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Cos' il Tantra?
La prima forma di libert quella dal
conosciuto. Il tantrico, dovunque e
comunque lo incontri, sempre un
personaggio capace di destrutturare il tuo
mondo di opinioni: presenta la possibilit
di un cammino controcorrente rispetto a
quello tracciato dalle tue conoscenze; di
una percezione naturale, cio non mediata
da valori percettivi comuni, della realt.
Gli articoli pi letti
Da un punto di vista psicologico, in ogni della sezione tantra:
cammino tantrico l'innocenza dei sensi la
chiave dell'esperienza di s. Ci che rende i Cos' il Tantra?
sensi vittime dell'ipnotismo comune la
paura, la quale spinge l'individuo a Riconoscere l'amore del
conformarsi. Causa della paura cuore
l'attaccamento a s, o senso dell'ego. Tutti
i metodi tantrici, dallo yoga indiano a Brahmacarya
quello tibetano, dalla meditazione induista
a quella buddista, hanno come effetto lo Tantrismo e medicina
scioglimento degli attaccamenti, quegli tibetana
stessi attaccamenti, quel medesimo senso
del vantaggio e dello svantaggio personale, Tantrismo, psicologia
il calcolo razionale, sul quale le culture, le naturale
economie, le societ sono fondate.
Ogni cultura pu essere vista, nella sua Tutti gli articoli della
essenza immediata, come l'espressione di sezione tantra:
un tentativo umano di fuga dalla morte.
elenco articoli
La tradizione tantrica esiste come forma di
manifestazione dell'esperienza del sacro,
intesa quale alta capacit di darsi. Il
tantrismo, dunque, una riflessione sulla
morte, sull'amore, sulla bellezza e sulla
giustizia, riflessione che non esiste se non
in presenza del manifestarsi dell'esperienza
stessa. Le tecniche tantriche sono
strumenti estatici di evocazione di quella
esperienza; ci fa s che l'intera ritualistica
tantrica ruoti intorno al tema del sacrificio.
22 febbraio 2007
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Sorto all'epoca dell'Impero Romano, in seguito alla sua caduta il neoplatonismo andr ad
influenzare soprattutto la filosofia occidentale, distinguendosi dal platonismo greco di marca
orientale e bizantina, pi fedele al Platone della tradizione.
Indice
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1 La nascita
2 La diffusione e le correnti
3 La Filosofia come Esegesi
4 La Dottrina
5 Eredit
[modifica] La nascita
Convenzionalmente si ritiene che il neoplatonismo inizi con l'attivit di Plotino di Licopoli,
che visse nella prima met del III secolo e fond una scuola neoplatonica a Roma. Plotino
elabor un'esegesi del pensiero platonico che integrava in esso dottrine aristoteliche e in parte
anche stoiche, ispirandosi all'opera di filosofi precedenti come Numenio di Apamea,
Alessandro di Afrodisia e Filone di Alessandria.
[modifica] La Dottrina
I punti salienti delle sistemazioni dottrinali delle varie correnti neoplatoniche e soprattutto del
pensiero del massimo esponente di questa filosofia, Plotino, possono essere cos
schematizzati:
I cardini del sistema neoplatonico sono cos posti nell'attenzione alla strutturazione ontologica
del mondo, nella sempre pi marcata separazione tra il mondo sensibile, imperfetto, e il
mondo noetico perfetto e primo, e nella ricerca del cammino di liberazione che l'anima deve
percorrere per ritrovare la sua condizione originaria. Tutti questi elementi erano per i
pensatori neoplatonici gi contenuti nelle opere di Platone. Per esempio, nella parte finale del
Parmenide Plotino leggeva la sua dottrina delle ipostasi, mentre il percorso di liberazione
poteva facilmente essere dedotto dalle dottrine contenute nel Fedone o nella Repubblica,
come per esempio la famosa allegoria della caverna. Al suo interno il pensiero neoplatonico
conobbe un dinamismo, che port a rivedere le interpretazioni precedenti e ad elaborare
nuove dottrine. Con il pensiero di Giamblico alcuni cardini della filosofia di Plotino come
la discussa dottrina dell'anima non discesa vennero abbandonati, mentre si fecero pi forti
il disprezzo per la corporeit e l'afflato religioso. Giamblico sostenne l'importanza della
teurgia, un insieme di pratiche magiche, in parte dedotte dalla tradizione ermetica, che
permettevano all'anima dell'uomo di mettersi in contatto con i livelli superiori della realt.
Un'altra tendenza sempre pi marcata fu la gerarchizzazione del cosmo: le ipostasi (per
Plotino erano sostanzialmente dopo l'Uno la realt conosceva i livelli dell'Intelletto,
dell'Anima e del cosmo sensibile) vennero al loro interno divise in pi sotto-livelli, e nei
pensatori pi tardi ad ognuno di questi aspetti della processione venne associata una divinit
del pantheon ellenistico. In effetti, il neoplatonismo pagano, a partire se non dal suo
fondatore, quantomeno da Porfirio e Giamblico lott strenuamente contro la diffusione
sempre pi grande della religione cristiana, contestando i presupposti filosofici del pensiero
della Chiesa, come la dottrina dell'incarnazione o quella della Trinit. La battaglia raggiunse
l'apice sotto l'impero di Giuliano, che cerc di rifondare il culto pagano rileggendolo tramite i
presupposti della filosofia neoplatonica. Dopo il suo fallimento, il neoplatonismo, pur battuto,
continu a sopravvivere, e produsse alcuni dei suoi pi importanti pensatori addirittura nello
stesso ambito cristiano.
[modifica] Eredit
L'influsso del pensiero neoplatonico pu essere rintracciato, attraverso le opere di
Sant'Agostino e del cosiddetto Pseudo-Dionigi, in Giovanni Scoto Eriugena e nella mistica
speculativa tedesca, ad esempio in Meister Eckhart.
Una vera e propria ripresa delle teorie neoplatoniche si ebbe poi in epoca umanistica, quando
esso arriv a caratterizzare quasi tutta la filosofia rinascimentale, e in particolare autori come
Marsilio Ficino, Nicola Cusano, Giovanni Pico della Mirandola, Giordano Bruno, e pi tardi i
Platonici di Cambridge e i Trascendentalisti americani (soprattutto Emerson e Thoreau).
Iside o Isis o Isi (in lingua egiziana Aset cio trono), originaria del Delta, la dea della
maternit e della fertilit nella mitologia egizia. Divinit in origine celeste, associata alla
regalit (il suo geroglifico include la parola per "trono"), faceva parte dell'Enneade.
Iside nei geroglifici
Indice
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1 Mito
2 Iconografia
3 Culto
4 Iside e la Vergine
5 Bibliografia
6 Altri progetti
7 Collegamenti esterni
[modifica] Mito
Figlia di Nut e Geb, sorella di Nefti, Seth ed Osiride, di cui fu anche sposa e dal quale ebbe
Horo. Secondo il mito, raccontato nei Testi delle Piramidi e da Plutarco nel suo Iside ed
Osiride, con l'aiuto della sorella Nefti assembl le parti del corpo di Osiride, riportandolo alla
vita. Per questo era considerata una divinit associata alla magia ed all'oltretomba.
[modifica] Iconografia
Iside spesso simboleggiata da una vacca, in associazione con Hathor, ed raffigurata con le
corna bovine, tra le quali racchiuso il sole. Nell'iconografia rappresentata spesso come un
falco o come una donna con ali di uccello e simboleggia il vento. In forma alata anche
dipinta sui sarcofagi nellatto di prendere lanima tra le ali per condurla a nuova vita.
Solitamente viene raffigurata con una donna vestita, con in testa il simbolo del trono, che
tiene in mano un loto, simbolo della fertilit. Frequenti anche le rappresentazioni della dea
mentre allatta il figlio Horo. Il suo simbolo il tiet, chiamato anche nodo isiaco, che si trova
utilizzato per assicurare le vesti egiziane. L'esatta origine del simbolo sconosciuta, ma
probabilmente rappresenta la resurrezione e la vita eterna.
Iside con il figlio Horo
[modifica] Culto
Iside, venerata spesso in associazione con il dio Serapide, fu una delle divinit pi famose di
tutto il bacino del Mar Mediterraneo. Dall'epoca tolemaica la venerazione per la dea, simbolo
di sposa e madre e protettrice dei naviganti, si diffuse nel mondo ellenistico, fino a Roma. Da
qui il suo culto, diventato misterico per i legami della dea con il mondo ultraterreno e
nonostante all'inizio fosse ostacolato, dilag in tutto l'impero romano. Nel sincretismo tipico
della religione romana Iside venne assimilata con molte divinit femminili locali, quali
Cibele, Demetra e Cerere, e molti templi furono innalzati in suo onore in Europa, Africa ed
Asia. Il pi famoso fu quello di File, l'ultimo tempio pagano ad essere chiuso nel VI secolo.
Durante il suo sviluppo nell' Impero il culto di Iside si contraddistinse per processioni e feste
in onore della dea molto festose e ricche. Le sacerdotesse della dea vestivano solitamente in
bianco e si adornavano di fiori; a Roma, probabilmente a frutto dell' influenza del culto
autoctono di Vesta, dedicavano talvolta la loro castita' alla dea Iside. La decadenza nel
Mediterraneo del culto di Iside fu per lo pi determinata da nuove religioni misteriche quali lo
Zoroastrismo e lo stesso Cristianesimo.
Indice
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1 Cosmogonia
2 Il mito di Sophia
3 Soterologia
4 Escatologia
5 Il Protanthropos
6 La Barbelo
7 Voci correlate
8 Bibliografia
Psicoanalisi, termine coniato nel XX secolo unendo le parole psico e analisi (sul modello
tedesco di psychoanalyse), definisce una particolare teoria psicologica che propone un
modello di funzionamento della mente e dei processi psichici dell'uomo da un punto di vista
dinamico, con particolare enfasi sull'inconscio, i sogni e la sessualit infantile; usato anche
per indicare il metodo terapeutico che in quella teoria ha le sue basi, appunto il metodo
psicoanalitico. Fondatore di questa disciplina stato Sigmund Freud.
La psicoanalisi si pone come scopo precipuo quello di individuare le cause delle nevrosi non
in rapporto a specifici fatti traumatici accaduti in un passato pi o meno remoto, ma in
funzione di una possibile e complessiva distorsione della personalit conseguente ad un
disarmonico sviluppo dell'istinto. Oltre che un metodo di cura, la psicoanalisi anche una
metapsicologia, ovvero una teoria del funzionamento della mente umana.
Sotto diversi aspetti la psicoanalisi - che nel corso del XX secolo si sviluppata e modificata
con il contributo di studiosi di diversa nazionalit - ha molto contribuito, assieme alla filosofia
moderna, alla formazione del pensiero dell'uomo, analizzandone i sogni, gli istinti e le
pulsioni sessuali, le modalit relazionali come i lapsus e gli atti mancati.
Indice
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1 Gli inizi della psicoanalisi
2 La tecnica psicoanalitica
3 Critiche alla psicoanalisi
o 3.1 Il dibattito sull'efficacia terapeutica
o 3.2 Critiche recenti alla psicoanalisi
4 Note
5 Bibliografia
6 Voci correlate
7 Collegamenti esterni