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ISTEMA (| Si JI quaderni di “Il Sistema A, (Supplemento al n. 1 - 1954) RACCOLTA DI PROGETTI DA REALIZZARE IN CASA ESoPLE RelA ir CrAcs Ar R. CAPRIOTTI - EDITORE Via Cicerone, 56 - Roma QUADERNI DI IL SISTEMA “A,, N. 6 | FARE | RACCOLTA DI PROGETTI DA REALIZZARE IN CASA E PER LA CASA R. CAPRIOTTI Editore - Vie Cicerone, 56 . Roma ESECUZIONE OL PROGETTI tN) METALLD 1 non spaventarsi di fronte ai metalli, mette indubbia- mente in grado il dilettante di preparare per la propria ca- Sa un'infinita di oggetti, tanto utili quanto graziosi, special- mente in. considerazione della | _-Voga che il mezallo, per qualche anno pressoché messo al, ban- do dagii arredatori, sta ripr dendo il suo posto trionfalme fe nella decorazione degli in- terni. f ‘Avevamo pensato di. offrire in un solo fascicolo ai nostri _—Iettori_ la tratzazione completa del’ergomento, rimandando ai fascicoli successivi 1a presenta~ zione di una serie di progetti da eseguire in base ai nostri con- sigii, ma abbiamo ritenuto op- portuno modificare questo cri- ferio, che forse non a tutti sa- rebbe riuscito gradito ‘Troverete pertanto nelle p: gine che seguono, insieme ai consigli per alcune delle prin- . cipali operazioni, un certo nu- mero di progetti per i quali cercheremo di dare le istruzioni occorrenti, affinché tutti possa- no realizzarii, Nel numero ven- turo seguira la trattazione di altre operazioni, insieme ad al- fri progetti, in’ modo da com- pletare l'argomento. PARTE I LE VARIE OPERAZIONI It TAGLIO DEL MaTERIALE (Tav. D Tl taglio del materiale occor rente ailesecuzione di un ogget- to richiede sovente una buona quantita di lavoro preparatorio, essendo necessario preparare i disegni, o addirittura delle gui- de, determinare lo spessore del metallo o la lunghezza del filo TAY. 1- Tagliare i metalli con ufensili a mano TAY. 1 = Quando necessario, ¢ vin dicendo, al fi di sprecare la minor quantit possibile del_materiale stesso. Normalmente é bene tenersi al-di fuori del tracciato nello eseguire il taglio, per giungere poi al disegno stesso nel corso della finitura dei bordi. Que- sto tantino in pil non dev‘esse- re, perd, eccessivo: quanto ba- sta per levigare il bordo con la. lima, altrimenti la finitura diverra ‘troppo lunga e faticosa. Livso vente cesor Un paio di cesoie da lattonie- re si dimostra in moltissimi casi_un utensile prezioso per il taglio di lamiere. Sceglictene un paio di circa 30 centimetri e, se lo spessore del materiale che dovete tagliare, @ troppo forte, metalio indurisce perché l'operazione possa esser condotta a termine senza in- convenienti, serrate uno dei bracei in una morsa, come in- dicato in figura 2 ‘Nell'eseguire il taglio, a meno che cié non sia poco raccoman- dabile per altra ragione, tene- te il materiale un’ po’ incli- nato rispetto alle cesoie: con quest'avvertenza potrete rispar- miare pid fatica di quanto pensiate (fig. 3). TAGLIARE CoN 1 sEcHETTO Quando, invece che con delle lamiere, si ha da fare con tubi © verghe, le cesole non possono tornare di alcuna utilita. E’ al seghetto a ferro che oc- corre far ricorso in questi casi Gig. 4), utensile della massima robustezza e capace di far mi- racoli, se usato 2 dovere Tenete presente, pero, che le lame sono di acciaio indurito e che di conseguenza sono sogget- tea spezzarsi con facilita, se vengono flesse 0 fatte roteare Su sé stesse. Una lama con 32 denti ogni 25 millimetri é la pit adatta ai bisogni di un dilettante. Inu- tile continuare a volerla usare, quando avri. perduto il taglio: una lama divenuta ottusa, va messa da parte, a meno di’ non yoler sudare quattro camicie su di un lavoro che potrebbe esser fatto agevolmente Tl materiale da tagliare de- vressere, naturalmente, stretto nella morsa, come indicato in figura 4, magari proteggendone la superficie da ogni pericolo di sgraffiature e di avvallamenti on un paio di false ganasce, come quelle di fig. 7, che pe tranno anche avere le’ superfici interne. sagomate in modo da garantire la migliore presa sul materiale in questione, a secon- da della forma di questi 1 seghetti a ferro sono fatti in modo da permettere di lavorare sia orizzontalmente, tenendo la lama ad angolo retto, sia agen- do dalPalto al basso. Tagliare con it seghetto da gioielliere Ecco il principe degli_uten- sili del dilettante, particolar- mente utfle quando con il ta- glio si debbano seguire disegni piuttosto complicati, anziché 1i- nee dritte, e quando si debba tagliare alitinterno del pezzo in lavorazione. In questo €aso oc- correra fare sul materiale da asportare un forellino per pas- sarvi le lama, forellino che — salvo motivi ‘particolari — si cerchera di tener quanto pit possibile vieino al disegno, in modo da risparmiare la fatiea di_lunghi tagli inutili, Benché i tipi normali siano di svariate lunghezze, un_se- ghetto con gola di 12 centime- tri circa @ raccomandabile, in quanto permettera di trattare la maggior parte dei lavori. Le Jame si aequistano generalmen- te in mazzetti, a dozzine, ¢ si trovano in varie grossezze. Quelle del n. 2 possono esser considerate adatte alla maggior parte dei lavori, per quanto in alcuni casi ne occorrano di pit Sottili ed in altri di pit grosse. Ricordate che la lama va si stemata nell'archetto in modo che i suoi denti risultino rivol- ti verso il basso e ricordate che il colpo utile, quello, cio’, che si fa strada aitraverso il metal- lo, @ il colpo dall’alto in basso Gig. 5). Tagliare con lo scalpello Un altro utensile al quale si & costretti a far ricorso quando si abbia a che fare con spessori di una certa consistenza, @ lo scalpello a ferro. : La figura 6 illustra come si opera per eseguire un taglio Tettilineo in un pezzo di gros- sa lamiera, operazione questa tra Je pil’ frequenti che allo sealpello sono riservate. Lutensile permette,perd, anche di tagliare secondo trac- ciati curvi con una certa pre- cisione. Osservate, ad esempio, in figura 9 come ‘uno scalpello ed un martello vengano usati per tagliare un disco da una grossa lamiera. La precauzione che, occorre avere in casi si- mili @ quella di tenere ad ogni taglio la lama dell'utensile in modo che il taglio risulti tan- gente alla circonferenza esterna del, disco. Cid richiedera, 8 vero, un at- tento lavoro di rifinitura, da fare con la lima, ma la fatica non sara eccessiva, se avremo eseguito il taglio con la dovuta precisione, se avremo, cioé, fat- to in modo che la lama sia 'sem- pre stata tangente alla circon- ferenza, senza penetrare nel suo interno e senza esser spo- stata troppo in fuori, QUANDO IL METALLO INDURISCE, (av. 11) Alcune volte @ necessario ri- scaldare il metallo, non per in- durirlo, come avviene quando jo si tempera ma per ammor- bidirlo e renderne pit: agevole la lavorazione. Accade infatti che, nel corso del lavoro especialmente quan- do debba essere sottoposto ad una prolungata martellatura o a tensioni forti e prolungate, sia per l'effetto della compressione che per quello della tensione, indurisea ¢ perda la elasticita, rendendo cosi arduo proseguire nella lavorazione e per la fati- ca che s'incontrerebbe © per la possibilita di romperlo, 1 ri- scaldamento riduce la durezza € restituisce al metallo Ia ela- sticita primitiva, annullando gli effetti della tensione. Se non fosse per le possibilita offerte da questo trattamento, Ja lavorazione dei metalli sa: rebbe un campo pressoché chiuso al dilettante. Di conse- guenza @ bene che tutti coloro che intendono dedicare qualeu- na delle loro ore a questa at- tivita, acquistino sin da prin- cipio’ Yesperienza _necessaria. Cercheremo di aiutarli, illu- strando loro quali utensili pos- sano venir adoperati, come deb- bano esser adoperati e come comportarsi in aleuni casi par- ticolari. L'uso della torcia a gas I comandi delVaria e del gas vanno regolati in modo da ot- tenere una fiamma azzurra, che si dirigera poi sulla superficie da trattare cercando di non te- nerla troppo ferma su di un punto, ma muovendola di con- finuo, se pur lentamente, su tutta’ Ia superficie, fino a che questa non sia divenuta uni- formemente rossa (fig. 1). Il beced di Bunsen La fiamma del becco di Bunsen serve benissimo per il riscaldamento di piccoli pezzi, che vi saranno esposti con Yaiuto di un paio di pinze dal manico piuttosto Iungo e tanto meglio se provvisto di impu- gnature scarsamente conducenti del calore (fig. 2). In questo caso é il pezzo in lavorazione che deve essere continuamente mosso, in modo che Vazione della fiamma si ripartisea uniformemente su tutta la superficie, senza con- centrarsi in un sol punto, nel quale provocherebbe, in’ non molto tempo, la fusione del metallo. Per quanto riguarda la fiam- ma prodotia dal beccuccio, ri- cordate che non é la parte e- sterna a produrre maggior ca- Tore, ma il cono interno (fig. 3). UNA PIPETTA ED UNA LAMPADA AD ALCOOT, Quando il pezzo da sottoporre al trattamento @ di piccole di- mensioni, € possibile usare, an- ziché la’ torcia o il becco di Bunsen, Ja fiamma di una co- mune lampada ad alcool, che il dilettante pud facilmente im- provvisare con un qualsiasi re- cipiente nel quale introdurre attraverso un tappo a tenuta, uno stoppino. La temperatura della fiamma della lampada, perd, per essere pari alla bisogna, deve essere accresciuta mediante limmis- sione nell'interno delia fiamma stessa di un ulteriore quantita tivo daria. Cid pud esser fatto mediante una pipetta, un qualsiasi tu- betto resistente al calore e nello stesso tempo termicamente poco conducente — attenti alle scot- fature alle labbra, quando usate Ja pipetta — ma, per facile che sia Toperazione, richiede una certa pratica:.. polmonare, onde non rimanere troppo presto senza fiato, Quello che si deve cerear di ottenere @ una bella fiamma azzurra, che in brev.s- simo tempo s'imparera a diri- gere laddove si desidera (fig. 4). Waturalmente anche questo sistema @ adatto solo. per pic- coll pezzi. Quando si ha da fare con del filo Non si deve mai sottoporre al risealdamento un filo per volta, ma fare una matassa e dirigere su di questa la fiamma morbida (vedi fig. 6), spostan- dola di continuo sino a che la matassa non é divenuta unifor- memente rossa. Un’altra avver- tenza da avere é quella di non far mai uso di una fiamma du- ra, la cui punta, concentrando il’calore in uno’ spazio. troppo limitato, potrebbe produrre la fusione della porzione di filo con la quale venisse a contatto. Per Valluminio Anche Yalluminio pud esser sottoposto a questo trattamento, a condizione che il riscalda- mento non venga spinto ecces- sivamente, Un buon sistema per control lare Voperazione ed interrom- perla al momento giusto — un riscaldamento troppo debole sarebbe, infatti, inutile — & quello di toccare di tanto in tanto la superficie del metallo con la estremitd di un baston- cino di legno (anche un flam- mifero svedese od uno zolfa- nello si prestano allo scopo). Quando il metallo @ tanto caldo da abbronzare il legno, ¢ questo comincia a bruciare,’ i] tmetallo @ pronto ¢ la fiamma deve essere allontanata. Un sistema di controflo che molti adottano con successo & quello di tracciare sulla super- ficie delV’alluminio delle righe con del comune gesto azzurro da carpentiere: allorché questo diviene bianco, il metallo ha raggiunto una temperatura sod- distacente e va allontanato dal- la sorgente di calore per essere Jasciato raffreddare lentamente allaria, 0, pili rapidamente, per immersione in aequa Pitt che negli aliri casi, oc- corre stare attenti a non tenere la fiamma ferma sullo stesso punto: essa deve essere spo- stata continuamente, anche s: lentamente. Per il rame Attenti al rame: se il calore @ eccessivo «si cuoce », diviene cioé di color rosso ¢hiaro’ e friabile, Tl metallo va passato sulla sorgente di calore (o que- 5 TAY. HK - Mordenzatura dei metalli sta su quella, quando si tratti della fiamma’ di una torcia o di una pipetta) con un lento movimento circolare, in modo che si diffonda uniformemente su tutta la superficie e Yopera- zione va continuata sino a quan~ do il tame non ha acquistato un bel colore rosso luminoso. Allora to si immergera rapida- mente in acqua per farlo raf- freddare, Per il peltro TI peltro @ una lega assai te- nera, che raramente ha bisogno di essere sottoposta a questo trattamento. Quando si debba farlo, si operera con una fiam- ma morbida (senza darle aria). Come controlio, bastera avyi- cinare alla superficie un dito inumidito e con questo toccare il metallo: lo sfrigolio ci dira che dobbiamo arrestarci. 11 raf- 6 freddamento pud avvenire sia all'aria che in acqua. Precauzioni Tl riscaldamento _eccessivo pud causare Ja fusione del me- tallo 0 modificare in senso ne- gativo le caratteristiche. Tl calore non va mai concen- trato sopra un punto od una zona ristretti; dopo Voperazione il metallo va lasclato raffreddare a suo agio, tanto pid se si tratta di leghe; Yalluminio conservera inal- terato il colore della sua su- perficie, dopo il trattamento, e non richiedera quindi alcuna mordenzatura. LA MORDENZATURA DEI METALLE La mordenzatura, o pulitura chimica, @ un proceso median- te il quale il metallo viene sbarazzato di ossidi, scaglie, grasso, sporcizia di ogni gene- re, mediante Vimmersione in un bagno acido. Questa operazione @ sempre necessaria prima di sottoporre il metallo alla plac- catura, all’incisione od a qual- siasi finitura, tranne che non si abbia a che fare con alluminio © peltro, nel qual caso il ba- gno acide pud essere evitato e Sostituito vantaggiosamente da una buona lavata con acqua e sapone e successiva risclacqua- tura. La mordenzatura segue in ge- nere le operazioni che hanno richiesto Vesposizione al calore, perché nel corso di queste uno strato di ossido si forma inevi- fabilmente ¢ va quindi rimosso. La pulizia a secco, come po- trebbe effettuarsi _sfregando il metallo con uno degli abrasivi da cucina 0 con pomice in pol- vere, richiederebbe un tempo eccessivo e difficilmente per- metterebbe dei resultati quali vengono raggiunti in un paio di minuti con un bagno acido. Se questa operazione @ tanto utile e pratica, occorre, perd, tener presente che essa involve Yuso di acidi pericolosi, e vé quindi compiuta con la pi grande attenzione, usando tut- te le precauzioni necessarie, Precauzioni 1) Nel preparare la soluzio- ne acida, versare sempre V'acido nell’acqua, mai V'acqua_nell’a- do, poiché la reazione sarebbe troppo violenta; 2) versare sempre lentamen- te Tacido nell'acqua, in modo che Ja soluzione non riscaldi ec- cessivamente; 3) tenere T'acido non usato sempre in bottiglie di vetro con tappi di vetro; 4) non lasciar mai che V'acido sgoccioli da qualche articolo. Ricordate che pud bruciare sia i vestiti che la pelle, come qua- si ogni altra cosa con la quale abbia modo di venire in con- tatto; 5) portare sempre guanti di gomma, quando si lavora con Vacido, ed usare un bastoncino di legno, un filo di rame o pin- ze dal manico lungo (vecchie pinze di rame vanno benissimo). Se una goccia di acido dovesse cadere sulla pelle, lavare im- mediatamente con acqua cor- rente ed applicare dopo soda. Sulle stoffe applicare ammo- niaca; 6) mettersi in testa che I’a do @ pericoloso solo quando vie~ fe usato scorrettamente. Procedimento da seguire Il mordente, la soluzione aci- da ciog, va preparato in un re- cipienté di vetro o di terra o Gi pietra, mai in un recipiente ‘metaliico, versando_lentissima- mente in cingue ltr di acqua 150 grammi di acido solforico del commeicio ed agitando il tutio con un bastone di legno, Poiché da questa operazione, come dalla soluzione una volia preparata, si sprigionano vapori dannosi, occorre non respirare ut di sopra del recipiente ed o. Perare all'aperto o in un locale Perfettamente acreato. Lioggetto da mordenzare va ‘quindi preso eon un paio dip: ze (usare sempre pinze di ra- me, quando si ha a che fare con metalli non ferrosi) ed immerso Jentamente nel bagno, stando a questo lontani quanto 10 permette la lunghezza del brac- clo, Occorre aver cura di non far schizzare la soluzione al di fuori del recipiente, come ay- verrebbe se il’ pezzo di motallo vi venisse fatto cadere dentro. Aspettare qualche minuto, pol estrarre il pezzo dal bagno’ con un bastoncino di legno, affer- rarlo nuovamente con le pinze ed osservarlo, per vedere se la immersione é ‘stata sufficiente, Qualora Ja pulizia non apparis- se ancora perfetta, rituffare il | pezzo nel bagno ¢ laselarvelo | Per qualche minuto ancora; la- varlo poi ben bene in acqua | | corrente © metterlo ad asciugare | tra segatura ben seca o stracel puliti ed asclutti evitando asso- lutamente di toccarlo. con le ‘mani dopo il trattamento, se iL pezzo deve essere inciso,’ plac- Cato 0 finito. Apvertenza Ottone, bronzo e tutti gli al- tri metalli di lega debbono es- ser lasciati raffreddare legger- mente, prima della immersione nel bagno. ‘Una soluzione calda ha un effetto pitt rapido di una fredda. Essa sciogliera anche la pasta salda al borace. Per accelerare il trattamento ‘si pud dunque Rortare ad ebolixione i” mor- Un mordente particolarmente energico si ottiene aggiungendo una parte di acido solforico ad una di acido nitrico, Nella so- luzione ,che va preparata in un recipiente di terra, si aggiunge- A poi un pizzico di comune sale da_cucina. Lieffetto di questo bagno @ pressoché immediato e pertan- to gli oggetti da mordenzare vi andranno tenuti solo per un a AY. IV - Un riflettore da tavolo brevissimo periodo, da uno a due secondi. inoltre il risciac- quamento dovra esser ancor pitt accurato che nel caso preceden- #00 DISEGNO DEL TIPO DESCRITIO INCISO MARTELLATO DIAGONALMENTE ALTRI DISEGNO. MARTELLATO | te, perché se una sola goceia rimanesse in un punto qualsiasi del metallo, lo corroderebbe i- nesorabilmente. PARTE SECONDA PROGETTI 1) UN RIFLETTORE DA TAVOLO Se credete che sapendo fare ben poco non sla tuttavia pos- sibile far qualcosa di buono, provatevi con questo progetto. Si trata di un riflettore da tavolo, di una superficie luci- dissima di metallo, cio’, sulla quale poggiare vasi da flori, nin- nolie tutte quelle cosette che rendono bella la mensa: sotto Ia luce piovente dall’alto 1a tersa superficie del metallo ri flettera con un effetto bellissi- mo gli oggetti, dai quali inoltre proteggera 1a’ sottostante tova- glia. Per uno che abbia un po’ di esperienza, il lavoro 8 cosi semplice da confinare nel ri colo, eppure Teffetto che il vo- stro’ riflettore fara nelle occa sioni nelle quali viene tirato fuori dagli_armadi il servicio pitt bello, sara tale da farvi i- norgoglire. ‘Ma veniamo all'esecuzione. Tutto quello che occorre @ un rettangolo del metallo desi- derato, di uno spessore. tra i Se gli 6 decimi, Rame, allumi- nio, ottone, metallo di Monel sono consigliabili, perché per- mettono di raggiungere una maggiore Iucentezza. Come mi- sure cm. 40x27 vanno bene, al- 7 2) UNA IAMPADA PER LO STUDIO Beco qui un dise- La lampada di acciaio @ un gno molto pratico blocco lavorato al tornio, ma il per realizzare con dilettante che non possiede ‘un Ja massima facilita tale costosissimo utensile puo una lampada da ben rimediare elegantement iudio moderna, “" quaisast aulo-oficina potra 0- quasi gratuitamente un 1031786 Eine pistone ‘dauto usato, che, una ar volta ben pulito e tirato a lu SOpporiare 'alto, eldo fara la migliore delle figu- eslie fusto ed il pa: fe, € non importa affatto se tuts falume, ed il fatto fi possano “accorgersi che si the ‘base e fusto tratta di un pistone vero, maga siano faiti di me- 1 cid aggiungera un sapore {alll di colore dic nuovo all'insieme, versoaggiunge non Quanto al paralume, pud poca grazia ail'in- essere di metallo, di seta, dl Sieme. Dlastica, dt pergamena, di rafia, FAY. V - Una lampada per lo studio meno che ragioni particolari non consiglino di variarle. Tutto quello che c’é da fare si riduce a tracciare sul metallo (sul rovescio, s'intende), il di- segno della nostra illustrazione, sviluppato a grandezza natura Je, ritagliare con le cesoie da Jattoniere secondo il tracciato esterno, rifinire i bordi e piega- Te in basso secondo il tracclato interno. Questa ultima fase pud anche essere evitata, in quanto il bordino nulla aggiunge al ri- sultato finale. Varianti potranno essere otte- nute nella finitura, sottoponen- do alla martellatura una parte della superficie, ma non credia- mo che coloro che sono alle prime armi vorranno provarcisi ‘Mordenzate, se occorre, il vo- stro, progetto, pulite accurata~ mente con rosso da gioiellieri infine, usando un pennello di pelo di cammello (non rispar- miate mai nella qualita dei pen- nelli, fattore importantissimo di sucesso) applicate una mano di lacea trasparente, che varri a Proteggere Ja finitura. Cercate di maneggiare il _vo- stro capolavoro il meno possi- bile, perehé meno lo farete, pith @ lungo conservera tutta la sua di ura qualsiasi_ delle materie prime nelle quali si fanno i pa- ralume, insomma, ma vi consi- gliamo di attenervi alla forma indicata alla nostra illustrazio- ne, che meglio di ogni altra si addic> alla semplicita geometri- ca del fusto e della base. Esecuzi0NE Cominciate con il preparare Ja base, tornendola, se avete un tornio ‘a disposizione, da un Bloceo di acciaio che porterete alle misure indicate in disegno. Qualora non disponiate di un tornio, procuratevi, come vi ab- biame detto, un veechio pisto- ne da auto,’ determinate il suo centro e bene in centro trapa- natevi un foro da 27 mm,, foro che porterete quindi ad un dia- metro di 30 per una profondita di 10 mm. circa, Accertatevi che nella super- ficie laterale della base sia a- perto un foro da 10 mm. dal quale far passare il conduttore elettrico. E’ buona norma arro- tondare leggermente lo spigolo esterno di questo foro, in modo che il suo taglio vivo’ non fini- sca per tagliare Tisolamento del conduttone, provocando noiosi cortocireuiti. Una volta pronta la base, passate alla esecuzione del fu- sto,, Allo scopo tagliate un pezzo di tubo di ottone nella lunghez~ za indieata nella figura. Inutile dire che il tubo sara del dia ‘Materiali necessari metro precisato sia in figura che nelf’elenco delle parti, Smussatene internamente Te- stremita superiore in modo che Io zoccolo della lampada vi si adatti bene e sicuramente, quin- di pensate alla preparazione del supporto dello zoccolo. Per questo preparerete prima un pezzo di tubo da 3 mm, ta- gliandolo nella misura indicata nella tavola, quindi lo filettere- te ad entrambe le estremita per una lunghezza di 10 mm. cirea, Pronto che sia anche questo pezzo, passate all’esecuzione del fermo del fusto, che farete con un pezzo di acciaio dolee di 3 mm. di spessore, dal quale rita- glierete un disco di 45 mm, di diametro, Nel centro di questo disco fa- rete un foro di 3 mm. e lo filet terete in modo da potervi avvi- 1 pezzo base tare una delle estremita del tu- acciaio tornito o pistone allum. | 1 pezzo _ fusto tubo di ottone da 30 mm, 1 pezzo supporto lampada tubo da mm. 3. bo_da 3 mm. prima descritto. _ ; 1 pezzo fermo del fusto _acciaio dolce da mm. 3 Cid fatto, ed ammesso che gia avvitato all 8 chiaro: e1 Le conruione? Non 'd che da ritagliare i pezzi secondo le indi cazioni della figura da lesno di 2,5x30 ed unire quindi le varie parti con colla e viti a legno, del Je quai si affogheranno per mag- gior pudenza Ia testa e i vostri Piccoli potranno farsi cullare dol- cemente dalle onde... create dalla Joro fantasia durante le ore di quie- ‘ta lettura, C% anche Ja vela, ¢ c'® Tancora fe Ja ciambella di ‘salvataggio, ad aggiungere un sapore di realismo, Gli ultimi due pezzi sono segati da compensato ed incollati ed inchiodati al loro posto. Notate che Talbero che sorregge Ja vela, & sterno, © non allinterno, Lo scopo we alf'imerno sporgenze che possano tradursi in lividi e graffi Ricordiamo infine che il successo di ‘questi FUNE 1 40mm, paseanre PER Vit! A OCCHIELLO (Segue a pag. 8) semplicissimi mobili-giocattolo di pende in gran parte dalla _vivacit dei colori che verranno usati per ta oro finitura, Non mirate al. reali- smo e non siate avari di colore. I bambini amano i contrasti violentit §20x300x1200 q ] ; ACCIAIO DA ALBERI | SieeNeouee | TAY. VI - Un vassoletto per 1 pid esperti vi siate procurati lo zoccolo per Ja lampada ed il conduttore e- lettrico occorrente, non vi resta che montare le varie parti, or- mai ultimate. Cominciate. con Vadattare il fusto della lampada nel. foro fatto nella base, in modo che la estremita inferiore del fusto ri- posi contro Ja spalla del foro in questione. Passate quindi il cordone e- lettrico nel supporto dello zoc- colo e fissatene i capi allo zoc- colo stesso, avvitando poi que- st'ultimo alla estremita supe- riore del supporto. Passate questo nel tubo che costituisce il fusto della lam- pada, curando che Testremita inferiore filettata esca dal foro di 27 mm. della base, ed alla sporgenza avvitate il fermo del fusto, il disco cioé di acciaio, dal foro filettato al centro. Pulite e lucidate sia il fusto 10 che 1a base della lampada, fate uscire il cordone elettrico dal foro nel corpo della base ¢ fis- sate alla sua estremita una spina. Sistemate allo zoceolo il pa- ralume che vi sarete procurati © che vi sarete fatti, mettete a posto la lampada ed il vostro lume @ pronto per l'uso. Avvertenza: dopo la lucida- tura, non dimenticate una mano di lacea trasparente, che impe- dendo Yossidazione della super- ficie di metallo, varra a preser- varne, la Iucentezza immacolata. 8) UN VASSOTETTO Per PIU’ ESPERTI Per coloro che gii sanno qualcosa di pit in materia di lavorazione dei metalli, pur senza essere dei professori, ecco un vassoietto nel quale potran- no dar prova della loro abilita e del loro gusto, prestandosi ad infinite variazioni sia 1a decora- zione del bordo, sia Vincisione allinterno. Particolari, d’altra parte, che possono benissimo es- Ser trascurati da chi si, sente meno sicuro, in quanto né Y'uno né Faltro hanno importanza fo1 damentale: il progetto riuscira Denissimo anche con bordo ed interni lisct e Tueidi, La forma usata per la model- latura del bordo pud essere sla di legno duro che di metallo, soluzione questa _preferibile. Lideale sarebbe un bel cilindro di acciaio frafilato a freddo (acciaio da alberi) di 75 mm. di diametro e lungo circa 10 em. Arrotondatene {o spigolo della estremita superiore con tela smeriglia prima fine e poi finis- sima ¢ finite con la pi fine delle tele abrasive che trovate intrisa di olio. ‘Come materiale per Tesecu- zione del progetto @ possibile usare: ; rame tenero laminato di 1 mm. di spessore; x ‘peltro di 1, 2mm. di spes- sore; alluminio di 2 mm. Tutto quello che occorre & un pézzo tale del metallo prescelto che permetta di ritagliarne un disco di 90 mm. di diametro. Una volta pronto tutto il ma- teriale e ritagliato il disco ne- cessario, pulite accuratamente Je due superfici di questo (ri- cordate che rimarra pur sempre un po’ visibile anche il rove- seio) con polvere di pomice fi- nissima ed acqua. Non abbiate fretta in questa operazione, ma cercate di condurla a termine quanto meglio @ possibile. Spianate quindi il pezzo ac- curatamente, in modo da otte- nere una superficie perfetta- mente regolare e sul rovescio del vostro disco tracciate con il compasso una cireonferenza di 67 millimetri, curando di centrarla perfettamente. Poggiate il disco sulla forma, curando che la circonferenza traceiata coincida perfettamente con il bordo di questa e comin- ciate a martellarne gid sulla forma il margine sporgente, u- sando un mazzuolo di legno ¢ procedendo un po’ per volta nell'operazione. Finito che abbiate, smeriglia- te bene il bordo del vostro vas- soietto, levigatelo ed arroton- datelo, Se vi sentite in grado, fluttua- tene Torlo e fate al centro una bella incisione; ma questi pro- cedimenti appartengono ad una fase pit avanzata, della quale ei occuperemo in seguito. CALCHI IN GESSO delle impronte di animali . calchi delle impronte de- gli animali domestici 0 selvaggi, quali quelle che si possono trovare nella neve, Ja sabbia o la terra, costituisco- no dei medaglioni decorativi per una sala di circolo, una casa rustica o un padiglione di cac- ¢la, ed anche pezzi di una inte- ressante collezione. Terreno ottimo di ricerca so- no i bordi dei tiumi, dove la terra molle ed _umida'mantiene impronte ammirevoli per la fi- nezza dei dettagli, appartenenti ad animali di tutte le grandezze. Lontano dalle rive se ne posso- no. trovare vieino all’ entrata delle tane 0 lungo le piste se- guite dagli animali. Quando si é trovata una bella impronta, per riprenderne | il ecaleo occorre per prima cosa to- gliere i rametti e i frammenti 4i terra che possono essere nel Suo interno, ponendo la massi- ma cura per non rovinaria. Quindi si ipnalza tutto intorno tin bordo formato da una stri- seia di latia o di cartone arro- folato a forma di cerchio, che si ferma per mezzo di picchet- ti armati da rametti, Se la terra @ umida o molle, @ “necessario spandere_ intorno un poco di taleo per impedire che si attacchi all'impasto da eolare per la ripresa del caleo, impasto che ¢ formato del gesso vusato per modellare mescolato con Tacqua sulfficiente ad otte- ere una consistenza_cremosa fitta, ma senza eccedere. Per la tappezzeria uando dovete infiggere qualche borchietta che si @ staccata dalla tappezzeria di una sedia ‘© di una poltrona, rivestite la testa del martello con due striscie di na- stro adesivo incrociate, Queste pro- ‘teggeranno Ia testina della borchiet- ta da ogni pericolo di deformacione ‘e non attutiranno il colpo tanto da rendere pid difficoltoso il lavoro. Irrigidire la spozzola di ferro Quando Ia vostra spazzola metal- ica @ troppo morbida per il lavoro ‘che vi siete proposti di fare, potrete irrigidirne i fili, avvolgendo questi ‘tutto intorno con un giro o due di nastro adesivo, che impedira loro di piegarsi ed aprirsi ed aumentera ‘quindi la durezza della spazzola. Nell’esegeuire la colata, oc- corre avere Tattenzione di ver- sare il gesso sul bordo del cer- chio, affinché raggiunga a poco a poco Vimpronta, evitando di versare direttamente l'impasto su questa per impedire la forma- zione di bolle d’aria nel, calco. Quando Timpronta sara rico- perta, si versera ancora Yimpa- sto, fino ad ottenere uno spes- sore di uno o due centimetri. Questa misura non é fissa, ma occorre calcolarla di volta in volta a seconda delle dimensio- ni generali dell'impronta, della sua profondita e della natura del terreno circostante, Ultimata la colata, si dara al gesso il tempo di asclugare com- pletamente, quindi si togliera la striscia di cartone o di latta e si ritirera il calco. Infine lo si pulira con un vecchio spazzoli- no da denti, si ottureranno i fori delle bolle’ daria ¢ le fessure eventuali e quando il gesso sara assolutamente secco, lo si ver- nicer con due mani di gomma lacea, Quando si deve rilevare una impronta nella neve, occorre prima polverizzare intorno alla impronta dell’acqua fredda e la- sciarla gelare. Qiundi si prepara Vimpasto di gesso con dell’ac- qua ben fredda e si opera co- me precedentemente detto. I cerchio da preparare, tutto intorno, perd, lo si fara. pitt grande’ del solito per evitare che la neve si sciolga nelle im- mediate vicinanze della im- PER IL MARTELLO na maniera per riparare i mar telli, quando 1a testa & trop- po lenta e minaccia di uscire dal manico ad ogni colpo, 2 quella di piegare una striscia di acciaio dolce di circa mm. 1,5x10,60 a for ma di I. e di tagliare sul manic piano che a questa striscia sia a datto. Forzate poi il lato maggiore del- Ja striscia in questione, nel quale avrete in precedenza aperto due fori, tra Ia testa e il manico, fino 1 far poggiare la gamba pid corta contro Testerno della testa. Due viti vi ptrmetieranno allora di fis sare Ia striscia al manico. Lo stesso sistema potra essere uusato anche per altri utensili pronta, Allorché il gesso @ sec- Co, si togliera Vimpronta senza pulirla, la si avvolgera in una pezza Scaldata e Ja si porra in una easseruola o in una scodel- la e la si lascera riscaldare: la neve che ancora aderisce ai dettagli, fondera e rimarra la impronta ben pulita. Per prendere una impronta nella sabia, invece, occorre polverizzare intorno ad essa una soluzione di silicato di sodio (venduta talora sotto il nome dt vetro solubile) e lasciarla indu- rire, cosa che richiede dai 5 ai 15 ‘minuti, ‘Trascorso questo tempo, si proceder come negli altri casi, T calchi ottenuti possono es- set_conservati cost come sono stati rilevati, clo® negativi, 0 venir usati per fare delle copie positive. . Per fare una copia in positivo di questi getti, il metodo é mol- to semplice. ‘Si comincera con il preparare una striscia circolare in latta alta cirea tre centimetri, la si leghera con uno spago 0 con un anello di gomma e la si_porra su pit fogli di giornale. Il dia- metro del cerchio formato da questa striscia deve essere leg- germente pitt largo di quello del negative. Se si vogliono impronte da attaccare su di una parete, si fara una fenditura nella striscia di lamiera ¢ da quella si passe- ra un filo di ferro, che restera fissato dopo la presa del gesso. Si riempira quindi la forma cosl ottenuta sino a meta della altezza con il solito gesso impa- stato con acaua, si lascera che cominei a far presa e, prima che termini di solidificare, quando sara. giunto presso a poco alla consistenza di un mastice molle, vi si affondera il negative fran- camente, poi lo si spostera mol- to leggermente per scuoterlo ed evitare che il ealco aderisca alla. copia, cosa che sara piu diffictie, sé si_avrd Vavvertenza di spalmare il calco con vasel- Una od altro grasso. I due pezzi si lasceranno in contatto. per qualche minuto, poi si ritirera il getto, si pulira la sua super- ficie, la si lascera seccare ¢ la si dipingera, se lo si desidera. In questo caso utilizzare dei, co- lori che spiccano, affinché si possa vedere nettamente la im- pronta, GIAMPIERO SESTILI i I DISEGNE CON PASTE COLORATE disegni con paste colorate venivano. molte I usati specialmente dai veechi legatori di libri, ‘essenda particolarmente adatti alla decora- zione di copertine, albums e simili. Sono. stati soppiantati dalle ‘arte stampate a machina, grazie alla maggiore rapidita che queste permet- fono, ¢ yero, ma oggi sono tornati nuovamente in voga, sia tra gli artigiani, cui consentono di gsprimere la loro originalita, sia tra i dilettanti, eui rendono possibile Tesecuzione di decorazioni armoniose e personali, pur non richiedendo par- ticolari attitudini per’ il disegno. Scatole, portacarte, portariviste, possono es- sere abbelliti usando questo sistema di decora~ zione, con i materiali pitt economici e pid facili ‘a lavorare: carta ¢ pasta adesiva. ‘La tecnica consiste nello spennellare uno * TAVOLA A - Ecco gli strumenti per questa ori- ginale pittura, Il pennello che serve per stendere la pasta é lo stesso che pud essere usato per Vesecuzio- ‘ne dei motivi decorativi. Il pettine di figura 2 é di ‘metallo e lo si pud acqui- stare in commercio, ma un pezzo di molla di ottone, il seghetto ed una lima ba- starda per smussare il ta~ glio vivo’ dei denti, affin- ché non abbiano a lacerare la carta umida, varranno a risparmiare la spesa. Il n. 4 é un pezzo di pettine da capelli. a denti radi e Tunghi. 12 CON UN PEMMINE © Due ottimi esempi di copertine (wn album di fo- tografie ed un album di di- schi) decorati con motivi moderni ed eleganti, che richiedono, per6, un po’ di pratica, per ottenere dal- Puso del pettine o del pen- nello disegni regolari, Nei primi tentativi é bene sce- gliere motivi pit semplici, @ meno di non esser sicuri della propria mano. strato di una miscela di colore e pasta su di un foglio levigato e, mentre @ ancora umida, farvi sopra i motivi desiderati_con pennell pettini di metallo 0 semplici sostituti di questi oggetti, Materiali richiesti to - La Pasta — Per quanto possa essere usata anche qualsiasi pasta da librai del com- mercio, il dilettante potra farne una ottima da sé, usando Ia solita farina di riso o di grano 0 amido. E’ bene farne ogni volta il quantitativo da usare, perché non dura molto a lungo. Per preparare Ja pasta di amido, prendere un quarto di litro di acqua fredda e tre cucchiai di amido in polvere. Metter amido in una tazza larga od in altro recipiente adatto e mescolarlo con un po’ di acqua in modo da ottenere una * TAVOLA B - Ecco quattro esempi di carte per copertine di album esegui- te con questa tecnica. Le fotografie n. 1 e 2 mostra- no motivi eseguiti con il pennello: tinee ondulate ¢ Piccoli tratti verticali nel Primo caso, un simpatico Teticolato “con — piccole chiocciole nel secondo, Le foto 3 e 4 mostrano invece disegni ottenuti con petti- ni a denti piuttosto sottili. Quello detia foto 4 richie- de una certa esperienza, essendo necessario che le piecole piramidi siano ese- guite con una certa regola~ rita che pud essere rag- giurta solo quando U es cutore abbia fatto un po’ la mano a questo genere di decorazione. crema sottile e senza grumi. Far bollire il rimanente del- Yacqua, versarla piano piano sull'amido diluito, agitando con- tinuamente I'impasto sino a che Ja pasta non ha raggiunto la consistenza desiderata e lasciar quindi raffreddare. Usando, in- vece dell’amido, farina di riso © di grano, con la medesima quantita di ‘acqua occorreranno quattro cucchiaini di farina, in- vece di tre. Inoltre sara neces- sario far bollire un po’ la pasta per portarla ad una glusta con- sistenza. 2 - Colori — Colori ad acquerello sia in polvere che in tubetti vanno ugualmente bene. I colori in polvere dovranno es- Sere prima impastati con un po’ di acqua in un piattino di por- cellana od altro piccolo re piente. Il miscuglio non dovra essere molto diluito, ma si d vra usare solo quel tanto di acqua che sia sufficiente a sciogliere la polvere. Anche nel caso di colori in tubetti, sara bene scioglierli in un po’ di acqua. Un po’ del colore cos! preparato verré quindi aggiunto alla pasta, mescolando il tutto ben bene, in modo che assuma una tinta uniforme della tonalita desiderata. Qualche esperimento varra a precisare la proporzione nella quale pasta € colore debbono essere mescolati, % ~ Pennelli — Per mescolare colori e pasta occorre un pennello dalle setole piuttosto dure (che in seguito potra anche essere usato per Yesecuzione dei disegni), mentre per applicare Ja pasta colorata sulla carta é necessario un pen- nello largo e morbido. 40 - Carta — Le prime prove dimostreranno che la carta migliore @ quella un po’ rigida, con una superficie levigata (I'autore ha fatto sempre uso della carta da disegno Fabriano cilindrata) per quanto per fare un po’ di pratica qualsiasi foglio blanco possa andar bene. Evitate I'uso di fogli troppo grandi, special- mente nei primi tentativi, e comunque non suc erate il formato 65x45, perché la pasta corre- rebbe rischfo di essiccare prima che abbiate avuto il tempo di esoguire il motivo prescelto, Prima di cominciare il lavoro, la carta va int. midita con una spugna od uno straccio e fissata enn diverse puntine da disegno ad una tavo- letta, affinehé non sf arriceie non si muova, 50 ~ Utensili per Vesecuzione dei disegni — Utensili di svariatissime forme e misure possono essere adoperati allo scopo. La nostra tavola A ne mostra alcuni, che possono servire benissimo. IL n, 1 2 un pennello piatto a setole rigide; Il m, 2 @ un pettine di metallo con denti di Be di mm. 1,5, che pud essere acquistati mercio. E’ fatto di metallo speciale, rigi ure OP Ra rae vi at elastico. Pud essere sostituito da quello auto- costruibile sotto descritto. Tl m. 3 2 un pettine fatto di canne che so- stituisee quello precedente. Sette pezzi di canna di 10 0 12 em. di lunghezza sono forati nella ‘meta superiore, Un pezzo di filo di metallo viene infilato nei fori fatti, quindi passato varie volte intorno alle canne, curando che queste rimangano una bene a fianco del'altra. Le estremita infe- riori vengono quindi rifilate in modo da rimanere tutte allo stesso livello, ed infine tagliate a punta di scalpello. Tl diametro delle cannucce da usare e la larghezza delle punte dipendono dai motivi che s‘intende realizzare. Tl n. 4 & semplicemente una porzione di un pettine da capelli a denti radi. Liimportante & che i denti abbiano 1a punta ottusa. 13 on © TAVOLA C Altri quattro esempi di decora- zione, La fotografia n. 5 ‘mostya wn interessante mo- tivo ottenuto usando una cannuccia acuminata (la canna si presta meglio di un tondino, perché racco~ glie la pasta nella sua ca- vita, facilitandone Vaspor- tazione). Egualmente con ‘una cannuccia é stato otte- nuto il motivo della foto 6, mentre quello della foto 7 ha richiesto Vuso di stam- pini. La foto 8 mostra ef- fetti ottenuti lasciando semplicemente cadere il colore sul foglio e ripie- gando poi questo su se stesso. E’ questa una te- enica che si presta anche ai bambini. Tn, 5 2 un pettine fatto con un reitangolo di cartone rigido. Un altro tipo di questo pettine 8 illustrato in 5a, Pettini di tal genere non durano molto, na- furalmente, ma hanno il 'van- taggio di poter essere realizzati Tapidamente, senza spesa aleu- ha, nel profilo pid confacente al motivo da realizzare. Tn. 6 non é che una cannue- cia dalla ‘punta a scalpello, che tornera utile allorehé si ‘deb- bano tracciare line isolate. Ii n, 7 mostra tutto un gruppo i piccoll stampi tagliati da su- gheri, A questo scopo possone essere usali anche bottoni, tappi Gi bottiglie da liquore 0 pro- fumo e, in maneaniza daliro, le punte delle dita, ‘che permet- mno di eseguire disegnt piace- volissimi, waa? Come eseguire le decorazioni ea ‘Una volta pronto tutto Yoccorrente, si pud cominciare il lavoro. Inumidite prima la carta. Con il pennello morbido stendetevi sopra un fondo di colore, Spargendo uniformemente la pasta (la miscela cioé di pasta e di colore) dall'alto in basso ¢ da Sinistra a destra del foglio. Una volta che la pasta sia ben distribuita, tentate un esperi- Mento di decorazione usando il pennello a setole Tigide. Il motivo pii semplice @ costituito de Tinee tracciate attraverso la carta ¢ i risultati che questo sistema permette di ottenere sono fassal Interessanti, poiché se ne ottengono varie tonalita di colore. Dopo aver tentato con le righe dritte pro~ vate, sempre con il pennello, qualche linea in direzione diverse. Potrete sfrenare la mano e la fantasia a tutto agio in questo campo: linee on- dulate ed incrociantesi, cerchietti, baffi irregolari ed infiniti altri motivi possono’ essere ottenuti agendo con il pennello sulla carta ad intervalli irregolari. Le figure 1 ¢ 2 della tavola B mostrano mo- tivi ottenuti con i pennello e possono suggerirne i nuovi. Il grande vantaggio dell’'uso della pasta co- lorata @ che, se voi commetterete un errore, per correggerlo ‘non avete altro da fare che pren- dere il pennello morbido, intriderlo della pasta in questione e passarlo ancora sul foglio! Lillustrazione . 3 della tavola mostra un disegno fatto con un pettine metallico e la fig. 4 un altro disegno eseguito con il pettine di canna, Non ¢ possibile descrivere qui tutto quanto pud venire realizzato con detti sistemi, ma chiun- que voglia provare, nel corso delle sue espe- rienze scoprira quanto grande sia il campo di questa tecnica e non gli occorrera molto tempo per impadronirsene. Le figure 5 e 6 di tavola C mostrano, invece, esempi di motivi decorativi realizzati con una sola canna a punta di scalpello, mentre la illu- strazione n. 7 mostra un disegno realizzato con uno stampino di sughero e con la solita canna, che @ stata adoperata per i segmenti dritti. ‘Un secondo sistema consiste nello stendere prime la pasta e nel farvi scorrere poi il colore liguido, per mezzo di un pennello o, in maniera pit originale, soffiandovi sopra con una cat nuceia. Effetti piacevoli possono essere ottenuti anche lasriande eadere goccie di colore liquide sul fondo di pasta ancor umido, cosi come & possibile ottenere un effetto di marmorizzazione facendo cadere a goccie il colore sopra il foglio € piegando poi questo in tale modo che le due meta vengano a contatto. Un esempio dei risultati che tale tecnica permette @ illustrato in figura 8 e con il piezare ta carta in diverse maniere molti originalissimi disegni possono estere ottenuti. * TAVOLA D - Per usare chiostro da tipografi, an- ziché pasta colorata, oc corre disporre di una lastra di vetro dellé dimensioni del foglio che s’ intende = decorare e di un rullo in cauceiti. A mezzo di questo Vinchiostro verra — steso sulla lastra, quindi con il Pettine, la cannuccia o gli stampini si eseguira il motivo, infine si poggerd sulla lastra il fogtio e vi si Passerd sopra leggermenie il rullo, Se si desidera pit di un co- lore, la strada pid semplice @ il ricorso ad un foglio colorato: il colore della carta sara quello nel quale comparira i disegno, ‘Occorre perd tener presente che il colore della carta modifica cuello che vi & messo sopra. Una volta ultimata Ia decorazione, Ja carta deve esser fatta asciugare lentamente al sole o in_un luogo caldo e messa sotto pressione proprio prima di essere del tutto asciutta, per evitare che si avvolga su sé stessa, Uso delinchiostro da tipografi Invece di pasta colorata, pud essere usato inchiostro da tipografi, che ha il vantaggio di essere assaipiit stabile. Tn questo easo il foglio di carta va posto su di una lastra di vetro, che & stata prima ben bene inchfostrata e sulla quale sla stato in precedenza tracciaio il disegno, Tencte nvecente che. qualunoue sia la tecnica che intendete usare, quando volete rieoprire un Wibro con carta decorata con uno di questi siste- ml, 2 necessario che prepariate un foglio di grandezza sufficiente alla copertura_ completa delle due copertine, perché @ quasi impossibile ottenere due fogli perfettamente uguali. II metodo da seguire @ questo: una volta scelto il colore, inchiostrate una lastra di vetro, stendendovi sopra Tinchiostro uniformemente con V'ajuto di un rullo in caue~ ci. Poi, mediante un pettine, od un pezzo di legno tagliato nella forma voluta, eseguite sul- Vinehiostro ill disegno. Stendete quindl sopra la lastra un foglio ai carta ¢ passate su questo con il rullo, in modo che il disegno vi rest Impresso ed avendo cura di non muovere assolutamente Ja carta, Per staccare Ja carta dal vetro, prendetela per un angolo e sollevatela progressivamente: se la carta é stata pressata bene sulla superficie inchiostrata, otterrete certamente un risultato pari ats. vactra. scnettativa T fogli cos) decorati vanno appest e lasciati asciugare per almeno 24 ore, prima di ucarl, perché & necessario che siano secchi perfetta- mente. La pasta colorata pud essere fissata con lap- plicazione di una mano di cera bianca. ma nep- Pure questa assicura una totale resistenza al Yacqua, mentre Tinchiostro da tipegrafi, una volta bene asciutto, @ resistentissimo. 15 Lo spazio é@ prezioso in casa Nel vostro appartamento, per piccolo che sia, pit spazio di quanto pensiate. Contro le scale, se vi Sono scale in casa vostra, dictro le porte, negli ‘angoli ¥i sono centimetri e centimetri cubi che non aspettano se nion di essere sfruttati. Con il costruire uno seaffate Qui, appendere un mobiletto Ia, probabilmente potrete raddoppiare lo spazio ove riporre questo e quello, Senza diminuire in maniera apprezrabile Yampiezza disponibile nelle stanze, Qui vi sono alcuni principi per una buona utilizza- zione, ma consili ancora migliori potrete tratli_ stu Giando i nostri disegni, che, naturalmente, non possono avere se non un valore indicative, occorrendo tisolvere i singoli problemi caso per caso. Laddove non vivete, immagazzinate. Non lasciate mai un foro od un alcova, che sia possibile chiudere in- ‘eassandovi qualcosa, aperti: per piccoli che siano, acco- glieranno ssmpre qualcosa che occuperebbe de! posto altrove Sfruttate al massimo il piccolo. Non vi accorgerete ii aver rubato qualche centimetro ad una stanza, od una serie di scaffali a muro aperti conterra una ‘sor- ACCANTO ALLA PORTA D'INGRESSO vi sono certamente 15 0 20 cm. Gs Strutiare senza impedire it traffieo, Un mobillo di questo tipo servird fe per una infinith div aitre cose, per tatty gl indument! degli ospit feompreso il telalo’ per’ uno. specchio 16 prendente quantitt di cose, Fate i vati ripiani poco profondi, quanto basta per un bicchiere oun barattolo: vi permetieranno di tenere tutto in 0: liore € hon, sarete costretti a ffugaro per toyare cid che desiderate. Organizzate bene lo spazio disponibile. Molti seaf- fali ed armadi sono usati solo a meta per cattiva orga nizzazioni. Raggruppate sli oggetti a seconda delle di- foenson, ed aggiongete piel e compartment! « oro fat, = VICINO AD UNA PORTA trova Sempre posto no seaffale aperto Does profondo, capace ai centinaia Gt piccall oxgettl, Non ingombrerk ‘actatto fl passizeio. bey LUNGO LE PARETT della encina, Hove non ¢'é spario per un armadio Vero © proprio, pmo trovar posto Una semplice seaffalatura, Questa S"Capace” ai eontonere vettovagile per mes QRA DUR FINESTRE, Mobitettt Fist 1nlono! aie mente sono Postrusione sempiice, perché Bos Site sare lines per. inehio- darvi { montantl, af quali sono pol inehiodatt 1 ripiani, sorretti da cor~ Yeatinl, Imehiodatt'a loro volta ai montanti, anterior SPAZIO IN SALOTTO UN QUALCOSA che divida un ambiente in due parti separeri la stanza da pranzo dal soggiorno. Se lo costrulte come unit isola~ ta e lo assicurate semplicemente alla parete, Jo potrete rimuovere con la masslma facilita, T ripiani bass possono essere chiusl da spor telll, quelli superiori essere Iasciatl aperti pel Ia luce e Ta. ventilazione. Desiderandolo, il mo- ile potrebbe essere usato per nascondere un tavolo ribaltabile. Oltre che utilissiml, divisor! i questo genere sono quanto di pli moderno si possa immaginare, Grazie a loro una stanza si trasforma in due ambienti distinti, pur eonservando 1a. sua umita, Volendo, si pud usare il divisorio come biblioteca dalla parte del salotto ¢ eristalleria dalla parte del tinello UNA PIRAMIDE di piccolt seaffali ereerA sulla parete tun motivo di interesse e mettera a disposizione spazio ber I ninnoli. Fate ogni seaffale un po" pit corto Gel sottostante ed usate mensole di metallo dipinte E’ POSSIBILE scambiare pocht else eres decimetri di parete con moll al pavimento, ‘mediante un ta- volo e due ‘pareti. ribaltabi Piegati, costituiranno gli spor- tell’ di una seaffalatura, Mella uale riporre il necessario per appa- feecitare. Usave cerniere lunghe quan- to ‘le intere larghezze delle panche © el tavalo per maggiore robustezza NELLA STANZA DA BAGNO E' POSSIBILE riporre una quantita di cose, asciugamani, biancheria ed oggetti per la pu> lizia personale, sotto i lava dino, con il vantaggio din: sconderne le tubazioni, Se vostro lavandino ha le gambe, usatele come montantl, facen- dovi J fori per le viti che assi- eureranno 1 pannelli ai coper- tura, Anche allestremita. della vasea da bagno c’é lo spazio sufficlente per un armadietto alto e stretto, la eui parte in- feriore pud essere usata per la Diancheria sporea. Adoperate compensato, 0 intelalature ri- vestite di faesite 17 CHIUDERE UN'ALCOVA mette spa- Ho. a disposizione ¢ migilora. 10 Aspetto delia stansa. ‘re pareti per Inthlodare endono, facile lavo- ro, La parte inferiore Dud essere Urata” per una toeletta od” una Serivania, Lo specehio che occupa Io spazio tra il tavolino e Varma Gietlo sar. flluminato “da una Tampada, tubolare SFRUTTARE ANGOLI E ALCOVE QUESTO 2 fatto di triangoli di compensato sorrettl da correntini fi legno inchiodatl da entrambe le arti. Lalterza € a piacere e gl Sportellt ‘sono. facoltativi. Va. Be~ fissimo per un angolo altrimenti inutitizaabile LO SPAZIO DIETRO le porte serve orta ¢ Yaltro alla parete, pol si- Stemate I plani tra j due montanti RICAVATE PIT SPAZIO DAGLI ARMADI ARMADI PICCOLI per i bambini, 1 bastone abbassa- ‘vi arrivino, ¢ compartimenti per Pelocattoll incoraggeranno Yordine e risparmieranno ‘Nello. spazio ‘sovrastante,. ripiani per le cose cui { bimbi non devono glungere to, cosicehé i piccoli vi lavoro. alla_madre. 18 LARMADIO DIVISO in due parti ha una meta corta per gli abitt det signore e wna lunca per quell della signora. Lo spazio reso dispo- nibile serve per eassetth sempitcissini ‘destinatl alla bianeheria personale, Un portzeravatte ed uno specchio ailinterna dello sportello sono ulilissiml. 1 cassetto Sotto lo" specchio ‘oggetti che sl desidera Cenere a portata di mano Serve per guanti ed altri piccolt PORTE A DUE USI il ent sfruttamento liberera @a una nola. Togliete i ASPORTARE UNO dei pannellt di una porta, permette: : Gi improvvisare tno scaffale accessibile da due pallens rometary steam, nela niciasers I'cpan! penne were apres menole 0 atid ‘4 lunghe viti passate da parte a parte attraverso la Porta, Fate 1 taglt eseguendo prima un foro nel quale passare la lama del seghetto. cchiuso In basto per quesit oggettt che non si desidera tenere alla vista dl tuttl LE SCALE IMMAGAZZINANO UNA QUANTITA DI COSE BASSE LIBRERIE al termine delle scale prendono il posto delle vecehie ringhiere e contengono molte cose. Imbullonatele al. pavimento. SCAFFAL nel sottoscala oftriranno alloggio a cid che SCALE APERTE sono un naturale invito ad un mobi 4a ‘signofa "non vuole, in eucina @ allontaneranno che faccia da parete, che ud giungere sino al sorte eventuali sostanze nocive dalla curlosita del piccolo. 0 fermarsi ad una certa al ‘Un mobile det genere che non potra arrivare a mettervi le mani SAMcale per tavoll nbaltsbil. 19 PBR IL NOSTRO ANNUARIO TELEPONICO ma va bene anche per Vannata di IL SISTEMA A e per qualsiasi libro © raccolta di riviste costruzione di copertine solide ed eleganti per i libri in lettura o per quei volumi, come Yannuario telefonico che si hanno continuamente tra Je mani dei quali prolungheranno la vita. Saper disegnare non & un’ requisito essen- ziale, per ottenere buoni risultati, perché ¢ pos- sobile adottare materiale gia stampato, sia carta che .stoffa, e cid evita ogni bisogno di decora- zine. Chi lo voglia pu ricorrere ai varii sistemi di decorazione con maschere o blocchi o a quella decorazione con il pettine descritta su queste stesse pagine, sistemi tutti che consentono di ottenere effetti nei quali ognuno puo dar prova del suo gusto personale. Solo un leggero numero di varianti di pro- cedimento debbono esser prese in considerazione per realizzare un numero pressoché infinito di lavori di questo genere, e di conseguenza noi illustreremo un esempio tipico, 1a preparazione della copertina per un annuario telefonico, che potra servire di guida nella totalita, o quasi, dei casi. E ‘eco qualcosa cui tutti possono dedicarsi: la La scelta del materiale da usare Prima di tutto occorre scegliere il cartone necessario alla esecuzione delie copertine di spes- Sore proporzionato alla grandezza del volume, fenendo presente, naturalmente, che pit) il vo- lume ¢ grande, pit pesante deve essere il cartone. 'B’ possibile ripsparmlare i denari dell'acquisto, usando eartoni gia’ in nostro possesso. Se quest! sono, per caso, troppo sottili — i cartoni delle scatole da scarpe, ad esempio, vanno bene sen- zaltro, a meno che non si abbia a che fare con yolumi troppo grandi 0 troppo piecoli —, si puo Timediare ineoliandone insleme vari strati con pasta da_legatore e lasciandoli asciugare per Gualche giomo Gin questo occorre essere prodigh poiché un uso prematuro rovinerebbe_probabil- mente ogni cosa) sotto pesi piuttosto forti e ri- partiti in maniera uniforme ‘sulla intera super- Role. Un pezzo di una veechia lastra di marmo da tavolo di cucina si presta benissimo a questo Scope, Unica attenzione da avere, se i cartoni che \s'intende usare, sono decorati con disegni © seritte su di una superfi @ quella di far risultare all'interno la superficie decorata, poiché i brillanti inchiostri da tipografia dei colori, po- 20 © Ecco un’elegante sopracoperta per Vannua- rio telefonico. Notate Voriginalita della lar- ghezza della striscia del dorso, che costituisce anche una garanzia di solidita trebbero con 'umidita o far scolorare o macchiare Ia tinta del materiale usato per rivestimento. Per tagliare il cartone a misura occorre usare una lama da rasoio e guidarla con una tiga di metallo. Naturalmente dovra essere prima trac- ciato Il rettangolo esatto da ritagliare, curando la perfetta regolarité degli angoli, al fine di non trovarsi a brutte sorprese in seguito. Per il dorso occorrera, usare stoffa adatta, poiché se lo rivestissimo di carta, qualsias fosse {a qualita, avrebbe una durata assal minore di quella che rende il lavoro meritevole della fa- lca. E’ sconsiglabile usare stoffe di occasione, assai meglio acquistare regolare tela da legatore, che @ impregnata di una sostanza che ne molti- plica ta durata e si trova in commercio in una Quantita tale di colori e disegni da non aver altro problema se non guello della scelta. Prima di decidersi per questo o quel tipo — naturalmente il prezzo varia dalluno allaltro, ed altrettanto naturalmente i tipi piti cari, sono quelli che assicurano una maggiore resistenza alfusura, a meno che il loro costo non sia deter- minato soprattutto dalla decorazione — oceorre anche stabilire cosa usare per le copertine. ‘A. questo proposito bisogna prima decidere se si desidera carta o tela: Tuna e Valtra, del tipo adatto a legature, si trovano in una varieta notevolissima di tipi e disegni. L'importante & che, si scelga quale si scelga, quella del dorso armonizzi con quella delle copertine. Si puo usare lun tipo con qualche disegno per queste ed uno i un unico colore per queilo 0 di due colori con- trastanti. Come norma base, tencte presente che coperte e dorso non debboho mai essere uguali @ che il dorso & sempre di colore unito o di deco- razione assai_semplice. ‘Anche una fodera sari necessaria per le co- pertine. Scegliete per questo carta i qualsiasi Uipo, ma ricordate che @ bene che sia anch’esso Gi buona consistenza. E’ divertente introdurre un po’ di dramma in questo particolare. Se la copertina del libro, speciaimente, @ semplice e Gf colore smorto, qui e Topportunita di stoggiare un bel disegno ‘vivacissimo o un colore unito, ma della massima intensita; arancione, un bel- Yarancione caldo e squillante, azzurro luminoso, ‘od anche rosso, di qualsiasi gradazione. Poi c’é la pasta per incollare. ‘Molti sono coloro che falliscono per la scelta di_un adesivo inadatto, pensando che qualsiasi cosa che serva per tenere unito alla meglio un foglio ad un altro possa andar bene. Invece oc- corre scegliere bene: non per nulla c’é una asta adesiva che si chiama « pasta del legatore +! ion @ molto costosa ed acquistarne un po’ in. commereio non vi mandera certo in rovina, ma, se volete risparmiare anche questa spesa, ri cordate che la semplice pasta che si ottiene scio- gliendo a caldo farina in acqua, @ ottima a condizione di essere impiegata subito, E se la farina, anziché di grano, é di riso, tanto meglio. ido vi siete procurati il ‘materiale che abbiamo elencato fino ad ora, avrete pressoche tutto il necessario, della testa che al sotto del piede, ma se, anzi- ché di un volume grosso come un annuario 'te- lefonico, si trattasse di un libro di dimensioni pid modeste, riducete questa misura a 3 millimetri, Saranno’ sufficienti, Nel nostro caso, 5 millimetri sono stati eal- colati anche dalla ‘parte del dorso, dato il tipo del volume al quale 1a coperta é' destinata, In altri casi perd (dovreste, ad esempio, aver a che fare con un libro di scuola 0 con un romanzo) sara il dorso del libro che dovra estendersi, sia pure di pochissimo, oltre il margine della coperta, Per le costole, 0 dorso, tagliate due pezzi di cartone pitt sottile, Di uno di questi due Ja lunghezza deve essere Uuguale alla lunghezza delle copertine ¢ la lar. ghezea 5 millimetri maggiore dello spossore del libro, al fine di compensare lo spessore dei car- toni e quella della stoffa o della carta usata per iL loro rivestimento, cosi come per lo spessore delle foderine. L'altro pezzo deve essere di 10 millimetripéti corto, lungo esattamente quanto il libro, per permettere allo spago od al » Net primo disegno @ illustrato il sistema da seguire per impastare alla striscta del dorso icartoni del'e coperte. Notate la luce lasciata tra questi e quella allo scopo di facilitare Vapertura e la chiusura. La seconda figura mostra come s'impasta ai cartoni il rivesti- mento. Il sistema seguito per gli angoli é quello dettagliato nella seconda parte della il- lustrazione a pagina seguente, che prevede il taglio del rivestimento tangente allo spigolo Una mano leggera di gomma lacca bianca o di lacca chiara pud esser data come finitura alle copertine: ne indurira la superfiele ed ajuteri a mantenerle pulite, preservandole dalle macchie d’unto e dalla polvere. Se fosse stato alla pelle che aveste fatto ricorso, invece di usare talco, un po’ di cera sara tutto quello che occorre. Una Iucidatura troppo spinta, perd, sa- rebbe tutt/altro che di buon gusto ed in molti casi, anzi, nessun trattamento @ necessario. Per fissare il volume alla sua copertina, in- fine, usate spago, cordoncino di seta, una stringa ai cucio, © wosialiro preferite. La misurazione del libro Siate accurati in questa misurazione e non commettete Verrore di premere le pagine del libro, quando prendete le misure dello spessore di dorso, ma lasciate che stiano come stanno normalmente: se questa misura é scarsa, la co- pertina stara aperta, invece che chiusa. Preparazione dei materiali costruzione I cartoni per le copertine dovrebbero essere 10 mm. pit Iunghi e pitt larghi del libro da rivestire. Tagliatene due pezzi, facendo la mas- sima attenzione alla esattezza’ delle misure ed alla regolarita del tracciato. Notate che é stato calcolato che si estendano di 5 mm. sia al disopra nastrino cui é affidato il compito di tenere il volume dentro la coperta di fare il suo dovere senza estendersi sopra la testa e sotto il piede del libro. Questo pezzo deve essere inoltre anche 1 centimetro pitr stretto dell'altro, Per il rivestimento interno del dorso occorre una bella striscia di tela da legatore molto solida (@ meno di non voler ricorrere alla pelle ad- dirittura), poiché questo pezzo non serve solo per bellezza, ma deve tenere unite alla costola Te due coperte alle quali fa da cerniera ed & quindi la parte maggiormente sottoposta ad usura, La sua larghezza non é@ critica e sara mecessari per la 21 determinata esattamente soprattutto da conside- razioni estetiche: posta intorno al dorso del libro e portata sui cartoni che costituiscono le coperte, deve coprire una striscia di queste di ampiezza fale da creare un armonico motivo di interesse, ‘Aleune volte questa tela, o la pelle usata al ‘suo posto, @ cosi pesante che una sovrammissione della carta usata per rivestire le coperte risul- terebbe senz’aitro antiestetica. Se questo accade, ‘occorre far combaciare esattamente i bordi dei due materiali, invece di sovrapporli. Qualora invece si desideri la sovrapposizione, questa do- vra essere limitata ad una striscia non pid larga 4i 5-8 millimetri, : Naturalmente la striscia del dorso deve esten- dersi in misura uguale oltre il margine poste- riore di ambedue le copertine. ‘Quanto alla sua lunghezza, 5 centimetri di pid delle copertine @ la misura esatta. e Per il rivestimento delle coperte abbiamo detio che ‘vanno bene sia carta che tela, chi vuole spendere di pil, pud aggiungere anche pelle. Liampiezza di questo materiale é relativa vieti di usare una seta sottile ed a trama molto fitta, i] materiale generalmente usato é la carta, Tagliatene due pezzi giusto tanto pit corti dei cartoni da permettere a] materiale usato per il rivestimento esterno di mostrarsi_allinterno per una larghezza di 3 millimetri. Una striscia un po’ pitt larga di detto materiale sara invece vi- sibile lungo il rovescio del margine esterno del Uibro: regolatevi di conseguenza per quanto ri- guarda la larghezza di dette foder ‘Pagliate quindi un terzo pezzo di carta 5 cm. pit lungo ed altrettanto pid largo della minore Gelle due striscie di cartone preparate per il dorso. ‘Per accrescere la resistenza di questo, una striscia di robusta garza é usata per foderarlo: ne occorre una striscia larga tanto da estendersi lateralmente di 25 millimetri per parte, ma non. pitt lunga della carta delle fodere. Costruzione della copertina Prima di cominciare, provvedetevi di una buona quantita di giornali vecchi e stracci puliti, PU © Due metodi per fare a regola gli angoli. Possono essere usati sia con la tela che con la carta, Con il primo le forbici sono inutili. La tela ¢ prima ripiegata tangenzialmente agli angoli, poi é ripiegata Veccedenza in alto, quindi quella in basso ed infine Vecce~ denza laterale. Il successo @ sicuro quando si opera con la dovuta precisione. Il secondo sistema si presta pit: per la carta, che non corre pericolo di sfilacciarsi, che per la tela Anziché piegare, si taglia Veccedenza all’angolo, avendo cura di tenersi qualche milli- metro alVesterno, poi si piegano i margini. ‘alla decisione presa nel determinare la larghezza della striscia del dorso. La regola da seguire, comunque @ la seguente. Se il materiale del rivestimento esterno della copertina deve sovrapporsi alla tela di rivesti- mento del dorso, 0 se il materiale in questione, come lo chintz della copertina per annuario te- Tefonico della nostra fotografia, ha una tendenza a sfilacciarsi — che non ha la tela per legatori, grazie al suo appretto — ed é pitt sottile dei rivestimento del dorso, calcolarne 5 millimetri in pin del necessario ed a questi aggiungere i quantitativo necessario per rivestire la parte della copertina non ricoperta dalla tela del dorso ¢ 25 millimetri circa per _girare sotto al margine e- Sterno del cartone. Questo per guanto riguarda Ja larghezza. Per quanto riguarda Valtezza, 50 millimetri pitt della altezza della copertina sara quanto occorre. ‘Come fodera della coperta, per quanto nulla 22 Comineiate quindi con Vimpastare le due co- pertine ed il pitt grande dei cartoni del dorso alla striscia di tela che il dorso deve rivestire. Per agire rapidamente ed efficientemente é di grande aiuto in questa operazione un pennello a gomma lacca 0 vernice di 25 mm, Ed ecco come procedere. ‘Assicuratevi che Ja striscia di tela sia stata tagliata secondo il filo dell‘ordito e schiacciate tutte le eventuali rughe che si fossero formate. Spalmate uno strato di pasta su di una delle superfici della pil grande delle striscie di car- tone sul centro esatto della striscia di tela, Per un principiante @ buona abitudine determinare Yasse longitudinale sia della striscia di tela che di quella di cartone, tracciandolo materialmente con una matita morbida e bene affilata: le linee serviranno come registri per una perfetta dispo- sizione dei pezzi, elemento importantissimo di Suceesso. E’ bene anche segnare gli assi longi- tudinali, in modo che le estremita della tela si estendano di ugual misura sia sopra che sotto il cartone, cosi come di ugual misura debbono -estendersi lateralmente. Ponete quindi con uguali attenzioni in po- sizione le due copertine di cartone, lasclando uno ‘spessore uguale a quello del carione usato tra il margine interno di ciascuna delle coperte quelli del cartone del dorso, attenzione questa che & necessaria affinché il libro possa chiudersi bene. ‘Tenete presente che qualche volta la stoffa si ritira per effetto della umidita della pasta. Fate con una matita un segno per indicare ‘dove arriva la tela del dorso, spaimate di pasta questa stretta striscia di cartone che é compresa tra il segno ed il margine e rimettete subito la copertina impastata in posizione. Ripetete Yope- razione anche per V'altra copertina, lavorando con la maggiore rapidita possibile, e ‘schiacciate poi tutte le rughe e tutte le bollicine d’aria con un panno pulito. Prima che la pasta usata possa seccare, met- tete il vostro annuario telefonico nella giusta ognuno dei due pezzi ripiegate 5 millimetri del materiale, facendone coincidere il _rovescio. Schiacciaie ben bene la piega, che avrete curato di far coincidere con il filo, se si trata di tela, © con un motivo del disegno, per ottenere un lavoro ordinato. Tenete il lembo rigiegato a posto con un sottile filo di pasta, cercando di essere * pit_parsimoniosi che sia posisbile con l'adesivo. ‘Spalmate uno strato di pasta sottile ed uni forme sopra Yesterno dei cartoni non ricoperti dalla tela del dorso. Fate coincidere al margine di questa tela il margine ripiegato del materiale di rivestimento delle copertine, accertandovi che il materiale stesso sporga uniformemente sopra, sotto © lungo il margine anteriore del cartone, Fate scomparire pasando sopra uno straccio ben pulito tutte le pieghe e le bollicine daria (guai se nella pasta vi fosse stato qualche grumolol), Controllate che i fili dell’ordito o i motivi del disegno, se la decorazione 6 a motivi ad andamento verticale, siano paralleli al margine dei_cartoni. Ripetete il processo per Valtra copertina, A ‘+ Come si impastano le foderine (a sinistra), Notate che sia la tela del dorso che le fo dere delle coperte sono leggermente pit: corte dei cartoni, in modo da lasciare scoperto per qualche millimetro il rivestimento, Nel disegno la meta di sinistra non é cncora fo- derata. Il disegno a fianco mostra Vinterno della copertina finita, Notate che, per quanto sia stata intesa per un solo volume, sono stati previsti cinque spaghi per il fis- saggio del volume stesso: quello si conser veré assai meglio in virtil di tale precauzione. Per un porta-riviste mettere tanti cordoncini quanti s mo i fascicoli da tenere nella co- perta. Aprire a meté ognuno di questi ¢ inserirlo sotto lo spago. posizione che dovra occupare, per accertarvi che il dorso sia stato tenuto tanto spesso da permet- tere alle copertine di chiudersi regolarmente, quando il libro viene deposto su di un piano, In questo momento dovrebbe rimanere anche il posto per il materiale di rivestimento e le fodere, ancora da sistemare. Se lo spazio tra copertine dorso non fosse sufficiente, spostate di quanto ‘occorre Je copertine stesse, cosa che potrete fare senza difficolta a condizione che la pasta sia an- cora fresea. Impastate le estremita della tela del dorso estendentisi al di sopra e al di sotto del libro ¢ tiratele fortemente sopra i margini dei cartoni, Pressate il materiale fortemente in quei piccoli vuoti che sono rimasti tra i cartoni e, se lo spes- sore di quest'ultimi @ forte, inserite prima negli spazi in questione dei pezzetti di ripieno. Rivestite quindi i due cartoni con la carta o 1g tela prescelta. Lungo il margine del dorso di questo punto il materiale extra deve estendersi uniformemente lungo tutti i margin. " Usando carta per il rivestimento, anziché tela, @ preferibile sovrapporla per circa 5 mil- meti alla tela del rivestimento del bordo, invece di ripiegarla e farla con il margine di quella coincidere. In questo caso una lievissima linea tracciata sulla tela del dorso con una matita morbida co- stituira una guida preziosa, quando si trattera aii sistemare la carta sulla superficie di cartone, EF essenziale che la pasta sia distesa uniforme- mente su tutta la superficie ed in specie lungo i bordi: ogni trascuratezza a questo proposito si tradurrebbe in un difetto del lavoro, poiché nei punti nei quali la pasta non fosse stata depositata, si formerebbero inevitabilmente bolle daria che sarebbe pressoché impossibile eliminare. Questo complesso di operazioni ha molto mag- giorl probabilita di successo, se viene portato a 23 ; —————— termine tenendo la nostra copertina sopra un pacco di fogli di giornale ben distesi: dopo ogni fase del lavoro, non ci sara che da gettar via il foglio di carta sul quale si @ lavorato per es- sere al sicuro da brutte macchie di pasta, la cui eliminazione non é certo una cosa semplice, La preparazione degli angoli Aprite la vostra copertina e poggiatela, in- terno rivoito in alto, sul tavolo. aghate dei quattro angoli della stoffa esten- dentesi oltre sli angoli del cartone tanto che rimangano di stoffa 15-20 millimeti, facendo questo taglio a 45°. Piegate quindi la rimanenza della stoffa sull'angolo del cartone, attraverso il juale formera tna linea diagonale, ed impastate il pezzetto ripiegato in questa posizione, sempre tenendo il materiale pid vieino che sia possibile al margine della copertina. Ora impastate 11 materiale che si estende lungo tutto il margine in questione all'interno — che sara naturalmente Fivollo verso dl vol — 6, se avrete operato con la cura necessaria, tutto'il margine del cartone rimarra nascosto. Se il rivestimento, anziché di tela, @ di carta, {1 procedimento da, seguire per la corretta ese- euzione degli angoli @ diverso leggermente, In quesio caso comincerete con il piegare la carta che si estende lungo il piede e la testa della coperta all'interno del cartone, tirandola piu fortemente che vi sara possibile (attenzione a non strapparla, perd) e schiacciate ben bene la piega fatta, operando con la delicatezza neces- seria affinehé in qualche punto non si spezzi. ‘Una volta che abbiate schiacciato la piega, aprite la carta e ripetete il processo per il ma- teriale che si estende lungo il margine anteriore del volume, ed aprite di nuovo e piegate con- temporaneamente sia lungo la testa ed il piede che lungo il margine anteriore: Vangolo della carta vi si presentera a questo punto rivolto in alto, @ forma, di orecchia triangolare. Serrate juesta orecchia, aggiustandone 1 due margini 0 & che quello della continuazione cel fondo © della testa non coineida con quello del mar- gine laterale, perfettamente ad angolo retio al di sopra del ‘cartone. Con una mano tenete ora i bordi del rivesti- mento bene @ posto sui cartoni e con Yaltra Piegate Jorecchia prima a destra, poi a sinistra juando i margini saranno aperti di nuovo, troverete che avete ottenuto una piega diagonale abbastanza lontana dall’angolo del eartone da assicurare una copertura completa. ‘Tagliate lungo questa plega, tenendovi per magglor sicurezza un paio di millimetri in fuori, € Tipetete il procedimento per tutti gli angoll Impastate prima alla coperta la carta esten- dentesi oltre il piede ¢ la testa ed impastate anche Ja striscia che sporge dal margine laterale, ma prima di ineollare questa ultima piegate in dentro Je piccole proiezioni che alla testa ed al piede Si sono formate. Cid fatto vi troverete tutti 1 bordi del cartone coperti a regola d’arte. Foderare la copertina Cominciate con il foderare la parte centrale. Per questa parte avrete scelto in ogni caso come fodera un pezzo di tela di lunghezza tale da giungere sino a 3 millimetri cirea dai margini 24 di testa e di piede della copertina. Centratela ac- curatamente, impastatela ad una delle coperte, quindi poggiate fortemente una riga lungo lo spa- zio tra il cartone della coperta del dorso e pie gate. Ripetete Voperazione per Valtra. Seguendo questo procedimento impedirete che la fodera ri- Sulti mal disposta 0 che scivoli via di posto. Passate ora alla foderatura dei due cartoni. Spalmate con uno strato uniforme di pasta uno dei fogli che avete preparato come fodere, foglio che, se sara stato tagliato con esattezza secondo le istruzioni date, una volta messo a posto all'in- terno della coperta, dovra lasciare scorgere un margine di cirea 3 millimetri lungo tutti 1 bordi Gel cartone del rivestimento esterno, In quanto poi al margine verso la piega del dorso, guardate che la fodera si tenga a circa 3 millimetri di distanza, poiché, se alla piega la fodera dovesse sovrapporsi, il libro non si chiu- derebbe bene. Fissare Vannuario telefonico alla copertina Impastate il pezzo pili stretto del cartone esat- tamente al centro del pezzo corrispondente di fodera, tagliate ad unghia gli angoli ed impastate le parti che si estendono al rovescio. ‘Tagliate da tre a cinque pezzi di spago, cor- doncino, nastrino, stringa di cuoio o materiale Gel genere, di circa 90 centimetri (a lunghezza effettiva dipendera dal volume, del quale git spaghi debbono misurare il doppio, pil il neces- sario per fare comodamente 1 nodi), Rivestite il roveselo del cartone con uno strato di colla, colla e non pasta, perché questa non ¢ forte ab- bastanza. Poggiate su questo strato di colla le corde ad uguali intervalli nel senso della lun ghezza, facendo estendere di ugual misura i loro capt dalle estremita del cartone. Date una mano di colla sulla sezfone centrale del cartone, senza giungere sino ai margini, poiché il pezzo da mettere adesso a posto @ pit piccolo di quello. esterno. Ponete con cura il pezzo di cartone in questione, cio’ a pi piecola delle due striscie tagliate per il dorso, in modo che Je corde re- stino serfate tra questo e quello gia sistemato, ©, prima di procedere con il lavoro, ponete. la copertina su di una superficie ben’ piana (un favolo di marmo @ Tideale), coprendo con un foglio di carta pulita e ponendo sopra questo qualche peso piuttosto considerevale (libri, ri- viste e simili) che sla ben ripartito su tutta la superficie, Aspettate che il tutto sia perfetta- mente asciutio (ci raccomandiamo di non. aver fretta e di non voler abbreviare quest'attesa: meglio un giorno di pi che un‘ora di meno del necessario) © la copertina @ pronta per essere usata, Per fissarvi il Ubro, apritela bene, lasciando estendere in alto ed in’ basso i capi delle corde. Ponetevi sopra il libro che desiderate conservar- vi (Tannuario telefonico, nel nostro caso), apri- telo al centro e passatevi dentro la corda cen- irale, annodandola con un nodo che sia facile scio- gllere quando Jo desideriate, Nello stesso modo Bassate ed annodate le altre corde nellinterne iel_libro. Se le corde saranno dodici, questa coperta pud servire benissimo da raccoglitore per una anna— ta di IL SISTEMA A. SAPETE FARE UN TAVOLO IN UNA SERITA? 10 CI SONO RIUSCITO ia moglie brontolava da tempo. Aveva biso- gno di un tavolino che potesse servire a di- versi usi, anche per la partita a canasta con le amiche: Voleva che fosse pieghevole, per- ché potesse toglierlo di mezzo e riporlo quando non era necessario, ¢ che fosse solido, perché potesse sopportare anche un trattamento piutto- sto brusco. Quando ef sono i denari in abbondanza, que- ste cose non costituiscono un problema: basta andare da un mobiliere e i! problema é risolto, Ma quando si ha da far quadrare il bilancio, senza disporre di altre risorse all'infuori dei proventi del proprio lavoro, Vacquisto si riman- da di mese in mese ed il desiderio finisce per prendere tutta l'inconsistenza di un sogno. Nel mio caso, perd, ho trovato che ia diffi- colta poteva essere anche aggirata, costruendo con le mie mani il tavolino. Gia, proprio io, nono- stante che sappia appena tenere un mariello in mano (sono impiegato di emministrazione!). Prima di tutto ho acquistato in un deposito di legname un quadrato di compensato di un metro perimetro e di un centimetro di spessore, del quale mi sono fatto rettificare tutti i lati Poi mi sono recato in un negozio di ferra- menta, ho acquistato tre metri di tubo di otto- ne di cirea 2 cm, di diametro, e quattro flange di diametro adatto al tubo. Ho fatto tagliare tale tubo in quattro parti uguali e filettare una Gelle estremita di ogni pezzo ad un passo corri- spondente a quello delle flange. ‘Ho acquistato anche quattro puntali di gom- ma da sistemare alla estremita filettata di ognuno dei miei tubi e otto morsetti elastici, del tipo usato per appendere al muro le granate, e sono andato a casa Qui mi sono munito di cacciavite. Ho deter- minato la posizione esatta di ciascuna flangia sul rovescio del mio pezzo di compensato, ve Iho avvitata e tra flangia e flangia ho sistemato gli otto. morsetti, ‘Niente altro. Il tayolo era finito, Per usarlo, non c’é che da avvitare in ogni flangia uno dei tubi e metterio in piedi, I pun- tali di gomma evitano ogni danno al pavi- mento. Per ri- porlo, si svitano i tubi e si sistemano nei morsetti, Se una cosa ha richiesto un Po’ di fatica, @ stata la finitura, I bordi li ho stuccati e mor- denzati_ in un ono pid scuro della superficie. Alla superfi- ie, invece, una mano di gomma Jacca, una scar- ‘tavetrata ed una Un solo pericolo: che mia moglie, visto il ri sultato ottenuto, cominci a pretendere qualche al. tra cosa. Deve’ ancora nascere chi @ capace di soddisfare V'ultimo desiderio della propria mo- glie! 25 UN FORNO DA SALOTTO ora che @ di moda cucinare alla presenza degli ospiti, questo forno @ indispensabile dn potrete sotanto preparare un toast 0. scaldare tie eddicusra rosslee,feretiaments un: poloy ut cappone od un bel pezzo di vitella e per giunta otte- endo an rsuluto suberione a quello otenbile con qual siasi altro tipo di forno, poiché Je radiazioni infrarosse penetreranno lentamente attraverso la carne, assicuran- done una cottura perfetta e uniforme. in motoring da un enguanta sessanta wats ed ane che meuo, ua stennsuio fduiow® per slonate Yo ne. dhe aupe’ Gi lnwere ot allomino € due rexienae ele triche sono tutto quello che occorre, oltre ad un po’ di cartone di amianto. Non spaventatevi, se vedrete lunga Ta lista del necessario: & lunga perché il materiale ¢ di- Hentopet cascano ‘del singoli pect da exepuze, ma, sume lta che avrste ft motorino, poche centnnia ire oem rondo’ al gost It Pouhatol Un ougelto che costa vere Gece di mise ite ‘iiccomigliamo di munire il yostio forno anche di intenaniore 8 2 ves che Wi consonta i use sia fate Ie'9520 wan che Ie fesitenze permetiono, si solo. 330 sta pitt che “sufficient per mantener‘ Vatroso. ben Talde Rauets del moments scalcarioy senza, perio} di rosolarlo eccessivamente. Einvoluere © fatto tf iamiera di alluminio di non troppo foe spegore, un_milietto ‘ira, secondo. disegni di fig. 2. Se disponete una piegatrice (chi vo- ies costrufele, tn copsideresione.delraita un 8 ig toverd ia desercione. nel fascial a iBATTOM ALL. Sean ra ae = 4 ‘SCATOLA TERMINAL | VEDUTA DI FIANCO 8 a FIANCATA COPERCHIO Fs GUANCIA, IHPIEGARE LEGNODUROS 4. TINGERE NERO 25 le 20 PIEGARE 10° Poet Seen INES gett neu ; wuarcou = Bs ore a PIEGAREGO" . —SECONDO IL TURA ALL, ee 4 ave rape CopeRchio ~ FISSATA CON BULLONI E DAD) PUTTODA COTTURA IN PYREX retrati de IL SISTEMA A), usate- Taper ques’operazione, alirimenti con una punta ottusa fate delle ri- ghe profonde qualche decimo nel metallo (potrete compiere T'opera- zione anche ¢ pi rapidamente con Ja Sega circolare), sulla. superficie interna, naturalmente Taddove deb- bono tisultare le pi Piegate prima le ARRESTO COPERCHIO MATERIALE OCCORPERTE sostengono il pannelloanteriore, y. pens" aesersione i che @ stato fatto usando un piatto Pers i oe fettangolare i Pyrex, ehe potters} 2000325 form coperchio acquistare in ogni negozio di artic>- 1 425x226 fianeate coperchia e li casalinghi, e che e¢ trasparente 2 247x175 riflettore fed. insiemeresistente al. calure, 1 4301200 mpugmatura aa 2 1 2aanio qeriuo coperenlo Pannello Posteo "eke due fam Snnle oreett neste Pannello postetiore ¢ le due, flan- 2 340. (lege alluminio) Scatola terminal eaten omnte, met. te anaes os} Sat 1 180x130 (lega alluminio) scatola interruttore 20 che costituisce il fondo ed adat- 1 150x150 (lega alluminio) blocchi a V per manico {atele al dotso ed alle fiancate. 2 Loxioss tfumtnle fogere rinsttore iMoaustnetia dateeits petidet a Maecenas fRetto per isolante terminare la esatta posizione dei fo. *2 1039, transite 0 altro ieolanie —_splego ri destinati ai bulloncini che uni- Yerga acotalo incssidabile forchetta spiedo 2 Sxiz0 verga scclelo inossidablie impugnatura spledo Fanno i due pezdl trapanate questi 1 bbxiax@ ecieio gunues mauled Soperchlo fori con tna’ punta adatta, imoven- 1 1oxBiydB neeto 0 bachetite fanmismione a ae. 2 TasH0 acero. 0 bachellte 2 bem: dain: ingraneey! ottone Preparate quindi i due morsetti 3 §,07, diam. Ineranagel ottone | deatinatla, tonere. al suo. posto at 7 £42,087, oo latin di Pyrex, che completcrete a9 TORS aE ay Giidadi a feral invmedo'da tee A intestore © gue ve, due postion, fer agevole‘rituovere il piatlo , ewtro.centale Gr da teens ae pupae: a Ba och. tape ae piano. Ta serione supetote ¢ pices de DAMIR, bulloncint, conduttore leclato tun pezzo unico di alluminio ¢ fis- (tutti 1 peal sopraclencutl sono in lamiera di alluminio di 15 decimi) 5 i t FoR! PER RIBATTINI CARTONE b) AMIANTO 450 Conpurrone IsoLaro my aManro TERMINALI,VITI OTTOME CON DADO SMUSSARE GLI SPIGOLI costo ote 8 a f 3 t RESISTENZE NICHEL CROMO E 60 Warr 2 ote : sata_con ribattini di alluminio alla arte superiore delle fiancate. ‘Allo scopo, una volta che abbiate pronto il pezzo, fissatevi con ri- battini una cerniera da piano, met- fete questo pezzo in posizione sulla parte inferiore del forno e trapa- nate in questa i fori per i ribattini di fissaggio della cerniera. Usate un morsetto per tenere a posto i pezzi, mente completate la messa in opera dei ribattini, al fine di es- set sicuri da ogni possibiliti di sbaglio. Specialmente al’interno, cercate magico S25, 5 ALCO HOSSIOAB. GS di fare Ie teste dei ribattini meno jorgenti che vi sia possibile, al fine di rendere agevole Ia perfetta pulizia, L'arresto del coperchio, dettagliato anch’esso in figura 3, impedira a questi di aprirsi ecces- sivamente. Per eseguire detto pez- 20 trapanate prima due fori alle e stremiti della finestra _longitudi- nalmente ed asportate con un se- ghetto da gioielliere il metallo tra di loro compres, rrifinendo poi i bordi con una lima mezzo-tonda. Fissate poi Testremita dalla parte della finestra al fornino e Testre- 550 FULETE 110. © ve ensues orrane 28 3 TRAVERSIWA FOR- CHETTA SPIEDO Di ACCIAIO CROMATA fara mit opposta al, coperchio,cosicché quest'ultimo abbia Ia possiblita di rimanere aperto, senza ricadere troppo allindietro. Piegate infine V'impugnatura di alluminio e¢ modellatene le due facce di leno duro (fig. 3). Fissate il manico al coperchio con bloc- chetti a ¥. prima di mettere in opera gli clementi termici. Questi due elementi, che yanno adattati alfinterno del coperchio (fiz. 6), so- no montati su di una intelaiatura di tubetti di Transite od altro mate- riale resistente al calore (ceramica, ad _esempio) ¢ perfettamente iso lunte, © sospesi sotto ad un riflet- tore di alluminio, il cui rovescio & foderato di cartone di amianto per impedire la dispersione in alto del calore. Una copiglia lunga e sottile serve per tenere insieme filo del- a resistenza, isolante e fodera amianto, Se’ volete che il lavoro riesca davvero come si deve, ser- rate insieme, dopo averli tagliati a misura, il pezzo di Jamiera di al- Tuminio che fungerd da riflettore e il cartone di amianto, quindi, cu- rando che non si muovano, trapa- nate attraverso loro fori di'2 mm. di diametro, cio? sufficienti a per- mettere il, passaggio delle copiglie delle quali “disponete, Pol, sempre senza _muovere i due perzi, sva- sate i fori nelfalluminio soltanto di quanto occorre perché possiate introdurvi gli isolatori: sarete cost certi che i fori nei tubetti che co- ‘me isolatori userete e quelli attra- verso Tamianto sono allineati, in modo da non offrire difficolth di ‘montaggio. Una volta sistemato il riflettore con la sua fodera, mettetelo in po- sizione nell'interno del_coperchio, trapanate i fori per i rivetti ¢ fis- sate insieme i due pezzi (vedi fi- gura 6). I capi delle resistenze sa- Fanno fatti passare attraverso il pi mo e Lultima di questi tubetti per esser fissati ai capi del conduttore, che sari bene procurarsi del tipo Fivestito di amianto, poiché Tisola- mento in cauccii! usato per M'isola- mento normale dei conduttori degli impianti di illuminazione non sop- porterebbe Ia temperatura interna Gel forno. Piccole viti a ferro_m nite di dado serviranno da terminali Come conduttore elettrico, usate quello per ferri da stirare, toaster eletirici ed altre applicazioni del genere: andra benissimo anche in Guesto caso. Distinguete con un segno i fili inizio © quelli di termine delle re- sistenze e, attraverso fori esegui in una fiancata del coperchio, por- tateli alla scatola_dell'interruttore ¢ gill alla scatola dei terminali, pro- teggendoli in questo tratto con una molla a spirale, come indicato in fig, 8. Poiché il coperchio deve po- VARIANTE INSTALLA~ ZIONE MOTORE corruRain PYREX AeREATA ter_aprirsi_ verso. alto, mentre Ia scatola dei terminali é vicina alla base, ricordate di lasciare il con- duttore lento quanto basta per non intralciare il_ movimento del coper- chio in questione. Sia la scatola dell'interruttore che quella dei terminali, sono fatte del solito. lamierino, secondo le indi: ccazioni di fig. 3. Sul davanti_del coperchio, dalle ‘ue: parti, di fianco al piatto Pyrex, montate un gancetto cromato, che tenga il coperchio stesso abbassato Lo schema dei collegamenti elet- trici 10 troverete in fig. 10: segui telo fedelmente © controllate i cok Jegamenti eseguiti uno per uno pri- ma di dichiararvi soddisfatti_del vostro lavoro. Tl motore che aziona Jo spiedo entrera, se tutto @ stato fatto a regola, in funzione ogni vol- ta che la spia sara inserita nella Presa di corrente. Lo spiedo girevole dovrebbe es- ser fatto di acciaio inossidabile, ma qualsiasi acciaio trafilato a freddo andr ugualmente bene, spe- Cialmente se sari cromato con una cromatura opaca per impedirgli di ossidarsi. Sark provvisto di un manico di legno duro o bachelite e, in un punto verso il manico, che deter minerete esattamente con qualche prova, dovra avere un piano limato per la vite di pressione con Ia quale dovrete fissarvi Tingranaggio desti- nato ad impegnarsi in quello del motore, Il riduttore di velocita dovrebbe esser tale da permettere allo spiedo di girare lentamente: da 1 a 6 gi i al minuto Per conservare i libri ca 0 di vernice flessibile alle rilegature dei vostri libri, fa- cendole seguire da una mano di cera, potrete assai_ pitt agevolmente tener puliti e in bello stato i vo lumi_in_ questione. Per eseguire comodamente il la- ‘oro, posate il libro, come mostra Tillustrazione su di un supporto for- mato da due tavolette di legno di robusto cartone ed applicate alla copertina con un buon pennello dal- Ie setole morbide una miscela di 2 parti di gommalacca ed una di de S ¢ date tre mani di gomma lac luente. Intriso bene ill pennello in questa miscela, cominciate ill lavoro dallalto ¢ procedete verso il basso con lunghi, rapidi colpi. Applicate cosi tre mani, fate asciugare tra Tuna e Yaltra'e, quando anche la ultima @ asciutta, applicate la cers Per fare il supporto, piegate a triangolo un pezzo di cattone, op- pure, se disponete di una scatola piuttosto profonda, toglietele le fian- cate © piegate in dentro, fino a che ‘non vengono a contatto i loro mar gini, i lai maggiori, formando cosi i triangolo. Non & troppo facile tro- vare in commercio motori con riduttori simili: sono usati, ad esempio, per i ci- Jindsi di avvolgimenti dei nastri di carta sui quali viene segistrata Ia temperatura in alcuni strumenti che implicano una registrazione lenta e co- stante, e nei commutatori elettrici rotanti, ma qualsiasi altro tipo di motorino pud andar bene: non ci sara che da ridure Ia yelocita di rotazione, cosa che rappre- senta un problema facilmente risolvibile, specialmente se si cerchi di partire da un tipo di motore a velocit’ non molto elevata. Per uso, una volta a po sto Tarrosto, aprite I'inter- ruttore per la temperatura pid alta quando la cottura @ ultimata, 0 Dressoché ullimata — se dovete at- tendere molto tempo — portate Tinterruttore stesso sul « basso ». Non & certo difficile, ove lo si ritenga necessario (utile Sara, senzal- tro) adattare un reostato che con- senta di regolare la temperatura a seconda del bisogno, regolando il flusso della corrente.’ La spesa non aumentera molto © il nostra forno diverra perfetto come quelli del Per maggior raffinatezza la_su- perficie esterna pud essere finita martellandola 0 picchiandola _me- diante un_punzone spuntato, Ricordate di mettere un recipien- te qualsiasi sotto ['arrosto, nell'in- temo del forno: servira sia a rac- cogliere il saporito sugo (e nulla vieta di far friggere insicme un bel po’ di patatine) e facilitare 1a pulizia. 29 oll : Robusto quanto forte, questo divano ha fianeate ai Gueree chiara che contrastano gradevolmente con Ya stofla marrone scuro della tappezzeria, Le moderne flaneate sono assicurate al telaio del~ Ia tappezzeria con grosse viti a dado, Notate V'intree- cio del nastri di tela destinatl a sostenere i cuseini, 1 nastri di om. 7,5 debbono intrecciarsiregolar- mente, essere uniformemente e fortemente tesi e fis- sali al'telalo per mezzo di larghe borehie da tappezzeria 30 IL DIVANO degli innamorati In America chiamano «love seats» questi piccolé divani_a due posti, pratici, eleganti e di poco ingombro. Nulla vieta di portarli alle dimensiont normali, jacendoli pix lunghi quanto occorre per aecogliere un terz0 cuscing. Volendo completarli con due poltrone, non cé che da ridurre le dimensioni alla lunghezza di un cuscino vano di linee moderne, elegante e robusto, questo @ quello che fa per voi, caratterizzato dalle gambe e dai braccioli, che fungono anche da fiancate e sono costruite come un pezzo unico per ogni parte. Solida querce chiara, finita in biondo, di 3 em. di spessore é stata prevista: fa un bellissimo, contrasto con la tappezzeria marrone usata nel- Tesemplare realizzato. Tuttavia qualsiasi legno, purché ben resistente, e qualsiasi tessuto possono- venir adoperati: la scelta @ affidata al gusto del costruttore ed alla finitura del rimanente dello ambiente, nel quale il nostro divano deve figu- rare e con ill quale & necessario che armonizzi. Prima di tutto occorre provvedere alla co- struzione delle fiancate. Se non volete trovarvi a pasticci nella costru- zione di queste unita, e non avete troppa fiducia nella vostra abilita,’ fate prima un disegno a grandezza naturale, “Tracciate allo scopo un ret tangolo di em. 75x62,5 poi quadrettatelo con qua- dretti di 25 mm. di lato e riportate sui lati di eueste le misure, che riprenderete dal disegno. Unite i punti cosi determinati, ed avrete un mo- dello che vi consentira di evitare qualsiasi errore. e vi_permetteré anche di risparmiare del materiale ‘Tagliate quindi da questo modello i singoli pezzi in cartoncino, ed usateli come guida per Titagliare il legno, ‘tenendovi con la sega all’e- Sterno quel millimetro 0 due che @ neeessario, per compensare la Snitura, La prima cosa da fare, naturalmente, sara ta- gliare in strisce di 45 mm. di larghezza le vostre favole di 30 di spessore: sard da queste strisce ghe teglierete peal eon Yaluto delle guide sud- ete. ‘Tenete presente che il finire ogni pezzo prima del montaggio, risparmia una buona parte di la- voro in seguito, ed @ quindi consigliabile. T pezzi che costituiscono i braccioli sono ta- S € siete a corto di spazio e desiderate un di- gliati anch’essi dalle tavole di 30 mm. Sono lun- ghi 545 cm, e misurano 72 mm. di larghezza ad una estremita e 37 all’altra, Una volta che detti braccioli siano stati rita- gliati_e portati a misura esata con In Taspa e Ja carta vetro, uniteli con colla, spinotti ¢ vit seguendo le indieazioni del disegno. ‘Vi consigliamo anche di procedere senz‘altro alla loro verniciatura a questo punto, in modo che abbiano il tempo di asciugare, mentre voi Pensate al'esecuzione delle altre parti 4 layoro seguente consistera nel tagliare il legname destinato a nascondere V'intelaiatura che sostiene i cuscini del sedile © del dorso, Qual- siasi tipo di legno dolce e chiaro di 20-22 mm, DUO essere usato a questo scopo. Olire al. pez: che compongono le due unit laterali, tagliaten due diem. 11 ed uno di cm. 125 di larghezza, Tunghi tutti cm, 106, Tagliate a 45 gradi le estre= mith del pezzo ‘anteriore ¢ di quelio che in alto chiude Ja spalliera per eseguire 1 giunti ad un- ghia ‘(vedi disegno), quindi montate il telaio, servendovi per le unioni di colla e viti di 6 em, @ testa plana. Dal momento che queste viti ver- ranno avvitate nello spessore delle testate, e quin- di seguiranno la direzione della _grana, & neces- sario che non siano pit corte della misiira da noi indicata, Prima di avvitarle, attendete che rade- sivo sla bene asciutto ed eseguite fori guida di Giametro leggermente inferiore del gambo delle viti_stesse. Ora siete pronti per iniziave i telai che sor- reggono le reti di nastri di sostegni det cuscini Tagliate i pezzi necessari da legname i 2 em. di spessote. Vi occorreno: 4 pezzi Iarghi em, 1 pezzo largo em. 17/5 1 largo om. 6, 1 largo em: 6. TRAVERSA SPALLIERA PINO 20x75x 1055. PINO 20x60x 1055 FIANCATA SPALLIERA PIND 22x110x505 2 occ. DORSOTELAIO, PI- NO 20x 175x105. TONDINI DA 10. GAMBE QUERCIA 30x45, PINO 22x110x1055 ‘Tutti debbono essere lunghi em. 106. Due dei pezzi da 7,5 tagliateli in segmenti di 85 em. di lunghezza. Ad entrambe le estremita del pezzo da 17,5, precisamente a circa cm. 7,5 dal bordo poste riore, tagliate un incasso di 5x5 per ricevere le teste’a dado delle viti ‘Unite con spine, incollate ed avvitate questi pezzi insieme. Quindi assicurate gli elementi otte- nuti al telaio. principale con colla e viti a testa plana di 6 cm, infisse laddove possano far presa nello spessore della testata, Per i pezzi laterali, saranno sufficienti viti pid corte. Il disegno fornisce dettagli pit particolareg- glati che varranno a colmare le inevitabili deil- Cienza della descrizione, A questo punto, cioé una volta ultimati i ta- vori accennati, & bene determinare la posizione deglt otto fori per le viti a testa a dado, che pit tardi uniranno le flancate del telaio. Osservando, i disegni, questa determinazione non offrira al- cuna difficolta. Subito dopo verranno eseguiti 4 fori in questione. Ora si tratta di tendere i nastri, che potrete acquistare presso qualsiasi fornitore di materiali per tappezzerie: vi consigliamo di sceglierli di 75 mm. di larghezza. Per fissarli userete le apposite borchie che fl fornitore stesso potra vendervi. La cosa alla quale dovete fare molta attenzione ¢ che risul- tino tutti tesi bene ed uniformemente. Per que- sto. dovrete usare Tapposito tenditore, che po- trete costruirvi facilmente con un pezzd di legno di em. 7,5x15x2; non avrete che da infiggere nel- Jo spessore di una delle testate tre ehiodi c limar- ne poi le teste quanto occorre per renderle acu- minate tanto da poter far presa nei nastri. Non pensate di poterne fare a meno: senza NASTRI DATS CUSCINO SPALLIERA 95x550x 550 CUSCINO SEDILE 95x 500x550 IMBOTTITURA COTONE FRONTALE PINO 22x125x1055 TRAVERSA SEDILE, PINO 20x75x 1055” TESTATA TELAIO SEDILE, PINO 20x 75%340~- 2 OCC, TESTATA, PINO 22x125x720 2 OCC. 31 BORDO DI CARTONE RIVESTIMENTO DORSO RIVESTIMENTO NASTRI BORCHIE TESTA LARGA \ RIVESTIMENTO ‘Spaccato del divano ultimato: maneano solo i cuscini. Notsre che i retro della spalliera @ eniuso da un Tettangolo ella stoffa usata per il rivestimento ‘Come si cuce II rivestimento del dorso della spaliiera @ quello dell"imbottitura COTONE DA IMBOT- JITURA 50 mm CORDICELLA DAS MOLLE A SPIRALE DETTAGLIO COSTRUTIONE CUSCIN) 32 questo utensile, il lavoro non ha alcuna possibilita di riuseire come si deve. Comineiate il lavoro con la striscia di centro e procedete da questa verso le estremita. Usate sette borchiette, disposte in due file e distanziate di un paio di centimetri per Vestremita di ogni hastro. Intessete le strisce, usate il tenditore e disponete le borchiette come indicato in disegno. Porché il fissaggio risulti solido davvero, se- guite questo sistema: ripiegate in dentro V'estre- mitA iniziale del nastro e assicuratela al suo posto con le puntine. Quindi tirate bene Vestremita opposta € fermatela con quattro delle borchiette. ‘Tagllate, calcolando un margine di 4 cm., ripie- gate questo margine sopra il nastro e fissate con Te altre tre borchietie. Queste operazioni com- pletano la messa in opera di un pezzo. Ripetetele per tutti gli altri Sistemati i nastri, occorre pensare al rivest mento di stoffa sul quale riposeranno i cuscini @ per fi quale userete tela ben solida. Fissate con le solite borchie a testa larga in alto il pezzo della spaliiera e sul davanti il pezzo del sedile, quindi tendeteli bene e fissate il primo in basso @ il secondo sul dietro della intelafatura, come {ndicato dallillustrazione, Fissateli quindi ariche lateralmente con qualche borchietta ed anche questa parte del lavoro é terminata, Uno nuovo ci si presenta, perd: imbottire 1a intelaiatura del dorso e del sedile, lavoro che faremo seguendo le indicazioni delle illustrazio- ni, fissando imbottitura e ripieno semplicemente quando oceorra per tenere tutto a posto, Una Volta che sia tutta ben sistemata, la ricoprirete con Yapposita tela, che offrira quella superficie levi- gata che occorre perché la tappezzeria possa fare fella figura. Anche il dorso va ricoperto, af- finehé non mostri Ja rete di sostegno. Per questo Javoro & necessario usare Ja stoffa stessa scelta come tappezzeria, che dovra essere di tipo yobusto. Essa sara messa in opera quando T'im- bottitura della intelaiatura sia gid completamente ultimata e verra cucita al rivestimento di questa mediante un ago da tappezziere. Per i cuscini, consigliamo di ricorrere alla gomma piuma, che pud essere acquistata presso T negozi Pirelli in tutte le citta, in quanto questa assicura un massimo di comodita, ¢ indeformabile, igienica e semplicissima a rivestire, mentre fare a regola d'arte cuscini di molle, del tipo i quelli jostrati dalla nostra illustrazione, non 8 cosa tanto semplice per ei non abbia una certa espe- tienze in questo genere di lavori ed 2 quindi poco raceomandabile, anche se pit economico. ‘Tagliamo ora e sistemiamo questa. Tenete pre- sente che @ stoffa che costa discretamente e che 2 facile sprecarne pil del necessario, con. tanti saluti alleconomia ed alla convenienza di far da sé qualche cosa. ‘Vi consigliamo pertanto di fare prima dei mo- deli di carta, provarli per vedere se si adattano bene, poi cercare la migliore maniera di rita- gliarli dalla stoffa. La sistemazione della tappezzeria pud comin- ciare dalla sezione anterlore del sedile. Tagliate un pezzo di stoffa della lunghezza del sedile in questione e largo quanto basta per poterlo in- chiodare, ripiegandone il margine in dentro, a 7 cm. dal fronte, Quindi ripiegatelo sopra e fissa- felo sul dietro cercando di allinearlo con il ma~ teriale che riveste 1 nastri. Orlate e fissate con punti ciechi il materiale degli angoli. Con lo stes- fo sistema rivestite Je altre parti ¢ il lavoro & inito. RICEVITORI E TRASMETTITORI Costruiamo la nostra rete telefonica maria IEW eingone Ue BATTER Un microfono versa di carbone tra due blocehetti al carbone anch’essi, connesso ad ana batteria ead un’ tieevitore elementare, una uw nel 1878 che David Ed- ward Hughes scopri come il contatto tra due pezzi di carbone fosse sensibile al_mi- nimo eambiamento di pressione ©, quando incluso in un cireuito elettrico insieme ad una batte- ria e ad un ricevitore telefonico, fosse capace di trasmetiere a quest'ultimo i suoni. Exli dette il nome di micro- fono allo strumento e con que- sto nome anche oggi si desi gnano Ie apparecchiature che per la trasmissione dei suoni vengono usate e che, se hanno forme diversissime, ‘sono tut- Yora, se non tutte, almeno in gran parte, basate sul prineipio della sensibilita del carbone: un pez20 sistemato tra altri due senza pressarvelo contro in mo- do che possa essere influenzato dalle pit: leggere vibrazioni che a lui giungano attraverso Varia od altro mezzo qualsiasi Una semplice applicazione del principio di Hughes consiste in una matita di carbone, sospesa tra due blocchetti della mede- sime sostanza e incollati ad una sottile «tavola sonora» di le- gno, montata in posizione ver- ticale su di una base, di legno anck’essa, Le estremita della matita di carbone sono impegnate in due piccole tacche fatte nei blocchi, che sono collegati, o con una sottile strisciolina di stagnola o con filo metallico sottile, ad una o due pilette da batteria e ad un rieevitore telefonico. Le vibrazioni ed i suoni emessi nelle vicinanze del rudimentale microfono faranno vibrare la tavola sonora, modificando cost la pressione i contatto tra 1a malita ed I bloecht di carbone. Siccome con Vaccrescere della Pressione diminuisce la resi- Stenza opposta al flusso elet- trico, questo aumenta nel ‘eir- cuito, mentre, quando la pres- sione diminuisce, si eleva Ja re- sistenza e la corrente che giunge al_ticevitore diviene minore. La quantita di corrente che nel circuito flulsce durante Ye- sperimento & quindl proporzio- nale alle variazioni ai pressione tra i carboni e di conseguenza ai suoni che tall variazion! pro- Gucono, e detti suoni riproduce quindi ‘nel ricevitore C8 anzi da notare che, es- sendo generalmente le vibrazio- ni del ricevitore assai pit forti di quelle che al microfono giun- gono, il dispositive descritto ud essere usato per amplificare Suomi come 11 battito di un oro- logio da polso 0 il camminare divun insetto sulla tavola. Provatevi a porre un orologio sulla base e sentirete con quanta forza il ricevitore vi trasmet- tera i ticchettio causato dal movimento dello. scappamento! 11 rumore dei passi di una mo- sea sulla tavola sonora, vi par- ri quello del trotto di un’ ca- yuscesername ’ G : Questo microfono sperimentale, da permettere di ndize i passi et vallo, se il microfono é stato costriuito come si deve, Dialtra parte cid @ notissimo ai medici: il loro « stetoscopio », lo strumento del quale si ser” vono per ascoltare i battiti del cuore, non é in fondo altro che un microfono connesso ad un ricevitore tramite una batteria. Un sensible microfono sperimentale Dialtra parte ecco qui un al- tro sistema per costruire un microfono sensibilissimo, tanto sensibile da avvertire una mo- sea che vola nelle vieinanze. La base sulla quale questo microfono (fig. 2) @ montato serve anche da tavola sonora ed altro non é che una scatola di legno sottilissima. Se potreste frovare una scatola da sigari, sareste a cavallo, perché non avreste che da rimuovere la carta che la riveste e smontarla, piallare il pezzo che ne costi tuisee il fondo per portarlo ad uno spessore minimo - tanto pit sottile sara, pil sensibile sara il ricevitore - tagliarne pol i pezzi in modo da ottenere, ri- montandoli, una seatola di cen- timetri 15x15x2 di spessore ¢ non usare nel montaggio chiodi 7 STR eT TET se costruito a dovere, & tanto sensibile di una mosea che cimmina sulla base 33 Se ee } ; TRASMETITORE ‘Un appareechio telefonigo ad una sola via, consistente di un. trasmettitore fed un Ticevitore collegatl ad una batteria di pile di sorta, ma solo colla. Anche Tuso dei chiodi, infatti, ridur- rebbe notevolmente la sensibi- lita dello strumento. Tl fondo della scatola va la- sciato aperto. Cosi facendo, otterrete una tayola sonora basata sullo stesso principio sul quale é basato un banjo. 5 Piccoli piedi di legno di cm. ixixl e dalla superficie infe- riore ricoperta di feltro incollati ai quattro angoli della scatola Varranno a sollevare la seatola dal tavolo o quell‘altro piano sul quale la poggerete per le ‘vostre esperienze. Il feltro.ser- ye ad ammortizzare le vibra- Zioni che alla scatola potrebbero essere trasmesse dal suo so- stegno. La verghetta di carbone, una comune matita di carbone, usata per l'esperimento @ imperniata fal centro e riposa una delle sue estremita su di un blocehetto di carbone lungo em. 2,5, spesso em, 05, largo em. 1, nelle pros- simit ‘di ognuna delle cui e- stremita @ stato trapanato un forellino per una piccola vite, che lo fissa alla tavola sonora. Un filo sottile @ poi fatto cor- rere da una di queste viti ad un terminale montato su di un lato della scatola, mentre un altro filo uguale ‘corre da un secondo terminale al supporto sul quale é imperniata la verga di carbone, anch’esso_fissato alla tavola sonora e ricavato da un lamierino di rame_ sottile, piegata come Tillustrazione la- sein vedere. La verghetta ha un diametro 34 di circa 5 mm. ed & lunga cen- timetri 7,5. Un forellino & pra- ticato attraverso di lei a 15 mm. da una estremita per mezzo di un ago da cucire ed in questo foro @ introdotto un pezzetto di filo di rame dalle estremita acuminate, che deve adattarsi a forza al foro, La lunghezza di questo filo sara circa 1 em. Pud esser sostituito da uno spillo qualsiasi, purché sottile. La slitta ha Io scopo di re- golare la pressione della verga sul blocchetto ed & semplice- mente un pezzo di filo di rame tenero, che piegherete come mostra Tillustrazione per aver la_possibilita di farlo scorrere sulla verga. I lati del supporto debbono premere contro le e- stremita dello spillo giusto quanto basta per tenerlo a posto, impedendo alla verga di Schema di principio di un telefono a due vi cadere, e nello stesso tempo lasciandola libera di muoversi in alto e in basso. T due terminali debbono esser connessi in serie a due pile a secco ed a un ricevitore tele- fonico sensibile. Ponete queste alle orecchie (anziché cuffie regolari pud essere usato un ri- cevitore, purché di buona qua- lita) e Spostate leggermente la slitta sino a quando la voce di una persona che stia_parlando in un’altra parte della stanza non giunga ben distinta alle vostre orecchie. Per udire an- che i pit deboli bisbigli, allon- tanate la slitta dal blocchetto di_carbone, Per udire una mosca cammi- nare & necessario che i carboni siano perfettamente asciutti_e puliti e che lo. strumento sia Tegolato con esattezza. Coprite il microfono con un largo vaso di vetro e ponete dentro questo una mosea: ba- ster che la mosca ponga i suoi piedini sul microfono, perché voi sentiate nelle cuffie il ru- more dei suoi passi. Quando volera dentro il barattolo, sen- tirete il ronzio cosi forte da disturbarvi. Telefoni ‘Come il telegrafo, il telefono, Ja meraviglia dei suoi tempi, & basato su di una corrente elet- trica che fluisce lungo un con- duttore fino a raggiungere un elettromagnete. Le differenze, perd, sono mol- te e notevoli, Prima di tutto il telefono & assai pill sensibile. Un relay telegrafico richiede forse un centesimo di ampére per lavo- rare soddisfacentemente. Una suoneria telegrafica pud lavo- rare con un decimo di ampere, ma un ricevitore telefonico é capace di rendere un discorso udibile con meno di un milio- nesimo di ampére: di conse- Teashenrone a & raddoppiato 1 numero Get Ticevitor, dei trasmettitori e delle batterie. Al nostro aggiungeremo ‘anche dei perfezionament! ‘un moderno ricevitore ai piecole dimenstoni, quale quelli delle cuffie ‘telefoniche e radio, @ fatto cost guenza pud bene affermarsi che &'centomila volte circa pitt sensibile Un'altra differenza @ data dal fatto che una corrente che flul- sce lungo una linea telegrafica non varia pitt di venti o trenta volte al Secondo, mentre in questo periodo di tempo le va- riazioni della corrente che tra- smette una comunicazione tele- fonica sono diverse centinaia. In sommi capi un. telefono uno strumento per la trasmis- sione della parola a distanza Gig. 3) per mezzo della elet- tricita, trasmissione che avviene perché colui che trasmetle parla dinanzi ad una lamina vibrante di metallo sottile, le cui vibra- zioni inviano sulla linea treni di impulsi elettrici. La trasmissione delle vibra- zionl si basa su ben noti prin- cipi elettrici e non consiste af- fatto nel trasporto di_onde s0- nore, ma nell'invio di impulsi elettrici perfettamente sincroni alle vibrazioni prodotte dalla voce di chi trasmette. Questi impulsi elettriei giungono ad un paio di elettromagneti agenti su di una lamina che, a sua volta, crea nell'atmosfera delle Periurbazioni perfettamente. u- guali a quelle create da chi al microfono sta parlando, cioé delle onde sonore. La parte dellapparato che raccoglie la parola e la cambia in impulsi elettrici, si chiama trasmettitore. Le parole pro- nunziate nelle sue vicinanze colpiscono un diaframma sul cui rovescio ¢ fissato un pezzetto di carbone a forma di coppa. Una seconda coppetta rigida é mon- tata direttamente dietro alla prima e lo spazio tra loro com~ preso @ riempito di granuli di carbone. Quando questi granuli sono allo stato diinerzia, il contatto tra loro @ molto pre- cario e la resistenza che op- pongono al flusso elettrico @ molto grande: si pud dire che il flusso elettrico sia pratica- mente nullo. ‘Non meravigliatevi di questa simiglianza con il microfono: un trasmettitore telefonico, in realta, non @ se non un micro- fono costruito in modo da tra- smettere quanto meglio @ pos- sibile la voce umana! Quando questi granuli, per riprendere il nostro discorso, vengono compressi, anche leg- TEQURALI gerissimamente, la _resistenza elettrica diminuisce e permette alla corrente elettrica di pas- tare, Le vibrazioni del diafram— ma costringono la coppa di car- bone montata alle sue spalle a muoversi ed esercitare una pressione varia su i granuli ed a queste variazioni della pres- sione corrispondono esattamente quelle della resistenza elettrica, quindi della quantita di cor- Tente che nel circuito pud fluire e fluisce, 1 ricevitore, la parte del'ap- parecchio destinata a trasfor- mare gli impulsi elettrici in onde sonore, consiste di un sot- tile disco di ferro, posto vi nissimo, ma senza’ contatto, ad una barra di acciaio perma- nentemente magnetizzata e in- toro alla quale é avvolta una bobina di sottile filo isolato. T trasmettitori ed il ricevitore sono collegati in serie ad una batteria. Quando qualche parola viene pronunziata nel trasmet- titore, i plecoll granuli di car- bone’ si agitano, e, essendo alternativamente ' compressi e lasciati andare, causano corri- MWOWUCRO — COPERCHIO = AN pe 7p Gancio B= 1 ee an re es SEZIONE + DiAFRANMA & ELE TIROMAGNETE Ecco il trasmettitore telefonico che potremo costruire in casa per la nostra rete domestica, Funziona ottimamente, nonostante la sua semplici 35 spondenti variazioni nella cor- rente che dalle batterie fluisce verso. il ricevitore. I magneti- smo di questo subisce una varia- zione con ogni variazione della corrente elettrica e di conse- guenza, attraendo e respingendo alternativamente il diaframma, costringe questo a vibrare e a generare onde sonore. ‘Naturalmente se questo é il principio, nella sua attuazione pratica entrano molte compli- cazioni, che lo rendono quello strumento pratico ed efficiente che tutti conosciamo. Come costruire un telefono Oltre che alla trasmissione della parola, i telefoni hanno nel campo della elettricita molte altre applicazioni. Ad esempio, sono usati in connessione ad un apparecchio radio, in luogo di un galvanometro, ‘per misurare Ia corrente che ‘fluisce in un cireuito elettrico e per prove di vario_genere. I ricevitori telefonici sono di yario tipo. Uno é un affare lungo e fastidioso a maneggiare ed @ molto simile a quello ideato dal nostro buon Meucci. Lialtro @ piccolo e piatio, ed é chiamato «ricevitore cassa d’o- rologio >. Quest’ ultimo consiste di un magnete permanente a forma di U montato in modo da eser- citare una influenza polariz- zante su un palo di piccoli elet- tromagneti, davanti ai cui poli & posto un’ diaframma di ferro. Queste parti sono contenute in una scatola cilindrica di caucciti duro, plastica o metallo. Tl magnete permanente esercita una continua azione sul dia- framma, tendendo a trarlo sem- pre verso T'interno. Quando la corrente giunge ai due piccoli elettromagneti, questi, 0 ag- giungono la loro forza’a quella del_magnete permanente, aiu- tandolo ad attrarre il diafram- ma, o le si oppongono ¢ per- mettono al diaframma di arre- trare, a seconda della direzione nella quale la corrente fluisce. Ricevitori di questo tipo (fi. gura 5) sono sovente usati in Tadiofonia, perché molto leg- geri e poco ingrombanti, Pos- sono essere attaccati_ ad una fascia di metallo da porre sulla testa e lasciare cosi le mani libere. Il ricevitore (Figura 6) ‘Un ricevitore telefonico capace di dare buoni risultati su di una linea telefonica breve pud essere fatto agevolmente, ma naturalmente non sara cosi ef- ficiente come quelli da noi de- Seritti, che possono essere acqui- 36 DIAFRAMMA FELTRO. ~ 11 trasmettitore del nostro telefono sari cosi, E’ bene acquistarne uno fuori uso per prelevarvi i granelll dl carbone, per quanto sia possibile ‘anehe farli'da nol, frantumando stati da qualsiasi rivenditore di materiale per radioamatori. Per la costruzione del nostro partiremo da un segmento di bastone da tenda — qualsiasi altro cilindro di legno bene stagionato. delle misure indi- cate, andra bene ugualmente — di circa 95 mm, di lunghezza e 25 di diametro, iungo il cui asse longitudinale faremo un foro passante di 10 mm. per ricevere il magnete permanente. Liinvolucro sara costituito da un pezzo di legno duro a for- ma di coppa, di 6 mm. di dia~ metro e 25 di profondita. Do- vrete tornirlo secondo le indica- zioni date nellillustrazione, che sarebbe lungo qui ripetere. Pronto che sia dovrete attac- carlo con colla forte a una delle estremita del tubo fatto con il bastone da tenda. Tl magnete permanente @ un pezzo di acciaio indurito 0 tem- perato, altrimenti non conser- verebbe a lungo la magnetiz~ zazione, di 10 mm. di diametro e 120-180 mm. di linghezza. Per temperarlo non dovete fare che scaldarlo a rosso ed immergerlo rapidamente in acqua fredda. ‘Una estremita della barra é munita di due spesse riparelle di fibra, di circa 22 mm. di iT carbone ai una vecehia pila diametro e. distanziate Yuna dalfaltra di 6-7 mm. tra le quali @ avvolto, fino a riempire tutto lo spazio disponibile, filo magnetico da mm. 0,127 (n. 36) isolato in seta, le cui estremita passano attraverso due forel- lini eseguiti nelle riparelle di fibre, per far capo ad un paio di fili pid robusti. Questi sono fatti passare attraverso due fori fatti_nel bastone da tenda, nel quale scorrono da estremita ad estremita, paralleli al foro fatto per il magnete. Tl magnete viene poi spinto nel suo foro, fino a quando la estremita sulla quale @ siste- mata la bobina non sia proprio al di sotto dei margini del- Tinvoluero. I due fili sono con- nessi ai terminali A e B mon- tati allestremita del ricevitore, che sara munito di un g che permetta di appenderlo. Il diaframma & un disco di Jamierino di ferro di 60 mm. di diametro, che verra posto a chiusura dell’involucro, aggiu- stando poi la barra magnetica sin quasi a toccarlo, barra che deve entrare a forza nel suo foro, in. modo che non possa muoversi né in avanti né indie- tro, senza che sia esercitata una discreta trazione. a Infine Vapparecchio completo, Pronto per essere appeso alla parete 2 comprendente anche Vinterruttore Sutomatico-a gancio, 1 camparello ed il pulsante di’ chiamata Tl diaframma é tenuto a posto da un coperchio di legno duro di 70 mm. di diametro, avente al centro un foro di 20, coper- chio che é assicurato all'iny« cro mediante due piccole vi legno. Il ricevitore a questo punto & ormai completo e doyrebbe dare un forte « click » ogni volta che una batteria viene collegata ai due terminali o il contatto viene interrotto. Originariamente un apparec- chio telefonico era costituito da due ricevitori di questo tipo, uno dei quali serviva anche da trasmettitore. Ma in questo campo possiamo fare di meglio e varra la pena farlo, Il trasmettitore (Figura 7). Osservate questo semplice trasmettitore che vi proponiamo. II dorso di legno, B, @ un blocchetto di mm. 90x90, spesso 10, nel cui centro é aperto un foro passante di 22, portato su di una delle facce del bloceo ad un diametro di 45 mm. per dare spazio al diaframma di vi- CAWPANELLO DETTAGLIO PULSANTE yy STRISCE Orne para! BOTONE tEGNo MiBUTO at ie MOLLA ae o6) D permacuio GANCIO kee brare, come indicato nella se- I bottoni di carbone sono di cirea 25 mm. di diametro e 5 mm. di spessore. Potrete rita- gliarli dai carboni di una pila esaurita, Nel centro di ognuno é trapanato un forellino per ri- cevere una vite a ferro di ot- tone, foro che é svasato in modo da portare la testa della vite quanto pid possibile vicina alla Superficie dei bottoni, superfi- cie che, con la punta di un tem- Perino od una lima a triangolo, sara poi graffiata sino ad essere interamente ricoperta da un reticolato di linee incrocianti, Ii diaframma @ un_pezzo di lamierino di ferro, pit sottile che sia possibile, di 60 mm. di diametro, “nel ‘cui centro € aperto un piccolo foro, che permette di fissarlo per mezzo di vite (una di quelle delle quali abbiamo gia parlato) ed un dado ad uno dei bottoni. ‘Tagliate ora una striscia’ di flanella 0 di feltro sottile, di 18-14 mm. di larghezza ¢ 90 di lunghezza, Intorno al bordo del hottone di carbone, al quale & fissato il diaframma, legate questa striseia con filo di seta in maniera tale che essa formi un cilindro chiuso ad una estre- miti dal bottone, Vogliamo tenere su di un tavolo il nostro telefono? Eeco allora come sistemare Je parti. I campanello e la batteria delle pile troveranno poste in una scatola a parte per ridurre Pingombro. Non curandoc! ai clo, \VEDUTA Post, MOSTRANTE: IL GANCIO potremo sistemarii nella base ) TRASMEMTORE PULSANTE 37 ss re ate Empite questo cilindro con granuli di carbone da_trasmet- titore telefonico( pud fornirveli un vecchio apparecchio fuori so © potete farli da voi stessi frantumando in pezzetti piccoli come la eapocchia di uno spillo un carbone da pile, per quanto questi non saranno cosi_soddi- Sfacenti come quelli regolari) Sino alla profondita di 3 mm. circa Introducete. ora una’ lunga yite a ferro in ottone nel foro fatio nel _bottone che ancora non avete usato e serrate il Dottone. stesso. contro la testa della vite in questione con un Gado, Poi ponete il bottone nel eilindro in modo che ne chiuda Yestremiti lasclata aperta ¢ le- gate con un filo di seta, affin- thé non possa uscire. Lo spazio {ra i due bottoni deve essere di cirea 5 mm. Le parti descritte dovrebbero a questo punto, esser_ disposte come nella sezione riprodotta hella nostra illustrazione (fi- gura 1). Il trasmettitore completo @ pot sistemato come mostra Iil- Tustrazione. stessa. ‘Un imbutino di latta @ siste- mato nella testata A: sara in Questo che si parlera per tra~ smettere. Una vite , pasando at- traverso i pozz0'B stabilisce il collegamento con il diaframma ed un terminale é avvitato alla Vite in questione sul rovescio el pozzo stesso per fecilitare 1 fissaggio di un filo. La vile che passa attraverso il bottone di earbone posteriore, poi, passa anche attraverso un altro foro aperto nel pezzo «B» eda questo é serrata con un dado di ottone, cosieché il bot fone non ha alcuna possibilita di movimenti, mentre il bottone anteriore, fissato al. diafram- ma é libero di muoversi avanti € indietro, seguendo le vibra- zionl di quello. I granuli di carbone debbono rlempire lo spazio tra i due bot- toni per tre quarti, senza esser eostretti Tino contro Taltro. ‘Una volta collegato ad una batteriae a un ricevitore tele- fonico il trasmettitore, 1a cor- rente passa attraverso ill botto- ne posieriore, i granuli div car- bone fino al carbone anteriore e pud tornare indietro, attra verso il collegamento stabilito ton il diaframma. Quando la voce colpisce il diaframma, le onde sonore ne causano la’ vi- brazione. Insieme vibra anche il bottone anteriore producendo continui cambiamenti di pres- Stone nei granuli di carbone, i 38 TINE CAMPANELLO RIKEVITORE Semen PULSANTE TRASMETIORE seit | 19} Circuito elettrico del nostro telefono, Allaltra stazione i collegamenti fale parti saranno perfettamente uguall, I due complessi essendo col- Tegati tramite Ia linea’ Il ritorno © attraverso Ja terra, ma nulla impedisce Gi istallare anche un filo di ritorno. ‘Bastera collegare i terminal «G » ldelie due stazion! che mello’ schema sono posti a terra ~ \ BOBiNvs ULTIMATA Wagglunta di una bobina d’Induzione aceresce notevolmente Je possibilita deli'apparecehio. “onsigliamo quindi a includeria, se volete qualcosa ‘di plu di un complesso sperimentate quali @ loro volta causano va- tlazioni di resistenza nel cir- cuito e di conseguenza variazio- ni nel flusso elettrico. L'apparecchio completo La figura 8 mostra un telefono autocostruito pronto per essere montato alla parete. Consta di un ricevitore, di un trasmettitore, un campanello, un gancio ed un pulsante. Tl campanelio @ montato di- rettamente sulla tavola poste- riore. Tl trasmettitore ® perfetta- mente identico a quello descrit- to, ma @ montato sulla tavola anteriore della scatola nella cui fianeata, in basso, @ sistemato il pulsante. ‘Un semplice metodo che per- mette di realizzare un pulsante adatto allo scopo é mostrato ne! dettaglio a destra in alto: con- siste di due striscette di molla di ottone, sistemate in modo che, premendo un bottone di legno che si protende al di fuori della fiancata della scatola che rac- chiude Vapparecchio, esse ven- gono a contatto Tuna delValtra chiudendo cosi {I elreuito elet- TI gancio consiste in una stri- scia di ottene, imperniata ad una estremita mediante una vi- te di ottone a testa tonda e for- nita di una piccola mola, co- sicehé, quando il ricevitore vie- ne sollevato, il gancio viene portato in alto, contro la vite in- dicata con la’ lettera «C» nel particolare a destra in basso di fig. 8 ed in fig. 10. Quando, invece, il ricevitore viene appeso al gancio, il suo peso trascina questo in basso, fino a contrastare contro la vite «D>, che gli impedisce ogni movimento, Tl gancio é monta- to sulla tavola posteriore e spor- ge da una finestra aperta nella fliancata della cassetta nella quale @ sistemato anche il pul- sante. IL pulsante elettrico — Nella parte inferiore della tavola po- Steriore sono poi montati quat- tro terminal. T due marcati con la lettera «B+ sono destinati ai college-

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