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Problemi della pace

Josif Vissarionovic Dzugasvili Stalin

Prefazione a cura di Pietro Secchia


Edizioni di Cultura Sociale

v 1953 v
Indice

Prefazione 1

1 Messaggio al popolo Sovietico 12

2 Brindisi al popolo russo 14

3 Brindisi agli uomini semplici 15

4 Agli elettori della circoscrizione Stalin di Mosca 16

5 Il ventottesimo anniversario dellesercito rosso 28

6 Sul disocrso di Churchill a Fulton 32

7 Intervista di Gilmore 38

8 Risposta al telegramma di Hugh Baillie 40

9 Ordine del giorno per il I Maggio 1946 41

10 Ordine del giorno per lanniversario della vittoria 44

11 Risposte ad Alexander Werth 45

12 Risposte a Hugh Baillie 48

13 Intervista ad Elliot Roosvelt 53

14 Risposta al colonnello Razin 56

15 Ordine del giorno per la nascita dellesercito sovietico 60

I
Indice

16 Resoconto dellintervista di Harold Stassen 63

17 Discorso alla delegazione del governo finlandese 73

18 Risposta alla lettera aperta di Wallace 75

19 Risposte al corrispondente della Pravda 77

20 Risposte a Kingsbury Smith 80

21 Messaggio per la fondazione della DDR 82

22 Risposta al Pandit Nehru 84

23 Intervista alla Pravda 85

24 Al corrispondente della Pravda sullarma atomica 90

25 Messaggio al popolo giapponese 92

26 Risposte alle domande di un gruppo di giornalisti americani 94

27 Laggravarsi della crisi del sistema capitalistico mondiale 95

28 Linevitabilita della guerra fra i paesi capitalistici 98

29 Discorso al XIX congresso del PCUS 102

30 Risposte a James Reston 106

-II-
Prefazione

Nellaccettare di presentare con poche parole, certamente inadeguate, questi im-


perituri documenti del grande scomparso non facciamo che indulgere ad una insi-
stente richiesta della Casa editrice, giustificata solo dalla consuetudine.
Gli scritti di Stalin non hanno bisogno di prefazione. Coloro che hanno avvicinato
Stalin, che lhanno inteso non fosse che Una volta sola conservano in se per sempre
vivente limmagine della sua forza incomparabile. Per gli altri, ogni scritto, ogni
suo discorso anche presi separatamente sono sufficienti a rivelare i tratti possenti
e geniali del gigante del pens iero e dellazione del grande costruttore della pace e
del socialismo.
Il nome di Stalin restera per sempre legato allidea della pace e del socialismo.
Tutta la sua vita sino allultimo istante Stalin ha consacrato alla lotta per salvare
la pace del mondo.
Compagni, la grande guerra in difesa della patria e terminata con la nostra pie-

na vittoria. Il periodo della guerra in europa e finito. Comincia il periodo dello


sviluppo pacifico.
Cos Stalin annuncia la fine della guerra nel messaggio al popolo sovietico pub-
blicato nelle prime pagine di questo volume. Per la seconda volta nel corso di
trentanni gli uomini dellUnione Sovietica dopo essere stati proditoriamente ag-
grediti e dopo aver conquistato una vittoria piena , completa, deponevano le armi
lanciando il fatidico grido di: Viva la pace ed annunciando al mondo che era
cominciato il periodo dello sviluppo pacifico.
Tutti gli atti di Stalin sino allultimo minuto della sua vita sono stati degli atti tesi
ad assicurare al mondo una pace stabile, un effettivo periodo di sviluppo pacifico.
Stalin e stato la guida, la stella orientatrice per tutti gli uomini che consacrano le
loro energie, il loro tempo, le loro preoccupazioni a questo bene immenso, inesti-
mabile: la pace e lamicizia tra i popoli.
Se oggi la pace e salva, se oggi le forze della pace sono assai piu potenti di ieri ,
se i guerrafondai sono costretti a marcare il passo, se le luci di speranza appaiono

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Prefazione

allorizzonte questo lo dobbiamo a Stalin. E a Stalin che dobbiamo la grandiosa,


affascinante idea che e possibile salvare la pace purche i popoli prendano nelle loro
mani la causa della pace. Questidea e un appello permanente allazione contro
la guerra, e la forza che mobilita, che organizza centinaia di milioni di uomini a
lottare per la pace.
Stalin dimostra, negli scritti qui raccolti, che le contraddizioni della societa capi-
talista permangono, anzi si sono ulteriormente aggravate con la fine della seconda
guerra mondiale, con la disgregazione dellunico mercato mondiale, ma dimostra
nello stesso tempo che la guerra non e fatale.
Egli ha smentito le false teorie reazionarie della borghesia sullumanita che ha
sempre fatto e fara sempre la guerra, ha smentito le menzognere affermazioni degli
ideologhi dellimperialismo secondo le quali la biologia e la sociologia starebbero a
testimoniare che il mondo non puo esistere senza la guerra.
Nel suo discorso agli elettori di Mosca nel 9 febbraio 1946 Stalin afferma che la
seconda guerra mondiale, come la prima, non e scoppiata casualmente, ma come
isultato inevitabile dello sviluppo delle forze economiche e politiche mondiali sul-

la base dellodierno capitalismo monopolista.


Queste forze continuano ad esistere e ad agire: da cio deriva che linevitabilita
delle guerre tra i paesi capitalistici continua a sussistere.
Pero il possente sviluppo del movimento della pace, la lotta che centinaia di milioni
di uomini conducono per non essere trascinati ad una nuova carneficina, puo avere
successo puo riuscire a scongiurare una guerra determinata, a rinviarla per un
certo tempo, a mantenere per un certo tempo una pace determinata, a costringere
alle dimissioni un governo guerrafondaio, sostituendolo con un altro governo di-
sposto a salvaguardare per un certo tempo la pace.
Lobbiettivo fondamentale che noi ci proproniamo nella campagna elettorale in
corso e appunto quello di dare allItalia un governo di pace, un governo che assi-
curi al nostro paese la liberta e lindipendenza, la possibilita di vivere in pace e in
amicizia con tutti i popoli.
Naturalmente Stalin ci avverte pure che la lotta per quanto efficace e possente del
movimento mondiale dei partigiani della pace, per quanto passa avere un tempo-
raneo successo, da sola non basta per elimnare le inevitabilila delle guerre tra
i paesi capitalistici. Non basta perche nonostante tutti i successi del movimento
per la difesa della pace, limperialismo continua a sussistere, conserva le sue forze
e per conseguenza continua a sussistere linevitabilita delle guerre.
Ma Stalin ha indicato anche la via per eliminare linevitabilita delle guerre. Non

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Prefazione

e vero che la guerra sia connaturata con la societa umana. La guerra e insita
nella societa capitalistica, e limperialismo che genera inevitabilmente le guerre,
ma questa inevitabilita delle guerre puo essere anch essa eliminata distruggendo
limperialismo.
La profonda analisi scientifica fatta da Stalin sulle leggi che regolano limperialismo
nellepoca della crisi generale del capitalismo, sulla disgregazionedel mercato unico
e universale (circostanza che ha determinato lulteriore approfondimento della crisi
generale del capitalismo), sulle cause che generano le guerre, lo smascheramento
fatto da Stalin dei provocatori di guerra, tutta lattivita dello Stato sovietico nel
campo internazionale durante i 35 anni della sua esistenza, hanno contribuito ad
aprire gli occhi a milioni di lavoratori, a larghi strati delle masse popolari sulle
cause delle guerre, sui loro fautori e sulla lotta che i lavoratori devono condurre se
vogliono non soltanto impedire temporaneamente la guerra, ma eliminare linevi-
tabilita delle guerre.
Grazie a Stalin tutti gli uomini in buona fede sono oggi armati per condurre con
successo la lotta per la pace.
Quanto ai rapporti tra il mondo del socialismo e quello capitalista, Stalin nelle
interviste a Gilmore, ad Alexander Werth, ad Elliot Roosevelt, ad Harold Stassen,
alla Pravda, nelle risposte a Henry Wallace ed a Kingsbury Smith. ed in altri
scritti qui pubblicati non solo ha affermato, ma ha dimostrato che e possibile la
coesistenza dei due sistemi, ed ha respinto lassurdita della guerra inevitabile tra
di essi.
L Unione Sovietica ha sempre posto alla base della sua politica questo principio.
Esso costituisce la dottrina ufficiale dello Stato sovietico. Stalin ha dimostrato
non solo la possibilita della coesistenza, ma della collaborazione tra i due sistemi
facendo rilevare che se ce desiderio di collaborare, la collaborazione e assolu-
tamente possibile tra sistemi economici differenti; se invece non ce desiderio di
collaborare allora anche se i sistemi economici sono gli stessi, gli Stati e i popoli
possono dilaniarsi reciprocamente.
Stassen non era il solo che aveva creduto di cogliere Stalin in contraddizione con
quanto si diceva avesse altre volte (prima della seconda guerra mondiale) afferma-
to circa limpossibilita della collaborazione tra i due sistemi. Stalin ha risposto e
dimostrato che in nessun caso egli ha potuto dire che due sistemi differenti non
possono collaborare. Ha ricordato che Lenin e stato il primo ad esprimere lidea
della collaborazione tra i due sistemi differenti e che non ce nessun motivo perche
tale prezioso insegnamento debba essere riveduto od accantonato. Tale principio

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Prefazione

rimane valido anche nella nuova situazione creatasi dopo la seconda guerra mon-
diale, anche nella situazione in cui e stato da Stalin ribadito.
Noi non ci siamo mai allontanati e non ci allontaneremo mai dagli insegnamenti

di Lenin ha detto Stalin. Senzaltro ha ammesso come possibile che egli, Stalin,
abbia detto che uno dei sistemi, per esempio il sistema capitalistico, non voleva
collaborare, ma cio si riferiva ai desideri e non alle possibilita di collaborare.
In politica si deve sempre distinguere tra i desideri e le possibilita. Tra due sistemi,
ha detto Stalin, vi e sempre la possibilita di collaborare, ma non sempre ve ne il
desiderio.
Particolarmente inportante per noi italiani e il richiamo che Stalin fa a tenere
presente che prima di attaccare i guerrafondai dei principali Stati fascisti, la Ger-
mania, litalia, il Giappone avevano distrutto nei loro paesi gli ultimi resti delle
liberta democratico-borghesi. Si e conclusa da noi in questi giorni la prima fase
della battaglia contro la legge elettorale truffa che giustamente e stata definita una
legge di guerra dettata dallo straniero e dai suoi interessi . Cos e stata definita
perche tale legge mira a limitare ed a sopprimere le liberta democratiche allo sco-
po di preparare il paese alla guerra, perche mira a creare un Parlamento fantoccio
pronto ad approvare qualsiasi avventura, qualsiasi esigenza imposta dallimperia-
lismo americano.
La crociata contro le Costituzioni democratico-borghesi, condotta in tutti i paesi
aderenti al blocco atlantico, ha uno scopo ben preciso: assicurare ai circoli gover-
nativi reazionari di questi Stati ogni liberta dazione per una guerra di aggressione
agli ordini degli imperialisti americani.

Gli scritti qui raccolti hanno come argomento fondamentale la pace, la possibi-
lita di condurre con successo la lotta per salvare la pace, ma essi da soli sono
sufficienti a rivelare lo spirito enclopedico di Stalin, la sua grande forza Come uo-
mo di scienza.
Stalin ha costruito il socialismo in una sesta parte del mondo. Questopera gigan-
tesca che non ha nulla a che fare con le costruzioni immaginarie e romanzesche
dei sociologhi del secolo scorso si e realizzata con il concorso di milioni di uomini.
Alla realizzazione di questopera hanno confluito tutte le attivita degli uomini che
hanno trasformato la steppa, deviato il corso dei fiumi, costruito lindustria pesan-
te, meccanizzata lagricoltura, elettrificato il paese, applicata la chimica, utilizzata
lenergia atomica, organizzati i migliori cittadini nel partito comunista, insegnata
la storia del Partito comunista bolscevico. Si tratta di attivita diverse e complesse:

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Prefazione

le une hanno oggetto la natura, le altre hunno per oggetto gli uomini. Stalin che ha
diretto questo gigantesco movimento ha dovuto presiedere ed occuparsi di queste
attivita che presuppongono la conoscenza delleconomia, della storia, delle scienze
naturali.
L economia, la storia, le scienze naturali costituiscono nella societa socialista gli
elementi di una scienza fondamentale: la scienza delledificazione del socialismo,
la scienza definita da Stalin della vittoria del comunismo.
Il rigore scientifico staliniano e un rigore completamente e coscientemente obbiet-
tivo che rimane sempre fedele allo scopo che la realta pone e che solo mette in
moto lazione trasformatrice della classe operaia e dei lavoratori.
Qui sta il segreto dellefficacia della politica staliniana, qui sta il segreto delle
grandi vittorie conseguite da Stalin e dal Partito comunista dellUnione Sovietica,
qui sta lorigine e la spiegazione dellimmenso contributo portato da Stalin allo
sviluppo della dottrina marxista in ogni campo e allo sviluppo della stessa scienza
militare.
Tra gli scritti qui raccolti ve ne sono alcuni di sommo interesse per quanto riguar-
da lo studio delle cose militari. Nella lettera in risposta al colonnello Razin Stalin
critica con grande maestria la dottrina militare di Clausewitz considerata prima
dallora nel campo borghese lespressione piu alta della scienza militare.
Non si puo progredire - scrive Stalin - e fare progredire la scienza senza sotto-

porre ad un esame critico le tesi e le opinioni invecchiate delle autorita famose.


Cio vale non soltanto per le autorita nellarte militare, ma anche per i classici del
marxismo.
Secondo Stalin, il Clausewitz era propriamente il rappresentante del periodo mani-
fatturiero della guerra, mentre ora abbiamo il periodo meccanizzato della guerra.
Sarebbe ridicolo, afferma Stalin, prendere ora lezioni da Clausewitz.
E comprensibile come per molto tempo gli scrittori militari borghesi si siano richia-
mati e si richiamino tuttora spesso a Clausewitz per giustificare la loro strategia
e la condotta delle loro guerre. Enumerando gli elementi che caratterizzano la
guerra, Clausewitz pone tra i piu importanti lignoto e la casualita, trattando
dei fattori che decidono dellesito di una guerra; Clausewitz oltre a richiamarsi
allignoto e alla casualita vi aggiunge la fortuna e la sfortuna.
Queste tesi antiscientifiche e reazionarie servono a spiegare la strategia megaloma-
ne e avventuriera di Hitler e di Mussolini che si basano sulla completa ignoranza di
qualsiasi legge obbiettiva. I fascisti pensavano di poter fare tutto cio che volevano:
nella loro sfrenata ambizione pensavano di poter soggiogare il mondo. Tali conce-

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Prefazione

zioni, anche se appoggiate sulle teorie di Clausewitz, non potevano che portare i
generali hitleriani alla sconfitta.
Nel discorso agli elettori di Mosca ed in alcuni proclami all Esercito rosso pub-
blicati in questo volume, Stalin traccia un bilancio della guerra vinta dallUnione
Sovietica con unanalisi approfondita che non si limita ad alcune considerazioni
generali sui risultati principali, ma va concretamente al fondo delle cose mettendo
in luce tutti gli elementi atti a spiegare ed a far comprendere i motivi, il significa-
to della grande vittoria sovietica e la SUa portata storica. In questa analisi vi e
la dimostrazione che una simile vittoria sarebbe stata impossibile senza il regime
sociale sovietico che ha provato cos la sua forza e la sua superiorita sul regime
capitalista; la vittoria sarebbe stata impossibile senza il partito comunista, non
sarebbe stata possibile senza una lunga, preliminare preparazione di tutto il paese
alla difesa attiva.
Lattaccamento del popolo sovietico alla patria socialista, il coraggio e leroismo
da soli non sarebbero bastati, sarebbero stati insufficienti a conquistare la vittoria.
LUnione Sovietica alla vigilia della guerra disponeva gia del minimo indispensabi-
le di risorse materiali occorrenti per sostenere lurto dellaggressore, per batterlo e
sconfiggerlo in pieno. E questo grazie soprattutto alla genialita, alla preveggenza
di Stalin ed alla sua impostazione di quei piani quinquennali che crearono le con-
dizioni per la difesa, la controffensiva e la vittoria del grande paese del socialismo.
In base a quei piani uno dei piu arretrati paesi agricoli fu trasformato nel corso
di tredici anni in un grande paese industriale, nel paese economicamente e social-
mente piu sviluppato del mondo.
Stalin dimostra ccme il metodo sovietico di industrializzazione si differenzia com-
pletamente dal metodo di industrializzazione capitalista. A differenza dei paesi
capitalisti, Stalin e il Partito comunista dellUnione Sovietica cominciarono ad
industrializzare la nazione, sviluppando prima, malgrado le grandi difficolta, lin-
dustria pesante.
In questopera grandiosa Stalin e il partito comunista incontrarono lopposizione
non solo degli uomini arretrati che rifuggono sempre da tutto cio che e nuovo,
ma anche di molti comunisti in vista del partito che, spaventati dalle difficolta,
privi di sufficiente fiducia nelle proprie forze, nelle capacita creative e di lotta del
popolo arretrarono e cercarono di trarre sistematicamente indietro il partito.
Stalin ed il Partito comunista dell Unione Sovietica non cedettero ne alle minac-
ce degli uni, ne ai lamenti degli altri e nonostante tutto andarono avanti sicuri.
Grande lezione questa per i comunisti di tutti i paesi, grande lezione sulla necessita

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Prefazione

assoluta per ogni partito comunista di non sottovalu tare mai le proprie forze, di
non lasciarsi superare dalla situazione, intimidire dal nemico, di non mettersi mai
al rimorchio degli elementi arretrati, di non temere di andare se necessario contro
corrente, di mantenere sempre in ogni situazione la posizione di avanguardia, di
forza dirigente.
In questi, come in tutti gli altri scritti di Stalin, rifulge la sua immensa fiducia
nelle capacita creatrici della classe operaia. Nelle grandi come nelle piccole occa-
sioni, si tratti di un brindisi in occasione di una festa, oppure di un rapporto ad
un congresso, di una direttiva o di un appello al paese, il suo pensiero e sempre
rivolto al popolo ed alla parte piu umile del popolo agli uomini semplici, ordinari
e modesti, alle viti della nostra immensa macchina statale, in tutti i campi della
scienza , della economia e della guerra. Essi sono numerosi, il loro nome e legio-
ne, sono decine di milioni. Sono uomini modesti, di cui nessuno scrive, non hanno
grandi incarichi o gradi elevati, ma sono essi che ci sostengono come le fondamenta
sostengono ledificio.
Rifulge in questi scritti limmensa fiducia di Stalin nella vittoria del comunismo,
la fedelta ai principi, la forza schiacciante della sua logica, lentusiasmo e lardo-
re del combattente, del creatore, la volonta inflessibile che fa sormontare tutte
le difficolta, la fermezza dellacciaio che le prove piu dure non possono intaccare;
in questi scritti emergono la sua calma, la sua energia, la sua umanita, il talen-
to dellorganizzatore che sa unire il pensiero allazione e trarre vantaggio da ogni
possibilita, la vigilanza rivoluzionaria, la lotta implacabile da lui condotta contro
tutti i nemici del popolo, soprattutto emerge il suo genio rivoluzionario.
Le grandi epoche storiche creano i loro geni. Noi non possiamo concepire il mo-
vimento operaio senza Marx ed Engels, non possiamo pensare alla Rivoluzione
dOttobre, alla costruzione del socialismo, senza Lenin e Stalin.
La teoria marxista e la grande forza dei comunisti: essa porta alla conoscenza delle
leggi dello sviluppo della societa, ma non e di tutti - sulla base di tale conoscenza
- comprendere giustamente la complessita dei fenomeni della vita sociale, gli in-
tricati legami e i rapporti tra questi fenomeni, non e dato a tutti saper prevedere
scientifcamente lo sviluppo degli avvenimenti non solo del momento presente, ma
soprattutto del futuro.
Stalin ha detto di Lenin: Nel momento delle svolte brusche indovinava il movi-
mento delle classi, i tratti essenziali della rivoluzione come se li leggesse sul palmo
della mano.
La stessa cosa puo dirsi di Stalin. Egli, come Lenin, ci ha dato degli esempi in-

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Prefazione

superabili di applicazione della dialettica marxista, di geniale previsione . La sua


vita e un susseguirsi di previsioni scientifiche, di epiche lotte, di grandi vittorie.
Nel luglio 1926, al VI Congresso del partito bolscevico vi era chi affermava, richia-
mandosi al marxismo, che solo dopo la conquista del potere nei paesi occidentali
la Russia avrebbe potuto marciare sulla grande strada del socialismo. Stalin com-
batte decisamente tale tesi: Non e escluso, egli disse, che sia invece la Russia ad
aprire la strada al socialismo. Bisogna respingere la vecchia idea che solo lEuropa
puo indicarci la strada. Esiste un marxismo dogmatico e un marxismo creatore.
Io mi schiero sul terreno di questultimo .
In questa affermazione si rivela tutta la forza del compagno Stalin che al fuoco
delle grandi battaglie dei lavoratori dellUnione Sovietica e di tutti i paesi ha svi-
luppato ed arricchito la dottrina del marxismo-leninismo.
Nellottobre del 1917 Stalin fu con Lenin decisamente per linsurrezione. Altri so-
stenevano che la situazione non era matura, che le masse non volevano la lotta, che
in quelle condizioni sarebbe stato grave errore porre il problema della conquista
del potere da parte del proletariato, ecc. ecc.
La decisione e la fermezza di Lenin e di Stalin in quelloccasione ebbero un peso
inestimabile sullo sviluppo della storia e sullavvenire del socialismo. La pace di
Brest-Litovsk, firmata dai bolscevichi dopo una lotta accanita di Lenin e di Stalin
contro coloro che non la volevano firmare, salvo lUnione Sovietica in pericolo. Il
prevalere del punto di vista degli oppositori avrebbe significato la sconfitta della
repubblica dei Soviet.
Nel 1925, nel momento in cui altri capitolavano di fronte alle difficolta e sostene-
vano limpossibilita di costruire il socialismo nellUnione Sovietica, Stalin seppe
indicare con chiarezza la via da seguire, E impossibile costruire, disse egli allora,
senza sapere cio che si costruisce. Non si puo avanzare di un passo senza conoscere
il senso degli avvenimenti. La questione della prospettiva e il problema piu impor-
tante del nostro partito. Costruiamo noi il socialismo oppure lavoriamo a caso, alla
cieca? Non si puo costruire senza dare una risposta chiara a questa questione.
Stalin diede una risposta chiara e positiva: leconomia socialista poteva e doveva
essere edificata nellUnione Sovietica. Ancora una volta Stalin ebbe ragione: la
vittoria del socialismo in un solo paese e oggi un fatto compiuto. Grazie alla pre-
veggenza di Stalin lUnione Sovietica marcia a grandi passi verso la realizzazione
della societa comunista.
Nel 1927, nel momento in cui le grandi teste delleconomia borghese esaltano la
stabilita del capitalismo, parlavano anzi di una nuova fase di foritura del capi-

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Prefazione

talismo, Stalin metteva invece in luce le contraddizioni della stabilizzazione, ne


sottolineava il suo carattere relativo, parziale, vacillante e annunciava limminenza
di una grave crisi.
. . . dalla stabilizzazione stessa, dal fatto che la produzione cresce, dal fatto che il

progresso tecnico e le possibilita produttive si sviluppano mentre il mercato mon-


diale, i suoi limiti e le sfere dinfluenza dei singoli gruppi imperialisti rimangono
piu o meno stabili, da questo fatto per lappunto si sviluppa la piu profonda e
acuta crisi del capitalismo mondiale, crisi gravida di nuove guerre e minacciante
lesistenza di qualsiasi stabilizzazione.
Due anni dopo la previsione di Stalin era C0nfermata in pieno. Nel 1929 scoppiava
la grave crisi economica e politica del 1929-1934 che, sviluppatasi sul terreno della
crisi generale del capitalismo, scosse le fondamenta di tutto il sistema capitalista.
Infine Stalin seppe prevedere la guerra e preparare lUnione Sovietica a fare fronte
allattacco del nemico ed a sconfiggere il fascismo. Nessun altro uomo di Stato,
nessuno dei luminari dei paesi cosidetti democratici seppe, neppure lontanamente,
fare qualcosa di simile. Al contrario, con la politica di Monaco, portarono i loro
paesi al disastro militare ed alla rovina. Mentre il 30 settembre del 1938 Chamber-
lain tornando da Monaco proclamava trionfalmente: Io vi porto la pace e credo
sia la pace per la nostra epoca, Stalin affermava invece ( XVIII Congresso del
P.C. dellUnione Sovietica): La nuova guerra imperialista e diventata un fatto.
La guerra e inesorabile, non ce velo che possa nasconderla. Mettendo in rilievo
tutta la perfidia e la criminalita della politica di Monaco, Stalin ammoniva i soste-
nitori di tale politica che il loro pericoloso giuoco poteva terminare con un loro
grave fallimento. E cos fu; anche questa volta Stalin previde giusto.
Nel suo discorso del 3 luglio 1941, quando gli eserciti fascisti di Hitler avevano
invaso lUnione Sovietica, occupata la Lituania, una parte della Lettonia e dellU-
craina, quando molti dubitavano, Stalin previde in maniera geniale landamento
della guerra, enuncio le condizioni della resistenza, impart le direttive che servi-
rono a mobilitare tutte le forze e a schiacciare il nemico.
Di fronte alla confusione ed allo smarrimento dei partiti borghesi e dei loro capi
che marciano a tentoni, senza prospettive, incapaci di prevedere un qualsiasi avve-
nimento, Stalin ha sbalordito il mondo con le sue geniali previsioni, con le grandi
vittorie del socialismo nellUnione Sovietica e negli altri paesi.
Stalin ha conquistato la fiducia, laffetto di centinaia di milioni di uomini che
vedranno sempre in lui limmortale gigante della costruzione del socialismo, il di-
fensore intrepido della pace, la guida sicura dei lavoratori.

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Prefazione

Egli ha arricchito notevolmente il marxismo in estensione ed in profondita perche


seguendo la celebre indicazione data da Lenin non ha mai considerato la teoria di
Marx come una cosa compiuta ed intangibile: era convinto al contrario che essa
ha solo posto le pietre angolari di quella scienza che i socialisti devono spingere
avanti in tutte le direzioni se non vogliono lasciarsi distanziare dalla vita.
Stalin ha sviluppato il marxismo-leninismo nel periodo dellimperialismo morente,
nel periodo della costruzione del socialismo e del comunismo. Ha risolto dei pro-
blemi economici, politici, militari, giuridici di fronte ai quali nessun dirigente della
classe operaia si era mai trovato. Ha allargato il campo della dottrina marxista
perche ha dovuto affrontare e saputo risolvere problemi nuovi quali, ad esempio,
la teoria dello Stato e della societa socialista, la teoria della collettivazione delle
terre, la teoria della pianificazione, la teoria della strategia e della tattica politica
e militare, la teoria dei rapporti internazionali e della nuova diplomazia, ecc. ecc.
Nei documenti qui pubblicati, come in tutti gli scritti di Stalin non manca mai la
critica e lautocritica: larma fondamentale per lo sviluppo del partito ed il raffor-
zamento del movimento democratico.
Il nostro governo ha commesso non pochi errori - afferma nel brindisi al popolo

russo, - 24 maggio 1949 - vi sono stati momenti nel 1941-42 in cui la situazione era
disperata, in cui il nostro esercito ritirandosi abbandonava villaggi e citta. . . .
E nel suo discorso agli elettori di Mosca del 9 febbraio 1946 egli invita i cittadi-
ni sovietici a giudicare in quale misura il partito ha lavorato e lavora bene, egli
batte in breccia lerrata tesi di coloro che sostengono che i vincitori non bisogna
giudicarli, I vincitori, egli afferma, si possono e si devono giudicare, si possono e
si devono criticare e controllare.
Questo volume si chiude con il discorso entusiasmante tenuto da Stalin al XIX
congresso del Partito comunista dellUnione Sovietica.
Alla luce della teoria rivoluzionaria, nello spirito dellinternazionalismo, Stalin in
questo discorso ha indicato a tutti i comunisti lunita grandiosa degli obiettivi
nazionali ed internazionali dei partiti comunisti ed operai di tutti i paesi, ha di-
mostrato che lappoggio dato dai partiti comunisti
degli altri paesi alle aspirazioni pacifiche del Partito comunista dellUnione Sovie-
tica e nello stesso tempo un appoggio dato ai loro rispettivi popoli nella lotta per
il mantenimento della pace.
Stalin ha chiarito per tutti i partiti comunisti, la via da seguire per conquistare la
vittoria, per diventare la forza dirigente delle loro nazioni. Rivolgendo ai partiti
comunisti un saluto che era nello stesso tempo un appello e monito il compagno

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Prefazione

Stalin ha detto:
La bandiera delle liberta democratico-borghesi, la borghesia lha buttata a mare;

io penso che tocca a voi, rappresentanti dei partiti comunisti e democratici, di


risollevarla e portarla avanti, se volete riunire attorno a voi la maggioranza del
popolo. Non vi e nessun altro che la possa levare in alto. . . .
Questa preziosissima indicazione lasciataci da Stalin, quasi a testamento, alcu-
ni mesi prima della sua morte e diventata per noi un impegno solenne. In ogni
momento Stalin ha saputo indicare lanello principale della catena al quale aggrap-
parci ed il modo per trascinare tutta la catena.
Sappiamo che la nostra lotta non e facile, sara ancora lunga e dura perche il grande
capitale e deciso a tradire la patria ed a commettere tutti i delitti pur di salvare i
suoi privilegi; ma sappiamo pure che la strada indicataci da Stalin e quella giusta
e che per questa strada sapremo conquistare la vittoria.
I comunisti italiani alla testa della classe operaia e del popolo sapranno mantenere
limpegno assunto nel giorno dei funerali di Stalin, lotteranno con tutte le loro
energie, unitamente a tutte le forze democratiche per la difesa delle liberta, per
spezzare loffensiva reazionaria, per dare allItalia un governo di pace, un governo
che assicuri al paese lindipendenza ed un migliore avvenire.
Stalin e morto ma la sua opera vive immortale. Il suo insegnamento guidera sem-
pre, quale bandiera invincibile, i comunisti di tutto il mondo. Ovunque vive un
partito comunista, Stalin vive.

PIETRO SECCHIA
5 aprile 1953.

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Messaggio al popolo Sovietico

9 Maggio 1945

Compagni! Compatrioti e compatriote!


Il grande giorno della vittoria sulla Germania e giunto. La Germania fascista mes-
sa in ginocchio dallEsercito rosso e dalle truppe dei nostri alleati si e dichiarata
vinta ed ha annunciato la capitolazione incondizionata.
Il 7 maggio, nella citta di Reims, e stato firmato il protocollo preliminare della
capitolazione. L8 maggio, i rappresentanti del Comando supremo tedesco, alla
presenza dei rappresentanti del Comando supremo delle forze alleate e del Coman-
do supremo delle forze sovietiche hanno firmato a Berlino latto definitivo della
capitolazione entrato in vigore alle ore 24 dell8 maggio.
Conosciamo la natura da lupi dei governanti tedeschi, i quali considerano carta
straccia trattati ed accordi, e non abbiamo motivo di credere loro sulla parola.
Ma da questa mattina le truppe tedesche, in esecuzione dellatto di capitolazione,
hanno incominciato a deporre in massa le armi e ad arrendersi alle nostre truppe.
Questa non e piu carta straccia. E la capitolazione effettiva delle forze armate
della Germania. E vero, un gruppo dellesercito tedesco nella zona cecoslovacca
sfugge ancora alla capitolazione. Ma spero che lEsercito rosso riuscira a ridurlo
alla ragione.
Possiamo ora dichiarare con pieno diritto che lo storico giorno della disfatta de-
finitiva della Germania e giunto, che e giunto il giorno della grande vittoria del
nostro popolo sullimperialismo tedesco.
I grandi sacrifici da noi sopportati in nome della liberta e dellindipendenza della
nostra patria, le innumerevoli privazioni e sofferenze subite dal nostro popolo nel
corso della guerra, lintenso lavoro nelle retrovie e al fronte, offerto sullaltare della
patria, non sono stati vani e sono stati coronati dalla piena vittoria sul nemico.
La lotta secolare dei popoli slavi per la loro esistenza e la loro indipendenza e
terminata con la vittoria sugli invasori tedeschi e sulla tirannide tedesca.

12
1. Messaggio al popolo Sovietico

Dora innanzi sventolera sullEuropa il grande vessillo della liberta dei popoli e
della pace fra i popoli.
Tre anni or sono Hitler dichiaro pubblicamente che uno dei suoi compiti era di
smembrare la Unione Sovietica e di strapparle il Caucaso, lUcraina, la Bielorus-
sia, i Paesi Baltici e altre regioni. Egli dichiaro apertamente : Noi annienteremo
la Russia, perche non possa mai piu sollevarsi. Cio fu detto tre anni or sono. Ma
le folli idee di Hitler non dovevano realizzarsi, il corso della guerra le ha ridotte
in polvere. In realta e avvenuto qualcosa di diametralmente opposto ai sogni de-
liranti degli hitleriani. La Germania e debellata. Le truppe tedesche capitolano.
LUnione Sovietica celebra la vittoria, pur non proponendosi ne di smembrare, ne
di annientare la Germania.
Compagni! La grande guerra in difesa della patria e terminata con la nostra pie-
na vittoria. Il periodo della guerra in Europa e finito. Comincia il periodo dello
sviluppo pacifico.
Mi felicito con voi per la vittoria, miei cari compatrioti e compatriote!
Gloria al nostro eroico Esercito rosso, che ha difeso lindipendenza della nostra
patria e ha riportato la vittoria sul nemico!
Gloria al nostro grande popolo, gloria al popolo vincitore!
Gloria eterna agli eroi caduti combattendo contro il nemico, immolando la loro
vita per la liberta e la felicita del nostro popolo!

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Brindisi al popolo russo

Brindisi pronunciato il 24 maggio 1945 al ricevimento in onore dei


comandanti dellEsercito rosso

Compagni, permettetemi di fare ancora un brindisi, lultimo.


Vorrei fare un brindisi alla salute del nostro popolo sovietico e, in primo luogo, del
popolo russo.
Bevo, innanzi tutto, alla salute del popolo russo, perche e la nazione piu eminente
fra tutte le nazioni che fanno parte dellUnione Sovietica.
Faccio un brindisi alla salute del popolo russo, perche esso in questa guerra ha
meritato il riconoscimento unanime quale forza dirigente dellUnione Sovietica fra
tutti i popoli del nostro paese.
Faccio un brindisi alla salute del popolo russo, non solo perche e il popolo dirigente,
ma anche perche possiede una intelligenza chiara, un carattere fermo e paziente.
Il nostro governo ha commesso non pochi errori, vi sono stat i momenti, nel 1941-
42, in cui la situazione era disperata, in cui il nostro esercito, ritirandosi, abban-
donava villaggi e citta a noi cari dellUcraina, della Bielorussia, della Moldavia,
della regione di Leningrado, dei Paesi Baltici, della Repubblica carelo-finnica: li
abbandonava perche non vera altra alternativa. Un altro popolo avrebbe potuto
dire al governo: avete deluso le nostre speranze, andatevene, nomineremo un altro
governo che concluda la pace con la Germania e ci assicuri la tranquillita. Ma il
popolo russo non segu questa via, perche aveva fiducia nella giusta politica del
suo governo e accetto ogni sacrificio pur di assicurare la sconfitta della Germania.
E questa fiducia del popolo russo nel governo sovietico e stata la forza decisiva che
ha assicurato la storica vittoria sul nemico dellumanita, sul fascismo.
Grazie, popolo russo, per questa tua fiducia!
Alla salute del popolo russo!

14
Brindisi agli uomini semplici

25 giugno 1945

Non pensate che diro cose straordinarie. Il brindisi che desidero fare e semplice
e comune. Vorrei bere alla salute degli uomini che non hanno grandi incarichi,
che sono di grado modesto; degli uomini che sono considerati come le viti della
grande macchina dello Stato, ma senza i quali tutti noi, marescialli, comandanti
di gruppi darmate, comandanti di armate, non varremmo, oserei dire, un chiodo.
Basta infatti che se ne vada una vite e tutto e finito. Bevo alla salute degli uomini
semplici, comuni e modesti, alle viti della nostra immensa macchina statale, in
tutti i campi della scienza, della economia, della guerra. Essi sono numerosi, il
loro nome e legione, sono decine di milioni. Sono uomini modesti, di cui nessuno
scrive, non hanno grandi incarichi o gradi elevati, ma sono essi che ci sostengono
come le fondamenta sostengono ledificio.
Bevo alla salute di questi uomini, di questi nostri compagni dei quali abbiamo la
piu grande stima.

15
Agli elettori della circoscrizione Stalin d
Mosca

9 febbraio 1946

Compagni!
Sono passati otto anni dalle ultime elezioni del Soviet supremo. E stato questo un
periodo ricco di avvenimenti decisivi. I primi quattro anni sono trascorsi in un in-
tenso lavoro del popolo sovietico per la realizzazione del terzo piano quinquennale.
I rimanenti quattro anni sono contrassegnati dagli eventi della guerra contro gli
aggressori tedeschi e giapponesi, dagli eventi della seconda guerra mondiale. Non
vi e dubbio che la guerra e lavvenimento principale di questo periodo.
Sarebbe errato credere che la seconda guerra mondiale sia scoppiata per caso, o in
seguito agli errori di qualche uomo di Stato, benche, indubbiamente, errori se ne
siano commessi. In realta, la guerra e scoppiata come risultato inevitabile dello
sviluppo delle forze economiche e politiche mondiali, sulla base del moderno capi-
talismo monopolistico.
I marxisti hanno dichiarato piu volte che il sistema capitalistico delleconomia
mondiale nasconde in se gli elementi di una crisi generale e di conflitti armati,
e che di conseguenza lo sviluppo del capitalismo mondiale, al tempo nostro, non
procede come un movimento progressivo pianificato e regolare, ma attraverso crisi
e catastrofi militari. Sta di fatto che lo sviluppo ineguale dei paesi capitalistici
porta di solito, con landar del tempo, a una brusca rottura dellequilibrio interno
nel sistema mondiale del capitalismo, in quantoche il gruppo di paesi capitalistici
che si considera meno fornito di materie prime e di mercati di sbocco tenta abitual-
mente di cambiare la situazione e di procedere a una nuova ripartizione delle sfere
dinfluenza a proprio vantaggio, con limpiego delle forze armate. Il risultato e
una scissione del mondo capitalistico in due campi avversi e la guerra tra di loro.
La catastrofe della guerra potrebbe forse essere evitata se vi fosse la possibilita di

16
4. Agli elettori della circoscrizione Stalin di Mosca

nuove periodiche ripartizioni delle materie prime e dei mercati di sbocco tra i vari
paesi, a seconda della loro importanza economica, con laccettazione di soluzioni
concordate e pacifiche. Ma nelle attuali condizioni capitalistiche di sviluppo del-
leconomia mondiale cio non e possibile.
Cos, in seguito alla prima crisi del sistema capitalistico delleconomia mondia-
le, scoppio la prima guerra mondiale; in seguito alla seconda crisi, e scoppiata la
seconda guerra mondiale. Evidentemente cio non significa che la seconda guerra
mondiale sia una copia della prima. Al contrario, la seconda guerra mondiale si
differenzia sostanzialmente dalla prima per il suo carattere.
Bisogna tener presente che i principali Stati fascisti - la Germania, il Giappone
e lItalia - prima di aggredire i paesi alleati distrussero allinterno gli ultimi resi-
dui delle liberta democratiche borghesi, instaurando un crudele regime di terrore,
calpestarono il principio della sovranita e del libero sviluppo dei piccoli paesi,
proclamarono che la politica di conquista delle terre altrui era la loro politica e
dichiararono su tutti i toni che miravano al dominio mondiale e alla diffusione del
regime fascista in tutto il mondo. Con la conquista della Cecoslovacchia e delle
regioni centrali della Cina, gli Stati dellAsse mostrarono di essere pronti a tra-
durre in atto la loro minaccia attraverso lasservimento di tutti i popoli amanti
della liberta. Percio la seconda guerra mondiale contro gli Stati dellAsse, a
differenza della prima guerra mondiale, prese sin dallinizio un carattere di guerra
antifascista e di liberazione, uno dei compiti della quale era anche il ristabilimento
delle liberta democratiche.
Lentrata in guerra dellUnione Sovietica contro gli Stati dellAsse non poteva
che rafforzare - e rafforzo effettivamente - il carattere antifascista e di liberazione
della seconda guerra mondiale. Su questo terreno sorse la coalizione antifascista
dellUnione Sovietica, degli Stati Uniti dAmerica, della Gran Bretagna e degli
altri Stati amanti della liberta, coalizione che ebbe poi una parte decisiva nella
sconfitta delle forze armate degli Stati dellAsse.
Cos stanno le cose per quel che riguarda lorigine e il carattere della seconda guer-
ra mondiale.
Oggi, forse, tutti riconoscono che la guerra effettivamente non era e non poteva
essere un fatto fortuito nella vita dei popoli, che essa si trasformo concretamente in
una guerra di popoli per la loro esistenza, che proprio per questo essa non poteva
essere rapida, fulminea.
Per quel che concerne il nostro paese, questa guerra e stata la piu crudele di tutte
le guerre combattute nel corso della storia della nostra patria. Ma la guerra non

-17-
4. Agli elettori della circoscrizione Stalin di Mosca

e stata soltanto una maledizione. Essa e stata anche una grande scuola, un esa-
me e una verifica di tutte le forze del popolo. La guerra ha messo a nudo tutto
quello che avveniva nelle retrovie e sul fronte, ha strappato senza pieta tutti i veli
e le maschere che nascondevano il vero volto degli Stati, dei governi, dei partiti,
portandoli alla ribalta della storia senza maschera, senza belletto, con tutti i loro
difetti e le loro qualita.
La guerra ha sottoposto a una specie di esame il nostro regime sovietico, il nostro
Stato, il nostro governo, il nostro partito comunista e ha tirato le somme del loro
lavoro, come se ci avesse detto: Eccoli, i vostri uomini e le vostre organizzazioni,
le loro opere e i loro giorni, esaminateli con attenzione e date loro a seconda delle
loro opere. Questo e uno dei lati positivi della guerra. Per noi, per gli elettori,
questo fatto ha una grande importanza, perche ci aiuta a valutare rapidamente e
obiettivamente lattivita del partito e dei suoi uomini e a trarne le giuste conclu-
sioni. In altri tempi sarebbe stato necessario studiare i discorsi e i rapporti dei
rappresentanti del partito, analizzarli, confrontare le loro parole con i loro atti,
trarne le conclusioni, ecc. Cio richiede un lavoro complicato e difficile e, per di
piu, senza garanzie di non commettere errori. La cosa e diversa ora che la guerra
e finita, ora che la guerra stessa ha vagliato il lavoro delle nostre organizzazioni e
dei dirigenti e ne ha tratto le conclusioni. e ora molto piu facile, per noi, dare un
giudizio e giungere a giuste conclusioni.
Ebbene, quali sono i risultati?
Ce un risultato fondamentale, dal quale sono scaturiti tutti gli altri. Questo ri-
sultato consiste nel fatto che, alla fine della guerra, i nemici sono stati sconfitti,
mentre noi, assieme ai nostri Alleati, siamo usciti vincitori. Abbiamo terminato la
guerra con una vittoria completa sui nemici: questo e il risultato principale della
guerra. Ma questa e una conclusione troppo generica e non possiamo fermarci qui.
Sconfiggere i nemici in una guerra come la seconda guerra mondiale, che non ha
uguali nella storia dellumanita, significa certamente riportare una vittoria storica,
dimportanza universale. Tutto questo e giusto; ma e generico e non possiamo ac-
contentarcene. Per comprendere il grande significato storico della nostra vittoria,
e indispensabile esaminare la questione in modo concreto.
Come bisogna dunque intendere la nostra vittoria sui nemici, che cosa puo signifi-
care questa vittoria dal punto di vista della situazione e dello sviluppo delle forze
interne del nostro paese?
La nostra vittoria significa, in primo luogo, che ha vinto il nostro regime socia-
le sovietico, che il regime sociale sovietico ha superato con successo la prova del

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4. Agli elettori della circoscrizione Stalin di Mosca

fuoco, nella guerra, e ha dimostrato la sua piena vitalita. Nella stampa stranie-
ra, come noto, si era affermato piu di una volta che il regime sociale sovietico
e unesperienza arrischiata, destinata al fallimento, che il regime sovietico e un
castello di carte senza basi nella vita e imposto al popolo dagli organi della Ceka,
che sarebbe bastata una piccola spinta esterna perche questo castello di carte
crollasse. Oggi possiamo dire che la guerra ha smentito tutte queste affermazioni
della stampa straniera e le ha dimostrate infondate.
La guerra ha dimostrato che il regime sociale sovietico e un vero regime di popolo,
che si e sviluppato nel seno del popolo e gode del suo appoggio potente; che il regi-
me sociale sovietico e una forma di organizzazione della societa pienamente vitale
e stabile. Ormai, anzi, non e piu questione della vitalita o meno del regime sociale
sovietico, perche dopo gli evidenti insegnamenti della guerra non ce scettico che
abbia ancora il coraggio di esprimere dubbi sulla sua vitalita. Si tratta ora del fat-
to che il regime sociale sovietico si e dimostrato piu vitale e piu stabile dei regimi
sociali non sovietici, che il regime sociale sovietico e una forma di organizzazione
della societa migliore di qualsiasi regime sociale non sovietico.
La nostra vittoria significa, in secondo luogo, che ha vinto la nostra struttura
statale sovietica, che il nostro Stato sovietico plurinazionale ha saputo affrontare
tutte le prove della guerra e ha dimostrato la propria vitalita. Eminenti giornalisti
stranieri, come noto, avevano ripetutamente manifestato lopinione che lo Stato
plurinazionale sovietico fosse una costruzione artificiale e non vitale, che in caso,
di complicazioni qualsiasi il crollo dellUnione Sovietica sarebbe stato inevitabile,
che allUnione Sovietica sarebbe toccata la sorte dellImpero Austro-Ungarico. Ora
possiamo dire che la guerra ha smentito queste affermazioni della stampa stranie-
ra, dimostrandole prive di ogni fondamento.
La guerra ha dimostrato che la struttura statale plurinazionale sovietica ha su-
perato la prova con successo, si e rafforzata ancora di piu durante la guerra e si
e dimostrata pienamente vitale. Quei signori non avevano capito che il paragone
collImpero Austro-Ungarico era infondato, perche il nostro Stato plurinazionale
non e sorto su una base borghese, che alimenta sentimenti di sfiducia e di inimicizia
nazionale, ma su una base sovietica, che promuove invece sentimenti di amicizia e
di collaborazione fraterna tra i popoli del nostro Stato.
Del resto, dopo gli insegnamenti della guerra, questi signori non osano piu negare
la vitalita della struttura statale sovietica. Non e piu questione della vitalita della
struttura statale sovietica, perche questa vitalita non ammette dubbi. Si tratta
ora del fatto che la struttura statale sovietica si e dimostrata un modello di Stato

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4. Agli elettori della circoscrizione Stalin di Mosca

plurinazionale, che la struttura statale sovietica rappresenta un sistema di orga-


nizzazione statale in cui il problema nazionale e il problema della collaborazione
tra le nazioni sono risolti meglio che in qualsiasi altro Stato plurinazionale.
La nostra vittoria significa, in terzo luogo, che hanno vinto le forze armate so-
vietiche, che ha vinto il nostro Esercito rosso, che lEsercito rosso ha superato
eroicamente tutti i disagi della guerra, ha sbaragliato gli eserciti dei nostri nemici
ed e uscito vittorioso dalla guerra.
Tutti ormai, tanto gli amici quanto i nemici, riconoscono che lEsercito rosso si e
mostrato allaltezza dei suoi grandi compiti. Ma non era cos sei anni addietro,
prima della guerra.
Eminenti giornalisti stranieri e molte autorevoli personalita militari straniere,
come noto, avevano ripetutamente affermato che lefficienza dellEsercito rosso
sollevava forti dubbi, che lEsercito rosso era male armato e non possedeva buoni
quadri di comando, che il suo morale era al di sotto di qualsiasi critica, che forse
poteva essere adatto alla difesa ma non alloffensiva, che in caso di attacco da
parte delle truppe tedesche lEsercito rosso doveva crollare come un colosso dai
piedi dargilla. Si facevano simili affermazioni non solo in Germania, ma anche
in Francia, Inghilterra, in America. Ora possiamo dire che la guerra ha smentito
tutte queste affermazioni, dimostrandole infondate e ridicole.
La guerra ha dimostrato che lEsercito rosso non e un colosso dai piedi dargilla,
ma un esercito moderno di primordine, che possiede un armamento modernissimo,
quadri di comando espertissimi e alte qualita morali e combattive. Non bisogna
dimenticare che lEsercito rosso e quello stesso che ha sbaragliato le forze armate
tedesche, che ieri ancora gettavano lo spavento negli eserciti degli Stati europei.
Bisogna rilevare che i critici dellEsercito rosso diventano sempre meno nume-
rosi. Diro di piu, nella stampa straniera appaiono sempre piu spesso articoli che
rilevano le alte qualita dellEsercito rosso, le capacita dei suoi ufficiali e soldati, la
perfezione della sua strategia e della sua tattica. E si capisce. Dopo le brillanti
vittorie dellEsercito rosso davanti a Mosca e a Stalingrado, a Kursk e a Bielgorod,
a Kiev e a Kirovograd, a Minsk e a Bobruisk, davanti a Leningrado e a Tallin, a
Yassi e a Leopoli, sulla Vistola e sul Niemen, sul Danubio e sullOder, a Vienna e
a Berlino, dopo tutto questo non si puo non riconoscere che lEsercito rosso e un
esercito di primordine dal quale si puo molto imparare.
In questo modo noi comprendiamo concretamente la vittoria del nostro paese sui
suoi nemici. Questi sono, fondamentalmente, i risultati della guerra.
Non sarebbe giusto pensare che una tale storica vittoria fosse possibile senza la

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4. Agli elettori della circoscrizione Stalin di Mosca

preparazione preventiva di tutto il Paese alla difesa attiva. Non meno errato sareb-
be credere che una tale preparazione fosse possibile in un breve periodo di tempo,
in tre o quattro anni. Sarebbe ancora piu errato affermare che abbiamo ottenuto la
vittoria solo grazie al coraggio delle nostre truppe. Senza coraggio evidentemente
sarebbe stato impossibile ottenere la vittoria. Ma il solo coraggio non e sufficiente
per abbattere un nemico che ha un esercito numeroso, un armamento di primor-
dine, quadri di ufficiali ben preparati e rifornimenti bene organizzati.
Per far fronte allattacco di un tale nemico, per respingerlo e poi infliggerli una
completa sconfitta, era necessario, oltre al coraggio incomparabile delle nostre
truppe, disporre di un armamento modernissimo, in quantita sufficiente, e di ri-
fornimenti bene organizzati, anchessi in quantita sufficiente. Ma per questo era
necessario avere - e in quantita sufficiente - alcune cose elementari, come il metallo
per produrre le armi, le munizioni e lattrezzatura delle officine, il combustibile
per assicurare il lavoro delle industrie e dei trasporti, il cotone per la confezione
del vestiario, il grano per il vettovagliamento dellesercito.
Si puo affermare che prima di entrare nella seconda guerra mondiale il nostro pae-
se disponesse gia delle possibilita materiali minime indispensabili per soddisfare
fondamentalmente a queste necessita?
Credo che lo si possa affermare. Per ottenere questo grandioso risultato e stato
necessario realizzare tre piani quinquennali di sviluppo della economia nazionale.
Sono appunto i tre piani quinquennali che ci hanno permesso di creare queste pos-
sibilita materiali. In ogni caso, a questo riguardo, la situazione del nostro paese,
prima della seconda guerra mondiale, nel 1940, era di parecchie volte migliore che
non prima della precedente guerra mondiale, nel 1913.
Di quali possibilita materiali disponeva il nostro paese prima della seconda guerra
mondiale?
Per aiutarci nellesame della questione, dovro qui fare un breve resoconto dellat-
tivita del partito comunista per la preparazione del nostro paese alla difesa attiva.
Se prendiamo i dati per il 1940 - alla vigilia della seconda guerra mondiale - e li
confrontiamo con quelli del 1913 - alla vigilia della prima guerra mondiale - otter-
remo il quadro seguente: Durante il 1913 nel nostro paese si produssero 4.220.000
tonn. di ghisa, 4.230.000 tonn. di acciaio, 29 milioni di tonn. di carbone, 9 milioni
di tonn. di nafta, 21.600.000 tonn. di grano mercantile, 740.000 tonn. di cotone
grezzo. Queste erano le possibilita materiali del nostro paese quando esso entro
nella prima guerra mondiale. Questa era la base economica della vecchia Russia,
che poteva essere utilizzata per la condotta della guerra.

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4. Agli elettori della circoscrizione Stalin di Mosca

Quanto al 1940, nel corso di quellanno si produssero nel nostro paese 15 milioni
di tonn. di ghisa, cioe quasi 4 volte di piu che nel 1913; 18.300.000 tonnellate di
acciaio, cioe 4 volte e mezzo di piu che nel 1913; 166 milioni di tonn. di carbone,
cioe 5 volte e mezzo di piu che nel 1913; 31 milioni di tonn. di nafta, cioe 3 volte
e mezzo di piu che nel 1913; 38.300.000 tonn. di grano mercantile, cioe 17 milioni
di tonn. di piu che nel 1913; 2.700.000 tonn. di cotone grezzo, cioe 3 volte e
mezzo di piu che nel 1913. Queste erano le possibilita materiali del nostro paese,
quando esso entro nella seconda guerra mondiale. Questa era la base economica
dellUnione Sovietica, che poteva essere utilizzata per la condotta della guerra. La
differenza, come vedete, e colossale.
Un simile straordinario aumento della produzione non puo essere considerato co-
me il semplice e abituale sviluppo di un paese dallarretratezza al progresso. e
stato invece un balzo, grazie al quale la nostra Patria, da paese arretrato, si e
trasformata in paese davanguardia, da paese agrario in paese industriale. Que-
sta trasformazione storica si e compiuta nel corso dei tre piani quinquennali, a
cominciare dal 1928, primo anno del primo piano quinquennale. Fino ad allora
noi avevamo dovuto preoccuparci di ricostruire lindustria distrutta e di curare le
ferite riportate nella prima guerra mondiale e nella guerra civile.
Se consideriamo poi che il primo piano quinquennale fu eseguito in quattro anni
e che la realizzazione del terzo piano quinquennale fu interrotta dalla guerra, al
quarto anno della sua esecuzione, risulta che per trasformare il nostro paese da
paese agrario in paese industriale sono stati necessari in tutto circa tredici anni.
Non si puo non riconoscere che tredici anni sono un periodo incredibilmente breve,
per ottenere un risultato cos grandioso.
Questo spiega per lappunto come mai la pubblicazione di queste cifre abbia sol-
levato a suo tempo nella stampa estera una tempesta di opinioni divergenti. Gli
amici conclusero che era avvenuto un miracolo. Gli avversari affermarono invece
che i piani quinquennali erano della propaganda bolscevica e dei trucchi della
Ceka. Ma poiche al mondo non avvengono miracoli e la Ceka non e cos forte
da poter abolire le leggi dello sviluppo sociale, lopinione pubblica straniera ha
dovuto adattarsi ai fatti.
Grazie a quale politica il partito comunista e riuscito ad assicurare al paese queste
possibilita materiali, in un periodo cos breve?
In primo luogo, grazie alla politica sovietica di industrializzazione del paese. Il me-
todo sovietico di industrializzazione del paese si distingue radicalmente dal metodo
capitalistico di industrializzazione. Nei paesi capitalistici lindustrializzazione co-

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4. Agli elettori della circoscrizione Stalin di Mosca

mincia di solito con lindustria leggera. Poiche nellindustria leggera si richiedono


minori investimenti e il capitale circola piu rapidamente, s che la realizzazione de-
gli utili e piu facile che non nellindustria pesante, lindustria leggera e la il primo
obiettivo dindustrializzazione. Solo dopo un lungo periodo, durante il quale lin-
dustria leggera accumula utili e li concentra nelle banche, solo dopo questo viene il
turno dellindustria pesante e comincia il trasferimento progressivo nellindustria
pesante del capitale accumulato per creare le condizioni del suo sviluppo. Ma que-
sto, e un lungo processo, che esige parecchie decine di anni, durante i quali si e
costretti ad aspettare lo sviluppo dellindustria leggera e a vegetare senza industria
pesante.
Si capisce che il partito comunista non poteva mettersi su questa via. Il partito
sapeva che la guerra si avvicinava, che difendere il paese senza industria pesante
era impossibile, che bisognava quindi procedere al piu presto allo sviluppo del-
lindustria pesante, che ritardare in questo campo significava perdere. Il partito
ricordava le parole di Lenin, che senza industria pesante e impossibile assicurare
lindipendenza del paese, che senza di essa il regime sovietico puo perire. Percio
il partito comunista del nostro paese rifiuto la via solita dellindustrializzazio-
ne e inizio lindustrializzazione del paese con lo sviluppo dellindustria pesante.
Era molto difficile, ma non impossibile. Di grande aiuto fu la nazionalizzazione
dellindustria e delle banche, che diede la possibilita di raccogliere e trasferire rapi-
damente i mezzi nellindustria pesante. Non vi e dubbio che senza questo sarebbe
stato impossibile, in un termine cos breve, ottenere la trasformazione del nostro
paese in paese industriale.
In secondo luogo, grazie alla politica di collettivizzazione dellagricoltura. Per
finirla con la nostra arretratezza nel campo dellagricoltura e dare al paese una
maggiore quantita di grano mercantile, di cotone, ecc., era indispensabile passare
dalla piccola azienda contadina alla grande azienda, perche solo la grande azienda
ha la possibilita di utilizzare la nuova tecnica, le innovazioni agronomiche e di da-
re una maggiore produzione mercantile. Ma la grande azienda puo essere di due
specie, capitalistica e collettiva.
Il partito comunista non poteva mettersi sulla via capitalistica di sviluppo della-
gricoltura, non solo in forza di considerazioni di principio, ma anche perche essa e
una via di sviluppo troppo lenta e comporta la rovina preliminare dei contadini e
la loro trasformazione in braccianti. Percio il partito comunista scelse la via della
collettivizzazione della agricoltura, della creazione di grandi aziende agricole per
mezzo dellunificazione dei poderi contadini nei colcos.

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4. Agli elettori della circoscrizione Stalin di Mosca

Il metodo della collettivizzazione si e dimostrato progressivo al massimo grado,


non solo perche non comportava la rovina dei contadini, ma soprattutto perche
offriva la possibilita di coprire, in pochi anni, tutto il paese di grandi aziende col-
lettive, che avevano la possibilita di utilizzare la nuova tecnica, di sfruttare tutte
le innovazioni agronomiche e di dare al paese una maggiore produzione mercantile.
Non vi e dubbio che senza la politica di collettivizzazione non avremmo potuto
metter fine, in cos breve tempo, alla secolare arretratezza della nostra agricoltura.
Non si puo dire che la politica del partito non abbia incontrato opposizioni. Non
solo persone arretrate, che rifuggono sempre da qualsiasi novita, ma anche molti
membri in vista del partito tiravano sistematicamente indietro il partito e tentava-
no con tutti i mezzi di trascinarlo sulla solita via capitalistica di sviluppo. Tutte
le macchinazioni dei trotzkisti e dei destri contro il partito tutto il loro lavoro
per sabotare i provvedimenti del nostro governo, avevano uno scopo solo: far fallire
la politica del partito e frenare lopera di industrializzazione e di collettivizzazio-
ne. Ma il partito non si lascio influenzare ne dalle minacce di certuni, ne dagli
strilli degli altri, e tiro decisamente innanzi malgrado tutto. Il merito del partito
sta nel non essersi adattato ai ritardatari, nel non aver temuto di andare contro
corrente e di conservare sempre la sua posizione di forza davanguardia. Non ci
puo esser dubbio che senza una tale fermezza il partito comunista non avrebbe
potuto difendere la politica di industrializzazione del paese e di collettivizzazione
dellagricoltura.
Ha saputo il partito comunista utilizzare giustamente le possibilita materiali create
in questa maniera per sviluppare la produzione bellica e rifornire lEsercito rosso
dellarmamento indispensabile?
Io credo che esso lo abbia saputo fare, e col maggior successo. Se non consideriamo
il primo anno della guerra, quando levacuazione dellindustria ad Oriente freno lo
sviluppo della produzione bellica, nel corso degli altri tre anni di guerra il partito
ha saputo ottenere successi tali, che gli e stato possibile non solo di rifornire il
fronte di artiglieria, mitragliatrici, fucili, aeroplani, carri armati e munizioni in
quantita sufficiente, ma anche di accumulare delle riserve. e noto, inoltre, che il
nostro armamento non solo non era inferiore, come qualita, a quello tedesco, ma,
in genere, era persino superiore.
e noto che la nostra industria di carri armati, durante tutti i tre anni di guerra,
produceva annualmente in media piu di 30.000 carri armati, cannoni semoventi e
autoblinde. e noto, inoltre, che la nostra industria daviazione, nello stesso perio-
do, produceva annualmente 40.000 apparecchi. e noto pure che le nostre industrie

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4. Agli elettori della circoscrizione Stalin di Mosca

di armamenti, nello stesso periodo, producevano, annualmente, 120.000 cannoni


di tutti i calibri, 450.000 mitragliatrici leggere e pesanti, piu di 3 milioni di fucili
e circa 2 milioni di fucili mitragliatori. e noto, infine, che la nostra industria di
mortai nel periodo 1942-44 produceva annualmetne in media 100.000 mortai. e
ovvio che contemporaneamente veniva prodotta una quantita corrispondente di
munizioni di artiglieria, di mine di diverso tipo, di bombe di aviazione, di cartucce
per fucili e per mitragliatrici. e noto, per esempio, che nel solo 1944 furono pro-
dotti piu di 240 milioni di granate, di bombe e di mine, nonche 7 miliardi e 400
milioni di cartucce.
Questo e, nelle linee generali, il quadro di riferimenti di armi e munizioni per lE-
sercito rosso. Come vedete, esso non somiglia al quadro dei rifornimenti del nostro
esercito nel periodo della prima guerra mondiale, quando il fronte soffriva di una
mancanza cronica di artiglieria e di munizioni, quando lesercito combatteva senza
carri armati e senza aviazione, quando per ogni tre soldati si distribuiva un fucile.
Per cio che riguarda i rifornimenti dellEsercito rosso in viveri ed equipaggiamen-
to, e noto a tutti che il fronte non solo non soffriva a questo riguardo di qualsiasi
penuria, ma disponeva anche delle riserve necessarie.
Cos stanno le cose per quel che riguarda il lavoro del partito comunista del nostro
paese, nel periodo prebellico e durante la guerra.
Ed ora qualche parola sui piani di lavoro del partito comunista per il prossimo
futuro. Questi piani, come noto, sono esposti nel nuovo piano quinquennale che
deve essere approvato al piu presto.
I compiti fondamentali del nuovo piano quinquennale consistono nel ricostruire le
regioni devastate del paese, nel ristabilire il livello danteguerra dellindustria e
dellagricoltura e, in seguito, di superare questo livello in proporzioni piu o meno
grandi. Oltre al fatto che al piu presto sara abolito il sistema del tesseramento
annonario, unattenzione particolare sara dedicata allaumento della produzione
dei generi di largo consumo, allelevazione del livello di vita dei lavoratori per
mezzo di una diminuzione continua dei prezzi di tutte le merci e ad una vasta
costruzione di istituti di ricerca scientifica di ogni genere, che possano dare alla
scienza la possibilita di sviluppare le sue forze. Io non dubito che se noi daremo
il debito aiuto ai nostri scienziati, essi sapranno non solo raggiungere, ma anche
superare nel prossimo futuro i successi conseguiti dalla scienza oltre i confini del
nostro paese.
Per quanto concerne i piani per un periodo piu lungo, il partito intende organiz-
zare un nuovo potente sviluppo della economia nazionale, in modo da portare la

-25-
4. Agli elettori della circoscrizione Stalin di Mosca

nostra industria per esempio, a un livello tre volte superiore rispetto al periodo
prebellico.
Dobbiamo ottenere che la nostra industria produca annualmente 50 milioni di ton-
nellate di ghisa, 60 milioni di tonn. di acciaio, 500 milioni di tonn. di carbone, 60
milioni di tonn. di nafta. Solo a questa condizione si potra considerare la nostra
patria garantita contro qualsiasi eventualita. Per questo ci vorranno probabilmen-
te tre nuovi piani quinquennali, se non di piu. Ma questo puo essere fatto e noi
dobbiamo farlo.
Questo e il mio breve resoconto sullattivita del partito comunista nel recente pas-
sato e sui piani del suo lavoro per il futuro.
Spetta a voi giudicare a che punto il partito ha lavorato e lavora in modo giusto e
se non poteva lavorare meglio.
Si dice che non si giudicano i vincitori, che essi non debbono essere criticati, non
debbono essere controllati. Questo non e giusto. I vincitori devono e possono
essere giudicati, possono e devono essere criticati e controllati. Questo e utile non
solo per la causa, ma per gli stessi vincitori: vi sara meno presunzione e tanta
maggiore modestia.
Considero la campagna elettorale come il giudizio degli elettori sul partito comu-
nista, in quanto partito di governo. I risultati delle elezioni saranno il verdetto
degli elettori. Il partito comunista del nostro paese varrebbe poco, se avesse paura
della critica, del controllo. Il partito comunista e pronto ad accettare il verdetto
degli elettori.
Nella lotta elettorale il partito comunista non interviene solo. Esso va alle elezioni
in blocco con i senza partito. Nei tempi passati i comunisti guardavano ai senza
partito e al fatto di essere senza partito con una certa sfiducia. Questo si spiega
con cio, che sotto la bandiera dei senza partito non di rado si nascondevano vari
gruppi borghesi, ai quali non conveniva presentarsi agli elettori senza maschera.
Cos era nel passato. Ma ora viviamo in tempi diversi. I senza partito adesso sono
separati dalla borghesia da una barriera che si chiama il regime sociale sovietico.
Questa stessa barriera unisce invece i senza partito e i comunisti in una unica
collettivita di uomini sovietici. Vivendo in questa unica collettivita, essi hanno
lottato insieme per consolidare la potenza del nostro paese, insieme hanno com-
battuto e versato il loro sangue sui fronti, in nome della liberta e della grandezza
della Patria, insieme hanno forgiato la vittoria sui nemici del nostro paese. La sola
differenza tra essi consiste nel fatto che gli uni sono membri del partito e gli altri
no. Ma questa e una differenza formale. Limportante e che gli uni come gli altri

-26-
4. Agli elettori della circoscrizione Stalin di Mosca

collaborano insieme alla stessa opera. Percio il blocco dei comunisti e dei senza
partito e un fatto naturale e vitale.
In conclusione, permettetemi di esprimere la mia gratitudine per la fiducia che
mi avete dimostrato ponendo la mia candidatura a deputato del Soviet supremo.
Potete esser certi che cerchero di giustificare la vostra fiducia.

-27-
Il ventottesimo anniversario dellesercito
rosso

Ordine del giorno alle forze armate del 23 febbraio 1946

Compagni soldati e marinai rossi, sottufficiali, ufficiali e generali, noi celebriamo


oggi il ventottesimo anniversario dellEsercito rosso.
L Esercito rosso celebra il suo ventottesimo anniversario nel pieno rigoglio delle
sue forze, circondato dallalone della gloria delle vittorie riportate sugli imperialisti
tedeschi e giapponesi. Impegnato in una guerra lunga e dura, lEsercito rosso ne e
uscito come un esercito di primordine, dotato di alte qualita morali e combattive,
fornito dun armamento modernissimo e di quadri altamente sperimentati e tem-
prati nei combattimenti. Durante la guerra contro gli invasori fascisti, lEsercito
rosso si e mostrato allaltezza dei suoi grandi compiti, si e mostrato il difensore
fedele e incrollabile degli interessi dello Stato sovietico. I nostri soldati, ufficiali e
generali, hanno giustificato la fiducia del popolo ed hanno compiuto con onore il
loro dovere verso la patria. Gli uomini sovietici si sono convinti con i loro propri
occhi che essi potevano fare sicuro affidamento sullEsercito rosso. Tutti i popoli
del nostro paese sono legittimamente fieri del loro esercito e delle sue vittorie e
venerano la sacra memoria degli eroi caduti valorosamente nei combattimenti per
la patria.
Le grandi vittorie dell Esercito rosso si spiegano innanzitutto col fatto che esso
e un esercito veramente popolare, che difende gli interessi del suo popolo. Gli
uomini sovietici amano il loro esercito e hanno costantemente la preoccupazione
di accrescerne la potenza. Questa preoccupazione ha avuto la sua espressione piu
viva durante i duri anni della grande guerra patria. Tutto il nostro popolo ha la-
vorato senza tregua ne riposo, giorno e notte, per il fronte e per la vittoria. Senza
il lavoro pieno di abnegazione degli operai, dei contadini, degli intellettuali, senza
il loro sostegno materiale e morale lEsercito rosso non avrebbe potuto vincere il

28
5. Il ventottesimo anniversario dellesercito rosso

nemico.
Le vittorie dellEsercito rosso si spiegano poi con lattenzione ad esso accordata
dal partito comunista e con lopera di educazione da questi svolta nelle sue file.
Seguendo gli insegnamenti del grande Lenin, il popolo sovietico, sotto la direzione
del partito comunista, ha trasformato la nostra patria da paese arretrato in pae-
se davanguardia, da paese agricolo in paese industriale. Al tempo stesso furono
create tutte le possibilita materiali necessarie a una lotta vittoriosa dellEsercito
rosso contro i suoi nemici. Durante la grande guerra patria, il partito comunista
ha riunito il nostro paese in un solo campo militare e ha orientato tutti gli sforzi
del popolo e dellesercito verso un unico obiettivo comune: schiacciare il nemico.
Il partito comumsta ha chiarito ai soldati sovietici il significato e gli scopi della
guerra, ha alimentato in essi lamore della patria, ha rafforzato il loro spirito com-
battivo, ha ispirato loro il coraggio e la disciplina. Tutto cio ha costituito una
condizione importante della nostra vittoria.
Dopo aver concluso la guerra con la vittoria sui nemici, lUnione Sovietica e entrata
in un nuovo periodo, in un periodo pacifico del suo sviluppo economico. Un com-
pito si pone attualmente al popolo sovietico: consolidare le posizioni conquistate
e proseguire poi in avanti verso una nuova ascesa economica. Noi non possiamo li-
mitarci a consolidare semplicemente queste posizioni, perche cio porterebbe a una
stagnazione: noi dobbiamo proseguire in avanti, per creare le condizioni di una
nuova e potente ascesa delleconomia nazionale. Dobbiamo, nel termine piu breve,
sanare le ferite inferte dal nemico al nostro paese e ristabilire il livello di sviluppo
dellanteguerra delleconomia nazionale, in modo da superare considerevolmente
questo livello in un prossimo avvenire, di accrescere il benessere materiale del po-
polo e di sviluppare ancor piu la potenza economica e militare dello Stato sovietico.
In queste nuove condizioni, lEsercito rosso deve proteggere vigile il lavoro creativo
pacifico del popolo sovietico, garantire saldamente gli interessi statali dellUnione
Sovietica e rendere inaccessibili ai nemici le frontiere della nostra patria.
Durante la guerra, il compito principale dei soldati, degli ufficiali e dei generali
dellEsercito rosso consisteva nel riportare la vittoria, nellimpiegare nel miglior
modo possibile le proprie forze e cognizioni, allo scopo di schiacciare completa-
mente il nemico. In tempo di pace, il primo compito di tutti i soldati, ufficiali
e generali, senza eccezione, consiste nel perfezionare sempre piu le proprie cogni-
zioni militari e politiche. Tutti i soldati e sottufficiali dellEsercito rosso debbono
studiare costantemente larte militare, conoscere le loro armi e compiere in modo
irreprensibile i loro doveri di servizio. Gli ufficiali debbono, ora piu che mai, saper

-29-
5. Il ventottesimo anniversario dellesercito rosso

bene istruire ed educare i loro subordinati.


Durante la guerra, gli ufficiali e i generali dellEsercito rosso si sono resi padroni
dellarte di guidare le truppe sui campi di battaglia. Attualmente tutti gli ufficiali
e generali debbono rendersi perfettamente padroni dellarte di istruire e di educare
le truppe in tempo di pace.
La grande guerra patria ha portato molte novita nellarte militare. Lesperienza di
combattimento acquisita sui campi di battaglia costituisce un ricco patrimonio per
listruzione e leducazione delle truppe. Infatti tutta listruzione dellesercito deve
essere condotta sulla base dellassimilazione intelligente dellesperienza di questa
guerra. E ugualmente necessario utilizzare questa esperienza in tutti i campi per
listruzione teorica dei quadri degli ufficiali e per lo sviluppo ulteriore della scienza
militare sovietica. Bisogna ricordare che larte militare si sviluppa costantemente e
rapidamente. LEsercito rosso e tenuto non soltanto a seguire lo sviluppo dellarte
militare, ma anche a promuoverlo.
LEsercito rosso e dotato di un materiale di primordine, che costituisce la base
della sua potenza di combattimento. Si tratta di conoscere perfettamente questo
materiale, di servirsene nel modo migliore e di curarlo come la pupilla dei propri
occhi.
Non e possibile conseguire successi nellistruzione e nelleducazione delle truppe,
senza una salda disciplina e un ordine militare rigoroso. Mantenere una salda di-
sciplina e un rigoroso ordine militare e il principale dovere di tutti i componenti
dellesercito. Il punto cardine della disciplina e dellordine debbono essere anzitut-
to i nostri quadri di comando, compresi gli aiutanti e i sergenti, i quali sono i capi
piu vicini al soldato e gli educatori diretti dellEsercito rosso. I soldati, gli ufficiali
e i generali dellEsercito rosso hanno dei grandi meriti di fronte al popolo e alla
patria. Cio, tuttavia, non deve portare alla vanita o allinerzia. Non inorgoglirsi
dei propri meriti, ma lavorare coscienziosamente al proprio posto mettendo tutte
le proprie forze e le proprie cognizioni al servizio dellEsercito rosso: ecco cio che
si esige da ogni soldato sovietico.
Compagni soldati e marinai rossi, sottufficiali, ufficiali e generali! A nome del go-
verno sovietico e del nostro partito comunista, io vi saluto e vi faccio i miei auguri
in occasione del ventottesimo anniversario dellEsercito rosso.
Per celebrare la giornata dellEsercito rosso, ordino: oggi, 23 febbraio, di sparare
venti salve dartiglieria nella capitale della nostra patria, Mosca, nelle capitali delle
repubbliche federate e nelle citta eroiche di Leningrado, Stalingrado, Sebastopoli
e Odessa.

-30-
5. Il ventottesimo anniversario dellesercito rosso

Viva il nostro Esercito rosso vittorioso!


Viva la nostra marina da guerra vittoriosa!
Viva il nostro glorioso partito comunista!
Viva il grande popolo sovietico!
Viva la nostra patria potente!

-31-
Sul disocrso di Churchill a Fulton

Intervista concessa ad un corrispondente della Pravda il 13 marzo 1946

Domanda. - Come giudicate il discorso pronunciato recentemente dal sig. Chur-


chill negli Stati Uniti dAmerica?

Risposta. - Lo giudico un atto pericoloso, diretto a seminare i germi della


discordia tra gli Stati alleati e a rendere difficile la loro collaborazione.

Domanda. - Si puo ritenere che il discorso del sig. Churchill arrechi pregiudizio
alla causa della pace e della sicurezza mondiale?

Risposta. - Certamente. Di fatto il sig. Churchill si trova ora nella posi-


zione dei provocatori di guerra. E il sig. Churchill non e solo in questo; egli ha
degli amici non soltanto in Inghilterra, ma anche negli Stati Uniti dAmerica.
E da notare che il sig. Churchill e i suoi amici, sotto questo aspetto, ricordano in
maniera sorprendente Hitler e i suoi amici. Hitler comincio a preparare la guerra
nel momento in cui proclamo la teoria razzista, dichiarando che solo gli uomini di
lingua tedesca costituivano una nazione autentica. Il sig. Churchill inizia anche
lui la preparazione alla guerra con la teoria razzista, affermando che solo le nazioni
di lingua inglese sono nazioni autentiche, chiamate a decidere le sorti di tutto il
mondo. La teoria razzista tedesca portava Hitler e i suoi amici a concludere che
i tedeschi, in quanto unica nazione autentica, dovevano dominare le altre nazioni.
La teoria razzista inglese porta il sig. Churchill e i suoi amici a concludere che le
nazioni di lingua inglese, in quanto uniche nazioni autentiche, devono dominare le
altre nazioni del mondo.
Di fatto il sig. Churchill e i suoi amici in Inghilterra e negli Stati Uniti dAmerica
presentano alle nazioni che non parlano la lingua inglese una specie di ultimatum;
riconoscete volontariamente il nostro dominio, e tutto andra bene; in caso contra-

32
6. Sul disocrso di Churchill a Fulton

rio, la guerra sara inevitabile.


Ma le nazioni in cinque anni di guerra feroce hanno versato il sangue per la li-
berta e lindipendenza dei loro paesi e non per sostituire al dominio degli Hitler
il dominio dei Churchill. E percio molto probabile che le nazioni che non parlano
inglese e che costituiscono la stragrande maggioranza della popolazione della terra
non acconsentiranno a sottostare a una nuova schiavitu.
La tragedia del sig. Churchill consiste nel fatto che egli, da tory incallito, non
comprende questa semplice, evidente verita.
Non ce dubbio che la posizione del sig. Churchill e una posizione che porta al-
la guerra, e un appello alla guerra contro lURSS. E chiaro anche che una tale
posizione del sig. Churchill e incompatibile con il trattato di alleanza esistente
tra lInghilterra e lURSS. E vero che il sig. Churchill, per confondere i lettori,
dichiara di sfuggita che si potrebbe prolungare a 50 anni il termine del trattato
anglo-sovietico di mutua assistenza e collaborazione. Ma come si concilia una tale
dichiarazione del sig. Churchill con la sua posizione che porta alla guerra contro
lURSS, con il fatto che egli predica la guerra contro lURSS? E chiaro che queste
cose non sono affatto conciliabili. E se il sig. Churchill, che incita alla guerra
contro lURSS, ritiene al tempo stesso possibile prolungare a 50 anni il termine del
trattato anglo-sovietico, questo significa che egli considera questo trattato come un
pezzo di carta a lui necessario soltanto per coprire e mascherare la sua posizione
antisovietica. Per questo non si possono prendere sul serio le false dichiarazioni
degli amici del sig. Churchill in Inghilterra relative al prolungamento fino a 50
anni e oltre del termine del trattato anglo-sovietico. Il prolungamento del termine
del trattato non ha senso, se una delle parti viola il trattato e lo trasforma in un
pezzo di carta privo di contenuto.

Domanda. - Come giudicate quella parte del discorso del sig. Churchill, in
cui egli attacca il regime democratico dei paesi europei nostri vicini e critica i
rapporti di buon vicinato stabiliti tra questi Stati e lUnione Sovietica?

Risposta. - Questa parte del discorso del sig. Churchill rappresenta una me-
scolanza di elementi di calunnia con elementi di grossolanita e di mancanza di
tatto. Il sig. Churchill afferma che Varsavia. Berlino, Praga, Vienna, Budapest,
Belgrado, Bucarest, Sofia, tutte queste famose citta, e la popolazione di queste
regioni, si trovano nella sfera sovietica e sono tutte soggette, in una forma o nel-
laltra, non solo alla influenza sovietica, ma anche in notevole misura al controllo

-33-
6. Sul disocrso di Churchill a Fulton

crescente di Mosca. Il sig. Churchill qualifica tutto cio come illimitate tendenze
espansionistiche dellUnione Sovietica.
Non ci vuole molta fatica a dimostrare che qui il sig. Churchill calunnia in modo
grossolano e imperdonabile sia Mosca che i suddetti Stati vicini dellURSS.
In primo luogo, e completamente assurdo parlare di un controllo esclusivo del-
lURSS a Vienna e a Berlino, dove esistono dei Consigli di controllo alleati formati
dai rappresentanti dei quattro Stati e dove lURSS ha solo un quarto dei voti. Ca-
pita che taluni non possono fare a meno di calunniare, ma non bisogna oltrepassare
la misura.
In secondo luogo, non bisogna dimenticare la circostanza seguente. I tedeschi
hanno invaso lURSS attraverso la Finlandia, la Polonia, la Romania, la Bulga-
ria, lUngheria. I tedeschi poterono effettuare linvasione attraverso questi paesi,
perche in questi paesi esistevano allora governi ostili allUnione Sovietica. In se-
guito allinvasione tedesca lUnione Sovietica ha perduto irrimediabilmente nelle
battaglie contro i tedeschi, e anche per leffetto delloccupazione tedesca e della
deportazione di cittadini sovietici nelle galere tedesche, circa sette milioni di uomi-
ni. In altre parole, lUnione Sovietica ha subto perdite in uomini di alcune volte
superiori a quelle dellInghilterra e degli Stati Uniti dAmerica presi insieme. E
possibile che in qualche luogo si sia propensi a relegare nel dimenticatoio queste
colossali perdite del popolo sovietico, che hanno assicurato la liberazione dellEuro-
pa dal giogo hitleriano. Ma lUnione Sovietica non puo dimenticarle. Si domanda
che cosa ci sia di strano nel fatto che lUnione Sovietica, volendo premunirsi per
lavvenire, cerca di ottenere che in questi paesi esistano governi che si comportino
lealmente verso lUnione Sovietica? Come e possibile, se non si e pazzi, qualificare
queste aspirazioni pacifiche dellUnione Sovietica come tendenze espansionistiche
del nostro Stato?
Il sig. Churchill afferma piu oltre che il governo polacco, che si trova sotto il
dominio dei russi, e istigato a commettere enormi e ingiusti attentati alla Germa-
nia.
Qui ogni parola e una grossolana e oltraggiosa menzogna. La moderna Polonia
democratica e governata da uomini insigni. Essi hanno dimostrato con i fatti di
saper difendere gli interessi e la dignita della loro patria cos come non seppero
fare i loro predecessori. Con quale fondatezza il sig. Churchill afferma che i go-
vernanti della Polonia di oggi possono tollerare nel proprio paese il dominio dei
rappresentanti di un qualsiasi Stato straniero? Se a questo punto il sig. Churchill
calunnia i russi non e forse perche egli ha intenzione di seminare i germi della

-34-
6. Sul disocrso di Churchill a Fulton

discordia nei rapporti tra la Polonia e lUnione Sovietica?


Al sig. Churchill dispiace che la Polonia abbia compiuto una svolta nella sua po-
litica in favore dellamicizia e dellalleanza con lURSS. Ci fu un tempo in cui nei
rapporti tra Polonia e Unione Sovietica predominavano gli elementi di conflitto e
di contrasto. Questa circostanza dava la possibilita a uomini di Stato come Chur-
chill di sfruttare questi contrasti, di mettere le mani sulla Polonia con il pretesto di
difenderla dai russi, di spaventare la Russia agitando lo spettro di una guerra tra
essa e la Polonia e di conservare per loro la posizione di arbitri. Ma questo tempo
e passato, poiche linimicizia tra Polonia e Russia ha ceduto il posto allamicizia
fra di loro, e la Polonia, lattuale Polonia democratica, non vuole piu essere un gio-
cattolo nelle mani degli stranieri. Mi sembra che proprio questa circostanza irriti
il sig. Churchill e lo spinga a sfoghi grossolani e privi di tatto contro la Polonia.
Pensate un po: non gli permettono di dilettarsi a spese altrui...
Per quanto riguarda gli attacchi del sig. Churchill allUnione Sovietica, in relazione
allestensione dei confini occidentali della Polonia grazie al ricupero dei territori
polacchi conquistati in passato dai tedeschi, qui, mi sembra, egli cambia aperta-
mente le carte in tavola. Come e noto, la decisione relativa ai confini occidentali
della Polonia fu presa alla Conferenza di Berlino delle tre Potenze, sulla base delle
richieste della Polonia. LUnione Sovietica ha dichiarato piu volte di considerare
giuste e legittime le richieste della Polonia. E molto probabile che al sig. Chur-
chill questa decisione dispiaccia. Ma perche il sig. Churchill, che non risparmia i
colpi alle posizioni russe in questa questione, nasconde ai suoi lettori il fatto che la
decisione alla conferenza di Berlino fu presa allunanimita, che a favore di questa
decisione votarono non soltanto i russi, ma anche gli inglesi e gli americani? Perche
il sig. Churchill ha bisogno di indurre in errore la gente?
Il sig. Churchill asserisce piu oltre che i partiti comunisti, che erano insignificanti
in tutti questi Stati dellEuropa orientale, hanno acquistato una forza eccezionale,
che supera di molto la loro importanza numerica, e tendono ovunque a instaurare
un controllo totalitario; i governi polizieschi prevalgono in quasi tutti questi paesi
e al momento attuale non ce, ad eccezione della Cecoslovacchia, nessuna vera de-
mocrazia.
Come e noto, lo Stato inglese e oggi amministrato da un solo partito, il partito
laburista, mentre i partiti di opposizione sono privi del diritto di partecipare al
governo dellInghilterra. Questo per il sig. Churchill e vera democrazia. In Polo-
nia, in Romania, in Jugoslavia, in Bulgaria, in Ungheria governa un blocco di vari
partiti, da quattro a sei partiti, e lopposizione, se e piu o meno leale, ha assicurato

-35-
6. Sul disocrso di Churchill a Fulton

il diritto di partecipazione al governo. Questo per il sig. Churchill e totalitarismo,


tirannia, regime di polizia. Perche? Per qual motivo? Non vi attendete una rispo-
sta dal sig. Churchill. Il sig. Churchill non comprende in quale ridicola situazione
egli si caccia con i suoi rumorosi discorsi sul totalitarismo, la tirannia e il regime
di polizia.
Il sig. Churchill vorrebbe che la Polonia fosse governata da Sosnkowski e Anders,
la Jugoslavia da Mikhailovic e Pavelic, la Romania dal principe Stirbey e da Ra-
descu, lUngheria e lAustria da un qualche re della casa di Asburgo e cos via. Il
sig. Churchill vuole convincerci che questi signori della greppia fascista possono
assicurare una vera democrazia. Questa e la democrazia del sig. Churchill.
Il sig. Churchill sfiora la verita, quando parla dellaumentata influenza dei partiti
comunisti nellEuropa orientale. Bisogna pero osservare che egli non e del tutto
preciso. Linfluenza dei partiti comunisti e cresciuta non soltanto nellEuropa, in
cui prima dominava il fascismo (Italia, Germania, Ungheria, Bulgaria, Romania,
Finlandia), o vi fu loccupazione tedesca, italiana o ungherese (Francia, Belgio,
Olanda, Norvegia, Danimarca, Polonia, Cecoslovacchia, Jugoslavia, Grecia, Unio-
ne Sovietica, ecc).
Laumentata influenza dei comunisti non puo essere considerata un fatto casuale.
E un fenomeno completamente razionale. Linfluenza dei comunisti e aumentata,
perche nei duri anni del dominio fascista in Europa i comunisti si sono rivelati
combattenti risoluti, audaci e pieni di abnegazione contro il regime fascista e per
la liberta dei popoli. Il sig. Churchill ricorda talvolta nei suoi discorsi gli uomini
semplici che vivono in case modeste, dando loro, da gran signore, delle manate
sulle spalle e fingendosi loro amico. Ma questi uomini non sono cos semplici come
puo sembrare a prima vista. Essi, questi uomini semplici, hanno le loro opinioni,
la loro politica, sanno difendersi. Essi, questi milioni di uomini semplici, han-
no battuto in Inghilterra Churchill e il suo partito, dando il loro voto ai laburisti.
Essi, questi milioni di uomini semplici, hanno isolato in Europa i reazionari, fau-
tori della collaborazione con il fascismo, e hanno dato la loro preferenza ai partiti
democratici di sinistra. Essi, questi milioni di uomini semplici, avendo provato
i comunisti nel fuoco della lotta e della resistenza al fascismo, hanno deciso che i
comunisti meritavano pienamente la fiducia del popolo. In questo modo e aumen-
tata linfluenza dei comunisti in Europa. Tale e la legge dello sviluppo storico.
Certo, al sig. Churchill non piace un tale sviluppo degli avvenimenti, ed egli lan-
cia lallarme, facendo appello alla forza. Ma a Churchill non piacque nemmeno
lapparizione del regime sovietico in Russia dopo la prima guerra mondiale. Anche

-36-
6. Sul disocrso di Churchill a Fulton

allora egli lancio lallarme e organizzo la campagna militare dei 14 Stati contro
la Russia, con il proposito di far girare allindieetro la ruota della storia. Ma la
storia si rivelo piu forte dellintervento di Churchill, e le contorsioni donchisciotte-
sche del sig. Churchill lo portarono allora a subire una completa sconfitta. Io non
so se il sig. Churchill e i suoi amici riusciranno, dopo la seconda guerra mondiale,
a organizzare una nuova campagna militare contro LEuropa orientale. Ma se vi
riusciranno, il che e poco verosimile, perche milioni di uomini semplici montano
la guardia alla causa della pace, ebbene si puo dire con sicurezza che essi saranno
battuti cos come furono battuti in passato, ventisei anni or sono.

-37-
Intervista di Gilmore

Intervista concessa il 22 marzo 1946 al corrispondente dellAssociated


Press, Gilmore

Domanda. - Quale importanza attribuite allOrganizzazione delle Nazioni Unite,


come strumento per il mantenimento della pace nel mondo?

Risposta. - Attribuisco grande importanza allOrganizzazione delle Nazioni Uni-


te, perche essa e un valido strumento per il mantenimento della pace e della sicu-
rezza internazionale. La forza di questa organizzazione internazionale deriva dal
fatto che essa si basa sul principio delleguaglianza di diritti degli Stati e non sul
principio del dominio degli uni sugli altri. Se lOrganizzazione delle Nazioni Unite
riuscira anche in avvenire ad osservare il principio delleguaglianza di diritti, essa
assolvera certamente una grande e positiva funzione nellassicurare la pace gene-
rale e la sicurezza.

Domanda. - Da che cosa e provocato, secondo Voi, lattuale timore di una


guerra, che molte persone provano in molti paesi?

Risposta. - Io sono convinto che ne le nazioni ne i loro eserciti cercano una


nuova guerra. Essi vogliono la pace e cercano di assicurare la pace. Cio signifi-
ca che lattuale timore di una guerra non viene da questa parte. Io credo che
 lattuale timore di una guerra  sia suscitato dagli atti di alcuni gruppi politici

che si dedicano alla propaganda di una nuova guerra e seminano cos i germi della
discordia e dellincertezza.

Domanda. - Che cosa debbono fare attualmente i governi dei paesi amanti della
pace per conservare la pace e la tranquillita in tutto il mondo?

38
7. Intervista di Gilmore

Risposta. - E necessario che lopinione pubblica e i circoli dirigenti degli Stati


organizzino una larga contropropaganda contro i propagandisti di una nuova guer-
ra e per assicurare la pace, perche nessuna azione dei propagandisti di una nuova
guerra rimanga senza la dovuta risposta da parte dellopinione pubblica e della
stampa, perche siano in tal modo tempestivamente smascherati i provocatori di
una nuova guerra e non sia data loro la possibilita di abusare della liberta di parola
a danno degli interessi della pace.

-39-
Risposta al telegramma di Hugh
Baillie

Il 22 marzo 1946 Hugh Baillie, presidente dellUnited Press, inviava a


Stalin un telegramma sottoponendogli alcuni quesiti relativi ad una
dichiarazione di Churchill allU.P. e alla situazione iraniana. Stalin
rispondeva in data 25 marzo 1946

Telegramma. - Vorrei richiamare la Vostra attenzione sulla dichiarazione che


Winston Churchill ha fatto allUnited Press, per essere trasmessa ai giornali e
alle compagnie di radiodiffusione di tutto il mondo. A questo proposito voglio
rinnovarVi la mia proposta di fare allUnited Press una dichiarazione sulla situa-
zione internazionale. Se voi volete rispondere allargomentazione di Churchill sulla
necessita di azioni rapide da parte del Consiglio di Sicurezza dellOrganizzazione
delle Nazioni Unite per quanto concerne la questione iraniana, lagenzia United
Press sara lieta di ritrasmettere le Vostre opinioni al mondo intero. Nel caso che
voi desideriate affrontare qualsiasi altra questione riguardante lIran e la pace e la
sicurezza internazionale, Vi prego di utilizzare le nostre possibilita che noi mettia-
mo a Vostra disposizione con i nostri migliori auguri.

Risposta. - Vi ringrazio della Vostra cortese proposta. Io non posso ritenere


convincente largomentazione del sig. Churchill. Per quanto concerne la questione
del ritiro delle truppe sovietiche dallIran, essa, come e noto, e gia stata risolta in
senso positivo mediante accordo tra il governo sovietico e il governo dellIran.

40
Ordine del giorno per il I Maggio
1946

Compagni soldati e marinai dellEsercito rosso e della Marina rossa, graduati e


sottufficiali! Compagni ufficiali, generali e ammiragli!
Lavoratori dellUnione Sovietica!
Oggi, per la prima volta dopo la fine vittoriosa della grande guerra patria, trascor-
riamo il I maggio, festa internazionale dei lavoratori, in condizioni di vita pacifiche,
conquistate nella dura lotta contro il nemico, a prezzo di grandi sacrifici e priva-
zioni.
Un anno fa, lEsercito rosso innalzava su Berlino la bandiera della vittoria e por-
tava a termine la disfatta della Germania fascista. A quattro mesi di distanza
dalla fine vittoriosa della guerra con la Germania, ha deposto le armi il Giappo-
ne imperialista. La seconda guerra mondiale, preparata dalle forze della reazione
internazionale e scatenata dai principali Stati fascisti, si e conclusa con la piena
vittoria dei popoli amanti della liberta.
La disfatta e leliminazione dei principali focolai del fascismo e dellaggressione
internazionale hanno portato a mutamenti profondi nella vita politica dei popoli,
a un largo sviluppo del movimento democratico tra i popoli. Ammaestrate dal-
lesperienza della guerra, le masse popolari hanno compreso che non si debbono
affidare le sorti degli Stati a governi reazionari che perseguono gretti fini di casta,
fini egoistici di guadagno e antipopolari. Proprio per questo i popoli, non volendo
piu vivere come in passato, prendono in mano le sorti dei loro Stati, instaurano
ordinamenti democratici e conducono una lotta attiva contro le forze della reazione
contro i fautori di una nuova guerra.
I popoli non vogliono che si ripetano le sciagure della guerra. Essi combattono con
tenacia per consolidare la pace e la sicurezza.
Allavanguardia della lotta per la pace e la sicurezza si trova lUnione Sovietica che
ha avuto una funzione preminente nella disfatta del fascismo e che ha adempiuto

41
9. Ordine del giorno per il I Maggio 1946

la sua grande missione liberatrice.


I popoli che lUnione Sovietica ha liberato dal giogo fascista hanno avuto la possibi-
lita di costruire il loro Stato su basi democratiche, realizzando cos le loro storiche
aspirazioni. Su questa via essi ricevono laiuto fraterno dellUnione Sovietica.
Il mondo intero ha avuto la possibilita di convincersi non solo della potenza dello
Stato sovietico ma anche del carattere giusto della sua politica che si fonda sul
riconoscimento delleguaglianza dei diritti di tutti i popoli, sul rispetto della loro
liberta e indipendenza. Non ve ragione di dubitare che anche in avvenire lUnione
Sovietica restera fedele alla sua politica: politica di pace e di sicurezza, politica di
eguaglianza e di amicizia fra i popoli.
LUnione Sovietica, finita la guerra, si e accinta alla pacifica edificazione sociali-
sta. Gli uomini sovietici hanno ripreso con entusiasmo il pacifico lavoro costrut-
tivo interrotto dalla guerra. La legge, approvata dal Soviet supremo dellUnione
Sovietica, sul piano quinquennale di riscostruzione e di sviluppo delleconomia na-
zionale per gli anni 1946-1950, apre nuove prospettive di ulteriore sviluppo delle
forze produttive della nostra patria, della sua potenza economica, del suo benes-
sere materiale e della sua cultura.
Gli operai, i contadini e gli intellettuali del nostro paese hanno accolto il piano
quinquennale come un programma di lotta rispondente ai loro interessi vitali. Si
ha ragione di sperare che i cittadini sovietici, con a capo il partito comunista, non
risparmieranno energie e lavoro per compiere, e superare, il nuovo piano.
Nello sviluppare la pacifica edificazione socialista non dobbiamo dimenticare nem-
meno per un momento le mene della reazione internazionale che cova i piani di
una nuova guerra. Bisogna tenere a mente le indicazioni del grande Lenin: che,
nel passare al lavoro pacifico, occorre stare costantemente in guardia, e avere cura
come della pupilla dellocchio, delle nostre forze armate e della capacita difensiva
del nostro paese.
Le forze armate dellUnione Sovietica, le nostre truppe terrestri e le nostre forze
armate aeree e navali hanno compiuto il loro dovere verso la patria nella grande
guerra patria. Ora le nostre forze armate hanno di fronte un compito non meno
importante: vigilare per difendere la pace conquistata e il lavoro costruttivo del
popolo sovietico, essere il baluardo sicuro degli interessi dellUnione Sovietica.
Assolvere con successo questo compito donore e possibile soltanto a condizione di
sviluppare ulteriormente la cultura e le capacita militari dei soldati e dei coman-
danti del nostro esercito, della nostra marina, della nostra aviazione.
Le forze armate dellUnione Sovietica devono elevare ogni giorno di piu il livello

-42-
9. Ordine del giorno per il I Maggio 1946

della propria arte militare, basandosi sullesperienza della guerra e sui progressi
della scienza e della tecnica militari.
Non ve dubbio che il nostro esercito, la nostra flotta, la nostra aviazione assolve-
ranno con onore i compiti che hanno di fronte.
Compagni soldati e marinai dellEsercito rosso e della Marina rossa, graduati e
sottufficiali! Compagni ufficiali, generali e ammiragli!
Compagni operai e operaie, contadini e contadine, lavoratori intellettuali!
Combattenti smobilitati dalle file dellEsercito rosso!
A nome del governo e del partito comunista vi saluto e mi congratulo con voi in
occasione del Primo maggio!
In onore della festa internazionale dei lavoratori ordino:
Oggi, Primo maggio, di sparare venti salve dartiglieria nella capitale della nostra
patria, Mosca, nelle capitali delle repubbliche federate e inoltre a Leopoli, Konig-
sberg, Khabarovsk, Vladivostok, Port-Arthur e nelle citta eroiche di Leningrado,
Stalingrado, Sebastopoli e Odessa.
Evviva le nostre valorose forze armate!
Evviva il nostro glorioso partito comunista!
Evviva il grande popolo sovietico!
Evviva la nostra potente patria sovietica!

-43-
Ordine del giorno per lanniversario
della vittoria

9 Maggio 1946

Compagni soldati e marinai dellEsercito rosso e della Marina rossa, graduati e


sottufficiali! Compagni ufficiali, generali e ammiragli!
Lavoratori dellUnione Sovietica!
Celebriamo oggi il primo anniversario della grande vittoria riportata dal nostro
popolo sulla Germania fascista che aveva attentato alla liberta e alla indipendenza
della nostra patria.
A nome del governo sovietico e del nostro partito comunista vi saluto e mi con-
gratulo con voi in occasione del giorno della grande ricorrenza popolare: la Festa
della Vittoria sul fascismo tedesco.
In onore della Festa della Vittoria ordino, oggi, 9 maggio, di sparare trenta salve di
artiglieria nella capitale della nostra patria, Mosca, nelle capitali delle repubbliche
federate e, inoltre, a Leopoli, a Konigsberg e nelle citta eroiche di Leningrado,
Stalingrado, Sebastopoli e Odessa.
Gloria alle nostre forze armate che hanno difeso lonore e lindipendenza della no-
stra patria e hanno riportato la vittoria sulla Germania hitleriana!
Gloria al Partito comunista dellU.R.S.S., ispiratore e organizzatore delle nostre
vittorie!
Gloria al nostro grande popolo, popolo vincitore!
Gloria eterna agli eroi caduti combattendo per la liberta e lindipendenza della
nostra patria!

44
Risposte ad Alexander Werth

Intervista concessa il 17 settembre 1946 ad Alexandcr Werth,


corrispondente a Mosca del Sunday Times

Domanda. - Credete Voi al pericolo reale di una nuova guerra, di cui tanto
si parla, attualmente, e in modo irresponsabile, in tutto il mondo? Quali passi
devono essere fatti per impedire la guerra, se tale pericolo esiste?

Risposta. - Io non credo al pericolo reale di una nuova guerra.


Sono soprattutto gli agenti dei servizi di spionaggio politici e militari e i loro scar-
si aderenti tra i funzionari civili che menano scalpore a proposito di una nuova
guerra. Essi hanno bisogno di questo scalpore, se non altro per: a) intimidire con
lo spettro della guerra alcuni ingenui uomini politici tra i loro contraenti e aiutare
in tal modo i propri governi ad estorcere a questi contraenti piu concessioni; b)
ostacolare per qualche tempo la riduzione dei bilanci militari dei propri paesi; c)
frenare la smobilitazione delle truppe e impedire cos un rapido aumento della di-
soccupazione nei propri paesi.
Bisogna fare una rigorosa distinzione tra i clamori oggi sollevati a proposito di una
nuova guerra e il pericolo reale di una  nuova guerra, pericolo che attualmen-

te non esiste.

Domanda. - Ritenete che la Gran Bretagna e gli Stati Uniti dAmerica intendano
realizzare scientemente laccerchiamento capitalistico dellUnione Sovietica?

Risposta. - Non credo che i circoli governativi della Gran Bretagna e degli Stati
Uniti dAmerica possano realizzare laccerchiamento capitalistico dellUnione
Sovietica, anche se lo volessero, cosa che tuttavia non posso affermare.

Domanda. - Per usare le parole pronunciate dal sig. Wallace nel suo ultimo

45
11. Risposte ad Alexander Werth

discorso, lInghilterra, lEuropa occidentale e gli Stati Uniti possono essere sicuri
che la politica sovietica in Germania non si trasformi in uno strumento di mire
russe dirette contro lEuropa occidentale?

Risposta. - Io considero esclusa la possibilita che lUnione Sovietica si serva


della Germania contro lEuropa occidentale e gli Stati Uniti dAmerica.
La considero esclusa non solo perche lUnione Sovietica e legata alla Gran Breta-
gna e alla Francia da un trattato di mutua assistenza contro laggressione tedesca
e agli Stati Uniti dAmerica dalle decisioni della Conferenza di Potsdam delle tre
grandi potenze, ma anche perche una politica che si servisse della Germania con-
tro lEuropa occidentale e gli Stati Uniti dAmerica significherebbe per lUnione
Sovietica allontanarsi dai suoi fondamentali interessi nazionali.
In breve, la politica dellUnione Sovietica nei riguardi della questione tedesca si
riduce alla smilitarizzazione e alla democratizzazione della Germania. Credo che
la smilitarizzazione e la democratizzazione della Germania costituiscano una delle
piu importanti garanzie per stabilire una pace solida e duratura.

Domanda. - Quale la vostra opinione a proposito delle accuse, secondo le quali la


politica dei partiti comunisti dellEuropa occidentale sarebbe dettata da Mosca?

Risposta. - La considero unaccusa assurda, presa in prestito dal fallito ar-


mamentario di Hitler e Goebbels.

Domanda. - Credete nella possibilita di una amichevole e duratura collabo-


razione tra la Unione Sovietica e le democrazie occideniali nonostante lesistenza
di divergenze ideologiche, e nella amichevole emulazione tra i due sistemi, di cui
ha parlato Wallace nel suo discorso?

Risposta. - Lo credo senzaltro.

Domanda. - Durante il soggiorno nellUnione Sovietica della delegazione del


partito laburista, Voi, a quanto so, vi siete detto convinto della possibilita di rap-
porti di amicizia tra lUnione Sovietica e la Gran Bretagna. Che cosa potrebbe
contribuire a stabilire questi rapporti cos ardentemente auspicati da larghe masse
del popolo inglese?

-46-
11. Risposte ad Alexander Werth

Risposta. - Io sono realmente convinto della possibilita di rapporti di amicizia


tra lUnione Sovietica e la Gran Bretagna. A stabilire tali rapporti contribuirebbe
notevolmente il rafforzamento delle relazioni politiche, commerciali e culturali tra
questi paesi.

Domanda. - Ritenete che sia dimportanza vitale per la pace futura il solle-
cito ritiro di tutte le truppe americane dalla Cina?

Risposta. - S, lo ritengo.

Domanda. - Ritenete che il monopolio effettivo del possesso della bomba atomica
detenuto dagli Stati Uniti dAmerica costituisca una delle principali minacce alla
pace?

Risposta. - Non considero la bomba atomica una forza cos seria quale alcu-
ni uomini politici sono propensi a crederla. Le bombe atomiche hanno lo scopo
di spaventare gli uomini dai nervi deboli; ma non possono decidere le sorti della
guerra, dato che per questo le bombe atomiche sono assolutamente insufficienti.
Certo, il monopolio del possesso del segreto della bomba atomica crea una minac-
cia, ma contro questo fatto esistono per lo meno due rimedi: a) il monopolio del
possesso della bomba atomica non puo durare a lungo; b) limpiego della bomba
atomica puo essere interdetto.

Domanda. - Supponete che con lulteriore progresso dellUnione Sovietica verso


il comunismo le possibilita di una pacifica collaborazione con il mondo esterno non
diminuiscano, per quanto riguarda lUnione Sovietica? E possibile il comunismo
in un solo paese?

Risposta. - Io sono sicuro che le possibilita di una pacifica collaborazione non


solo non diminuiranno, ma potranno persino aumentare.
Il comunismo in un solo paese e pienamente possibile, specie in un paese come

lUnione Sovietica.

-47-
Risposte a Hugh Baillie

23 ottobre 1946

Domanda. - Siete daccordo con lopinione espressa dal Segretario di Stato Byr-
nes nel suo discorso alla radio del venerd scorso, secondo cui si intensificherebbe
la tensione tra lU.R.S.S. e gli Stati Uniti?
Risposta. - No.

Domanda. - Se una tale tensione crescente esiste, potete Voi indicarne la causa
o le cause e i mezzi principali per eliminarla?
Risposta. - La domanda non ha piu ragione di essere, dopo la risposta alla pre-
cedente domanda.

Domanda. - Ritenete che le attuali trattative condurranno alla stipulazione


di trattati di pace che stabiliscano rapporti cordiali tra i popoli gia alleati nella
guerra contro il fascismo, ed eliminino il pericolo dello scatenamento di un guerra
da parte dei vecchi paesi dellasse!
Risposta. - Lo spero.

Domanda. - Quali sono, nel caso contrario, i principali ostacoli allo stabilimento
di tali rapporti cordiali tra i popoli che sono stati alleati nella grande guerra?
Risposta. - La domanda non ha piu ragione di essere, dopo la risposta alla do-
manda precedente.

Domanda. - Qual e latteggiamento della Russia nei riguardi della decisione


della Jugoslavia di non firmare il trattato di pace con lItalia?
Risposta. - La Jugoslavia ha motivo di essere insoddisfatta.

Domanda. - Nel momento attuale da che cosa e costituita, secondo voi, la piu

48
12. Risposte a Hugh Baillie

grave minaccia alla pace in tutto il mondo?


Risposta. - Dai provocatori di una nuova guerra, Churchill in primo luogo e
coloro che la pensano come lui in Inghilterra e negli Stati Uniti dAmerica.

Domanda - Se una tale minaccia si presentera, quali passi dovranno essere in-
trapresi dai popoli del mondo per evitare una nuova guerra?
Risposta. - Bisogna smascherare e imbrigliare i provocatori di una nuova guerra.

Domanda. - LOrganizzazione delle Nazioni Unite costituisce una garanzia per


lintegrita dei piccoli paesi?
Risposta. - Per il momento e difficile dirlo.

Domanda. - Credete che in un prossimo avvenire le quattro zone doccupazione


della Germania debbano essere unificate per quanto riguarda lamministrazione
economica, allo scopo di ricostituire la Germania come unita economica pacifica e
di alleviare in tal modo alle quattro potenze il peso dell occupazione?
Risposta. - Bisogna ricostituire non soltanto lunita economica ma anche lunita
politica della Germania.

Domanda. - Ritenete possibile, nel momento attuale, la Creazione di una specie


di amministrazione centrale nelle mani dei tedeschi, ma sotto il controllo alleato,
amministrazione che darebbe al Consiglio dei ministri degli esteri la possibilita di
elaborare il trattato di pace con la Germania?
Risposta. - S, la ritengo possibile.

Domanda. - Siete sicuro che la Germania, a giudicare dalle elezioni avvenute


questa estate nelle varie zone, si sviluppi politicamenie in un senso democratico
che fa sperare nel suo avvenire di nazione pacifica?
Risposta. - Per il momento non ne sono Sicuro.

Domanda. - Ritenete che il livello dellindustria consentito alla Germania debba


essere elevato, come e stato proposto da vari ambienti, affinche la Germania possa
soddisfare meglio i suoi bisogni?
Risposta. - S, lo ritengo.

Domanda. - Che cosa bisogna fare , a prescindere dal programma esistente

-49-
12. Risposte a Hugh Baillie

delle quattro potenze, per impedire che la Germania costituisca di nuovo una mi-
naccia militare alla pace?
Risposta. - Bisogna estirpare realmente i resti del fascismo in Germania e demo-
cratizzarla sino in fondo.

Domanda. - Si deve permettere al popolo tedesco di ricostruire la propria indu-


stria e il proprio commercio, perche esso possa bastare a se stesso?
Risposta. - S, lo si deve permettere.

Domanda. - Vengono attuate, secondo Voi le decisioni della conferenza di Po-


tsdam? Altrimenti, che cosa e necessario per rendere la dichiarazione di Potsdam
uno strumento efficiente?
Risposta. - Non sempre vengono attuate, specie nel campo della democratizza-
zione della Germania.

Domanda. - Ritenete che si sia abusato del diritto di veto durante le tratta-
tive dei quattro ministri degli esteri nelle riunioni del Consiglio dellO .N.U.?
Risposta. - No, non lo ritengo.

Domanda. - Fin dove devono arrivare in Germania, secondo il parere del Crem-
lino, le potenze alleate nel ricercare e nel tradurre in giudizio i criminali di guerra
di secondordine? Ritenete che le decisioni di Norimberga abbiano creato una base
sufficientemente solida per tali azioni?
Risposta. - Piu lontano si arrivera, meglio sara.

Domanda. - La Russia considera definitivi i confini occidentali della Polonia?


Risposta. - S, li considera tali.

Domanda. - Come giudica lU.R.S.S. la presenza di truppe britanniche in Gre-


cia? Ritiene che lInghilterra debba consegnare piu armi allattuale governo della
Grecia?
Risposta. - La giudica non necessaria.

Domanda. - Quanti sono i contingenti militari russi in Polonia, Ungheria, Bul-


garia, Jugoslavia e Austria, e per quanto tempo secondo il vostro parere, devono
essere mantenuti questi contingenti nell interesse della salvaguardia della pace?

-50-
12. Risposte a Hugh Baillie

Risposta. - In Occidente e cioe in Germania, Austria, Ungheria , Bulgaria, Roma-


nia, e Polonia, lUnione Sovietica ha attualmente 60 divisioni in tutto (di fanteria
e corazzate). La maggior parte di esse hanno effettivi incompleti. In Jugoslavia
non ci sono truppe sovietiche. Tra due mesi, quando sara attuato il decreto del
Presidium del Soviet supremo del 22 ottobre sullultimo turno di smobilitazione,
nei paesi suddetti rimarranno 40 divisioni sovietiche.

Domanda. - Quale e latteggiamento del governo dellU.R.S.S. per quanto con-


cerne la presenza di navi da guerra americane nel Mediterraneo?
Risposta. - Indifferente.

Domanda. - Quali sono attualmente le prospettive di un accordo commercia-


le tra la Russia e la Norvegia?
Risposta . - Per il momento e difficile dirlo.

Domanda. - E possibile per la Finlandia ridiventare una nazione autosufficiente


dopo che saranno state pagate le riparazioni, ed esiste una qualche opinione in
merito alla revisione del programma di riparazioni, per accelerare la rinascita della
Finlandia?
Risposta. - La domanda e mal posta. La Finlandia e stata e rimane una nazione
pienamente sufficiente a se stessa.

Domanda. - Quale significato avranno gli accordi commerciali con la Svezia


e altre nazioni per la ricostruzione dellU.R.S.S.? Quale aiuto esterno ritenete op-
portuno per la realizzazione di questo grande compito?
Risposta. - Laccordo con la Svezia rappresenta un contributo alla causa della
collaborazione economica delle nazioni.

Domanda. - La Russia ha ancora interesse a ricevere un prestito dagli Stati


Uniti?
Risposta. - Ha interesse.

Domanda. - La Russia possiede gia la bomba atomica o una qualche arma


simile?
Risposta. - No.

-51-
12. Risposte a Hugh Baillie

Domanda. - Quale e la Vostra opinione sulla bomba atomica o altra arma simile,
quali strumenti di guerra?
Risposta. - Ho gia espresso il mio giudizio sulla bomba atomica nella nota rispo-
sta al sig. Werth.

Domanda. - Secondo Voi, qual e il modo migliore per controllare la energia


atomica? Questo controllo deve essere creato su base internazionale? E in quale
misura le potenze devono sacrificare la loro sovranita nellinteresse dello stabili-
mento di un controllo efficiente?
Risposta. - Occorre un controllo internazionale rigoroso.

Domanda. - Quanto tempo occorrera per la ricostruzione delle regioni deva-


state della Russia occidentale?
Risposta. - Sei, sette anni, se non di piu.

Domanda. - Permettera la Russia il funzionamento di linee aeree commercia-


li sul territorio dellUnione Sovietica? La Russia ha intenzione di estendere le sue
aviolinee ad altri continenti su base di reciprocita?
Risposta. - Cio non e escluso, a certe condizioni.

Domanda. - Come giudica il Vostro governo loccupazione del Giappone? La


ritenete un successo sulla base attuale?
Risposta. - I successi ci sono, ma se ne potrebbero conseguire di migliori.

-52-
Intervista ad Elliot Roosvelt

21 Dicembre 1946

Domanda. - Ritiene possibile per una democrazia come quella degli Statl Uniti
vivere in questo mondo a fianco di una forma di governo comunista come quella
dellUnione Sovietica senza che da parte di nessuna delle due venga fatto alcun
tentativo di interferire nella politica interna dellaltra?
Risposta. - Cio non e soltanto possibile: e cosa saggia e del tutto realizzabile.
Nei tempi piu difficili della guerra, le differenze nella forma di governo non impe-
dirono alle nostre due nazioni di unirsi e di sgominare i nostri nemici. Tanto piu
deve essere possibile mantenere queste relazioni in tempo di pace.

Domanda. - Crede che il successo delle Nazioni Unite dipenda dallaccordo tra
Unione Sovietica, Gran Bretagna e Stati Uniti riguardo alle direttive politiche e
agli scopi fondamentali?
Risposta. - S, credo che sia cos. Sotto molti aspetti il destino dellO.N.U., in
quanto organizzazione; dipende dal grado di armonia che sara raggiunto tra queste
tre potenze.

Domanda. - Ritiene che il raggiungimento di un accordo economico su base


molto piu vasta per lo scambio di prodotti manifatturati e di materie prime tra i
nostri due paesi costituirebbe un importante passo in avanti verso la pace mon-
diale?
Risposta. - S, ritengo che cio costituirebbe un importante passo verso lo sta-
bilimento della pace mondiale. Lespansione del commercio mondiale gioverebbe
sotto molti aspetti allo sviluppo delle buone relazioni fra i nostri due paesi.

Domanda. - LUnione Sovietica e favorevole alla creazione immediata da parte


del Consiglio di Sicurezza di una forza di polizia internazionale di cui facciano

53
13. Intervista ad Elliot Roosvelt

parte tutte la Nazioni Unite, e che dovrebbe essere pronta a intervenire immedia-
tamente ovunque la minaccia di conflitti armati si ergesse contro la pace?
Risposta. - Senza dubbio.

Domanda. - Se Lei e del parere che la bomba atomica debba essere sotto posta
al controllo delle Nazioni Unite, non crede che queste dovrebbero, mediante ispe-
zioni, controllare tutte le ricerche e le attrezzature di fabbricazion e di armamenti
di ogni specie, nonche luso in tempo di pace e gli sviluppi dellenergia atomica?
Risposta. - Certo, in base al principio della uguaglianza, non dovrebbe esserci
nessuna eccezione per la Russia. La Russia dovrebbe essere soggetta alle stesse
norme di ispezione e di controllo come qualsiasi altro paese.

Domanda. - Secondo Lei, un altro incontro dei Tre Grandi , in cui venis-
sero discusse tutte le questioni internazionali che presentemente minacciano la
pace mondiale, potrebbe essere utile?
Risposta. - Credo che dovrebbero aver luogo, non uno, ma diversi di questi in-
contri. Essi sarebbero molto utili.

Domanda. - So che Lei si interessa dei problemi sociali e politi ci degli altri
paesi; vorrei quindi chiederLe se, a parer Suo, le elezioni americane del novembre
scorso indichino che il popolo sta allontanandosi dalla politica di Roosevelt per
avviarsi alla politica isolazionista dei suoi avversari politici.
Risposta. - Non sono molto informato della vita politica interna del popolo degli
Stati Uniti, tuttavia ritengo che le elezioni abbiano indicato che lattuale governo
sta dilapidando il capitale morale e politico creato dal defunto Presidente facili-
tando in tal modo la vittoria dei repubblicani.

Domanda. - A che cosa attribuisce Lei il rallentamento verificatosi nelle re-


lazioni amichevoli e nellintesa fra i nostri due paesi dopo la morte di Roosevelt?
Risposta. - Se questa domanda si riferisce alle relazioni ed allintesa fra i popoli
russo ed americano, rispondo che nessun peggioramento si e verificato, ma che, al
contrario, le relazioni sono migliorate. Per quanto riguarda le relazioni fra i due
governi, vi sono stati dei malintesi. Un certo peggioramento nelle relazioni ce sta-
to, dopo di che si e fatto un gran parlare di un probabile ulteriore peggioramento.
Ma in tutto questo, io non vedo nulla di temibile nel senso di una violazione della
pace o di un conflitto militare. Nessuna grande potenza, anche se il suo governo

-54-
13. Intervista ad Elliot Roosvelt

avesse intenzioni del genere, potrebbe in questo momento costituire un numeroso


esercito per combattere contro una potenza alleata, contro una grande potenza,
in quanto al giorno doggi nessuno puo fare una guerra senza il proprio popolo ed
i popoli non vogliono combattere: sono stanchi di guerre. A parte questo, non
esiste nessun comprensibile scopo che possa giustificare una nuova guerra. Non
si saprebbe per quale motivo si dovrebbe combattere. Quindi io non vedo nulla
di pericoloso nel fatto che alcuni rappresentanti del governo americano parlino di
un peggioramento delle relazioni fra i nostri due paesi. In base a tutte queste
considerazioni, ritengo che il pericolo di una nuova guerra sia inesistente.

Domanda. - E favorevole ad un ampio scambio di informazioni culturali e scien-


tifiche fra i nostri due paesi? E favorevole anche allo scambio di studenti, artisti,
scienziati e professori?
Risposta. - Certamente.

Domanda. - Secondo Lei, Stati Uniti ed Unione Sovietica dovrebbero accor-


darsi su una politica comune a lunga scadenza per aiutare i popoli dellEstremo
Oriente?
Risposta. - Ritengo che, se possibile, una politica del genere sarebbe utile. Co-
munque, il nostro governo e disposto a perseguire una politica comune con gli Stati
Uniti per le questioni dellEstremo Oriente.

Domanda. - Qualora un sistema di prestiti e di crediti venisse concordato tra


Stati Uniti ed Unione Sovietica, porterebbero questi accordi un duraturo vantaggio
alleconomia degli Stati Uniti?
Risposta. - Un sistema di crediti del genere sarebbe di reciproco vantaggio sia
per gli Stati Uniti che per lUnione Sovietica.

Domanda. - La mancata attuazione della denazificazione della zona america-


na e britannica della Germania costituisce un grave motivo di preoccupazione per
il governo sovietico?
Risposta. - No, cio non costituisce un grave motivo di preoccupazione; ma e
spiacevole per lUnione Sovietica che una parte del nostro programma comune non
sia messa in atto.

-55-
Risposta al colonnello Razin

Febbraio 1947

Egregio compagno Razin,

ho ricevuto la Vostra lettera del 30 gennaio riguardante Clausewitz e le Vostre


brevi tesi sulla guerra e larte militare.

1. Voi domandate: non sono invecchiate le tesi di Lenin in cui si da un giudizio


su Clausewitz?
Secondo me, la questione non e impostata in modo giusto.
Impostando cos la questione, si potrebbe credere che Lenin abbia analizzato
la dottrina militare e le opere militari di Clausewitz, ne abbia dato un ap-
prezzamento militare e ci abbia lasciato in eredita una serie di tesi direttive
sulle questioni militari, tesi che noi dovremmo prendere come guida. Una
tale impostazione del problema e sbagliata, poiche non ce, in realta, nessuna
tesi di Lenin del genere sulla dottrina militare di Clausewitz e sulle sue
opere.
A differenza di Engels, Lenin non si riteneva un esperto di questioni militari.
Non si riteneva esperto di questioni militari non soltanto nel passato, prima
della Rivoluzione dOttobre, ma anche in seguito dopo la Rivoluzione dOt-
tobre e fino al termine della guerra civile. Durante la guerra civile, Lenin
ci impegnava, noi che allora eravamo ancora giovani compagni del Comitato
Centrale, a studiare a fondo larte militare. Quanto a se stesso, egli ci
diceva apertamente che per lui era ormai troppo tardi per studiare larte
militare. Cos si spiega appunto perche Lenin, nei suoi riferimenti a Clau-
sewitz e nelle sue osservazioni sul libro di Clausewitz, non tratta questioni
puramente militari, come le questioni della strategia e della tattica militare

56
14. Risposta al colonnello Razin

e dei loro rapporti reciproci, dei rapporti tra offensiva e ritirata, tra difesa e
controffensiva, ecc.
Che cosa dunque interessava Lenin in Clausewitz e per che cosa lo elogiava?
Egli elogiava Clausewitz prima di tutto perche il non marxista Clausewitz,
che godeva ai suoi tempi fama di esperto in cose militari, confermava nelle
sue opere la nota tesi marxista che tra guerra e politica esiste un legame
diretto, che la politica genera la guerra, che la guerra e la continuazione,
con mezzi violenti, della politica. Il riferimento a Clausewitz occorreva in
questo caso a Lenin per denunciare ancora una volta il socialsciovinismo, il
socialimperialismo di Plekhanov, Kautsky e altri.
Egli elogiava Clausewitz, inoltre, perche Clausewitz confermava nelle sue
opere la tesi, giusta dal punto di vista marxista, che la ritirata, in certe con-
dizioni sfavorevoli, e una forma di lotta tanto legittima quanto lavanzata.
Il riferimento a Clausewitz occorreva in questo caso a Lenin per denunciare
ancora una volta i comunisti di sinistra che non riconoscevano la ritirata
come forma legittima di lotta.
Per conseguenza, Lenin esaminava le opere di Clausewitz non da militare,
ma da politico e si interessava, nelle opere di Clausewitz, a quelle questioni
che dimostrano il legame tra guerra e politica.
Cosicche nella critica della dottrina militare di Clausewitz, noi, eredi di Le-
nin, non siamo vincolati a nessuna indicazione di Lenin che limiti la nostra
liberta di critica.
Ne consegue che il Vostro apprezzamento dellarticolo del compagno Mest-
ceriakov (v. Il Pensiero Militare n. 6-7 del 1945) in cui si critica la dottrina
di Clausewitz e che Voi considerate come una tirata antileninista e come
una revisione del giudizio di Lenin, non coglie nel segno.

2. Dobbiamo noi criticare in sostanza la dottrina militare di Clausewitz? Si,


dobbiamo farlo. Abbiamo lobbligo, dal punto di vista dellinteresse della
nostra causa e della scienza militare contemporanea, di criticare non solo
Clausewitz, ma anche Moltke, Schlieffen, Ludendorff, Keitel altri esponenti
dellideologia militare della Germania. Negli ultimi trentanni la Germania
ha imposto per due volte al mondo una guerra sanguinosissima, e ambedue
le volte e stata battuta. E stato un caso? No di certo. Non significa questo
che non solo la Germania nel suo complesso, ma anche la sua ideologia mi-
litare non ha resistito alla prova? Senza dubbio. Tutti sanno quale rispetto
i militari di tutto il mondo, compresi anche i nostri militari russi, nutrissero

-57-
14. Risposta al colonnello Razin

per gli autorevoli esponenti militari della Germania. Non bisogna finirla con
questo rispetto immeritato? Bisogna finirla. E allora la critica e necessaria,
particolarmente da parte nostra, da parte dei vincitori della Germania.
Per quanto riguarda Clausewitz in particolare, egli e certo invecchiato come
autorita militare. Clausewitz era propriamente il rappresentante del perio-
do manifatturiero della guerra. Ora abbiamo il periodo meccanizzato della
guerra. Non ce dubbio che il periodo meccanizzato richiede nuovi ideologi
militari. E ridicolo prendere ora lezioni da Clausewitz.
Non si puo progredire e far progredire la scienza senza sottoporre a un esame
critico le tesi e le opinioni invecchiate di autorita famose. Cio vale non sol-
tanto per le autorita nellarte militare, ma anche per i classici del marxismo.
Engels disse una volta che fra i capi militari russi del periodo 1812 Barclay
de Tolly era lunico che meritasse attenzione. Engels, certo, sbagliava, per-
che Kutuzov, come condottiero, superava indiscutibilmente Barclay de Tolly
di due teste. Eppure si possono trovare ai nostri giorni persone pronte a
difendere con la schiuma alla bocca questo giudizio sbagliato di Engels.
Nella nostra critica non dobbiamo lasciarci guidare da singole tesi e sentenze
dei classici, ma da quella celebre indicazione che a suo tempo ci ha dato
Lenin:
Non consideriamo affatto la teoria di Marx come una cosa compiuta e intan-
gibile; siamo convinti, al contrario, che essa ha posto solo le pietre angolari
di quella scienza che i socialisti devono spingere avanti in tutte le direzioni,
se non vogliono lasciarsi distanziare dalla vita. Riteniamo che per i sociali-
sti russi sia particolarmente necessaria una elaborazione indipendente della
dottrina di Marx, poiche questa dottrina fornisce soltanto principi direttivi
generali, che si applicano in particolare allInghilterra diversamente che alla
Francia, alla Francia diversamente che alla Germania, alla Germania diver-
samente che alla Russia.
Questo modo di procedere e ancor piu obbligatorio per noi nei confronti delle
autorita nel campo militare.

3. Quanto alle Vostre brevi tesi sulla guerra e larte della guerra, dato il loro ca-
rattere schematico, posso fare soltanto delle osservazioni generali. In queste
tesi ci sono troppa filosofia e troppe affermazioni astratte. Urta lorecchio
la terminologia di Clausewitz circa la grammatica e la logica militare. E
posta in modo troppo primitivo la questione di una scienza militare di par-
tito. Urtano lorecchio i ditirambi in onore di Stalin: addirittura fastidioso

-58-
14. Risposta al colonnello Razin

leggerli. Manca la parte concernente la controffensiva (da non confondere


con il contrattacco). Io parlo di controffensiva dopo una offensiva vittoriosa
del nemico, la quale non abbia dato tuttavia risultati decisivi e durante la
quale la parte che si difende raccoglie le forze, passa alla controffensiva e
infligge al nemico la disfatta decisiva. Ritengo che una controffensiva ben
organizzata sia una forma assai interessante di offensiva. Voi, in qualita di
storico, dovreste interessarvi di questo problema. Gli antichi Parti conosce-
vano gia tale forma di controffensiva quando attirarono il condottiero romano
Crasso e le sue truppe molto allinterno del loro paese, e poi scatenarono la
controffensiva e li distrussero. Molto bene conosceva questo anche il nostro
geniale condottiero Kutuzov che rovino Napoleone e il suo esercito con una
controffensiva ben organizzata.

-59-
Ordine del giorno per la nascita
dellesercito sovietico

23 febbraio 1947

Compagni soldati e marinai, graduati e sottufficiali! Compagni ufficiali, generali e


ammiragli!
Oggi il nostro paese festeggia il ventinovesimo anniversario della fondazione del-
lEsercito Sovietico. Fondato dal grande Lenin, lEsercito Sovietico ha percorso un
cammino glorioso. Tutta la sua storia e un vivo esempio di eroismo, di devozione
assoluta alla patria e di valoroso adempimento del dovere militare. Qualita che
si sono manifestate con particolare evidenza nelle splendide vittorie riportate dal-
lEsercito Sovietico nella grande guerra patria. La patria non dimentichera mai le
gesta eroiche dei suoi figli.
LEsercito sovietico celebra Il suo ventinovesimo anniversario in un momento in
cui tutto il nostro popolo lavora intensamente per eliminare le conseguenze della
guerra e per ricostruire e sviluppare ulteriormente leconomia nazionale.
Gli operai, i contadini e gli intellettuali del nostro paese, che hanno raggiunto con
successo gli obiettivi del primo anno del nuovo piano quinquennale, lottano con
abnegazione per accelerare ulteriormente i tempi di costruzione e di sviluppo della
produzione in tutti i rami delleconomia nazionale, per una nuova ascesa dellin-
dustria e dellagricoltura, per aumentare la produzione dei beni di largo consumo,
per far progredire rapidamente la scienza e la tecnica sovietiche.
Le ultime elezioni al Soviet supremo delle repubbliche federate sono state coronate
dalla piena vittoria del blocco dei comunisti e dei senza partito. Questo significa
che lunita della societa sovietica e incrollabile, che tutti i cittadini sovietici si
raccolgono compatti attorno al loro governo, al partito comunista, decisi a pro-
muovere ulteriormente la prosperita della patria.
In tempo di pace lEsercito sovietico, oltre ad assolvere i compiti assegnatigli delli-

60
15. Ordine del giorno per la nascita dellesercito sovietico

struzione militare, deve progredire ancora, deve ottenere nuovi e maggiori successi
nella preparazione militare e politica. La causa del rafforzamento della pace, la
sicurezza della nostra patria ce lo impongono.
Il principio direttivo della preparazione militare delle forze armate sovietiche e
sempre stato e rimane oggi quello di insegnare alle truppe cio che e necessario
in guerra. L esperienza ha dimostrato che la guerra moderna esige dalle truppe
alte qualita combattive e morali, una buona preparazione militare e politica, una
grande padronanza della tecnica militare, coordinamento sicuro e grande resisten-
za fisica.
Il compito di tutti gli effettivi del nostro esercito dellaviazione e della marina e di
perfezionare instancabilmente, ogni giorno di piu, la propria esperienza militare,
di continuare a studiare profondamente e a utilizzare abilmente lesperienza della
guerra.
I generali, gli ammiragli e gli ufficiali hanno il dovere di arricchire costantemente
le proprie cognizioni teoriche militari e politiche, di impadronirsi dei metodi di
addestramento delle truppe, cos necessari per listruzione militare del tempo di
pace.
l sottufficiali e i graduati devono impadronirsi con tenacia della pratica di comando,
per diventare realmente i collaboratori piu preziosi degli ufficiali nel far rispettare
la disciplina militare e nellistruire ed educare i soldati e i marinai.
I soldati e i marinai devono perfezionare scrupolosamente, con tutte le loro ener-
gie, la loro preparazione specifica, dal punto di vista del tiro, della tattica e dello
schieramento, e la loro preparazione politica, devono temprarsi fisicamente, per
diventare dei combattenti abili, capaci di superare qualsiasi difficolta di una cam-
pagna di guerra.
Nellistruire ed educare i subordinati, tutti i comandanti e i superiori devono pre-
occuparsi delle loro condizioni di vita, dellalimentazione, dellalloggiamento, del-
lequipaggiamento in modo che i militari siano tempestivamente e completamente
riforniti di quanto loro spetta.
La condizione essenziale dello spirito combattivo delle nostre forze armate e una
ferma disciplina militare, fondata anzitutto sullelevata coscienza e sulleducazione
politica dei militari. Percio tutti i comandanti e i superiori, rafforzando instan-
cabilmente la disciplina militare e mostrandosi in questo esigenti e severi, devono
insieme educare i subordinati nello spirito di devozione alla patria, nello spirito
delladempimento cosciente del loro dovere militare e della responsabilita personale
di ogni militare per la causa della difesa della patria.

-61-
15. Ordine del giorno per la nascita dellesercito sovietico

Compagni soldati e marinai, graduati e sottufficiali!


Compagni ufficiali, generali e ammiragli!
A nome del governo sovietico e del nostro partito comunista vi saluto e mi con-
gratulo con voi in occasione del ventinovesimo anniversario dellEsercito sovietico.
In onore del ventinovesimo anniversario dellEsercito sovietico ordino:
oggi, 23 febbraio, di sparare venti salve di artiglieria nella capitale della nostra
patria, Mosca, nelle capitali delle repubbliche federate, e inoltre a Kaliningrad,
Leopoli, Khabarovsk, Vladivostok, Port-Arthur, e nelle citta eroiche di Leningra-
do, Stalingrado, Sebastopoli e Odessa.
Viva lEsercito sovietico e la Marina militare sovietica!
Viva il nostro governo sovietico!
Viva il nostro partito comunista!
Viva il grande popolo sovietico!
Viva la nostra potente patria!

-62-
Resoconto dellintervista di Harold
Stassen

Resoconto non ufficiale del colloquio di Stalin con Harold Stassen,


rappresentante del Partito repubblicano degli Stati Uniti, svoltosi il 9
aprile 1947

Il signor Stassen dichiara che e riconoscente a Stalin per averlo ricevuto. Egli ave-
va chiesto di esser ricevuto per testimoniare il suo rispetto verso Stalin in quanto
capo di Stato. Egli ha fatto un interessante viaggio attraverso lEuropa, nel corso
del quale si e particolarmente interessato della situazione economica di alcuni paesi
nel dopoguerra.
Il signor Stassen ritiene che il tenore di vita dei popoli abbia una grande impor-
tanza per la loro prosperita. Le relazioni fra lU.R.S.S. e gli Stati Uniti avevano
gia una grande importanza durante la guerra e saranno ugualmente importanti in
seguito.
Egli si rende conto che il sistema economico dellU.R.S.S. e quello degli Stati Uniti
sono differenti. Leconomia dell U.R.S.S. si fonda su principi di pianificazione, su
principi socialisti, e il partito comunista dirige il suo sviluppo. Negli Stati Uniti
esiste leconomia libera con il capitale privato. Egli desidererebbe sapere se Stalin
ritiene che questi due sistemi economici possano coesistere nel mondo e collaborare
dopo la guerra.
Stalin risponde che essi possono evidentemente collaborare, che la differenza fra di
essi non ha una importanza essenziale per cio che riguarda la loro collaborazione.
l sistemi economici della Germania e degli Stati Uniti erano identici e, tuttavia,
la guerra e scoppiata fra i due paesi. l sistemi economici degli Stati Uniti e del-
lU.R.S.S. differiscono. Eppure essi non sono stati in guerra, ma hanno collaborato
durante la guerra.
Se due sistemi differenti hanno potuto collaborare durante la guerra, perche non

63
16. Resoconto dellintervista di Harold Stassen

potrebbero collaborare in tempo di pace? Va da se che, se ce il desiderio di colla-


borare, la collaborazione e assolutamente possibile tra sistemi economici differenti.
Ma se non ce desiderio di collaborare, allora - anche se i sistemi economici sono
gli stessi - gli Stati e i popoli possono dilaniarsi reciprocamente.
Il signor Stassen dichiara che, beninteso, il desiderio di collaborare ha una grande
importanza, ma che altre volte, prima della guerra, sono state fatte nei due paesi
molte dichiarazioni sullimpossibilita di collaborare. Prima della guerra lo stes-
so Stalin aveva fatto queste dichiarazioni. Ma Stassen vorrebbe sapere se Stalin
ritiene che gli avvenimenti della guerra e la disfatta dellasse fascista, cioe della
Germania e del Giappone, hanno cambiato la situazione e che ora, se ne esiste il
desiderio si puo sperare in una collaborazione fra lU.R.S.S. e gli Stati Uniti.
Stalin risponde che in nessun caso egli ha potuto dire che due sistemi dilfferenti
non possono collaborare. Lenin e stato il primo che ha espresso lidea della colla-
borazione di due sistemi differenti. Lenin e il nostro maestro, dice Stalin, e noi,
popolo sovietico, siamo i discepoli di Lenin. Noi non ci siamo mai allontanati e
non ci allaontaneremo dagli insegnamenti di Lenin. E possibile che egli, Stalin,
abbia detto che uno dei sistemi, per esempio il sistema capitalistico, non voleva
collaborare, ma cio si riferiva ai desideri e non alle possibilita di collaborare. Quan-
to alla possibilita di collaborare, Stalin sostiene il punto di vista di Lenin, secondo
il quale la collaborazione tra due sistemi economici e possibile e desiderabile. Il
popolo sovietico e il Partito comunista dellU.R.S.S. hanno ugualmente lo stesso
desiderio di collaborare. E fuori di dubbio che questa collaborazione non puo es-
sere che utile ai due paesi.
Il signor Stassen risponde che cio e chiaro. Le dichiarazioni di Stalin, alle quali eglli
aveva fatto allusione, erano state fatte al XVIII Congresso del Partito comunista
dellU.R.S.S. e alla sessione plenaria del Comitato centrale del 1937. Si discuteva
dellaccerchiamento capitalistico, dello  sviluppo imperialistico e dello svilup-
po monopolistico . Dalle dichiarazioni fatte oggi da Stalin egli conclude che la
situazione e adesso cambiata, dopo la disfatta della Germania e del Giappone.
Stalin dichiara che in nessun congresso e in nessuna sessione plenaria del Comitato
centrale del partito comunista egli aveva parlato o ha potuto parlare di impossi-
bilita di collaborazione fra i due sistemi. Egli ha detto che laccerchiamento capi-
talistico esisteva, come esisteva il pericolo di un attacco contro lUnione Sovietica.
Se uno dei due paesi non vuole collaborare, cio significa che vi e una minaccia di
aggressione. In effetti la Germania, che si e rifiutata di collaborare con lU.R.S.S.,
lha attaccata.

-64-
16. Resoconto dellintervista di Harold Stassen

Poteva lU.R.S.S. collaborare con la Germania? S, ma i tedeschi non hanno vo-


luto. In caso contrario IU.R.S.S. avrebbe collaborato con la Germania come con
qualsiasi altro paese. Come voi vedete, dice Stalin, si tratta di desiderio di colla-
borare e non di possibilita di collaborare.
Bisogna distinguere tra desiderio e possibilita di collaborare. Vi e sempre possi-
bilita di collaborare, ma non sempre ve ne e il desiderio. Se un paese non vuole
collaborare, il risultato sara un conflitto: la guerra.
Il signor Stassen dice che questo desiderio deve essere reciproco.
Stalin risponde che egli puo farsi garante che i russi hanno questo desiderio.
Il signor Stassen dice che egli e felice di prenderne atto, ma che vorrebbe soffer-
marsi sulle dichiarazioni di Stalin, per cio che concerne la somiglianza dei sistemi
economici degli Stati Uniti e della Germania.
Egli deve dire che i sistemi economici degli Stati Uniti e della Germania differivano
quando questa ultima ha scatenato la guerra.
Stalin non e daccordo in proposito: egli dice che vi erano delle differenze di re-
gime fra gli Stati Uniti e la Germania , ma che non vi era differenza di sistema
economico. Il regime e un elemento transitorio, politico.
Il signor Stassen dice che si e scritto molte volte che il sistema capitalistico genera
i monopoli , limperialismo e loppressione degli operai, ma egli crede che negli
Stati Uniti si sia riusciti a impedire lo sviluppo delle tendenze monopolistiche e
imperialistiche del capitalismo, e che gli operai, negli Stati Uniti, godano di un
grado di liberta piu alto di quello che Marx ed Engels serano potuti immaginare.
Questa e la differenza fra il sistema economico degli Stati Uniti e quello che esi-
steva nella Germania hitleriana.
Stalin dice che non bisogna lasciarsi indurre a criticare astrattamente ciascuno il
sistema dellaltro. Ogni popolo sostiene il sistema che desidera e potra sostenerlo.
Quanto a sapere quale il sistema migliore, sara la storia a dimostrarlo.
Bisogna rispettare i sistemi scelti e approvati dal popoli. Che il sistema degli Stati
Uniti sia buono o cattivo, e il popolo americano che deve deciderlo. La collabora-
zione non esige che i popoli abbiano lo stesso sistema. Bisogna rispettare i sistemi
approvati dal popolo. Solamente a questa condizione e possibile collaborare.
Per quanto si riferisce a Marx ed Engels, essi non potevano evidentemente preve-
dere cio che sarebbe avvenuto quarantanni dopo la loro morte.
Si definisce il sistema sovietico totalitario, dittatoriale, e il popolo sovietico chiama
il sistema americano capitalismo monopolistico. Ma, in realta, bisogna partire dal
fatto storico dellesistenza dei due sistemi. Soltanto su questa base e possibile la

-65-
16. Resoconto dellintervista di Harold Stassen

collaborazione.
Per cio che si riferisce alla critica eccessiva riguardo ai monopoli e al totalitarismo,
si tratta di propaganda. Ora Stalin dichiara, che egli non e un propagandista, ma
un uomo dazione. Non dobbiamo esser settari, egli aggiunge. Quando un popolo
vorra cambiare il suo sistema lo fara. Quandegli, Stalin, si e incontrato con Roo-
sevelt, per discutere di questioni militari, essi non si sono trattati da monopolista
e da totalitarista, il che ha contribuito molto a stabilire la collaborazione e a ri-
portare la vittoria sul nemico.
Il signor Stassen dice che le critiche di questo genere contro i due paesi dopo la
guerra sono state una delle cause dei malintesi. Egli vorrebbe sapere se Stalin
spera in uno scambio piu largo di idee, di studenti, di insegnanti, dartisti e di
turisti nellavvenire, nel caso che si stabilisse la collaborazione tra lU.R.S.S. e gli
Stati Uniti.
Stalin risponde che, in questo caso, cio sara inevitabile. Lo scambio di merci com-
porta lo scambio di uomini.
Il signor Stassen dice che, nel passato, si sono avuti dei malintesi tra lU.R.S.S.
e gli Stati Uniti per il fatto che, da parte sovie tica, non si desiderava uno scam-
bio di idee. Unespressione di cio e lintroduzione della censura dei rapporti dei
corrispondenti stranieri da Mosca. Cos, per esempio, il rifiuto di permettere alla
New York Herald Tribune di inviare un suo corrispondente a Mosca e stato uno
dei motivi dellincomprensione tra i popoli dellU.R.S.S. e degli Stati Uniti.
Stalin risponde che si e avuto, in effetti, il rifiuto di accordare il visto al corrispon-
dente della New York Herald Tribune. Cio e stato un malinteso fortuito che non
ha avuto niente a che fare con la politica del governo sovietico. Egli (Stalin) sa
che la New York Herald Tribune e un giornale importante. Ora, il fatto che, lat-
teggiamento di certi corrispondenti americani nei confronti dellUnione Sovietica
e ostile ha anche la sua importanza.
Il signor Stassen risponde che in effetti vi sono stati corrispondenti di questo ge-
nere. Il corrispondente della New York Herald Tribune ebbe lautorizzazione di
venire a Mosca, ma solamente durante la sessione del Consiglio dei ministri degli
esteri. Ora questo giornale vorrebbe avere un corrispondente permanente a Mo-
sca. La New York Herald Tribune e lorgano principale dei repubblicani e cio ha
importanza tanto maggiore ora che i repubblicani costituiscono la maggioranza al
Congresso.
Stalin dice: E lo stesso, perche noi non vediamo grande differenza fra i repub-
blicani e i democratici. Quanto alla questione dei corrispondenti, Stalin ricorda

-66-
16. Resoconto dellintervista di Harold Stassen

un incidente: a Teheran, le tre potenze tennero una conferenza; esse vi svolsero


un buon lavoro in unatmosfera di amicizia. Un corrispondente americano, di cui
non rammenta il nome, invio un rapporto nel quale diceva che il maresciallo Ti-
moscenko era presente alla Conferenza di Teheran - benche non vi fosse - e che
egli, Stalin, avrebbe colpito il maresciallo Timoscenko durante il pranzo. Era una
calunnia grossolana e diffamatoria. Ebbene, bisogna cantar le lodi di un simile
corrispondente? A questo pranzo, in cui i partecipanti alla Conferenza di Teheran
festeggiarono il 69 compleanno del signor Churchill, vi erano il signor Churchill,
sir Allen Brooks, lammiraglio Leahy e altri, circa trenta persone, che possono te-
stimoniare che non e accaduto niente di simile. Non di meno questo corrispondente
invio al suo giornale questo falso rapporto, che fu pubblicato sulla stampa degli
Stati Uniti. Si puo avere fiducia in un corrispondente simile? Noi non diciamo che
gli Stati Uniti o la loro politica debbano essere biasimati per questo, dice Stalin.
Tuttavia certi incidenti accadono. Cio provoca un senso di disagio fra i cittadini
sovietici.
Il signor Stassen dice che, evidentemente, si sono avuti degli esempi di irresponsabi-
lita da parte di corrispondenti che inviano rapporti inesatti, ma altri corrispondenti
rettificano gli errori dei primi e, a lungo andare, il popolo conosce quali sono i cor-
rispondenti degni di fiducia e quali non lo sono. Infine, abbiamo visto che il popolo
si e reso conto della realta dei fatti ed e stato unito per i grandi sforzi della guerra.
Stalin risponde che cio e giusto.
Il signor Stassen dice che ogni volta che un corrispondente, in modo assolutamente
premeditato, fa delle dichiarazioni false, il suo giornale lo richiama. Cos i giornali
si creano dei quadri di corrispondenti capaci e onesti.
Stalin dice che questi corrispondenti scrivono prima dei rapporti scandalistici, i
giornali li pubblicano e guadagnano denaro, e in seguito sconfessano questi corri-
spondenti.
Il signor Stassen dice che la stampa, il commercio e lo scambio culturale sono delle
sfere in cui i due sistemi debbono trovare il mezzo di regolare i loro rapporti.
Stalin dice che cio e esatto.
Il signor Stassen assicura che a suo avviso, se non vi fosse nessuna censura per le
informazioni dei corrispondenti, questo sarebbe il miglior terreno di collaborazione
e comprensione fra i due popoli.
Stalin dice che in U.R.S.S. sara difficile abolire la censura. Molotov ci ha provato,
a piu riprese, ma senza successo. Ogni volta che il governo sovietico aboliva la
censura, se ne doveva poi pentire e ristabilirla. Nellautunno 1945 la censura era

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16. Resoconto dellintervista di Harold Stassen

stata abolita nellU.R.S.S. Stalin era in ferie. I corrispondenti si misero a scrive-


re che Molotov laveva costretto a prendersi le vacanze, poi scrissero che Stalin
sarebbe ritornato e avrebbe scacciato Molotov. In questo modo i corrispondenti
rappresentavano il governo sovietico come una specie di serraglio. Naturalmente i
sovietici furono indignati e dovettero nuovamente ristabilire la censura.
Il signor Stassen dice che, se ben comprende, Stalin giudica possibile la collabora-
zione se la buona volonta e il desiderio di collaborare si fanno sentire.
Stalin risponde che cio e perfettamente esatto.
Il signor Stassen dice che, nellopera di elevazione del tenore di vita, la meccaniz-
zazione e lelettrificazione hanno una grandissima importanza. Quanto alluso del-
lenergia atomica nellindustria, esso e molto importante per tutti i paesi, U.R.S.S.
e Stati Uniti compresi. Egli, Stassen, ritiene che la creazione di un sistema dispe-
zione, di controllo e di interdizione delluso dellenergia atomica per scopi bellici
ha una grande importanza per i popoli del mondo intero. Ritiene Stalin che vi
siano delle prospettive per lelaborazione, in avvenire, di un accordo sul controllo
e la regolamentazione della produzione dellenergia atomica e del suo uso pacifico?
Stalin risponde che lo spera. Esistono in proposito fra lU.R.S.S . e gli Stati Uniti
delle grandi divergenze, ma, in definitiva, come egli spera, i due paesi arriveranno
a intendersi. Secondo lui sara istituito un controllo internazionale e unispezione, e
cio avra una grande importanza. Luso dellenergia atomica a scopi di pace rivolu-
zionera i processi della tecnica. Per gli scopi di guerra, esso, con tutta probabilita,
sara interdetto: lo esigono il desiderio e la coscienza dei popoli.
Il signor Stassen dice che questo e uno dei problemi piu importanti: se sara risolto,
lenergia atomica sara un immenso beneficio per tutti i popoli, altrimenti sara la
piu grande maledizione.
Stalin spera che si riuscira a istituire lispezione e il controllo dellenergia atomica.
A cio portano gli avvenimenti.
Il signor Stassen ringrazia Stalin della sua intervista. Stalin risponde che egli e a
disposizione del signor Stassen e che i russi fanno onore ai propri ospiti.
Il signor Stassen dice che la sua intervista privata con Molotov a San Francisco e
terminata con un invito a visitare lU.R.S.S.
Stalin dice che gli sembra che le cose vadano molto male in Europa. Che ne pensa
Stassen?
Il signor Stassen risponde che cio e esatto, in generale, ma che alcuni paesi non
hanno sofferto per la guerra e non sono in cos cattivo stato, per esempio la Sviz-
zera e la Cecoslovacchia. .

-68-
16. Resoconto dellintervista di Harold Stassen

Stalin dice che la Svizzera e la Cecoslovacchia non sono grandi paesi.


Il signor Stassen dice che i grandi paesi sono in una pessima situazione; i problemi
economici che si pongono loro sono le finanze, le materie prime e il vettovaglia-
mento.
Stalin dichiara che lEuropa e una parte del mondo in cui si trovano molte fabbri-
che, ma in cui si fa sentire la penuria delle materie prime e del vettovagliamento.
E questa la sua tragedia.
Il signor Stassen dice che lo scarso livello dellestrazione carbonifera nella Ruhr ha
causato la mancanza di carbone in Europa.
Stalin risponde che in Inghilterra manca pure il carbone, cio che egli trova strano.
Il signor Stassen dice che negli Stati Uniti, fortunatamente lestrazione carbonife-
ra si mantiene a un alto livello: due milioni di tonnellate di carbone bituminoso
vengono estratti ogni ventiquattrore. Cio ha permesso loro di inviare delle grandi
quantita di carbone in Europa.
Stalin dichiara che gli Stati Uniti non si trovano in cattive condizioni. LAmerica
e difesa da due oceani. A nord essa confina con il Canada e a sud con il Messico.
Gli Stati Uniti non hanno nulla da temere da questi due paesi. Dopo la guerra
dindipendenza gli Stati Uniti non hanno fatto guerre e hanno goduto della pace
per 60 anni. Tutto cio ha facilitato il rapido sviluppo degli Stati Uniti. Inoltre
la popolazione americana e composta di uomini che da lungo tempo sono liberi
dalloppressione dei re e dellaristocrazia terriera. Anche questa circostanza ha
facilitato il rapido sviluppo degli Stati Uniti.
Il signor Stassen aggiunge che il suo bisnonno fugg dalla Cecoslovacchia a causa
dellimperialismo. Senza alcun dubbio la posizione geografica degli Stati Uniti e
stata loro di grande vantaggio. Abbiamo avuto fortuna, dice Stassen, perche e
stata inflitta una sconfitta a un nemico lontano dalle nostre coste. Gli Stati Uniti
hanno avuto la possibilita di operare la riconversione e, una volta terminata la
guerra , di ricominciare a produrre su vasta scala. Ora Il loro compito e di evitare
la depressione e la crisi economica.
Stalin chiede se gli Stati Uniti si aspettano questa crisi economica.
Il signor Stassen risponde che egli personalmente non si aspetta una crisi econo-
mica e crede possibile regolarizzare ilcapitalismo negli Stati Uniti e mantenere il
volume dei lavori a un alto livello; si eviterebbe cos ogni forma di crisi seria. E il
compito essenziale e quello di evitare una crisi del sistema economico americano.
Se il governo segue una politica saggia, se tiene conto degli ammaestramenti del
1929-1930, un capitalismo non monopolistico, ma regolarizzato, potra regnare ne-

-69-
16. Resoconto dellintervista di Harold Stassen

gli Stati Uniti, e questo permettera di evitare una crisi.


Stalin dice che per arrivare a questo sara necessario un governo molto forte e molto
risoluto.
Il signor Stassen riconosce che cio e esatto e che inoltre il popolo deve comprendere
le misure dirette a stabilizzare e a sostenere il sistema economico. Si tratta di un
compito nuovo, senza eguale nei sistemi economici mondiali.
Stalin rileva che vi e una condizione favorevole agli Stati Uniti: il fatto che due
dei loro concorrenti sul mercato mondiale, il Giappone e la Germania, sono stati
eliminati. Per conseguenza le domande di prodotti americani si accresceranno, e
questo creera condizioni favorevoli allo sviluppo degli Stati Uniti. Ad essi sono
aperti i mercati come lEuropa, la Cina e il Giappone; questo aiutera gli Stati
Uniti. Condizioni analoghe non si sono mai prima verificate.
Il signor Stassen dice che, daltra parte, questi mercati non dispongono di mezzi
di pagamento e costituiscono pertanto un peso piuttosto che un profitto per gli
Stati Uniti. Ma, evidentemente, leliminazione della Germania e del Giappone e
un gran vantaggio per gli Stati Uniti, e per gli altri paesi, dal punto di vista del-
la pace. Talvolta, come naturale, il commercio mondiale non e stato un fattore
dimportanza preponderante per gli Stati Uniti. I mercati americani si limitavano
agli Stati Uniti o allemisfero occidentale.
Stalin dice che prima della guerra circa il 10Il signor Stassen risponde che egli non
lo crede.
Stalin domanda: Veramente?.
Il signor Stassen risponde affermativamente e dice che, se le esportazioni americane
aumenteranno fino al 15Stalin dice che, tuttavia, se si considera il volume della
produzione degli Stati Uniti il 15Il signor Stassen e daccordo.
Stalin aggiunge che - a quanto si dice - lindustria americana ha attualmente molte
commesse. E vero? Si dice che le officine americane non possono soddisfare tutte
queste commesse e lavorano al 100Il signor Stassen risponde che cio e esatto, ma
che si tratta di commesse per il mercato interno.
Stalin rileva che cio e molto importante.
Il signor Stassen dice che si arriva a soddisfare le domande di prodotti alimentari,
di vestiario femminile e di calzature, ma che la produzione delle macchine utensili,
delle automobili e delle locomotive e insufficiente.
Stalin dice che nella stampa ame ricana si trovano delle informazioni che parlano
di una crisi economica che sarebbe imminente.
Il signor Stassen dice che la stampa americana aveva annunciato che il numero dei

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16. Resoconto dellintervista di Harold Stassen

disoccupati negli Stati Uniti sarebbe stato di circa 8 milioni nel novembre scorso
e, tuttavia, queste notizie si sono rivelate inesatte. Attualmente bisogna livellare
un po la produzione e assicurare la stabilita, pur evitando la crisi economica.
Stalin osserva che Stassen si riferisce evidentemente al controllo della produzione.
Il signor Stassen risponde che cio e esatto, e che si trova in America della gente
la quale sostiene che vi sara una depressione, ma che egli, per conto suo, e piu
che ottimista e dichiara che si puo evitare la depressione poiche si riscontra nella
popolazione una comprensione del controllo piu grande che per linnanzi.
Stalin domanda: E gli uomini daffari? Accetteranno di essere controllati e sot-
toposti a restrizioni?.
Il signor Stassen risponde che, generalmente gli uomini daffari fanno delle obie-
zioni.
Stalin osserva che evidentemente faranno obiezioni anche questa volta.
Il signor Stassen dice che non di meno essi comprendono che la depressione del
1929 non deve ripetersi e che essi dimostrano maggiore comprensione per quanto
si riferisce alla necessita del controllo. Evidentemente, un controllo a fondo, un
gran numero di decisioni, prese dal governo e seguite da misure ragionevoli, sono
necessari.
Stalin dice che cio e esatto.
Il Signor Stassen aggiunge che cio e necessario in qualsiasi sistema o forma di go-
verno. Se si commettono degli errori, non importa quale sia il tipo di governo, il
danno e per il popolo.
Stalin approva.
Il signor Stassen aggiunge che la Germania e il Giappone ne hanno dato dimostra-
zione.
Stalin dice che leconomia in questi paesi era nelle mani di militari che non com-
prendevano nulla di questioni economiche. Cos leconomia giapponese era diretta
da Tojo, che sapeva solamente far la guerra.
Il signor Stassen riconosce che cio e esatto. Egli ringrazia Stalin delloccasione che
gli ha dato di intrattenersi con lui e del tempo che gli ha concesso.
Stalin domanda per quanto tempo il signor Stassen ha intenzione di visitare
lU.R.S.S.
Il signor Stassen risponde che lindomani vuol andare a Kiev e poi andare a rendere
omaggio ai valorosi difensori di Stalingrado e infine lasciare lU.R.S.S. passando
per Leningrado. Durante lassedio di Stalingrado, egli si trovava con la marina
americana nel Pacifico, di dove ha seguito con estrema attenzione lepopea di Sta-

-71-
16. Resoconto dellintervista di Harold Stassen

lingrado.
Stalin dice che lammiraglio Nimitz era, evidentemente, un capo della marina mi-
litare di primo ordine. Stalin chiede al signor Stassen se e mai stato a Leningrado.
Il signor Stassen dice che non e mai stato a Leningrado, ma che progetta di lasciare
lU.R.S.S. passando per Leningrado.
Stalin dice che egli ha molto imparato dalla sua conversazione con il signor Stas-
sen.
Il signor Stassen dice che, anche lui, ha molto imparato dalla sua conversazione
con Stalin, dal punto di vista dello studio dei problemi economici.
Stalin dice che prima della guerra anchegli aveva dedicato molto tempo allo studio
delle questioni economiche, e che non e diventato un militare che per la forza delle
cose.
Il sig. Stassen chiede se potra avere gli appunti della conversazione, presi da Pa-
vlov, e se sara autorizzato a parlare di questa conversazione con i giornalisti quando
egli si trovera con loro.
Stalin risponde che il signor Stassen potra avere appunti, e naturalmente, potra
parlare con i giornalisti di questa conversazione di cui non ce nulla da nascondere.

-72-
Discorso alla delegazione del governo
finlandese

7 aprile 1948

Vorrei dire qualche parola sul significato del trattato di amicizia e di mutua assi-
stenza firmato ieri tra lUnione Sovietica e la Finlandia.
Questo trattato segna una svolta nei rapporti tra i nostri paesi. E noto che du-
rante un secolo e mezzo i rapporti tra Russia e Finlandia sono stati improntati a
diffidenza reciproca. I finlandesi diffidavano dei russi e i russi dei finlandesi. Da
parte dellUnione Sovietica fu fatto in passato un tentativo per dissipare la dif-
fidenza esistente tra russi e finlandesi. Questo avvenne nel 1917, quando Lenin
proclamo 1indipendenza della Finlandia. Fu un atto notevole dal punto di vista
storico, ma, purtroppo, la diffidenza rimase diffidenza e il risultato sono state le
due guerre tra di noi.
Io vorrei che dal lungo periodo della diffidenza reciproca, durante il quale noi ab-
biamo due volte combattuto gli uni contro gli altri, noi passassimo a un periodo
nuovo nei nostri rapporti, al periodo della fiducia reciproca. Bisogna che il tratta-
to che abbiamo concluso dissipi la diffidenza e crei una nuova base ai rapporti tra
i nostri popoli, che esso segni una grande svolta nei rapporti tra i due paesi nel
senso della fiducia e dellamicizia.
Noi vogliamo che cio sia ben compreso non solo dai presenti in questa sala, ma
anche da coloro che sono fuori da questa sala, sia in Finlandia che nellUnione
Sovietica.
Non si deve credere che la diffidenza fra popoli possa essere liquidata tutta in una
volta. Questo non puo essere fatto rapidamente. Per lungo tempo rimarranno i
residui, gli strascichi di questa diffidenza, e dovremo molto lavorare e lottare per
liquidarli e per creare e rendere stabili delle tradizioni di amicizia reciproca tra
lU.R.S.S. e la Finlandia.

73
17. Discorso alla delegazione del governo finlandese

Esistono trattati eguali e ineguali. Il trattato sovietico-finlandese e un trattato


eguale, perche e stato concluso sulla base della piena parita di diritti delle parti.
Molti non credono che vi possano essere dei rapporti di eguaglianza tra una grande
e una piccola nazione. Ma noi, uomini sovietici, riteniamo che ogni nazione, non
importa se grande o piccola, ha le sue particolarita qualitative, un suo carattere
specifico che appartiene soltanto a lei e che le altre nazioni non possiedono. Queste
particolarita sono il contributo che ogni nazione apporta al tesoro comune della
cultura mondiale, completandola e arricchendola. In questo senso, tutte le nazioni,
piccole e grandi, si trovano in una identica situazione, e ogni nazione equivale a
qualsiasi altra nazione.
Percio gli uomini sovietici ritengono che la Finlandia, quantunque piccola nazione,
entri in questo trattato a parita di diritti con lUnione Sovietica.
Non si troveranno molti uomini politici delle grandi potenze disposti a considerare
le piccole nazioni come eguali di diritti alle grandi nazioni. La maggior parte di
costoro guarda alle piccole nazioni dallalto in basso, con condiscendenza. Essi
non sono contrari talvolta alla concessione di una garanzia unilaterale alle piccole
nazioni. Ma in generale questi uomini politici non giungono a concludere con le
piccole nazioni dei trattati eguali, perche non ritengono loro pari le piccole nazioni.
Io faccio un brindisi al trattato sovietico-finlandese, alla svolta che questo trattato
segna per il miglioramento dei rapporti tra i nostri due paesi.

-74-
Risposta alla lettera aperta di Wallace

18 Maggio 1948

Io penso che, tra i documenti politici di questi ultimi tempi che Si propongono di
consolidare la pace, di promuovere la collaborazione internazionale e di garantire
la democrazia, la Lettera aperta del Sig. Wallace, candidato del Terzo partito alla
presidenza degli Stati Uniti costituisca il documento piu importante.
La Lettera aperta del signor Wallace non puo essere considerata una semplice
dichiarazione secondo la quale sarebbe augurabile migliorare la situazione interna-
zionale, regolare pacificamente le controversie tra U.R.S.S. e Stati Uniti, ricercare
le vie per giungere a tale sistemazione. Linsufficienza della dichiarazione del 4
maggio del governo degli Stati Uniti e della risposta del 9 maggio del governo
dellU.R.S.S. sta nel fatto che esse si limitano a dichiarare che sarebbe augurabile
regolare le controversie sovietico-americane.
La grande importanza della Lettera aperta sta nel fatto che essa non si limita a
una dichiarazione, ma va oltre, fa un serio passo in avanti e traccia un programma
concreto per regolare pacificamente le controversie tra U.R.S.S. e Stati Uniti.
Non si puo dire che la Lettera aperta del signor Wallace comprenda tutte senza
eccezione le questioni essenziali che sono oggetto di dissenso. Non si puo dire nem-
meno che alcune formulazioni e alcuni commenti della Lettera aperta non abbiano
bisogno di essere migliorati. Ma non e questo ora lessenziale. Lessenziale e che
nella sua lettera il signor Wallace fa un tentativo chiaro ed aperto di tracciare
un programma concreto di sistemazione pacifica, avanzando proposte concrete su
tutte le questioni essenziali che sono oggetto di dissenso tra U.R.S.S. e Stati Uniti.
Queste proposte sono a tutti note: riduzione generale degli armamenti e inter-
dizione dellarma atomica; stipulazione dei trattati di pace con la Germania e il
Giappone e ritiro delle truppe da questi paesi; ritiro delle truppe dalla Cina e
dalla Corea; rispetto della sovranita delle singole nazioni e non ingerenza nei loro
affari interni; inammissibilita di basi militari nei paesi membri dellOrganizzazio-

75
18. Risposta alla lettera aperta di Wallace

ne delle Nazioni Unite; sviluppo con tutti i mezzi e senza alcuna discriminazione,
del commercio internazionale; assistenza ai paesi che hanno sofferto dalla guerra e
loro ricostruzione nellambito dellOrganizzazione delle Nazioni Unite; difesa della
democrazia e garanzia dei diritti civili in ogni paese, ecc.
Si puo essere o non essere daccordo con il programma del signor Wallace. Ma
una cosa e incontestabile: nessun uomo di Stato che abbia a cuore la pace e la
collaborazione dei popoli puo ignorare questo programma, poiche esso riflette le
speranze e le aspirazioni dei popoli per il consolidamento della pace, e avra senza
dubbio lappoggio di molti milioni di uomini semplici.
Io non so se il governo degli Stati Uniti approvera il programma del signor Wallace
come base daccordo tra U.R.S.S. e Stati Uniti. Per quanto concerne il governo
dellU.R.S.S., esso ritiene che il programma del signor Wallace potrebbe essere una
ottima e feconda base per un tale accordo e per lo sviluppo della collaborazione
internazionale, poiche il governo dellU.R.S.S. ritiene che nonostante la differenza
dei sistemi economici e delle ideologie, la coesistenza di questi sistemi e il rego-
lamento pacifico delle controversie tra U.R.S.S. e Stati Uniti sono non soltanto
possibili, ma anche assolutamente necessari nell interesse della pace universale.

-76-
Risposte al corrispondente della Pravda

28 Ottobre 1948

Domanda. - Come giudicate i risultati della discussione al Consiglio di Sicurezza


sulla questione della situazione a Berlino e la condotta dei rappresentanti anglo-
americani e francesi in questa questione?
Risposta. - Li giudico una manifestazione dellaggressivita della politica dei cir-
coli governativi anglo-americani e francesi.

Domanda. - E vero che nellagosto di questanno era gia stato raggiunto una
volta laccordo tra le quattro poten ze sulla questione di Berlino?
Risposta. - S, e vero. Come e noto, il 30 agosto di questanno era stato rag-
giunto a Mosca un accordo tra i rappresentanti dellU.R.S.S., degli Stati Uniti,
dellInghilterra e della Francia sullapplicazione simultanea di misure riguardanti,
da una parte, lannullamento delle restrizioni al traffico e, dallaltra, lintroduzio-
ne in Berlino del marco tedesco della zona sovietica, quale unica valuta. Questo
accordo non intaccava il prestigio di chicchesia, teneva conto degli interessi delle
parti e assicurava la possibilita di unulteriore collaborazione. Ma i governi degli
Stati Uniti e dellInghilterra sconfessarono i loro rappresentanti a Mosca e dichia-
rarono inesistente questo accordo, vale a dire, lo violarono, decidendo di sottoporre
la questione al Consiglio di Sicurezza, dove gli anglo-americani hanno una mag-
gioranza sicura.

Domanda. - E vero, che recentemente a Parigi, durante la discussione della


questione al Consiglio di Sicurezza, era stato raggiunto di nuovo, in trattative non
ufficiali, un accordo sulla questione della situazione a Berlino, prima ancora della
votazione al Consiglio di Sicurezza?
Risposta. - S, e vero. Il rappresentante dellArgentina e presidente del Consi-
glio di Sicurezza, signor Bramuglia, che conduceva le trattative non ufficiali con

77
19. Risposte al corrispondente della Pravda

il compagno Viscinski a nome delle altre potenze interessate, ebbe effettivamente


nelle mani il progetto concordato di soluzione per la questione della situazione a
Berlino. Ma i rappresentanti degli Stati Uniti e dellInghilterra dichiararono di
nuovo inesistente questo accordo.

Domanda. - Per quale ragione?


Risposta. - La ragione e che gli ispiratori della politica aggressiva negli Stati
Uniti e in Inghilterra non si ritengono interessati allaccordo e alla collaborazione
con lU.R.S.S. Essi non non hanno bisogno dellaccordo e della collaborazione, ma
di discorsi sullaccordo e sulla collaborazione, in modo che, dopo aver fatto falli-
re laccordo, essi possano far ricadere la colpa sullU.R.S.S. e dimostrare con
questo limpossibilita di collaborare con lU.R.S.S. I provocatori di guerra, che
aspirano a scatenare una nuova guerra, hanno piu che mai paura degli accordi e
della collaborazione con lU.R.S.S., poiche la politica degli accordi con lU.R.S.S.
mina le posizioni dei provocatori di guerra e toglie il fondamento alla politica ag-
gressiva di questi signori. Proprio per questo essi sabotano gli accordi gia esistenti,
sconfessano i loro rappresentanti che avevano elaborato insieme con lU.R.S.S. ta-
li accordi, e, in violazione dello Statuto dellOrganizzazione delle Nazioni Unite,
portano la questione al Consiglio di Sicurezza, dove essi hanno una maggioranza
sicura e dove possono  dimostrare  tutto cio che vogliono. Tutto questo per
 dimostrare  limpossibilita di collaborare con lU.R.S.S., per  dimostrare  la

necessita di una nuova guerra e preparare con cio le condizioni per scatenare la
guerra.
La politica degli attuali dirigenti degli Stati Uniti e dellInghilterra e una politica
d aggressione, una politica di scatenamento di una nuova guerra.

Domanda. - E come bisogna giudicare la condotta dei rappresentanti dei sei


Stati membri del Consiglio di Sicurezza: Cina, Canada, Belgio, Argentina, Colom-
bia, Siria?
Risposta - E evidente che questi signori appoggiano la politica di aggressione, la
politica di scatenamento di una nuova guerra.

Domanda. - Come potra finire tutto cio?


Risposta - Cio potra finire soltanto con un vergognoso fallimento dei provocatori
di una nuova guerra. Churchill, il principale provocatore di una nuova guerra, e
gia riuscito a perdere la fiducia della sua nazione e delle forze democratiche di

-78-
19. Risposte al corrispondente della Pravda

tutto il mondo. La stessa sorte attende tutti gli altri provocatori di guerra. Sono
troppo vivi nella memoria gli orrori della recente guerra e troppo grandi le forze
sociali che vogliono la pace, perche i discepoli di Churchill in materia daggressione
possano vincerle e indirizzarle verso una nuova guerra.

-79-
Risposte a Kingsbury Smith

Il 27 gennaio 1949 Kingsbury Smith, direttore generale per lEuropa


dellInternational News Service faceva pervenire a Stalin alcune
domande in merito alla situazione internazionale. In data 30 gennaio
1949 Stalin dava le seguenti risposte

Domanda. - Sarebbe disposto il governo dellU.R.S.S. a prendere in esame, insie-


me con il governo degli Stati Uniti dAmerica, la pubblicazione di una dichiarazione
comune, per confermare che nessuno dei due governi ha intenzione di ricorrere alla
guerra contro laltro?
Risposta. - Il governo sovietico sarebbe disposto a prendere in esame la questione
della pubblicazione di una tale dichiarazione.

Domanda. - Sarebbe disposto il governo dellU R S.S. a prendere, insieme con il


governo degli Stati Uniti dAmerica, delle misure dirette a realizzare questo Patto
di pace, come il disarmo graduale?
Risposta. - Naturalmente il governo dellU.R.S.S. potrebbe collaborare con il
governo degli Stati Uniti dAmerica nellapplicazione di misure dirette a realizzare
un Patto di pace e che portino a un disarmo graduale.

Domanda. - Se i governi degli Stati Uniti dAmerica, del Regno Unito e della
Francia consentissero a rinviare la creazione di uno Stato separato della Germania
occidentale fino alla convocazione di una sessione del Consiglio dei ministri degli
affari esteri dedicata allesame del problema tedesco nel suo insieme, sarebbe di-
sposto il governo dellU.R.S.S. ad abrogare le restrizioni apportate dalle autorita
sovietiche alle comunicazioni tra Berlino e le zone occidentali della Germania?
Risposta. - Se gli Stati Uniti dAmerica, la Gran Bretagna e la Francia osserve-
ranno le condizioni formulate nella terza domanda, il governo sovietico non vede
ostacolo alcuno allabrogazione delle restrizioni apportate al traffico, purche siano

80
20. Risposte a Kingsbury Smith

contemporaneamente abrogate le restrizioni apportate al traffico e al commercio


dalle tre potenze.

Domanda. - Sarebbe disposta Vostra Eccellenza ad incontrarsi con il Presi-


dente Truman in qualsiasi localita accettabile da entrambe le parti per esaminare
la possibilita di stipulare un tale Patto di pace?
Risposta. - Ho gia dichiarato anche in passato che non ho obiezioni da fare a un
incontro.

-81-
Messaggio per la fondazione della
DDR

13 Ottobre 1949

Al Presidente della Repubblica democratica tedesca


Signor Wilhelm Pieck
Al Primo ministro del governo della Repubblica democratica tedesca
Signor Otto Grotewohl

Permettetemi di salutare voi e, nella vostra persona, il popolo tedesco, in oc-


casione della fondazione della Repubblica democratica tedesca e dellelezione del
primo a Presidente e del secondo a Primo ministro della Repubblica democratica
tedesca.
La fondazione di una repubblica tedesca democrativa e pacifica costituisce una
svolta nella storia dEuropa. Non puo esservi dubbio che lesistenza di una Ger-
mania pacifica e democratica, insieme con lesistenza della pacifica Unione Sovie-
tica, esclude la possibilita di nuove guerre in Europa, pone fine agli spargimenti
di sangue in Europa e rende impossibile lasservimento dei paesi europei da parte
degli imperialisti mondiali.
Lesperienza dellultima guerra ha dimostrato che i maggiori sacrifici in questa
guerra sono stati sopportati dai popoli tedesco e sovietico, che questi due popoli
dispongono in Europa del maggior potenziale per il compimento di grandi azioni
di portata mondiale. Se questi due popoli dimostreranno di essere decisi a com-
battere per la pace con la stessa tensione di energie con la quale hanno condotto
la guerra, allora la pace in Europa puo considerarsi assicurata.
In tal modo, gettando le basi di una Germania unita, democratica e pacifica, voi
compite al tempo stesso una grande opera a vantaggio di tutta lEuropa, assicu-
randole una pace stabile.

82
21. Messaggio per la fondazione della DDR

Potete essere certi che, procedendo per questa via e rafforzando la causa della pace,
voi incontrerete la grande simpatia e lappoggio attivo di tutti i popoli del mon-
do, compresi i popoli americano, inglese, francese, polacco, cecoslovacco, italiano,
senza parlare poi del pacifico popolo sovietico.
Vi auguro successo in questo nuovo glorioso cammino.
Viva e prosperi la Germania unita, indipendente,
democratica, pacifica!

-83-
Risposta al Pandit Nehru

15 luglio 1950

Saluto la sua iniziativa di pace. Condivido pienamente il suo punto di vista in


merito allopportunita di una sistemazione pacifica della questione coreana trami-
te il Consiglio di Sicurezza, con la partecipazione obbligatoria delle cinque grandi
potenze, compreso il governo popolare della Cina. Ritengo che per una sollecita
sistemazione della questione coreana sarebbe opportuno ascotare nel Consiglio di
Sicurezza i rappresentanti del popolo coreano.

Rispettosamente
G. STALIN
Primo ministro dellU.R.S.S.

84
Intervista alla Pravda

16 Febbraio 1951

Domanda. - Come valutate la recente dichiarazione del primo ministro inglese


Attlee alla Camera dei Comuni secondo cui, dopo la fine della guerra, lUnione
Sovietica non ha proceduto al disarmo, cioe non ha smobilitato le sue truppe, ma
ha da allora continuamente aumentato le sue forze armate?
Risposta. - Considero questa dichiarazione del primo ministro Attlee come una
calunnia nei confronti dellUnione Sovietica.
A tutto il mondo e noto che dopo la guerra lUnione Sovie tica ha smobilitato le
sue truppe. Come e noto, la smobilitazione venne effettuata in tre fasi: la pri-
ma e la seconda fase nel corso del 1945, e la terza dal maggio al settembre del
1946. Inoltre nel 1946 e nel 1947 venne effettuata la smobilitazione de lle classi
piu anziane dellorganico dellEsercito sovietico, mentre allinizio del 1948 vennero
smobilitate le rimanenti classi anziane.
Tali sono i fatti di pubblico dominio.
Se il primo ministro Atlee fosse forte in scienze finanziarie o economiche egli com-
prenderebbe senza fatica che nessuno Stato, compresa lUnione Sovietica, sarebbe
in grado di sviluppare al massimo le industrie civili, di iniziare grandi costruzioni
quali le centrali idroelettriche sul Volga, sul Dniepr, sullAmu-D aria, che esigono
decine di miliardi di spese di bilancio, di continuare la politica di sistematica ridu-
zione del prezzi dei prodotti di largo consumo, cio che pure esige decine di miliardi
di spese di bilancio, di investire centinaia di miliardi nella ricostruzione delleco-
nomia nazionale distrutta dagli invasori tedeschi e, inoltre e contemporaneamente
a tutto cio, di aumentare le proprie forze armate e sviluppare la propria industria
bellica. Non e difficile comprendere che una simile folle politica porterebbe alla
bancarotta dello Stato. Il primo ministro Attlee dovrebbe sapere per esperienza
propria e per lesperienza degli Stati Uniti che laumento delle forze armate del
paese e la corsa agli armamenti portano allo sviluppo dellindustria bellica, al-

85
23. Intervista alla Pravda

la contrazione dellindustria civile, allarresto dei grandi lavori civili, allaumento


delle imposte, allaumento dei prezzi dei prodotti di largo consumo. E evidente
che se lUnione Sovietica non riduce, ma al contrario sviluppa lindustria civile,
non arresta, ma al contrario sviluppa la costruzione di nuove grandiose centrali
idroelettriche e di sistemi di irrigazione, non sospende, ma al contrario continua la
sua politica di riduzione dei prezzi, essa non puo contemporaneamente potenziare
lindustria bellica e aumentare le proprie forze armate senza correre il rischio di
una bancarotta. E se il primo ministro Attlee, nonostante tutti questi fatti e que-
ste considerazioni scientifiche, continua a ritenere possibile calunniare apertamente
lUnione Sovietica e la sua politica di pace, questo si puo spiegare solo con il fatto
che egli, con queste calunnie contro lUnione Sovietica, pensa di poter giustificare
la corsa agli armamenti attuata oggi dal governo laburista in Inghilterra.
Il primo ministro Attlee ha bisogno della menzogna contro lUnione Sovietica, ha
bisogno di presentare la politica di pace dellUnione Sovietica come aggressiva e di
presentare la politica aggressiva del governo inglese come pacifica, al fine di trarre
in inganno il popolo inglese, di inculcare in esso queste menzogne sullUnione So-
vietica e di trascinarlo in tal modo, con linganno, in una nuova guerra mondiale
organizzata dai circoli dirigenti degli Stati Uniti dAmerica.
Il primo ministro Attlee si presenta come partigiano della pace. Ma se egli e
veramente per la pace, perche ha respinto le proposte dellUnione Sovietica alla
Organizzazione delle Nazioni Unite per limmediata stipulazione di un patto di
pace tra lUnione Sovietica, llnghilterra, gli Stati Uniti dAmerica, la Cina e la
Francia?
Se egli e veramente per la pace, perche ha respinto le proposte dellUnione Sovie-
tica per un immediato inizio della riduzione degli armamenti e per una immediata
interdizione della bomba atomica?
Se egli e veramente per la pace, perche perseguita i partigiani della difesa della
pace, perche ha vietato il Congresso dei difensori della pace in Inghilterra? Forse
la campagna in difesa della pace puo minacciare la sicurezza dellInghilterra?
E chiaro che il primo ministro Attlee non e per il mantenimento della pace ma per
lo scatenamento di una nuova guerra mondiale di aggressione.

Domanda. - Che cosa pensate dellintervento in Corea? In che modo potra


finire?
Risposta. - Se Inghilterra e Stati Uniti dAmerica respingeranno definitivamente
le proposte di pace del governo popolare della Cina la guerra in Corea potra finire

-86-
23. Intervista alla Pravda

soltanto con la sconfitta degli interventisti.

Domanda. - Perche? I generali e gli ufficiali americani e inglesi sono forse


peggiori di quelli cinesi e coreani?
Risposta. - No, essi non sono peggiori. I generali e gli ufficiali americani e inglesi
non sono affatto peggiori dei generali e degli ufficiali di qualsiasi altro paese. Per
quanto riguarda i soldati degli Stati Uniti e dellInghilterra, nella guerra contro la
Germania hitleriana e il Giappone militarista, essi, come e noto, hanno dato unot-
tima prova di se. Allora di che si tratta? Si tratta del fatto che la guerra contro
la Corea e la Cina e considerata dai soldati ingiusta, mentre la guerra contro la
Germania hitleriana e il Giappone militarista era considerata assolutamente giu-
sta. Il fatto e che questa guerra estremamente impopolare fra i soldati americani
e inglesi.
In realta e difficile convincere i soldati che la Cina, la quale non minaccia ne lIn-
ghilterra ne lAmerica e alla quale gli americani hanno sottratto lisola di Formosa,
e laggressore, e che gli Stati Uniti d America, che si sono impadroniti dellisola
di Formosa e che hanno portato le loro truppe ai confini stessi della Cina, sono la
parte che si difende. E difficile convincere i soldati che gli Stati Uniti dAmerica
hanno il diritto di difendere la loro sicurezza sul territorio della Corea e ai confini
della Cina, mentre la Cina e la Corea non hanno il diritto di difendere la loro
sicurezza sul proprio territorio e ai confini del proprio Stato.
Di qui la impopolarita della guerra fra i soldati anglo-americani.
E evidente che i generali e gli ufficiali piu esperti possono essere sconfitti se i sol-
dati considerano la guerra ad essi imposta come profondamente ingiusta e se in
conseguenza di cio essi adempiono i loro doveri al fronte formalmente, senza fede
nella giustezza della loro missione, senza entusiasmo.

Domanda. - Come giudicate la decisione dellOrganizzazione delle Nazioni Unite


che dichiara aggressore la R epubblica Popolare cinese?
Risposta. - La considero una decisione vergognosa. Bisogna davvero perdere gli
ultimi bricioli di coscienza per asserire che gli Stati Uniti dAmerica i quali, im-
possessatisi del territorio cinese dell isola di Formosa, hanno invaso la Corea fino
alla frontiera della Cina, siano la parte aggredita, mentre la Repubblica popolare
cinese, che difende le proprie frontiere e che cerca di riprendere lisola di Formosa
invasa dagli americani, sia laggressore.
LOrganizzazione delle Nazioni Unite, creata come baluardo e salvaguardia della

-87-
23. Intervista alla Pravda

pace, viene trasformata in uno strumento di guerra, in un mezzo per scatenare


una nuova guerra mondiale. Il nucleo aggressivo dellO.N.U. e costituito dai die-
ci paesi membri del Patto nordatlantico daggressione (Stati Uniti, Inghilterra,
Francia, Canada, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Danimarca, Norvegia, Islanda) e
dai venti paesi dellAmerica latina (Argentina, Brasile, Bolivia, Cile, Colombia,
Costarica, Cuba, Repubblica dominicana, Ecuador, Salvador, Guatemala, Haiti,
Honduras,Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Peru,Uruguay, Venezuela). I
rappresentanti di questi paesi sono quelli che attualmente decidono allO.N.U. le
sorti della guerra e della pace. Sono essi che hanno fatto passare allO.N.U. la
vergognosa decisione sull aggressivita della Repubblica popolare cinese.
E caratteristico dello stato di cose attualmente prevalente allO.N.U. il fatto che
ad esempio, la piccola Repubblica dominicana che conta appena due milioni di
abitanti, abbia ora nellO.N.U. lo stesso peso dellIndia e un peso assai maggiore
della Repubblica popolare cinese che e priva del diritto di voto.
In tal modo, trasformandosi in uno strumento della guerra di aggressione, lO.N.U.
cessa in pari tempo di essere una organizzazione mondiale di nazioni aventi pari
diritti. In realta lO.N.U. attualmente non e tanto una organizzazione internazio-
nale quanto una organizzazione per gli americani, che agisce secondo le esigenze
degli aggressori americani. Non soltanto gli Stati Uniti d America e il Canada
aspirano a scatenare una nuova guerra; su questa via si sono messi anche i venti
paesi dellAmerica latina, i cui proprietari fondiari e mercanti sono assetati di una
nuova guerra in qualche parte dellEuropa o dellAsia, per vendere ai paesi bellige-
ranti le loro merci a prezzi esosi e guadagnare milioni in questo affare sanguinoso.
Non e un mistero per nessuno il fatto che i venti rappresentanti dei venti paesi
dellAmerica latina costituiscono attualmente, allO.N.U., lesercito piu compatto
e piu obbediente degli Stati Uniti d America.
LOrganizzazione delle Nazioni Unite si avvia in tal modo sullinglorioso cammino
della Societa delle Nazioni. Con cio essa seppellisce la sua autorita morale e si
condanna alla disgregazione.

Domanda. - Considerate inevitabile una nuova guerra mondiale?


Risposta. - No. Per lo meno nel momento attuale non la si puo considerare ine-
vitabile. Certo, negli Stati Uniti, in Inghilterra, cos come in Francia, vi sono forze
aggressive che sono assetate di una nuova guerra. Esse hanno bisogno della guerra
per realizzare sovrapprofitti, per depredare gli altri paesi. Si tratta dei miliardari
e dei milionari che considerano la guerra come una fonte di entrate che apporta

-88-
23. Intervista alla Pravda

enormi benefici.
Queste forze aggressive hanno nelle loro mani i governi reazionari e sono esse a
dirigerli. Ma al tempo stesso temono i loro popoli, i quali non vogliono una nuova
guerra e desiderano il mantenimento della pace. Percio esse cercano di utilizzare
i governi reazionari per avvolgere in una rete di menzogne i loro popoli, per in-
gannarli, presentando la nuova guerra come una guerra di difesa e la politica di
pace dei paesi amanti della pace come aggressiva . Esse cercano di ingannare i
loro popoli per imporre loro i propri piani aggressivi e coinvolgerli in una nuova
guerra.
Appunto percio esse hanno paura della campagna in difesa della pace, temendo
che essa possa smascherare le mire aggressive dei governi reazionari.
Appunto percio esse hanno fatto fallire le proposte dellUnione Sovietica per la
stipulazione di un patto di pace, per la riduzione degli armamenti, per linterdizio-
ne della bomba atomica, temendo che ladozione di queste proposte faccia fallire i
piani aggressivi dei governi reazionari e renda inutile la corsa agli armamenti .
In che modo finira questa lotta tra le forze aggressive e le forze amanti della pace?
La pace sara salvaguardata e consolidata se i popoli prenderanno nelle proprie ma-
ni la causa della salvaguardia della pace e la difenderanno fino in fondo. La guerra
puo diventare inevitabile se i provocatori di guerra riusciranno ad avviluppare le
masse popolari in una rete di menzogne, a ingannarle e a coinvolgerle in una nuova
guerra mondiale.
Percio una vasta campagna per la salvaguardia della pace, come mezzo per sma-
scherare le criminose macchinazioni dei provocatori di guerra, ha attualmente una
importanza di primo piano.
Per quanto riguarda lUnione Sovietica essa anche in avvenire, continuera a con-
durre inflessibilmente una politica diretta a impedire la guerra e a salvaguardare
la pace.

-89-
Al corrispondente della Pravda sullarma
atomica

6 Ottobre 1951

Domanda. - Che cosa pensate del clamore sollevato recentemente dalla stampa
straniera in relazione allesperimento della bomba atomica effettuato nell Unione
Sovietica?
Risposta - Effettivamente, uno dei tipi di bombe atomiche e stato recentemente
sperimentato nel nostro paese. Esperimenti con bombe atomiche di differente cali-
bro saranno effettuati anche in avvenire, conformemente al piano per la difesa del
nostro paese da un attacco del blocco aggressivo anglo-americano.

Domanda - In relazione allesperimento della bomba atomica, diverse persona-


lita negli Stati Uniti dAmerica vanno diffondendo lallarme e parlano di minaccia
alla sicurezza degli Stati Uniti. Vi e motivo per un tale allarme?
Risposta - Non vi e alcun motivo per un tale allarme.
Le personalita americane non possono ignorare che lUnione Sovietica e non sol-
tanto contraria allimpiego dellarma atomica, ma altres favorevole alla sua inter-
dizione e alla cessazione della sua produzione. Come e noto, lUnione Sovietica ha
piu volte chiesto linterdizione dellarma atomica, ma ha incontrato ogni volta il
rifiuto delle potenze del blocco atlantico. Cio significa che nel caso di un attacco
degli Stati Uniti contro il nostro paese i circoli governativi statunitensi impieghe-
ranno la bomba atomica. E proprio questa circostanza che ha costretto lUnione
Sovietica ad avere larma atomica, al fine di affrontare gli aggressori pienamente
preparata.
Certo, gli aggressori vogliono che lUnione Sovietica sia disarmata in caso di un
loro attacco contro di essa. LUnione Sovietica pero non e daccordo su questo
punto, e pensa che laggressore bisogna affrontarlo pienamente preparati.

90
24. Al corrispondente della Pravda sullarma atomica

Ne consegue che, se gli Stati Uniti non hanno intenzione di attaccare lUnione
Sovietica, lallarme delle personalita americane deve essere considerato infondato
e falso, poiche lUnione Sovietica non intende attaccare ne gli Stati Uniti ne alcun
altro paese.
Le personalita americane sono scontente perche il segreto della bomba atomica e
posseduto non solo dagli Stati Uniti, ma anche da altri paesi, innanzitutto dal-
lUnione Sovietica. Esse vorrebbero che gli Stati Uniti avessero il monopolio della
produzione della bomba atomica, vorrebbero che gli Stati Uniti avessero lillimita-
ta possibilita di intimidire e ricattare gli altri paesi. Ma quale fondamento e quale
diritto essi hanno per pensare cos? L interesse del mantenimento della pace ri-
chiede, forse, un tale monopolio? Non sarebbe piu esatto dire che le cose stanno
proprio allopposto e che proprio linteresse del mantenimento della pace richiede
anzitutto leliminazione di un tale monopolio e, poi, anche lincondizionato divieto
dellarma atomica? Io penso che i fautori della bomba atomica possano accetta-
re linterdizione dellarma atomica solo se vedono che non ne sono piu i monopolisti.

Domanda. - Che cosa pensate in merito al controllo internazionale nel cam-


po dellarma atomica?
Risposta. - LUnione Sovietica e per linterdizione dellarma atomica e per la
cessazione della produzione di tale arma. LUnione Sovietica e per la istituzione
di un controllo internazionale, affinche la decisione di vietare larma atomica, di
cessarne la produzione e di utilizzare le bombe atomiche gia prodotte unicamente
per scopi civili, sia attuata rigorosamente e coscienziosamente. LUnione Sovietica
e proprio per questo genere di controllo.
Le personalita americane parlano anchesse di controllo, ma il loro  control-
lo presuppone non la cessazione della produzione dellarma atomica, bens la
continuazione di una tale produzione in misura proporzionata alla quantita delle
materie prime a disposizione dei singoli paesi. Pertanto, iI controllo  americano
presuppone non gia linterdizione dellarma atomica, ma la legalizzazione e la legit-
timazione di essa. In base ad esso il diritto dei provocatori di guerra di annientare
mediante larma a tomica decine e centinaia di migliaia di pacifici cittadini verreb-
be legalizzato. Non e difficile comprendere che questo non e un controllo, ma una
beffa di controllo, e un inganno alle pacifiche aspirazioni dei popoli. E chiaro che
un simile controllo non puo soddisfare i popoli amanti della pace i quali esigono
linterdizione dellarma atomica e la cessazione della sua produzione.

-91-
Messaggio al popolo giapponese

31 Dicembre 1951
Al signor Kiisi Iwamoto, redattore capo dellAgenzia Kyodo.

Stimato signor K. Iwamoto!


Ho ricevuto la vostra lettera in cui mi si prega di inviare un messaggio di Capo-
danno al popolo giapponese.
Tra gli uomini di Stato sovietici non vige la tradizione che il primo ministro di uno
Stato estero invii i suoi auguri al popolo di un altro Stato. Tuttavia la profonda
simpatia dei popoli dellUnione Sovietica per il popolo giapponese, venutosi a tro-
vare in una grave situazione in seguito alloccupazione straniera, mi induce a fare
uneccezione alla regola e a soddisfare la vostra richiesta.
Prego di trasmettere al popolo giapponese che gli auguro liberta, felicita e pieno
successo nella sua coraggiosa lotta per lindipendenza della propria patria.
I popoli dellUnione Sovietica hanno provato essi stessi nel passato gli orrori del-
loccupazione straniera, alla quale parteciparono anche gli imperialisti giapponesi.
Percio essi comprendono perfettamente le sofferenze del popolo giapponese, nutro-
no per esso profonda simpatia e credono che esso riuscira a conseguire la rinascita
e lindipendenza della propria patria, cos come le hanno conseguite, a suo tempo,
i popoli dell Unione Sovietica.
Auguro agli operai giapponesi la liberazione dalla disoccupazione e dai bassi salari,
la liquidazione degli alti prezzi sui prodotti di largo consumo e successi nella lotta
per il mantenimento della pace.
Auguro ai contadini giapponesi la liberazione dalla mancanza e dallinsufficienza di
terra, la liquidazione delle alte imposte e successi nella lotta per il mantenimento
della pace.
Auguro a tutto il popolo giapponese e ai suoi intellettuali la vittoria completa
delle forze democratiche del Giappone, la ripresa e lascesa della vita economica

92
25. Messaggio al popolo giapponese

del paese, il fiorire della cultura, della scienza e dellarte nazionali e successi nella
lotta per il mantenimento della pace.

Con stima

GIUSEPPE STALIN

-93-
Risposte alle domande di un gruppo
di giornalisti americani

1 Aprile 1952

Domanda. - E una terza guerra mondiale piu vicina nel momento attuale di
quanto non fosse due o tre anni fa?
Risposta. - No, non lo e.

Domanda. - Sarebbe utile un incontro dei capi delle grandi potenze?


Risposta. - Probabilmente sarebbe utile.

Domanda. - Ritenete lattuale momento appropriato per la unificazione della


Germania?
Risposta. - S, lo ritengo.

Domanda. - Su quale base e possibile la coesistenza del capitalismo e del co-


munismo?
Risposta. - La pacifica coesistenza del capitalismo e del comunismo e pienamente
possibile se esiste un reciproco desiderio di collaborare, se si e disposti ad adem-
piere gli impegni presi, se viene osservato il principio delleguaglianza e della non
ingerenza negli affari interni degli altri Stati.

94
Laggravarsi della crisi del sistema
capitalistico mondiale

Da Problemi economici del socialismo nellU.R.S.S., 1 febbraio 1952

La disgregazione del mercato mondiale unico e universale deve considerarsi il ri-


sultato economico piu importante della seconda guerra mondiale e delle sue con-
seguenze economiche. Questa circostanza ha determinato lulteriore approfondi-
mento della crisi generale del sistema capitalistico mondiale.
La seconda guerra mondiale stessa fu generata da questa crisi. Ciascuna delle due
coalizioni capitalistiche, scagliatesi luna contro laltra durante la geurra, contava
di schiacciare lavversario e di conquistare il dominio mondiale. In questo esse
cercavano una via di uscita dalla crisi. Gli Stati Uniti dAmerica contavano di
eliminare la Germania e il Giappone dalla schiera dei loro concorrenti piu perico-
losi, di impadronirsi dei mercati esteri, delle risorse mondiali di materie prime e
conquistare il dominio mondiale.
Ma la guerra non soddisfece queste speranze. E vero, la Germania e il Giappone
furono messi fuori combattimento come concorrenti dei tre principali paesi capi-
talistici: gli Stati Uniti dAmerica, lInghilterra e la Francia. Ma in pari tempo
la Cina e gli altri paesi di democrazia popolare in Europa si staccarono dal siste-
ma capitalistico, formando insieme allUnione Sovietica un unico e potente campo
socialista, opposto al campo del capitalismo. Il risultato economico dellesistenza
di due campi opposti e stato che il mercato mondiale unico e universale si e spez-
zato, per cui abbiamo oggi due mercati mondiali paralleli, anchessi opposti luno
allaltro.
E necessario osservare che gli Stati Uniti dAmerica e lInghilterra con la Francia
hanno favorito essi stessi, naturalmente contro la loro volonta, la formazione e il
consolidamento del nuovo mercato mondiale parallelo. Essi hanno sottoposto a
un blocco economico lUrss, la Cina e i paesi europei di democrazia popolare, che

95
27. Laggravarsi della crisi del sistema capitalistico mondiale

non erano entrati nel sistema del piano Marshall, pensando con cio di soffocarli.
Ma di fatto si e avuto non un soffocamento, bens un consolidamento del nuovo
mercato mondiale.
Certo, lelemento essenziale e dato qui non dal blocco economico, ma dal fatto
che nel periodo dopo la guerra questi paesi si sono avvicinati economicamente e
hanno avviato fra loro una collaborazione economica e una mutua assistenza. Le-
sperienza di questa collaborazione dimostra che nessun paese capitalistico avrebbe
potuto prestare un aiuto cos efficace e tecnicamente qualificato ai paesi di demo-
crazia popolare, come quello che presta loro lUnione Sovietica. Non si tratta solo
del fatto che questo aiuto ha un costo minimo per questi paesi ed e tecnicamente
di primordine. Si tratta, innanzi tutto, del fatto che questa collaborazione si basa
sul desiderio piu sincero di aiutarsi a vicenda e di realizzare uno sviluppo econo-
mico comune. Come risultato, abbiamo ritmi elevati di sviluppo dellindustria in
questi paesi. Si puo affermare con sicurezza che, grazie a questi ritmi di sviluppo
dellindustria, si arrivera rapidamente a ottenere che questi paesi non solo non
abbiano bisogno di importare merci dai paesi capitalistici, ma sentano essi stessi
la necessita di esportare le merci eccedenti della loro produzione.
Ma da questo deriva che la sfera dapplicazione delle forze dei principali paesi ca-
pitalistici (Stati Uniti dAmerica, Inghilterra, Francia) alle risorse mondiali non
si estendera, ma si ridurra; che le condizioni del mercato mondiale di sbocco per
questi paesi peggioreranno e si accentuera la contrazione della produzione per le
aziende di questi paesi. In questo consiste, propriamente, lapprofondirsi della crisi
generale del sistema capitalistico mondiale per quanto riguarda la disgregazione
del mercato mondiale.
Di questo si accorgono anche i capitalisti, perche e difficile non accorgersi della per-
dita di mercati come lUrss e la Cina. Essi si sforzano di superare queste difficolta
con il piano Marshall, con la guerra in Corea, con la corsa degli armamenti, con
la militarizzazione dellindustria. Ma questo ricorda gli annegati che si afferrano a
un fuscello.
In riferimento a questa situazione sono sorte per gli economisti due questioni.
a) Si puo affermare che sia tuttora valida la nota tesi di Stalin sulla relativa sta-
bilita dei mercati nel periodo della crisi generale del capitalismo, enunciata prima
della seconda guerra mondiale?
b) Si puo affermare che sia tuttora valida la nota tesi di Lenin, da lui enunciata
nella primavera del 1916, che, nonostante la putrefazione del capitalismo, nel
suo insieme il capitalismo cresce con un ritmo incomparabilmente piu rapido di

-96-
27. Laggravarsi della crisi del sistema capitalistico mondiale

prima?
Penso che non lo si possa affermare. Le nuove condizioni sorte in legame con la se-
conda guerra mondiale han fatto s che entrambe queste tesi debbano considerarsi
superate.

-97-
Linevitabilita della guerra fra i paesi
capitalistici

Da Problemi economici del socialismo nellU.R.S.S., 1 febbraio 1952

Alcuni compagni affermano che in seguito allo sviluppo delle nuove condizioni in-
ternazionali dopo la seconda guerra mondiale, le guerre fra i paesi capitalistici
hanno cessato di essere inevitabili. Essi ritengono che i contrasti fra il campo
del socialismo e il campo del capitalismo siano piu forti dei contrasti fra i paesi
capitalistici; che gli Stati Uniti dAmerica abbiano sufficientemente soggiogato gli
altri paesi capitalistici per impedire che essi combattano fra loro e si indeboliscano
a vicenda; che gli uomini piu intelligenti del capitalismo siano stati abbastanza
istruiti dallesperienza delle due guerre mondiali, che hanno inflitto s gravi danni
a tutto il mondo capitalistico, per permettersi di trascinare nuovamente i paesi ca-
pitalistici in una guerra fra loro, - che, in considerazione di tutto questo, le guerre
tra i paesi capitalistici abbiano cessato di essere inevitabili.
Questi compagni sbagliano. Essi vedono i fenomeni esteriori, che affiorano alla
superficie, ma non vedono le forze profonde, le quali, anche se per un momento
agiscono senza farsi notare, determineranno tuttavia il corso degli avvenimenti.
Esteriormente tutto sembrerebbe andare ottimamente: gli Stati Uniti dAme-
rica hanno messo al passo la Europa occidentale, il Giappone e gli altri paesi
capitalistici; la Germania (occidentale), lInghilterra, la Francia, lItalia, il Giap-
pone, caduti tra gli artigli degli Stati Uniti di America, eseguono docilmente gli
ordini degli Stati Uniti. Ma sarebbe errato pensare che questo andare  ottima-
mente  possa mantenersi  nei secoli dei secoli , che questi paesi sopporteranno
senza fine il dominio e loppressione degli Stati Uniti dAmerica, che essi non ten-
teranno di sottrarsi alla schiavitu americana e di porsi sulla strada di uno sviluppo
autonomo.
Prendiamo prima di tutto lInghilterra e la Francia. Non vi e dubbio che le materie

98
28. Linevitabilita della guerra fra i paesi capitalistici

prime a buon mercato e i mercati di sbocco assicurati hanno per essi unimportanza
di primordine. Si puo ammettere che essi sopporteranno senza fine la situazio-
ne attuale, in cui gli americani, con il pretesto di aiutarli mediante il  piano
Marshall , si istallano nelleconomia dellInghilterra e della Francia, cercando di
trasformarla in una appendice delleconomia degli Stati Uniti dAmerica; in cui
il capitale americano si impadronisce delle materie prime e dei mercati di sbocco
delle colonie anglo-francesi, preparando cos una catastrofe per gli alti profitti dei
capitalisti anglo-francesi? Non sarebbe piu giusto dire che lInghilterra capitalisti-
ca, e dopo di essa anche la Francia capitalistica, saranno costrette in fin dei conti
a svincolarsi dalla stretta degli Stati Uniti dAmerica e a entrare in conflitto con
essi per assicurarsi una situazione autonoma e, naturalmente, alti profitti?
Passiamo ai principali paesi vinti, alla Germania (occidentale), al Giappone. Que-
sti paesi trascinano oggi una misera esistenza sotto lo stivale dellimperialismo ame-
ricano. La loro industria e lagricoltura, il loro commercio, la loro politica interna
ed esterna, tutta la loro esistenza e avvinta dalle catene del regime americano
di occupazione. Ma questi paesi erano ancora ieri grandi potenze imperialistiche,
che scossero le basi del dominio dellInghilterra, degli Stati Uniti dAmerica e della
Francia in Europa e in Asia. Pensare che questi paesi non tenteranno nuovamente
di rimettersi in piedi, di infrangere il regime degli Stati Uniti dAmerica e porsi
sulla strada dello sviluppo autonomo significa credere nei miracoli.
Si dice che i contrasti tra il capitalismo e il socialismo sono piu forti che i contrasti
fra i paesi capitalistici. Teoricamente, certo, questo e vero. e vero non solo oggi,
ai nostri giorni, ma era vero anche alla vigilia della seconda guerra mondiale. E
lo capivano, in maggiore o minore misura, anche i dirigenti dei paesi capitalistici.
Eppure la seconda guerra mondiale non incomincio con la guerra contro lUrss, ma
con la guerra fra i paesi capitalistici. Perche? Perche, in primo luogo, la guerra
contro la Urss, in quanto guerra contro il paese del socialismo, e piu pericolosa
per il capitalismo della guerra fra i paesi capitalistici, giacche mentre la guerra
fra i paesi capitalistici pone solo la questione del predominio di determinati paesi
capitalistici su altri paesi capitalistici, la guera contro lUrss deve invece necessa-
riamente porre la questione dellesistenza del capitalismo stesso. In secondo luogo,
perche i capitalisti, sebbene a scopo di propaganda facciano chiasso circa la
aggressivita dellUnione Sovietica, non credono essi stessi a questa aggressivita,
poiche tengono conto della politica pacifica dellUnione Sovietica e sanno che lU-
nione Sovietica non attacchera, dal canto suo, i paesi capitalistici.
Anche dopo la prima guerra mondiale si riteneva che la Germania fosse stata

-99-
28. Linevitabilita della guerra fra i paesi capitalistici

definitivamente messa fuori combattimento, cos come alcuni compagni pensano


oggi che siano stati messi definitivamente fuori combattimento il Giappone e la
Germania. Anche allora sulla stampa si parlava e faceva chiasso circa il fatto
che gli Stati Uniti dAmerica avevano messo al passo lEuropa, che la Germania
non avrebbe piu potuto rimettersi in piedi, che non ci dovevano piu essere guerre
fra i paesi capitalistici. Ma cionondimeno la Germania, a distanza di circa 15-
20 anni dalla sua sconfitta, si risollevo e si rimise in piedi come grande potenza,
sottraendosi alla schiavitu e prendendo il cammino di uno sviluppo autonomo. e
significativo inoltre che nessu altro se non lInghilterra e gli Stati Uniti dAmeri-
ca avevano aiutato la Germania a risollevarsi economicamente e ad accrescere il
proprio potenziale economico e militare. Naturalmente, gli Stati Uniti dAmerica
e lInghilterra, aiutando la Germania a risollevarsi economicamente, miravano a
rivolgere contro lUnione Sovietica la Germania risollevata, a servirsene contro il
paese del socialismo. Ma la Germania diresse le sue forze innanzi tutto contro il
blocco anglo-franco-americano, e quando la Germania hitleriana dichiaro guerra
allUnione Sovietica, il blocco anglo-franco-americano non solo non si associo al-
la Germania hitleriana, ma, al contrario, fu costretto a entrare in coalizione con
lUrss contro la Germania hitleriana.
Per conseguenza, la lotta dei paesi capitalistici per i mercati e il desiderio di som-
mergere i propri concorrenti si rivelarono praticamente piu forti che i contrasti fra
il campo dei capitalisti e il campo del socialismo.
Si domanda: quale garanzia esiste che la Germania e il Giappone non si rimettano
nuovamente in piedi e non tentino di sottrarsi dalla schiavitu americana e di vivere
una propria vita autonoma? Penso che non esistano garanzie di questo genere.
Ma da cio deriva che linevitabilita delle guerre fra i paesi capitalistici continua a
sussistere.
Si dice che la tesi di Lenin secondo cui limperialismo genera inevitabilmente le
guerre deve considerarsi superata, perche attualmente si sono sviluppate potenti
forze popolari che agiscono in difesa della pace, contro una nuova guerra mondiale.
Questo non e vero.
Lattuale movimento per la pace ha lo scopo di sollevare le masse popolari alla
lotta per mantenere la pace, per scongiurare una nuova gerra mondiale. Per con-
seguenza, esso non persegue lo scopo di rovesciare il capitalismo e di istaurare il
socialismo, - esso si limita a perseguire i fini democratici della lotta per mantenere
la pace. Sotto questo aspetto lauttuale movimento per mantenere la pace si di-
stingue dal movimento svoltosi durante la prima guerra mondiale per trasformare

-100-
28. Linevitabilita della guerra fra i paesi capitalistici

la guerra imperialistica in guerra civile, giacche questo ultimo movimento andava


oltre e perseguiva fini socialisti.
Puo darsi che, per un concorso di circostanze, la lotta per la pace si sviluppi in
certe zone trasformandosi in lotta per il socialismo, ma questo non sarebbe piu
lattuale movimento per la pace, bens un movimento per rovesciare il capitalismo.
La cosa piu probabile e che lattuale movimento per la pace, inteso come movi-
mento per mantenere la pace, in caso di successo portera a scongiurare una guerra
determinata, a rinviarla per un certo tempo, a mantenere per un certo tempo
una pace determinata, a costringere alle dimissioni un governo guerrafondaio so-
stituendolo con un altro governo, disposto a salvaguardare per un certo tempo la
pace. Questa, naturalmente, e una cosa buona. Anzi, e una cosa ottima. Tuttavia
questo non basta per eliminare linevitabilita delle guerre fra i paesi capitalistici.
Non basta, perche, nonostante tutti questi successi del movimento per la difesa
della pace, limperialismo continua a sussistere, conserva le sue forze, - e per con-
seguenza, continua a sussistere linevitabilita delle guerre.
Per eliminare linevitabilita delle guerre, e necessario distruggere limperialismo.

-101-
Discorso al XIX congresso del PCUS

14 Ottobre 1952

Compagni!

Permettetemi di esprimere a nome del nostro congresso a tutti i partiti e rag-


gruppamenti fratelli, i cui rappresentanti hanno onorato il nostro congresso con la
loro presenza o che hanno fatto pervenire al congresso messaggi di saluto, il rin-
graziamento per gli amichevoli saluti, per gli auguri di successo, per la loro fiducia.
Ci e particolarmente cara questa fiducia, che significa da parte loro precisa volonta
di appoggiare il nostro partito nella lotta per un luminoso avvenire dei popoli,
nella sua lotta contro la guerra, nella sua lotta per il mantenimento della pace.
Sarebbe un errore pensare che il nostro partito, divenuto una forza potente, non
abbia piu bisogno di appoggio. Questo non e vero. Il nostro partito, il nostro paese
sempre ebbero e avranno bisogno della fiducia, della simpatia e dellappoggio dei
popoli fratelli degli altri paesi. La particolarita di questo appoggio consiste nel
fatto che ogni appoggio alle pacifiche aspirazioni del nostro partito nel suo sforzo
per il mantenimento della pace da parte di qualsiasi partito fratello, significa, nel
medesimo tempo, un appoggio dato da quello stesso partito al proprio popolo nella
sua lotta per il mantenimento della pace.
Quando gli operai inglesi, nel 1918-1919, durante lintervento armato della bor-
ghesia inglese contro lUnione Sovietica, organizzarono la lotta contro la guerra,
con la parola dordine Giu le mani dalla Russia, questo fu in primo luogo un
appoggio alla lotta del loro popolo per la pace e, in secondo luogo, un appoggio
allUnione Sovietica.
Quando il compagno Thorez o il compagno Togliatti dichiararono che i loro popoli
non faranno la guerra contro i popoli dellUnione Sovietica, questo e in primo luogo
un appoggio agli operai e ai contadini di Francia e dItalia che lottano per la pace
e, in secondo luogo, un appoggio alle aspirazioni pacifiche dellUnione Sovietica.

102
29. Discorso al XIX congresso del PCUS

Il carattere particolare di questappoggio reciproco si spiega con il fatto che gli


interessi del nostro partito non solo non sono in contraddizione, al contrario si fon-
dono con gli interessi dei popoli amanti della pace. Per quanto concerne lUnione
Sovietica, i suoi interessi sono inseparabili in generale dalla causa della pace in
tutto il mondo.
Naturalmente il nostro partito non puo rimanere in debito verso i partiti fratelli,
ed esso stesso deve dare a sua volta il suo appoggio a loro e ai loro popoli, nella
loro lotta per la liberazione, nella loro lotta per il mantenimento della pace. Come
noto, il nostro partito agisce cos.
Dopo che il nostro partito ebbe preso il potere nel 1917 ed ebbe adottato una
serie di misure concrete per la liquidazione delloppressione dei capitalisti e dei
grandi proprietari fondiari, i rappresentanti dei partiti fratelli furono orgogliosi
del coraggio e dei successi del nostro partito e gli diedero il titolo di reparto
dassalto del movimento operaio rivoluzionarlo mondiale. Con cio essi esprime-
vano la speranza che i successi del reparto dassalto avrebbero reso meno grave
la situazione dei popoli che si trovavano ancora sotto il giogo del capitalismo. Io
penso che il nostro partito ha corrisposto a tali speranze, particolarmente durante
il periodo della seconda guerra mondiale, quando lUnione Sovietica annientando
la tirannide fascista tedesca e giapponese, ha liberato i popoli dellEuropa e del-
lAsia dalla minaccia della schiavitu fascista. Certo, era molto difficile adempiere
questo compito donore, quando il reparto dassalto era il solo, lunico, quando
doveva adempiere a questo compito di avanguardia quasi solo. Ma oggi non e piu
cos; oggi la situazione e completamente diversa. Oggi, che dalla Cina alla Corea,
dalla Cecoslovacchia allUngheria sono sorti nuovi  reparti dassalto  - i paesi di
democrazia popolare - oggi e diventato piu facile per 11 nostro partito condurre la
sua lotta e anche il lavoro procede con maggiore slancio.
Una particolare attenzione meritano quei partiti comunisti, democratici, operai e
contadini che non sono ancora giunti al potere e continuano a lavorare sotto il
tallone delle draconiane leggi borghesi. Per essi, evidentemente, il lavoro e molto
piu difficile. Tuttavia il loro lavoro non e cos difficile come fu per noi comunisti
russi, sotto il regime zarista, quando il piu piccolo movimento in avanti veniva
considerato come il piu grave dei delitti. Tuttavia i comunisti russi hanno tenuto
duro, non hanno avuto paura delle difficolta e hanno ottenuto la vittoria. La stessa
cosa avverra per questi partiti.
Perche il lavoro di questi partiti non sara cos difficile come quello dei comunisti
russi allepoca dello zarismo?

-103-
29. Discorso al XIX congresso del PCUS

In primo luogo, perche essi hanno di fronte a se lesempio di lotte e di successi come
quelli dellUnione Sovietica e delle democrazie popolari. Di conseguenza possono
trarre insegnamento dagli errori e dai successi di questi paesi e rendere cos piu
facile il proprio lavoro.
In secondo luogo perche la stessa borghesia - il nemico principale del movimento
di liberazione - e divenuta unaltra, si e trasformata in modo molto profondo, e
divenuta piu reazionaria, ha perso i legami col popolo e, di conseguenza, si e inde-
bolita. Si comprende che questo fatto deve rendere piu facile lazione dei partiti
comunisti e dei partiti democratici.
Prima, la borghesia si permetteva di fare del liberalismo, difendeva le liberta
democratico-borghesi e, in tal modo, si creava una popolarita. Oggi del libera-
lismo non e rimasta traccia: non vi e piu liberta individuale e i diritti della
persona sono riconosciuti solo a chi ha il capitale, mentre tutti gli altri cittadini
sono considerati come grezzo materiale umano, buono soltanto per essere sfrutta-
to.
Viene calpestato il principio delluguaglianza dei diritti degli uomini e delle na-
zioni: esso e sostituito dal principio dei pieni diritti solo per la minoranza degli
sfruttatori e dalla mancanza di diritti per la maggioranza sfruttata dei cittadini.
La bandiera delle liberta democratico-borghesi la borghesia lha buttata a mare;
io penso che tocca a voi, rappresentanti dei partiti comunisti e democratici, di
risollevarla e portarla avanti, se volete raggruppare attorno a voi la maggioranza
del popolo. Non vi e nessun altro che la possa levare in alto.
Prima, la borghesia era considerata la guida della nazione: essa difendeva i diritti
e lindipendenza della nazione e li poneva al di sopra di tutto. Ora non vi e piu
traccia del  principio nazionale , oggi la borghesia vende i diritti e lindipenden-
za della nazione per dei dollari.
La bandiera della indipendenza nazionale e della sovranita nazionale e stata get-
tata a mare: non vi e dubbio che questa bandiera tocchera a voi di risollevarla
e portarla in avanti, a voi rappresentanti dei partiti comunisti e democratici, se
volete essere i patrioti del vostro paese, se volete essere la forza dirigente della
nazione. Non vi e nessun altro che la possa levare in alto.
Tale e oggi la situazione.
Si comprende che tutte queste circostanze devono rendere piu facile il lavoro dei
partiti comunisti e democratici, che non sono ancora giunti al potere. Di conse-
guenza ci sono tutte le condizioni per prevedere il successo e la vittoria del partiti
fratelli nei paesi dove domina ancora il capitalismo.

-104-
29. Discorso al XIX congresso del PCUS

Viva i nostri partiti fratelli!


Lunga vita e salute ai dirigenti dei partiti fratelli!
Viva la pace fra i popoli!
Abbasso i fomentatori di guerra!

-105-
Risposte a James Reston

Le risposte furono date al Reston, corrispondente diplomatico del New


York Times, il 21 dicembre 1952

Domanda. - Con lavvicinarsi dellanno nuovo, con linizio della nuova ammi-
nistrazione negli Stati Uniti, e ancora vostro convincimento che lUnione delle
Repubbliche Socialiste Sovietiche e gli Stati Uniti possano vivere pacificamente
negli anni venturi?
Risposta. - Continuo a credere che la guerra fra gli Stati Uniti dAmerica e
lUnione Sovietica non possa considerarsi inevitabile e che i nostri paesi possano
continuare a vivere in pace.

Domanda. - Dove sono secondo il vostro giudizio le cause della presente ten-
sione internazionale?
Risposta. - In ogni luogo e in ogni cosa, dove le azioni aggressive della politica
della guerra fredda, diretta contro IUnione Sovietica, trovano la loro espressio-
ne.

Domanda. - Accogliereste favorevolmente trattative diplomatiche con i rap-


presentanti della nuova amministrazione Eisenhower per esaminare le possibilita
di un incontro fra voi e il generale Eisenhower allo scopo di alleviare la tensione
internazionale?
Risposta. - Considero favorevolmente una tale proposta.

Domanda. - Collaborereste a qualsiasi nuova iniziativa diplomatica intesa a


porre termine alla guerra in Corea?
Risposta. - Consento a collaborare perche lU.R.S.S. e interessata a liquidare la
guerra in Corea.

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