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STAGIONE DI PROSA
La Evolution Dance Theater una fusione innovativa ed emozionante di danza, arte, acrobazia,
magia e illusione.
Pura evasione lo spettacolo Night Garden che, unendo larte, la danza e le doti acrobatiche dei
ballerini alla magia delle ambientazioni tratte dal fantastico mondo della natura notturna, inebria il
suo pubblico. Il verde delle foglie si mescola alloscurit delle ombre e Madre Natura dirige col
movimento la sua orchestra fatata dando vita ai colori e generando corpi celesti. Nebbia, riti
propiziatori e pratiche oniriche animeranno poi nuovamente la scena riempiendo gli occhi presenti
in sala di visioni che stimoleranno lassopita fantasia.
In un luogo che ricorda unaula di fisica, immersi in unatmosfera quasi irreale, tre persone, due
uomini e una donna, parlano di cose successe in un lontano passato, cose avvenute tanto tempo
prima, quando tutti e tre erano ancora vivi. Sono Niels Bohr (Orsini), sua moglie Margrethe
(Lojodice) e Werner Heisenberg (Popolizio). Il loro tentativo di chiarire che cosa avvenne nel
lontano 1941 a Copenaghen quando improvvisamente il fisico tedesco Heisenberg fece visita al suo
maestro Bohr in una Danimarca occupata dai nazisti. Entrambi coinvolti nella ricerca scientifica, ma
su fronti opposti e probabilmente vicini ad un traguardo che avrebbe portato alla bomba atomica, i
due scienziati ebbero una conversazione nel giardino della casa di Bohr, il soggetto di quella
conversazione ancora oggi resta un mistero e per risolverlo la Storia ha avanzato svariate ipotesi.
Lasse portante attorno al quale ruota lo spettacolo dunque il motivo per cui lallievo and a
Copenaghen a trovare il suo maestro. Lautore d vita ad un appassionante groviglio in cui i piani
temporali si sovrappongono, dando un valore universale alle questioni poste dai protagonisti. Non
possibile una sola verit, o una sintesi efficace delle diverse verit, perch una verit
semplicemente il punto di vista di chi lha enunciata.
Venerd 19 gennaio ore 21
Viola Produzioni
Francesco Pannofino, Emanuela Rossi
BUKUROSH, MIO NIPOTE
ovvero il ritorno dei Suoceri Albanesi
di Gianni Clementi
regia Claudio Boccaccini
con Andrea Lolli, Silvia Brogi, Maurizio Pepe, Filippo Lagan, Elisabetta Clementi
Dopo lo straordinario successo de I Suoceri Albanesi, con una tourne di 200 repliche in tutta
Italia, Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi, tornano a raccontarsi in Bukurosh, mio nipote.
Lucio, consigliere comunale progressista; Ginevra, chef in carriera di cucina molecolare e la loro
figlia 17enne Camilla; Corrado, Colonnello gay in pensione; Benedetta, titolare dellerboristeria
sotto casa; Igli, albanese, titolare di una piccola Ditta edile e Lushan, il suo giovane fratello, sono
nuovamente gli eroi della nuova commedia di Gianni Clementi, autonoma, ma anche sequel
ideale. Lucio e Ginevra sono appena tornati dallAlbania, reduci insieme a Corrado e Benedetta dal
matrimonio riparatore di Camilla con Lushan, di cui rimasta incinta durante i lavori di
ristrutturazione del bagno di casa. Ai dubbi per la scelta tanto azzardata della figlia si sommano le
preoccupazioni per il suo futuro, lannuncio delle imminenti elezioni comunali per Lucio, la notizia
che il ristorante molecolare di Ginevra comincia ad accusare un notevole calo di clienti e il
problema della convivenza in casa con i novelli sposi. Limpegno di acquistare e ristrutturare
lappartamento sullo stesso pianerottolo si prospetta come unoccasione unica per preservare la
vicinanza con la figlia ma anche lintimit familiare. Ma larrivo improvviso e anticipato dal viaggio
di nozze di una Camilla disperata e sola, non fa che rafforzare i loro dubbi di quellunione.
Portare in teatro la lingua di tre grandi italiani Boccaccio, Ariosto, e per ultimo il Basile, sfidando la
complessit delle loro opere, per scoprire quanto ancora possiamo nutrirci delle loro invenzioni, dei
loro azzardi, delle loro intuizioni.
Uno spettacolo che indaga il mistero pi misterioso di tutti, quello di riuscire a vivere.
Ne Lo Cunto de li cunti, del Basile, da cui lo spettacolo prende sostanza, il mistero del nostro
vivere si dipana in una mappa di storie, con un andamento fiabesco, le vicende che vi accadono
posseggono una loro verit del tutto indipendente dalla realt ordinaria. La fiaba un fatto di
cronaca fantastica che va raccontato con la pregnanza con cui si racconta un fattaccio di cronaca
nera o di cronaca rosa. Dopo aver portato in scena il Decamerone del Boccaccio e Orlando Furioso
dellAriosto, ora la trilogia del progetto Grandi Italiani si conclude con Lo cunto de li cunti di
Giambattista Basile, col suo linguaggio barocco, un italiano rinnovato da un dialetto aspro e
meravigliosamente creativo.
Un linguaggio sonoro, che si riverbera anche nello spettacolo, dove i suoni e le sonorit
comporranno un paesaggio mutevole e metamorfico.
Molta vita si addensa in queste storie, ognuna racchiude pi di un Destino, ma il nostro teatro ne
svela solo una parte, lasciando nellanimo dello spettatore la sensazione che non tutto stato
detto, che lArcana Favola nasconde ancora molti altri tesori.
Marted 27 e mercoled 28 febbraio ore 21
Lisola Trovata Srl
Stefano Fresi, Violante Placido, Paolo Ruffini
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
di William Shakespeare
adattamento di Francesco Bellomo e Massimiliano Bruno
compagnia formata da 12 attori
regia di Massimiliano Bruno
Se noi ombre vi abbiamo irritato non prendetela a male, ma pensate di aver dormito, e che
questa sia una visione della fantasia noi altro non voffrimmo che un sogno.
Mito, fiaba, e quotidianit si intersecano continuamente senza soluzione di continuit e questo
porta a riconoscere, allinterno di questa originale versione del noto testo shakespeariano,
suggestioni che vanno da fonti classiche al patrimonio folkloristico tipico dellInghilterra sempre
originalmente e genialmente contaminati e ricreati dalla fervida fantasia delladattamento.
Il Sogno di una notte di mezza estate un vero e proprio teorema sullamore ma anche sul
nonsense della vita degli uomini che si rincorrono e che si affannano per amarsi, che si
innamorano e si desiderano senza spiegazioni, che si incontrano per una serie di casualit di cui
non sono padroni.
Avere il coraggio di dire ai giovani che essi sono tutti sovrani, per cui l'obbedienza non ormai
pi una virt, ma la pi subdola delle tentazioni, che non credano di potersene far scudo n
davanti agli uomini n davanti a Dio, che bisogna che si sentano ognuno l'unico responsabile di
tutto
Il principio fondante della piccola rivoluzione di don Milani, limportanza del possesso della parola
anche il principio ispiratore di questa messa in scena attraverso la quale vengono sviluppate e
indagate tematiche utili a migliorare la comprensione dellodierno valore delleducazione.
Possedere le parole ha voluto dire avere autonomia intellettuale, libert dalla schiavit
dellignoranza e con questo progetto si vuole dare giusto risalto a questa esperienza cos unica
collocata in una Toscana appena uscita dalla guerra. La piccola rivoluzione di don Milani forse
potr esserci utile per immaginare un futuro possibile che, in realt, era stato scritto e pensato pi
di mezzo secolo fa.
Marted 10 e mercoled 11 aprile ore 21
Cardellino srl
Silvio Orlando
LA SCUOLA
di Domenico Starnone
regia Daniele Luchetti
e con (in o.a.) Vittoria Belvedere, Vittorio Ciorcalo, Roberto Citran, Roberto Nobile, Antonio
Petrocelli, Maria Laura Rondanini
scene Giancarlo Basili
A scuola si impara, si cresce, si studia, si boccia. Ma anche luogo di guerra per ragazzi e
insegnanti, dove ci si sfida e dove si cercano strategie di sopravvivenza vincenti.
Il testo di Domenico Starnone, che nel 1995 stato trasposto in veste cinematografica dallo stesso
Silvio Orlando, ne mette in risalto i tratti paradossali e divertenti, oltre che descriverne i risvolti
drammatici e formativi. Giorno di scrutini per la classe IV D: gli insegnanti si riuniscono per
decidere del futuro dei loro studenti. Listituto un microcosmo in cui la realt filtra solo
indirettamente, tutto si svolge tra queste mura: le speranze, le amicizie, le ambizioni, gli scontri
generazionali, gli amori e le situazioni paradossali. Un affresco della scuola italiana del recente
passato e insieme un esempio quasi profetico del cammino che stava intraprendendo il sistema
scolastico.
Il 26 dicembre 1831 debutt alla Scala di Milano La Norma, di Vincenzo Bellini, un altro 26
dicembre quello del 1867 inaugur il Teatro Del Popolo di Castelfiorentino ed, oggi, il 26 dicembre
2017 ne celebra i 150 anni. Lopera ambientata nelle Gallie al tempo dell'antica Roma, presenta
espliciti legami con il mito di Medea, infatti la sacerdotessa Norma, figlia del capo dei Druidi
Oroveso, stata l'amante segreta del proconsole Pollione, dal quale ha avuto due figli, custoditi
dalla fedele Clotilde all'insaputa di tutti. Pollione si innamora di Adalgisa e vuole lasciare Norma.
Adalgisa confessa a Norma lamore con Pollione e lei, sconvolta dalla rivelazione, decide di
uccidere i due figli, ma cede al sentimento materno. Decisa a suicidarsi fa chiamare Adalgisa e la
prega di adottare i bambini e di portarli a Roma, dopo essersi sposata con Pollione. Ma Adalgisa
rifiuta e promette a Norma di convincere Pollione a tornare da lei. Da tempo i Druidi, guidati da
Oroveso, tramano una rivolta contro Roma. Norma, che si era sempre opposta, quando apprende
che Adalgisa non ha ottenuto nulla dal colloquio con Pollione, chiama i Galli a raccolta e proclama
guerra ai Romani. Sta per pronunciare il nome della vittima sacrificale da immolare al dio, quando
Pollione tenta di rapire Adalgisa. Norma sta per colpirlo con un pugnale, ma gli offre la vita purch
egli abbandoni Adalgisa, lui rifiuta e Norma che vuole sacrificare Aldalgisa, improvvisamente
decide di suicidarsi. Commosso, Pollione comprende la grandezza di Norma e decide di morire con
lei. In segreto, Norma confida a Oroveso di essere madre e lo supplica di prendersi cura dei
bambini, affinch possano salvarsi, raggiungendo Roma insieme con Clotilde. Quindi sale sul rogo
con l'uomo amato. Questo debutto appositamente prodotto dalla Fondazione Teatro del Popolo,
vedr sul palco del Teatro del Popolo lOrchestra Sinfonica di Grosseto con affermati cantanti in un
innovativo allestimento con scenografie multimediali, appositamente realizzate.
JAZZ
un duo raffinato e stellare per una selezione speciale di ballad, inni e improvvisazioni. I due, tra i
maggiori esponenti della scena jazz newyorkese, collaborano in varie formazioni da pi di
trentanni. Ne scaturisce una musicalit libera di spaziare senza limiti nella creativit dei due artisti
che, interagendo, mostrano nuovi aspetti delle loro rispettive sonorit. Un concerto di rara e
raffinata bellezza, che si preannuncia indimenticabile. Dave Douglas, trombettista, compositore e
docente, si meritato nellarco della carriera numerosi e prestigiosi riconoscimenti: una
Guggenheim Fellowship, un premio Aaron Copland e due nomination ai Grammy. La commistione
jazz/classica ha in Caine un approccio particolarmente originale: suo scopo non la
reinterpretazione ma una vera e propria riscrittura di grandi compositori del passato quali Bach,
Wagner, Beethoven o Schumann. Con le Variazioni Goldberg di Bach il pianista americano firma il
suo indiscusso e pi popolare capolavoro.
DATA DA DEFINIRE
ENRICO RAVA New Quartet
ENRICO RAVA - tromba
FRANCESCO DIODATI - chitarra
GABRIELE EVANGELISTA - contrabbasso
ENRICO MORELLO - batteria
Il New 4et di Enrico Rava ha vinto il referendum Top Jazz 2015 di Musica Jazz come formazione
dell'anno. Un riconoscimento prestigioso per una formazione giovane guidata da un eterno giovane
del jazz.
Violetta non soltanto uno dei personaggi della storia, ma incarna un mondo di disillusioni, di
sogni traditi e di vite vissute tra la fatica del quotidiano e la bellezza delle persone che vi si
incontrano. Ancora una volta Ascanio Celestini ci trascina tra le chiacchiere di questi disperati, che
poi disperati non sono se non agli occhi altrui, e ci restituisce un mondo fatto di povert ma anche
di rara bellezza, di ignoranza ma anche di atavica saggezza, e come nel miracolo finale di Laika
anche qui si assister a prodigi straordinari che nessuno noter.
La leggenda del pallavolista volante uno spettacolo in cui lo sport incontra il teatro e si fa
metafora della vita: Andrea Zorzi detto Zorro il pallavolista due volte campione del mondo e tre
volte campione europeo con lindimenticabile Nazionale di Julio Velasco sale per la prima volta
sul palcoscenico e, grazie alla penna e alla regia di Nicola Zavagli, ci racconta la sua grande
avventura. Attorno a lui, la verve esplosiva dellattrice Beatrice Visibelli disegna un paesaggio
narrativo carico di ironica allegria, dando vita alla moltitudine di personaggi che hanno
accompagnato la vita e la carriera di questo autentico mito dello sport italiano. Un pallone
sgualcito diventa il volante che il padre impugnava durante i molti chilometri percorsi nella sua vita
dautista. Le panche dello spogliatoio, dove ci si confrontava, si discuteva e si finiva spesso per
litigare, si tramutano nel letto dove un adolescente febbricitante cresceva troppo e sognava di
trovare una ragazza. Lo spazio del palco si trasforma in un campo da pallavolo, per rivivere le
azioni mozzafiato scolpite nella memoria di tutti, le vittorie leggendarie e le sconfitte ancora
brucianti. Ed ecco dipanarsi un affresco teatrale dove la vicenda personale sintreccia alla storia e
al costume, dove la luminosa carriera di uno sportivo viaggia attraverso la cronaca e la storia di un
Paese: dalla campagna veneta degli anni settanta ai nostri giorni, dai racconti di unadolescenza
complessata, alla formazione di uno sportivo e poi di un campione.
MADE IN TOSCANA
CASTELFIORENTINO IN SCENA
Le Quinte Scelte dell'Associazione Teatro Castello mettono in scena "Buona la terza", una
commedia liberamente tratta da "Provaci ancora, Sam" di Woody Allen.
Tra peripezie sentimentali, personaggi immaginari e reali, la mente contorta di Allan cerca di
dimenticare la moglie Nancy.
Nella nostra storia c una bambina, che tutti chiamano CappuccettoRed per il colore della sua
mantella. Un giorno la madre la manda a far visita alla nonna e le raccomanda di non fermarsi per
strada per nessuna ragione. Nel bosco inizia la sua avventura e, cammina cammina, Cappuccetto
Red si dimentica dei consigli della mamma C ancora qualcuno che non la conosce? La fiaba di
Cappuccetto Rosso la pi nota, la pi cara ai bambini, e anche quella che viene narrata in tanti
modi e tante versioni. Noi abbiamo deciso di raccontarla giocando con la lingua inglese. I bambini
avranno cos la possibilit di seguire le avventure della protagonista scoprendo e imparando di
volta in volta termini semplici della lingua inglese. Lo spettacolo un piacevole e divertente
pretesto per stimolare e accrescere linteresse dei bambini per lapprendimento di una nuova
lingua.
La storia che raccontiamo ha origini antiche ( le prime forme risalgono al 1600) e, come spesso
accade, si diffusa in tutta Europa con alcune variazioni, ma i personaggi e i luoghi sono rimasti
gli stessi. Lo scrittore italiano Cesare Basile nel 1600 scrisse PETROSINELLA, Italo Calvino
ripropose nella raccolta fiabe italiane PREZZEMOLINA e in Germania i Fratelli Grimm scrivono
RAPERONZOLO. Ed proprio da questa versione che siamo partiti a realizzare uno spettacolo
frizzante e ricco di comicit. Uno spettacolo dedicato alla figura femminile, alle madri, alle figlie e
alle orche! RAPERONZOLA l'avventura di una fanciulla dalle lunghe trecce e di un'orca che la
tiene prigioniera in una torre, ma arriver un principe che la liberer. Su questa semplice trama
abbiamo realizzato uno sviluppo scenografico magico agli occhi di chi guarda. Dentro ad una
specie di torre di Babele che gira su se stessa, ispirata alle sculture dell'artista trentino Pietro
Weber, si tutta la storia. I protagonisti sono grandi pupazzi mossi a vista dal narratore che
convive con loro: raccontando, litigando e muovendo tutto in una armonia di suoni e rumori che
caratterizzano i vari stati d'animo.E' uno spettacolo comico e poetico che promuove una riflessione:
la vita un ciclo continuo dove ne finisce uno comincia l'altro.
Una bambola che cade, si rotola, viene sgridata, ricade e soprattutto piange... il pretesto per un
dialogo tra madre e figlia, una tappa di educazione sentimentale per parlare di lacrime, lacrime per
ferite sulla pelle e per ferite dentro l'animo, lacrime per la zuppa di cipolle e lacrime di gioia... un
mare di lacrime dove quasi affogare o solo nuotareProtagonisti una bambola, unattrice e un
artista che disegna il mondo intorno a loro.
SPECIALE 150
Cosa si nasconde dietro alle nuove dipendenze comportamentali? Come nascono, in quali contesti
sociali e soprattutto familiari? Dietro queste patologie che, pur in ambiti diversi, sono in costante
aumento, si nasconde un denominatore comune: la mancanza di relazione con noi stessi e con gli
altri, l'incapacit di parlarsi e di ascoltarsi.
Lo spettacolo affronta con la consueta ironia le dinamiche relazionali di oggi, costrette a fare i
conti con un mondo sempre pi rivolto al consumo, all'opulenza, al bisogno di avere per
affermarsi. Un mondo in cui ogni cosa che desideriamo sembra essere a portata di mano, ma poi a
mancare davvero sono i rapporti autentici. E' proprio questo che manca nella famiglia di Cinzia
dove il marito troppo preso dal lavoro, la cognata tratta il cane come un figlio, la suocera cucina
lasagne e inventa malattie pur di tenere i figli legati a s, mentre Cinzia si scopre vittima di
shopping compulsivo, pensa a strisciare la carta ed afferrare il sacchetto con il nuovo acquisto per
cancellare le ansie e far svanire i problemi.
Poi arriva il giorno in cui i troppi sacchetti esauriscono addirittura il credito di tutte le carte
famigliari, svelando contemporaneamente conti in rosso e un uso disinvolto delle rate, portato
avanti da tempo e sempre nascosto a tutti. Cosa succede quando ci mancano i soldi per soddisfare
i nostri innumerevoli bisogni? Terapia di gruppo e terapia comportamentale tra nuove amiche e
vecchi colleghi di lavoro, aiuteranno Cinzia a rialzarsi e a guardare il mondo da una prospettiva
nuova, aiutando anche la sua famiglia a farlo.
In fondo la vera ricchezza sta proprio l, in quel motore che muove il mondo, che non si pu n
vendere, n comprare: l'amore, un sacco d'amore ... ma anche un sacchetto pu andar bene!
Serena Bagnoli, Stefania Bertini, Rita Biocca, Giulietta Brogi, Alessandra Campatelli, Valentina
Chiarugi, David Cinelli, Marilena Cioni, Bianca Conforti, Diego Conforti, Franco Corsoni, Angelica
Covato, Giovanna Donzella, Silvia Esposito, Mirko Fierli, Franca Gaggelli, Giuseppe Gallina, Patrizia
Marconcini, M. Grazia Marinelli, Fabio Mascelloni, Silvia Massicci, Lucia Natali, Pietro Renieri, Janira
Ricigliano, Vincenzo Russino, Patrizia Salerno, Angela Tamburini, Susanna Tamburini, Imma
Tronnolone, Adriana Vanni, Claudia Vignozzi
con la partecipazione straordinaria della cantante lirica Simonetta Antoni ed il maestro Simone
Faraoni
Raccontare i 150 anni di vita di un teatro non cosa da poco. Perch i fatti veri o presunti, gli
aneddoti, i personaggi, le opere rappresentate sono tante. Impossibile dare il giusto risalto a tutto.
La scelta andata sul racconto di alcune manifestazioni e spettacoli che si sono succedute in
questi anni. Di alcune conosciamo il testo perch sono opere immortali di altre solo il titolo. Allora
limmaginazione andata a colmare i vuoti. Raccontiamo la vita delle varie epoche attraverso la
famiglia del custode, la storia del Teatro attraverso gli spettacoli, la Storia italiana attraverso gli
accadimenti principali insomma una storia quasi vera del Teatro del Popolo. Non ce ne voglia chi
sa bene la storia se abbiamo tralasciato accadimenti ma sarebbe necessario fare pi spettacoli per
raccontar tutto!
21-22-23 Marzo
STASERA PAGO IO
Giallo Mare Minimal Teatro da 30 anni fa interagire in maniera simbiotica il suo profilo nomade di
produttore allazione di radicamento in una vasta area della Toscana centrale che abbraccia
lEmpolese Valdelsa ed il Basso Valdarno Inferiore Pisano. Azione che si sviluppa abitando i teatri
o gli spazi teatralizzabili, utilizzati come laboratori aperti, botteghe teatrali attive quotidianamente
nei territori, costruendo unoperativit che mette in stretta interrelazione i vari ambiti di attivit
realizzati dallazione residenziale: la produzione di opere, la cura degli artisti e delle compagnie
ospiti negli spazi gestiti e diretti, la programmazione, la promozione e la formazione. Il ruolo
territoriale della nostra Residenza Interprovinciale, oltre che dalle convenzioni pluriennali con i
singoli comuni sostenitori, sancito da una convenzione triennale 2016-18 di area e sottoscritta
dai Comuni di Castelfiorentino, Empoli, Santa Croce S/Arno e Vinci. Patto sottoscritto sotto legida
della Regione Toscana nel marzo 2016, che individua la residenza di Giallo Mare come fulcro,
soggetto propositivo ed attuatore delle politiche teatrali di questo territorio, tramite la gestione
e/o la direzione delle attivit teatrali e culturali di questi comuni. Al Teatro del Popolo e nel
territorio di Castelfiorentino lattivit di Residenza di Giallo Mare si sostanzia nei seguenti progetti:
FORMAZIONE TEATRALE
Giallo Mare Minimal Teatro Agenzia Formativa accreditata presso la Regione Toscana e certificata
UNI EN ISO 9001:2008.
I corsi di teatro sono a cura di Maria Teresa Delogu, Rossella Parrucci, Diletta Landi, docenti di
provata esperienza, competenza e professionalit teatrale.
Formatori professionisti esperti nella conduzione di gruppi con pluriennale esperienza nel teatro,
nel teatro-scuola ed extrascuola, condurranno i corsi per adulti, per gli adolescenti e i bambini.
Questi laboratori teatrali si pongono lobiettivo di costituire uno spazio di avvicinamento alla
complessa ricchezza espressiva del teatro attraverso processi creativi che possono avviare fertili
meccanismi di relazione, di apprendimento, di crescita culturale. Il laboratorio teatrale uno spazio
che consente a tutti, in una relazione aperta fra s e gli altri, di mettersi in gioco per scoprire le
proprie risorse espressive, a volte inaspettate e nascoste, senza fare riferimento a modelli artificiali
o mutuati da forme di spettacolo omologate o conformistiche.
La quota comprende: Assicurazione, docenze nel corso del laboratorio teatrale, coordinamento,
organizzazione e regia dello spettacolo finale, materiale didattico.
Orario proiezioni: venerd 21.15 sabato 21.15 domenica 17.30 e 21.15 marted 21.15
Speciale mercoled: ore 21.15/ 2 euro ogni secondo mercoled del mese
Riduzioni riservate a:
Persone fino a 26 anni e possessori di carta giovani fino a 30 anni. Adulti oltre 65 anni.
Portatori di handicap e soggetti con invalidit riconosciute, per ottenere la riduzione occorre
presentare opportuna documentazione. Abbonati del Teatro del Popolo e Soci Coop.
PREZZI
STAGIONE DI PROSA
Ginevra di Marco stazioni lunari - Biglietti: posto unico 18 ridotto soci Coop 15 Loggione 8
Enrico Rava Concerto jazz - Biglietti: posto unico 18 ridotto soci Coop 15 Loggione 8
Uri Caine e Dave Douglas Concerto jazz - Biglietti: posto unico 18 ridotto soci Coop 15
Loggione 8
SPECIALE 150
Teresa Mannino; Spettacolo 150! ; Antonella Questa Biglietti: posto unico 12 Loggione 8
STASERA PAGO IO!: spettacoli rivolti ai ragazzi e alle famiglie in orario serale. Posto unico per i
bambini 5. Adulti con fantassegno (ingresso gratuito)
Card Arcobaleno: si potr acquistare la card, una sorta di mini abbonamento, che comprende
cinque spettacoli:
9 novembre Pueblo con Ascanio Celestini
8 febbraio Favola del principe che non sapeva amare con Stefano Accorsi
28 febbraio- Sogno di una notte di mezza estate con Fresi, Placido, Pasotti, Ruffini
RIDUZIONI: under 26 e over 65. Per ottenere la riduzione occorre presentare opportuna documentazione. I
giovani under 30 in possesso di Carta Giovani avranno la riduzione del 10% su tutti i biglietti. Per le
rassegne Made in Toscana, Teatro civile si conferma lingresso gratuito per disoccupati, lavoratori
cassaintegrati e in mobilit. Il biglietto gratuito verr consegnato dietro presentazione della certificazione
rilasciata dal Centro per l'impiego di Castelfiorentino. Gli studenti delle scuole superiori di Castelfiorentino
avranno un biglietto omaggio ogni 4 acquistati. Sono previste riduzioni per i soci Coop per le rassegne Su il
sipario (domenicali), La nostra storia-Teatro civile, Made in Toscana, Castelfiorentino in scena, Conerto di
Ginevra di Marco e concerti Jazz. Riduzioni riservate agli under 26 e gli over 65 anni, a portatori di
handicap o a soggetti con invalidit riconosciute. Per ottenere la riduzione occorre presentare opportuna
documentazione. Le riduzioni non sono cumulabili.
Orario biglietteria: biglietteria Teatro del Popolo P. zza Gramsci 80, Castelfiorentino Tel.0571/633482
Giallo Mare Minimal Teatro via P. Veronese,10 Empoli Tel 0571/81629-83758 orario 9-13 e 14-18 dal luned
al venerd e aperture su appuntamento
Diritti di prevendita 1
Prevendite:
Info: