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1 +
lim0


1
1 lim 1 +
lim 1 0
0 2 =
2 lim

0 =1
~ <

1 =1
/
lim
0

lim 0
lim 1 lim
0 =0 0 =1

lim+ = 0
lim 0
= 0

>


1 +
lim
0
1
log 1 +
lim
0
log
=

1+
lim 1 = 1


0 lim 1 +
0

1
Indice

SIMBOLI, INSIEMI, INTERVALLI ...... 3

ARITMETICA ............. 8

ALGEBRA ............... 18

GEOMETRIA PIANA .......... 30

GEOMETRIA SOLIDA ......... 33

GEOMETRIA ANALITICA ........ 36

LOGARITMI ........... 47

GONIOMETRIA .............. 48

TRIGONOMETRIA .......... 55

ANALISI LICEO .............. 59

ANALISI VERSO LUNIVERSITA ....... 80

ELEMENTI DI LOGICA ........... 86

PROGRESSIONI ........... 87

CALCOLO COMBINATORIO ...... 88

PROBABILITA ............... 89

NUMERI COMPLESSI ......... 93

LE GRANDEZZE FISICHE ..... 95

ELEMENTI DI STATISTICA ...... 97

2
Alfabeto Greco

minuscole maiuscole come si legge

alfa

beta

gamma

delta

epsilon

zeta

eta

teta

iota

cappa

lambda

mu

ni

csi

omicron

pi

ro

sigma

tau

ipsilon

fi

chi

psi

omega

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3
Simbologia
simbolo significato simbolo significato

uguale minore

diverso minore e uguale

circa uguale, approssimato valore assoluto di o modulo di

maggiore pi infinito

maggiore e uguale meno infinito

insieme dei numeri naturali insieme dei numeri reali

insieme dei numeri interi insieme dei numeri complessi

insieme dei numeri razionali insieme vuoto

appartiene tale che

non appartiene tale che

esiste (almeno un) incluso strettamente

non esiste incluso

esiste ed unico unione

per ogni intersezione

intervallo chiuso, cio contiene gli intervallo chiuso a sinistra e


estremi aperto a destra
intervallo aperto, cio esclude gli intervallo aperto a sinistra e
estremi chiuso a destra

parallelo lunghezza del segmento AB

perpendicolare vettore v

identico, coincidente simmetria centrale di centro C

congruente simmetria assiale di asse r

equivalente traslazione di vettore v

simile r (O; ) rotazione di centro O e angolo

vero e

falso implica (se allora)

o se e solo se (doppia implicazione)

media aritmetica prodotto:

scarto quadratico medio probabilit dellevento A

somma: probabilit di A condizionata a B

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4
Insiemi
definizione
linsieme un concetto primitivo che si accetta come intuitivamente noto
secondo George Cantor, il padre della teoria degli insiemi, per insieme si intende un raggruppamento,
concepito come un tutto, di oggetti ben distinti della nostra intuizione o pensiero
esempio

rappresentazione
per elencazione per caratteristica grafica (o di Eulero Venn)
gli elementi dellinsieme sono indicati si descrivono le caratteristiche degli si usano delle linee chiuse che
tra parentesi graffe elementi dellinsieme contengono gli elementi dellinsieme

4
1 3
2

operazioni tra insiemi


unione
lunione tra due insiemi linsieme formato dagli elementi che appartengono al primo o al secondo
insieme presi una sola volta

1 4 5 4
3 3
2 2
5 4 3
1 2

intersezione
lintersezione tra due insiemi linsieme formato dagli elementi che appartengono al primo e al secondo
insieme, cio dagli elementi comuni. Se non ci sono elementi comuni gli insiemi si dicono disgiunti

4
1 3 5
2

differenza
la differenza tra due insiemi linsieme formato dagli elementi che appartengono al primo insieme
esclusi quelli del secondo insieme

4
1 3 5
2

insieme complementare
linsieme complementare di un insieme rispetto ad un altro che lo contiene linsieme differenza dei due

1 5 6
7 2 8
cio 3 4
cio

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Insiemi
prodotto cartesiano tra due insiemi
il prodotto cartesiano tra due insiemi linsieme delle coppie ordinate in cui il primo elemento
appartiene al primo insieme e il secondo elemento al secondo insieme

il prodotto cartesiano NON commutativo

insieme delle parti di un insieme


linsieme delle parti di un insieme linsieme formato da tutti i possibili sottoinsiemi dellinsieme dato

2 13 2 3
1 3
3 1
2
1 2

se linsieme formato da elementi, linsieme delle parti formato da elementi.


Nellesempio precedente formato da 3 elementi e quindi formato da elementi

partizione di un insieme
la partizione di un insieme un insieme formato dai suoi sottoinsiemi (o parti) che verificano le seguenti propriet:
nessuna delle parti vuota
le parti sono a due a due disgiunte, cio non hanno elementi in comune
lunione delle parti uguale allinsieme iniziale

i sottoinsiemi e

oppure

rappresentano due diverse partizioni di A

consideriamo linsieme delle classi della scuola 1A 2A 3A

tale insieme costituisce una partizione dellinsieme S perch 1B 2B 3B


soddisfa le tre propriet della definizione

relazioni di De Morgan
I relazione II relazione

il complemento dellunione degli insiemi uguale il complemento dellintersezione degli insiemi uguale
allintersezione dei complementi degli insiemi allunione dei complementi degli insiemi

I complementari sono considerati rispetto ad un terzo insieme (detto Universo) che contiene A e B

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Intervalli: classificazione e rappresentazione
definizioni
Si definisce intervallo linsieme di tutti i valori compresi tra due estremi e . Gli estremi e possono
essere finiti o infiniti. detto estremo sinistro o inferiore, detto estremo destro o superiore dellintervallo

Un intervallo si dice:

limitato se gli estremi sono finiti chiuso se gli estremi sono compresi
illimitato se almeno uno degli estremi infinito aperto se gli estremi non sono compresi

intervalli limitati
rappresentazione rappresentazione rappresentazione
intervallo
grafica insiemistica algebrica

intervallo chiuso
a b

intervallo aperto
a b

intervallo chiuso
inferiormente e aperto
superiormente a b

intervallo aperto
inferiormente e chiuso
superiormente a b

intervalli illimitati
rappresentazione rappresentazione rappresentazione
intervallo
grafica insiemistica algebrica

intervallo chiuso
inferiormente e illimitato
superiormente a

intervallo aperto
inferiormente e illimitato
superiormente a

intervallo illimitato
inferiormente e chiuso
superiormente b

intervallo illimitato
inferiormente e aperto
superiormente b

intervallo illimitato

osservazione
su alcuni testi lintervallo aperto indicato con le parentesi tonde per cui si trova equivalentemente:

7
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Classificazione dei numeri reali
numeri naturali N numeri interi Z

numeri razionali Q numeri irrazionali I


un numero si dice razionale se pu essere espresso come un numero si dice razionale se NON pu essere espresso
rapporto di due numeri interi come rapporto di due numeri interi
essi sono formati da numeri naturali, interi, decimali, periodici semplici e periodici misti essi sono formati da una parte intera e da una parte decimale con infinite cifre non periodiche

numeri reali R
i numeri reali sono formati dallunione dellinsieme dei numeri razionali Q e linsieme dei numeri irrazionali I

R
Q I
Z
-3 N
1 0
5 8
-12
15,35672129654.

numeri algebrici e numeri trascendenti


esiste unaltra classificazione che divide i numeri reali in: numeri algebrici e numeri trascendenti
un numero si dice algebrico se soluzione di una equazione polinomiale a coefficienti interi
un numero si dice trascendente se NON soluzione di una equazione polinomiale a coefficienti interi
Esempi
5 un numero algebrico perch soluzione dellequazione

un numero algebrico perch soluzione dellequazione


un numero trascendente. perch non soluzione di nessuna equazione polinomiale a coefficienti
interi pur essendo soluzione dellequazione polinomiale che non a coefficienti interi

i numeri razionali Q sono tutti algebrici


i numeri irrazionali I possono essere sia algebrici che trascendenti

oltre i numeri reali

numeri immaginari
=

numeri complessi

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Numeri primi fino a 10.000
un numero primo un numero naturale maggiore di 1 divisibile solo per se stesso e per 1
--- 2 3 5 7 11 13 17 19 23 29 31
37 41 43 47 53 59 61 67 71 73 79 83
89 97 101 103 107 109 113 127 131 137 139 149
151 157 163 167 173 179 181 191 193 197 199 211
223 227 229 233 239 241 251 257 263 269 271 277
281 283 293 307 311 313 317 331 337 347 349 353
359 367 373 379 383 389 397 401 409 419 421 431
433 439 443 449 457 461 463 467 479 487 491 499
503 509 521 523 541 547 557 563 569 571 577 587
593 599 601 607 613 617 619 631 641 643 647 653
659 661 673 677 683 691 701 709 719 727 733 739
743 751 757 761 769 773 787 797 809 811 821 823
827 829 839 853 857 859 863 877 881 883 887 907
911 919 929 937 941 947 953 967 971 977 983 991
997 1009 1013 1019 1021 1031 1033 1039 1049 1051 1061 1063
1069 1087 1091 1093 1097 1103 1109 1117 1123 1129 1151 1153
1163 1171 1181 1187 1193 1201 1213 1217 1223 1229 1231 1237
1249 1259 1277 1279 1283 1289 1291 1297 1301 1303 1307 1319
1321 1327 1361 1367 1373 1381 1399 1409 1423 1427 1429 1433
1439 1447 1451 1453 1459 1471 1481 1483 1487 1489 1493 1499
1511 1523 1531 1543 1549 1553 1559 1567 1571 1579 1583 1597
1601 1607 1609 1613 1619 1621 1627 1637 1657 1663 1667 1669
1693 1697 1699 1709 1721 1723 1733 1741 1747 1753 1759 1777
1783 1787 1789 1801 1811 1823 1831 1847 1861 1867 1871 1873
1877 1879 1889 1901 1907 1913 1931 1933 1949 1951 1973 1979
1987 1993 1997 1999 2003 2011 2017 2027 2029 2039 2053 2063
2069 2081 2083 2087 2089 2099 2111 2113 2129 2131 2137 2141
2143 2153 2161 2179 2203 2207 2213 2221 2237 2239 2243 2251
2267 2269 2273 2281 2287 2293 2297 2309 2311 2333 2339 2341
2347 2351 2357 2371 2377 2381 2383 2389 2393 2399 2411 2417
2423 2437 2441 2447 2459 2467 2473 2477 2503 2521 2531 2539
2543 2549 2551 2557 2579 2591 2593 2609 2617 2621 2633 2647
2657 2659 2663 2671 2677 2683 2687 2689 2693 2699 2707 2711
2713 2719 2729 2731 2741 2749 2753 2767 2777 2789 2791 2797
2801 2803 2819 2833 2837 2843 2851 2857 2861 2879 2887 2897
2903 2909 2917 2927 2939 2953 2957 2963 2969 2971 2999 3001
3011 3019 3023 3037 3041 3049 3061 3067 3079 3083 3089 3109
3119 3121 3137 3163 3167 3169 3181 3187 3191 3203 3209 3217
3221 3229 3251 3253 3257 3259 3271 3299 3301 3307 3313 3319
3323 3329 3331 3343 3347 3359 3361 3371 3373 3389 3391 3407
3413 3433 3449 3457 3461 3463 3467 3469 3491 3499 3511 3517
3527 3529 3533 3539 3541 3547 3557 3559 3571 3581 3583 3593
3607 3613 3617 3623 3631 3637 3643 3659 3671 3673 3677 3691
3697 3701 3709 3719 3727 3733 3739 3761 3767 3769 3779 3793
3797 3803 3821 3823 3833 3847 3851 3853 3863 3877 3881 3889
3907 3911 3917 3919 3923 3929 3931 3943 3947 3967 3989 4001
4003 4007 4013 4019 4021 4027 4049 4051 4057 4073 4079 4091
4093 4099 4111 4127 4129 4133 4139 4153 4157 4159 4177 4201
4211 4217 4219 4229 4231 4241 4243 4253 4259 4261 4271 4273
4283 4289 4297 4327 4337 4339 4349 4357 4363 4373 4391 4397
4409 4421 4423 4441 4447 4451 4457 4463 4481 4483 4493 4507
4513 4517 4519 4523 4547 4549 4561 4567 4583 4591 4597 4603
4621 4637 4639 4643 4649 4651 4657 4663 4673 4679 4691 4703
4721 4723 4729 4733 4751 4759 4783 4787 4789 4793 4799 4801
4813 4817 4831 4861 4871 4877 4889 4903 4909 4919 4931 4933
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Numeri primi fino a 10.000
4937 4943 4951 4957 4967 4969 4973 4987 4993 4999 5003 5009
5011 5021 5023 5039 5051 5059 5077 5081 5087 5099 5101 5107
5113 5119 5147 5153 5167 5171 5179 5189 5197 5209 5227 5231
5233 5237 5261 5273 5279 5281 5297 5303 5309 5323 5333 5347
5351 5381 5387 5393 5399 5407 5413 5417 5419 5431 5437 5441
5443 5449 5471 5477 5479 5483 5501 5503 5507 5519 5521 5527
5531 5557 5563 5569 5573 5581 5591 5623 5639 5641 5647 5651
5653 5657 5659 5669 5683 5689 5693 5701 5711 5717 5737 5741
5743 5749 5779 5783 5791 5801 5807 5813 5821 5827 5839 5843
5849 5851 5857 5861 5867 5869 5879 5881 5897 5903 5923 5927
5939 5953 5981 5987 6007 6011 6029 6037 6043 6047 6053 6067
6073 6079 6089 6091 6101 6113 6121 6131 6133 6143 6151 6163
6173 6197 6199 6203 6211 6217 6221 6229 6247 6257 6263 6269
6271 6277 6287 6299 6301 6311 6317 6323 6329 6337 6343 6353
6359 6361 6367 6373 6379 6389 6397 6421 6427 6449 6451 6469
6473 6481 6491 6521 6529 6547 6551 6553 6563 6569 6571 6577
6581 6599 6607 6619 6637 6653 6659 6661 6673 6679 6689 6691
6701 6703 6709 6719 6733 6737 6761 6763 6779 6781 6791 6793
6803 6823 6827 6829 6833 6841 6857 6863 6869 6871 6883 6899
6907 6911 6917 6947 6949 6959 6961 6967 6971 6977 6983 6991
6997 7001 7013 7019 7027 7039 7043 7057 7069 7079 7103 7109
7121 7127 7129 7151 7159 7177 7187 7193 7207 7211 7213 7219
7229 7237 7243 7247 7253 7283 7297 7307 7309 7321 7331 7333
7349 7351 7369 7393 7411 7417 7433 7451 7457 7459 7477 7481
7487 7489 7499 7507 7517 7523 7529 7537 7541 7547 7549 7559
7561 7573 7577 7583 7589 7591 7603 7607 7621 7639 7643 7649
7669 7673 7681 7687 7691 7699 7703 7717 7723 7727 7741 7753
7757 7759 7789 7793 7817 7823 7829 7841 7853 7867 7873 7877
7879 7883 7901 7907 7919 7927 7933 7937 7949 7951 7963 7993
8009 8011 8017 8039 8053 8059 8069 8081 8087 8089 8093 8101
8111 8117 8123 8147 8161 8167 8171 8179 8191 8209 8219 8221
8231 8233 8237 8243 8263 8269 8273 8287 8291 8293 8297 8311
8317 8329 8353 8363 8369 8377 8387 8389 8419 8423 8429 8431
8443 8447 8461 8467 8501 8513 8521 8527 8537 8539 8543 8563
8573 8581 8597 8599 8609 8623 8627 8629 8641 8647 8663 8669
8677 8681 8689 8693 8699 8707 8713 8719 8731 8737 8741 8747
8753 8761 8779 8783 8803 8807 8819 8821 8831 8837 8839 8849
8861 8863 8867 8887 8893 8923 8929 8933 8941 8951 8963 8969
8971 8999 9001 9007 9011 9013 9029 9041 9043 9049 9059 9067
9091 9103 9109 9127 9133 9137 9151 9157 9161 9173 9181 9187
9199 9203 9209 9221 9227 9239 9241 9257 9277 9281 9283 9293
9311 9319 9323 9337 9341 9343 9349 9371 9377 9391 9397 9403
9413 9419 9421 9431 9433 9437 9439 9461 9463 9467 9473 9479
9491 9497 9511 9521 9533 9539 9547 9551 9587 9601 9613 9619
9623 9629 9631 9643 9649 9661 9677 9679 9689 9697 9719 9721
9733 9739 9743 9749 9767 9769 9781 9787 9791 9803 9811 9817
9829 9833 9839 9851 9857 9859 9871 9883 9887 9901 9907 9923
9929 9931 9941 9949 9967 9973 10007 10009 10037 10039 10061 10067
10069 10079 10091 10093 10099 10103 10111 10133 10139 10141 10151 10159
10163 10169 10177 10181 10193 10211 10223 10243 10247 10253 10259 10267
10271 10273 10289 10301 10303 10313 10321 10331 10333 10337 10343 10357
10369 10391 10399 10427 10429 10433 10453 10457 10459 10463 10477 10487
10499 10501 10513 10529 10531 10559 10567 10589 10597 10601 10607 10613
10627 10631 10639 10651 10657 10663 10667 10687 10691 10709 10711 10723
10729 10733 10739 10753 10771 10781 10789 10799 10831 10837 10847 10853
10859 10861 10867 10883 10889 10891 10903 10909 10937 10939 10949 10957

v 1.7 2011 - www.matematika.it . 10


Tavola Pitagorica

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30
3 6 9 12 15 18 21 24 27 30 33 36 39 42 45
4 8 12 16 20 24 28 32 36 40 44 48 52 56 60
5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75
6 12 18 24 30 36 42 48 54 60 66 72 78 84 90
7 14 21 28 35 42 49 56 63 70 77 84 91 98 105
8 16 24 32 40 48 56 64 72 80 88 96 104 112 120
9 18 27 36 45 54 63 72 81 90 99 108 117 126 135
10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130 140 150
11 22 33 44 55 66 77 88 99 110 121 132 143 154 165
12 24 36 48 60 72 84 96 108 120 132 144 156 168 180
13 26 39 52 65 78 91 104 117 130 143 156 169 182 195
14 28 42 56 70 84 98 112 126 140 154 168 182 196 210
15 30 45 60 75 90 105 120 135 150 165 180 195 210 225

LA TAVOLA PITAGORICA
I pitagorici che si manifestarono sempre pieni di genio
inventivo sottile, per evitare di commettere errori nelle
moltiplicazioni, divisioni e misure, si servirono di una
figura tracciata in modo particolare, la quale, in onore del
loro maestro, chiamavano Tavola Pitagorica (mensa
pythagorea) perch, riguardo alle cose ivi rappresentate, le
prime discipline erano dovute a quel maestro.
Chi venne dopo chiam tale figura Abaco. Essi pensavano
che quando era frutto di una meditazione profonda sarebbe
stato pi facilmente conosciuto da tutti, ove fosse stato
presentato dinnanzi agli occhi in un certo modo; in
conseguenza diedero a quella figura il seguente aspetto.
Gino Loria, Storia della matematiche (Boezio pag. 801)

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11
Pigreco
le prime 2.000 cifre

3,14159 26535 89793 23846 26433 83279 50288 41971 69399 37510 58209
74944 59230 78164 06286 20899 86280 34825 34211 70679 82148 08651 32823
06647 09384 46095 50582 23172 53594 08128 48111 74502 84102 70193 85211
05559 64462 29489 54930 38196 44288 10975 66593 34461 28475 64823 37867
83165 27120 19091 45648 56692 34603 48610 45432 66482 13393 60726 02491
41273 72458 70066 06315 58817 48815 20920 96282 92540 91715 36436 78925
90360 01133 05305 48820 46652 13841 46951 94151 16094 33057 27036 57595
91953 09218 61173 81932 61179 31051 18548 07446 23799 62749 56735 18857
52724 89122 79381 83011 94912 98336 73362 44065 66430 86021 39494 63952
24737 19070 21798 60943 70277 05392 17176 29317 67523 84674 81846 76694
05132 00056 81271 45263 56082 77857 71342 75778 96091 73637 17872 14684
40901 22495 34301 46549 58537 10507 92279 68925 89235 42019 95611 21290
21960 86403 44181 59813 62977 47713 09960 51870 72113 49999 99837 29780
49951 05973 17328 16096 31859 50244 59455 34690 83026 42522 30825 33446
85035 26193 11881 71010 00313 78387 52886 58753 32083 81420 61717 76691
47303 59825 34904 28755 46873 11595 62863 88235 37875 93751 95778 18577
80532 17122 68066 13001 92787 66111 95909 21642 01989 38095 25720 10654
85863 27886 59361 53381 82796 82303 01952 03530 18529 68995 77362 25994
13891 24972 17752 83479 13151 55748 57242 45415 06959 50829 53311 68617
27855 88907 50983 81754 63746 49393 19255 06040 09277 01671 13900 98488
24012 85836 16035 63707 66010 47101 81942 95559 61989 46767 83744 94482
55379 77472 68471 04047 53464 62080 46684 25906 94912 93313 67702 89891
52104 75216 20569 66024 05803 81501 93511 25338 24300 35587 64024 74964
73263 91419 92726 04269 92279 67823 54781 63600 93417 21641 21992 45863
15030 28618 29745 55706 74983 85054 94588 58692 69956 90927 21079 75093
02955 32116 53449 87202 75596 02364 80665 49911 98818 34797 75356 63698
07426 54252 78625 51818 41757 46728 90977 77279 38000 81647 06001 61452
49192 17321 72147 72350 14144 19735 68548 16136 11573 52552 13347 57418
49468 43852 33239 07394 14333 45477 62416 86251 89835 69485 56209 92192
22184 27255 02542 56887 67179 04946 01653 46680 49886 27232 79178 60857
84383 82796 79766 81454 10095 38837 86360 95068 00642 25125 20511 73929
84896 08412 84886 26945 60424 19652 85022 21066 11863 06744 27862 20391
94945 04712 37137 86960 95636 43719 17287 46776 46575 73962 41389 08658
32645 99581 33904 78027 59009 94657 64078
il numero trascendente che rappresenta il valore del rapporto tra la lunghezza di una circonferenza e il suo diametro.
Per determinare il suo valore Archimede us il metodo dei perimetri, cio consider i perimetri dei poligoni inscritti e
circoscritti ad una circonferenza di raggio che approssimano la lunghezza della stessa circonferenza. Allaumentare del
numero dei lati dei poligoni, si ottiene una coppia di classi contigue di numeri che ammette come elemento separatore.

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12
e numero di Nepero
le prime 2.000 cifre

2,718281 828459 045235 360287 471352 662497 757247 093699 959574 966967
627724 076630 353547 594571 382178 525166 427427 466391 932003 059921
817413 596629 043572 900334 295260 595630 738132 328627 943490 763233
829880 753195 251019 011573 834187 930702 154089 149934 884167 509244
761460 668082 264800 168477 411853 742345 442437 107539 077744 992069
551702 761838 606261 331384 583000 752044 933826 560297 606737 113200
709328 709127 443747 047230 696977 209310 141692 836819 025515 108657
463772 111252 389784 425056 953696 770785 449969 967946 864454 905987
931636 889230 098793 127736 178215 424999 229576 351482 208269 895193
668033 182528 869398 496465 105820 939239 829488 793320 362509 443117
301238 197068 416140 397019 837679 320683 282376 464804 295311 802328
782509 819455 815301 756717 361332 069811 250996 181881 593041 690351
598888 519345 807273 866738 589422 879228 499892 086805 825749 279610
484198 444363 463244 968487 560233 624827 041978 623209 002160 990235
304369 941849 146314 093431 738143 640546 253152 096183 690888 707016
768396 424378 140592 714563 549061 303107 208510 383750 510115 747704
171898 610687 396965 521267 154688 957035 035402 123407 849819 334321
068170 121005 627880 235193 033224 745015 853904 730419 957777 093503
660416 997329 725088 687696 640355 570716 226844 716256 079882 651787
134195 124665 201030 592123 667719 432527 867539 855894 489697 096409
754591 856956 380236 370162 112047 742722 836489 613422 516445 078182
442352 948636 372141 740238 893441 247963 574370 263755 294448 337998
016125 492278 509257 782562 092622 648326 277933 386566 481627 725164
019105 900491 644998 289315 056604 725802 778631 864155 195653 244258
698294 695930 801915 298721 172556 347546 396447 910145 904090 586298
496791 287406 870504 895858 671747 985466 775757 320568 128845 920541
334053 922000 113786 300945 560688 166740 016984 205580 403363 795376
452030 402432 256613 527836 951177 883863 874439 662532 249850 654995
886234 281899 707733 276171 783928 034946 501434 558897 071942 586398
772754 710962 953741 521115 136835 062752 602326 484728 703920 764310
059584 116612 054529 703023 647254 929666 938115 137322 753645 098889
031360 205724 817658 511806 303644 281231 496550 704751 025446 501172
721155 519486 685080 036853 228183 152196 003735 625279 449515 828418
829478 761085 263981 395599 006737 648292 244375 287184 624578 03...

Il numero e detto numero di Nepero la base dei logaritmi naturali che generalmente vengono indicati con ln(x).
Il numero e come il numero un numero trascendente oltre che irrazionale.

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13
Criteri di divisibilit - Frazioni generatrici - Frazioni con lo zero
Criteri di divisibilit
divisibilit per 2
316 divisibile per 2 perch lultima cifra (6) pari
un numero divisibile per 2 quando lultima cifra pari
315 non divisibile per 2 perch lultima cifra (5)
cio quando termina per: 0, 2, 4, 6, 8 non pari

divisibilit per 3
342 divisibile per 3 perch che
un numero divisibile per 3 quando la somma delle sue multiplo di 3
cifre un multiplo di 3 89757 divisibile per 3 perch 8+9+7+5+7=36 ed
ancora 3+6=9 che un multiplo di 3

divisibilit per 5
345 divisibile per 5 perch lultima cifra 5
un numero divisibile per 5 quando lultima cifra 0 o 5
346 non divisibile per 5 perch lultima cifra 6

divisibilit per 11
3465 divisibile per 11 perch e
un numero divisibile per 11 quando la differenza tra la e
somma delle cifre di posto dispari e quelle di posto pari 2798 non divisibile per 11 perch e
0 o un multiplo di 11 e che diverso da 0 e da
un multiplo di 11

Frazioni generatrici
frazione generatrice di un numero decimale
al numeratore si scrive il numero dato senza virgola
al denominatore si scrive il numero 1 seguito da tanti 0
quante sono le cifre decimali del numero dato

frazione generatrice di un numero periodico semplice


al numeratore si scrive il numero dato senza virgola e si
sottrae la parte non periodica
al denominatore si scrivono tanti 9 quante sono le cifre
del periodo

frazione generatrice di un numero periodico misto

al numeratore si scrive il numero dato senza virgola e si


sottrae la parte non periodica
al denominatore si scrivono tanti 9 quante sono le cifre
del periodo seguite da tanti 0 quante sono le cifre
dellantiperiodo

dalla frazione al numero

per trasformare una frazione in numero basta dividere il


numeratore per il denominatore

frazioni con lo zero

impossibile perch non esiste nessun numero indeterminata perch qualunque numero
uguale a zero perch il risultato moltiplicato
che moltiplicato per il denominatore uguale moltiplicato per il denominatore uguale al
per il denominatore uguale al numeratore
al numeratore numeratore

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14
Altri criteri di divisibilit
divisibilit per 4

un numero divisibile per 4 se lo il numero formato 316 divisibile per 2 perch 16 multiplo di 4
dalle ultime due cifre 310 non divisibile per 4 perch 10 non multiplo di 4

divisibilit per 7
287 divisibile per 7 perch
un numero divisibile per 7 quando la differenza tra il che multiplo di 7
numero senza lultima cifra e il doppio di questultima
0 o un multiplo di 7 376 non divisibile per 7 perch
che non multiplo di 7

divisibilit per 9
873 divisibile per 9 perch che
un numero divisibile per 9 quando la somma delle sue multiplo di 9
cifre un multiplo di 9 546 non divisibile per 9 perch che
non multiplo di 9

divisibilit per 13
845 divisibile per 13 perch
e
un numero divisibile per 13 quando la somma tra il
che multiplo di 13
numero senza lultima cifra e il quadruplo di
1467 non divisibile per 13 perch
questultima un multiplo di 13 146 +(7 4)=146 + 28 =174 e 17 + (4 4) =
14 +16 =33 che non multiplo di 13

divisibilit per 17
1071 divisibile per 17 perch
un numero divisibile per 17 quando la differenza tra il e
numero senza lultima cifra e il quintuplo di questultima 1467 non divisibile per 17 perch
0 o un multiplo di 17 e che
diverso da 0 o da un multiplo di 17

divisibilit per 19

1216 divisibile per 19 perch


un numero divisibile per 19 quando la somma tra il e
numero senza lultima cifra e il doppio di questultima 1467 non divisibile per 19 perch
un multiplo di 19 e 15+(20)=15 che diverso da un
multiplo di 19

divisibilit per 23

un numero divisibile per 23 se la somma fra il numero 345 divisibile per 23 perch multiplo
di 23
senza la cifra delle unit e il settuplo del numero delle 102 non divisibile per 23 perch non
sue unit 0, 23 o multiplo di 23 multiplo di 23

divisibilit per 25

375 divisibile per 25 perch le ultime due cifre sono 75


un numero divisibile per 25 se finisce con 0, 25, 50, 75 346 non divisibile per 25 perch le ultime due cifre sono
46

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15
Proporzioni
definizione
una proporzione una uguaglianza tra rapporti

medi
estremi
propriet

il prodotto dei medi uguale al


fondamentale
prodotto degli estremi:

scambiando fra loro i medi o gli


del permutare estremi si ottiene ancora una
proporzione
scambiando ogni antecedente
dellinvertire con il proprio conseguente si
ottiene ancora una proporzione

sommando allantecedente il
del comporre proprio conseguente si ottiene
ancora una proporzione

sottraendo allantecedente il
dello scomporre proprio conseguente si ottiene
ancora una proporzione

trovare un medio in una proporzione

si moltiplicano gli estremi e si divide per laltro medio

trovare un estremo in una proporzione

si moltiplicano i medi e si divide per laltro estremo

proporzione continua
una proporzione si dice continua se i medi sono uguali
x si chiama medio proporzionale tra a e b

esempi
propriet dello scomporre

trovare un medio in una proporzione

proporzione continua

una proporzione si pu risolvere trasformandola in equazione:


si applica la propriet fondamentale:

si risolve lequazione ottenuta:

approfondimento: questo metodo utile quando nella proporzione lincognita presente pi volte, ad esempio:

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16
Sezione aurea - Percentuale - Pendenza
Sezione aurea di un segmento
dato un segmento di lunghezza ( ) la sua sezione aurea ( )
l la parte di segmento medio proporzionale tra il
segmento stesso e la parte rimanente cio:
x l-x

per risolvere la proporzione la si trasforma in equazione:

si applica la propriet fondamentale:


si sviluppano i calcoli:

si risolve lequazione di II grado in :

il numero chiamato numero aureo, viene indicato di solito con la lettera e vale circa 0,6180339887

esempio

Per calcolare la sezione aurea di un segmento di lunghezza basta applicare la formula dimostrata precedentemente

Calcolo percentuale

il valore di n pu essere positivo o negativo a


seconda che si tratti di un aumento o di uno sconto

esempi
Calcolare il costo di un capo di abbigliamento dal prezzo di 160 euro scontato del 25% , quindi n = 25%

Quanto si ridotto percentualmente un volume se passa da 300 cl a 270 cl?

il segno meno indica che si tratta di una riduzione

Pendenza

10 % indica che in 100 metri orizzontali (x)


x ce un dislivello di 10 metri in verticale (h)

esempio

Calcolare la pendenza in percentuale di una strada con dislivello verticale di 25 m su una distanza orizzontale di
120 m cio h=25 m x=120 m

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17
Prodotti notevoli e Scomposizioni
prodotti notevoli
somma per differenza

quadrato di un binomio

cubo di un binomio

quarta potenza di un binomio

quinta potenza di un binomio

quadrato di un trinomio
cubo di un trinomio

particolari prodotti notevoli

scomposizioni
raccoglimento totale a fattore comune

raccoglimento parziale a fattore comune

differenza di due quadrati

somma di cubi

differenza di cubi

somma di due potenze di esponente 5

differenza di due potenze di esponente 5

somma di due potenze di esponente 7


differenza di due potenze di esponente 7

quadrato di binomio

trinomio notevole con esponente pari

=s e trinomio con somma e prodotto caso


trovare due numeri m ed n tali che:
e
si sostituisce
trinomio con somma e prodotto caso
si effettua un raccoglimento parziale

cubo di binomio

riduzione a differenza di quadrati

quadrato di un trinomio

cubo di un trinomio

puoi scomporre come

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18
Radicali
definizione
si definisce radice n-sima di un numero reale a, con , quel numero reale b tale che: cio

nomenclatura
m lesponente del
si chiama radicale
radicando
n = lindice della radice il radicando
propriet

non ha significato

radice con indice pari radice con indice dispari

radice algebrica

non esiste in

radice aritmetica ---

operazioni con i radicali


semplificazione

riduzione allo stesso indice e

prodotto di radicali

rapporto di radicali

trasporto di fattore dentro il segno di


radice

trasporto di fattore fuori il segno di


radice

potenza di radicali

radice di radice

somma algebrica di radicali simili

osservazioni

*
Si possono portare fattori dentro una radice di indice pari solo se sono positivi, altrimenti se ne modifica il segno
Quando si porta un fattore fuori una radice di indice pari esso pu assumere segno positivo o segno negativo

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.
Radicali
razionalizzazione del denominatore di una frazione

caso: una sola radice quadrata al denominatore


formula esempio

ricorda che:

caso: una sola radice non quadrata al denominatore


formula esempi

ricorda che:

caso: un polinomio al denominatore con una o pi radici quadrate


formula esempio

ricorda che il prodotto notevole: si pu applicare anche ai seguenti casi


2

caso: un binomio al denominatore con una o due radici cubiche

formula

esempio

ricorda i prodotti notevoli:

radicale doppio
la formula si applica
formula solo se
un quadrato perfetto

esempio

ricorda che se non un quadrato perfetto non conveniente applicare la formula del radicale doppio

v 2.3 2011 - www.matematika.it 20


.
Potenze
definizione
si definisce potenza di base a e di esponente n , il prodotto di tanti fattori uguali alla base quante volte
sono le unit dellesponente:
n volte

propriet

potenze con la stessa base

prodotto di potenze con la stessa base

rapporto di potenze con la stessa base

potenza di potenza

potenze con lo stesso esponente


prodotto di potenze con lo stesso
esponente

rapporto di potenze con lo stesso


esponente

potenza ad esponente negativo

frazione ad esponente negativo

potenza ad esponente frazionario

frazione ad esponente frazionario

potenza ad esponente frazionario


negativo

altri esempi

Fai attenzione alle parentesi ed allesponente che pu essere pari o dispari

frazioni con lo zero

impossibile perch non esiste nessun numero indeterminata perch qualunque numero
uguale a zero perch il risultato moltiplicato
che moltiplicato per il denominatore uguale moltiplicato per il denominatore uguale al
per il denominatore uguale al numeratore
al numeratore numeratore

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21
Equazioni di secondo grado
formule risolutive

equazione nome procedimento soluzioni o radici

equazione completa si applica la formula

equazione completa
si applica la formula ridotta
con b pari

si isola e si estrae la radice


equazione pura
quadrata algebrica

si raccoglie la x e si applica la
equazione spuria legge di annullamento del
prodotto

equazione monomia ha sempre due soluzioni nulle

le soluzioni di una equazione sono anche dette radici dellequazione

significato del delta


unequazione di 20 grado ammette sempre due soluzioni che sono distinte, coincidenti o non reali secondo il segno del
soluzioni soluzioni
reali e reali e soluzioni non reali
distinte coincidenti

propriet
somma delle soluzioni dellequazione in funzione dei coefficienti
(solo se )

prodotto delle soluzioni dellequazione in funzione dei coefficienti


(solo se )

testo dellequazione di 20 grado conoscendo la somma e il prodotto


delle soluzioni

scomposizione del trinomio di secondo grado dove e sono


le soluzioni dellequazioni di secondo grado

regola di Cartesio: segno delle soluzioni

data lequazione di 20 grado con :


si osservano i segni dei coefficienti a, b, c

permanenza variazione ad ogni permanenza corrisponde una soluzione negativa


ad ogni variazione corrisponde una soluzione positiva

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.
Equazioni parametriche: tabella delle condizioni
condizioni cosa fare
sotto forma di enunciato sotto forma algebrica soluzione

una soluzione nulla nellequazione data porre


una soluzione uguale ad un
nellequazione data porre
numero n
assegnata la somma delle
porre la somma uguale a n
soluzioni
assegnato il prodotto delle
porre il prodotto uguale a n
soluzioni

le soluzioni sono opposte porre la somma uguale a 0

le soluzioni sono reciproche porre il prodotto uguale a 1

le soluzioni snoo
porre il prodotto uguale a -1
antireciproche

le soluzioni sono concordi porre il prodotto > 0

le soluzioni sono discordi porre il prodotto < 0

le soluzioni sono coincidenti porre il


le soluzioni sono reali porre il
le soluzioni sono reali e distinte porre il
le soluzioni sono non reali porre il
lequazione pura nellequazione data porre
lequazione spuria nellequazione data porre
assegnata la somma dei porre uguale a n
reciproci delle soluzioni

assegnata la somma dei


porre
quadrati delle soluzioni

assegnata la somma dei


quadrati dei reciproci delle porre uguale a n
soluzioni
assegnata la somma dei
porre
cubi delle soluzioni
assegnata la somma dei
cubi dei reciproci delle porre uguale a n
soluzioni

una soluzione multipla


risolvere il sistema
dellaltra

ricorda che
lequazione di secondo grado
il discriminante associato allequazione di secondo grado
la relazione tra la somma delle soluzioni e i coefficienti dellequazione di II grado
la relazione tra il prodotto delle soluzioni e i coefficienti dellequazione di II grado

v 1.9 2011 - www.matematika.it 23


.
Equazioni binomie biquadratiche - trinomie
equazioni binomie
ha due soluzioni (opposte) solo se il
n = pari radicando maggiore o uguale a 0

ha una soluzione ed il segno dipende


n = dispari dal segno del radicando
cosa : unequazione si dice binomia se formata da un termine di grado n ed un termine noto
come si risolve: si ricava xn e si estrae la radice n-sima distinguendo i casi con n pari ed n dispari
esempi caso n pari

nessuna soluzione

esempi caso n dispari

equazioni biquadratiche

cosa : unequazione si dice biquadratica se formata da un termine di 4 grado uno di 2 grado ed un termine noto
come si risolve: si sostituisce la con la variabile ottenendo una equazione di 20 grado in che risolta da origine a due
equazioni binomie. Le soluzioni delle equazioni binomie sono le soluzioni della equazione data

esempio di 4 soluzioni: caso e positivi

esempio di 2 soluzioni: caso negativo e positivo (o viceversa)


nessuna soluzione

esempio di 0 soluzioni: caso e negativi


nessuna soluzione

nessuna soluzione

equazioni trinomie

cosa : unequazione si dice trinomia se formata da un termine di grado 2n uno di grado n ed un termine noto
come si risolve: si sostituisce la con la nuova variabile ottenendo una equazione di 20 grado in che risolta da
origine a due equazioni binomie. Le soluzioni delle equazioni binomie sono le soluzioni della equazione data

esempio

nessuna soluzione

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.
Disequazioni di Secondo Grado

x1 x2 x1 x2

lequazione associata ha due


soluzioni distinte valori esterni valori interni

x x

lequazione associata ha due


soluzioni coincidenti

tutti i numeri tranne

x x

lequazione associata non


ammette soluzioni reali

x1 x2 x1 x2

lequazione associata ha due


soluzioni distinte valori esterni con estremi compresi valori interni con estremi compresi

x x

lequazione associata ha due


soluzioni coincidenti
solo

x x

lequazione associata non


ammette soluzioni reali

disequazioni immediate

v 2.1 2011 - www.matematika.it 25


.
Equazioni irrazionali e in valore assoluto
equazioni irrazionali

equazioni irrazionali con una sola radice quadrata

nessuna
soluzione

con un polinomio a secondo


con un numero n a secondo membro con lo zero a secondo membro
membro

equazioni irrazionali con due radici quadrate

si applica lo schema risolutivo per equazioni irrazionali con una sola radice quadrata

equazioni irrazionali con radici cubiche

per risolvere una equazione con radici cubiche basta isolare la (o le) radici ed elevare entrambi i membri al cubo

* * *

equazioni in valore assoluto

definizione di valore assoluto


il valore assoluto di uguale a se maggiore o uguale a zero ed uguale a se minore di zero

equazione con un solo valore assoluto

con un polinomio a secondo membro un numero n a secondo membro zero a secondo membro

equazioni con due o pi valori assoluti

I II III
A>0
si studia il segno di A e B B>0

a b

si risolvono le disequazioni A > 0 e B > 0 e dette x > a e x > b le loro soluzioni, si rappresentano su grafico
dallosservazione del grafico l equazione si scinde nei seguenti sistemi:

I II III

26
v 1.8 2011 - www.matematika.it .
Disequazioni irrazionali
con una sola radice quadrata ed un polinomio a secondo membro

casi particolari
con una sola radice quadrata ed un numero positivo n a secondo membro

con una sola radice quadrata ed un numero negativo -n a secondo membro

nessuna nessuna
soluzione soluzione

con una sola radice quadrata e lo zero a secondo membro

nessuna
soluzione

con solo due radici quadrate

con radici cubiche (o in generale con radici ad indice dispari)

con una sola radice cubica con due radici cubiche

per risolvere una disequazione con radici cubiche basta isolare la (o le) radici ed elevare entrambi i membri al cubo

con radici ad indice diverso

nel caso di disequazioni con radici ad indice diverso, si calcola il mcm degli indici, si portano le radici allo stesso indice
(il mcm degli indici), si sviluppano i calcoli e si risolve la disequazione ottenuta applicando uno degli schemi precedenti

v 1.5 2011 - www.matematika.it 27


.
Disequazioni in valore assoluto
definizione di valore assoluto
il valore assoluto di uguale a se maggiore o uguale a zero ed uguale a se minore di zero

con un solo valore assoluto ed un polinomio a secondo membro

casi particolari
con un solo valore assoluto ed un numero positivo n a secondo membro

con un solo valore assoluto ed un numero negativo -n a secondo membro

nessuna nessuna
soluzione soluzione

con un solo valore assoluto e lo zero a secondo membro

nessuna
soluzione

con due o pi valori assoluti

I II III
A>0
si studia il segno di A e B B>0

a b

si risolvono le disequazioni A > 0 e B > 0 e dette x > a e x > b le loro soluzioni, si rappresentano su grafico
dallosservazione del grafico la disequazione si scinde nei seguenti sistemi:

I II III

v 1.9 2011 - www.matematika.it 28


.
Disequazioni irrazionali e in valore assoluto sintesi
disequazioni irrazionali
con una sola radice quadrata ed un polinomio a secondo membro

con due sole radici quadrate

con una sola radice cubica con due radici cubiche

per risolvere una disequazione con una o due radici cubiche basta isolare la (o le) radici ed elevare entrambi i membri al cubo

disequazioni irrazionali immediate con un numero n positivo a secondo membro

disequazioni irrazionali immediate con lo zero a secondo membro


nessuna
soluzione


disequazioni in valore assoluto
definizione di valore assoluto
il valore assoluto di uguale a se maggiore o uguale a zero ed uguale a se minore di zero

con un solo valore assoluto ed un polinomio a secondo membro

con due o pi valori assoluti


I II III
A>0
si studia il segno di A e B B>0

a b
si risolvono le disequazioni A > 0 e B > 0, dette x > a e x > b le loro soluzioni, si rappresentano su grafico
dallosservazione del grafico la disequazione si scinde nei seguenti sistemi:

I II III

disequazioni in valore assoluto immediate con un numero n positivo a secondo membro

disequazioni in valore assoluto immediate con lo zero a secondo membro


nessuna
soluzione A=0

29
v 3.1 2011 - www.matematika.it .
Aree delle principali figure piane
triangolo quadrato rettangolo

b b

parallelogramma rombo trapezio


b
d

b B

cerchio settore circolare segmento circolare ad una base


A A

O
O O
B B

circonferenza

poligoni regolari
triangolo equilatero quadrato pentagono esagono ottagono decagono

sia: il semiperimetro, il lato, lapotema (cio il segmento che dal centro cade perpendicolarmente ad un lato)

lapotema di un poligono regolare il raggio della circonferenza inscritta al poligono:


lapotema si pu calcolare moltiplicando la lunghezza del lato per un numero fisso

tabella dei numeri fissi f di alcuni poligoni regolari


poligono numero fisso poligono numero fisso poligono numero fisso

triangolo equilatero 0,289 esagono 0,866 ennagono 1,374

quadrato 0,500 ettagono 1,038 decagono 1,539

pentagono 0,688 ottagono 1,207 dodecagono 1,866

v 1.7 2011 - www.matematika.it .


30
Teorema di Pitagora primo e secondo teorema di Euclide
premessa
C
AB = i = ipotenusa
c2
AC = c1 = primo cateto
c1
h BC = c2 = secondo cateto
CH = h = altezza relativa allipotenusa
A p1 p2 B AH = p1 = proiezione di c1 sullipotenusa
H
HB = p2 = proiezione di c2 sullipotenusa
i

teorema di Pitagora
enunciato secondo lequivalenza enunciato in formula
in ogni triangolo rettangolo il in ogni triangolo rettangolo
Q2 quadrato costruito lipotenusa al quadrato uguale
Q1 C
sullipotenusa equivalente alla somma dei quadrati dei
c2 cateti :
c1 alla somma dei quadrati co-
struiti sui cateti:
A i B

primo teorema di Euclide


enunciato secondo lequivalenza enunciato secondo la similitudine
C
in ogni triangolo rettangolo il in ogni triangolo rettangolo un
Q c1 c2
quadrato costruito su un cateto cateto medio proporzionale
equivalente al rettangolo che tra la proiezione del cateto
p1 ha per dimensione la proiezio-
A B sullipotenusa e lipotenusa
ne del cateto sullipotenusa e
lipotenusa stessa: stessa:
R i

secondo teorema di Euclide


enunciato secondo lequivalenza enunciato secondo la similitudine
C
in ogni triangolo rettangolo il in ogni triangolo rettangolo
h Q quadrato costruito sullaltezza laltezza relativa allipotenusa
relativa allipotenusa equiva- medio proporzionale tra le
lente al rettangolo che ha per
A p1 p2 B proiezioni dei cateti
dimensioni le proiezioni del
cateti sullipotenusa: sullipotenusa:
R p2

v 1.2 2011 - www.matematika.it .31


Triangoli rettangoli particolari
triangolo rettangolo con angoli di 30 e 60

C i = ipotenusa
cm = cateto minore
cM = cateto maggiore
cm cM

60 30
A B
i

triangolo rettangolo con angoli di 45 (isoscele)


C
i = ipotenusa
c c c = cateto

45 45
A B
i
triangolo rettangolo con angoli di 18 e 72

C i = ipotenusa
cm = cateto minore
cM cM = cateto maggiore
cm

72 18
A B
i

applicazioni
TRIANGOLO EQUILATERO: TRIANGOLO ISOSCELE:
applicazione del triangolo rettangolo con angoli di 30 e 60 applicazione del triangolo rettangolo con angoli di 18 e 72

l 30 30 l 18
l
l
h h
60 60 72 72

l
l=lato l=lato
h=altezza h=altezza

raggio della circonferenza inscritta e circoscritta ad un triangolo qualsiasi


C C = raggio circonferenza inscritta
b
=raggio circonferenza circoscritta
r = area
A R = semiperimetro
A a

c
B
B

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.
Volumi e superfici delle principali figure solide
cubo parallelepipedo rettangolo prisma retto

piramide retta a base regolare piramide retta tronco di piramide

cilindro cilindro equilatero (h=2r) cono

cono equilatero (a=2r ) tronco di cono sfera

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33
Volumi e superfici delle principali figure solide
segmento sferico ad 1 base segmento sferico a 2 basi spicchio sferico

10 teorema di Guldino 20 teorema di Guldino


la superficie generata da una linea (poligono) in rotazione
il volume generato da una superficie in rotazione intorno ad
intorno ad un asse uguale al prodotto della circonferenza
un asse uguale al prodotto della circonferenza descritta dal
descritta dal suo baricentro per la sua lunghezza
suo baricentro per la sua superficie
(perimetro)

r
l r
S

solidi platonici o poliedri regolari


I solidi platonici sono quei solidi che hanno le facce formate da poligoni regolari e tutte uguali tra loro. Sono solo cinque:

tetraedro esaedro(cubo) ottaedro dodecaedro icosaedro


4 triangoli equilateri 6 quadrati 8 triangoli equilateri 12 pentagoni regolari 20 triangoli equilateri

per tutti i poliedri vale la formula di Eulero : faccia


poliedro = solido dello spazio la cui frontiera lunione delle facce
facce = figure piane che compongono il poliedro spigolo
spigoli = segmenti di incontro delle facce
vertici = punti di incontro degli spigoli vertice

= superficie totale del poliedro


= superficie di tutte le basi del poliedro
= superficie laterale del poliedro

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34
Volumi delle principali figure solide
cubo parallelepipedo rettangolo prisma retto

piramide retta tronco di piramide cilindro

cono tronco di cono sfera

segmento sferico ad 1 base segmento sferico a 2 basi spicchio sferico

solidi platonici o poliedri regolari


I solidi platonici sono quei solidi che hanno le facce formate da poligoni regolari e tutte uguali tra loro. Sono solo cinque:

tetraedro esaedro(cubo) ottaedro dodecaedro icosaedro


4 triangoli equilateri 6 quadrati 8 triangoli equilateri 12 pentagoni regolari 20 triangoli equilateri

per tutti i poliedri vale la formula di Eulero : faccia

facce = figure piane che compongono il poliedro spigolo


spigoli = segmenti di incontro delle facce
vertici = punti di incontro degli spigoli vertice

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Geometria analitica in sintesi
punti
distanza tra due punti

punto medio tra due punti

baricentro di un triangolo di vertici

C
area di un triangolo di vertici
B

retta
forma implicita
equazione della retta
q
forma esplicita 1
e m = coefficiente angolare

q = intersezione con lasse delle y p m
forma segmentaria p = intersezione con lasse delle x

equazione della retta passante per due punti

coefficiente angolare della retta passante per due punti

equazione della retta passante per un punto


di coefficiente angolare m

condizioni di parallelismo tra due rette r ed s //


oppure condizioni di perpendicolarit tra due rette r ed s
r s
punto di intersezione P(x0,y0)
tra due rette r ed s

retta in forma P(x0,y0)


implicita
distanza di un punto d
da una retta r
retta in forma
esplicita r

b2 s
equazione delle bisettrici degli r
angoli formati da due rette r, s b1

tangente dellangolo formato da due rette r ed s


di coefficiente angolare mr ed ms
rette particolari
y y y
y y y

n
x x
x x x n x

asse x asse y parallela asse x parallela asse y bisettrice I e III q. bisettrice II e IV q.

v 1.8 2011 - www.matematika.it 36.


Geometria analitica in sintesi
parabola
d P
P La parabola il luogo geometrico dei punti del piano equidistanti da

F
un punto fisso detto fuoco e da una retta data detta direttrice:
d
F

parabola con asse di simmetria parallelo allasse y parabola con asse di simmetria parallelo allasse x

equazione completa

coordinate del vertice

coordinate del fuoco

equazione dellasse

equazione della direttrice

equazione della retta tangente alla


parabola nel punto :
formula di sdoppiamento

area del segmento parabolico

parabole particolari

b=0 c=0 b=0 c=0 b=0 c=0 b=0 c=0

significato grafico del coefficiente a e del coefficiente c

c c
c
a>0 a<0 a>0 a<0
se a=0 la parabola degenera in una retta

circonferenza
La circonferenza il luogo geometrico dei punti del piano equidistanti da un punto fisso C detto centro:

equazione completa

P
r
coordinate del centro C
C(,)
relazione del raggio r

equazione della circonferenza di centro e raggio r

equazione della retta tangente alla circonferenza nel punto


: formula di sdoppiamento

equazione dellasse radicale di due circonferenze

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Geometria analitica in sintesi
circonferenze particolari

se la circonferenza si riduce al punto origine degli assi cartesiani

posizioni reciproche di due circonferenze

C1 C2

R r

esterne tangenti esterne secanti tangenti interne interne concentriche

ellisse
P P
F2

Lellisse il luogo geometrico dei punti del piano tali che la somma
delle distanze da due punti fissi F1 e F2 detti fuochi costante:
F1 F2
F1

ellisse con i fuochi sullasse x ellisse con i fuochi sullasse y

2a lunghezza asse maggiore 2b

2b lunghezza asse minore 2a

2c distanza focale 2c

equazione canonica

relazione tra i parametri a, b, c

coordinate dei fuochi

eccentricit

equazione della retta tangente


allellisse nel punto :
formula di sdoppiamento

ellisse traslata
lellisse si dice traslata se gli assi del suo sistema di riferimento sono paralleli agli assi cartesiani
coordinate del centro
y Y dellellisse


O(,) X equazione dellellisse
riferita al sistema XOY
x

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Geometria analitica in sintesi
iperbole
P
Liperbole il luogo geometrico dei punti del piano tali che la F2 P

F1 F2 differenza in valore assoluto delle distanze da due punti fissi F1

e F2 detti fuochi costante:
F1

iperbole con i fuochi sullasse x iperbole con i fuochi sullasse y

2a lunghezza asse trasverso 2b

2b lunghezza asse non trasverso 2a

2c distanza focale 2c

equazione canonica oppure

relazione tra i parametri a, b, c

coordinate dei fuochi

equazione degli asintoti

eccentricit

equazione della retta tangente


alliperbole nel punto :
formula di sdoppiamento

iperbole equilatera: a = b
equazione

relazione tra a, c

coordinate dei fuochi

equazioni asintoti

F2 iperbole equilatera ruotata di


F1

equazione
F1 F
2

k>0 k<0
coordinate dei fuochi

iperbole equilatera ruotata e traslata o funzione omografica

y equazione

O coordinate di O

x equazioni asintoti

v 1.8 2011 - www.matematika.it 39.


Geometria analitica in sintesi
iperbole traslata
liperbole si dice traslata se gli assi del suo sistema di riferimento sono paralleli agli assi cartesiani
y
Y coordinate del centro delliperbole


O(,) X
equazione delliperbole con i fuochi
sullasse X riferita al sistema XOY

condizione di appartenenza di un punto ad una retta r o ad una conica

sostituire le coordinate di in r o in
per stabilire se un dato punto appartiene ad una
se si ottiene unidentit, il punto P appartiene alla retta
retta r oppure ad una conica :
o alla conica

posizione di una retta rispetto ad una conica

retta secante retta tangente retta esterna

per stabilire se una retta secante, tangente o esterna ad una conica bisogna:
ricavare la y dellequazione della retta e sostituirla nellequazione della conica
si ottiene unequazione di II grado e se ne calcola il

se

ricerca dellequazione di una retta tangente ad una conica


da un punto esterno parallela ad una retta di coefficiente angolare m

si scrive lequazione del fascio di rette proprio di centro si scrive lequazione del fascio di rette improprio con
: assegnato:
si ricava la y dallequazione del fascio di rette si ricava la y dallequazione del fascio di rette

si sostituisce la y trovata nellequazione della conica si sostituisce la y trovata nellequazione della conica

si ottiene unequazione di II grado in x si ottiene unequazione di II grado in x

si ricava il e lo si impone uguale a 0: si ricava il e lo si impone uguale a 0:


ottenendo una equazione di II grado nellincognita ottenendo una equazione nellincognita

si risolve lequazione in ottenendo ed si risolve lequazione in ottenendo e

si sostituiscono i valori ed nellequazione del si sostituiscono i valori e nellequazione del fascio


fascio ottenendo le equazioni delle rette tangenti ottenendo le equazioni delle rette tangenti

v 1.8 2011 - www.matematika.it 40.


Geometria analitica: assi e punti
sistema di assi cartesiani monometrico ortogonale

origine degli assi cartesiani


asse delle ascisse
: asse delle ordinate

O(0,0): origine degli assi cartesiani


: punto di ascissa e ordinata
: punto di ascissa e ordinata
: punto di ascissa e ordinata
: punto simmetrico di rispetto allasse
: punto simmetrico di rispetto ad
: punto simmetrico di rispetto allasse

distanza tra due punti


la distanza tra due punti A e B uguale alla
lunghezza del segmento AB.
La distanza AB considerata nel triangolo
rettangolo ABC rappresenta lipotenusa,
applicando il teorema di Pitagora si ha:

punto medio di due punti


il punto medio un punto del
segmento AB equidistante dagli estremi del
segmento stesso cio AM = MB
Le sue coordinate sono:

inversamente: note le coordinate di un estremo e del


punto medio, le coordinate del secondo estremo
sono:

il punto B si dice il simmetrico di A rispetto ad M e viceversa A si dice il simmetrico di B rispetto ad M

baricentro di un triangolo di vertici


il baricentro di un triangolo il punto di
incontro delle mediane. Le sue coordinate sono:

inversamente: note le coordinate di due vertici del


triangolo e del suo baricentro, le coordinate del terzo
vertice sono:

v 2.4 2011 - www.matematika.it 41


.
Geometria analitica: assi e punti
area di un triangolo

determinante
larea del triangolo di vertici uguale alla met del valore assoluto del
determinante della matrice dei punti A, B, C

+ + +

metodo geometrico
yC F C E

per calcolare larea del triangolo ABC
si calcola larea del rettangolo ADEF circoscritto al
triangolo ABC
yB
B si sottraggono dallarea del rettangolo, le aree dei tre
triangoli rettangoli ADB, BEC, CFA formati per
A costruzione:
yA D

xA xC xB

formule di geometria piana

C formula classica:
a

b h triangolo rettangolo:
B

c formula di Erone:

A
con p il semiperimetro:

allineamento di tre punti

B
per verificare se tre punti A,B,C sono allineati si pu:

1. calcolare larea del triangolo di vertici A,B,C
C
2. se larea uguale a zero i punti sono allineati

oppure:
1. calcolare le distanze AB, BC, AC
A
2. se AB + BC = AC i punti sono allineati

per stabilire se un triangolo rettangolo basta verificare che le lunghezze dei lati
soddisfano il teorema di Pitagora, cio che:

v 2.4 2011 - www.matematika.it 42


.
Geometria analitica: la retta
equazione della retta

y forma implicita

r
q
forma esplicita

p x

forma segmentaria
assioma: la retta costituita da infiniti punti del piano

nellequazione della retta r


in forma esplicita: in forma segmentaria:
m detto coefficiente angolare p il punto di intersezione tra la retta e lasse x
q il punto di intersezione tra la retta e lasse y q il punto di intersezione tra la retta e lasse y

significato geometrico di m e di q
y m<0 y m>0

q r
1 m
p

p x x
m r 1
q

il coefficiente angolare m lordinata del punto che ha distanza di 1 unit dal punto di intersezione di r con lasse x

rette particolari

y equazione asse x y equazione asse y

x x

y equazione retta parallela x=n


equazione retta parallela
y=n y
allasse x allasse y
n
n
x x

equazione della equazione della


y y
bisettrice del I e III bisettrice del II e IV
y=x y=-x
quadrante quadrante
x x

Per disegnare una retta basta trovare due punti e congiungerli.


Le coordinate di un punto si trovano assegnando alla un valore a piacere e calcolando la corrispondente .
y

x y 2

assegnata la retta 0 -1 1 x
1 2 -1

v 1.3 2011 - www.matematika.it .43


Geometria analitica: la retta
ricerca dellequazione di una retta

equazione della retta


passante per due punti

equazione della retta


noto un punto ed il coefficiente angolare m
equazione del fascio di rette

coefficiente angolare della retta


passante per due punti

per trovare lequazione di una retta passante per due punti si pu anche:
calcolare il coefficiente angolare con la formula precedente
utilizzare la formula dellequazione del fascio di rette sostituendo ad m il valore ed a le coordinate di
A o di B

condizione di parallelismo e perpendicolarit tra due rette

r r
s s
oppure

due rette parallele hanno i due rette perpendicolari hanno i


coefficienti angolari uguali coefficienti angolari antireciproci

punto e retta

ricerca del punto di intersezione di due rette non parallele

s
r
si mettono a sistema le equazioni delle due rette
le soluzioni del sistema rappresentano le
coordinate del punto di intersezione

condizione di appartenenza di un punto ad una retta

r per verificare se un punto appartiene ad una retta r:


si sostituiscono le coordinate del punto alla x
P0
y0 e alla y nellequazione della retta
si sviluppano i calcoli
se si ottiene una identit, il punto appartiene alla retta
x0

distanza di un punto da una retta r


formula con lequazione della
r P0 retta in forma implicita

formula con lequazione della


retta in forma esplicita

v 1.3 2011 - www.matematika.it .44


Geometria analitica: la retta
distanza tra due rette parallele r ed s

r s per trovare la distanza di due rette parallele :


P0 si ricavano le coordinate di un punto qualsiasi
appartenente ad una della due rette
si applica la formula della distanza del punto trovato
dallaltra retta

equazione delle bisettrici degli angoli formati da due rette r ed s (non parallele)
b2 note le equazioni delle rette r ed s in forma implicita
s
r r: ed s:
b1

qualunque siano gli angoli formati dalle due rette, le bisettrici sono sempre perpendicolari tra loro

s
ricorda che la bisettrice di un angolo definita come linsieme dei punti equidistanti dai lati. P b
Sfruttando la definizione si pu trovare lequazione delle bisettrici ponendo .
Calcolando le distanze e sviluppando i calcoli si ottengono le equazioni delle bisettrici. r

equazione dellasse di un segmento AB


noti :
A
P si calcola il punto medio del segmento AB
si calcola il coefficiente angolare del segmento AB
si ricava il coefficiente angolare dellasse ( perpendicolare
M ad AB)
B nellequazione del fascio , si sostituisce
ad m il valore e alle coordinate quelle del
punto medio ottenendo lequazione dellasse
A
ricorda che lasse di un segmento definito come il luogo geometrico dei punti equidistanti P
dagli estremi.
Sfruttando la definizione si pu trovare lequazione dellasse ponendo .

Calcolando le distanze e sviluppando i calcoli si ottiene lequazione dellasse del segmento B

allineamento di tre punti A, B, C


per verificare se tre punti A, B, C sono allineati si pu:
ricavare ed , e verificare che
trovare lequazione della retta passante per A e C e
B
C verificare che B appartiene alla retta
calcolare larea del triangolo di vertici ABC e verificare che
uguale a zero
trovare le equazioni delle rette passanti per A e B e per A e
A C, e verificare che queste sono uguali
trovare lequazione della retta passante per A e C e
verificare che la distanza di B da tale retta zero
verificare che la somma delle distanze AB e BC uguale
alla distanza AC cio AB + BC = AC

v 1.3 2011 - www.matematika.it .45


Geometria analitica: la retta
fasci di rette
Un fascio di rette linsieme delle rette aventi in comune un punto oppure una direzione
tipi di fasci
fascio proprio fascio improprio

linsieme delle rette del piano passanti per uno linsieme delle rette del piano aventi una direzione
stesso punto detto centro del fascio comune, cio con lo stesso coefficiente angolare

come si presenta lequazione di un fascio


lequazione quella di una retta (generalmente in forma implicita) nella quale compare, oltre alle incognite
ed , anche unaltra lettera ( ) detta parametro
Esempio:

classificazione di un fascio di rette


data lequazione per classificare il tipo di fascio: se contiene il parametro il fascio proprio
si calcola il coefficiente angolare se il parametro si semplifica, il fascio improprio
esempio per un fascio di rette proprio esempio per un fascio di rette improprio

rette generatrici di un fascio


le rette generatrici di un fascio sono due e sono quelle che hanno dato origine al fascio
nel caso del fascio proprio le rette generatrici sono incidenti
nel caso del fascio improprio le rette generatrici sono parallele
ricerca delle equazioni delle rette generatrici di un fascio
dato il fascio di rette, si sviluppano i calcoli
si raccoglie a fattor comune il parametro

le due parti cos ottenute sono le equazioni delle rette


retta allinfinito retta per k=0 generatrici del fascio

ricerca del centro del fascio proprio di rette


si mettono a sistema le equazioni delle due rette
generatrici o di due generiche rette del fascio
la soluzione del sistema rappresenta le coordinate del
centro del fascio

come scrivere lequazione di un fascio di rette


equazione del fascio di rette date le due rette generatrici
r ed s
equazione del fascio di rette proprio noto il centro

equazione del fascio di rette improprio noto il coefficiente


angolare m

v 1.3 2011 - www.matematika.it .46


Logaritmi
definizione
base il logaritmo di un numero lesponente da dare
argomento alla base per ottenere largomento cio:
logaritmo in
base di esempio: perch
teoremi principali

teorema del prodotto

teorema del rapporto

teorema della potenza

propriet derivate dai teoremi principali

potenza ad esponente frazionario

invertire la base

invertire largomento

invertire la base con largomento

scambiare di base ed argomento

cambio di base

trasformare un numero n in logaritmo

trasformare un numero n in potenza

casi particolari

con il simbolo si indica il logaritmo in base e dove il numero di Nepero

sulle calcolatrici scientifiche sono presenti i tasti log e ln che consentono di calcolare i logaritmi in base 10 e
base e. Per calcolare un logaritmo in una base diversa necessario utilizzare la formula del cambio di base

grafici delle funzioni logaritmo ed esponenziale

logaritmo con a > 1 logaritmo con 0 < a < 1 esponenziale con a > 1 esponenziale con 0 < a < 1

v 2.7 2011 - www.matematika.it 47


.
Angoli: misura e conversioni
rappresentazione definizione conversioni
90o da gradi sessagesimali a radianti
Il grado sessagesimale la 360a
parte dellangolo giro
180o 0o
360o

nelle calcolatrici il sistema di misura


Es.: perch
270o denotato con il simbolo DEG o D

Il radiante langolo il cui arco da radianti a gradi sessagesimali


uguale al raggio
sostituire a
0 un radiante vale circa 57 17 44 semplificare

nelle calcolatrici il sistema di misura


Es.: perch
denotato con il simbolo RAD o R

100c
da gradi centesimali a sessagesimali
Il grado centesimale la 400a
parte dellangolo giro
200c 0c
400c

nelle calcolatrici il sistema di misura


Es.: perch
300c
denotato con il simbolo GRAD o G

conversione da gradi sessagesimali decimali a gradi () primi () e secondi ()


data la misura sotto forma di gradi decimali, si separa la
parte intera dalla parte decimale

si moltiplica la parte decimale per 60

la misura cos ottenuta si separa ancora in parte intera e


parte decimale, la parte intera rappresenta i primi
la parte decimale si moltiplica ancora per 60, il risultato
rappresenta i secondi

si ottiene cos la conversione richiesta

conversione da gradi () primi () e secondi () di grado a gradi sessagesimali decimali


data la misura sotto forma di gradi, primi e secondi, si
isolano i secondi e si dividono per 60

il valore ottenuto si somma ai primi

il valore ottenuto si divide ancora per 60

la misura ottenuta si somma ai gradi

si ottiene cos la conversione richiesta

v 1.6 2010 - www.matematika.it .48


Funzioni goniometriche: definizioni e propriet
seno
90

P
valori segno e crescenza nei quadranti
1

180 0
quadrante segno crescenza
O 360
H 0 0 1 +
90 2 +
270
180 0 3
270 4

coseno

K P
valori segno e crescenza nei quadranti
quadrante segno crescenza
O 0 1 +
90 0 2
180 3
270 0 4 +

tangente

T
P
valori segno e crescenza nei quadranti
quadrante segno crescenza
O A 0 0 1 +
90 2
180 0 3 +
270 4

cotangente
B C

P
valori segno e crescenza nei quadranti

quadrante segno crescenza
O
0 1 +
90 0 2
180 3 +
270 0 4

secante cosecante

E
P P


O S O

v 1.2 2011 - www.matematika.it .49


Funzioni goniometriche e relazioni fondamentali
definizione delle funzioni goniometriche sulla circonferenza goniometrica di centro O e raggio 1

P
seno T tangente secante
P P



O H O A O S

coseno B

C

cotangente E
cosecante
K P P
P


O O O

le cinque relazioni fondamentali

relazioni che esprimono una funzione goniometrica rispetto alle altre

in funzione di in funzione di in funzione di in funzione di

il segno o va preso a seconda del segno della funzione e nel quadrante in cui si trova langolo

grafici di funzioni goniometriche

seno coseno tangente cotangente

v 1.7 2011 - www.matematika.it .


50
Le cinque relazioni fondamentali
dimostrazioni

si considera il triangolo rettangolo POH


si applica il teorema di Pitagora:
dove:

si considerano i triangoli rettangoli TOA e POH


essi sono simili perch hanno due angoli uguali ( e
langolo retto) dunque hanno i lati in proporzione:

dove:
si ottiene:

si considerano i triangoli rettangoli CBO e PKO


essi sono simili perch hanno due angoli uguali ( 90
e langolo retto) dunque hanno i lati in proporzione:

dove:
si ottiene:

si considerano i triangoli rettangoli POS e POH


essi sono simili perch hanno due angoli uguali ( e
langolo retto) dunque hanno i lati in proporzione:

dove:
si ottiene:

si considerano i triangoli rettangoli PEO e PKO


essi sono simili perch hanno due angoli uguali (90
e langolo retto) dunque hanno i lati in proporzione:

dove:
si ottiene:

v 1.6 2011 - www.matematika.it .


51
Tabella dei valori di funzioni goniometriche di angoli ricorrenti
gradi radianti seno coseno tangente cotangente
0 0 0 1 0
3+ 5 5 5 3+ 5 + 5 5 4 10 + 2 5 5 1
9
20 4 4 5 1 4 10 + 2 5
6 2 6+ 2
15 2 3 2+ 3
12 4 4
5 1 10 + 2 5 25 10 5
18 5+ 2 5
10 4 4 5
2 2 2+ 2
2230 2 1 2 +1
8 2 2
1 3 3
30 3
6 2 2 3
10 2 5 5 +1 25 + 10 5
36 5 2 5
5 4 4 5
2 2
45 1 1
4 2 2
3 5 +1 10 2 5 25 + 10 5
54 5 2 5
10 4 4 5
3 1 3
60 3
3 2 2 3
3 2+ 2 2 2
6730 2 +1 2 1
8 2 2
2 10 + 2 5 5 1 25 10 5
72 5+ 2 5
5 4 4 5
5 6+ 2 6 2
75 2+ 3 2 3
12 4 4
9 3+ 5 + 5 5 3+ 5 5 5 5 1 4 10 + 2 5
81
20 4 4 4 10 + 2 5 5 1

90 1 0 0
2

180 0 1 0
3
270 1 0 0
2

360 2 0 1 0

v 1.6 2011 - www.matematika.it 52.


Angoli associati
angoli supplementari angoli complementari
secondo quadrante primo quadrante

angoli che differiscono di un angolo piatto angoli che differiscono di un angolo retto
terzo quadrante secondo quadrante

angoli esplementari angoli la cui somma 270


quarto quadrante terzo quadrante

angoli opposti angoli che differiscono di 270


quarto quadrante quarto quadrante

90 90
90+ 90-
180-

180 0 180 0
O 360 O 360


180+ -
360-
270- 270+
270 270

v 1.8 2011 - www.matematika.it .53


Formule goniometriche
addizione e sottrazione

duplicazione

triplicazione

bisezione

parametriche o razionali ( )

prostaferesi

Werner

v 1.5 2011 - www.matematika.it .


54
Teoremi sui triangoli rettangoli
relazione tra angolo , cateti e ipotenusa
dalla definizione di seno si ha:
B
dalla similitudine dei triangoli rettangoli OHP e OCB si ha:
In generale in ogni triangolo rettangolo si ha:
P

O H C
Analogamente in ogni triangolo rettangolo si ha per il coseno:

esempio

c a


O b C

riepilogo relazioni

altri esempi

e
C

e
a
e
b

e

A c B e

v 1.5 2011 - www.matematika.it .


55
Teoremi sui triangoli qualsiasi
teorema della corda
B la misura di una corda uguale al prodotto del diametro 2r
per il seno di uno degli angoli alla circonferenza che
insistono sulla corda:

A
oppure

corollario
C
per il teorema della corda, detto r il raggio della circonferenza
circoscritta al triangolo, il rapporto tra un lato (inteso come corda)
e il seno dellangolo opposto uguale a 2r:

B
A

teorema dei seni o di Eulero


in ogni triangolo ogni lato proporzionale al seno
C
dellangolo opposto:
b a


A c B

teorema delle proiezioni


C in ogni triangolo la misura di un lato uguale alla somma
dei prodotti di quelle degli altri due per il coseno dellangolo
b a che ogni lato forma con il primo:


A c B

teorema del coseno o di Carnot


in ogni triangolo il quadrato della misura di un lato uguale
C alla somma dei quadrati delle misure degli altri due lati,
meno il doppio prodotto delle misure di questi due lati per il
b a coseno dellangolo tra essi compreso.


A c B

area di un triangolo

Larea di un triangolo uguale al prodotto di due lati per il


C
seno dellangolo tra essi compreso diviso due
b a


A c B

v 1.9 2011 - www.matematika.it 56 .


Formule di Trigonometria
formule di Briggs
C
b a dato un triangolo qualsiasi di cui siano note le misure dei
lati e il semiperimetro p, i seni delle semiampiezze degli
angoli sono espresse dalle seguenti relazioni:
A c B

formula di Erone
C
larea di un triangolo qualsiasi si esprime in funzione
b a delle lunghezze dei lati a,b,c e del semiperimetro p come:

A c B

teorema delle tangenti o di Nepero


C

b a


A B
c

applicazioni della trigonometria alla geometria analitica


significato trigonometrico del coefficiente
y = mx+q
angolare m di una retta di equazione y=mx+q

r tangente dellangolo formato da due rette r ed


s
s di coefficiente angolare mr ed ms

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57
Formule di Trigonometria
applicazioni della trigonometria alla geometria
C
raggio della circonferenza circoscritta ad un

b triangolo
a
R
A O
c

B
oppure = area

raggio della circonferenza inscritta in un


C
triangolo

b a

r

A c B oppure = area p = semiperimetro

raggio delle circonferenze ex-inscritte


(cio tangente a un suo lato e ai prolungamenti degli altri due)

ra oppure
C

oppure
b a
oppure
A c B
= area p = semiperimetro

C mediane di un triangolo
a
b
M

ma
A B
c

C bisettrici di un triangolo

b D
a
ba
/2
A B
c

area di un parallelogramma area di un quadrilatero


D C C
D
b d1

A
d2
A B B
a

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58
Elementi di topologia della retta
insieme
linsieme un concetto primitivo che si accetta come intuitivamente noto
secondo George Cantor, il padre della teoria degli insiemi, per insieme si intende un raggruppamento, concepito come un
tutto, di oggetti ben distinti della nostra intuizione o pensiero

intervallo
un intervallo linsieme di tutti i valori compresi tra due estremi (finiti o infiniti)
oppure oppure

per approfondimenti sugli intervalli vai alla scheda Intervalli: classificazione e rappresentazione

intorno completo di un punto


lintorno completo di un punto un intervallo che contiene il punto e pu essere aperto o chiuso

4 5 10

intorno circolare di un punto


lintorno circolare di un punto un intervallo di centro il punto e pu essere aperto o chiuso

3 5 7

minimo di un insieme
il minimo m di un insieme lelemento appartenente allinsieme tale che sia minore o uguale a tutti gli altri
elementi dellinsieme

dato linsieme
2 5

dato linsieme
2 5

massimo di un insieme
il massimo M di un insieme lelemento appartenente allinsieme tale che sia maggiore o uguale a tutti gli altri
elementi dellinsieme

dato linsieme
2 5

dato linsieme
2 5

minorante di un insieme
il minorante di un insieme un elemento minore o uguale a tutti gli elementi dellinsieme

dato linsieme , 1 un minorante mentre lintervallo linsieme di tutti i minoranti

maggiorante di un insieme
il maggiorante di un insieme un elemento maggiore o uguale a tutti gli elementi dellinsieme

dato linsieme , 5 un maggiorante mentre lintervallo linsieme di tutti i maggioranti

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59
Elementi di topologia della retta
estremo inferiore di un insieme
lestremo inferiore inf I di un insieme I il massimo dellinsieme dei minoranti di

dato linsieme infatti linsieme dei minoranti di ed il massimo proprio 2

estremo superiore di un insieme


lestremo superiore sup I di un insieme I il minimo dellinsieme dei maggioranti di

dato linsieme infatti linsieme dei maggioranti di ed il minimo proprio 5

esempio
dato linsieme che si pu anche scrivere

2 il minimo 5 NON il massimo


linsieme linsieme insieme dei insieme dei
minoranti maggioranti
dei minoranti dei maggioranti
2 5
2 lestremo inferiore 5 lestremo superiore

punto di accumulazione per un insieme


un punto si dice di accumulazione per un insieme se in ogni intorno del punto cade almeno un elemento
dellinsieme distinto dal punto stesso

fai attenzione che lappartenenza o meno del punto allinsieme non legata allessere o meno di accumulazione per
linsieme stesso come vedremo meglio nei successivi quattro esempi

esempi

sia ed
ed di accumulazione
2 4 6
4 appartiene ad I ed di accumulazione

sia ed
ed di accumulazione
2 6
2 non appartiene ad I ed di accumulazione

sia ed
e non di accumulazione
1 2 6
1 non appartiene ad I e non di accumulazione

sia ed
e non di accumulazione
1 2 6
1 appartiene ad I e non di accumulazione

un punto che appartiene ad un insieme ma non di accumulazione per linsieme stesso si dice punto isolato

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60
Funzione: definizione e tipi
definizione
Siano dati due insiemi, il primo detto Dominio ed il secondo Codominio.
Una funzione una legge che associa ad ogni elemento del dominio uno ed un solo elemento del
codominio.
Una funzione si indica con dove un generico elemento del dominio ed (o ) appartiene al
codominio e si chiama immagine di .

tipi di funzione
esistono quattro tipi di funzione: semplice, iniettiva, suriettiva e biunivoca (o biettiva)

D C D C D C
a 1 a 1 a 1
2 2
b b b 2
3 3
c c c
4 4
3
d 5 d 5 d

una funzione semplice una funzione iniettiva una funzione suriettiva


fig.1 fig.2 fig.3
n iniettiva n suriettiva non suriettiva non iniettiva

D C D C D C
a 1 a 1 a 1
2 2 2
b b b
3
c 3 c c 3
4
d 4 d 5 d

non una funzione non una funzione


una funzione biunivoca fig.4 fig.5 fig.6
una corrispondenza una corrispondenza

una funzione si dice semplice quando soddisfa solo definizione di funzione (fig.1)
una funzione si dice iniettiva quando ad elementi distinti del dominio corrispondono elementi distinti
del codominio (fig.2)
una funzione si dice suriettiva quando ogni elemento del codominio immagine di almeno un elemento
del dominio (fig.3)
una funzione si dice biunivoca ( o biettiva) quando sia iniettiva che suriettiva, cio quando ad ogni
elemento del dominio corrisponde un solo elemento del codominio e viceversa (fig.4)
in tutti gli altri casi la legge non una funzione e viene detta corrispondenza (fig.5 e fig.6)

restrizione e funzione inversa


Si dice restrizione di un insieme un suo qualunque sottoinsieme proprio. Ad esempio in fig.1 una
restrizione di
Si chiama funzione inversa della funzione la funzione che fa corrispondere ad ogni elemento del
codominio uno ed un solo elemento del dominio, in altre parole va dal codominio al dominio
Una funzione invertibile se biunivoca (fig.4). Una funzione iniettiva si pu invertire se si effettua una opportuna
restrizione del codominio, ad esempio la funzione in fig. 2 si pu invertire se si effettua una restrizione sul codominio
allintervallo .
Le corrispondenze delle figure 5 e 6 pur non essendo funzioni si possono invertire e le loro inverse sono funzioni

61
v 2.3 2011 - www.matematika.it .
Funzione: definizione e tipi
funzioni numeriche
una generica funzione si indica con
detta variabile indipendente ed appartiene al Dominio
detta variabile dipendente ed appartiene al Codominio
se ed sono numeri reali allora la funzione si chiama funzione reale di una variabile reale
in tutte le funzioni reali ad ogni coppia di numeri associati corrisponde un punto nel piano cartesiano,
linsieme dei punti genera una curva che prende il nome di grafico della funzione

grafico di una funzione reale


consideriamo la funzione radice cubica

C x Codominio
D
0 0
0 0
-1 -1 Dominio
1 1

1 1

-8 -2

8 2
rappresentazione insiemistica coppie di numeri associati grafico della funzione

tipi di funzione
Codominio Codominio Codominio

Dominio Dominio Dominio

una funzione semplice una funzione iniettiva una funzione suriettiva


fig.1 fig.2 fig.3
n iniettiva n suriettiva non suriettiva non iniettiva

Codominio Codominio Codominio

Dominio Dominio

Dominio

non una funzione non una funzione


una funzione biunivoca fig.4 fig.5 fig.6
una corrispondenza una corrispondenza

fig.1: una funzione semplice, non iniettiva perch ad elementi distinti del dominio corrisponde lo stesso
valore, non suriettiva perch la parte negativa del codominio (segnata in nero) non corrisponde ad alcun
valore
fig.2: una funzione iniettiva ma non suriettiva perch la parte negativa del codominio (segnata in nero)
non corrisponde ad alcun valore
fig.3: una funzione suriettiva ma non iniettiva perch ad elementi distinti del dominio corrisponde lo
stesso valore
fig.4: una funzione biunivoca perch sia iniettiva sia suriettiva
fig. 5 e fig.6: non sono funzioni perch ad ogni elemento del dominio corrispondono due valori del codominio

62
v 2.3 2011 - www.matematika.it .
Grafici di funzioni elementari

potenza con n pari radice con n pari seno arcoseno

potenza con n dispari radice con n dispari coseno arcocoseno

logaritmo con a>1 esponenziale con a>1 tangente arcotangente

logaritmo con 0<a<1 esponenziale con 0<a<1 cotangente arcocotangente


v 2.5 2011 - www.matematika.it 63.
Grafici di funzioni: trasformazioni
Noto il
grafico di una funzione
in alcuni casi possibile
disegnare il grafico di una nuova
funzione che dipende da quella nota
secondo una semplice relazione
assegnata.
Di seguito si riportano i casi pi comuni
funzione iniziale traslazione verso lalto di unit dilatazione sullasse y di un fattore

ribaltamento rispetto allasse x ribaltamento della parte negativa rispetto allasse delle x traslazione verso sinistra di unit contrazione sullasse x di un fattore

ribaltamento rispetto allasse y riflessione rispetto allasse delle y traslazione verso il basso di unit contrazione sullasse y di un fattore

ribaltamento della parte negativa rispetto allasse


ribaltamento rispetto allasse x e allasse y traslazione verso destra di unit dilatazione sullasse x di un fattore
x e successiva riflessione rispetto allasse delle y

v 2.2 2011 - www.matematika.it 64 .


Dominio di funzioni
funzione condizione

n pari

frazione positiva
o irrazionale positivo

frazione negativa
o irrazionale negativo

le funzioni che non compaiono in questa tabella (ad esclusione di quelle iperboliche)
sono definite
se sono necessarie pi condizioni esse vanno messe a sistema

v 1.6 2011 - www.matematika.it .


65
Definizione di limite di una funzione
premesse

l+
f(x) f(x)
Jl l l


xo x xo xo x xo+
Ix0

considerata una funzione


sia D il suo dominio
sia un punto di accumulazione per D
si dice che il limite per che tende a di e si scrive se:

definizione insiemistica

definizione algebrica

definizione mista

altri casi: definizioni MISTE

x0

x0

v 2.2 2011 - www.matematika.it .


66
Tutte le definizioni di limite di una funzione:
insiemistica, algebrica, mista

Data una funzione : sia D il suo dominio e sia un punto di accumulazione per D


xo

x0

x0

v 1.8 2011 - www.matematika.it 67


.
Algebra e calcolo di limiti
algebra dei limiti

il segno davanti a nei risultati


va stabilito in base alla regola dei
segni

forme indeterminate

calcolo di limiti di funzioni algebriche che si presentano in forma indeterminata

mettere in evidenza il monomio di grado massimo


ricalcolare il limite tenendo conto dei segni

dividere numeratore e denominatore per il termine di grado


massimo
semplificare dove possibile
ricalcolare il limite tenendo conto dei segni
scomporre numeratore e denominatore
semplificare
ricalcolare il limite tenendo conto dei segni
ricordando che:
moltiplicare e dividere per
sviluppare i calcoli
ricalcolare il limite tenendo conto dei segni
ricordando che:
moltiplicare e dividere per
sviluppare i calcoli
ricalcolare il limite tenendo conto dei segni

regola pratica per risolvere sostituire solo nel monomio di grado massimo
tenere conto dei segni

regola pratica per risolvere


se tenendo conto dei segni
:
se
sia il grado del polinomio al numeratore
se
sia il grado del polinomio a denominatore

v 1.3 2011 - www.matematika.it .


68
Limiti notevoli
funzioni goniometriche

funzioni esponenziali e logaritmiche

ad ogni limite notevole si possono applicare le seguenti propriet.


a titolo di esempio si riportano applicate al primo limite notevole delle funzioni goniometriche

se si inverte il testo il
limite iniziale
risultato si inverte

se ad x si sostituisce nx il se si inverte il testo il


risultato resta lo stesso risultato si inverte

frazioni equivalenti
per il calcolo dei limiti notevoli pu essere utile ricordare alcune operazioni possibili con le frazioni

v 2.3 2011 - www.matematika.it 69


.
Continuit Monotonia, massimi e minimi Concavit, flessi
definizione di funzione continua in un punto
data una funzione ed un punto appartenente al
f(x) dominio D della funzione
la funzione si dice continua nel punto se:
f(x0) = l
cio se:


xo diversamente il punto si dice punto di discontinuit per
si osservi che in un punto isolato la funzione continua

classificazione dei punti di discontinuit


per classificare un punto di discontinuit si calcolano separatamente il limite da sinistra ed il limite da destra
a seconda dei valori di ed i punti si classificano in tre specie:

si dice di prima specie se: si dice di seconda specie se: si dice di terza specie o eliminabile se

l2 l 1= l 2
l1

xo xo

xo

con oppure con


si dice salto della funzione se almeno uno dei due limiti uguale a si elimina imponendo quando x =

monotonia: crescenza e decrescenza di una funzione


f(x)
f(x2) f(x)

f(x1)
f(x1)
f(x2)

a x1 x2 b x1 x2
a b

si dice crescente in se: si dice decrescente in se:

massimi e minimi relativi di una funzione


M
f(x0) f(x)

f(x) m
f(x0)

x x0 x x0
Ix0 Ix0
massimo relativo per la funzione y = f(x) se: minimo relativo per la funzione y = f(x) se:

concavit e flessi di una funzione


sia una funzione definita in e derivabile in , sia , sia t la tangente ad in P0

f(x) f(xt) t
P0
t
t F
P0 f(x)
f(xt)

xt x0 x x0 xt x Ix0 x0
Ix0
concava verso lalto in se: concava verso il basso in se: ha un punto di flesso in se
esiste un intorno di x0 tale che la funzione si trova esiste un intorno di x0 tale che la funzione si la retta tangente attraversa la curva in P0 stesso
al di sopra della retta tangente in tutto lintorno trova al di sotto della retta tangente in tutto
lintorno

70
v 2.6 2011 - www.matematika.it .
Rapporto incrementale Derivata
definizione di rapporto incrementale di una funzione in un punto

f(x) data una funzione ed un punto appartenente al


f(x0+h) dominio D della funzione
y si chiama rapporto incrementale della funzione nel punto
f(x0) il rapporto:

x
xo xo+h si chiama incremento della variabile x
si chiama incremento della funzione

il rapporto incrementale ha senso per ogni tale che appartiene al dominio D della funzione

definizione di derivata prima di una funzione in un punto

data una funzione ed un punto del dominio D della funzione

si definisce derivata prima di nel punto il limite, se esiste ed finito, del rapporto incrementale di in :

se una funzione derivabile in tutti i punti di un intervallo o del dominio si dice che derivabile nellintervallo o nel
dominio e per indicare la derivata prima si usano equivalentemente i simboli: , ,

definizione di derivata prima sinistra e destra di una funzione in un punto

si definisce derivata prima sinistra di nel punto il si definisce derivata prima destra di nel punto il
limite sinistro, se esiste ed finito, del rapporto incrementale limite destro, se esiste ed finito, del rapporto incrementale
di in : di in :

significato geometrico di derivata

P0 la derivata prima di una funzione in un punto rappresenta il


f(x0) coefficiente angolare della retta tangente alla funzione nel punto
. Cio:

x0

per trovare lequazione della retta tangente ad una funzione nel punto :
si calcola la derivata prima della funzione nel punto ottenendo
nellequazione del fascio di rette si sostituisce con ed con
si ottiene cos lequazione della retta tangente:

v 1.2 2011 - www.matematika.it .


71
Derivate
derivate delle funzioni elementari

dove k una costante

regole di derivazione
Prodotto di una
costante k per una
funzione
somma di due o
pi funzioni

prodotto di due
funzioni

prodotto di tre
funzioni

rapporto di due
funzioni

funzione composta

funzione elevata
ad una funzione

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72
Punti di massimo e minimo relativi ed assoluti - Punti angolosi e Punti cuspidali

ricerca diretta dei punti di massimo e minimo relativo di una funzione


si calcola la derivata prima di se:
si pone un punto di flesso ascendente
si risolve lequazione ottenendo le soluzioni un punto di flesso discendente
si analizzano singolarmente i punti trovati si calcola
se: se:
minimo relativo minimo relativo
massimo relativo massimo relativo
si calcola si calcola . e cos via

massimi e minimi assoluti di una funzione

f(b) f(b)

f(x1) f(x)
f(a)
f(x2) f(a)
a x1 x2 b a x b
massimo minimo massimo minimo massimo
relativo assoluto assoluto assoluto assoluto

sia una funzione continua in e sia un punto di :


un massimo assoluto se il punto di ordinata maggiore in cio se:
un minimo assoluto se il punto di ordinata minore in cio se:

punti angolosi e punti cuspidali

x0 x0

si dice punto angoloso se: si dice punto cuspidale se:

con almeno uno dei due limiti finito o viceversa

I punti angolosi e i punti cuspidali possono essere punti di massimo o di minimo per la funzione ma non possono
essere individuati con i metodi tradizionali per la ricerca dei massimi e dei minimi poich in essi la funzione
continua ma non derivabile. Per essi va fatta una specifica indagine basata sulla studio della crescenza e
decrescenza della funzione a sinistra e a destra del punto angoloso o cuspidale.

v 1.3 2011 - www.matematika.it .


73
Integrali indefiniti
immediati immediati generalizzati

dove k una costante ---

in generale

dove F la primitiva di f

regole di integrazione
prodotto di una
costante k per una
funzione

somma di due o pi
funzioni

metodo di
integrazione per
parti

v 1.4 2011 - www.matematika.it . 74


Studio del grafico di una funzione
1 ricerca del dominio (o campo di esistenza) della funzione

n pari

Le funzioni che non compaiono in questa tabella


(ad esclusione di quelle iperboliche) sono definite

2 studio del segno della funzione


si pone la funzione maggiore di zero
+ + + + +
si risolve la disequazione

si individuano le regioni di piano dove la funzione
positiva (+) o negativa ( ) allinterno del dominio

si cancellano le regioni di piano dove la funzione non
esiste

3 studio delle intersezioni della funzione con gli assi cartesiani

intersezioni con lasse x o zeri della funzione:

si pone la funzione uguale a zero, si risolve lequazione


le soluzioni dellequazione sono gli zeri della funzione

intersezione con lasse y (solo se il dominio lo consente) :



si sostituisce 0 alla x nella funzione
si svolgono i calcoli e si ottiene lordinata del punto di
intersezione con lasse delle y

gli eventuali punti di intersezione con lasse x (o zeri della funzione) si possono anche dedurre dallosservazione del
grafico del segno

4 studio delle eventuali simmetrie e periodicit di una funzione


funzione pari funzione dispari funzione periodica

si sostituisce x con x si sostituisce x con x si sostituisce x con


se se se
la funzione pari la funzione dispari la funzione periodica

lo studio delle simmetrie si effettua solo se il dominio e il segno sono a loro volta entrambi simmetrici

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Studio del grafico di una funzione
5 asintoti di una funzione
asintoto verticale
dove si cerca:
nei punti di discontinuit della funzione
f(x)
nei punti agli estremi del dominio di se sono finiti
e non appartenenti al dominio stesso

come si cerca:

xo

asintoto orizzontale
dove si cerca:
a se il dominio lo consente
f(x) come si cerca:
n

solo se lasintoto orizzontale non esiste, si cerca lasintoto obliquo


asintoto obliquo
dove si cerca:
a se il dominio lo consente e se non esiste gi lasintoto
orizzontale
come si cerca:
f(x)

6 studio della monotonia di e ricerca dei massimi e minimi relativi


monotonia si calcola la derivata prima di
si risolve la disequazione
cresce decresce cresce si individuano le regioni di piano dove:
crescente
+ - + decrescente
osservando il grafico della crescenza e decrescenza si
max min individuano i punti di massimo e di minimo. Essi vanno
considerati solo se appartengono al dominio

7 studio della concavit e ricerca dei flessi di una funzione


concavit si calcola la derivata seconda di
si risolve la disequazione
verso lalto verso il basso verso lalto si individuano le regioni di piano dove:
concava verso lalto

+ - + concava verso il basso


osservando il grafico della concavit si possono individuare
flesso flesso i punti di flesso, essi vanno considerati solo se
appartengono al dominio della funzione

Per ottenere una maggiore precisione nel disegno del grafico si possono calcolare le coordinate di alcuni suoi punti
attribuendo valori arbitrari (appartenenti al dominio) alla x nel testo della funzione e calcolando le rispettive y

v 1.8 2011 - www.matematika.it 76.


Principali teoremi di Analisi
teoremi sui limiti
teorema di unicit del limite
2 f(x)


Se una funzione in un punto dotata di limite finito
allora esso unico
1
Dalla definizione di funzione, basta ricordare che ad ogni valore della x deve corrispondere
uno ed un solo valore della y. Quindi, se per assurdo la funzione f(x) avesse nello stesso punto
x0 x0 pi di un limite, essa non sarebbe pi una funzione e ci contraddice lipotesi del teorema

teorema della permanenza del segno


f(x2)>0 f(x)
> 0
Se una funzione in un punto x0 dotata di limite 0
f(x1)>0
allora esiste almeno un intorno I di x0 tale che per tutti i punti di I
(escluso al pi x0 ) i valori della funzione hanno lo stesso segno del
limite
x1 x0 x2

teorema del confronto detto anche dei carabinieri

h(x) Date tre funzioni f(x) , g(x), h(x):


1. se esiste un intorno I del punto x0 in cui g(x) compresa tra f(x) e
g(x)
h(x) in tutti i punti dellintorno I escluso al pi x0 stesso
f(x)
2. se f(x) e h(x) tendono in un punto x0 allo stesso limite finito
x0 allora anche g(x) avr in x0 limite uguale ad

teoremi sulle funzioni continue


teorema di Weierstrass
M

Se una funzione continua in un intervallo chiuso e limitato [a,b]
f(x) allora dotata di massimo e minimo (assoluti)
m

Osserva che un massimo (minimo) assoluto non deve necessariamente essere un massimo
a b (minimo) relativo, vedi, ad esempio, il punto m sul grafico

teorema dei valori intermedi


M f(x)

Se una funzione continua in un intervallo chiuso e limitato [a, b]


k
allora assume tutti i valori compresi tra il suo minimo m ed il suo

massimo M
m
In altre parole, il teorema afferma che ogni punto (k) dellintervallo [m, M] immagine di al-
a x1 b meno un punto (x1,) dellintervallo [a, b]

teorema degli zeri


f(b) f(x)
Se una funzione f(x):
1. continua in un intervallo chiuso e limitato [a, b]

a z1 z2 b 2. assume valori di segno opposto in a e b cio f(a) f(b) < 0
f(a) allora esiste almeno un punto z interno allintervallo ]a, b[ in cui la
funzione si annulla cio f(z)=0

v 1.4 2011 - www.matematika.it 77


.
Principali teoremi di Analisi
teoremi sul calcolo differenziale
la derivabilit implica la continuit
f(x)

Se una funzione derivabile in un punto x0


allora la funzione ivi anche continua

Si osservi che il teorema non si pu invertire, infatti: nel punto angoloso x0 della figura la fun-
x0 zione continua ma non derivabile in quanto la derivata sinistra diversa dalla derivata destra

teorema sulla derivata della funzione inversa


il teorema pu essere utilizzato per calcolare
la derivata di funzioni inverse. Si voglia ad Se una funzione derivabile in x0 e la sua derivata diversa da zero,
esempio calcolare la derivata di in- allora anche la funzione inversa x = f-1(x0) derivabile nel punto
versa della funzione corrispondente y0 = f(x0) e si ha:

teorema di Rolle

Se una funzione f(x) :


f(x)
f(a)=f(b)
1. continua nellintervallo chiuso e limitato [a, b]
2. derivabile nei punti interni dellintervallo ]a, b[
3. assume valori uguali agli estremi dellintervallo cio f(a)=f(b)
allora esiste almeno un punto c interno allintervallo in cui la derivata
a c1 c2 b prima si annulla cio f (c)=0

teorema di Lagrange
P f(x)
B Se una funzione f(x) :
f(b) 1. continua nellintervallo chiuso e limitato [a, b]

A
2. derivabile nei punti interni dellintervallo ]a, b[
f(a) allora esiste almeno un punto c interno allintervallo tale che:

a c b

teorema di Cauchy
il teorema detto degli incrementi finiti e si Se f(x) e g(x) sono funzioni:
pu enunciare anche dicendo: 1. continue nellintervallo chiuso e limitato [a, b]
se le due funzioni verificano le ipotesi indica-
2. derivabili nei punti interni dellintervallo ]a, b[
te, in un opportuno punto x0 dellintervallo
3. e inoltre g (x) in ogni punto interno dellintervallo ]a, b[
]a, b[ il rapporto tra le rispettive derivate in
x0 uguale al rapporto tra gli incrementi delle allora esiste almeno un punto c interno allintervallo tale che:
funzioni

teorema di de LHopital

si osservi che: Se f(x) e g(x) sono funzioni:


1. il teorema si estende anche al caso in cui 1. derivabili in un intorno I di x0
e il imite si presenta nella forma
2. con derivate continue e g(x)0 in detto intorno
indeterminata
3. il limite del loro rapporto si presenta nella forma
2. il teorema, quando opportuno, pu esse-
re applicato pi volte consecutivamente
allora

v 1.4 2011 - www.matematika.it 78


.
Principali teoremi di Analisi
teorema sulla monotonia di una funzione in un intervallo
f (x) > 0 f (x) < 0
Se una funzione f(x) continua in un intervallo I e derivabile nei pun-
ti interni di I e se la derivata prima in I positiva (negativa)
allora la funzione f(x) crescente (decrescente) nellintervallo I
vale anche il teorema inverso cio
Se la funzione crescente (decrescente) in un intervallo I
allora la derivata prima in tale intervallo sar positiva (negativa)

teorema sui massimi e minimi di una funzione (di Fermat)


M

F Se una funzione f(x) ammette un massimo (minimo) in x0



allora la derivata prima in x0 nulla cio f (x0) = 0
m

Il teorema non si pu invertire infatti i punti in cui la derivata prima nulla, cio f (x0)=0,
detti punti stazionari , possono essere punti di massimo di minimo o di flesso orizzontale

teorema sulla concavit di una funzione in un intervallo


f (x)>0 f (x)<0
Se una funzione f(x) derivabile due volte nei punti interni di un in-
tervallo I e se la derivata seconda positiva (negativa)
allora la funzione concava verso lalto (il basso) nellintervallo I
vale anche il teorema inverso cio
Se la funzione concava verso lalto (il basso) in un intervallo I
allora la derivata seconda sar positiva (negativa)
teorema sui flessi di una funzione
Se una funzione f(x) dotata di derivata prima e di derivata seconda
F
continua in x0 e se tale punto un flesso
allora la derivata seconda nulla in x0, cio f (x0)=0
Il teorema non si pu invertire, basti pensare alla funzione y=x4 che nellorigine
degli assi cartesiani ha derivata seconda uguale a 0: f (x4)=12x2 che calcolata
x0 in 0 risulta nulla. In tale punto per non vi un flesso, bens un punto di mini-
O
mo

teoremi sul calcolo integrale


teorema della media

Se una funzione f(x) continua nellintervallo chiuso e limitato [a, b],


f(c)
allora esiste almeno un punto c appartenente allintervallo [a, b] tale
che:

a c b

teorema fondamentale del calcolo integrale


dal teorema deriva la formula che permette di
calcolare il valore dellintegrale definito di Se una funzione f(x) continua in [a, b]
una funzione f(x) conoscendo una sua primi- allora esiste la derivata prima della funzione integrale
tiva F(x):
in ogni punto x dellintervallo [a, b] e si ha:
F (x) = f(x)
In altre parole il teorema, nell ipotesi indicata, afferma che la funzione integrale una primitiva di f(x)

v 1.4 2011 - www.matematika.it 79


.
Sviluppo in serie di funzioni elementari
sviluppo in serie di Taylor

f(x) una funzione derivabile almeno n volte in


detto resto di Peano e si legge: o piccolo di
o piccolo un infinitesimo di ordine superiore a , cio:

algebra degli o piccoli: per si ha:

se si ha lo sviluppo in serie di Mac Laurin

sviluppo in serie di Mac Laurin di funzioni elementari

funzione potenza con

funzione radice quadrata

funzione esponenziale con base

funzione esponenziale con base

funzione logaritmo in base

funzione seno

funzione coseno

funzione tangente

funzione cotangente

funzione secante

funzione cosecante

funzione arcoseno

funzione arcocoseno

funzione arcotangente

funzione arcocotangente
80
v 1.8 2011 - www.matematika.it .
Serie numeriche
definizioni
Data la successione si considerino le somme parziali :

si dice serie di termine generale e si indica con oppure con

carattere della serie

se S finito la serie si dice convergente

se la serie si dice divergente (positivamente o negativamente)

altrimenti la serie indeterminata


prime propriet
condizione necessaria ma non sufficiente per la
Se converge convergenza di una serie che il termine generico sia
infinitesimo

assegnate e e

se converge converge convergenza del prodotto di una costante per una serie

se e
converge convergenza della somma di due serie
convergono

serie notevoli
simbologia carattere nome

divergente serie armonica

divergente
serie armonica
generalizzata
convergente

irregolare
serie geometrica
convergente
di ragione
divergente

irregolare
serie geometrica di
... convergente punto iniziale e
ragione
divergente

convergente serie di Mengoli

v 1.7 2011 - www.matematika.it . 81


Serie numeriche
Criteri di convergenza

criterio del confronto per serie a termini non negativi

se converge converge
Date le successioni e sia:

se diverge diverge

criterio del confronto mediante i limiti per serie a termini non negativi

se le serie e sono entrambe


Date le successioni e sia:
convergenti oppure divergenti
,
se e converge converge

se e diverge diverge
criterio degli infinitesimi per serie a termini non negativi

converge
Data la successione sia: se
diverge

con se e converge

se e diverge
criterio della radice o di Cauchy per serie a termini positivi

Data la successione sia: se converge


se diverge
con ,
se non si pu dire nulla
pu essere utile in caso di serie con esponenziali

criterio del rapporto o di DAlembert per serie a termini positivi

Data la successione sia: se converge


se diverge
con ,
se non si pu dire nulla

pu essere utile in caso di serie con fattoriali

criterio di Leibnitz per serie con termini a segno alterno decrescente

Data la successione sia: se


converge
Data la serie alternante se

criterio di convergenza assoluta

Data la serie e la serie se converge converge

v 1.7 2011 - www.matematika.it . 82


Grafici - Domini - Derivate di funzioni iperboliche
seno iperbolico settore seno iperbolico

dominio: dominio:

coseno iperbolico settore coseno iperbolico

1
1

dominio: dominio:

tangente iperbolica settore tangente iperbolica

-1 1

-1

dominio: dominio:

cotangente iperbolica settore cotangente iperbolica

-1 1
-1

dominio: dominio:

v 1.3 2011 - www.matematika.it .83


Definizioni e Sviluppo in serie di funzioni iperboliche
definizione delle funzioni iperboliche
seno iperbolico coseno iperbolico tangente iperbolica

cotangente iperbolica secante iperbolica cosecante iperbolica

definizione funzioni iperboliche inverse


settore seno iperbolico settore coseno iperbolico settore tangente iperbolica

settore cotangente iperbolica settore secante iperbolica settore cosecante iperbolica

sviluppo in serie di Mac Laurin per alcune funzioni iperboliche

funzione seno iperbolico

funzione coseno iperbolico

funzione tangente iperbolica

funzione cotangente iperbolica

funzione secante iperbolica

funzione cosecante iperbolica

settore seno iperbolico

settore tangente iperbolica

v 1.4 2011 - www.matematika.it .


84
Coordinate polari ed Equazioni di curve notevoli
coordinate polari
coordinate cartesiane del punto P
P
y coordinate polari del punto P
distanza di P dallorigine

misura dellangolo orientato in senso


x antiorario formato da con il semiasse
positivo delle x
passaggio di coordinate
da cartesiane a polari da polari a cartesiane

equazione cartesiana parametrica e polare di curve notevoli


grafico equazione cartesiana equazione parametrica equazione polare

retta

con

segmento di estremi
Q
P con
x1 x2 con e
con

parabola
con asse parallelo allasse y

con

circonferenza

di centro e raggio r

con

circonferenza
di centro lorigine e raggio r

con

ellisse

con

ellisse traslata di centro


con

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85
Elementi di logica delle proposizioni
definizioni
Una proposizione (o enunciato) una affermazione che pu essere Vera o Falsa
Es.: 1) Parigi la capitale della Francia ; Roma la capitale della Francia sono proposizioni la prima vera, la seconda falsa
2) Il colore giallo non mi piace ; Londra la citt pi bella del mondo non sono proposizioni

Una tautologia una proposizione sempre Vera per qualsiasi valore di verit degli elementi che la compongono
Es.: Ora sono le nove o non sono le nove

Una contraddizione una proposizione sempre Falsa per qualsiasi valore di verit degli elementi che la compongono
Es.: Ora sono le nove e non sono le nove

Un paradosso una proposizione formulata in evidente contraddizione con l'esperienza comune o con i propri principi
elementari della logica tale che, se si suppone vera risulta falsa e viceversa
Es.: Questa frase falsa infatti se supponiamo che la frase sia Vera allora risulta Falsa.
Viceversa se supponiamo che la frase sia Falsa allora risulta Vera

principi
Principio di non contraddizione :
una proposizione non pu essere contemporaneamente vera e falsa

Principio del terzo escluso :


se una proposizione vera allora la sua negazione falsa e non esiste una terza possibilit

operatori logici e tavole di verit


proposizioni non e o xor implicazione doppia implicazione

V V F V V F V V
V F F F V V F F
F V V F V V V F
F F V F F F V V

propriet e leggi
pq =q p
propriet commutativa
pq =q p
p (q r ) = ( p q) r
propriet associativa
p (q r ) = ( p q) r
p (q r ) = ( p q) ( p r )
propriet distributiva
p (q r ) = ( p q) ( p r )
p p =p
propriet di idempotenza
p p =p
p ( p q) =
q
propriet di assorbimento
p ( p q) =
p

pq = pq 1a legge
leggi di De Morgan
pq = pq 2a legge

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86
Progressioni
Progressioni Aritmetiche
una progressione aritmetica una successione di numeri reali
tali che la differenza tra un elemento ed il precedente costante:

La differenza tra un elemento ed il suo precedente detta ragione e si indica con


Esempio: una progressione aritmetica di primo elemento e ragione

formule
assegnata la progressione aritmetica con e ragione

calcolo dellelemento di posto n Calcola noto


conoscendo il primo elemento e la
ragione

calcolo dellelemento di posto n


conoscendo lelemento di posto m
e la ragione

Calcola la somma dei primi 5 termini


calcolo della somma dei primi n
elementi

Progressioni geometriche
una progressione geometrica una successione di numeri reali
tali che il rapporto tra un elemento ed il precedente costante:

Il rapporto tra un elemento ed il suo precedente detto ragione e si indica con


Esempio: una progressione geometrica di primo elemento e ragione

formule
assegnata la progressione geometrica con e ragione

calcolo dellelemento di posto n Calcola noto


conoscendo il primo elemento e
la ragione
calcolo dellelemento di posto n
conoscendo lelemento di posto
m e la ragione
Calcola la somma dei primi 5 termini :
calcolo della somma dei primi n
elementi

calcolo del prodotto dei primi n Calcola il prodotto dei primi tre termini:
elementi

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87
Calcolo combinatorio
calcolo combinatorio
senza ripetizione di oggetti con ripetizione di oggetti

Permutazioni

Disposizioni

Combinazioni

esempi
senza ripetizione di oggetti con ripetizione di oggetti
quanti anagrammi anche senza senso si possono quanti anagrammi anche senza senso si possono
Permutazioni formare con la parola LIBRO? n=5 formare con la parola MAMMA? n=5 r1=3 r2=2

in quanti modi diversi 5 alunni si possono sedere utilizzando le cifre 1, 2, 3 quanti numeri di 4 cifre
Disposizioni su 3 sedie numerate? n=5 k=3 si possono formare? n=3 k=4

un negoziante vuole esporre 4 paia di scarpe si vogliono distribuire 7 matite identiche a 4


scelte tra 10 modelli diversi. In quanti modi si bambini, in quanti modi diversi si possono
Combinazioni pu effettuare la scelta? n=10 k=4 distribuire? fai attenzione n=4 e k=7

fattoriale di un numero n
Si chiama fattoriale di un numero naturale e si indica con (si legge n fattoriale) il prodotto:

si pu anche scrivere come oppure come

esempi per convenzione

coefficiente binomiale

Il simbolo si chiama coefficiente binomiale di n su k.


Il suo valore dato da:
propriet

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88
Probabilit
definizione classica di probabilit

E rappresenta un evento; la probabilit che si verifichi levento

alcune propriet
evento impossibile evento certo
Due eventi ed si dicono complementari se uno la negazione dellaltro.
Vale la relazione:
esempi
Consideriamo il lancio di un dado. Ai seguenti eventi sono associate le seguenti probabilit:

esce il numero 2 esce il numero 7

esce un numero maggiore di 4 esce un numero compreso tra 1 e 6

tipi di eventi

eventi incompatibili
Due o pi eventi si dicono incompatibili quando il verificarsi di uno esclude gli altri
esempio: consideriamo il lancio di un dado con i seguenti eventi
esce il numero 2
esce il numero 3
Nel lancio di un solo dado se si verifica non si pu verificare quindi i due eventi sono incompatibili

eventi compatibili
Due o pi eventi si dicono compatibili quando il verificarsi di uno non esclude il verificarsi degli altri
esempio: consideriamo il lancio di due dadi contemporaneamente ed i seguenti eventi
esce il numero 2 su uno dei due dadi
esce il numero 3 sullaltro dado
I due eventi ed sono compatibili perch luno non esclude laltro

Nellambito degli eventi compatibili si distinguono eventi indipendenti ed eventi dipendenti


eventi indipendenti
Due o pi eventi si dicono indipendenti quando il verificarsi di uno non modifica la probabilit di verificarsi degli altri
eventi dipendenti
Due o pi eventi si dicono dipendenti quando il verificarsi di uno modifica la probabilit di verificarsi degli altri

esempio: consideriamo lestrazione successiva di due carte da un mazzo di 52 carte ed i seguenti eventi
esce una carta di cuori
esce una figura
Se la prima carta estratta rimessa nel mazzo e si procede allestrazione della seconda carta, i due eventi ed
sono indipendenti
Se invece la prima carta estratta lasciata fuori, la seconda estrazione dipender dalla prima ed i due eventi ed
sono dipendenti

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Probabilit
calcolo della probabilit di due o pi eventi

probabilit totale
Si parla di probabilit totale di due o pi eventi quando si vuole calcolare la probabilit che si verifichi
uno solo degli eventi
Per il calcolo bisogna distinguere tra eventi incompatibili ed eventi compatibili
probabilit totale di due o pi eventi incompatibili

generalizzando

La probabilit totale di due o pi eventi incompatibili uguale alla somma delle probabilit dei singoli eventi
esempio: consideriamo il lancio di un dado. Si vuole calcolare la Probabilit che si verifichi uno dei seguenti eventi incompatibili:
esce il numero 2
esce un numero dispari

probabilit totale di due o pi eventi compatibili

dove la probabilit che si verifichino contemporaneamente i due eventi


La probabilit totale di due eventi compatibili uguale alla somma delle probabilit dei singoli eventi meno la
probabilit che si verifichino contemporaneamente i due eventi
Pi complessa la probabilit totale di tre eventi compatibili:

esempio: consideriamo il lancio di un dado. Si vuole calcolare la Probabilit che si verifichi uno dei seguenti eventi compatibili:
esce il numero 2
esce un numero pari

probabilit composta
Si parla di probabilit composta di due o pi eventi quando si vuole calcolare la probabilit che si
verifichino tutti gli eventi contemporaneamente.
Nel caso di eventi incompatibili la probabilit composta nulla.
Nel caso di eventi compatibili bisogna distinguere tra eventi indipendenti ed eventi dipendenti.

probabilit composta di due o pi eventi compatibili indipendenti

generalizzando

La probabilit composta di due o pi eventi indipendenti uguale al prodotto delle probabilit dei singoli eventi
esempio: consideriamo lestrazione successiva di due carte da un mazzo di 52. Si estrae la prima carta e la si rimette nel mazzo
quindi si estrae la seconda carta. Calcoliamo la Probabilit che si verifichino contemporaneamente i seguenti eventi indipendenti
esce una carta di cuori
esce una figura

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Probabilit
probabilit composta di due o pi eventi compatibili dipendenti

dove la probabilit che si verifichi levento una volta verificatosi levento


Tale probabilit detta probabilit condizionata di al verificarsi di
La probabilit di due eventi dipendenti uguale al prodotto della probabilit che si verifichi per la
probabilit condizionata di al verificarsi di
Pi complessa la probabilit composta di tre eventi dipendenti:

esempio: consideriamo lestrazione successiva di due carte da un mazzo di 52. Si estrae la prima carta e non la si rimette nel mazzo
quindi si estrae la seconda carta. Calcoliamo la Probabilit che si verifichino contemporaneamente i seguenti eventi dipendenti:
esce una carta di cuori
esce una figura

approfondimento: probabilit subordinata


Consideriamo una situazione pi complessa: supponiamo di avere tre scatole contenenti palline bl e gialle come
indicato in figura e, scelta una scatola a caso, calcoliamo la probabilit di estrarre una pallina gialla dalla scatola
scelta

1a scatola 2a scatola 3a scatola

Consideriamo i seguenti eventi


scelta della prima scatola scelta della seconda scatola scelta della terza scatola
estrazione della pallina gialla nel caso in cui si scelta la prima scatola
estrazione della pallina gialla nel caso in cui si scelta la seconda scatola
estrazione della pallina gialla nel caso in cui si scelta la terza scatola
Calcoliamo la Probabilit di estrarre una pallina gialla da una scatola scelta a caso

teorema di Bayes
Consideriamo lesempio del riquadro precedente gli stessi eventi con in pi i seguenti eventi
estrazione della pallina gialla dalla prima scatola
estrazione della pallina gialla dalla seconda scatola
estrazione della pallina gialla dalla terza scatola
Calcoliamo la probabilit di estrarre una pallina gialla da una precisa scatola

ognuna delle tre formule precedenti rappresenta una applicazione del teorema di Bayes

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Probabilit
tutte le definizioni di probabilit: classica, frequentista, soggettivista

definizione classica di probabilit (da Fermat a Laplace)


La probabilit classica di un evento casuale uguale al rapporto tra il numero di casi favorevoli ed il
numero di casi possibili:

La definizione classica, detta anche a priori, si utilizza quando:


gli eventi hanno tutti la stessa probabilit di verificarsi
possibile calcolare il numero dei casi favorevoli e dei casi possibili
esempio: vedi gli esempi delle pagine precedenti

definizione frequentista di probabilit (di Venn e Von Mises)


La probabilit frequentista di un evento uguale al rapporto tra il numero di prove riuscite ed il numero
di prove effettuate (tutte nelle stesse condizioni):

detta anche frequenza dellevento E


La definizione frequentista, detta anche a posteriori, si utilizza quando:
gli eventi non hanno tutti la stessa probabilit di verificarsi
possibile effettuare un certo numero di prove sperimentali tutte nelle medesime condizioni
esempio: consideriamo una puntina da disegno e lanciamola verso lalto. Essa pu cadere in due posizioni diverse:
con la punta rivolta verso lAlto oppure con la punta rivolta verso il Basso.
Si vuole calcolare, ad esempio, la probabilit che cada con la punta verso il Basso.
In casi come questo non si pu applicare la probabilit classica ma la probabilit frequentista.
Si effettuano lanci, si conta il numero di volte in cui la puntina si ferma con la punta verso il Basso e si ha:
maggiore il numero di lanci e pi attendibile sar il valore trovato

alcune propriet

come per la probabilit classica anche la non vuol dire che levento impossibile ma non vuol dire che levento certo ma solo che
frequenza un numero compreso tra 0 e 1 solo che non si mai verificato nelle prove si sempre verificato durante le prove

legge dei grandi numeri


Al crescere delle prove effettuate la probabilit frequentista di un evento si avvicina sempre pi alla
probabilit classica dello stesso evento

Tale legge, detta anche legge empirica del caso, stabilisce una relazione tra la definizione classica di probabilit e
quella frequenti sta. Un enunciato equivalente della legge dei grandi numeri il seguente:
Su un numero molto alto di prove effettuate la frequenza di un evento assume un valore molto vicino alla
sua probabilit classica

definizione soggettivista di probabilit (di Bruno De Finetti)


La probabilit soggettivista di un evento la misura del grado di fiducia che una persona, in base alle
informazioni in suo possesso e alla sua opinione, assegna al verificarsi dellevento
La definizione soggettivista si utilizza quando non ci sono le condizioni per utilizzare le definizioni precedenti.
vediamo alcuni esempi nei quali si pu applicare solo la probabilit soggettivista. Si vuole calcolare la probabilit
che una nuova trasmissione televisiva incontri il favore del pubblico
che una squadra di calcio con una formazione rinnovata vinca una partita
che un nuovo prodotto commerciale incontri il favore dei consumatori

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Numeri Complessi
numeri immaginari

si chiama unit immaginaria e si indica con la radice quadrata di :


un numero immaginario si ottiene dalla radice quadrata di un numero negativo.
ad esempio:

le potenze di si ripetono di 4 in 4 infatti:

in generale con r resto della divisione di n per 4. Ad esempio: perch con r = 3

numeri complessi (forma algebrica)

un numero complesso z la somma di un numero reale e di un numero immaginario:


Esempio:

due numeri complessi si dicono coniugati se hanno la stessa parte reale e la parte immaginaria
opposta.
Esempio: e sono numeri complessi coniugati

operazioni tra numeri complessi

Dati due numeri complessi e

Somma: si sommano le parti reali e le parti


immaginarie

Prodotto: si effettuano i prodotti tra i due binomi


ricordando che

Rapporto: si moltiplica e si divide il rapporto dei


due numeri per il complesso
coniugato del denominatore

Potenza: si effettua la potenza del binomio

Per la potenza : se lesponente maggiore di 3 conviene usare la formula di De Moivre (vedi oltre)

esempio
risolvi la seguente equazione di secondo grado a coefficienti reali nel campo complesso:

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.
Numeri complessi: approfondimento
rappresentazione nel piano complesso (piano di Gauss) di un numero complesso z
forma algebrica forma trigonometrica
i i
z
z
b
b
= parte reale = modulo
a R = parte immaginaria a R = anomalia

passaggio dalla forma algebrica a quella trigonometrica

per il teorema di Pitagora si ottiene:


per le relazioni di trigonometria dei triangoli rettangoli si ha:

per determinare langolo necessario tenere conto dei segni di a e b per individuare il quadrante in cui si trova
il punto e di conseguenza langolo , vedi esempi seguenti

potenza n-sima di un numero complesso in forma trigonometrica (formula di De Moivre)

Esempio:

radice n-sima di un numero complesso in forma trigonometrica

con k=0,1,2,,n-1

Esempio: con k =0 e k =1 cio:

k =0

k =1

nel campo complesso la radice n-sima di un numero ha sempre n soluzioni, ci implica che non si pu effettuare la
semplificazione tra lindice della radice e lesponente del radicando, cio: altrimenti si perdono soluzioni

forma esponenziale di un numero complesso

La forma esponenziale di un numero complesso z :


si ottiene applicando alla forma trigonometrica di la formula di Eulero

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.
Le grandezze fisiche
grandezze fondamentali del Sistema Internazionale (SI)
nome unit di misura simbolo
lunghezza Metro m
massa Chilogrammo kg
intervallo di tempo Secondo s
carica elettrica Coulomb C
temperatura Kelvin K
intensit di corrente elettrica Ampere A
intensit luminosa Candela cd
quantit di sostanza Mole mol
angolo piano Radiante rad
angolo solido Steradiante sr

grandezze derivate
nome unit di misura e simbolo unit SI
area metro quadrato m2
volume metro cubo m3
densit chilogrammo al metro cubo kg/m3
velocit metro al secondo m/s
accelerazione metro al secondo quadrato m/s2
frequenza Hertz Hz = 1/s
velocit angolare radiante al secondo rad/s

forza Newton N = kgm/s2


pressione Pascal Pa = N/m2
quantit di moto chilogrammo per metro al secondo kgm/s
momento angolare chilogrammo per metro al quadrato al secondo kgm2/s
energia Joule J = Nm
lavoro Joule J = Nm
potenza Watt W = J/s

calore Joule J = Nm
capacit termica Joule al Kelvin J/K
calore specifico Joule al Kelvin per chilogrammo J/(Kkg)
calore latente Joule al chilogrammo J/kg

intensit di campo elettrico Newton al Coulomb N/C


differenza di potenziale elettrico Volt V = J/C
forza elettromotrice Volt V = J/C
capacit elettrica Farad F = C/V
resistenza Ohm = V/A
resistivit Ohm per metro m
intensit di campo magnetico Tesla T = N/Am
flusso magnetico Weber Wb = Tm2
induttanza elettrica Henry H = VS/A

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Le grandezze fisiche
Altre unit di misura
lunghezza intervallo di tempo
ngstrom () 10-10 m minuto (min) 60 s
micron (m) 10-6 m ora (h) 3600 s
unit astronomica (UA) 1,501011 m giorno (d) 86.400 s
anno luce (a.l.) 9,4611015 m mese 2.600.000 s
parsec (pc) 3,09 1016 m anno (a) 31.600.000 s
energia temperatura
caloria (cal) 4,186 J gradi Celsius (C)

elettronVolt (eV) 1,602 10-19 J gradi Fahrenheit (F)

pressione pesi
atmosfera (atm) 1,013 Pa carato (car) 0,0002 kg
mm di mercurio (mmHg) 133 Pa quintale (qt) 100 kg
bar (bar) 105 Pa tonnellata (ton) 1000 kg

Tabelle di conversione
lunghezze pesi volumi
1 pollice (in) = 0,0254 m 1 grano (grain) = 0,065 g 1 litro (l) = 1 dm3
1 piede (ft) = 0,3048 m 1 oncia (oz) = 0,032 g 1 litro(l) = 1000 cm3
1 miglio (mi) = 1609,3 m 1 carato = 0,2 g 1 dm3 = 0,001 m3
1 lega marina = 5556 m 1 tonnellata (ton) = 1000 kg 1 cm3 = 0,000001 m3
Nota: lettaro (simbolo ha) lunit di superficie usata in agrimensura 1 ha = 10.000 m2
il nodo lunit di misura di velocit usata in marina 1 nodo = 1,852 km/h

multipli e sottomultipli delle unit di misura


simbolo nome fattore simbolo nome fattore
Y Yotta 1024 d deci 10-1
Z Zetta 1021 c centi 10-2
E Exa 1018 m milli 10-3
P Peta 1015 micro 10-6
T Tera 1012 n nano 10-9
G Giga 109 p pico 10-12
M Mega 106 f femto 10-15
k Chilo 103 a atto 10-18
h Etto 102 z zepto 10-21
da Deca 101 y yocto 10-24

scale di misura per le grandezze pi utilizzate


lunghezze pesi tempo volumi
km chilometro kg chilogrammo --- secolo --- ---
hm ettometro hg ettogrammo a. anno hl ettolitro
dam decametro dag decagrammo --- mese dal decalitro
m metro g grammo d giorno l litro
dm decimetro dg decigrammo h ora dl decilitro
cm centimetro cg centigrammo min minuto cl centilitro
mm millimetro mg milligrammo s secondo ml millilitro

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Elementi di statistica
nome definizione formula

frequenza assoluta numero di volte in cui il dato si presenta

frequenza relativa frequenza assoluta diviso il numero di dati

frequenza percentuale frequenza relativa

media aritmetica somma di tutti i dati diviso il numero di dati

media geometrica radice n-sima del prodotto degli n dati

valore che compare pi frequentemente nei dati


moda sperimentali
se il numero di dati pari si
valore del dato a met nellinsieme
mediana calcola la media aritmetica
numericamente ordinato dei dati dei due dati centrali

semidispersione valore massimo meno valore minimo diviso due

scarto differenza tra il valore del dato e il valore medio:

somma dei quadrati degli scarti diviso il numero


scarto quadratico medio di dati

deviazione standard radice quadrata dello scarto quadratico medio

errore relativo massimo semidispersione diviso media aritmetica

errore percentuale

esempio
assegnati i seguenti =10 valori sperimentali ordinati in senso crescente, calcoliamo per essi le principali definizioni di statistica

n misure media aritmetica


1 34 frequenza media geometrica
2 34 assoluta relativa percentuale moda 36
3 35 mediana 36
4 36 34 2 0,2 20% semidispersione
5 36 35 1 0,1 10% scarto del dato n. 1
6 36 36 3 0,3 30% scarto del dato n. 8
7 37 37 2 0,2 20% scarto del dato n. 10
8 37 39 1 0,1 10% scarto quadratico medio
9 39 40 1 0,1 10% deviazione standard
10 40 errore relativo massimo
errore percentuale %

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97
Note
.

98
99

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