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GRAFFITI DI LUCE

I mostra multimediale del Dipartimento di Nuove Tecnologie e Multimedia del


CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA B. MADERNA DI CESENA
In collaborazione con
SEGNI DIGITALI/Laboratorio per la produzione multimediale
Conservatorio Statale di Musica L. Cherubini Firenze
Departamento de Artes Visuales de la U.N.A.
Universidad de las Artes de la Republica Argentina

a cura di Giorgio Albiani, Alfonso Belfiore, Omar Cyrulnik

La sempre pi profonda interazione tra tecnologia e linguaggi artistici ha modificato profondamente il


panorama in cui viene pensata e fruita la produzione artistica.

Con i processi di produzione discografica cambiato il concetto di piano e forte, con i nuovi processi
di produzione video cambiato il concetto di tempo e di spazio e con entrambi radicalmente
cambiata la comunicazione.
L'accelerazione con cui tutto questo si presenta crea contrasti profondi, determina un'impressione di
ritardo cronico che induce ad un senso di inadeguatezza che pu lasciare spaesati, insoddisfatti, e
spingere addirittura all'isolamento.

C' anche chi invece coglie le enormi opportunit di questi cambiamenti e accetta la sfida,
avventurandosi verso spazi dove le passioni sono pi forti, dove la creativit libera da confini,
aprendo verso possibilit espressive, reali e virtuali, praticamente illimitate.
Mai come oggi gli artisti hanno avuto a disposizione tanta potenzialit espressiva a buon mercato e
relativamente facile da usare.

In questo delirio di onnipotenza, come quando a bordo dei navigatori internet, sballottati dalla
tempesta dei link presentati dai motori di ricerca, si finisce per dimenticare dove eravamo diretti
all'inizio della ricerca, cos diviene sempre pi arduo prendere decisioni e scegliere i mezzi per
esprimersi, perch paradossalmente tutte sono meravigliose ed efficaci.

In questa meravigliosa tempesta, gli alberi maestri a cui legarsi per continuare a gestire il timone,
sono la memoria e la conoscenza, in particolare la conoscenza di s, del proprio pensiero, del proprio
progetto e degli strumenti che ci consentono di esprimerlo nel contesto che muta.
Solo con questo bagaglio si pu pensare di interagire con il cambiamento adattandolo alla nostra
volont, non il contrario.
OPERE AUDIOVISIVE

1. Guillermo Pozzati Yedestell (7:34)


2. Pablo M. Freiberg - Reflejos In-Condicionales (7:06)
3. Musica Claudio Scannavini/Video Valerio Murat e Antonio Poce - Meine Heimat (La mia casa) (4:29)
4. Giorgio Albiani - Pensieri invisibili (3:00)
5. Giorgio Albiani Ex Temporae (3:49)
6. Gelareh Soleimani In mezzo al nulla (5:00)
7. Iacopo Paolini Punta nera (5:00)
8. Gregorio Panerai/Alessandro Perilli/Sergio Carobelli In illo tempore (7:44)
9. Claudio Giusti/Giacomo Balli Chercheur (6:21)
10. Riccardo Culeddu Le sirene (5:34)
11. Paola Lopreiato Per non sgocciolare nel silenzio (5:10)
12. Mattia Gabbriellini Jenav (15:00)
13. Matteo Tundo Introiezione (6:00)
14. Matteo Tundo Antimateria (4:05)
15. Lorenzo Niccolai Triasadis (7:00)
16. Pietro Zaccardi Arezzo in bici (5:32)
17. Gregorio Panerai/Sergio Carobelli Machine somnium (6:40)
18. Gregorio Panerai/Sergio Carobelli Keskiyon aurinko (6:16)
19. Eugenio Baldacci Raffigurazioni sonore (4:03)
20. Francesco Favale - Dinamiche sonore (03:30)
21. Daniele Cristellon I-Mobile (4:00)
22. Dario Ferrante/Marco Fabri RGB (15:00)
23. Andrea Bui Escape Elyses (6:00)
24. Andrea Bui Steering wheels (6:00)
25. Vanessa Trippi Orvoloson (3:04)
26. Miriam Poggiali/ Sasan Bahadorinejad - Deep (05:16)
27. Miriam Poggiali/ Sasan Bahadorinejad - Tensione (04:47)
28. Giovanna Bartolomei/Edoardo Dinelli Metamorphosi (5:13)
29. Andrea Massari - Contemporary world (07:00)
30. Alessia Anastassopulos Lytteigen (6:00)
31. Alessia Anastassopulos - Difficolt (02:19)
32. Giovanna Bartolomei - "Borders" (06:34)
33. Niccol Gonnella Sputare fuoco (19:30)

SPAWN, make the game


Installazione multimediale interattiva per gente, suoni, immagini e dispositivi elettronici.
Concept e realizzazione artistica di Alfonso Belfiore.

MOSTRA FOTOGRAFICA: VOLTI


di Saione - Giorgio Bagnarelli, Italia.
Ojos, una mirada fuera de Buenos Aires - Sebastian Miquel, Argentina.
Yedestell
Guillermo Pozzati
Durata 7:34

Il principio costruttivo formale del lavoro quello della forma sonata,


per limpiego di due materiali profondamente diversi, un momento di
sviluppo, e un momento di sintesi e riesposizione finale.
Per quanto riguarda il materiale sonoro, il compositore ha utilizzato
diversi metodi compositivi tra i quali la convoluzione, lo stretching
(stretching) e sintesi concatenativa.
Le varie sezioni sono state processate da un software scritto dal
compositore nel linguaggio di programmazione "C".

Guillermo Pozzati. Compositore, insegnante e ricercatore, nato a Buenos Aires (Argentina) nel 1958.
Ha vinto il primo premio "Citt di Buenos Aires" 2000.Il quartetto Arditti ha selezionato una sua composizione per un workshop
a Buenos Aires (2001).
Creatore del software "GEN: A Lisp Music Environement" (Finalista del 4 International Music Software Competition -
Bourges, 1999), presentato nel Computer Music Journal (MIT Press Journals).
Pozzati ha sviluppato il concetto di "Suite Infinita", presentandola, tra gli altri, nella "International Computer Music Conference"
di Montreal del 2009 e sempre nel 2009 stato finalista al "International Electroacoustic Music Competition MUSICA NOVA,
Repblica Checa.
E 'stato insignito della Medaglia del " Concejo Argentino de la Msica" (CAMU-UNESCO).
Attualmente, direttore della carriera di Composicin con Medios Electroacsticos, e direttore del " Centro de Investigaciones
y Desarrollos Computacionales en Msica (CIDCOM)" della U.N.A. di Buenos Aires.

Reflejos In-Condicionales
Pablo M. Freiberg
Durata 7:06

Reflejos In-Condicionales stata composta basandosi su principi


psicoacustici, psicologici e neurologici, come "lascolto analitico e
sintetico", i "Binaural Beats" e il "glissando Shepard-Risset" (in modalit "
riflessi incondizionati "), e tre citazioni da opere differenti (in modalit "
riflessi condizionati "). L'opera si propone, attraverso i processi suddetti, di
condurre gli ascoltatori a transitare attraverso diversi stati d'animo.

Pablo Martn Freiberg (1974) un compositore, insegnante e ricercatore Argentino.


Nel 2014 ha fondato ed attualmente e dirige lEnsamble Electroacstico del Departamento de Artes Musicales y Sonoras de la
Universidad Nacional de las Artes, nel cui contesto sta sviluppando un sistema di scrittura su partitura, per la musica
elettroacustica.
Nel 2016, ha curato il suo libro "Anlisis Perceptual de Obras Electroacsticas Argentinas" pubblicato dalla casa editrice Damus
(Edamus), con il sostegno finanziario del Fondo Nacional de las Artes, nel quale si applicano le conoscenze di psicoacustica e
psicologia, allanalisi della musica elettroacustica.
E stato premiato dal Governo della Citt di Buenos Aires, dal Fondo Nacional de las Artes, Fundacin Msica y Tecnologa
(Argentina), la Fundacin Telefnica (Argentina) y la Queen Elisabeth International Music Competition (Belgio).
I suoi lavori sono stati presentati in vari auditorium in Argentina, Portogallo, Francia e Italia.
PENSIERI INVISIBILI
Giorgio Albiani
Durata 3:00
opera multimediale di Giorgio Albiani - in collaborazione con Serena Meloni e
Gianmarco Rossi.

Di notte la striscia di sorpasso, onnipresente e sempre uguale a se stesso il suono


della strada e del motore ti culla nel grembo di unauto. Per tutto il tempo del
viaggio, si succedono pensieri e stati d'animo intimi e profondi, alternati ad altri
frutto di disordinati accostamenti.
Questo non altro che un "tentativo" multimediale di raccontare i pensieri che
abitano un viaggio.

EX TEMPORAE
Giorgio Albiani
Durata 3:49
video, musica, arrangiamento, mix Giorgio Albiani.
voce Anna Pacini, basso ed elettronica Giorgio Albiani.

Come la strada che scende anche quella che sale, In un anello sonoro lultima nota
di una frase anche linizio di quella che segue. La circolarit non conflitto ma
complementariet dove una perdita genera ricchezza, come una dissonanza esalta
una consonanza.
In questo ciclo, dramma e gioia creano il movimento dellesistenza, in una visione
cosmica che si sintetizza nellUroboros intorno al tasto di reset, simbolo di rinascita
della vita che si rinnova, di eterno ritorno degli stadi dell'esistenza.

Giorgio Albiani autodidatta dallet di cinque anni. Quando la passione ha il sopravvento, segue i corsi del M V. Saldarelli e
il MF. Baldissera, al Liceo Musicale pareggiato di Modena, diplomandosi con il massimo dei voti e la lode. Si perfeziona con il
MLeo Brower e il MAlvaro Company allAccademia Chigiana di Siena. Nel 1990 il M Alberto Ponce, dopo averlo ascoltato, lo
invita a seguire i suoi corsi a Parigi dove premier prix al Concour d'Excution e nel 1991 il Concour de Concertisme
dellEcole Nomale Alfred Cortot a lunanimit et avec mention. Nel 1994 vincitore di cattedra nel concorso per
linsegnamento nei Conservatori dItalia.
Interessato ai molteplici aspetti della produzione musicale consegue la laurea magistrale in Musica e nuove tecnologie con il
massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Firenze.
Segue numerose produzioni discografiche e collabora come compositore e arrangiatore con con Garzanti, Materiali Sonori, Rai,
BBC e Mediaset, Warner, ottenendo premi della critica come il Lira Gillar svedese, il Brav francese, il Fbis italiano e la
Nomination al Peer Raben Music Award del SoundTrack_Cologne 8.0. Contemporaneamente si esibisce in teatri come il
Theatre Des Halles, Centre Pompidou, Salle Cortot, di Parigi, Morgan Library di New York, Oratorio del Gonfalone di Roma, la
Sala Nervi del Vaticano e collabora con vari ensemble strumentali tra i quali lEnsemble de Guitares de Paris, il quartetto Opera
Nova con il quale incide il cd Images.
Attualmente fa parte del quartetto di chitarre Take 4. Giorgio Albiani ha stretto da anni un sodalizio con il trio vocale i Viuln
vincitori di un Disco dArgento EMI e il secondo premio al prestigioso Concorso Unesco Sharq Taronalari di Samarcanda
(Uzbekistan). Con il MOmar Cyrulnik chitarrista argentino, nel 2012 fonda DuotanGO con il quale incide il cd Verdemar, la
musica degli italiani in Argentina presentato il 14 marzo 2013, nel primo concerto in onore di Papa Bergoglio tenuto allinterno
della stagione dellOratorio del Gonfalone a Roma.
Il duo ha effettuato tourne in europa e sudamerica ed ha creato un progetto artistico e didattico che si sviluppa tra Europa e
Sudamerica, con sede nellAccademia D.I.M.A. di Arezzo di cui direttore artistico, in convenzione con il Conservatorio Statale
di Cesena, lU.N.A. Universidad del las Artes de la Republica Argentina, la Corporacion cultural de Vina del Mar Chile e il
Concorso Internazionale Pittaluga di Alessandria.
Ha ideato e diretto la Sezione artistica di Rondine Cittadella della Pace di Arezzo dove, arte e musica sono stati gli strumenti
privilegiati per il dialogo e il superamento dei conflitti tra giovani provenienti da paesi in guerra.
Meine Heimat (La mia casa)
Poesia di Ulrike Almut Sandig
Musica Claudio Scannavini
Video Valerio Murat e Antonio Poce
Durata 4:29

Ho dimenticato il nome dei grandi uccelli.


A giugno ogni covata cade dalla parte superiore di una stalla,
che ora rimane vuota.
Pi tardi nel corso dell'anno,
si levano in piedi dritti sui campi, dalla strada,
i camici bianchi si stagliano da una certa distanza,
quantit di odori dell'acciaio a basso costo colpiti dalla tempesta,
l'altro giorno: la mia casa.
Nella casa delle parole si rompe il bordo del pavimento con una parola,
chi cresciuto qui estraneo a me.

Scelta la memoria, come il punto di vista di coloro che guardando allorizzonte, rimembrano la propria vita, al di l di quella
sottile linea che divide il mare dal cielo.
Il ricordo ci rivela che la vita altro, spesso ci separa dagli altri, mostrandoci il salto che vorremmo compiere. Quanti rimpianti e
come raggiungere la met? Questa casa non si risolve in un unico luogo, ma ci porta in un paese realizzato da strati combinati
dalla memoria, la citt dell'infanzia che in noi, la nostra casa, la nostra famiglia. La lontananza che provoca nostalgia di
ritornare.
Questa elegia lamenta di non trovare un'atmosfera familiare nel luogo ove ci si trova.
Madre Terra non pi la terra madre. Nella poesia si sente la voce del giovane poeta, dove un uomo non trova la sua strada, il
suo campo e la sua stalla, ma il mare e la sabbia dalla spiaggia. Il rifiuto di un confine, campo geometrico che preferisce l'alone.
La forma del tipico boccaglio della guardia fancese prima degli anni '20 con il suo festone di ferro, a il suo abito di seta uomo e
gilet Paisley e sciarpa con frange. Egli si sforza di sentire e di vedere la bandiera, un megafono, un giradischi che ricostituisce il
passato, tutti oggetti impossibili da raggiungere. Suggeriscono la fuga da quello che ha visto il poeta. Egli non si sente pi a
"casa".
Tuttavia, la scrittura calligrafica a tratti spessi e sottili, in diversi colori, suggeriscono dimensioni differenziate ... E al di l del
significato, sembra suggerire che la lontananza dalla Heimat, ha costruito un modello che porta in s, l'amore del linguaggio
poetico.
Il video pare trasportarci in quella terra dell'intermedialit definibile come il laboratorio dell'arte.
Questa "casa" sotto l'egida di Hermes, il dio apollineo portato dal desiderio di parlare e di conquistare, che contro le mu se
della classificazione.
Questo dio che preferisce le parole di Oracle, la divinazione, quelle voci portano a cantare, e danzare ...

IN MEZZO AL NULLA
Gelareh Soleimani Lavasani
Durata 5:00

"Mi sento in mezzo alle nuvole che parlano senza saper parlare, amano senza
saper amare, camminano senza saper camminare mi sento in mezzo alla
nascita di una poesia di sguardi che finiscono, come tracce di respiro, in nulla.
Tutto sospeso, in mezzo al nulla, tra morti e vivi. Non si sa dove mettere i piedi
per trovare s stessi. Non si sa chi, in realt, vive e chi morto; coloro che
respirano nel verde del cimitero o quelli che camminano sul grigio dei sassi, sulla
storia dei secoli?"

Gelareh Soleimani Lavasani e' nata a Perugia, all'et di 3 anni si trasferita in Iran ed cresciuta l, da 6 anni vive in Italia.
Nel 2004 si laureata in musica (Setar) all'universit di Tehran studiando con i maggiori maestri di setar, Jalal Zolfonun,
Dariush Talaee e Masood Shaari, studiando anche teoria della musica classica con Mostafakamal Purtorab e composizione con
Farhad Fakhreddini, Mohammad Sarir e Farid Omran. Trasferitasi in Italia dal 2005 ha proseguito i suoi studi con Alfonso
Belfiore e Marco Ligabue diplomandosi in Musica elettronica e in Informatica musicale al conservatorio "L. Cherubini" di
Firenze dove attualmente frequenta il Biennio Specialistico di Musica e Nuove Tecnologie. Contemporaneamente iscritta al
DAMS presso l'universit di Firenze. autrice di opere multimediali audiovisive ed installazioni interattive e compositrice di
opere di musica elettroacustica e interattiva. Svolge attivit concertistica come solista di setar esibendosi anche in molti concerti
con il gruppo "Irani" e il gruppo "Hamsaz". Ha composto parte della colonna sonora per il film "Democracy Rock" dedicato al
Nepal e la musica per un documentario "La vita di un giornalista" entrambi di Leonardo Ferri. Ha partecipato a diversi festival,
concerti e rassegne multimediali come autrice di opere multimediali ed interprete di setar. Nel 2010 insieme ad alcuni artisti
italiani ed iraniani fonda a Firenze l'Associazione Culturale 8Arti con la quale ha dato vita alla promozione e realizzazione di
eventi artistici e culturali per la citt di Firenze anche in collaborazione con prestigiose istituzioni.
gelaresoleimani@yahoo.com
PUNTA NERA
Jacopo Paolini
Durata: 05:00

Questo lavoro un time lapse, cio una sequenza di foto presentate come video,
con soggetto uno scoglio chiamato punta nera che si trova nella costa occidentale
dell'isola d'Elba. Nel video si notano i cambiamenti dei colori del cielo nella fase
tramonto-notte della giornata. L'audio descrive i colori ed i movimenti che si hanno
nel corso del video.

Jacopo Paolini. Sono nato nel 1991 all'Isola d'Elba e ho vissuto in un piccolo paese di campagna fino al conseguimento del
diploma. Da bambino ho suonato per qualche anno pianoforte e nell'adolescenza chitarra. Dopo il diploma mi sono trasferito a
Firenze e iscritto al Dipartimento di Musica Elettronica del Conservatorio Luigi Cherubini. Durante il corso ho prodotto alcune
opere, elettroacustiche e multimediali, spesso ispirate ad ambienti naturali e paesaggi tipici della mia isola natale. Dal 2012
collaboro nelle pi importanti rassegne e festival di musica elettronica del conservatorio Luigi Cherubini come tecnico, fonico e
compositore.

IN ILLO TEMPORE
Gregorio Panerai (musica)/Alessandro Perilli (visual)/Sergio Carobelli (visual)
Durata: 07:44

Un viaggio attraverso la mente umana alla ricerca del ricordo. Il brano si basa su
tre principi fondamentali della creazione dei ricordi all'interno del nostro cervello:
l'acquisizione, la fruizione e la perdita. Realizzato con materiale sia concreto che
sintetico In Illo Tempore ci guida in questo percorso all'interno dei nostri ricordi.

Gregorio Panerai, nasce a Prato nel 1989 e si avvicina alla musica studiando chitarra moderna e jazz. Si laureato in Musica
e Nuove Tecnologie presso il Conservatorio Cherubini di Firenze, dove attualmente sta seguendo il biennio di specializzazione.
membro dell'ensemble di musica contemporanea del Conservatorio Cherubini, dove cura le realizzazione dei live electronics.
Ha partecipato a numerosi eventi e festival di musica elettroacustica come il Diffrazioni Festival, EXPO 2015, New York City
Electroacustic Music Festival. Oltre all'attivit didattica che svolge come insegnante in alcuni istituti fiorentini, si occupa di
produzione musicale, restauro audio e i suoi campi di interesse nella musica contemporanea vanno dal live electronics alle
opere multimediali, dalla composizione algoritmica allo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale, da performance interattive a
installazioni d'arte.

Alessandro Perilli, nasce a Firenze nel 1990. Inizia il suo percorso musicale come bassista. Durante la sua attivit di bassista
suona in varie formazioni riuscendo cos ad approfondire molti e differenti stili musicali. La passione e linteresse per la musica
in tutte le sue forme lo portano ad avvicinarsi alla composizione elettroacustica. Collabora alla ricerca di nuove sonorit nella
realizzazione di alcuni brani del musicista e compositore Gregorio Panerai. Dal 2014 si avvicina al mondo del cinema
acquisendo basi di regia, riprese e montaggio video. Unendo la passione per la musica a quella per il cinema collabora alla
creazione di opere multimediali occupandosi di video e live vfx.

Sergio Carobelli. Inizio a suonare il pianoforte allet di nove anni. Dal 2000 ho seguito i corsi di pianoforte classico con
Massimo Barsotti, presso la Scuola di Musica di Campi Bisenzio, per poi passare allimprovvisazione estemporanea con Pietro
Guglielmo. Allet di tredici anni conseguo il Diploma in Teoria e Solfeggio Musicale e nel 2014 seguo il corso di Tecnico del
suono per live e studio con Antonio Dimilta presso la scuola di musica Blue Note di Campi Bisenzio. Dal 2014 sono iscritto
presso il Conservatorio Cherubini di Firenze al corso di laurea triennale di Musica Elettronica. Nel 2014 partecipo alla rassegna
Il Corpo, la Luce, il Suono occupandomi dei visuals per due opere elettroacustiche multimediali, Migrations e Kenskyo Aurinko.
Nel 2016 collaboro nuovamente ai visuals di due opere multimediali, In Illo Tempore e Machine Somnium opera questultima
che viene eseguita dal New Music Ensemble dellUniversit di New York.
CHERCHEUR
Claudio Giusti (video animazione)/Giacomo Balli (colonna sonora)
Durata: 06:21

Lanimazione messa in scena da Claudio Giusti una racconto che tratta il tema della
Ricerca. Questa intesa come obiettivo delluomo: dallo scienziato che ambisce a
trovare la formula segreta, allartista che alla ricerca di forme perfette o di unidea. E
lesemplificazione del grande impegno necessario a raggiungere uno scopo. Nel
racconto si narra di un Cavaliere e di una Principessa. Il primo, alla ricerca della
donna, rappresenta la innata caparbiet umana nel perseguire uno scopo. La
Principessa, passiva, il fine. Rinchiusa in una torre, attende solo di essere trovata. I
Medaglioni sono lipotetico ed esoterico contatto tra le due figure. Le molteplici prove
sostenute rappresentano simbolicamente alcune fasi della ricerca di unidea: dallo
stupore della crescita di una pianta, alla paura della foresta e della vastit della
conoscenza umana, alla fatica del deserto, alle stelle, alla caduta provocata dalla
troppa sicurezza, alla parte pi riflessiva: nella grotta, dove si pu metabolizzare tutto
il percorso. Altro elemento fondamentale dellequazione il Tempo. Il Cavaliere
infatti a molla, e ogni momento perso, lo allontana dal raggiungimento del proprio
obiettivo. La semplicit grafica supportata dalla notevole incisiva colonna sonora
eseguita da Giacomo Balli e insieme creano un inscindibile mix.

Claudio Giusti, nato il 31 Luglio del 1991, si appassiona sin dallinfanzia al disegno. Volendo approfondire i suoi interessi
artistici e creativi fino ad allora mossi da una genuina curiosit, si iscrive allAccademia di Belle Arti di Firenze in indirizzo di
Pittura. Nel Settembre del 2014 si iscrive alla Nemo Academy, portando contemporaneamente avanti gli studi accademici che si
concretizzano nel diploma conseguito nel Marzo 2016 con 110 e lode. Attualmente frequenta lultimo anno del corso di
Animazione presso la Nemo Academy.

Giacomo Balli, nato a Firenze nel 1991, inizia i primi studi di chitarra classica all'et di soli 9 anni. Negli anni a seguire
frequenta varie scuole private di musica tra le quali anche laccademia Lizard di Fiesole. Dal 2007 si esibisce con la band
musicale Offside in diversi eventi del panorama rock Toscano. Nel 2013 frequenta il corso professionale per tecnico del suono
presso la Scuola di musica Blue Note con il maestro Antonio Dimilta, con il quale svolger molteplici attivit di service audio.
Questa competenza gli permetter di maturare varie esperienze lavorative come: rock contest, lavori teatrali e serate dal vivo
presso numerosi locali fiorentini. Sempre nel 2013 si iscrive al corso di laurea triennale in musica elettronica presso il
Conservatorio Statale "Luigi Cherubini" di Firenze e come corsista partecipa a vari eventi curriculari e extra-curricolari. Durante
il percorso formativo si appassiona allarte del Field Recording e compie il suo primo lavoro elettronico musicando
lanimazione Chercheur di Claudio Giusti, opera che vede la sua prima rappresentazione presso il Teatro "LAffratellamento" in
occasione del festival il corpo/la luce/il suono nel marzo del 2016. A novembre dello stesso anno presenta, in occasione del
festival DiffrazioniFestival presso la Palazzina Reale, due nuovi progetti: Symmetrical Dialogue live electronics per
percussione Atsimewu con Lorenzo Ballerini e AgiaF improvvisazione live audio-video per 3 laptop con Lorenzo
Ballerini e Alberto Gatti. Attualmente in procinto di conseguire il titolo per il percorso di studi che ha intrapreso ed impegnato
con i propri colleghi in vari progetti musicali.

LE SIRENE
Riccardo Culeddu
Durata: 5:35

Le Sirene un video di animazione che cerca di rispondere a una


domanda: che sarebbe successo se nell'episodio delle Sirene,
Ulisse fosse stato liberato dall'albero su cui era legato e avesse
cercato di raggiungere le sirene? Sarebbe morto? Si sarebbe
trasformato? E in cosa? L'idea principale del lavoro che Ulisse si
sarebbe trasformato nella sua stessa narrazione, riuscendo cos a
conoscere il tessuto stesso da cui composto, ossia il racconto.
Tracciando un parallelismo con Il Milione di Marco Polo, altro libro
che parla di viaggi e di scoperte, e cercando l'origine psicologica
dell'archetipo delle sirene, il video prova a rileggere l'episodio
dell'Odissea con occhi nuovi. Questo tentativo d l'impressione di
attingere a un pozzo senza fondo: finch esisteremo,
continueremo ad avere sempre la stessa sete di conoscenza di
Ulisse.

Riccardo Culeddu ha studiato chitarra con i Maestri Bandini, Mela e Puddu e si diplomato presso il Conservatorio di Firenze.
Insegna chitarra, compone musica elettronica ed elettroacustica ed curatore di testi musicologici per la casa editrice
Astrolabio-Ubaldini di Roma. Attualmente frequenta il biennio di Musica e Nuove tecnologie presso il Conservatorio di Firenze.
PER NON SGOCCIOLARE NEL SILENZIO
Paola Lopreiato
Durata: 5:10

La struttura dell'opera, divisa in due parti, descrive due differenti stati del nostro
mondo interiore. Nella prima parte i suoni hanno lo scopo di descrivere un
ambiente in sospeso, una sorta di limbo, il movimento incessante delle piante
descrive la sensazione di ansia quando siamo ad un punto morto, quando le
nostre vite sono sospese, a volte solo prima o dopo una decisione importante.
Un tempo in cui siamo bloccati, come il fotogramma del video, in un momento
della vita, quando, in stasi, non andiamo avanti o indietro e quando la direzione
della nostra esistenza non sembra pi molto chiara. La seconda parte, con il
suo ritmo tumultuoso e le immagini di mani che continuamente rompono la
quiete della scena, il momento di azione e di ripresa della vita. Il ritmo della
musica rappresenta l'emozione di fare e di realizzare progetti di andare avanti.
Le mani costantemente immerse in acqua a intervalli irregolari rappresentano
noi stessi mentre cerchiamo nella nostra coscienza, l'estrazione di energia e
idee dalla nostra mente, dal nostro intimo. L'acqua come simbolo della nostra
anima: la nostra mente che buia, oscura, sconosciuta, ma liquida, fluida e
profonda, una fonte da cui sgorgano le idee e le energie in un flusso rapido e
senza fine.

Paola Lopreiato: Dottoranda part time in New Media Art presso l'Universit di Plymouth. Ho conseguito un MPhil in
composizione presso l'Universit di Sheffield. I miei lavori sono stati eseguiti tra gli altri: in Italia Santarcangelo, Mantova,
Firenze; in UK Universit di Chester e di Bournemouth, Sheffield Drama Studio, Belfast SARC; in USA Seamus, New York
Electro Acoustic Music Festival, New York University, Stedman Art Gallery New Jersey; in Grecia Corf Academia Yonica,
Cefalonia galleria ICAC, Atene Athenian I-Club e ICMC; in Messico Fonoteca Nazionale; in Slovenia Lubiana ICMC; in Australia
Perth ICMC; in Brasile Rio de Janeiro CAC4; in Turchia Istanbul Halka project; in Sudafrica Johannesburg conferenza
Fak'ugesi. I miei interessi di ricerca includono multisensorialit, acustica e le nuove tecnologie. Insegno al conservatorio di
Perugia e sono direttrice di produzione del Multimedia Festival Diffrazioni in collaborazione con il Conservatorio di Firenze e la
New York University.
(www.paolalopreiato.com)

JENAV
Mattia Gabbriellini
Durata: 15:00

Soggetto, regia, montaggio, musica: Mattia Gabbriellini


Testo: Annick Emdin, Riprese: Claudio Duarte Trambusti, Trucco, costumi: Elena Rosini
attori: Elisa Donati (Jeanne), Giorgia Cordischi (Emily), Francesco Orazini (Nikola),
Enrico Matteo Messa (Achille), Francesca Matteucci (Vera)

A met strada tra il film muto ed il teatro si incontrano cinque entit, ognuna incarnazione di
una diversa fede: credo religioso, amore per la natura, analisi scientifica, divenire storico e
psicoanalisi. Il dibattito il mezzo per far prevalere le proprie idee. I rapporti intercorsi tra
questi ambiti nel corso della storia vengono osservati tramite la personificazione degli
stessi, creando legami e conflitti senza tempo.

Gabbriellini Mattia, nato a Pisa il 9 Agosto 1990, ha mosso i primi passi nel mondo musicale a sette anni cominciando a
suonare il clarinetto.
In seguito ha studiato presso il Liceo Artistico Passaglia di Lucca, dove ha approcciato il lato tecnologico della musica.
La passione per questo settore lo porter, in seguito, ad iscriversi al Conservatorio di Musica Cherubini di Firenze alla facolt di
Musica Elettronica presso la quale si laureato con lode nel Febbraio 2016.
Attualmente si dedica alla scrittura di racconti e di opere multimediali.

INTROIEZIONE
Matteo Tundo
Durata: 06:00

Attraverso lo scorrimento delle scene si vuole rappresentare un flusso di


coscienza, utilizzando immagini simbolo di momenti e caratteristiche
della vita. La chiesa simboleggia la parte trascendentale, le
sterpaglie simboleggiano i momenti di difficolt, il ponte rimanda alle
fasi di transizione, un monumento di pietra fa pensare ad una fase
statica, mentre lalbero simboleggia una fase evolutiva. Le immagini
scorrono come proiezioni interiori. Tutte queste scene sono
racchiuse nelle pagine di un libro, il quale fa comunque parte di esse,
viene infatti sempre letto durante il flusso delle immagini, non posto
su un piano superiore; ecco perch si perde la percezione di chi sia il
soggetto pensante, creandosi una riflessione multidimensionale che
consiste, in tutte le scene, nella corrispondenza tra soggetto ed
oggetto.
ANTIMATERIA
Matteo Tundo
Durata: 04:05
Il concetto di antimateria certamente uno dei pi affascinanti nellambito
della fisica contemporanea; il lavoro multimediale esplora le possibilit
artistiche di una materia formata da antiparticelle, le quali non si distinguono
in nessun modo dalle particelle, pur essendo con esse in totale
opposizione. Attraverso le immagini si cerca di forzare il concetto di
antimateria in un ambiente quotidiano, rendendolo un deformato ricordo
impresso nella memoria. La musica guida lincontro tra materia ed
antimateria, che termina nellinevitabile annichilimento di entrambe.

Matteo Tundo nasce a Potenza il 21/08/1992, si avvicina alla musica allet di 14 anni. Nel 2010 stato ammesso al
Conservatorio Gesualdo da Venosa di Potenza al corso di chitarra classica. Nel 2011 si trasferisce a Firenze dove inizia il
triennio di chitarra jazz al Conservatorio Luigi Cherubini e contemporaneamente frequenta per un anno i corsi da diploma di
Siena Jazz. Nel 2015 ammesso al Biennio di Musica e Nuove Tecnologie sempre a Firenze. Ha pubblicato album con Smooth
Streets Project e Serial Experiments. Ha pubblicato come leader nel 2014 Acatalepsy: album di musica elettronica sperimentale
e nel 2015 Zero Brane, con Emanuele Parrini, Piero Bittolo Bon, Simone Graziano, Matteo Giglioni e Alessio Riccio.

TRIASADIS
Lorenzo Niccolai
Durata: 07:00

Triasadis un lavoro nato come conclusione del corso di composizione


multimediale e installazione d'arte, unopera audiovisiva che affronta tre
spazi diversi, un parco, la casa e la strada, cercando di esaltarne le
caratteristiche attraverso una prospettiva originale, legata alla percezione
e al legame dell'autore con il luogo stesso, dalla quiete della natura ai
rumori della strada, passando per l'ambiente familiare.

Lorenzo Niccolai (Firenze, 1995), batterista attivo nel fiorentino (pop, alternative rock), nel 2013 si interessa di musica
elettronica e produzione musicale, avvicinandosi da autodidatta anche alla chitarra e al pianoforte.
Dal 2015 studente di Musica Elettronica presso il conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, nel cui ambito produce Triasadis
(2016, opera audiovisiva) e Beyond the Room (2017, brano elettroacustico).

AREZZO IN BICI
Pietro Zaccardi
Durata: 05:32

Il lavoro strutturato in modo che vengano inquadrati i luoghi pi belli della


citt visti da un ciclista. La bicicletta il mezzo con cui la maggior parte di
noi si sposta quotidianamente per la citt. Spesso muovendoci in maniera
frettolosa non ci rendiamo conto delle meraviglie che ci circondano. Nella
composizione la musica si pone in contrasto con larchitettura antica della
citt rendendo il progetto originale. I luoghi inquadrati sono Piazza Grande,
il Duomo, la Pieve di Arezzo, le Logge del Vasari, il Corso, Piazza S.
Agostino, la Chiesa di San Domenico dove c il Crocifisso di Cimabue,
Piazza S. Francesco con la sua Chiesa nella quale ci sono i meravigliosi
affreschi di Piero Della Francesca, la statua dedicata a Guido Monaco,
inventore della moderna scrittura musicale e poi il Comune con la sua
piazza. Questo lavoro vuole anche rappresentare ci che il cognitivista J.
Bruner ipotizza come forme del sapere vale a dire il pensiero convergente che sta a rappresentare la cultura e il pensiero
divergente, cio la creativit. Arte e architettura antica viaggiano quindi insieme al nuovo e al moderno qui rappresentato dalla
musica elettronica.

Pietro Zaccardi, diplomato in tromba allIstituto Musicale R. Franci di Siena sotto la guida del M Andrea Dellira (1 tromba
del Maggio Musicale Fiorentino); laureato al Conservatorio L. Cherubini di Firenze con il M Luca Pieraccini (1 tromba del
Teatro dellOpera di Roma). Ha iniziato lo studio della musica allet di 11 anni presso la Scuola Media Indirizzo Musicale A.
Cesalpino di Arezzo con il M Marco Boncompagni. interessato anche al Jazz e ad altri generi musicali: non solo musica
classica ma anche rock, pop etc. Si laureato in Musica e Nuove Tecnologie presso il Conservatorio L.Cherubini di Firenze
con i prof A. Belfiore, M. Ligabue, R. Neri, A. Gaetti. Suona in varie formazioni sia classiche sia jazz, insieme a musicisti molto
noti delle maggiori orchestre italiane. Dallanno 2015/2016 ha insegnato presso la Scuola Secondaria di Primo Grado dell
Istituto Comprensivo Alto Casentino Stia-Pratovecchio. Attualmente insegna musica presso la Scuola Secondaria di Primo
Grado Masaccio di S. Giovanni Valdarno e lIstituto Superiore Giovanni da Castiglione in Castiglion Fiorentino.
MACHINE SOMNIUM
Gregorio Panerai (musica)/Sergio Carobelli (visual)
Durata: 06:40
Questo brano nasce come risultato di uno studio sulle propriet degli
automi cellulari monodimensionali. Gli automi cellulari sono sistemi discreti
che vengono utilizzati come modelli per lo studio dell'evoluzione di sistemi
complessi, della teoria della computazione e in vari settori della
matematica, della fisica e della biologia. L'idea di base fu sviluppata negli
anni cinquanta da Stanislaw Ulam e John von Neumann, e ne troviamo
l'esempio pi classico nel gioco bidimensionale Game of Life di John
Conway. La tipologia di automi che ho preso in considerazione per lo
sviluppo del mio lavoro quella degli automi monodimensionali studiati
largamente da Stephen Wolfram, nei quali varie cellule formano una
stringa. In questo caso gli automi non sono altro che una cellula con due
possibili stati: viva o morta. Levoluzione del sistema dipende dagli stati
precedenti delle cellula, da quelli delle due cellule vicine, e dalla regola
evolutiva che possibile scegliere tra le 256 possibili. Laspetto pi significativo lemergere di quattro tipologie di
comportamento in cui si possono suddividere le regole. Questi quattro aspetti che il sistema pu assumere sono: omogeneit,
stabilit, caoticit e complessit. Lo sviluppo di ognuno di questi stati ha guidato la realizzazione del brano, controllandone lo
sviluppo tematico, la processualit, la dinamica e la natura della materia sonora, creando un mondo artificiale e onirico.

KESKIYON AURINKO
Gregorio Panerai (musica)/Sergio Carobelli (visual)
Durata: 6:16

Opera multimediale che trae ispirazione dal fenomeno del sole di mezzanotte e dalla
natura stessa della luce. Il materiale sonoro nato tramite la sperimentazione e la
fusione del timbro del Kantele, uno strumento a corde tipico della Lapponia, con la
chitarra acustica,entrambi trattati ed elaborati attraverso processi elettronici. Tramite
suggestive atmosfere e arborei giochi di luce il video ci guida in una dimensione
eterea e impalpabile, spingendoci alla ricerca di noi stessi in un mondo fatto di luce
ed ombra.

Gregorio Panerai, nasce a Prato nel 1989 e si avvicina alla musica studiando chitarra moderna e jazz. Si laureato in Musica
e Nuove Tecnologie presso il Conservatorio Cherubini di Firenze, dove attualmente sta seguendo il biennio di specializzazione.
membro dell'ensemble di musica contemporanea del Conservatorio Cherubini, dove cura le realizzazione dei live electronics.
Ha partecipato a numerosi eventi e festival di musica elettroacustica come il Diffrezioni Festival, EXPO 2015, New York City
Electroacustic Music Festival. Oltre all'attivit didattica che svolge come insegnante in alcuni istituti fiorentini, si occupa di
produzione musicale, restauro audio e i suoi campi di interesse nella musica contemporanea vanno dal live electronics alle
opere multimediali, dalla composizione algoritmica allo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale, da performance interattive a
installazioni d'arte.

Sergio Carobelli. Inizio a suonare il pianoforte allet di nove anni. Dal 2000 ho seguito i corsi di pianoforte classico con
Massimo Barsotti, presso la Scuola di Musica di Campi Bisenzio, per poi passare allimprovvisazione estemporanea con Pietro
Guglielmo. Allet di tredici anni conseguo il Diploma in Teoria e Solfeggio Musicale e nel 2014 seguo il corso di Tecnico del
suono per live e studio con Antonio Dimilta presso la scuola di musica Blue Note di Campi Bisenzio. Dal 2014 sono iscritto
presso il Conservatorio Cherubini di Firenze al corso di laurea triennale di Musica Elettronica. Nel 2014 partecipo alla rassegna
Il Corpo, la Luce, il Suono occupandomi dei visuals per due opere elettroacustiche multimediali, Migrations e Kenskyo aurinko.
Nel 2016 collaboro nuovamente ai visuals di due opere multimediali, In Illo Tempore e Machine Somnium opera, questultima,
che viene eseguita dal New Music Ensemble dellUniversit di New York.
RAFFIGURAZIONI SONORE
Eugenio Baldacci
Durata: 04:03

Raffigurazioni Sonore una composizione audiovisiva contenente il risultato di


una sintesi sonora opportunamente gestita e programmata collegata ad un
particolarissimo analizzatore di spettro tridimensionale che ne crea una
rappresentazione grafica molto rappresentativa e coerente con la tipologia di
suono ricevuto. Il filmato ha lo scopo di mostrare quanto un determinato tipo di
suono possa essere simile in termini di timbro e tipologia con la sua
rappresentazione visiva, creando una vera e propria relazione tra i due.
Scopriremo come ad esempio un suono di tipo "granulare" possa avere una
rappresentazione grafica estremamente diversa da un suono metallico ed acuto, o grave e soffocato. Avremo la reale
sensazione di "vedere" il suono, comprendendo la sua relazione con lo spazio che ci circonda. Questa rappresentazione, dai
risvolti quasi "psichedelici", ci fornir varie tipologie di suono, diverse nel timbro e nell'altezza che, catturate tramite una
sessione live appositamente creata, ci trasporteranno in un viaggio digitale in cui audio e video diverranno una sola cosa.

Eugenio Baldacci, classe 1993 un produttore e musicista italiano. Ha studiato pianoforte fin dalla tener et per poi
approdare nel 2007 nel mondo della musica elettronica come produttore e disc jockey. Da allora ha avuto modo di esibirsi in
giro per la toscana e l'italia in eventi come Turn Off Festival (Pisa) , Opera Music Festival (Prato) Greentech Festival (Pisa)
Molo street parade (Rimini) e Amore Festival (Roma) e molti altri. Le sue prime pubblicazioni risalgono al 2011 su l'italiana
Urban Life Records per proseguire su Boreal Records e sulla tedesca Afterwork sounds. E' in corso d'opera la pubblicazione di
un Album di 6 tracce + 2 remix sulla apprezzata etichetta italiana Introspection Recordings che vedr la collaborazioni di
apprezzati artisti della scena e per la quale sta svolgendo un piccolo tour in alcuni locali toscani. Attualmente studia Musica
Elettronica e Nuove Tecnologie al conservatorio Cherubini di Firenze con lo scopo di affinare la sua tecnica ed espandere i
propri orizzonti.

DINAMICHE SONORE
Francesco Favale
Durata: 03:30

Questo lavoro nasce da unidea sviluppata insieme al mio amico e fotografo


Giuseppe Magnanimo. Giocando con la messa a fuoco della sua fotocamera,
abbiamo effettuato riprese di diverse luci in movimento che, grazie allalta
risoluzione del suo obiettivo, messe a fuoco al minimo risultano delle sfere
colorate e, paradossalmente, molto nitide nella loro rotondit. Con una
disponibilit di scene abbastanza ampia e grazie alla composizione sonora
realizzata sui movimenti delle luci, le sfere hanno preso vita creando delle
sequenze video astratte e dinamiche.

Francesco Favale nasce a Pontedera (Pisa) il 27/02/1994. Si avvicina alla musica sin dalla tenera et, studiando chitarra
classica alla Scuola di Musica Bonamici di Pisa. Allet di 16 anni inizia a interessarsi di musica elettronica e, pian piano, avvia il
suo percorso nel mondo delle discoteche, lavorando come disc jockey in molte realt locali e non, tra cui Reverse (Pisa), Vibe
(Pisa), Diagonal Club (Lucca), Tin Soundgarden (Livorno), Deposito Pontecorvo (Pisa)(di cui attualmente dj resident nel
progetto Plstic) e molti altri, oltre che in festival musicali, tra cui Greentech (Pisa), Molo Street Parade (Rimini), Turn Off
Festival (Pisa), Fosfeni (Pisa), dividendo la consolle con artisti di calibro internazionale.
Allet di 18 anni avvia il suo percorso artistico, iniziando a cimentarsi nella produzione musicale, e pubblicando i suoi primi 2 Ep
sulle etichette italiane Moon Deep Records e Coral Records. Attualmente collabora con Arroyo, etichetta discografica pisana
che, nel suo primo anno di attivit, ha ricevuto lattenzione mediatica di magazine online del calibro di Noisey, Parkett, DjMag e
DLSO.
Nel 2015 si iscrive alla triennale di Musica e Nuove Tecnologie del Conservatorio Cherubini di Firenze, grazie al quale ha la
possibilit di partecipare alla rassegna multimediale Il corpo, la luce e il suono, presso il Teatro dellAffratellamento di Firenze,
presentando la sua opera audiovisiva Dinamiche Sonore.
I-MOBILE
Daniele Cristellon
Durata: 04:00

L'opera ha come oggetto la contrapposizione fra stato di mobilit e immobilit della


materia e dell'essere umano, un contrasto che pu essere rapportato a semplici
fenomeni fisici fino a giungere alla contrapposizione morte e vita. Un percorso di
immagini, suoni e una breve composizione accompagna lo spettatore in un percorso
riflessivo e onirico, con lintenzione di suscitare appunto un passaggio da
un'immobilit di pensiero a un fluire di sensazioni.

Daniele Cristellon, nato a Fiesole il 21 Maggio 1985, inizia gli studi di chitarra elettrica allet di 16 anni, inizialmente come
autodidatta, successivamente seguendo il corso Rock-Blues dellAccademia Lizard di Fiesole. In seguito si perfeziona
privatamente col Maestro Francesco Russo in chitarra acustica finger style e chitarra elettrica blues. Nel 2010 inizia lattivit
di insegnamento presso la scuola OffMusical di Scandicci (FI), dove lavorer fino al 2013. Parallelamente suona come
chitarrista solista negli Spooky Kids, Marylin Manson Tribute Band, coi quali rester fino al 2013, con oltre 100 live allattivo in
locali di Italia, Germania e Inghilterra. Nel 2014 inizia a collaborare come insegnante di chitarra moderna, responsabile dei corsi
di musica e fonico da studio al Centro Musicale Soundcheck di Prato (PO). Tra le collaborazioni in studio e live con band
della scena Toscana si annoverano: Kaos Dimension, Furyo, Heatlers, Dust, Stargazers Ronnie James Dio Tribute Band,
aperture live per Extrema e Faster Pussycat. Nel Febbraio 2016 rientra negli Spooky Kids - Marylin Manson Tribute
Band. Attualmente membro delle seguenti band: Spooky Kids [Marilyn Manson Tribute Band] X-KID [Green Day
Tribute Band] Steam Machine [Daft Punk Tribute Band] Day Dreamers [Acoustic Duo] Dust [Electro - Industrial]. E'
endorser Schecter Guitars, Alvarez Guitars e Cleartone Strings, tramite Gold Music srl dal 2015. Attualmente studia Musica e
Nuove Tecnologie presso il conservatorio Cherubini di Firenze. Responsabile della sezione musica e autore della rubrica
"Ghost Notes" per Breakoff.it

RGB
Dario Ferrante/Marco Fabri
Durata: 15:00 (cartone animato)
Dario Ferrante (soggetto e musica), Marco Fabri (illustrazione e animazione),
Fabrizio Zilli (ob), Amanda Longarini (vn), Maria Di Bella (vn), Francesca Cannito (vc)

In un remoto futuro, la Terra sprofondata in anni cupi, violenti e corrotti. Ogni forma
di relazione umana si annullata. Le Festivit, la Bellezza non hanno pi dimora
sulla Terra. Ma la cosa pi grave che la Felicit stata bandita e nessuno pu
farne uso. Ormai nessuno su questo pianeta sa cosa sia veramente la Felicit. Ma
nella piccola citt di Zora, forse, c' ancora una speranza ROSSA, GIALLA E BLU.

Dario Ferrante nato a Pisa nel 1988. Nel 2015 consegue la Laurea Triennale in Musica Elettronica presso il Conservatorio
Musicale L. Cherubini di Firenze. Inizia la sua esperienza musicale come bassista pubblicando due album con la band electro-
punk Who is boro? e ottenendo un diploma in Basso Elettrico presso lAccademia Musicale Jam di Lucca. Dal 2013, anche
grazie agli studi in Conservatorio, si avvicina alla Musica Applicata allimmagine, frequentando un workshop in Musica per Film
alla London Film Academy di Londra (2014) e un Master di I Livello in Musica per film presso il Conservatorio L.Boccherini di
Lucca (2015/2016). Dario Ferrante compone quindi le musiche e si occupa anche del sound design di diversi cortometraggi e
altre opere audiovisive con le quali ha partecipato a numerosi Festival Nazionali e Internazionali come Festival di Cannes
(sezione Short Film Corner), Third Culture Film Festival di Hong Kong, Los Angeles Cinefest, Russian International Film
Festival, 48h Film Festival of Lima, Phoenix Film Award of Melbourne e molti altri. Nel settembre del 2016 pubblica il suo primo
album solista per pianoforte, archi ed elettronica dal titolo Uno, lalbum caratterizzato da sonorit ambient e minimali con il
contributo economico del Bando Toscana 100 band indetto dalla Regione Toscana che gli permette di coprire le intere spese
di realizzazione e pubblicazione dellAlbum. Attualmente sta frequentando lultimo anno del Biennio Specialistico in Musica
Elettronica sempre presso il Conservatorio Musicale L. Cherubini di Firenze.

Marco Fabri: nato a Pisa nel 1988, mi trasferisco a Firenze a fine 2007 in cerca di nuove esperienze. Il 2011 . lanno della
svolta, mi ritrovo a Porto e sotto influenze franco-brasiliane apprendo nuove tecniche e allargo i miei orizzonti. Disegnatore da
tutta una vita, negli ultimi anni mi sono dedicato a nuove forme di arti visuali dalla videoproduzione (come scenografia teatrale e
di eventi), a saltuarie incursioni nel mondo della street-art fino a singolari esperimenti di light-painting. Dopo la lunga esperienza
con il Collettivo ARK, ho lavorato per la compagnia Teatro Studio Krypton. Attualmente collaboro con riviste di diversi settori
(LAB2.0 / Raggafanza / STREETBOOKmagazine), con l'etichetta londinese Infinite Machine per cui realizzo le cover dei loro EP
e con la PROGEAS FAMILY, con la quale ho partecipato a diverse iniziative tra cui INSEMINAZIONE ARTISTICA LA
MOSTRA DISOBBEDIENTE, INSEMINAZIONE ARTISTICA,LA MOSTRA NEL CEMENTO, al WALL SKIN per la
FLORENCETATTOO-CONVENTION-2016. Una delle collaborazioni pi. proficue resta quella con il compositore e musicista
Dario Ferrante con cui, dal 2012, ho realizzato corti animati e spettacoli teatrali quali 'Le silence du coeur' e 'RGB', e spettacoli
teatrali come 'AB' e 'La casa dei mostri'.
STEERING WHEELS
Andrea Bui
Durata: 6:00

La composizione parte dal concetto di ruota sterzante, da un gioco di


accostamento/contrapposizione tra il mondo reale ed il fattore di scala delle
automobiline giocattolo: tutto veloce, molto veloce, i rumori stessi del motore
assumono sfumature da modellino. Altro elemento la specularit, che simboleggia
proprio la ruota sterzante. Per far sterzare la macchinina, anche se imbrigliata nel
flusso di traffico, o in un tunnel con pareti di cemento, basta, nella fantasia, ribaltarla
allo specchio e si pu cos muovere liberamente.

ESCAPE ELYSEES
Andrea Bui
Durata: 6:00

Il bisogno di evadere dalla propria realt, la disperata ricerca di una via di fuga, la
speranza, di trovare la felicit e uno spazio di vita pi a misura duomo. Questa la
base dellopera: un tentativo di distacco dal grigiore della vita.....

Andrea Bui diplomatosi alla scuola di Musica e Nuove Tecnologie di Firenze, sotto
la guida del M Alfonso Belfiore, con una tesi inerente la sonorizzazione
elettroacustica de Il Gabinetto del dr. Caligari. Prima di ci, ha avuto varie
esperienze in contesti musicali differenti, prima di approdare alla musica elettronica
ed elettroacustica, interesse maturato precocemente durante la formazione
strumentale. I campi di interesse specifico riguardano la spazializzazione del suono, il
field recording specificamente in contesto urbano, nonch il recupero di tecnologie
obsolete in campo audio e video, allo scopo di utilizzo nella performance elettronica.
Ha studiato tecniche elettroacustiche con Belfiore, Ligabue, Neri, Vande Gorne, Fort.

ORVOLOSON
Vanessa Trippi
Durata: 3:04

La sperimentazione di una tecnica come il data bending (applicazione di filtri


audio a un file video) porta alla scoperta di nuovi colori, paesaggi rosa e rossi,
colori falsati, immagini sovrapposte con ombre colorate... Questo paesaggio dai
colori nuovi e brillanti si unisce ad un brano dalle tinte scure per dar vita ad un
contrasto di luci e ombre che coinvolgere in modi diversi i sensi di vista e udito.

Vanessa Trippi inizia giovanissima lo studio del violino, partecipando e


aggiudicandosi alcuni concorsi giovanili; ottiene il diploma in viola col M
Giallombardo (Quartetto Prometeo), con interesse particolare nel repertorio per
quartetto. Parallelamente a una intensa attivit didattica (Istituto di Musica
H.W.Henze, Montepulciano Metodo Orff Schulwerk Metodo MLT Gordon), si
avvicina alla pratica del repertorio elettroacustico, studiando con i maestri
Belfiore, Ligabue, Neri, Gaetti, Vande Gorne, Fort. Diplomata in musica elettronica sotto la supervisione del M Ligabue con un
lavoro incentrato sul recupero del nastro magnetico e delle macchine a bobina per la composizione elettroacustica secondo
tecniche classiche, affiancate alluso dei sintetizzatori analogici, per i quali campi di interesse ha seguito corsi specifici in Italia
ed allestero (Conservatorio Cherubini, GMVL - Lyon, Musique & Recherches - Brussels).
DEEP
Miriam Poggiali/Sasan Bahadorinejad
Durata: 05:16

Cos la profondit? La percezione delle dimensioni, un punto che va pi


a fondo degli altri, la distanza tra il punto pi vicino e il punto pi lontano.
Quale altro nome possiamo darle? Penetrazione, discesa al fondo, via,
apertura, chiusura. In senso figurativo si parla della profondit di un
sentimento, della notte, di un concetto. La parte pi intima, pi segreta di
una persona, del suo carattere e della sua sensibilit. Profondit della
coscienza, dellanimo, e profondit del cuore umano.

Il progetto video PROFONDITA si compone di pi video che attraverso suono e immagine descrivono, o meglio, suggeriscono
le profondit che ogni uomo percepisce nel tempo. Il video racchiude in s le diverse profondit che si alterano e si alterna no in
un crescendo dintensit: si tratta di unimmagine composta da una luce bianca, intorno e allinterno della quale si alternano i
colori, con intensit, movimenti e velocit differenti. Ogni colore corrisponde ad una profondit demozione: amore, amicizia,
sofferenza, ecc. C Luce, una luce bianca: lAnima. Una Persona. Dio. LInconscio. La Coscienza. LIntimit. Ci sono Forze in
lotta che interagiscono tra loro muovendo i colori; a volte in maniera delicata, come un accompagnamento, linizio di una
relazione o di una nuova esperienza, un incoraggiamento. E a tratti in maniera violenta, fuggente, intensa, vorticosa, con la luce
indebolita e sempre pi piccola, coperta da un torbido velo di colore, meno acquoso e pi denso. Una continua messa in
discussione che fa vacillare le proprie certezze oscurando quasi completamente la luce, la guida, la volont, lobiettivo. Alla fine
la luce si fa grande, luminosa, forte per poi sparire nel buio. Questo passaggio della Luce da piccola a grande rappresenta una
crescita, una vittoria, una presa di coscienza. Lottare per raggiungere un obiettivo. Scoprire la propria forza interiore.

TENSIONE
Miriam Poggiali/Sasan Bahadorinejad
Durata: 04:47
con: Sara Bessi, Sofia Miniati, Irene Pieralli, Denise Sozzi e Noemi Sozzi

Con questo video TENSIONE abbiamo voluto esprimere uno


stato di tensione corporea e mentale. Le 5 performer sono legate
insieme luna allaltra attraverso le maniche allungate delle
maglie nere che indossano. Ponendo le performer in uno spazio
anonimo bianco con inquadratura dallalto e statica ho voluto
lasciare uno spazio di visione limitato, oltre il quale lo sguardo
dello spettatore non pu arrivare, pu solo immaginare quel che
accade nella sua mente. La performer sono libere di muoversi
nello spazio. La situazione di partenza statica e al suolo. Le
ragazze sono vicine e ognuna di loro comincia a muoversi
lentamente prendendo via via sempre pi spazio. Pian piano
questa volont di muoversi comincia a essere sempre pi limitata perch ognuna vuole dirigersi e muoversi nella proprio
direzione ma si deve confrontare con la direzione perseguita dalla performer che ha accanto e che ugualmente vuole
impadronirsi del proprio spazio. Cos si sviluppa un crescendo di TENSIONE corporea e mentale. Una corsa per raggiungere la
propria indipendenza e giungere alla propria scelta, sempre ostacolata dalla forza di ci che ci circonda. Non c tempo per
pensare. Ognuna tira a s laltra portandola in una nuova direzione. Comincia a essere percepita una dipendenza tra le
performer che prendono consapevolezza di non poter essere libere di muoversi liberamente ma che ognuna dipende dalla
decisione e dalla forza delle altre. Questa performance legata alla societ che si impone sulla nostra vita e le nostre sc elte.
Solo finch non ci spingiamo oltre non ci rendiamo conto di quanto dipendiamo da questa volont imposta. Quando ce ne
accorgiamo e lottiamo per la nostra indipendenza prendiamo anche coscienza della realt, ovvero che siamo legati e costretti a
seguirla. Quale scelta resta possibile allora? Trovare una direzione comune? Lasciarsi tirare esausti di opporsi?
La musica stata aggiunta in un secondo momento ed stata composta proprio per il video della performance. Sono
riconoscibili dei suoni di sfregamento dei fili insieme ad un crescendo di altri suoni che portano alla massima TENSIONE. Il
finale dove linquadratura rimane vuota vuole proprio lasciare aperta allo spettatore la riflessione su quale direzione verr presa
in futuro. A voi la scelta

Miriam Poggiali nata a Fiesole, Italia, il 31/03/1990. Si diploma in pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze dove
attualmente frequenta il biennio specialistico in nuovi linguaggi espressivi. Vive e lavora a Firenze. Tra il 2012 e il 2014
partecipa a varie residenze dartista in Toscana dove linteresse per il disegno e la pittura si approfondisce. Da ricordare la
mostra 1000 anni di spirito e natura" nel Casentino, Terrarossa in Lunigiana ed a Capraia Fiorentina e Album, esercizi di
disegno Gualdo. Ha partecipato anche al Premio della Biennale dIncisione di Monsummano Terme al Mac,n e Segno
contemporaneo-Start Point a Firenze. Il 2015 segnato da esposizioni in Italia e allestero (Iran), mostra alla Aun Gallery di
Tehran con il Gruppo Artistico Melograno. Prende il Brevetto di Operatore Sportivo nel 2007 e dallo stesso anno insegna
Ginnastica Ritmica e Coreografia presso la Societ Atletica Castello di Firenze.

Sasan Bahadorinejad. Nato a Tehran, Iran, il 14/01/1992. Ha studiato composizione e musica classica per due anni alla
Scuola di Musica di Fiesole, ora frequenta il terzo anno di musica elettronica al Conservatorio Luigi Cherubini. Ha fatto
lerasmus per un anno allAccademia della Musica Franz Liszt di Budapest. Esperienza di lavoro artistico presso Opera
Nazionale di Budapest e al Tyrant Movie in Ungheria, e al Teatro Magnolfi di Prato. Suona il Tanbur, strumento tipico della
tradizione iraniana.
METAMORPHOSIS
Edoardo Dinelli/Giovanna Bartolomei
Durata 5:21
Metamorphosis il termine greco che denota cambiamento, evoluzione, movimento. Cos
un essere che vive una forma, si trova a viverne un'altra, dopo un percorso fatto di passaggi
pi o meno salienti. Nel video due creature indefinite, connotabili dall'ascoltatore stesso, che
ne sceglie il sesso, la provenienza e perch no, parte del carattere, vivono una
trasformazione ben precisa, una metamorfosi. Il passaggio, fluido e perfino divertente, privo
di ogni aspetto drammatico, avviene in maniera del tutto naturale, spontanea. Non c' un
fato, un caso o uno scopo, ma solo la metamorfosi stessa. La colonna musicale sonorizza le
immagini in maniera del tutto compositiva, cos la forma e i movimenti del video pilotano
la forma e gli effetti sonori, che divengono veri e propri gesti musicali.

Giovanna Bartolomei inizia gli studi di flauto traverso con il prof. L. Del Grande allet di undici anni. Dopo avere compiuto due
anni di studi presso la Scuola Civica di Borgo a Mozzano (Lucca), si iscrive al Liceo Artistico A.Passaglia indirizzo
Multimediale Musicale di Lucca dove frequenta i corsi di tecnologie sonore, analisi e composizione con nuove tecnologie con
il prof. M. Lupone. Nel 2004 intraprende anche gli studi di pianoforte e nel 2006 diventa primo flauto dellOrchestra Regionale
delle Scuole Medie e Licei musicali della Toscana. Ha contribuito alla realizzazione di diversi progetti, quali: il Progetto Mozart
realizzato presso il Teatro Comunale di Firenze in occasione del 250 anniversario dalla morte di Mozart, linstallazione
multimediale ambientale Colorate risonanze interiori realizzata presso il Liceo Artistico A.Passaglia, il progetto I giovani e il
mito, tra passato e presente a La Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino con la messa in scena della tragedia di
Sofocle Antigone realizzata presso il Teatro Comunale di Firenze dallindirizzo Multimediale Musicale del Liceo Artistico
A.Passaglia e dal Liceo Machiavelli di Firenze. Frequenta il corso di Musica e Nuove Tecnologie presso il conservatorio
L.Cherubini di Firenze. Delle attivit svolte allinterno del corso, si ricorda levento Il corpo/la luce/ il suono, in
collaborazione con la Chester University e la New York University, nel quale sono state presentate due opere multimediali
realizzate in collaborazione col musicista Edoardo Dinelli: Metamorphosis e Dominio Ulteriore. Attualmente ha una
collaborazione attiva con Edoardo Dinelli e la cantante Roberta DAl, i quali hanno creato il gruppo (da loro stessi formato)
Elettrolirica. Dei progetti svolti si ricorda Emily and I (firenze 2010) e Oltre la Spera (Ravenna, Dante 2021, 2011).
http://giovannabartolomei.wordpress.com

Edoardo Dinelli: si siede davanti ad un pianoforte all'et di cinque anni, cos, per gioco, ed
subito amore. Crescendo il gioco diventa passione, poi ossessione. Comincia a studiare
seriamente e consegue il diploma di pianoforte presso l'Istituto musicale senese "Rinaldo
Franci", sotto la guida della professoressa Nadia Puccinelli. Nel frattempo, facendosi la sua
esigenza cretiva via via pi forte, intraprende gli studi di composizione con i maestri Fabrizio
Papi e Pietro Rigacci, realizzando cos la sua vocazione. In seguito si specializza nel campo
della musica applicata all'immagine sotto la guida di maestri importanti tra Manuel De Sica,
Franco Mannino e Luis Bacalov alla Scuola Nazionale di Cinema a Roma. Infine, in linea con
la sua vera e profonda passione, consegue il diploma specialistico di secondo livello in
Musica e Nuove Tecnologie, spingendo con forza la propria creativit nel campo della
multimedialit e dell'informatica musicale. Attualmente vive a Firenze e lavora per TV, cinema
e teatro. http://edoardodinelli.wix.com/sito

CONTEMPORARY WORLD
Andrea Massari
Durata: 07:00
La condizione umana, tra passato e futuro, attraverso i processi sociali, i sogni, la
poetica e la durezza della realt dei fatti che segnano il ritmo, incessante, del fluire
della vita.

Andrea Massari ha iniziato studiando organo elettronico con Roberto Giorgi. Poi
ha studiato pianoforte sotto la direzione di Agostino Todaro, studiando anche
composizione e orchestrazione con Alfonso Belfiore. Compositore, ha creato molti
temi per orchestra che tentano di esprimere in musica la sua creativit. Nella sua
ricerca particolarmente attento a trasformare le immagini in musica.
interessato all'improvvisazione strumentale e alla ricerca di nuove forme di
linguaggio nella composizione.

LYTTEIGEN
Alessia Anastassopulos
Andrea Maffei (attore, Pan)
Durata: 06:00

Lytteigen una performance di teatro danza eseguito dall'attrice e ballerina Martina De Domenico
accompagnata da una mia composizione elettroacustica. Lytteigen significa Riascoltandomi e prende
spunto da un ossessivo lavoro di registrazione dell'ambiente circostante, della quotidianit con i suoi
aspetti negativi e positivi riproporzionati o ingigantiti dall'operazione creativa. Frazioni di registrazioni
rubano la mia intimit e quella degli altri. Mentre sono al lavoro, mentre guardo il mare, mentre passeggio
per la citt, mentre mi confido con amici e parenti o mentre litigo, quando l'esterno si prende i miei sensi
e cerco di difendermi, tutto questo rimane indelebilmente mio materiale di composizione. Sopra a tutto
questo Martina rimarr muta, lasciando voce al corpo, agli occhi e ai gesti.
DIFFICOLT
Alessia Anastassopulos
Durata: 02:19

Difficolt uno short-movie (cortometraggio) originale che mostra le difficolt di comunicazione tra le persone.

Alessia Anastassopulos: Di origini greche sono cresciuta a Manchester


(UK), successivamente mi sono spostata a Firenze, Livorno, Atene ed
infine Pisa. Ho conseguito la laurea in violino al Conservatorio
P.Mascagni di Livorno e adesso sto frequentando il Master in Musica e
Nuove Tecnologie al Conservatorio L.Cherubini di Firenze. Sono anche
laureata in Musicoterapia. In questo periodo sto partecipando ad un
tirocinio con Eugenio Sanna in un laboratorio di musicoterapia per adulti
con disturbi mentali. Ho lavorato come insegnante di musica in una scuola
elementare di Pisa. Sono coinvolta in due progetti il cartastoria, un duo
voce/violino che compone musiche e racconti originali per bambini e Gaia,
un gruppo di musica medievale dove suono la ribeca.
Il cartastorie ha vinto nelle Marche la competizione Fiabe in musica
dell'associazione A.Gi.Mus di Firenze nel 2015. Nell'ultimo periodo mi sono
dedicata alla composizione elettroacustica ed in particolare alla
composizione di musiche per cortometraggi.

BORDERS
Giovanna Bartolomei
Durata: 06:30

La realt una realt creata e plasmata attraverso la mente, luomo. La mente e


luomo una mente e un uomo creato, plasmato dalla realt. Ununione unica,
indivisibile, lincessante interazione che da vita una vita
La realt di un uomo che si trasforma in unesperienza dura, triste, caratterizzata da
una significante lotta interiore tra S e il mondo circostante, un mondo che risulta ai
suoi occhi una realt fredda, distaccata, un carnefice che aggressivamente si scaglia
contro la vittima e la sua quotidianit, che fino a quel momento era stabile ed
equilibrata.

Giovanna Bartolomei inizia gli studi di flauto traverso con il prof. L. Del Grande
allet di undici anni. Dopo aver compiuto due anni di studi presso la Scuola Civica di
Borgo a Mozzano (Lucca), si iscrive al Liceo Artistico A.Passaglia indirizzo
Multimediale Musicale di Lucca dove frequenta i corsi di tecnologie sonore analisi e
composizione con nuove tecnologie con il prof. M. Lupone. Nel 2004 intraprende
anche gli studi di pianoforte e nel 2006 diventa primo flauto dellOrchestra Regionale
delle Scuole Medie e Licei musicali della Toscana. Ha contribuito alla realizzazione di diversi progetti, quali: il Progetto Mozart
realizzato presso il Teatro Comunale di Firenze in occasione del 250 anniversario dalla morte di Mozart, linstallazione
multimediale ambientale Colorate risonanze interiori realizzata presso il Liceo Artistico A. Passaglia, il progetto I giovani e il
mito, tra passato e presente a La Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino con la messa in scena della tragedia di
Sofocle Antigone realizzata presso il Teatro Comunale di Firenze dallindirizzo Multimediale Musicale del Liceo Artistico
A.Passaglia e dal Liceo Machiavelli di Firenze. Frequenta il corso di Musica e Nuove Tecnologie presso il conservatorio
L.Cherubini di Firenze. Delle attivit svolte allinterno del corso, si ricorda levento Il corpo/la luce/ il suono, in
collaborazione con la Chester University e la New York University, nel quale sono state presentate due opere multimediali
realizzate in collaborazione col musicista Edoardo Dinelli: Metamorphosis e Dominio Ulteriore. Attualmente ha una
collaborazione attiva con Edoardo Dinelli e la cantante Roberta DAl, i quali hanno creato il gruppo (da loro stessi formato)
Elettrolirica. Dei progetti svolti si ricorda Emily and I (firenze 2010) e Oltre la Spera (Ravenna, Dante 2021, 2011).
SPUTARE FUOCO
Niccol Gonnella
Victor Musetti (riprese e montaggio video)
con la partecipazione di Martino Borriello
Durata: 19:30

Martino un ragazzo che vive in una roulotte vicino casa mia. Lo vedevo
spesso camminare per le strade del quartiere, inizialmente non capitava
mai di parlare con lui. Da quando mi rivolse parola non passato molto
tempo prima che si aprisse e iniziasse a parlare della sua storia e di cosa
lo ha portato a vivere nelle condizioni in cui vive tutt'ora. La vita di
Martino stata difficoltosa sin dall'infanzia, i problemi familiari lo hanno
spinto a lasciare casa e a vivere per strada gi da piccolo. I protagonisti
del suo passato sono la droga e la violenza, compagni di viaggio che lo
hanno aiutato a sopravvivere per strada. Nei suoi racconti mostra tutto il
suo percorso di vita, come ha affrontato la comunit, come riuscito a
sconfiggere la dipendenza, come arrivato ai giorni d'oggi. Il suo passato
e il suo presente, le sue esperienze di vita non ordinarie e ci che fa oggi
per vivere sono gli argomenti principali di questo lavoro. La pura realt
viene esposta attraverso immagini quotidiane e scenari ricostruiti,
accompagnati dalla voce di Martino che narra la propria storia; la musica
che nasce dalle ambientazioni, dalle azioni e dalle sensazioni da lui
descritte, funge da collante per le immagini e la voce narrante. Sputare
Fuoco un piccolo documentario sulla vita di Martino, ha funzione
puramente descrittiva, non vuole dare alcun giudizio sull'argomento di cui
tratta, tantomeno sul protagonista.

Niccol Gonnella nasce a Pietrasanta nel 1989. Si avvicina al mondo della composizione e del sound design durante gli studi
presso il Liceo Artistico Musicale di Lucca dove collabora col professor Mauro Lupone. Durante questi anni compone musica
elettronica per spettacoli come Troppo Rumore Per Nulla (2007) e In Out (2008) per la scuola di danza Fuoricentro di Lucca,
Macbeth di Shakespeare (2009) per il Teatro Maggio Musicale Fiorentino, 10 Sinfonie e 1 Ouverture (2010) per il Teatro del
Giglio di Lucca. Si diploma nel 2010 e nell'anno successivo si iscrive al corso di Musica Elettronica presso il Conservatorio di
Musica Luigi Cherubini di Firenze. Negli anni seguenti collabora col regista emergente Victor Musetti curando il sound design
per il cortometraggio Rumore (2012) e componendo la colonna sonora per il cortometraggio Il Cane (2013). Partecipa alla
rassegna multimediale Il Corpo La Luce Il Suono di Firenze presentando l'opera multimediale Petrol Station nella sala del
Buonumore del Conservatorio (2013). Da quest'ultima esperienza nasce una collaborazione con la compositrice e flautista
Esther Lamneck che lo porta al Frederick Loewe Theather di New York (2013) dove presenta 2532, Missing Futures opera per
fixed media e ensemble strumentale. Un altro frutto nato dalla collaborazione con Victor Musetti Sputare Fuoco (2015), un
documentario presentato come tesi di fine percorso scolastico con il quale si laurea con il massimo dei voti. Questo viene
presentato ad una seconda edizione della rassegna Il Corpo La Luce Il Suono al Teatro l'Affratellamento di Firenze (2015).
Sputare Fuoco viene proiettato in diversi festival nazionali e riceve il premio per la miglior colonna sonora al Docunder30
Festival di Bologna (2015) e per il miglior documentario al Video Festival Imperia (2016). Attualmente lavora come libero
professionista presso lo studio di produzione musicale M8 Music di Firenze.
INSTALLAZIONE MULTIMEDIALE INTERATTIVA
SPAWN, make the game
Installazione multimediale interattiva per gente, suoni, immagini e dispositivi elettronici
concept e realizzazione artistica di Alfonso Belfiore.

Ogni istante della nostra vita, della nostra esistenza, si lega ad un luogo, un luogo dello spazio dove essere accadere. Un momento che potr
trovare il suo prolungamento, la sua estensione, il suo significato stesso, nella memoria, nella nostra mente. Un legame profondo dunque tra
essere, tempo e psiche. Ogni istante della nostra vita potenzialmente un punto della nostra coscienza, della nostra consapevolezza di
esistere e in ciascuno di quegli istanti racchiusa una piccola traccia, talvolta invisibile, un segno che concorre a scrivere la nostra storia come
ogni goccia dacqua concorre alla storia del fiume e poi del mare. La cattura di unimmagine, , forse, lillusione di aver afferrato uno di quegli
istanti, di aver congelato il suo significato, di poter disporre della sua energia, della sua potenza. Le immagini, captate dai dispositivi elettronici,
verranno poi rielaborate su un grande schermo, in un flusso di immagini e suoni ormai sfuggente al controllo della propria volont.

Cos, per il visitatore, la scoperta della propria immagine allinterno dellopera, immersa nel flusso delle immagini, costituisce la presa datto
dellineluttabile partecipazione del proprio essere alla storia e alla vita, mentre la visione trasfigurata della propria immagine rivela in pieno
aspetti nuovi della propria identit vissuta in quel momento quasi con occhi altrui. Cos, come in un videogioco, lapparizione di un nuovo
personaggio SPAWN, levento che apre ad una nuova possibilit, una nuova partita, una nuova occasione.

Spawn un termine gergale usato nei videogiochi per indicare l'apparizione in gioco per la prima volta di un'entit, che pu essere un
personaggio, giocabile o non giocabile, oppure un oggetto.

Linstallazione multimediale interattiva Spawn costituita principalmente da due situazioni:

1. da una o pi postazioni di ripresa (TOTEM) dove si catturano immagini delle persone che vi si avvicinano;
2. da una sala in cui, su un grande schermo, si proiettano le immagini raccolte dei visitatori elaborate in una struttura continua, virtualmente
senza fine.

Il dispositivo di ripresa video e diffusione audio-video, costituito da una telecamera, un computer opportunamente programmato, un sistema
audio controllato ed un display televisivo controllato, assume in questopera un ruolo centrale e ponendo laccento sulla sua capacit di oggetto
attrattore, diviene appunto una sorta di TOTEM capace di attrarre a s con la sua voce mutevole, con i suoi incanti sonori e visivi, le persone
che vi passano vicino, cogliendo quindi (o rubando) la loro immagine una volta che essi si siano avvicinati abbastanza. Il TOTEM la metafora
di una sorta di porta daccesso ad un mondo altrimenti irraggiungibile, di cui ne rivela a tratti qualche scheggia, una via obbligata un luogo di
scambio dove lesperienza dellincontro, lesperienza dellessere, dellessere in un particolare istante, si trasforma in una traccia concreta,
unimmagine registrata nella memoria, una memoria dove potenzialmente potrebbe avere nuova vita, nuove possibilit di esistere e di
significare.

Il TOTEM effettuer lo scatto fotografico quando il soggetto sar abbastanza vicino al dispositivo. Queste immagini saranno inviate tramite la
rete di connessione appositamente predisposta, ad un server centrale che permetter, attraverso particolari algoritmi, una speciale
elaborazione del materiale fotografico integrando i volti dei visitatori nel flusso dellopera in corso. La fotografia una scheggia fuori dal tempo,
tratta dal flusso della vita reale la racconta, la indica, mentre la sua immobilit la congela e la definisce come istante, come cosa, come oggetto,
come simbolo. Le immagini scattate durante la giornata, con le varie persone ritratte, i loro gesti e le loro espressioni, istanti della loro vita,
verranno immagazzinate in una memoria da cui il software, appositamente progettato, potr recuperarle, esattamente come un ricordo,
unimmagine, un gesto, possono affiorare alla nostra coscienza, con le inevitabili distorsioni, con le loro trasformazioni ed elaborazioni,
apparentemente arbitrarie ma sempre controllate dal flusso emozionale del nostro mondo interiore. Cos la musica, nel luogo della proiezione,
nello spazio interno, dove lopera offerta al pubblico, assume proprio questo ruolo, divenendo metafora del nostro inconscio, capace di
modellare, come un caleidoscopio, le immagini della realt percepita, creando la nostra realt, il nostro mondo. Sul grande schermo, scoprire la
propria immagine modellata, trasfigurata e integrata in un flusso di suoni e dimmagini ormai indipendenti dalla sua vita, sar per il visitatore
certamente una sorpresa e al tempo stesso unoccasione speciale per una profonda riflessione sulla consapevolezza che abbiamo del peso dei
nostri gesti, delle nostre azioni, della nostra stessa esistenza nel flusso generale della vita, quella vita che noi stessi modelliamo, istante dopo
istante, inconsapevoli artefici della storia.

Alfonso Belfiore: dal 1977 si dedicato alla ricerca e alla sperimentazione nell'ambito delle nuove tecnologie elettroniche ed informatiche
applicate alla composizione musicale, sconfinando anche in contesti pi estesi, abbracciando varie forme di espressione artistica come la
poesia, il teatro, la danza e l'immagine elettronica. Ha preso parte a progetti multimediali sviluppando, attraverso l'uso delle tecnologie
elettroniche ed informatiche, interazioni complesse tra gesto, suono, natura, immagine e parola, approfondendo anche i rapporti tra
composizione musicale e processi algoritmici. attualmente titolare della Cattedra di Musica elettronica e Coordinatore del Dipartimento di
Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, dal 1980 al 1992 stato titolare della stessa cattedra
presso il Conservatorio Cesare Pollini di Padova. presidente dell'Istituto Internazionale Arte e Tecnologia e direttore artistico di "Progetto
Fortissimo" per UNICEF. Tra il 1984 e il 2004, in qualit di direttore artistico ha curato per il Vecchio Mulino Produzioni la pubblicazione di oltre
50 titoli su vinile e CD. coordinatore di Segni Digitali/laboratorio per la produzione multimediale del Conservatorio di Firenze attraverso il quale
favorisce lattivit artistica di giovani compositori promuovendo iniziative di carattere artistico e multimediale anche di rilievo internazionale come
Florence to New York/Project. Per diversi anni ha svolto attivit di ricerca come collaboratore del Consiglio Nazionale delle Ricerche presso il
Reparto di Informatica Musicale di Pisa (CNUCE-CNR). Dal 1994 ad oggi regolarmente invitato a New York come visiting professor alla New
York University, dove ha tenuto incontri e laboratori di composizione musicale elettroacustica e multimediale, realizzando diversi lavori
multimediali per il New Music and Dance Ensemble della stessa universit (tra cui La citt sommersa, Musica per un incantesimo, Sincronie
interattive, lavori eseguiti in varie citt degli Stati Uniti ed in Italia). Le sue opere sono state eseguite in vari festival e convegni internazionali di
musica contemporanea nel mondo e in Italia. Diversi suoi lavori sono presenti in varie pubblicazioni discografiche e su dvd. direttore artistico
e ideatore di Diffrazioni/Florence Multimedia Festival, festival internazionale dedicato allarte e alla tecnologia.
MOSTRA FOTOGRAFICA

VOLTI
da Saione
Giorgio Bagnarelli, Italia

Scatto con una macchina di legno, a pellicole piane 10x12 centimetri, e il


processo di conseguenza abbastanza lento, e forse anche un po faticoso: il
soggetto da fotografare deve restare in piedi -quasi completamente immobile-
per tutto il tempo nel quale effettuo la composizione dellimmagine e poi
successivamente durante lo scatto vero e proprio, visto che una volta caricata
la pellicola non posso pi modificare linquadratura.

Per i miei ritratti uso uno sfondo bianco e pulito -cos come gi faceva Richard
Avedon- che priva limmagine di qualsiasi riferimento spaziale.

Tutti hanno come didascalia il nome proprio della persona ritratta -talvolta
let- pi spesso il giorno e lanno nel quale ho scattato la fotografia: il nome
proprio rimane comunque elemento indispensabile per la presentazione del
ritratto, e per far si che il ritratto stesso sia lunica -vera- fonte dinformazione
per chi osserva.

Mi piace pensare al ritratto come ad una sorta di performance, per questo chi
posa deve essere a conoscenza del processo tecnico che viene messo in atto, e quindi pienamente cosciente del
suo ruolo.

Il fatto che si debba necessariamente prestare attenzione alla propria postura, e od ogni minimo movimento,
concentrando lo sguardo allinterno della lente, con l'intenzione di impersonare se stessi, porta ad una completa
consapevolezza di stessi, ad una presenza nel momento che pu far venir fuori una propia, personale immagine
segreta.
Giorgio Bagnarelli

Ojos, una mirada fuera de Buenos Aires


Sebastian Miquel, Argentina

Sebastian Miquel immortala la vita che sprizza dagli occhi e dai sorrisi dei
bambini, mentre giocano e scherzano con la fotocamera.

Sorrisi come germogli di vita accanto alla malinconia dei vecchi, nelle cui
rughe ancora si scorgono antiche battaglie alle quali sopravvivono, vincitori e
stanchi.

Le donne, orgogliose della loro identit e della loro appartenenza, emanano la


serenit che viene dalla coscienza di portare in grembo il futuro della
comunit.

Le fotografie colgono momenti in cui il brillare dellarmonia, della luminosit,


del sogno catturato e restituito.

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