Ordine del giorno dei circoli PD Europa sul tema della riforma degli organi di rappresentanza e sul miglioramento della qualità dei servizi per le comunità italiane all'estero. Settembre 2016
Ordine del giorno dei circoli PD Europa sul tema della riforma degli organi di rappresentanza e sul miglioramento della qualità dei servizi per le comunità italiane all'estero. Settembre 2016
Ordine del giorno dei circoli PD Europa sul tema della riforma degli organi di rappresentanza e sul miglioramento della qualità dei servizi per le comunità italiane all'estero. Settembre 2016
Ordine del giorno su riforma rappresentanza e servizi al
cittadino sul territorio
Il profondo mutamento e l'evoluzione sociale delle comunit
italiane nel mondo impongono con urgenza unazione di riforma e revisione della rappresentanza locale e dei servizi ai cittadini allestero.
Intendiamo affrontare insieme questi due argomenti per
sottolineare come essi siano strettamente interconnessi: riteniamo infatti che una rappresentanza locale delle comunit allestero slegata dal compito di fornire assistenza e servizi ai cittadini, ossia fine a se stessa, infatti inutile; al contempo, i servizi ai cittadini allestero hanno bisogno di essere continuamente aggiornati e migliorati in funzione delle esigenze espresse attraverso la rappresentanza dalla comunit verso la quale i servizi stessi sono rivolti.
A seguito dellassemblea dei Circoli PD Europa a Londra (16-17
aprile 2016) emerso con forza il bisogno di rappresentanza reale, ossia di strutture capaci di dare in modo articolato risposte alle effettive esigenze della comunit italiana allestero nelle sue diverse componenti: questo bisogno si estrinseca sempre pi spesso in modo spontaneo con pagine facebook o siti internet dedicati allaiuto compartecipativo per la ricerca di lavoro, casa, vita quotidiana, svolgimento di pratiche, richiesta di beni alimentari.
La risposta istituzionale a queste richieste, che dovrebbe essere
fornita in primo luogo dai Comites, in molte realt fa fatica ad affermarsi: le recenti elezioni Comites che hanno visto scarsa partecipazione a seguito di una carente informazione e di un tempismo troppo stretto per il nuovo sistema elettorale, e che in molte realt hanno visto una lista unica sulla base di un tessuto associativo ormai in declino hanno posto il problema di come rilanciare gli istituti di rappresentanza in modo da renderla pi inclusiva, allargando la partecipazione dei singoli non necessariamente legati alle reti associative tradizionali, e pi capace di dare risposte organiche alle istanze della comunit. Allo stesso tempo, necessario rendere i Comites strutture di supporto informativo (e in alcuni casi concreto) per i servizi al cittadino. Riteniamo che solo dando ai Comites una concreta capacit di incidere sulla comunit essi potranno tornare ad attrarre linteresse delle comunit allestero.
i) Revisione dei Comites
Riprendendo proposte gi avanzate da nostri parlamentari nelle
scorse legislature su funzionamento, compiti e finanziamento/voci di spesa dei Comites, riteniamo importante sottolineare i punti seguenti: - Rapporto annuale sulla comunit: unattiva capacit di monitoraggio della comunit da parte dei Comites li rende indispensabili per meglio orientare i servizi ai cittadini - Valutazione annuale da parte del Comites dei servizi consolari, sociali, economici - Parere consultivo su attivit IIC, corsi lingua e cultura, stampa italiana
- Revisioni dei capitoli di spesa dei Comites per la promozione
concreta - in collaborazione con l'autorit consolare ed enti, associazioni e comitati operanti nell'ambito della circoscrizione - idonee iniziative nelle materie attinenti alla vita sociale e culturale, all'assistenza sociale e scolastica, alla formazione professionale, alla ricreazione, allo sport ed al tempo libero della comunit italiana residente nella circoscrizione - Sede presso il consolato, lIIC o altro luogo di propriet dello Stato (con importante risparmio di fondi) - Quota di presenza nelle liste di nuova o seconda emigrazione - Fare chiarezza sulleleggibilit di dipendenti pubblici e/o patronati
Per quanto riguarda il CGIE, fermo restando la sua funzione di
organo di rappresentanza ed elaborazione per gli Italiani nel mondo, riteniamo importante modificarne la composizione con lelezione al CGIE di un membro per Comites, al fine di permettere una rappresentanza unica per ogni territorio. Sollecitiamo inoltre la presenza nel CGIE dei rappresentanti delle regioni (assessori con delega allemigrazione, presidenti delle Consulte regionali e/o loro rappresentanti).
ii) Sportello unico dei servizi al cittadino
Sollecitiamo lintroduzione di uno sportello unico come indirizzo per il cittadino al quale rivolgersi, (in orari anche flessibili rispetto alle ore dufficio del consolato) e presso il quale trovare indicazioni e sostegno per venire incontro alle necessit pi diverse - Informazione sui servizi consolari - Assistenza sociale e fiscale (in accordo con il ruolo svolto dai patronati) - Assistenza nellattivit economica per le imprese (ICE) - Assistenza nella vita comune e inserimento nella societ locale (come trovare casa, lavoro, tasse, luoghi di integrazione) - Scuola e lingua italiana
Questa impostazione, basata sul principio di una maggiore
sussidiariet e responsabilizzazione di tutti gli attori delle politiche e servizi per gli italiani allestero (ovviamente senza commistioni improprie tra pubblico e privato) vuole mettere in relazione le funzioni assolte da consolato, patronato, ICE, istituto di cultura, camera di commercio un modo per ottenere risparmi pubblici e per offrire una nuova immagine per il Paese.