarsi sbocchi marini che aveva.
*Il Re aveva un potere monarchico di tipo patriarcale, ma era limitato dal
controllo esercitato sia dai nobili che dall'assemblea dell'esercito, di
estrazione popolare, anche se le limitazioni di questi organi erano meno
gravose di quanto si pensasse.

E) Timoleonte e la Sicilia

*In Sicilia dopo la lunga tirannide di Dionisio, proseguita da Dione e


Dionisio II inizi un periodo di caos che spinse il tiranno di Siracusa, Iceta,
a chiedere aiuto a Corinto, che invi una spedizione con a capo
Timoleonte nel 345-344.
*Al suo arrivo sull'isola, Timoleonte trov una situazione di
frammentazione che aveva portato alla nascita di tirannidi cittadine e che
aveva dunque dato a Cartagine la possibilit di una nuova spinta
espansionistica.
*La spedizione corinzia, in realt nata in chiave anti-tirannica per
combattere Dioniso II, assunse presto un carattere anti-cartaginese.
*Iceta, che nel frattempo aveva sconfitto Dionisio II, inizi a vedere i
Corinzi con ostilit.
*Timoleonte, ben accolto in alcune citt sicule, cre una symmachia con
la quale si scontr con Iceta, che si era allineato con la flotta cartaginese
per assediare Ortigia, dove si era rifugiato Dionisio II.
*Dopo il ritiro di Cartagine, Iceta tratt con Timoleonte, che si impadron
cos di Siracusa, dedicandosi ad un'attivit riformatrice e legislatrice,
creando nel 340 una symmachia di citt sia greche che indigene per poter
ricostruire, su basi meno autoritarie il vecchio Stato Territoriale
Siracusano.
*Per i greci il problema principale rimasero i Cartaginesi, che nel 339
sbarcarono nuovamente in Sicilia, costringendo Timoleonte a schierare la
symmachia, che port in maniera offensiva fin dentro al territorio
cartaginese, attaccando Agrigento e vincendo.
*Il carattere Corinzio e Siracusano dell'impresa scaten le invidie dei
tiranni locali, che ruppero con Siracusa e riportarono i Cartaginesi
sull'isola.
*Timoleonte per gioc d'astuzia e nel 338 fece una pace separata con i
Cartaginesi, riconoscendo nel fiume Alico il nuovo confine tra area punica
e area greca (rinunciando ad alcune conquiste).
*Una volta sistemata la questione Punica, Timoleonte pot sottomettere i
tiranni ribelli per poi iniziare la sua politica di colonizzazione panellenica,
chiamando coloni da tutto il mondo greco per creare nuovi insediamenti e
ripopolare quelli abbandonati.
*Timoleonte cre infine una symmachia di citt libere, con una
costituzione democratica, con un assemblea e un boul.

F) La Magna Grecia da Archita di Taranto ad Alessandro il Molosso

*Anche la Magna Grecia era in una brutta situazione: le citt greche,


riunite nella lega italiota, erano in seria difficolt contro le popolazioni
italiche, in particolare i Lucani.
*La potenza pi influente della lega era Taranto, guidata dal 367 da
Archita, politico/filosofo di stampo pitagorico.
*Ormai alle strette, nel 342 Taranto fu costretta a chiedere aiuto alla
madrepadria, che rispose con truppe Spartane alla guida del loro re, che
per cadde in un conflitto contro i Lucani nel 338, che avanzarono
conquistando Eraclea, capitale federale della lega.
*Taranto chiese di nuovo aiuto alla madrepatria, ma qui, dopo la vittoria
di Cheronea erano i macedoni a dominare il nuovo ordinamento politico e
perci non si ebbe risposta fino al 333 quando in loro soccorso giunse
Alessandro il Molosso, zio di Alessandro Magno e sposo di sua sorella.
*Il Molosso si scontr vittoriosamente con gli Italici, cacciando i Lucani da
Eraclea, poi trasfer le sue truppe nell'area tirrenica combattendo Sanniti e
Lucani.
*Per proteggere i suoi domini in italia meridionale, il Molosso strinse un
accordo col possente popolo dei Romani e punt a concepire un
allargamento del suo regno in Sicilia e in Africa.
*Queste sue propensioni imperialiste preoccuparono Taranto, che vedeva
con enorme preoccupazione i Romani e che quindi decise di trovare un
intesa con gli italici, sottraendo il suo supporto al Molosso, che venne
sconfitto nel 330 dai Lucani e assassinato.
*Taranto cerc di avvicinarsi sempre di pi ai Lucani e gli altri italici,
mentre i barbari pi pericolosi diventarono i Romani.

IV) ALESSANDRO MAGNO

A) L'ascesa al trono

*Il personaggio pi famoso della storia greca sicuramente Alessandro


Magno, figura leggendaria presa ad esempio da molti condottieri
successivi.
*La ricostruzione della sua storia per difficile poich molte delle sue
fonti sono posteriori di vari anni e secoli e sono fortemente condizionate
da numerosi particolari romanzeschi, ampliati dalla stessa propagnade
che egli fece delle proprie imprese.
*Nato nel 356 dall'epirota Olimpiade, quinta moglie di Filippo,
Alessandro era destinato a succedere al padre e fu educato dal filosofo
Aristotele.
*Alessandro per rischi di veder compromesso il suo diritto alla
successione quando il padre spos la nobile macedone Cleopatra nel 337.
*I rapporti col figlio degenerarono e non impensabile pensare ad
implicazioni di Alessandro o di sua madre Olimpiade nell'assassino di
Filippo nel 336 a Ege.
*Alessandro, grazie all'appoggio di un autorevole esponente degli
hetairoi, Antipatro, riusc a sbarazzarsi dei pretendenti e a farsi
proclamare re dall'assemblea dell'esercito.
*I problemi che il giovane re deve affrontare iniziano presto: dopo essere
stato riconosciuto tagos dei Tessali e aver ottenuto il titolo di egemone dal
sinedrio della Lega di Corinto deve subito affrontare i barbari limitrofi,
tornati turbolenti dopo la morte di Filippo, soprattutto i Triballi e gli Illiri
nel 335.
*In Grecia, nel frattempo, la falsa notizia della morte di Alessandro in
Illiria spinge il nuovo re persiano Dario III a convincere Tebe a ribellarsi ai
governanti filomacedoni impostati dopo Cheronea, istigando fermenti di
rivolta in molte polis.
*La reazione di Alesseandro per rapida e nel giro di 2 settimane gi a
Tebe, che viene facilmente conquistata gi ad ottobre.
*Con un abile mossa politica Alessandrio lascia che sia il sinedrio della
lega a decidere le sorti di Tebem che viene perci rasa al suolo, i suoi
territori spartiti e i cittadini distrutti in schiavit.
*Alessandro invece pi conciliante con le altre polis, sopratutto con
Atene, alla quale chiede solo la consegna di politici namici, tra cui
Demostene, e si accontenta del semplice esilio di un paio di loro.
*Per ora Alessandro non ha niente da temere in Grecia e pu continuare il
piano del padre in Persia.

B) La Spedizione in Asia

*Fin dal 336 un grosso contingente macedone, inviato da Filippo al


comando del generale Parmenione attivo in Asia Minore, dove da
poco salit il giovane e inesperto Gran Re Dario III dopo un periodo di
turbolenza.
*La motivazione ufficialmente adottata la stessa di Filippo: vendicare la
distruzione dei templi greci fatta da Serse all'apoca delle guerre persiane
e di liberare le citt dell'Asia Minore, dando all'impresa un significato
panellenico,
*Nella primavera del 334 l'avventura ha finalmente inizio e Alessandro
lascia la Macedonia per non farci mai pi ritorno, lasciando il tutto al
reggente Antipatro.
*Alessandro parte con circa 37.000 uomini di cui 14.000 sono macedoni:
non una vera e propria spedizione panellenica, i greci sono presenti in
gran numero solo nella flotta, il cui compito pattugliare l'Egeo contro la
potente flotta persiana.
*La campagna presenta al suo interno un articolata corte che, oltre ai
membri della cancelleria regia, contiene indovini, naturalisti, aristi, poeti e
storici. Alessandro da una grande importanza agli aspetti propagandistici
da trasmettere per dare un significato panellenico alla sua impresa (prima
di partire ad esempio visita la tomba di Achille a Troia)
*Inizialmente la reazione persiana debole, Dario III lascia fare ai satrapi
dell'Asia Minore, che commettono l'errore di sottovalutare l'avversario.
*Ripresosi dai primi fallimentari scontri i Persiani schierano un grosso
esercito nella troade orientale e a Maggio 334 Alessandro affronta la sua
prima battaglia campale contro i persiani e riesce a vincere.
*Una volta ottenuto il controllo sull'Asia Minore settentrionale,
Alessandro si dirige a sud per attaccare le citt della costa e togliere quindi
il supporto terrestre alla flotta persiana.
*A parte Mileto e Alicarnasso che vengono conquistate con la forza, il
resto delle citt greche ioniche accettano con piacere Alessandro che
elimina i governi oligarchici filo-persiani instaurando dove pu regimi
democratici.
*Queste citt non ottengono per l'autonomia e sono costrette a
mantenere delle guarnigioni macedoni al loro interno o a versare dei
contributi per le spese di guerra: sono in una condizione di sudditanza nei
confronti di Alessandro.
*L'avanzata prosegue senza troppe difficolt in Caria, Licia e Frigia e
Alessandro si convince che pu conquistare l'intero impero Persiano.
*A ostacolare i suoi piani ci prova il suo grande avversario Memnone di
Rodi, consigliere del Gran re, che nel 333 lancia un energica offensiva
sull'Egeo per tagliare i contatti tra Alessandro e l'Europa, ma la sua
pericolosa azione viene bloccata dalla sua morte improvvisa.
*A questo punto Dario III non pu che intervenire direttamente con tutto
l'esercito, compreso l'elite della guardia reale e molti mercenari greci, che
da Babilonia muove verso Alessandro, che ha intanto conquistato la
Cilicia.
*Lo scontro decisivo avviene nell'ottobre/novembre 333 ad Isso, in Siria
Settentrionale, dove Alessandro, nonostante in netta inferiorit numerica,
riesce a sfruttare un abile manovra d'aggiramento per attaccare il centro
dello schieramento nemico dove si trova il Gran Re, che si da
precipitosamente alla fuga.
*Con questo rapido successo Alessandro ottiene la cassa militare persiana
e membri della famiglia reale come preziosi ostaggi.

C) Dall'Egitto a Gaugamela
*Dopo Isso Alessandro non insegu Dario III, che fugg in Mesopotamia,
ma decise di continuare a sud verso l'Egitto per chiudere tutti i contatti
terrestri della flotta persiana.
*Ben 8 mesi vengono persi contro Tiro, citt fenicia che non accetta
Alessandro.
*Nel luglio 332 la vitt finalmente cade e la sua punizione brutale.
Questo destino toccher a Gaza poco dopo.
*Del tutto tranquillo l'ingresso di Alessandro in Egitto nell'inverno 332,
che mal sopportava il dominio achemenide.
*Alessandro viene accolto come un liberatore e una volta giunto a Memfi
fa celebrare un rito al dio Apis, dimostrando un grande rispetto per le
credenze religiose locali, che lo aiuta a farsi riconoscere come legittimo
sovrano.
*Molto importante la sosta agli inizi del 331 nella regione del delta
occidentale del Nilo dove, in una terra vergine di fronte all'isola di Faro
fonda una citt destinata a diventare un potente porto commerciale:
Alessandria d'Egitto (la prima di molte fondazioni ononime)
*Dopo i riti di fondazione e aver impostato il piano urbano, Alessandro
riparte verso il deserto libico, desideroso di vedere il potente oracolo del
Tempio di Ammone, molto noto anche ai Greci: il viaggio nel deserto
duro ma, stando alla leggenda, l'oracolo galvanizza Alessandro dicendogli
che il figlio di Zeus ed destinato a dominare il mondo.
*Tornato a Menfi, Alessandro organizza l'assetto amministrativo ed
pronto a dare la caccia a Dario III, che sta cercando di trattare forti
concessioni (pace, alleanza e tutto il territorio fino all'Eufrate) per liberare
la propria famiglia.
*Ma Alessandro rifiuta ogni compromesso e parte verso la Mesopotamia
dove, nell'ottobre 331 nella piana di Gaugamela, a est del Tigri, si svolge
la battaglia finale.
*Nonostante Alessandro abbia poco pi di 50.000 uomini contro i 230.000
persiani, usando un accurata strategia evita l'accerchiamento e come in
passato riesce ad aggirare l'esercito ed attaccare il centro col gran re, che
nuovamente fuge.
*Alessandro dopo la vittoria fa un altro atto di propaganda, promettendo
di usare il bottino per ricostruire Platea e invia parte del bottino alle poleis
che lottarono a Salamina, anche le pi piccole come Crotone che invi una
sola nave.
*Alessandro, con la fuga di Dario III si fa nominare, ancora sul campo di
battaglia, re dell'Asia.

D) Alessandro monarca orientale

*Dopo Gaugamele l'avanza di Alessandro inarrestabile e tutte le grandi


citt Persiane come Babilonia e Susa e i loro tesori si arrendono a lui senza
combattere, mentre Alessandro lascia i rispettivi satrapi al potere.
*Nel 330 Alessandro arriva a Persepoli, dove distrugge il palazzo reale con
un grande incendio per vendicare i templi greci, per far capire al mondo
greco che la sua missione di vendetta compiuta.
*Da li a poco i contingenti delle polis verranno congedati e il ricorso alla
propaganda pan ellenica cesser in quella che d'ora in poi sar una vera e
propria spedizione ai fini di conquista.
*Alessandro ora deve chiudere la questione con Dario III, che rifugiatosi
nella Media, assieme ai satrapi delle provincie orientali cerca di
organizzare una resistenza ma quando Alessandro si avvicina fugge ancora
nella Battriana, il cui satrapo Besso, parente di Dario, depone il re e lo
uccide con onore prima che cada nelle mani del nemico.
*Nel luglio 330 Alessandro raggiunge il palazzo di Bresso, trovando solo il
cadavere dell'avversario che per riporta a Persepoli, dove lo seppellisce
con tutti gli onori nelle tombe reali: Alessandro si considera il legittimo
erede al trono persiano.
*Nella fase immediatamente successiva, mentre Alessandro cerca di
sottomettere le satrapie orientali, inizia la rottura con la tradizione
macedone: Bresso infatti si autoproclamato re Artaserse IV, sfruttando la
parentela con Dario III.
*Per contrattaccare Alessandro decide di farsi accettare dai sudditi come il
vero erede, assumendo usanze, abbigliamenti e comportamenti dei
sovrani achemenidi.
*Questo provoca malcontenti e addirittura vere e propria congiure contro
Alessandro come quella del 330.

E) Alessandro in Asia centrale

*Malgrado le turbolenze di corte, la conquista delle provincie orientali


procede spedita: Alessandro punta la Battriana e nel farlo passa in varie
regioni dell'Asia Centrale dove fonda moltissime colonie tra cui l'odierna
Kandahar o Kabul, costruite in punti strategici per poter controllare
militarmente i territori turbolenti e facilitare gli scambi tra le aree
commerciali del suo nuovo impero.
*Queste citt sono create da un nucleo di mercenari greci e soldati
macedoni in pensione assieme ad indigeni della zona.
*In Battriana le cose si fanno semplice poich Besso fugge a nord in
Sogdiana e i macedoni possono occupare tranquillamente la regione.
*I nobili Sogdiani tolgono il loro supporto a Besso e si accordano con
Alessandro, consegnandogli l'avversario che viene torturato e condannato
a morte da un congresso di nobili persiani.
*Alessandro, conquistate senza colpo ferire Battriana e Sogdiana
raggiunge il fiume Isserte, e qui fonda Alessandria Eschate, baluardo
settentrionale del suo impero e difesa contro i nomadi delle steppe del
nord.
*La situazione non semplice poich alcuni nobili sogdiani, appoggiati dai
barbari delle steppe, scatenano una violenta rivolta che si estende in
Battriana, che impiegher Alessandro per due anni a sedarla, unendo
all'azione militare una forte azione politica, integrando fanti e cavalieri
locali nell'esercito e sposandosi nel 327 con Rossane, figlia di uno dei
nobili sogdiani insorti, chiudendo cos la rivolta.
*Gi nel 328 per i dissidi interni alla corte aumentano e significativo
l'omicidio di Clito, fraterno amico di Alessandro, ucciso da Alessandro
stesso durante una serata alcolica quando lui si mise a decantare le doti di
Filippo e criticando la deriva orientale della monarchia di Filippo.
*La rivolta scoppia quando Alessandro, per non differenziare il
trattamento coi sudditi, impone la pratica persiana della proscinesi, un
particolare inchino, anche ai cortigiani greco-macedoni.
*Del diffuso malcontento si fa voce lo storico di corte Callistene e
Alessandro decide a malincuore di ritirare l'ordine ma per vendicarsi,
all'ennesima congiura, accusa Callistene (innocente) di esserne ispiratore
e lo condanna a morte. Questo causa una rottura totale con Aristotele e
gli altri intellettuali greci che supportavano la sua impresa.

F) La campagna indiana

*Una volta pacificate le due terre ribelli, Alessandro non torna alle regioni
dell'impero e alla fine del 327 decide di proseguire a est verso la
misteriosa India.
*Il suo obiettivo, come successore degli Achemenidi, di ricostruire
l'antico impero persiano, che ai tempi di Daio I arrivava fino al fiume
Indo.
*L'occasione gli viene data quando i sovrani di Tassile e altri regni indiani
gli chiedono aiuto
*Impegnato da varie comunit della valle del Kabul che non vogliono
sottomettersi, Alessandro impiega mesi a raggiungere l'Indo e la citt di
Tassile.
*Qui per si scontra col potente dinasta del regno confinante, Poro, che
non vuole sottomettersi e nel 326 schier un immenso esercito con tanto
di elefanti da Guerra.
*Inizi cos l'ultima battaglia campale di Alessandro che, una volta
superato il trauma degli elefanti,
ancora una volta riesce a chiudere vittoriosamente la battaglia grazie ad
un abile manovra di accerchiamento.
*Il trattamento che viene riservato all'avversario sconfitto non punitivo:
comprendendo che in India aveva bisogno dei capi locali per garantire il
controllo del paese, lascia che Poro rimanga al potere quale suo vassallo.
*La vittoria inoltre l'occasione di creare due nuove colonie militari:
Nicea e Bucefala, in onore del cavallo di Alessandro morto in battaglia.
*La campagna non comunque conclusa: una volta scoperto che l'Indo
non si collegava a sud con il Nilo, decide di costruire una flotta per
raggiungere il mare orientale.
*Fino a dove Alessandro volesse spingersi non si sa, ma molto probabile
che dopo aver scoperto che il mondo non finiva in India come credevano i
Greci, decise di raggiungere il Gange di cui aveva appena scoperto
l'esistenza.
*Quando l'esercito, ormai distrutto dalla marcia forzata sotto le pioggie
tropicali, si rifiuta di proseguire, Alessandro non si comporta come un
monarca orientale, prende nota e a malincuore, dopo aver fatto ereggere
dodici altari nel punto pi lontano da lui raggiunto, il fiume Ifasi, si
rassegna atornere indieto.
*Il sovrano per non rinuncia al suo progetto di navigare sui fiumi fino
all'Oceano meridionale: l'impresa, iniziata a novembre 326 molto
impegnativa poich Alessandro deve affrontare la reistenza dei popoli
locali, rimanendo gravemente ferito e abbandonandosi a massacri violenti
per reprimere gli avversari.
*Nel 325 dopo vari mesi di navigazione l'armata arriva infine a Patala, nel
Delta dell'Indo e quindi all'Oceano: la lunga campagna di conquista e
consolidamento del confine orientale pu considerarsi ormai conclusa.
*Ma anche il viaggio di ritorno divenne un avventura quanto mai
movimentata... Nel dicembre 325 finalmente Alessandro torn nelle
regioni centrali del suo impero.

G) Gli ultimi anni

*La situazione che Alessandro trov di ritorno dall'India non era affatto
tranquilla: in tutto l'impero c'erano forti turbolenze, in molte regioni
erano scoppiate rivolte e non pochi satrapi persiani lasciati al governo
avevano approfittato della sua assenza per commettere abusi e rafforzare
il loro potere creando milizie private.
*Persino un suo buon amico, Arpalo, messo a capo della tesoreria
dell'impero a Babilonia inizi a comportarsi come un sovrano autonomo e
a sperperare a suo piacimento il denaro che doveva amministrare.
*La reazione di Alessandro fu energica e decisa: sostitu gli infedeli e
costrinse i satrapi a sciogliere gli eserciti. Al castigo sfugg Arpalo, che
fugg in Europa con milizie mercenarie e 5000 talenti del tesoro.
*Oltre alla repressione Alessandro si convinse che per governare l'Impero
era necessaria una nuova classe dirigente che comprendesse anche gli
antichi dominatori persiani accanto ai Macedoni.
*Nel 324 a Susa celebr le nozze di 91 membri della sua corte con nobili
persiani, approv 10.000 unioni tra soldati macedoni e donne persiane ed
infine si spos egli stesso con due donne locali: la figlia di Dario III e a figli
del suo predecessore Artaserse III.
*Inoltre riorganizz l'esercito istituendo un nuovo corpo armato di 30.000
persiani equipaggiati e addestrati alla macedone (epigonoi) e l'aggiunta di
nobili persiani nel corpo scelto della cavalleria.
*Tra i macedoni la messa a rischio della loro posizione dominante
nell'impero suscit un malcontento estremo che sfoci in un vero e
proprio ammutinamento, che Alessandro represse nel sangue, mettendo
milizie persiane a capo dei corpi militari pi importanti.
*Alessandro era ormai un monarca autocratico e ci si dimostra nei
rapporti con i connazionali e le poleis: a questi anni risale il decreto sugli
esuli, emesso nel 324 durante i giochi olimpici che imponeva alle citt di
riammettere tutti gli esiliati e di restituire loro tutti i beni confiscati. Lo
scopo di questa riforma era assicurare la presenza in ogni citt di
sostenitori a lui grati su cui contare.
*Questo era una palese violazione dello statuto della Lega di Corinto e
all'autonomia delle polis e comportava crisi interne molto serie per le
citt.
*Oltrettutto Alessandro impose anche la propria divinizzazione, iniziata
dopo le cerimonie pubbliche per la morte del suo caro amico Efestione nel
324.
*Ci per non deriva da una tradizione persiana come si crede, anzi in
greci era cosa comune venerare eroi e condottieri, anche ancora in vita,
come semi-dei divini.
*Non si sa come reagirono le poleis a ci, ma sappiamo che moltr, tra cui
Atene, abbassarono il capo e accettarono anche se a malincuore.
*Anche se il sovrano pi potente del mondo, Alessandro non si ferma e
progetta di espandersi nella misteriosa Arabia, ma nel 323 muore a
Babilonia a soli 33 anni, non si sa se per una malattia malarica o un
avvelenamento.

H) L'Atene di Licurgo e la guerra Lamiaca

*Pochi periodi della storia Ateniese sono stati cos tranquilli come dopo
Cheronea: un periodo caratterizzato da un lungo periodo di pace e una
notevole prosperit finanziaria.
*Autore di ci l'oratore Licurgo, amministratore delle risorse pubbliche
di Atene, un tempo deciso antimacedone ora autore di una politica cauta
e realista, sa che non pu fare nulla contro i Macedoni e quindi cerca di
mantenere un rapporto pacifico.
*Non a caso quando il re Spartano Agide III si ribella ai Macedoni. Atene si
mantiene neutrale.
*Licurgo pot cos concentrarsi sui problemi interni alla polis: grazie alla
sua amministrazione vi fu un sensibile miglioramento della situazione
delle finanze ateniesi, accompagnato da un attivit edilizia estremamente
intensa.
*Egli inoltre riorganizz il servizio militare dei giovani ateniesi, l'efeba, al
compimento dei 18 anni diventavano obbligatori due anni di
addestramento remunerato durante il quale le reclute, oltre all'uso delle
armi, venivano addestrate al vivere comune e ai valori patriottici della
polis.
*La morte di Licurgo, nel 324 diede inizio ad una fase molto turbolenta
per Atene.
*A movimentare la situazione e a ridare vigore ai fautori delle scontro
militare, il cui capo era un ex-collaboratore di Demostene, Iperide, fu la
fuga di Arpalo dall'Asia con un ingente tesoro preso dalla cassa di
Babilonia, che venne accolto da Atene.
*Quando per i macedoni ne chiesero l'estradizione Atene lo imprigion e
gli sottrasse il denaro (ma poi lo lasci fuggire)
*La vicenda innesc un affare politico che coinvolse Demostene che,
processato per essersi appropriato del denaro di Arpalo, fu costretto
all'esilio dal suo ex-alleato Iperide ormai in rotta con lui.
*Alla morte di Alessandro nel 323 i fautori della guerra presero il potere: i
filomacedoni furono surclassati da Iperide e fu deciso che era il momento
di ribellarsi alla potenza egemone cercando alleati.
*Grazie a Demostene, richiamato in patria, Atene si alle con vari popoli
sia della Grecia Centrale che del Peloponneso, sostituendo la lega di
Corinto con una nuova coalizione con a capo Atene.
*Questa coalizione, guidata dall'ateniese Antifilo, prese di sorpresa
Antipatro, reggente di Macedonia e Grecia nominato da Alessandro,
sconfiggendolo alle Termopili e a Platea e costringendolo a fuggire nella
fortezza di Lamia (da cui prende il nome la Guerra Lamiaca)
*La situazione si ribalt nel 322 quando la flotta ateniese sub una dura
disfatta da quella macedone e poi Antipatro, liberato da ingenti truppe di
supporto asiatiche, sconfisse l'esercito alleato.
*Ad Atene la fazione filomacedone riprese potere ed inizi le trattative
con Antipatro.
*Le condizioni imposte dal vincitore furono per durissime: oltre ad
imporre una guarnigione macedone nel Pireo, vi fu un mutamento
costituzionale: dopo un secolo di stabilit la democrazia venne di nuovo
abolita e sostituita da un regime oligarchico che dava diritti politici ai soli
possessori di un censo medio-alto.
*La citt fu assicurata ad un elite filo-macedone tra cui Focione e l'oratore
Demade mentre Iperide venne giustiziato e Demostene, braccato, si
suicid.
*Atene, come il resto delle polis doveva ormai rassegnarsi alla nuova
situazione secondaria.

***PARTE QUINTA: L'ETA' ELLENISTICA***

I) DALL'IMPERO DI ALESSANDRO AI REGNI ELLENISTICI

A) L'et dei Diadochi: lo scontro per l'eredit di Alessandro

*La morte di Alessandro, avvenuta all'improvviso a Babilonia nel giugno


del 323 a.c. Lasciava l'immenso impero in una situazione difficile.
*In primis mancava un erede diretto al trono: l'unico discendente era
ancora in attesa di nascere dalla prima moglie persiana Rossane.
*Era inoltre molto difficile dominare una cos vasta area cos grazie a
Eumene di Cardia si raggiunse una situazione di compromesso, il trono fu
dato a Filippo III Arrideo, fratellastro demente di Alessandro, in attesa
della nascita del figlio naturale (se maschio)
*Accanto a lui venne creato un triumvirato che doveva reggere l'impero:
Cratero doveva sovraintendere come reggente la Persia, Perdicca
amministrava i territori asiatici mentre Antipatro era lo stratego
d'Europa.
*I poteri furono inoltre divisi tra vari generali che erano nelle regioni non
ancora ben pacificate da Alessandro: Eumene in Cappadocia, Antigono
Monoftalmo in Licia, Panfilia e parte della Figia, Leonnato il resto della
Frigia e Lisimaco la Tracia.
*Il primo a muoversi fu Perdicca che, volendo sposare la sorella di
Alessandro, aveva attirato si di se l'ira degli altri, che si erano costituiti in
una lega.
*Perdicca attacc Antigono Monoftalmo (satrapo di Frigia) costringendolo
a fuggire in Europa, ma la sua espansione in Egitto gli cost la vita nl 321
a.c.
*Nello stesso anno Eumene di Cardia, divenuto comandante dell'esercito
di Perdicca, aveva sconfitto gli eserciti di Antipatro e Cratero (che mor in
battaglia)
*La morte di due del triumvirato (Cratero e Perdicca) port nel 321 a
definire un nuovo assetto: a Tolomeo and l'Egitto, a Seleuco l'Asia
Minore superiore (Dalla Mesopotamia all'Indo) ad Antigono Monoftalmo
l'Asia Minore, a Lisimaco la Tracia e al vecchio Antipatro la Macedonia.
*L'ultimo dei triumvirati, Antipatro, emise una condanna a morte contro
Eumene di Cardia, eseguita da Antigono Monoftalmo che aveva dunque
ottenuto la sua satrapia e il comando dell'esercito in Asia, aiutato da
Cassandro, il figlio di Antipatro.
*Il rapporto tra Antigono e Antipatro si strinse ancora quando la figlia di
Antipatro spos Demetrio Poliorcete, figlio di Antigono Monoftalmo.
*La situazione rest calma solo fino al 319 quando, alla morte di
Antipatro, inizi un nuovo scontro tra i diadochi quando Antipatro
design come erede il suo generale Poliperconte invece che il figlio
Cassandro che, adirato, si alle con Antigono e Tolomeo.
*Nei pressi di Ecbatana, in Asia si svolse una battaglia campale nel 319 che
risolse male per Poliperconte, mentre il confiltto tra i due si espanse
anche nella famiglia reale: la regina madre Olimpiade, Rossane e il
piccolo Alessandro IV (erede di alessandro) erano con Poliperconte
mentre altri come la nobile Euridice erano con Cassandro.
*Le poleis si unirono a Cassandro che aveva proposto l'instaurazione di
regimi oligarchici di stampo soloniano
*Nell'ambito dello scontro tra i due nella famiglia reale vi fu una tragedia
nella famiglia reale quando Cassandro, nel 317, fece condannare e
uccidere Olimpiade, deportando Rossane e Alessandro IV ad Anfipoli.
*Cassandro era ormai il vero vincitore del conflitto ma colui che si
rafforz di pi era Antigono Monoftalmo in Asia Minore
*Per fermare la sua espansione Lisimaco, Cassandro e Tolomeo, assieme
a Poliperconte si unirono a combatterlo nel 315 a.c.
*Antigono, accusando Cassandro di aver ucciso Olimpiade, si nomin
nuovo reggente del re e inizi una battaglia senza quartiere con
Cassandro.
*Nella prima fase di questa guerra Antigono Monoftalmo cerc di
attaccare i suoi avversari sul mediterraneo ma fall e dovette trattare la
pace nel 311, tornando allo status quo originale.: Cassandro rimaneva
stratego d'Europa fino alla maggiore et di Alessandro IV, Seluco
rimaneva in Babilonia, Lisimaco e Tolomeo mantenevano i loro regni.
*Uno strappo a questo equilibrio inizi nel 310 quando Cassandro fece
assassinare Alessandro IV e sua madre Rossane.
*Questo diede impulso ad Antigono Monoftalmo che non voleva
rinunciare alle sue mire egemoniche, e nel 307 cerc di crearsi punti di
appoggio nel territorio greco, occupando il Pireo e liberando Atene dal
tiranno imposto da Cassandro, rinstaurando la democrazia.
*Nel 306 il figlio Demetrio Poliotcete conquist Cipro e Salamina,
conquistate poco tempo prima da Tolomeo che voleva espandersi
nell'Egeo.

B) La Nascita delle Monarchie Ellenistiche

*Con il termine Ellenismo si intende l'epoca iniziata dopo la morte di


Alessandro, che si distingue dal fatto che la cultura greca che si diffonde in
un area assai vasta, con un processo di osmosi e mescoltanza con altre
culture, in special modo quelle orientali.
*In particolare in campo delle credenze religiose e infatti in Grecia si
diffondono vari culti di origine orientale, soprattutto quello di Iside.
*La data del 306 a.c pu considerarsi epocale: segna infatti l'inizio
formale delle monarchie ellenistiche.
*Dopo la vittoria di Antigono e Demetrio a Salamina infatti il monoftlamo
assunse il titolo di basileus, datogli dagli ateniesi.
*Negli anni successivi anche Tolomeo, Cassandro, Lisimaco e Seleuco
assunsero questo titolo.
*Il gesto del Monofltalmo, prima di tutti aveva dimostrato che non era pi
possibile ripristinare l'impero di Alessandro, rimanevano solo i regni
ellenistici.
*Negli anni tra 307 e 304, la Grecia fu al centro di una contesa tra
Cassandro, che voleva imporre governi oligarchici a lui fedeli e Demetrio
Poliorcete, che invece era pi propenso ad instaurare democrazie
cittadine e dare alle poleis pi autonomie dal potere monarchico.
*Il conflitto tra i due fu piuttosto duro: inizialmente ebbe la meglio
Cassandro, ma poi Demetrio riprese in mano la situazione
*La sua azione militare fu accompagnata da una saggia politica di dialogo
che permise a Demetrio di ricostruire la lega ellenica nel 302.
*Ma i suoi successi preoccuparono gli altri diadochi: Lisimaco scese in
campo per primo, strappando la Tessaglia a Demetrio, che dovette
correre in Asia ad aiutare il padre, che era sotto l'attacco congiunto di
Tolomeo e Seleuco.
*Nel 301, nello scontro finale a Ipso, l'esercito del Monoftalmo fu
sconfitto e Antigono stesso mor in battaglia.
*La morte di Antigono concluse per sempre il piano di restaurare l'impero
di Alessando e inizi il particolarismo statale che sarebbe esistito fino alla
conquista romana.
*Il regno di Antigono venne spartito tra i vincitori: Lisimaco prese la
Tracia, Seleuco la Soria e Tolomeo la Siria interna, anche se non aveva
combattuto e questo inizi un decennale conflitto tra Seleucidi e
Tolomei.
*La scomparsa di antigono non aveva tolto di scena Demetrio Poliorcete,
anche se la sconfitta di Ipso aveva diminuito molto la sua influenza nel
mondo greco, che aveva invece stabilito forti rapporti con Cassandro e
Lisimaco, facendo crollare la lega ellenica.
*Negli anni successivi Demetrio Poliorcete riusc per a tornare in
politica sposandosi con le figlie di Seleuco e Tolomeo.
*Demetrio si mosse poi contro Atene, scacciando l'ennesimo tiranno e
ripristinando la democrazia.
*Ma a creare una nuova situazione di crisi fu nel 298 la morte di
Cassandro, che cr aspri conflitti nel mondo greco-macedone.
*il figlio ed erede di Cassandro, Filippo IV mor poco dopo e perci gli
successero i figli minori Alessandro e Antipatro.
*La corte si divise quando la regina, che dimostrava da sempre preferenze
per Alessandro, venne uccisa dal fratello Antipatro.
*Alessandro per vendicarsi chiam in aiuto Pirro re d'Epiro e Demetrio,
ma venne ucciso da quest'ultimo per un alterco. Antipatro fu invece
costretto a fuggire e ripararsi da Lisimaco.
*In tal modo, non essendoci pi eredi viventi di Cassandro, nel 293
Demetrio si fece proclamare dall'esercito re di Macedonia e inizi una
politica che, ispirandosi a quella di Filippo II, voleva riunire Grecia e
Macedonia.
*Egl fond una nuova capitale, Demetriade in Grecia centrale,
scontrandosi con l'ira dei Beoti.
*Una volta divenuto Re di Macedonia egli, credendosi l'erede di
Cassandro, inizi a porre limiti alle autonomie locali, imponendo alle citt
magistrati suoi alleati e installando guarnigiorni reali.
*L'eccessivo rafforzamento della sua posizione spinse Lisimaco, Tolomeo
e Seleuco (assieme a Pirro) a stringere Demetrio in una morsa nel 290. Il
Macedone cerc comunque di attaccare Pirro ma il suo esercito lo
abbandon e fu costretto alla fuga.
*La disfatta fece perdere a Demetrio la Macedonia, che venne spartita tra
Lisimaco e Pirro, mentre Atene si liber della sua guarnigione, anche se
riusc a mantenere alcuni territori in Attica e Tessaglia.
*Ma il delicato equilibrio cos formatisi dur poco, Pirro infatti, volendo la
Macedonia tutta per se, convinse Demetrio ad attaccare Lisimaco in Asia
(287). Inizialmente l'azione di Demetrio funzion e sia Sardi che Mileto
caddero ma il contrattacco di Lisimaco lo fece fuggire verso est, dove
prov il timore di Seleuco, che lo attacc, costringendolo alla resa nel
285.
*Demetrio pass cos i suoi ultimi anni in prigionia, morendo nel 283 a 54
anni.
*La sua fine avvantaggi Lisimaco, che costrinse Pirro a ritirarsi nell'Epiro,
rimanendo dunque l'unico padrone della Macedonia nel 284. (Al legittimo
discendente di Demetrio Poliorcete, Antigono Gonata, rimanevano
pochissimi territori sparsi)
*L'eterogenea costruzione statale, resa ancora pi difficile
dall'imposizione fiscale e dalle forti tensioni all'interno della famiglia reale
ne port presto alla fine.
*Part una grande sollevazione contro il re cui prese parte anche Filetero,
potente custode del tesoro regio e fondatore degli Attalidi.
*Di questa sollevazione approfitt il re Seleuco, che nel febbraio 281
vinse la battaglia, dove mor il vecchio Lisimaco.
*Il regno dell'utimo generale di Alessandro cadeva dunque nelle mani del
Seleuco, che gi dominava un enorme territorio dalla Siria all'Iran ma che
a quanto pare puntasse anche alla Macedonia.
*Il suo piano per venne bloccato quando il re venne ucciso nel
settembre 281 da Tolomeo Cerauno, figlio diseredato di Tolomeo I (che
gli aveva preferito il fratellastro Tolomeo Filadelfo) rifugiatosi nella corte
seleucidica.
*Costui riusc a sorpresa a divenire re della Macedonia perch non trov
nessuna resistenza se non quella di Antigono Gonata, che venne per
duramente sconfitto in uno scontro navale. Gonata risc inoltre a stipulare
una pace col figlio di Seleuco, Antioco I, ma mor nel 279 combattendo un
invasione celta in Grecia.
*La macedonia si ritrovava, ancora una volta senza re e senza successori.
Dopo un periodo di lunghe lotte e caos fu Antigono Gonata a farsi
dichiarare Basileus nel 276 grazie al successo militare ottenuto contro i
celti, e grazie alla sua opera la Macedonia ritorn alla prosperit in et
ellenistica.

C) I regni ellenistici: caratteri generali

*I nuovi Stati Ellenistici, sorti nel giro di un ventennio dalla dissoluzione


dell'impero di Alessandro presentano due caratteristiche che li rendono
profondamente diversi dalla polis classica: in primo luogo assumono la
forma di monarchie orientale, barbare, in secondo hanno un grande
estensione territoriale.
*Tre sono i regni ellenistici principali: il Regno Seleucidico, erede
dell'impero persiano, il Regno Tolemaico che recupera strutture
dell'Egitto faraonico e il Regno Antigonide, diretto discendente della
Macedonia di Filippo II.
*Un altra caratteristica di questi regni che la popolazione di origine
greco-macedone solo una minoranza, ma ne rappresenta sempre l'elite
dominante.
*E' per questo che vi una grande colonizzazione, col trasferimento di
migliaia di greci in Oriente per mantenere l'egemonia militare ma anche
politico-culturale, soprattutto nell'impero seleucidico, permettendo una
grande diffusione in Oriente della cultura greca.
*I regni ellenistici rappresentano i primi esempi di monarchia assoluta,
vale a dire dove il sovrano sciolto da ogni vincolo e ha in se tutti i poteri,
senza essere vincolato da leggi o da altri organismi.
*Centrale in questi nuovi stati dunque la figura del Basilues, che
diffonde il proprio potere grazie all'apparato militare e ad un potente
apparato burocratico.
*Fondamentale anche la presenza della basilike chora, ovvero la terra
del re che poteva indicare tutto il regno, soggetto al pagamento di
tribuiti al re oppure indicare dei terreni privati del re: nei regno tolemaici
e seleucidici il sovrano infatti il pi grande proprietario terriero,
*La centralit politica della basilike chora si riflette nei rapporti con le
popolazioni indigene, i laoi, che venivano organizzati in villaggi, che
costituivano le unit fiscali da base del regno per la riscossione dei tributi.
*Questi laoi vivevano spesso nelle terre del re in una condizione non
dissimile da quella dei servi della gleba medievali, una dipendenza
collettiva di carattere fiscale.
*Per i Laoi inglobati nelle nuove urbanizzazioni la situazione era varia:
poteva migliorare poich potevano diventera paroikoi ovvero uomini liberi
ma senza la piena cittadinanza, poteva rimanere la stessa o poteva
addirittura peggiorare, indebitandosi e divenendo schiavi.
*Uno dei maggiori problemi provocati dalla nascita di questi regni fu
quello dei rapporti che i nuovi poteri monarchici instaurarono con le
polei greche.
*Diversamente da quello che si crede l'et ellenistica non signific la fine
della poleis classica ma le citt si trovarono in una situazione nuova, dove
era pi difficile proteggere la propria libert ed autonomia.
*Gi Alessandro aveva impostato il problema ovvero l'incorenza dei re
ellenistici che per propaganda si spacciano come diefensori delle libert
ed autonomie cittadine ma che poi cercano di imporre la loro egemonia,
anche con la forza, imponendo
*Non bisogna per sopravvalutare la capacit dei re d'imporsi alle poleis,
che spesso erano restie ai loro ordini: Gli Stati Ellenistici erano infatti una
fusione di territori molte poleis politicamente disomogenee tra loro,
tenute assieme dalla figura del sovrano.
*Per dominarli il re doveva usare quindi o la forza o un accurata politica
di relazioni con le elite locali.
*Le poleis disponevano inoltre di una certa liquidit ovvero potevano
cambiare fronte essendo piccoli stati che mantenevano una certa
indipendenza nella politica di potenza dei grandi Stati.

II) IL MONDO ELLENISTICO

A) Il Regno di Macedonia

*Antigono Gonata, figlio di Demetrio Poliorcete e nipote sia di Antigono


Monoftalmo che dell'Antipatro, fu colui che infine ascese al trono di
Macedonia nel 276 a.c.
*Ormai per il regno macedone non poteva puntare in termini universali
e doveva solo limitarsi a governare il proprio territorio e a stabilizzarne la
sfera d'influenza.
*A differenza dei regni di Siria e d'Egitto, il re era obbligato a rispettare ad
alcune regole consuetudinarie tipiche della monarchia macedone: senza
dubbio i nobili macedoni riuscivano a condizionare molto la vita dello
stato, influendo sul sovrano come principali collaboratori.
*Dopo aver sconfitto i Celti nel 277 e Pirro nel 272, Antigono Gonata cerc
di rafforzare la sua presenza in Grecia favorendo tiranni suoi fedeli e
installando guarnigioni in punti strategici.
*Inizi inoltre una politica marittima volta a sottrarre ai Tolomei
l'egemonia nel Mar Egeo.
*Questa nuova politica non poteva non inquietare Tolomeo Filadelfo
d'Egitto che cerc in tutti i modi di costituire una coalizione tra tutti coloro
che in Grecia erano contrari alla restaurazione macedone.
*Oltre all'egitto nella coalizione parteciparono Sparta, guidata da Re Areo
I e Atene, guidata da Cremonide.
*La Guerra inizi nel 267 a.c. E fu chiamata Guerra Cremonidea, ma le
cose non andarono bene per la coalizione: le truppe di Antigono Gonata
sconfissero e uccisero il re Areo nel 265 e assediarono Atene, che si arrese
nel 262, iniziando un lungo periodo di sottomissione alla Macedonia che
dur fino al 229.
*Successivamente Antigono Gonata decise di mettere in difficolt l'Egitto
e si alle al re Seleucide, facendo sposare il figlio Demetrio con la sorella
di Antioco II. Assieme sconfissero la flotta tolemaica nel 255.
*Verso il 253 il potere macedone in Grecia, rafforzato con la caduta di
Atene entr in crisi quando il vicer Alessandro si ribell.
*Allo stesso tempo in Grecia centrale e nel Peloponneso acquistarono
sempre pi peso due entit politiche, la Lega Etolica e la Lega Achea,
quest'ultima appoggi la ribellione del vicer.
*Questa ribellione dur per meno di un decennio e nel 245 era gi finita
e la Grecia era tornata al controllo di Antigono Gonata.
*Essendo rimasti suoi alleati, gli Etoli ebbero il permesso di diffondersi nel
Peloponneso, preoccupando gli Achei.
*La reazione degli achei, circondati, spinse lo stratego acheo Arato di
Sicione ad attaccare la Macedonia direttamente, colpendo Corinto nel
243, assicurandosi la protezione internazionale del nuovo re Tolemaico,
Tolomeo III Evergete.
*Tagliato nuovamente fuori dall'Istmo e minacciato dagli Egizi, Antigono
Gonata decise di abbandonare ogni azione in grecia fino alla sua morte
nel 239 a.c. Anche se Atene era ancora sotto il controllo macedone.
*Il successore, Demetrio II, cambi alleanze, diventando alleato dell'Epiro
e nemico della lega etolica, iniziando nel 239 la guerra demetriaca contro
la Lega Etolica, che nel frattempo aveva stretto una pace ed alleanza con
la Lega Achea.
*La guerra non ebbe grandi risultati per nessuno dei due.
*Nel frattempo una crisi dinastica nell'Epiro lo fece lentamente scivolare
nell'area d'influenza Illirica, che si fece sempre pi minacciosa. Contro di
essi mor Demetrio II nel 229, lasciando un figlio minorenne e caos alla
corte.
*A governare fu un cugino di Demetrio II, Antigono III Dosone, che
divenne tutore del re e mantenne il titolo anche quando i Macedoni gli
offrirono la corona nel 227.
*Nel frattempo in Grecia la Tessaglia si ribell agli Etoli/Macedoni e anche
Atene si liber, anche se non ader alla lega achea.
*Nel frattempo la Lega Achea, sempre pi forte, spinse il re Spartano
Cleomene III a dichiararle guerra per riconquistare l'egemonia perduta nel
peloponneso, iniziando nel 229 la Guerra Cleomenica.
*Antigono III Dosone decise di rimanere fuori dalle questioni Greche,
muovendosi per oscuri motivi in Asia Minore, ma quando Cleomene,
dopo aver ottenuto il potere a Sparta sconfisse gli Achei nel 227 e 226,
Arato propose al Dosone un alleanza in cambio della restituzione di
Corinto e dintorni.
*Cercando di tornare ad espandersi nel Peloponneso, Dosone accett e
attacc il re Cleone che si ritir a Sparta. Dosone, assieme a Arato, cre
una nuova alleanza ellenica, costutita non da citt ma da federazioni per
poter circondare Sparta e la Lega Etolica, alleate e aiutate dai Tolemaici.
*In parte questa decisione fu anche suscitata dalla fine della prima guerra
illirica (228) quando i Romani sconfissero gli Illiri, integrandoli nella loro
protettorato.
*Gli scontro tra la nuova lega ellenica e gli Spartani inizi nel 223 ma non
avvenne nulla di importante fino al 222 quando in una battaglia navale
prevalse il Dosone che costrinse alla fuga in Egitto il re spartano.
*Per la prima volta Sparta venne conquistata da un popolo straniero, ma il
Dosone la tratt con benevolenza.
*Poco dopo Antigono III Dosone, colui che aveva risollevato le sorti della
Macedonia, dovette tornare in patria per combattere gli illiri, morendo
nel 221, lasciando il trono al legittimo erede Filippo V, diciassettenne.
*Sin dall'inizio del suo regno il giovane, affiancato da un consiglio di
reggenza, dovette affrontare una nuova guerra nel 220, la Guerra
Sociale (o guerra degli alleati) iniziata come un confronto tra Achei e Etoli
ma che si propag all'intera Grecia e Macedonia quando si tirarono in
mezzo i rispettivi alleati.
*Questo scontro fin solo nel 217 grazie alla mediazione di Tolomeo IV e fu
raggiunto perch Filippo V riteneva pi intelligente allearsi con gli Etoli
vista la grande minaccia romana selle sponde dell'adriatico.

B) L'Egitto dei Tolomei

*Dei regni ellenistici, l'Egitto dei Tolomei fu quello pi compatto sotto


l'aspetto etno-geografico.
*La tradizione politico-amministrativa che venne eredita era quella
faraonica, anche se i greci aggiunsero elementi di novit.
*Carattere essenziale del regno tolemaico era, sul piano amministrativo, la
centralizzazione che faceva capo alla figura del re, che considerava l'intero
regno la sua casa inoltre aveva un ampio patrimonio personale, la
terra del re che veniva coltivata da affittuari.
*Accanto alla terra del re esisteva la terra sacra dei templi, la terra
cleruchica assegnata ai coloni militari, la terra data in dono come
gratifica agli alti funzionari ed infine la terra privata.
*A rafforzare la figura del basileus c'era anche il culto del sovrano, erede
dei Faraoni e quindi dio vivente figlio di Amon-Ra.
*La compattezza del territorio egiziano e le ricche risorse agricole
facevano si che l'Egitto potesse vivere in una sorta di isolamento, anche se
dovevano stare in guardia dalle invasioni dall'Asia.
*Fu per questo che Tolomeo I, primo diadoco a cui non interessava
ripristinare l'impero di Alessandro, occup nel 319 la Celesiria, territorio
tra Egitto e Siria, fondamentale per potersi difendere via terra da minaccie
asiatiche.
*Successivamente la Celesiria pass ad Antigono Monoftalmo e alla sua
morte and al re Seleuco, ma Tolomeo gliela strapp.
*Il controllo della Celesiria fu alla base di sei lunghe guerre tra Egitto e
Siria.
*Oltre al controllo della Celesiria per difendersi l'Egitto doeva disporre di
solidi punti d'appoggio nelle isole dell'Egeo e nell'Anatolia meridionale.
*Questo espansionismo difensivo lo port a scontratsi con Antigono
Monoftalmo e il figlio Demetrio per il dominio di Cipro e Rodi.
*Per supportare la flotta l'egitto aveva bisogno di materie prime (legname
e ferro in primis) che mancavano in Egitto. Inizi cos il cosiddetto
mercantilismo tolemaico, che alla conquista di territori ricchi di materie
prime, puntava sui mezzi economici.
*Era dunque soprattutto la vendita all'estero del grano che garantiva al
paese la valuta in oro e argento indispensabile per reclutare le truppe
mercenarie.
*Il re, che teneva nelle mani, tramite la sua burocrazia, il mercantilismo di
stato, si spinse fino a vietare la circolazione di monete estere all'interno
del paese, costringendo i mercanti a acmbiare le monete con quelle
tolemaice o a farle riconiare controllati da un funzionario regio.
*I Tolemaici sono dunque uno stato protezionista in campo economico, a
cui affianca una politica di espansione nell'Egeo.
*I primi conflitti con la Siria Seleucidica iniziarono nel 281 dopo
l'assassino del re Seluco, quando Tolomeo II ne approfitt per attaccare la
Siria, ma non ebbe risultati eccezionali.
*La guerra tra le due dinastie si interruppe con una pace nel 279 ma
riprese gi nel 274 con la Prima Guerra di Siria.
*I dettagli su questa guerra ci sono ignoti, ma sappiamo che fin nel 271
senza grandi cambiamenti.
*Negli anni successivi la politica tolemaica pose al centro dei suoi interessi
la Grecia e il Mar Egeo, offrendo il suo aiuto alla coalizione antimacedone
all'epoca della Guerra Cremonidea.
*In quegli stessi anni si diffusero in tutta la costa Ionica dell'Asia Minore,
Da Efeso ad Alicarnasso.
*La morte del monarca Antioco I di Siria diede a Tolomeo II la scusa per
riprendere le ostilit coi Seleucidi nel 261, ma questa seconda guerra
sfavor Tolomeo, dando al successore Seleucide Antioco II il controllo della
Ionia e un grande vantaggio sull'Egitto.
*La perdita di potere dei Tolemaici colp anche l'area ionica, che venne
presa dagli Etoli e poi da Rodi.
*La Guerra fin nel 253 con un trattato di pace che prevedeva per che
Antioco II ripudisse la moglie per sposare Berenice, figlia di Tolomeo II
*Questo patto matrimoniale fu concluso per favorire una coesistenza
pacifica tra i due imperi, ma fu invece alla base del nuovo conflitto tra
Egitto e Siria.
*I due sovrani morirono pi o meno contemporaneamente nel 243: prima
Tommaso II, al quale successe Tolomeo III Evergete, poi Antioco II che
per design come successore Seleuco II, figlio della moglie siriana
ripudiata e non di quella egizia.
*L'Asia minore riconobbe come re Seleuco II mentre il resto dell'impero di
schier col figlio di Berenice, che chiam in suo supporto il fratello
Tolomeo III, ma la guerra non concluse nulla perch il re egizio dovette
tornare presto a casa per risolvere dei disordini interni.
*La pace venne proclamata nel 241 quando, dopo l'assassino di Berenice
e del figlio, Seleuco II rimase l'unico vero re Seleucidico.
*Questa pace aveva comunque favorito l'Egitto che aveva nel frattempo
conquistato nuovamente alcune aree marittime ioniche e anche tratti di
Ellesponto e Tracia.
*Seleuco II si pote ritenere comunque soddisfatto di aver ottenuto il
trono, ma dovette presto affrontare ribellioni interne e la minaccia del
Regno di Pergamo
*Negli anni successivi Tolomeo III lasci perdere gli affari asiatici e si
concentr su quelli Greci, supportando le citt greche contro il dominio
macedone, che minacciava l'egemonia tolemaica nell'Egeo.
*Tolomeo III non fece per nessun intervento diretto poich stava
cercando un tacito accordo con la Macedonia poich era preoccupato
della situazione in Siria.
*Qui infatti nel 225 era divenuto re Seleuco III che aveva iniziato la
riconquista dell'Asia Minore occupata dal regno di Pergamo. I Tolemaici
temevano infatti che nella sua opera di riconquista presto la Siria avrebbe
attaccato la Celesiria.
*Il timore si rivel fondato quando, dopo l'assassinio di Seleuco III nel 223
sal al trono Antioco III, la cui priorit era proprio il recupero dell'are, che
port nel 219 alla quarta guerra di Celesiria tra Egitto e Siria.
*Il nuovo re tolemaico Tolomeo IV Filopatore non riusc a fermare i
Seleucidi, che arrivarono a minacciare lo stesso Egitto.
*Gli egiziani, temendo che il nemico arrivasse alla regione del Delta,
decisero di rompere le dighe, allagando il territorio e facendo ritirare
Antioco.
*Questo per mostr alle autorit tolemaiche che non avevano ne mezzi
ne uomini per avere un esercito sufficentemente forte a resistere ai
Seleucidi e perci fecero un arruolamento di 20.000 truppe indigene
fornite di equipaggiamento oplitico.
*Allo scadere della tregua nel 218 Antioco III attacc nuovamente la
Celesiria ma il nuovo esercito di Tolomeo IV lo sconfisse nel 217 a Rafia.
Ma la vittoria caus conseguenze negative per gli equilibri socio-politici
del regno tolemaico.
*L'arruolamento di egizi aveva danneggiato la superiorit della classe
dirigente greco-macedone iniziando un periodo di rivolte e sollevazioni, di
resistenza passiva al fisco e di abbandono dei posti di lavoro, fino al vero e
proprio brigantaggio.
*In risposta ai nuovi problemi il basileus decise di accontentare la rinata
coscienza nazionale egiziana assumendo titoli e abbigliamenti sempre
pi locali e faranoici.
*Dopo il fallimento del 217 Antioco III decise di lasciare stare l'Egitto e si
occup prima della rivolta del cugino Acheo (216-213) e poi una
campagna di sei anni per riappacificare le provincie d'Oriente (212-205)
*La ripresa di potere della Siria e della Macedonia di Filippo V fu
accompagnata dall'Egitto, il grande ammalato dove la crisi sociale era
stata aggravata da una serie di sovrani pi interessati al lusso di corte che
ai problemi del paese.
*La situazione si aggrav quando nel 204 sal a soli 6 anni il re Tolomeo IV
Epifane: a quel punto Antioco III e Filippo V iniziarono un patto segreto
per spartirsi l'Egitto.
*Antioco attacc la Celesira conquistandola nel 200 a.c., a sua volta
Filippo attacc i possedimenti tolemaici in Egeo e Asia Minore, cercando
poi di marciare contro Pergamo, ma fallendo.
*Preoccupati per l'espansionismo macedone, i re di Rodi e di Pergamo
chiesero aiuto al Senato Romano, inizando sempre nel 200 la Seconda
Guerra di Macedonia, che cambi gli equilibri del mondo ellenistico per
sempre.
*La guerra tra Tolomeici e Seleucidi termin 30 anni dopo quando l'Egitto
nel 170 fece l'errore di attaccare la Siria per riprendere la Celesira.
*La risposta di Antioco IV Epifane fu rapida, penetr nel territorio egizio
senza colpo ferire, scatenando il caos nell'Egitto e il re venne deposto.
*Antioco fall l'occupazione di Alessandria e torn indietro, ma quando il
re egiziano torn al potere Antioco Epifane riprese la guerra tornando in
Egitto nel 168 ma dopo aver conquistato Menfi e essersi fatto nominare re
d'Egitto, ad Alessandria fu raggiunto da un inviato romano che portava
ordini dal Senato che gli imponeva di ritirarsi dall'Egitto. Antioco non
ebbe scelta se non obbedire.
*Questo episodio dimostra la nuova realt che ormai stava prendendo
piede in epoca tardo-ellenistica: i re godevano di una sovranit limitata, a
prendere le decisioni era ora la nuova potenza di Roma.

C) Il regno dei Seleucidi

*Il regno dei Seleucidi, che all'epoca di Seleuco I raggiunse la sua


massima estensione, era quello che aveva ereditato la maggior parte
dell'Impero di Alessandro (e di quello persiano) e andava nel 312 dall'Asia
Minore alla Mesopotamia, dalla Siria all'India.
*La sua caratteristica era l'estrema eterogeneit delle regioni che lo
formavano, che rendeva impossibile la conduzione di una politica
economica comune. Il regno rimaneva unito in ambito politico-miliatre
grazie alla forza dei sovrani.
*L'enorme variet etno-culturale veniva mantenuta unita dal grande
ruolo che ricopriva la cultura greca, diffusa grazie al grande impulso
all'urbanizzazione dato da Alessandro Magno prima e dal Selucidi poi.
*In questo impero pi che in altri si afferm infatti per secoli la cultura
ellenistica.
*Altro elemento unificatore era la figura del sovrano, che aveva un culto
di carattere divino.
*Quando Seleuco mor nel 281, ucciso da Cerauno, suo figlio Antioco I,
satrapo dell'Asia Orientale a est dell'Eufrate sal al trono in un epoca non
facile, con la Siria, cuore del regno, in rivolta e l'Asia Minore dove la
dinastia Britina, le citt della lega del nord e Antigono Gonata cercavano di
prendere il regno.
*Antioco seppe allearsi con Antigono Gonata ma i Britini fecero appello ai
barbari Celti Galati. (277) che Antioco fatic a scacciare.
*Alla fine degli scontri il re Seleucide fu subito trascinato nella prima
guerra di Siria con l'Egitto (274-271) col fallito tentativo di riprendere la
Celesiria.
*Nel 266 la sua morte scaten una crisi dinastica che fin nel 261 con la
salita di Antioco II, che inizi presto una seconda guerra con l'Egitto che
port al recupero di gran parte dei territori persi in passato.
*Ma Antioco II mor presto e la sua successione port a una terza guerra
con l'Egitto (vedi prima) e alla fine sal al potere Seleuco II, figlio di
Antioco II e della prima moglie Laodice.
*Il nuvo sovrano di trov subito a contatto con due grossi problemi, da un
lato l'instabilit delle satrapie orientali, dall'altro la ribellione di Antioco
Ierace in Asia Minore.
*Antioco Ierace, fratello di Seluco II, era stato nominato vicer dell'Asia
Minore ma al termine della guerra non volle accettare l'ordine di deporre
la carica.
*Nel 241 Seleuco II attacc l'Asia Minore e Antioco Ierace non esit a
chiedere aiuto ai barbari Galati, che sconfissero l'esercito regio nel 239.
*Il re ripieg in Cilicia lasciando l'Asia minore al fratello che per, non
riuscendo a trattenere le ingerenze dei Galati li dirott verso Pergamo,
irritandone il re che nel 237 attacc e sconfisse Antioco Ierace, che fu
costretto ad abbandonare definitivamente l'Asia Minore a Pergamo nel
227.
*Mentre Seleuco II era impegnato in queste guerre in Occidente, le
satrapie orientali erano fuori controllo: i Persiani risucivano a controllarle
poich il loro centro politico si trovava in perside, mentre l'impero
Seleucide aveva il centro spostato verso il Mediterrao.
*Proprio dalla Perside e dall'India inizi l'allontanamento dal dominio
centrale, mentre a pi riprese (245 e 240) i Parti minacciarono pi volte il
regno a oriente, tanto che Seleuco II dovette fare pace con il fratello
Antioco per fermarli, ma la sua spedizione fu fermata per dare priorit a
fermare la minaccia di Pergamo ad occidente.
*Era chiaro che i Seleucidi tendevano a dare molta pi importanza alla
parte occidentale dell'Impero rispetto a quella Orientale.
*Dopo Seluco II e Seleuco III, assassinato, sal il ventenne Antioco III che
affid ad Acheo, l'eroe che tra il 223 e 222 aveva scacciato i Pergameni
dall'Asia Minore il controllo dell'Asia Minore stessa.
*Presto Acheo si ribell prendendo il potere in Asia Minore e Antioco III si
dovette alleare con Attalo di Pergamo nel 216 per sconfiggerlo nel 212.
*L'Asia minore fu reincorporata nel regno ma molti territori furono dati
come ricompensa ad Attalo.
*Una volta sistemata l'Asia, Antioco III inizi una grande spedizione,
l'Anabasi, per recuperare le satrapie orientali, che erano in uno stato di
anarchia.
*Antioco III nel giro di sei anni and in Armenia, Media e in Battriana e al
termine della spedizione cap che la conquista militare era impossibile e
che era molto pi funzionale creare una rete di alleanze coi re locali per
rafforzare le frontiere orientali dell'Impero, minacciate dai Parti.
*Tornato in patria nel 205 Antioco III assunse il titolo di Gran Re, re
supremo che domina su tutti gli altri re, iniziando una riforma
amministrativa dell'impero, abolendo le satrapie e sostituendole a
provincie pi piccole dominate da strateghi fidati.
*Questo rafforz il regno militarmente ma ormai non si poteva riportare
l'Impero alla gloria del tempo di Seleuco I, ormai la nuova potenza alla
ribalta era Roma.

D) Il Regno di Pergamo

*Le origini dei regno di Pergamo risalgono all'epoca dei diadochi quando
Filetero, comandante di Lisimaco a cui era stata affidata la rocca di
Pergamo e 9000 talenti, lo trad e nel 283 si schier con Seleuco,
ottenendo in cambio di poter diventare il dinasta della citt e dintorni.
*Egli us il tesoro per creare un buon esercito e stringere alleanze con le
poleis della costa.
*Alla sua morte nel 263 il successore Eumene I ruppe coi Seleucidi e
assunse una posizione di indipendenza, riescendo a vincere un
importsnte battaglia con Antioco I, aumentando notevolmente il territorio
di pergamo.
*Eumene I abilmente mantenne una posizione di neutralit nelle guerre
tra Egitto e Siria tra il 260 e il 241, quando mor gli successe il nipote
Attalo I.
*Come gi detto, durante la guerra fratricida tra Seleuci II e Antioco
Ierace, quest'ultimo chiam in campo i Galati che poi, divenuti ingestibili,
vennero orientati ad attaccare Pergamo.
*Nel 236 Antioco I per le vinse ed assunse il titolo di Basileus,
continuando negli anni successivi a combattere i barbari in asia minore
*Nel 229 Attalo I attacc Antioco Ierace e dopo ripetute vittorie nel 227
lo scacci dall'Asia Minore. Questo indic la momentanea fine del
dominio seleucide in Asia Minore.
*Questo espansionismo Pergameno preoccup Seleuco II, ma la sua
morte blocc i suoi piani, idem per il successore Seleuco III.
*Fu nel 222 il vicer Acheo attacc Pergamo, sottraendogli tutto quello
che aveva conquistato in Asia Minore fino a farlo rinchiudere nella sola
Pergamo.
*La ribellione di Acheo fece riappacificare il nuovo re selucide Antioco III e
Attalo I, che assieme sconfissero Acheo nel 212 e in cambio dell'aiuto la
Siria pemise a Pergamo di recuperare parte dei territori perduti.
*Negli anni successivi Attalo si allontan da Antioco e si avvicino, tramite
l'alleanza con la Lega Etolica, a Roma, al fianco della quale combatt la
Prima Guerra di Macedonia, ottenendo buoni territori nel 205.
*I frutti maggiori di questa alleanza vennero dopo la guerra tra roma e la
Siria, quando il re Eumene II ottenne, con la Pace di Apamea (189-188)
rusc ad ottenere dal Senato Romano tutti i territori dell'Asia Minore
sottratti ai Seleucidi.
*Pergamo rimase il principale punto di riferimento romano in Oriente.
*I rapporti tra due, da sempre buoni, ri incrinarono nel 168 quando Roma
si rifiut di aiutare Eumene II nella lotta contro i Glati ed inoltre gli
sottrasse i frutti della vittoria dando alla Galazia l'autonomia.
*La strategia di contenimento di Pergamo iniziata da Roma si ferm con
Attalo II (156) che ripristin i rapporti tra le due. Succeduto da Attalo III,
costui nel 133 lasci il regno in eredit a Roma.

E) Monarchie minori: il Regno di Bitinia

*La Bitina era un piccolo stato, abitato da una popolazione di origine


tracica che occupava una lingua di terra tra il Mar Nero fino al fiume
Sangario.
*Gi in et persiana era governata da una dinastia locale, vassalla del Gran
Re ma che aveva sempre goduto di autonomia e indipendenza, cosa che
continu anche all'epoco di Alessandro Magno.
*Secondo la tradizione fu il re Zipoites I nel 297 che si fece nominare
basileus rifiutando di sottomettersi a Lisimaco e poi si scontr con Antioco
I per dominare l'area degli stretti e ottenere uno sbocco sul mare.
*Nel 277 il successore Nicomede I chiam in soccorso i Galati e ottenne lo
sbocco sul mare, creando nel 260 la nuova capitale Nicomedia.
*Quest'area era di grande interesse per i Seleucidi, quindi venne stretta
un alleanza difensiva con l'Egitto Tolemaico.
*Questa politica fu proseguita dal figlio Ziaelas mentre il nipote Prusia I
strinse nuovi legami con gli Antigonidi macedoni (202), sposando una
sorella di Filippo V.
*Prusia appoggi Filippo V nella prima guerra macedone, ma poi rimase
neutrale nella seconda e questo lo salv dal disastr (197).
*Nella terza guerra macedone (171-167) pass dalla neutralit al sostegno
attivo di Roma, entrando stabilmente nell'orbita politica romana finche
nel 74, alla morte del re Nicomede IV, il regno non venne lasciato in
eredit a Roma.

F) Il Regno del Ponto

*La fondazione di questo regno fu agli inizi del III secolo grazie a
Mitridate, un avventuriero di origine persiana, che sfid Seleuco I,
ottenendo l'indipendenza.
*I rapporti tra i due regno migliorarono quando il nipote Mitridate II
spos la sorella di Seleuco II nel periodo della terza guerra di Siria (246-
241)
*Fu nell'epoca di Mitridate II che il regno del Ponto assunse una buona
consistenza terrioriale e politica, che preoccuparono sia Rodi che
Pergamo.
*Il nipote Farnace I (183) attacc la Galazia e la Cappadocia, scatenando
una coalizione guidata da Eumene II del Ponto, che lo sconfisse e annull
le mire espansionistiche del Ponto in Asia Minore.
*Il successore Mitridate IV Filopatore strinse rapporti di amicizia col
senato romano e rinunci ad ogni espansione territoriale, aiutando
invece Roma nella III guerra punica (150), ricevendo in cambio la Frigia.
*Il successore Mitridate V volle continuare la linea espansionistica ma nel
120 venne ucciso da una congiura che lasci campo libero a Roma, che gli
sottrasse la Frigia.
*Questo atto di ingratidudine rimase profondamente nel cuore del
successore Mitridate VI Eupatore, che sal al trono del 112.
*Mitridate VI inizi ad alimentare l'odio anti-romano espandendosi nelle
regioni attigue, ma quando il suo alleato Nicomede III di Bitina (107)
invase la Cappadocia, inizi un contrasto tra i due, che fece imporre a
Mitridate VI il figlio sul regno di Cappadocia.
*I contrasti tra i due re alleati irrit Roma, che impose a entrambi di
ritirarsi, mettendo sul trono di Cappadocia un re straniero, Ariobarzane.
*Mitridate VI chiese aiuto al re d'Armenia Tigrane per riprendere la
Cappadocia per suo figlio e questo spinse Roma ad inviare una missione in
Oriente, guidata da M.Aquilio, che riconferm Ariobarzane e poi invase il
Ponto, iniziando la prima Guerra Mitridatica (88-84).
*Il re del Ponto, sfruttando l'odio delle popolazioni per Roma otten
300.000 uomini, con i quali sconfisse Nicomede e poi M.Aquilio.
*Mitridate espande la sua influenza in Asia Minore, in Cappadocia, in
Ponto e poi nell'area degli stretti e si diffuse nell'Egeo, presentandosi alle
citt greche col volto benevolo del sovrano filelleno, che lo accolsero con
entusiasmo
*Nello stesso anno Atene guid la ribellione contro l'oligarchia filo-
romana e chiese aiuto allo stratego Archelao, uomo di Mitridate in Grecia.
*Per combatterlo Roma invi Silla, che sconfisse Archelao e sottopose
Atene ad un assedio, saccheggiandola tra 87 e 86.
*Mitridate scese in campo con un grande esercito ma fu sconfitto da Silla
a Cheronea.
*Durante la guerra il re del Ponto mostr alle poleis greca il suo aspetto
da despota, con grandi prelievi forzati di denaro per continuare la lotta,
dando inizio ad una lunga serie di rivolte in tutto il suo regno.
*Resosi conto che la situazione era brutta, Mitridate tratt con Silla nel
85 e giunse ad una pace per lui molto dura, che prevedeva la perdita di
Bitinia e Cappadocia, ma poich Mitridate si rifiut di abbandonarla la
guerra si protrasse fino al 81.
*Nel 74, alla morte di Nicomede IV, egli lasci la Bitinia in mano ai romani
e sfruttando il caos iniziato da ci. Mitridate VI cerc di invaderla ma roma
rispose inviando Lacullo, che sconfisse Mitridate in Bitinia e lo segu in
Ponto, scacciandolo.
*Mitridate fugg da Tigrane in Armenia mentre il Ponto divenne provincia
romana.
*Lacullo insegui i due in Armenia e ne conquist la capitale ma i due re
fuggirono.
*Quando Lacullo venne richiamato a Roma, Mitridate attacc il Ponto e lo
riconquist nel 67, ma poco dopo Roma mand in campo il suo nuovo
condottiero, Pomepeo, che nel 66 occup Cappadocia e Ponto,
costringendo Mitridate VI alla fuga, quando mor nel 63 a.c.
G) Il Regno Greco-Battriano

*Alla morte di Alessandro Magno, i popoli orientali rimasero tutti


tranquilli tranno quelli nel regno di Battriana, nell'Iran Orientale,
spingendo i coloni greci ad essere rimpatriati per la difficolt estrema di
mantenere il confine dalle invasioni di nomadi delle steppe.
*Assorbita nell'egemonia Seleucida, la Battriana si dichiar indipendente
sotto il dominio del satrapo Diodoto (239) mentre i Seleucidi erano
impegnati nella Guerra di Laodice.
*Questo avvenne perch i Seleucidi erano sempre pi concentrati sul
fronte occidentale, lasciando quello orientale senza controllo.
*Dopo il 230 Seleuco II cerc di attaccare i seccessionisti, che sotto la
guida di Diodoto II si allearono coi parti per fermarlo, ma noto che
questa spedizione si ferm per via della minaccia del Ponto a Occidente.
*Successivamente il successore Eutidemo si scontr con Antioco III
durante la sua Anabasi per riprendersi l'Oriente (208-206) e alla fine si
giunse ad un accordo che riconobbe l'autonomia di Eutidemo in cambio di
elefanti da guerra e grano per i Siriani.
*Dopo il periodo 180/170 la Battriana entr in crisi, divisa in vari piccoli
principati fu invasa a pi riprese dai Parti, dai popoli delle Steppe e dai
popoli dell'Estremo Oriente e i suoi contatti con l'Occidente divennero
sempre pi radi fino a svanire.

H) L'Occidente: Siracusa

*L'Ellenismo assunse in occidente caratteristiche particolari, ben visibili


nel caso di Siracusa: qui infatti gi prima dell'epoca ellenistica erano nati
uno stato territoriale guidato da re e una fusione tra la cultura greca e
quella locale.
*A Siracusa, nel 330 si era costituito un dominio oligarchico ma in quegli
anni sal in prominenza anche la figura dell'ufficiale Agatocle.
*Nominato stratego a pieni poteri per fermare Cartagine, Agatocle us il
potere della sua carica per ottenere il supporto dei pi poveri e nel 316
organizz un colpo di Stato contro gli Oligarchici, ottenendo i potere.
*Agatocle ripristin la tradizionale politica egemonica attaccando Messina
e conquistando entro il 313 l'egemonia su molte citt della Sicilia
Orientale.
*Il rinnovato attivismo di Siracusa preoccup Cartagine, che sbarc un
grande esercito in Sicilia tra 311 e 310, mettendo in cirsi il siracusano e
causando la rivolta di molte citt sotto il suo dominio.
*Per spezzare la morsa nemica, Agatocle decise di portre la guerra in
Africa e attacc Cartagine, sconfiggendo Megalopoli, Tunisi e assediando
Cartagine stessa.
*La prima vittoria contro Cartagine fu vinta e anche in Sicilia le truppe
riuscirono a sconfiggere i punici, ma per non si riusc a dare il colpo di
grazia.
*Nel 307 Agatocle lasci il comando al figlio Arcagato e torn in patria per
sedare rivolte interne, con il ritorno degli oligarchici guidati da Dinocrate.
*Approfittandone Cartagine lanci un offensiva che costrinse Arcagato al
ritiro, venendo infine ucciso dai suoi stessi soldati che si erano accordati
con Cartagine.
*Tornato in patria, Agatocle pun gli insorti e vendic duramente la morte
del figlio sui soldati traditori, poi decise di stringere un accordo con
Cartagine per potersi sbarazzare di Dinocrate in pace (304) sconfiggendo
il suo esercito.
*Riacquistato il potere, Agatocle dovette inquadrare il regno nell'ambito
del nuvo assetto internazionale: abbandonato il sogno africano punt
la Magna Grecia.
*In breve Siracusa divenne una potenza internazionale e perci Agatocle
decise di stipulare un alleanza con la potenza al momento dominante in
Grecia: la Macedonia di Demetrio Poliorcete.

III) POLIS E STATI FEDERALI

A) La Crisi della Polis

*Contrariamente a quanto si crede, l'et ellenistica non la fine della


polis ma anzi la polis estremamente vitale, tanto che si propaga
ulteriormente in seguito alla colonizzazione portata da Alessandro Magno,
distribuendo caratteristiche urbanistiche, culturali e istituzionali in gran
parte del mondo conosciuto.
*La crisi della polis dunque intesa non in ambito del modello di
comunit ma nel suo ruolo nei rapporti interstatali.
*Le polis continuano a godere della loro tradizionale autonomia ma sono
costrette a confrontarsi con le grandi monarchie territoriali e sono
costrette ad avere sempre meno peso nella politica internazionale e
devono rassegnarsi a gravitare nell'orbita delle nuove potenze.
*Alcuni casi fanno ovviamente eccezione come Rodi che, favorita dalla
posizion geografica e dai rapporti con l'Egitto tolemaico diventa ben
presto uno dei principali centri commerciali del mediterraneo orientale e
grazie ai suoi affari pu avere abbastanza denaro per dotarsi di una flotta
potente ed imporre la sua egemonia nelle Cicladi, riuscendo a mantenere
buoni rapporti con le tre potenze dell'epoca grazie anche alla preziosa
amicizia coi Romani.
*Al declino internazionale delle polis si affianca lo sviluppo di un nuovo
modello politico: lo Stato Federale, che assicura una pi forte capacit
militare: esempi notevoli sono la Lega Achea e la Lega Etolica.

B) Il declino di Atene

*Atene in epoca ellenistica ha una storia tormentata, costretta a subire


l'egemonia delle grandi potenze e a richiedere aiuti esteri per difendere o
recuperare la propria autonomia.
*Atene, uscita sconfitta dalla Guerra Lamiaca nel 322 si vede imposta dai
Macedoni una costituizione oligarchica e un presidio nel Pireo.
*La breve libert offerta dal Poliperconte nel 318 viene annullata da una
nuova costituzione oligarchica nel 317 voluta da Cassando, figlio di
Antipatro.
*Questa volta a ridare la libert ad Atene la flotta di Demetrio
Poliorcete nel 307, che reinstaura la democrazia.
*Demetrio salva ancora Atene nel 303 da un tentativo di ritorno di
Cassandro ma col tempo l'orientamento cittadino cambia e si schiera con
Cassandro che nel 295 impone Lacare, un tiranno.
*Demetrio sconfigge Lacare e costringe Atene alla resa nel 294,
sottponendola a una presidio macedone.
*Dopo la morte di Demetrio Atene finisce trascinata da Tolomeo II
d'Egitto nel 267 contro la Macedonia di Antigono Gonata, in una
coalizione assieme a Sparta (Guerra Cremonidea)
*Sconfitta nel 262 gli Ateniesi sono costretti ad arrendersi ai Macedoni,
che instaurano guarnigioni dislocate in vari punti dell'Attica, limitandone
pesantemente l'autonomia e imponendo governatori e magistrati filo-
macedoni e persino vietandole di coniare la propria moneta.
*La dominazione macedone dura ininterrotta fino al 229 quando Atene
riesce a ricomprare l'indipendenza grazie al denaro, iniziando una fase di
relativa tranquillit e prosperit, garantendosi l'autonomia e ottenendo
un trattamento di riguardo da parte di Roma.

C) Sparta e i re rifomatori

*La Sparta ellenistica travagliata da una grave crisi sociale e i cittadini a


pieno diritto sono solo 700.
*Per porre fine a questa situazione il re Agide IV nel 244 si sbarazz del
collega Leonida II e cerc di far approvare un ambizioso programma di
riforme che prevedeva tra gli altri l'ampiamento del corpo civico e la
ridistrubuzione delle terre, ma fall quando i proprietari terrieri ricchi
richiamarono Leonida II,che fece uccidere Agide nel 241.
*A raccogliere la sua eredit fu Cleomene III, figlio di Leonida II, che
divenne re nel 235 ed iniziando una nuova politica espansionistica nel
Peloponneso.
*Presto Cleomene si scontr con la Lega Achea, iniziando la Guerra
Cleomenica, che dur fino al 222., al termine della quale inizi una
radicale riforma della societ spartana, attuando un vero e proprio colpo
di stato autocratico: elimin gli Efori e l'eforato, restaur il sistema
educativo spartano cauto in disuso, l'agogh e i pasti comuni, confisc le
terre ai grandi proprietari, rinfoltendo il corpo civico fino a 4000 unit,
ricreando una discreta forza oplitica.
*La guerra con gli achei nel frattempo si risolse a suo favore e quindi
Arato si alle con la Macedonia nel 225, creando cos la nuova Lega
ellenica, la Lega di Egion.
*Superato in potenza dal numero dell'esercito alleato, Cleomene III fu
sconfitto nel 222 e Sparta fu invasa per la prima volta da un esercito
straniero.
*Abrogate le riforme di Cleomene, Sparta fu sottoposta a un governatore
e guarnigioni macedoni ed inoltre costretta a entrare nella nuova lega di
Egion.
*Sconfitta ma non domata Sparta torn in scena grazie al nuovo sovrano
autarca Nabide che nel 207 riporta in auge le riforme di Cleomene in
chiave pi radicale, arrivando a liberare gli Iloti e dando loro la
cittadinanza, combattendo nuovamente con gli Achei e sottomettendo
Argo nel 197, ma l'intervento romano nel 195 la fece ritirare e la sua
morte nel 192 segn la fine di Sparta, che venne inglobata nella lega
achea.

D) La Lega Etolica

*Uno dei princiali protagonisti della Grecia Ellenica fu uno Stato Federale
nato in una regione montuosa e arretrata della Grcia Centro-Occidentale,
l'Etolia.
*Si sa poco dell'Etolia fino al IV secolo, la prima testimonianza del Koinon
risale al 367 e si sa che combatt accanto ad Atene contro la Macedonia
nel 323.
*Il prestigio della lega crebbe nel 279 quando da soli fermarono una
pericolosa avanzata Galata in Grecia, iniziando la loro espansione, che in
breve comprese gran parte della Grecia Centrale e puntarono poi il
Peloponneso, scontrandosi con la potente lega Achea, contro la quale
subirono una dura sconfitta nel 241.
*Anche sui mari gli etoli furono molto attivi, favorendo la pirateria e il
brigantaggio legalizzati.
*Suo nemico giurato divenne presto la Macedonia e quando nel 239
Demetrio II appoggi le mire egemoniche dell'Epiro ai danni degli Etoli,
essi si allearono con la Lega Achea, iniziando la cosiddetta Guerra
Demetriaca che dur fino al 229.
*Il conflitto continu col figlio Antigono Dosone che riusc ad allearsi con
gli achei, creando una nuova lega ellenica, la Lega di Egion nel 225.
*La guerra non cess con Filippo V, ma la Guerra sociale non port grandi
risultati fino al 221.
*Le cose cambiarono quando entrarono in gioco i Romani, con i quali gli
Etoli si allearono combattendo assieme sia la prima che la seconda
guerra macedone, ma ottenendo ben poco in cambio.
*Delle istituzioni del Koinon Etolico sappiamo gli aspetti essenziali: c'era
un assemblea generale, aperta a tutti i cittadini senza nessuna
limitazione , che aveva competenze di politica estera e interna,
accompagnata da un consiglio di 1000 membri.
E) La Lega Achea

*Alla pari dell'Etolia, l'Acacia era una regione del Peloponneso


settentrionale abbastanza marginale prima dell'epoca ellenistica.
*Dopo un dominio di Demetrio Poliorcete, nel 280/281 quattro poleis
dell'Acacia Occidentale crearono un organizzazione federale che in pochi
anni si espanse a tutte le comunit della regione.
*Politico e condottiero della Lega Achea era Arato, che nel 243 riusc a
conquistare Corinto cacciando la guarnigione macedone.
*Uno dei maggiori successi della Lega fu che al suo interno le comunit
conquistate venivano incorporate con pieni diritti, diventando potenze
militari di tutto rispetto.
*Fiero antagonista dei Macedoni, Arato combatt assieme agli Etoli la
Guerra Demetriaca nel 225 ma fu costretto ad allearsi ai macedoni per
fermare il pericoloso espansionismo spartano fino al 222.
*Tra 220 e 217 combatterono di nuovo assieme ai Macedoni di Filippo V,
questa volta contro gli Etoli nella cosiddetta Guerra Sociale.
*Gli achei affrontarono la prima guerra macedonica assieme a Filippo V
mentre durante la seconda, nel 198, si schierarono coi Romani in cambio
della cessione di Corinto.
*I rapporti con i romani non tardarono a degenerare e proprio gli Achei
portarono i romani ad annullare la libert greca nel 146.

IV) I GRECI E ROMA

A) Pirro

*Ambizioso sovrano del regno periferico d'Epiro, Pirro svolse un ruolo di


rilievo in tutto il mondo greco nei primi decenni del III secolo.
*Inizialmente Pirro si leg all'Egitto Tolemaico per confermare il trono e
poi cerc di espandersi in macedonia, ma la complessit della lotta lo
costrinse a ritirarsi (281)
*Pirr punt cos alla Magna Grecia intervenendo in soccorso di Taranto,
minacciata da Roma, che vuole estendere le sue mire egemoniche
nell'Italia Meridionale.
*Attirato dall'idea di costruire un regno in Sicilia da lasciare al figlio, Pirro
interviene in italia nel 280, sconfiggendo i Romani ad Eraclea e
trascinando assieme a se Lucani, Sanniti e molte poleis greche, arrivando
a minacciare le porte di Roma, propronendogli un trattato di pace.
*I romani rifiutano la pace e attaccano ma vengono ancora sconfitti nel
279 grazie alla potenza degli elefenti da guerra di Pirro.
*Sicuro di se Pirro sospende la campagna romana e corre in soccorso dei
Siracusani, assediati dai Cartaginesi, sbarcando in Sicilia nel 278 e
facendo ritirare i Cartaginesi.
*Pirro si impegna con vigore nella lotta contro i Cartaginesi tra il 278 e 277
cacciandoli da tutte le citt dell'isola e decise di portar la guerra in Africa,
ma trov la resistenza delle citt sicule.
*Il malcontento verso di lui crebbe e Pirro decise di lasciare l'isola e di
aiutare i suoi alleati della Magna Grecia, minacciati dall'offensiva
Romana.
*Ma la battaglia questa volta fu diversa e lo scontro finale nel 275 presso
la citt di Maleventum (chiamata poi Beneventum) vide una schiacciante
vittoria dei Romani.
*Una volta rientrato in patria Pirro torn a concentrare le mire
espansionistiche verso la Macedonia di Antigono Gonata ma mor contro
di essa nel 272.
*Con la sua morte in Magna Grecia ogni resistenza anti-romana venne
meno: Taranto venne sottomessa e dopo di lei l'intera Magna Grecia
dovette sottomettersi a Roma.

B) Ierone II di Siracusa

*Dopo che la Magna Grecia ormai caduta sotto il dominio romano,


Siracusa pot godere di un periodo di indipendenza grazie ad un abile
sovrano: Ierone II.
*Divenuto Basileus grazie alla popolarit ottenuta dalla battaglia contro i
Mamertini nel 269, Ierone inizi il suo lungo dominio di 92 anni, fino al
215.
*Quando i Romani intervenirono in Sicilia nel 264 durante la prima Guerra
Punica contro Cartagine, Ierone II si alle ad essi ed infatti mantenne
l'autonomia quando Roma conquist la Sicilia occidentale.
*Ierono II assicur un periodo di stabilit e prosperit economica alla
citt, governando come un re ellenistico guidato da fidati collaboratori (tra
cui Archimede).
*Anche durante la seconda Guerra Punica (218) rimase fedele a Roma ma
nel 214 la situazione precipit quando il nipote Geronimo rinneg
l'alleanza con Roma e si schier coi Cartaginesi.
*Siracusa venne presto attaccata da Roma nel 212 ai comandi di Marco
Claudio Marcello e al termine dell'assedio nel 201 fu conquistata,
saccheggiata ed annessa alla provincia greca di Sicilia.

C) La Prima Guerra Macedonica

*Nel 229 i Romani fecero un passo che cambi per sempre le sorti del
mondo greco: su richiesta dei commercianti italici minacciati dalla
pirateria illirica, intervennero contro l'Illiria, trasfromandola in un
protettorato.
*Alleato di Roma fu Demetrio, re di Faro, il quale per pochi anni dopo
prese il controllo dell'Illiria iniziando nuove azioni piratesche che
costrinsero i romani ad intervenire nel 219, facendo fuggire Demetrio in
Macedonia.
*Ivi Demetrio convinse Filippo V ad attaccare l'Illiria approfittando delle
difficolt romane durante la seconda guerra punica, sconfitta duramente a
Canne dai Cartaginesi di Annibale (215).
*Filippo V si alle ai Cartaginesi in cambio dell'Illiria, iniziando cos la
Prima Guerra Macedonica.
*Per i romani, obbligati su due fronti, fu necessario trovare alleati in
Grecia, alleati che trov nella Lega Eolica.
*Al fronte antimacedone si aggregarono altre polis del peloponneso ostili
alla lega achea (tra cui sparta)
*Il conflitto dur a lungo ma non vi fuorono risultati significativi fino al
206 quando il sovrano macedone riusc ad ottenere una pace separata
con gli Etoli, messi in difficolt.
*Lasciati soli e con l'enorme minaccia Cartaginese alle porte, Roma avvi
le trattative con la macedonia, che portarono alla Pace di Fenice del 205.
*Questa pace lasciava inalterata la situazione prima del conflitto e
confermava il protettorato romano in Illiria, ma lasciava spazio a Roma
che ora poteva intervenire nelle contese intestine dei paesi greci per
aiutare gli alleati.
D) La Seconda Guerra Macedonica

*Dopo la pace di Fenice, Filippo V si distingue per il suo attivismo,


accordandosi col re di Siria Antioco III per spartirsi l'Egitto (203-202)
*Inoltre si caratterizza per una forte azione espansionistica nell'area degli
stretti e in Asia Minore con risultati alterni contro Pergamo e Rodi, che nel
201 chiedono aiuto a Roma.
*Nell'estate 200, dopo varie discussioni, il Senato romano approva l'inizio
di un nuovo conflitto tra Roma e la Macedonia.
*La prima fase della guerra poco produttiva per i romani, ma nel 199
riescono a riportare sotto la loro ala gli alleati etolici e nel 198 il console
Tito Quinzio Flaminio riesce con un abile diplomazia ad allontanare le
citt greche dall'orbita mecedone, isolando Filippo, che si prepara per lo
scontro finale.
*La battaglia avviene in Tessaglia, a Cinoscefale, nel giugno 197 e tra alti e
bassi i vincitori sono i Romani.
*Le condizioni di Filippo sono assai dure: deve rinunciare a tutti i suoi
possedimenti sia in Grecia che in Asia Minore, consegnare la flotta e
pagare una dura multa.
*La propagando romana di Flaminio in Grecia si rivela esatta e nel 196 il
Senato riconosce la libert di tutti i popoli greci precedentemente
sottomessi alla Macedonia, senza tributi nel presidi militari, con il ritiro
completo delle legioni entro il 194.
*La Grecia, anche se sotto il protettorato romano, inizia un periodo di
rinnovata autonomia (ma che purtroppo durer poco)

E) La Guerra Romano-Siriaca

*Una volta ridimensionata la potenza macedone, la nuova minaccia per


Roma il regno di Siria.
*Antioco III, dopo aver strappato la Celesiria all'Egitto, inizia ad espandersi
in Asia Minore e nella regione degli stretti.
*A far scoppiare la crisi, dopo alcuni anni di guerra fredda, sono gli Etoli
che nel 192 creano una coalizione anti-romana in cui convocano Antioco
III, che si proclama difensore della libert dei Greci cavalcando il diffuso
sentimento anti-romano.
*Roma non pu far altro che dichiarargli guerra: Antioco per si trova
presto isolato perch, contrariamente a quanto sperava, sia gli Achei che
Filippo V rimangono fedeli a Roma.
*L'esito scontato e Antioco III sconfitto alle Termopili nel 191, ma non
finita: Roma infatti lo insegue in Asia nel 190 e dopo la tentata pace
proposta da Antioco III ma rifiutata, Roma vince a Magnesia nel 189.
*Il trattato di Pace di Apamea del 188 assai punitivo per la Siria, anche
se non viene inglobata direttamente e i territori a lei strappati vengono
assegnati a Rodi (Caria e Licia) e Pergamo (asia minore e tracia).

F) La Terza Guerra Macedonica

*Il nuovo assetto Greco dato da Roma entra presto in nuove turbolenze,
partite questa volta dal Peloponneso dove gli Achei riprendono la politica
espansionistica e dalla Macedonia dove Perseo, successore di Filippo V
nel 179 riprende le attivit creando una fitta rete di alleanze e rapporti
matrimoniali, sia coi seleucidi, che coi rodi che con gli Achei, ottenendo
una grande popolarit in tutta la Grecia.
*A Roma Perseo viene visto come un pericoloso elemento
destabilizzatore, ma invece che dichiarargli subito guerra prepare il
terreno con una campagna diplomatica.
*Dopo aver appurato che i Greci sono restii ad allearsi con Perseo, Roma
attacca nel 171.
*I primi anni del conflitto non ebbero grandi risultati e Roma si accorse di
essere da sola poich le citt greche non si schierarono nemmeno con
essa.
*Nel 168 il nuovo comandante romano Lucio Emilio Paolo cambi le carte
in tavola e a Pidna, in Macedonia, devast l'esercito di Perseo.
*Al termine della guerra Roma prese una drastica decisione: per rendere
inoffensiva la Macedonia una volta per tutte divise la regione in quattro
repubbliche autonome (merides) soggette a tributo e con il divieto di
avere relazioni reciproche.
*Roma punisce anche gli stati Greci che si sono rifiutati di aiutarla: sottrae
Caria e Licia a Rodi, punisce gli Achei e anche nei confronti del regno
Seleucide i romani hanno un atteggiamento duro poich impongono ai
Siriani di rinunciare alla presa d'Alessandria e l'Egitto dopo i duri sforzi
per vincere la Sesta Guerra Siriana. (168)
*Gli equilibri del Mediterraneo sono ormai radicalmente cambiati e le
grandi monarchie superstiti, sempre pi deboli, devono rassegnarsi a
gravitare nell'orbita della potenza dominante.

G) La fine della Libert greca (146 A.C.)


*Nel periodo successivo a Pidna la situazione in Grecia rimase tranquilla
per un po', ma dalla Macedonia sorsero le prime preoccupazioni per
Roma: qui infatti un avventuriero di nome Andrisco, che si spacciava per
il figlio di Perseo nel 150 si impadron della Macedonia e si autoproclam
re.
*Gi nel 148 venne sconfitto e i Romani decisero di porre la Macedonia
sotto il loro diretto controllo, trasformandola nel 147 in provincia
assieme a Illiria ed Epiro.

*Presto lo stesso destino tocc alla Grecia dove, nonostante i divieti del
Senato, la Lega Achea attacc Sparta, iniziando cos la Guerra Acaica.nel
146.
*I romani intervengono e distruggono gli achei, conquistando Corinto e
radendola al suolo.
*Nel 146 una commissione di dieci Senatori sciolse la lega achea e tutti gli
stati che combatterono con essa vennero uniti alla Provincia di
Macedonia.
*Solo le citt neutrali come Atene, Sparta e quelle della Lega Etolica
mantennero l'autonomia, ma vennero instaurati regimi oligarchici filo-
romani che modificarono le istituzioni sul modello romano.
*Conseguenze positive del dominio romano furono la fine della
conflittualit tra gli Stati Greci e quindi un periodo di pace, ma questo
venne accompagnato da crisi economiche e sociali.

*Dopo la Grecia il Regno di Pergamo a diventare una provincia: questa


volta a provocarne la fine lo stesso sovrano Attalo III che nel 133 muore
senza eredi e lascia il regno in eredit ai Romani.
*Inutile la resistenza del suo fratellastro Aristonico, che viene sconfitto
nel 130 e il regno viene ufficialmente annesso alla nuova Provincia d'Asia.

*Pi a lungo sopravvive il Regno di Siria, per molto tormentato, con


contrasti dinastici (I Giudei si ribellano e formano stato proprio nel 143) e
pericolose invasioni dei Parti.
*Contro di essi muore nel 130 Antioco VII, iniziando un 50ennio di
anarchia totale, al punto che i seleucidi stessi donano il regno nel 83 al re
d'Armenia Tigrane.
*Nel 69 Lacullo sconfigge Tigrane e nel 63 Pompeo crea la Provincia di
Siria.

*Ancora pi lento il declino dell'Egitto, diviso tra lotte intestine e rivolte


della popolazione locale, ma la dinastia Tolemaica riesce a sopravvivere
grazie al vassallaggio coi Romani.
*La storia egizia finisce con Cleopatra VII, ambiziosa sovrana che nel 48
a.c. Si leg a Giulio Cesare e successivamente a Marco Antonio nella
speranza di ricostruire il potere del suo regno, ma la sconfitta alla
Battaglia di Azio nel 31 a.c. conclude l'indipendenza dell'ultimo regno
ellenistico.

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