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L impresa va intesa come sistema non meccanico ,poich non opera con sistemi
esterni,ma nemmeno biologico,poich limpresa pu crescere e perpetuarsi al di l
della vita del fondatore.
Limpresa si pone al centro di una serie di rapporti con diversi gruppi sociali rispetto
ai quali attiva relazioni di scambio,informazione. Questi gruppi sono dei veri e
proprio interlocutori dimpresa o portatori di interesse. Gli STAKEHOLDER sono
una categoria che al giorno doggi comprende non solo coloro che hanno degli intessi
diretti nella vita dellimpresa ,ma anche coloro che sono in grado di esercitare
uninfluenza sulle decisioni aziendali. Limprenditore il primo degli
StakeHolder,poich ricade su di lui la responsabilit di valutare i vari rapporti con gli
altri interlocutori .
Distinguiamo tra:
Per individuare gli stakeholder si fa riferimento ad alcuni criteri:il potere alla luce
del ruolo ricoperto,la legittimazione(= riconoscimento ufficiale della loro
funzione),lattualit dellinteresse difeso e urgenza di ottenere una risposta
dallimpresa(Es: i clienti vs i fornitori).
Lesistenza di investitori non implica che siano gestori aziendali, poich ci sono
stakeholder la cui remunerazione fissa ed altri a cui la ricompensa riconosciuta
solo in caso di un residuo di ricchezza.
4. redditivit dell'impresa.
(pi accettabile delle prime perch comune a tutti e traducibile in misure economiche
e stabilisce che la finalit da assegnare alla gestione quella di far crescere il valore
economico dell'impresa. Non deve essere massimizzato il profitto e neanche il valore
del capitale azionario ma le potenzialit di produrre risultati,cio le potenzialit
reddituali dell'impresa.
L'impresa deve creare valore e diffonderlo. Questa teoria diversa dalla teoria del
valore azionario. Quest'ultima si collega al concetto patrimoniale dell'impresa vista
come un valore reale piuttosto che come fonte di un futuro valore reddituale. Questa
teoria tende a massimizzare il valore del capitale azionario dell'imprenditore nella
nostra teoria interessato alla redditivit di lungo termine e non alla massimizzazione
del valore azionario nel breve periodo.
-Il rapporto molto stretto tra massimizzazione del profitto e il tasso di sviluppo
dell'impresa pu essere letto anche attraverso il legame di autofinanziamento.
-I sostenitori della teoria della massimizzazione del profitto credono che lo sviluppo
delle vendite un mezzo per ottenere il profitto, i sostenitori di questa teoria, la
crescita il fine e la massimizzazione dei profitti il mezzo.
LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA
Organizzare (= investimento in capacit potenziali per poter disporre di determinati
luoghi di servizio/ordinare un sistema in parti interdipendenti ciascuna avente una
specifica funzione, o rispetto al complesso). L'organizzazione si rivolge in primo
luogo a disciplinare i compiti che ciascuno dovr assumere.
Vi sono due concetti di funzione:
-Prodotto a-->Dir.Produzione-->Dir.Impianti-->Dir.Marketing
-attenzione ai risultati
-no innovazione
L'ampiezza del controllo direttivo consiste nel definire le dimensioni del gruppo che
pu essere guidato da un solo dirigente.
Organizzazione per progetto: forma molto flessibile, all'interno della quale vengono
costituiti gruppi di lavoro per attuare determinati progetti.I team lavorano alle
dipendenze del responsabile del progetto.
IL CONCETTO DI PROGRAMMAZIONE
i contenuti(piani strategici/innovativi)
orizzonte temporale
Formalizzazione(documento scritto)
Gap Analysis: Analisi del divario che parte dalla fissazione degli obiettivi che
l'azienda intende raggiungere. Il procedimento consiste nel valutare i modi di
eliminazione del divario rispetto agli obiettivi conseguibili. I punti fondamentali del
procedimento sono:
-Fissazione degli obiettivi
-Previsione obiettivi raggiungibili
-Determinazione divario tra obiettivi desiderati e realizzabili
-Individuare modalit di eliminazione del divario.
A seconda dell'entit del divario l'impresa decider se assumere nuovi comportamenti
o i vecchi. Per determinare obiettivi e politiche si arriva per gradi mediante una
contrattazione tra diversi responsabili.
Iter-attivit=alla formulazione dei piani si arriva per tentativi. Alla determinazione
degli obiettivi e delle politiche di piano si giunge per gradi mediante una serie di
correzioni delle ipotesi di partenza e l'esecuzione in un vero e proprio processo di
contrattazione tra diversi responsabili dell' attivit.
Il principio del Clow si pone in alternativa a quello della gerarchia: questo consente
di far leva sul rapporto comune di lealt verso l azienda affinch la supervisione del
comportamento e delle prestazioni sia assicurata da forme di controllo sociale. Se la
ricchezza di un impresa rappresenta dalla professionalit di cui essa dispone si
fonda sulla cooperazione tra tutti gli stakeholder non applicabile una direzione solo
gerarchica.
SISTEMA PREMIANTE: possibilit offerta in termini di sviluppo di carriera a chi
dimostra di avere pi capacit professionale e maggiore volont di impegnarsi.
La leadership consente di modificare il comportamento di altri individui senza
ricorrere a meccanismi dell'autorit formale ma sfruttando l'autorevolezza per
ottenere l adesione ai progetti.
La leadership si basa sui valori innati nella persona ovvero sulle sue doti
carismatiche. Essere un leader significa sapere creare spirito di gruppo ottenere il
consenso e la collaborazione volontaria delle persone --> Leadership questione di
stile di educazione di equilibrio --> Il leader deve essere capace di trasmettere voglia
di competere e affermarsi.
Per facilitare l integrazione tra obiettivi individuali e aziendali si fa l analisi delle
mansioni.
Job analysis: lo studio approfondito delle singole posizioni organizzative dirette a
valutare la conoscenza e capacit richiesta all'esecutore e le responsabilit .
La descrizione della mansione e la specificazione dei requisiti richiesti per ricoprirlo
consentono di avere una guida preziosa nella selezione del personale nell'
attribuzione dei compiti.
La job analysis pu agevolare l'opera di selezione e di addestramento del personale.
Inoltre per migliorare il rendimento del fattore umano si possono ampliare o
arricchire le mansioni.
L'incentivazione a produrre l'adozione di stili di direzione e l'introduzione di un buon
clima di relazioni concorrono a facilitare la funzione di conduzione del personale.
LA GESTIONE STRATEGICA
Strategie Competitive
Limpresa riesce a mutare laspetto del settore a cui si rivolge con comportamenti
innovativi .La Resource based theory si collega al RCP perch studia le strategie
aziendali partendo dal concetto di risorsa.
Uno dei pi noti schemi di analisi di settore quello delle cinque forze di Porter.
Questo modello fa riferimento al paradigma SCR. Secondo Porter ,la scelta di un
mercato guidata non solo dallattrattivit,ma anche dalla posizione competitiva che
lazienda potr assumere(situazione di vantaggio che sar in grado di raggiungere
rispetto alla concorrenza).
Le cinque forze determinano la redditivit del settore(>o < attrattivit per limpresa )
Si dividono in barriere:
Interne. che tutelano la posizione di ciascun produttore nei confronti degli altri;
1. Scala
2. Apprendimento
3. Scopo
4. Relazioni
MODELLO DI ABELL
Abell osserva che uno stesso prodotto pu rispondere a diverse funzioni duso
e queste possono essere soddisfatte con diverse tecnologie.
Margine dellazienda.
Il maggior valore la pi ampia differenza tra prezzo e costi e deriva dalla maggiore
efficienza nella prestazione delle attivit.
Il concetto di catena del valore (PQI = valore) consente di identificare le cause del
vantaggio competitivo,rinvenute nella progettazione nellefficienza dl sistema di
efficacia del marketing e nelleconomicit delle funzioni di approvvigionamento ,
giungendo a una distinzione tra attivit primarie(f.di produzione,vendita,logistica
interna,marketing,servizi,ecc.) e attivit secondarie(forniscono le basi per la
realizzazione delle attivit primarie come lapprovvigionamento,le attivit
infrastrutturali,la gestione delle risorse umane e lo sviluppo delle tecnologie).
Lanalisi per la formulazione della strategia competitiva basta sul modello SWOT[i
punti di forza (Strengths), debolezza (Weaknesses), le opportunit (Opportunities) e
le minacce (Threats)].Esso prende in considerazione i punti di forza e debolezza
dellimpresa in rapporto alla possibile evoluzione del mercato e dellambiente da cui
potranno derivare opportunit e minacce.
Limpresa elaborer strategia competitiva che gli permetter di trarre vantaggio dal
mercato e di ridurre i rischi di fallimento o di uscita. Le strategie competitive e
lequilibrio tra domanda e offerta. Per comprendere il funzionamento di un dato
mercato indispensabile valutare congiuntamente la domanda e lofferta allo scopo
di dedurre la posizione relativa di forza e di produzione. Difficile avere una
situazione di perfetto equilibrio,ma limportante lequilibrio tra potenzialit di
produzione e capacit di assorbimento.
-Eccesso di offerta = mercato del produttore dove i produttori dovranno competer per
acquisire la domanda disponibile (mercato del compratore)
-Eccesso di domanda = mercato del venditore, la domanda supera la capacit di
produzione esistente. I produttori hanno un vantaggio perch non rischiano e ci sono
pi compratori.
La situazione di mercato si pone alla base della scelta di una strategia di sviluppo
orizzontale,infatti comprensibile che in mercati con concorrenza agguerrita non ci
sono prospettive. Lespansione collegata allopportunit di assorbimento di aziende
concorrenti in difficolt. La crescita in senso orizzontale diversa dalle altre,perch i
tempi sono ridotti, consente di sfruttare tutte le risorse disponibili e ha dei rischi pi
valutabili.Il suo principale vantaggio si ha nelle :
Ansoff osserva che limpresa invece di espandersi nello stesso settore di attivit pu
allontanarsi rivolgendosi a settori diversi,ovvero attua un processo di
diversificazione produttiva .Questultima porta limpresa ad occupare posizioni in
mercati nuovi,diversi da quelli in cui opera. Si differenzia dalla differenziazione
produttiva,che consiste nella variazione negli assortimenti o nei modelli. La
diversificazione perfetta se i nuovi prodotti non presentano affinit con quelli
vecchi sia in termini tecnologici(stesse mat.prime), sia in termini di marketing. Fra i
prodotti possono sussistere convergenze di ordine tecnico oppure delle convergenze
di marketing(distribuzione negli stessi canali).Distinguiamo tra diversificazione :
Si ha:
{SCHEMA DI RIEPILOGO}:
DataWareHouse = magazzino dei dati da dove possono essere trattati con vasta
gamma di software.
Nel momento in cui unazienda chiede delle informazioni si devono valutare i costi
connessi con lottenimento delle info e i rischi. Le possibili sorgenti di dati vanno
valutate in relazione alla natura e alla disponibilit. Linformazione diversa rispetto
alla conoscenza,infatti questultima generata dallassimilazione delle informazioni e
dallintegrazione delle nuove informazioni con informazioni precedentemente
ottenute dal soggetto.
Orientamento al mercato:
Valutazione D--> potenziale mercato --> programmazione produzione -->
produzione--> vendita + clientela
Orientamento al business:
nuovi bisogni e desideri --> nuove opportunit --> capacit di produzione e
programmazione --> produzione/vendita
ES:Industria Manufatturiera
o Primarie : produzione,vendita,finana
In passato cerano due tipi di comportamento dellimpresa nei confronti del mercato:
CICLO DI VITA DEL PRODOTTO (pu riferirsi alla categoria o alla marca)
Ogni prodotto ha un suo ciclo di vita che si svolge dalla sua immissione alla sua
eliminazione( nascita affermazione sviluppodeclino). Il ciclo costituito da
quattro fasi:
Suddivide in quattro gruppi i prodotti in funzione del cash flow che generano. Il cash
flow il divario tra investimenti e ritorni relativi a ciascun tipo di prodotto . Per
ciascun prodotto la situazione favorevole o sfavorevole sotto il profilo del ritorno
dellinvestimento, dipende dalla quota di mercato detenuta dallimpresa e dal tasso di
variazione .
QUOTA DI MERCATO
Alta Bassa
B.genera il cash flow perch richiede elevati investimenti per fronteggiare il mercato
in rapido sviluppo;
Nella politica del prodotto si inserisce una specifica componente promozionale che si
estrinseca nella costruzione dellimmagine della marca.Limpresa pu scegliere fra
ladozione di una marca industriale o commerciale fra quelle di una marca unica per
unintera famiglia di prodotti (family brand) o di marche diverse per ciascun prodotto
(product brand).
Il piano di marketing deve essere attuato con unefficace gestione dei rapporti con la
clientela.
La Customer relationship management(CRM) deve consentire di mantenere un
elevato grado di fedelt.Lincremento di questa gestione delle relazioni coi clienti
genera profitti,derivanti dal singolo cliente aumentano dopo che i costi di
acquisizione sono stati coperti. Se i clienti rimangono fedeli aumentano i ricavi.
Il word of mouth (passaparola tra i clienti fidelizzati,che a loro volta diventano meno
sensibili ad alternative.Lobiettivo finale del marketing relazionale il
miglioramento della profittabilit della clientela nel lungo termine e la
massimizzazione del customer lifetime value (CLV).Questultimo definisce il
valore che un cliente pu generare per una determinata impresa e pu essere calcolato
come moltiplicazione tra valore medio della transazione per la frequenza di acquisto
e per il ciclo di vita atteso dal cliente.Le radici del CRM sono impiantate nel
relationship marketing: i clienti sono un assetto dellimpresa,la propinabilit dei
clienti varia e non tutti i clienti sono ugualmente desiderabili.
La scelta del livello del prezzo conseguente alla definizione della clientela da
servire. La fissazione del prezzo avviene in due fasi prima a livello di specifico
articolo e poi in funzione dell'intera gamma trattata.
L'area di manovra del prezzo risulta definita soprattutto da tre elementi: costo del
prodotto, elasticit domanda e la pressione della concorrenza. Solitamente si basa il
prezzo sul costo ma molto difficile alcune volte capire quali sono i costi che
veramente hanno inciso --> i costi si fanno sui prezzi perch pi difficile gestire i
costi. La possibile escursione del prezzo dipende da:
concorrenza reale, potenziale minaccia sostituti, differenziazione, qualit del servizio.
La differenziazione consente di ricavare un premium price= differenziazione
favorevole di prezzo nella vendita del prodotto.(numero pi ampio di acquirenti con
prezzo minore) (consigliabile per economia di scala).
Orientamenti della politica di prezzo possono essere verso la penetrazione (si
prefigge di conquistarsi la quota pi elevata di mercato) e la scrematura (sfruttare al
meglio la capacit di spesa del consumatore. -mercati sempre meno ricchi.
Per valutare linterrelazione tra i prezzi dei prodotti venduti calcoliamo lindice di
elasticit incrociata = rapporto tra variazione della domanda del bene e variazione del
prezzo del prodotto.
Il word of mouth (passaparola tra i clienti fidelizzati,che a loro volta diventano meno
sensibili ad alternative. Lobiettivo finale del marketing relazionale il
miglioramento della profittabilit della clientela nel lungo termine e la
massimizzazione del customer lifetime value (CLV).Questultimo definisce il
valore che un cliente pu generare per una determinata impresa e pu essere calcolato
come moltiplicazione tra valore medio della transazione per la frequenza di acquisto
e per il ciclo di vita atteso dal cliente. Le radici del CRM sono impiantate nel
relationship marketing: i clienti sono un assetto dellimpresa,la propinabilit dei
clienti varia e non tutti i clienti sono ugualmente desiderabili.
Non tutte le macchine hanno la stessa velocit ed molto difficile fare unespansione
produttive. Scala di Pantaleoni = analizza gli sbalzi dei costi fissi.
-nel medio lungo termine per precostituire la CP necessaria in rapporto agli obiettivi
Il controllo riguarda sia il ciclo di svolgimento delle operazioni sia la qualit dei
prodotti:
-controllo qualit
LA GESTIONE FINANZIARIA
Il ROE aumenta al crescere del debito solo se la differenza tra ROI e tasso dinteresse
(ROI- i) positiva. Quando lazienda riesce con la gestione caratteristica a generare
una redditivit operativa maggiore del tasso dinteresse(= costo del debito).
La scelta delle funzioni deve poter trarre vantaggio dalle possibilit offerte dal
mercato in funzione degli obiettivi di omogeneit,flessibilit, elasticit ed
economicit. Le scelte sono diverse a seconda se la copertura finanziaria una
variabile dipendente o interdipendente(= non definita in modo irrevocabile allatto
della fissazione).
Tra le fonti creditizie bisogna inserire anche risparmiatori o gli investitori. L'impresa
pu procurarsi mezzi finanziari emettendo prestiti obbligazionari e costo
commerciale.
Per il credito bancario il finanziamento pu essere ottenuto per tempi lunghi (mutuo)
o tempi brevi (anticipi su fatture)
Tra questi operazioni creditizie si devono distinguere:
Operazioni autoliquidatesi (anticipi concessi dalla banca su crediti vantati
dall'impresa)
Operazioni non autoliquidatesi (forma di concessione di fido allo scoperto per le
quali l'istituto bancario normalmente chiede delle garanzie reali o personali.
La banca pu accettare anche crediti di firma = fideussioni
Leasing --> L'impresa non costretta a sopportare immediatamente il peso
dell'investimento perch ottiene il bene con un contratto di locazione con diritto di
riscatto del bene dopo un p di tempo a prezzi molto bassi.
Lease Back: Vendere ad una societ di leasing un bene posseduto richiedendolo
contestualmente in locazione alla stessa societ acquirente.
L'azienda venditrice ottiene un finanziamento a fronte dell' alienazione di un bene di
cui non perde la propriet.
Leasing --> Finanziamento beni fungibili
Indebitamento --> beni semi fungibili
Finanziamento con mezzi propri --> beni poco fungibili
Factoring: Rende liquidi crediti verso la clientela non suffragati da documenti
scontabili commercialmente ha luogo su fatture o titoli di credito imperfetti con la
cessione del credito al factor.
Obbligazioni straordinario
LA LOGISTICA INDUSTRIALE
La concentrazione sul core business,la formazione di reti dimpresa,loutsorcing
hanno fortemente accentuato le esigenze di coordinamento operativo e hanno
richiesto il cambiamento profondo di logiche di governo. Lorganizzazione per
processo il ruolo assunto dalla logistica,cio dal sistema di connessione tra
approvvigionamento (logica in entrata) ,la trasformazione produttiva e il
collocamento dei prodotti (logica in uscita).
Lobiettivo quello del migliore equilibrio tra costo della logistica e standard di
servizio reso ai clienti interni ed esterni minimi scorte e massimo del servizio.
La velocit del ciclo di evasione dellordine del cliente, i tempi di consegna fanno
parte della custode satisfaction. Lefficienza della logistica riesce a contenere costi ed
elevare la qualit del servizio.
A-B Stringere in anticipo accordi con fornitori con miglior condizioni dacquisto
-applicare IVA
Per creare il clima favorevole allo sviluppo delliniziativa occorre favorire forme
organizzative e di raccolta di informazioni.
o Invenzione
o Selezione (= valutazione della fattibilit economica)
o Innovazione
Fino ad ora abbiamo parlato di routine per definire i comportamenti ripetitivi che ci
sono allinterno dellimpresa. Si devono definire nuove routine per il cambiamento di
routine dovuto ad uninnovazione. Questultima il risultato di un processo
continuativo e sistematico.
-learning by failing/sperimentazione
Livello retribuzione
USI:
-Correnti= finanziamento dell'esercizio
-Non correnti= processi di investimento di rimborso dei debiti a medio-lungo termine
Nel prospetto dei flussi monetari ogni partita lentrata o luscita effettiva data dalla
somma algebrica tra ammontare crediti/debiti allinizio,incassi e uscite durante e
crediti e debiti alla fine. Il saldo viene riportato nel quadro generale dei movimenti
dove sono indicate tutte le uscite (iva ,rimborso debiti) e le possibili fonti di
entrata(fonti esterne) . Il piano di cassa,detto anche budget o preventivo di tesoreria
analizza il flusso di entrate e di uscite . Molto importante la situazione di liquidit
allinizioe alla fine dellesercizio.
ENTRATE:
-Molto probabili
USCITE
-fisse:stipendi
-periodiche:iva trimestrali
MARGINE/DEFICIT DI
SICUREZZA= divario tra volume realmente prodotto e il volume necessario ad ottenere il BEP
Two Bin System --> Si determina quanto ordinare in funzione di un certo livello di
scorta. Si fonda sul riapprovvigionamento per quantit costanti allorch la scorta
raggiunge un determinato livello = livello di riordino.(quantit al raggiungimento
della quale si deve ordinare). Inoltre il livello di riordine dipende dal tempo guida o
lead time = tempo per ordine; tempo per arrivo merce; tempo necessario per mettere a
disposizione il mercato. Per ottenere il livello di riordine bisogna moltiplicare questi
tre tempi per il consumo nell'unit di tempo.
Una volta stabilito il livello di riordino necessaria la determinazione della quantit
da ordinare --> metodo del lotto economico d'acquisto, ricerca la quantit ottimale
per minimizzare i costi.
Costo di mantenimento: costo obsolescenza interesse su capitali, immobilizzazioni,
costo di funzionamento magazzino.
Costo di ordinazione: spese di comunicazione, spese di trasferta degli agenti di
acquisto, costo di ricevimento dei materiali.
F=Fabbisogno di merce nellunit di tempo
Q=Lotto economico di acquisto
a = Costo di acquisto di ununit di merce
c = Costo unitario di conservazione (costante)
K = costo ordinazione
m = costo mantenimento = cx(Qxa/2)
2) Ordering cycle system: (Ciclo di ordinazione tecnica stock control cio definisce
il quanto e quando acquistare ed una delle tecniche per la gestione delle scorte)
quando ordinare la definizione della quantit di volta in volta . Si basa sul
approvvigionamento alla fine di ciascun ciclo per quantit variabili in rapporto alle
scorte presenti in magazzino. In questo caso si parla di scorta ottimale non di EOQ
perch la quantit di volta in volta acquistata varia ma rimane ferma la quantit
massima da tenere in stock division di ogni periodo. Questa quantit data da:
-Assorbimento previsto durante lintero periodo
-Assorbimento previsto nel tempo guida
-Scorta di sicurezza
Metodo ABC: Si suddividono gli articoli in tre classi :
A Materiali che pesano di pi sul valore complessivo delle scorte e che richiedono
un controllo assidui
B incidono di meno ma hanno bisogno di controllo
C gestiti pi semplicemente
A-B Two bin system
C ciclo di ordinazione
% variabile
Scorte di magazzino A B C
Cash Flow
Ricavi:
-Costi di produzione (esclusi ammortamenti)= Margine lordo industriale
-Costi di consumi,ammortamenti e finanziari = Cash flow finanziario
-Accantonamento= Cash flow reddituale
-Ammortamenti= cash flow lordo
Ratio: rapporti tra le poste dello S.P. e del C.E. adatti a ricevere situazioni ed
andamenti della gestione nel tempo sono uno strumento per interpretare il bilancio
desercizio e costituiscono una base per le valutazioni prospettiche della situazione
patrimoniale finanziaria ed economica di un azienda. La possibilit di confrontare i
ratio nel tempo e nello spazio fornisce indicazioni utili per individuare i punti di forza
e di debolezza.
Le valutazioni di efficienza vanno sempre condotte in senso temporale e spaziale.
BENCHMARKING si definisce lattivit sistematica di controllo della
concorrenza mediante il confronto della performance realizzata. Lo scopo di
individuare le cause del vantaggio competitivo con lobbiettivo di ridurre le distanze
e cercare di conseguire gli stessi vantaggi.
BUSINESS PLAN
Il Piano di impresa presenta in ottica prospettica un iniziativa imprenditoriale allo
scopo di valutarne anticipatamente la fattibilit, stimare le risorse da investire.
Svolge 3 funzioni:
-Strumento di pianificazione e controllo
-Rappresenta unoccasione di riflessione per imprenditore
-Strumento di comunicazione esterna con cui limprenditore pu presentare la sua
idea imprenditoriale
Il business plan deve presentare i connotati distintivi dellidea e valutare la fattibilit
Nella prima parte del business plan si troveranno informazioni relative a:
-idea imprenditoriale e compagnie aziendali
-ambiente esterno e leve competitive
-mercati di sbocco
-prodotti/servizi
-risorse umane
La seconda parte definisce il piano di marketing delle vendite di prodotti,
investimenti.
E un documento che presenta liniziativa ed il relativo modello di business al fine di
dimostrare la fattibilit.
CICLO DI VENDITA
SPIRALE DI NONAKA(conoscenza )
Antecedente = preventivo
Operativo = concomitante
CICLO DIREZIONALE:
Programmazione
(atti di decisione)
Controllo Organizzazione
Conduzione
(atti di guida)
CICLO INFORMATIVO:
Informazione su ambiente
Risultati esecuzione
LEVA OPERATIVA
2.La Leva Oper. pi bassa offre come vantaggi incidenza minore del CF rispetto al
totale dei CT;il BEP si sposta verso sinistra,ci implica una maggiore potenzialit
economica percentuale e quindi la possibilit di entrare nellarco del profitto pi
velocemente,mentre con una produzione minore c maggior rischio dimpresa .
1.Gli svantaggi di una leva Operativa pi alta sono rappresentati dallincidenza dei
CF minori rispetto al dei CT;il BEP spostato verso destra,implica potenzialit
economico strutturale minore,quindi possibilit di entrare nellarea del profitto meno
velocemente con produzioni maggioriirrigidimento della struttura .I vantaggi
economici ci sono quando entrano nellarea dei profitti,incrementando la marginalit.
PROGRAMMAZIONE:
CONDUZIONE
CONTROLLO