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Tesi di Specializzazione
L' Insegnamento della lingua e della letteratura greca antica nel Liceo Classico
Relatore Specializzando
Prof.ssa Marianna Silvia Natale Dott. Sotirios Bekakos
Anno Accademico
2007 2008
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Universita' degli Studi della Basilicata
(SSIS Basilicata)
L' Insegnamento della lingua e della letteratura greca antica nel Liceo Classico
(Classe di Concorso A0/52: Materie Letterarie, Latino, Greco Antico e Italiano nel Liceo Classico)
presentata dal:
dott. Sotirios Bekakos di Panagiotis
Anno Accademico
2007 2008
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RELAZIONE FINALE PER LA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE ALL
INSEGNAMENTO SECONDARIO
INDICE
Indice: p.: 1
Capitolo Io
Capitolo IIo
Esperienze didattiche:
1. Il Tutor: Scelte didattiche: p. 15
2. Le Competenze Chiave: pag.:16 17
Il Tirocinio in aula:Interrogazione e Prove Scritte pag.: 18 - 22
Riflessione Critica: pag. 23
Capitolo IIIo
Conclusioni pag. 29
Bibliografia
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1a. L Esperienza del Tirocinio: Una riflessione critica - Abstract
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1b. La Scuola: Informazioni su: Tipologia, P.O.F, Organi Collegiali ed altro
Il Piano dell Offerta Formativa (P.O.F) del Liceo Ginnasio Statale E. Duni di
Matera, in base all articolo 3 del Decreto Presidenziale num. 275 dell 8 3 1999,
dal titolo Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni
scolastiche, ai sensi dell articolo 21 della Legge n. 59 del 15 3 1997, costituisce
il documento fondamentale dell identit culturale e progettuale della scuola.
Il Piano dell Offerta Formativa contiene la progettazione curricolare,
extracurricolare, educativa ed organizzativa, onde si esplicano linee ed indirizzi
formativi che si intendono attuare nell ambito dell autonomia scolastica.
Il Piano dell Offerta Formativa coerente con gli obiettivi generali ed educativi del
Liceo Classico E. Duni.
Rappresenta e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della
realt locale, tenendo conto della necessit di individuare i saperi essenziali ed
irrinunciabili della formazione moderna dei giovani attraverso percorsi progettati e
realizzati con il contributo di tutte le componenti interne ed esterne del sistema
scolastico.
La gamma dei percorsi formativi curricolari si intrinseca con gli insegnamenti
facoltativi integrativi e con i progetti di attivit aggiuntive, creando un sistema
interattivo in continua evoluzione.
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1d. ORGANIZZAZIONE DEL LICEO CLASSICO E. DUNI
Risorse Umane
Classi: n. 28
Alunni: n. 639
Docenti: n. 57
Personale A.T.A : n. 16
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1e. ORGANIGRAMMA DEL LICEO CLASSICO E. DUNI
Dirigente Scolastico
Prof.ssa Maria Concetta Santoro
(SEZIONE EUROPA)
Area 1: Prof.ssa Camilla Spada (Gestione del Piano dell Offerta Formativa)
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Il Piano dell Offerta Formativa un atto pubblico che presenta le scelte pedagogiche,
organizzative e gestionali delle scuole di un determinato territorio, esplicitando le
finalit educative, gli obiettivi generali relativi alle attivit didattiche e le risorse
previste per essere realizzate.
Le novit stabilite dalla Legge del 20 marzo n. 53 e successivamente il Dlgs n.59 del
19 marzo 2004 hanno introdotto sul piano pratico un regime di flessibilit all interno
dei P.O.F.
Le novit introdotte con le leggi sovramenzionate rendono i P.O.F flessibili e
adattabili alle esigenze dell insegnante e degli studenti.
Le finalit dell Offerta Formativa sono:
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Per esempio, lo stesso accaduto nel 2000 anche nel sistema scolastico greco, il
quale grazie all applicazione delle leggi dell Unione Europea, inerenti alla scuola
e all autonomia didattica, cambiato totalmente e da cattedratico che era, divenne
flessibile ed autonomo.
Questo miglioramento ha portato delle conseguenze positive sia sul piano dell
istruzione, sia sul piano sociale.
Infine, all istruzione scolastica si chiede un impegno forte ed incisivo per
coniugare la richiesta formativa dei suoi utenti e le esigenze sociali ed economiche
della realt locale con le indicazioni generali del corso di studi, cos come sono
state determinate a livello nazionale.
Per questo motivo la Scuola:
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1h. IL COLLEGIO DEI PROFESSORI
Il Collegio dei Professori costituito, oltre che dal Capo d Istituto che lo presiede, da
tutti i professori dell istituto, di cui uno, eletto nella prima adunanza di ogni anno
scolastico, svolge le funzioni del segretario (art. 27 del R.D n. 965/1924).
Il Collegio dei Professori ha il governo dell istituto, insieme al Preside (art. 12 del
R.D n. 1054/1923) e sono di competenza specifica, oltre agli affari che riguardano le
leggi e i vari regolamenti, tutti quelli che investono l indirizzo generale didattico e
disciplinare dell istituto (art. 28 del R.D n. 965/1924).
Esso elegge, nella prima riunione ordinaria di ogni anno scolastico, il Consiglio di
Presidenza (art. 9 del Dlgs.C.P.S. n. 629/1947).
Le adunanze ordinarie del Collegio dei Professori sono quelle tenute al principio dell
anno per gli accordi sull indirizzo generale dell istituto.Esiste l adunanza che si tiene
per la scelta dei libri di testo; quella che si tiene alla fine dell anno per procedere agli
scrutini (art. 30 del R.D n. 965/1924).
Le adunanze straordinarie hanno luogo quando il preside, o il Provveditore, o il
Ministero lo rintengano necessario; oppure a richiesta scritta di un terzo dei professori
(art. 31 del R.D n. 965/1924); oppure a richiesta della maggioranza del Consiglio di
Presidenza (art. 10 del Dlgs C.P.S. n. 629/1947).
Le adunanze vanno tutte tenute in ore estranee all orario delle lezioni; sono valide
nel caso che vi sia la presenza di un numero superiore alla met dei professori.
Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei voti (salvo diversa esplicita
prescrizione), con prevalenza del voto del preside in caso di parit, e con votazione
segreta nel caso in cui si faccia questione di persone.
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I verbali delle riunioni sono trascritti in apposito registro a pagine numerate firmate
dal preside, sottoscritti dal presidente e dal segretario e approvati dal collegio nella
stessa adunanza o dall aprirsi di quella immediatamente successiva.
Il preside esegue le deliberazioni del Collegio, ma pu anche sospenderne l
esecuzione, purch ne dia immediata notizia al Provveditore, il quale decide in
maniera definitiva (art. 36 del R.D n. 965/1924).
La partecipazione alle adunanze del Collegio dei Professori uno dei doveri d
ufficio degli insegnanti, espressamente sancito dall art. 39 del R.D n. 965/1924.
Tale obbligo sussiste per gli insegnanti non di ruolo, anche se si trovino in servizio
solo per supplenze di breve durata.
1. Deliberare sulla possibilit di riammissione all istituto dell alunno punito con
l espulsione.
2. Infliggere le punizioni disciplinari agli alunni, su proposta del preside o del
Consiglio di Classe, nei limiti e con le modalit indicate nell art. 22 del R.D.
n. 653/1925.
3. Ratificare i provvedimenti di esonero dalle tasse scolastiche concessi dal
preside.
4. Adottare le determinazioni definitive sui programmi d insegnamento
predisposti dai professori per le singole discipline e sul loro coordinamento,
olre che in materia di libri di testo.
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1m. IL CONSIGLIO D ISTITUTO
Il Consiglio di Circolo o d Istituto uno degli organi di governo della scuola che
previsto dai Decreti Delegati (D.P.R. 31 05 1974, n. 416) che ha il potere di
deliberare, fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di classe,
per quanto riguarda l organizzazione e la programmazione della vita e dell attivit
della scuola nelle materie seguenti:
1. Acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico scientifiche e
dei sussidi didattici.
2. Criteri per la programmazione e per l attuazione di delle attivit
parascolastiche, interscolastiche o extrascolastiche. Il Consiglio indica anche i
criteri generali realtivi alla formazione delle classi, all orario delle lezioni ed
esprime i pareri che riguardano l andamento generale, didattico e
amministrativo, del circolo d istituto.
3. Approvazione di progetti fatti in collaborazione con altre scuole statali della
stessa regione, della stessa provincia o di un altra regione e di un altra
provincia.
4. Approvazione del bilancio di spese dell anno scolastico corrente per la
realizzazione di tutte le attivit.
Il Consiglio di Circolo composto da rappresentanti del personale insegnante, non
insegnante (studenti SSIS), dal personale A.T.A., dai genitori degli alunni, dal
direttore didattico o dal preside e da uno o due rappresentanti degli studenti.
E presieduto da uno dei suoi membri eletto tra i rappresentanti dei genitori e
degli alunni.
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2. LA CLASSE: COMPOSIZIONE, PROGRAMMAZIONE, CONSIGLIO
DI CLASSE
Il termine classe utilizzato per indicare nell ambito della scuola un gruppo di
alunni che, riuniti nella medesima aula, seguono lo stesso programma di studio e
lavorano sotto la supervisione dello stesso maestro o degli stessi insegnanti.
Per estensione, si definisce come classe anche l aula in cui quel gruppo di alunni
svolge la sua attivit scolastica.
Da questo punto di vista, ovvio che ai fini delle attivit educative che si
svolgono all interno della classe, hanno una certa inportanza l ampiezza, la
configurazione e persino l estetica del locale adibito ad aula.
Durante il tirocinio, abbiamo notato che la scuola d agli alunni la possibilit di
organizzare delle attivit culturali con le altre classi della scuola o addirittura con
classi di scuole italiane ed europee differenti.
Questo si fa per poter aiutare gli studenti di ciascuna classe a superare l
isolamento, la chiusura e la noia che sono considerati dei fattori che ostacolano i
processi di apprendimento.
Quindi, abbiamo la possibilit di organizzare:
a. Attivit di interclasse tra classi parallele (ad esempio: le prime con le
seconde)
b. Attivit di interclasse tra classi differenziate verticalmente (ad esempio: la
prima con la seconda; la terza con la quarta ecc.).
Questa metodologia favorisce la socializzazione degli alunni, crea dei legami di
amicizia con altri alunni e stimola i processi di apprendimento.
Nel Liceo Classico E. Duni sono previste anche delle esperienze didattiche di
classi aperte (in orizzontale e in verticale), gi realizzate nel passato, per la trattazione
di tematiche di interesse comune o per lo svolgimento di alcune sezioni di attivit
didattiche curricolari ed extracurricolari, come si rileva dalla programmazione dei
singoli consigli classe oppure dai progetti che prevedono tali strategie.
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1l. IL CONSIGLIO DI CLASSE
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10. Il Consiglio delibera quali siano le parti dei programmi degli anni precedenti
che non devono costituire oggetto di prove degli esami di maturit o di
abilitazione.
Il Consiglio di Classe costituito dal preside che lo presiede e dagli insegnanti che
hanno competenza ad attribuire il voto negli scrutini trimestrali (compreso l
insegnante di religione, il quale non partecipa al giudizio sull alunno che sia
esonerato dal relativo insegnamento).
Ciascuno di essi deve formulare un giudizio, positivo o negativo, senza attribuzione
di voto.
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Il Tutor: Scelte didattiche
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LE COMPETENZE CHIAVE
1 Vedi: Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea del 30 12 2006. Key Competencies
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Sul piano curricolare, il percorso formativo portante dell indirizzo classico mira a
fornire ai giovani le conoscenze imprescindibili e qualificanti delle risorse logico
linguistiche antiche e moderne, tali da sviluppare le capacit di analisi, di
valutazione, di rielaborazione dei contenuti disciplinari, al fine di decidere,
progettare e costruire in piena consapevolezza il proprio futuro.
Allo studio del passato, nei suoi aspetti linguistico letterari e storico filosofici,
si affianca l analisi dei processi scientifico matematici: un nucleo omogeneo di
saperi, inserito in una visione unitaria e globale, in grado di contribuire
autenticamente alla crescita interiore.
Per ottenere il successo formativo degli studenti, necessario che ci siano delle
aree tematiche, le quali potranno rendere organiche e integrate le diverse aree
formative e i progetti relativi.
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Capitolo II
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Dopo aver fatto ascoltare i brani di Saffo agli alunni, gli alunni hanno dimostrato una
maggiore attenzione verso lo studio di Saffo e di Catullo e anche verso lo studio della
lingua greca, in genere.
Da questo si deduce che l utilizzo del computer e dei multimedia pu essere un
sussidio molto utile per l insegnante. Da una parte egli riesce a far immergere gli
alunni nel mondo della musica e della letteratura, in una maniera divertente ed
educativa, mentre dall altra, la musica con i suoi codici (note, testo) stimola la
fantasia degli alunni, la creativit e la loro voglia di imparare.
E stato dimostrato da un gruppo di studiosi americani dell Universit di Indianapolis
che quando l insegnamento coinvolge la sfera emotiva e i sensi dell uomo, allora il
sapere che viene trasmesso viene appreso con pi facilit e resta per molto tempo
nella sua memoria.
Abbiamo fatto anche un altra lezione con il computer e stavolta abbiamo utilizzato
anche il proiettore di immagini, per illustrare a loro la storia dei dialetti greci dall
antichit sino ad oggi.
Per poter fare questo, abbiamo utilizzato anche il proiettore di immagini e abbiamo
proiettato le immagini delle cartine della Grecia Antica con i suoi gruppi dialettali pi
importanti e cos siamo riusciti ad illustrare agli studenti i vari gruppi dialettali della
Grecia Antica (Lineare A, Lineare B, dialetto miceneo, ionico, ionico attico, eolico,
dorico, acheo) e della Grecia Moderna.
Per rendere la lezione meno pesante, abbiamo spiegato agli alunni con degli esempi
tratti dalla vita quotidiana l origine di alcune parole oppure di alcuni toponimi greci
della Basilicata (in pratica, siamo partiti dalla realt pi vicina a loro, per arrivare ad
illustrare a loro la realt greca).
Gli studenti sono rimasti affascinati dalle cartine dialettali della Grecia e molti di loro
hanno posto delle domande sulla situazione linguistica in Grecia dall antichit fino ad
oggi. La maggior parte degli alunni, soprattutto gli alunni pi curiosi, chiedeva qual
la situazione linguistica in Grecia oggi.
Questa domanda fece diventare la nostra lezione un dialogo di caratterescientifico.
L unit linguistica che avvenuta in Grecia in epoca ellenistico romana fu
rafforzata ulteriormente in epoca medievale, a causa dell annessione del paese all
Impero Bizantino, il quale influ sull evoluzione degli antichi dialetti greci.
Durante il Medioevo, il greco si diviso in due principali gruppi di dialetti, vale a dire
il Gruppo dei Dialetti Neogreci del Nord e il Gruppo dei Dialetti Neogreci del Sud.
La divisione avvenuta per fattori politici e anche per fattori culturali.
Essa avvenuta sulla base del vocalismo.
Nel Gruppo dei Dialetti Greci Meridionali, tutte le vocali conservano il loro valore
fonetico e se talvolta alcune di esse, specialmente le pi deboli, subiscono dei
mutamenti, questi sono dovuti ad assimilazione da parte delle vocali pi forti o ad
influenze analoghe, mentre nei dialetti settentrionali, la chiusura delle vocali atone e
ed o e l ammutolimento della i atona preceduta da consonante, avvengono
sistematicamente.
1. Gli studenti e il professore fanno dei confronti con altri periodi della storia
2. Gli studenti leggono il brano che stato assegnato dal professore, illustrano la
biografia di ogni personaggio della letteratura, le sue opere e con le sue
carattesristiche, facendo dei collegamenti interdisciplinari, i quali servono a
potenziare il loro pensiero critico.
3. Infine, il professore valuta su una scala da 1 a 10 il grado della loro
conoscenza e insieme anche la conoscenza della grammatica, del lessico e
della sintassi della lingua greca, latina e italiana.
L insegnante quando se ne accorge che i ragazzi si comportano male durante l
interrogazione oppure nel corso della lezione, allora li rimprovera e in seguito mette
una nota sul suo registro. Quando viene convocato il Consiglio di Classe, egli chiama
i genitori dei ragazzi che si comportano male e li invita a venire al consiglio.
Durante il consiglio, il professore espone i suoi giudizi nei confronti di uno studente e
fa presente ai suoi genitori tutto ci che riguarda il comportamento e la personalit del
loro figlio. Alla fine, d dei consigli ai genitori su come fare per aiutare il loro figlio e
in seguito si rivolge al loro figlio, raccomandandogli costanza, impegno e volont
nello studio e facendogli notare che se non seguir questi suggerimenti, egli avr delle
sanzioni disciplinari e rimarr indietro nello studio.
Prima dell interrogazione, l insegnante bisogna far capire agli studenti con l aiuto
della lavagna e in modo laconico le regole della grammatica e della sintassi.
Durante la lezione, il docente occorre fare sempre riferimento alle fonti latine e
greche e in base a quelle fonti, egli deve illustrare i paradigmi dei verbi, i modi, le
declinazioni, le coniugazione e le caratteristiche dei tempi. Quindi, il testo il punto
di partenza, dal quale inizia il processo di apprendimento del greco, del latino e anche
dell italiano.
Inoltre, insieme ai fenomeni grammaticali, il docente deve insegnare agli studenti il
concetto di etimologia e ogni volta che trova una parola fondamentale della lingua
greca e della lingua latina, egli deve illustrare agli alunni anche la radice di quella
parola, facendo anche dei collegamenti con la lingua italiana.
Questo importante, poich essi si abituano a costruire il loro bagaglio lessicale non
in maniera confusa ma in maniera ordinata e cos saranno in grado di poter migliorare
le loro capacit intellettive.
Durante l interrogazione, abbiamo notato che il professore verificava la conoscenza
del vocabolario e della grammatica ponendo delle domande del tipo:
da quale verbo deriva il verbo ? qual la forma del verbo nel presente
indicativo? Che cosa significa in italiano? un verbo composto? .
Tutte queste domande venivano poste per aiutare il docente a verificare se gli alunni
hanno studiato o no e anche per aiutare gli studenti (soprattutto quelli non avevano
una buona conoscenza e che si sforzavano di pi a capire) a saper individuare le
forme grammaticali, le forme lessicali e a saper tradurrle bene nella lingua italiana.
La traduzione dei termini dal greco e dal latino all italiano veniva fatta con l aiuto
anche del vocabolario. E importante questo, poich gli studenti devono apprendere ad
usare il vocabolario, per poter imparare meglio le lingue.
Nella traduzione, i tempi e i modi del latino e del greco vengono tradotti con quelli
dell italiano.
Occorre che il docente spieghi agli studenti che l italiano ha una struttura molto
semplice, poich una lingua neolatina e quindi nata dall evoluzione del latino
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classico, in epoca medievale. Una volta fatto questo, gli alunni avranno chiarito nella
loro mente il concetto di lingua antica (latino, greco; lingue che hanno una struttura
complessa e con varie sfumature) e il concetto di lingua moderna (italiano, francese,
spagnolo, greco moderno ecc.: lingue che hanno una struttura semplice).
I tempi e i modi delle lingue antiche esprimono diverse sfumature temporali, le quali
non si trovano nei tempi dell italiano. Quindi, gli studenti devono tenere presente che
i tempi dell italiano corrispondono approssimativamente a quelli del latino e del
greco antico (ad es.: Passato Remoto Aoristo del greco).
L insegnante deve scrivere sulla lavagna una frase e in seguito deve spiegare le parti
che compongono la frase, vale a dire: il soggetto, il verbo, il complemento oggetto, il
predicato nominale. Solo in questa maniera gli studenti saranno in grado di
comprendere le parti della sintassi e inizieranno a riflettere sul modo di scrivere.
Dopo aver fatto questo, bisogna dare delle frasi agli alunni per esercitarsi.
Cio, essi devono saper individuare le parti del discorso, devono saper analizzare la
struttura della frase e devono essere in grado di esprimere le loro scelte.
In seguito, l insegnante quando se ne accorge che alcuni studenti hanno sbagliato,
allora, egli deve chiedere a loro che ragionamento logico hanno seguito.
Questo serve per sviluppare in loro il senso della comunicazione e della
responsabilit delle loro scelte e attraverso il dialogo essi saranno in grado di poter
esprimere o di giustificare le proprie scelte.
Abbiamo osservato anche durante il tirocinio che alcuni ragazzi non hanno delle basi
buone sia dalla scuola elementare che dalla scuola media. Questo dovuto al fatto che
essi hanno avuto dei problemi familiari oppure i loro docenti non erano bene preparati
per trasmettere a loro i concetti fondamentali.
Per questo, abbiamo riscontrato in classe che essi commettevano degli errori
grammaticali e sintattici nell orale (specialmente durante il code switch, cio durante
il passaggio dal latino all italiano e viceversa) e inoltre abbiamo riscontrato che essi
trovavano delle difficolt ad esprimersi per iscritto nelle versioni dal latino all
italiano oppure nei compiti d italiano, poich essi, a loro insaputa a volte,
utilizzavano strutture tipiche del linguaggio orale nel loro scritto.
Questo errore dovuto in parte all influenza che esercita su di loro il linguaggio
televisivo, quello di Internet e quello dei telefoni cellulari (sia il linguaggio televisivo,
sia il linguaggio di Internet che quello dei telefonini fanno parte del linguaggio orale).
Durante il tirocinio in aula abbiamo notato che gli studenti che apprendono bene il
greco e il latino, lo apprendono con passione, quando essi sono riusciti a decodificare
le parole chiave di quelle lingue, facendo contemporaneamente anche dei
collegamenti con l italiano, con il francese, con l inglese o con il greco moderno ma
anche con altra discipline (informatica, matematica, geometria, biologia, fisica).
Da questo si deduce che i collegamenti interdisciplinari e multidisciplinari sono
necessari per migliorare la capacit di apprendimento degli alunni e per potenziare la
loro conoscenza, rendendogli degli individui maturi, consapevoli ed estroversi
In questa maniera essi saranno in grado di apprezzare il sapere, di amare se stessi e
gli altri e di sviluppare un senso di apertura verso il diverso, cogliendone l essenza.
Le Prove Scritte
Il docente deve verificare il grado di conoscenza degli studenti attraverso l uso dei
test scritti, i quali devono essere simili alle prove per l esame di maturit.
Gli studenti devono sostenere delle prove in latino, in greco e in italiano che si
chiamano Prove Semistrutturate. La prova semistrutturata dura un ora.
Durante la prova gli studenti devono essere in grado di rispondere a delle domande a
risposta multipla.
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Le domande a risposta multipla servono per verificare il grado di conoscenza della
lingua, il grado di competenza grammaticale e il grado di competenza sintattica.
Inoltre, gli studenti devono scomporre delle forme verbali e in seguito devono
procedere alla loro analisi grammaticale, indicando con una crocetta la risposta esatta
fra quelle presenti.
Esistono anche le prove scritte di latino e di greco. Esse vengono fatte in classe,
durante le ore curricolari e consistono nella traduzione in italiano di un brano di uno
scrittore latino e greco. La prova scritta dura 1 o 2 ore. Durante questa prova scritta, lo
studente deve utilizzare il vocabolario per poter tradurre il brano.
E consentito anche un piccolo aiuto dalla parte del docente o anche dalla parte del
supervisore.
Riflessione Critica
Dopo l esperienza del tirocinio, abbiamo notato l interesse degli studenti verso lo
studio dei dialetti e ci siamo resi conto che nessun libro di storia greca o di letteratura
greca conteneva delle informazioni sullo stato della lingua greca oggi, sul greco
moderno, sui dialetti neogreci o perlopi sulle differenze fra il greco classico, il greco
medievale e il greco moderno.
La stessa mancanza labbiamo riscontrata per la storia della lingua latina, per cui sui
libri di testo non viene riportata la storia della lingua latina con le sue fasi evolutive
pi importanti fino alla creazione delle lingue neolatine.
Di conseguenza, gli studenti non hanno una visione diacronica della lingua greca e
latina e inoltre non sono degli individui linguistici forti.
In un mondo multiculturale, multilingue e globalizzato, dove esiste il pericolo della
perdita della propria identit culturale, lo studente deve essere in grado non solo di
parlare e di scrivere bene nella sua lingua madre ma deve possedere anche le nozioni
fondamentali della storia della sua lingua materna e anche del concetto di dialetto.
Tutte queste nozioni sono indispensabili per uno studente, poich servono per
formare un identit linguistica forte. E questo si ottiene anche con l insegnamento
delle altre lingue europee. Ma ogni individuo ha le sue radici, ha la sua storia, ha la
sua identit culturale che va rispettata e va conosciuta attraverso lo studio della lingua,
del dialetto e della storia.
La lingua sempre una realt complessa. E una struttura composta da un insieme
eterogeneo di piani che si sovrappongono, si intersecano, si implicano continuamente,
nelle dimensioni del tempo, in diacronia, e dello spazio, in sincronia, sul piano
sociale, sul piano culturale, sul piano psicologico.
Il dialetto ( . ) un idioma della lingua,
quindi una particolarit tipica della lingua, secondo Esichio di Alessandria di Egitto.
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Bisogna educare gli alunni a rispettare il dialetto, perch esso il veicolo della lingua
regionale e nazionale, che ha una estensione pi ampia, per cui persone che hanno
pure dialetti locali diversi si riconoscono in un uso locale pi ampio.
E necessario, dunque, insegnare ai ragazzi le origini della loro lingua madre e la sua
storia, affinch essi possano sviluppare durante la loro adolescenza un senso di
appartenenza al passato e contemporaneamente un senso di rispetto verso le proprie
radici e verso la diversit.
In questa maniera riusciranno a organizzare meglio le loro conoscenze linguistiche e
a sviluppare la capacit di esprimere delle riflessioni critiche sui vari fatti sociali.
Capitolo II
Il Tirocinio Indiretto
Riflessione Critica
Durante il consiglio di classe sia usa confrontare i voti degli studenti, si parla del loro
comportamento e si cerca con l aiuto della preside, dei genitori e degli studenti che
hanno dei probemi, di porre rimedio ai problemi che nascono nell ambito del
processo formativo. Tutti insieme, genitori, studenti e professori si riuniscono e con
uno spirito di collaborazione e di buona volont discutono e cercano di trovare delle
soluzioni ai problemi che riguardano la classe e gli studenti.
Durante il consiglio di classe i professori tengono in considerazione il
comportamento degli studenti durante le ore curricolari, la loro partecipazione durante
il corso delle lezioni, la loro produttivit, il loro modo di confrontarsi con i loro
compagni di classe, la loro intraprendenza, le loro carenze, le loro qualit e i loro
interessi.
In seguito, i professori esprimono dei giudizi positivi o negativi e cercano di tovare
attraverso il dialogo dei modi per coinvolgere gli studenti pi disinteressati nello
studio oppure cercano di trovare delle iniziative extrascolastiche che potranno
coinvolgere gli alunni pi bravi della classe.
Inoltre, i professori durante il consiglio di classe decidono di premiare i ragazzi e
cercano di organizzare anche delle attivit extra - curricolari (ad es.: nel Progetto
Comenius o Interreg), coinvolgendo in esse gli studenti pi bravi oppure quelli che
manifestano una predilezione particolare per il canto, la musica, la danza, la pittura e
la letteratura.
2
Infine, possiamo dire che il consiglio di classe aiuta molto i gli alunni, i genitori e i
docenti, poich come organo favorisce la comunicazione, la socializzazione, la
solidariet, il dialogo, la cooperazione e la volont di lavorare insieme per il bene
collettivo della scuola. Ha quindi anche un carattere educativo, poich gli studenti che
hanno un comportamento brutto e che si mostrano disinteressati verso lo studio
dialogano con i membri del consiglio, piangono, si aprono attraverso il dialogo e cos
trovano la forza di migliorare.
Quindi, il consiglio di classe funziona anche come una seduta psicanalitica, dove i
professori agiscono come se fossero degli psicologi e cercano con la forza dell amore
di aiutare lo studente o la famiglia che ha bisogno di sostegno psicologico.
E qui trova piena affermazione il detto di Ippocrate di Cos, secondo il quale:
2.
Variet
Regionale
Dialetto
2
1. Motivazioni della Scelta
2. Strutturazione: Obiettivi, Metodi, Temporizzazione.
1. Attivit di: docente, specializzando e alunni Riflessione Critica
4. Criteri di valutazione e di verifica
5. Eventuali implicazioni interdisciplinari
6. Il Tutor: Scelte Didattiche, la Programmazione Disciplinare Materiali usati
La cultura greco romana costituisce una delle radici, anche se non l unica, la pi
importante della cultura europea. Da questo si deduce che la finalit disciplinaria
dello studio della cultura classica promuovere la consapevolezza dell identit
culturale e del carattere uniitario della civilt europea in senso diacronico.
2
Le motivazioni della scelta sono strettamente connesse a delle finalit formative
generali, previste dai programmi Brocca, le quali sono:
Obiettivi
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1. Saper collocare in una time line storica non il mito, il quale ha un valore
universale, bens le opere, in quanto esse costituiscono delle espressioni
storiche vere e proprie che lo hanno attualizzato.
2. Saper individuare le radici classiche di temi etici e politici contemporanei che
rinviano al mito, per esempio: il rapporto fra tecnica e politica, fra libert
individuale e rispetto delle leggi.
Metodi
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Grazie a queste due nuove strategie di insegnamento si avvieranno lavori di gruppo,
laboratori relativi alle diverse discipline, attivit creative e giochi di simulazione,
attivit che di solito, hanno successo con i ragazzi, aiutandoli in questo modo ad
accrescere in loro l autostima, la motivazione allo studio, in modo da favorire il
saper fare del discente nella prospettiva dell insegnamento apprendimento.
Tutti i contenuti curriculari (Educazione alla mondialit Educazione alla Salute
Ulisse: il mito e la memoria) devono essere presentati e analizzati in classe con il
metodo della lezione frontale. In questa maniera il dialogo sar reso pi vivace e
costruttivo mediante la partecipazione interattiva degli alunni.
L attivit didattica, di conseguenza, cercher di stimolare continui interessi,
potenzier l attivit di ricerca, attraverso l impiego di tutti gli strumenti s
disposizione, in particolare attingendo le informazioni anche dalle reti informatiche e
telematiche.
Temporizzazione
I e II BIMESTRE
Classico: Omero. Scelta di passi dall Iliade e dall Odissea. Nozioni di prosodia e
metrica greca. L Esametro Dattilico.
III e IV BIMESTRE
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La poesia giambica ed elegiaca. Archiloco, Iponatte, Mimnermo e Solone.
Classico: Erodoto, Tucidide, Senofonte: scelta di alcuni passi dalle opere.
Grammatica: Aggettivi Verbali. Nozioni di Sintassi.
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Dal punto di vista del specializzando dobbiamo dire che si poteva dare pi spazio alla
sperimentazione didattica all interno di una lezione universitaria.
Per quanto riguarda la classe A052, possiamo dire che nel corso degli studi della
SSIS non c stato nessun corso o seminario che ci potesse illustrare il collegamento
fra il greco antico, il greco medievale e il greco moderno.
Se intendiamo parlare di interdisciplinariet o di multidisciplinariet, necessario
fare dei collegamenti con altre lingue, con altre variet linguistiche e anche con le
lingue europee che si parlano oggi e che hanno svolto un ruolo fondamentale nella
formazione dell Europa.
Per esempio, non c stato nessun riferimento alla letteratura greca moderna e
contemporanea, una letteratura che viene insegnata nelle principali universit italiane
ed europee e costituisce per un docente di greco antico un ponte fra la Grecia antica e
quella moderna.
Quindi, non dobbiamo solo conoscere l antico ma bisogna confrontarsi con il
presente. Altrimenti, il nostro sapere non aggiornato e non pu avere un riscontro
nella vita di oggi, dove in fra i paesi dell Unione Europea si stanno creando dei
legami culturali, economici e politici, legami che porteranno nel futuro alla
formazione graduale dell identit comune europea.
Durante il corso della SSIS abbiamo rielaborato i contenuti acquisiti, in maniera
soggettiva e critica. Abbiamo esposto i contenuti acquisiti con rigore dimostrativo e
con capacit di sintesi. Abbiamo imparato dai docenti universitari e dai docenti della
scuola gli strumenti di lavoro che dobbiamo usare nella scuola.
Infine, abbiamo acquisito tutte le tecniche che ci permettono di concettualizzare e
gerarchizzare i saperi attraverso la costruzione di mappe concettuali e di grafici.
In conclusione, possiamo dire che l esperienza della SSIS ci ha portati alla
conoscenza dei nuovi linguaggi multimediali, delle nuove metodologie di
insegnamento e al miglioramento dell nostro profilo umano e professionale.
Si procede alla verifica per quantificare gli obiettivi realmente raggiunti attraverso
colloqui, prove aperte strutturate e semistruttrate, eventuali altre esercitazioni con l
attribuzione di un punteggio; coerentemente con il percorso prestabilito, esse saranno
diverse nella forma e nelle finalit.
Le prove scritte serviranno per misurare le competenze linguistiche relative al greco e
le abilit logico interpretative degli alunni. Quelle orali, invece, se relative ai testi
classici, accerteranno la capacit di intendere i testi proposti, di commentarli, di
collocarli nel contesto storico e di riconoscerne il valore letterario.
Per quanto concerne l aspetto storico letterario, le verifiche saranno utilizzate per
accertare l acquisizione delle tematiche culturali proposte, la padronanza nell operare
collegamenti fra queste e la capacit di elaborazione critica personale.
Le verifiche scritte saranno nel numero di due per quadrimestre, quelle orali almeno
tre per quadrimestre (in itinere, formative, finali e sommative).
Per rendere la programmazione pi elastica, il numero delle verifiche dipender dai
reali tempi di assimilazione da parte degli allievi e dalle loro risposte agli
insegnamenti impartiti.
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Il momento di verifica, secondo gli esiti raggiunti, potr evidenziare anche la
necessit di un ritorno sugli argomenti gi affrontati oppure su argomenti di
approfondimento oppure entrambe le cose.
La verifica costituisce un momento importante di autoverifica per il docente, il quale
avr la possibilit di ricalibrare il percorso didattico progettato, se questo necessario
per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Atto finale del percorso formativo la valutazione effettuate secondo una griglia, la
quale risponde a dei criteri tassonomici, e mediante l uso di indicatori e descrittori,
essa sar in grado di associare, per esempio, al giudizio di sufficiente un impegno
costante, una partecipazione accettabile, una conoscenza completa, anche se non
approfondita dei contenuti essenziali, una esecuzione quasi corretta dei compiti
assegnati, autonome capacit di affrontare situazioni nuove.
In ogni caso la valutazione degli alunni deve anche servire come occasione per la
valutazione dell azione didattica: di fronte ad evidenti e significativi esiti negativi
delle valutazioni degli alunni si dovr valutare anche l intera azione didattica, per
individuarne i punti deboli (obiettivi non opportunatamente calibrati alla situazione di
partenza, strategie metodolgiche non adatte agli interessi degli alunni e quindi poco
efficaci).
In questa maniera, il discorso della valutazione acquista un carattere ciclico, in modo
che ogni punto di arrivo sia contemporaneamente un nuovo punto di partenza.
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1. Programmazioni Didattiche
2. 2 CD con i materiali multimediali utilizzati durante il tirocinio
3. Test
4. Le versioni usate durante i compiti di latino e di greco