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v 1953 v
Indice
Prefazione 1
7 Intervista di Gilmore 38
I
Indice
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Prefazione
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Prefazione
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Prefazione
e vero che la guerra sia connaturata con la societa umana. La guerra e insita
nella societa capitalistica, e limperialismo che genera inevitabilmente le guerre,
ma questa inevitabilita delle guerre puo essere anch essa eliminata distruggendo
limperialismo.
La profonda analisi scientifica fatta da Stalin sulle leggi che regolano limperialismo
nellepoca della crisi generale del capitalismo, sulla disgregazionedel mercato unico
e universale (circostanza che ha determinato lulteriore approfondimento della crisi
generale del capitalismo), sulle cause che generano le guerre, lo smascheramento
fatto da Stalin dei provocatori di guerra, tutta lattivita dello Stato sovietico nel
campo internazionale durante i 35 anni della sua esistenza, hanno contribuito ad
aprire gli occhi a milioni di lavoratori, a larghi strati delle masse popolari sulle
cause delle guerre, sui loro fautori e sulla lotta che i lavoratori devono condurre se
vogliono non soltanto impedire temporaneamente la guerra, ma eliminare linevi-
tabilita delle guerre.
Grazie a Stalin tutti gli uomini in buona fede sono oggi armati per condurre con
successo la lotta per la pace.
Quanto ai rapporti tra il mondo del socialismo e quello capitalista, Stalin nelle
interviste a Gilmore, ad Alexander Werth, ad Elliot Roosevelt, ad Harold Stassen,
alla Pravda, nelle risposte a Henry Wallace ed a Kingsbury Smith. ed in altri
scritti qui pubblicati non solo ha affermato, ma ha dimostrato che e possibile la
coesistenza dei due sistemi, ed ha respinto lassurdita della guerra inevitabile tra
di essi.
L Unione Sovietica ha sempre posto alla base della sua politica questo principio.
Esso costituisce la dottrina ufficiale dello Stato sovietico. Stalin ha dimostrato
non solo la possibilita della coesistenza, ma della collaborazione tra i due sistemi
facendo rilevare che se ce desiderio di collaborare, la collaborazione e assolu-
tamente possibile tra sistemi economici differenti; se invece non ce desiderio di
collaborare allora anche se i sistemi economici sono gli stessi, gli Stati e i popoli
possono dilaniarsi reciprocamente.
Stassen non era il solo che aveva creduto di cogliere Stalin in contraddizione con
quanto si diceva avesse altre volte (prima della seconda guerra mondiale) afferma-
to circa limpossibilita della collaborazione tra i due sistemi. Stalin ha risposto e
dimostrato che in nessun caso egli ha potuto dire che due sistemi differenti non
possono collaborare. Ha ricordato che Lenin e stato il primo ad esprimere lidea
della collaborazione tra i due sistemi differenti e che non ce nessun motivo perche
tale prezioso insegnamento debba essere riveduto od accantonato. Tale principio
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Prefazione
rimane valido anche nella nuova situazione creatasi dopo la seconda guerra mon-
diale, anche nella situazione in cui e stato da Stalin ribadito.
Noi non ci siamo mai allontanati e non ci allontaneremo mai dagli insegnamenti
di Lenin ha detto Stalin. Senzaltro ha ammesso come possibile che egli, Stalin,
abbia detto che uno dei sistemi, per esempio il sistema capitalistico, non voleva
collaborare, ma cio si riferiva ai desideri e non alle possibilita di collaborare.
In politica si deve sempre distinguere tra i desideri e le possibilita. Tra due sistemi,
ha detto Stalin, vi e sempre la possibilita di collaborare, ma non sempre ve ne il
desiderio.
Particolarmente inportante per noi italiani e il richiamo che Stalin fa a tenere
presente che prima di attaccare i guerrafondai dei principali Stati fascisti, la Ger-
mania, litalia, il Giappone avevano distrutto nei loro paesi gli ultimi resti delle
liberta democratico-borghesi. Si e conclusa da noi in questi giorni la prima fase
della battaglia contro la legge elettorale truffa che giustamente e stata definita una
legge di guerra dettata dallo straniero e dai suoi interessi . Cos e stata definita
perche tale legge mira a limitare ed a sopprimere le liberta democratiche allo sco-
po di preparare il paese alla guerra, perche mira a creare un Parlamento fantoccio
pronto ad approvare qualsiasi avventura, qualsiasi esigenza imposta dallimperia-
lismo americano.
La crociata contro le Costituzioni democratico-borghesi, condotta in tutti i paesi
aderenti al blocco atlantico, ha uno scopo ben preciso: assicurare ai circoli gover-
nativi reazionari di questi Stati ogni liberta dazione per una guerra di aggressione
agli ordini degli imperialisti americani.
Gli scritti qui raccolti hanno come argomento fondamentale la pace, la possibi-
lita di condurre con successo la lotta per salvare la pace, ma essi da soli sono
sufficienti a rivelare lo spirito enclopedico di Stalin, la sua grande forza Come uo-
mo di scienza.
Stalin ha costruito il socialismo in una sesta parte del mondo. Questopera gigan-
tesca che non ha nulla a che fare con le costruzioni immaginarie e romanzesche
dei sociologhi del secolo scorso si e realizzata con il concorso di milioni di uomini.
Alla realizzazione di questopera hanno confluito tutte le attivita degli uomini che
hanno trasformato la steppa, deviato il corso dei fiumi, costruito lindustria pesan-
te, meccanizzata lagricoltura, elettrificato il paese, applicata la chimica, utilizzata
lenergia atomica, organizzati i migliori cittadini nel partito comunista, insegnata
la storia del Partito comunista bolscevico. Si tratta di attivita diverse e complesse:
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Prefazione
le une hanno oggetto la natura, le altre hunno per oggetto gli uomini. Stalin che ha
diretto questo gigantesco movimento ha dovuto presiedere ed occuparsi di queste
attivita che presuppongono la conoscenza delleconomia, della storia, delle scienze
naturali.
L economia, la storia, le scienze naturali costituiscono nella societa socialista gli
elementi di una scienza fondamentale: la scienza delledificazione del socialismo,
la scienza definita da Stalin della vittoria del comunismo.
Il rigore scientifico staliniano e un rigore completamente e coscientemente obbiet-
tivo che rimane sempre fedele allo scopo che la realta pone e che solo mette in
moto lazione trasformatrice della classe operaia e dei lavoratori.
Qui sta il segreto dellefficacia della politica staliniana, qui sta il segreto delle
grandi vittorie conseguite da Stalin e dal Partito comunista dellUnione Sovietica,
qui sta lorigine e la spiegazione dellimmenso contributo portato da Stalin allo
sviluppo della dottrina marxista in ogni campo e allo sviluppo della stessa scienza
militare.
Tra gli scritti qui raccolti ve ne sono alcuni di sommo interesse per quanto riguar-
da lo studio delle cose militari. Nella lettera in risposta al colonnello Razin Stalin
critica con grande maestria la dottrina militare di Clausewitz considerata prima
dallora nel campo borghese lespressione piu alta della scienza militare.
Non si puo progredire - scrive Stalin - e fare progredire la scienza senza sotto-
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Prefazione
zioni, anche se appoggiate sulle teorie di Clausewitz, non potevano che portare i
generali hitleriani alla sconfitta.
Nel discorso agli elettori di Mosca ed in alcuni proclami all Esercito rosso pub-
blicati in questo volume, Stalin traccia un bilancio della guerra vinta dallUnione
Sovietica con unanalisi approfondita che non si limita ad alcune considerazioni
generali sui risultati principali, ma va concretamente al fondo delle cose mettendo
in luce tutti gli elementi atti a spiegare ed a far comprendere i motivi, il significa-
to della grande vittoria sovietica e la SUa portata storica. In questa analisi vi e
la dimostrazione che una simile vittoria sarebbe stata impossibile senza il regime
sociale sovietico che ha provato cos la sua forza e la sua superiorita sul regime
capitalista; la vittoria sarebbe stata impossibile senza il partito comunista, non
sarebbe stata possibile senza una lunga, preliminare preparazione di tutto il paese
alla difesa attiva.
Lattaccamento del popolo sovietico alla patria socialista, il coraggio e leroismo
da soli non sarebbero bastati, sarebbero stati insufficienti a conquistare la vittoria.
LUnione Sovietica alla vigilia della guerra disponeva gia del minimo indispensabi-
le di risorse materiali occorrenti per sostenere lurto dellaggressore, per batterlo e
sconfiggerlo in pieno. E questo grazie soprattutto alla genialita, alla preveggenza
di Stalin ed alla sua impostazione di quei piani quinquennali che crearono le con-
dizioni per la difesa, la controffensiva e la vittoria del grande paese del socialismo.
In base a quei piani uno dei piu arretrati paesi agricoli fu trasformato nel corso
di tredici anni in un grande paese industriale, nel paese economicamente e social-
mente piu sviluppato del mondo.
Stalin dimostra ccme il metodo sovietico di industrializzazione si differenzia com-
pletamente dal metodo di industrializzazione capitalista. A differenza dei paesi
capitalisti, Stalin e il Partito comunista dellUnione Sovietica cominciarono ad
industrializzare la nazione, sviluppando prima, malgrado le grandi difficolta, lin-
dustria pesante.
In questopera grandiosa Stalin e il partito comunista incontrarono lopposizione
non solo degli uomini arretrati che rifuggono sempre da tutto cio che e nuovo,
ma anche di molti comunisti in vista del partito che, spaventati dalle difficolta,
privi di sufficiente fiducia nelle proprie forze, nelle capacita creative e di lotta del
popolo arretrarono e cercarono di trarre sistematicamente indietro il partito.
Stalin ed il Partito comunista dell Unione Sovietica non cedettero ne alle minac-
ce degli uni, ne ai lamenti degli altri e nonostante tutto andarono avanti sicuri.
Grande lezione questa per i comunisti di tutti i paesi, grande lezione sulla necessita
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Prefazione
assoluta per ogni partito comunista di non sottovalu tare mai le proprie forze, di
non lasciarsi superare dalla situazione, intimidire dal nemico, di non mettersi mai
al rimorchio degli elementi arretrati, di non temere di andare se necessario contro
corrente, di mantenere sempre in ogni situazione la posizione di avanguardia, di
forza dirigente.
In questi, come in tutti gli altri scritti di Stalin, rifulge la sua immensa fiducia
nelle capacita creatrici della classe operaia. Nelle grandi come nelle piccole occa-
sioni, si tratti di un brindisi in occasione di una festa, oppure di un rapporto ad
un congresso, di una direttiva o di un appello al paese, il suo pensiero e sempre
rivolto al popolo ed alla parte piu umile del popolo agli uomini semplici, ordinari
e modesti, alle viti della nostra immensa macchina statale, in tutti i campi della
scienza , della economia e della guerra. Essi sono numerosi, il loro nome e legio-
ne, sono decine di milioni. Sono uomini modesti, di cui nessuno scrive, non hanno
grandi incarichi o gradi elevati, ma sono essi che ci sostengono come le fondamenta
sostengono ledificio.
Rifulge in questi scritti limmensa fiducia di Stalin nella vittoria del comunismo,
la fedelta ai principi, la forza schiacciante della sua logica, lentusiasmo e lardo-
re del combattente, del creatore, la volonta inflessibile che fa sormontare tutte
le difficolta, la fermezza dellacciaio che le prove piu dure non possono intaccare;
in questi scritti emergono la sua calma, la sua energia, la sua umanita, il talen-
to dellorganizzatore che sa unire il pensiero allazione e trarre vantaggio da ogni
possibilita, la vigilanza rivoluzionaria, la lotta implacabile da lui condotta contro
tutti i nemici del popolo, soprattutto emerge il suo genio rivoluzionario.
Le grandi epoche storiche creano i loro geni. Noi non possiamo concepire il mo-
vimento operaio senza Marx ed Engels, non possiamo pensare alla Rivoluzione
dOttobre, alla costruzione del socialismo, senza Lenin e Stalin.
La teoria marxista e la grande forza dei comunisti: essa porta alla conoscenza delle
leggi dello sviluppo della societa, ma non e di tutti - sulla base di tale conoscenza
- comprendere giustamente la complessita dei fenomeni della vita sociale, gli in-
tricati legami e i rapporti tra questi fenomeni, non e dato a tutti saper prevedere
scientifcamente lo sviluppo degli avvenimenti non solo del momento presente, ma
soprattutto del futuro.
Stalin ha detto di Lenin: Nel momento delle svolte brusche indovinava il movi-
mento delle classi, i tratti essenziali della rivoluzione come se li leggesse sul palmo
della mano.
La stessa cosa puo dirsi di Stalin. Egli, come Lenin, ci ha dato degli esempi in-
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Prefazione
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Prefazione
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Prefazione
russo, - 24 maggio 1949 - vi sono stati momenti nel 1941-42 in cui la situazione era
disperata, in cui il nostro esercito ritirandosi abbandonava villaggi e citta. . . .
E nel suo discorso agli elettori di Mosca del 9 febbraio 1946 egli invita i cittadi-
ni sovietici a giudicare in quale misura il partito ha lavorato e lavora bene, egli
batte in breccia lerrata tesi di coloro che sostengono che i vincitori non bisogna
giudicarli, I vincitori, egli afferma, si possono e si devono giudicare, si possono e
si devono criticare e controllare.
Questo volume si chiude con il discorso entusiasmante tenuto da Stalin al XIX
congresso del Partito comunista dellUnione Sovietica.
Alla luce della teoria rivoluzionaria, nello spirito dellinternazionalismo, Stalin in
questo discorso ha indicato a tutti i comunisti lunita grandiosa degli obiettivi
nazionali ed internazionali dei partiti comunisti ed operai di tutti i paesi, ha di-
mostrato che lappoggio dato dai partiti comunisti
degli altri paesi alle aspirazioni pacifiche del Partito comunista dellUnione Sovie-
tica e nello stesso tempo un appoggio dato ai loro rispettivi popoli nella lotta per
il mantenimento della pace.
Stalin ha chiarito per tutti i partiti comunisti, la via da seguire per conquistare la
vittoria, per diventare la forza dirigente delle loro nazioni. Rivolgendo ai partiti
comunisti un saluto che era nello stesso tempo un appello e monito il compagno
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Prefazione
Stalin ha detto:
La bandiera delle liberta democratico-borghesi, la borghesia lha buttata a mare;
PIETRO SECCHIA
5 aprile 1953.
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Messaggio al popolo Sovietico
9 Maggio 1945
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1. Messaggio al popolo Sovietico
Dora innanzi sventolera sullEuropa il grande vessillo della liberta dei popoli e
della pace fra i popoli.
Tre anni or sono Hitler dichiaro pubblicamente che uno dei suoi compiti era di
smembrare la Unione Sovietica e di strapparle il Caucaso, lUcraina, la Bielorus-
sia, i Paesi Baltici e altre regioni. Egli dichiaro apertamente : Noi annienteremo
la Russia, perche non possa mai piu sollevarsi. Cio fu detto tre anni or sono. Ma
le folli idee di Hitler non dovevano realizzarsi, il corso della guerra le ha ridotte
in polvere. In realta e avvenuto qualcosa di diametralmente opposto ai sogni de-
liranti degli hitleriani. La Germania e debellata. Le truppe tedesche capitolano.
LUnione Sovietica celebra la vittoria, pur non proponendosi ne di smembrare, ne
di annientare la Germania.
Compagni! La grande guerra in difesa della patria e terminata con la nostra pie-
na vittoria. Il periodo della guerra in Europa e finito. Comincia il periodo dello
sviluppo pacifico.
Mi felicito con voi per la vittoria, miei cari compatrioti e compatriote!
Gloria al nostro eroico Esercito rosso, che ha difeso lindipendenza della nostra
patria e ha riportato la vittoria sul nemico!
Gloria al nostro grande popolo, gloria al popolo vincitore!
Gloria eterna agli eroi caduti combattendo contro il nemico, immolando la loro
vita per la liberta e la felicita del nostro popolo!
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Brindisi al popolo russo
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Brindisi agli uomini semplici
25 giugno 1945
Non pensate che diro cose straordinarie. Il brindisi che desidero fare e semplice
e comune. Vorrei bere alla salute degli uomini che non hanno grandi incarichi,
che sono di grado modesto; degli uomini che sono considerati come le viti della
grande macchina dello Stato, ma senza i quali tutti noi, marescialli, comandanti
di gruppi darmate, comandanti di armate, non varremmo, oserei dire, un chiodo.
Basta infatti che se ne vada una vite e tutto e finito. Bevo alla salute degli uomini
semplici, comuni e modesti, alle viti della nostra immensa macchina statale, in
tutti i campi della scienza, della economia, della guerra. Essi sono numerosi, il
loro nome e legione, sono decine di milioni. Sono uomini modesti, di cui nessuno
scrive, non hanno grandi incarichi o gradi elevati, ma sono essi che ci sostengono
come le fondamenta sostengono ledificio.
Bevo alla salute di questi uomini, di questi nostri compagni dei quali abbiamo la
piu grande stima.
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Agli elettori della circoscrizione Stalin d
Mosca
9 febbraio 1946
Compagni!
Sono passati otto anni dalle ultime elezioni del Soviet supremo. E stato questo un
periodo ricco di avvenimenti decisivi. I primi quattro anni sono trascorsi in un in-
tenso lavoro del popolo sovietico per la realizzazione del terzo piano quinquennale.
I rimanenti quattro anni sono contrassegnati dagli eventi della guerra contro gli
aggressori tedeschi e giapponesi, dagli eventi della seconda guerra mondiale. Non
vi e dubbio che la guerra e lavvenimento principale di questo periodo.
Sarebbe errato credere che la seconda guerra mondiale sia scoppiata per caso, o in
seguito agli errori di qualche uomo di Stato, benche, indubbiamente, errori se ne
siano commessi. In realta, la guerra e scoppiata come risultato inevitabile dello
sviluppo delle forze economiche e politiche mondiali, sulla base del moderno capi-
talismo monopolistico.
I marxisti hanno dichiarato piu volte che il sistema capitalistico delleconomia
mondiale nasconde in se gli elementi di una crisi generale e di conflitti armati,
e che di conseguenza lo sviluppo del capitalismo mondiale, al tempo nostro, non
procede come un movimento progressivo pianificato e regolare, ma attraverso crisi
e catastrofi militari. Sta di fatto che lo sviluppo ineguale dei paesi capitalistici
porta di solito, con landar del tempo, a una brusca rottura dellequilibrio interno
nel sistema mondiale del capitalismo, in quantoche il gruppo di paesi capitalistici
che si considera meno fornito di materie prime e di mercati di sbocco tenta abitual-
mente di cambiare la situazione e di procedere a una nuova ripartizione delle sfere
dinfluenza a proprio vantaggio, con limpiego delle forze armate. Il risultato e
una scissione del mondo capitalistico in due campi avversi e la guerra tra di loro.
La catastrofe della guerra potrebbe forse essere evitata se vi fosse la possibilita di
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4. Agli elettori della circoscrizione Stalin di Mosca
nuove periodiche ripartizioni delle materie prime e dei mercati di sbocco tra i vari
paesi, a seconda della loro importanza economica, con laccettazione di soluzioni
concordate e pacifiche. Ma nelle attuali condizioni capitalistiche di sviluppo del-
leconomia mondiale cio non e possibile.
Cos, in seguito alla prima crisi del sistema capitalistico delleconomia mondia-
le, scoppio la prima guerra mondiale; in seguito alla seconda crisi, e scoppiata la
seconda guerra mondiale. Evidentemente cio non significa che la seconda guerra
mondiale sia una copia della prima. Al contrario, la seconda guerra mondiale si
differenzia sostanzialmente dalla prima per il suo carattere.
Bisogna tener presente che i principali Stati fascisti - la Germania, il Giappone
e lItalia - prima di aggredire i paesi alleati distrussero allinterno gli ultimi resi-
dui delle liberta democratiche borghesi, instaurando un crudele regime di terrore,
calpestarono il principio della sovranita e del libero sviluppo dei piccoli paesi,
proclamarono che la politica di conquista delle terre altrui era la loro politica e
dichiararono su tutti i toni che miravano al dominio mondiale e alla diffusione del
regime fascista in tutto il mondo. Con la conquista della Cecoslovacchia e delle
regioni centrali della Cina, gli Stati dellAsse mostrarono di essere pronti a tra-
durre in atto la loro minaccia attraverso lasservimento di tutti i popoli amanti
della liberta. Percio la seconda guerra mondiale contro gli Stati dellAsse, a
differenza della prima guerra mondiale, prese sin dallinizio un carattere di guerra
antifascista e di liberazione, uno dei compiti della quale era anche il ristabilimento
delle liberta democratiche.
Lentrata in guerra dellUnione Sovietica contro gli Stati dellAsse non poteva
che rafforzare - e rafforzo effettivamente - il carattere antifascista e di liberazione
della seconda guerra mondiale. Su questo terreno sorse la coalizione antifascista
dellUnione Sovietica, degli Stati Uniti dAmerica, della Gran Bretagna e degli
altri Stati amanti della liberta, coalizione che ebbe poi una parte decisiva nella
sconfitta delle forze armate degli Stati dellAsse.
Cos stanno le cose per quel che riguarda lorigine e il carattere della seconda guer-
ra mondiale.
Oggi, forse, tutti riconoscono che la guerra effettivamente non era e non poteva
essere un fatto fortuito nella vita dei popoli, che essa si trasformo concretamente in
una guerra di popoli per la loro esistenza, che proprio per questo essa non poteva
essere rapida, fulminea.
Per quel che concerne il nostro paese, questa guerra e stata la piu crudele di tutte
le guerre combattute nel corso della storia della nostra patria. Ma la guerra non
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4. Agli elettori della circoscrizione Stalin di Mosca
e stata soltanto una maledizione. Essa e stata anche una grande scuola, un esa-
me e una verifica di tutte le forze del popolo. La guerra ha messo a nudo tutto
quello che avveniva nelle retrovie e sul fronte, ha strappato senza pieta tutti i veli
e le maschere che nascondevano il vero volto degli Stati, dei governi, dei partiti,
portandoli alla ribalta della storia senza maschera, senza belletto, con tutti i loro
difetti e le loro qualita.
La guerra ha sottoposto a una specie di esame il nostro regime sovietico, il nostro
Stato, il nostro governo, il nostro partito comunista e ha tirato le somme del loro
lavoro, come se ci avesse detto: Eccoli, i vostri uomini e le vostre organizzazioni,
le loro opere e i loro giorni, esaminateli con attenzione e date loro a seconda delle
loro opere. Questo e uno dei lati positivi della guerra. Per noi, per gli elettori,
questo fatto ha una grande importanza, perche ci aiuta a valutare rapidamente e
obiettivamente lattivita del partito e dei suoi uomini e a trarne le giuste conclu-
sioni. In altri tempi sarebbe stato necessario studiare i discorsi e i rapporti dei
rappresentanti del partito, analizzarli, confrontare le loro parole con i loro atti,
trarne le conclusioni, ecc. Cio richiede un lavoro complicato e difficile e, per di
piu, senza garanzie di non commettere errori. La cosa e diversa ora che la guerra
e finita, ora che la guerra stessa ha vagliato il lavoro delle nostre organizzazioni e
dei dirigenti e ne ha tratto le conclusioni. e ora molto piu facile, per noi, dare un
giudizio e giungere a giuste conclusioni.
Ebbene, quali sono i risultati?
Ce un risultato fondamentale, dal quale sono scaturiti tutti gli altri. Questo ri-
sultato consiste nel fatto che, alla fine della guerra, i nemici sono stati sconfitti,
mentre noi, assieme ai nostri Alleati, siamo usciti vincitori. Abbiamo terminato la
guerra con una vittoria completa sui nemici: questo e il risultato principale della
guerra. Ma questa e una conclusione troppo generica e non possiamo fermarci qui.
Sconfiggere i nemici in una guerra come la seconda guerra mondiale, che non ha
uguali nella storia dellumanita, significa certamente riportare una vittoria storica,
dimportanza universale. Tutto questo e giusto; ma e generico e non possiamo ac-
contentarcene. Per comprendere il grande significato storico della nostra vittoria,
e indispensabile esaminare la questione in modo concreto.
Come bisogna dunque intendere la nostra vittoria sui nemici, che cosa puo signifi-
care questa vittoria dal punto di vista della situazione e dello sviluppo delle forze
interne del nostro paese?
La nostra vittoria significa, in primo luogo, che ha vinto il nostro regime socia-
le sovietico, che il regime sociale sovietico ha superato con successo la prova del
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4. Agli elettori della circoscrizione Stalin di Mosca
fuoco, nella guerra, e ha dimostrato la sua piena vitalita. Nella stampa stranie-
ra, come noto, si era affermato piu di una volta che il regime sociale sovietico
e unesperienza arrischiata, destinata al fallimento, che il regime sovietico e un
castello di carte senza basi nella vita e imposto al popolo dagli organi della Ceka,
che sarebbe bastata una piccola spinta esterna perche questo castello di carte
crollasse. Oggi possiamo dire che la guerra ha smentito tutte queste affermazioni
della stampa straniera e le ha dimostrate infondate.
La guerra ha dimostrato che il regime sociale sovietico e un vero regime di popolo,
che si e sviluppato nel seno del popolo e gode del suo appoggio potente; che il regi-
me sociale sovietico e una forma di organizzazione della societa pienamente vitale
e stabile. Ormai, anzi, non e piu questione della vitalita o meno del regime sociale
sovietico, perche dopo gli evidenti insegnamenti della guerra non ce scettico che
abbia ancora il coraggio di esprimere dubbi sulla sua vitalita. Si tratta ora del fat-
to che il regime sociale sovietico si e dimostrato piu vitale e piu stabile dei regimi
sociali non sovietici, che il regime sociale sovietico e una forma di organizzazione
della societa migliore di qualsiasi regime sociale non sovietico.
La nostra vittoria significa, in secondo luogo, che ha vinto la nostra struttura
statale sovietica, che il nostro Stato sovietico plurinazionale ha saputo affrontare
tutte le prove della guerra e ha dimostrato la propria vitalita. Eminenti giornalisti
stranieri, come noto, avevano ripetutamente manifestato lopinione che lo Stato
plurinazionale sovietico fosse una costruzione artificiale e non vitale, che in caso,
di complicazioni qualsiasi il crollo dellUnione Sovietica sarebbe stato inevitabile,
che allUnione Sovietica sarebbe toccata la sorte dellImpero Austro-Ungarico. Ora
possiamo dire che la guerra ha smentito queste affermazioni della stampa stranie-
ra, dimostrandole prive di ogni fondamento.
La guerra ha dimostrato che la struttura statale plurinazionale sovietica ha su-
perato la prova con successo, si e rafforzata ancora di piu durante la guerra e si
e dimostrata pienamente vitale. Quei signori non avevano capito che il paragone
collImpero Austro-Ungarico era infondato, perche il nostro Stato plurinazionale
non e sorto su una base borghese, che alimenta sentimenti di sfiducia e di inimicizia
nazionale, ma su una base sovietica, che promuove invece sentimenti di amicizia e
di collaborazione fraterna tra i popoli del nostro Stato.
Del resto, dopo gli insegnamenti della guerra, questi signori non osano piu negare
la vitalita della struttura statale sovietica. Non e piu questione della vitalita della
struttura statale sovietica, perche questa vitalita non ammette dubbi. Si tratta
ora del fatto che la struttura statale sovietica si e dimostrata un modello di Stato
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4. Agli elettori della circoscrizione Stalin di Mosca
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4. Agli elettori della circoscrizione Stalin di Mosca
preparazione preventiva di tutto il Paese alla difesa attiva. Non meno errato sareb-
be credere che una tale preparazione fosse possibile in un breve periodo di tempo,
in tre o quattro anni. Sarebbe ancora piu errato affermare che abbiamo ottenuto la
vittoria solo grazie al coraggio delle nostre truppe. Senza coraggio evidentemente
sarebbe stato impossibile ottenere la vittoria. Ma il solo coraggio non e sufficiente
per abbattere un nemico che ha un esercito numeroso, un armamento di primor-
dine, quadri di ufficiali ben preparati e rifornimenti bene organizzati.
Per far fronte allattacco di un tale nemico, per respingerlo e poi infliggerli una
completa sconfitta, era necessario, oltre al coraggio incomparabile delle nostre
truppe, disporre di un armamento modernissimo, in quantita sufficiente, e di ri-
fornimenti bene organizzati, anchessi in quantita sufficiente. Ma per questo era
necessario avere - e in quantita sufficiente - alcune cose elementari, come il metallo
per produrre le armi, le munizioni e lattrezzatura delle officine, il combustibile
per assicurare il lavoro delle industrie e dei trasporti, il cotone per la confezione
del vestiario, il grano per il vettovagliamento dellesercito.
Si puo affermare che prima di entrare nella seconda guerra mondiale il nostro pae-
se disponesse gia delle possibilita materiali minime indispensabili per soddisfare
fondamentalmente a queste necessita?
Credo che lo si possa affermare. Per ottenere questo grandioso risultato e stato
necessario realizzare tre piani quinquennali di sviluppo della economia nazionale.
Sono appunto i tre piani quinquennali che ci hanno permesso di creare queste pos-
sibilita materiali. In ogni caso, a questo riguardo, la situazione del nostro paese,
prima della seconda guerra mondiale, nel 1940, era di parecchie volte migliore che
non prima della precedente guerra mondiale, nel 1913.
Di quali possibilita materiali disponeva il nostro paese prima della seconda guerra
mondiale?
Per aiutarci nellesame della questione, dovro qui fare un breve resoconto dellat-
tivita del partito comunista per la preparazione del nostro paese alla difesa attiva.
Se prendiamo i dati per il 1940 - alla vigilia della seconda guerra mondiale - e li
confrontiamo con quelli del 1913 - alla vigilia della prima guerra mondiale - otter-
remo il quadro seguente: Durante il 1913 nel nostro paese si produssero 4.220.000
tonn. di ghisa, 4.230.000 tonn. di acciaio, 29 milioni di tonn. di carbone, 9 milioni
di tonn. di nafta, 21.600.000 tonn. di grano mercantile, 740.000 tonn. di cotone
grezzo. Queste erano le possibilita materiali del nostro paese quando esso entro
nella prima guerra mondiale. Questa era la base economica della vecchia Russia,
che poteva essere utilizzata per la condotta della guerra.
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4. Agli elettori della circoscrizione Stalin di Mosca
Quanto al 1940, nel corso di quellanno si produssero nel nostro paese 15 milioni
di tonn. di ghisa, cioe quasi 4 volte di piu che nel 1913; 18.300.000 tonnellate di
acciaio, cioe 4 volte e mezzo di piu che nel 1913; 166 milioni di tonn. di carbone,
cioe 5 volte e mezzo di piu che nel 1913; 31 milioni di tonn. di nafta, cioe 3 volte
e mezzo di piu che nel 1913; 38.300.000 tonn. di grano mercantile, cioe 17 milioni
di tonn. di piu che nel 1913; 2.700.000 tonn. di cotone grezzo, cioe 3 volte e
mezzo di piu che nel 1913. Queste erano le possibilita materiali del nostro paese,
quando esso entro nella seconda guerra mondiale. Questa era la base economica
dellUnione Sovietica, che poteva essere utilizzata per la condotta della guerra. La
differenza, come vedete, e colossale.
Un simile straordinario aumento della produzione non puo essere considerato co-
me il semplice e abituale sviluppo di un paese dallarretratezza al progresso. e
stato invece un balzo, grazie al quale la nostra Patria, da paese arretrato, si e
trasformata in paese davanguardia, da paese agrario in paese industriale. Que-
sta trasformazione storica si e compiuta nel corso dei tre piani quinquennali, a
cominciare dal 1928, primo anno del primo piano quinquennale. Fino ad allora
noi avevamo dovuto preoccuparci di ricostruire lindustria distrutta e di curare le
ferite riportate nella prima guerra mondiale e nella guerra civile.
Se consideriamo poi che il primo piano quinquennale fu eseguito in quattro anni
e che la realizzazione del terzo piano quinquennale fu interrotta dalla guerra, al
quarto anno della sua esecuzione, risulta che per trasformare il nostro paese da
paese agrario in paese industriale sono stati necessari in tutto circa tredici anni.
Non si puo non riconoscere che tredici anni sono un periodo incredibilmente breve,
per ottenere un risultato cos grandioso.
Questo spiega per lappunto come mai la pubblicazione di queste cifre abbia sol-
levato a suo tempo nella stampa estera una tempesta di opinioni divergenti. Gli
amici conclusero che era avvenuto un miracolo. Gli avversari affermarono invece
che i piani quinquennali erano della propaganda bolscevica e dei trucchi della
Ceka. Ma poiche al mondo non avvengono miracoli e la Ceka non e cos forte
da poter abolire le leggi dello sviluppo sociale, lopinione pubblica straniera ha
dovuto adattarsi ai fatti.
Grazie a quale politica il partito comunista e riuscito ad assicurare al paese queste
possibilita materiali, in un periodo cos breve?
In primo luogo, grazie alla politica sovietica di industrializzazione del paese. Il me-
todo sovietico di industrializzazione del paese si distingue radicalmente dal metodo
capitalistico di industrializzazione. Nei paesi capitalistici lindustrializzazione co-
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4. Agli elettori della circoscrizione Stalin di Mosca
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4. Agli elettori della circoscrizione Stalin di Mosca
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4. Agli elettori della circoscrizione Stalin di Mosca
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4. Agli elettori della circoscrizione Stalin di Mosca
nostra industria per esempio, a un livello tre volte superiore rispetto al periodo
prebellico.
Dobbiamo ottenere che la nostra industria produca annualmente 50 milioni di ton-
nellate di ghisa, 60 milioni di tonn. di acciaio, 500 milioni di tonn. di carbone, 60
milioni di tonn. di nafta. Solo a questa condizione si potra considerare la nostra
patria garantita contro qualsiasi eventualita. Per questo ci vorranno probabilmen-
te tre nuovi piani quinquennali, se non di piu. Ma questo puo essere fatto e noi
dobbiamo farlo.
Questo e il mio breve resoconto sullattivita del partito comunista nel recente pas-
sato e sui piani del suo lavoro per il futuro.
Spetta a voi giudicare a che punto il partito ha lavorato e lavora in modo giusto e
se non poteva lavorare meglio.
Si dice che non si giudicano i vincitori, che essi non debbono essere criticati, non
debbono essere controllati. Questo non e giusto. I vincitori devono e possono
essere giudicati, possono e devono essere criticati e controllati. Questo e utile non
solo per la causa, ma per gli stessi vincitori: vi sara meno presunzione e tanta
maggiore modestia.
Considero la campagna elettorale come il giudizio degli elettori sul partito comu-
nista, in quanto partito di governo. I risultati delle elezioni saranno il verdetto
degli elettori. Il partito comunista del nostro paese varrebbe poco, se avesse paura
della critica, del controllo. Il partito comunista e pronto ad accettare il verdetto
degli elettori.
Nella lotta elettorale il partito comunista non interviene solo. Esso va alle elezioni
in blocco con i senza partito. Nei tempi passati i comunisti guardavano ai senza
partito e al fatto di essere senza partito con una certa sfiducia. Questo si spiega
con cio, che sotto la bandiera dei senza partito non di rado si nascondevano vari
gruppi borghesi, ai quali non conveniva presentarsi agli elettori senza maschera.
Cos era nel passato. Ma ora viviamo in tempi diversi. I senza partito adesso sono
separati dalla borghesia da una barriera che si chiama il regime sociale sovietico.
Questa stessa barriera unisce invece i senza partito e i comunisti in una unica
collettivita di uomini sovietici. Vivendo in questa unica collettivita, essi hanno
lottato insieme per consolidare la potenza del nostro paese, insieme hanno com-
battuto e versato il loro sangue sui fronti, in nome della liberta e della grandezza
della Patria, insieme hanno forgiato la vittoria sui nemici del nostro paese. La sola
differenza tra essi consiste nel fatto che gli uni sono membri del partito e gli altri
no. Ma questa e una differenza formale. Limportante e che gli uni come gli altri
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4. Agli elettori della circoscrizione Stalin di Mosca
collaborano insieme alla stessa opera. Percio il blocco dei comunisti e dei senza
partito e un fatto naturale e vitale.
In conclusione, permettetemi di esprimere la mia gratitudine per la fiducia che
mi avete dimostrato ponendo la mia candidatura a deputato del Soviet supremo.
Potete esser certi che cerchero di giustificare la vostra fiducia.
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Il ventottesimo anniversario dellesercito
rosso
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5. Il ventottesimo anniversario dellesercito rosso
nemico.
Le vittorie dellEsercito rosso si spiegano poi con lattenzione ad esso accordata
dal partito comunista e con lopera di educazione da questi svolta nelle sue file.
Seguendo gli insegnamenti del grande Lenin, il popolo sovietico, sotto la direzione
del partito comunista, ha trasformato la nostra patria da paese arretrato in pae-
se davanguardia, da paese agricolo in paese industriale. Al tempo stesso furono
create tutte le possibilita materiali necessarie a una lotta vittoriosa dellEsercito
rosso contro i suoi nemici. Durante la grande guerra patria, il partito comunista
ha riunito il nostro paese in un solo campo militare e ha orientato tutti gli sforzi
del popolo e dellesercito verso un unico obiettivo comune: schiacciare il nemico.
Il partito comumsta ha chiarito ai soldati sovietici il significato e gli scopi della
guerra, ha alimentato in essi lamore della patria, ha rafforzato il loro spirito com-
battivo, ha ispirato loro il coraggio e la disciplina. Tutto cio ha costituito una
condizione importante della nostra vittoria.
Dopo aver concluso la guerra con la vittoria sui nemici, lUnione Sovietica e entrata
in un nuovo periodo, in un periodo pacifico del suo sviluppo economico. Un com-
pito si pone attualmente al popolo sovietico: consolidare le posizioni conquistate
e proseguire poi in avanti verso una nuova ascesa economica. Noi non possiamo li-
mitarci a consolidare semplicemente queste posizioni, perche cio porterebbe a una
stagnazione: noi dobbiamo proseguire in avanti, per creare le condizioni di una
nuova e potente ascesa delleconomia nazionale. Dobbiamo, nel termine piu breve,
sanare le ferite inferte dal nemico al nostro paese e ristabilire il livello di sviluppo
dellanteguerra delleconomia nazionale, in modo da superare considerevolmente
questo livello in un prossimo avvenire, di accrescere il benessere materiale del po-
polo e di sviluppare ancor piu la potenza economica e militare dello Stato sovietico.
In queste nuove condizioni, lEsercito rosso deve proteggere vigile il lavoro creativo
pacifico del popolo sovietico, garantire saldamente gli interessi statali dellUnione
Sovietica e rendere inaccessibili ai nemici le frontiere della nostra patria.
Durante la guerra, il compito principale dei soldati, degli ufficiali e dei generali
dellEsercito rosso consisteva nel riportare la vittoria, nellimpiegare nel miglior
modo possibile le proprie forze e cognizioni, allo scopo di schiacciare completa-
mente il nemico. In tempo di pace, il primo compito di tutti i soldati, ufficiali
e generali, senza eccezione, consiste nel perfezionare sempre piu le proprie cogni-
zioni militari e politiche. Tutti i soldati e sottufficiali dellEsercito rosso debbono
studiare costantemente larte militare, conoscere le loro armi e compiere in modo
irreprensibile i loro doveri di servizio. Gli ufficiali debbono, ora piu che mai, saper
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5. Il ventottesimo anniversario dellesercito rosso
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5. Il ventottesimo anniversario dellesercito rosso
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Sul disocrso di Churchill a Fulton
Domanda. - Si puo ritenere che il discorso del sig. Churchill arrechi pregiudizio
alla causa della pace e della sicurezza mondiale?
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6. Sul disocrso di Churchill a Fulton
Domanda. - Come giudicate quella parte del discorso del sig. Churchill, in
cui egli attacca il regime democratico dei paesi europei nostri vicini e critica i
rapporti di buon vicinato stabiliti tra questi Stati e lUnione Sovietica?
Risposta. - Questa parte del discorso del sig. Churchill rappresenta una me-
scolanza di elementi di calunnia con elementi di grossolanita e di mancanza di
tatto. Il sig. Churchill afferma che Varsavia. Berlino, Praga, Vienna, Budapest,
Belgrado, Bucarest, Sofia, tutte queste famose citta, e la popolazione di queste
regioni, si trovano nella sfera sovietica e sono tutte soggette, in una forma o nel-
laltra, non solo alla influenza sovietica, ma anche in notevole misura al controllo
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6. Sul disocrso di Churchill a Fulton
crescente di Mosca. Il sig. Churchill qualifica tutto cio come illimitate tendenze
espansionistiche dellUnione Sovietica.
Non ci vuole molta fatica a dimostrare che qui il sig. Churchill calunnia in modo
grossolano e imperdonabile sia Mosca che i suddetti Stati vicini dellURSS.
In primo luogo, e completamente assurdo parlare di un controllo esclusivo del-
lURSS a Vienna e a Berlino, dove esistono dei Consigli di controllo alleati formati
dai rappresentanti dei quattro Stati e dove lURSS ha solo un quarto dei voti. Ca-
pita che taluni non possono fare a meno di calunniare, ma non bisogna oltrepassare
la misura.
In secondo luogo, non bisogna dimenticare la circostanza seguente. I tedeschi
hanno invaso lURSS attraverso la Finlandia, la Polonia, la Romania, la Bulga-
ria, lUngheria. I tedeschi poterono effettuare linvasione attraverso questi paesi,
perche in questi paesi esistevano allora governi ostili allUnione Sovietica. In se-
guito allinvasione tedesca lUnione Sovietica ha perduto irrimediabilmente nelle
battaglie contro i tedeschi, e anche per leffetto delloccupazione tedesca e della
deportazione di cittadini sovietici nelle galere tedesche, circa sette milioni di uomi-
ni. In altre parole, lUnione Sovietica ha subto perdite in uomini di alcune volte
superiori a quelle dellInghilterra e degli Stati Uniti dAmerica presi insieme. E
possibile che in qualche luogo si sia propensi a relegare nel dimenticatoio queste
colossali perdite del popolo sovietico, che hanno assicurato la liberazione dellEuro-
pa dal giogo hitleriano. Ma lUnione Sovietica non puo dimenticarle. Si domanda
che cosa ci sia di strano nel fatto che lUnione Sovietica, volendo premunirsi per
lavvenire, cerca di ottenere che in questi paesi esistano governi che si comportino
lealmente verso lUnione Sovietica? Come e possibile, se non si e pazzi, qualificare
queste aspirazioni pacifiche dellUnione Sovietica come tendenze espansionistiche
del nostro Stato?
Il sig. Churchill afferma piu oltre che il governo polacco, che si trova sotto il
dominio dei russi, e istigato a commettere enormi e ingiusti attentati alla Germa-
nia.
Qui ogni parola e una grossolana e oltraggiosa menzogna. La moderna Polonia
democratica e governata da uomini insigni. Essi hanno dimostrato con i fatti di
saper difendere gli interessi e la dignita della loro patria cos come non seppero
fare i loro predecessori. Con quale fondatezza il sig. Churchill afferma che i go-
vernanti della Polonia di oggi possono tollerare nel proprio paese il dominio dei
rappresentanti di un qualsiasi Stato straniero? Se a questo punto il sig. Churchill
calunnia i russi non e forse perche egli ha intenzione di seminare i germi della
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6. Sul disocrso di Churchill a Fulton
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6. Sul disocrso di Churchill a Fulton
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6. Sul disocrso di Churchill a Fulton
allora egli lancio lallarme e organizzo la campagna militare dei 14 Stati contro
la Russia, con il proposito di far girare allindieetro la ruota della storia. Ma la
storia si rivelo piu forte dellintervento di Churchill, e le contorsioni donchisciotte-
sche del sig. Churchill lo portarono allora a subire una completa sconfitta. Io non
so se il sig. Churchill e i suoi amici riusciranno, dopo la seconda guerra mondiale,
a organizzare una nuova campagna militare contro LEuropa orientale. Ma se vi
riusciranno, il che e poco verosimile, perche milioni di uomini semplici montano
la guardia alla causa della pace, ebbene si puo dire con sicurezza che essi saranno
battuti cos come furono battuti in passato, ventisei anni or sono.
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Intervista di Gilmore
che si dedicano alla propaganda di una nuova guerra e seminano cos i germi della
discordia e dellincertezza.
Domanda. - Che cosa debbono fare attualmente i governi dei paesi amanti della
pace per conservare la pace e la tranquillita in tutto il mondo?
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7. Intervista di Gilmore
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Risposta al telegramma di Hugh
Baillie
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Ordine del giorno per il I Maggio
1946
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9. Ordine del giorno per il I Maggio 1946
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9. Ordine del giorno per il I Maggio 1946
della propria arte militare, basandosi sullesperienza della guerra e sui progressi
della scienza e della tecnica militari.
Non ve dubbio che il nostro esercito, la nostra flotta, la nostra aviazione assolve-
ranno con onore i compiti che hanno di fronte.
Compagni soldati e marinai dellEsercito rosso e della Marina rossa, graduati e
sottufficiali! Compagni ufficiali, generali e ammiragli!
Compagni operai e operaie, contadini e contadine, lavoratori intellettuali!
Combattenti smobilitati dalle file dellEsercito rosso!
A nome del governo e del partito comunista vi saluto e mi congratulo con voi in
occasione del Primo maggio!
In onore della festa internazionale dei lavoratori ordino:
Oggi, Primo maggio, di sparare venti salve dartiglieria nella capitale della nostra
patria, Mosca, nelle capitali delle repubbliche federate e inoltre a Leopoli, Konig-
sberg, Khabarovsk, Vladivostok, Port-Arthur e nelle citta eroiche di Leningrado,
Stalingrado, Sebastopoli e Odessa.
Evviva le nostre valorose forze armate!
Evviva il nostro glorioso partito comunista!
Evviva il grande popolo sovietico!
Evviva la nostra potente patria sovietica!
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Ordine del giorno per lanniversario
della vittoria
9 Maggio 1946
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Risposte ad Alexander Werth
Domanda. - Credete Voi al pericolo reale di una nuova guerra, di cui tanto
si parla, attualmente, e in modo irresponsabile, in tutto il mondo? Quali passi
devono essere fatti per impedire la guerra, se tale pericolo esiste?
te non esiste.
Domanda. - Ritenete che la Gran Bretagna e gli Stati Uniti dAmerica intendano
realizzare scientemente laccerchiamento capitalistico dellUnione Sovietica?
Risposta. - Non credo che i circoli governativi della Gran Bretagna e degli Stati
Uniti dAmerica possano realizzare laccerchiamento capitalistico dellUnione
Sovietica, anche se lo volessero, cosa che tuttavia non posso affermare.
Domanda. - Per usare le parole pronunciate dal sig. Wallace nel suo ultimo
45
11. Risposte ad Alexander Werth
discorso, lInghilterra, lEuropa occidentale e gli Stati Uniti possono essere sicuri
che la politica sovietica in Germania non si trasformi in uno strumento di mire
russe dirette contro lEuropa occidentale?
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11. Risposte ad Alexander Werth
Domanda. - Ritenete che sia dimportanza vitale per la pace futura il solle-
cito ritiro di tutte le truppe americane dalla Cina?
Risposta. - S, lo ritengo.
Domanda. - Ritenete che il monopolio effettivo del possesso della bomba atomica
detenuto dagli Stati Uniti dAmerica costituisca una delle principali minacce alla
pace?
Risposta. - Non considero la bomba atomica una forza cos seria quale alcu-
ni uomini politici sono propensi a crederla. Le bombe atomiche hanno lo scopo
di spaventare gli uomini dai nervi deboli; ma non possono decidere le sorti della
guerra, dato che per questo le bombe atomiche sono assolutamente insufficienti.
Certo, il monopolio del possesso del segreto della bomba atomica crea una minac-
cia, ma contro questo fatto esistono per lo meno due rimedi: a) il monopolio del
possesso della bomba atomica non puo durare a lungo; b) limpiego della bomba
atomica puo essere interdetto.
lUnione Sovietica.
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Risposte a Hugh Baillie
23 ottobre 1946
Domanda. - Siete daccordo con lopinione espressa dal Segretario di Stato Byr-
nes nel suo discorso alla radio del venerd scorso, secondo cui si intensificherebbe
la tensione tra lU.R.S.S. e gli Stati Uniti?
Risposta. - No.
Domanda. - Se una tale tensione crescente esiste, potete Voi indicarne la causa
o le cause e i mezzi principali per eliminarla?
Risposta. - La domanda non ha piu ragione di essere, dopo la risposta alla pre-
cedente domanda.
Domanda. - Quali sono, nel caso contrario, i principali ostacoli allo stabilimento
di tali rapporti cordiali tra i popoli che sono stati alleati nella grande guerra?
Risposta. - La domanda non ha piu ragione di essere, dopo la risposta alla do-
manda precedente.
Domanda. - Nel momento attuale da che cosa e costituita, secondo voi, la piu
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12. Risposte a Hugh Baillie
Domanda - Se una tale minaccia si presentera, quali passi dovranno essere in-
trapresi dai popoli del mondo per evitare una nuova guerra?
Risposta. - Bisogna smascherare e imbrigliare i provocatori di una nuova guerra.
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12. Risposte a Hugh Baillie
delle quattro potenze, per impedire che la Germania costituisca di nuovo una mi-
naccia militare alla pace?
Risposta. - Bisogna estirpare realmente i resti del fascismo in Germania e demo-
cratizzarla sino in fondo.
Domanda. - Ritenete che si sia abusato del diritto di veto durante le tratta-
tive dei quattro ministri degli esteri nelle riunioni del Consiglio dellO .N.U.?
Risposta. - No, non lo ritengo.
Domanda. - Fin dove devono arrivare in Germania, secondo il parere del Crem-
lino, le potenze alleate nel ricercare e nel tradurre in giudizio i criminali di guerra
di secondordine? Ritenete che le decisioni di Norimberga abbiano creato una base
sufficientemente solida per tali azioni?
Risposta. - Piu lontano si arrivera, meglio sara.
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12. Risposte a Hugh Baillie
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12. Risposte a Hugh Baillie
Domanda. - Quale e la Vostra opinione sulla bomba atomica o altra arma simile,
quali strumenti di guerra?
Risposta. - Ho gia espresso il mio giudizio sulla bomba atomica nella nota rispo-
sta al sig. Werth.
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Intervista ad Elliot Roosvelt
21 Dicembre 1946
Domanda. - Ritiene possibile per una democrazia come quella degli Statl Uniti
vivere in questo mondo a fianco di una forma di governo comunista come quella
dellUnione Sovietica senza che da parte di nessuna delle due venga fatto alcun
tentativo di interferire nella politica interna dellaltra?
Risposta. - Cio non e soltanto possibile: e cosa saggia e del tutto realizzabile.
Nei tempi piu difficili della guerra, le differenze nella forma di governo non impe-
dirono alle nostre due nazioni di unirsi e di sgominare i nostri nemici. Tanto piu
deve essere possibile mantenere queste relazioni in tempo di pace.
Domanda. - Crede che il successo delle Nazioni Unite dipenda dallaccordo tra
Unione Sovietica, Gran Bretagna e Stati Uniti riguardo alle direttive politiche e
agli scopi fondamentali?
Risposta. - S, credo che sia cos. Sotto molti aspetti il destino dellO.N.U., in
quanto organizzazione; dipende dal grado di armonia che sara raggiunto tra queste
tre potenze.
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13. Intervista ad Elliot Roosvelt
parte tutte la Nazioni Unite, e che dovrebbe essere pronta a intervenire immedia-
tamente ovunque la minaccia di conflitti armati si ergesse contro la pace?
Risposta. - Senza dubbio.
Domanda. - Se Lei e del parere che la bomba atomica debba essere sotto posta
al controllo delle Nazioni Unite, non crede che queste dovrebbero, mediante ispe-
zioni, controllare tutte le ricerche e le attrezzature di fabbricazion e di armamenti
di ogni specie, nonche luso in tempo di pace e gli sviluppi dellenergia atomica?
Risposta. - Certo, in base al principio della uguaglianza, non dovrebbe esserci
nessuna eccezione per la Russia. La Russia dovrebbe essere soggetta alle stesse
norme di ispezione e di controllo come qualsiasi altro paese.
Domanda. - Secondo Lei, un altro incontro dei Tre Grandi , in cui venis-
sero discusse tutte le questioni internazionali che presentemente minacciano la
pace mondiale, potrebbe essere utile?
Risposta. - Credo che dovrebbero aver luogo, non uno, ma diversi di questi in-
contri. Essi sarebbero molto utili.
Domanda. - So che Lei si interessa dei problemi sociali e politi ci degli altri
paesi; vorrei quindi chiederLe se, a parer Suo, le elezioni americane del novembre
scorso indichino che il popolo sta allontanandosi dalla politica di Roosevelt per
avviarsi alla politica isolazionista dei suoi avversari politici.
Risposta. - Non sono molto informato della vita politica interna del popolo degli
Stati Uniti, tuttavia ritengo che le elezioni abbiano indicato che lattuale governo
sta dilapidando il capitale morale e politico creato dal defunto Presidente facili-
tando in tal modo la vittoria dei repubblicani.
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13. Intervista ad Elliot Roosvelt
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Risposta al colonnello Razin
Febbraio 1947
56
14. Risposta al colonnello Razin
e dei loro rapporti reciproci, dei rapporti tra offensiva e ritirata, tra difesa e
controffensiva, ecc.
Che cosa dunque interessava Lenin in Clausewitz e per che cosa lo elogiava?
Egli elogiava Clausewitz prima di tutto perche il non marxista Clausewitz,
che godeva ai suoi tempi fama di esperto in cose militari, confermava nelle
sue opere la nota tesi marxista che tra guerra e politica esiste un legame
diretto, che la politica genera la guerra, che la guerra e la continuazione,
con mezzi violenti, della politica. Il riferimento a Clausewitz occorreva in
questo caso a Lenin per denunciare ancora una volta il socialsciovinismo, il
socialimperialismo di Plekhanov, Kautsky e altri.
Egli elogiava Clausewitz, inoltre, perche Clausewitz confermava nelle sue
opere la tesi, giusta dal punto di vista marxista, che la ritirata, in certe con-
dizioni sfavorevoli, e una forma di lotta tanto legittima quanto lavanzata.
Il riferimento a Clausewitz occorreva in questo caso a Lenin per denunciare
ancora una volta i comunisti di sinistra che non riconoscevano la ritirata
come forma legittima di lotta.
Per conseguenza, Lenin esaminava le opere di Clausewitz non da militare,
ma da politico e si interessava, nelle opere di Clausewitz, a quelle questioni
che dimostrano il legame tra guerra e politica.
Cosicche nella critica della dottrina militare di Clausewitz, noi, eredi di Le-
nin, non siamo vincolati a nessuna indicazione di Lenin che limiti la nostra
liberta di critica.
Ne consegue che il Vostro apprezzamento dellarticolo del compagno Mest-
ceriakov (v. Il Pensiero Militare n. 6-7 del 1945) in cui si critica la dottrina
di Clausewitz e che Voi considerate come una tirata antileninista e come
una revisione del giudizio di Lenin, non coglie nel segno.
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14. Risposta al colonnello Razin
per gli autorevoli esponenti militari della Germania. Non bisogna finirla con
questo rispetto immeritato? Bisogna finirla. E allora la critica e necessaria,
particolarmente da parte nostra, da parte dei vincitori della Germania.
Per quanto riguarda Clausewitz in particolare, egli e certo invecchiato come
autorita militare. Clausewitz era propriamente il rappresentante del perio-
do manifatturiero della guerra. Ora abbiamo il periodo meccanizzato della
guerra. Non ce dubbio che il periodo meccanizzato richiede nuovi ideologi
militari. E ridicolo prendere ora lezioni da Clausewitz.
Non si puo progredire e far progredire la scienza senza sottoporre a un esame
critico le tesi e le opinioni invecchiate di autorita famose. Cio vale non sol-
tanto per le autorita nellarte militare, ma anche per i classici del marxismo.
Engels disse una volta che fra i capi militari russi del periodo 1812 Barclay
de Tolly era lunico che meritasse attenzione. Engels, certo, sbagliava, per-
che Kutuzov, come condottiero, superava indiscutibilmente Barclay de Tolly
di due teste. Eppure si possono trovare ai nostri giorni persone pronte a
difendere con la schiuma alla bocca questo giudizio sbagliato di Engels.
Nella nostra critica non dobbiamo lasciarci guidare da singole tesi e sentenze
dei classici, ma da quella celebre indicazione che a suo tempo ci ha dato
Lenin:
Non consideriamo affatto la teoria di Marx come una cosa compiuta e intan-
gibile; siamo convinti, al contrario, che essa ha posto solo le pietre angolari
di quella scienza che i socialisti devono spingere avanti in tutte le direzioni,
se non vogliono lasciarsi distanziare dalla vita. Riteniamo che per i sociali-
sti russi sia particolarmente necessaria una elaborazione indipendente della
dottrina di Marx, poiche questa dottrina fornisce soltanto principi direttivi
generali, che si applicano in particolare allInghilterra diversamente che alla
Francia, alla Francia diversamente che alla Germania, alla Germania diver-
samente che alla Russia.
Questo modo di procedere e ancor piu obbligatorio per noi nei confronti delle
autorita nel campo militare.
3. Quanto alle Vostre brevi tesi sulla guerra e larte della guerra, dato il loro ca-
rattere schematico, posso fare soltanto delle osservazioni generali. In queste
tesi ci sono troppa filosofia e troppe affermazioni astratte. Urta lorecchio
la terminologia di Clausewitz circa la grammatica e la logica militare. E
posta in modo troppo primitivo la questione di una scienza militare di par-
tito. Urtano lorecchio i ditirambi in onore di Stalin: addirittura fastidioso
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14. Risposta al colonnello Razin
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Ordine del giorno per la nascita
dellesercito sovietico
23 febbraio 1947
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15. Ordine del giorno per la nascita dellesercito sovietico
struzione militare, deve progredire ancora, deve ottenere nuovi e maggiori successi
nella preparazione militare e politica. La causa del rafforzamento della pace, la
sicurezza della nostra patria ce lo impongono.
Il principio direttivo della preparazione militare delle forze armate sovietiche e
sempre stato e rimane oggi quello di insegnare alle truppe cio che e necessario
in guerra. L esperienza ha dimostrato che la guerra moderna esige dalle truppe
alte qualita combattive e morali, una buona preparazione militare e politica, una
grande padronanza della tecnica militare, coordinamento sicuro e grande resisten-
za fisica.
Il compito di tutti gli effettivi del nostro esercito dellaviazione e della marina e di
perfezionare instancabilmente, ogni giorno di piu, la propria esperienza militare,
di continuare a studiare profondamente e a utilizzare abilmente lesperienza della
guerra.
I generali, gli ammiragli e gli ufficiali hanno il dovere di arricchire costantemente
le proprie cognizioni teoriche militari e politiche, di impadronirsi dei metodi di
addestramento delle truppe, cos necessari per listruzione militare del tempo di
pace.
l sottufficiali e i graduati devono impadronirsi con tenacia della pratica di comando,
per diventare realmente i collaboratori piu preziosi degli ufficiali nel far rispettare
la disciplina militare e nellistruire ed educare i soldati e i marinai.
I soldati e i marinai devono perfezionare scrupolosamente, con tutte le loro ener-
gie, la loro preparazione specifica, dal punto di vista del tiro, della tattica e dello
schieramento, e la loro preparazione politica, devono temprarsi fisicamente, per
diventare dei combattenti abili, capaci di superare qualsiasi difficolta di una cam-
pagna di guerra.
Nellistruire ed educare i subordinati, tutti i comandanti e i superiori devono pre-
occuparsi delle loro condizioni di vita, dellalimentazione, dellalloggiamento, del-
lequipaggiamento in modo che i militari siano tempestivamente e completamente
riforniti di quanto loro spetta.
La condizione essenziale dello spirito combattivo delle nostre forze armate e una
ferma disciplina militare, fondata anzitutto sullelevata coscienza e sulleducazione
politica dei militari. Percio tutti i comandanti e i superiori, rafforzando instan-
cabilmente la disciplina militare e mostrandosi in questo esigenti e severi, devono
insieme educare i subordinati nello spirito di devozione alla patria, nello spirito
delladempimento cosciente del loro dovere militare e della responsabilita personale
di ogni militare per la causa della difesa della patria.
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15. Ordine del giorno per la nascita dellesercito sovietico
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Resoconto dellintervista di Harold
Stassen
Il signor Stassen dichiara che e riconoscente a Stalin per averlo ricevuto. Egli ave-
va chiesto di esser ricevuto per testimoniare il suo rispetto verso Stalin in quanto
capo di Stato. Egli ha fatto un interessante viaggio attraverso lEuropa, nel corso
del quale si e particolarmente interessato della situazione economica di alcuni paesi
nel dopoguerra.
Il signor Stassen ritiene che il tenore di vita dei popoli abbia una grande impor-
tanza per la loro prosperita. Le relazioni fra lU.R.S.S. e gli Stati Uniti avevano
gia una grande importanza durante la guerra e saranno ugualmente importanti in
seguito.
Egli si rende conto che il sistema economico dellU.R.S.S. e quello degli Stati Uniti
sono differenti. Leconomia dell U.R.S.S. si fonda su principi di pianificazione, su
principi socialisti, e il partito comunista dirige il suo sviluppo. Negli Stati Uniti
esiste leconomia libera con il capitale privato. Egli desidererebbe sapere se Stalin
ritiene che questi due sistemi economici possano coesistere nel mondo e collaborare
dopo la guerra.
Stalin risponde che essi possono evidentemente collaborare, che la differenza fra di
essi non ha una importanza essenziale per cio che riguarda la loro collaborazione.
l sistemi economici della Germania e degli Stati Uniti erano identici e, tuttavia,
la guerra e scoppiata fra i due paesi. l sistemi economici degli Stati Uniti e del-
lU.R.S.S. differiscono. Eppure essi non sono stati in guerra, ma hanno collaborato
durante la guerra.
Se due sistemi differenti hanno potuto collaborare durante la guerra, perche non
63
16. Resoconto dellintervista di Harold Stassen
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16. Resoconto dellintervista di Harold Stassen
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16. Resoconto dellintervista di Harold Stassen
collaborazione.
Per cio che si riferisce alla critica eccessiva riguardo ai monopoli e al totalitarismo,
si tratta di propaganda. Ora Stalin dichiara, che egli non e un propagandista, ma
un uomo dazione. Non dobbiamo esser settari, egli aggiunge. Quando un popolo
vorra cambiare il suo sistema lo fara. Quandegli, Stalin, si e incontrato con Roo-
sevelt, per discutere di questioni militari, essi non si sono trattati da monopolista
e da totalitarista, il che ha contribuito molto a stabilire la collaborazione e a ri-
portare la vittoria sul nemico.
Il signor Stassen dice che le critiche di questo genere contro i due paesi dopo la
guerra sono state una delle cause dei malintesi. Egli vorrebbe sapere se Stalin
spera in uno scambio piu largo di idee, di studenti, di insegnanti, dartisti e di
turisti nellavvenire, nel caso che si stabilisse la collaborazione tra lU.R.S.S. e gli
Stati Uniti.
Stalin risponde che, in questo caso, cio sara inevitabile. Lo scambio di merci com-
porta lo scambio di uomini.
Il signor Stassen dice che, nel passato, si sono avuti dei malintesi tra lU.R.S.S.
e gli Stati Uniti per il fatto che, da parte sovie tica, non si desiderava uno scam-
bio di idee. Unespressione di cio e lintroduzione della censura dei rapporti dei
corrispondenti stranieri da Mosca. Cos, per esempio, il rifiuto di permettere alla
New York Herald Tribune di inviare un suo corrispondente a Mosca e stato uno
dei motivi dellincomprensione tra i popoli dellU.R.S.S. e degli Stati Uniti.
Stalin risponde che si e avuto, in effetti, il rifiuto di accordare il visto al corrispon-
dente della New York Herald Tribune. Cio e stato un malinteso fortuito che non
ha avuto niente a che fare con la politica del governo sovietico. Egli (Stalin) sa
che la New York Herald Tribune e un giornale importante. Ora, il fatto che, lat-
teggiamento di certi corrispondenti americani nei confronti dellUnione Sovietica
e ostile ha anche la sua importanza.
Il signor Stassen risponde che in effetti vi sono stati corrispondenti di questo ge-
nere. Il corrispondente della New York Herald Tribune ebbe lautorizzazione di
venire a Mosca, ma solamente durante la sessione del Consiglio dei ministri degli
esteri. Ora questo giornale vorrebbe avere un corrispondente permanente a Mo-
sca. La New York Herald Tribune e lorgano principale dei repubblicani e cio ha
importanza tanto maggiore ora che i repubblicani costituiscono la maggioranza al
Congresso.
Stalin dice: E lo stesso, perche noi non vediamo grande differenza fra i repub-
blicani e i democratici. Quanto alla questione dei corrispondenti, Stalin ricorda
-66-
16. Resoconto dellintervista di Harold Stassen
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16. Resoconto dellintervista di Harold Stassen
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16. Resoconto dellintervista di Harold Stassen
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16. Resoconto dellintervista di Harold Stassen
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16. Resoconto dellintervista di Harold Stassen
disoccupati negli Stati Uniti sarebbe stato di circa 8 milioni nel novembre scorso
e, tuttavia, queste notizie si sono rivelate inesatte. Attualmente bisogna livellare
un po la produzione e assicurare la stabilita, pur evitando la crisi economica.
Stalin osserva che Stassen si riferisce evidentemente al controllo della produzione.
Il signor Stassen risponde che cio e esatto, e che si trova in America della gente
la quale sostiene che vi sara una depressione, ma che egli, per conto suo, e piu
che ottimista e dichiara che si puo evitare la depressione poiche si riscontra nella
popolazione una comprensione del controllo piu grande che per linnanzi.
Stalin domanda: E gli uomini daffari? Accetteranno di essere controllati e sot-
toposti a restrizioni?.
Il signor Stassen risponde che, generalmente gli uomini daffari fanno delle obie-
zioni.
Stalin osserva che evidentemente faranno obiezioni anche questa volta.
Il signor Stassen dice che non di meno essi comprendono che la depressione del
1929 non deve ripetersi e che essi dimostrano maggiore comprensione per quanto
si riferisce alla necessita del controllo. Evidentemente, un controllo a fondo, un
gran numero di decisioni, prese dal governo e seguite da misure ragionevoli, sono
necessari.
Stalin dice che cio e esatto.
Il Signor Stassen aggiunge che cio e necessario in qualsiasi sistema o forma di go-
verno. Se si commettono degli errori, non importa quale sia il tipo di governo, il
danno e per il popolo.
Stalin approva.
Il signor Stassen aggiunge che la Germania e il Giappone ne hanno dato dimostra-
zione.
Stalin dice che leconomia in questi paesi era nelle mani di militari che non com-
prendevano nulla di questioni economiche. Cos leconomia giapponese era diretta
da Tojo, che sapeva solamente far la guerra.
Il signor Stassen riconosce che cio e esatto. Egli ringrazia Stalin delloccasione che
gli ha dato di intrattenersi con lui e del tempo che gli ha concesso.
Stalin domanda per quanto tempo il signor Stassen ha intenzione di visitare
lU.R.S.S.
Il signor Stassen risponde che lindomani vuol andare a Kiev e poi andare a rendere
omaggio ai valorosi difensori di Stalingrado e infine lasciare lU.R.S.S. passando
per Leningrado. Durante lassedio di Stalingrado, egli si trovava con la marina
americana nel Pacifico, di dove ha seguito con estrema attenzione lepopea di Sta-
-71-
16. Resoconto dellintervista di Harold Stassen
lingrado.
Stalin dice che lammiraglio Nimitz era, evidentemente, un capo della marina mi-
litare di primo ordine. Stalin chiede al signor Stassen se e mai stato a Leningrado.
Il signor Stassen dice che non e mai stato a Leningrado, ma che progetta di lasciare
lU.R.S.S. passando per Leningrado.
Stalin dice che egli ha molto imparato dalla sua conversazione con il signor Stas-
sen.
Il signor Stassen dice che, anche lui, ha molto imparato dalla sua conversazione
con Stalin, dal punto di vista dello studio dei problemi economici.
Stalin dice che prima della guerra anchegli aveva dedicato molto tempo allo studio
delle questioni economiche, e che non e diventato un militare che per la forza delle
cose.
Il sig. Stassen chiede se potra avere gli appunti della conversazione, presi da Pa-
vlov, e se sara autorizzato a parlare di questa conversazione con i giornalisti quando
egli si trovera con loro.
Stalin risponde che il signor Stassen potra avere appunti, e naturalmente, potra
parlare con i giornalisti di questa conversazione di cui non ce nulla da nascondere.
-72-
Discorso alla delegazione del governo
finlandese
7 aprile 1948
Vorrei dire qualche parola sul significato del trattato di amicizia e di mutua assi-
stenza firmato ieri tra lUnione Sovietica e la Finlandia.
Questo trattato segna una svolta nei rapporti tra i nostri paesi. E noto che du-
rante un secolo e mezzo i rapporti tra Russia e Finlandia sono stati improntati a
diffidenza reciproca. I finlandesi diffidavano dei russi e i russi dei finlandesi. Da
parte dellUnione Sovietica fu fatto in passato un tentativo per dissipare la dif-
fidenza esistente tra russi e finlandesi. Questo avvenne nel 1917, quando Lenin
proclamo 1indipendenza della Finlandia. Fu un atto notevole dal punto di vista
storico, ma, purtroppo, la diffidenza rimase diffidenza e il risultato sono state le
due guerre tra di noi.
Io vorrei che dal lungo periodo della diffidenza reciproca, durante il quale noi ab-
biamo due volte combattuto gli uni contro gli altri, noi passassimo a un periodo
nuovo nei nostri rapporti, al periodo della fiducia reciproca. Bisogna che il tratta-
to che abbiamo concluso dissipi la diffidenza e crei una nuova base ai rapporti tra
i nostri popoli, che esso segni una grande svolta nei rapporti tra i due paesi nel
senso della fiducia e dellamicizia.
Noi vogliamo che cio sia ben compreso non solo dai presenti in questa sala, ma
anche da coloro che sono fuori da questa sala, sia in Finlandia che nellUnione
Sovietica.
Non si deve credere che la diffidenza fra popoli possa essere liquidata tutta in una
volta. Questo non puo essere fatto rapidamente. Per lungo tempo rimarranno i
residui, gli strascichi di questa diffidenza, e dovremo molto lavorare e lottare per
liquidarli e per creare e rendere stabili delle tradizioni di amicizia reciproca tra
lU.R.S.S. e la Finlandia.
73
17. Discorso alla delegazione del governo finlandese
-74-
Risposta alla lettera aperta di Wallace
18 Maggio 1948
Io penso che, tra i documenti politici di questi ultimi tempi che Si propongono di
consolidare la pace, di promuovere la collaborazione internazionale e di garantire
la democrazia, la Lettera aperta del Sig. Wallace, candidato del Terzo partito alla
presidenza degli Stati Uniti costituisca il documento piu importante.
La Lettera aperta del signor Wallace non puo essere considerata una semplice
dichiarazione secondo la quale sarebbe augurabile migliorare la situazione interna-
zionale, regolare pacificamente le controversie tra U.R.S.S. e Stati Uniti, ricercare
le vie per giungere a tale sistemazione. Linsufficienza della dichiarazione del 4
maggio del governo degli Stati Uniti e della risposta del 9 maggio del governo
dellU.R.S.S. sta nel fatto che esse si limitano a dichiarare che sarebbe augurabile
regolare le controversie sovietico-americane.
La grande importanza della Lettera aperta sta nel fatto che essa non si limita a
una dichiarazione, ma va oltre, fa un serio passo in avanti e traccia un programma
concreto per regolare pacificamente le controversie tra U.R.S.S. e Stati Uniti.
Non si puo dire che la Lettera aperta del signor Wallace comprenda tutte senza
eccezione le questioni essenziali che sono oggetto di dissenso. Non si puo dire nem-
meno che alcune formulazioni e alcuni commenti della Lettera aperta non abbiano
bisogno di essere migliorati. Ma non e questo ora lessenziale. Lessenziale e che
nella sua lettera il signor Wallace fa un tentativo chiaro ed aperto di tracciare
un programma concreto di sistemazione pacifica, avanzando proposte concrete su
tutte le questioni essenziali che sono oggetto di dissenso tra U.R.S.S. e Stati Uniti.
Queste proposte sono a tutti note: riduzione generale degli armamenti e inter-
dizione dellarma atomica; stipulazione dei trattati di pace con la Germania e il
Giappone e ritiro delle truppe da questi paesi; ritiro delle truppe dalla Cina e
dalla Corea; rispetto della sovranita delle singole nazioni e non ingerenza nei loro
affari interni; inammissibilita di basi militari nei paesi membri dellOrganizzazio-
75
18. Risposta alla lettera aperta di Wallace
ne delle Nazioni Unite; sviluppo con tutti i mezzi e senza alcuna discriminazione,
del commercio internazionale; assistenza ai paesi che hanno sofferto dalla guerra e
loro ricostruzione nellambito dellOrganizzazione delle Nazioni Unite; difesa della
democrazia e garanzia dei diritti civili in ogni paese, ecc.
Si puo essere o non essere daccordo con il programma del signor Wallace. Ma
una cosa e incontestabile: nessun uomo di Stato che abbia a cuore la pace e la
collaborazione dei popoli puo ignorare questo programma, poiche esso riflette le
speranze e le aspirazioni dei popoli per il consolidamento della pace, e avra senza
dubbio lappoggio di molti milioni di uomini semplici.
Io non so se il governo degli Stati Uniti approvera il programma del signor Wallace
come base daccordo tra U.R.S.S. e Stati Uniti. Per quanto concerne il governo
dellU.R.S.S., esso ritiene che il programma del signor Wallace potrebbe essere una
ottima e feconda base per un tale accordo e per lo sviluppo della collaborazione
internazionale, poiche il governo dellU.R.S.S. ritiene che nonostante la differenza
dei sistemi economici e delle ideologie, la coesistenza di questi sistemi e il rego-
lamento pacifico delle controversie tra U.R.S.S. e Stati Uniti sono non soltanto
possibili, ma anche assolutamente necessari nell interesse della pace universale.
-76-
Risposte al corrispondente della Pravda
28 Ottobre 1948
Domanda. - E vero che nellagosto di questanno era gia stato raggiunto una
volta laccordo tra le quattro poten ze sulla questione di Berlino?
Risposta. - S, e vero. Come e noto, il 30 agosto di questanno era stato rag-
giunto a Mosca un accordo tra i rappresentanti dellU.R.S.S., degli Stati Uniti,
dellInghilterra e della Francia sullapplicazione simultanea di misure riguardanti,
da una parte, lannullamento delle restrizioni al traffico e, dallaltra, lintroduzio-
ne in Berlino del marco tedesco della zona sovietica, quale unica valuta. Questo
accordo non intaccava il prestigio di chicchesia, teneva conto degli interessi delle
parti e assicurava la possibilita di unulteriore collaborazione. Ma i governi degli
Stati Uniti e dellInghilterra sconfessarono i loro rappresentanti a Mosca e dichia-
rarono inesistente questo accordo, vale a dire, lo violarono, decidendo di sottoporre
la questione al Consiglio di Sicurezza, dove gli anglo-americani hanno una mag-
gioranza sicura.
77
19. Risposte al corrispondente della Pravda
necessita di una nuova guerra e preparare con cio le condizioni per scatenare la
guerra.
La politica degli attuali dirigenti degli Stati Uniti e dellInghilterra e una politica
d aggressione, una politica di scatenamento di una nuova guerra.
-78-
19. Risposte al corrispondente della Pravda
tutto il mondo. La stessa sorte attende tutti gli altri provocatori di guerra. Sono
troppo vivi nella memoria gli orrori della recente guerra e troppo grandi le forze
sociali che vogliono la pace, perche i discepoli di Churchill in materia daggressione
possano vincerle e indirizzarle verso una nuova guerra.
-79-
Risposte a Kingsbury Smith
Domanda. - Se i governi degli Stati Uniti dAmerica, del Regno Unito e della
Francia consentissero a rinviare la creazione di uno Stato separato della Germania
occidentale fino alla convocazione di una sessione del Consiglio dei ministri degli
affari esteri dedicata allesame del problema tedesco nel suo insieme, sarebbe di-
sposto il governo dellU.R.S.S. ad abrogare le restrizioni apportate dalle autorita
sovietiche alle comunicazioni tra Berlino e le zone occidentali della Germania?
Risposta. - Se gli Stati Uniti dAmerica, la Gran Bretagna e la Francia osserve-
ranno le condizioni formulate nella terza domanda, il governo sovietico non vede
ostacolo alcuno allabrogazione delle restrizioni apportate al traffico, purche siano
80
20. Risposte a Kingsbury Smith
-81-
Messaggio per la fondazione della
DDR
13 Ottobre 1949
82
21. Messaggio per la fondazione della DDR
Potete essere certi che, procedendo per questa via e rafforzando la causa della pace,
voi incontrerete la grande simpatia e lappoggio attivo di tutti i popoli del mon-
do, compresi i popoli americano, inglese, francese, polacco, cecoslovacco, italiano,
senza parlare poi del pacifico popolo sovietico.
Vi auguro successo in questo nuovo glorioso cammino.
Viva e prosperi la Germania unita, indipendente,
democratica, pacifica!
-83-
Risposta al Pandit Nehru
15 luglio 1950
Rispettosamente
G. STALIN
Primo ministro dellU.R.S.S.
84
Intervista alla Pravda
16 Febbraio 1951
85
23. Intervista alla Pravda
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23. Intervista alla Pravda
-87-
23. Intervista alla Pravda
-88-
23. Intervista alla Pravda
enormi benefici.
Queste forze aggressive hanno nelle loro mani i governi reazionari e sono esse a
dirigerli. Ma al tempo stesso temono i loro popoli, i quali non vogliono una nuova
guerra e desiderano il mantenimento della pace. Percio esse cercano di utilizzare
i governi reazionari per avvolgere in una rete di menzogne i loro popoli, per in-
gannarli, presentando la nuova guerra come una guerra di difesa e la politica di
pace dei paesi amanti della pace come aggressiva . Esse cercano di ingannare i
loro popoli per imporre loro i propri piani aggressivi e coinvolgerli in una nuova
guerra.
Appunto percio esse hanno paura della campagna in difesa della pace, temendo
che essa possa smascherare le mire aggressive dei governi reazionari.
Appunto percio esse hanno fatto fallire le proposte dellUnione Sovietica per la
stipulazione di un patto di pace, per la riduzione degli armamenti, per linterdizio-
ne della bomba atomica, temendo che ladozione di queste proposte faccia fallire i
piani aggressivi dei governi reazionari e renda inutile la corsa agli armamenti .
In che modo finira questa lotta tra le forze aggressive e le forze amanti della pace?
La pace sara salvaguardata e consolidata se i popoli prenderanno nelle proprie ma-
ni la causa della salvaguardia della pace e la difenderanno fino in fondo. La guerra
puo diventare inevitabile se i provocatori di guerra riusciranno ad avviluppare le
masse popolari in una rete di menzogne, a ingannarle e a coinvolgerle in una nuova
guerra mondiale.
Percio una vasta campagna per la salvaguardia della pace, come mezzo per sma-
scherare le criminose macchinazioni dei provocatori di guerra, ha attualmente una
importanza di primo piano.
Per quanto riguarda lUnione Sovietica essa anche in avvenire, continuera a con-
durre inflessibilmente una politica diretta a impedire la guerra e a salvaguardare
la pace.
-89-
Al corrispondente della Pravda sullarma
atomica
6 Ottobre 1951
Domanda. - Che cosa pensate del clamore sollevato recentemente dalla stampa
straniera in relazione allesperimento della bomba atomica effettuato nell Unione
Sovietica?
Risposta - Effettivamente, uno dei tipi di bombe atomiche e stato recentemente
sperimentato nel nostro paese. Esperimenti con bombe atomiche di differente cali-
bro saranno effettuati anche in avvenire, conformemente al piano per la difesa del
nostro paese da un attacco del blocco aggressivo anglo-americano.
90
24. Al corrispondente della Pravda sullarma atomica
Ne consegue che, se gli Stati Uniti non hanno intenzione di attaccare lUnione
Sovietica, lallarme delle personalita americane deve essere considerato infondato
e falso, poiche lUnione Sovietica non intende attaccare ne gli Stati Uniti ne alcun
altro paese.
Le personalita americane sono scontente perche il segreto della bomba atomica e
posseduto non solo dagli Stati Uniti, ma anche da altri paesi, innanzitutto dal-
lUnione Sovietica. Esse vorrebbero che gli Stati Uniti avessero il monopolio della
produzione della bomba atomica, vorrebbero che gli Stati Uniti avessero lillimita-
ta possibilita di intimidire e ricattare gli altri paesi. Ma quale fondamento e quale
diritto essi hanno per pensare cos? L interesse del mantenimento della pace ri-
chiede, forse, un tale monopolio? Non sarebbe piu esatto dire che le cose stanno
proprio allopposto e che proprio linteresse del mantenimento della pace richiede
anzitutto leliminazione di un tale monopolio e, poi, anche lincondizionato divieto
dellarma atomica? Io penso che i fautori della bomba atomica possano accetta-
re linterdizione dellarma atomica solo se vedono che non ne sono piu i monopolisti.
-91-
Messaggio al popolo giapponese
31 Dicembre 1951
Al signor Kiisi Iwamoto, redattore capo dellAgenzia Kyodo.
92
25. Messaggio al popolo giapponese
del paese, il fiorire della cultura, della scienza e dellarte nazionali e successi nella
lotta per il mantenimento della pace.
Con stima
GIUSEPPE STALIN
-93-
Risposte alle domande di un gruppo
di giornalisti americani
1 Aprile 1952
Domanda. - E una terza guerra mondiale piu vicina nel momento attuale di
quanto non fosse due o tre anni fa?
Risposta. - No, non lo e.
94
Laggravarsi della crisi del sistema
capitalistico mondiale
95
27. Laggravarsi della crisi del sistema capitalistico mondiale
non erano entrati nel sistema del piano Marshall, pensando con cio di soffocarli.
Ma di fatto si e avuto non un soffocamento, bens un consolidamento del nuovo
mercato mondiale.
Certo, lelemento essenziale e dato qui non dal blocco economico, ma dal fatto
che nel periodo dopo la guerra questi paesi si sono avvicinati economicamente e
hanno avviato fra loro una collaborazione economica e una mutua assistenza. Le-
sperienza di questa collaborazione dimostra che nessun paese capitalistico avrebbe
potuto prestare un aiuto cos efficace e tecnicamente qualificato ai paesi di demo-
crazia popolare, come quello che presta loro lUnione Sovietica. Non si tratta solo
del fatto che questo aiuto ha un costo minimo per questi paesi ed e tecnicamente
di primordine. Si tratta, innanzi tutto, del fatto che questa collaborazione si basa
sul desiderio piu sincero di aiutarsi a vicenda e di realizzare uno sviluppo econo-
mico comune. Come risultato, abbiamo ritmi elevati di sviluppo dellindustria in
questi paesi. Si puo affermare con sicurezza che, grazie a questi ritmi di sviluppo
dellindustria, si arrivera rapidamente a ottenere che questi paesi non solo non
abbiano bisogno di importare merci dai paesi capitalistici, ma sentano essi stessi
la necessita di esportare le merci eccedenti della loro produzione.
Ma da questo deriva che la sfera dapplicazione delle forze dei principali paesi ca-
pitalistici (Stati Uniti dAmerica, Inghilterra, Francia) alle risorse mondiali non
si estendera, ma si ridurra; che le condizioni del mercato mondiale di sbocco per
questi paesi peggioreranno e si accentuera la contrazione della produzione per le
aziende di questi paesi. In questo consiste, propriamente, lapprofondirsi della crisi
generale del sistema capitalistico mondiale per quanto riguarda la disgregazione
del mercato mondiale.
Di questo si accorgono anche i capitalisti, perche e difficile non accorgersi della per-
dita di mercati come lUrss e la Cina. Essi si sforzano di superare queste difficolta
con il piano Marshall, con la guerra in Corea, con la corsa degli armamenti, con
la militarizzazione dellindustria. Ma questo ricorda gli annegati che si afferrano a
un fuscello.
In riferimento a questa situazione sono sorte per gli economisti due questioni.
a) Si puo affermare che sia tuttora valida la nota tesi di Stalin sulla relativa sta-
bilita dei mercati nel periodo della crisi generale del capitalismo, enunciata prima
della seconda guerra mondiale?
b) Si puo affermare che sia tuttora valida la nota tesi di Lenin, da lui enunciata
nella primavera del 1916, che, nonostante la putrefazione del capitalismo, nel
suo insieme il capitalismo cresce con un ritmo incomparabilmente piu rapido di
-96-
27. Laggravarsi della crisi del sistema capitalistico mondiale
prima?
Penso che non lo si possa affermare. Le nuove condizioni sorte in legame con la se-
conda guerra mondiale han fatto s che entrambe queste tesi debbano considerarsi
superate.
-97-
Linevitabilita della guerra fra i paesi
capitalistici
Alcuni compagni affermano che in seguito allo sviluppo delle nuove condizioni in-
ternazionali dopo la seconda guerra mondiale, le guerre fra i paesi capitalistici
hanno cessato di essere inevitabili. Essi ritengono che i contrasti fra il campo
del socialismo e il campo del capitalismo siano piu forti dei contrasti fra i paesi
capitalistici; che gli Stati Uniti dAmerica abbiano sufficientemente soggiogato gli
altri paesi capitalistici per impedire che essi combattano fra loro e si indeboliscano
a vicenda; che gli uomini piu intelligenti del capitalismo siano stati abbastanza
istruiti dallesperienza delle due guerre mondiali, che hanno inflitto s gravi danni
a tutto il mondo capitalistico, per permettersi di trascinare nuovamente i paesi ca-
pitalistici in una guerra fra loro, - che, in considerazione di tutto questo, le guerre
tra i paesi capitalistici abbiano cessato di essere inevitabili.
Questi compagni sbagliano. Essi vedono i fenomeni esteriori, che affiorano alla
superficie, ma non vedono le forze profonde, le quali, anche se per un momento
agiscono senza farsi notare, determineranno tuttavia il corso degli avvenimenti.
Esteriormente tutto sembrerebbe andare ottimamente: gli Stati Uniti dAme-
rica hanno messo al passo la Europa occidentale, il Giappone e gli altri paesi
capitalistici; la Germania (occidentale), lInghilterra, la Francia, lItalia, il Giap-
pone, caduti tra gli artigli degli Stati Uniti di America, eseguono docilmente gli
ordini degli Stati Uniti. Ma sarebbe errato pensare che questo andare ottima-
mente possa mantenersi nei secoli dei secoli , che questi paesi sopporteranno
senza fine il dominio e loppressione degli Stati Uniti dAmerica, che essi non ten-
teranno di sottrarsi alla schiavitu americana e di porsi sulla strada di uno sviluppo
autonomo.
Prendiamo prima di tutto lInghilterra e la Francia. Non vi e dubbio che le materie
98
28. Linevitabilita della guerra fra i paesi capitalistici
prime a buon mercato e i mercati di sbocco assicurati hanno per essi unimportanza
di primordine. Si puo ammettere che essi sopporteranno senza fine la situazio-
ne attuale, in cui gli americani, con il pretesto di aiutarli mediante il piano
Marshall , si istallano nelleconomia dellInghilterra e della Francia, cercando di
trasformarla in una appendice delleconomia degli Stati Uniti dAmerica; in cui
il capitale americano si impadronisce delle materie prime e dei mercati di sbocco
delle colonie anglo-francesi, preparando cos una catastrofe per gli alti profitti dei
capitalisti anglo-francesi? Non sarebbe piu giusto dire che lInghilterra capitalisti-
ca, e dopo di essa anche la Francia capitalistica, saranno costrette in fin dei conti
a svincolarsi dalla stretta degli Stati Uniti dAmerica e a entrare in conflitto con
essi per assicurarsi una situazione autonoma e, naturalmente, alti profitti?
Passiamo ai principali paesi vinti, alla Germania (occidentale), al Giappone. Que-
sti paesi trascinano oggi una misera esistenza sotto lo stivale dellimperialismo ame-
ricano. La loro industria e lagricoltura, il loro commercio, la loro politica interna
ed esterna, tutta la loro esistenza e avvinta dalle catene del regime americano
di occupazione. Ma questi paesi erano ancora ieri grandi potenze imperialistiche,
che scossero le basi del dominio dellInghilterra, degli Stati Uniti dAmerica e della
Francia in Europa e in Asia. Pensare che questi paesi non tenteranno nuovamente
di rimettersi in piedi, di infrangere il regime degli Stati Uniti dAmerica e porsi
sulla strada dello sviluppo autonomo significa credere nei miracoli.
Si dice che i contrasti tra il capitalismo e il socialismo sono piu forti che i contrasti
fra i paesi capitalistici. Teoricamente, certo, questo e vero. e vero non solo oggi,
ai nostri giorni, ma era vero anche alla vigilia della seconda guerra mondiale. E
lo capivano, in maggiore o minore misura, anche i dirigenti dei paesi capitalistici.
Eppure la seconda guerra mondiale non incomincio con la guerra contro lUrss, ma
con la guerra fra i paesi capitalistici. Perche? Perche, in primo luogo, la guerra
contro la Urss, in quanto guerra contro il paese del socialismo, e piu pericolosa
per il capitalismo della guerra fra i paesi capitalistici, giacche mentre la guerra
fra i paesi capitalistici pone solo la questione del predominio di determinati paesi
capitalistici su altri paesi capitalistici, la guera contro lUrss deve invece necessa-
riamente porre la questione dellesistenza del capitalismo stesso. In secondo luogo,
perche i capitalisti, sebbene a scopo di propaganda facciano chiasso circa la
aggressivita dellUnione Sovietica, non credono essi stessi a questa aggressivita,
poiche tengono conto della politica pacifica dellUnione Sovietica e sanno che lU-
nione Sovietica non attacchera, dal canto suo, i paesi capitalistici.
Anche dopo la prima guerra mondiale si riteneva che la Germania fosse stata
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28. Linevitabilita della guerra fra i paesi capitalistici
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28. Linevitabilita della guerra fra i paesi capitalistici
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Discorso al XIX congresso del PCUS
14 Ottobre 1952
Compagni!
102
29. Discorso al XIX congresso del PCUS
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29. Discorso al XIX congresso del PCUS
In primo luogo, perche essi hanno di fronte a se lesempio di lotte e di successi come
quelli dellUnione Sovietica e delle democrazie popolari. Di conseguenza possono
trarre insegnamento dagli errori e dai successi di questi paesi e rendere cos piu
facile il proprio lavoro.
In secondo luogo perche la stessa borghesia - il nemico principale del movimento
di liberazione - e divenuta unaltra, si e trasformata in modo molto profondo, e
divenuta piu reazionaria, ha perso i legami col popolo e, di conseguenza, si e inde-
bolita. Si comprende che questo fatto deve rendere piu facile lazione dei partiti
comunisti e dei partiti democratici.
Prima, la borghesia si permetteva di fare del liberalismo, difendeva le liberta
democratico-borghesi e, in tal modo, si creava una popolarita. Oggi del libera-
lismo non e rimasta traccia: non vi e piu liberta individuale e i diritti della
persona sono riconosciuti solo a chi ha il capitale, mentre tutti gli altri cittadini
sono considerati come grezzo materiale umano, buono soltanto per essere sfrutta-
to.
Viene calpestato il principio delluguaglianza dei diritti degli uomini e delle na-
zioni: esso e sostituito dal principio dei pieni diritti solo per la minoranza degli
sfruttatori e dalla mancanza di diritti per la maggioranza sfruttata dei cittadini.
La bandiera delle liberta democratico-borghesi la borghesia lha buttata a mare;
io penso che tocca a voi, rappresentanti dei partiti comunisti e democratici, di
risollevarla e portarla avanti, se volete raggruppare attorno a voi la maggioranza
del popolo. Non vi e nessun altro che la possa levare in alto.
Prima, la borghesia era considerata la guida della nazione: essa difendeva i diritti
e lindipendenza della nazione e li poneva al di sopra di tutto. Ora non vi e piu
traccia del principio nazionale , oggi la borghesia vende i diritti e lindipenden-
za della nazione per dei dollari.
La bandiera della indipendenza nazionale e della sovranita nazionale e stata get-
tata a mare: non vi e dubbio che questa bandiera tocchera a voi di risollevarla
e portarla in avanti, a voi rappresentanti dei partiti comunisti e democratici, se
volete essere i patrioti del vostro paese, se volete essere la forza dirigente della
nazione. Non vi e nessun altro che la possa levare in alto.
Tale e oggi la situazione.
Si comprende che tutte queste circostanze devono rendere piu facile il lavoro dei
partiti comunisti e democratici, che non sono ancora giunti al potere. Di conse-
guenza ci sono tutte le condizioni per prevedere il successo e la vittoria del partiti
fratelli nei paesi dove domina ancora il capitalismo.
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29. Discorso al XIX congresso del PCUS
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Risposte a James Reston
Domanda. - Con lavvicinarsi dellanno nuovo, con linizio della nuova ammi-
nistrazione negli Stati Uniti, e ancora vostro convincimento che lUnione delle
Repubbliche Socialiste Sovietiche e gli Stati Uniti possano vivere pacificamente
negli anni venturi?
Risposta. - Continuo a credere che la guerra fra gli Stati Uniti dAmerica e
lUnione Sovietica non possa considerarsi inevitabile e che i nostri paesi possano
continuare a vivere in pace.
Domanda. - Dove sono secondo il vostro giudizio le cause della presente ten-
sione internazionale?
Risposta. - In ogni luogo e in ogni cosa, dove le azioni aggressive della politica
della guerra fredda, diretta contro IUnione Sovietica, trovano la loro espressio-
ne.
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