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FEDERICO GUGLIELMO

Gli anni in Olanda [modifica]

Allontanato da Berlino durante la guerra dei trent'anni, Federico Guglielmo venne mandato in Olanda per
essere istruito nell'arte militare e per apprendere le tecniche mercantili e commerciali degli Olandesi. Si
dimostr fin dalla giovent un individuo risoluto e caparbio, profondamente religioso e intellettualmente
vivace. Ammirato profondamente dallo statolder Enrico dei Paesi Bassi, il giovane tedesco si innamor
profondamente della figlia di lui, Luisa Enrichetta, con la quale si spos.

L'ascesa al trono [modifica]

Alla morte del padre, nel 1640, il ventenne Kronprinz si ritrov a gestire uno stato in pieno dissolvimento.
Le citt erano spopolate, il commercio ristagnava, le industrie distrutte, le campagne desolate e incolte, la
popolazione decimata dagli eserciti e dalle epidemie. Berlino contava poche migliaia di abitanti. Federico
Guglielmo decise di rimettere a posto quello che poteva essere salvato, dapprima concludendo un armistizio
con la Svezia, restando neutrale fino al 1648, quando nella Pace di Vestfalia gli furono assegnati la
Pomerania occidentale e alcuni territori intorno al Brandeburgo. Riusc grazie alla sua tenacia a ripopolare le
regioni colpite dalla guerra, accogliendo molti Ugonotti fuggiti dalla Francia.

La nascita del nuovo esercito [modifica]

Nel 1653, dopo estenuanti trattative durate un anno, Federico Guglielmo ottenne dagli Junker i fondi
necessari per la creazione di un piccolo esercito permanente. Venne infatti creato il
Generalkriegskommissariat (Commissariato generale della guerra), un organo incaricato di riscuotere in
tutto lo stato le tasse di guerra. In cambio la nobilt, che fino ad allora si occupava della riscossione di tutte
le imposte, ottenne una serie di privilegi e di esenzioni fiscali ma, cosa pi importante, vedeva rafforzata la
propria giurisdizione sui contadini. Riprese dunque le ostilit contro la Svezia nel 1655, riusc a batterla e,
grazie alla mediazione polacca, con il Trattato di Oliva ottenne il pieno titolo di duca di Prussia,
svincolandosi dal legame di vassallaggio con Varsavia.

Il consolidamento dello stato [modifica]

Poste le basi, Federico Guglielmo rimise a posto l'economia accogliendo i vari esuli delle nazioni confinanti,
promosse la costruzione di nuove industrie, di strade, di dighe e di canali, fece bonificare le paludi per
l'agricoltura, rafforz la burocrazia accentuando l'importanza dell'elettore di Berlino, unica figura che
accomunava gli eterogenei territori tedeschi a lui sottomessi, rinforz l'esercito con l'introduzione di nuove
macchine belliche e raddoppi gli effettivi; all'aristocrazia concesse poteri latifondisti, militari ed uffici
pubblici. Dopo aver compiuto queste fondamentali riforme, Federico Guglielmo, nel corso della Guerra
d'Olanda, dichiar di nuovo guerra all'antica nemica svedese. Dopo la decisiva battaglia di Fehrbellin
(1675), Federico riusc a conquistare anche la Pomerania orientale, che dovette abbandonare per protesta
francese nel Trattato di Saint-Germain-en-Laye (29 giugno 1679). Nel 1685 accolse gli esuli ugonotti dalla
Francia. Gli succedette il figlio Federico I di Prussia.
FEDERICO II

Biografia

Nato a Knigsberg, egli era il terzo figlio di Federico Guglielmo I di Brandeburgo e della sua prima moglie
Luisa Enrichetta d'Orange, figlia maggiore del Principe Federico Enrico d'Orange e di Amalia di Solms-
Braunfels. Suo cugino per parte di madre era il Re Guglielmo III d'Inghilterra. Alla morte del padre, il 29
aprile 1688, Federico divenne Elettore di Brandeburgo.

Lo stato degli Hohenzollern era allora noto con il nome di Brandeburgo-Prussia, dal momento che i
possedimenti principali della famiglia si trovavano nel Margraviato di Brandeburgo (parte del Sacro
Romano Impero) e nel Ducato di Prussia (fuori dai confini dell'Impero). Anche se era gi Margravio e
Principe-Elettore di Brandeburgo e Duca di Prussia, Federico desiderava il pi prestigioso titolo di Re. Ad
ogni modo, secondo le leggi tedesche del tempo, non poteva esistere altro regno sul suolo del Sacro Romano
Impero se non l'Impero stesso, ad eccezione del Regno di Boemia.

Leopoldo I, Arciduca d'Austria e Imperatore del Sacro Romano Impero, venne convinto da Federico a
concedergli questo titolo sui suoi domini prussiani. L'Imperatore acconsent a questa richiesta, ma solo se
Federico si fosse schierato al suo fianco contro Luigi XIV di Francia nella Guerra di Successione spagnola.
Per sostenere la propria tesi, inoltre, Federico aveva addotto il fatto che in effetti la Prussia non era mai
appartenuta al Sacro Romano Impero e come tale non vi erano ostacoli per l'Imperatore nel concedergli il
titolo regale. Federico venne aiutato nei negoziati da Charles Ancillon.

Federico riusc infine ad incoronarsi Re il 18 gennaio 1701 a Knigsberg. Per indicare ad ogni modo che la
sovranit di Federico era limitata alla Prussia e per non ridurre i diritti dell'Imperatore sui territori prussiani,
che erano entrati a tutti gli effetti a far parte dell'Impero, Federico dovette adottare la dicitura di "Re in
Prussia", al posto di "Re di Prussia"; solo suo nipote, Federico II di Prussia sar il primo re prussiano a
rendersi completamente indipendente dall'Impero ed a poter utilizzare la titolatura di "Re di Prussia".

Federico si dimostr un patrono delle arti. L'Akademie der Knste a Berlino venne fondata da Federico nel
1696, come del resto l'Accademia Prussiana delle Scienze nel 1700.

Federico mor a Berlino nel 1713.


FEDERICO GUGLIEMO I

Principe ereditario (16881713) [modifica]

I primi anni [modifica]

Federico Guglielmo era figlio del Principe ereditario Federico di Brandeburgo e della duchessa Sofia Carlotta di Brunswick-
Luneburg. Al contrario del padre, il figlio era dotato di corporatura robusta e forte. Dal 1689 al 1692 venne educato a Hannover,
patria della madre; mantenne tuttavia una propria natura impulsiva. Questo momento della sua vita gli diede per l'occasione di
studiare assieme al cugino Giorgio Guglielmo (che in seguito sarebbe divenuto Re d'Inghilterra con il nome di Giorgio II),
mantenendo con questi un personalissimo rapporto d'amicizia che aiut in seguito le relazioni tra i due paesi.

Educazione [modifica]

Dopo il suo ritorno dall'Hannover, Federico Guglielmo si premur di imparare il francese, arrivando al punto di usare tale lingua
per parlare con sua madre, imparando invece un tedesco stentato dal suo servitore personale.

Il giovane Federico Guglielmo svilupp inoltre un carattere che era frutto del contrasto tra l'indole del padre, autoritario e
superiore, e quello della madre, pi incline all'arte e alla filosofia: rifiut tuttavia questi stili di vita proposti e intraprese invece la
carriera militare dal 1694, ottenendo il comando di un reggimento di cavalleria e di uno di fanteria.

All'inizio del 1695 venne sottoposto all'educazione del Generale Conte Alexander von Dohna, che si prese la responsabilit di
educarlo come suo precettore. Nel 1697 suo insegnante divenne l'ugonotto Jean Philippe Rebeur. Entrambi gli insegnanti gli
impartirono una stretta educazione calvinista, facendogli studiare latino, francese, storia, geografia, genealogia, matematica,
scienze belliche e retorica, pur manifestando ostilit per la maggior parte di esse. Il principe ereditario era invece molto preparato
negli affari di corte e conduzione di uno stato, ponendo attenzione rilevante alle finanze. Invece di giocare come si addiceva ad un
bambino della sua et, egli passava il proprio tempo a controllare le divise e gli armamenti delle proprie guardie.

Nel Natale del 1698, al suo decimo compleanno, il padre gli regal la propriet di Wusterhausen come residenza indipendente e
possedimento signorile. Qui egli si esercit nella conduzione economica dei propri possedimenti che successivamente trasfer alla
conduzione dello stato prussiano. Egli si preoccup inoltre di trasformare la locale residenza di caccia in uno splendido palazzo
per i futuri principi ereditari, oltre a far erigere un palazzo cittadino a Berlino. A Wusterhausen il principe teneva corte e disponeva
di un numero ristretto di guardie personali composte dai membri cadetti delle pi nobili famiglie del Paese.

Federico Guglielmo, ricevette nel 1701 durante l'incoronazione del padre, il titolo di Principe di Oranien e il suo appannaggio fu
aumentato da 26.000 a 36.000 talleri annui. Nel 1702 la sua educazione venne affidata al conte Albert Konrad von Finckenstein e
nello stesso anno divenne membro del Consiglio di Stato segreto e l'anno successivo entr anche nel consiglio di guerra. Come
principe ereditario partecip a differenti incontri che gli diedero la possibilit di prendere una pi ampia coscienza del mondo
esterno e della natura degli eserciti d'Europa.

La maggiore et [modifica]

Nel 1704 all'et di 16 anni, complet il castello di Wusterhausen e decise di abitarlo come residenza autunnale da agosto a
novembre, il che consent ad ogni modo lo sviluppo di un piccolo villaggio alle sue dipendenze.

Nel 1705 venne nominato borgomastro di Charlottenburg, ove pot mettere in pratica gli insegnamenti appresi durante i viaggi
compiuti in Olanda che estesero notevolmente i suoi orizzonti culturali. Durante l'ultimo di questi suoi viaggi ricevette la notizia
della morte della madre ed il 14 giugno 1706 decise di prendere moglie, sposando Sofia Dorotea di Hannover per procura,
sposandola poi di persona il 14 novembre 1706 a Clln an der Spree (oggi parte di Berlino). Nel luglio di quello stesso anno,
inoltre, partecip ad alcune operazioni militari nelle Fiandre nell'ambito della guerra di successione spagnola, ove prese parte con
il proprio reggimento che constava ormai di 600 uomini.

L'11 settembre 1709 prese parte alla Battaglia di Malplaquet, che fu lo scontro pi sanguinoso della guerra di successione
spagnola.

Nel 1710 vi fu uno scandalo di corruzione tra i ministri del padre e Federico Guglielmo intervenne ufficialmente per la prima volta
a sedare i dissidi politici occupandosi della punizione dei traditori.

L'anno successivo, nell'estate del 1711, fu nuovamente in Olanda per curare per conto del padre alcuni negoziati diplomatici,
tornando poi in patria per schierarsi contro gli svedesi nella guerra scoppiata sul suolo prussiano, venendo ferito.

Re di Prussia (1713-1740) [modifica]


Tagli ai fondi [modifica]

All'inizio del 1713 la salute di Federico I peggior in maniera decisiva, lasciando che si concludesse lentamente la vita del primo
sovrano ufficiale di Prussia, che aveva costituito un trono che si trasmise per oltre due secoli. Il 25 febbraio 1713 Federico I spir
e Federico Guglielmo, che gli era stato vicino negli ultimi momenti di vita, subito dopo aver lasciato il letto del padre ormai
defunto, come suo primo atto ufficiale dichiar nullo il bilancio dello stato approvato dal padre.

Egli provvide al padre un funerale grandioso e in pompa magna, ma era lui il primo a gioire di questa morte attesa da lungo
tempo. Egli si present alla cerimonia funebre con la corona, di modo da ribadire che il suo peso di nuovo governo fosse chiaro a
tutti. Una cerimonia di incoronazione non ebbe invece mai luogo.

Poco dopo il termine delle cerimonie funebri egli cambi radicalmente l'indirizzo di governo e si concentr
essenzialmente sul rimuovere le riforme promosse dal genitore, in particolare riorganizzando le finanze e
smantellando i debiti. Il suo scopo era quello di far acquisire alla Prussia una sempre maggiore indipendenza
dalle potenze straniere, il cui cardine sarebbe certamente stato un esercito di portata straordinaria. Ma per
fare questo era necessario molto denaro per implementare le casse dello stato.

Mio padre trov la propria gioia nel costruire palazzi grandiosi, nell'avere una gran quantit di gioielli, argento, oro e altre
magnificenze - permettete di dar sfogo anche ai miei desideri, voglio avere una gran quantit di buone truppe.
(Federico Guglielmo I in un discorso ai suoi ministri riportato per iscritto dall'inviato olandese Lintelo [2])

Il 27 febbraio il Re si rec a Wusterhausen e l inizi la costituzione del suo nuovo programma di governo, impiegando soli
quattro giorni per redigerlo. Per saldare i 20.000.000 di talleri di debito accumulati dal padre, ridusse il personale della casa reale
da 142 a 46 impiegati oltre ad investirvi parte del proprio patrimonio personale. Dei 24 castelli fatti posseduti dal padre, Federico
Guglielmo I ne mantenne solo sei, mentre gli altri furono venduti o dati in affitto. Fece fondere molte statue di bronzo per
fabbricare dei cannoni. L'orchestra di corte venne sciolta, vennero venduti all'asta vini preziosi che facevano parte della cantina
reale, oltre a mobili e oggetti d'oro e d'argento. Tutti questi tagli ebbero per l'effetto di mandare in rovina i molti artigiani che
lavoravano per la casa reale. Le accademie statali non ottennero nuovi fondi, i teatri vennero chiusi e questo provoc una fuga di
artisti da Berlino.[3]

Con questo programma di riforma radicale si attir l'impopolarit del popolo che si vedeva privato dello splendore acquisito in
precedenza, ma allo stesso tempo il compiacimento per una maggiore fortificazione dello stato e la costituzione di un vero esercito
che potesse competere con le altre potenze europee. Egli stesso ridusse drasticamente i costi della sua corte e delle 700 stanze del
palazzo reale di Berlino, ne abit solo 5.[4]

Monarca assoluto [modifica]

In accordo con il suo orientamento di governo, Federico Guglielmo pose la propria figura al centro di tutte le attivit dello stato,
dando inizio ad un vero e proprio governo assolutista. Ora la sua parola era legge e chi la contraddiva era passibile di morte. Egli
pretese di interessarsi di tutti gli affari dello stato e svilupp le caratteristiche di una tirannia, guidata per da una profonda fede in
Dio.

Il re implementava il governo attraverso il suo gabinetto di ministri, parlando a loro come un generale con le sue truppe e con loro
esaminava i rapporti giunti a corte circa l'andamento stesso dei vari ministeri.

Sviluppo dell'esercito [modifica]

Il re fond la potenza del proprio stato essenzialmente sulla rilevanza del potenziale militare. La necessit di riportare un ordine
nelle questioni belliche era divenuta essenziale soprattutto per l'indignazione dello stesso sovrano prussiano che non riusciva ad
accettare il fatto che le altre potenze non considerassero la Prussia una nazione in grado di competere nei concordati
internazionali.

Dal 1713 inizi lo sviluppo di una totale riforma dell'esercito. Come primo passo aument la fanteria di 8073 uomini e la
cavalleria di 1067, portando il totale degli effettivi a 50.000.

Die langen Kerls [modifica]


Il soldato di fanteria Schwerid Rediwanoff di Moscow. Rdiwanoff apparteneva al corpo di uomini "donati" dallo zar Pietro il
Grande a Federico Guglielmo I dopo aver ricevuto la camera d'ambra.
Un'attenzione particolare da parte del re fu il reclutamento di uomini giovani che appartenessero al suo reggimento personale di
Potsdam, anche se questo poteva essere considerato dai pi un suo vezzo personale. Ad ogni modo, il fatto aveva una ragione
pratica: i lunghi fucili ad avancarica in uso all'epoca erano difficili da maneggiare per i soldati di bassa statura. Inizi cos una
vera e propria caccia ai giganti iniziata gi dal 1712 per ricercare uomini che avessero un'altezza minima di 1 metro e 88
centimetri. Invi i suoi incaricati in Ungheria, nel Regno di Napoli, in Croazia ed Ucraina per reclutare tali uomini, comprandoli
spesso fisicamente.[5] Tra il 1713 ed il 1735 vennero spesi in totale 12 milioni di talleri in fondi da investire nella ricerca di questi
uomini. Gli appartenenti a questo reggimento vennero soprannominati die langen Kerls (traducibile grosso modo in italiano come
"spilungoni") Il costo annuale per mantenere questo reggimento era di 291.000 talleri, rispetto ai 72.000 spesi per un reggimento
normale.[6]

Promozione dell'industria tessile [modifica]

Interessato anche all'economia, Federico Guglielmo I si concentr sulla promozione della ricca industria della tessitura, basata
sull'economia domestica. Quasi tutte le grandi case avevano infatti filande private e, con riforme varate gi dal 1713, venne creato
a Berlino un deposito generale per il prodotto filato che veniva quindi venduto all'ingrosso sul mercato internazionale, facendo
sconfinare il prodotto dal semplice consumo locale.

Coinvolgimenti riguardo alla politica estera [modifica]

Federico Guglielmo I cerc in un primo momento di mantenere una certa neutralit nei conflitti europei dell'epoca, concentrandosi
sul rafforzamento del proprio stato dopo il periodo lassista del governo paterno. La visita di Pietro il Grande nel 1713 a Berlino,
per, lo fece propendere per entrare nell'Alleanza del Nord in funzione anti-svedese per combattere le mire espansionistiche di
Carlo XII nella Grande Guerra del Nord, ottenendo in cambio finanziamenti ed armi.

Con la ripresa delle ostilit nel 1713, la Prussia trasfer il proprio quartier generale in Pomerania dal 1 maggio 1715 assediando
Stralsund e partecipando appieno agli scontri, con alla testa Federico Guglielmo I.

Nel corso del trattato di pace di Stoccolma del 21 gennaio 1720, la Prussia concluse la pace con la Svezia, ottenendo per da
questa il dominio indiscusso sulla citt di Stettino, Peene e sulle isole di Wollin e Usedom, oltre all'area del delta dello Swine e del
Dievenow. Questa campagna e quella del 1715 diedero l'opportunit quindi di ribadire l'importanza del ruolo dell'esercito per la
rinnovata Prussia.

Non ultimo, Federico Guglielmo I vendette le colonie del Brandeburgo fondate dal suo predecessore (di cui la maggiore era
appunto Friedrichsburg) per 7.200 ducati, nel 1720, ai Paesi Bassi, ottenendo nuove risorse per l'esercito.

Il corpo di nobili ufficiali [modifica]

Con l'intenzione di privare sempre pi la nobilt dei propri poteri e di estendere il valore dello stato assolutista, egli cerc di
applicare la tecnica cara a Luigi XIV di Francia di legare a se i rappresentanti della stretta aristocrazia. In maniera per del tutto
innovativa, egli fond il Real Corpo di Cadetti Prussiani nel settembre del 1717 a Berlino, un istituto militare per formare
correttamente i figli cadetti delle pi eminenti famiglie del paese. Qui i giovani dovevano essere di lignaggio nobile ed avere
un'et tra i 12 ed i 18 anni. Oltre alla carriera militare, questo garantiva un comodo inserimento nel governo, il che consentiva al re
di distrarre l'attenzione sul possesso terriero da parte dei signorotti locali. Ovviamente il permesso di accedere a questo corpo era
concesso esclusivamente a quanti facessero solenne giuramento di non prestare servizio per alcun altro paese.

Altri passi notevoli [modifica]

Federico Guglielmo I, come abbiamo gi detto, raddoppi le forze d'esercito presenti in Prussia, facendo del paese il pi potente
dietro Francia, Paesi Bassi e Russia. La Prussia contava all'epoca 1,6 milioni di abitanti di cui 80.000 erano impegnati stabilmente
nell'esercito reale. Questo ebbe per lo svantaggio di portare ad uno stato completamente militarizzato ed incentrato sulla carriera
bellica, a scapito di altre iniziative di tipo culturale ed artistico.

Sotto l'aspetto religioso, si prodig a favore del pietismo. Per l'educazione fond 1480 scuole di formazione al posto delle
320 scuole di villaggio che esistevano all'epoca del regno del padre Federico I.

Gli ultimi anni [modifica]

Con l'avanzare nell'et, Federico Guglielmo sent sempre pi crescere i dolori a causa di uno stile di vita sregolato e
sofferto anche per mali ereditari. La sua vita militare che tanto lo aveva impegnato, alla fine gli aveva creato non
pochi problemi a cavalcare ed era ingrassato notevolmente. Il 31 maggio 1740 egli mor al castello di Potsdam e
venne sepolto il 4 giugno di quello stesso anno nella chiesa di Potsdam.
Gli succedette il figlio Federico II di Prussia, meglio noto come Federico il Grande.

FEDERICO II

Anni giovanili [modifica]

Il padre, Federico Guglielmo I di Hohenzollern, immaginava il figlio pieno di entusiasmo per la vita militare, desideroso di servire
la patria come il pi umile dei sudditi. Ma il figlio aveva ben altre aspirazioni. Egli infatti era intelligente e colto, amante delle
letture ed egli stesso scrittore. Fra padre e figlio nacque una certa ostilit e il padre viet al giovane di leggere i libri e di suonare il
flauto, una delle sue grandi passioni. Federico odiava il padre e scriveva sempre lettere alla sorella prediletta, Guglielmina. [1]
Federico fu educato secondo una dura disciplina militare e alla fine, ormai esasperato, decise di fuggire. Ma fu scoperto e punito
duramente dal padre, che istitu un processo e minacci addirittura di farlo giustiziare. Il futuro sovrano fu salvato dall'intervento
dell'Imperatore Carlo VI d'Asburgo. L'intervento imperiale non imped al padre di rinchiuderlo nella fortezza di Kstrin e di
giustiziare il migliore amico del giovane principe, il fedele Katte, alla cui decapitazione fu costretto ad assistere. Nel 1739 scrisse
un'opera: l'Antimachiavel, nella quale contestava il cos detto "machiavellismo" in politica in difesa del diritto naturale, della pace
e di una politica umana retta e giusta: l'opera fu positivamente recensita dal filosofo illuminista francese Franois-Marie Arouet,
detto Voltaire, che la pubblic in Belgio in lingua francese nel 1740. Egli intratteneva infatti un rapporto di amicizia e
corrispondenza con il filosofo francese. Compose anche alcune sinfonie ed alcuni concerti per flauto di cui era abilissimo
suonatore e orchestra da camera. Risiedette nel suo castello di Sans-Souci, il cui nome significa "senza pensieri", costruito su
suo stesso disegno. In un periodo successivo intrattenne anche rapporti di corrispondenza con Johann Sebastian Bach, al quale
richiese, durante un suo viaggio a Potsdam, d'improvvisare una fuga su un soggetto da lui stesso suggerito.

In seguito Bach compose l'Offerta Musicale (Das Musikalische Opfer BWV 1079): una serie di canoni basati sul "tema regio"
suggeritogli dal sovrano e dedicata per l'appunto a Federico stesso.

Il suo atteggiamento illuministico mut radicalmente quando sal al trono, nel 1740, con il nome di Federico II.

Il matrimonio [modifica]
La moglie Elisabetta Cristina di Brunswick-Bevern. Il 10 marzo 1732 Federico, grazie ai buoni uffici del plenipotenziario austriaco
presso il padre Federico I a Berlino, conte Friedrich Heinrich von Seckendorff, si fidanz con la principessa Elisabetta Cristina di
Braunschweig-Wolfenbttel-Bevern (1715 1797), figlia del duca di Brunswick-Lneburg (1680 1735) e di Antonietta Amalia di
Braunschweig-Wolfenbttel (1696 1762). Federico II e Cristina si sposarono poi il 12 giugno 1733 nel Castello di Salzdahlum
(Bassa Sassonia) ma il matrimonio non fu felice: la coppia non ebbe figli e presto i due si separarono di fatto.

La guerra di successione austriaca [modifica]

Nel dicembre del 1740, senza dichiarazione di guerra, invase e conquist la regione della Slesia, appartenente al Regno di
Boemia, feudo di Maria Teresa d'Asburgo. L'espansionismo prussiano scaten la cosiddetta guerra di successione austriaca. Al
fianco della Prussia si schierarono la Francia, la Spagna, la Sassonia e la Baviera, mentre la Gran Bretagna e le Province Unite
d'Olanda erano alleati dell'Austria; il Regno di Sardegna combatt dapprima nella coalizione anti-asburgica per poi cambiare
campo. La guerra fu combattuta in Boemia, in Germania e nelle Fiandre e si concluse solo nel 1748 con il Trattato di Aquisgrana,
con il quale l'Austria ottenne il riconoscimento della Prammatica Sanzione, ma dovette rinunciare alla Slesia, in favore della
Prussia.[2] L'acquisizione della Slesia ebbe un'importanza cruciale: questa regione non solo era grande quanto un quarto della
Prussia del tempo, ma era ricca di terre coltivabili, differenti da quelle sabbiose del Brandeburgo, e di miniere, inoltre aveva una
popolazione di un milione di abitanti (la met di quella prussiana).

La guerra dei sette anni [modifica]

L'Austria non si rassegn alla perdita del territorio e alleandosi con la Francia e la Russia, mir ad accerchiare la Prussia. La
repentina alleanza di queste potenze fu anche causata dal fatto che la Prussia aveva firmato un'alleanza, soprattutto difensiva, con
l'Inghilterra, mediante la quale si riprometteva di difendere l'Hannover da attacchi esterni. Federico II, sentendosi circondato,
diede inizio nel 1756 alla cosiddetta Guerra dei sette anni. Questa ebbe uno svolgimento strategico "ciclico": infatti, all'inizio di
ogni anno, la Prussia si ritrovava ad avere a che fare con forze numericamente superiori, mentre al termine dell'anno la grande
strategia federiciana riportava con una battaglia la situazione alla stabilit. Inizialmente Federico, nel giugno del 1757, fu sconfitto
a Koln dagli austriaci, che riuscirono ad occupare Berlino[3], ma nel novembre egli sconfisse i francesi a Robach e un mese dopo
batt anche gli austriaci a Leuthen. La guerra ebbe in seguito un andamento incerto e, nell'agosto del 1759, la Prussia sub una
pesante sconfitta a Kunersdorf da parte delle forze russe. La situazione appariva compromessa per la Prussia, ma la morte della
zarina Elisabetta (1762), che era una grande avversaria di Federico, e l'ascesa al trono di Pietro III, che era un suo ammiratore,
salvarono il regno tedesco. Pietro non esit ad uscire dalla guerra e perfino ad allearsi con Federico, pur essendo ormai alle porte
di Berlino. Ci capovolse le sorti della guerra, che mut subito in favore di Federico. Grazie ad un contingente russo, Federico
vinse la sua ultima battaglia, quella di Kunersdorf, terminando le campagne in Slesia.
Il 10 febbraio 1763 fu firmata la Pace di Parigi tra la Francia e la Gran Bretagna, con la quale quest'ultima si impadroniva di gran
parte dell'impero coloniale della rivale. Pochi giorni dopo, il 15 febbraio, a Hubertusburg anche Prussia ed Austria sottoscrissero
un trattato di pace. In Europa a seguito della guerra non era cambiato pressoch nulla: la Slesia infatti rimase alla Prussia, che
vedeva cos riconosciuto il suo ruolo di potenza europea.

Nel 1772 Federico stipul con la Russia e l'Austria un accordo per la spartizione di una parte del territorio polacco.

Difesa delle conquiste e rafforzamento dello stato [modifica]

Federico II passo il resto della sua vita a difendere quel territorio che in quasi trent'anni di guerre era riuscito a
conquistare. La sua salute, gia insidiata dalla gotta, ricevette un duro colpo nel 1785 quando, durante un'ispezione
in Slesia, per dare un esempio ai suoi soldati rimase sei ore a cavallo sotto la pioggia. Fu colpito anche da un ictus,
ma si riprese e continuo a lavorare nel suo castello di Sans-Souci a Potsdam. In seguito peggioro e mor, nell'agosto
del 1786, dopo 46 anni di regno, all'eta di 74 anni.

Agli occhi dei contemporanei Federico II apparve come il pi tipico esempio di "sovrano illuminato". A dargli questa fama non
furono solo il suo impegno personale come scrittore di opere storiche e politiche (scritte in francese) e la sua amicizia e
corrispondenza con Voltaire e altri philosophes, ma anche le riforme in campo giudiziario ed educativo che attu durante il suo
regno. Per primo in Europa infatti, nel 1763, il re di Prussia introdusse l'istruzione elementare obbligatoria che, anche se fu la sua
unica vera riforma in merito, fu comunque molto innovativa per quei tempi.
Altro grande successo in materia fu l'aver portato l'Accademia di Berlino da uno stato di decadimento totale ad uno di grande
splendore, sia grazie all'introduzione di dotti illuministi francesi (anche se, purtroppo, a scapito dei maestri tedeschi che, pur
essendo in certi casi pi preparati, non venivano comunque ammessi), sia attraverso la modernizzazione dei piani di studi, portata
avanti grazie all'abolizione di materie antiquate e all'inserimento di nuove. Nell'Accademia, tra l'altro, vigeva una completa libert
di opinione, cosa, anche questa, rivoluzionaria per quell'epoca. Fu un grande appassionato di musica e un buon compositore di
sinfonie e musiche da camera; fond una cappella musicale a Berlino e la capitale divenne il principale centro musicale
germanico.
Semplific anche il sistema giudiziario, approntando un codice di procedura e un codice civile (1754-51 - ma l'opera di
uniformazione sar completata solo nel 1781) che introdussero il moderno stato di diritto, promossero la formazione di una
magistratura di carriera, snellirono i processi, abolirono la tortura e riconobbero maggiori diritti all'accusato.

Intervenne anche in materia economica, favorendo lo sviluppo delle attivit manifatturiere e l'incremento della colonizzazione
contadina delle province orientali, riuscendo a far trasferire in Prussia circa 500.000 nuovi abitanti, corrispondenti a poco pi di
57.000 famiglie. Grande successo ebbe la sua riforma agraria, che permise, grazie all'introduzione dei magazzini statali, di evitare
le carestie, nutrire i soldati durante le campagne evitando i saccheggi, e di controllare il prezzo del grano, rendendolo cos non pi
dipendente dal sistema monetario olandese. Fu Federico II di Prussia, tra l'altro, ad introdurre la patata nell'alimentazione tedesca,
prima della guerra dei sette anni (1756). Incentiv la coltura del tubero in grazia del suo elevato rendimento: questo gli permise di
poter nutrire tutti i suoi soldati nelle campagne belliche a venire. Inoltre miglior le tecniche di coltivazione, bonific e disbosc
numerosi terreni, aumentando cos notevolmente la produzione agricola. Per quanto riguarda il settore industriale, egli riusc
prima di tutto a portare le industrie gi esistenti (come quelle della seta e della lana) da livelli di scarsa produttivit a un buono
stato di prosperit; inoltre gett le basi di nuovi rami industriali che ebbero grande sviluppo in seguito, come l'industria mineraria
in Slesia. Port inoltre il livello di produzione all'incirca a 29 milioni di talleri l'anno e trasform il bilancio statale da passivo ad
attivo, con un surplus di 3 milioni di talleri annuali.

In campo commerciale, egli cerc di limitare al massimo l'importazione di prodotti da paesi stranieri, principalmente dalla
Sassonia, ristabilendo antiquati sistemi di tariffe doganali sull'Elba, ma nel complesso ebbe uno scarso successo. Ne ebbe molto
invece il suo tentativo di valorizzare l'Oder, unico fiume che scorreva interamente in Prussia per tutto il suo tratto navigabile: esso
infatti fu liberato da antichi diritti di scalo e altri ostacoli al traffico, ne fu regolata la corrente e drenato l'estuario; a ci si aggiunse
anche la costruzione di numerosi canali che unirono tra di loro i fiumi. Tutto questo, senza dubbio, incoraggi il commercio,
quanto meno nella parte orientale del paese. Infine, nell'ambito fiscale, riusc a rendere la moneta prussiana indipendente dai
mercati esteri (in particolare da quello olandese) grazie alla creazione di una Banca di Stato, e a creare una solida riserva nelle
casse statali (pi di 51 milioni di talleri,quando al momento della sua ascesa al trono non superava i 10 milioni). Federico fu anche
un monarca illuminato e, oltre che in ambito giudiziario, questo si fece sentire anche in campo religioso, ove egli introdusse i
principi di tolleranza, dandone prova in diverse occasioni, come quando diede asilo ai Gesuiti o quando don ai cattolici la
splendida cattedrale di Sant'Edwige, e in ambito politico, dove allontan i nobili dall'amministrazione pubblica e cerc di
migliorare le condizioni di vita dei contadini, riuscendovi nei domini statali, ma meno nei feudi signorili.

Ma naturalmente, come i sovrani prussiani prima e dopo di lui, potenzi notevolmente l'esercito. Esso assorbiva l'80% delle
finanze dello stato. Immettendo nelle gerarchie pi alte dell'apparato militare elementi appartenenti alla nobilt, Federico riusc
nell'impresa di trasformare la nobilt in un'aristocrazia militare profondamente legata al suo principe. Federico II quindi si
preoccup di rafforzare la macchina bellica prussiana riuscendo a portarla alla fine del suo regno ad un totale di 195.000 soldati.
Egli potenzi anche la struttura burocratica che manteneva l'esercito. Cur in modo particolare l'artiglieria a cavallo, un corpo
militare da lui stesso costituito e non certo un caso se tra i suoi ammiratori vi fosse in seguito un brillante ufficiale di artiglieria
che riconobbe sempre Federico come suo unico "maestro" e modello: Napoleone Bonaparte. Secondo Federico il maggior segreto
nella condotta di una guerra era di "affamare l'avversario", cio di tagliarlo fuori dai rifornimenti e di scegliere un terreno
particolarmente favorevole per annientarlo in una battaglia campale. Federico II stato ricordato come un instancabile lavoratore,
un grande condottiero militare e come un uomo colto e intelligente. Egli aspir a essere un "sovrano illuminato" cos come voleva
Voltaire, ma il pensatore illuminista, dopo aver fatto visita a Federico in Prussia, si rese conto che il re non stava agendo come,
secondo lui, avrebbe dovuto agire un vero sovrano illuminato (ad esempio l'eccessiva militarizzazione della Prussia voluta da
Federico, era giudicata negativamente da Voltaire). (senza fonte)

Gli ultimi anni [modifica]

Vicino alla fine della sua vita Federico divenne sempre pi solitario. Il suo circolo di amici a Sans Souci si era gradualmente
esaurito e Federico inizi a divenire critico ed arbitrario. La popolazione di Berlino, del resto, continuava ad inviargli richieste
perch egli facesse ritorno in citt dalla campagna, ma il re preferiva rimanere da solo nella residenza che pi di ogni altre
prediligeva,[4] ove Federico mor il 17 agosto 1786, sulla poltrona del suo studio.

Federico era un grande appassionato di levrieri e ne possedeva due italiani di colore grigio. Alla sua morte egli lasci per iscritto
di essere sepolto vicino a loro, sul terreno comune, presso la loggia del castello di Sans Souci. Suo nipote e successore Federico
Guglielmo II invece, ordin che il suo corpo venisse posto in una tomba presso quella del padre, nella chiesa di Potsdam. Durante
la seconda guerra mondiale i sepolcri di Federico II e del padre vennero trasferiti dapprima in un bunker sotterraneo, poi presso
Bernrode per proteggerli dai bombardamenti. Nel 1945 l'armata americana trasport i corpi dei re alla Elizabethkirche di Marburg
e quindi al Castello di Hohenzollern presso Hechingen. Dopo la riunificazione della Germania, il corpo di Federico Guglielmo
venne sepolto nel mausoleo dell'Imperatore Federico presso la Chiesa della Pace di Sanssouci.

Vi fu quindi un dibattito sulla figura di Federico II, che pure da molti era considerato negativamente in quanto usato anche come
simbolo di potenza e vittoria dal regime nazista, il quale aveva fatto largo uso della sua figura a scopo di propaganda politica.
Malgrado numerose proteste per, nel 205 anniversario della sua morte, il 17 agosto 1991, la bara di Federico venne posta al
centro della corte d'onore del Castello di Sans Souci, coperta da bandiere prussiane e scortata dalla guardia d'onore della
Bundeswehr. Calata la notte, il corpo venne infine interrato secondo la sua volont nel terreno di Sans Souci, senza celebrazioni
particolari come egli stesso aveva voluto.
La Russia tra 600 e 700

La dinastia dei Romanov, salita al trono nel 1613, tent di consolidare il potere degli zar, termine che in
Russia indicava limperatore. Fu riorganizzata il sistema fiscale, giudiziario e amministrativom fu rafforzato
leserciti e la Chiesa ortodossa venne sempre pi sottomessa agli zar. Lo sviluppo dellassolutismo tocc il
suo culmine tra la fine del 600 e linizio del 700 con Pietro I il Grande, che us lampio potere raggiunto
per fare della Russia uno stato in gradi di competere con il resto dEuropa. La plurisecolare dinastia dei
Rjurik, che aveva fondato il primo Stato russo, si estinse nella persona del figlio secondogenito di Ivan il
Terribile, Fdor I (1584-1598). Debole di mente e malaticcio, Fdor lasci le redini del governo dapprima
allo zio materno Nikita Romanov (1584-1585), poi al cognato Boris Godunov (1585-1598). Grazie
allappoggio della Chiesa e al prestigio derivatogli da alcuni successi militari, consolid rapidamente la sua
posizione, sicch alla morte di Fdor senza eredi (suo fratello Demetrio era stato assassinato in circostanze
misteriose nel 1591), si fece incoronare zar (1598-1605). Nel 1603, mentre il paese era in preda allanarchia
e bande di Cosacchi e guarnigioni polacche e svedesi dilagavano in Moscovia, contro Godunov si lev il
falso Demetrio (un avventuriero sostenuto dalla Polonia e dalla Chiesa cattolica che si spacciava per il
redivivo fratello di Fdor), il quale usurp il trono per quasi un anno (1605-1606). A questo succedette il
boiaro Basilio ujskij (1606- 1610), contro il quale insorse un secondo falso Demetrio, detto lImpostore o il
Brigante di Tuino (1607-1610). La situazione degener rapidamente quando il re di Polonia, Sigismondo III
Vasa, per prevenire un rafforzamento della Svezia in Russia (re Carlo IX di Svezia era intervenuto in favore
dello ujskij), occup Smolensk (1609) e Mosca e impose sul trono di Russia il proprio figlio Ladislao
(1610), cui progettava di succedere egli stesso, mentre gli Svedesi occupavano Novgorod. Tutto ci non fece
che accelerare la fine del periodo dei torbidi. Il regno di Michele III fu quasi completamente assorbito dai
problemi della ricostruzione nazionale dopo le devastazioni del periodo dei torbidi.
La situazione si sblocc sotto il figlio di Michele, Alessio (1645- 1676), quando latamano Bogdan
Chmelnitzkij, capo della rivolta antipolacca dei Cosacchi ucraini (1648-1654), chiese lintervento dello zar
(trattato di Perejaslav, 1654). Il conflitto che ne segu (1654-1667) permise ai Russi di procedere
allannessione (trattato di Andrusovo, 1667) dei territori ucraini a est del Dnepr e di Kiev, annessione che
venne resa definitiva col riavvicinamento russo- polacco seguito allinvasione ottomana dellUcraina
occidentale (1672- 1699).
Lascesa al trono di Pietro era avvenuto in modo veramente insolito. Alessio si era sposato due volte. Dalla
prima ebbe dieci figli. Dalle seconde nozze nacque Pietro. Quando Alessio mor, fra le due famiglie si
scaten una dura lotta per il trono. Divenne prima zar Fiodor, dopo la morte prematura del quale il regno
doveva passare a Ivan, frattelastro di Pietro. Era un ragazzo di quindici anni con evidenti ritardi mentali.
Nominare zar il giovane Pietro, allora un bambino di dieci anni, fu una soluzione a cui Sofia si oppose
aizzando i reggimenti degli strelizi, la guardia di Mosca. Forte dellappoggio di questa milizia, scatenata
contro la famiglia di Pietro, Sofia pot dettare le sue condizioni: Appena maggiorenne Ivan diventare zar e
io mi dimetter da reggente. Se Ivan dovesse morire Pietro li succeder . Sofia mantenne la reggenza sul
regno di Russia, ma a sedere sul trono dello zar furono per la prima volta in due: Ivan e Pietro. A un certo
punto, Pietro I riusc a diventare lunico padrone della Russia, il suo fratellastro mor.
I suoi rapporti con la mogie e il figlio erano pessimi. Considera il figlio, Alessio, un debole e un incapace.
Cerca di farne un uomo dazione, ma inutilmente. Di amori, lo zar ne ha in continuazione, ma c una donna
che predilige: Caterina, un bionda lituana conosciuta quando era al servizio come domestica di un pastore
luterano. Pietro I finir addirittura per incoronarla come imperatrice dopo la morte con la moglie, con il
nome di Caterina I.
E il 1703 e Pietro il Grande riesce finalmente a creare un insediamento nel baltico, si tratta di una fortezza
destinata a diventare il primo nucleo della futura citt : Pietroburgo. Le pietre bisogna portarle una per una
da fuori. Incorono migliaia e migliaia di operai, prelevati come bestiame dai villaggi della regione. Pietro
obbliga laristocrazia russa a trasferirsi a san Pietroburgo. Approfita di qualche incendio: per esempio ci fu
un enorme incendio che distrusse una parte di Mosca e lui trasfer 5000 famiglie senza tetto a San
Pietroburgo. Per incoraggiare il trasferimento promuove nel campo nuovi ceti, cos i marinai migliori
diventano ammiragli e gli artigiani veri e propri imprenditori.
Pietro aveva una preoccupazione: quella di cercare una soluzioni ai continui intrighi e complotti che si
tramavano in quel momento a Mosca nei suoi confronti. La sua una violenza repprssiva che non conosce
regole. Alla sorella, la mente della congiura, li verra risparmita la vita, ma non lesilio. Chi ha partecipato
alla cospirazione condannato a morte. Alla fine far torturare suo figlio accusato di complottare contro di
lui e lo far uccidere. Lo sforzo espansivo che fin dal 1696 intraprese sul Mar Nero e verso i Balcani diede i
suoi frutti con lacquisizione Azov del 1700; quello stesso anno volse le sue mire contro la Svezia di Carlo
XII al quale, dopo una lunga guerra dalle vicende alterne, inflisse la sconfitta decisiva di Poltava (1709). La
Russia entr cos in possesso delle coste orientali del Mar Baltico e, con successive operazioni, della Livonia
e dellEstonia (1710). Subito dopo lo zar riprese le ostilit contro la Turchia (1711), che per si risolsero in
un disastro per la Russia e nella perdita dellaccesso al Mar Nero. A fianco di Danimarca, Polonia, Sassonia,
Prussia e Hannover, combatt di nuovo contro la Svezia, alla quale impose la pace di Nystad (1721) e la
cessione della Finlandia sudorientale. La guerra del 1723 contro la Persia gli assicur poi le rive occidentali
del Mar Caspio (1723).
Lazione energica e a volte spietata di Pietro I il Grande impresse alla storia della Russia una brusca svolta,
che trasform un paese povero e arretrato in uno Stato moderno di tipo europeo.
Per far questo Pietro I apr scuole, incoraggi gli studi scientifici, favor il sorgere di industrie tessili e
metallurgiche; modific persino i costumi, proibendo luso degli abiti di foggia tartara e imponendo ai nobili
il taglio delle imponenti barbe allorientale.
Afferm con forza il suo assolutismo infrangendo per sempre il potere dei boiari, che trasform in docili
funzionari. Riorganizz il governo e lesercito, costru una moderna flotta.
Quasi a sottolineare la trasformazione subita dallo Stato, spost la capitale da Mosca a Pietroburgo, al
confine con lOccidente, per disporre di una finestra aperta sullEuropa.
C una domanda geografica che assila Pietro: la Russia confina con lAmerica? Per scoprirlo manda un
capitano danese, nel 1725, poco prima della morte di Pietro. Nellagosto del 1728, arriv a pocchissima
distanza dalle coste dellAlaska, ma non li vide a causa di una fitta nebbia. Incalzato dalla fine dellestate
torn indietro senza rendersi conto di essere arrivato quasi in America. Bering fu incaricato di guidare una
nuova missione che part nel 1733.
Alla morte di Pietro sar Caterina a salire sul trono, ma solo per due anni. Alla sua morte seguirono oltre un
decennio con lotte al potere, fino a quando al trono sal Elisabetta (1741), figlia di Pietro il Grande e
Caterina. Con lei San Pietroburgo conobbe un balzo in avanti. Per tenere a bada i nobili concesse a loro
poteri illimitati. Il 16 giugno 1741 il veliero di Bering avvist le coste dellAlaska. A poca distanza dalle
coste russe incontr una nuova tempesta, una violenta ondata spinse il velierio sulle roccie di unisola,
affondandola. Ai naufraghi non rest che raggiungere terra. Molti perirono, fra cui lo stesso Bering. I
viaggiatori tornati in patria portarono con s qualcosa che avrebbe destato interesse ad alcuni loro
connazionali: pelliccia di lontra che fece muovere verso lAlaska flotte di avventurieri. Questi spietati
commercianti di pelli occuparono le isole Aleutine. Gli aleutani furono costretti a cacciare giorno e notte.
Quando alcuni aleutiani si ribellarono nascondensi su alcune rocce che ritenevano sicure i commercianti
massacrarono migliaia di persone innocenti.
Quando Pietro III sale al trono, nel maggio del 1762 impartisce direttive politiche e militari che lasciano
esterefati ministri e generali. Viene definito da tutti un uomo pazzo. Nel giro di qualche settimana il
complotto organizzato. Pietro III viene destituito e arrestato, il suo regno dura poco pi di un mese. Viene
arrestato e dopo un mese viene trovato morto. Sale al trono Caterina II. Sotto il suo governo i territori
dellimpero si allargarono notevolmente, soprattutto a spese della Polonia e della Turchia. Grazie
allalleanza con la Prussia e con lAustria, ottenne dalla Polonia, con le spartizioni del 1772, del 1793 e del
1795, tutte le regioni orientali; alla Turchia strapp prima le steppe russe meridionali fino al fiume Bug e
alcune citt di grande importanza commerciale come Azov e Kinburn (1768-74), quindi la Crimea, il Taman
e il Kuban (1783). N mancarono allinterno sommosse e rivolte sanguinose, come quella del cosacco
Emeljan Pugacv, repressa nel 1775. C una aspetto molto importante nella vita di Caterina la Grande, cio
la sua amicizia con gli illuministi. Caterina cerc di convincere la nobilt a rinunciare ai privilegi, ma il
problema era troppo vasto e profondo.

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