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4.

1 Esercizi di Topologia generale


Esercizio 1. Caratterizzare tutte le possibili topologie su un insieme di due
elementi.

Soluzione. Detto X := {a, b}, abbiamo 4 possibili topologie su di esso:

t1 = {, X} la topologia banale o indiscreta

t2 = {, aX}

t3 = {, bX}

t4 = {, a, b, X} la topologia discreta

Il diagramma seguente mette in relazione le diverse topologie: la freccia va


verso quella pi fine; le topologie non confrontabili non sono collegate tramite
alcuna freccia.
t1 t2


y y
t3 t4

Esercizio 2. Sia (X, t) uno spazio topologico tale che t = {, X, A, B}. Quali
condizioni devono soddisfare A e B?

Soluzione. Bisogna avere A B t, quindi ci sono tre possibilit:

A B = e dunque A B = X, cio B = {A

A B = A e quindi A B

A B = B e quindi B A.

Esercizio 3. Sia X un insieme e : X P(P(X)) una funzione che


verifica le seguenti propriet:

(V1 ) A (x) e A B B (x)

(V2 ) A, B (x) A B (x)

(V3 ) A (x) x A

(V4 ) A (x) B (x) tale che y B : A (y).

Definiamo t = {A P(X) | x A, A (x)}. Dimostrare che (X, t) uno


spazio topologico per il quale (x) linsieme degli intorni di x per ogni
x X.

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Soluzione. Dimostriamo innanzitutto che (X, t) uno spazio topologico. t
banalmente, e poich x X e A (x), per (V1 ) X t. Se A1 . . . An t,
\n
sia x Ai . Allora si ha x Ai i = 1, . . . n e quindi Ai (x). Per
1
n
\ [
(V2 ) A := Ai (x). Infine se x Ai con Ai t, esiste j I tale
1 iI
[ [ [
che x Aj Ai e per (V1 ) Ai (x), cio Ai t. Sia ora I(x)
i i i
linsieme degli intorni di x in (X, t).

I(x) (x): se A I(x), U t tale che x U A, dunque


U (x) e per (V1 ) A (x).

(x) I(x): se A (x), sia U = {y X | A (y)}. Si ha che


x U per (V3 ) e U A. Sia y U A (y) e per (V4 )B (y)
tale che se z B, allora A (z) (cio z B z U ) da cui
B U . La propriet (V1 ) permette di concludere che U t. Allora
x U A e U t A I(x).

Esercizio 4. Sia X un insieme e : X P(P(X)) tale che (a) =


{A X | a A} a X. Mostrare che verfica le propriet (V1 ) (V4 )
enunciate nellesercizio precedente. Quale topologia definita in questo modo?
Si definisca ora : X P(P(X)) come (a) = {X} a X. Mostrare che
anche stavolta verfica le propriet (V1 ) (V4 ). Quale topologia si definisce
in questo modo?

Soluzione. Le quattro propriet si verificano facilmente in entrambi i casi. La


topologia nel primo caso data da t1 = {A P(X) | x A : A (X)} =
P(X) ed dunque la topologia discreta. Nel secondo caso si ha t2 = {, X}
ed la topologia banale.

Esercizio 5. Sia X un insieme e : P(X) P(X) una funzione che


verifica gli assiomi di chiusura di Kuratowski:

a) () =

b) AP(X) A (A)

c) =

d) (A B) = (A) (B).

Sia C = {A P(X) | (A) = A} e sia t = A P(X), {A C . Mostrare
che X t C, t C e che t una topologia su X per la quale A = (A).

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Soluzione. Gli assiomi che definiscono una topologia sono facili da verificare.
Mostriamo che coincide con la chiusura.

A (A): sia x A : V I(x)V A 6= , da cui V (A) 6=


poich A (A). Allora x (A) = (A) (dalla c) (A) = (A)
cio (A) C {(A) t) perci x (A).

(A) A: sia x (A) e sia V I(x) aperto. Se per assurdo


V A = , A {V (A) ({V ) = {V (A) V = x /
(A) = (A); allora necessariamente V A 6= x A.

Esercizio 6. Descrivere una coppia di sottoinsiemi A, B R tali che

A B = , A B 6= , A B 6=

Soluzione. Si considerino A = [a, b) B = R \ A = (, a) [b, +), per


costruzione si ha: A B = , A B = {b}, A B = {a}.

Esercizio 7. Siano td e ts le topologie destra e sinistra rispettivamente.


Mostrare che unintersezione qualunque di aperti aperta e che sup {td , ts } = t
topologia discreta.

Soluzione.
\ sufficiente mostrarlo
[ per gli aperti della base Bd = {[x, +)
\ | x X}.
Dunque [xi , +) = [x, +) un aperto. Siano Ui aperti: Ui =
\ [ iI xxi iI
[\ Y iI
( Ai,k ) = Ai,i dove L := Ki e Ai,i Bd . Dunque
iI hKi L iI iI
\ \ [
Ai,i = B un aperto e Ui = B aperto. Lo stesso ragio-
iI iI L
namento vale per ts . Ovviamente le due topologie td e ts sono meno fini
di quella discreta. Sia allora t0 una topologia pi fine di td e ts : x X si
ha [x, +) td dunque [x, +) t0 ; (, x] ts quindi (, x] t0 ; se
ne deduce che x = (, x] [x, +) t0 . Ci prova che t0 = t, topologia
discreta.

Esercizio 8. Trovare un esempio di uno spazio topologico N 1 ma non N 2


(dove con N 1 ed N 2 si intende uno spazio che soddisfi rispettivamente il
primo o il secondo assioma di numerabilit).

Soluzione. Possiamo considerare R munito della topologia discreta. Infatti


x R, B(x) = {{x}} un sistema fondamentale di intorni di x, e quindi
lo spazio N 1. Ora, sia B una base di R. Poich x R {x} un aperto,
unione di elementi di B, e quindi deve essere {x} B. Ci implica che
{{x}} B B ha cardinalit maggiore o uguale a quella di R e allora non
una base numerabile. Questo prova che lo spazio non N 2.

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Esercizio 9. Sia R munito della topologia t generata dalla base di aperti
B = {[x, y)}. Si dimostri che (R, t) separabile e N 1.

Soluzione. SQ un aperto denso e numerabile di R: se x R e V un intorno


di x, V = iI Vi , Vi B. Dunque x [y, z) V e [y, z) Q =6 . Quindi R
separabile. Si verifica facilmente che x R, B(x) = {[x, y) | y Q} un
sistema fondamentale numerabile di intorni di x.

Esercizio 10. (Spazio T0 ma non T1 ). Sia X = {1, 2} e definiamo su X


una topologia t = {, X, {1}}. Allora X T0 ma non T1 .

Dimostrazione. X T0 : siano x, y X distinti. Allora senza perdere di


generalit possiamo supporre che x = 1 e y = 2. Allora esiste Ux = {1} un
aperto contenente 1 ma non 2. X non T1 : infatti non esiste un aperto Uy
contentente 2 ma non 1.

Esercizio 11. Sia U un aperto in X e sia A un chiuso in X. Allora U \ A


aperto e A \ U chiuso in X.

Dimostrazione. X \ (U \ A) = A (X \ U ) e un unione di chiusi chiuso.


Ne segue che il complementare U \ A aperto. X \ (A \ U ) = U (X \ A)
e unione di aperti aperto. Segue che il complementare A \ U chiuso in
X.

Esercizio 12. Uno spazio topologico X si dice spazio di Lindelf se da


ogni ricoprimento aperto possibile estrarre un ricoprimento numerabile.
Dimostrare che:

a) Ogni sottospazio chiuso di uno spazio di Lindelf uno spazio di


Lindelf.

b) Uno spazio N 2 di Lindelf.

c) Un sottospazio di Lindelf di uno spazio di Lindelf non necessaria-


mente chiuso.
[
Dimostrazione a). Sia Vi un ricoprimente aperto del chiuso A X. Abbia-
iI [
mo che per ogni i vale Vi = A Ui con Ui aperto in X. Allora X = {A Ui
iI
ricoprimento aperto, da cui ne possiamo estrarre un ricoprimento numerabile
perch X di Lindelf. Allora se J I il sottoinsieme
[ numerabile degli
indici corrispondente al ricoprimento di X, anche Vj un ricoprimento
jJ
aperto numerabile di A.
b) Sia {Vi }iI un ricoprimento aperto di X. Sia B = {Bn }nN una base
numerabile di X. Allora per ogni x X, ix I x Vix , ma essendo B una

23
[
base, x Bnx Vix . Dunque X = Bnx , e da questo ricoprimento aperto
xX
posso estrarre un ricoprimento numerabile {B }L con L N[numerabile
e con B = Bnx . Detto i I lindice per cui B Vi , X = Vi e tale
L
ricoprimento numerabile.
c) Si consideri R con la topologia euclidea: chiaramente di Lindelf. Il
sottospazio [0, 1) non chiuso, ma anchesso di Lindelf.

Esercizio 13. Due sottoinsiemi A e B di uno spazio topologico X si dicono


separati se non sono aderenti, cio se A B = A B = . Dimostrare che:

1. Se F e G sono entrambi aperti o entrambi chiusi, allora A = F \ G e


B = G \ F sono separati.

2. Se A, B X sono separati, allora A, B sono aperti e chiusi in A B.

Soluzione. 1. Sia x AB = (F \ G)(G\F ). Allora x F (X \ G)


F (X \ G) = F (X \ G. Ora, se F chiuso, F = F x F (G\F )
che assurdo, se invece G aperto, G = G x (G \ F ) \ G assurdo
anche qui. Analogamente se x B A = (G \ F ) (F \ G)
x G \ F = G (X \ F ) G (X \ F ) = G (X \ F ). Allora, se
F = F x F x / F , assurdo; se invece G = G x G x / G,
assurdo. Dunque A B = A B = .

2. (A B) A = A (B A) = A dunque A chiuso in A B, e allo


stesso modo B = B (B A) = B (A B) chiuso in A B. Poich
A = (A B) \ B, A il complementare di un chiuso e quindi aperto.
Idem per B.

Esercizio 14. Mostrare che se Y ha la topologia discreta, allora laStopologia


prodotto su X Y coincide con la topologia dellunione disgiunta yY X
{y}.

Soluzione. La topologia dellunione disgiunta generata dalla famiglia di


aperti B = {A + B : = A {0} B {1} | A aperto in X e B aperto in Y }.
Un aperto della topologia prodotto della forma A B con A X e B Y
aperti. Appare evidente che ogni aperto di una topologia aperto anche
rispetto allaltra.

Esercizio 15. Dire, motivando la risposta, se un insieme infinito con la


topologia cofinita di Hausdorff.

Soluzione. No, non lo mai. Infatti se x 6= y U, V aperti tali che x U ,


y V e U V = allora i rispettivi complementari {U = {a1 , . . . , am } e
{V = {b1 , . . . , bn } sarebbero insiemi finiti, ma U V = {U {V = X

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che per ipotesi un insieme infinito. Assurdo.
Notiamo che se X fosse finito, la topologia cofinita coinciderebbe con la
topologia discreta poich x X{{x} sarebbe un insieme finito.

Esercizio 16. Siano X, Y spazi topologici, con Y di Hausdorff. Dimostrare


che se esiste unapplicazione continua ed iniettiva f : X Y allora anche X
di Hausdorff.

Soluzione. La restrizione f : X f (X) continua, inettiva, (surgettiva) ed


tale che gli aperti di X sono tutti e soli quelli della forma f 1 (A) con A aperto
in f (X). Dunque f induce un omeomorfismo tra X ed f (X) Y . Essendo
f (X) un sottospazio di uno spazio di Hausdorff, anchesso di Hausdorff, e
per lomeomorfismo anche X lo .

Esercizio 17. Siano f, g : X Y due applicazioni continue, Y di Hausdorff


e A X un denso. Dimostrare che se f (x) = g(x) x A, allora f = g.

Soluzione. Diamo due dimostrazioni: la prima fatta a mano, la seconda pi


elegante.
Sia y X \ A tale che f (y) 6= g(y). Allora U, V Y aperti disgiunti tali che
f (y) U e g(y) V . Ma essendo A un denso di X, la sua immagine f (A)
densa in f (X), dunque U V f (A) 6= il che d un assurdo. Dunque
f (y) = g(y) e f = g.
Linsieme C = {x X | f (x) = g(x)} X chiuso (poich C = 1 ()
dove la diagonale di Y Y ) e contiene A. Ne segue che X = A C X
ovvero C = X.

Esercizio 18. Sia f : X Y continua e Y spazio di Hausdorff. Provare


che il grafico = {(x, f (x)) X Y | x X} chiuso nel prodotto.

Soluzione. Consideriamo la funzione : X Y Y Y data da (x, y) =


(f (x), y). Allora = 1 ().

Esercizio 19. Uno spazio topologico X detto risolubile se esistono due


sottospazi complementari densi (A = {A = X). Detta A la funzione
caratteristica di A, dimostrare che:

A non continua in alcun punto;



A A e A {A sono continue.

Soluzione.

Esercizio 20. Sia f : X Y , dove X compatto e Y di Hausdorff. Preso


y Y , sia U X un aperto che contiene f 1 (y). Allora esiste un intorno
V di y tale che f 1 (V ) U .

25
Soluzione. C = X \ U un chiuso che non incontra f 1 (y). Segue che f (C)
un chiuso che non contiene y. Sia V tale che V f (C) = e y V . Allora
f 1 (V ) f 1 (C) = , C f 1 (C) f 1 (V ) U .

Esercizio 21. Sia f : X Y unapplicazione aperta fra spazi topologici e


sia D Y un sottoinsieme denso in Y . Provare che f 1 (D) denso in X.

Soluzione. Poniamo E := f 1 (D). E denso in X se e solo se interseca ogni


aperto di X. Supponiamo allora che esista un aperto A X disgiunto da
E. Essendo f aperta, f (E) un aperto in Y che quindi incontra D. Allora
f 1 (D f (A)) = E A 6= .

Esercizio 22. Sia X uno spazio topologico e sia A X un sottoinsieme


aperto. Mostrare che se X separabile allora A, dotato della topologia di
sottospazio, separabile.

Soluzione. X contiene un sottoinsieme D denso e numerabile. Essendo A un


aperto, D A 6= dunque D A un sottoinsieme denso e numerabile di A.
A X
Infatti D A = D A = X A = A.

Esercizio 23. Sia f : X Y unapplicazione continua e suriettiva fra spazi


topologici. Provare che se X a base numerabile allora ogni sottospazio di Y
separabile.

Soluzione. Sia Z un sottospazo di Y . Lapplicazione f manda il sottoinsieme


denso e numerabile D X in un sottoinsieme denso e numerabile di Z:
infatti limmagine continua di un denso densa.

Esercizio 24. Siano X uno spazio di Hausdorff e A un sottospazio di X.


Mostrare che se esiste unapplicazione continua f : X A tale che f A = idA
allora A chiuso in X.

Soluzione. Linsieme C = {x X | f (x) = x} chiuso in X: x 7 (x, f (x))


continua e C risulta essere la controimmagine della diagonale X X
che chiusa essendo X di Hausdorff. Ora basta notare che C = A vedendo
lapplizazione f : X X.

Esercizio 25. Ogni spazio di Hausdorff finito ha la topologia discreta.

Soluzione. Se X = {x1 , . . . , xn }, esiste un intorno di x1 che lo separa da ogni


altro xi , e lintersezione finita di tutti questi intorni un aperto ed proprio
{x1 }. Analogamente per gli altri punti.

Esercizio 26. Sia R munito della topologia i cui aperti sono della forma
[a, b). Allora R2 con la topologia prodotto omeomorfo a C con la topologia
e la relazione dordine a + ib c + id se a c e b d.

26
Soluzione. Lomeomorfismo dato dallapplicazione ovviamente bigettiva

f : R2 C
(x, y) 7 x + iy

e si ha: f 1 ([a + ib, c + id)) = [a, c) = [b, d) e f ([a, c)) = f ([b, d)) =
[a + ib, c + id).

Esercizio 27. Sia f : X Y continua con Y spazio di Hausdorff. Definiamo


una relazione di equivalenza su X data da x y f (x) = f (y). Mostrare
che il quoziente X/ di Hausdorff.

Soluzione. Detta : X X/ la proiezione canonica, si ha che (x) 6=


(y) f (x) 6= f (y), quindi esistono due aperti disgiunti U, V che contengono
rispettivamente f (x) e f (y). Ma gli aperti f 1 (U ) e f 1 (V ) sono saturi,
dunque le loro proiezioni sono aperti disgiunti di (x) e (y).

Esercizio 28. Sia X uno spazio topologico. Mostrare che la seguente


implicazione falsa: A X sottospazio separato A sottospazio separato.

Soluzione. Consideriamo X = {0, 1, 2} con la topologia data dagli aperti


{, {0}, X}. Prendiamo A = {0}, questo separato, inoltre denso in X,
ma la sua chiusura A = X non separata.

Esercizio 29. Limmagine continua di uno spazio separato non necessa-


riamente separato.

Soluzione. Basta prendere come esempio lapplicazione identica da R con la


topologia euclidea in R con la topologia banale; si noti invece che una qualun-
que funzione costante tra questi spazi mantiene la propriet di separazione
(perch limmagine costituita da un solo punto).

Esercizio 30. Sia I = [1, 1] R con la topologia indotta. Consideriamo la


relazione di equivalenza x y x = y oppure x = y 6= 1. Si dimostri
che la proiezione al quoziente aperta e lo spazio I/ T1 ma non T2 .

Soluzione. Si verifica facilmente che le proiezioni di aperti sono aperti nel


quoziente. Se (x) 6= (y) e |x| < |y|, sia z tale che |x| < z < |y|, (y)
/
((z, z)) che un intorno di (x), analogamente se |y| < |x| prendiamo
z in modo che |y| < z < |x| e (y) / ((z, 1]) 3 (x). Dunque lo spazio
T1 , tuttavia non T2 perch i punti (1) 6= (1) non hanno intorni
disgiunti.

Esercizio 31. vero che se ogni sottoinsieme numerabile di uno spazio


topologico X chiuso allora la topologia su X la topologia discreta?

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Soluzione. Se X numerabile certamente s: infatti per ogni punto x X il
complementare un sottoinsieme numerabile e quindi chuso. Ne segue che
{x} aperto e la topologia quella discreta. Se invece X ha cardinalit pi
che numerabile, ***

Esercizio 32. Sia X uno spazio T0 . Ogni sottoinsieme finito e non vuoto di
X ha un punto isolato. Se invece X non ha punti isolati, ogni aperto di X
infinito.

Soluzione. Per induzione sul numero n dei punti. ***

Esercizio 33. Sia X un insieme infinito dotato della topologia cofinita

cof = {A X | X \ A finito} {}

Abbreviamo (X, cof ) = Xcof .

1. Le topologie Xcof Xcof e (X X)cof coincidono?

2. Xcof Xcof compatto?

3. Xcof Xcof di Hausdorff ?

Soluzione. 1. No, le topologie non coincidono. Se A un aperto in Xcof ,


X A aperto in (X X)cof ma non in Xcof Xcof .

2. S. Sappiamo che Xcof Xcof compatto se e solo se lo Xcof ,


mostriamo che un insieme con la topologia cofinita sempre compatto:
sia {Ui } un ricoprimento aperto di Xcof . Allora Xcof = i Ui e X \ Ui
ha cardinalit finita, dunque possibile ricoprirlo con un numero finito
di aperti di Xcof . Siano U1 , . . . , Um . Allora Xcof = U1 Um Ui
un sottoricoprimento finito.

3. Xcof Xcof di Hausdorff se e solo se lo Xcof . Mostriamo che non


lo mai: se x, y Xcof ed esistessero due aperti U 3 x, V 3 y tali che
U V = , allora X = X \ (U V ) = (X \ U ) (X \ V ) ma se i due
insiemi hanno cardinalit finita si ha un assurdo.

Esercizio 34. Sia X uno spazio T2 e localmente compatto. Allora ogni punto
possiede un sistema fondamentale di intorni compatti.

Soluzione. Sia x X, esiste un suo intorno compatto K. Dimostriamo che


ogni spazio compatto e T2 regolare e che quindi ha la propriet che ogni
punto possiede un sistema fondamentale di intorni chiusi, e perci compatti.
Presi un chiuso F e un punto y / F , F chiuso in un compatto e quindi
compatto; per la propriet di separazione riusciamo a separare il compatto dal
punto, e quindi riusciamo a separare i chiusi dai punti: questa la definizione

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di spazio regolare. Dunque ora sappiamo che x ha un sistema fondamentale
di intorni compatti in K, ed essendo lo stesso K un intorno di x, questo un
sistema fondamentale di intorni anche in X.

Esercizio 35. Sia A un sottoinsieme connesso di uno spazio X e sia B un


altro sottoinsieme. Se A B =
6 e A {B 6= , mostrare che A B 6= .
Soluzione. Sappiamo che X = A B e Y = A {B sono chiusi in A e
X Y = A, dunque la loro intersezione X Y = A {B B = A B non
u essere vuota.

Esercizio 36. Uno spazio topologico X totalmente sconnesso se e solo se


ogni chiuso con almeno due punti non connesso.
Soluzione. Sia C(x) la componente connessa del punto x. Se X totalmente
sconnesso, C(x) = {x} per ogni x e se F un chiuso con almeno due punti,
contiene due componenti connesse distinte e quindi sconnesso. Viceversa
ogni C(x) connessa e chiusa e dunque deve essere composta dal solo punto
x.

Esercizio 37. Uno spazio totalmente sconnesso T1 .


Soluzione. Le componenti connesse sono chiuse.

Esercizio 38. Se X ha un numero finito di componenti connesse, allora per


ogni x X, C(x) aperto e chiuso in X. Inoltre, se X compatto e per
ogni xC(x) aperta e chiusa, allora X ha un numero finito di componenti
connesse.
Soluzione. Le componentiSconnesse sono sempre chiuse, inoltre fissata una
componente C(xi ) = X \ nj6=i C(xj ) un aperto perch complementare di
ununione finita di chiusi. Se lo spazio compatto, le sue componenti connesse
formano un ricoprimento aperto da cui possiamo estrarre un sottoricoprimento
finito. Ma poich le componenti connesse costituiscono una partizione di X,
ci significa che sono in numero finito.
Q
Esercizio 39. Sia Q Y = i Xi e sia Y 3 x = (xi ). Allora la componente
connessa C(x) = i C(xi ).
Q
Soluzione. Il prodotto di connessi i C(xi ) connesso e contiene x, dunque
contenuto in C(x). Daltronde vale anche il contenimento opposto poich
y = (yi ) C(x) le proiezioni sui singoli fattori sono conessi che contengono
xi , per cui i (C(x)) C(xi ) i e quindi yi C(xi ).

Esercizio 40. Uno spazio discreto con pi di un punto localmente connesso


e non connesso.
Dimostrazione. Ovviamente lo spazio non connesso, tuttavia
 un sistema
fondamentali di intorni connessi di un punto x dato da {x} .

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Esercizio 41. Uno spazio finito X non pu avere la seguente propriet:
a X tale che X non localmente connesso in a.

Soluzione. Supponiamo possibile che X abbia tale propriet, allora sappiamo


che esiste un intorno U di a non connesso che non contiene alcun intorno
connesso. Esiste per un intorno V del punto a, strettamente contenuto in
U con la stessa propriet. Ma allora potremmo costruire una successione
V1 , . . . , Vn , . . . , di intorni di carninalit sempre minore. Questo un assurdo.

Esercizio 42. Sia X uno spazio localmente connesso. Allora x X C(x)


aperto e chiuso.

Soluzione. C(x) chiuso ed intorno di ogni suo punto, perch se y C(x),


esiste un intorno connesso Vy C(y) = C(x).

Esercizio 43. Sia X uno spazio topologico localmente compatto. Per ogni
x X consideriamo Kx un suo intorno compatto. Allora {Kx }xX un
ricoprimento fondamentale.

Soluzione. Sia A tale che Kx A aperto in Kx per ogni x X. Allora,



preso un qualsiasi y A, esiste Ky compatto con y Ky Ky e Ky A

aperto in Ky . Allora anche W := A Ky aperto in Ky . Ora W Ky X
ed essendo aperto in un aperto aperto in X. Allora per ogni y A abbiamo
trovato un intorno aperto W di y tutto contenuto in A, perci A aperto
in X. Viceversa, se A aperto in X, A Kx aperto in Kx per definizione,
dunque si ha la tesi.

30
4.2 Esercizi su spazi connessi e spazi compatti
Teorema 4.1. Sia X uno spazio compatto di Hausdorff. Allora X T4.

Soluzione. Siano A, B X due chiusi disgiunti. a A b B Ua,b 3


a Va,b 3 b : Ua,b Va,b = . B chiuso in un compatto, quindi compatto.
Allora fisso a A e trovo b1 , . . . , br B tali che B Va,b1 Va,br . Detto
\r [ r
U (a) : = Ua,bi e V (a) : = Va,bi . Quindi a e B sono separati tramite
i=1 i=1
\r r
[
questi due aperti. Posto U : = U (aj ) e V : = V (aj ), U e V separano
j=1 j=1
A e B, e U V = . Infatti, sia z U V , allora z U (aj )j e z V (aj )
per qualche j = k. Ma z Vak ,bk Uak ,bk = assurdo.

Esercizio 44. Sia Y un sottospazio denso di uno spazio di Hausdorff X.


Dimostrare che se Y localmente compatto, allora Y aperto in X.

Soluzione. y Y , sia K un intorno compatto di y. Allora esiste un aperto


U K. Consideriamo U : questo compatto in Y , quindi in X, quindi un
chiuso in X. Sappiamo che V aperto in X tale che U = V Y . Se V Y
ho la tesi. Altrimenti V \ Y =6 V \ U 6= e questultimo un aperto
che non interseca Y , ma ci assurdo.

Esercizio 45. Sia X la compattificazione di Alexandroff di Z: X = Z


{}. Sia an R una successione con limn+ an = l R. Esiste un
omeomorfismo tra X e la successione an ?

Soluzione. Ordiniamo Z nel modo seguente: 0, 1, 1, . . . , k, k, . . . e chia-


miamo bn ln-esimo termine di questa successione. Possiamo costruire un
omeomorfismo tra bn e an l in alcuni casi particolari. Ad esempio,
se la successione an = n1 0 n N \ {0}, basta mandare b0 7 2 e bn 7 n1 .
Invece se la successione an fosse ad esempio costante (an = ln N) una
costruzione del genere non possibile.

Esercizio 46. Sia X uno spazio T compatto, U X un aperto e {Ci }iI una
famiglia di chiusi in X tale che Ci U . Allora c un numero finito di
chiusi della famiglia la cui intersezione contenuta in U .
S
Soluzione. Consideriamo il ricoprimento i (X \ Ci ) U = X. Possiamo
estrarne un sottoricoprimento finito (X \ C1 ) (X \ Cs ) U = X. Allora
lintersezione C1 Cs U come volevamo.

Esercizio 47. Sia X uno spazio di Hausdorff e sia {An }nN una famiglia
T
di compatti connessi tali che Ak+1 Ak k N . Allora lintersezione n An
connessa.

31
T
T Se n An non
Soluzione. T fosse connessa,
T allora U, V aperti disgiunti di X
tali che An U V e An 6 U, An 6 V . Quindi esistono An1 , . . . , Ans
tali che la loro intersezione An1 Ans U V [per
T lesercizio precedente]
e quindi possiamo supporre An1 Ans U An U .
Esercizio 48. Sia X uno spazio compatto, connesso e T2 , e sia A X.
Chiamata F : = {Y X | Y compatto, connesso A Y }, si provi che F
possiede elementi minimali.

Soluzione. Basta provarlo per le catene {Yi } linearmenteT ordinate per in-
clusione e applicare il lemma di Zorn. Sappiamo che Yi 6= perch
lintersezione contiene A, edTessendo intersezione di compatti connessi
compatta e connessa. Allora Yi F ed minimale.

Esercizio 49. Il gruppo lineare GL(n, R) non compatto.


2
Soluzione. La funzione determinante det : Rn R continua. Per definizio-
ne si ha GL(n, R) = {M | det(M ) 6= 0}, cio GL(n, R) la controimmagine
del sottospazio aperto R \ {0} R, ed quindi un aperto. Un sottoinsieme
2
di Rn compatto se e solo se chiuso e limitato, e quindi GL(n, R) non
compatto.

Esercizio 50. Sia O(n) il gruppo ortogonale, costituito da tutte le matrici


ortogonali n n a coefficienti reali, e SO(n) il gruppo speciale ortogonale,
costituito da tutte le matrici di O(n) con determinante +1. Allora O(n) e
SO(n) sono gruppi topologici compatti.

Soluzione. Ricordiamo che O(n) formato da tutte le matrici A GL(n)


2
tali che AAt = At A = In . Dato che O(n) GL(n) Rn basta mostrare che
chiuso e limitato. La moltiplicazione di matrici continua, e chiaramente
2 2
loperazione di trasposizione induce un omeomorfismo Rn Rn , per cui la
funzione
2 2
f : Rn Rn
definita da
A 7 AAt
si pu scrivere come composizione di funzioni continue. Gli insiemi costituiti
2 2
da singoli punti di Rn sono tutti chiusi, ed in particolare linsieme {In } Rn
2
chiuso. Dunque f 1 (In ) un sottospazio chiuso di Rn ; ma f 1 (In ) =
2 2
{A Rn | f (A) = In } = {A Rn | AAt = In } = O(n) e dunque O(n)
chiuso. Ora, si indichino con a1 , a2 , . . . an i vettori colonna di A O(n).
La condizione AAt = In si pu riscrivere come
(
1 se i = j
ai aj =
0 se i 6= j

32
dove v w indica il prodotto scalare standard in Rn , e dunque, considerando
la prima equazione, si ha per ogni i

ai ai == a21,i + a22,i + + a2n,i = 1

= 1 per ogni i, j = 1, ..., n. Ne segue che i,j a2i,j = n, e dunque


P
, e quindi ai,j
2
O(n) limitato nella metrica euclidea di Rn . Non rimane che dimostrare
che SO(n) compatto. Ma, dato che si pu scrivere come la controimmagine
di 1 mediante la funzione (continua) determinante det : O(n) R, esso un
sottospazio chiuso di O(n). Allora esso compatto.

Esercizio 51. Quali sono i sottospazi connessi di uno spazio topologico dotato
della topologia discreta?

Soluzione. I singoli punti {x}. Infatti ogni singoletto {x} aperto e chiuso
nella topologia discreta, quindi ogni insieme che contenga almeno due punti
risulta sconnesso.

Esercizio 52. Siano A, B sottospazi di uno spazio topologico tali che A B


e A B sono connessi. Provare che se A, B sono entrambi chiusi o entrambi
aperti, allora anche A e B sono connessi.

Soluzione. Notiamo innanzitutto che A B 6= , altrimenti lo spazio A B


sarebbe unione di due aperti (risp. chiusi) disgiunti. Supponiamo A, B
entrambi chiusi (laltro caso analogo). Se per assurdo A fosse sconnesso,
potremmo scrivere A = U V con U, V chiusi disgiunti. Allora A B U
oppure A B V . Supponiamo il primo caso. Questo implica B V = ,
quindi B V unione di chiusi e quindi chiuso in A B e soprattutto non
aperto poich AB connesso. Ma il suo complementare (AB)\(B V ) =
U che un chiuso. Assurdo.

Esercizio 53. Per ogni terna di punti p, q, v Rn , il cammino

p,q,v : [0, 1] Rn
t 7 (1 t)p + tq + t(1 t)v

un arco di parabola che ha p e q come estremi. Dimostrare che se p 6= q,


allora per ogni x Rn \ {p, q} esiste al pi un vettore v ortogonale a p q e
tale che x appartenga allimmagine del cammino p,q,v .

Soluzione. Supponiamo per assurdo che esistano due vettori v, w Rn con


la propriet suddetta. Per semplicit, a meno di traslazioni possiamo sempre
supporre p = 0 e dunque v, w ortogonali a q. Allora t, s [0, 1] tali che

(1 t)p + tq + t(1 t)v = x = (1 s)p + sq + s(1 s)w


tq + t(1 t)v = sq + s(1 s)w

33
e prendendo il prodotto scalare per q:

tq = sq t = s
v=w

Esercizio 54. Siano n 2 e f : S n R unapplicazione continua. Deno-


tiamo con A = {t f (S n ) | f 1 (t) ha cardinalit finita}. Dimostrare che A
contiene al pi due punti.

Soluzione. Limmagine continua di un connesso compatto connessa e com-


patta. Un connesso compatto in R necessariamente un intervallo chiuso
[a, b]. Dunque se la cardinalit di A fosse almeno 3, [a, b] = f (S n ) sarebbe
sconnesso togliendo i tre punti di A, mentre un numero finito di punti non
sconnette la sfera S n . Allora si avrebbe che limmagine di un connesso non
sarebbe connessa, e questo un assurdo.
Notiamo che la cardinalit di A pu essere, a seconda della scelta di f , 0, 1 o 2.
La prima ipotesi si realizza se f una funzione costante; lultima considerando
la proiezione della sfera mediante rette parallele; infine la seconda deriva
dalla composizione di una deformazione della sfera e della proiezione.

Esercizio 55. Dimostrare che ogni omeomorfismo f : R R di ordine finito,


ossia tale che f p = Id per qualche p > 0, possiede almeno un punto fisso.

Soluzione. Posti b := max(0, f (0), f 2 (0), . . . , f p1 (0)) ed a := f 1 (b), con-


sideriamo la funzione g(x) = f (x) x nellintervallo [a, b]. Si verifica che
f (a) = b a, f (b) b e dunque g(a) 0, g(b) 0, cio g si annulla in
almeno un punto dellintervallo e dunque f ha un punto fisso c che il punto
in cui g(c) = 0.

Esercizio 56. Il toro, inteso come superficie a ciambella C di R3 ottenuta


facendo ruotare il cerchio (y R)2 + z 2 = r2 di centro (R, 0), R > r del
piano yz intorno allasse z, omeomorfo a T2 definito come il sottoinsieme
di R4 S 1 S 1 .

Soluzione. T2 linsieme {(x1 , x2 , x3 , x4 ) R4 | x21 + x22 = 1, x23 + x24 = 1}.


Sia F : T2 C definita da

F (x1 , x2 , x3 , x4 ) = ((R + rx3 )x1 , (R + rx3 )x2 , rx4 ).

e sia G : C T2 definita da
p
x2 + y 2 R z
 
x y
G(x, y, z) = p ,p , , .
x2 + y 2 x2 + y 2 r r

Si ha che F un omeomorfismo dal toro alla superficie a ciambella, infatti F


e G sono continue e facendo i calcoli si dimostra facilmente che F G = IC e

34
che G F = IT , dove IC e IT sono rispettivamente lidentit sulla superficie
a ciambella e lidentit sul toro.

Esercizio 57. Sia {An | n Z} una famiglia numerabile di sottospazi


connessi di uno spazio topologico X tali che An An+1 6= per ogni n.
Dimostrare che A = n An connesso.

Soluzione. Per ogni n si ha che An An+1 connesso perchunione di connessi


a intersezione non vuota. Lo stesso ragionamento mostra che An1 An
connesso, e iterando il procedimento ottengo un unione numerabile di connessi
a intersezione non vuota e perci connessa.

Esercizio 58. Sia {Ai | i I} una famiglia di sottospazi non vuoti e connessi
di uno spazio topologico X. Si dimostri che:

1. La famiglia A P formata da tutti i sottoinsiemi J I tali che


lunione {Aj | j J} connessa, possiede elementi massimali rispetto
allinclusione.

2. Se per ogni coppia i, j I esiste una successione di indici i1 , . . . , in I


tali che i1 = i, in = j e Aik Aik+1 = 6 per ogni k = 1, . . . , n 1,
allora lunione {Ai | i I} connessa.

Soluzione. 1. Basta applicare il lemma di Zorn, osservando che ogni catena


di sottoinsiemi di I ammette maggiorante.

2. Per lesercizio precedente, ogni unione Aik connessa e lintersezione


di due sottofamiglie Aik e Ail non vuota.

Esercizio 59. Si dimostri che nello spazio metrico


Q dotato della distanza
euclidea, linsieme K = {x Q | 0 x 2} chiuso, limitato e non
compatto.

Soluzione. K chiuso in quanto intersezione di Q con un chiuso di R, li-


mitato poichcontenuto in un intervallo
di centro 1 e raggio 2 ma non
1 1

compatto: infatti il ricoprimento n , 2 n con n > 1 non ammette un
sottoricoprimento finito.

Definizione Una famiglia di sottoinsiemi A si un insieme X ha la propriet


dellintersezione finita se per ogni sottofamiglia finita e non vuota F A
vale {A | A F} =
6 .

Esercizio 60. Uno spazio topologico X compatto se e solo se ogni famiglia


di chiusi con la proprietdellintersezione finita ha intersezione non vuota.

35
Soluzione. Dimostriamo entrambe le implicazioni per assurdo. Supponiamo
X compatto. Se Cn una famiglia di chiusi tale che verifica la propriet
dellintersezione finita e n Cn = , allora n {Cn un ricoprimento aperto
di X, da cui, essendo X compatto, posso estrarre un sottoricoprimento finito:
X = {Ci1 Cim . Ma allora m k Cik = contro lipotesi. Viceversa,
se X non fosse compatto, allora esisterebbe un ricoprimento {Ui }iI di X
che non amette un sottoricoprimento finito. Ma allora i complementari di
ogni {Ui }iI sono tali che ni Ci = ma ogni sottofamiglia finita di essi ha
intersezione non vuota, quindi avremmo una famiglia di chiusi con la propriet
dellintersezione finita a intersezione vuota, e questo d lassurdo.

Osservazione In particolare da questo si ottiene come corollario che

Proposizione. Sia K1 K2 . . . una catena discendente


numerabile di chiusi non vuoti e compatti in uno spazio topologico.
Allora {Kn | n N} = 6 .

Esercizio 61. Siano X uno spazio topologico compatto e f : R X unap-


plicazione continua e chiusa. Dimostrare che esiste x X tale che f 1 (x)
contiene infiniti elementi.

Soluzione. Di sicuro esiste x X tale che f 1 (x) non compatto, altrimenti


avrei come conseguenza che R compatto.

Teorema. Sia f : X Y unapplicazione chiusa. Se Y com-


patto e se f 1 (y) compatto per ogni y Y allora anche X
compatto.

f 1 (x) controimmagine di un punto (chiuso ***), dunque chiusa. Allora


per non essere compatta deve essere f 1 (X) non limitata e cio deve contenere
infiniti elementi.

Osservazione In particolare una applicazione continua e chiusa f : R S n


non pu essere iniettiva.

Esercizio 62. Dimostrare lequivalenza delle seguenti due definizioni di


applicazione propria:

1. f : X Y tale che K Y compatto, f 1 (K) X compatto.

2. f : X Y chiusa tale che f 1 (y) compatta per ogni y Y .

Soluzione. Osserviamo che le due definizioni sono equivalenti solo sotto lipo-
tesi aggiuntiva che Y sia uno spazio T2 e localmente compatto (in particolare
non vale limplicazione 1 2).
[2 1]. Sia y K Y . Esiste un aperto U tale per cui la fibra f 1 (y) U
e quindi X \ U un chiuso. Allora f (X \ U ) un chiuso e y Y \ f (X \ U )

36
che un aperto. Al variare di y in K, gli aperti di questo tipo formano un
ricoprimento di K da cui posso estrarre un sottoricorimento finito. Questo
implica che tali aperti sono immagine di solo un numero finito di aperti Ui di
X e pertanto f 1 (K) compatto in X.
[1 2]. Sia F X un chiuso. Per ogni y Y Ky 3 y intorno compatto di y.
Allora f 1 (Ky ) compatto e lintersezione F f 1 (Ky ) un chiuso in un com-
patto, quindi compatto in f 1 (Ky ). Limmagine f (F f 1 (Ky ) = f (F ) Ky
un compatto in Ky che T2 , dunque un chiuso in Ky . Sappiamo che al
variare di y Y , i Ky formano un ricoprimento fondamentale, quindi f (F )
chiuso in Ky se e solo se chiuso in Y , e questo d la tesi.

Esercizio 63. Dimostrare che X = R [0, 1] non omeomorfo a Y =


R [0, +).

Soluzione. Considero lesaustione in compatti di Y data da Kn = {(x, y)


Y | x2 + y 2 n}. Se f : Y X un omeomorfismo, ogni compatto in X
contenuto in un f (KN ) per un qualche N abbastanza grande. Ma Y \ KN
ha una sola componente connessa, mentre X \ D dove D il compatto
[0, 1] [0, 1] ha due componenti connesse.

Esercizio 64. Mostrare che uno spazio topologico X connesso se e soltanto


se ogni sottoinsieme proprio e non vuoto di X ha frontiera non vuota.

Soluzione. Se A X un sottoinsieme proprio e non vuoto con frontiera


A = A \ A = se e solo se A = A = A aperto e chiuso in X se e solo se
X non connesso.

Esercizio 65. Siano r ed s due rette distinte del piano proiettivo reale P2 (R).
Gli spazi topologici r e r s sono omeomorfi? Quante sono le componenti
connesse di P2 (R) \ (r s)?

Soluzione. No, non sono omeomorfi infatti sappiamo che r s = {P } e r \{P }


ha una sola componente connessa, mentre (r s) \ {P } ne ha 2. Il piano
proiettivo si ottiene aggiungendo una retta a R2 . A meno di omeomorfismo
possiamo supporre che tale retta impropria sia r. Dunque P2 (R) \ r = R2 e
P2 (R) \ (r s) = P2 (R) \ r \ s
= R2 \ s dunque lo spazio ha 2 componenti
connesse.

Esercizio 66. Siano Ia,b = {(x, y) R2 | x > a, y > b}. Dimostrare che:
1. B = {Ia,b | a, b R} una base per la topologia meno fine di quella
euclidea su R2 .

2. Dire se (R2 , ) connesso, compatto, di Hausdorff.

3. Dimostrare che le traslazioni sono omeomorfismi.

4. Determinare la chiusura {(x, y)} dei singoletti di (R2 , ).

37
1. Si vede che R2 = nZ In,n e che Ia,b Ic,d = Im,n con
S
Soluzione.
m = max(a, c)n = max(b, d). Inoltre ogni Ia,b aperto nella topologia
euclidea perch unione n (a, n) (b, n).

2. Lo spazio connesso perch due aperti non sono mai disgiunti. Non
compatto poich il ricoprimento In,n non ammette sottoricoprimento
finito. Non pu essere di Hausdorff per lo stesso motivo che verifica la
connessione.

3. Lapplicazione f : (R2 , ) (R2 , ) definita da x 7 x+ ovviamente


bigettiva e continua. Inoltre aperta perch f (Ia,b ) = Ia+,b+ e perci
un omeomorfismo.

4. La chiusura del singoletto lintersezione di tutti i chiusi che lo con-


tengono, quindi posso prendere lunione di tutti gli aperti che non lo
contengono, farne lunione e passare al complementare:
S S { / (, x) (, y)
Ix, I,y

Quindi {(x, y)} il rettangolo in basso a sinistra di R2 . Osserviamo


quindi che lo spazio cos costruito non nemmeno T1 .

Esercizio 67. Sia X uno spazio topologico e Y = {a, b} dotato della topologia
discreta. Allora X connesso se e solo se ci sono esattamente due funzioni
continue da X in Y .

Soluzione. Se f : X Y una funzione continua, f 1 (a) ed f 1 (b) sono


aperti e la loro unione tutto X. X connesso se e solo se uno dei due
vuoto, cio se e solo se f (X) = {a} oppure f (X) = {b}, e queste sono le
uniche funzioni continue che esistono da X in Y .

Esercizio 68. S 3 \ S 1 connesso.

Soluzione. Dimostriamo che connesso per archi. X := S 3 \ S 1 R4 \


R2 omeo R2 R2 \ {0} che connesso per archi. Ora, per ogni coppia di
punti P, Q X, esiste un arco : [0, 1] X tale che (0) = P, (1) = Q e
(t)
(t) R4 \ R2 t [0, 1]. Ne segue che (t) 6= 0 t [0, 1] e k(t)k un arco
tutto contenuto in X che ha P e Q come estremi.

Esercizio 69. Siano X, Y spazi localmente compatti d Hausdorff e sia


f : X Y unapplicazione continua. Diremo che f semipropria se K Y
compatto L X compatto tale che f (L) = f (X)K. Dimostrare o confutare
le seguenti implicazioni:

f propria f semipropria;

38
f semipropria f chiusa;

f semipropria f (X) chiuso in Y ;



se F X un chiuso, ed f semipropria f F : F Y semipropria.

Dimostrazione. S. Infatti, se K un compatto in Y , L = f 1 (K)


soddisfa le ipotesi affinch f sia semipropria.

No. Consideriamo lapplicazione

f : R2 D2
(
x
kxk / D2
sex
x 7
x sex D2

che si verifica facilmente essere semipropria (non propria, infatti f 1 (D2 ) =


R2 , il che ci dice anche che limplicazione del punto precedente non pu
essere invertita) e non chiusa perch, presa una qualunque iperbole I
che non tocchi il disco, si ha che I un chiuso, ma la sua immagine
f (I) un segmento aperto sul bordo del disco.

S. Supponiamo per assurdo che f (X) non sia chiuso, allora il suo
complementare Y \ f (X) non aperto, e preso y Y \ f (X) si ha
che ogni intorno U di y (che possiamo supporre compatto) tale che
U f (X) 6= . Ma allora V := U f (X) un compatto e riesco a
separarlo con un aperto da y. Infatti, z V , prendo un intorno aperto
Vz e questi sono un ricoprimento aperto di V , da cui posso estrarre
un sottoricoprimento finito. Allora per ogni Vz del sottoricoprimento
trovo un intorno Uz 3 y tale che Uz Vz = e lintersezione Uz
unintorno di y disgiunto da f (X), il che d lassurdo.

No. Infatti la stessa applicazione definita qualche riga sopra ristretta


alliperbole I non resta semipropria (per esempio perch non chiusa).

Esercizio 70. Dati i due sottospazi

X1 = {x0 + 2x1 5x2 = 0} X2 = {x20 + x21 x22 = 0}

in P2 (R), dimostrare se esiste un omeomorfismo : X1 X2 , e se esiste un


omeomorfismo : P2 (R) P2 (R) che manda X1 in X2 .

Soluzione. Il primo omeomorfismo esiste, infatti X1 una retta del pro-


iettivo, e X2 una circonferenza, dunque X1 P1 (R) S 1 X2 . Invece il
secondo omeomorfismo non pu esistere: basta notare che P2 (R) \ X1 R2
ed quindi connesso, mentre P2 (R) \ X2 sconnesso, si scrive come unione
disgiunti dei due sottospazi {x20 + x21 x22 =>} e {x20 + x21 x22 < 0}.

39
Esercizio 71. Dimostrare se X Rn compatto se e solo se ha la proppriet
che ogni funzione continua f : X R limitata.

Soluzione. Se X un compatto, dunque la sua immagine continua f (X)


compatta in R ed in particolare limitata. Viceversa supponiamo che X non
sia chiuso in Rn , allora esisterebbe x X \ X e per ogni y X, d(x, y) > 0,
perci la funzione

f : X R
1
y 7
d(y, x)

continua. Sappiamo che esiste una successione xn x, ma allora la succes-


sione f (xn ) +, il che un assurdo. Dunque X chiuso. Supponiamo
ora che X non sia limitato e consideriamo la funzione continua

f : X R
x 7 kxk

, questa non limitata e abbiamo trovato un assurdo. Allora X anche


limitato in Rn e perci compatto.

Esercizio 72. Sia X uno spazio topologico localmente connesso per archi.
Sia X un aperto connesso. Allora connesso per archi.

Soluzione. Consideriamo per ogni punto p il sottoinsieme p :=


{x | arco tra x e p}. Allora p chiaramente connesso per archi, in
quanto componente connessa per archi del punto p. Dimostriamo che un
aperto in : sia y p , sappiamo che esiste un intorno di y connesso per
archi e dunque tutto contenuto in p , che perci aperto. Dimostriamo che
che chiuso. Prendiamo il complementare di p in . Questo unione di punti
non connettibili con archi a p ed un aperto. Infatti preso un qualunque
suo punto q, esiste un intorno Uq del punto disgiunto da p , altrimenti se
ci fosse un punto z nellintersezione, sarebbe connesso a p tramite un arco.
Ma essendo X localmente connesso per archi, avrei un arco tra q e z. La
composizione degli archi fornirebbe un arco tra p e q ma ci provoca un
assurdo.

Esercizio 73. Se X e Y sono spazi topologici e Y compatto, allora la


proiezione p : X Y X chiusa.

Dimostrazione. Sia C un chiuso in X Y e sia x X \ p(C). Allora i punti


(x, y) al variare di y Y non appartengono a C. Ognuno di questi ha un
intorno Ux Vy che non interseca C. I Vy formano un ricoprimento aperto
di Y , quindi ne posso estrarre un numero finito e i corrispondenti intorni
Ux mi danno per intersezione un intorno aperto di x disgiunto da p(C). Se

40
infatti a U p(C), allora b tale che (a, b) C ma poich b appartiene
a qualche aperto del sottoricoprimento, (a, b) Ux Vy X Y \ C per
qualche intorno fuori da C, il che assurdo.

41
4.3 Esercizi su spazi metrici
Esercizio 74. Sia d una metrica su un insieme finito X. Allora d
topologicamente equivalente alla metrica discreta.

Soluzione. Sia X := {x1 , ..., xn } e sia rij := d(xi , xj ). Si prenda <


min {rij per i, j {1, ..., n} e i 6= j}. Risulta che i = 1, ..., nB (xi ) = {xi } e
dunque ogni punto d X aperto. Dunque ogni sottoinsieme di X unione di
aperto e quindi aperto e d topologicamente eqivalente alla metrica discreta
su X.

Esercizio 75. Sia d una distanza su di un insieme finito X. Provare che la


topologia indotta da d quella discreta.

Soluzione. Se X contiene un solo punto non c nulla da dimostrare. Suppo-


niamo allora che ci siano almeno due punti in X. Per ogni x X poniamo
r = min{d(x, y) | y X, y 6= x}. Allora la palla aperta B(x, r) = {x} e cio
la topologia su X quella discreta.

Osservazione Nellesercizio precedente la palla chiusa non coincide con


la chiusura della palla! Infatti il singoletto {x} (aperto e) chiuso in X.
Pertanto {x} = B(x, r) 6= {y X | d(x, y) r}.

Esercizio 76. Siano (X, d) uno spazio metrico ed un numero reale positivo.
Chiameremo -cammino in (X, d) una succesione finita x0 , . . . , xn X tal
che d(xi1 , xi ) < 2 per ogni i = 1, . . . , n; in tal caso diremo che gli estremi
x0 e xn sono -collegati. Dimostrare che:

1. Se X connesso, allora ogni coppia di punti di X -collegata per un


qualunque > 0.

2. Se X compatto e se > 0 ogni coppia di punti di X -collegata,


allora X connesso.

3. Dare un controesempio al punto 2 nel caso manchi lipotesi di compat-


tezza.

Soluzione. 1. Fissato un consideriamo linsieme C (x) = {y X |


x e y-collegati}. Si vede facilmente che Cvarepsilon (x) aperto e
chiuso e dunque coincide con X. Infatti per ogni z C (x) posso
considerare la palla B(y, ) i cui punti sono tutti -collegati a x; inoltre
per ogni z del complementare, esiste una palla aperta B(z, ) che non
incontra C (x) e quindi il complementare chiuso. Da questo segue
che C(x) = {y X | x, y -collegati > 0} = C (x) = X.

2. Supponiamo X = A B con A B = . La funzione d : A B R


continua e quindi ha minimo m = min{d(a, b) | a A, b B}. Fissato
tale che 2 < m, presi comunque x A, y B esiste un -cammino

42
tra loro. Considero il minimo indice k per cui xk A e xk+1 B.
Allora d(xk , xk+1 ) < 2 < m il che assurdo. Dunque non potrebbe
esistere un -cammino tra un punto in A e un punto in B. Allora
A = oppure B = e X connesso.

3. Consideriamo R \ {0}. Ogni coppia di punti -collegata perch esiste


un cammino tra i due che posso dividere in parti pi piccole di e
posso scegliere sempre una successione che non tocchi lo 0. Tuttavia
R \ {0} non connesso.

Esercizio 77. La completezza di uno spazio metrico non invariante per


omeomorfismo.

Dimostrazione. noto che R omeo (0, 1) e che R completo. Tuttavia la


successione { n1 }n>1 di Cauchy e non converge in (0, 1).

Esercizio 78. Ogni spazio metrico completo separabile?

Soluzione. No. Basta considerare R con la metrica discreta: uno spazio


metrico completo ma non a base numerabile, quindi non pu essere separabile.

Esercizio 79. Siano Y e Z due sottospazi completi di uno spazio metrico


X. Dimostrare che Y Z un sottospazio completo di X.

Dimostrazione. Consideriamo una successione di Cauchy {xn } in Y Z. Se


xn Y n oppure xn Z n, allora converge per ipotesi. Se invece la
successione "saltella" tra Y e Z, essendo di Cauchy, definitivamente sar
contenuta in una palla di raggio . Possiamo sempre supporre tale palla
B tutta contenuta in Y o in Z (o eventualmente in Y Z). Ma allora la
successione xn ha limite.

Esercizio 80. Sia (X, d) uno spazio metrico numerabile con almeno due
punti. Si dimostri che:

1. Se X completo, allora non connesso.

2. X non connesso in ogni caso.

Soluzione. 1. Uno spazio metrico completo di Baire, ed di Hausdorff.


Allora se X fosse connesso, x X, {x} sarebbe un chiuso non aperto
con parte interna vuota e X = x {x} sarebbe unione numerabile di
chiusi con parte interna vuota ed avrebbe esso stesso parte interna
vuota, assurdo.

43
2. Siano a, b X due punti distinti e sia r0 = d(a, b). Consideriamo la
famiglia {Br } con r (0, r0 ) dove Br = {x X | d(a, x) = r}. Se non
esistesse (0, r0 ) tale che B = , allora ci sarebbe unapplicazione
iniettiva di (0, r0 ) in X, il che assurdo, essendo X numerabile. Allora
si considerino A = {x X | d(a, x) < } e B = {x X | d(a, x) > }.
Chiaramente si ha A B = , A B = X e i due insiemi A e B sono
aperti. Dunque X non pu essere connesso.

Esercizio 81. Sia (X, d) uno spazio metrico compatto, e sia x0 X. Si


dimostri che x0 un punto isolato se e solo se X \ {x0 } un compatto.
Mostrare poi che linsieme {d(x0 , x) | x X} R ha massimo M e si dica
se linsieme dei punti di distanza M da x0 un compatto in X.

Dimostrazione. Sia {Ui } un ricoprimento aperto di X. Estraiamone un


sottoricoprimento finito {Uik } di X \ {x0 }, allora laperto U = X \ Uik
contiene x0 e U X = {x0 }, dunque il puntoS isolato. Viceversa, preso un
ricoprimento {Ui } di X \ {x0 }, abbiamo che Ui {x0 } un ricoprimento
aperto di X da cui posso estrarre un sottoricoprimento finito U1 , . . . , Un , {x0 }.
Allora {Ui }i=1,...,n il sottoricoprimento finito di X \ {x0 }.
La funzione
d(x0 , ) : X R
continua e la sua immagine un compatto, perci per il teorema di Weier-
strass ha un massimo M . Linsieme {x X | d(x, x0 ) = M } chiuso in X
perch controimmagine f 1 (M ) di un chiuso, dunque essendo un chiuso in
un compatto compatto.

44
4.4 Esercizi su quozienti topologici
Osservazione Se X T2 non detto che il quoziente sia T2 : G = R \ {0},
lazione di G su R data da

GRR
(g, r) 7 gr

e il quoziente R/G costituito da soli due punti: la classe di 0 e la classe di


R \ {0}, non T2 . Il secondo punto non chiuso.

Osservazione La proiezione X X/G sempre aperta. Se G finito,


anche chiusa.

Teorema 4.2. Se x, y X U 3 x V 3 y tali che {g G | gU V 6= }


finito, allora X/G T2 .

Dimostrazione. Siano P, Q due punti in X/G, e x, y rappresentanti in X cio


tali che (x) = P (y) = Q. Siano U e V come nellipotesi, e g1 , . . . , gk G
tali che gU V 6= . Chiamiamo Ui e Vi intorni disgiunti di x e gi y e siano
\k \k [ [
 
1 = U Ui e 2 = V Vi . Si verifica che g(1 ) e g(2 )
i=1 i=1 gG gG
sono due aperti saturi disgiunti che sono intorni rispettivamente di x e y e
che al quoziente danno intorni disgiunti di P e Q.

Osservazione Il teorema precedente si pu riformulare in questi termini:


Teorema 4.3. Sia X uno spazio T2 e G un gruppo degli omeomorfismi di
X. Se
1. A aperto che incontra tutte le orbite;

2. {g G | g(A) A 6= } finito,
allora X/G separato.

Dimostrazione. Fissati p, q X/G, ci sono x, y A : (x) = p, (y) = q.


Siano g1 , . . . , gk G tali che gA A = 6 . Scegliamo i = 1, . . . , s intorni
\n

aperti e disgiunti Ui 3 x e Vi 3 gi y. Ora U : = A Ui 3 x e V : =
Tn i=1
1

A i=1 ig Vi 3 y. Si verifica che U gV = g G. Infatti, ci
1
chiaro per g 6= gi , e se [g = gi , [U Ui V [ gi Vi e U gi V Ui Vi = .

Saturiamo U e V . gU hV = gU hV = . Supponiamo
gG hG gG
gU hV 6= , allora U g 1 hV 6= , il che assurdo. Allora abbiamo due
aperti disgiunti e saturi che contengono le orbite di x e y: questo prova che il
quoziente X/G di Hausdorff.

45
Esercizio 82. Si consideri il quoziente topologico R/Z. Detta : R R/Z
la proiezione al quoziente, denotiamo con := (Z). Si dimostri che non
ammette un sistema fondamentale di intorni numerabile.

Soluzione. Supponiamo per assurdo che abbia un sistema fondamentale di


intorni numerabile {Un }nN . Senza perdere di generalit possiamo supporre
Un aperto n N. Allora 1 (Un ) aperto e contiene Z per ogni n N.
Possiamo quindi trovare 0 < dn < 21 tale che [ndn , n+dn ] 1 (Un )n N.
Consideriamo
1 [
A := (, ) (n dn , n + dn )
2
nN

A saturo e (A) aperto e intorno di . Quindi dovrebbe esistere n N


tale che Un (A). Ma ci assurdo perch allora si dovrebbe avere
[n dn , n + dn ] 1 (Un ) 1 ((A)) = A.

Esercizio 83. Si consideri sullintervallo X = [0, 3] R la seguente relazione


di equivalenza:
x y x = y oppure x, y [1, 2]
e sia Y = X/ lo spazio quoziente.

Dire se Y compatto, connesso, di Hausdorff;

dire se X e Y sono omeomorfi.

Soluzione. Sia : X Y la proiezione al quoziente. Osserviamo che X R


compatto poich chiuso e limitato e connesso, perch omeomorfo allintervallo
[0, 1] tramite la funzione x 7 x3 . Allora Y immagine di un compatto e
connesso tramite una funzione continua, perci compatto e connesso. In
generale, anche se X T2 non possiamo affermare a priori che Y lo sia.
In questo caso, verifichiamo che dati due punti x := (x), y := (y) Y ,
esistono un intorno Ux di x e un intorno Uy di y che sono disgiunti. Abbiamo
tre casi:

1. x, y [0, 1) (2, 3];

2. x, y [1, 2];

3. x [0, 1) (2, 3] y [1, 2].

Nel primo caso, essendo X di Hausdorff, trovo i due intorni disgiunti Ux X


e Uy X e quando proietto al quoziente ottengo x = x, y = y, cos posso
prendere Ux = Ux {[1, 2] e Uy = Uy {[1, 2]. Nel secondo caso, x = y e
quindi sono lo stesso punto.
Infine, se y [1, 2] y = 1, e costruisco un intorno U1 disgiunto da Ux .
Poich X T2 , U 0 U1 tali che U 0 U1 = e U 00 U2 tali che U 00 U2 = .
Allora scelgo Ux = (U 0 U 00 ) = U 0 U 00 e Uy = (U1 U2 (1, 2)). Si

46
verifica che Ux Uy = , e questo d la tesi per il primo punto. La risposta
al secondo punto anchessa affermativa: X e Y sono omeomorfi tramite
: X Y definita come

x
se x [0, 1)
(x) = 1 se x [1, 2]

x 1 se x (2, 3]

Esercizio 84. Consideriamo su R la seguente relazione di equivalenza:

x y {x = y x, y (0, 1)}

Allora R/ non omeomorfo ad R.

Soluzione. Consideriamo limmagine dellintervallo aperto (0, 1): nel quo-


ziente sar un punto, sia . Essendo immagine di un aperto, tramite la
proiezione , sar aperto in R/ . Ci significa che il quoziente ha un
punto aperto. Sappiamo per che R con la topologia euclidea uno spazio
T2 , e in particolare i suoi punti sono chiusi. Inoltre R connesso, perci i
suoi punti non possono essere chiusi e aperti. Allora rende impossibile un
omomorfismo tra R e il quoziente R/ .

Esercizio 85. Si consideri la relazione di equivalenza su C data da:

z1 z2 z1 = z2 oppure f (z1 ) = f (z2 )

dove f : C C la funzione che associa z 7 z |z|. Si dica se il quoziente


C/ connesso, compatto, separato, N1.

Soluzione. f una funzione continua e limmagine continua di un connesso


connessa. Si verifica familmente *** che C/ T2 . Per la compattezza,
prendiamo un aperto saturo che contiene Kerf = {z C | f (z) = 0} = R+ .
Sia questo aperto U . C \ U non compatto e si pu ricoprire con un
ricoprimento saturo e non raffinabile. Dunque il quoziente non compatto.
La propriet N1 non verificata: se prendo un sistema fondamentale di
intorni numerabile di R+ , posso costruire un aperto che non contiene nessuno
degli intorni fondamentali in questo modo: prendo lunione degli intorni
numerabili e tolgo da ciascuno un punto distinto.

Esercizio 86. Sia A = {a, b} R2 , a 6= b e consideriamo la relazione di


equivalenza x y x = y oppurex, y A. Sia X = R2 /A. Trovare due
funzioni f1 , f2 : S 1 , X continue in modo che X \ f1 (S 1 ) sia sconnesso e
X \ f2 (S 1 ) sia connesso.

47
Dimostrazione. Osserviamo che una circonferenza sconnette R2 . Se tale
circonferenza non tocca a e b, quindi se i punti di A sono esterni alla cir-
conferenza, le componenti connesse rimangono disgiunte quando proiettate
al quoziente. Se invece prendiamo una circonferenza in modo che a o b si
trovino al suo interno, la relazione di equivalenza identificando i due punti,
unisce le componenti sconnesse nel quoziente. Un altro modo considerare
il segmento che unisce a e b in R2 : questo omeomorfo ad S 1 , e cos la sua
immagine, tuttavia questultima non sconnette X poich un segmento non
sconnette R2 .

Esercizio 87. Sia G Omeo(X). Poniamo x y g G x = gy e


consideriamo X/G con la topologia quoziente. Si provi che

: X X/G aperta;

Se G un gruppo finito, anche chiusa.

Soluzione. Poich G un gruppo, la relazione di equivalenza. Sia U


un aperto in X. Allora gU[ anchesso un aperto di X poich g un
omeomorfismo. Segue che gU = 1 ((U )) un aperto saturo e quindi
gG
(U ) un aperto.
[ Se G finito, prendiamo un chiuso C in X. Allora
1
((C)) = gC un chiuso saturo e (C) un chiuso.
gG

Esercizio 88. Su I = [0, 1] con la topologia euclidea indotta da R si consideri


la relazione di equivalenza x y x, y {0, 1}. Sia : I I/{0, 1} la
proiezione canonica. Mostrare che:

chiusa e non aperta;

f : I S 1 := {z C | |z| = 1} data da f (t) = e2it induce


unapplicazione f : I/{0, 1} S 1 tale che f = f ;

I/{0, 1} omoemorfo a R/Z che il quoziente di R per la relazione di


equivalenza che identifica due numeri reali la cui differenza un numero
intero.

Soluzione. U = [0, 21 ) aperto in I, ma 1 ((U ))) = [0, 12 ) {1} non


aperto, dunque (U ) non aperto nel quoziente. Invece preso un chiuso
C I, il suo saturato C se 0, 1 / C e C {0, 1} altrimenti; in entrambi i
casi si tratta di chiusi. f una funzione continua e f (0) = f (1) = 1, perci
induce una funzione continua f : I/{0, 1} S 1 tale che f = f . Tale
funzione ovviamente suriettiva ed inoltre iniettiva perch lunico caso in
cui f (x) = f (y) per x, y {0, 1} e tali punti sono identificati nel quoziente.
Lapplicazione q : : I R/Z data dalla composizione delliniezione di I
in R e della proiezione di R su R/Z continua e chiusa, dunque esiste

48
unapplicazione q : I/{0, 1} R/Z indotta da q che iniettiva, continua
e chiusa. Inoltre se p(x) R/Z, esiste n Z tale che y = x + n I e
p(x) = p(y) = q(y) = q (y), e questo d la surgettivit, dunque q un
omeomorfismo.

Esercizio 89. Provare che per ogni n > 0, il quoziente Rn /GL(n, R) non
di Hausdorff.

Soluzione. Lazione del gruppo GL(n, R) su Rn ha solo due orbite: a =


(Rn \{0}) e b = ({0}), quindi i soli aperti saturi di Rn sono Rn , Rn \{0}, , il
che implica che gli aperti nel quoziente sono solamente {a, b}, {a}, . Dunque
il quoziente non pu essere di Hausdorff.

Esercizio 90. Lo spazio quoziente X = Rn /O(n) omeomorfo alla semiretta


Y = [0, +).

Soluzione. Le orbite dellazione di O(n) su Rn sono {0} e le palle B(r, 0)


centrate in 0. Dunque esiste una classe di equivalenza per  ogni r 0 e
lapplicazione f : X Y tale che f {0} = 0 e f B(r, 0) = r continua
(infatti se A Y un aperto, f 1 (A) = B(s, 0) dove s = sup(A)), iniettiva
e surgettiva.
 Inoltre chiusa poich gli unici chiusi di X sono {0} e X e
f {0} = 0, f (X) = Y . Dunque f un omeomorfismo.

Esercizio 91. Si considerino S 2 = {x R3 | kxk = 1} e il gruppo G = SO(2)


delle rotazioni di R2 intorno allorigine. Si provi che S 2 /G omeo [1, 1].

Soluzione. Lazione di G su S 2 data dalla rotazione intorno a un asse, che


per comodit supponiamo essere lasse z: g(x, y, z) = (g(x, y), z). Allora
le orbite dellazione sono i paralleli della sfera e i due poli. Lapplicazione
z : S 2 [1, 1] continua ed costante sulle orbite, dunque induce una
fz : S 2 /G [1, 1] che rende commutativo il diagramma:
z / [1, 1]
S2 7

fz

S 2 /G

Inoltre tale funzione fz ovviamente bigettiva e continua (perch z


continua). Essendo S 2 /G compatto e [1, 1] di Hausdorff, fz chiusa e
dunque un omeomorfismo.

Esercizio 92. vero che un quoziente di uno spazio topologico separabile


separabile?

Soluzione. vero: infatti limmagine continua di uno spazio separabile


separabile.

49
Esercizio 93. Sia la relazione di equivalenza su R data da: x y
x y Q. Mostrare che la topologia quoziente su R/ coincide con la
topologia banale.

Soluzione. Sia U un aperto del quoziente. Questo sar del tipo US= {x + Q |
x I R}. Allora, detta la proiezione al quoziente, 1 (U ) = xI (x+Q)
ed un aperto in R. Se U = 6 R/ allora esiste y + Q R/ \U contenuto
1
in R \ (U ), chiuso in R. Dunque ho trovato un chiuso denso in R e ci
significa che 1 (U ) = U = . Questo implica che la topologia su R/
quella banale.

Esercizio 94. Su S 1 poniamo la relazione di equivalenza che identifica


punti antipodali, ossia x y x = y. Provare che S 1 / omeomorfo
a S1.

Soluzione. Sappiamo che vale S 1 /


= P1 (R)
= S1.

Esercizio 95. Sia r P2 (R) una retta. Definiamo la seguente relazione di


equivalenza:
x y x = y oppure x, y r
e chiamiamo X = P2 (R)/ . Si dica se X connesso, compatto o di
Hausdorff. Inoltre dire se vero che esiste un punto x0 tale che X \{x0 } omeo
R2 e dimostrare che X omeo S 2 .

Dimostrazione. X chiaramente connesso e compatto perch immagine conti-


nua di uno spazio connesso compatto. Per il resto della tesi, basta osservare
che X altro non che la compattificazione di Alexandroff di R2 . Possiamo
infatti supporre, a meno di omeomorfismi, che r sia la retta allinfinito di R2 , e
allora, se : P2 (R) X la proiezione al quoziente, basta prendere x0 = (r)
e cos si ha X \ {x0 } = (P2 (R)) \ (r) = (P2 (R) \ r) = (R2 ) = R2 . Inoltre
sappiamo che la compattificazione di Alexandroff di Rn omemorfa a S n per
ogni n.

50
4.5 Esercizi sullomotopia
Esercizio 96. La proiezione sghemba H : Pn \ H K con H K =
, dimK + dimH = n 1 una retrazione per deformazione e K un retratto
per deformazione di Pn \ H.
Soluzione. Poniamo h = dimH e k = dimK, h + k = n 1. Possiamo
scegliere un riferimento proiettivo P0 , . . . , Pn , U tale che P0 , . . . , Ph H e
Ph+1 , . . . , Pn K. Allora H = {[x0 , . . . , xn ] | xh+1 = = xn = 0} e
K = {[x0 , . . . , xn ] | x0 = = xh = 0}. Se P
/ H, almeno una coordinata di
P tra xh+1 , . . . , xn diversa da 0. Allora H (P ) = [0, . . . , 0, xh+1 , . . . , xn ]
Pn \ H ed ben determinato perch le coordinate non sono tutte nulle.
: [0, 1] Pn \ H Pn \ H

t, [x0 , . . . , xn ] 7 [tx0 , . . . , txh , xh+1 , . . . , xn ]
tale che per t = 0 = H e per t = 1 = id. Possiamo ricoprire
[n
n

P \H = Ui con Ui = H {xi = 1} con {xi = 1} iperpiani di
i=h+1
Kn . Su Uj xj 6= 0 dunque possiamo riscrivere le coordinate [x0 , . . . , xn ] =
x
[ xx0j , . . . , xxhj , h+1 xn
xj , . . . , 1, . . . , xj ]. Chiamando t (P ) : = (t, P ) si ha che
x
t (P ) = [t xx0j , . . . , t xxhj , h+1 xn
xj , . . . , xj ] continua: il punto P si muove sulla
retta che lo unisce alla sua proiezione. Essendo t continua in Uj per ogni j,
e coincidendo sulle intersezioni, continua su Pn \ H.
Esercizio 97. Ogni retratto di uno spazio di Hausdorff chiuso.
Soluzione 1. Sia Y X un retratto dello spazio topologico di Hausdorff
X. Sia r : X Y una retrazione. Se Y = X, la tesi banalmente vera.
Supponiamo quindi Y 6= X e sia x X \ Y . Poich X di Hausdorff, x e
r(x) hanno intorni aperti disgiunti U e V . Essendo r continua, possiamo
trovare un intorno aperto U0 di x tale che r(U0 ) V . Ma questa inclusione
implica in particolare che r(y) 6= y se y U0 , cio U0 Y = . Quindi X \ Y
intorno di ogni suo punto, perci aperto e quindi Y chiuso.
Soluzione 2. Linsieme dei punti fissi tramite unapplicazione continua un
chiuso in quanto luogo di zeri dellapplicazione g(x) := f (x) x, dunque {x
X | f (x) = x} = g 1 (0). Basta osservare che la retrazione continua.
Esercizio 98. Dimostrare che uno spazio Y omotopicamente equivalente a
uno spazio connesso X anchesso connesso.
Soluzione. Supponiamo Y = A B unione di due aperti disgiunti. Siano
f : X Y e g : Y X tali che f g idY e gf idX . Allora o g(A)g(B) =
e quindi X = gf (X) = g(A B) = g(A) g(B) il che assurdo, oppure
x g(A) g(B). Allora f (x) = f g(y) per qualche y Y in A B,
assurdo.

51
Esercizio 99. Uno spazio topologico contrattile connesso per archi.
Dimostrazione. Sia F : X I X unomotopia tra lidentit su X e
unapplicazione costante. Allora, per ogni coppia di punti x, y X,
(
F (x, 2t) se t [0, 1/2]
(t) =
F (y, 2 2t) se t [1/2, 1]
definisce un cammino continuo che congiunge x a y.
Esercizio 100. Il bicchiere vuoto un retratto per deformazione del bicchiere
pieno.
Soluzione. In termini tecnici dobbiamo mostrare che Y = D2 {0} S 1 I
retratto per deformazione di X = D2 I. Basta considerare R : X I Y
data da (x, t) 7 tx + (1 t)yx dove yx un punto dipendente da x, perch
la funzione sia ben definita si pu prendere come il punto di intersezione di
Y con la retta che passa per x e un punto P = (0, 0, h) R3 fissato con
h > 1.
Esercizio 101. Ogni applicazione continua non surgettiva f : X S 2 , dove
X uno spazio topologico qualsiasi, omotopa a costante.
Soluzione. Sappiamo che y0 S 2 tale che @x Xf (x) = y0 . Allora
(1t)f (x)ty0
poniamo F : X I S 2 F (x, t) = k(1t)f (x)ty0 k che ben definita in quanto
il denominatore sempre diverso da 0 ed continua. Essendo F (x, 0) = f (x)
e F (x, 1) = y0 , F lomotopia cercata.
Esercizio 102. Gli spazi topologici X = S 1 e Y = S 1 [1, 2] 0 sono
omotopicamente equivalenti ma non omeomorfi.
Soluzione. Per vedere che non sono omeomorfi, basta osservare che togliendo
il punto (1, 0), X risulta connesso, mentre Y no. Le applicazioni i : X Y e
g : Y X definite dallinclusione e da
(
x se x S 1
g(x) =
(1, 0) se x [1, 2] 0
sono equivalenze omotopiche.
Esercizio 103. X = S 3 \ S 1 ha lo stesso tipo di omotopia di S 1 .
Soluzione. X = {(z1 , z2 ) C2 | kz1 k2 + kz2 k2 = 1} \ {(z, 0) | z S 1 } si
retrae per deformazione su S 1 = {(0, z) | z S 1 } tramite lomotopia
H : X I S1
z2
q
((z1 , z2 ), t) 7 (tz1 , 1 tkz1 k2 )
kz2 k

52
Esercizio 104. Sia f : S n X continua. Se esiste g : Dn+1 X che
estende f , allora f omotopa a costante.

Soluzione. Lomotopia data da

F : S n I Dn+1
(z, t) 7 zt

infatti g F (z, 0) = g(0) e g F (z, 1) = g(z) = f (z).

Esercizio 105. Sia f : S 1 S 1 continua tale che z f (z) = f (z). Allora


f ha grado dispari.

Soluzione. Posso considerare f : I S 1 e f ( 12 ) = f (0) implica che f (t +


1 1
2 ) = f (t) e sollevarla a una applicazione continua f in modo che f ( 2 )
f (0) = n + 12 con n Z. Ora definisco
(
f (t) se t 12
g(t) =
f ( 12 + f (t 12 f (0) se t 12

Segue che il grado di f g(1) g(0) = 2n = 1.

Esercizio 106. Sia n 6= 2, U R2 aperto e V Rn aperto. Dimostrare che


non esiste un omeomorfismo f : U V .

Soluzione. Se n = 1, preso un qualunque x U , c un disco aperto D


tutto contenuto in U che contiene x, ma la restrizione di f : D \ {x}
f (D) \ {f (x)} non pu essere un omeomorfismo perch il dominio connesso
mentre limmagine no.
Nel caso n 3, sia y V e prendiamo r R tale che Br (y) U . Allora esiste
un disco omeomorfo a D3 tutto contento nella palla, che ha per bordo un
S 2 . Lomeomorfismo tra V e U induce lapplicazione g : S 2 R2 continua e
iniettiva, ma questo un assurdo perch contraddice il teorema di Borsuk.

Esercizio 107. Siano f1 , f2 : X Y e g1 , g2 : Y Z. Se f1 ' f2 allora


g1 f1 ' g1 f2 ; e se vale anche g1 ' g2 , si ha che g1 f1 ' g2 f2 .

Soluzione. Se F lomotopia tra f1 e f2 , g F lomotopia tra gf1 e gf2 .


Se G omotopia g1 ' g2 , H(x, t) = G(F (x, t), t) lomotopia richiesta.

Esercizio 108. Si dimostrino le seguenti equivalenze omotopiche:

Rn+1 \ {0} ' S n

S 1 ' Y = {x D2 | kxk u, u (0, 1)}

Rn+1 \ {p, q} ' S n S n

53
Soluzione. Basta poco:
x
g : Rn+1 S n x 7 kxk retrazione per deformazione; lomotopia
x
(x, t) 7 tx + (1 t) kxk .

Come sopra, Y si retrae per deformazione sulla circonferenza, (y =


rei , t) 7 (t + (1 t)r)ei .

Per x 6= 0, pongo x lintersezione di una sfera con la semiretta uscente


dallorigine per x. Mappo x 7 x e ottengo lomotopia F (x, t) =
(1 t)x + tx e se il punto allinterno della sfera lo mando sul bordo.

Esercizio 109. Se X uno spazio topologico connesso per archi e Y ha lo


stesso tipo di omotopia di X, anche Y connesso per archi.

Soluzione. Siano f : X Y e g : Y X tali che f g ' idY e gf ' idX . Per


ogni coppia di punti y1 , y2 Y considero le loro immagini g(y1 ), g(y2 ). Se
: I X un cammino continuo tra g(y1 ) e g(y2 ), f cammino tra f g(y1 )
e g(y2 ) che omotopo ad un cammino continuo tra y1 e y2 .

Esercizio 110. Sia X = S 1 S21 dove S21 = {(x, y) R2 | (x 2)2 + y 2 = 1}.


Si mostri che X un retratto di S 1 e che Y = X \ {(1, 0), (3, 0)} retratto
per deformazione di p = {(1, 0)}.
x
Soluzione. Una retrazione banale x 7 kxk . Altrimenti si pu porre r : x 7
1 1
x se x S e r : x 7 p se x S2 . Si vede facilmente che ri = idS 1 .
La funzione definita da F (z = ei , t) = eit per z S 1 e F (ei , t) = 2 +
ei(t+(1t)) per ei S21 fornisce la tesi.

Esercizio 111. X ' {p} se e solo se idX ' c, dove c denota unapplicazione
costante.

Soluzione. Se f : X {p} e g : {p} X sono le equivalenze omotopiche,


idX ' gf = c. Viceversa la proiezione : X {p} e linclusione canonica
i : {p} X sono tali che i = id{p} e i ' idX .

Esercizio 112. Se f, g : Y X sono applicazioni continue e X contrattile,


allora f ' g.

Soluzione. Detta F lomotopia di X con un punto, F (f (y), t) : f ' cost e


F (g(y), t) : g ' cost f ' g per transitivit.

Esercizio 113. Si diano esempi di applicazioni f : X Y iniettive (sur-


gettive) tali che f : 1 (X) 1 (Y ) non sia un omomorfismo iniettivo
(surgettivo).

54
Soluzione. Considerare rispettivamente linclusione i : S 1 R e la mappa
g : [1, 1] S 1 .

Esercizio 114. Sia G un gruppo topologico. Si mostri che 1 (G, e) abeliano.

Soluzione. Se , 1 (G, e) il diagramma:


******
suggerisce un modo per definire unomotopia tra i()i() e lapplica-
zione costante in e. Per esempio

F : I 2 G
(s, t) 7 (s)(t)

Esercizio 115. Sia X uno spazio topologico connesso per archi, e sia-
no x, y X. Detti 1 , 2 : I X cammini continui tra x e y, e det-
to # : 1 (X, x) 1 (X, y) definito da [] 7 [i()], si dimostri che
1# = 2# [2 i(1 )] Z(1 (X, x)).

Soluzione. Basta scrivere: [i(1 )1 ] = [i(2 )2 ] [2 i(1 )] =


[2 i(1 )]. In particolare lomomorfismo # non dipende dal cammino
scelto se il gruppo 1 (X, x) abeliano.

Esercizio 116. Sia f : S 1 S 1 unapplicazione continua. Dire quali delle


seguenti affermazioni sono vere.

a Lapplicazione f ammette sempre un punto fisso.

b Se lapplicazione f omotopicamente equivalente ad una funzione


costante, allora ammette un punto fisso.

c Se f ammette un punto fisso allora omotopicamente equivalente ad


una funzione costante.

Dimostrazione. La prima palesemente falsa, basta considerare una rotazione


non banale. La seconda invece vera. Se f omotopa a costante, posso solle-
varla ad una applicazione dal disco al suo bordo, e ottenere per composizione
con linclusione una applicazione continua D2 D2 che ammette punto fisso
per il teorema di Brower. Tale punto fisso sul bordo S 1 e dunque un
punto fisso per f . Infine la (c) falsa. Se lidentit fosse omotopa a costante,
D2 si retrarrebbe per deformazione sul suo bordo.

Esercizio 117. Definiamo F (X, 2) = {(x, y) X X | x 6= y} = X X \ .


Si dimostri che se X = S 1 , F (X, 2) omeo S 1 (S 1 \ {(1, 0)}) e si calcoli il
relativo gruppo fondamentale.

55
Soluzione. Chiamiamo Y = F (S 1 , 2) e Z = S 1 (S 1 \ {(1, 0)}). La funzione

f: Y Z
(a, b) 7 (a, ba1 )

definisce un omeomorfismo infatti la sua inversa data da (a, b) 7 (a, ba) ed


continua. Dunque, essendo (S 1 \ {(1, 0)}) contrattile, si ha 1 (Y ) = Z e un
suo generatore t 7 (eit , ieit ).

Esercizio 118. Sia D R2 il disco chiuso centrato nellorigine e di raggio


4 e siano D1 , D2 e D3 i dischi aperti di raggio uno centrati rispettivamente
in (2, 0), (0, 2), (2, 0) di raggio 1.
Siano Y = D \ (D1 D2 D3 ), Z il cilindro S 1 [0, 4] e X lo spazio topologico
ottenuto dallunione di Y e Z identificando il bordo inferiore del cilindro con
il bordo di D1 e il bordo superiore con il bordo di D3 .
Si calcoli il gruppo fondamentale di X.

Soluzione. Il disco a cui sono stati tolti i tre dischetti (Y ) si retrae per
deformazione su un wedge di 3 circonferenze, il cui gruppo fondamentale
Z Z Z. Invece il gruppo fondamentale del cilindro "piegato" con le
circonferenze del bordo attaccate a un punto, omotopicamente equivalente a
un toro senza un punto, che ha gruppo fondamentale ZZ. Infine lintersezione
dei sottospazi considerati il wedge di due circonferenze che ha gruppo
fondamentale Z Z. Per il teorema di van Kampen, risulta quindi 1 (X) =
((Z Z Z) (Z Z))/(Z Z) = Z Z Z.

Esercizio 119. Sia A X un retratto di uno spazio topologico X. Dire


quali delle seguenti affermazioni sono vere.
a) A un retratto di deformazione di X.
b) Se X contraibile, lo anche A.
c) Se B X un sottospazio con A B 6= , allora A B un retratto
di B.
d) Se ogni funzione continua X X ha almeno un punto fisso, allora
anche ogni funzione continua A A ha almeno un punto fisso.
Soluzione. La prima falsa: ogni spazio si pu retrarre su un suo punto, ma
non ogni spazio contraibile. La seconda vera: se r la retrazione e i
linclusione, si ha ri = idA e ir idX cost quindi A anchesso contraibile.
La (c) falsa: basta prendere X = R2 \{(0, 0)}, A = S 1 , B = {x = 0}\{(0, 0)}.
Infine la (d) vera. Se f : A A continua, if r : X X ha un punto fisso
x = if r(x) = if (a) = i(a0 ) = a0 A.

Esercizio 120. Calcolare il gruppo fondamentale di R3 \ ({x = y = 0} {z =


0, x2 + y 2 = 1}).

56
Soluzione. Tale sottoinsieme ottenuto facendo ruotare attorno allasse z la
porzione di semipiano X = {(r, z) R2 | r > 0, (r, z) 6= (1, 0)}. Allora il suo
gruppo fondamentale 1 (X S 1 ) = 1 (X) 1 (S 1 ) = Z Z.

57
4.6 Esercizi su rivestimenti
Esercizio 121. Sia p : E X un rivestimento. Provare che se X di
Hausdorff anche E di Hausdorff.

Soluzione. Siano e1 , e2 E due punti distinti. Ci sono due casi:

p(e1 ) = p(e2 ) S
= x e allora esiste un aperto banalizzante V 3 x tale
che p1 (V ) = Ui ed esistono due indici tali che e1 Ui1 e e2 Ui2 ,
altrimenti la restrizione p : Ui V non sarebbe iniettiva. Poich gli Ui
sono a due a due disgiunti, ho la tesi.

x1 = p(e1 ) 6= p(e2 ) = x2 . Dunque esistono due aperti banalizzanti


Vi 3 xi e p1 (Vi ) sono aperti disgiunti contenenti rispettivamente i
punti ei .

Esercizio 122. Sia p : E X un rivestimento di grado d. Se X compatto,


anche E compatto.

Soluzione. Sia {Ai } un ricoprimento aperto S di E. Allora {p(Ai )} un


ricoprimento aperto di X in cui p(Ai ) = j Vij dove ogni Vij un aperto
banalizzante. Per ognuno dei Vij considero le componenti connesse*** di
p1 (Vij ), le quali formano un ricoprimento di E al variare degli indici i e j e
tale ricoprimento raffina il ricoprimento di partenza. Essendo X compatto,
c un numero finito di coppie (i, j) tali che i rispettivi aperti banalizzanti
ricoprono X. Si ha dunque X = V1 Vt e E si pu scrivere come unione
di d t aperti, ciascuno dei quali contenuto in uno degli Ai per qualche i.
Allora ho trovato un sottoricoprimento di d t aperti di E.

Esercizio 123. Si consideri lomeomorfismo f : C C definito ponendo


f (z) := 5z. Sia G = {f n : n Z} il gruppo generato da f per composizione.
Dire quali delle seguenti affermazioni sono vere.

a) Lo spazio delle orbite C /G ammette C come rivestimento universale.

b) Esiste una mappa di rivestimento C /G P2 (R).

c) Esiste una mappa di rivestimento C /G S 1 .

d) Lintervallo [0, 1] un quoziente di C /G.

Soluzione. Lomeomorfismo tra C e S 1 R induce un omeomorfismo tra il


quoziente e S 1 /1 R/Z, dove lazione di Z data per traslazione. Si deduce
che C /G omeomorfo al toro T = S 1 S 1 , che rivestito da C = R2
tramite il prodotto della mappa esponenziale R R S 1 S 1 . Quindi (a)
vera. Laffermazione (b) falsa, perch altrimenti il gruppo fondamentale

58
del toro sarebbe finito. Anche (c) falsa, altrimenti R2 sarebbe omeomorfo
ad R. Infine (d) vera perch possiamo proiettare T sul primo fattore S 1 ,
e proiettare a sua volta S 1 sullintervallo [1, 1] per proiezione ortogonale.
Si ottiene cos una mappa continua e suriettiva q : T [1, 1] ' [0, 1], e la
topologia naturale di [1, 1] quella quoziente, perch q anche chiusa, in
quanto mappa continua tra spazi di Hausdorff compatti.

Esercizio 124. Si consideri lazione di Z2 su R definita ponendo 1x = x.


Dire quali delle seguenti affermazioni sono vere.

a) R/Z2 compatto.

b) R/Z2 di Hausdorff.

c) Lazione propriamente discontinua.

d) La proiezione canonica p : R R/Z2 il rivestimento universale di


R/Z2 .

Soluzione. Il quoziente R/Z2 omeomorfo a [0, +) tramite x 7 |x|. Allora


non compatto ed di Hausdorff. Inoltre p1 (0) = 0 perci lazione non
propriamente discontinua e la fibra per x 6= 0 p1 (x) = {x, x} che ha
cardinalit differente dalla fibra di 0, perci la proiezione non pu essere un
rivestimento.

Esercizio 125. Si consideri lomeomorfismo f : C C definito ponendo


f (z) = z, e sia G il gruppo formato da f e da idC . Dire quali delle seguenti
affermazioni sono vere.

1. Lazione di G su C propriamente discontinua.

2. C /G omeomorfo a C .

3. La proiezione quoziente C C /G un rivestimento.

Dimostrazione. Il quoziente omeomorfo al semipiano {Im(z) 0} \ {0}


quindi semplicemente connesso. In particolare non pu essere omeomorfo
a C e la proiezione non pu essere un rivestimento (inclusione impossibile
tra i gruppi fondamentali). Da questo segue in particolare che lazione non
pu essere propriamente discontinua (altrimenti la proiezione sarebbe un
rivestimento).

Esercizio 126. Sia p : E X un omeomorfismo locale di spazi connessi di


Hausdorff. Dimostrare che se E compatto, allora p un rivestimento di
grado finito.

59
Soluzione. Sappiamo che p unapplicazione aperta, ed essendo tra uno
spazio compatto e uno spazio T2 anche chiusa. Allora p(E) aperta e
chiusa, pertanto p surgettiva. Preso x X, p1 (x) discreta e chiusa in
un compatto di Hausdorff, pertanto finita. Per ogni e p1 (x), esistono
U 3 e, V 3 x aperti tali che la restrizione p : U V un omeomorfismo. S
Possiamo suppore gli aperti U disgiunti al variare di e. Il chiuso C = E \ U
tale che laperto X \ p(C) banalizzante ed un intorno di x.

Esercizio 127. Sia G Omeo(E), con E spazio topologico localmente


compatto di Hausdorff. Si supponga che G agisca liberamente su E e che
K E compatto g(K) K = per al pi un numero finito di g G.
Allora G agisce in modo propriamente discontinuo e il quoziente localmente
compatto di Hausdorff.

Soluzione. Per ogni punto e E esiste un intorno K compatto. La sua parte



interna tale che g(K ) K = per un numero finito di g G, e questo dice
che lazione propriamente discontinua. Inoltre la proiezione al quoziente
un rivestimento, per cui ogni punto del quoziente ha un intorno che aperto
banalizzante U . Ma la restrizione p1 (U ) V U omeomorfismo, dunque
poich e V possiede un intorno compatto K V , la sua immagine p(K)
un intorno compatto di x U E/G. Proviamo che X = E/G di
Hausdorff. Presi x 6= y X, esistono e1 , e2 tali che p(e1 ) = x, p(e2 ) = y,
allora consideriamo due intorni disgiunti U, V degli ei contenuti nelle fibre
degli aperti banalizzanti. Le loro immagini sono intorni disgiunti di x e y.

60
4.7 Esercizi vari sui teoremi di Borsuk, Brouwer
Esercizio 128. Sia f : S 2 R2 unapplicazione continua tale che f (x) =
f (x) per ogni x S 2 . Allora esiste x S 2 tale che f (x) = 0.

Soluzione. Per il teorema di Borsuk esiste almeno un punto tale che f (x) =
f (x) = f (x).

Esercizio 129 (Teorema del cocomero). Per ogni punto c di un cocomero


posso trovare un piano passante per c che divide la polpa e i semi in parti
uguali.

Dimostrazione. Il cocomero un D3 e posso supporre c origine degli assi


in R3 . Considero il vettore f (x) = (p+ p , s+ s ) per ogni x S 2 .
Dove i simboli nel vettore indicano la quantit di polpa e semi nel semipiano
{y R3 | hx, yi 0} e {y R3 | hx, yi 0} rispettivamente. Lapplicazione
x f (x) tra S 2 e R2 continua e vale f (x) = f (x) perci esiste un
punto x0 tale che f (x0 ) = 0, il che d la tesi.

Esercizio 130 (Teorema di Lusternik-Schnirelmann). Siano A1 , A2 , A3 S 2


tre chiusi tali che A1 A2 A3 = S 2 . Dimostrare che esiste almeno un indice
i tale che il chiuso Ai contiene una coppia di punti antipodali.

Dimostrazione. Siano Bi = {x | x Ai } e supponiamo A1 B1 = A2 B2 =


. Si consideri lapplicazione

f : S 2 R2
 
dA1 (x) dA2 (x)
x 7 ,
dA1 (x) + dB1 (x) dA2 (x) + dB2 (x)

che ben definita perch i denominatori non si annullano per ipotesi. Allora
esiste x tale che f (x) = f (x) ma si ha che x
/ A1 e x
/ A2 altrimenti avrei
un assurdo. Perci x A3 e di conseguenza anche x A3 .

61
5 Implicazioni
Riporto di seguito una tabella con le imlicazioni tra le varie propriet
topologiche in uno spazio (le righe implicano le colonne).
Piccola legenda:

reg = regolare
norm = normale
metr = metrico
cmpt = compatto
Lcmpt = localmente compatto
conn = connesso
Lconn = localmente connesso
P conn = connesso per archi
N 1 = primo numerabile
N 2 = a base numerabile
sep = separabile
Lind = Lindelf
parac = paracompatto

T0 T1 T2 T3 T4 reg norm metr



T0 - - - - - - -

T1 No No No T3 T4 No

T2 No cmpt parac

T3 ? No T1

T4 ? No T1

reg Lind/N2

norm

metr

62
parac convesso cmpt Lcmpt conn Lconn Pconn

parac

convesso


cmpt

Lcmpt

conn

Lconn

Pconn

N1 N2 sep Lind metr



N1

N2

sep metrico

Lind

metr
Mantra
Proposizioni utili da sapere (e facili da dimostrare)

Un denso interseca ogni aperto dello spazio.

f chiusa e bigettiva f omeomorfismo.

f aperta e bigettiva f omeomorfismo.

Limmagine continua di un denso densa nellimmagine.

Limmagine inversa tramite unapplicazione aperta di un denso densa.

Q non intersezione numerabile di aperti di R.

Esistono funzioni f : R R continue in tutti e soli i punti irrazionali,


ma non esistono continue in tutti e soli i punti razionali.

La topologia indotta da una distanza la meno fine per cui le palle


aperte sono aperti.

Un insieme aperto in un sottospazio aperto sse aperto nello spazio.

Un insieme chiuso in un sottospazio chiuso sse chiuso nello spazio.

f chiusa ed iniettiva una immersione chiusa.

f aperta ed iniettiva una immersione aperta.

63
La topologia prodotto la meno fine tra quelle che rendono le proiezioni
continue.

Un sottoinsieme finito in uno spazio T2 chiuso.

Uno spazio di Hausdorff se e solo se la diagonale chiusa nel prodotto.

Uno spazio di Hausdorff se e solo se


\
x X {x} = U
U I(x)

Limmagine continua di un connesso connesso.

Unione di spazi connessi (per archi) a intersezione non vuota connessa


(per archi).

In R sono equivalenti connesso convesso connesso per ar-


chi intervallo.

Ogni sottospazio tra un connesso e la sua chiusura connesso.

x X U 3 x connesso le componenti connesse di X sono aperte.

Spazi omeomorfi hanno lo stesso numero di componenti connesse.

Ricoprimenti aperti e ricoprimenti chiusi localmente finiti sono fonda-


mentali.

Un insieme finito compatto, uno spazio discreto compatto sse finito.

Limmagine continua di un compatto compatto.

Un chiuso in un compatto compatto.

Unione finita di compatti compatto.

In Rn compatto chiuso e limitato.

Un compatto in un T2 chiuso.

f : X Y con X compatto e Y T2 chiusa.

La compattificazione di Alexandroff di X T2 se e solo se X di


Hausdorff e localmente compatto.

Quozienti di compatti sono compatti e quozienti di connessi sono


connessi.

X T2 , G Omeo(X) finito X/GT2 .

64
X T2 , G Omeo(X), allora X/G T2 K = {(x, gx) | x
X, g G} chiuso in X X.

Gli spazi proiettivi reali e complessi sono compatti, connessi e di


Hausdorff.

In uno spazio localmente compatto di Hausdorff, ogni punto ha un


sistema fondamentale di intorni compatti.

Compatto ed N 1 compatto per successioni.

Se X N 2 sono equivalenti compatto compatto per successioni


ogni successione ha punti di accumulazione.

Metrico completo di Baire.

Localmente compatto di Hausdorff di Baire.

In uno spazio paracompatto di Hausdorff ogni punto ha un sistema


fondamentale di intorni chiusi.

Normale ed N 2 metrizzabile.

Spazi omeomorfi sono omotopicamente equivalenti (ma non viceversa:


Rn contrattile!)

Spazio contraibile semplicemente connesso. (Per il non viceversa S n


per n 2).

Un rivestimento omeomorfismo locale, ma un omeomorfismo non


necessariamente surgettivo, quindi in generale non un rivestimento
(ad esempio una immersione aperta).

Il grado del rivestimento la cardinalit della fibra (se questa finita).

Se un gruppo G agisce in modo propriamente discontinuo, ed E/G


connesso, la proiezione al quoziente un rivestimento.

I cammini , (X, a, b) sono omotopi lo sono i loro solleva-


menti e questi hanno gli stessi estremi.

X, E connessi per archi, p : E X rivestimento, X semplicemente


connesso. Allora p omeomorfismo.

Se X possiede rivestimenti connessi non banali non semplicemente


connesso.

Non ci sono applicazioni continue "dispari" f : S 2 S 1 .

S 1 non retratto del disco D2 .

65
Ogni applicazione f : D2 D2 ha almeno un punto fisso.

p rivestimento connesso p iniettivo.

|p1 (x)| = [1 (X) : p (1 (E))].

E semplicemente connesso, G agisce in modo propriamente discontinuo


su E 1 (E/G) = G.

f : Y X, p rivestimento di E su X. Posso sollevare f se e solo se


f (1 (Y )) p (1 (E)).

Se G agisce in modo propriamente discontinuo, il rivestimento di E


su E/G regolare, e viceversa i rivestimenti regolari sono tutti e soli
quelli ottenuti per quozienti di azioni propriamente discontinue.

E compatto fibra del rivestimento finita se E semplicemente


connesso 1 (X) finito (perch lo 0 ha indice finito).

Se E uno spazio semplicemente connesso, allora ogni rivestimento


p : E X regolare.

Se X uno spazio connesso e 1 (X) abeliano, allora ogni rivestimento


connesso p : E X regolare.

Ogni rivestimento connesso di grado 2 regolare: (ogni sottogruppo di


indice 2 normale).

Se X ha un rivestimento universale connesso, allora il suo gruppo


fondamentale ha cardinalit finita.

Se uno spazio connesso riveste uno spazio semplicemente connesso,


allora il rivestimento un omeomorfismo.

Propriet che passano ai sottospazi


T0 T1 T2 T3 T4 reg norm metr metr completo cmpt Lcmpt Lind conn Pcon

sse chiuso chiuso chiuso chiuso No. No
Propriet che si mantengono nel prodotto
T0 T1 T2 T3 T4 reg norm metr Lcmpt conn sep Lconn Pconn

numerabili numerabili

66
Tabella dei principali gruppi fondamentali

S1 Z Pn (R) per n 2 Z/2Z


Toro \ punto ZZ Pn (C) 0
Wedge di n S 1 Z Z Bottiglia di Klein \ punto
2
Qn ZZ
Collana di S 0 Collana di n Tori (Z Z)
S n per n 2 0 Bottiglia di Klein < a, b | bab = a >
Nastro di Moebius Z
7
8
9
0
Tabella dei rivestimenti universali

S1 R S1 S1 R2

Bottiglia di Klein R2

7
8
9
0

67
Gianluca Occhetta - Elisa Tasso

Esercizi di Geometria

IV unita didattica

a a a

P
b b R
R R R R

a a b

Universita di Trento
Dipartimento di Matematica
Via Sommarive 14
38050 - Povo (TN)
Indice

1 Topologia generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1

2 Topologia algebrica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

3 Temi desame . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
21 novembre 2002 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
6 febbraio 2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
14 aprile 2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
23 giugno 2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
14 luglio 2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
17 settembre 2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
1
Topologia generale

1) Sia R la retta reale con la topologia euclidea, e sia A = {a, b} un insieme


formato da due elementi distinti con la topologia banale. Sia infine Y = R A lo
spazio prodotto.
a) Si stabilisca se Y e di Hausdorff, se e connesso, se e connesso per archi e se e
compatto.
b) Si considerino i seguenti sottoinsiemi di Y :

Z = ((1, 1) {a}) ([2, 2] {b}),

W = ((1, 1) {a}) ((2, 2) {b}).


Si stabilisca se Z e W sono compatti.
c) Si costruisca un cammino in Z che congiunge il punto di coordinate (0, a) con
il punto di coordinate (0, b).

a) Utilizzeremo il risultato generale per cui due spazi topologici X1 e X2 sono di


Hausdorff (risp. connessi, connessi per archi, compatti) se e solo se X1 X2 e
di Hausdorff (risp. connesso, connesso per archi, compatto).
Pertanto, essendo (R, ) di Hausdorff, connesso e connesso per archi, dobbiamo
verificare se (A = {a, b}, {, A}) soddisfa o meno tali proprieta.
A non e di Hausdorff perche lunico intorno di a e A, lo stesso per b; percio
Y non e di Hausdorff.
A e connesso perche i soli aperti e contemporaneamente chiusi di A sono A
stesso e ; quindi Y e connesso.
Un arco tra a e b e dato dallapplicazione continua f : I A definita da
f (t) = a se t 6= 1,f (1) = b, di conseguenza A e connesso per archi e anche Y
lo e.
Poiche R non e compatto, Y non e compatto.
2 1 Topologia generale

b) Le topologie su Z e W sono indotte da quella di Y . Pertanto U e aperto di Z


se e solo se esiste V aperto di R tale che U = (V A) Z.
Ovvero U e dato da ((V (1, 1)) {a}) ((V [2, 2]) {b}). Sia dunque
U = {Ui }iI un ricoprimento aperto di Z, dove

Ui = ((Vi (1, 1)) {a}) ((Vi [2, 2]) {b}).


Allora {Vi [2, 2]}i e un ricoprimento aperto di [2, 2] che e compat-
to in quanto intervallo chiuso e limitato di R. Possiamo quindi estrarre un
sottoricoprimento finito di [2, 2]: V = {Vik [2, 2]}kK .
Dallessere (1, 1) [2, 2], otteniamo che i corrispondenti Uik sono un
sottoricoprimento finito di U e quindi Z e compatto.

Z W

W non e compatto. Sia infatti {Ui }i il ricoprimento aperto ottenuto ponendo


Vi = (2 + 1i , 2 1i ), essendo Ui = (Vi A) W , per ogni i N, i 6= 0; da esso
non e possibile estrarre un sottoricoprimento finito.
Alternativamente, si puo concludere che W non e compatto perche la sua im-
magine in R mediante la proiezione sul primo fattore (che e continua) non e
compatta.

c) Sia h : I Z definita da h(t) = (0, a), se t 6= 1, mentre sia h(1) = (0, b).
Lapplicazione h risulta essere continua, sia infatti B Z un aperto dato da
B = (V A) Z, con V aperto di R. Se 0 / V allora h1 (B) = , altrimenti
1
h (B) = I e h e pertanto un cammino in Z tra i punti (0, a) e (0, b).

2) Nello spazio R3 , dotato della topologia euclidea, si considerino i sottospazi:


X = S2 \{N}, dove N = (0, 0, 1) ed E = {(x, y, z) S2 |z = 0}.
Sia Y = X/E lo spazio quoziente ottenuto per contrazione di E ad un punto e sia
: X Y la proiezione sul quoziente.
a) Si provi che e chiusa, ma non aperta.
b) Y e uno spazio compatto?
c) Y e uno spazio connesso?
d) Y \(E) e uno spazio connesso?
e) Si determini una relazione di equivalenza su X in modo che lo spazio
quoziente X/ sia omeomorfo ad S2 .
1 Topologia generale 3

a) e chiusa se e solo se per ogni V X chiuso si ha (V ) Y chiuso.


Per la topologia quoziente, (V ) e chiuso in Y se e solo se 1 ((V )) e chiuso
in X. Se V E = allora 1 ((V )) = V e chiuso, mentre se V E 6= allora
1 ((V )) = V E e unione di due chiusi quindi e chiuso.
non e aperta, consideriamo ad esempio laperto U di X, U = S2 {x > 1/2};
in tal caso si ha 1 ((U)) = U E che non e aperto, basta prendere un punto
p in E \ U per non trovare un intorno del punto contenuto in U E.
b) Y non e compatto, prendiamo ad esempio come ricoprimento aperto

{(X {z < })}0<<1;

da esso infatti non e possibile estrarre un sottoricoprimento finito.


c) Y e connesso perche il quoziente di un connesso e connesso e X e connesso
perche e omeomorfo a R2 .
d) Y \ (E) non e connesso perche e unione di due aperti non vuoti e disgiunti,
(X {z > 0}) e (X {z < 0}).
e) Una relazione dequivalenza su X che rende il quoziente omeomorfo a S2 e ad
esempio quella che identifica i punti di X {z 0} ad un punto.

3) Si consideri R con la topologia i cui aperti non banali sono gli intervalli
(a, a) a > 0. Sia I lintervallo [0, 1] dotato della topologia euclidea, e sia J lo
stesso intervallo con la topologia indotta da ; sia infine Q = I J con la topologia
prodotto.
a) Si dimostri che J e compatto.
b) Lapplicazione f : J S1 definita ponendo f (t) = (cos(2t), sin(2t)) e
continua?
c) Sia g : Q R una funzione continua non costante; si provi che g(Q) e un
intervallo chiuso e limitato di R.
d) Sia la relazione di equivalenza su J che identifica 0 con 1; si descriva la
topologia quoziente su J/ .

a) Sia U = {Ui }i un ricoprimento aperto di J. Con la topologia indotta da ,


gli aperti non banali di J sono dati dagli intervalli [0, a), con 0 < a < 1. Per
ricoprire il punto 1 abbiamo dunque bisogno che laperto [0, 1] stia in U, quindi
esiste un sottoricoprimento finito di U costituito da {[0, 1]} e J e compatto.
Oppure, poiche  , lidentita Id : I J e continua ed essendo I compatto
(chiuso e limitato con la topologia euclidea), la sua immagine, J, e un compatto.
b) f non e continua perche larchetto (aperto) su S1 individuato dai punti tra (1, 0)
e (0, 1) e ottenuto percorrendo la circonferenza in senso antiorario a partire da
(1, 0) ha come controimmagine lintervallo (0, 1/4) che non e un aperto di J.
c) Q e compatto perche e prodotto di compatti; limmagine di un compatto tramite
unapplicazione continua e un compatto, quindi g(Q) e un compatto di (R, ),
ovvero un intervallo chiuso e limitato, non potendo essere un punto.
4 1 Topologia generale

d) Un sottoinsieme A J/ e aperto se e solo se 1 (A) e aperto di J, dove


: J J/ e la proiezione sul quoziente.
Poiche un aperto di J deve contenere 0, un aperto A di J/ deve contenere la
classe [0] = [1] e quindi 1 (A) devessere un aperto di J che contiene 0 e 1.
Poiche lunico aperto di J che contiene 1 e [0, 1], la topologia su J/ e la
topologia banale.

4) Si considerino i seguenti spazi topologici


X = R con la topologia euclidea .
Y = R con la topologia i cui aperti non banali sono le semirette (, h).
Z = R con la topologia i cui aperti non banali sono le semirette (k, +).
e siano (X Y, 0 = ) e (X Z, 0 = ) gli spazi topologici prodotto.
In R R si consideri il sottoinsieme S = [0, 1] ((0, 2) [3, 5]) con le topologie
indotte da 0 e 0
a) (S, 0 ) e di Hausdorff ?
b) (S, 0 ) e (S, 0 ) sono compatti?
c) Si provi che (S, 0 ) e connesso.
d) Si costruisca un cammino in (S, 0 ) che congiunga i punti A = (0, 1) e B =
(1, 4).

    
   

    
   

    
   

    
   

    
   

    
   

    
   

    
   

   

   

   

   

   

   

   

   

a) Un prodotto di spazi e di Hausdorff se e solo se ciascuno spazio e di Hausdorff.


Poiche ([0, 1], ) e sottospazio di (R, ), esso e di Hausdorff. Pertanto, per sta-
bilire se lo spazio (S = [0, 1] ((0, 2) [3, 5]), 0 = ) sia di Hausdorff,
dobbiamo vedere se (T = ((0, 2) [3, 5]), ) e di Hausdorff.
(T, ) non e di Hausdorff. Siano infatti x e y due punti distinti di T , (0, hx ) T
e (0, hy ) T due loro rispettivi intorni (nel caso x = 5 lunico intorno e T ).
Allora la loro intersezione e sempre non vuota, ((0, hx ) T ) ((0, hy ) T ) =
1 Topologia generale 5

(0, min{hx , hy }) T .

b) Poiche un prodotto di spazi e compatto se e solo se e prodotto di spazi compatti,


studieremo la compattezza di [0, 1] e (0, 2) [3, 5] con le relative topologie.
Lo spazio ([0, 1], ) e compatto perche intervallo chiuso e limitato di (R, ).

Consideriamo ora un ricoprimento aperto di (T, ). Poiche lunico intorno del


punto 5 in e T stesso, per poter ricoprire T necessariamente T apparterra al
ricoprimento, di conseguenza troviamo un sottoricoprimento finito, {T }. Risulta
che (T, ) e compatto e quindi anche (S, 0 ) e compatto.

Mostriamo ora che (S, 0 = ) non e compatto provando che (T, ) non
e compatto. Ogni aperto non banale di T sara del tipo (k, 5] T per k > 0. Il
ricoprimento aperto di T dato da {( n1 , 2) [3, 5]}n1 non ammette sottoricopri-
menti finiti.

c) Anche per la connessione usiamo il fatto che un prodotto di spazi e connesso


se e solo se ciascuno spazio lo e. ([0, 1], ) e connesso perche e un intervallo di
(R, ).
Per quanto visto al punto a), presi due punti qualunque in (T, ) non e possibile
trovare due loro intorni aperti disgiunti, in particolare non e possibile scrivere
T = A1 A2 con A1 , A2 aperti non vuoti e disgiunti. Ne segue che (T, ) e
connesso.

d) Definiamo due cammini in (S, 0 ), il primo tra i punti (0, 1) e (1, 1), il secondo
tra i punti (1, 1) e (1, 4). Il cammino prodotto tra i due costituira il cammino
cercato.
Sia f : (I, ) (S, 0 ) : t (t, 1). Per la proprieta universale dei prodotti
f e continua (la prima componente e lidentita, la seconda e unapplicazione
costante), inoltre f (0) = (0, 1) e f (1) = (1, 1).
Sia g : (I, ) (S, 0 ) lapplicazione definita da

(1, 2t + 1) t [0, 1/2)
g(t) =
(1, 2t + 2) t [1/2, 1]

Per provare la continuita di g utilizziamo nuovamente la proprieta universale


dei prodotti e quindi ci riconduciamo a verificare la continuita della seconda
componente che denotiamo con g2 .
Sia U T un aperto non banale, allora U sara del tipo U1 = (0, s) per 0 < s 2
oppure del tipo U2 = (0, 2) [3, s) per 3 < s 5. Poiche g21 (U1 ) = [0, s1
2
) se
1 1 s2 1
s > 1, g2 (U1 ) = se s 1, g2 (U2 ) = [0, 2 ) se s 4 e g2 (U2 ) = I se s > 4,
le controimmagini di aperti di T sono aperti di I e quindi g2 e continua.
2
Topologia algebrica

1) Sia X lo spazio ottenuto dai due quadrati in figura per identificazione dei lati
con lo stesso nome.
Q c P Q c P

a a d d

P b Q P b Q
a) Si calcoli il gruppo fondamentale di X.
b) X e una superficie topologica?

Ripercorrendo i passi del teorema di classificazione otteniamo

P b Q P b Q Q Q

d d d d d d e
e e

Q P P Q
Q P
c P b Q

a a a a a a

P b Q P b Q P b Q
8 2 Topologia algebrica

Q e Q Q e Q e Q
Q

e b e e f

f f
Q P Q Q Q

a a a a
f

P Q
P b Q b P Q
a
P Q

a
f

Q
Q e Q e
Q Q

e f

e f
Q
Q
a P

a f
Q Q
f
Q

Per il teorema di classificazione delle superfici compatte risulta che lo spazio X e


omeomorfo a U2 e ha pertanto gruppo fondamentale (X) =< e, g|e2 g 2 = 1 >,
dove abbiamo posto g = f 1 .

2) Sia X = RP2 il piano proiettivo reale, e sia Z lo spazio topologico ottenuto


contraendo ad un punto il sottospazio b mostrato in figura. Si calcoli il gruppo
fondamentale di Z.

      
a     

           

           

           

           

P
     

b      

P
           

           

           

           

           

           

Possiamo rappresentare Z nel seguente modo


2 Topologia algebrica 9

Appare chiaro che Z e omeomorfo a S2 , infatti i due dischi uniti in P si incollano


lungo il bordo dando origine ad una sfera. Il gruppo fondamentale e percio banale.

3) Sia T il toro, e X lo spazio ottenuto rimuovendo dal toro un disco aperto e


identificando il bordo come in figura.

c c

Si calcoli il gruppo fondamentale di X.

Possiamo rappresentare X con il seguente poligono:

P b P

a a

P b P
10 2 Topologia algebrica

Siano x0 un punto interno al poligono, un cammino che congiunge x0 al vertice


del poligono P , un cammino che congiunge x0 a c e una circonferenza attorno
a c passante per x0 come indicato.

P b P

c
a a

x0 c

P b P
Siano U1 = X \ c, U2 = X \ {a, b}, allora U1 , U2 e U1 U2 sono aperti non vuoti e
connessi per archi.
Laperto U1 ha come retratto forte di deformazione il bordo esterno del poligono
percio
(U1 , x0 ) =< , | >
dove = i a, = i b e i e lisomorfismo tra il gruppo fondamentale del bordo
esterno di X e quello di U1 .
La curva c e un retratto forte di deformazione di U2 quindi

(U2 , x0 ) =< | >

dove = j c e j e lisomorfismo tra il gruppo fondamentale di c e quello di U2 .


La circonferenza e un retratto forte di deformazione di U1 U2 per cui

(U1 U2 , x0 ) =< | >

Definite i1 e i2 le mappe da (U1 U2 ) a (U1 ) e a (U2 ) rispettivamente, si trova


i1 () = 1 1 , i2 () = 2 .
Dal teorema di Seifert-Van Kampen segue

(X, x0 ) =< , , | 1 1 = 2 >

4) Sia T il toro pieno S1 D2 , e cammini come in figura e D il disco piano


chiuso il cui bordo e .



P
2 Topologia algebrica 11

Si stabilisca se i seguenti sottospazi sono retratti e/o retratti di deformazione di T


a) La circonferenza .
b) La circonferenza .
c) Il disco D.

i
a) In generale, si ha che se un sottospazio A T e un retratto allora, preso un
punto x0 A, la mappa i : (A, x0 ) (T, x0 ) e iniettiva.
Il gruppo fondamentale (, P ) e generato dalla classe del cammino , e i []
non e altro che la classe del cammino in (T, P ). Poiche in T il cammino e
contraibile, si ha i [] = [P ], quindi i non e iniettiva e non e retratto di T ,
e quindi non e neppure retratto di deformazione.
b) Possiamo identificare la circonferenza con un sottospazio di T del tipo S1
{y}; la mappa r : T che manda (x, y) in (x, y), continua per la proprieta
universale dei prodotti, e una retrazione.
Poiche il segmento che unisce (x, y) a r(x, y) e contenuto in T per ogni (x, y),
e un retratto di deformazione di T .
c) Il disco D non e un retratto di deformazione di T in quanto il gruppo
fondamentale del disco e banale, mentre quello di T e isomorfo a Z.
Il disco e un retratto di T , come si puo vedere utilizzando come retrazione
la proiezione sul secondo fattore seguita da un omeomorfismo tra D2 e D =
{x} D2 .
3
Temi desame

21 novembre 2002

1) Sia I lintervallo [0, 1] con la topologia euclidea, e sia J lintervallo [0, 1] con
la topologia i cui aperti non banali sono gli intervalli [0, k) con 0 < k 1. Sia
X = J I con la topologia prodotto.
a) Stabilire se X e di Hausdorff.
b) Fornire un esempio di sottoinsieme infinito di X che sia compatto, ma non
chiuso.
c) Dimostrare che Z = {0, 1} I e connesso per archi.
d) Dimostrare che W = J {0, 1} non e connesso.

a) X = J I e di Hausdorff se e solo se lo sono entrambi gli spazi J e I.


Poiche I e sottospazio dello spazio di Hausdorff (R, ), anche esso e di Hausdorff.
Lo spazio J con la topologia i cui aperti non banali sono [0, k) con 0 < k 1
non e di Hausdorff, infatti, ad esempio, due intorni qualunque dei punti 1/3 e
1/2 si intersecano almeno in [0, 1/3] 6= .
b) Un esempio di sottoinsieme infinito di X compatto ma non chiuso e lintervallo
[0, 1/2] I.
Dalla compattezza di I, intervallo chiuso e limitato di (R, ), segue che e
sufficiente verificare la compattezza di [0, 1/2].
Ora, ogni suo ricoprimento aperto deve contenere un aperto del tipo ([0, k)
[0, 1/2]), con k > 1/2. Dunque {[0, 1/2]} e un sottoricoprimento finito.
Inoltre [0, 1/2] non e chiuso perche il suo complementare in J, (1/2, 1] non e
aperto. Di conseguenza [0, 1/2] I non e chiuso nella topologia prodotto.
c) Un prodotto di spazi e connesso per archi se e solo se gli spazi lo sono.
I e connesso per archi, quindi verifichiamo la proprieta per {0, 1} con la topologia
indotta da quella di J.
Gli aperti non banali di {0, 1} si ottengono intersecando linsieme con gli
intervalli [0, k) con 0 < k 1 da cui risulta lunico aperto {0}.
Un arco in {0, 1} tra 0 e 1 e dato dallapplicazione f : I {0, 1} che associa 0
a t 6= 1, 1 a t = 1. Infatti f 1 (0) = [0, 1) e aperto di I.
14 3 Temi desame

d) Lo spazio {0, 1} con la topologia indotta da I non e connesso, essa infatti e


equivalente a quella discreta su {0, 1} per cui {0, 1} = {0} {1} e unione di due
aperti non vuoti e disgiunti.
Ne segue che il prodotto W = J {0, 1} non e connesso.

2) Nel piano R2 , dotato della topologia euclidea, si considerino i seguenti sottospazi:


D1 = {(x, y)|(x + 2)2 + y 2 1}, D2 = {(x, y)|(x 2)2 + y 2 1}, 1 = D1 ,
2 = D2 , A = (1, 0).

       
               

       
               


       
               

D1 D2
       
               

       
               

       
               

       
               

1















        

Siano X = D1 D2 , Y = 1 2 e sia X = X/Y ; si denoti con : X X la


proiezione sul quoziente.
a) Si provi che e chiusa, ma non aperta.
b) Si stabilisca se X e compatto, connesso, di Hausdorff.
c) X \(A) e connesso?
d) (D2 A) e compatto?

Identificando ciascun disco con un emisfero di S2 , abbiamo che il quoziente X e


omeomorfo a S2 S2 .
a) La proiezione e chiusa se e solo se per ogni V X chiuso si ha (V ) X
chiuso.
Nella topologia quoziente, (V ) e chiuso se e solo se 1 ((V )) e chiuso.
Se V (1 2 ) = allora 1 ((V )) = V , mentre se V (1 2 ) 6= allora
1 ((V )) = V (1 2 ) e unione di tre chiusi (1 2 e la frontiera di X)
quindi e chiuso.
non e aperta, consideriamo ad esempio un aperto di X ottenuto come interse-
zione di un disco aperto U di R2 tagliato da 1 , U = {(x, y)|(x + 1)2 + y 2 < 1}.
In tal caso si ha 1 ((U X)) = (U X)(1 2 ) e tale insieme non e aperto,
basta prendere un punto in (1 2 ) \ (U X) per non trovare un intorno del
punto contenuto in (U X) (1 2 ).

b) X e compatto, perche quoziente di un compatto. X infatti risulta essere com-


patto perche e un sottoinsieme chiuso e limitato di R2 , percio compatto per un
corollario alla proposizione chiuso di compatto.
3 Temi desame 15

X e connesso. Infatti X ' (S2 S2 ) e questultimo spazio si puo ottenere


come quoziente di S2 contraendo lequatore ad un punto. Poiche S2 e connesso,
il quoziente di un connesso e connesso e poiche la connessione e una proprieta
invariante per omeomorfismi segue che X e connesso.
(In altro modo, S2 S2 e connesso per archi, quindi connesso.)
X e di Hausdorff, perche X e compatto e di Hausdorff e la proiezione e chiusa.

c) Mostriamo che X \ (A) non e connesso:


(A) = (1 2 ) e dunque X \(A) = (X \(1 2 )); (D1 \1 ) e (D2 \2 )
sono aperti non vuoti e disgiunti di X \(A) e X \(A) = (D1 \1 )(D2 \2 ).

d) (D2 ) ' S2 \ {N} e (D2 A) ' S2 , poiche S2 e compatto perche chiuso e limi-
tato di R3 e poiche la compattezza e una proprieta invariante per omeomorfismi,

(D2 A) e compatto.

(In alternativa si puo vedere (D2 A) come complementare in X di (D1 )
che e aperto e usare il fatto che X e compatto con la proposizione chiuso di
compatto.)

3) Si considerino i seguenti sottospazi di R2 , con la topologia indotta da quella


euclidea, e li si suddividano in classi di omeomorfismo e di equivalenza omotopica.

G e E sono omeomorfi, e quindi omotopicamente equivalenti, perche possiamo


mandare con continuita i punti di uno sullaltro e viceversa.
Su E ci sono due punti (i due nodi) che sconnettono lo spazio in tre componenti
connesse mentre su O non ci sono tali punti quindi E (e G) non e omeomorfo a O;
analogamente per 4.
E (e quindi G) ha pero lo stesso tipo di omotopia di O poiche entrambi hanno
lomotopia di due circonferenze unite in un punto.
Infine 4 non e omeomorfo a O ne ha lo stesso tipo di omotopia di O o E perche il
suo gruppo fondamentale e generato da 3 elementi mentre gli altri hanno gruppo
fondamentale generato da due elementi.

4) Sia T il toro, e e cammini sul toro come in figura.


16 3 Temi desame

Sia X lo spazio topologico ottenuto contraendo a un punto , sia Y lo spazio


topologico ottenuto contraendo ad un punto e sia Z lo spazio topologico ottenuto
contraendo ad un punto .
a) Si calcolino i gruppi fondamentali di X, di Y e di Z rispetto al punto immagine
del punto P tramite le proiezioni sui quozienti.
b) X, Y e Z hanno lo stesso tipo di omotopia? Sono omeomorfi?

Rappresentiamo il toro con il poligono piano seguente

P P

P P

Contraendo o otteniamo rispettivamente:

P P

da cui e evidente che X e Y sono omeomorfi, e quindi anche omotopicamente


equivalenti. Applichiamo il teorema di Seifert-Van Kampen per calcolare il gruppo
fondamentale di X. Siano dunque U1 = X \ {x} e U2 = X \ {}, dove x / e un
punto di X.
Il bordo di X e un retratto forte di deformazione di U1 percio (U1 ) =< | >; U2
ha gruppo fondamentale banale, (U2 ) = 1; U1 U2 si retrae su una circonferenza
attorno a x e pertanto (U1 U2 ) =< | >. Limmagine di in (U1 ) e 1
mentre e il cammino banale in (U2 ), quindi
3 Temi desame 17

(X) =< | 1 = 1 >=< | >

Procediamo in maniera analoga per Y e otteniamo

(Y ) =< |1 = 1 >=< | >

Lo spazio Z e omeomorfo ad un disco con il bordo identificato a un punto, ovvero


e omeomorfo a una sfera S2 e pertanto (Z) =< | >. Il gruppo fondamentale
di Z non e isomorfo a quello di X (ne a quello di Y ) quindi Z non e omeomorfo
ne ha lo stesso tipo di omotopia di X o Y .
18 3 Temi desame

6 febbraio 2003

1) Sia X la retta reale con la topologia euclidea, e sia Y la retta reale con la
topologia i cui aperti non banali sono gli intervalli (a, a) con a > 0 e sia Z =
X Y con la topologia prodotto. In Z si considerino i seguenti sottospazi con la
topologia indotta:
D1 = {(x, y) Z | (x + 1)2 + y 2 < 1}
D2 = {(x, y) Z | x2 + (y 2)2 < 1}
D3 = {(x, y) Z | (x 1)2 + y 2 < 1}
I = [1, 1] {3}
= {(x, y) Z | y = x}.
a) Si stabilisca se qualcuno dei sottospazi U1 = D1 D2 , U2 = D1 D3 , U3 =
D2 D3 e connesso.
b) Il sottospazio D2 e compatto? Il sottospazio D2 I e compatto?
c) Il sottospazio e chiuso? Quale topologia e indotta su dalla topologia di Z?

       

   

       

   

       

   

       

       
           

       
       

       
       

       
       

a) U1 e connesso. Supponiamo infatti per assurdo che non lo sia, allora si avrebbe
U1 = A B, con A e B aperti non vuoti e disgiunti di U1 . Allora D1 =
(AD1 )(B D1 ) e una decomposizione di D1 in aperti disgiunti. La topologia
euclidea su R2 e piu fine della topologia di Z quindi Id : R2 Z e continua
ed essendo D1 R2 connesso, D1 Z e connesso. Possiamo supporre allora
D1 = A D1 . Analogamente procediamo per D2 , deducendo D2 = B D2 (se
fosse D2 = A D2 avremmo A = U1 ). Allora A = D1 e B = D2 , ma D2 non e
aperto di U1 perche ogni aperto di Z che contiene D2 , contiene necessariamente
anche D1 {1 < x < 0}.
Con un ragionamento analogo si dimostra che U3 e connesso.
Invece U2 non e connesso perche D1 e D3 sono aperti non vuoti e disgiunti di
U2 .
b) D2 non e compatto, infatti la sua immagine tramite la prima proiezione e un
intervallo aperto in R con la topologia euclidea, e tale insieme non e compatto.
Vediamo che D2  I e compatto. Ogni ricoprimento aperto di D2 I, {(D2
I) A (a, a) }a,A , da origine ad un ricoprimento aperto di I, {I A
(a, a) }a,A . I e compatto in Z perche lo e in R2 e quindi e possibile estrarre
un sottoricoprimento finito per I. Gli aperti A (a, a) associati al sottorico-
primento per I forniscono anche un corrispondente sottoricoprimento finito per
D2 I.
3 Temi desame 19

c) Sia z = (x, y) Z \ tale che (y x)(y + x) > 0 e sia A un aperto elementare


di Z che contiene z. Allora A = B (a, a), con B aperto di X e a > 0, percio
A 6= . Segue allora che Z \ non e aperto, ovvero non e chiuso.
La topologia su  indotta da Z e quella euclidea, infatti le intersezioni
(x1 , x2 ) (a, a) sono degli intervallini su , cos come le intersezioni con
dischi aperti di R2 .

2) Nel piano R2 , dotato della topologia euclidea, si considerino i sottospazi


D = {(x, y)|x2 + y 2 1}
I = ({0} [1, 1]) ([1, 1] {0})
A = (1, 0)
D
             

             

             

             

             

A 























I

















             

             

             

             

             

             

             

Sia D = D/I; si denoti con : D D la proiezione sul quoziente.


a) Si provi che e chiusa, ma non aperta.
b) Si stabilisca se D e uno spazio di Hausdorff.
c) D \(A) e connesso?
d) Si determini un sottospazio E D tale che D/(I E) sia omeomorfo allunione
a un punto di quattro sfere.

a) Sia V D un chiuso. Se V I = allora 1 ((V )) = V e quindi nella


topologia quoziente (V ) e chiuso. Se V I 6= allora 1 ((V )) = V I e
unione di due chiusi di D quindi e chiuso. Di conseguenza e chiusa.
Se U D e un aperto che non interseca I oppure che contiene I allora
1 ((U)) = U e percio (U) e aperto, se invece U I 6= e I * U al-
lora 1 ((U)) = U I non e aperto (prendendo un punto di I \ U non si
puo trovare un intorno del punto tutto contenuto in U I) e nella topologia
quoziente (U) non e aperto, quindi non e aperta.
b) D e di Hausdorff perche e sottospazio di R che e di Hausdorff. Poiche D
e compatto e di Hausdorff e la proiezione e chiusa, abbiamo che D e di
Hausdorff.
c) Mostriamo che D \ (A) non e connesso. Siano D1 = D {x, y > 0},
D2 = D {x > 0, y < 0}, D3 = D {x < 0, y > 0} e D4 = D {x, y < 0}.
20 3 Temi desame

Allora D \ (A) = D \ (I) = 4i=1 (Di ) e ciascun (Di ) e aperto per-


S
che Di e aperto di D che non
 interseca I. In particolare
 possiamo scrivere
D \ (A) = (D1 ) (D2 ) (D3 ) (D4 ) come unione di due aperti
disgiunti.

d) Osserviamo anzitutto che D e omeomorfo a quattro dischi uniti in un punto.


Considerando E = S1 otteniamo che D/(I E) e omeomorfo allunione a un
punto di quattro sfere, infatti su ciascun disco il bordo viene a corrispondere a
un punto e D2 /S1 ' S2 .

3) Nel piano euclideo R2 si considerino gli spazi topologici dati da unioni di


circonferenze come in figura

e li si suddividano in classi di omotopia e di omeomorfismo.

Il primo e il secondo spazio sono omeomorfi e dunque omotopicamente equivalenti.


Infatti tagliando temporaneamente in un punto non di intersezione una delle cir-
conferenze del primo e ricucendo il taglio dalla parte opposta rispetto alle altre tre
circonferenze si ottiene il secondo spazio (si fa uso del teorema 5.5 a pag. 38 del
Kosniowski).
Il terzo ha il gruppo fondamentale generato da 7 elementi mentre gli altri 3 spazi
hanno 5 generatori, quindi il terzo non e omeomorfo ne omotopicamente equivalente
agli altri tre spazi.
Il quarto non e omeomorfo ai precedenti perche, a differenza degli altri spazi, ha
un punto che sconnette in due componenti connesse. E pero omotopicamente equi-
valente ai primi due in quanto sono retratti forte di deformazione di R2 \ {5 punti}.

4) Nello spazio euclideo R3 e nel piano euclideo R2 si condiderino i seguenti


sottospazi:
3 Temi desame 21

S2 = {(x, y, z) R3 | x2 + y 2 + z 2 = 1}
D2 = {(x, y) R2 | x2 + y 2 1}
= D2 [3/2, 3/2] R3
Si calcolino i gruppi fondamentali dei seguenti spazi topologici:
1. X1 = S2 (D2 {0}).
2. X2 = (D2 {3/2, 0, 3/2}).
3. X3 = (D2 {3/2, 1/2, 1/2, 3/2}).
4. X4 = (D2 {3/2, 3/2}) S2 .
               
               

               
               

               
       






               
       

       
       

       
       

               
                       

               
                       

X1 e X2 sono omotopicamente equivalenti a due sfere unite in un punto, mentre


X3 e X4 sono omotopicamente equivalenti a tre sfere come in figura.

( ( ( ( ( ( ( (
) ) ) ) ) ) ) )

( ( ( ( ( ( ( (
) ) ) ) ) ) ) )

$ $ $ $ $ $ $ $

" " " " " " " "


# # # # # # # # $
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! ! ! ! ! ! ! !

! ! ! ! ! ! ! !

       
       

* * * * * * * *        
        + + + + + + + +        
       

* * * * * * * *        
+ + + + + + + +        

Applicando losservazione contenuta nel secondo esempio di applicazione del teo-


rema di Seifert-Van Kampen possiamo concludere che tutti gli spazi considerati
hanno gruppo fondamentale banale.
22 3 Temi desame

14 aprile 2003

1) Sia X lintervallo [1, 1] con la topologia cos definita: U e aperto non banale
di X se e solo se U non contiene il punto {0} oppure U contiene lintervallo (1, 1).
a) (X, ) e uno spazio di Hausdorff ?
b) (X, ) e uno spazio connesso?
c) (X, ) e uno spazio di compatto?
d) Il sottospazio X\{0} con la topologia indotta da e compatto?

a) (X, ) non e di Hausdorff, infatti se consideriamo il punto 0 e un punto x 6= 1, 1,


poiche un qualunque intorno U di 0 deve contenere (1, 1), ovvero deve essere
(1, 1) oppure [1, 1) oppure (1, 1] o tutto X, segue che x U e quindi non
esistono intorni di 0 e x disgiunti.
b) (X, ) non e connesso: scrivendo X = {1} (1, 1] otteniamo una decompo-
sizione di X in due aperti non vuoti e disgiunti.
c) Mostriamo che (X, ) e compatto. Ogni ricoprimento di X deve contenere un
intorno di 0 che per quanto osservato in a) conterra (1, 1). Inoltre nel ricopri-
mento ci saranno almeno un intorno di 1 e un intorno di 1. Questi tre aperti
danno luogo ad un sottoricoprimento finito del ricoprimento iniziale.
d) Il sottospazio X \ {0} non e compatto, perche la topologia indotta su tale
sottoinsieme (infinito) e la topologia discreta.

2) Sia (X, ) uno spazio topologico, e sia (X X, ) lo spazio prodotto.


Si provi che (X, ) e di Hausdorff se e solo se il sottospazio X X definito
in questo modo = {(x, x) | x X} e chiuso.
Sia poi R la retta reale con la topologia euclidea; si forniscano un esempio di un
sottospazio Y R tale che R/Y sia di Hausdorff e un esempio di un sottospazio
Z R tale che R/Z non sia di Hausdorff.

Supponiamo che lo spazio (X, ) sia di Hausdorff e consideriamo un punto (x, y)


c , vale a dire x 6= y. Allora esistono intorni di x e y disgiunti: Ux ,Uy con
Ux Uy = . In altri termini, (Ux Uy ) = . In (X X, ), Ux Uy c
e un intorno aperto di (x, y) quindi c e aperto.
Viceversa, sia chiuso in X X e siano x e y due punti distinti di X. Poiche c
e aperto, esiste V(x,y) c intorno aperto di (x, y). Allora, indicate con 1 e 2 le
proiezioni di X X sul primo e sul secondo fattore rispettivamente, 1 (V(x,y) ) e
2 (V(x,y) ) sono aperti di X, rispettivamente intorni di x e di y (le proiezioni sono
applicazioni aperte). Poiche V(x,y) = si ha che 1 (V(x,y) ) 2 (V(x,y) ) = e
quindi X e uno spazio di Hausdorff.
3 Temi desame 23

Consideriamo ora R e i sottospazi Y = [0, 1] e Z = [0, 1).


Il quoziente R/Y e di Hausdorff, infatti due punti non appartenenti a Y hanno
intorni disgiunti (per intorni piccoli la situazione e omeomorfa a quella in R), un
punto [x] = x Y c e il punto [y] = [0], con y Y , pure (per esempio, se x < 0,
possiamo prendere (x /3, x + /3) e (/3, 1 + ), dove = |x|).
Invece il quoziente R/Z non e di Hausdorff, perche se consideriamo le classi distinte
[0] e [1], un qualunque intorno di [1] deve intersecare Z in R e quindi la classe [0]
in R/Z.

3) Sia X il cilindro S1 I con la topologia usuale e si consideri Z, lo spazio quozien-


te di X ottenuto identificando le due circonferenze identicate con c e contraendo il
segmento a ad un punto.

cc

Si calcoli il gruppo fondamentale di Z.

Lo spazio quoziente di X in cui sono state identificate le circonferenze indicate con


c e omeomorfo al toro,
P c P

a a

P c P

pertanto Z, ottenuto contraendo a un punto il segmento a e rappresentato dal


seguente poligono
24 3 Temi desame

P P

Per calcolare il suo gruppo fondamentale, consideriamo gli aperti connessi per archi
U1 = Z \ {c} e U2 = Z \ {z}, dove z e un punto interno di Z. Si vede facilmente che
(U1 ) =< | >, (U2 ) =< c| >, essendo c un retratto forte di deformazione di
U2 , e infine (U1 U2 ) =< | >, dove e una circonferenza attorno a z.
Limmagine di in U1 e il cappio banale, mentre in U2 e cc1 .
Dal teorema di Seifert-Van Kampen segue allora che

(Z) =< c|cc1 = 1 >=< c| >

4) Nello spazio euclideo R3 siano O il punto (0, 0, 0), r la retta x = y = 0 e la


circonferenza x2 + y 2 1 = 0 = z. Si considerino poi i seguenti sottospazi:
1. X1 = R3 \{O}.
2. X2 = R3 \{r}.
3. X3 = R3 \{r }.
e li si suddividano in classi di omotopia e di omeomorfismo.
(Suggerimento: puo essere utile trovare dei retratti di deformazione degli spazi Xi ).

S2 e retratto di deformazione di X1 , S1 e retratto di deformazione di X2 mentre


il toro e retratto di deformazione di X3 , per cui (X1 ) = {0}, (X2 ) = Z e
(X3 ) = Z Z. Avendo gruppi fondamentali non isomorfi, due qualunque dei tre
spazi Xi non sono omeomorfi ne omotopicamente equivalenti.
3 Temi desame 25

23 giugno 2003

1) Sia R la retta reale, sia Y = {} un insieme con un solo elemento e sia X =


R Y . Si consideri la famiglia di sottoinsiemi di X cos definita: U X
se
a) U non contiene e U e un aperto della topologia euclidea.
b) U contiene e U c e compatto in R con la topologia euclidea.
Si verifichi che e una topologia per X e si stabilisca se X e compatto, connesso,
di Hausdorff.

Verifichiamo che e una topologia per X .

Anzitutto X perche contiene e e compatto. Inoltre per a).

Sia {Uj }jJ una famiglia di aperti. Lunione degli aperti non contenenti e un
aperto di R, mentre lunione degli aperti contenenti ha come complementare
unintersezione di compatti di R che e un compatto (i compatti di R sono tutti
e soli i chiusi e limitati e unintersezione di una famiglia qualunque di chiusi
e chiusa). Quindi il problema si riduce a provare che U1 U2 e aperto quando
U1 e aperto contenente e U2 e aperto non contenente . Allora U1 U2 e
(U1 U2 )c = U1c U2c e compatto di R.

Siano U e V aperti. Allora se U V , per b) U V e aperto. Se invece uno


dei due aperti non contiene il punto, ad esempio / U, allora
/ U V e U V
e aperto di R. In ogni caso, U V e aperto di .

X e compatto perche un qualsiasi ricoprimento aperto deve contenere almeno un


aperto di tipo b), cioe un aperto U 3 tale che U c e compatto in R e dalla com-
pattezza di U c segue che dal ricoprimento possiamo estrarre un sottoricoprimento
finito per U c che assieme a U costituisce un sottoricoprimento finito di X .

Osserviamo che gli unici aperti e chiusi di X sono X stesso e linsieme vuoto
perche i chiusi di X sono i chiusi di R uniti a e i compatti di R. Segue che X
e connesso.

X e di Hausdorff perche se prendiamo due punti di R allora esistono intorni


disgiunti di tipo a) mentre per un punto x di R e basta prendere ad esempio
lintervallo (x 1, x + 1) per il primo, {} (, x 2) (x + 2, ) per il secondo.

2) Si consideri lo spazio topologico X = R Rc , dove R e R con la topologia


euclidea e Rc e R con la topologia cofinita e sia Q = [0, 1] [0, 1].
26 3 Temi desame

Si determinino Q e Q; si dica inoltre se Q e compatto in X e se Q, con la topologia


indotta da X, e uno spazio topologico di Hausdorff.

Utilizzando gli aperti elementari assieme alla definizione di interno e chiusura, si



vede facilmente che (A B) = A B e che A B = A B.

Nel nostro caso, sappiamo che linterno e la chiusura di [0, 1] con la topologia
euclidea sono rispettivamente (0, 1) e [0, 1]. Vediamo quindi il caso della topologia
cofinita.
Ora, in Rc , [0, 1] = , infatti gli aperti non banali di Rc sono complementari di
un numero finito di punti e nessuno di questi puo essere contenuto in [0, 1] perche
R \ [0, 1] ha infiniti punti, quindi e il piu grande aperto di Rc contenuto in [0, 1].
Inoltre [0, 1] = R, infatti i chiusi non banali sono costituiti da un numero finito di
punti e quindi lunico chiuso (e percio minimo) di Rc contenente [0, 1] e R.

Abbiamo allora che Q = (0, 1) = e Q = [0, 1] R.

Un prodotto di spazi e compatto se e solo se gli spazi lo sono. Essendo [0, 1] un


compatto di R perche e chiuso e limitato, segue che Q e compatto se e solo se
[0, 1] con la topologia cofinita e compatto. Consideriamo dunque un ricoprimento
aperto di [0, 1]c e sia Ui un aperto del ricoprimento. Se Ui non e banale sia ki il
numero di punti in [0, 1] che non appartengono a Ui . Per ognuno di questi punti
possiamo trovare un aperto del ricoprimento che lo contiene e otteniamo un sotto-
ricoprimento finito con al piu ki + 1 aperti; segue allora la compattezza di [0, 1] e
quindi di Q.

Q non e di Hausdorff perche [0, 1] nella topologia cofinita non lo e, in partico-


lare si ha che non e possibile trovare intorni disgiunti per una qualsiasi coppia
di punti. Supponiamo infatti per assurdo che esistano x e y in [0, 1] con intorni
aperti disgiunti, Ux Uy = . Allora, prendendo i complementari in [0, 1], si ha
Uxc Uyc = [0, 1] ma Uxc e Uyc sono insiemi finiti, di qui lassurdo.

3) Sia R3 il cilindro = {(x, y, z) R3 |x2 + y 2 = 1, 1 z 1} e siano


A = (1, 0, 0), B = (1, 0, 1) e C = (0, 1, 0).
Sia una circonferenza, e siano P, Q due suoi punti distinti.
Sia X lo spazio topologico ottenuto identificando A con P e B con Q, e sia Y lo
spazio topologico ottenuto identificando A con P e C con Q.
X e Y sono omeomorfi? Hanno lo stesso tipo di omotopia?

X e Y non sono omeomorfi. Infatti un omeomorfismo tra X e Y sarebbe anche


un omemorfismo locale in tutti i punti e in particolare manderebbe un intorno di
B X omeomorficamente in un intorno di A o C in Y , di qui lassurdo.
3 Temi desame 27

X e Y hanno lo stesso tipo di omotopia perche Y e retratto forte di deformazione


di uno spazio omeomorfo a X.

4) Sia X = RP2 \{P, Q} il piano proiettivo reale privato di due punti. Si calcoli il
gruppo fondamentale di X e si mostri che esso e un gruppo libero.

Rappresentiamo X tramite il seguente poligono piano

R R
Q

Denotiamo con b il diametro orizzontale; il poligono ha come retratto di deforma-


zione a b come in figura
a a a

P
b b R
R R R R

a a b

e quindi il gruppo fondamentale e (X) =< a, b | > ed e percio un gruppo libero


su due generatori.
28 3 Temi desame

14 luglio 2003

1) Sulla retta reale R si consideri la famiglia di sottoinsiemi cos definita: un


sottoinsieme U se e solo se U = oppure U c e compatto nella topologia
euclidea.
Si verifichi che e una topologia e la si confronti, se possibile, con quella euclidea.
Si stabilisca poi se lo spazio topologico (R, ) e compatto, connesso, di Hausdorff.

Mostriamo che e una topologia:


R e ;
c
S S
Sia
T c {U i } i una famiglia di sottoinsiemi di , allora i Ui perche ( i Ui ) =
c
T
i Ui e unintersezione di chiusi euclidei e percio e un chiuso e inoltre i Ui
Ui0 e un insieme limitato, quindi compatto.
Siano U1 , U2 , allora U1 U2 perche (U1 U2 )c = U1c U2c e unione di
due chiusi e quindi e chiuso ed e limitato perche entrambi lo sono, ed e quindi
compatto.
Se U allora U c e compatto di (R, ) quindi chiuso e U e aperto di quindi
 ( e piu fine di ). Linclusione e stretta perche ad esempio lintervallo
(0, 1) ma (0, 1) / . Segue quindi che lidentita id : (R, ) (R, ) e conti-
nua.
Poiche limmagine di uno spazio connesso tramite unapplicazione continua e un
connesso, (R, ) e connesso perche (R, ) lo e.

(R, ) non e di Hausdorff, in quanto non esistono due aperti U1 , U2 disgiunti. Se


infatti fosse U1 U2 = si avrebbe U1c U2c = R, ma cio e impossibile, perche U1c
e U2c sono compatti in (R, ) e quindi limitati.

Infine (R, ) e compatto: se {Ui }i e un ricoprimento aperto e U {Ui }i , allora


U c e un compatto di (R, ) e quindi e compatto in (R, ) perche limmagine di
un compatto tramite unapplicazione continua e compatta; allora da {Ui U c }i
possiamo estrarre un sottoricoprimento finito che ricopre U c , tale sottoricoprimento
assieme a U e un sottoricoprimento finito di {Ui }i .

2) Si considerino su R le seguenti topologie:


a) 1 = Topologia euclidea.
b) 2 = Topologia i cui aperti non banali sono gli intervalli (a, a) con a R+ .
c) 3 = Topologia i cui aperti non banali sono le semirette (, a) con a R+ .
e sia Xi = (R, i ). Si considerino le applicazioni fi : Xi [0, +) definite po-
nendo fi (x) = |x| e si denoti con i la topologia quoziente su [0, +) relativa
allapplicazione fi e con Yi lo spazio topologico ([0, +), i).
Si stabilisca se gli spazi Yi sono di Hausdorff e se sono compatti.
3 Temi desame 29

Utilizzando la definizione di topologia quoziente non e difficile vedere che 1 e la


topologia euclidea, 2 e la topologia i cui aperti non banali sono gli intervalli [0, a)
e 3 e la topologia banale.
Pertanto Y1 e di Hausdorff ma non compatto, Y2 non e ne compatto ne di Hausdorff
e Y3 e compatto ma non di Hausdorff.

3) Si considerino i seguenti sottospazi del piano euclideo con la topologia indotta da


quella euclidea, e si stabilisca se sono omeomorfi e/o omotopicamente equivalenti.

Se esistesse un omeomorfismo tra i due spazi, esso sarebbe anche un omeomorfi-


smo locale in tutti i punti, in particolare punti con intorni a croce verrebbero
mappati nello stesso tipo di punti. Nel primo spazio ci sono 2 punti a croce
mentre nel secondo ce ne sono 3, pertanto i due spazi non sono omeomorfi. So-
no pero omotopicaente equivalenti perche hanno lo stesso tipo di omotopia di
R2 \ {10 punti}.

4) Nello spazio euclideo R3 si considerino il toro T ottenuto ruotando attorno


allasse z la circonferenza del piano (y, z) di centro (2, 0) e raggio 1 e il piano di
equazione y = 2. Sia X lunione di T e . Si calcoli il gruppo fondamentale di X.

Poiche il piano e contraibile, X ha lo stesso tipo di omotopia di X/, ovvero un


toro e una sfera uniti in un punto
30 3 Temi desame

Poiche il punto di contatto ha un intorno contraibile sia sul toro che sulla sfera, es-
sendo (T ) =< , |1 1 = 1 > e (S2 ) =< | >, il gruppo fondamentale
di X e
(X) =< , |1 1 = 1 >
3 Temi desame 31

17 settembre 2003

1) Sia X = M2 (R) lo spazio delle matrici 2 2 a coefficienti reali, con la topologia


 
4 ab
indotta dallidentificazione M2 (R) ' R che fa corrispondere alla matrice
cd
il vettore (a, b, c, d). Siano poi Y X linsieme delle matrici invertibili: Y = {A
X | det A 6= 0}, e Z X linsieme delle matrici ortogonali: Z = {A X | AAt =
I}. Si provi che Y e aperto e che Z e compatto. (Suggerimento: puo essere utile
considerare lapplicazione (continua?) determinante det : X R).

 
ab
Consideriamo lapplicazione det : M2 (R) R : A = 7 det(A). Attra-
cd
verso lidentificazione M2 (R) ' R4 , possiamo riscrivere det come applicazione
polinomiale det : R4 R : (a, b, c, d) 7 ad cb. Poiche i polinomi sono ap-
plicazioni continue e {0} e un chiuso di R , det1 (0) e un chiuso di R4 per cui
Y = {A M2 (R) : det(A) 6= 0} e un aperto di M2 (R).
La condizione sulle matrici di Z, AAt = I, in R4 corrisponde al sistema

2 2
a + b = 1

c2 + d 2 = 1

ac + bd = 0

Considerando lapplicazione f : R4 R3 : (a, b, c, d) 7 (a2 +b2 , ac+bd, c2 +d2 ), che


risulta continua perche le componenti
lo sono, otteniamo che Z = f 1 ((1, 0, 1)) e
chiuso. Inoltre |(a, b, c, d)| = a2 + b2 + c2 + d2 e uguale a 2 nei punti di Z quindi
Z e limitato e quindi compatto perche i compatti di R4 (e di Rn in generale) sono
tutti e soli i sottoinsiemi chiusi e limitati.

2) Sia X linsieme [0, 1]{2} con la topologia i cui aperti non banali sono gli aperti
euclidei di [0, 1] e gli insiemi della forma (a, 1) {2} con a [0, 1).
Si consideri lapplicazione f : [1, 1] X definita ponendo
(
|x| x 6= 1
f (x) =
2 x=1

Si stabilisca se tale applicazione e continua quando [1, 1] ha rispettivamente la


topologia grossolana, la topologia cofinita, la topologia euclidea o la topologia di-
screta. Si stabilisca poi se lo spazio topologico X e o meno di Hausdorff, compatto,
connesso.

Se [1, 1] e dotato della topologia grossolana, f non e continua, basta considerare


f 1 ((0, 1/2)) = (1/2, 0) (0, 1/2), esso non e aperto perche non e ne [1, 1].
32 3 Temi desame

Nemmeno con la topologia cofinita, lesempio precedente mostra che la controim-


magine dellaperto (0, 1/2) non e il complementare di un numero finito di punti di
[1, 1].
Quando dotiamo [1, 1] della topologia euclidea le controimmagini degli aperti di
X sono date da

f 1 ((a, b)) = (b, a) (a, b)


f 1 ([0, b)) = (b, b)
f 1 ((a, 1]) = [1, a) (a, 1)
f 1 ((a, 1) {2}) = (1, a) (a, 1]

e in ogni caso otteniamo un aperto di [1, 1].


Se infine [1, 1] ha la topologia discreta, allora f e continua perche ogni sottoin-
sieme di [1, 1] e aperto.

X non e di Hausdorff, perche i punti 1 e 2 non hanno intorni disgiunti, infatti


gli intorni (piccoli) di 1 sono del tipo (b, 1], quelli di 2 sono del tipo (a, 1) {2}
e la loro intersezione e (max{a, b}, 1) 6= .

X e compatto, perche ogni suo ricoprimento aperto deve contenere un intor-


no del punto 2, ovvero un aperto del tipo (a, 1) {2}, il cui complementare,
[0, a] {1}, e un compatto in X \ {2}, per cui e possibile estrarre un sottorico-
primento finito per [0, a] {1} e quindi per X. (oppure: quando [1, 1] e dotato
della topologia euclidea, f e continua e quindi dalla compattezza di [1, 1] segue
che X e compatto).

X e connesso. Infatti quando [1, 1] e dotato della topologia euclidea f e con-


tinua e inoltre [1, 1] e connesso. Poiche limmagine di uno spazio connesso
tramite unapplicazione continua e connessa, segue che X e connesso.

3) Si suddividano i seguenti spazi topologici in classi di equivalenza omotopica e se


ne calcoli il gruppo fondamentale:

R2 \ {3 pti} S2 \ {3 pti} (S1 I)\ {2 pti} I calzoni.

Osserviamo inizialmente che S2 \ {1 punto} e omeomorfo al piano R2 e inoltre che


se S e T sono due sottoinsiemi di S2 costituiti da n punti ciascuno allora esiste un
3 Temi desame 33

omeomorfismo f : S2 S2 tale che f (S) = T .

Il cilindro (S1 I) \ {2 punti} si puo vedere come retratto di un cilindro aperto


S1 (2, 2) privato di 2 punti. Il cilindro aperto e omeomorfo a S2 \ {2 punti} e
quindi (S1 I) \ {2 punti} ha lo stesso tipo di omotopia di R2 \ {3 punti}. Poiche
R2 \ {3 punti} ha come retratto forte di deformazione 3 circonferenze unite in un
punto, (R2 \ {3 punti}) = Z3 .

I calzoni sono retratto di deformazione di calzoni senza bordo, i quali sono omeo-
morfi a S2 \ {3 punti}. Il secondo spazio e i calzoni hanno dunque lo stesso tipo di
omotopia di R2 \ {2 punti}, ovvero di 2 circonferenze unite in un punto e percio il
loro gruppo fondamentale e Z2 .

4) Sia X lo spazio topologico ottenuto facendo la somma connessa di due tori e


togliendo un punto. Si calcoli il gruppo fondamentale di X.
(Suggerimento: si consideri un modello piano di X).

4) Possiamo rappresentare X tramite il seguente poligono piano:


Il bordo del poligono e retratto di deformazione di X percio

(X) =< , , , | >

ovvero il gruppo fondamentale di X e un gruppo libero con 4 generatori.


Prova parziale di Geometria e Topologia I - 5 mag 2008 (U1-03, 13:3016:30) 1/8

Cognome: . . . . . . . . . . . . . . . . Nome: . . . . . . . . . . . . . . . . Matricola: . . . . . . . . . . . . . . . .

(Dare una dimostrazione esauriente di tutte le risposte.)

(1) Determinare quali dei seguenti sottoinsiemi sono aperti, chiusi, e compatti
(nelle rispettive topologie).
(a) {(x, y) R2 : x3 + 3x2 y + 3xy 2 + y 1};
(b) {z C : z 3 = z};
(c) {(z, w) C2 : z 2 = w(w 1)} ;
(d) {(x, y) 2
R : (x
2
+ y 2 1)1 Z};
(e) {t + 1t cos 1t : t R r {0}}.

Soluzione: Linsieme X = {(x, y) R2 : x3 + 3x2 y + 3xy 2 + y 1} e la


controimmagine dellintervallo chiuso [1, ) mediante la funzione continua
f (x, y) = (x + y)3 y 3 + y.
Quindi e chiuso. Rato che R2 e connesso, per mostrare che non e aperto basta
vedere che non e ne ne R2 . Infatti, f (0, 0) = 0 < 1 = X 6= R2 . Analogamente,
f (0, 2) = 2 > 1 = X 6= . Il sottoinsieme chiuso X e compatto se e solo se e
limitato (per il teorema di HeineBorel): non e limitato, dato che contiene tutti i
punti (0, n), con n 1.
Passiamo ora a X = {z C : z 3 = z}. In coordinate polari, z = rei , dunque
X e il sottoinsieme di tutti i punti di C che soddisfano lequazione
r3 e3i = re()i ,
da cui segue (
r3 = r (r 0)
3 = + 2k con k Z,

r {0, 1}

= + k con k Z.
4 2
Si tratta quindi di cinque punti 0, e/4+k/2 , con k = 0, 1, 2, 3. E un insieme finito
di punti: e chiuso, compatto e non aperto.
Linsieme X = {(z, w) C2 : z 2 = w(w 1)} e la controimmagine in C2 di {0}
(chiuso di C) mediante la funzione C2 C definita da
f (z, w) = z 2 w(w 1).
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Si tratta quindi di un chiuso. Per mostrare che non e aperto, come sopra, mostria-
mo che X 6= e che X 6= C2 . Infatti (0, 0) X = X 6= ; (1, 0) 6 X =
X 6= C2 . Per la compattezza,p occorre vedere se e limitato. Basta prendere, per n
grande, la coppia (z, w) = ( n(n 1), n) e osservare che e un elemento di X per
ogni n: quindi non e limitato.
Linsieme X = {(x, y) R2 : (x2 + y 2 1)1 Z} e la controimmagine di Z
mediante la funzione
f (x, y) = (x2 + y 2 1)1 ,
che pero non e definita su R2 ma sui punti di R2 per cui x2 + y 2 6= 1 (cioe tutti i
punti tranne quelli della circonferenza unitaria). Si ha che (x, y) X se e solo se
esiste k Z tale che
1
=k
x + y2 1
2

dove k Z. Lintero k nonrpuo essere zero, e quindi si tratta dellunione di tutte


1
le circonferenze di raggio 1 + , con k 6= 0 (per k = 1 si ha la circonferenza
k
2
degenere di raggio nullo). Linsieme X e chiuso nel sottospazio U = Rp r{x2 +y 2 =
1}, ma non e chiuso in R2 : la successione di punti di X definita da ( 1 + 1/n, 0)
converge a (1, 0) che non e in X. Non e nemmeno limitato, e quindi non e compatto.
Se X e un aperto di U , allora esiste V R2 aperto di R2 tale che V U = X, e
quindi X sarebbe aperto di R2 perche intersezione di due aperti U e V . Viceversa,
se X e aperto di R2 , allora e aperto di U dato che X = U X.
Linsieme non e un aperto di R2 (e quindi non e aperto di U ): basta mostrare
che lintersezione con lasse delle x non e un aperto di R (per lo stesso motivo). Si
tratta di p
Y = {x R : x = 1 + 1/k}.

Non e aperto perche, per esempio,
il punto
p 2 non e interno: ogni intorno circolare
di 2 di raggio piupiccolo di 2 3/2 non contiene altri punti di Y .
Sia X = {t + 1t cos 1t : t R r {0}}. Per n 1 intero, il punto zn =
1

n
+ 1 cosn n e di X; la successione converge a 0, e quindi 0 e di accumulazione
per X ma non e di X: dunque X non e chiuso di C. Se X fosse aperto, sarebbe
aperta lintersezione con lasse reale, cioe linsieme
1 1
{t R : t 6= 0, cos = 0} = {t R : t 6= 0, = + k, con k Z},
t t 2
cioe
1
{ : k Z.
/2 + k
Come sopra, questo non e un insieme aperto di R (basta osservare che per esempio
2/ non e interno). ///
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(2) Dimostrare le seguenti proposizioni, quando sono vere. Altrimenti mostrare


che sono false. Per ogni x R, denotiamo con [x] la classe di equivalenza di x
rispetto alla relazione x y x y Z. Sullo spazio quoziente X = R/
(omeomorfo alla circonferenza S 1 ) definitamo la funzione

d([x], [y]) = inf{|s t| : s [x], t [y]}.

(a) La funzione d : X X R e ben definita.


(b) La funzione d : X X R e una metrica, tale che per ogni x, y, z R si ha

d([x], [y]) = d([x + z], [y + z]).

(c) La distanza tra due punti di X non puo essere maggiore di 1/2.
(d) Presi n punti a caso su X, ce ne sono sempre almeno due con distanza
1
d([x1 ], [x2 ]) .
n
(e) Per n 1 intero, e R qualsiasi, esiste un intero q [1, n] tale che
1
d([q], [0]) .
n+1
(f ) Dedurre il Teorema di approssimazione di Dirichlet: per ogni n 1 intero e
1
R, esiste una coppia di interi p, q Z tali che |q p| e q n.
n+1

Soluzione: (a), (b) sono facili, tenuto conto che

d([x], [y]) = inf{|x y + k| : k Z} = min{|x y + k| : k Z}.

Osserviamo che dalla proprieta d([x + z], [y + z]) = d([x], [y]) segue che d([x], [y]) =
d([x y], [0]). Ogni classe [x] ha un unico rappresentante t [x] con 0 t < 1,
e X e uguale allintervallo [0, 1] con gli estremi identificati (una circonferenza).
Lomeomorfismo con la circonferenza e dato dalla funzione 7 e2i .
Punto (c): Se t [0, 1/2], allora d([t], [0]) = t. Se t [1/2, 1], allora d([t], [0]) =
1 t. Cioe d([t], [0]) = min(t, 1 t). Dato che t + (1 t) = 1, il minimo tra t e 1 t
e certamente minore di 1/2. Il massimo si ha per t = 1/2, cioe d([1/2], [0]) = 1/2.
In generale, dati due punti qualsiasi [x] e [y], si ha

d([x], [y]) = d([x y], [0]) 1/2,

e dunque la distanza tra due punti di X non puo essere maggiore di 1/2.
Punto (d): Siano [x1 ],[x2 ], . . . [xn ] gli n punti arbitrari di X. Le distanze
reciproche sono le stesse dei punti [x1 x1 ], [x2 x1 ], . . . , [xn x1 ] traslati di
x1 , cioe possiamo sempre supporre che x1 = 0. Possiamo naturalmente supporre
che xi [0, 1) per ogni i. Supponiamo per assurdo che non esistano due punti con
Prova parziale di Geometria e Topologia I - 5 mag 2008 (U1-03, 13:3016:30) 4/8

distanza minore o uguale a 1/n, cioe tutte le coppie di punti distano almeno 1/n.
Riordinando gli indici, si ha

0 = x1 x2 . . . xn < 1.

Dato che per ipotesi d([xi+1 ], [xi ]) > n1 , per ogni i = 1 . . . , (n 1), si ha

1 1
< d([xi+1 xi ], [0]) = min(xi+1 xi , 1 xi+1 + xi ) = xi+1 xi >
n n
(dato che il minimo di due numeri in [0, 1) e piu grande di 1/n, entrambi lo devono
essere, e quindi in particolare uno dei due). Ma allora
1 1 1
xn = xn x0 = (x1 x0 ) + (x2 x1 ) + . . . + (xn xn1 ) > + + . . . + = 1,
n n n
assurdo.
Il punto (e) segue dal (d), prendendo in considerazione gli n + 1 punti di X

[x0 ] = [0], [x1 ] = [], . . . , [xn ] = [n].

Esistono i e j in 0, 1, . . . , n tali che


1
d([i], [j]) ,
n+1
e dunque (supponendo i < j)
1
d([(j i)], [0]) ,
n+1
cioe lasserto con q = j i. Se i, j [0, n] e i < j, allora j i = q [1, n].
Passo emph(f): se R e n 1, sappiamo che esiste q Z, 1 q n tale
1
che d([q], [0]) . Ma dato che esiste p Z tale che
n+1
d([q], [0]) = |q p|,
1
si ha che esistono p, q Z tali che 1 q n e |q p| . ///
n+1

(3) Utilizzando eventualmente il risultato dellesercizio precedente, calcolare i


punti di accumulazione
dei seguenti sottoinsiemi di R.
(a) {a + b3 : a, b Q};
(b) {a + b 3 : a, b Z};
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(c) {a + b log2 3 : a, b Z} (perche log2 3 e irrazionale?);


2h
(d) { k : h, k Z}.
3


Soluzione: Passo (a): X = {a + b 3 : a, b Q}; dato che X Q, i punti di
accumulazione di Q sono anche punti di accumulazione di X. Ma tutti i punti di
R sono di accumulazione per Q, e quindi tutti i punti di R sono di accumulazione
per X.
Passo (b): una
dimostrazione completa (senza presupporre altro) e la seguente.
Sia X = {a + b 3 : a, b Z}; il numero 3 e irrazionale (perche?). Mostriamo
che tutti i punti di R sono di accumulazione per X, cioe che per ogni  > 0 e
per ogni x R esistono punti di X in B (x), cioe che per ogni , per ogni x R
esistono a, b Z tali che |a + b 3 x| < . Sia n un intero
fissato. Per lesercizio
precedente, esistono una coppia di interi p, q tali che |q 3 p| < n1 , con 1 q n,
e cioe (dividendo per q)
p 1
| 3 |< .
q nq
Supponiamo, senza perdere in generalita, che p e q siano privi di fattori comuni
(altrimenti . . . ) e positivi. Per ogni a, b si ha quindi
p p
|a + b 3 x| = |a + b( + 3 ) x|
q q
p p
|a + b x| + |b( 3 )|
q q
p |b|
|a + b x| + .
q nq

Osserviamo ora che (nella notazione dellesercizio precedente) i q punti


p p
[0], [ ], . . . , [j ] . . .
q q

con j = 0, . . . , (q 1) sono tutti distinti: infatti se esistono 0 i < j < q tali che
[i pq ] = [j pq ] allora esiste k Z tale che

jp = ip + kq (j i)p = kq,

e questo non e possibile se p e q non hanno divisori in comune. Ma allora i punti


[0], [ pq ], . . . , [j pq ] . . . non sono altro che i q punti

1 j q1
[0], [ ], . . . [ ], . . . [ ].
q q q
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1
Ogni x R, a meno di somma con un intero, dista certamente meno di da uno
q
1
di questi punti, cioe esistono a,b, con 0 b q, tali che |a + b pq x| < . Ma
q
allora esistono esistono a, b tali che
p |b| 1 1 2
|a + b x| + + .
q nq q n q
La tesi segue se al crescere di n, il corrispondente q = qn tende allinfinito. Sup-
pn
poniamo di no: allora la successione (definita dalla coppia p, q del teorema di
qn
Dirichlet al variare di n) e una successione
di numeri razionali con denominatore
pn
qn limitato.Ma per ogni n si ha | 3 qn | < nq1n 0, e dunque la successione

converge a 3 (che non e razionale). Dato che la successione dei denominatori
qn e limitata (ipotesi di assurdo), esiste una sottosuccessione qni costante. Ma la
p
sottosuccessione qnni e sottosuccessione di una successione convergente (a 3), e
i
quindi e convergente. Dato che il denominatore qni e costante, anche il numeratore
p
pni e definitivamente costante: cioe la sottosuccessione qnni da un certo i in poi e
i
costante (e quindi e ugualeal suo limite, che e il limite di pn /qn ). Questo e assurdo,
perche vorrebbe dire che 3 e razionale.
Passo (c): Come sopra, dato che log2 3 e irrazionale, tutti numeri reali sono di
accumulazione. Perche e irrazionale? Perche p/q = log2 3 2p = 3q , e 2 e 3
sono coprimi.
2h
Passo (d): consideriamo il logaritmo di X = { k : h, k Z}, cioe
3
2h
Y = {log2 : h, k Z}.
3k
Si puo scrivere anche

Y = {h + k log2 3h, k Z} R.

I punti di accumulazione di Y in R sono tutti i punti di R, e dunque i punti


di accumulazione di X sono tutti i punti di R il cui logaritmo e un punto di
accumulazione di Y , cioe la semiretta [0, ). ///

(4) Sia G = GL(2, R) il gruppo delle matrici 2 2 invertibili a coefficienti reali,


e X lo spazio di tutte le matrici 2 2 a coefficienti reali. Sia : G X X la
funzione
(A, M ) = AM A1 ,
definita per ogni A G e ogni M X.
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(a) Mostrare che e una azione di G su X.


(b) Lazione e transitiva?  
1 0
(c) Si calcoli lo stabilizzatore della matrice identica , e si dica se e un
0 1
sottogruppo compatto.  
0 1
(d) Lo stabilizzatore di J = e un sottogruppo compatto?
1 0

Soluzione: (a): Occorre verificare le due proprieta (esercizio).


(b): Lazione non e transitiva, dato che, per esempio det(AM A1 ) = det(M )
(e quindi matrici in una stessa orbita hanno lo stesso determinante). Non tutte
le matrici hanno lo stesso determinante (di conseguenza non sono tutte simili tra
loro), e quindi non ce una sola orbita. Due matrici sono nella stessa orbita se
e solo se sono simili. (c) Lo stabilizzatore della matrice identica e tutto G. (d)
Lo stabilizzatore di J non e un sottogruppo
 compatto, dato che contiene tutti i
c 0
multipli della matrice identica , con c R. ///
0 c


1 0 t
(5) Si consideri lo spazio G di tutte le matrici 3 3 della forma Mt = 0 1 0 ,
0 0 1
al variare di t R, con la topologia (metrica) di GL(3, R).
(a) Si dimostri che G e omeomorfo a R, e che e un gruppo topologico rispetto al
prodotto di matrici.
(b) Si determini GO = G O(3) (cioe linsieme di tutte le matrici Mt con Mt
ortogonale).
(c) Si faccia agire G su R3 con la moltiplicazione matrice/vettore. Cosa sono le
orbite di questa azione?


1 0 t
Soluzione: Lom(e)omorfismo e t 7 0 1 0. Le matrici ortogonali sono quelle
0 0 1
(quella) con t = 0. Le orbite sono rette di R3 , oppure punti (del piano z = 0). ///

(6) Sia X uno spazio topologico. Dimostrare (o falsificare) le seguenti affermazio-


ni.
(a) Le componenti connesse di X sono sottoinsiemi sia aperti che chiusi di X.
(b) Se X ha un numero finito di componenti connesse, allora queste sono sia
Prova parziale di Geometria e Topologia I - 5 mag 2008 (U1-03, 13:3016:30) 8/8

aperte che chiuse.


(c) Se A e un sottoinsieme denso di X (cioe la cui chiusura e X), e B X e
un altro sottoinsieme tale che B A, allora B e denso in X.
(d) Se X e connesso, allora ogni sottoinsieme denso di X e connesso.
(e) Se X e omeomorfo a [0, 1), allora X e omeomorfo anche a [0, 1].

Soluzione: Sono tutti esercizi assegnati in precedenza: le componenti connesse


non sono sia aperti che chiusi (esempio: Q). Se ce ne sono un numero finito, allora
s (dato che sono comunque dei chiusi). Se A e denso in X e B contiene A, allora
A B = A B, e dunque B = X (da cui segue che B e denso). Non e vero
che se X e connesso, allora i sottoinsiemi densi sono connessi (si pensi a Q R
oppure a R r {0} R. I due intervalli [0, 1) e [0, 1] non sono omeomorfi, dato che
uno e compatto e laltro no, e quindi non e vero che se X e omeomorfo alluno
deve essere omeomorfo allaltro. ///
Geometria e Topologia I 06 Maggio 2005 (U1-04, 9:3011:30) 1/5

Correzione
(1) Determinare gli elementi dei seguenti insiemi:
(a) {x Z : z Z, y Z : xz = y};

(b) {x Z : y Z : z Z, xz = y};

(c) {x R : y Z : z Q, xz = y}.

Soluzione: (a) Osserviamo che si puo scrivere

{x Z : z Z, y Z : xz = y} = {x Z : z Z, xz Z},

e dato che il prodotto di interi e sempre un numero intero si ha

{x Z : z Z, xz Z} = Z.

(b) Fissto un x Z, definiamo linsieme

Sx = {xz : z Z}.

Allora si puo scrivere

X = {x Z : y Z : z Z, xz = y} = {x Z : y Z : Sx = {y}}.

Ora, si puo facilmente vedere che


(
{0} se x = 0
Sx =
linsieme dei multipli di x se x 6= 0.

Quindi se x 6= 0 sicuramente x 6 X, mentre se x = 0 si ha x X. Segue che X = {0}.

(c) Ora calcoliamo linsieme Y = {x R : y Z : z Q, xz = y}. Si puo procedere come


sopra, oppure nel modo seguente: se x0 Y , allora per definizione esiste y Z tale che
x0 z = y per ogni z Q. Se x0 6= 0, allora questo significa che esiste un certo intero y
(fissato) per cui ogni z QQ e uguale a xy0 , ma questo e falso. Quindi necessariamente
deve essere x0 = 0, cioe Y {0}. Mostriamo che {0} Y , cioe che 0 Y , ovvero

y Z : z Q, 0z = y.

Come sopra, basta prendere y = 0. Questo significa che Y = {0}.


///

(2) Determinare se i seguenti insiemi sono aperti della topologia indicata. Quali sono chiusi?
(a) {x Q : x 2} (nella topologia di Q).

(b) {x Q : x 2} (nella topologia di R).

(c) {x Q : x2 2} (nella topologia di Q).


Geometria e Topologia I 06 Maggio 2005 (U1-04, 9:3011:30) 2/5

(d) {x Q : x2 2} (nella topologia di R).

(e) {x R : x2 2} (nella topologia di R).

Soluzione: Sappiamo che nelle topologie di R e Q gli intervalli del tipo (, b), (a, ) sono
aperti. Questo implica che gli intervalli del tipo [b, ), (, a] sono chiusi (complementari
di aperti).

(a) {x Q : x 2} (nella topologia di Q): e chiuso (perche si puo scrivere come intervallo
(, 2]) e non e aperto (perche il punto 2 non e interno).

(b) {x Q : x 2} (nella topologia di R): non e chiuso (se fosse chiuso dovrebbe contenere
tutti i suoi punti di accumulazione;
ma basta prendere opportunamente una successione
di razionali che converge a 2 < 2 per notare che questo non e vero) e non e aperto
(non solo 2 non e interno: nessun punto e interno in R!).

(c) {x Q : x2 2} (nella topologia di Q): Dal momento che 2 6 Q, si puo scrivere

{x Q : x2 2} = [ 2, 2] Q

= ( 2, 2) Q

e quindi linsieme preso in considerazione e sia chiuso che aperto.

(d) {x Q : x2 2} (nella topologia di R): come sopra, non e ne chiuso ne aperto.



(e) {x R : x2 2} (nella topologia di R): qui linsieme e uguale a [ 2, 2], che e chiuso
e non e aperto (gli estremi non sono interni ma appartengono allintervallo).

///

(3) E vero che se un insieme X e finito allora e compatto per ogni topologia che si considera?
E il viceversa (cioe e vero che se un insieme e compatto rispetto ad ogni possibile topologia,
allora ha un numero finito di punti)?

Soluzione: Mostriamo che se un insieme X e finito allora e compatto per ogni topologia che
si considera, cioe ogni ricoprimento mediante aperti di X ammette un sottoricoprimento finito.
Infatti, se {Ui } e un ricoprimento di X, dal momento che X, essendo finito, ha un numero
finito di sottoinsiemi, solo un numero finito degli aperti che costituiscono il ricoprimento {Ui }
sono distinti. Basta quindi eventualmente eliminare le ripetizioni nel sottoricoprimento (cioe
cancellare gli aperti Ui che compaiono piu volte) per ottenere il sottoricoprimento finito cercato.
Viceversa: mostriamo che se un insieme e compatto rispetto ad ogni possibile topologia,
allora ha un numero finito di punti. In particolare, deve essere compatto rispetto alla topologia
discreta (dato che e compatto rispetto ad ogni possibile topologia), che ha per aperti tutti i
sottoinsiemi di X. Ma allora deve esistere un sottoricoprimento finito di ogni ricoprimento:
prendiamo come ricoprimento di X la famiglia di insiemi contenenti un solo elemento di x:
[
X= {x}.
xX
Geometria e Topologia I 06 Maggio 2005 (U1-04, 9:3011:30) 3/5

Ma questo ricoprimento non ha sottoricoprimenti (se togliamo uno qualsiasi degli aperti {x}
il punto x non e coperto da un aperto del ricoprimento), e quindi deve essere necessariamente
finito. Ma se tale ricoprimento e finito, allora X ha un numero finito di punti. ///

(4) Determinare se i seguenti sottospazi di R2 (con la topologia metrica di R2 ) sono connessi


oppure no.

(a) X = {(x, y) R2 : xy = 1};

(b) Y = {(x, y) R2 : (xy 1)(x y) = 0};

(c) Z = {(x, y) R2 : x2 y xy 2 x + y = 0}.

Soluzione: (a) X = {(x, y) R2 : xy = 1}: consideriamo in R2 i due aperti U = {(x, y)


R2 : x > 0 e V = {(x, y) R2 : x < 0}. Le intersezioni A = X U e B = X V sono
non vuote (infatti (1, 1) A e (1, 1) B), disgiunte (dato che U V = ), tali che
X = A B (dato che (x, y) X xy = 1 = x 6= 0) e sono aperti nella topologia
indotta di X (visto che U e V sono aperti nella topologia di R2 ). Questo significa che
X non e connesso.

(b) Y = {(x, y) R2 : (xy 1)(x y) = 0}: per la legge di annullamento del prodotto,
(xy 1)(x y) = 0 se e solo se uno dei due fattori (xy 1) e (x y) si annulla. Cioe,
se indichiamo con R la retta {(x, y) R2 : x y = 0}, si ha

Y = X R,

(Y e lunione delliperbole X con la retta R). Ma osserviamo che X e unione dei suoi due
rami A e B (vedi sopra), che sono connessi (non e difficile trovare due funzioni continue
e suriettive f : (, 0) B e g : (0, ) A). Quindi Y e unione dei tre spazi connessi
A, B e R, e A R 6= , B R 6= . Possiamo dedurre (per esempio, dalla proposizione
12.9) che Y e connesso (in questo caso basta una giustificazione intuitiva).

(c) Z = {(x, y) R2 : x2 y xy 2 x + y = 0}: risulta Z = Y .


///

(5) Si consideri la famiglia di tutti i sottoinsiemi di N = {0, 1, 2, . . . } costitutita dallinsieme


vuoto, da N e da tutti i sottoinsiemi del tipo

{1}, {1, 2}, {1, 2, 3}, {1, 2, 3, 4}, {1, 2, 3, 4, 5} . . .

E vero che e una topologia? Se s, allora, rispetto a questa topologia, N e connesso? E


compatto?

Soluzione: Per mostrare che e una topologia dobbiamo mostrare che , N , che
lunione di una famiglia qualsiasi di elementi di e ancora un elemento di e che lintersezione
di una famiglia finita di elementi di e ancora un elemento di . Osserviamo quindi che ogni
Geometria e Topologia I 06 Maggio 2005 (U1-04, 9:3011:30) 4/5

elemento di diverso da e da N si puo scrivere come Un = {k N : 1 k n} per un certo


n 1. Consideriamo quindi una famiglia (finita o infinita) di aperti Uni . Sia X lunione
[
X= Uni .
i

Vogliamo mostrare che X . Osserviamo che se x X e 1 y x, allora y X. Infatti, se


x X, allora esiste Uni per cui x Uni (oppure X = N, ma questo caso lo escludiamo perche
banale). Ma dato che Uni contiene tutti gli interi k 1 e k ni , deve essere x ni , e quindi
Uni (e di conseguenza X) contiene tutti i numeri y x, y 1. Ma questo significa che se
X e limitato, allora esiste UM tale che X = UM , e quindi e aperto. Ma se X non e limitato?
Allora, per lo stesso argomento, risulta

X = {k N : 1 k} = {1, 2, . . . }

Ce quindi un problema: lunico insieme di non limitato e N = {0, 1, 2, . . . }, che contiene in


piu lelemento 0 . . . Quindi non e una topologia.
Per chi vuole proseguire togliendo lo 0 da N . . . ///

 
a b
(6) Sia X = GL(2, R) il gruppo delle matrici invertibili 2 2 e G il sottogruppo delle
  c d
0
matrici diagonali di GL(2, R) (e quindi con 6= 0). Consideriamo lazione di G su
0
X data da

(g, x) 7 g x = gx

per ogni g G e x X (dove gx indica il prodotto righe per colonne delle matrici g e x).
Determinare quali delle seguenti matrici appartengono alla medesima G-orbita.
     
0 1 1 0 0 1
, , .
1 0 0 1 1 0

   0 0
a b a b
Soluzione: Due matrici e 0 0 appartengono alla medesima G-orbita se esistono
c d c d
, in R r {0} tali che
    0 0
0 a b a b
= 0 0 .
0 c d c d

Osserviamo quindi che


    
0 0 1 0
= ,
0 1 0 0

    
0 1 0 0
= .
0 0 1 0
Geometria e Topologia I 06 Maggio 2005 (U1-04, 9:3011:30) 5/5

Dal momento che non e possibile trovare e tali che


   
0 1 0
= ,
0 0 1

la prima e la seconda non stanno nella stessa orbita. Invece la prima e la terza stanno nella
stessa orbita, dato che per = 1 e = 1 si ha
   
0 0 1
= .
0 1 0

La seconda e la terza quindi non stanno nella stessa orbita: se cos fosse se ne dedurrebbe
che anche la prima e la seconda stanno nella stessa orbita, ma abbiamo visto che questo e
falso. ///

(7) Se X e uno spazio topologico con due sottospazi A e B non vuoti e disgiunti tali che
A B = , allora e vero che X di certo non e connesso?

Soluzione: No, basta prendere per esempio X = R, A = {0} e B = {1}. I due sottoinsiemi
A e B sono non vuoti e disgiunti, e A = A, per cui A B = . Ma X = R e connesso. ///

(8) Determinare se lintervallo I = {x, R : 0 x 1} meno un punto x0 I e compatto e


connesso, al variare di x0 . (I r x0 = {x I : x 6= x0 } ).

Soluzione: Per prima cosa dimostriamo che I r {x0 } non e mai compatto. Per il teorema
di Heine-Borel, basta dimostrare che per ogni x0 I lo spazio I r {x0 } non e chiuso nella
topologia di R. Infatti, fissato x0 esiste una successione {xn } in I r {x0 } che converge a x0 ,
cioe x0 e di accumulazione per I r {x0 }. Ma x0 6 I r {x0 }, e quindi abbiamo trovato un punto
di accumulazione di I r {x0 } non contenuto in I r {x0 } (cioe esso non contiene tutti i suoi
punti di accumulazione, ovvero non e chiuso).
Per quanto riguarda la connessione, sappiamo che i sottoinsiemi connessi di R sono tutti e
soli gli intervalli. Ma I r {x0 } e un intervallo se x0 = 0 oppure x0 = 1 (infatti, rispettivamente
si ha (0, 1] e [0, 1) ), mentre non lo e se 0 < x0 < 1. Se ne deduce immediatamente che:
(
connesso se x0 = 0 oppure x0 = 1;
I r {x0 } e:
non connesso se 0 < x0 1.

///
Prova parziale di Geometria e Topologia I - 7 mag 2007 (U1-03, 13:3016:30) 1/7

Cognome: . . . . . . . . . . . . . . . . Nome: . . . . . . . . . . . . . . . . Matricola: . . . . . . . . . . . . . . . .

(Dare una dimostrazione esauriente di tutte le risposte.)

(1) Quali tra i seguenti insiemi sono aperti (nelle topologie corrispondenti)? Quali
chiusi? Quali compatti?
(a) {(x, y) R2 : x2 + y 2 2xy + 1};
(b) {(z, w) C2 : z 2 w3 = 1 = |z|2 w3 };
(c) {xeix : x > 0} C = R2 ;
2
(d) {(x, y) R : max(|x + y|, |x y|) 1}.

Abbozzo di soluzione: Linsieme X = {(x, y) R2 : x2 + y 2 2xy + 1} e anche


linsieme di soluzioni dellequazione
x2 + y 2 2xy = (x y)2 1,
cioe le controimmagini dellintervallo chiuso [1, 1] mediante la funzione continua
f (x, y) = x y.
Dunque X e chiuso. Si tratta della striscia compresa tra le rette di equazioni
y = x 1 e y = x + 1. Non e vuoto ((0, 0) X) e non e tutto R2 ( (0, 2) 6 X ), e
quindi non e aperto (dato che gli unici aperti-chiusi di R2 sono linsieme vuoto e
R2 stesso). Il punto (n, n), per ogni n Z, e in X e quindi X non e limitato: X
non e compatto.
Linsieme X{(z, w) C2 : z 2 w3 = 1 = |z|2 w3 } e chiuso, perche la funzione
f : C2 C2 definita da
f (z, w) = (z 2 w3 , |z|2 w3 )
ha componenti continue e quindi e continua. Pertanto la controimmagine di
(1, 1) C2 , che e un chiuso di C2 , e un chiuso. Osserviamo che se (z, w) X,
allora
z 2 = |z|2 z 2 = zz z(z z) = 0
e quindi z e reale. Dunque X 6= C2 . Il sistema ha soluzioni? Per esempio (z, w) =
(1, 0) e una soluzione, e quindi X 6= . Ne segue che X non puo essere sia aperto
che chiuso, e quindi non e aperto (dato che e chiuso). Ora, e compatto se e solo
se e limitato. Ora, per ogni t R esistono sicuramente dei w C tali che
w3 = t2 1 t2 w3 = 1,
Prova parziale di Geometria e Topologia I - 7 mag 2007 (U1-03, 13:3016:30) 2/7

e quindi X non e limitato.


Passiamo a X = {xeix : x > 0} C
= R2 , come e rappresentato in figura:

20

10

20 10 10 20

10

20

30

Il punto 0 C e di accumulazione per X: infatti, nell lintorno circolare B (0)


ci sono sempre infiniti punti di X

B (0) X = {xeix : 0 < x < }.

Dato che 0 6 X, X non e chiuso. Non e nemmeno aperto: in coordinate polari, X


si scrive come {(r, ) : r = },che non e un aperto di (0, ) S 1 . Non e limitato,
dato che |xeix | = |x|, e quindi non e compatto.
Finiamo con linsieme X = {(x, y) R2 : max(|x + y|, |x y|) 1}. Co-
me sopra, risulta chiuso (dato che controimmagine dellintervallo chiuso (, 1]
mediante la funzione
f (x, y) = max(|x + y|, |x y|).
E il quadrato (chiuso) di R2 con vertici nei punti (1, 0), (0, 1), e quindi non
e ne vuoto ne R2 : non e aperto. E limitato: se max(|x + y|, |x y|) 1, allora
|x + y| 1, |x y| 1 e quindi 1 x + y 1, 1 x y 1, 1 y x 1.
Sommando le prime due si ha 2 2x 2 = 1 x 1. Sommando la
prima e la terza si ha 2 2y 2 e quindi |y| 1. ///

(2) Quali sono i punti di accumulazione dei seguenti insiemi di punti:


1
(a) {(1 + )eit C : t R, t > 0} C;
t
p
(b) { : p, q Z, 1 q 2 1000} R;
q
p
(c) { : p, q Z, q 1, p2 1000} R;
q
Prova parziale di Geometria e Topologia I - 7 mag 2007 (U1-03, 13:3016:30) 3/7

p
(d) { : p, q Z, q 1000, p 1000} R.
q

1
Abbozzo di soluzione: Se X = {(1 + )eit C : t R, t > 0} C, allora X e
t
limmagine della funzione
f : (0, ) C
definita da
1
f (t) = (1 + )eit .
t
1

0.5

1 0.5 0.5 1

0.5

Tutti i punti di A = (0, ) sono di accumulazione per il dominio A = (0, ),


e quindi le immagini f (t) sono di accumulazione per X = f (A). Mostriamo che
anche tutti i punti della circonferenza unitaria S 1 = {z C : |z| = 1} sono di
accumulazione per X. Infatti, se z0 = ei0 e un punto della circonferenza, per ogni
 > 0 si ha

1 it 1 it
B (z0 ) X = {(1 + )e : (1 + )e ei0 < , t > 0},
t t

che contiene tutti i punti (con k Z, k > 0)


1
(1 + )ei(0 +2k)
0 + 2k
tali che
1
< .
0 + 2k
Questi sono infiniti, se k . Vogliamo mostrare che se y 6 X, allora |y| = 1.
Infatti, sia |y| =
6 1 e y 6 X un punto di accumulazione: se |y| < 1, y non puo
Prova parziale di Geometria e Topologia I - 7 mag 2007 (U1-03, 13:3016:30) 4/7

essere di accumulazione (perche?), quindi |y| > 1. Ora, sia y = r0 eit0 , con r0 > 1
e t0 > 0. Lintorno B (y) contiene laperto

U0 ,00 = {zeit : |z z0 | < 0 , |t t0 | < 00 },

se 0 e 00 sono abbastanza piccoli. Ma dato che y 6 X, r0 6= 1 + 1/(t0 + 2k) per


tutti i k, e quindi per 0 e 00 abbastanza piccoli U0 ,00 non interseca X: y non puo
essere di accumulazione.
p
Veniamo a X = { : p, q Z, 1 q 2 1000} R; in ogni intervallo [a, b]
q
di R cadono un numero finito di elementi di X, e quindi X non ha punti di
accumulazione.
p
Se invece X = { : p, q Z, q 1, p2 1000} R, se x e di accumulazione,
q
allora ci devono essere infiniti pn /qn X distinti che formano
unasuccessione con-
vergente a X. Ma i pn possono assumere solo valori tra 1000 e 1000, mentre la
successione qn necessariamente deve tendere a : lunico punto di accumulazione
e 0.
p
Lultimo, X = { : p, q Z, q 1000, p 1000} R, chiaramente ha tutta
q
la semiretta R0 = [0, ) di accumulazione. Infatti, se pn /qn e una successione di
razionali positivi, 1000pn /(1000qn ) X per ogni n. ///

(3) Sia C Q un sottospazio compatto di Q, con la topologia della metrica


euclidea.
(a) C e chiuso (in Q)?
(b) C e limitato?
(c) Puo essere connesso?
(d) Si dia, se esiste, un esempio di un tale C che abbia un numero infinito
(numerabile) di punti.
(e) Esiste un tale C con un insieme non numerabile di punti?

Abbozzo di soluzione: Ogni compatto in un Hausdorff (e quindi in un metrico)


e chiuso, e quindi C e chiuso. Ogni compatto in un metrico e limitato, e quindi
C e limitato. Puo essere connesso: basta che abbia un punto solo! Un compatto
di Q e linsieme X = {0} n1 {1/n}. I razionali sono numerabili, e quindi non
possono avere sottoinsiemi non numerabili. ///

(4) Si consideri la funzione


: Z R R
Prova parziale di Geometria e Topologia I - 7 mag 2007 (U1-03, 13:3016:30) 5/7

definita ponendo
(k, x) = 2k x,
per ogni k Z e x R.
(a) La funzione definisce una azione di Z su R?
(b) Lazione e fedele?
(c) Lazione e transitiva?
(d) Qual e lo stabilizzatore di 0 R? E di x 6= 0?
(e) Lo spazio quoziente (con la topologia quoziente) e compatto? Connesso?
(f ) Quali sono gli intorni aperti (nella topologia quoziente) della classe [0] dello
spazio quoziente?

Abbozzo di soluzione: La funzione definisce una azione: basta osservare che


(0, x) = 20 x = x per ogni x e che (h + k, x) = (h, (k, x)), visto che

2h+k x = 2h 2k x.

Lazione e fedele: la mappa x 7 2k x e la mappa identica solo se k = 0. Lazione


non e transitiva. Per esempio, k 0 = 2k 0 = 0 per ogni k Z. Lo stabilizzatore di
0 e Z, mentre lo stabilizzatore di un punto x 6= 0 e

k Z : 2k x = x 2k = 1 k = 0.

Lo spazio quoziente e compatto, perche immagine continua dellintervallo [1, 1]


mediante la proiezione sul quoziente q : X X/G, dove X = R e G = Z. Infatti,
basta mostrare che q([1, 1]) = X/G, cioe che ogni orbita di un punto di R ha
intersezione non vuota con [1, 1]. Ma per ogni x, esiste certamente k tale che
|2k x| 1: basta prendere k . Analogamente, X/G e connesso perche
immagine continua mediante la mappa quoziente q del connesso X = R. Gli
intorni aperti della classe [0] X/G sono tutti gli insiemi U X/G tali che
q 1 (U ) e aperto di X. Ora, q 1 ([0] = {0}, dato che 0 costituisce una G-orbita a
se. Ma se q 1 (U ) contiene 0 ed e aperto, allora contiene un intervallo (, ), con
 > 0. Ma, come per lintervallo [1, 1], ogni G orbita in X interseca lintervallo
(, ), e quindi U per essere aperto in X/G deve contenere ogni orbita di X:
lunico intorno aperto di [0] in X/G e X/G. ///

(5) Si consideri lo spazio G di tutte le matrici della forma


 
1 t
Mt = ,
0 1

al variare di t R, con la topologia (metrica) di GL(2, R).


Prova parziale di Geometria e Topologia I - 7 mag 2007 (U1-03, 13:3016:30) 6/7

(a) Si dimostri che G e omeomorfo a R, e che e un gruppo topologico rispetto al


prodotto di matrici.
(b) Si determini GO = G O(2) (cioe linsieme di tutte le matrici Mt con Mt
ortogonale).
(c) Si faccia agire G su R2 con la moltiplicazione
      
x 1 t x
Mt , 7 .
y 0 1 y

Cosa sono le orbite di questa azione?

 
1 t
Abbozzo di soluzione: Lomeomorfismo cercato e f (t) = . E una isome-
0 1
tria e quindi un omeomorfismo. E anche un omomorfismo di gruppi (uno additivo,
laltro moltiplicativo): G e un gruppo topologico isomorfo a R, rispetto al prodotto
di matrici. Le matrici ortogonali sono solo lidentita. Le orbite dellazione sono gli
insiemi del tipo        
1 t x0 x0 y
= +t 0 ,
0 1 y0 y0 0
quindi sono rette di R2 , se y0 6= 0. Altrimenti, sono i singoli punti dellasse delle x
(autospazio della matrice). ///

(6) Sia Q la retta razionale con la topologia della metrica euclidea.


(a) Dimostrare che Q non e connesso, e determinarne le componenti connesse.
(b) Si consideri linsieme di tutti gli intervalli di Q del tipo

Uh,k = {x Q : h < x < k, con h e k in Z}.

Dimostrare che e una base per una topologia di Q.


(c) Q e connesso rispetto alla topologia generata dalla base degli Uh,k ?

Abbozzo di soluzione: Le componenti connesse di Q sono i singoli punti: e


lesercizio (6.4). Per mostrare che linsieme degli intervalli Uh,k e una base, basta
osservare che ogni razionale e contenuto in qualche Uh,k , e che lintersezione di Uh,k
con Uh0 ,k0 , quando non vuota, e uguale a Umax(h,h0 ),min(k,k0 ) . Rispetto alla topologia
generata da questa base, Q e connesso: infatti, supponiamo che A Q sia un
insieme aperto e chiuso che contiene n Z Q. Allora, se n + 1 6 A, deve
esistere un intorno Uh,k di n + 1 che non interseca A (dato che A e anche chiuso).
Ma ogni intorno della base di n ha intersezione non vuota con ogni intorno della
Prova parziale di Geometria e Topologia I - 7 mag 2007 (U1-03, 13:3016:30) 7/7

base di n + 1, e quindi deve essere necessariamente n + 1 A. Nello stesso modo


si dimostra che se n A, allora n 1 A. Ma allora A, se A contiene 0 (e deve
esistere un aperto chiuso che contiene 0!), contiene tutti i punti interi Z, e quindi
A = Q. ///
Geometria e Topologia I, 06 Settembre 2005 (U1-05, 9:0011:00) 1/3

Cognome: . . . . . . . . . . . . . . . . Nome: . . . . . . . . . . . . . . . . Matricola: . . . . . . . . . . . . . . . .

(Dare una dimostrazione esauriente di tutte le risposte.)

(1) Si consideri lintervallo



[0, 2) = {x R : 0 x < 2} R.

(a) E chiuso nella topologia Euclidea?



(b) Sia X lintervallo ( 2, 2) R con la topologia indotta da quella di
R. Dato che [0, 2) e anche un sottoinsieme di X, esso e un chiuso della
topologia di X?

(c) Calcolare linsieme di tutti i maggoranti di [0, 2) in R.

(d) Trovare, se esiste, un sottoinsieme Y R tale che linsieme di tutti i


maggioranti di Y in R non e un chiuso di R.

(2) Sia il piano di E3 di equazione

x + 2y z 2 = 0.

(a) Scrivere lequazione della retta passante per lorigine e ortogonale a .

(b) Determinare le coordinate della proiezione ortogonale su del punto (3, 2, 1).

(c) Scrivere lequazione del piano 0 parallelo a passante per (3, 2, 1).

(d) Esiste una isometria di E3 che manda in 0 ? Se s, scriverne le equazioni.

(3) Si consideri in R2 la retta r di equazione y = 2x, e la funzione continua


f : R2 R definita da
f (p) = d(p, r),
dove d(p, r) denota la distanza tra il punto p e la retta r.

(a) Determinare la controimmagine dellintervallo [0, 1] R: X = f 1 ([0, 1]).

(b) X e chiuso?
Geometria e Topologia I, 06 Settembre 2005 (U1-05, 9:0011:00) 2/3

(c) X e aperto?
(d) X e compatto?

(4) Determinare lintersezione con la retta allinfinito della conica di equazione


(omogenea) xy = u2 . Trovare un cambiamento di coordinate (proiettive) per cui
nella carta affine corrispondente lequazione della risulti sia x2 y 2 = 1.


1 2 3 4
3
(5) Si considerino i seguenti punti di A (Q): 2 , 3 , 4 e 5. Sono indipen-

3 4 5 6
denti? Qual e lo spazio affine generato? Determinarne un sistema di riferimento
affine.

(6) Si consideri il sottoinsieme X di Q definito da


q
X={ : q N}.
q+1
(a) Determinare i punti di accumulazione di X.
(b) X e un chiuso di Q?

(c) Sia {an } una successione di frazioni di Q che converge a 2 (6 Q!) e Y
linsieme dei suoi elementi Y = {an : n N} Q. In questo caso Y e un
chiuso di Q?

(7) Sia SO(2; R) il gruppo di tutte le matrici 2 2 a coefficienti reali ortogonali


con determinante +1.
(a) Dimostrare che SO(2; R) e omeomorfo alla circonferenza unitaria S 1 (si pensi
a S 1 come linsieme di numeri complessi di norma 1).
(b) Il gruppo SO(2; R) agisce sullo spazio vettoriale R2 per moltiplicazione matrice-
vettore: determinare lo spazio quoziente R2 /SO(2;R) . Lazione e transitiva?
Quali sono le orbite in R2 ?
(c) Al variare di v in R2 descrivere il sottogruppo {g SO(2; R) : gv = v} (lo
stabilizzatore di v).
 
1 0
(d) Sia I2 il sottogruppo di SO(2; R) generato dallelemento . Deter-
0 1
minare lo spazio quoziente SO(2; R)/I2 .
Geometria e Topologia I, 06 Settembre 2005 (U1-05, 9:0011:00) 3/3

(8) Sia C Q un sottospazio compatto di Q (campo dei numeri razionali con la


topologia Euclidea).

(a) Dimostrare che C e chiuso in Q.

(b) Dimostrare che C e limitato in Q.

(c) Dimostrare che C e anche un chiuso di R. (Suggerimento: Dato che linclu-


sione i : Q R e una funzione continua (rispetto alle topologie Euclidee di
Q e R). . . )

(d) Dedurre che linterno di C e vuoto.


Geometria e Topologia I, 10 Febbraio 2006 (U1-3, 9:3011:30) 1/2

Cognome: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Nome: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Matricola: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

(Dare una dimostrazione esauriente di tutte le risposte.)

(1) Sia f : X Y una funzione continua tra spazi topologici. Dimostrare, tra le seguenti afferma-
zioni, quelle vere; esibire un controesempio per quelle false.

(a) A X, f 1 f (A) = A;

(b) B Y , f f 1 (B) = B;

(c) Se U Y e aperto, allora f 1 U e un aperto di X;

(d) Se U X e aperto, allora f (U ) e un aperto di Y .

(2) Siano X e Y due sottoinsiemi di punti di R. Dimostrare che (la barra indica la chiusura):

(a) X Y = X Y ;

(b) X Y X Y ;

(c) Nella (b) in genere non vale luguaglianza.

(d) Determinare le chiusure X e Y se X = Q e Y = R r Q.

(3) Determinare quali dei seguenti spazi sono tra loro omeomorfi (esibendo gli omeomorfismi, altri-
menti dimostrando che non ne esistono).

(a) Lintervallo chiuso [0, 1];

(b) La circonferenza S 1 = {(x, y) R2 : x2 + y 2 = 1}.

(c) Il quadrato: Q = {(x, y) R2 : (x2 1)(y 2 1) = 0, x2 1 y 2 }.

(d) Lintervallo aperto (0, 1).

(4) Si consideri nello spazio R la relazione: x y sin2 x = sin2 y.

(a) E una relazione di equivalenza?

(b) Se s, si dia a X = R/ la topologia quoziente. Lo spazio cos ottenuto e compatto?

(c) E connesso? Se non e connesso, quante sono le componenti connesse?


Geometria e Topologia I, 10 Febbraio 2006 (U1-3, 9:3011:30) 2/2

(5) Si considerino in A3 (C) i punti P0 = (1, 0, 0), P1 = (0, i, 0), P2 = (0, 0, 1) e P3 = (i, 1, i).

(a) Costituiscono un riferimento affine?

(b) Scrivere le equazioni delle due rette passanti per P0 e P1 (la prima) per P2 e P3 (la seconda) in
un riferimento affine.

(c) Determinare, se esiste, il punto di intersezione di tali rette.

(d) Le due rette sono complanari?

(6) Siano A, B e C tre punti del piano euclideo E2 tali che |A O| = |B O| = |C O| = 1, dove
O indica lorigine di E2 .

(a) Sia H il punto definito da H = O + (A O) + (B O) + (C O). Si dimostri che tutte le


altezze del triangolo ABC passano per H (cioe che H e lortocentro).

(b) Dati i tre punti A, B, C = (1, 0), (1, 1), (2 1) di E2 , determinare il centro della circonferenza
circoscritta al triangolo ABC.

(c) Utilizzando il primo punto, determinare lortocentro del triangolo ABC.

(7) Nello spazio proiettivo P3 (R) si considerino i tre punti A = [0 : 1 : 2 : 3], B = [1 : 2 : 3 : 4],
C = [2 : 3 : 4 : 5].

(a) Sono allineati?

(b) Se non sono allineati, qual e lequazione del piano che passa per A, B, C?

(c) Determinare, se esiste, un cambio di coordinate (proiettivita) di P3 (R) secondo cui le coordinate
di A, B, C diventino rispettivamente [1 : 0 : 0 : 0], [0 : 1 : 0 : 0], [0 : 0 : 1 : 0].

(8) Si scrivano le equazioni in E2 delle seguenti coniche, se esistono (se non esistono, dimostrarlo):

(a) Circonferenza (con centro in un punto opportuno) passante per i punti (1, 0), (1, 1), (1, 0),
(2, 1).

(b) Parabola (del tipo y = ax2 + bx + c) passante per i punti (1, 0), (1, 1), (1, 0), (2, 1).

(c) Ellisse (non necessariamente in forma canonica) passante per i punti (1, 0), (1, 1), (1, 0), (2, 1).

(d) Iperbole (non necessariamente in forma canonica) passante per i punti (1, 0), (1, 1), (1, 0),
(2, 0).
Geometria e Topologia I, 11 Ottobre 2005 (U2-05, 9:3011:30) 1/2

Cognome: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Nome: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Matricola: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

(Dare una dimostrazione esauriente di tutte le risposte.)

(1) Consideriamo il seguente sottoinsieme di R2 (munito della topologia euclidea):

X = {(x, y) R2 : xy 6 Z}.

(a) E aperto? E chiuso?

(b) Consideriamo la circonferenza C di raggio 1 e centro (0, 0) di equazione x2 + y 2 = 1.


Lintersezione C X e aperta nella topologia di C? E chiusa? E nella topologia di R2 ?

(c) X e C X sono connessi? Se no, quante sono le componenti connesse?

(d) Discutere della compattezza di X e C X.

(2) Sia in E3 (spazio euclideo di dimensione 3) dato il sistema di riferimento cartesiano orto-
gonale di coordinate (x, y, z). Sia il piano di E3 passante per il punto (0, 1, 2) e ortogonale
al vettore (1, 2, 0).
(a) Calcolare la distanza di dallorigine.

(b) Determinare tutte le rette contenute in ortogonali al vettore (0, 1, 2).

(c) Qual e lequazione della proiezione sul piano xy della circonferenza di raggio 1 e centro
(0, 1, 2) contenuta in ?

(3) Quali delle seguenti affermazioni sono vere per ogni A, B e C sottoinsiemi di un insieme
dato?
(a) A B = A A B ;

(b) A B = B A B;

(c) A (B C) = (A B) C;

(d) A (B C) = (A B) C.

(4) Determinare quali delle seguenti sono topologie per linsieme {1, 2, 3}.
Geometria e Topologia I, 11 Ottobre 2005 (U2-05, 9:3011:30) 2/2

(a) {{}, {2}, {1, 2}, {2, 3}, {1, 2, 3}};


(b) {{2}, {1, 2}, {2, 3}, {1, 2, 3}};
(c) {{}, {1}, {1, 2, 3}};
(d) {{}, {1, 2, 3}};
(e) {{2}, {1, 2, 3}};
(f ) {{}, {2}, {1, 2}, {2, 3}}.

(5) Siano A, B e C tre punti non collineari nel piano affine A2 (R). Dimostrare che i punti

medi di AC e AB sono gli estremi di un vettore parallelo al vettore BC.

(6) Nello spazio affine A3 (R) (con coordinate x, y, z) si consideri il piano di equazione
x + y = 0. Sia r la riflessione r : A3 (R) A3 (R) parallela a (0, 0, 1) che fissa . Determinare
(a) Limmagine del punto (0, 0, 1) secondo r.
(b) Linsieme dei punti fissati da r (cioe i punti p tali che r(p) = p).
(c) Linsieme dei punti p tali che r(p) = p.
(d) Linsieme dei punti p tali che r(r(p)) = p.

(7) Per quale valore del parametro reale t i tre punti di A3 (R) sono allineati?

1 0 1
sin t , cos t , 1
1 sin t cos t
Per tali valori di t determinare lequazione (cartesiana e parametrica) della retta per i tre
punti. Passa per lorigine?

(8) Sia an la successione di numeri razionali (n 1) definita come segue:


p
an = se n = 2p q con q dispari diverso da 0 .
q
Se n e dispari risulta quindi an = 0 (dato che lunico modo di scrivere un numero dispari nella
forma 2p q e con p = 0). Quali sono i suoi punti di accumulazione?
Geometria e Topologia I - 11 sep 2008 (14:30 U7-21) 1/2

Cognome: . . . . . . . . . . . . . . . . Nome: . . . . . . . . . . . . . . . . Matricola: . . . . . . . . . . . . . . . .

(Dare una dimostrazione esauriente di tutte le risposte.)

(1) Si determinino i punti di accumulazione dei seguenti sottoinsiemi di C (nella


topologia della metrica euclidea di C), e determinarne la chiusura (in C). Quali
sono compatti? Quali sono chiusi?
(a) Z1 = {z C : z 2008 + 1 = 0};
(b) Z2 = {z C : z = |z|2 };
(c) Z3 = {z C : (z 2 + zz )z 2 Z};
(d) Z4 = {(p + iq)n : p, q Z, n N};
(e) Z5 = {ep+iq : p Z, q Z}.

(2) Sia G il gruppo delle isometrie della retta R, e X linsieme di tutti i segmenti
chiusi [a, b] R con a < b. Si faccia agire G su X nel modo naturale.
(a) Descrivere le orbite dellazione.
(b) Determinare lo stabilizzatore di un generico elemento di X.
(c) Lazione e transitiva?
(d) Lazione e fedele?
(e) Si trovi una metrica su X in modo tale che le due funzioni

min, max : X R,

definite da min([a, b]) = a e max([a, b]) = b per ogni elemento [a, b] di X,


siano continue nella topologia metrica.
(f ) Si dia a X la topologia del punto precedente. Lo spazio quoziente X/G
risulta compatto?

(3) Sia f : X Y una funzione continua tra spazi topologici. Delle seguenti
affermazioni, si dimostrino quelle vere e si dimostri che non lo sono quelle che non
sono vere.
(a) Per ogni chiuso C Y la controimmagine f 1 C X e un chiuso;
(b) Per ogni chiuso C Y la controimmagine f 1 C X e un aperto;
(c) Per ogni aperto A Y la controimmagine f 1 A X e un chiuso;
(d) Per ogni sottoinsieme S X si ha f (S) f (S);
(e) Per ogni sottoinsieme S X si ha f (S) = f (S);
(f ) Per ogni sottoinsieme S X si ha f (S) f (S).
Geometria e Topologia I - 11 sep 2008 (14:30 U7-21) 2/2

(4) Siano A = (1, 1, 0), B = (1, 1, 0), C = (1, 1, 0) e D = (1, 1, 0) quattro


punti dello spazio euclideo E3 .
(a) I quattro punti sono indipendenti (dal punto di vista affine)?
(b) Sia G il gruppo di tutte le isometrie di E3 che mandano linsieme dei 4 punti
{A, B, C, D} in se. Calcolare lordine di G.
(c) In generale, e vero che preso un insieme X di n punti in E3 allora il gruppo
di tutte le isometrie che manda X in se e finito?
(d) Descrivere linsieme N N, formato da tutti gli interi n N per cui esiste
un insieme X di n punti di E3 tale che il gruppo di isometrie di E3 che manda
X in se non e finito.
(e) Descrivere linsieme M N, formato da tutti gli interi n N per cui, per
ogni insieme X di n punti di E3 , il gruppo di isometrie di E3 che manda X
in se non e finito.

(5) Sia X = P1 (R) la retta proiettiva reale e G il gruppo delle proiettivita di X.


(a) Lazione di G su X e transitiva?
(b) Determinare lo stabilizzatore di un punto generico di X.
(c) Si consideri linsieme Y formato dalle coppie di punti (a, b), con a 6= b punti
di X. Lazione naturale di G su Y e transitiva?
(d) Determinare lo stabilizzatore di un punto generico di Y .
(e) Si dia una stima del minimo numero intero n per cui la seguente affermazione
e vera: Lazione di G sullinsieme delle n-uple di punti distinti di X non e
transitiva. E vero che per n 4 laffermazione e falsa?

(6) Si consideri in E2 la circonferenza di equazione x2 + y 2 = 1. Sia G il gruppo


di tutte le affinita che mandano in se.
(a) Mostrare che ogni elemento di G manda una retta tangente a in una retta
tangente a .
(b) Mostrare che ogni elemento di G manda coppie di punti antipodali di (cioe
simmetrici rispetto allorigine) in coppie di punti antipodali di (quando due
rette tangenti a sono parallele?).
(c) Dedurre che ogni elemento di G manda il centro di in se.
(d) Quali elementi di G sono isometrie?
(e) Dimostrare che ogni g G manda linterno di in se, e lesterno di in se.
Geometria e Topologia I - 12 luglio 2007 (U1-09, 10:3012:30) 1/2

Cognome: . . . . . . . . . . . . . . . . Nome: . . . . . . . . . . . . . . . . Matricola: . . . . . . . . . . . . . . . .

(Dare una dimostrazione rigorosa, dettagliata, chiara ed esauriente di tutte le


risposte.)

3n p
(1) Siano X = { k
: n, k Z}, e Y = { : p, q Z, q 6= 0, p 1 mod q}
2 q
sottospazi di R, con la metrica euclidea.
(a) Quali sono i punti di accumulazione di X e Y ?
(b) Determinare le chiusure X e Y in R.
(c) Si calcoli X Y e X Y .
(d) X e Y sono compatti?
(e) X e Y sono connessi?

(2) Si consideri linsieme X R2 definito da

X = {(x, y) : x2 + 2y 2 Z}.

(a) X e compatto?
(b) X e connesso?
(c) Si consideri la funzione
G X R2
definita da
(k, (x, y)) 7 (2k x, 2k y),
dove G = Z. Mostrare che induce una azione di G su X.
(d) Lo spazio quoziente X/G e connesso?

(3) Sia G = Z il gruppo additivo degli interi. Sia

: G R2 R 2

la funzione definita da (k, (x, y)) = (y + 1, x + 1).


(a) Mostrare che da una azione di G su R2 .
(b) Lazione e fedele? E transitiva?
(c) Quali sono le orbite di G in R2 ?
(d) Si determinino i sottospazi affini di R2 invarianti rispetto allazione.
(e) Si determinino i sottospazi affini di R2 fissati da tutti gli elementi di G.
Geometria e Topologia I - 12 luglio 2007 (U1-09, 10:3012:30) 2/2

(4) Sia X = O(2) lo spazio di tutte le matrici 2 2 ortogonali, cioe tali che
At A = AAt = I. La metrica e quella euclidea, cioe quella data dalla norma
|A|2 = a211 + a212 + a221 + a222 .
(a) Mostrare che X e compatto.
(b) Determinare se X e connesso o no.
(c) Sia An , con n N, la successione di matrici
 
cos(n/5) (1)n sin(n/5)
An = .
sin(n/5) (1)n cos(n/5)

Mostrare che An X e che non converge.


(d) Determinare una sottosuccessione convergente.

(5) Sia E3 lo spazio euclideo.

(a) Calcolare la distanza tra il punto A = (0, 2, 2) di E3 e il piano passante


per (1, 0, 0) e ortogonale al vettore (1, 1, 1).

(b) Determinare il punto A0 , immagine riflessa di A rispetto al piano .

(c) Scrivere lequazione della riflessione attorno al piano .

(d) Scrivere lequazione della riflessione attorno al piano passante per lorigine e
parallelo a .

(e) Determinare il gruppo generato dalle due riflessioni scritte poco sopra.

(6) Sia A = P2 (R) il piano proiettivo reale con coordinate proiettive omogenee
[u : x : y] e retta impropria di equazione u = 0. Siano A = [1 : 1 : 1], B = [1 : 1 :
1], C = [0 : 1 : 0], D = [1 : 1 : 0], E = [0 : 1 : 1] e F = [0 : 0 : 1].

(a) Si scrivano le equazioni (omogenee, parametriche o no) delle rette per AF ,


CD e BE.

(b) Si scrivano le rette AB, BC e CD nelle coordinate affini (x, y) della carta
affine u 6= 0.

(c) Si determinino tutte le coniche proiettive (polinomi omogenei di secondo


grado) che si passano per i quattro punti A, B, E e F .
Geometria e Topologia I, 13 Dicembre 2005 (U1-12, 10:3012:30) 1/2

Cognome: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Nome: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Matricola: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

(Dare una dimostrazione esauriente di tutte le risposte.)

(1) Determinare quali delle seguenti proposizioni sono vere per ogni A, B, C e D sottoinsiemi
di un certo insieme X.
(a) A (B C) = (A B) C.
(b) A (B C) (B D) = (A B) (C D).
(c) A B D = B B A B.
(d) A, B C = X r (A B) = (X r A) (X r B).

(2) Sia C : 2N 2N loperatore definito nel modo seguente:


A N = CA = {x N : esistek Atale chexdividek},
ricordando che x divide k se e solo se esiste un intero y tale che k = xy. Quali delle seguenti
sono vere?
(a) Per ogni A, B N, CA CB = C(A B).
(b) C(CA) = CA.
(c) A CA.
(d) C = .
La famiglia di tutti i sottoinsiemi A N con la proprieta che CA = A e una famiglia di chiusi
per una topologia?

(3) Dimostrare che Q R (il campo dei numeri razionali) ha interno vuoto e chiusura uguale
a R (rispetto alla topologia indotta dalla metrica Euclidea). E vero che anche il complementare
R r Q ha interno vuoto e chiusura R?

(4) Sia X R2 linsieme definito da


X = {(x, y) R2 : y 2 = x3 x}.
Quali delle seguenti e vera?
Geometria e Topologia I, 13 Dicembre 2005 (U1-12, 10:3012:30) 2/2

(a) X e un chiuso di R2 .
(b) X e connesso.
(c) La parte X {(x, y) R2 : x 0} e compatta.
(d) Linterno di X in R2 e vuoto.

(5) Sia S SO(3) la matrice


0 1 0
S = 1 0 0
0 0 1
e G SO(3) il gruppo da S generato. Lazione di G su R3 (moltiplicazione da sinistra) induce
unazione di G sulla sfera di raggio 1:
S 2 = {(x, y, z) : x2 + y 2 + z 2 = 1}.
(a) Quali sono i gruppi di isotropia dei punti di S 2 ?
(b) Qual e lo spazio fissato dagli elementi di G?
(c) Che cosa e lo spazio quoziente? E connesso? E compatto?
(d) Lazione e transitiva su S 2 ? E fedele?

(6) Si considerino i punti (1, 1, 1), (1, 1, 1), (1, 1, 1) e (1, 1, 1) R3 (visto come
spazio Euclideo).
(a) Dimostrare che i quattro punti sono vertici di un tetraedro regolare.
(b) Calcolare le aree delle facce.
(c) Calcolare gli angoli tra le facce e tra le normali alle facce.
(d) Calcolare la lunghezza degli spigoli.

(7) Sia C il cubo in R3 di vertici (1, 1, 1). Si determini limmagine di C proiettata


(mediante una proiezione prospettica) dal punto (2, 2, 2) sul piano xy.

(8) Siano r la retta di P4 (C) passante per i due punti [0 : 0 : 1 : 1] e [1 : 1 : 0 : 0] e s la retta


passante per i due punti [1 : 0 : 1 : 0] e [0 : 1 : 0 : 1]. Determinare il luogo geometrico definito
dallunione di tutte le rette secanti sia r che s. E una sottovarieta lineare proiettiva?
Geometria e Topologia I - 13 lug 2006 (U2-05, 9:3011:30) 1/2

Cognome: . . . . . . . . . . . . . . . . Nome: . . . . . . . . . . . . . . . . Matricola: . . . . . . . . . . . . . . . .

(Dare una dimostrazione esauriente di tutte le risposte.)

(1) Sia dato un numero razionale x0 > 0; si consideri in Q (con la metrica euclidea)
la successione definita ricorsivamente da

x0 se n = 0
xn = xn1 4
+ 2 se n > 0,
2 xn1
per n intero.
(a) La successione {xn } e di Cauchy per ogni scelta di x0 ?
(b) Determinare per quali x0 la successione ha un limite in R.
(c) Determinare il limite della successione, al variare di x0 Q.
(d) Discutere della convergenza di {xn } nel caso xn negativo.

(2) Sia (0, 1) = {t R : 0 < t < 1} lintervallo unitario aperto, [0, 1] = {t R :


0 t 1} lintervallo chiuso, e f : [0, 1] (0, 1) una funzione continua. Quale
delle seguenti affermazioni puo essere vera, e vera, e falsa o puo essere falsa?
(a) f e suriettiva.
(b) f e iniettiva.
(c) f e biunivoca.
(d) il grafico di f (definito da X = {(x, y) [0, 1] (0, 1) : y = f (x)}) e
omeomorfo a [0, 1] ed e un chiuso di [0, 1] (0, 1).
(e) il grafico di f (definito come sopra) e omeomorfo a (0, 1).
(f ) il grafico di f e un chiuso di [0, 1] (0, 1).
(g) il grafico di f e compatto e connesso.

(3) Sia G il gruppo (sottogruppo di SO(2)) generato da tutte le rotazioni di angolo


2p/q, con p e q interi. G agisce sul piano euclideo in modo standard.
Geometria e Topologia I - 13 lug 2006 (U2-05, 9:3011:30) 2/2

(a) Qual e lorbita del punto A = (1, 0) R2 ?

(b) Lo spazio quoziente R2 /G, munito della topologia quoziente, e connesso?

(c) Lo spazio quoziente R2 /G, munito della topologia quoziente, e compatto?

(d) G e un sottogruppo di SO(2): e un sottoinsieme chiuso, nella topologia


di SO(2)?

(4) Si considerino in A4 (Q) i punti A1 = (1, 2, 3, 4), A2 = (4, 1, 2, 3), A3 =


(3, 4, 1, 2), A4 = (2, 3, 4, 1).

(a) Sono indipendenti dal punto di vista affine? E come vettori di Q4 .

(b) Si determini il piu piccolo sottospazio affine che passa per Ai , i = 1 . . . 4.

(c) Si consideri la chiusura proiettiva di A4 (Q) in P4 (Q). Si determinino le


coordinate omogenee dei punti Ai in una carta affine. Sono indipendenti dal
punto di vista proiettivo?

(d) I tre punti A1 , A2 , e A3 generano un piano proiettivo di P4 (Q), a coeffi-


cienti razionali?

(5) Si consideri linsieme X di tutte le rette. in A3 (R) (spazio affine di dimensione


3, con riferimento euclideo standard).

(a) X e uno spazio metrico, rispetto alla nozione di distanza tra due rette?

(b) Il gruppo delle trasformazioni affini di A3 (R) agisce su X (dato che una
trasformazione affine manda rette in rette): agisce in modo fedele?

(c) Agisce in modo transitivo?

(d) Qual e lo stabilizzatore di una retta?

(e) Si calcoli X/G.


Geometria e Topologia I, 14 Luglio 2005 (U1-4, 9:0011:00) 1/2

Cognome: . . . . . . . . . . . . . . . . Nome: . . . . . . . . . . . . . . . . Matricola: . . . . . . . . . . . . . . . .

(Dare una dimostrazione esauriente di tutte le risposte.)

(1) Si consideri il sottoinsieme di R definito da


 
p 100
X = x R : x = , p, q Z, |pq| 10 .
q

Determinare quali delle seguenti affermazioni e vera (nella topologia euclidea di


R):

(a) X e chiuso;

(b) X e aperto;

(c) X e compatto.

(2) Si consideri nel piano euclideo E2 (con la topologia metrica) il sottoinsieme

X = {(x, y) E2 : x2 y 2 1}.

Determinare quali delle seguenti affermazioni e vera:

(a) X e chiuso;

(b) X e aperto;

(c) X e compatto;

(d) X e connesso.

(3) Determinare i punti di accumulazione in R del sottoinsieme di Q definito da


p
{ : p, q Z}.
10q

E vero o no la seguente uguaglianza?


p p
{ q
: p, q Z} = { : p, q Z}
10 100q
Geometria e Topologia I, 14 Luglio 2005 (U1-4, 9:0011:00) 2/2

(4) Si consideri linsieme X di tutte le rette del piano affine A2 (R). Per ogni punto
p A2 (R) sia Bp X linsieme di tutte le rette che passano per p. La famiglia
di sottoinsiemi composta da tutti gli elementi di X e dai Bp e una base per una
topologia? Se s, qual e la topologia generata?

(5) Si consideri la conica di A2 (R) di equazione x2 y 2 = 1. Determinare i


(due) punti allinfinito di , e le (due) rette che intersecano soltanto allinfinito.

(6) Sia come nellesercizio precedente e P2 (R) la sua chiusura proiettiva.

(a) Si dimostri che ogni retta (proiettiva) r passante per il punto [x : y : u] =


[1 : 0 : 1] lintersezione r consiste di almeno un punto ed al piu due punti,
e [1 : 0 : 1] r .

(b) Determinare esplicitamente una funzione

f : P1 (R) P2 (R)

tale che f ([t0 : t1 ]) P2 (R) e contenuto nellintersezione della retta passante


per i due punti
[1 : 0 : 1] e [t0 : t1 : 0]
con la conica . E possibile trovare una tale f iniettiva?

(7) Nello spazio proiettivo di dimensione 3 reale P3 (R) si consideri linsieme X


di tutte le rette passanti per un punto fissato A. Si dimostri che linsieme X e
(in corrispondenza biunivoca con) uno spazio proiettivo (reale) di dimensione 2:
determinare una biiezione tra X e un iperpiano di P3 (R) che non contiene A.

(8) Nel piano euclideo E2 = R2 (con la topologia euclidea) si consideri la circon-


ferenza C di equazione
(x 2)2 + (y 2)2 = 1
e la retta r di equazione
x + y = 1.
Si determini la distanza d(C, r) di C da r, dimostrando (o assumendo) che

d(C, r) = inf{|p q| : p C, q r}.


Geometria e Topologia I, 14 Luglio 2005 (U1-4, 9:0011:00) 1/8

Soluzioni
(1) Si consideri il sottoinsieme di R definito da
 
p 100
X = x R : x = , p, q Z, |pq| 10 .
q
Determinare quali delle seguenti affermazioni e vera (nella topologia euclidea di
R):
(a) X e chiuso;
(b) X e aperto;
(c) X e compatto.

Soluzione: Linsieme X consiste di tutti i numeri reali che si possono scrivere


come quoziente di due interi il cui modulo del prodotto non supera 10100 (e quindi
ha al piu 100 cifre). Siano p e q due interi positivi (e quindi p 1, q 1). Se
100
pq 10100 , allora q 10p 10100 , dato che p 1. Lo stesso vale per q. Ne
segue che ci sono un numero finito di coppie (p, q), con p 1, q 1 e tali che
pq 10100 e quindi solo un insieme finito di numeri (che chiamiamo X>0 che si
possono scrivere come x = f racpq, con p 1 e q 1. Ora, se p = 0 ci sono
infiniti q tali che |pq| 10100 , ma tutti danno luogo allo stesso elemento 0 X.
Invece, non puo essere q = 0. Da cio si deduce che X puo essere quindi scritto
come lunione di tre insiemi finiti: linsieme X>0 definito sopra, linsieme {0} e
X<0 = X>0 , cioe linsieme degli opposti di tutti gli elementi di X<0 . Quindi X
e finito.
Ogni punto di R e chiuso; ogni unione finita di chiusi e chiusa; dunque ogni
insieme finito di R e chiuso. Pertanto X e chiuso.
Dato che R e connesso, non puo contenere sottoinsiemi sia chiusi che aperti
diversi da e R, quindi X non e aperto.
X e anche compatto: da ogni ricoprimento mediante aperti di X si puo estrarre
un sottoricoprimento finito come segue. Se {Ui }iJ e la famiglia di aperti del
ricoprimento, allora [
X Ui .
iJ
Per ogni x X, esiste quindi almeno un i(x) J tale che x Ui(x) (non e
necessariamente unico). Fatta la scelta per i(x), si ottiene facilmente che
[
X Ui(x) ,
xX

e quindi esiste un sottoricoprimento finito di X, dato che X e finito. ///


Geometria e Topologia I, 14 Luglio 2005 (U1-4, 9:0011:00) 2/8

(2) Si consideri nel piano euclideo E2 (con la topologia metrica) il sottoinsieme

X = {(x, y) E2 : x2 y 2 1}.

Determinare quali delle seguenti affermazioni e vera:


(a) X e chiuso;
(b) X e aperto;
(c) X e compatto;
(d) X e connesso.

Soluzione: Osserviamo che la funzione f : E2 R definita da f (x, y) = x2 y 2 e


una funzione continua. Ma allora la controimmagine di un chiuso di R e un chiuso
di E2 , e la controimmagine di un aperto di R e un aperto di E2 . La controimmagine
dellintervallo (, 1] (che e un chiuso di R) e uguale a

f 1 ((, 1]) = {(x, y) E2 : f (x) (, 1]} = X,

e quindi X e chiuso.
X non e aperto: consideriamo per esempio il punto di coordinate (1, 0). Ogni
suo intorno circolare contiene punti del tipo (1 + , 0) e (1 , 0), con  > 0 piccolo
a piacere. Ma (1 + )2 1 accade solo per  = 0, e quindi (1, 0) non e interno a X.
Per il teorema di Heine-Borel, X e compatto se e solo se e chiuso e limitato.
Dato che e chiuso, e compatto se e solo se e limitato. Non e limitato: per ogni
R R il punto di coordinate (0, R) appartiene a X, dato che per ogni R accade
che R2 1. Quindi non e compatto.
Per mostrare che e connesso, basta osservare che e connesso per archi: osser-
viamo che dal punto O = (0, 0) si puo raggiungere un qualsiasi punto (x0 , y0 ) di X
mediante un cammino rettilineo. Infatti, se x20 y02 1, allora per ogni t [0, 1]
si ha
(tx0 )2 (ty0 )2 = t2 (x20 y02 ) t2 1
, e quindi il punto (t) = (tx0 , ty0 ) sta in X. Quindi (t) definisce un cammino
continuo che parte da (0, 0) (per t = 0) e arriva a (x0 , y0 ) (per t = 1), e X e
connesso per archi.
///

(3) Determinare i punti di accumulazione in R del sottoinsieme di Q definito da


p
{ : p, q Z}.
10q
Geometria e Topologia I, 14 Luglio 2005 (U1-4, 9:0011:00) 3/8

E vera o no la seguente uguaglianza?


p p
{ q
: p, q Z} = { : p, q Z}
10 100q

p
Soluzione: Sia X = { q : p, q Z} il sottoinsieme di Q in questione. Si tratta
10
di tutti i numeri razionali che hanno rappresentazione decimale con un numero
finito di cifre (anche dopo la virgola).
Prima di procedere, osserviamo che non tutti i numeri razionali si possono
scrivere in forma decimale con un numero finito di cifre: 13 e tutte le frazioni con
gruppi di cifre periodiche non possono. Ma per ogni numero reale x (razionale
o no) esiste una successione di numeri decimali canonica (con numero di cifre
crescente) che converge a x: quella che si ottiene troncando alla q-esima cifra la
parte decimale. Ciascuno dei termini della successione e un elemento di X, per cui
ogni numero reale e limite di una successione di elementi di X; segue che la chiusura
di X e uguale a R. Ora, i punti di R r X sono sicuramente di accumulazione.
Rimane da vedere quali punti di X sono di accumulazione o, equivalentemente,
quali punti di X sono isolati. Se esistesse un punto x0 X isolato (cioe tale che
esiste  > 0 per cui nellintervallo (x0 , x0 + ) non ci sono altri elementi di
X allinfuori di X), allora per un certo  > 0 dovrebbe essere che nessun numero
dellintervallo  p p 
, +
10q 10q
e di X. Ma la somma di due frazioni in X e ancora in X (perche?), e quindi basta
1
prendere un l intero abbastanza grande per cui <  ed ottenere lelemento
10l
p 1
q
+ l di X che verifica le disuguaglianze
10 10
p p 1 p
q
< q + l < q + .
10 10 10 10
Dunque tutti i numeri reali sono di accumulazione per X.
Ora, consideriamo i due insiemi
p
X={ : p, q Z}
10q
e
p
Y ={ : p, q Z}.
100q
Dato che 102 = 100, ogni elemento di Y si puo scrivere come
p p
q
= 2q ,
100 10
Geometria e Topologia I, 14 Luglio 2005 (U1-4, 9:0011:00) 4/8

e quindi Y X. Ma, viceversa, ogni elemento di X si puo scrivere come


p p 10q 10q p
= = ,
10q 10q 10q 100q
e quindi X Y . Segue che X = Y . ///

(4) Si consideri linsieme X di tutte le rette del piano affine A2 (R). Per ogni punto
p A2 (R) sia Bp X linsieme di tutte le rette che passano per p. La famiglia
di sottoinsiemi composta da tutti gli elementi di X e dai Bp e una base per una
topologia? Se s, qual e la topologia generata?

Soluzione: Ricordiamo che una famiglia di sottoinsiemi B 2X di un insieme X


si dice base se le seguenti proprieta sono soddisfatte:
(a) per ogni x X esiste almeno
S un elemento della base B B che contiene x
(equivalentemente, X = BB B).

(b) Se B1 , B2 B e x B1 B2 , allora esiste Bx B tale che x B B1 B2


(equivalentemente, B1 B2 e unione di elementi della base).
Per definizione tutti i punti (visti come insiemi di un elemento solo sono rette
affini, conunque) di X sono elementi della base, per cui sicuramente la prima delle
due condizioni e soddisfatta.
Per quanto riguarda la seconda, siano B1 , B2 B e x B1 B2 . Se B1 e B2
sono entrambi punti di X (cioe rette di A2 ), allora esiste x nellintersezione se e solo
se i punti coincidono, e quindi e verificata. Se B1 e un punto di X (cioe una retta) e
B2 e un fascio di rette (per un certo punto p di A2 (R)), allora lintersezione e vuota,
e non ce niente da verificare, se la retta non e del fascio; altrimenti lintersezione
e B1 stesso ed anche in questo caso la condizione e soddisfatta.
In ultimo, se B1 e B2 sono fasci di rette per i punti p1 e p2 , allora se p1 = p2 la
condizione e verificata, dato che B1 = B2 . Altrimenti B1 B2 e linsieme di tutte
le rette che passano sia per p che per q. Questo e un insieme con un solo elemento,
e per definizione e della base.
Linsieme B e quindi una base di intorni per X. Dato che tutti i punti di X
sono elementi della base, in particolare sono aperti: uno spazio topologico i cui
punti sono aperti ha necessariamente la topologia discreta.
///

(5) Si consideri la conica di A2 (R) di equazione x2 y 2 = 1. Determinare i


(due) punti allinfinito di , e le (due) rette che intersecano soltanto allinfinito.
Geometria e Topologia I, 14 Luglio 2005 (U1-4, 9:0011:00) 5/8

Soluzione: Siano [x : y : u] coordinate omogenee per P2 (R). Rendiamo omogenea


lequazione della conica e otteniamo

x2 y 2 = u2 .

I punti allinfinito sono le soluzioni del sistema


(
x 2 y 2 = u2
u = 0,

che sono i punti [1 : 1 : 0] e [1 : 1 : 0]. Una retta proiettiva interseca solo


allinfinito se e solo se lunica intersezione con e uno dei due punti appena trovati
(oppure se la retta e la retta allinfinito, ma questa e implicitamente esclusa). Dati
due parametri e reali la retta proiettiva di equazione

x = y + u

ha una sola intersezione con allinfinito se lequazione omogenea di secondo grado

(y + u)2 y 2 = u2

ha discriminante nullo, cioe se il polinomio (ottenuto deomogeneizzando lequazio-


ne)
( + u)2 1 = u2
ha uguale a zero. Lequazione si puo scrivere come

( 2 1)2 u2 + 2u + 2 1 = 0,

e quindi
= 42 2 4( 2 1)2 (2 1).
La retta deve passare per uno dei due punti [1 : 1 : 0] e [1 : 1 : 0], e quindi
2 = 1. Segue che
= 4 2 ,
che si annulla solo se = 0. Le due rette quindi hanno equazioni

x y = 0.

///

(6) Sia come nellesercizio precedente e P2 (R) la sua chiusura proiettiva.


Geometria e Topologia I, 14 Luglio 2005 (U1-4, 9:0011:00) 6/8

(a) Si dimostri che ogni retta (proiettiva) r passante per il punto [x : y : u] =


[1 : 0 : 1] lintersezione r consiste di almeno un punto ed al piu due punti,
e [1 : 0 : 1] r .

(b) Determinare esplicitamente una funzione

f : P1 (R) P2 (R)

tale che f ([t0 : t1 ]) P2 (R) e contenuto nellintersezione della retta passante


per i due punti
[1 : 0 : 1] e [t0 : t1 : 0]
con la conica . E possibile trovare una tale f iniettiva?

Soluzione: Osserviamo che passa per [1 : 0 : 1], dato che 12 0 = 12 , e quindi


ogni retta r che passa per [1 : 0 : 1] interseca almeno in un punto. Quindi,
lintersezione r consiste di almeno un punto e [1 : 0 : 1] r . Non rimane
che mostrare che lintersezione ha al piu due punti. La generica retta per [1 : 0 : 1]
ha equazione
x + y u = 0.
Se = 0, lequazione e y = 0 ed e chiaro che tale retta incontra in due punti.
Altrimenti, dividendo per e ponendo b = /, possiamo scrivere lequazione
come
x + by u = 0.
Elminiando u tra le due equazioni (della retta e della conica) si ottiene lequazione
di secondo grado omogenea in x e y

x2 y 2 = (x + by)2 ,

che si puo riscrivere come

y((1 + b2 )y + 2bx) = 0.

Le due soluzioni (in coordinate omogenee) sono quindi

[1 : 0 : 1]

e
[1 + b2 : 2b : 1 b2 ].
Nei parametri e di cui sopra si puo anche scrivere

[1 + b2 : 2b : 1 b2 ] = [2 + 2 : 2 : 2 2 ].
Geometria e Topologia I, 14 Luglio 2005 (U1-4, 9:0011:00) 7/8

Questo conclude la prima parte, mostrando che non ci possono essere piu di due
intersezioni.
Per la seconda parte dellesercizio, osserviamo che la retta di equazione
x + y u = 0.
passa per [1 : 0 : 1] e interseca la retta allinfinito nel punto
[ : : 0].
La funzione f si puo quindi definire ponendo
= t0 , = t1 ,
cioe
f ([t0 : t1 ]) = [t21 + t20 : 2t0 t1 : t21 t20 ].
Per vedere che e iniettiva, supponiamo per assurdo che non lo sia, e quindi esi-
stano due rette distinte passanti per [1 : 0 : 1] che intersecano non allinfinito
nello stesso punto. Ma allora le due rette passano per i medesimi due punti e
quindi coincidono: anche i due punti allinfinito delle due rette coincidono (in que-
sto momento stiamo pensando a [t0 : t1 ] come coordinate omogenee della retta
allinfinito).
(Questa appena trovata e una parametrizzazione razionale della conica x2 y 2 =
u2 . Se si prendono degli interi t0 e t1 si possono trovare facilmente tutte le terne
pitagoriche, cioe le terne di interi tali che a2 + b2 = c2 .) ///

(7) Nello spazio proiettivo di dimensione 3 reale P3 (R) si consideri linsieme X


di tutte le rette passanti per un punto fissato A. Si dimostri che linsieme X e
(in corrispondenza biunivoca con) uno spazio proiettivo (reale) di dimensione 2:
determinare una biiezione tra X e un iperpiano di P3 (R) che non contiene A.

Soluzione: Dal momento che un iperpiano di P3 (R) e uno spazio proiettivo di


dimensione 2, basta determinare la biiezione tra X e un iperpiano non contenente
A. Sia r X una retta per X. Questa ha uno e un solo punto di intersezione
con . Infatti, se ne avesse due lintera retta dovrebbe essere contenuta in , ma
questo e assurdo dato che A 6 . Questo definisce una funzione f : X .
La funzione f e iniettiva: se due rette r1 e r2 passanti per A intersecano
nel medesimo punto, allora (dato che la retta per due punti e unica) le due rette
coincidono. Se invece x e un qualsiasi punto di , allora esiste (unica) la retta
per x e A, e quindi esiste un elemento di X che viene mandato da f in x: f e
suriettiva.
///
Geometria e Topologia I, 14 Luglio 2005 (U1-4, 9:0011:00) 8/8

(8) Nel piano euclideo E2 = R2 (con la topologia euclidea) si consideri la circon-


ferenza C di equazione
(x 2)2 + (y 2)2 = 1
e la retta r di equazione
x + y = 1.
Si determini la distanza d(C, r) di C da r, dimostrando (o assumendo) che

d(C, r) = inf{|p q| : p C, q r}.

Soluzione: Siano pm C e qm r i punti che realizzano il minimo. Fissato pm ,


quindi qm e il punto di minima distanza da pm e quindi il vettore qm pm e ortogo-
nale alla retta r. Ogni altro punto della retta ha distanza maggiore strettamente.
Ancora, fissato qm sulla retta, il punto pm sulla circonferenza deve appartenere
alla retta passante per il centro della circonferenza e qm ed ogni altro punto ha
distanza strettamente maggiore. Quindi, bisogna trovare la retta per il centro del-
la circonferenza ortogonale a r: essa e la bisettrice
del primo
quadrante. I due
punti sono quindi q m = (1/2, 1/2) e p m = (2 2/2, 2 2/2) e la loro distanza
q
11/2 3 2 = 32 2 1. ///
Geometria e Topologia I - 15 feb 2007 (10:3012:30, aula U1-14) 1/2

Cognome: . . . . . . . . . . . . . . . . Nome: . . . . . . . . . . . . . . . . Matricola: . . . . . . . . . . . . . . . .

(Dare una dimostrazione esauriente di tutte le risposte.)

(1) Sia X il sottoinsieme di R definito da


 
hk
X= xR:x= 2 , h, k Z, (h, k) 6= (0, 0) .
h + k2

(a) X e chiuso in R? X e aperto in R?

(b) X e compatto?

(c) X e connesso?

(2) Sia X uno spazio topologico compatto e I lintervallo [0, 1] R. Sia =


{(x, f (x)) : x X} il grafico di una funzione f : X I.

(a) Dimostrare che se f e continua allora e chiuso in X I.

(b) Dimostrare che e omeomorfo a X.

(c) Dimostrare che se e chiuso in X I allora f e continua.

(3) Sia RP2 il piano proiettivo reale (di dimensione 2), con la topologia standard.

(a) E connesso?

(b) E compatto?

(c) Sia A RP2 un punto di RP2 . Lo spazio RP2 \ {A} e ancora connesso?
E compatto?

(d) Sia l RP2 una retta proiettiva. Lo spazio RP2 \ l e ancora connesso? E
compatto?
Geometria e Topologia I - 15 feb 2007 (10:3012:30, aula U1-14) 2/2

(4) Sia GL(2, C) C4 lo spazio di tutte le matrici invertibili 2 2 a coefficienti


complessi con la topologia metrica (di C4 ). Sia GL(2, R) R4 lo spazio di tutte
le matrici invertibili 2 2 a coefficienti reali con la topologia metrica (di R4 ).

(a) Dimostrare che GL(2, R) non e connesso.

(b) Determinare, nel caso reale e complesso, le seguenti proprieta dellinsieme


di tutte le matrici 2 2 non invertibili:

e un chiuso di R4 /C4 ?
e compatto?

(c) Provare a dimostrare che GL(2, C) e connesso.

(5) Siano A, B e C tre vertici di un triangolo. Siano a, b e c tre vettori applicati



rispettivamente in C, A e B, con la direzione (rispettivamente) di BC, CA e AB
e lunghezza uguale tra di loro.

(a) Dimostrare che i punti A+bc, B +ca, C +ab stanno sulle bisettrici
del triangolo (Suggerimento: considerare i prodotti scalari per calcolare i
coseni degli angoli in questione).

(b) Dedurre che le tre bisettrici di ABC si incontrano in un solo punto.


Geometria e Topologia I - 15 giu 2006 (U2-01, 14:3016:30) 1/2

Cognome: . . . . . . . . . . . . . . . . Nome: . . . . . . . . . . . . . . . . Matricola: . . . . . . . . . . . . . . . .

(Dare una dimostrazione esauriente di tutte le risposte.)

n2 1 2n2 1
(1) Sia X = { : n Z}, con la metrica euclidea, e Y = { : n Z}.
n2 + 1 2n2 + 1
(a) Determinare le chiusure X e Y .

(b) Si calcoli X Y e X Y .

(c) Mostrare che X Y = X Y .

(d) Mostrare che la proposizione precedente e vera anche se X e Y sono


sottoinsiemi arbitrari di uno spazio topologico.

(2) Si consideri linsieme X R2 definito da

X = {(x, y) : x2 + y 2 Z}.

(a) X e compatto?

(b) X e connesso?
x y
(c) Se f : X R2 e la mappa definita da f (x, y) = ( p ,p ),
x2 + y 2 x2 + y 2
limmagine di X in R2 e compatto?

(d) f (X) e connesso?

(3) Sia X il sottoinsieme del piano complesso C (con la metrica euclidea) definito
da X = {z C : |z 1| + |z + 1| = 4}.

(a) Si dia un grafico di X.

(b) X e compatto?

(c) X e connesso?

(d) X e omeomorfo ad una circonferenza?


Geometria e Topologia I - 15 giu 2006 (U2-01, 14:3016:30) 2/2

2
(4) Sia X = C il piano complesso e G il gruppo di ordine 3 generato da ei 3
(rotazione di angolo 2/3).
(a) Si determinino gli stabilizzatori dei punti di X.
(b) Si determinino le orbite dei punti di X.
(c) Lo spazio quoziente X/G e connesso?
(d) X/G e X sono omeomorfi?

(5) Quali delle seguenti affermazioni sono vere per ogni possibile scelta di tre punti
A, B e C in un piano affine? del lato opposto)?
(a) Il baricentro del triangolo ABC coincide con il baricentro del triangolo
formato dai punti medi dei lati AB, BC e CA.
(b) La retta che passa per i punti medi di AB e BC e parallela alla retta per A
e C.
(c) Le tre mediane del triangolo ABC passano per il suo baricentro.

(6) Sia E3 lo spazio euclideo.


(a) Calcolare la distanza tra il punto A = (1, 1, 1) di E3 e il piano passante
per (1, 0, 0) e ortogonale al vettore (1, 1, 1).
(b) Esiste una isometria f : E3 E3 che manda A in uno dei punti di e manda
in un piano che contiene A? Se s, quale?

(7) Sia A = P2 (R) il piano proiettivo reale con coordinate proiettive omogenee
[u : x : y] e retta impropria di equazione u = 0. Siano A = [1 : 1 : 0], B = [1 : 0 : 1],
C = [0 : 1 : 1], D = [1 : 0 : 0], E = [0 : 1 : 0] e F = [0 : 0 : 1].
(a) Si scrivano le equazioni (omogenee, parametriche o no) delle rette per AF ,
CD e BE.
(b) Si scrivano le rette AB, BC e CD nelle coordinate affini (x, y) della carta
affine u 6= 0.
(c) Si scriva lequazione di una conica non degenere e di una degenere che passa
per i quattro punti A, B, E e F .
Geometria e Topologia I - 15 lug 2008 (14:30 - U1-02) 1/2

Cognome: . . . . . . . . . . . . . . . . Nome: . . . . . . . . . . . . . . . . Matricola: . . . . . . . . . . . . . . . .

(Dare una dimostrazione esauriente di tutte le risposte.)

(1) Si determinino i punti di accumulazione dei seguenti sottoinsiemi di R o di C


(nella topologia della metrica euclidea di R o di C rispettivamente), e determinarne
la chiusura (in R o in C). Quali sono compatti? Quali sono chiusi?
p
(a) X1 = { : p, q Z, q 6= 0, p = q mod 100};
q
p2
(b) X2 = { : p, q Z, q 6= 0};
q
p
(c) X3 = { 2 : p, q Z};
q +1
(d) Z1 = {z C : 1 + z 2 Q};
(e) Z2 = {z C : z(1 z) Z}.

(2) Descrivere le orbite e lo spazio quoziente delle seguenti azioni di G su X


(quando e se sono azioni).
(a) G = C = {z C : z 6= 0}, X = C, per g G e z X si ponga poi g z = gz
(moltiplicazione di numeri complessi);
(b) G = R, X = C, con prodotto t z = et+it z per ogni t G e per ogni z X.
(c) G = Z, X = C, con prodotto k z = ek z per ogni k Z e per ogni z X.
(d) G = Z, X = R, con prodotto k x = k + x per ogni x X e k G.
(e) G = Z, X = R, con prodotto k x = kx per ogni x X e k G.

(3) Determinare quali dei seguenti sottospazi (se ben definiti e rispetto alle topo-
logie dello spazio ambiente) sono chiusi, connessi, compatti o limitati.
(a) {(x, y) R2 : x3 + 3x2 y + 2xy 2 + y 3 = 1};
(b) {(x, y) C2 : x2 2y 0};
(c) {(x, y) C2 : x2 2y 2 4xy = 0};
(d) {(x, y) R2 : x2 + 2y 2 4xy = 0};
(e) {(x, y) R2 : x2 2y 2 4xy = 0}.

(4) Siano A = (1, 1, 1), B = (1, 1, 1), C = (1, 1, 1) e D = (1, 1, 1)


quattro punti dello spazio euclideo E3 .
(a) Sono indipendenti (dal punto di vista affine)?
Geometria e Topologia I - 15 lug 2008 (14:30 - U1-02) 2/2

(b) Sia G il gruppo di tutte le isometrie che mandano linsieme dei 4 punti
{A, B, C, D} in se. Dimostrare che G e finito.
(c) Determinare le 42 distanze reciproche.
(d) Calcolare il volume del tetraedro ABCD e la sua area laterale.

(5) Determinare quali delle seguenti affermazioni sono vere e quali sono false (con
dimostrazione o controesempio, rispettivamente). Sia K un campo.
(a) Due rette del piano affine A2 (K) che si incontrano in due punti distinti
coincidono.
(b) Due rette del piano proiettivo P2 (K) che si incontrano in due punti distinti
coincidono.
(c) Due rette del piano proiettivo P2 (K) hanno sempre almeno un punto in
comune (intersezione).
(d) Due coniche non degeneri di P2 (K) sono proiettivamente equivalenti.
(e) Lintersezione di due sottospazi affini di uno spazio affine su K e un sotto-
spazio affine dello stesso spazio affine.
(f ) Se K e un campo finito di ordine n, allora ci sono un numero finito di rette
e di punti in P2 (K). Quante/i sono?

(6) Si consideri in E2 la conica di equazione x2 y 2 = 1. Sia G il gruppo di


tutte le affinita che mandano in se.
(a) Determinare quali elementi di G sono anche isometrie.
(b) G e un sottogruppo chiuso di GL(2, R)?
(c) G e compatto?
(d) Lazione di G su A2 (R) e transitiva? G contiene traslazioni?
(e) G e connesso?
(f ) Determinare se G agisce transitivamente su .
Geometria e Topologia I - 16 ott 2008 (14:30 U4-05) 1/2

Cognome: . . . . . . . . . . . . . . . . Nome: . . . . . . . . . . . . . . . . Matricola: . . . . . . . . . . . . . . . .

(Dare una dimostrazione esauriente di tutte le risposte.)

(1) Si determinino i punti di accumulazione dei seguenti insiemi (nella topologia


metrica dello spazio ambiente). Quali sono compatti? Quali sono chiusi?
pq
(a) X = { : (p, q) Z Z, p 6= q} R;
p+q
(b) Z1 = {sin2 t + i sin t : t R} C;
(c) Z2 = {z C : z + z 2 N} C.

(2) Sia G il gruppo delle rotazioni della circonferenza S 1 C. Sia X linsieme di


tutti i triangoli inscritti in S 1 . Si faccia agire G su X nel modo naturale.
(a) Descrivere le orbite dellazione.
(b) Determinare lo stabilizzatore degli elementi di X.
(c) Lazione e transitiva?
(d) Lazione e fedele?
(e) Determinare gli elementi di X con baricentro in 0 C.

(3) Sia X uno spazio metrico, con la topologia metrica.


(a) Mostrare che X e uno spazio topologico di Hausdorff.
(b) Mostrare che se B e un sottoinsieme compatto di X, allora per ogni a 6 B
esistono due aperti Ua e Va tali che

a Ua
B Va
Ua Va = .

(c) Mostrare che se A e B sono due sottoinsiemi compatti disgiunti di X, allora


esistono due aperti U e V tali che

AU
BV
U V = .
Geometria e Topologia I - 16 ott 2008 (14:30 U4-05) 2/2

(4) Siano A = (1, 1, 1), B = (1, 1, 1), C = (1, 1, 1) e D = (1, 1, 1)


quattro punti dello spazio euclideo E3 .
(a) Scrivere lequazione del piano p per i tre punti A, B, C.
(b) Scrivere lequazione del piano p0 parallelo a p e passante per il punto D.
(c) Determinare la distanza tra p e p0 .
(d) Quanti elementi ha linsieme X delle rette che passano per almeno due punti
tra i punti A, B, C e D?
(e) Determinare quanti elementi ha il gruppo di tutte le isometrie che mandano
X in se.

(5) Sia X = P2 (R) il piano proiettivo reale e G il gruppo di tutte le proiettivita


di X.
(a) E vero che tre punti A, B e C di X sono allineati in X se e soltanto se per
ogni g G i tre punti gA, gB e gC sono allineati?
(b) Quanti elementi ha il gruppo H di tutte le proiettivita g G tali che gA = A,
gB = B e gC = C?
(c) Siano A = [1 : 0 : 0], B = [1 : 1 : 0] e C = [0 : 1 : 0]. Sono allineati?
Determinare il gruppo H del punto precedente in questo particolare caso.
Geometria e Topologia I - 18 jan 2007 (9:3011:30, aula U1-14) 1/2

Cognome: . . . . . . . . . . . . . . . . Nome: . . . . . . . . . . . . . . . . Matricola: . . . . . . . . . . . . . . . .

(Dare una dimostrazione esauriente di tutte le risposte.)

(1) Sia X il sottoinsieme di R definito da

X = {x R : x = ep/q , con p, q R e |p| < q}.

(a) X e chiuso in R? X e aperto in R?

(b) X e compatto?

(c) X e connesso?

(d) X e omeomorfo ad un intervallo?

(2) Sia X lo spazio di tutte le successioni di elementi nel campo Z2 = {0, 1} = Z


mod 2, indicate con {xi }iN,i>0 , ovvero i = 1, 2, . . .. Per ogni x = {xi }iN,i>0 X
sia Ux linsieme definito da

Ux = {y X : xi = yi per tutti, tranne al piu un numero finito, gli indici i }.

(a) Dimostrare che i sottoinsiemi Ux costituiscono una base per una topologia
di X.

(b) Nella topologia di X generata dalla base degli Ux , X e compatto?

(c) Nella topologia di X generata dalla base degli Ux , X e connesso? Gli Ux


sono connessi?

(d) Sia f la funzione

f : X [0, 1] = {t R : 0 t 1}

definita da
X
f (x) = ai 2i .
i=1

E suriettiva? E iniettiva? E continua?


Geometria e Topologia I - 18 jan 2007 (9:3011:30, aula U1-14) 2/2

(3) Sia P una piramide retta a base quadrata, di lato l e altezza h. Dal baricentro
B di una delle sue facce si consideri la retta p perpendicolare alla faccia stessa.

(a) Sia Q il punto di intersezione della retta p con laltezza della piramide.
Si calcoli la distanza di Q dalla base della piramide.

(b) Determinare per quali valori di l e h la piramide contiene una sfera


inscritta (tangente tutte le facce della piramide).

(c) Determinare per quali piramidi il punto Q e il centro della sfera inscritta
di P .

(4) Nel piano affine A2 (R) si consideri il quadrilatero Q di vertici A = (0, 0),
B = (0, 1), C = (1, 1), D = (2, 0).

(a) Scrivere, se esistono, le equazioni (in forma matriciale) di una affinita che
mandi Q in un quadrato.

(b) Scrivere, se esistono, le equazioni (in forma matriciale) di una affinita


non banale che mandi Q in se stesso.

(c) Scrivere, se esiste, una isometria non banale che mandi Q in se stesso.

(5) Si considerino le due coniche e 0 in P2 (R) (con coordinate omogenee [x :


y : z]) di equazioni (
: x2 + y 2 = z 2
0 : yz = x2 .

(a) Determinare, se esiste, una proiettivita che manda in 0 .

(b) Dimostrare che una generica retta interseca in 0, 1 o 2 punti.


Geometria e Topologia I - 18 ottobre 2007 (U1-11, 10:3012:30) 1/2

Cognome: . . . . . . . . . . . . . . . . Nome: . . . . . . . . . . . . . . . . Matricola: . . . . . . . . . . . . . . . .

(Dare una dimostrazione esauriente di tutte le risposte.)

(1) Siano X = {x R : x 6= 0, x1/x Z} C, e Y = {x C : x 6= 0, x1/x


Z} sottospazi di C, con la metrica euclidea.
(a) Determinare se Y = X.

(b) Determinare i punti di accumulazione di X in C.

(c) X e chiuso in C? E aperto in C? E chiuso o aperto in R?

(d) X e compatto?

(2) Sia I = [0, 1] = {x R : 0 x 1}, e f : I R una funzione continua tale


che f (0)f (1) < 0. Sia
Z = {x I : f (x) = 0}.
(a) Dimostrare che Z e chiuso e quindi compatto.

(b) Dimostrare che Z 6= .

(c) E vero che se Z ha un numero finito di elementi allora ha un numero pari di


elementi? Se no, fornire un controesempio.

   
1 0 1 0
(3) Si considerino le due matrici A = e B = I = . Sia G il
0 1 0 1
gruppo (con 4 elementi) generato da A e B, che agisce su R2 per moltiplicazione
matrice-vettore.
(a) Quali elementi di G sono rotazioni?

(b) Quali elementi di G sono riflessioni?

(c) Dimostrare che M G e una rotazione se det(M ) = 1 e una riflessione se


det(M ) = 1.

(d) Determinare le orbite in R2 dei seguenti punti:

(1, 0), (0, 1), (1, 1), (0, 0).


Geometria e Topologia I - 18 ottobre 2007 (U1-11, 10:3012:30) 2/2

(e) Esiste una matrice 2 2 con determinate 1 e non ortogonale?

(4) Siano in E3 (lo spazio euclideo) i punti A = (1, 1, 1), B = (1, 2, 3), C = (3, 1, 2),
D = (2, 3, 1).

(a) Calcolare il volume del tetraedro con vertici A, B, C, D.

(b) Calcolare larea della superficie laterale del suddetto tetraedro.

(c) Determinare il baricentro dei quattro punti A, B, C, D.

(d) Esiste una sfera che passa per A, B, C e D? Quante ne esistono?

(e) Quante sono le affinita di E3 (pensato come A3 (R)) che mandano il tetraedro
in se?
Geometria e Topologia I - 19 giu 2007 (U1-01, 10:3012:30) 1/2

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(Dare una dimostrazione rigorosa, dettagliata, chiara ed esauriente di tutte le


risposte.)

2n n
(1) Siano X = { k : n, k Z}, e Y = { k : n, k Z} sottospazi di R, con la
3 2
metrica euclidea.
(a) Determinare le chiusure X e Y in R.
(b) Si calcoli X Y e X Y .
(c) X e Y sono compatti?
(d) X e Y sono connessi?

(2) Si consideri linsieme X R2 definito da

X = {(x, y) : x2 2y 2 Z}.

(a) X e compatto?
(b) X e connesso?
(c) Si consideri la funzione
G X R2
definita da
(k, (x, y)) 7 (2k x, 2k y),
dove G = Z. Mostrare che induce una azione di G su X.
(d) Lo spazio quoziente X/G e connesso?

(3) Sia X il sottoinsieme del piano complesso C (con la metrica euclidea) definito
da X = {z C : 2|z 1| = |z + z|}.
(a) Si dia una rappresentazione grafica di X.
(b) X e compatto?
(c) X e connesso?
(d) Si scriva lequazione di X in coordinate omogenee e se ne calcolino i punti
allinfinito.

(4) Sia X = C il piano complesso e G il gruppo moltiplicativo generato dallunita


immaginaria i (i, i2 = 1, i3 = i, i4 = 1).
Geometria e Topologia I - 19 giu 2007 (U1-01, 10:3012:30) 2/2

(a) Si determinino gli stabilizzatori dei punti di X.


(b) Si determinino le orbite dei punti di X.
(c) Lo spazio quoziente X/G e connesso?
(d) X/G e X sono omeomorfi?

(5) Quali delle seguenti affermazioni sono vere per ogni possibile scelta di tre punti
A, B e C in un piano euclideo?
(a) Se una retta interseca un lato di ABC, allora ne interseca unaltro, uno e
uno solo.
(b) La retta che passa per due punti di AC e BC e parallela alla retta per A e
B se e soltanto se i due triangoli che si formano sono simili.
(c) Le tre altezze del triangolo ABC si incontrano in un punto.

(6) Sia E3 lo spazio euclideo.


(a) Calcolare la distanza tra il punto A = (0, 1, 1) di E3 e il piano passante
per (1, 0, 0) e ortogonale al vettore (1, 1, 1).
(b) Determinare il punto A0 riflessione di A ortogonale a .
(c) Scrivere lequazione della riflessione attorno al piano .
(d) Scrivere lequazione della riflessioen attorno al piano passante per lorigine e
parallelo a .
(e) Determinare il gruppo generato dalle due riflessioni scritte poco sopra.

(7) Sia A = P2 (R) il piano proiettivo reale con coordinate proiettive omogenee
[u : x : y] e retta impropria di equazione u = 0. Siano A = [1 : 1 : 1], B = [1 : 1 :
1], C = [0 : 1 : 0], D = [1 : 1 : 0], E = [0 : 1 : 1] e F = [0 : 0 : 1].
(a) Si scrivano le equazioni (omogenee, parametriche o no) delle rette per AF ,
CD e BE.
(b) Si scrivano le rette AB, BC e CD nelle coordinate affini (x, y) della carta
affine u 6= 0.
(c) Si determinino tutte le coniche proiettive (polinomi omogenei di secondo
grado) che si passano per i quattro punti A, B, E e F .
Geometria e Topologia I - 19 oct 2006 (9:3011:30, aula U1-12) 1/2

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(Dare una dimostrazione esauriente di tutte le risposte.)

(1) Per ogni k Z sia Xk il sottoinsieme di R definito da

Xk = [k 2k , k + 2k ] = {x R : 2k x k 2k },

e
+
[ 0
[
X= Xk , Y = Xk .
k=0 k=

(a) X e chiuso in R? Y e chiuso in R?

(b) X e aperto in R? Y e aperto in R?

(c) X e compatto? Y e compatto?

(d) Esiste una successione in X che non ammette sottosuccessioni convergen-


ti?

(e) Esiste un ricoprimento di aperti di X che non ammette sottoricoprimenti


finiti?

(2) Si consideri nel piano euclideo E2 la conica C di equazione x2 + y 2 + x = 0 e


le parabole Pk di equazione y = kx2 , al variare di k R, k 0.

(a) Al variare di k in R (k 0), calcolare il numero di intersezioni di C con


Pk .

(b) Al variare di k in R (k 0), determinare il punto della parabola Pk piu


vicino al centro di C.

(c) Lunione, al variare di k in R, k 0, di tutte le parabole Pk , e un chiuso?


Geometria e Topologia I - 19 oct 2006 (9:3011:30, aula U1-12) 2/2

(3) Nello spazio affine A3 (R) si consideri il tetraedro T con vertici

(1, 1, 1), (1, 1, 1), (1, 1, 1), (1, 1, 1).

(a) Determinare le coordinate dei vertici di T proiettati sul piano z = 0


parallelamente al vettore (1, 1, 1).

(b) Determinare, se esistono, le coordinate dei vertici di T proiettati sul piano


z = 0 con una proiezione prospettica con centro (0, 0, 1). E nella chiusura
proiettiva?

(c) Determinare una affinita di A3 (R) che manda T nel tetraedro di vertici

(0, 0, 0), (1, 0, 0), (0, 1, 0), (0, 0, 1).

(4) Nel piano affine euclideo E2 siano A = (0, 0), B = (1, 0), C = (1, 1).

(a) Scrivere, se esistono, le equazioni di tutte le affinita che mandano i punti


A, B e C nei vertici del un triangolo equilatero con centro in A e vertice in
B.

(b) Esistono isometrie che mandano A in B, B in C e C in A?

(5) Sia X la regione di piano complesso C definita da

X = {z C : z 3 6 R C}

(a) X e connesso? Se non lo e, quante sono le sue componenti connesse?

(b) X e aperto?
Geometria e Topologia I - 21 sep 2006 (9:3011:30, aula U1-11) 1/2

Cognome: . . . . . . . . . . . . . . . . Nome: . . . . . . . . . . . . . . . . Matricola: . . . . . . . . . . . . . . . .

(Dare una dimostrazione esauriente di tutte le risposte.)

(1) Al variare di k Z, sia Xk linsieme delle radici reali dellequazione

kx2 (k 2 + 1)x + k = 0,

e [
X= Xk .
kZ

(a) Quali sono i punti di accumulazione di X?

(b) X e chiuso?

(c) X e limitato?

(d) Se invece che Z si prende k Q, quali sono le risposte alle domande


precedenti?

(2) Si consideri nel piano euclideo E2 la famiglia di tutte le unioni finite di punti
e rette, insieme allinsieme vuoto e a E2 stesso.

(a) Dimostrare che la famiglia di cui sopra e la famiglia di chiusi di una


topologia, che indichiamo con .

(b) Se una successione converge nella topologia metrica, allora converge anche
nella topologia ?

(c) Dimostrare che la successione xn = (n, 0), con n intero, converge nella
topologia a tutti i punti di una retta. Quale?

(3) Si consideri la regione X del piano affine euclideo con coordinate x, y definita
dalla disequazione
y 2 x3 .

(a) E un connesso nella topologia metrica euclidea?

(b) E un compatto nella topologia metrica euclidea?


Geometria e Topologia I - 21 sep 2006 (9:3011:30, aula U1-11) 2/2

(c) Si consideri la funzione f : X S 1 da X alla circonferenza unitaria


S 1 = {(x, y) R2 : x2 + y 2 = 1} definita da
!
x+1 y
f (x, y) = p ,p .
(x + 1)2 + y 2 (x + 1)2 + y 2

E ben definita?

(d) Si determini se limmagine f (X) S 1 e un chiuso o no.

(4) Nello spazio affine A3 (R)) si consideri il cubo C con vertici di coordinate
(x, y, z) con x, y, z {1, 2}.

(a) Determinare le coordinate dei vertici di C proiettati sul piano z = 0


parallelamente al vettore (1, 1, 1).

(b) Determinare le coordinate dei vertici di C proiettati sul piano z = 0 con


una proiezione prospettica con centro (di proiezione) (0, 0, 3) sul piano z = 0.

(5) Nel piano affine euclideo E2 si considerino i punti A = (0, 0), B = (1, 0),
C = (1, 1) e D = (0, 1).

(a) Scrivere, se esistono, le equazioni di tutte le affinita che mandano i punti


A, B, C, D rispettivamente in (1, 1), (3, 1), (3, 2) e (1, 2).

(b) Scrivere le equazioni di tutte le isometrie che mandano A in B e B in C.

(6) Sia C la curva in P2 (R) di equazione xy = z 2 .

(a) Si dimostri che lintersezione di C con la retta (generica) di equazione


ax + by + cz = 0 e composta da 0, 1 oppure 2 punti.

(b) Si scriva lequazione di tutte le rette di P2 (R) passanti per il punto [1 :


1 : 1] (il fascio di rette per un punto e a sua volta una retta proiettiva
parametrizzata da. . . ).

(c) Esiste una biiezione f : P1 (R) C?


Geometria e Topologia I 22 gennaio 2008 (U9-05, 10:3012:30) 1/2

Cognome: . . . . . . . . . . . . . . . . Nome: . . . . . . . . . . . . . . . . Matricola: . . . . . . . . . . . . . . . .

(Dare una dimostrazione esauriente di tutte le risposte.)

(1) Sia X = Z[i] linsieme di tutti gli interi di Gauss, cioe X = {a + ib C :


a, b Z}, dove i e lunita immaginaria di C.

(a) Mostrare che per ogni z C esiste x X tale che |z x| < 1.

(b) Si definisca in C la relazione

z w z w X.

Mostrare che e una relazione di equivalenza.

(c) Si consideri lo spazio quoziente Y = C/ (rispetto a questa relazione di


equivalenza), con la topologia quoziente. E compatto?

(d) Mostrare che Y e connesso.

(2) Si consideri sul piano complesso C la seguente famiglia di insiemi C: C C se


e soltanto se C = C, oppure se

C = {z C : p(z) = 0},

dove p e un polinomio qualsiasi a coefficienti reali. Siano A tutti i complementari


degli elementi di C.

(a) La famiglia C e la famiglia di chiusi rispetto ad una topologia? La famiglia


A e una topologia?

(b) C puo essere ricoperto da una famiglia finita di elementi di A ?

(c) C puo essere lunione disgiunta di due elementi non vuoti di A? Di due
elementi non vuoti di C?

(d) Il sottoinsieme D2 = {z C : |z| 1} appartiene a C? Appartiene a A?


Geometria e Topologia I 22 gennaio 2008 (U9-05, 10:3012:30) 2/2

(3) Sia E3 lo spazio euclideo.

(a) Mostrare che per due punti distinti di E3 passa una e una sola retta.

(b) Mostrare che per tre punti non collineari di E3 passa uno e un solo piano.

(c) Mostrare che il luogo dei punti di E3 equidistanti rispetto a due punti A, B
(distinti) e un piano ortogonale al segmento AB.

(d) Mostrare che il luogo dei punti di E3 equidistanti rispetto a tre punti A, B e
C (non allineati) e una retta, ortogonale al piano per A, B e C. Indichiamola
con rABC .

(e) Mostrare che se A, B, C e D sono quattro punti non complanari di E3 , allora


rette rABC e rBCD sono complanari e non sono parallele.

(f ) Dedurre che se A, B, C e D non sono complanari esiste una unica sfera che
passa per A, B, C e D.

(4) Sia X = A2 (R) lo spazio affine reale di dimensione 2, e A, B e C tre punti


non allineati di X.

(a) Si determinino tutte le affinita di X in se che mandano il triangolo ABC in


se (anche permutando i vertici).

(b) Si determinino le affinita del punto precedente che fissano almeno un punto
di X.

(c) Siano A = (0, 0), B = (1, 0) e C = (0, 1) punti dello spazio euclideo E2 ,
rispetto al sistema di riferimento standard. Determinare le isometrie di E2
in se che mandano il triangolo ABC in se.

(5) Sia C Q un sottospazio compatto di Q (rispetto alla topologia metrica di


Q).

(a) C deve essere chiuso?

(b) C deve essere limitato?

(c) C deve essere necessariamente un chiuso di R?

(d) Linterno di C in R puo essere non vuoto?


Geometria e Topologia I - 24 giu 2008 (14:30 - U1-01) 1/2

Cognome: . . . . . . . . . . . . . . . . Nome: . . . . . . . . . . . . . . . . Matricola: . . . . . . . . . . . . . . . .

(Dare una dimostrazione esauriente di tutte le risposte.)

(1) Sia X = R2 /Z2 lo spazio quoziente di R2 quozientato rispetto allazione del


gruppo Z2 = Z Z data da (h, k) (x, y) = (x + h, y + k) per ogni (h, k) Z2 e
per ogni (x, y) R2 . Si consideri la successione di elementi di X [(xn , yn )] data da
n n
(xn , yn ) = ( , ), dove p e q sono due interi positivi coprimi (cioe con massimo
p q
comun divisore uguale a 1).
(a) Lo spazio X e compatto? E connesso?
(b) Per quali p, q la successione di classi di equivalenza (orbite) [(xn , yn )] e una
successione convergente in X?
(c) La successione [(xn , yn )] ha sottosuccessioni convergenti? Se s, determinarle
in funzione di p, q.
g
(d) Si consideri la funzione : Z X X definita da (g, [(x, y)]) = [(x + , y +
p
g
)]. E ben definita? E una azione di Z su X?
q
(e) Se possibile, determinare lorbita di [(0, 0)] in X mediante lazione di Z
definita dal punto precedente.

(2) Si applichi in questo esercizio il Teorema di approssimazione di Dirichlet: per


ogni n 1 intero e R, 6= 0, esiste una coppia di interi p, q Z tali che
1
|q p| e q n.
n+1
(a) Per quali valori di R la successione zn = ein = (cos n, sin n), converge
in C
= R2 ?
(b) La chiusura dellinsieme X = {ein : n Z} e la circonferenza {z C : |z| =
1}.
(c) Una rotazione R attorno allorigine di angolo ha ordine finito (cioe esiste
k tale che Rk e uguale allidentita) se e solo se /(2) e razionale. Quindi
se /(2) e irrazionale ha ordine infinito.
(d) Gli estremi inferiore e superiore dellinsieme {cos n : n Z} sono uguali a
1 e +1 rispettivamente.

(3) Sia Y linsieme di tutte le rette affini di A2 (C). Si consideri la mappa g : Y


P2 (C) che associa alla retta di equazione ax + by + c = 0 la terna di coordinate
Geometria e Topologia I - 24 giu 2008 (14:30 - U1-01) 2/2

omogenee [a : b : c].
(a) Mostrare che la funzione g e ben definita e iniettiva.
(b) Determinare limmagine di g in P2 (C).
(c) Sia A un punto qualsiasi di A2 (C), e X Y linsieme delle rette per A (fascio
di rette per un punto). Mostrare che limmagine di X in P2 (C) e una retta
proiettiva.
(d) Mostrare che tre punti P = (x, y), A = (xA , yA ) e B = (xB , yB ) di A2 (C)
sono allineati se e soltanto se il determinante della matrice

x xA x B
y yA y B
1 1 1
e uguale a zero.

(4) Sia C E2 la circonferenza


   diequazione
  x2 + y 2 = 1. Si consideri laffinita
x 1 1 x
f : E2 E2 definita da 7 .
y 0 1 y
(a) Scrivere lequazione dellimmagine 0 = f () della circonferenza.
(b) Dimostrare che in generale limmagine di una conica mediante una affinita e
ancora una conica.
(c) Limmagine 0 e una conica? Quale?
(d) Gli assi di una ellisse (euclidea) hanno per direzioni gli autovettori della parte
quadratica: e vero che limmagine degli assi mediante una affinita sono gli
assi della ellisse immagine?
(e) Determinare tutte le isometrie del piano che mandano 0 in se.
(f ) Si determinino i fuochi di 0 , cioe due punti F1 e F2 di E2 tali che la somma
di distanze |P F1 | + |P F2 | non dipende da P 0 .

(5) Siano A, B, C e D punti indipendenti (dal punto di vista affine) di A3 (K),


dove K e R oppure C.
(a) Mostrare che ogni sottoinsieme di 3 punti scelti tra i quattro punti A, B, C, D
e indipendente (dal punto di vista affine).
(b) Siano BCD , ACD , ABD e ABC i piani per B, C, D, per A, C, D, per A, B, D
e per A, B, C rispettivamente, e X la loro unione X = BCD ACD ABD
ABC . Determinare lordine del gruppo G formato da tutte le affinita di
A3 (K) che mandano X in se.
(c) Quanti elementi di G fissano almeno uno dei 4 punti? Quanti esattamente
uno?
(d) Si determini linsieme dei punti di A3 (K) fissati da tutti gli elementi di G,
cioe {x A3 (K) : g G, gx = x}.

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