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DALLXI AL XVII SECOLO

1
MODULO

GLI SCENARI
DI UN NUOVO MEDIOEVO

960-1279 1066 1096-99 1183


Dinastia Song in Cina Conquista normanna Prima crociata Pace di Costanza
dellInghilterra 1130
962
Fondazione del Sacro romano Fondazione del regno
Impero di nazione germanica normanno di Sicilia da
parte di Ruggero II

1074
1054 Emanazione del
Scisma tra Chiesa Dictatus papae
occidentale e da parte di
910 Chiesa orientale Gregorio VII
Fondazione del
movimento di Cluny
A
|
Andrea Bonaiuti
La Chiesa militante, part.
1366-68
[Cappellone degli Spagnoli,
Basilica di Santa Maria

NTEPRIMA
Novella, Firenze]

Il concetto di Medioevo
Nellopinione comune il sostantivo Medioevo quelli luminosi dellAntichit e dallaltro allepoca
e laggettivo medievale hanno un significato della rinascita umanistica. Nasceva cos quella
decisamente negativo. Non siamo certo nel distinzione tra Antichit, Medioevo ed Et moderna
Medioevo!, Questa unusanza medievale, Hai che tuttora comunemente usata.
una mentalit medievale sono tutte espressioni A questo procedimento ricostruttivo si aggiunsero,
che indicano una convinzione ben precisa: il a partire dal XVI secolo, le conseguenze della
Medioevo sarebbe stato unepoca di barbarie, di Riforma protestante: impegnati a combattere
miserie materiali, di arretramento culturale e le degenerazioni della Chiesa cattolica, ritenuta
di analfabetismo, ostile alla libert di pensiero e ormai lontana dagli ideali proclamati dal messaggio
allintelligenza critica, dove pochi individui potenti evangelico [ 14], anche i protestanti giudicarono
dominavano masse incapaci di far sentire la propria con disprezzo il Medioevo, considerandolo
voce, prede della superstizione e dellangoscia un periodo nel quale il cristianesimo si era
esistenziale, terrorizzate dal diavolo e dallinferno. progressivamente corrotto e allontanato dalla
Nessuno storico serio oggi potrebbe condividere purezza delle origini. Da prospettive diverse si
una simile convinzione. arrivava dunque alle medesime conclusioni: il
Il concetto di Medioevo nato per indicare, come Medioevo era stata una triste et di mezzo,
dice la parola, una et di mezzo, collocata caratterizzata da miserie materiali, culturali,
fra lepoca antica e quella moderna. Quando gli morali.
umanisti del 400 riscoprirono la cultura antica Dicevamo tuttavia che oggi ben pochi storici
(soprattutto quella letteraria e artistica: 10), potrebbero condividere una simile convinzione.
elevandola a modello sublime cui ispirarsi nella Senza negare il fatto che il Medioevo sia stato
prospettiva di una rinascita culturale, giudicarono lepoca in cui andato in gran parte smarrito
tutti i secoli compresi tra la fine del mondo antico e limponente patrimonio culturale dellAntichit,
i loro tempi appunto come un periodo intermedio, e senza negare che per molti aspetti le condizioni
essenzialmente barbaro e privo di civilt. I secoli materiali dellesistenza peggiorarono notevolmente
bui del Medioevo si contrapponevano da un lato a rispetto a quelle dellImpero romano, gli storici

1214
1206 ???
??? secolo

Battaglia di Bouvines: vittoria di Filippo II Augusto di Francia su Ottone IV di Brunswick


Istituzione del sultanato
di Delhi in India 1215
Emanazione della Magna 1231 1356
Charta Libertatum in Inghilterra; Emanazione Emanazione della Bolla doro da
invasione mongola della Cina del Liber Augustalis parte di Carlo IV di Lussemburgo
condotta da Gengis Khan nel Regno di Sicilia

1208
Crociata 1216 1232 1309-76
contro i ctari; Istituzione Istituzione Papato ad Avignone
costituzione del dellordine dei del tribunale
primo nucleo domenicani dellInquisizione 1303
dellordine dei Emanazione della bolla Unam Sanctam
francescani da parte di Bonifacio VIII
sottolineano che molte delle novit considerate e la politica. N esistita una frattura netta tra et
tradizionalmente come improvvise scoperte tipiche medievale ed et moderna.
dellEt moderna sono state in realt il risultato di necessario, infine, tener presente il fatto che il
una lunga e lenta elaborazione svoltasi durante il concetto di Medioevo ha senso se lo applichiamo
Medioevo. Il Medioevo non stato unepoca statica, alla storia europea, mentre arbitrario parlare,
piatta, uniforme. Al contrario, numerosissime sulla base di semplici coincidenze cronologiche,
trasformazioni hanno investito, in questepoca, di un Medioevo islamico, indiano o cinese. Queste
leconomia, il popolamento, la vita materiale, ma civilt hanno avuto altre dinamiche, che non sono
anche la religione, il pensiero, larte, le istituzioni assimilabili a quelle del nostro continente.

Periodizzare
Solitamente si ritiene che il Medioevo sia durato religione, che larte o la letteratura anticipino i
circa mille anni, grosso modo dalla caduta cambiamenti politici e cos via. Periodizzare
dellImpero romano nel 476, quando viene dunque unoperazione fondamentale, ma bisogna
deposto lultimo imperatore dOccidente, Romolo farlo con giudizio e con senso della misura.
Augustolo alla scoperta dellAmerica nel 1492. Inoltre, i mille anni attribuiti alla durata del
La divisione della storia in periodi unoperazione Medioevo sono un tempo eccessivamente lungo
artificiale, che tuttavia appare indispensabile. Essa ed ovvio che il mondo medievale del VI o del VII
corrisponde infatti alla necessit dinquadrare temi, secolo non possa essere considerato identico a
eventi, problemi che altrimenti ci apparirebbero quello del XV secolo. Simpone dunque la necessit
sfuggenti e caotici. Serve a cogliere lentit delle dintrodurre, allinterno della grande epoca
trasformazioni e la forza delle continuit storiche. chiamata Medioevo, una periodizzazione di secondo
Quando si periodizza, tuttavia, fondamentale non livello che individui dei segmenti temporali pi
farlo in modo schematico. Le epoche, anzitutto, non brevi, ovvero dei sotto-periodi. entrata quindi in
cambiano da un anno allaltro, e si pu dire che uso la distinzione tra un alto Medioevo, compreso
unepoca sia cambiata quando lo sono la maggior grosso modo tra il V e il X secolo, e un basso o
parte delle sue caratteristiche fondamentali. Inoltre, tardo Medioevo, compreso grosso modo tra lXI e
non tutti gli aspetti di una societ cambiano il XV secolo. E proprio dallXI secolo, momento di
sincronicamente, con gli stessi ritmi: pu accadere grande trasformazione, prende inizio il racconto
che leconomia si trasformi pi velocemente della storico del nostro manuale.

Medioevo e feudalesimo
Il Medioevo stato tradizionalmente identificato terra concessa dal signore a un uomo di sua fiducia.
come lepoca in cui nato si sviluppato Il feudalesimo si basava infatti sul rapporto fra
il feudalesimo. Si trattava di una forma di due persone di stato giuridico libero, una delle
organizzazione del potere e della societ che aveva quali, pi potente dellaltra, concedeva protezione
le sue lontane origini nelle tradizioni germaniche, e beni in cambio di fedelt e di servizi. Questo
che cominci a prendere forma in alcune regioni sistema permeava lintera societ. Ai livelli pi alti
europee a partire dal IX-X secolo e che si afferm si configurava come rapporto tra il sovrano e i suoi
soprattutto nei secoli XI e XII. Feudalesimo una vassalli (letteralmente servitori). In cambio di un
parola moderna derivata dal germanico feohu, che feudo o beneficio, solitamente un possedimento
significava bestiame. In seguito il termine feudo terriero, il vassallo assicurava al signore il proprio
pass a designare un bene qualsiasi, e quindi la sostegno militare. I vassalli avevano a loro volta

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GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


altri vassalli e cos di seguito. Venne in tal modo a un principio di ordine e di legalit su base locale
costituirsi unintricata rete di relazioni personali. che garant una certa stabilit a grandi masse della
Tramite questo sistema i sovrani riuscivano a popolazione. Questo schema generale valido nelle
controllare territori che altrimenti sarebbero sue grandi linee, ma bisogna tener presente che non
sfuggiti al loro dominio, ma i vassalli erano inclini tutte le regioni europee furono feudalizzate, che
ad aumentare i loro spazi di autonomia, creando non tutte lo furono negli stessi tempi e nelle stesse
talvolta potentati locali che sfuggivano al controllo forme. Le varianti regionali sono infatti molto
centrale. Anche se i signori locali agivano spesso in significative.
modo dispotico, essi rappresentavano comunque

Le forme del potere politico


Nel quadro del feudalesimo, fin dallXI secolo, tra gli altri; mentre il declino del papato, segnato
convissero in Europa differenti centri di potere che dal trasferimento della sede pontificia da Roma
spesso entravano in conflitto. In primo luogo il ad Avignone (1309-76), determin non solo la
papato. Il papa si considerava investito dei suoi poteri subalternit pontificia al potere politico ma anche
direttamente da Dio e si poneva nei confronti della la perdita di prestigio e autorevolezza della Chiesa
Cristianit come suprema autorit, non solo spirituale presso il popolo di fedeli.
ma anche politica. Questa concezione universalistica Nel corso del XIII secolo, in concomitanza con il
(valida cio per tutti gli uomini) del potere pontificio tramonto delle pretese universalistiche di papato
fu alla base di strenue lotte con altri importanti e impero, in gran parte dellEuropa occidentale
centri di potere, soprattutto quello imperiale e quello prese avvio invece il processo di rafforzamento
monarchico. Fino al 300 la politica pontificia si delle monarchie. I sovrani di Francia, Inghilterra
fond sullaffermazione del primato del papa e sulla e dei regni della Penisola iberica riuscirono infatti
subordinazione al pontefice del potere dei sovrani. a superare la concorrenza degli altri poteri locali
Dal canto suo, limperatore del Sacro romano Impero in primo luogo quella dei grandi signori feudali
(che sorgeva nel cuore dellEuropa occidentale), mediante unefficace opera di centralizzazione
rivendicava il diritto di esercitare un potere universale amministrativa.
affermando, a sua volta, che il carattere sacro fosse Dal basso nacquero, infine, tra lXI e il XII secolo,
gi prerogativa della sua autorit: al pontefice le istituzioni comunali, volte allautogoverno
spettava dunque solo di sancirlo e riconoscerlo. Allo cittadino. Il progressivo rafforzamento di queste
stesso modo i re rivendicavano un potere derivato istituzioni potenzi le capacit di resistenza delle
direttamente da Dio. citt allinvadenza dei poteri esterni (limperatore,
Tra il XIII e il XIV secolo sia lImpero che il papato i re, i grandi signori laici ed ecclesiastici), ma ci
furono costretti ad accantonare progressivamente avvenne solo nelle regioni dEuropa nelle quali il
il progetto universalistico: lImpero, indebolito movimento comunale fu pi forte e diffuso: Francia,
dalle spinte autonomistiche dei grandi feudatari, Germania, Inghilterra, Italia centro-settentrionale e
fin con il configurarsi sempre pi come uno Stato Fiandre.

Oltre leurocentrismo
Se ci concentriamo esclusivamente su una e i paesi musulmani dellAfrica e del Vicino
carta geografica dellEuropa medievale abbiamo Oriente. Questo tipo di prospettiva viene definita
limpressione che il mondo si esaurisse in essa solitamente eurocentrica, ovvero centrata
e nei territori vicini, quali lImpero bizantino sullEuropa. una definizione che comporta un

ANTEPRIMA
5
giudizio negativo, perch chi la adotta portato a esperienze simili, luna collegata allaltra. In primo
ritenere che lunico mondo che conti sia appunto luogo, le basi dei traffici commerciali situate lungo
quella parte del pianeta che pi direttamente lo le coste marittime crebbero dimportanza rispetto
riguarda: un atteggiamento miope cui si aggiunge a quelle dellentroterra. Inoltre, lintensificazione
un inaccettabile senso di superiorit, quasi che del commercio e lintegrazione linguistica e
la storia delle culture lontane e diverse fosse culturale determinarono la formazione di quattro
poco interessante perch marginale, arretrata, maggiori sfere culturali, ovvero di grandi regioni
sostanzialmente incomparabile con la storia accomunate da significativi fattori dintegrazione:
dellEuropa intesa come culla della civilt. lEuropa, lIslam, lIndia, la Cina. La rapida
Un analogo atteggiamento bene precisarlo si espansione dellImpero mongolo, dalla Cina alla
registra presso altre culture. Si pu per esempio Persia e allEuropa orientale pose, infine, sotto un
parlare, negli stessi termini, di sinocentrismo, per unico dominio gran parte dei territori rientranti
ricordare la tendenza dei cinesi a considerarsi il nelle quattro maggiori sfere culturali cui si
centro del mondo e a interpretare la storia degli accennato.
altri su criteri di giudizio dipendenti dai valori tipici LEuropa, lAfrica, lAsia erano dunque in crescente
della propria cultura. contatto, anche se si trattava molto spesso di
E cos, mentre indispensabile approfondire lo contatti gestiti da intermediari. Le principali vie
studio dellItalia e dellEuropa perch riguarda di comunicazione, sia terrestri sia marittime,
pi direttamente la nostra storia, questo studio erano infatti nelle mani di vari operatori che
deve essere accompagnato a una visione la pi controllavano la circolazione dei beni nelle aree
ampia possibile della storia del mondo, che ci regionali cui appartenevano. Ma il processo era
consenta di superare le distorsioni provocate comunque chiaro: mondi prima chiusi e separati
dalleurocentrismo. erano sempre pi aperti e permeabili.
Lo studio delle principali trasformazioni verificatesi Esistevano per nel pianeta immensi territori dei
in questo periodo in altre aree del pianeta mette quali non si sospettava nemmeno lesistenza, a
in luce la vivacit dei rapporti intercontinentali. cominciare dal continente australiano e da quello
Al pari dellEuropa continentale e mediterranea americano. Le tecniche della navigazione e la stessa
parteciparono a questo processo lAfrica sahariana mentalit degli esseri umani non erano ancora
e subsahariana, il Vicino Oriente, lIndia, la Cina, il pronte ad attraversare i vastissimi e pericolosi spazi
Sud-est asiatico e persino il lontanissimo Giappone. dellOceano Atlantico e dellOceano Pacifico. Quei
Nel periodo di cui ci stiamo occupando molte aree mondi sarebbero rimasti mondi a parte ancora
del pianeta furono dunque caratterizzate da alcune per un paio di secoli circa.

Il libro
Marc Bloch
I re taumaturghi
Il laboratorio dello storico
Le fonti della storia medievale
NLINE

MODULO 1
6

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


NORVEGIA
REGNO
DI SVEZIA

1
MARE Sigtuna
REGNO DEL
DI SCOZIA NORD

CAPITOLO
A
ND
Aarhus
REGNO DI

LA
LA MAPPA DEI POTERI

IR
DANIMARCA Roskilde
GALLES REGNO
NELLEUROPA DINGHILTERRA
Amburgo
Kiev

OCEANO
ATLANTICO
DELLXI SECOLO
Londra

Magdeburgo REGNO
PRINCIPATO DI KIEV
DUCATO DI Colonia DI
NORMANDIA
Parigi Magonza Praga POLONIA
Spira BOEMIA
Orlans REGNO DI
GERMANIA
Vienna
REGNO
REGNO
Salisburgo
DI Graz
REGNO Len 1 Il quadro europeo e luniversalismo
FRANCIA Lione
R. DI
Pavia
DI
UNGHERIA
cattolico
CASTIGLIA

DI Tolosa BORGOGNA REGNO


A

LEN
R. DI

VA DI
RR

D I A
N Arles DITALIA Croati
R. GO CONTEA DI
NA R.

Serbi
MAR NERO
RA BARCELLONA
un Il quadro politico dellEuropa PATRIMONIO
Estranei inToledo A intorno allanno Mille era molto
mondo cristiano pi complicato di quello attuale.
Barcellona Per
DI S. comprenderlo bene pro-
PIETRO IM
CALIFFATO DI CORDOVA P Costantinopoli
E
cedere analizzando lATLANTE_1, che Romaoffre una panoramica
Bari
genera- R
O
le del nostroCordova
continente, con alcune aperture sullAfrica settentrionale e sul Vicino
Napoli
B
IZ
A
Oriente. N
MAR MEDIT T
IN
ERRANEO Palermo
O
ATLANTE 1_CRISTIANI E MUSULMANI IN EUROPA INTORNO ALLANNO MILLE

Chiesa occidentale REGNO DI


NORVEGIA
Sacro romano Impero REGNO
DI SVEZIA
Chiesa orientale
MARE Sigtuna
mondo musulmano REGNO DEL
DI SCOZIA NORD
A
ND

Aarhus
REGNO DI
LA
IR

DANIMARCA Roskilde
GALLES REGNO
DINGHILTERRA
Kiev
Amburgo
Londra
OCEANO
Magdeburgo PRINCIPATO DI KIEV
ATLANTICO REGNO
DUCATO DI Colonia DI
NORMANDIA
Parigi Magonza Praga POLONIA
Spira BOEMIA
Orlans REGNO DI
GERMANIA
Vienna
REGNO
Salisburgo REGNO
DI Graz DI
FRANCIA Lione
REGNO Len Pavia UNGHERIA
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CASTIGLIA

DI Tolosa BORGOGNA REGNO


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N
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ERRANEO Palermo
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Chiesa occidentale
Sacro romano Impero CAPITOLO 1
7

LA MAPPA DEI POTERI NELLEUROPA DELLXI SECOLO


Chiesa orientale
mondo musulmano
Vediamo che lEuropa in parte ancora occupata dagli arabi. La Penisola iberica,
infatti, dominata per due terzi dal califfato di Cordova, una delle grandi compagini
Califfato
Nel mondo islamico il calif- in cui diviso il mondo islamico. La Sicilia invece sotto il controllo dei saraceni,
fato corrisponde al territo- i musulmani che agli inizi del 900 hanno cacciato dallisola le ultime guarnigioni
rio governato da un califfo,
dallarabo khalifa, letteral- bizantine. Nella Penisola iberica e in Sicilia gli arabi hanno introdotto una civilt
mente successore. I poteri per tanti aspetti pi evoluta di quella dei paesi cristiani, sotto il profilo materiale e
del califfo sono quelli di
un monarca assoluto, ma culturale. Lenergia delle loro conquiste, che nei secoli precedenti li ha portati ad-
nel campo legislativo, che
strettamente connesso dirittura a tentare dinvadere lEuropa centrale, si ormai esaurita. Ma pur avendo
allinterpretazione del Co- rapporti economici e culturali con gli arabi, i cristiani avvertono la loro presenza
rano, essi sono fortemente
limitati dalle autorit reli- come estranea e potenzialmente minacciosa. I cristiani avrebbero fatto di tutto per
giose. cancellarla dallEuropa, e ci sarebbero gradualmente riusciti.
Scisma
Dal greco schsma, spacca-
I regni europei, anche se competono reciprocamente e si scontrano spesso in vere e
tura, separazione. Nel lin- proprie guerre, sentono di appartenere a ununica comunit, cementata dalladesio-
guaggio ecclesiastico il ter-
mine indica la separazione ne alla fede cristiana, la Cristianit. E questo vale anche per lImpero rifondato da
dal corpo della Chiesa cat- Ottone I, nel cuore dellEuropa occidentale [ 1.3].
tolica, dalla sua disciplina,
dalla sua gerarchia e talvol- Ma per Cristianit sintende il cattolicesimo, ovvero quella parte dei fedeli che rico-
ta anche dalla sua dottrina. nosce lautorit della Chiesa di Roma e del suo papa. Esiste per uno Stato cristiano
Abbaside ancora vasto e potente, lImpero bizantino, che non riconosce lautorit del ponte-
Gli Abbasidi erano una di-
nastia di califfi che tenne fice romano e alcuni dogmi della religione cattolica: risale, in particolare, al 1054 lo
il potere in una vastissima scisma tra la Chiesa ortodossa orientale e la Chiesa cattolica romana, con la defini-
area del mondo musulma-
no dal 750 al 1258 e che tiva rottura tra Bisanzio e Roma [ 3.6].
prendeva nome da Abu al
Abbas, zio del profeta Ma- LImpero bizantino ha la sua capitale nella splendida citt di Costantinopoli e si
ometto. estende dalla Dalmazia allArmenia, controllando ancora, nella nostra penisola, la
Puglia e la Calabria. Le sue energie militari sono concentrate soprattutto nella peni-
sola balcanica, per contenere la minaccia delle popolazioni slave, e in Oriente, dove
i musulmani, organizzati nel califfato abbaside (con capitale Baghdad, nellattuale
Iraq), rappresentano un vicino pericoloso. Di conseguenza, i bizantini non costitui-
scono una minaccia per la Cristianit occidentale, ma sono anchessi percepiti come
| una presenza estranea, della quale sarebbe meglio fare a meno. Bisogna tener pre-
Particolare della sente che per un cattolico, un cristiano che non si sottometta allautorit del pontefi-
decorazione esterna
dellabside della
Cattedrale di Palermo

Il Mihrab della Grande


Moschea di Cordova in
Spagna
X sec. ca.
Durante il dominio arabo
la Spagna e la Sicilia
conobbero un periodo di
grande splendore economico
e artistico. Linflusso arabo-
islamico si protrasse nel
tempo indipendentemente
dalle vicende della storia
politica e militare. In queste
due immagini vediamo un
particolare della cattedrale
di Palermo, eretta in et
normanna ma di evidente
gusto architettonico arabo,
e il mihrab (una nicchia
orientata verso la Mecca, che
indica al fedele la direzione
verso cui rivolgere le proprie
preghiere) della moschea di
Cordova, la pi grande dopo la
Kaaba della Mecca.

MODULO 1
8

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


ce romano e ai princpi religiosi del cattolicesimo pu essere addirittura considerato Parola chiave
peggiore degli infedeli seguaci dellIslam, un eretico da estirpare. Potere
Un piccolo Stato, Parte dellItalia si trova sotto il dominio del cosiddetto Patri-
un potere enorme monio di San Pietro. Sono i territori direttamente sottoposti
alla Chiesa romana e possiamo quindi chiamarli anche Stato

NLINE
della Chiesa. A giudicare dalle loro dimensioni modeste, possono dare limpressione
di una piccola entit, relegata in una zona periferica, circondata da vicini temibili.
Ma sarebbe unimpressione falsa. Questo staterello, infatti, non governato da un
sovrano qualsiasi, ma dal pontefice di Roma, e ha unimportanza politica enorme,
perch rappresenta un potere universale. La Chiesa cattolica reca anzi luniversali-
smo nel suo stesso nome, perch cattolico un termine greco che significa appun-
to universale, valido per tutti gli uomini.
La potenza dello Stato della Chiesa non si misura sul numero dei soldati e sulleffi-
cienza bellica, ma sulla forza di armi pi temibili, quelle della fede. Il papa detiene
infatti un potere teocratico (dal greco thes, dio, e krtos, potere), che viene rite-
nuto di origine divina e che nel suo rapporto con Dio al contrario dellimperatore
e dei sovrani non ha bisogno di alcuna mediazione.
Nella sua qualit di punto dincontro tra il Cielo e la Terra, il papa pretende infatti di
essere lanello di distribuzione del potere dallalto al basso, cio da Dio verso tutte le
altre istituzioni terrene. Secondo la dottrina papale, qualsiasi potere esistente nella
Cristianit , infatti, un potere derivato dal papa, una sua concessione, che come tut-
te le concessioni pu essere anche revocata. Il pontefice pretende quindi di avere la
facolt di nominare e deporre imperatori, re, vescovi. Questo potere non ha sempre
unefficacia concreta, ma rappresenta uno strumento pericoloso, perch un sovrano
colpito dalla scomunica papale, anche se resta sul trono, comunque un sovrano
indebolito rispetto ai propri sudditi e quindi esposto al rischio di essere detronizzato
dai rivali che aspirano a prendere il suo posto.
Secondo la concezione papale, i sovrani, in quanto cristiani e membri della Chiesa,
devono sottostare al potere del papa. Il loro compito sulla Terra quello di sradicare
il male, a cominciare dalle eresie: se non ci fosse il male non ci sarebbe nemmeno
bisogno della spada del sovrano. Stabilire che cosa sia il male per compito del
pontefice, lunico che abbia una qualifica spirituale e dottrinale adatta al compito.
I vari sovrani europei sono quindi considerati come organi ausiliari, incaricati di
assistere il pontefice nel suo supremo governo.
Lo strumento fondamentale attraverso il quale la Chiesa fissa i criteri di base della
Scomunica
sua presenza nella societ il diritto canonico [ 1.10 STORIASOCIETCITTADINANZA]. Dal latino tardo excomu-
Pur non disponendo di forze militari al di fuori dei confini dello Stato della Chiesa, nicare, escludere dalla
comunione. latto con
il pontefice, grazie alla sua autorit, pu infine ricorrere al braccio armato dei il quale un individuo bat-
sovrani per far rispettare nei loro territori la vera fede e le gerarchie ecclesiastiche. tezzato viene allontanato
dalla comunit dei fedeli e
La rete dei poteri Ma il papa ha anche altri strumenti per esercitare un dominio non pu pi ricevere i sa-
episcopali territoriale al di fuori dello Stato della Chiesa: essi si esercitano cramenti. Ed la pi grave
delle censure ecclesiastiche.
attraverso la rete dei poteri episcopali. Collocato stabilmente Chierico
nella sua citt, il vescovo (dal greco epskopos, propriamente ispettore, sorveglian- Il latino clericus deriva dal
greco klros, sorte, ma
te), governa il territorio circostante, che costituisce la sua diocesi (dal greco diike- anche eredit. La con-
nessione tra le due parole
sis, letteralmente amministrazione): qui egli il supremo responsabile del gregge di si spiega con il fatto che,
fedeli che Dio gli ha affidato e dei chierici che compongono lorganizzazione ecclesia- secondo il diritto ebraico,
le varie quote di uneredit
stica. Da un punto di vista sociale la posizione di questi signori ecclesiastici identica venivano assegnate tirando
a quella dei signori laici [ 1.7]. Vescovi e abati hanno titoli signorili e, come tutti gli a sorte. Il clero dunque
leredit di Dio, la parte
altri signori, amministrano terre, esercitano la giustizia, riscuotono le imposte regie, eletta della Cristianit.

CAPITOLO 1
9

LA MAPPA DEI POTERI NELLEUROPA DELLXI SECOLO


chiamano alle armi, fanno lavorare i contadini. Alle funzioni ecclesiastiche infatti
strettamente legato il godimento di un patrimonio pi o meno grande, di propriet
della Chiesa e inalienabile, le cui rendite sono destinate al mantenimento dellasse-
gnatario e dellente (una Chiesa locale, un monastero, ecc.). Spesso le risorse econo-
miche degli enti ecclesiastici locali sono molto ingenti: durante i secoli difficili dellal-
to Medioevo, in una societ dominata dalla penuria, i loro
patrimoni, infatti, erano stati gli unici ad accrescersi con rego-

GUIDAALLOSTUDIO
Quali zone dellEuropa erano dominate larit. Questi patrimoni non vengono dissipati, come quelli del
dagli arabi intorno allanno Mille? Che
cosa fu lo scisma del 1054? Quale era re e dei signori, nelle imprese belliche e nelle spese di prestigio
la concezione papale del potere? e non si frammentano al momento delleredit; al contrario
Quali erano i poteri del vescovo? sono continuamente ingranditi dai lasciti e dalle donazioni dei
fedeli convinti di garantirsi una ricompensa nellaldil.

2 Lo Stato pontificio
Lorganizzazione In quanto sovrano con pretese universali, il papa dirige una
pontificia struttura complessa, che ha il suo centro nella Curia romana;
e le sue risorse
con questa espressione si indica la corte del papa e, pi preci-
samente, linsieme degli uffici della sua amministrazione centrale. Il pi importante
organo di governo il Collegio dei cardinali (dal latino cardo, cardine, perno),
composto da membri designati dal papa e scelti prevalentemente tra laristocrazia
locale. A questo collegio spetta lelezione del pontefice, dal 1059, e la trattazione
delle principali questioni del governo ecclesiastico. Altri uffici di rilievo della Curia
sono la Camera apostolica, che si occupa dellamministrazione finanziaria, e la Can-
celleria, dove si redigono e si custodiscono tutti gli atti papali. In unepoca in cui le
monarchie non hanno ancora labitudine di raccogliere sistematicamente tutti gli
atti amministrativi n hanno funzionari specializzati a tal fine, il papato si caratte-
rizza anche per la scrupolosa attenzione riservata alla conservazione e alluso dei
materiali di archivio. Per lo storico di oggi questo significa avere la possibilit di
conoscere il funzionamento del papato meglio di qualsiasi altro Stato europeo.
Il papato, in quanto istituzione centrale, deve affrontare molti problemi di carattere
finanziario: le spese per il mantenimento dellesercito, del personale, degli uffici,
Archivio dei suoi rappresentanti in paesi stranieri, le frequenti elargizioni che per tradizio-
Dal latino tardo archivum, ne il pontefice fa al popolo di Roma. Tutto questo richiede risorse ingenti, che il
a sua volta derivato dal
greco archion, palazzo papato come del resto tutte le grandi istituzioni politiche del Medioevo ha dif-
del governo e quindi ar-
chivio. Il termine indica ficolt a procurarsi. Tuttavia, fra lXI e il XII secolo il pontefice pu ormai contare
la raccolta di documenti su una serie di proventi pi o meno regolari: i principali sono i contributi versati
pubblici o privati e anche il
luogo nel quale si custodi- annualmente dagli Stati cattolici (il cosiddetto obolo di san Pietro), i versamenti
sce la raccolta, con i relati- degli enti ecclesiastici locali, i donativi dei vescovi durante le loro periodiche visite
vi uffici.
Simona a Roma.
Dal nome di Simon Mago, Grazie alla presenza del papa, Roma era ormai diventata il centro indiscusso del
che secondo gli Atti degli
apostoli tent di comprare cristianesimo. Soltanto altre due citt avrebbero potuto aspirare, per ragioni stori-
dagli apostoli Pietro e Gio- che, a questo primato: Gerusalemme e Costantinopoli. Ma Gerusalemme era troppo
vanni il potere miracoloso
di comunicare ai fedeli i decentrata e si trovava in mano ai musulmani; quanto a Costantinopoli, la capitale
doni dello Spirito Santo at- dellImpero bizantino era considerata la patria degli eretici. Se Gerusalemme aveva
traverso limposizione del-
le mani. Il termine indica i luoghi santi, dove si erano consumate la passione e la morte di Ges Cristo, Roma
lacquisto per mezzo di de-
naro di beni spirituali quali poteva vantare lenorme prestigio di conservare i resti dei due principi degli apostoli,
le funzioni sacerdotali. Pietro e Paolo, che richiamavano pellegrini da tutta la Cristianit. Roma era celebra-

MODULO 1
10

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


ta anche per le grandiose rovine del mondo antico: Finch il Colosseo star in piedi 1
ripeteva un detto popolare anche Roma star in piedi; quando il Colosseo cadr, W. Ullmann
I fondamenti del potere
anche Roma cadr; quando Roma cadr, anche il mondo cadr. Roma era ancora pontificio
caput mundi, la testa del mondo.
I mali della Chiesa La Chiesa era tuttavia indebolita da alcuni gravi problemi inter-
ni che rischiavano di compromettere la sua immagine. Il feno-
meno pi scandaloso era la cosiddetta simona, ovvero la vendita delle cariche eccle-
siastiche. Poich le cariche di vescovo, di abate o di semplice parroco comportavano
il godimento delle rendite provenienti dalle propriet (quasi sempre terre) tradizio-
nalmente connesse a quelle stesse cariche, si andava diffondendo la pratica di com-
prare i titoli ecclesiastici al puro fine di acquisire vantaggi economici. Lindividuo
che aveva sborsato una certa somma per acquistare una carica ecclesiastica cercava
poi di recuperarla e di farla fruttare facendo pagare ai fedeli la somministrazione dei
sacramenti, la celebrazione di funzioni religiose, le indulgenze per i defunti (ovvero
lassoluzione da tutti i peccati commessi in vita).
A tutto questo si aggiungeva il diffuso costume del concubinato ecclesiastico, ovvero
la stabile convivenza dei prelati con donne, in violazione alla norma inderogabile
del celibato, vigente ormai da diversi secoli; poteva anche accadere che i figli nati da Un monaco e la sua
queste unioni illegittime si appropriassero, per via di eredit illegali, di beni appar- amante alla gogna
tenenti alla Chiesa. Le funzioni ecclesiastiche venivano dunque accaparrate sempre 1340
[dalle Decretali di Smithfield,
pi spesso da individui che non avevano alcuna autentica vocazione religiosa e semi- ms. Roy 10 E IV, c.187; British
navano scandalo tra i fedeli. Library, Londra]
Nonostante lo scandalo che
Il modello Di fronte a questi mali, che incrinavano i rapporti tra la Chiesa provocavano, erano usuali
del movimento e i fedeli, i settori pi sensibili dellorganizzazione ecclesiastica fra il clero atteggiamenti
cluniacense poco consoni alla posizione
si fecero promotori di un movimento di riforma religiosa che di chi avrebbe dovuto dare
mirava a ricostituire lantica purezza della Chiesa. Uno dei primi e pi importanti il massimo esempio di
buon cristiano. Immagini
centri riformatori era stato il monastero di Cluny, fondato in Borgogna (nella Fran- miniate come questa non
cia centro-orientale) nel 910. I prestigiosi abati che si erano succeduti avevano ela- erano rare e dimostrano
la familiarit della societ
borato un nuovo modello di vita monastica, fondato sulla specializzazione liturgica: medievale con i peccati
i monaci trascuravano sempre di pi il lavoro manuale e si dedicavano quasi esclusi- compiuti apertamente da
monaci e preti. La pena della
vamente alla preghiera, oltre che allo studio e allattivit letteraria. gogna, cui sono sottoposti il
Particolare cura era rivolta anche allorganizzazione, che assunse una fisionomia monaco e la sua amante in
questa miniatura, consisteva
centralistica: numerosi monasteri furono posti sotto la guida di un solo abate, quel- nellessere esposti in pubblico
lo di Cluny, che guidava le comunit locali. Il modello di Cluny conobbe in questo con alcune parti del corpo
collo, piedi o mani bloccate
periodo una straordinaria fortuna e viene adottato da centinaia di altri monasteri in da ceppi di legno.

CAPITOLO 1
11

LA MAPPA DEI POTERI NELLEUROPA DELLXI SECOLO


Morimond
Sauvigny Citeaux

tutta Europa, accumulando in breve


Cluny un patrimonio di tali dimensioni da diventare
Chartreuse
una delle principali potenze economiche dellOccidente.
Liniziativa di Cluny fu dunque alla base di un movimento
Novalesa Nonantola di vaste proporzioni
Bobbio
[ ATLANTE_2] nel quale sinserirono, con motivazioni originali, altri ordini religiosi.
Camaldoli
Proprio in questo periodo conosce una grande ripresa il monachesimo. Esemplare
a tale proposito la fondazione del monastero di CamaldoliFarfa
(1012), sullAppennino
tosco-emiliano, in cui si praticavano lisolamento e lascesi individuale.
Subiaco A questo mo-
dello si ispir anche lordine dei certosini, fondato a Grenoble (Francia), che prende
Montecassino
il nome dalla Grande chartreuse, il massiccio della Certosa in cui sorse, nel 1084, la
prima comunit. I certosini, pur vivendo in grandi abbazie (dette anchesse certose),

M A R M E D I TE RRA N E O
ATLANTE 2_IL MOVIMENTO DI RIFORMA (X-XI SECOLO)

monasteri case madri


cistercensi
cluniacensi
benedettini
certosini
camaldolesi

O C EAN O
Parigi
AT LAN TICO
Fleury Clairvaux
La Charit
Morimond
Sauvigny Citeaux

Cluny
Chartreuse

Novalesa Nonantola
Bobbio
Camaldoli

Farfa
Subiaco

Montecassino

M A R M E D I TE RRA N E O

monasteri case madri Due monaci cistercensi taglialegna


cistercensi XII sec.
cluniacensi [capolettera Q, da un manoscritto prodotto nella Abbazia di Cteaux; Biblioteca
benedettini Civica, Lione]
certosini Il pensiero dellordine cistercense si attest su posizioni opposte a quelle dei
camaldolesi cluniacensi. Guidati dallintento di recuperare lo spirito originario della Regola
benedettina, i cistercensi propugnarono un ritorno allantica regola di povert
ed essenzialit, ma anche la valorizzazione del lavoro manuale.

MODULO 1
12

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


trascorrono gran parte della giornata in preghiera, isolati nella loro cella. A ideali di-
versi sispira invece lordine dei cistercensi, nato anchesso in Francia, a Citeaux, nel
Regola
1098. I cistercensi recuperarono lo spirito originario della Regola di san Benedetto, Regolamento tipico degli
seguita nei monasteri benedettini, che esalta il valore del lavoro manuale dei monaci ordini religiosi cristiani la
cui origine risale alle prime
(Ora et labora, lavora e prega). I cistercensi erano in polemica con i cluniacensi, manifestazioni monastiche,
dei quali condannavano il potere e le grandi ricchezze. I cistercensi sinsediarono ascetiche ed eremitiche, del
IV secolo. Nel Medioevo tale
spesso in zone incolte e paludose che essi stessi bonificavano e mettevano a coltura, regola doveva essere sotto-
posta al vaglio dellautorit
procurandosi in tal modo il necessario per il proprio sostentamento. papale, che approvandola
La spinta moralizzatrice esercitata dai nuovi ordini monastici incoraggi la nascita dava il suo beneplacito al-
lesistenza di un nuovo or-
di movimenti religiosi esterni alla Chiesa. Tipici del mondo urbano, questi movimen- dine.
ti si battevano vigorosamente, fino a scatenare vere e proprie
sommosse contro i vescovi-conti simoniaci e gli ecclesiastici Che cosa era il Collegio dei cardinali?

GUIDAALLOSTUDIO
corrotti. Un caso significativo fu quello della patara (nome con Come erano reperiti, dal papato, i soldi
il quale sembra fossero designati gli straccioni, vale a dire i necessari ad amministrare lo Stato della
Chiesa? Che cosa era la simona?
ceti pi umili della popolazione), diffusasi a Milano e in altri Che cosa era il movimento
centri dellItalia settentrionale nella seconda met dellXI se- cluniacense? Quali conseguenze ebbe
liniziativa di Cluny?
colo.

3 LImpero
LImpero rifondato Se torniamo allATLANTE_1, notiamo
da Ottone I che dal Mare del Nord al centro ATLANTE 3_LIMPERO DEGLI OTTONI DUCATO
DI
dellItalia si estende, in Europa, SASSONIA
MAR
unimponente entit politica, lImpero. Il nucleo centra- LOTARINGIA DEL N
le di questa compagine la Germania con le vicine re- DUCATO
DI
DUCATO
DI
gioni dove prevale la lingua tedesca: gran parte del Bel- SASSONIA FRANCONIA
MARCA BOEM
gio odierno, i Paesi Bassi e il Lussemburgo, la Francia a LOTARINGIA DEL NORD
est della Mosa e del Rodano, la Svizzera. Oltre a detenere DUCATO DUCATO
DI DI
la Corona imperiale, limperatore re di Germania, di FRANCONIA MORAVIA SVEVIA
DUCAT
DI
Borgogna e dItalia [ ATLANTE_3]. Ma queste dimensio- BOEMIA BAVIER
REGNO
DI MARCA
ni, che non hanno eguali in tutto lOccidente europeo, DUCATO BORGOGNA DAUSTRIAREGNO
DI D
non devono trarre in inganno. La posizione politica

ONIO DI S. PIETR O
DUCATO DITALIA
SVEVIA DI
dellimperatore, infatti, costantemente fragile, perch REGNO BAVIERA
troppo forte il potere dei grandi signori germanici che DI
BORGOGNA MARCA
REGNO DI CARINZIA
cercano costantemente di guadagnare spazi di autono- DUCA
ONIO DI S. PIETR O

DITALIA
DI
mia e non di rado si mettono in aperto contrasto contro
PATRIM
SPOLE
il loro sovrano.
Nel Regno dItalia, che si estende sul Nord della peni- DUCATO
sola e su una parte delle regioni centrali, limperatore DI
PATRIM

SPOLETO
costretto a fronteggiare anche lirrequietezza delle citt, LIMPERO DEGLI OTTONI
i cui governi, organizzati nella forma del comune [
Impero germanico alla morte
1.9], rivendicano autonomia e libert. LImpero ambisce di Enrico (936)
inoltre a conquistare, per il momento senza successo, i ducati longobardi, tra Impero germanico alla morte
LIMPERO DEGLI OTTONI di Ottone I (973)
i quali spiccano quelli di Spoleto e di Benevento, che rappresentano quel che
Impero germanico alla morte territori appartenenti
resta del vecchio dominio longobardo nella penisola. di Enrico (936) allImpero germanico nel 1024
La Corona dItalia ritenuta un requisito indispensabile per assumere il titolo
Impero germanico alla morte Patrimonio di S. Pietro
dimperatore, che viene conferito con elezione dallassemblea didei principi
Ottone I (973) te- possedimenti in Italia
territori appartenenti dellImpero bizantino
deschi e quindi consacrato dal papa. allImpero germanico nel 1024
Patrimonio di S. Pietro
possedimenti in Italia
dellImpero bizantino CAPITOLO 1
13

LA MAPPA DEI POTERI NELLEUROPA DELLXI SECOLO


Il Privilegio Il trono imperiale detenuto dalla dinastia ottoniana, cos chia-
Ottoniano mata da Ottone I di Sassonia (936-973), che era stato incorona-
to dal papa a Roma nel 962. Subito dopo questo evidente rico-
noscimento dellautorit pontificia, limperatore aveva tuttavia promulgato il
cosiddetto Privilegio Ottoniano, con il quale da un lato si riconoscevano le propriet
e i diritti della Chiesa di Roma, ma dallaltro si ribadiva che il papa, una volta eletto,
dovesse prestare giuramento allimperatore. Questultimo, inoltre, si arrogava il di-
ritto di esprimere un parere preventivo sullelezione di questo o di quel pontefice. In
questo modo Ottone poneva le basi di un aspro conflitto tra impero e papato, che
avrebbe caratterizzato i decenni successivi.
Il Privilegio Ottoniano non si limitava a subordinare lautorit del papa a quella
dellimperatore. Stabiliva anche il divieto, per i papi, di consacrare imperatori so-
vrani che non fossero di origine germanica. Nasceva cos il Sacro romano Impero di
nazione germanica, destinato a sopravvivere fino al 1806, quando Napoleone Bona-
parte costrinse il suo ultimo esponente, Francesco II, a deporne la corona.
La scelta Per centralizzare il governo, Ottone attu una vasta redistribu-
dei vescovi-conti zione dei poteri periferici, fondata su una nuova concezione
in Germania
dellepiscopato e dei rapporti tra la Corona e la Chiesa tedesca.
Per imbrigliare le spinte centrifughe esercitate dai grandi feudatari, che ormai non
|
Hektor Muelich agivano pi come rappresentanti del potere regio ma esercitavano autonomamente la
Vittoria di Ottone I sugli propria sovranit, Ottone diede vita a una rete di potenti signorie feudali affidate non
Ungari il 10 agosto 955
1457
[dalla Cronaca di Meisterlin;
Staatsbibliothek, Berlino]
Ottone I fu uno dei grandi imperatori acquisendo territori verso il regno di si garant il sostegno di abati e
della storia, tanto da guadagnarsi Borgogna, il regno dItalia e le Marche vescovi da contrapporre al potere
Lincoronazione di Ottone I lappellativo il Grande fin dal settentrionali e orientali di Ungheria dei duchi e dei conti laici. Il primato
del Sacro Impero per mano XII secolo; un cronista poco pi e Boemia. Sul versante politico, poi, della sua autorit ben espresso
della Vergine tardo disse del suo regno che Ottone I si fece eleggere imperatore nella miniatura di destra: la sua
X sec. aveva inaugurato una nuova et dal papa, conferendo grande prestigio incoronazione avviene direttamente
[dal Sacramentarium Episcopi delloro. Questi giudizi hanno alla sua persona, ma subito, con per mano della Vergine, ossia del
Warmundi; Archivi capitolari, diverse spiegazioni. Anzitutto il Privilegio Ottoniano, subordin potere divino, senza lintermediazione
Ivrea] Ottone I ampli il regno germanico lautorit papale alla propria e della figura del papa.

MODULO 1
14

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


allaristocrazia laica ma a vescovi, i cosiddetti vescovi-conti. Era lui stesso a investire
questi ultimi sia dei poteri politici sia di quelli spirituali. Il sovrano consegu in tal
modo un duplice risultato. Da un lato, si assicur una schiera di signori ecclesiastici
fedeli e capaci, e selezion profondamente lepiscopato tedesco, escludendone perso-
nalit dellaristocrazia e della stessa famiglia reale, interessate alle cariche ecclesiasti-
che unicamente per accumulare potere e ricchezze. Dallaltro lato, garant alla mo-
narchia il controllo di molti benefici feudali, sia nel caso di possedimenti dati in
concessione sia nel caso di poteri esercitati per delega del sovrano: lobbligo del celi-
bato impediva infatti ai grandi feudatari ecclesiastici di trasmettere ereditariamente i
propri privilegi. Alla morte del vescovo-conte, il re poteva assegnare il beneficio a suo
piacimento, con evidenti vantaggi per il prestigio e lautorit della Corona.
La discesa in Italia Ottone scese ancora una volta in Italia nel 966, con lintento di
annettere i territori meridionali ancora in mano ai bizantini e ai
ducati longobardi. I duchi di Benevento e di Capua si proclamarono immediatamen-
te suoi vassalli. Limperatore di Bisanzio, dal canto suo, non tard a riconoscergli il
titolo di imperatore e promosse un matrimonio diplomatico tra sua figlia Teofano e
lerede al trono germanico (il futuro Ottone II). Ottone I mor nel 973, lasciando
limpressione che lImpero avesse ripreso, in Europa, il ruolo egemonico che aveva
avuto con Carlo Magno, il grande e indimenticato fondatore dellImpero carolingio.
I tempi, tuttavia, erano cambiati, e per i suoi diretti discendenti non fu possibile
proseguire questa brillante politica.
I successori Il successore Ottone II (973-983) riprese subito il progetto pa-
di Ottone I terno di conquista dellItalia meridionale, ma nel 982 il suo
esercito sub una gravissima sconfitta in Calabria da parte dei
musulmani. Pochi mesi dopo limperatore moriva lasciando come erede un figlio di
appena tre anni, Ottone III. Assunsero la reggenza la madre Teofano e poi la nonna
Adelaide. Il nuovo imperatore Ottone III (983-1002) assunse il potere effettivo alle-
t di sedici anni. Educato da maestri di altissima cultura e spiritualit, Ottone III
concep il sogno di rifondare addirittura, su base cristiana, lantico impero universa-
le di Roma. Trasfer quindi la capitale dellImpero a Roma e fece eleggere papa il suo
maestro Gerberto dAurillac, che prese il nome di Silvestro II
(999-1003). Il progetto di Ottone III riusc tuttavia sgradito alla Su quali territori si estendeva lImpero rifondato
nobilt germanica, che temeva di vedersi esautorata ed emargi- da Ottone I nel X secolo? In che cosa
consisteva il Privilegio Ottoniano? Quali
GUIDAALLOSTUDIO

nata in conseguenza dello spostamento del centro dellImpero. iniziative intraprese Ottone I in Italia
Ma anche in Italia ebbe unaccoglienza molto fredda, tanto esso meridionale? Che esito ebbero? In
sembrava utopistico e velleitario. Un tumulto scoppiato a Roma che modo il nuovo sovrano riusc a
centralizzare il potere politico? Perch
costrinse limperatore e il pontefice a una fuga precipitosa. Ot- il progetto universalistico di Ottone III fu
tone III mor poco tempo dopo, nel 1002, allet di ventidue accolto negativamente sia in Germania sia in
anni e senza lasciare eredi. Italia?

4 La lotta per le investiture


La questione Nei decenni successivi lImpero dovette affrontare molte diffi-
del primato tra colt interne, dovute a lotte per il trono tra i signori germanici
Impero e Chiesa
e a vari focolai di ribellione, molto attivi in Italia settentrionale
e specialmente a Milano. La dinastia di Sassonia si estinse, e la sua eredit politica fu
raccolta soprattutto dalla dinastia di Franconia, fondata da Corrado II il Salico
(1024-39).

CAPITOLO 1
15

LA MAPPA DEI POTERI NELLEUROPA DELLXI SECOLO


La corruzione della Chiesa cattolica intanto non pareva avere freni e anzi sembr
raggiungere il culmine quando, nel 1045, papa Benedetto IX vendette addirittura il
seggio pontificio al suo successore Gregorio VI. Di fronte a questo inaudito scanda-
lo, limperatore Enrico III di Franconia (1039-56), prese liniziativa di scendere in
Italia e dimporre come papa Clemente II (1046), un vescovo tedesco che sosteneva
la causa dei riformatori [ 1.3].
Enrico III restaur cos il prestigio della massima autorit religiosa della Cristianit:
secondo una linea di condotta perfettamente coerente con la tradizione ottoniana,
egli comp il suo dovere di campione della fede, facendo valere il peso del proprio po-
tere. Ma la sua iniziativa si rivel unarma a doppio taglio: il nuovo papa, e ancor pi
il suo successore Leone IX (1049-54), simpegnarono a fondo nellopera di riforma e,
risollevato il prestigio del papato, riportarono in auge il tema della supremazia del
pontefice su tutti gli esponenti del potere temporale.
Si poneva, dunque, la questione del primato. A Bisanzio essa era stata risolta in
modo molto netto: limperatore concentrava nelle proprie mani il potere politico e
quello spirituale, tenendo subordinato il patriarca, capo della Chiesa ortodossa [
1.1]. In Occidente, la situazione era invece assai confusa, e i rapporti tra limperatore
e il papa, indefiniti e ambigui, erano aperti alla competizione.
La tensione tra Impero e papato sfoci presto, di conseguenza, in una crisi di vaste
proporzioni: nel 1059, in occasione del concilio lateranense, il pontefice Niccol II
(1059-61) decret che la Chiesa non avrebbe pi tollerato alcuna ingerenza impe-
riale o di altri laici (primi fra tutti gli aristocratici romani) nellelezione del papa.
Fino ad allora, il papa era stato eletto per acclamazione dal popolo e dal basso clero
della citt di Roma, che erano facilmente manovrabili (al basso clero appartenevano
infatti i chierici non impegnati in ruoli gerarchici). Con il decreto di Niccol II,
lelezione veniva affidata invece ai cardinali (che allora erano i vescovi di Roma e del
territorio circostante; 1.2). Niccol II stabil anche che da quel momento in poi
nessun ecclesiastico potesse essere nominato da un laico: limperatore, i sovrani,
i grandi feudatari venivano in tal modo privati del potere di attribuire i benefici
ecclesiastici. Il Privilegio Ottoniano risultava di conseguenza annullato. Da que-
sto momento si apr il grande conflitto tra Impero e papato noto come lotta per le
Potere temporale investiture.
Secondo il linguaggio ec-
clesiastico un potere che I Dictatus papae I protagonisti di questa lotta furono il papa Gregorio VII (1073-
appartiene al tempo, in 85) e limperatore germanico Enrico IV di Franconia (1056-
contrapposizione a ci che
eterno. Il potere tempo- 1106). Il papa promulg nel 1075 un documento che proclamava la sua volont di
rale il potere politico che
il papa esercitava, o preten- opporsi fermamente alle pretese imperiali, i cosiddetti Dictatus papae. Era una presa
deva di esercitare, in ambi- di posizione senza precedenti: il papa affermava il proprio diritto di deporre limpe-
to territoriale.
Concilio ratore, dispensando i sudditi dallobbligo di ubbidienza, e proclamava lindiscutibile
Dal latino concilium, as- supremazia della massima autorit spirituale sulla massima autorit temporale.
semblea. Al concilio pren-
dono parte essenzialmente Limperatore reag con grande fermezza: convoc nel 1076 a Worms un concilio
i vescovi per deliberare in di vescovi tedeschi, che dichiar decaduto il papa. Egli proclam quindi una vio-
merito a questioni di dot-
trina religiosa e disciplina lenta condanna della stessa figura morale del pontefice. Di fronte alla potenza del
ecclesiastica. Le assemblee Sacro romano Impero, Gregorio sembrava apparentemente inerme. Ma in questa
conciliari possono essere
convocate a livello provin- lotta sarebbero state le armi spirituali a prevalere, come fu subito chiaro quando il
ciale, interprovinciale (con-
cili plenari, che si svolgono papa scomunic limperatore. Bisogna ricordare che la scomunica non aveva soltan-
sotto la presidenza di un le- to conseguenze religiose (lestromissione del sovrano dalla comunit dei fedeli) ma
gato papale), o direttamente
dal pontefice. In questulti- anche politiche: essa, infatti, svincolava i sudditi cristiani dallobbedienza al sovrano.
mo caso i concili sono detti Immediatamente si registrarono segni di ribellione tra i feudatari e tra gli oppositori
ecumenici e si svolgono
sotto la presidenza del papa. dellimperatore, rafforzati ora dallapprovazione del papa.

MODULO 1
16

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


Limperatore Per evitare lo sgretolamento della propria autorit, Enrico IV fu
a Canossa costretto a implorare il perdono del papa, per mezzo della con-
tessa Matilde di Canossa e di Ugo di Cluny, labate che control-
lava le abbazie dipendenti dal prestigioso monastero borgognone. La penitenza fu
dura e umiliante: limperatore attese per tre giorni, in mezzo alla neve, prima che si
aprissero le porte del castello di Canossa (nellattuale Emilia-Romagna), dove venne
infine ricevuto da Gregorio VII, che ritir la scomunica.
La partita, per, non era ancora chiusa. Limperatore non si era piegato per sincera
convinzione, ma per ragioni di opportunit: una volta eliminati i propri oppositori
in Germania, egli riprese infatti a nominare i vescovi, in aperto spregio dei decreti
papali. Scese quindi nuovamente in Italia, depose il pontefice e nomin al suo posto
Clemente III, dal quale si fece consacrare imperatore. Assediato in Castel SantAn-
gelo, a Roma, Gregorio VII chiam in aiuto il re dei normanni Roberto il Guiscardo
[ 1.5]. Questultimo riusc a occupare la citt e a liberare il papa, ma i suoi soldati si
abbandonarono a saccheggi e a violenze gravissime. Il popolo di Roma, inasprito, si
ribell contro Gregorio VII, che fu costretto a riparare a Salerno, dove mor nel 1085.
Laccordo Enrico IV mor a sua volta nel 1106, dopo che una congiura lo
costrinse ad abdicare. Il figlio e successore Enrico V (1106-25)
riusc a trovare con il pontefice Callisto II (1119-24) unintesa che fu formalizzata
nel concordato di Worms dellanno 1122: secondo questo accordo, i vescovi doveva-

Enrico IV si umilia a
Canossa
1116 ca.
[dal manoscritto della Vita
Mathildis di Donizone;
Biblioteca Vaticana, Roma]
In ginocchio di fronte a
Matilde di Canossa e a Ugo,
abate del monastero di Cluny,
limperatore Enrico IV invoca il
loro intervento presso il papa
Gregorio VII, affinch gli sia
revocata la scomunica.

CAPITOLO 1
17

LA MAPPA DEI POTERI NELLEUROPA DELLXI SECOLO


no essere investiti dal papa, mentre limperatore aveva il diritto di concedere loro o
meno anche i poteri politici. Fu anche deciso che in Germania linvestitura laica
doveva precedere quella religiosa, mentre in Italia quella religiosa doveva precedere
quella laica.
Questo compromesso ebbe notevoli conseguenze sulla futura storia politica dei due
paesi: esso segn infatti, in Italia, laumento dellautorit pontificia a discapito di
quella imperiale, mentre in Germania produsse leffetto opposto.
Il concordato di Worms era pi una tregua momentanea che un accordo stabile. Ave-
va risolto il problema delle investiture, ma era rimasto aperto il problema cruciale,
quello del primato nel mondo cristiano. E infatti lo scontro tra Impero e papato sa-
rebbe ripreso rapidamente, dominando ancora per molto tempo
Che cosa determin lintervento dellimperatore lo scenario della grande politica europea. Non si tratt soltanto
Enrico III a Roma? In che modo Clemente dello scontro tra le massime potenze della Cristianit, ma del
II e Leone IX risollevarono il prestigio del punto di riferimento della lotta politica a tutti i livelli: ovunque
GUIDAALLOSTUDIO
papato? In quali termini si poneva la
questione del primato nel conflitto di i ghibellini (chiamati cos perch seguaci della casa sveva degli
potere tra Impero e papato? Chi furono i Hohenstaufen, signori del castello di Weibling, in Sassonia),
protagonisti della lotta per le investiture? difensori dellonore dellImpero, si contrapposero ai guelfi
Che cosa stabilivano i Dictatus papae
promulgati nel 1075? Che cosa sanciva il (chiamati cos da Welf, il capostipite dei duchi di Baviera), fau-
concordato di Worms? Quali conseguenze ebbe? tori della libert della Chiesa romana.

5 I regni
Potere e religione Intorno allanno Mille, accanto alle due potenze caratterizzate
da aspirazioni universali, la Chiesa e lImpero, in Europa coesi-
ste una moltitudine di regni di varie dimensioni. Prima di esaminarla opportuno
considerare la natura del potere monarchico e il rapporto tra questo potere e quello
del pontefice.
I re, come limperatore, non riconoscono il potere temporale del papato, negano cio
che il papa abbia unautorit politica superiore. Gli riconoscono tuttavia una supre-
ma autorit religiosa. Considerati gli strettissimi rapporti allora esistenti tra politica
e religione, questa distinzione per ambigua e insidiosa. Il potere monarchico,
infatti, aveva il suo fondamento biblico nella celebre affermazione di San Paolo,
omnis potestas a Deo, ogni potere discende da Dio, che nessuno osava mettere in
discussione. Ma se il sovrano traeva da Dio il suo potere, e se egli apparteneva al tem-
po stesso alla Chiesa di Roma come tutti gli altri cattolici, come poteva a sua volta
non dipendere dal papa, intermediario riconosciuto tra Dio e gli uomini, capo della
Chiesa, unico interprete della legge divina?
Il problema stava tutto qui: chiunque si dichiarasse sottomesso alla legge divina,
si dichiarava automaticamente sottomesso allautorit papale. Lo testimoniava, tra
laltro, la stessa cerimonia dellincoronazione: quando il re era consacrato nelle sue
funzioni, veniva unto con lolio santo dalle mani del pontefice o dei suoi rappresen-
tanti. Questa era la prova che tra il re e Dio esistevano intermediari dei quali non si
poteva fare a meno, mentre tra il papa e Dio non cera alcun intermediario. La situa-
zione era dunque molto complicata e determinava una costante concorrenza tra il
papato, limpero e le monarchie, che avrebbe attraversato per intero let medievale.
C tuttavia un principio che unifica tutti i grandi poteri dellepoca: come il papa, an-
che limperatore e i re sono tali per diritto divino, per grazia di Dio. Anche il loro
dunque un potere teocratico, che non deriva dalla volont dei sudditi ma da quella

MODULO 1
18

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


del Signore. A questo principio si collega inoltre quello della non responsabilit del 2
sovrano: il popolo non pu giudicare il re, n detronizzarlo, per il semplice motivo J. Le Goff,
Un re monarca,
che non ha alcun potere su di lui. Il sovrano, ripetono i testi dellepoca, sta sopra il cristiano, nobile D
popolo e il popolo gli stato affidato da Dio.
NOR
Un quadro molto Esaminando ora lATLANTE_1 abbiamo unidea molto puntuale di CONTEA
frammentato quanto frammentato fosse il quadro dei regni europei al princi- DI
BRETAGNA
pio dellXI secolo: paesi come lItalia, la Spagna, la Francia, lIn-
ghilterra, che oggi sono nazioni politicamente unite, ci appaiono divise in entit di CO
D A
modeste dimensioni. Si tratta di assetti destinati ancora a mutare.
Agli inizi dellXI secolo la Penisola iberica, nelle regioni non occupate dai musulmani, OCEANO
ATLANTICO
punteggiata di piccole compagini cristiane a est e a nord, come il Regno di Len,
da cui si stacca verso la fine del secolo la Contea del Portogallo, successivamente
trasformatasi in regno; il Regno di Castiglia; il Regno di Navarra; il Regno dAragona
a ridosso dei Pirenei, che successivamente inglober la Contea di Barcellona.
In Francia il trono detenuto dalla dinastia capetingia, fondata da Ugo Capeto (987-
996). Il potere regio ridotto a ben poca cosa: Ugo esercita infatti il proprio diretto
controllo soltanto sulla regione di Parigi , essendo la Francia divisa in tante signo-

DU
rie territoriali [ 1.7], alcune delle quali molto potenti, come ad esempio la Contea
di Bretagna, il Ducato di Normandia, la Contea di Provenza e altre ancora [ ATLAN-
TE_4]. La debolezza politica dei sovrani capetingi, nel corso dellXI secolo, finisce tut-
tavia per volgersi paradossalmente
a loro favore: la loro autorit, non ATLANTE 4_IL REGNO DI FRANCIA ALLAVVENTO DEI CAPETINGI
costituendo una reale minaccia REGNO
per i signori territoriali, viene in- DINGHILTERRA
domni diretti
fatti accettata di buon grado, come Londra del re di Francia
simbolo dellunit morale e storica CONTEA signorie locali
del territorio. A partire da questo DI
FIANDRA
ruolo modesto, i re capetingi riu-

IMP
CONTEA
sciranno a costruire gradualmente DI VERMANDOIS

ERO
una dinastia solida, ad aumentare
DUCATO
il loro potere, intervenendo come DI

ROM
NORMANDIA Parigi
arbitri nelle dispute tra i feudata-
CO

CONTEA CONTEA DI

ANO
NT

ri, e a garantirsi lappoggio di un DI CHAMPAGNE


EA

BRETAGNA Orlans
gruppo di signori fedeli.
DI

Nel IX secolo lInghilterra era sta- GERM


BLO

CONTEA CONTEA
DI NEVERS
ta invasa dai normanni (uomini
IS

D ANGI
ANICO

Bourges
del Nord, come li chiamavano in OCEANO SIGNORIA
Europa) o vichinghi, come prefe- ATLANTICO CONTEA
DI BORBONE
DELLA MARCHE CONTEA
rivano chiamarsi essi stessi: popo- DI FOREZ
lazioni bellicose di ceppo germani-
A

CONTEA Lione
co, composte di svedesi, norvegesi
NN

DALVERNIA
IE

e danesi, che proprio in quel perio-


GU
DI

CONTEA DI
do avevano cominciato a sciamare CONTEA
TO

GEVAUDAN
dalla Scandinavia in tutte le dire- DI
CA

CONTEA PROVENZA
DU

zioni, per dare sfogo al sovrappo- DI


TOLOSA
polamento delle loro comunit.
Un gruppo di normanni aveva oc-
cupato lInghilterra centro-meri-
dionale e lIrlanda.

domni diretti CAPITOLO 1


19

del re di Francia LA MAPPA DEI POTERI NELLEUROPA DELLXI SECOLO

signorie locali
NellXI secolo lisola dominata da Canuto il Grande (1014-35), un potente sovrano
vichingo che per un breve periodo si trova a reggere contemporaneamente le corone
Anglosassoni
Con questo nome si desi- di Danimarca, Norvegia e Inghilterra. Nel 1042 riprende per il sopravvento la com-
gnano le trib germaniche ponente locale degli anglosassoni, che pone sul trono Edoardo il Confessore (1042-
degli angli, dei sassoni e
degli iuti, che dalle regioni 66). Normanno per parte di madre, Edoardo accoglie a corte cavalieri ed ecclesiastici
continentali dellElba e del francesi, collocandoli in posti di comando. Alla sua morte, essendo Edoardo privo di
Weser migrarono nella Bri-
tannia nel V e nel VI secolo. eredi, gli succede il cognato Aroldo II. La legittimit della successione per conte-
Oggi lespressione lingua
anglosassone usata per stata da Guglielmo, duca di Normandia, che in qualit di nipote di Edoardo reclama
indicare la lingua parlata la Corona inglese. Alla testa di un potente esercito composto da cavalieri altamente
principalmente nelle isole
britanniche, in America set- specializzati, Guglielmo attraversa la Manica, sconfigge Aroldo nella celebre batta-
tentrionale e in alcuni paesi glia di Hastings (1066) e cinge la Corona dInghilterra.
dellex impero britannico.
Guglielmo, detto il Conquistatore (1066-87), introduce nellisola la lingua e la cultu-
ra francese e rafforza il potere monarchico centralizzando lamministrazione. La sua
ascesa al trono un evento di grande portata perch da quel momento in poi la storia
dellInghilterra si sarebbe intrecciata con quella della Francia: il Conquistatore,
infatti, contemporaneamente re dInghilterra e, in qualit di duca di Normandia,
vassallo del re di Francia.
Le ultime Le invasioni saracene [ 1.1] e normanne, che avevano contribui-
invasioni e to a definire il quadro politico europeo dellXI secolo, erano state
le loro conseguenze
parte di un unico fenomeno, databile tra la fine del IX e il X seco-

Guglielmo il Conquistatore
uccide il re dInghilterra
Aroldo II nella battaglia di
Hastings
1280-1300
[British Library, Londra]

MODULO 1
20

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


lo, che gli storici chiamano le ultime grandi invasioni (con riferimento a quelle che
secoli prima avevano portato alla caduta dellImpero romano dOccidente). A questo
stesso fenomeno devono ricondursi anche le invasioni degli ungari, provenienti dalle
steppe degli Urali. Grazie alla forza della loro cavalleria gli ungari avevano aggredito il
cuore dellEuropa devastando, nella prima met del X secolo, le campagne e i villaggi
della Germania, della Gallia, della Pianura Padana, dellItalia centrale. Una grande vit-
toria riportata nel 955 dallimperatore Ottone I [ 1.2] a Lechfeld, in Baviera, li indus-
se tuttavia a ritirarsi e a insediarsi in Ungheria, la regione che da loro ha preso il nome.
Il primo re dUngheria, Stefano (1000-38), ricevette la corona dalle mani del papa nel
Natale dellanno 1001. Dopo la morte fu santificato.
Dopo la drammatica fase delle invasioni, lorizzonte europeo si allarga a oriente con
la creazione di nuovi regni cristiani. NellEuropa dellEst, oltre al Regno di Unghe-
ria, si costituiscono il Regno di Polonia e il Regno di Russia, il cui primo nucleo il
principato di Kiev, presto guidato da principati di stirpe slava. Il Regno di Russia sin
dallinizio si trova a gravitare nellorbita bizantina sia da un punto di vista religioso
furono i missionari bizantini a convertire i russi al cristianesimo sia dal punto di
vista commerciale.
Parallelamente, nel Nord dellEuropa, si consolidano i regni cristianizzati di Danimar-
ca, Norvegia e Svezia. Dei tre il pi potente si rivela quello dane-
se, che al tempo di Canuto il Grande (1014-35) assume tempo- Che cosa conseguiva dal fatto che il potere

GUIDAALLOSTUDIO
raneamente anche il controllo delle corone inglese e norvegese. monarchico avesse il suo fondamento
biblico nella celebre affermazione omnis
LEuropa prende cos quella fisionomia etnica e politica che, potestas a Deo? Chi deteneva il trono
nelle grandi linee, ha conservato fino ai giorni nostri. Non solo: francese? Chi dominava lInghilterra
la costituzione di regni cristiani relativamente stabili e ordinati nellXI secolo? Chi era Guglielmo il
Conquistatore?
lungo le frontiere orientali e settentrionali mette per sempre il
continente al riparo da nuove invasioni.

6 I normanni in Italia
Prime compagini A parte i tentativi degli imperatori Ottone I e Ottone II di
normanne estendere il controllo della Corona dItalia al Meridione della
penisola, questa vasta area visse, fino ai primi decenni dellXI
secolo, unesistenza appartata. La situazione era caratterizzata dalla debole pre-
senza bizantina, dal costante pericolo rappresentato dalle incursioni dei musulmani
di Sicilia, i saraceni, dalla perenne conflittualit tra i ducati longobardi della Cam-
pania.
Ai primi dellXI secolo, alcune formazioni di mercenari normanni si affacciarono nel
Sud in occasione di una rivolta antibizantina esplosa a Bari. Nel 1030 un capo nor-
manno, a compenso dei suoi servigi, ottenne in feudo dal duca di Salerno la contea
di Aversa [ ATLANTE_5]. Questa concessione attir altri gruppi normanni, tra i qua-
li si distinse quello degli Altavilla, nobili provenienti dalla Normandia. Guglielmo
Braccio di Ferro si impadron della contea di Melfi nel 1043; suo fratello Roberto il
Guiscardo (lAstuto) ampli i territori melfitani con uno spirito diniziativa tale da
preoccupare il pontefice Leone IX (1049-54). Questo papa, che fu tra i protagonisti
della riforma della Chiesa, promosse una spedizione antinormanna, ma fu sconfitto
e catturato a Civitate, in Puglia, nel 1053.
Nel 1059 papa Niccol II (1058-61) sanzion il successo normanno con un accordo
che concedeva al Guiscardo, nella qualit di vassallo, il titolo di duca di Puglia, Cala-

CAPITOLO 1
21

LA MAPPA DEI POTERI NELLEUROPA DELLXI SECOLO


bria e Sicilia. Questo titolo equivaleva a una formale autorizzazione a spazzare via i
residui domni bizantini in Italia, a occupare i principati indipendenti e ad attaccare
la Sicilia musulmana. Laperto atto di ostilit della Santa Sede nei confronti dellIm-
pero bizantino era giustificato anche dal definitivo scisma tra la Chiesa cattolica
occidentale e la Chiesa ortodossa orientale (1054; 1.1, 3.6).
La conquista In poco meno di venti anni, il nuovo duca normanno ridusse in
della Sicilia e le suo potere lItalia meridionale e, sbarcato in Epiro, sulle coste
caratteristiche del
regno normanno adriatiche della penisola balcanica, sconfisse ripetutamente i
bizantini, giungendo a minacciare la stessa Costantinopoli
(1082). Pi difficoltosa fu limpresa siciliana che, protrattasi dal 1061 al 1091, impe-
gn suo fratello Ruggero dAltavilla, il quale dopo il completo successo sui
musulmani si fregi del titolo di conte di Sicilia. Allinizio del XII secolo Ruggero
II dAltavilla, figlio del conquistatore della Sicilia, riunific i due domni normanni

ATLANTE 5_LESPANSIONE NORMANNA IN ITALIA MERIDIONALE

Ascoli
Spoleto Teramo
Soana Rieti Atri Ascoli
Viterbo Chieti Spoleto Teramo
PATRIMONIO Soana Rieti Atri
DI S. PIETRO Sulmona Viterbo Chiet
PATRIMONIO
MDI S. PIETRO Sulmona
Roma Lucera Siponto AR
Anagni Montecassino ADRoma
Barletta RIA Anagni Montecassino
Troia TIC
Capua Trani OGaeta Capua
Gaeta
Melfi Bari Aversa Bene
Aversa Benevento Napoli S
Napoli Salerno Potenza Brindisi
Matera Sorrento
Amal
Sorrento Lecce
Amalfi Capaccio Taranto
Diano Pisticci
Nard MAR
Castrovillari Otranto
TIRRENO
Policastro
MAR
TIRRENO Rossano
Cosenza
Crotone
Palermo
Catanzaro Trapani Cefal
Squillace Monreale Troin
NIO

Mazara
IO

Enna
Girgenti
Palermo
AR

Trapani Cefal Messina (Agrigento)


Reggio
M

Monreale Troina

Mazara
Enna Catania
Girgenti
(Agrigento) Siracusa
Noto
primi feudi normanni
altre conquiste nellXI secolo
conquiste nel XII secolo

MODULO 1
22

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO

primi feudi normanni


nel Sud Italia e assunse, nel 1130, la Corona del Regno di Sicilia, ponendo la sua
corte a Palermo.
Il regno normanno rappresentava, sullo scenario europeo, una realt di notevole
importanza, radicata nel continente ma proiettata verso il Mediterraneo. Innan-
zitutto costituiva una potenza territoriale e militare di proporzioni considerevoli,
specie a confronto con la frammentata realt politica dellItalia centro-settentrio-
nale. In secondo luogo, il Regno di Sicilia speriment per la prima volta in Euro-
pa unorganizzazione centralizzata. Facendo tesoro dellesperienza e spesso delle
strutture ereditate dagli arabi e dai bizantini, i re normanni poggiarono il loro
potere su un forte ed efficiente apparato amministrativo. Il regno fu diviso in cir-
coscrizioni, ciascuna delle quali era amministrata da un giustiziere, cui spettava la
gestione degli affari giudiziari, e da un camerario, che si occupava della riscossio-
ne delle imposte un aspetto particolarmente curato nellorganizzazione statale
normanna.
Quello regio, tuttavia, non era lunico potere presente sul territorio del regno: la
monarchia normanna infatti agiva in una situazione di equilibrio tra autorit regia
e poteri locali. Esistevano grandi feudatari, laici ed ecclesiastici (si pensi a impor-
tanti abbazie quali Montecassino, S. Vincenzo al Volturno, Cava dei Tirreni), dotati
di ampie autonomie, che esercitavano sulle comunit locali poteri di tipo signori-
le. A questo quadro bisogna aggiungere la presenza delle citt,
soprattutto di quelle maggiori, che mantennero autonomie Quale situazione politica caratterizzava
GUIDAALLOSTUDIO
di tipo amministrativo, anche se le decisioni pi importanti lItalia meridionale prima della conquista
spettavano sempre al re. Il centralismo normanno, comunque, normanna? In che modo i normanni
riuscirono a unificare i loro domni in
imped la formazione di un movimento comunale paragonabile Italia? Che cosa differenziava il Regno
a quello che si andava sviluppando nella parte centro-setten- di Sicilia dalla realt politica dellItalia
trionale della penisola [ 1.8], confinando le citt meridionali centro-settentrionale?
in un ruolo politico marginale.

Il papa Niccol II
conferisce il titolo di duca
a Roberto il Guiscardo
XIV sec.
[dalla Nuova Cronica di
Giovanni Villani]

CAPITOLO 1
23

LA MAPPA DEI POTERI NELLEUROPA DELLXI SECOLO


7 Le signorie territoriali
Lincastellamento e Se, esaminando la mappa generale dellEuropa intorno allanno
le sue conseguenze Mille, ci fermassimo ad analizzare i confini delle potenze mag-
giori avremmo unimpressione falsificata della situazione reale.
Le grandi compagini territoriali su cui si estendevano i domni del papato, dellIm-
pero e dei numerosi regni dEuropa, tra il X e lXI secolo, erano costellate infatti da
una miriade di poteri locali. Queste entit minori svolgevano un duplice ruolo: per
un verso agivano come forze centrifughe, che contrastavano le tendenze centraliz-
zatrici delle potenze maggiori; per altro verso rappresentavano un principio di ordi-
ne, di legittimit e di stabilit a livello locale. Vediamo in che modo si formarono
questi poteri.
Durante le ultime grandi invasioni [ 1.5] i sovrani avevano incontrato grandi dif-
ficolt a contenere laggressivit di popoli bellicosi e dinamici come i saraceni, gli
ungari, i normanni. Questo provoc una spontanea iniziativa di autodifesa da parte
dei grandi signori e delle popolazioni contadine che da essi dipendevano. In queste
circostanze i signori costruirono ovunque quei castelli, quelle fortezze, quelle torri
che sono ancora oggi il simbolo del mondo medievale. La costruzione dei castelli, in-
tesi sia come fortezze in senso stretto sia come villaggi fortificati con mura e fossati,
rispondeva alle esigenze di sopravvivenza delle comunit terrorizzate dagli invasori.
Essa assunse per contestualmente un chiaro contenuto politico. Il castello, infatti,
era molto di pi di un semplice edificio: era lemblema di un potere che tendeva
allautonomia. Intorno a esso i signori organizzarono infatti in modo del tutto nuovo
il potere sugli uomini.
Il castello divenne presto uno strumento mediante il quale il signore poteva estende-
re la sua autorit politica, amministrativa ed economica non soltanto sui contadini
che dipendevano direttamente da lui, ma su tutto il territorio sul quale esercitava
la sua influenza. Questo fenomeno, che gli storici chiamano incastellamento, favor
laffermazione delle signorie territoriali e costitu un fattore di tensione tra il potere
centrale e i poteri locali.
I poteri signorili Quando intorno allanno Mille le invasioni cessarono, i castelli
rimasero, e anzi si rafforzarono e si diffusero. Il desiderio di pro-
teggere il proprio territorio dalle insidie di un signore vicino o dalle pretese di un
sovrano, e anche la volont dei signori di rafforzare limpatto emotivo e intimidato-
rio che un castello possente aveva sulla popolazione rurale favorirono la proliferazio-
ne dei castelli e dei poteri connessi.
Accanto ai tradizionali poteri signorili, risalenti allorganizzazione del sistema feu-
dale che aveva preso forma in Europa tra il IX e il X secolo, fiorirono ora le signorie
Immunit
In et medievale il diploma vescovili e monastiche, dotate di immunit che consentivano di operare come centri
di immunit dava il diritto autonomi di potere e di sottrarsi al controllo dei funzionari del sovrano. Cerano infi-
di sottrarre le proprie ter-
re alla giurisdizione degli ne le cosiddette signorie abusive, i cui titolari esercitavano le loro funzioni senza
ufficiali pubblici. Garan- mai aver ricevuto deleghe dallalto o aver beneficiato di un feudo. Questa situazione,
tiva inoltre a coloro che
lo ricevevano il diritto di che si afferm fortemente nel corso dei secoli X e XI, era determinata ancora una
riscuotere, nelle loro terre,
alcune imposte pubbliche. volta dallassenza di un forte potere centrale.
Banno I signori territoriali esercitavano su tutti gli abitanti e i beni posti sotto il loro con-
la forma antica della pa- trollo il cosiddetto potere di banno, cio il complesso di diritti giudiziari, militari e
rola bando. Il potere di
banno consisteva dunque fiscali che un tempo erano concentrati unicamente nel potere regio. I signori eserci-
nella potest di emettere tavano dunque il diritto di prelevare pedaggi per luso di strade e di ponti, e dimpor-
(bandire) ordini, divieti,
sanzioni, ecc. re agli abitanti le pi disparate tasse e prestazioni di lavoro. Ad esempio, i contadini

MODULO 1
24

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


erano obbligati a utilizzare, dietro pagamento, il mulino, il frantoio, il forno di pro-
priet del signore. Il ricavato di queste tasse serviva a mantenere i signori e il loro
seguito, a nutrirli, a vestirli, ad armarli, a garantire le spese di prestigio. I signori,
tuttavia svolgevano una funzione importante, poich provvedevano alla difesa del
territorio, alla giustizia, allordine pubblico.
I rapporti Questo sistema di potere determinava anche i rapporti di produ-
di produzione zione nelle campagne. La struttura produttiva fondamentale era
nelle campagne.
Il sistema curtense la curtis o villa, un modello di organizzazione della grande pro-
priet fondiaria, concentrata nelle mani dei sovrani e dei signo-
ri laici ed ecclesiastici, i quali possedevano solitamente un grande numero di curtes,
talvolta anche molto distanti luna dallaltra. La curtis era divisa in due parti, fra loro
interdipendenti [ ATLANTE_6]: la pars domnica o riserva, un insieme di terre che il
signore gestiva direttamente; la pars massaricia, un insieme di poderi assegnati a
Pianta della signoria di
coltivatori dipendenti. La pars domnica comprendeva labitazione del signore, gli Wismes in Francia
alloggi dei servi, le stalle, le cantine, i magazzini, i laboratori artigianali. Qui le terre A. castello; B. chiesa;
erano coltivate direttamente dai cosiddetti servi praebendarii (che ricevono sosten- C.casali; D. bosco; E.mulino
del signore; F. forca;
tamento), il cui lavoro era integrato dai coltivatori della pars massaricia. Questul- G.villaggio.

CAPITOLO 1
25

LA MAPPA DEI POTERI NELLEUROPA DELLXI SECOLO


tima, composta di piccoli poderi, detti mansi (dal verbo latino manere, rimanere)
era affidata al lavoro dei servi casati (che disponevano cio di una casa), oppure
concessa in affitto a coloni liberi, in cambio di un canone in natura o in denaro (o
entrambi) e di un certo numero di giornate lavorative da svolgersi sulla riserva, le
cosiddette corves, dal latino tardo corrogata (opera), opera richiesta. Dal punto di
vista territoriale le due parti della curtis non costituivano necessariamente un bloc-
co compatto. Molto frequenti erano i casi in cui i mansi erano circondati da appez-
zamenti della riserva, o viceversa, oppure potevano essere separati da appezzamenti
appartenenti ad altri signori o a coltivatori liberi, o ancora essere dislocati in villaggi
diversi.

ATLANTE 6_UNA CURTIS E LE SUE DIPENDENZE

il villaggio nel quale si trova il caput curtis, cio


ilililil villaggio
il centro della corte, con villaggio nelquale
la dimora
villaggio nel quale sitrova
del signore,
sisi trova caput curtis, cio
il ilil caput cio
gli edifici amministrativi, villaggio nel
nel
i magazzini, quale
quale
illa si trova
trova
chiesa il caput curtis,
curtis, cio
ilcaput centro
ililil centro
villaggio curtis,
villaggiodellacio
nel corte,
quale
nel corte,
della quale si centro
con
si
trova
con la della
la dimora
trova il caputdel
il caputdel
dimora curtis, signore,
curtis,
cio
signore, cio
centro
corte, della
condella
la corte,
dimora con
delcon la
signore, dimora del signore,
la pars dominica ililgli
gli edifici
centro
centro
edifici amministrativi,
della corte,
corte, con
amministrativi, iii magazzini,
la
la magazzini,
dimora del
dimora lasignore,
della chiesa
signore,
chiesa
gli
gli gli edifici
edifici
edifici amministrativi,
amministrativi,
amministrativi, i magazzini,
ii magazzini, la chiesa
| la pars massaricia gli
la edifici
pars
magazzini, amministrativi,
dominica
la chiesa magazzini, lala chiesa
chiesa
la
la pars
pars dominica
dominica
Il signore amministravillaggi di contadini la la pars pars dominica
dominica
massaricia
la giustizia con la forca la la pars
pars domnica
massaricia
la
la
terre di proprietari e di pars
pars massaricia
massaricia
contadini non
XV sec. la la pars
villaggi
villaggi
pars massaricia
di contadini
contadini
massaricia
di
dipendenti dalla curtisvillaggi di contadini
[dalle Grandes Croniques de villaggi
villaggi
villaggi
terre di di contadinie di contadini non
contadini
contadini
proprietari
di
bosco non coltivato terre
France; Bibliothque National, terre di proprietari
diproprietari
proprietari ee di
di contadini
contadini non non
Parigi] terreterre
dipendenti
terre
dipendenti di
di
di proprietari
dalla e di contadini
curtis
dalla curtis
proprietari ee di
di contadini
contadini non non
fiume dipendenti
non dipendenti dalla curtis
dalla curtis
dipendenti
bosco non
dipendenti dalla
non coltivato curtis
coltivato
dalla curtis
strade e sentieri bosco
boscobosco nonnon coltivato
bosco
fiume
bosco noncoltivato
non coltivato
coltivato
Un sovrintendente fiume
fiumefiume
fiume
fiume
strade ee sentierisentieri
controlla il lavoro delle strade
strade ee sentieri
corves strade
strade sentieri
strade ee sentierisentieri
XIII sec.
[Bibliothque National, Parigi]

MODULO 1
26

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


Il sistema curtense era molto diffuso ma non caratterizzava
Che significato aveva la costruzione del

GUIDAALLOSTUDIO
tutte le campagne europee. Esso si incontrava soprattutto nel-
castello? Che cosa caratterizzava le
la Francia settentrionale, in Inghilterra, in Renania, nellIta- signorie vescovili e monastiche?
lia settentrionale, mentre nel resto dellEuropa persistevano Che cosera il potere di banno?
in maggior numero forme di conduzione della terra pi fram- Che cosa erano la pars domnica e la
pars massaricia?
mentate e legate alla piccola propriet contadina.

8 LEuropa dei comuni


Origini Per completare la mappa dei poteri dellEuropa intorno allanno
e caratteristiche Mille manca un dato fondamentale, che rappresenta un elemen-
dei comuni
to di assoluta novit nello scenario politico di quel tempo: luni-
verso urbano e il suo assetto istituzionale pi significativo, il comune. Con questo
termine si indicano forme di autogoverno delle citt, comparse in Germania, Inghil-
terra, Francia, Fiandra e soprattutto in Italia. Queste entit nacquero come associa-
zioni private tra cittadini che stipulavano giuramenti (coniurationes) per affermare
le loro rivendicazioni nei confronti dei signori (laici ed ecclesiastici), e poi si svilup-
parono fino a ottenere il riconoscimento da parte dellautorit superiore: il signore
stesso, il re, limperatore, il papa. Il riconoscimento ufficiale poteva avvenire pacifi-
camente, oppure essere lesito di rivolte armate.
Lorigine dei comuni fu diversa nelle varie regioni europee. C tuttavia un elemento
ricorrente: il comune si afferma sempre in contrapposizione alle vecchie autorit
feudali, come espressione di forze sociali emergenti. Queste forze sociali erano i
mercanti, gli artigiani, i liberi proprietari terrieri residenti in citt e i gruppi familia-
ri tra i quali venivano tradizionalmente reclutati gli ufficiali e gli addetti alle attivit
giuridiche e giudiziarie.
Il comune si form solo tardivamente e debolmente (o non si form affatto) nelle
regioni economicamente pi depresse, lontane dalle grandi correnti commerciali, e
dove i poteri feudali erano pi solidi. il caso, ad esempio, di alcune citt tedesche
(Magonza, Ratisbona, Worms) rimaste a lungo soggette ai poteri dei vescovi o dei
principi e che, pur sviluppando forme assembleari, non ottennero mai lindipen-
denza politica. In linea generale si pu affermare che lautonomia del comune era
inversamente proporzionale alla forza dei poteri feudali.
Le istituzioni principali del governo comunale erano i consigli, ai quali i cittadini
partecipavano in misura pi o meno ristretta. I consigli eleggevano come loro rap-
presentanti i magistrati, che erano chiamati in vario modo: in molti comuni italiani
prendevano il nome di consoli, con riferimento esplicito ai magistrati dellantica
Roma, e restavano in carica per un tempo breve (dai sei mesi a un anno), per evitare
che si formassero piccoli potentati e per consentire la rotazione tra tutti gli espo-
nenti delle famiglie pi ricche e potenti della citt. Tanto nel consolato quanto nei
consigli avevano la preponderanza gruppi di individui dotati di beni, prestigio e cul-
tura: membri di famiglie di origine feudale insignite di titoli cavallereschi, oppure
mercanti, o ancora esperti in legge.
Nellorganizzazione comunale i cittadini di pieno diritto erano una minoranza ri-
spetto allinsieme della popolazione. Non ne facevano parte, oltre alle donne, la mas-
sa dei servi delle famiglie, dei lavoratori giornalieri, dei forestieri immigrati da poco,
dei disoccupati che vivevano di espedienti; non ne facevano nemmeno parte le mino-
ranze religiose, come gli ebrei e i musulmani.

CAPITOLO 1
27

LA MAPPA DEI POTERI NELLEUROPA DELLXI SECOLO


17DOC I comuni italiani LItalia centro-settentrionale, dove le antiche tradizioni di vita
Bonvesin de la Riva urbana si erano mantenute pi a lungo, fu la regione dEuropa
Le meraviglie di Milano
dove le forme di governo comunali si manifestarono prima e in modo pi deciso. Ci
fu possibile grazie alla presenza di vescovi intraprendenti, che si appropriarono dei
poteri pubblici allinterno delle citt approfittando della frammentazione del territo-
rio e del potere politico (cominciata tra il IX e il X secolo, durante la dissoluzione
dellImpero carolingio). I vescovi erano coadiuvati, nella gestione delle funzioni pub-
bliche, dalle comunit cittadine, composte da individui eterogenei da un punto di
vista sociale mercanti, artigiani, piccoli proprietari terrieri, giudici, notai che, tra
le altre cose, partecipavano anche allelezione del proprio vescovo.
NellXI secolo, tuttavia, sia il potere imperiale, alle prese con la lotta per le investitu-
re [ 1.4], sia lautorit papale, alle prese con i tentativi di riforma della Chiesa [
1.2], imposero vescovi di loro nomina, estranei dunque alla realt locale. La reazione
fu immediata: allinterno delle citt si formarono due opposti schieramenti politici,
costituiti, rispettivamente, luno dal ceto dominante, laltro dagli esclusi dalla parte-
cipazione al governo. Schierarsi dalla parte del papa piuttosto che da quella dellim-
peratore non era di per s rilevante: limportante era schierarsi o opporsi a chiunque
mettesse in discussione gli equilibri tradizionali.
Negli ultimi decenni dellXI secolo buona parte delle citt dellItalia centro-setten-
trionale fu dunque travagliata da violente lotte intestine. Fu proprio da questa si-
tuazione di conflitto che emerse quella volont di pacificazione sociale da cui prese

ATLANTE 7_I COMUNI DELLITALIA CENTRO-SETTENTRIONALE (XII-XIII SECOLO)

La diffusione del
fenomeno comunale
CONTEA interess in particolare
DEL TIROLO larea padana,
VESCOVATO
DI FELTRE lUmbria, le Marche
CONTEA e la Toscana. Nel giro
DI SAVOIA Como Bergamo di pochi decenni i
comuni estesero il loro
Ivrea Novara Milano Vicenza controllo sul territorio
MA Verona
RCH Brescia circostante, il contado.
. DI Vercelli Padova Venezia
MON Lodi
FERR
AT O Pavia
Torino Chieri Cremona Mantova
Tortona
Asti
Piacenza
Alessandria Ferrara
Parma
MARCH. DI Aqui
SALUZZO M. DEL Reggio Modena
CARRETTO
Mondov M. DI Genova Bologna Imola
CEVA
Forl
M. DI Faenza
CLAVESANA CONTI DI
Cesena
Pistoia MANGONA
MAR Lucca Prato
LIGURE
Pisa Firenze

Arezzo
Volterra
Siena Cortona
HI
SC
DE
AN
BR
DO
AL

I COMUNI DELLITALIA
MODULO 1 CENTRO-SETTENTRIONALE (XII-XIII SEC.)
28

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


avvio lordinamento comunale. Firenze, Milano, Genova, Pisa, Venezia e tantissimi
altri centri, talvolta di dimensioni anche molto piccole, si contraddistinsero sin dal
Contado
loro sorgere per la vivacit politica, che arricchiva e complicava la situazione della Dal latino comitatum, nel
penisola. significato medievale di
feudo di un conte, passa-
Ma una distinzione per grandi linee deve farsi tra la parte centro-settentrionale del to poi a indicare il territorio
nostro paese e la parte meridionale: nel Sud, come sappiamo, la concentrazione dei sottoposto alla giurisdizio-
ne di un comune cittadino
comuni era piuttosto bassa a causa della presenza di una monarchia accentratrice italiano. Il contado ebbe un
ruolo fondamentale, come
come quella normanna, oltre che di una forte aristocrazia locale che manteneva sal- zona di approvvigionamen-
damente le proprie prerogative [ 1.5]; nel Nord, invece, la concentrazione era mol- to, come area dove effettua-
re gli investimenti fondiari
to alta [ ATLANTE_7] e i comuni dipendevano teoricamente dallimperatore, peren- dei cittadini, come territo-
nemente diviso tra Italia e Germania e spesso lontano e assente; inoltre, la volont rio da amministrare e da cui
prelevare tasse.
di autonomia dei comuni settentrionali era sostenuta e incoraggiata dal papato, che
vedeva in loro un mezzo per indebolire ulteriormente la presenza dellimperatore
nella penisola.
Comuni Rispetto, poi, alle esperienze comunali transalpine, i comuni
e contado in Italia italiani centro-settentrionali presentano alcune peculiarit loro
proprie. Innanzitutto, diversamente da quanto accadeva, per
esempio, in Francia e in Germania, essi non restarono rigorosamente legati alla cer-
chia delle mura cittadine, isolati completamente dalle campagne dominate dai si-
gnori feudali. E questo anche perch fin dallet tardoantica e poi altomedievale,
nonostante la decadenza urbana, il rapporto di subordinazione amministrativa delle
campagne alle citt si era mantenuto grazie soprattutto alla persistenza dellautorit
temporale dei vescovi.
Nelle citt italiane, inoltre, di norma fu cospicuo linsediamento di piccoli e grandi
feudatari che, spesso, furono protagonisti dellascesa delle istituzioni comunali man-
tenendo il controllo di vaste porzioni del territorio circostante: di qui la tendenza dei
comuni italiani a estendere la propria autorit anche al di fuori delle mura, sia sulle
comunit confinanti sia nei territori dei signori feudali non inurbati. Si formava cos
uno spazio di irradiazione del potere politico del comune che viene definito contado.

Duccio di Buoninsegna
(attr.)
Resa del castello di
Giuncarico
1314 ca.
[Palazzo Pubblico, Siena]
Nonostante si riferisca a
un episodio dei primi del
300, questo affresco ben
rappresenta quella tendenza
tipica delle citt italiane del
Nord di espandersi oltre le
proprie mura acquisendo o
conquistando nuovi territori.
Il castello arroccato su
un promontorio stato
identificato con il castello
di Giuncarico in Maremma:
le porte spalancate
della palizzata difensiva
suggeriscono che sia stato
espugnato, mentre i due
personaggi raffigurati l di
fianco sono il signore del
luogo e un emissario di
Siena venuto a prendere
formalmente possesso della
rocca.

CAPITOLO 1
29

LA MAPPA DEI POTERI NELLEUROPA DELLXI SECOLO


Questa specifica situazione propria dellItalia avr alcune significative conseguenze.
In primo luogo, i comuni italiani, per quanto di piccole dimensioni, assunsero qua-
si subito la fisionomia di Stati territoriali con forti tendenze espansionistiche: ci
contribu a disgregare ulteriormente la realt politica italiana,
Quale ruolo ebbero sovrani e signori feudali nella alimentando un municipalismo esasperato, fondato sulla difesa
nascita delle istituzioni comunali? Quali erano
i principali organi del governo comunale?
delle autonomie amministrative locali.
Infine, gli abitanti del contado assoggettato non godevano degli

GUIDAALLOSTUDIO
Chi vi prendeva parte? Che cosa rese
possibile la formazione dei comuni in stessi diritti dei residenti in citt e subivano, da parte dei co-
Italia centro-settentrionale? Perch
nella parte meridionale della penisola
muni, un prelievo fiscale non meno esoso di quello imposto dai
non si verific un processo analogo? signori feudali: se era vero il detto laria di citt rende liberi,
Che cosa distingueva i comuni italiani lo stesso non poteva certo dirsi per coloro che continuavano a
da quelli europei? Gli abitanti del contado
godevano degli stessi diritti dei residenti in citt?
vivere in campagna.

9 Lo scontro tra limperatore


e i comuni italiani
Federico I di Svevia Alla morte di Enrico V, ultimo discendente della casata salica,
avvenuta nel 1125 [ 1.3], lImpero attravers un periodo di
crisi a causa di un accanito scontro per il controllo del trono tedesco tra i guelfi,
partigiani della casa di Baviera, e i ghibellini, partigiani della casa di Svevia. La crisi
si concluse quando lassemblea dei principi tedeschi elesse imperatore il duca di
Svevia Federico di Hohenstaufen (1152-90), legato alla casa di Baviera per linea

Maestro Girardo
Il rientro delle truppe
milanesi in citt dopo la
cacciata del Barbarossa
1171
[dai rilievi di Porta Romana,
Musei del Castello Sforzesco,
Milano]
Il rilievo fu realizzato durante
la ricostruzione delle mura
di Milano e di alcune porte
di ingresso alla citt andate
distrutte durante lassedio
delle truppe imperiali alcuni
anni prima. Raffigurando il
ritorno in citt dei milanesi
dopo il buon esito della
battaglia contro limperatore,
lo scultore si fa portavoce
del sentimento di orgoglio
della popolazione e della
consapevolezza del valore
della civilt urbana.

MODULO 1
30

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


materna. Per prima cosa, Federico I si dedic al consolidamento del potere imperia-
le: lurgenza pi immediata era in Italia, dove i comuni avevano approfittato della
situazione per acquisire larghi margini di autonomia.
La prima Federico I che in Italia sar detto Barbarossa discese nella
spedizione in Italia penisola nel 1154, con un programma molto preciso: farsi inco-
ronare re dItalia e ripristinare il controllo sulle citt del Nord e
del Centro recuperando le cosiddette regale, ovvero i diritti, per esempio, dimporre
tasse, battere moneta, stipulare trattati, che erano stati acquisiti o usurpati dai co-
muni; farsi consacrare imperatore, riaffermando tuttavia la supremazia dellautorit
imperiale su quella papale; abbattere la monarchia normanna al Sud.
Federico si fece incoronare re dItalia nel 1155 e convoc i rappresentanti dei comuni
italiani per una dieta (dal latino dies, giorno; assemblea del giorno), a Roncaglia, pres-
so Piacenza, dichiarando in quella sede nulle le regale di cui i comuni si erano appro-
priati. Tuttavia, privo comera, al momento, di un esercito adeguato, non pot reagire
adeguatamente allopposizione dei partecipanti alla dieta. Raggiunse dunque Roma,
dove sed una ribellione antipapale alimentata da un religioso vicino ai patari (Arnaldo
da Brescia), e in quello stesso 1155 il pontefice Adriano V lo incoron imperatore.
Una sommossa scoppiata in Germania lo costrinse tuttavia ad abbandonare lItalia e
a rinunciare a qualsiasi iniziativa contro il regno normanno.
La seconda La seconda spedizione di Barbarossa in Italia, nel 1158, si carat-
spedizione in Italia terizz per lasprezza dellimperatore nei confronti dei comuni
centro-settentrionali. In una seconda dieta, sempre a Ronca-
glia, Federico riafferm la propria esclusiva competenza sulle regale esercitate dai

CAPITOLO 1
31

LA MAPPA DEI POTERI NELLEUROPA DELLXI SECOLO


14 comuni e dispose che in ogni citt si insediasse un governatore di nomina imperiale,
E. Voltmer proibendo qualsiasi altra forma di organizzazione politica. Di fronte a queste duris-
Il carroccio, simbolo
dellunit comunale sime prese di posizione, la Chiesa rispose schierandosi con i comuni ribelli.
Il distacco tra papato e Impero si approfond ulteriormente quando fu eletto pontefi-
ce Alessandro III (1159-81), il cui orientamento nettamente ostile al Barbarossa era
ben noto. Limperatore reag nominando un antipapa. Molti comuni, per parte loro,
non accettarono il rappresentante imperiale e le decisioni di Roncaglia.
La Lega lombarda La reazione dellimperatore fu durissima inducendo alcuni co-
muni veneti e lombardi a coalizzarsi e a istituire, nel 1167, la
Lega lombarda (a Pontida), cui ader anche il pontefice. Lo scontro decisivo con
Barbarossa avvenne nel 1176 a Legnano, dove le truppe imperiali vennero dura-
mente sconfitte. Dopo lunghe trattative, nel 1183, fu conclusa la pace di Costanza,
in base alla quale i comuni dellItalia centro-settentrionale ottennero il riconosci-

Il giuramento di Pontida Lodi, Cremona, Como e Pavia i quali, una nuova citt chiamata Alessandria in onore
volta entrati a Milano, si abbandonarono al del papa, la vittoria pi importante delle
saccheggio e alle devastazioni e appicca- citt italiane sullesercito imperiale arriv
La storia delle nazioni, in ogni parte del rono il fuoco che avrebbe bruciato per gior- il 29 maggio 1176 a Legnano. La cavalleria
EVENTI

mondo, si costruita nel tempo anche ni la citt. Molti milanesi fatti prigionieri pesante imperiale, superiore di numero, fu
cercando forza e legittimazione nel pro- furono liberati solo dopo il pagamento di un affrontata e vinta dai cavalieri leggeri e dal-
prio passato. Nel corso del tempo alcuni riscatto. Limperatore biasim formalmente la fanteria comunale. Una tradizione con-
avvenimenti hanno assunto un significato queste violenze ma, nella sostanza, le tolle- solidata, narrata per la prima volta nel 300
epocale, mitizzato al punto da trascendere r: sapeva, infatti, che la divisione dei suoi dal cronista Galvano Fiamma, racconta le
la loro stessa entit: sono diventati simbo- avversari avrebbe favorito il ripristino della gesta di un personaggio forse mai esistito,
li, racconti di fondazione di unidentit sua autorit. Alberto da Giussano, capo di un manipolo
collettiva utile a unire i popoli e a valoriz- La caduta di Milano, narrata da molti cro- di cavalieri denominato Compagnia della
zarne la coesione. Per lItalia un fenomeno nisti, fece breccia nella coscienza degli uo- Morte i quali, durante la battaglia, difesero
simile si verificato con il cosiddetto giu- mini del tempo. Se alla pi importante citt valorosamente il Carroccio, il grande carro
ramento di Pontida. lombarda era toccata una simile sorte, cosa trainato da buoi sul quale erano montate
Il 7 aprile 1167 a Pontida, nellattuale pro- sarebbero accaduto alle altre? Quali danni le insegne comunali, simbolo della libert
vincia di Bergamo, le citt di Cremona, avrebbero subto la loro libert, le ricchez- delle citt italiane.
Brescia, Bergamo e Mantova strinsero un ze dei cittadini, per non parlare della loro Con la vittoria di Legnano le citt della Le-
patto giurato di alleanza militare per fron- stessa sopravvivenza? Si diffuse rapida- ga imposero allimperatore la pace di Co-
teggiare lavanzata in Italia dellesercito mente lidea che per fronteggiare il poten- stanza (1183) in base alla quale Federico
dellimperatore Federico I Barbarossa e te esercito imperiale fosse necessaria una I riconosceva ai comuni la loro autonomia,
costituirono la Lega lombarda. Da alcuni comune strategia militare e politica. la possibilit di amministrare la giustizia
anni, infatti, il Barbarossa era tornato a Per prime si allearono le citt di Verona, con propri magistrati e quella di costruire
farsi minaccioso, rivendicando con forza Padova, Vicenza e Treviso che nel 1164 mura difensive.
i propri diritti feudali usurpati dai comuni costituirono la Lega veronese. Tre anni Il giuramento di Pontida fu sciolto imme-
italiani nel secolo precedente. I comuni, pi tardi fu la volta delle citt lombarde le diatamente dopo e i comuni tornarono a
infatti, avevano approfittato della debo- quali, con il patto giurato a Pontida, fonda- perseguire ciascuno i propri interessi poli-
lezza dellImpero germanico per rendersi rono la Lega lombarda in cui conflu anche tici, fiscali, economici e militari. Il patto fu
autonomi. Federico I non era pi disposto quella veronese. Non si tratt di una vera rinnovato nel 1226, dopo la convocazione
a tollerare quella situazione. e propria federazione; ogni citt continu della dieta di Cremona da parte dellimpe-
Cos nel 1162, dopo un lungo assedio, le a esercitare in piena autonomia le proprie ratore Federico II [ 4.1]. Anche in que-
truppe imperiali erano entrate a Milano e libert giuridiche e fiscali. Questo patto, sto caso i comuni riuscirono a sconfigger-
lavevano rasa al suolo. Fu un avvenimen- per, rappresent un momento chiave per lo, riaffermando lindipendenza raggiunta
to che scosse profondamente i lombardi e i la lotta delle citt italiane contro lImpero dalle citt italiane, affrancate dal vincolo
cui echi giunsero in ogni parte del Mediter- e la definitiva affermazione dellautono- feudale che le aveva legate allimperatore
raneo. Milano era una delle citt pi grandi mia delle istituzioni comunali dellItalia e ormai diventare protagoniste del Medio-
del tempo e la sua caduta provoc paura, padana. Lalleanza di Pontida ricevette an- evo europeo.
ansia, risentimento in tutto il Nord dIta- che il sostegno di papa Alessandro III, in- Lepopea della Lega lombarda fu ripresa nel
lia. Federico aveva saputo sfruttare a suo teressato a indebolire definitivamente gli Risorgimento e fu alimentata dalla retorica
vantaggio, infatti, i rancori e le gelosie di interessi dellImpero in Italia, e modific dei primi patrioti italiani i quali individua-
alcune citt rivali dei milanesi. I pi violenti radicalmente lo scenario della contesa. Do- rono forti analogie tra quanto avvenuto nel
tra i suoi alleati furono proprio i cittadini di po molte battaglie e la fondazione di una secolo XII e la lotta delle citt del Nord per

MODULO 1
32

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


mento della loro autonomia, in cambio di un formale atto di sottomissione allim-
peratore. Gi in precedenza Barbarossa aveva riallacciato buoni rapporti col papato,
rinunciando a sostenere antipapi e a interferire negli affari dello Stato della Chiesa.
Morte Pochi anni prima della morte, sopraggiunta nel 1190, Federico
del Barbarossa I riusc, per via diplomatica e non con la forza delle armi, a ot-
tenere lunico risultato duraturo del suo
programma italiano: il matrimonio tra Costanza dAltavilla, Con quale programma Federico I scese in

GUIDAALLOSTUDIO
sola erede del re normanno Guglielmo II (1166-89), e suo figlio Italia la prima volta? Che cosa fu deciso
alla dieta di Roncaglia? Che cosa
Enrico. Questultimo, divenuto imperatore con il titolo di En- impose, Federico I, con la seconda dieta
rico VI (1190-97), divenne cos anche legittimo pretendente di Roncaglia? Che cosa ottennero i
alla Corona del regno normanno: suo figlio Federico, nato comuni dellItalia centro-settentrionale con
la pace di Costanza?
dallunione con Costanza dAltavilla, sarebbe stato incoronato
re di Sicilia oltre che imperatore [ 4.1].

lindipendenza dagli austriaci. Nel 1818


fu pubblicato il volume delleconomista e
storico svizzero Simondo Sismondi (in fran-
cese Simonde de Sismondi), Storia delle
repubbliche italiane nel Medioevo. Lintel-
lettuale ginevrino individuava nellepoca
dei comuni il momento pi alto della storia
italiana. Dopo di lui, patrioti e letterati qua-
li Giuseppe Mazzini e Massimo dAzeglio
esaltarono la vicenda della Lega lombarda,
stimolando i sentimenti indipendentisti dei
giovani combattenti del primo Risorgimen-
to. Il giuramento di Pontida e la vicenda
della Lega lombarda furono considerati
come il simbolo di una rinascita, della
possibilit di realizzare una nuova epoca
doro italiana attraverso un rinnovato sen-
timento di concordia e unit sancito da un
nuovo patto giurato tra uomini liberi. Il
Manzoni in Marzo 1821 e Giuseppe Verdi
nella Battaglia di Legnano esaltarono il va-
lore del giuramento come elemento fonda-
mentale per la realizzazione delle speranze
italiane. Pontida fu evocata anche dal filo- parte del patrimonio ideale del partito Francesco Diotti
Il giuramento di Pontida
sofo federalista milanese Carlo Cattaneo e della Lega lombarda, fondato nel 1984 da 1837
da Giuseppe Garibaldi. Tuttavia, anche a Umberto Bossi intorno allidea di un pro- [Sala Consiliare, Palazzo del Municipio,
causa delle sconfitte del primo movimen- getto politico federalista e autonomista Casalmaggiore (Cremona)]
to indipendentista italiano, con il passare del Settentrione dalla Repubblica Italiana. Negli anni risorgimentali anche larte guard
degli anni il ricordo di quella vicenda and La ripresa di cerimonie e simboli attinti al allepoca della resistenza dei comuni lombardi
scemando, sino quasi a scomparire. Inoltre Medioevo comunale italiano ed europeo alle pretese imperiali per offrire al pubblico le
la monarchia sabauda, una volta assunto trova il suo momento pi solenne nel ritro- immagini di quegli eventi interpretati come il
il ruolo di guida del movimento che avreb- vo annuale che si svolge a Pontida ogni 20 primo grande movimento di liberazione nazionale
nella storia del nostro paese.
be portato allUnit nazionale, non permise maggio sin dal 1990. L i simpatizzanti del
che nella memoria collettiva del nuovo Sta- movimento leghista rinnovano ladesione
to unitario avesse un ruolo importante il ri- al proprio progetto politico attraverso la del partito della Lega insieme allaria ver-
cordo e lesaltazione di un avvenimento nel riproposizione del giuramento, opportuna- diana, anchessa risorgimentale, del Va,
quale, durante il secolo XII, la casa sabau- mente rivisitato per loccasione. pensiero. Attraverso un percorso compli-
da si era schierata al fianco del Barbarossa, I versi con i quali, nel 1829, il patriota mila- cato, dunque, la retorica ottocentesca dei
EVENTI

contro la Lega lombarda. nese Giovanni Berchet celebrava Il giura- patrioti italiani divenuta repertorio dal
Ma il mito del giuramento di Pontida vive mento di Pontida come prologo dellUnit quale attingere motivazioni utili a infiam-
oggi un inaspettato revival. Esso stato nazionale italiana (Lhan giurato gli ho mare lo spirito autonomistico delle regioni
nuovamente recuperato ed entrato a far visti in Pontida) sono oggi divenuti inno del Nord Italia.

CAPITOLO 1
33

LA MAPPA DEI POTERI NELLEUROPA DELLXI SECOLO


Il diritto canonico pretato nelle universit e si giunse a una minava il comportamento del vero fedele.
prima sistematizzazione delle varie fonti Tale scienza era per lappunto il diritto
che nel tempo si erano accumulate. Nei canonico e chi ne curava lapplicazione era
Il diritto canonico linsieme delle norme secoli a venire si osserver invece una il papa, anello di congiunzione tra la sfera
STORIASOCIETCITTADINANZA

formulate ed emanate dalla Chiesa catto- lenta e progressiva diminuzione della sua divina e quella terrena, il quale costante-
lica al fine di regolare la vita e le attivit rilevanza nella societ: dapprima la cri- mente rivendicava la sua supremazia sui
dei fedeli e delle chiese in tutto il mon- tica del potere temporale del papa, poi, vescovi, sui re e sulle popolazioni. La Chie-
do. Queste norme, raccolte nel Codice di con lIlluminismo, la teoria della separa- sa e il cristianesimo medievali erano entit
diritto canonico, riguardano non solo gli zione dei poteri (temporale e spirituale) e totalizzanti, ogni aspetto della societ era
aspetti religiosamente rilevanti della vita lo sviluppo delle altre branche del diritto di loro pertinenza e ogni azione umana
dei fedeli (come il matrimonio) ma anche contribuiranno a un importante ridimen- doveva essere conforme alle loro prescri-
lorganizzazione della Chiesa, le gerar- sionamento del ruolo del diritto canonico zioni. Similmente, anche il diritto canonico
chie, le sue istituzioni, le relazioni tra le nella societ. assunse una dimensione totalizzante.
varie chiese, lattivit missionaria, il culto Per comprendere limportanza del diritto Durante il Medioevo e la prima et mo-
e i luoghi sacri. canonico nella societ medievale si deve derna i punti di riferimento legislativo
Lelaborazione del diritto canonico ha ori- innanzitutto valutare il significato che la furono sostanzialmente due: il diritto ca-
gini antichissime e risale allet tardoanti- religione e la fede rivestirono per lindivi- nonico e il diritto romano, che insieme
ca, quando il potere imperiale concesse al duo dellepoca. rappresentavano il ius commune (caduto
cristianesimo la libert di culto (313 d.C.). La Chiesa e il potere politico erano visti co- in disuso durante il periodo delle invasioni
Durante il Medioevo il diritto canonico me parti del medesimo ordine divino, e la barbariche, il diritto romano fu riscoper-
divenne parte integrante della cultura e totalit delle azioni umane era sottoposta to in et medievale e accolto nellelabora-
della societ europea, fu studiato e inter- alla religione e alla scienza che deter- zione del diritto canonico); in secondo luo-

MODULO 1
34

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


go si applicava la legge del paese (il ius re. Per combattere le eresie, la magia e af- dali fino ad allora vigenti. Fu da allora, con
proprium), cio i provvedimenti che erano fermare con forza la vera fede, nel 1542 la concomitanza tra il processo di codifi-
stati approvati dal singolo re e dai vari si- il papa Paolo III istitu la Congregazione cazione e laffermarsi del principio di se-
gnori in specifiche realt istituzionali. del SantUffizio, il massimo organismo parazione tra Stato e Chiesa, che il diritto
Un momento decisivo nellelaborazione dellInquisizione romana, che si dimostr civile e quello canonico presero due strade
del sistema del diritto canonico medievale essere un durissimo strumento di control- differenti: il primo divenne vincolante per
fu il cosiddetto Decretum Gratiani, compi- lo sociale. tutti i cittadini; il secondo rimase valido
lato tra il 1139 e il 1148 da Graziano, mo- La frattura che la Riforma protestante per i fedeli e attinente (quando non in con-
naco benedettino e professore allUniver- causer nel mondo cattolico [ 14] ren- trasto con le norme del Codice civile) alle
sit di Bologna, il quale per la prima volta der poi necessaria una risistemazione sole questioni di interesse religioso.
raccolse tutte le fonti canonistiche (come della dottrina legislativa. Nel 1582 vide La necessit di semplificazione e di codi-
i documenti dei concili, ai quali si aggiun- cos la luce il Corpus iuris canonici, una ficazione delle norme si fece ben presto
sero gli scritti dei Padri della Chiesa e i nuova raccolta a opera del canonista sentire anche nel mondo ecclesiastico. Si
decretali risposte dei papi a questioni Jean Chappuis dellUniversit di Parigi, afferm cos lidea di dotare la Chiesa di
specifiche) allora in uso, abrog quelle che includeva, oltre al Decretum, altri cin- un proprio codice e nel 1917 vide la luce il
desuete e concili fra loro quelle contrad- que decretali scritti da altrettanti papi tra Codex Iuris Canonici, ovvero il primo ve-
dittorie. Pi di 3800 documenti furono rac- il XII ed il XVI secolo. ro e proprio codice di diritto canonico che
colti e commentati e il Decretum divenne il Un ulteriore decisivo cambiamento si eb- sar aggiornato nel 1983 durante il pontifi-
fondamento dellinsegnamento del diritto be con lIlluminismo e la teorizzazione cato di Giovanni Paolo II.
canonico negli anni seguenti. della separazione dei poteri temporale e Dal Medioevo fino a oggi si giunti quindi
Lautorit della Chiesa e delle sue regole spirituale. Sotto linflusso di tali idee, sul a distinguere nettamente tra il fedele, che
sulla societ non accennarono a diminui- finire del XVIII secolo si diffuse in Europa per rimanere tale deve attenersi alle nor-
il cosiddetto giurisdizionalismo, un orien- me del diritto canonico, e il cittadino, che
tamento politico in base al quale la Chiesa tenuto al rispetto delle leggi statali in-
veniva considerata come una istituzione dipendentemente dallappartenenza reli-
pubblica e quindi sottoposta al controllo giosa. Con la nascita dello Stato della Citt
dello Stato. La giurisdizione laica cominci del Vaticano lo Stato della Chiesa cess
cos a prevalere su quella ecclesiastica. di fatto di esistere nel 1870 con lannessio-
Con laffermarsi del principio della separa- ne del Lazio al nascente Stato italiano e la
zione dei poteri, in molti Stati vennero av- revoca del potere temporale al papa; solo
viate varie riforme, pi o meno radicali, te- nel 1929, con i Patti Lateranensi, lo Stato
se alleliminazione o alla riduzione dellin- italiano riconoscer la Citt del Vaticano
fluenza della Chiesa sullo Stato. Ormai il come uno Stato indipendente il diritto
diritto canonico non aveva pi quel ruolo canonico influir sulle legislazioni statali
totalizzante che lo aveva caratterizzato solo ed esclusivamente per questioni di
durante il Medioevo; lelaborazione illu- carattere religioso, tramite concordati tra
minista aveva reso possibile una differen- la Santa Sede e i vari Stati nazionali. Sono
ziazione sempre pi netta del diritto in va- questi dei veri e propri accordi bilaterali
rie branche distinte e, in generale, la sua che vincolano il fedele, ma divengono ob-
emancipazione dallautorit ecclesiastica. bligatori per il cittadino solo nel caso in cui
La separazione definitiva del diritto cano- lo Stato inserisca nelle proprie leggi quan-
nico da quello secolare avvenne durante il to stabilito nel concordato.
periodo successivo alla Rivoluzione fran- Attualmente lapplicazione delle norme

STORIA SOCIET CITTADINANZA


cese. Nel XVIII secolo i giuristi illuministi del Codice di diritto canonico di compe-
si erano battuti per la codificazione del di- tenza dei tribunali ecclesiastici. In base al
ritto e nel 1804 Napoleone promulg il pri- Concordato del 1929 (sottoposto a revisio-
mo Codice civile. Fu una vera rivoluzione ne nel 1984), lunico caso in cui la sentenza
per il mondo del diritto perch, finalmente, di un tribunale ecclesiastico pu essere re-
leggi scritte, stabili e valide per tutti si so- cepita dallo Stato italiano riguarda lannul-
stituirono allincertezza dei privilegi feu- lamento ecclesiastico dei matrimoni.

Il cardinale Pietro Gasparri e Benito Mussolini al Laterano insieme ai notabili


della Chiesa e del governo
febbraio 1929
In seguito alla breccia di Porta Pia, avvenuta nel 1870, Roma fu annessa al Regno dItalia. Il 13
maggio 1871 lo Stato italiano approv la legge delle guarantigie (cio delle garanzie), con cui si
impegnava unilateralmente a garantire al pontefice le condizioni per il libero svolgimento del suo
magistero spirituale. Bisogner tuttavia attendere i Patti lateranensi, stipulati durante il regime
fascista, perch venisse sancito un accordo di mutuo riconoscimento fra Santa Sede e Regno dItalia.
I Patti presero il nome dal palazzo di S. Giovanni in Laterano in cui avvenne la firma degli accordi, l11
febbraio 1929, negoziati dal cardinale Segretario di Stato Pietro Gasparri per conto della Santa Sede e
dal duce Benito Mussolini.

CAPITOLO 1
35

LA MAPPA DEI POTERI NELLEUROPA DELLXI SECOLO


SINTESI
1 Il quadro europeo in Europa altri ordini religiosi IV. Nel 1075 il papa eman le frontiere orientali (Polonia,
e luniversalismo cattolico (lordine dei certosini, quello il Dictatus papae, sancendo Russia) e settentrionali
Intorno allanno Mille lEuropa si dei cistercensi) e il movimento la superiorit del papa sulla (Danimarca, Norvegia e Svezia).
conferma una regione cristiana riformista assunse vaste massima autorit temporale e
dimensioni. innescando una serie di reazioni 6 I normanni in Italia
lambita a sud dalla civilt
arabo-musulmana. Gli arabi a catena deposizione del La penetrazione normanna in
3 LImpero pontefice a Worms, scomunica Italia meridionale, dopo aver
erano infatti in gran parte della
Penisola iberica e in Sicilia. Nel LImpero rifondato da Ottone I dellimperatore, richiesta del suscitato liniziale opposizione
1054 lo scisma tra la Chiesa (936-973) era una compagine perdono di Enrico a Canossa, della Chiesa, fu riconosciuta
cattolica di Roma e quella davvero estesa, ma aveva il nuova deposizione e morte dal papa Niccol II, che nel
ortodossa di Bisanzio sancisce nucleo centrale in Germania. del pontefice. Laccordo 1059 concesse a Roberto il
la rottura definitiva nel mondo Oltre alla Corona imperiale, sancito nel 1122 da Enrico V Guiscardo il titolo di duca
cristiano. LEuropa cattolica, Ottone I deteneva quella dei e papa Callisto II (concordato di Puglia, Calabria e Sicilia.
per parte sua, riconosce regni di Germania, di Borgogna di Worms), in realt un In pochi anni i normanni
nelladesione alla fede cristiana e dItalia. In Germania, Ottone compromesso temporaneo tra riuscirono a espandere i propri
un fattore identitario fortissimo: procedette al rafforzamento i due poteri, riconosceva di domni e a unificarli, allinizio
guarda ai musulmani come dellautorit regia sulle potenti fatto la supremazia del papa e del XII secolo, con Ruggero
a una minaccia alla propria signorie feudali mediante dellimperatore nei loro rispettivi II dAltavilla che assunse la
civilt e considera i cristiani la creazione di una rete di territori (Italia, Germania). Corona del Regno di Sicilia.
ortodossi una presenza estranea. vassallaggio imperniata Rispetto alla frammentazione
sulla figura dei vescovi-conti. 5 I regni politica del resto dItalia, il
Il quadro politico europeo si
rivela particolarmente articolato: In questo modo il re riusc Anche il potere del re era di regno normanno costituiva
una moltitudine di regni, anche da una parte a controllare tipo teocratico perch tale per una potenza territorialmente
molto piccoli, convive con la lepiscopato tedesco e dallaltra diritto divino. Il monarca stava estesa e ben organizzata, in cui
grande compagine dellImpero a controllare pi efficacemente sopra il popolo, non ne faceva il potere del sovrano poggiava
rifondato da Ottone I, mentre i benefici feudali. La rinascita parte e non poteva essere su un efficiente apparato
lo Stato della Chiesa si afferma del Sacro romano Impero fu giudicato dalla comunit. In amministrativo. I poteri locali
nella parte centrale della invece perseguita attraverso il quanto membro della Chiesa, rappresentati dai grandi
Penisola italiana. Nonostante cosiddetto Privilegio Ottoniano, come tutti i cristiani, era per feudatari, laici ed ecclesiastici,
le piccole dimensioni di questo che non solo subordinava soggetto allautorit papale, cui e dalle citt, pur godendo
Stato, il papa rappresenta un lautorit del papa a quella spettava la sua incoronazione e di ampie autonomie, non
potere universale che discende dellimperatore, ma impediva la conseguente legittimazione riuscirono a sviluppare forme
da Dio, e rivendica un ruolo di anche la consacrazione al del suo potere. di autogoverno e fu impedita
mediazione fra il potere divino e titolo imperiale di sovrani non Nella Penisola iberica pochi la formazione di un movimento
quello temporale. La posizione germanici. Ottone discese in regni cristiani puntellavano a comunale paragonabile a quello
assunta dal pontefice scatener Italia deciso a conquistarne il nordest un territorio per il resto che si svilupp in Italia centro-
un tormentato conflitto con i Sud, progetto ambizioso che in mano musulmana. In Francia, settentrionale.
maggiori poteri det medievale fu coltivato anche dal suo alla fine del X secolo, quando
successore Ottone II (973-983). Ugo Capeto assunse la Corona, 7 Le signorie territoriali
(limperatore e i re).
Con Ottone III (983-1002), che il suo potere era molto limitato Durante le ultime grandi
2 Lo Stato pontificio amb perfino a ricostituire e circondato da potenti signorie invasioni i sovrani non seppero
A Roma avevano sede la Curia lantico impero universale di territoriali. Ma, con il tempo, i difendere il territorio, cos lo
(o corte del papa) e il Collegio Roma, si chiude la dinastia sovrani capetingi riuscirono ad fecero i grandi signori innalzando
dei cardinali, il principale organo ottoniana. affermare progressivamente castelli in funzione difensiva.
di governo deputato anche la loro autorit sui feudatari. Intorno allanno Mille i castelli
allelezione del pontefice. Roma 4 La lotta Anche in Inghilterra, con erano divenuti il centro del
era diventata ormai il centro per le investiture lavvento al potere del normanno potere del signore, un potere che
indiscusso del cristianesimo e Lintervento in Italia Guglielmo il Conquistatore si estendeva anche sui territori
lo Stato pontificio si era dato dellimperatore Enrico III di (1066), la monarchia fu nei quali il signore esercitava
unorganizzazione amministrativa Franconia e la conseguente rafforzata mediante lopera di ormai la sua influenza. Questa
efficiente. La Chiesa per era elezione al soglio pontificio del centralizzazione amministrativa pi ampia forma del potere
indebolita da una forte crisi vescovo tedesco Clemente II del regno a danno dei signori signorile detta signoria
morale a causa del malcostume determinarono unaccelerazione locali e del clero. La conquista territoriale. Oltre alle signorie
diffuso: erano assai frequenti del processo di riforma della normanna produsse anche guidate dai laici, cerano
i casi di simona la vendita Chiesa. Quando per, nel 1059, un interessante intreccio quelle monastiche e vescovili,
delle cariche ecclesiastiche e, Niccol II decret che lelezione di poteri, gravido di futuri e perfino le signorie abusive.
tra i prelati, molti si davano del papa dovesse avvenire sviluppi: il re dInghilterra era I signori esercitavano poteri
al concubinato. La risposta a a opera dei cardinali e che contemporaneamente, in qualit di banno (giudiziari, militari e
questo compromesso stato di nessun ecclesiastico potesse di duca di Normandia, vassallo fiscali) e il loro potere si radic
cose venne da un movimento di essere nominato da un laico, del re di Francia. Dopo le ultime a livello locale contrastando le
riforma religiosa che nacque nel esplose lo scontro tra papato grandi invasioni (saracene, tendenze del potere centrale.
monastero di Cluny, in Borgogna, e Impero, noto come lotta per normanne, ungare; IX-X secolo), La signoria territoriale era di
e mirava a ricostituire lantica le investiture. I protagonisti il quadro politico europeo si solito organizzata secondo il
purezza della Chiesa. Insieme furono il papa Gregorio VII e stabilizza con la formazione sistema della curtis, nel quale
allordine cluniacense nacquero limperatore germanico Enrico di nuovi regni cristiani lungo la propriet fondiaria era divisa

MODULO 1
36

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


in due parti: pars domnica, che riconducibile alla imperiale. Un ruolo centrale nei normanna in Italia meridionale.
il signore gestiva direttamente contrapposizione tra i ceti urbani comuni italiani ebbero anche Dopo i primi successi imperiali,
attraverso i suoi servi, e pars emergenti (mercanti, artigiani, i feudatari, che conservarono i comuni riuniti nella Lega
massaricia, costituita dai mansi liberi proprietari) e le vecchie allo stesso tempo la propria lombarda e appoggiati dal
affidati a contadini liberi, i autorit feudali. Alle istituzioni autorit sui territori circostanti. pontefice Alessandro III
coloni, che versavano un canone principali di cui si dotarono Cos i comuni italiani assunsero riuscirono ad avere la meglio
periodico e garantivano alcune i comuni, i consigli cittadini, la fisionomia di Stati territoriali sullimperatore, sconfiggendolo
giornate lavorative al servizio del partecipavano gli individui caratterizzati da forti spinte a Legnano (1176). La successiva
signore, le corves. Il sistema pi ricchi e influenti della espansionistiche e da un acceso pace di Costanza riconobbe di
curtense si diffuse per lo pi nel citt, che eleggevano i propri municipalismo. fatto lautonomia dei comuni.
Nord della Francia e dellItalia, rappresentanti, i magistrati. Quanto al Regno normanno
in Inghilterra, e in Renania. Il movimento comunale fu 9 Lo scontro di Sicilia, Barbarossa pose le
particolarmente accentuato in tra limperatore basi di una conquista per via
8 LEuropa dei comuni Italia centro-settentrionale fin da e i comuni italiani diplomatica con il matrimonio tra
I comuni furono forme di quando i vescovi, approfittando I principali obiettivi del suo figlio Enrico e la principessa
autogoverno apparse in Europa a della frammentazione del programma politico di Federico normanna Costanza dAltavilla.
partire dallXI secolo, costituite potere politico, si appropriarono I consistevano nel limitare Dalla loro unione nascer
inizialmente da associazioni delle funzioni di governo (IX-X lautonomia dei comuni italiani, Federico II che verr proclamato
di cittadini che rivendicavano secolo); contribuirono inoltre la sottraendo loro le regale, re di Sicilia e in seguito
autonomia nei confronti del debolezza del potere imperiale riaffermare la supremazia del imperatore.
signore. La loro origine, sebbene e il sostegno che il papato offr potere imperiale sul papato
diversificata geograficamente, ai comuni in funzione anti- e abbattere la monarchia

SVILUPPARE LE COMPETENZE
Rispondi ai quesiti impiegando il b. Il Dictatus papae di Gregorio VII Ricostruisci lordine cronologico
numero di righe indicato tra parentesi: c. Il concilio dei vescovi tedeschi di Worms degli eventi elencati di seguito e usa la
(1076) sequenza che otterrai come scaletta per
a. Qual era, intorno allanno Mille, la
concezione papale del potere e con quali scrivere un testo di 6 righe:
strumenti il pontefice ne esercitava le funzioni? Utilizza la scaletta proposta di
seguito per scrivere un testo di 6 a. Ruggero II dAltavilla riunifica i due domni
(6 righe) normanni assumendo la Corona del Regno di
b. Che cosa stabiliva, relativamente al righe dal titolo Il rapporto tra Impero e Sicilia
rapporto tra pontefice e imperatore, il Privilegio Chiesa: dalla nomina di Clemente III al b. Niccol II concede al Guiscardo il titolo di
Ottoniano? (4 righe) concordato di Worms: duca di Puglia, Calabria e Sicilia
c. Chi erano i vescovi-conti e quali privilegi e a. La nomina imperiale di Clemente III e le sue c. Ruggero dAltavilla diventa conte di Sicilia
poteri avevano? (4 righe) conseguenze
d. Chi furono e quali azioni compirono i b. Il concordato di Worm (1122) e le sue Rispondi ai quesiti impiegando il
successori di Ottone I: Ottone II e Ottone III? conseguenze numero di righe indicato tra parentesi:
(6 righe)
a. Che cosa si intendeva con il termine
Stabilisci se le seguenti affermazioni incastellamento? (3 righe)
Spiega, in un testo di 10 righe, come sono vere o false, motivando in un testo
era organizzata la Curia romana, ovvero b. In che cosa consisteva il potere di banno e
scritto di 3 righe la tua risposta: perch i signori potevano esercitarlo? (4 righe)
quali erano i suoi organi principali e
quali funzioni avevano; quali erano i mali a. Chiunque si dichiarava sottomesso c. Come era organizzato il sistema curtense?
alla legge divina si dichiarava (6 righe)
della Chiesa, ovvero cosa erano simona automaticamente sottomesso
e concubinato ecclesiastico; perch d. Che origine ebbero i comuni e quali erano le
allautorit papale V F sue principali istituzioni? (6 righe)
nacque e quali erano gli obiettivi del b. Il sovrano, secondo la disciplina
movimento cluniacense. e. Quale catena di eventi fu innescata dalla
dellepoca, era responsabile di fronte seconda spedizione in Italia di Federico I? (6
al popolo V F righe)
Utilizza la scaletta proposta di c. Il successore di Edoardo
seguito per scrivere un testo di 10 righe il Confessore fu Canuto il Grande V F
dal titolo Il rapporto tra Impero e Chiesa: d. Guglielmo il Conquistatore era nipote
dal concilio lateranense al concilio dei di Edoardo il Confessore e per questo
vescovi tedeschi di Worms: dichiar guerra ad Aroldo II V F
e. Gli ungari non furono tra
a. Il decreto di Niccol II: lelezione del papa e i protagonisti delle ultime grandi
degli ecclesiastici invasioni V F

CAPITOLO 1
37

LA MAPPA DEI POTERI NELLEUROPA DELLXI SECOLO


2
CAPITOLO

LE CAMPAGNE
E LE CITT IN UN PERIODO
DI CAMBIAMENTI

1 Uomini e spazi
Le conseguenze Dalle grandi invasioni che avevano portato alla caduta dellIm-
delle grandi pero romano nel 476 d.C. e che erano proseguite anche oltre
invasioni
questa data, la popolazione dellEuropa era uscita molto ridi-
mensionata rispetto ai livelli raggiunti in epoca romana [ 1.5]. Il numero degli in-
vasori non era stato sufficiente a compensare il decremento demografico causato
dalle guerre, dal disordine civile, dallimpoverimento, dallabbandono di molti centri
abitati, dalla crisi della vita urbana. Molti suoli in precedenza coltivati erano stati
abbandonati e gli spazi dove un tempo si trovavano i campi coltivati erano stati oc-
cupati dalla macchia e dalle foreste.
Una lenta ripresa Era inevitabile che una volta superata la fase critica, e grazie al
consolidarsi dei regni e del potere signorile che garantivano sta-
bilit e ordine, durante lalto Medioevo si verificasse uninversione di tendenza. Tra
lXI e gli inizi del XIV secolo si ebbe in Europa una grande crescita della popolazione,
che cambi profondamente i paesaggi rurali e urbani, insieme con la vita materiale
degli abitanti. Fu lesito di un processo lungo, che ebbe inizio probabilmente gi
nellVIII secolo: un fenomeno di lento accumulo che si manifest infine, nelle sue
grandi dimensioni, soltanto alcuni secoli dopo. La crescita demografica dellEuropa
si svolse a poco a poco, fino ad assumere, nellXI secolo, le caratteristiche palesi di un
evento di primaria importanza, riguardante lintero continente.
I dati sono molto carenti, ma ragionevole ipotizzare che in paesi come lItalia o la
Francia, che avevano gi in precedenza un popolamento pi consistente, questulti-
mo sia raddoppiato, e che in paesi che partivano da livelli pi bassi, come lInghilter-
ra o la Germania, triplicato.
Nuove terre Laumento della manodopera, conseguente allincremento de-
messe a coltura mografico, ebbe come immediata conseguenza la messa a col-
tura di nuovi territori. Vaste regioni del nostro continente che
Demografia fino allXI secolo si presentavano come immense foreste, interrotte qua e l da un
La demografia la scienza villaggio e dai campi coltivati, furono rapidamente diboscate: la foresta, aggredita
che studia la popolazione
umana utilizzando la stati- con le accette e con il fuoco, arretr ovunque, in Inghilterra come nella Val Padana,
stica per indicarne i ritmi di
crescita, i tassi di natalit e in Germania come in Italia meridionale. Le paludi nella pianura lombarda furono
mortalit, la composizione prosciugate e lo stesso avvenne nei territori occupati dagli arabi nella Penisola iberi-
professionale, la diffusione
di alcuni fenomeni socia- ca; gli abitanti delle Fiandre, invece, lottarono contro il mare: innalzarono dighe e
li. Un settore particolare
costituito dalla demografia procedettero poi al drenaggio e alla desalinizzazione del suolo.
storica, che esamina i ca- La condizione Tra le cause che favorirono la ripresa, un ruolo di notevole rilie-
ratteri e i mutamenti delle
popolazioni nel passato. dei servi vo dovettero averlo i cambiamenti sopravvenuti nella condizio-

MODULO 1
38

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


ne giuridica di una parte della popolazione rurale, e specialmente dei servi. I servi Parola chiave
che in precedenza lavoravano alle dipendenze dirette dei grandi proprietari, veniva- Demografia
no ora autorizzati a installarsi, in numero crescente, su piccoli e medi poderi perch
li coltivassero in una situazione di relativa autonomia, versando un canone daffitto
o una parte del raccolto ai proprietari. Questi individui, che prima possedevano poco

NLINE
o nulla, si ritrovavano adesso nella stessa condizione di fatto dei coltivatori liberi.
Erano pi motivati, disponevano di una casa, di una famiglia ed erano di conseguen-
za pi propensi a mettere al mondo dei figli, contribuendo in tal modo alla ripresa
demografica.
Nascita di nuovi questa lepoca in cui si formano migliaia di nuovi insediamen-
centri abitati ti. Le decine di localit che nella nostra penisola prendono il
nome di Villanova (ovvero citt nuova) risalgono spesso a que-
sto periodo. Pi che di citt vere e proprie si trattava di centri a volte molto piccoli:
duecento, trecento abitazioni sorte in fretta per colonizzare un nuovo territorio. In
genere i signori riuscivano ad attirare coloni sui territori da bonificare, concedendo

Lantico mulino di Panzano,


frazione di Castelfranco
Emilia (Modena)
La nascita di Castelfranco
Emilia come centro urbano
risale a un periodo compreso
fra il IV e il II secolo a.C.,
ma il suo nome deriva dalla
fondazione medievale del
borgo franco avvenuta a
opera dei bolognesi. Nel
1227, infatti, il podest del
comune di Bologna, per
difendersi dalla confinante
citt di Modena, decise di
fortificare linsediamento
gi esistente costruendo
le mura e un castello. Per
favorire il popolamento
del borgo, ai nuovi abitanti
del paese fu concessa
lesenzione venticinquennale
da ogni tassa. Il nucleo
iniziale, costituito da circa
trecento famiglie, and nel
tempo ampliandosi e, pur
mantenendo il suo carattere
essenzialmente militare,
Castelfranco inizi presto
ad affermarsi come centro
commerciale regionale.

CAPITOLO 2
39

LE CAMPAGNE E LE CITT IN UN PERIODO DI CAMBIAMENTI


loro alcuni privilegi, come ad esempio le esenzioni fiscali. Di qui un altro toponimo
anchesso molto frequente, Borgofranco, cio borgo sul quale non gravavano tributi.
Spesso erano ordini religiosi come i cistercensi a farsi promotori della colonizzazio-
ne. In Germania la spinta colonizzatrice fu particolarmente intensa. Molti signori,
mossi dal desiderio di estendere i propri domni, incoraggiarono centinaia di migliaia
di coloni a spingersi oltre le frontiere dellImpero, in particolare in direzione delle
regioni baltiche e dei territori slavi situati al di l dellElba [ ATLANTE_8]. Nel tardo
Medioevo si costitu, nellEuropa occidentale, una rete di circa 150 mila comunit
composte mediamente di circa cinquecento/mille abitanti. Alcuni di questi nuovi
insediamenti avrebbero resistito fino ai giorni nostri, sia mantenendo le dimensioni
del villaggio sia trasformandosi in citt.
Immagini Vista da un satellite, limmagine notturna dellEuropa odierna
dellEuropa: appare come una distesa di luci che punteggiano lintero conti-
ieri e oggi
nente [ ATLANTE_9]. Le citt piccole, medie, grandi o grandissi-
me sono migliaia, e altrettanto numerosi sono gli aggregati pi piccoli, mentre nelle
stesse campagne le dimore isolate sono una rarit, sicch linsieme d limpressione
di una grande macchia luminosa, in certi punti pi densa, in altri meno. A unosser-
vazione pi attenta si notano spazi scuri, che corrispondono alle aree inabitabili
delle montagne, a qualche parco naturale protetto, ai grandi laghi.
Lube
MARE
DEL NORD Amburg
FRISIA
Brema
ATLANTE 8_LA SPINTA VERSO ORIENTE
SASSONIA
Anversa
MAR BALTICO
Reno
Lubecca Magdebu
MARE Danzica
DEL NORD La cartina registra il
Amburgo fenomeno della spinta
Aquisgrana
FRISIA Stettino
Brema verso oriente di cui furono TURINGIA
Elba POMERANIA protagonisti, tra XI e XII
SASSONIA secolo, feudatari, contadini
Treviri Francoforte
Anversa e ordini monastici e
Vistola cavallereschi tedeschi.
Reno Brandeburgo Oder
Magdeburgo LORENA FRANCONIA No
LUSAZIA POLONIA
Aquisgrana Strasburgo
BA
TURINGIA SVEVIA
SLESIA
Mo
Treviri Francoforte BOEMIA Costanza
Praga
LORENA FRANCONIA Norimberga
MORAVIA
Strasburgo
SVEVIA BAVIERA
Vienna
Monaco
Danubio
Costanza
STIRIA estensione dellImpero tedesco
allinizio dellXI secolo
insediamenti tedeschi nellXI
CARINZIA secolo
insediamenti tedeschi nel XII
secolo
direzioni della colonizzazione

MODULO 1
40

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


estensione dellImpero tedesco
allinizio dellXI secolo
NellEuropa dei nostri giorni oltre il 50% della popolazione vive in citt, e un altro
30% vive in aree talmente vicine alle citt da poter essere considerate delle grandi
periferie urbane. Nel pieno del Medioevo, la popolazione urbana, secondo i calcoli
pi ottimistici, non superava il 15%.
Nozioni relative Questi dati fanno percepire immediatamente quanto fosse diver-
so, rispetto ai nostri giorni, il popolamento dellEuropa medieva-
le. Malgrado la prorompente crescita demografica e loccupazione di nuovi territori
che abbiamo appena descritto, gran parte del continente era ancora disabitata. I pasco-
li e le foreste occupavano spazi enormi, i suoli incolti, anche in pianura, erano vastis-
simi, gli abitati rurali erano spesso composti da poche abitazioni mentre molti conta-
dini abitavano in dimore isolate. Sugli stessi spazi in cui vivevano allora 70 milioni di
abitanti oggi ne vive circa 1 miliardo. Questo potrebbe far credere che lEuropa del XIII
secolo, per quanto notevolmente accresciutasi, fosse ancora molto spopolata. Ma la

ATLANTE 9_LEUROPA DI NOTTE IN UNIMMAGINE SATELLITARE

ottobre 1994 - marzo 1995; rielaborazione In questimmagine, ricostruita nel popolate dellEuropa e si concentrano
2001 2001 attraverso le rilevazioni satellitari nelle citt pi importanti.
[foto NASA/NOAA National Geophysical effettuate attorno alla Terra tra ottobre
Data Center, Craig Mayhew e Robert 1994 e marzo 1995, le luci artificiali
Simmon] illuminano le zone pi densamente

CAPITOLO 2
41

LE CAMPAGNE E LE CITT IN UN PERIODO DI CAMBIAMENTI


nozione di spopolamento, come il suo contrario sovrappopolamento, non si fonda
soltanto sul rapporto tra il numero degli uomini e lestensione
territoriale: essa considera in primo luogo la capacit che una
In che modo la crescita della popolazione

GUIDAALLOSTUDIO
incise sul paesaggio urbano e rurale? determinata comunit ha di sfruttare, grazie alla tecnologia di cui
Che cosa erano le villenove? Verso dispone, il proprio territorio. Se inquadriamo il problema da que-
quali regioni dEuropa si orientarono sto punto di vista, comprendiamo che quei 70 milioni di abitanti,
le direttrici di colonizzazione di nuovi
territori? che oggi possono apparire pochi, contestualizzati nella realt del
periodo, erano una cifra molto alta.

2 Innovazioni tecniche e produttivit


Nuovi strumenti e Man mano che la popolazione aumentava, si rendeva necessario
un uso potenziato un progresso delle tecniche agricole, per accrescere la produtti-
dellenergia
animale vit dei suoli e garantire la sopravvivenza di un maggior nume-
ro di uomini su uno stesso spazio, oppure per rendere produtti-
vi anche i terreni meno fertili. Alcune innovazioni provocarono in effetti una
sensibile crescita della produzione dei mezzi di sussistenza.
Una notevole importanza ebbe laratro pesante che si diffuse, tra lXI e il XII secolo,
soprattutto nella Francia settentrionale e nelle pianure tedesche e slave. Laratro
comunemente in uso in et altomedievale era il cosiddetto aratro semplice, con un
vomere di legno temperato, raramente rivestito di ferro, che si limitava a scalfire
superficialmente la terra, non rovesciava le zolle e richiedeva un massiccio apporto
di lavoro manuale per il completamento dellopera.
Dotato anche di avantreno mobile e di ruote, laratro pesante era molto pi efficace
dellaratro semplice: penetrava in profondit nel terreno con il coltro e il vomere e
per mezzo di un versoio ribaltava la zolla, liberando sostanze azotate che accresceva-
no la fertilit del suolo. Anche se oggi possono apparire come strumenti abbastanza
semplici, gli aratri pesanti erano tuttavia attrezzi costosi, che potevano permettersi

Laratro a versoio o aratro


pesante
XV sec.
[Bibliothque Nationale,
Parigi]

MODULO 1
42

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


soltanto i coltivatori pi agiati (a quello delloggetto bisognava aggiungere il costo 28
degli animali). Essi erano inoltre inadatti ai suoli fragili e leggeri delle calde regioni A.J. Gurevic
Il tempo nelle societ
meridionali. agrarie
Limpiego dellenergia animale nel lavoro dei campi miglior notevolmente grazie
allintroduzione, a partire dallXI secolo, del nuovo sistema che utilizzava il colla- 29
re rigido a spalla. Fino ad allora gli animali da tiro erano stati assicurati al traino V. Fumagalli
mediante cinghie di cuoio legate alla gola, le quali durante lo sforzo ostacolavano Lo spazio nelle societ
agrarie
la respirazione dellanimale. Il collare rigido, poggiando sulla spalla, evitava questo
inconveniente e soprattutto consentiva di impiegare pi diffusamente nel lavoro dei
campi il cavallo. I vantaggi furono notevoli: la capacit di lavoro del cavallo infatti
del 50% superiore a quella del bue e il suo costo di mantenimento, per giornata la-
vorativa, inferiore del 30%.
Dalla rotazione Un altro importante progresso si verific con il passaggio dalla
biennale a quella rotazione biennale alla rotazione triennale delle colture [ A-
triennale
TLANTE_10]. Il contadino non poteva coltivare ogni anno la stessa
quantit di terra, perch la fertilit del suolo si sarebbe rapidamente esaurita: per
questo da tempo immemorabile si usava seminare solo una met del campo con ce-
reali dautunno lasciando laltra met a maggese, cio a riposo (il termine deriva dal
nome del mese di maggio). Lanno successivo la destinazione delle due parti veniva
invertita. La rotazione triennale prevedeva, invece, un uso pi complesso delle terre
coltivate. La superficie veniva divisa in tre parti. Nella prima si seminavano in autun-
no frumento e segale; nella seconda si seminavano in primavera avena, orzo, piselli,
ceci, lenticchie, fave; la terza quota era lasciata a riposo. Lanno seguente il primo
campo veniva seminato con colture primaverili, il secondo veniva lasciato a riposo,
nel terzo venivano seminati cereali dautunno, e cos via. Il vantaggio del nuovo si-
stema era evidente, perch aumentava di ben un terzo la produzione annuale.
Razionalizzazione In precedenza la maggior parte delle aziende familiari aveva cer-
delle colture cato di orientare la coltivazione verso
lautoconsumo: per garantire la pro- ATLANTE 10_LA ROTAZIONE TRIENNALE
Primo anno di rotazione
pria sussistenza le famiglie tendevano cio a produrre sulle Primo anno di rotazione
loro terre una notevole variet di prodotti, evitando di ac- Primo anno di rotazione
quistarli a prezzi pi costosi sui mercati e senza sottoporsi Primo anno di rotazione
a spostamenti faticosi. Questa tendenza non valorizzava la
natura dei suoli, perch comportava inevitabilmente delle
forzature: si limitavano le colture maggiormente favorite Secondo anno di rotazione
Secondo anno di rotazione
da un determinato ambiente e, pur di avere una disponibi-
Secondo anno di rotazione
lit diversificata di prodotti senza ricorrere al mercato, si
Secondo anno di rotazione
coltivavano piante poco adatte a quello stesso ambiente. La
crescita delle popolazioni urbane port tuttavia a una mag-
giore richiesta di prodotti alimentari e lo stesso aumento
delle popolazioni rurali imponeva, come si gi visto, la Terzo anno di rotazione
Terzo anno di rotazione
necessit di incrementare la quantit della produzione. Terzo anno di rotazione
Questo fenomeno spinse a un uso pi razionale dei suoli, Terzo anno di rotazione
riducendo il numero dei generi prodotti ma aumentandone
la quantit.
Trasformazioni Come abbiamo visto, la bonifica e la area coltivata
coltivata aa cereali
cereali
area
alimentari: messa a coltura di nuovi territori fu- area coltivata a leguminose
il primato del pane area coltivata a leguminose
rono accompagnate dal diboscamen- area
areacoltivata
lasciata aaa maggese,
cereali
maggese,
area lasciata
area
earea coltivata
e cio
cio aa riposo
riposo
coltivata aa cereali
leguminose
to e dalla distruzione dellincolto; parallelamente si verifi- area lasciata
coltivataaamaggese,
leguminose
area
earea
ciolasciata
a riposoa maggese,
e cio a riposo
CAPITOLO 2
43

LE CAMPAGNE E LE CITT IN UN PERIODO DI CAMBIAMENTI


cava anche lappropriazione da parte dei signori dei diritti duso del bosco, a
cominciare dalla caccia. Tutto ci influ in maniera determinante sulle abitudini
alimentari dei ceti pi bassi, i quali, non potendo pi accedere liberamente ai bo-
schi, ridussero in misura consistente, a favore del pane, il consumo di carne deri-
vante dalla caccia e dallallevamento degli animali che si nutri-
Quali erano i principali vantaggi legati alle vano dei frutti boschivi (per esempio i maiali). Dopo il Mille, il

GUIDAALLOSTUDIO
innovazioni tecniche in agricoltura e alla pane assunse un ruolo preminente nellalimentazione: tutto il
rotazione triennale delle colture? Quali
erano le controindicazioni delle colture
resto era avvertito come accessorio, come un semplice contor-
volte allautoconsumo? Perch e no che accompagnava il pane (da ci il termine companati-
in che modo si modificarono le abitudini co). Di conseguenza nellagricoltura dellepoca i campi colti-
alimentari dopo il Mille?
vati a grano assunsero un primato incontestabile.

3 Le grandi macchine del Medioevo:


i mulini
Progressi Laccresciuta rilevanza della panificazione nelle abitudini ali-
nella produzione mentari del tempo confermata dalla diffusione delle pi im-
dellenergia
idraulica portanti e complesse macchine dellepoca: i mulini ad acqua.
Gli antichi greci e romani avevano impiegato i mulini ad acqua
soltanto per la macinazione dei cereali. I tecnici e gli ingegneri medievali continua-
rono a impiegarli ampiamente a questo scopo ma compresero anche che quelle mac-
chine erano molto versatili e che potevano essere adoperate in tanti altri settori
produttivi. Questa innovazione segn un salto quantitativo, perch determin un
aumento della produzione di alcuni manufatti in coincidenza con un minore impie-
go di manodopera; ma rappresent anche un importante progresso culturale, per-
ch promosse gli studi e le ricerche empiriche relative alla costruzione di meccani-
smi tecnici complessi.

Un mulino ad acqua
[disegno di A. Baldanzi]
Il funzionamento del mulino,
ad acqua o a vento, si basa
sullanalogo principio del
trasferimento di energia:
le pale della ruota vengono
azionate dalla corrente o
dal vento, trasferiscono
la rotazione a un asse che
mette in movimento unaltra
ruota verticale, collegata a
sua volta a un ingranaggio
che aziona la macina. Nel
Medioevo si comprese che al
posto della macina potevano
esserci altri macchinari e
quindi il mulino poteva essere
impiegato in diverse attivit
produttive.

MODULO 1
44

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


Impieghi dei mulini Il primo passaggio fondamentale fu limpiego della ruota idrau- 31DOC
nelle officine lica nella follatura dei tessuti, attestato per la prima volta in La grande macchina
Abruzzo intorno allanno Mille. Per produrre stoffe compatte e
morbide era necessario immergerle nellacqua insieme a sapone, argilla e sostanze
acide. In questo modo le fibre sinfeltrivano, ritirandosi e avvicinandosi luna allal-
tra. Durante il procedimento i panni dovevano essere ripetutamente battuti, per ren-
derli uniformi e compatti: era unoperazione lenta, costosa e faticosa, perch veniva
compiuta manualmente o con i piedi. Invece nella gualchiera cos era chiamato il
mulino per la follatura la ruota idraulica azionava due grandi magli di legno, che
sostituivano il lavoro umano, con notevoli risparmi di tempo e di lavoro.
Dalla lavorazione dei tessuti luso del mulino idraulico pass presto ad altri settori,
tutti dimportanza economica primaria. Lo ritroviamo infatti utilizzato, tra laltro,
nella miscelatura della birra, nella frangitura delle olive, nella conciatura delle pelli,
nella molatura delle lame, nella frantumazione dei pigmenti usati per colorare le
stoffe, nelle cartiere, nelle segherie, nelle vetrerie.
La lavorazione Particolarmente rilevanti furono le applicazioni del mulino
dei metalli idraulico alla metallurgia. Le ruote idrauliche, infatti, erano in
grado di azionare mantici e magli di grandi dimensioni, che au-
mentavano anche il calore e consentivano di fabbricare pezzi pi grandi e di miglio-
re qualit perch pi solidi. Nel XII secolo si registrarono ovunque in Europa note-
voli progressi nel campo della metallurgia. Come accade spesso nella storia delle
tecniche, la guerra speriment per prima quelle innovazioni che poi passarono a usi
civili. Le tecniche con cui venivano forgiate spade affilate e resistenti o corazze leg-
gere e robuste e lesperienza dei maestri, che lavoravano al seguito dei cavalieri,
servirono da base a compiti pi modesti ma dai quali dipendeva la sopravvivenza
delle popolazioni europee: coltelli, falcetti, vanghe, vomeri di aratro, parti meccani-
che dei mulini venivano ora prodotti in gran numero e in qualit eccellente da fabbri
specializzati. La grande richiesta proveniente dalle campagne spinse molti fabbri di
citt a trasferirsi nei villaggi rurali, presso la loro clientela. Questo trasferimento
aveva anche il vantaggio di avvicinare lofficina alle foreste, cio alle riserve princi-
pali del combustibile il legno che alimentava le fornaci.
Limiti alla Tra il X e il XII secolo il mulino ad acqua divenne un elemento
diffusione del tipico dei paesaggi europei: in Italia come in Francia, in Spagna
mulino ad acqua
come in Germania e in Inghilterra, ovunque fossero disponibili
corsi dacqua dalla portata sufficiente ad azionare efficacemente le ruote idrauliche,
comparvero mulini ad acqua di tutte le dimensioni. I mulini ad acqua, tuttavia,
avevano un limite. Non potevano essere installati nelle zone molto fredde dove in
inverno i fiumi si congelavano, oppure in quelle molto calde dove, allopposto, nel-
la stagione estiva i corsi dacqua si prosciugavano. E non potevano nemmeno essere
installati lungo i corsi dacqua che avevano una pendenza insufficiente, perch la
forza della corrente, in questo caso, non avrebbe potuto produrre unenergia ade-
guata.
I mulini a vento In alternativa, nelle aree battute da venti forti e regolari era pos-
e la loro origine sibile ricorrere a unaltra grande macchina tipica del tardo Me-
dioevo, il mulino a vento. Fu questo soprattutto il caso delle
grandi pianure dellEuropa settentrionale e orientale, dalla Francia ai Paesi Bassi alla
Russia. Ma i mulini a vento ebbero una certa diffusione anche nella Penisola iberica
e nellItalia settentrionale. Il vento una fonte di energia disponibile in molti luoghi,
e che, proprio come lacqua, non costava nulla. Questa energia era stata usata dagli

CAPITOLO 2
45

LE CAMPAGNE E LE CITT IN UN PERIODO DI CAMBIAMENTI


26DOC antichi soltanto per la propulsione delle navi a vela. Malgrado gli sforzi messi in atto
Le fantasie della fame: dagli storici, individuare con certezza larea di origine del mulino a vento impossi-
il Paese di Cuccagna
bile. Secondo lipotesi pi probabile, esso sarebbe stato inventato in Persia (odierno
Iran) o in una regione vicina; di qui il suo uso si sarebbe propagato in Cina e nel
mondo islamico. Gli arabi lo avrebbero quindi trasmesso allEuropa.
Un progresso I mutamenti verificatisi nellagricoltura e nelle officine rappre-
relativo sentaronoun indubbio progresso nella vita materiale e nel pa-
trimonio culturale della societ medievale. Ma sul senso da at-
tribuire alla parola progresso occorre intendersi: laumento della produzione,
determinato dalle innovazioni tecnologiche, non provoc un
Quali erano i principali impieghi dei mulini ad miglioramento degno di rilievo delle condizioni di vita dei con-
acqua nelle officine? In quale settore si

GUIDAALLOSTUDIO
verificarono inizialmente i progressi della tadini. Esattamente come secoli prima, la grandissima maggio-
metallurgia? In quali regioni non era ranza dei contadini europei si alimentava male e in misura in-
possibile impiantare i mulini ad acqua,
e per quali motivi? In che misura
sufficiente, si ammalava facilmente, viveva poco. Le eccedenze
laumento delle risorse disponibili determin agricole servivano dunque a far vivere, in condizioni precarie,
un miglioramento della vita dei contadini? un maggior numero di abitanti.

|
Mulini a vento in Castiglia

Pale eoliche
4 La viabilit
Ancora oggi il principio su cui
si basavano gli antichi mulini Orizzonti ristretti Nellintero arco della propria vita la maggior parte della popola-
sfruttato nelle moderne zione conosceva direttamente uno spazio molto limitato, corri-
centrali idroelettriche e in
quelle eoliche. La differenza spondente a quello della citt o del villaggio in cui viveva o a quello compreso entro
risiede solo nel risultato finale un raggio di pochi chilometri dalla propria dimora rurale. Si trattava di esistenze
della trasformazione. Lenergia
dellacqua o del vento, infatti, che non andavano oltre il proprio orizzonte fisico. Il viaggio su lunghe distanze era
non viene pi convertita in unesperienza rara, che riguardava soltanto categorie come i mercanti, i soldati e i
energia meccanica, ma in
energia elettrica. pellegrini che si recavano a pregare presso santuari lontani.

MODULO 1
46

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


Il miglioramento Le antiche strade romane erano state il prodotto di uningegne-
della viabilit ria molto evoluta, ma avevano bisogno, come tutte le strutture
complesse, di una continua manutenzione. Nel corso dellalto
Medioevo rimanevano ancora praticabili pochi segmenti del sistema viario romano
dellEuropa continentale. La maggior parte delle arterie era caduta in disuso, rovina-
ta dalle frane e dai cedimenti strutturali, soffocata dalle piante selvatiche, mentre
molti ponti erano crollati. Le grandi strade lastricate dei Romani erano servite so-
prattutto a facilitare gli spostamenti degli eserciti e a collegare le numerosissime
citt dellImpero. Nellalto Medioevo la viabilit aveva avuto altre esigenze: collegare
i centri urbani o i villaggi alle campagne circostanti, raggiungere un castello, un
monastero, un altro villaggio vicino, consentire il superamento di un guado o di un
valico di montagna. Si trattava di piccole arterie, spesso poco pi grandi di un sen-
tiero, che alle prime piogge si trasformavano in pantani. I viandanti le percorrevano
a piedi o sul dorso di un asino (il cavallo era unesclusiva dei ricchi), mentre i tratti
percorribili dai carri erano pochi e brevi. DallXI secolo in poi, i signori, i monasteri,
Pellegrini in viaggio verso
le autorit cittadine, i sovrani riservarono maggiori cure al sistema stradale. Furono Canterbury
aperti nuovi collegamenti, migliorate le pavimentazioni, costruiti molti ponti in pie- XV sec.
[British Museum, Londra]
tra. Nelle aree pi sviluppate del XIII secolo, come la Pianura Padana, il sistema Oltre al commercio, uno dei
viario aveva in larga parte recuperato la stessa efficienza di quello di et romana. motivi che nel Medioevo
Gli spostamenti via terra rimanevano comunque molto difficoltosi e meno conve- spingeva gli uomini a
intraprendere un viaggio, e
nienti di quelli sullacqua. DallXI secolo in poi la rete dei trasporti acquatici non quindi affrontare tutti i rischi
connessi, era il desiderio di
marittimi fu notevolmente potenziata in tutta Europa, laddove ovviamente fossero visitare la tomba di un santo
disponibili corsi dacqua navigabili, mentre le regioni meridionali, pi aride di quel- o un altro luogo di culto. La
maggioranza dei pellegrini
le centrali e settentrionali, ne disponevano solo in minima parte. Furono scavati e si spostava a piedi, spesso
drenati canali, attrezzati gli approdi e i porti fluviali, costruiti nuovi ponti. su strade o sentieri piuttosto
impervi; luso del cavallo,
Notti pericolose Fin dallAntichit, i viaggiatori avevano una preoccupazione fis- certamente pi comodo ma
sa: evitare di trascorrere una notte in aperta campagna. Infatti, anche molto pi costoso,
era invece riservato a capi
la probabilit di essere derubati, uccisi o rapiti dai briganti era molto alta. Le tappe militari, alti funzionari
erano dunque organizzate in modo tale da consentire larrivo in un villaggio o in una e vescovi, che di solito
viaggiavano anche con un
citt prima del calare delle tenebre. Il modo in cui i viaggiatori risolvevano il proble- seguito di soldati.
ma del pernottamento dipendeva dal loro livello
sociale. Tra i ceti elevati era molto diffusa lusan-
za dellospitalit, che valeva non solo tra amici o
conoscenti ma anche tra sconosciuti, purch mu-
niti di lettere di presentazione. La gente comune
veniva invece accolta anche se la circostanza
non era frequente in locande dovera possibile
trovare un pasto e un letto a buon prezzo. Nellal-
to Medioevo la situazione era rimasta grosso
modo la stessa, anche se le locande erano pi rare
che nellet romana. I monasteri, tuttavia, offri-
vano spesso ospitalit ai viandanti, soprattutto se
si trattava di gente povera o di pellegrini diretti
verso un santuario.
DallXI secolo in poi, la crescita dei traffici com-
merciali e laccresciuta mobilit degli individui
imposero la necessit di affrontare in modo ade-
guato alla nuova situazione il problema dellassi-
stenza ai viaggiatori. I nobili e i benestanti conti-

CAPITOLO 2
47

LE CAMPAGNE E LE CITT IN UN PERIODO DI CAMBIAMENTI


nuavano a godere dellospitalit gratuita. Per le esigenze della
gente comune furono invece fondate molte locande pubbliche,
Quali esigenze di viabilit si ebbero a

GUIDAALLOSTUDIO
partire dallXI secolo? Qual era durante il cui funzionamento erano sottoposto al controllo delle auto-
lXI secolo la condizione dei trasporti rit cittadine, mentre i locandieri erano obbligati a rispettare
fluviali? Dove trascorrevano la notte, tutta una serie di regole che miravano a tutelare i viaggiatori.
durante gli spostamenti, i viaggiatori?
Che cosa erano le locande pubbliche? Questi ultimi erano infatti, per le regioni interessate dai loro
movimenti, una importante fonte di ricchezza.

Folklore
Il folklore linsieme delle
5 Nella natura
tradizioni popolari di una
comunit, un paese, una Unito alla natura Luomo medievale era immerso e integrato nella natura. Gli
regione, un gruppo etni-
co. Ne sono espressione gli strumenti del contadino, semplici e rudimentali, non gli con-
usi e i costumi, i racconti, sentivano di trasformare la natura, ma soltanto di utilizzarla. Essi non sostituivano
i proverbi, le leggende, le
credenze, le pratiche reli- luomo, come per esempio fanno oggi un trattore o una trebbiatrice meccanica, ma
giose e gli antichi rituali
collettivi. Il termine, co- si limitavano a potenziare gli effetti della sua forza muscolare. Mentre quindi luomo
niato per la prima volta in dei nostri tempi almeno nei paesi pi sviluppati si sente, ed , prevalentemente
Inghilterra verso la met
dell800, un composto separato dalla natura, nellet medievale non lo era affatto o lo era in misura molto
di folk, popolo, e di lore limitata. Questo fenomeno si riflette chiaramente nellarte, nella letteratura, nel
sapere. Alla lettera esso
significa dunque il sapere folklore, dove ricorre il tema del corpo grottesco. Il corpo umano era immaginato
del popolo.

LUomo Selvaggio
XII-XV sec.
[particolare di un arazzo;
Victoria and Albert Museum,
Londra]
Realizzato in Svizzera, fra
il 1140 e il 1460, questo
arazzo rappresenta lUomo
Selvaggio, una creatura
mostruosa a met tra lessere
umano e la natura selvatica,
di cui era la rappresentazione
pi oscura. LUomo Selvaggio,
con il suo corpo ricoperto di
peli e la clava fra le mani,
popolava assieme a molti altri
mostri limmaginario collettivo
medievale.

MODULO 1
48

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


come unito alla natura, attaccato alla terra, e si fantasticava intorno a uomini-pian- 23
ta, alberi con testa e arti umani, uomini con radici, montagne umanizzate, e cos via. J.-C. Schmitt
La citt e le sue
Il cosmo Nel corso dei millenni, dalla Preistoria a oggi, gli ambienti en- superstizioni
sacralizzato tro i quali gli esseri umani hanno vissuto si sono trasformati
infinite volte, cos come si trasformata la percezione che essi 24DOC
hanno avuto del mondo circostante. Il modo in cui gli uomini del Medioevo hanno Sebastian Brant
La nave dei folli
percepito lambiente , per molti aspetti, molto diverso dal nostro. Dopo la caduta
dellImpero romano, nel corso dellalto Medioevo, era andata quasi completamente
25DOC
perduta la grande tradizione scientifica greco-romana. Questo vuoto era stato riem-
La brutalit del contadino,
pito da un sapere diverso ispirato dalla religione cristiana. ovvero le spezie contro
Come la Sacra Scrittura, la natura fu concepita nel Medioevo come un libro scritto il letame
dalla mano divina, nel quale luomo doveva cogliere ovunque i segni della volont
celeste. In ogni sua parte dagli astri alla pi piccola delle creature viventi e delle 27
cose, dai fenomeni ciclici come il sorgere e il tramontare del sole e il mutare delle A.J. Gurevic
Immersi nella natura
stagioni agli eventi imprevedibili come i terremoti e le tempeste la natura esprime-
va messaggi divini che richiedevano di essere interpretati. La natura era dunque un
sistema di simboli. Questa prospettiva era lunica che luomo avesse a disposizione
per intendere la realt.
Il cosmo era sacralizzato, ed era un cosmo cristiano. Come scrisse san Bonaventura
nel XIII secolo, il mondo sensibile soltanto unombra, una traccia, e com-
prenderne il vero significato non compito di quelli che noi oggi chiamiamo gli
scienziati, ma degli individui contemplativi, e in primo luogo gli ecclesiastici, che
sanno cogliere il rapporto tra le Sacre Scritture e la natura, perch soltanto costoro
sanno passare dal mondo fisico ai suoi significati, dallombra alla luce, dalla traccia
alla verit.
La ricerca Tra il XII e il XIII secolo, in coincidenza con le grandi trasforma-
delle cause zioni dellOccidente medievale, cominceranno tuttavia a diffon-
dersi traduzioni di antichi testi greci e di testi islamici che a
loro volta trasmettevano la cultura scientifica degli antichi. In queste opere si propo-
neva una concezione del mondo completamente diversa, dove linterpretazione della
natura come insieme di simboli era sostituita da unanalisi razionale. Queste opere
erano state scritte prima della nascita e della diffusione del cristianesimo ed erano
quindi completamente svincolate da qualunque riferimento
allautorit delle Sacre Scritture. Il loro obiettivo fondamentale
Da cosa scaturisce il tema artistico del
GUIDAALLOSTUDIO

era la ricerca delle cause dei fenomeni naturali. Fiorirono dun- corpo grottesco? Comera concepita
que in questo periodo scienze come la fisica, lastronomia, lal- la natura? Quale interpretazione della
chimia, la medicina, i trattati sullagricoltura. natura emerse in conseguenza alla
traduzione e diffusione degli antichi testi
Trasformazioni culturali e nuove visioni del mondo trovarono greci e islamici?
il loro terreno pi fertile nel contesto urbano, oggetto anches-
so, in questo periodo, di profondi cambiamenti.

6 Le citt, poli produttivi e culturali


Il dinamismo La crescita demografica e lincremento della produttivit agri-
delle citt cola intorno allXI secolo sintrecciarono a una vigorosa ripresa
delleconomia urbana. Le citt medievali esercitavano ora una
grande forza di attrazione, paragonabile a quella delle antiche citt romane. I conta-
dini del territorio circostante vi si trasferivano in gran numero, trasformandosi in

CAPITOLO 2
49

LE CAMPAGNE E LE CITT IN UN PERIODO DI CAMBIAMENTI


operai e artigiani. I contadini e gli incaricati dei grandi proprietari si recavano perio-
Manifattura
dicamente nei mercati e nelle fiere cittadine per mettere in vendita il surplus della
Dal latino manu face- produzione agricola. La quantit delle derrate stimolava i consumi e consentiva la
re, fare manualmente. sopravvivenza di una popolazione urbana pi numerosa e attiva. Questo nuovo dina-
Nelluso comune indica
il complesso dei lavori e mismo rivers a sua volta effetti benefici sulle campagne, stimolando di riflesso la
delle operazioni, eseguite
a mano o a macchina, me- produzione agricola.
diante le quali una o pi
materie prime vengono Le manifatture Si verific anche una pi netta divisione tra attivit rurali e at-
trasformate in oggetti di urbane e il primato tivit urbane: mentre in precedenza nelle fattorie si fabbricava-
consumo, i manufatti. del settore tessile
no gli attrezzi, i vestiti e tutti quei manufatti che servivano ai
contadini, ora le attivit artigianali tendevano a concentrarsi nelle citt, acquisendo
una pi alta specializzazione. Il livello qualitativo dellartigianato aument conside-
revolmente. Il settore guida delle manifatture urbane era quello tessile [ ATLAN-
TE_11]. Esso richiedeva operazioni complesse e aveva una funzione trainante sulla
stessa produzione agricola e sullallevamento: la manifattura della lana incentivava

ATLANTE 11_I CENTRI TESSILI NELLEUROPA DEL XIII SECOLO

MARE
DEL
NORD
Smolensk
Lincoln
Londra
Stettino
Bruges
Ypres Gand Colonia OCEANO
OCEANO
Lilla ATLANTICO Bea
ATLANTICO Beauvais Arras Liegi
Kiev
Parigi
Cracovia

Lione Pest
Milano Venezia
Tolosa
Cremona Segovia
Tolosa Sarag
Genova
Segovia Lucca MAR NERO
Saragozza Firenze
Pisa
Costantinopoli
Granada
Tessalonica
Granada

Palermo Tebe
Catanzaro

Tunisi Corinto

MAR MEDITERRANEO

panno, lana
La distribuzione delle pi mostra chiaramente lemergere pi intenso: lItalia centro- tela, fustagno
importanti manifatture di due aree dove la ripresa settentrionale e lEuropa del
panno, lana
dellepoca, quelle tessili, economica ha carattere Nord. seta
tela, fustagno lino
seta I CENTRI TESSILI NELLEUROPA
lino DEL SECOLO XIII

MODULO 1
50

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


infatti lallevamento ovino, quella degli altri tessuti stimolava la produzione delle
cosiddette piante industriali, per esempio, il cotone, il lino, lo zafferano, che forniva-
no le fibre grezze e i colori per le tinture. Nel campo dellindustria tessile la novit
pi importante fu la diffusione della produzione e della lavorazione della seta, che
ebbe in Italia i suoi centri pi attivi e fiorenti.
Le Corporazioni La specializzazione delle attivit artigianali port alla formazione
di associazioni che in Italia presero il nome di Arti, o Corporazio-
ni, e che riunivano i rappresentanti di tutti i mestieri, dai pi importanti ai pi umili.
|
Queste associazioni controllavano gli orari e le condizioni di lavoro e cercavano di ri- La bottega del sarto
durre o di eliminare la concorrenza tra le varie botteghe. Alcune norme molto severe 1370-1400 ca.
[dal Tacuinum Sanitatis,
vietavano adulterazioni e frodi: proteggendo la clientela si tutelava anche la buona re- Codex Vindobonensis,
putazione dellArte. Le Arti erano anche associazioni di mutuo soccorso, dotate di una series nova 2644; sterreich
Nationalbibliothek, Vienna]
cassa e di unamministrazione che gestiva i fondi per assistere i membri ammalati o Strettamente associato al
infortunati, le loro vedove, i loro orfani [ 2.7 STORIASOCIETCITTADINANZA]. mercante di stoffe e di tessuti
era il sarto, specializzato
Le universit dal Anche la cultura aveva le sue corporazioni: erano le universit. nel taglio e nella confezione
Medioevo a oggi Lo stesso termine universitas indicava, nei testi latini dellepo- degli abiti. A fare di un
vestito un prodotto ricercato
ca, qualsiasi mestiere organizzato (cera, per esempio, luniver- e apprezzato era soprattutto
sit dei mercanti e quella dei cocchieri). Luniversitas magistrorum et scholarium la qualit e il tipo di tessuto,
che poteva essere di origine
era quindi la associazione dei maestri e degli studenti. Il loro sviluppo and di pari vegetale, come il lino e il
passo con lindebolimento di quellattivit formativa che un tempo si svolgeva esclu- cotone, o di origine animale,
come la seta e la lana. Di
sivamente nei monasteri. lana era labito indossato
La Scuola di medicina di Salerno che possiamo considerare la pi antica delle dal cliente nella bottega
sartoriale raffigurata nella
universit era gi attiva alla met dellXI secolo. Quella di Bologna, nata poco dopo miniatura.
per iniziativa degli studenti di diritto, acquis presto un prestigio tale da fornire, con
lattivit dei suoi professori, la base giuridica dellEuropa medievale e moderna. Le Lezione di filosofia
alluniversit Sorbona di
altre grandi universit dellepoca sono tutte ancora attive ai giorni nostri: basti ri- Parigi
cordare, tra le altre, Oxford, Cambridge, Parigi, Padova, Napoli, Roma, Pisa [ ATLAN- XIV sec.
[dalle Grandes chroniques
TE_12]. Nata nellItalia medievale, luniversit oggi unistituzione diffusa in tutto il
de France; Bibliothque
pianeta. Nel Medioevo vi simpartivano solo poche discipline, mentre oggi le materie municipale, Castres]

CAPITOLO 2
51

LE CAMPAGNE E LE CITT IN UN PERIODO DI CAMBIAMENTI


16 insegnate sono centinaia, ma la straordinaria continuit della loro esistenza uno
J. Verger dei fenomeni pi importanti della storia dellultimo millennio.
Una grande creazione Cambridge
medievale: luniversit universitari erano organizzati secondo facolt: Arti
Discutere Gli studiOxford
per formare una (cio Arti liberali: grammatica, dialettica, retorica, aritmetica,
mente critica
geometria, astronomia, musica), Decreto (cio diritto canoni-
co), Diritto civile, Medicina, Teologia.
Linsegnamento universitario veniva impartito in latino. Si basava sulla lettura (lectio)
Parigi
e sul commento (quaestio) di testi classici autorevoli (da Aristotele a Boezio,Praga da Cice-
OCEANO
rone a Tolomeo, dai
AT L A N T I C O giuristi romani ai Orlans
Padri della Chiesa) e della Bibbia, la cui inter-
Angers
pretazione richiedeva per estrema prudenza, per non incorrere nellaccusa di eresia.
Seguiva poi la discussione (disputatio), intorno a un tema scelto dal maestro, che
veniva spiegato e discusso con gliCahors studenti. Fondamentale, Vercelli in questo tipo di formazio-
Vicenza
Grenoble
ne, era il metodo dialettico, per mezzo del quale si superavano le contraddizioni
Treviso tra le
Tolosa
tesi Coimbra
contrapposte, tra
Palencia
gli autori presi in considerazione,
Avignone tra
Pavia le loro interpretazioni.
Padova La
Reggio
carriera degli studenti procedeva attraverso esami nei quali essi dovevano Bologna dare prova di
Montpellier Arezzo
la materia e di essere in grado di sostenere un pubblico
dominareSalamanca dibattito.
Macerata
Lrida Pisa
Perugia
Interessi Latteggiamento delle autorit pubbliche quelle cittadine, i so-
Lisbona
economici, libert vrani, gli imperatori, la Chiesa nei confronti delle universit
dinsegnamento Roma
e controllo era duplice. Da un lato esse guardavano con favore alla loro dif-
Napoli
fusione, perch le universit erano un vivaio di individui
Salerno intel-
Siviglia
lettualmente dotati, tra i quali potevano essere reclutati funzionari amministrativi
MAR MEDITERRANEO

ATLANTE 12_LA DIFFUSIONE DELLE UNIVERSIT

Cambridge
Oxford
anno di fondazione
anteriore al 1200
anno di fondazione
tra il 1200 e il 1300
Parigi scuole di diritto
Parigi
Praga
OCEANO Orlans
AT L A N T I C O
Angers

Cahors
Vercelli Vicenza
Grenoble Treviso
Tolosa
Avignone Pavia Padova
Coimbra Palencia Reggio
Bologna
Montpellier Arezzo
Salamanca Lrida Pisa Macerata
Perugia
Lisbona
Roma

Napoli
Siviglia Salerno

MAR MEDITERRANEO

anno di fondazione
MODULO 1
52

anteriore al 1200
GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO
anno di fondazione
tra il 1200 e il 1300
pi evoluti ed efficienti. Inoltre le universit recavano prestigio ai regni e alle citt
che le ospitavano, e la stessa presenza degli studenti (dai tremila ai cinquemila a
Parigi, circa duemila a Bologna, circa millecinquecento a Oxford), molti dei quali
erano benestanti, recava benefici economici non indifferenti alla collettivit. Dallal-
tro esse temevano i disordini frequentemente provocati dagli studenti e leccessiva
libert di pensiero. Il problema pi delicato era la libert dinsegnamento: secondo
la concezione tradizionale del Medioevo, la cultura era ancora ritenuta inscindibile
dalla fede e doveva, quindi, essere sottoposta alla direzione dei
vescovi, cui spettava comunque il compito di concedere la li- Perch leconomia urbana stimolava
cenza dinsegnare. lagricoltura? Qual era il settore pi evoluto
delle manifatture urbane? In che senso

GUIDAALLOSTUDIO
Le universit si opposero fermamente ai frequenti tentativi di
possibile definire luniversit una
abolire o ridurre la loro autonomia. Gli universitari erano con- corporazione? Perch le autorit
sapevoli di rappresentare una sorta di terzo potere, fondato pubbliche avevano interesse a
sulla cultura, accanto ai poteri laici e religiosi, ed erano molto promuovere la diffusione delle universit
e la qualit dei loro studi? Quali timori
determinati nellorganizzare forme di protesta e di resistenza suscitavano le universit nelle autorit laiche
(a cominciare dallo sciopero), che furono quasi sempre vin- e religiose?
centi.

7 Splendori e miserie delle citt


Lo sviluppo A partire dallXI secolo un grande fervore edilizio si propag in
dellarchitettura tutto lOccidente: le citt si allargavano e si abbellivano, si dota-
religiosa
vano di nuovi palazzi e di nuove chiese, mentre luso della pietra,
per ledilizia privata, cominci a sostituire gradualmente
quello del legno. Poich la religione permeava lintera vita so-
ciale, il fenomeno pi significativo fu senza dubbio lo sviluppo
dellarchitettura religiosa. Tra le migliaia di chiese edificate in
tutto il continente spiccavano per imponenza, qualit tecni-
che, livello artistico, importanza religiosa le cosiddette chie-
se cattedrali. La cattedrale non era soltanto una chiesa pi
bella e pi grande delle altre. La parola viene infatti dal latino
cathedra, cattedra, che indicava il trono del vescovo. La cat-
tedrale era dunque, giuridicamente, la chiesa dove risiedeva il
vescovo, e questo indicava una forte preminenza religiosa e
politica sul territorio circostante.
Effetti economici La costruzione di una cattedrale aveva
contrastanti effetti contrastanti sulleconomia locale.
Da un lato essa rappresentava un onere

Basilica di S. Nicola a Bari


XI-XII sec.
Il fervore edilizio che ebbe inizio nellXI secolo si espresse nel linguaggio architettonico
del Romanico prima e del Gotico poi, abbandonando le forme dellalto Medioevo e
sviluppando tecniche costruttive nuove, funzionali alle mutate esigenze di edifici dalle
dimensioni grandiose. Chiese e palazzi sorsero nei centri cittadini e nei borghi di tutta
Europa, mentre abbazie e pievi punteggiarono il paesaggio delle campagne. La Basilica
di S. Nicola di Bari senzaltro fra gli edifici pi rappresentativi del Romanico nel Sud
Italia. Costruita per accogliere degnamente le ossa del santo, trafugate a Mira (odierna
Turchia) nel 1087 da un gruppo di marinai baresi, divenne prestissimo una delle pi
importanti mete di pellegrinaggio della Cristianit.

CAPITOLO 2
53

LE CAMPAGNE E LE CITT IN UN PERIODO DI CAMBIAMENTI


Focus pesante per i fedeli, che erano chiamati spesso a versare contributi. Dallaltro aveva
Leconomia delle reliquie conseguenze positive, perch i cantieri la cui attivit si protraeva per molti anni,
spesso per decenni offrivano lavoro a centinaia dindividui: questa manodopera era
composta da muratori assoldati sul luogo, da artigiani specializzati che potevano
provenire anche da regioni molto lontane, dai tagliatori di pietra che lavoravano
NLINE

nelle cave, dai trasportatori che facevano affluire i materiali nei cantieri. Un altro
effetto positivo era determinato dallafflusso di fedeli da altre regioni: una cattedrale
grande e sontuosa, dotata di reliquie di un santo prestigioso, attirava infatti masse di
12 pellegrini che facevano prosperare le strutture di accoglienza (ostelli, locande, taver-
J. Le Goff ne, ecc.).
Le due facce della citt
evidente, tuttavia, che i vantaggi della costruzione delle cattedrali (come di tutte le
chiese) non possono essere valutati soltanto sul piano economico. Quegli splendidi
edifici, infatti, rispondevano alle esigenze spirituali degli uomini, alimentavano la
fede, ispiravano un senso di protezione e di sicurezza. Accanto a una cattedrale si
viveva meglio.
Lo sviluppo Ma le citt destinavano somme considerevoli anche alla costru-
dellarchitettura zione e allabbellimento dei palazzi comunali. Questi edifici, in-
laica
fatti, avevano un alto valore simbolico: esprimevano la forza del
governo cittadino, la prosperit della citt, la fierezza civica. Molti palazzi costruiti
in questo periodo sono pervenuti fino ai giorni nostri e, proprio come nel Medioevo,
continuano a esprimere un senso di orgoglio e di appartenenza alla piccola patria
locale. Lo stesso pu dirsi della torre civica, simbolo dellautonomia del comune. Qui
era alloggiata la campana che scandiva le ore e alloccorrenza chiamava il popolo a
raccolta. La sua altezza, la sua bellezza, le sue decorazioni esterne e interne esprime-
vano anchesse la potenza della citt.
Un confronto Nelle antiche citt greche e romane il livello delle condizioni
con il mondo antico igieniche era stato mediamente molto alto. Esistevano cloache
che facevano defluire efficacemente le acque nere; le case dei
ricchi erano allacciate direttamente alla rete idrica mentre la gente comune poteva
agevolmente procurarsi lacqua nelle fontane pubbliche; la capillare diffusione di
terme pubbliche e private, frequentate assiduamente dalla popolazione, consentiva
anche ai meno abbienti la cura del corpo; le strade erano in gran parte lastricate. Nel
complesso, si pu affermare che la qualit delligiene pubblica raggiunta dalle citt
antiche fu sconosciuta al Medioevo, e che per raggiungere una situazione paragona-
bile a quella antica sarebbe stato necessario attendere let moderna avanzata (in
certe aree addirittura il XIX secolo).
Alcuni Nelle citt dellalto Medioevo, dove gli impianti, ledilizia, le in-
miglioramenti frastrutture di et romana erano andati quasi tutti in rovina, il
livello delligiene pubblica si era progressivamente degradato.
Tuttavia, in coincidenza con la ripresa verificatasi in Europa dallXI secolo in poi,
miglior la condizione della viabilit urbana e le autorit civiche cominciarono a
occuparsi maggiormente delligiene pubblica, che in precedenza era stata considera-
ta un aspetto secondario, affidato alliniziativa spontanea degli abitanti. Nel corso
dellXI secolo, prima in Italia e poi nel resto dEuropa, furono emanati provvedimen-
ti che cercavano di mettere sotto il pubblico controllo le condizioni ambientali del-
le citt e di regolare alcuni criteri elementari delligiene collettiva. Si proib per
esempio di far circolare liberamente animali come i maiali, le capre e le oche, che
pascolavano in mezzo ai rifiuti; di abbandonare allaperto carogne o viscere degli
animali macellati; di far essiccare lungo le strade le pelli degli animali scuoiati, che

MODULO 1
54

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


emanavano un fetore insopportabile; di ammassare letame in prossimit delle chiese
e degli edifici pubblici. Agli abitanti dei vari quartieri fu imposto di tenere puliti e
agibili i portici, le strade, i canali. Il problema delle cloache restava quello fondamen-
tale. Poich quelle romane erano quasi del tutto distrutte, i liquami venivano gettati
dalle finestre e defluivano a cielo aperto lungo i lati delle strade. Si provvide dunque
alla costruzione di reti fognarie e di pozzi neri collegati ai singoli edifici. Ma queste
opere procedevano lentamente e con difficolt a causa dei loro alti costi e della diffi-
colt dintervenire con scavi in zone gi densamente abitate.
Palazzo comunale e Torre
Ambienti malsani La scarsit dacqua era un grave ostacolo alla pulizia dei centri del Mangia a Siena
urbani. Nelle citt che non pativano questa mancanza perch XIII sec.
sorgevano lungo corsi dacqua, le strade ve-
nivano periodicamente lavate grazie a un
sistema sbrigativo ma efficace: con sbarra-
menti e paratie, lacqua dei fiumi o dei ca-
nali veniva convogliata in modo da creare
unondata che spazzasse le strade trasci-
nando con s i rifiuti. La consuetudine di
lastricare le strade e le piazze principali,
allo scopo di eliminare il fango e la polvere,
e di facilitare la pulizia, si diffuse in Italia,
prima che nel resto dEuropa, soltanto a
partire dal XIII secolo. Tuttavia, malgrado
queste innovazioni, le citt medievali rima-
nevano in gran parte malsane, e tali sareb-
bero rimaste nei secoli a venire. Tutte le
citt dellEuropa pre-industriale avevano le
medesime caratteristiche: strade strette e
umide, nelle quali scorrevano i liquami,
razzolavano gli animali, si accumulavano i
rifiuti, case prive di servizi igienici, di ac-
qua, di aria, con finestre strette o senza fi-
nestre, dove la gente viveva accalcata e lu-
nico arredamento era spesso un ruvido
pagliericcio, qualche modesto arredo di le-
gno scadente, un braciere e un piccolo spa-
zio per cucinare. Queste condizioni di vita
favorivano la diffusione delle malattie e del-
le epidemie: dalle strade alle case, ai vestiti,
tutto concorreva a determinare un habitat
ideale per i parassiti e i bacilli.

Perch le chiese cattedrali spiccavano


GUIDAALLOSTUDIO

per imponenza e bellezza? Quali effetti


aveva, sulla comunit, la costruzione di
una cattedrale? Quali costruzioni di
carattere laico furono costruite? Qual
era il livello igienico nelle citt dellalto
Medioevo, e perch?

CAPITOLO 2
55

LE CAMPAGNE E LE CITT IN UN PERIODO DI CAMBIAMENTI


I marginali menti ereticali (ctari, valdesi, poveri lom- propria comunit, sono perfettamente in-
bardi) e tutti conobbero la dura reazione tegrati mentre nella seconda, quella del
della Chiesa. Nel mondo contemporaneo paese straniero in cui si trovano, sono dei
La marginalit pu essere descritta come la marginalit un fenomeno ancora pi marginali. Ai casi di pi grave disagio re-
STORIASOCIETCITTADINANZA

una lacerazione dei normali legami so- complesso di quanto non sia stato in epo- cano sollievo organizzazioni umanitarie
ciali che porta alla non-partecipazione, ca medievale o nella prima et moderna. come la Caritas, le cooperative sociali e al-
separazione o esclusione dellindividuo Particolarmente drammatica la margi- tre associazioni, che forniscono assisten-
dalla vita sociale e, nei casi pi estremi, nalit di quegli individui che vengono za morale e materiale (cibo, letto, ecc.), or-
dalla societ nel suo insieme. Le cause definiti in modo spregiativo barboni ganizzano corsi di lingue (non c integra-
della marginalit possono essere tra le pi (il francese clochard, colui che zoppica; zione senza la possibilit di comunicare)
diverse. Nella societ tardomedievale, per linglese homeless, colui che per lungo e cercano ma questo assai pi difficile
esempio, lunico modo per condurre una tempo vive senza una casa in condizione di trovare posti di lavoro. Queste orga-
vita dignitosa consisteva nel rimanere di estrema povert), privi di una casa, di nizzazioni ricevono contributi economici
radicati stabilmente in uno stesso luogo: una famiglia e spesso di ogni contatto con pubblici e privati, ma non potrebbero ope-
villaggi, citt, clan, famiglie, confraterni- il mondo. Altrettanto drammatiche sono le rare senza il lavoro fornito gratuitamente
te, associazioni di mestiere, parrocchie marginalit legate alla tossicodipendenza da migliaia di volontari: lemarginazione
e quartieri classificavano lindividuo e lo e allalcolismo, piaghe sociali che portano degli emigrati spesso caratterizzata da
rendevano accetto al prossimo. Coloro i lindividuo verso il progressivo allontana- egoismi, paure e violenze, ma anche una
quali, come i vagabondi, per costrizione o mento dalla propria famiglia e lesclusione storia di generosit e di altruismo. Oggi si
volont propria si trovavano fuori da que- sociale. Molto spesso lemarginazione ac- parla di emarginazione anche in un senso
sti spazi sociali, si ponevano automatica- compagna i processi migratori. In assenza pi generico, per indicare la condizione di
mente al di fuori della societ, in una con- di una adeguata politica dintegrazione, i precariet in cui si trovano a vivere, pur
dizione di marginalit. In altri casi erano cittadini stranieri, con una lingua e una nei paesi pi sviluppati, milioni di indi-
dominanti i motivi religiosi; cos fu per gli cultura diverse dalle nostre, possono ave- vidui. La disoccupazione, il lavoro nero,
ebrei: emarginati, accusati di ogni misfat- re difficolt nel comunicare con il resto la negazione delle garanzie che la legge
to ed esclusi da molte attivit lavorative della societ, finendo cos per chiudersi prevede per tutti i lavoratori provocano
riservate ai cristiani, o per i cosiddetti ere- nelle proprie piccole comunit di origine infatti nuove forme di marginalit, che si
tici, descritti da Tommaso dAquino come e diventando presenze percepite dalla presentano sia come degrado di condizio-
coloro che professano la fede di Cristo, maggioranza con diffidenza. Questi indi- ni precedenti sia come impossibilit di mi-
ma ne corrompono i dogmi. I secoli XII e vidui vivono quindi contemporaneamente glioramento e quindi come negazione di
il XIII videro una grande fioritura di movi- in due societ: nella prima, quella della un futuro migliore.

Manifestazione
degli immigrati di
Rosarno davanti
al Ministero
dellAgricoltura a
Roma
2011
[ Cecilia Fabiano/
Eidon]
Nel 2011 lavoratori
immigrati di
Rosarno, in Calabria,
organizzarono un
presidio contro lo
sfruttamento e il
lavoro nero, a un
anno dalla rivolta
del gennaio 2010,
episodio emblematico
delle problematicit
di mancato sviluppo
sociale, economico
e culturale che
caratterizzano alcuni
territori della nostra
penisola.

MODULO 1
56

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


SINTESI
1 Uomini e spazi confermata dalla diffusione distanze divenne pi comune le Universit di Bologna, Parigi e
Dagli inizi dellXI e fino al XIV dei mulini ad acqua (oltre ai per via della crescita dei Oxford, il cui esempio fu seguito
secolo la popolazione europea gi diffusi mulini a vento), traffici commerciali. Furono in numerose altre citt di medie
crebbe in modo imponente. utilizzati per la macinazione dei istituite locande pubbliche, e grandi dimensioni. Le grandi
Superata la fase critica originata cereali. Nonostante laumento controllate dalle autorit universit dellepoca sono attive
dalle grandi invasioni del V della produzione, tuttavia, contadine, per garantire ancora oggi. Gli studi universitari
secolo, lEuropa era tornata lalimentazione dei contadini assistenza ai viaggiatori durante erano organizzati secondo
a popolarsi, in modo lento era precaria e insufficiente e la il pernottamento. Come in facolt: Arti, Decreto, Diritto
e progressivo. Laumento speranza di vita restava molto passato, i nobili e gli aristocratici civile, Medicina e Teologia.
demografico e quindi laumento bassa. continuarono a essere ospitati La formazione degli studenti,
di manodopera signific quasi gratuitamente da amici o rigorosamente in lingua latina,
3 Le grandi macchine conoscenti. avveniva secondo il metodo
ovunque la messa a coltura di del Medioevo: i mulini
nuovi terreni, sottratti alle paludi dialettico. Il percorso di studi
Tra le innovazioni tecnologiche 5 Nella natura era scandito dagli esami che gli
e alle zone boschive. Nacquero
nuovi insediamenti, le cosiddette di questo periodo devono Immersi nel contesto studenti dovevano sostenere
villenove o borghi franchi ricordarsi i mulini ad acqua e a ambientale, uniti alla natura, periodicamente, che tuttavia non
a cui i signori concedevano vento. I mulini in realt erano gli uomini depoca medievale precludeva loro di intraprendere
alcuni privilegi, come per gi in uso nellAntichit, ma in consideravano questultima altre carriere rispetto a quella
esempio lesenzione fiscale. La et medievale furono impiegati un libro scritto dalla mano dellinsegnante. Nonostante
popolazione rest concentrata in molti settori produttivi per la divina e la interpretavano come i tentativi delle autorit
nelle aree rurali. Solo il 15% di lavorazione e la trasformazione insieme di simboli. Tra il XII e politiche, dei comuni e dei poteri
essa, secondo le stime, viveva in delle materie prime: dalla il XIII secolo questa sensibilit ecclesiastici locali di controllare
contesti urbani. miscelatura della birra alla cominci a mutare, soprattutto e dirigere le universit, esse
frantumazione dei pigmenti a causa della diffusione, riuscirono a mantenere la loro
2 Innovazioni tecniche usati per colorare le stoffe. La nellOccidente medievale, autonomia e indipendenza
e produttivit loro diffusione fu vincolata al dellanalisi razionale. Presero grazie alle lotte dei loro membri,
La societ medievale era contesto geografico: ricco di infatti a circolare traduzioni consapevoli di rappresentare
prevalentemente agricola: corsi dacqua con sufficiente di antichi testi greci e di testi una sorta di centro di potere
dallo sfruttamento dei campi pendenza, con un clima n islamici, che permisero di fondato sulla cultura.
provenivano gli alimenti e le troppo caldo n troppo freddo riscoprire la cultura scientifica, e
quello in cui si impiegarono i fiorirono scienze come la fisica, 7 Splendori e miserie
materie prime di cui tutta la delle citt
popolazione aveva bisogno. mulini ad acqua; ventoso, ma lastronomia, la medicina.
Tra XI e XII secolo ci furono con correnti forti e regolari Lo sviluppo delle citt comport
quello adatto ai mulini a vento. 6 Le citt, poli produttivi anche quello dellarchitettura
alcuni progressi tecnologici: si e culturali
diffusero laratro pesante e luso Grazie allimpiego sistematico religiosa e civile. Sorsero
del collare rigido a spalla per gli dellenergia idraulica, miglior La crescita della popolazione nelle citt medievali splendide
animali da soma, che permisero anche la metallurgia e divennero e della produttivit agricola cattedrali, sedi del vescovo, ma
di aumentare la produzione frequenti i fabbri specializzati. determinarono la ripresa dei anche importanti luoghi sacri,
e soddisfare il cresciuto Il progresso innescato dalle commerci e lo sviluppo delle mete di pellegrinaggi e punti
fabbisogno alimentare. Il nuovo innovazioni tecnologiche in citt. In citt si svolgevano di riferimento cittadini per i
aratro consentiva di scavare agricoltura e nelle officine i mercati, dove i contadini fedeli. Si dedic particolare
solchi pi profondi nel terreno manifatturiere fu comunque potevano vendere le eccedenze cura anche alla costruzione dei
rispetto allaratro semplice, relativo: infatti, le condizioni agricole, e le attivit palazzi comunali, che avevano
in grado di scalfire solo di vita dei contadini, che artigianali che acquisirono un importante valore simbolico
superficialmente le zolle. La sua costituivano la maggioranza una specializzazione sempre e identitario per la comunit.
diffusione contribu a modificare della popolazione, non miglior; maggiore. Nelle citt gli artigiani Le condizioni igieniche e le
i sistemi di bardatura degli le eccedenze agricole servirono si riunivano in associazioni infrastrutture cittadine fogne,
animali da traino (buoi e cavalli), a sostentare una popolazione chiamate, in Italia, Arti o strade tuttavia erano assai
in modo da non ostacolarne la pi numerosa che continuava Corporazioni. Esse controllavano precarie e inferiori, per standard,
respirazione e migliorarne quindi a vivere per in condizioni ogni aspetto dellattivit a quelle dellAntichit. Alcuni
la capacit di lavoro. precarie. lavorativa, dagli orari di lavoro miglioramenti furono compiuti,
Tra i fattori che determinarono alla tutela della clientela, e sebbene lentamente, anche
4 La viabilit funzionavano anche come per via dei costi elevati degli
laumento delle rese agricole va
annoverata la rotazione triennale Nel corso dellXI secolo la rete associazioni di mutuo soccorso, interventi. Ma nel complesso
delle colture: essa offriva al di trasporti terrestri cominci per assistere i membri ammalati, le citt det medievale erano
contadino il vantaggio di lasciare ad essere ampliata e a ricevere le loro vedove e gli orfani. ambienti malsani, habitat ideali
incolto solo un terzo del proprio una manutenzione costante; Lo sviluppo urbano determin per il proliferare e il diffondersi
terreno e di disporre di una fu incrementato il numero di un ampio fenomeno di di malattie ed epidemie.
produzione pi ricca e variegata. corsi dacqua navigabili, in riorganizzazione delle strutture di
Il cereale maggiormente particolare nellEuropa centro- istruzione superiore e la nascita
coltivato era, in ogni caso, settentrionale; nel XIII secolo, di associazioni di maestri e
il grano da cui si ricavava il nelle aree pi sviluppate, il studenti, chiamate universit.
pane, lalimento principale sistema viario aveva recuperato I primi centri universitari a
della dieta dei contadini. lantica efficienza di epoca nascere in Europa furono la
Limportanza della panificazione romana. Il viaggio sulle lunghe Scuola di medicina di Salerno e

CAPITOLO 2
57

LE CAMPAGNE E LE CITT IN UN PERIODO DI CAMBIAMENTI


SVILUPPARE LE COMPETENZE
Spiega, in un testo di 10 righe, Rispondi ai quesiti impiegando il b. Sviluppo delle manifatture e specializzazione
quali conseguenze ebbe, su campagne numero di righe indicato tra parentesi: dellartigianato.
e citt, la grande crescita della c. Nascita delle Arti e delle Corporazioni.
1. Per quali impieghi fu utilizzato il mulino ad
popolazione verificatasi tra XI e XIV acqua? (6 righe) d. Sviluppo delle universit.
secolo. Spiega, innanzitutto, le cause 2. Quali fattori limitarono la diffusione dei
che secondo gli storici sono alla base mulini ad acqua? (4 righe) Utilizza la scaletta proposta di
di questo fenomeno e poi approfondisci 3. Quale sistema fu utilizzato nelle zone dove seguito per scrivere un testo di 6 righe a
le conseguenze determinate dalla non era possibile un diffuso impiego dei mulini cui dovrai dare un titolo appropriato:
messa a coltura di nuovi territori e ad acqua? (4 righe) a. Sviluppo dellarchitettura religiosa.
dalla nascita di moltissimi nuovi centri 4. Come avvenivano gli spostamenti nellalto b. Conseguenze positive e negative della
abitati. Medioevo e quali rischi correvano i viaggiatori? costruzione di una cattedrale.
(5 righe) c. Sviluppo dellarchitettura laica.
Descrivi, in brevi testi di 3 righe 5. Come si evolve, tra XI e XIII secolo, la d. Condizioni igieniche in citt.
ciascuno, le caratteristiche delle concezione della natura da parte delluomo?
(5 righe)
seguenti innovazioni tecniche e
tecnologiche, introdotte tra lXI e il XII Utilizza la scaletta proposta di
secolo: seguito per scrivere un testo di 10 righe
a. aratro pesante a cui dovrai dare un titolo appropriato:
b. collare rigido a spalla a. Sviluppo delle citt e delleconomia legata
c. rotazione triennale alle attivit urbane.

MODULO 1
58

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


3

CAPITOLO
LEPOCA DEI MERCANTI
E DEI CROCIATI

1 Il nuovo mondo dei mercanti


La ripresa La crescita delleconomia urbana evidente soprattutto a parti- 21
dei traffici re dal secolo XI si associ alla disponibilit di prodotti quanti- A.J. Gurevic
Lascesa sociale
tativamente pi rilevanti e molto diversificati. Questi beni era- dei mercanti
no in gran parte destinati agli abitanti delle campagne circostanti e alla stessa
popolazione urbana, ora in notevole aumento. Ma le manifatture urbane erano in 22
grado di produrre beni in maggiore quantit rispetto alle richieste di questo pur J. Rossiaud
ampio bacino di consumatori. Per sostenere la produzione erano ormai necessari Il denaro, sangue
della citt
nuovi mercati nel quadro di una forte ripresa del commercio a largo raggio [ 3.5].
La ripresa dei traffici signific anche ripresa della circolazione monetaria. La mone-
ta, la cui funzione di mezzo di scambio si era molto indebolita durante lalto Medioe-
vo, torn a ricoprire un ruolo importante e divenne quasi il simbolo della prosperit
urbana. Mentre nelle campagne gli scambi in natura erano ancora molto diffusi,
nelle citt erano ormai rari i rapporti economici che non avessero una mediazione
monetaria: il denaro, ha scritto uno storico dei nostri giorni, era il sangue della
citt. Attraverso la coniazione di moneta, le citt manifestavano anche il proprio Scambio in natura
Lo scambio in natura si ef-
orgoglio municipale, la propria identit, la propria volont di autonomia: il fiorino fettua senza la mediazione
di Firenze portava impresso su una faccia il giglio dello stemma cittadino, sullaltra della moneta, ovvero scam-
biando un bene con un al-
il santo patrono Giovanni Battista; il ducato doro di Venezia recava le immagini di tro bene: per esempio, un
san Marco e del doge, il magistrato supremo, che aveva curato lemissione. cavallo con un podere, una
certa quantit di vino con
Lascesa sociale In un mondo pi dinamico, attraversato da traffici vivaci, erano un tessuto, ecc.
degli uomini daffari necessarie grandi disponibilit di denaro contante, per intra- Banca
Dal germanico bank, pan-
prendere una nuova attivit, per ingrandire la propria, per co- ca. Le prime operazioni
bancarie venivano infat-
gliere al volo unoccasione. Strettamente connesso alle attivit commerciali fu quin- ti effettuate su semplici
di lo sviluppo delle banche, caratterizzate inizialmente soprattutto dalla pratica del tavoli smontabili situati
solitamente nelle zone di
cambio delle valute e, in progresso di tempo, dalla raccolta di depositi che venivano mercato.
poi utilizzati per offrire prestiti a interesse o per investire in grosse iniziative com- Lettera di cambio
merciali, o anche dal trasferimento di fondi dei clienti da una citt allaltra, tramite La lettera di cambio era
una promessa scritta di
lo strumento della lettera di cambio. A partire dal XII secolo, questo settore sar pagare una determinata
somma. Fu inventata per
dominato dai banchieri italiani non solo nella penisola, ma in tutta Europa. far fronte alla carenza di
Il piccolo commercio al minuto, quello che si svolgeva prevalentemente nelle botte- metalli preziosi del conti-
nente europeo, per consen-
ghe delle citt e dei villaggi, mantenne le sue caratteristiche tradizionali: era svolto tire ai mercanti di svolgere
quasi sempre da individui che si limitavano a smerciare pochi beni di basso valore i loro traffici con sicurezza
ed evitare il rischio di spo-
intrinseco, e che si collocavano a un basso livello nella scala sociale. Coloro che trat- stare ingenti quantit di
tavano merci pregiate, come le spezie, i gioielli, i tessuti di pregio, potevano invece monete. Fu usata al posto
della moneta come un mo-
accumulare notevoli risorse e ascendere nella scala sociale fino a raggiungere posti derno assegno bancario.
di responsabilit nei governi cittadini.

CAPITOLO 3
59

LEPOCA DEI MERCANTI E DEI CROCIATI


13 Malgrado le loro ricchezze e il loro crescente peso nelle istituzioni cittadine, i mer-
G. Sergi canti non disponevano per di un pieno e soddisfacente prestigio sociale. I valori so-
Lesperienza comunale
tra costanti e diversit ciali dominanti rimanevano sempre quelli aristocratici, fondati sulletica nobiliare.
Questultima esaltava lantichit della stirpe, il rango, le virt belliche, il possesso
18 di grandi propriet terriere, il codice donore condiviso da individui appartenenti
J. Le Goff allo stesso ceto. Nei confronti degli uomini nuovi, che avevano la ricchezza, ma
Le frontiere del disprezzo non il rango, permanevano pregiudizi e diffidenze. Gli uomini nuovi pervenuti alla
sociale
ricchezza e al potere, dal canto loro, aspiravano a essere ammessi nellaristocrazia,
per consacrare la loro distinzione morale dalla gente comune e rendere evidente il
19DOC
Contro lusura loro definitivo distacco dagli umili ambienti di provenienza. I mercanti, e chiunque
vivesse maneggiando denaro, imitavano quindi lo stile di vita dei nobili: si dedica-
20 vano alla caccia, riempivano le scuderie di cavalli di razza, si costruivano palazzi
A.J. Gurevic splendidi, diventavano committenti di grandi artisti, vestivano allultima moda, con-
Lo scialacquatore sumavano cibi raffinati, davano in matrimonio le loro figlie o i loro figli alla prole dei
e il fannullone
nobili decaduti, comperavano il rango cavalleresco. Inoltre, come si detto, nessun
onore era possibile se non si avevano belle e vaste propriet di campagna: i mercanti
erano dunque obbligati a convertire nellagricoltura parti anche cospicue delle loro
ricchezze. Sempre alla ricerca di una maggiore rispettabilit sociale, essi facevano
spesso elemosine e davano vita a fondazioni pie che si occupavano dellassistenza ai
poveri e agli emarginati.
Questo avvicinamento del ceto mercantile alla nobilt fu favorito da un processo op-
posto e convergente. Gli stessi nobili, trasferitisi nelle citt, ormai divenute in molte
regioni il fulcro della vita economica e politica, finivano spesso per praticare attivit
commerciali in grande, servendosi preferibilmente di intermediari: una cosa che
fino a poco tempo prima sarebbe stata impensabile, ma che ora si spiegava bene con
le opportunit di rapido incremento dei patrimoni offerte dai traffici in espansione.

Banchieri e clienti in una


miniatura trecentesca
[Biblioteca Seminario
Patriarcale, Venezia]

MODULO 1
60

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


Queste opportunit garantivano guadagni ben pi elevati di quelle offerte dalla tradi-
zionale rendita agraria nobiliare, meno rischiosa ma anche meno proficua.
|
Nuove esperienze I grandi mercanti erano gli individui pi dinamici della societ Botteghe in una citt
economiche medievale. Per molto tempo, nei secoli dellalto Medioevo, il medievale
XVI sec.
commercio aveva mantenuto un carattere itinerante. Il mer- [Bibliothque Nationale, Parigi]
cante era allora una figura ambigua, tra laffarista e il guerriero. In unEuropa dove
il controllo pubblico del territorio era fragile e tuttaltro che capillare, trasportare La casa di un mercante
merci era unavventura, perch incontrare banditi e pirati non era uneventualit medievale a Southampton
(Inghilterra)
rara. Per questo i mercanti tendevano a muoversi insieme, formando carovane che
Questo edificio fu fatto
assomigliavano talvolta a eserciti in marcia. Con la crescita delleconomia urbana costruire nel 1290 da un ricco
questa figura di mercante continu a essere attiva negli spazi meno civilizzati, abita- mercante di vino inglese, John
Fortin, sulla strada principale
ti da comunit che vivevano lontane dalle leggi. Ma parallelamente simpose sempre della Southampton medievale,
di pi una nuova figura di professionista: il mercante che dirigeva gli affari operando gi allepoca unattiva e ricca
citt portuale. Il fabbricato
stabilmente dalla sua azienda, in collegamento con una serie di agenti. Mentre il fungeva da abitazione e da
mercante itinerante era quasi sempre un analfabeta, il mercante stabile sapeva leg- bottega. Al primo piano ci
sono due camere da letto,
gere, scrivere, tenere una contabilit complessa. di cui una sporge sul piano
Il mondo del commercio era quello dove trionfava liniziativa individuale, ma anche strada a formare il portico
che serviva per accogliere i
quello dove si praticavano le pi moderne forme di associazione. In questo settore, clienti della bottega. La pianta
come del resto in tutti i campi, lItalia medievale fu allavanguardia. La pi antica stretta e lunga consentiva
di avere al piano terra, oltre
forma di associazione fu la commenda (dal latino commendare, affidare, raccoman- lingresso-bottega, altre due
dare), attestata prima a Venezia e poi in altre citt marittime della penisola. Una par- stanze per usi privati. La
casa dotata anche di una
te era rappresentata dal detentore del capitale, laltra dal mercante. Poich i viaggi cantina per conservare il
per mare erano pericolosi, il primo si assumeva il rischio di tutte le eventuali perdite vino a temperatura costante.
Laspetto medievale della
e otteneva unalta percentuale dei profitti (dalla met ai tre quarti), il secondo ri- casa, miracolosamente
schiava la vita e otteneva la rimanente quota degli utili. Accordi come questi ebbero sopravvissuto e in gran parte
intatto, fu rivelato da una
anche una grande importanza sociale: essi offrivano infatti ai proprietari terrieri bomba caduta nel corso del
dotati di grandi mezzi finanziari la possibilit di investimenti redditizi a breve sca- secondo conflitto mondiale. In
seguito, nel 1980, ledificio
denza; a individui intraprendenti e coraggiosi ma privi di mezzi essi offrivano inve- stato restaurato e arredato per
ce lopportunit di accumulare, con qualche viaggio ben riuscito, fortune anche di fungere da attrazione turistica.

CAPITOLO 3
61

LEPOCA DEI MERCANTI E DEI CROCIATI


notevoli dimensioni. Nacquero da queste esperienze le prime assicurazioni, gestite
da professionisti del ramo, che per la prestazione offerta chiedevano mediamente
premi pari al 5-10% del capitale assicurato.
Queste associazioni valevano solitamente per un singolo viaggio. Quelle che invece si
costituivano per viaggi terrestri o fluviali, che erano meno rischiosi, duravano per pe-
riodi spesso molto lunghi. Erano chiamate compagnie. I membri
Quali conseguenze ebbe la ripresa dei apportavano il proprio capitale al fondo costituito dai soci e ne

GUIDAALLOSTUDIO
traffici mercantili? I mercanti videro traevano un utile proporzionale. Le compagnie avevano una sede
crescere il proprio prestigio sociale?
Attraverso quale processo il ceto stabile, ma dislocavano loro rappresentanti in paesi anche molto
mercantile si avvicin ai nobili? Che lontani, creando cos una vasta rete di traffici e di affari. Lattivit
cosa era la commenda? Che cosa erano delle compagnie tendeva inoltre a estendersi dal commercio ad
le compagnie?
altri settori, come il cambio, il credito, le manifatture.

2 La cultura mercantile
Linsegnamento, La cultura dellepoca, nelle universit come nei monasteri, era
linformazione, dominata dai chierici e poneva al vertice gli studi teologici. Pur
la scrittura
riconoscendo questo primato, i gruppi sociali affermatisi in
questo periodo avvertivano lesigenza di una cultura nuova, pi volta al concreto e
alle cose terrene. Cos, in molte citt nacquero scuole laiche, dove i figli degli uomi-
ni daffari apprendevano anche materie che li addestravano alle esigenze del loro
ambiente. Si avvertiva anche limportanza delle conoscenza delle lingue straniere. Il
mondo dei dotti comunicava attraverso il latino, ma gli uomini daffari avevano altre
necessit. In tutto il Mediterraneo litaliano aveva la stessa importanza che oggi ha
linglese, mentre nellEuropa settentrionale dominava il tedesco. Ma un mercante
intraprendente sapeva bene quanto fosse utile esprimersi nel maggior numero di
lingue possibile.
La cultura dei mercanti era inoltre apprezzata perch essi avevano un maggiore
accesso allinformazione. A causa dei loro viaggi, o di quelli dei loro agenti, essi co-
noscevano prima degli altri, spesso prima delle stesse autorit politiche, le vicende
che si svolgevano in terre lontane, gli esiti di un conflitto, una crisi, un cambiamen-
to dinastico, una catastrofe naturale. Essendo gli individui pi dinamici, i mercanti
erano anche i pi informati, e questo li rendeva socialmente preziosi.
Si diffondeva in parallelo una manualistica finalizzata alle esigenze del commercio:
guide per la contabilit o repertori dove si trovavano notizie riguardanti le misure,
i pesi, le monete, i dazi doganali vigenti nei vari paesi. Simpose anche un nuo-
vo modo di scrivere: alla scrittura di cancelleria, elegante, accurata, preziosa, usata
per gli atti solenni (chiamata minuscola carolina perch risalente allet di Carlo
Magno) e alla scrittura notarile, pedante e fitta di abbreviazioni, si affianc ora una
nuova scrittura corsiva, rapida e limpida, che rispondeva ottimamente alle esigenze
della contabilit e degli atti commerciali, che richiedeva chiarezza e velocit.
Nuovi documenti Gli uomini daffari cominciarono a tenere regolarmente una
per gli storici propria corrispondenza, tanto pi vasta quanto pi vasti erano i
loro traffici e il numero degli agenti, che era ordinatamente cu-
stodita nei loro archivi privati, insieme con gli altri documenti. Alcuni di questi ar-
chivi, pervenuti fino a noi, rappresentano una fonte di straordinaria importanza per
la storia delleconomia, della societ e della cultura. Si pensi che il primo documen-
to in lingua italiana proprio il frammento di un conto commerciale redatto a Siena

MODULO 1
62

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


nel 1211. Cominciano ad apparire anche le prime autobiografie mercantili. In prece-
denza sarebbe stato impensabile che un uomo dedito ai traffici scrivesse la propria
vita: queste erano cose da uomini altolocati o da uomini di Chiesa dotati di grande
cultura. Ora, la nuova consapevolezza acquisita dai mercanti e la loro stessa ascesa
sociale facevano cadere questa interdizione morale e psicologica e i mercanti riten-
nero utile lasciare testimonianze della propria vita, dei propri affari, dello loro vicen-
de personali e di quelle della propria famiglia: ancora una volta, si tratta di testimo-
nianze preziose per gli storici. Linsieme di questi documenti ha fatto s che il mondo
dei mercanti medievali sia di gran lunga pi conosciuto di quello dei mercanti
dellAntichit greco-romana: per la prima volta gli storici dispongono di copiosi do-
cumenti sulla mentalit dei mercanti, sullorganizzazione dei traffici, sulle pratiche
commerciali, sulle monete da loro usate, sui prodotti scambiati, sulle innovazioni
introdotte, sulla loro stessa vita quotidiana.
La mentalit La crescita dei traffici e delleconomia monetaria, laffermazio-
aritmetica ne di una nuova considerazione del guadagno, la pi forte atten-
zione degli uomini daffari per i numeri e per il calcolo, fecero
emergere una nuova esigenza di precisione, che si manifest in vario modo e che
pu essere definita come una mentalit aritmetica. Grande importanza ebbe la diffu-
sione dellabaco (dal greco bax, tavoletta) una tavoletta suddivisa da linee orizzon-
tali o verticali lungo le quali scorrevano, in determinate posizioni, dei gettoni (o

|
Gregor Reisch
Madame Arithmatica
1508
Questa incisione raffigura luso dei numeri arabi e quello
dellabaco (a destra) per fare calcoli. Lo studio dellabaco
rappresentava un aspetto formativo molto importante del futuro
mercante, visto che questo strumento avrebbe costituito una
presenza costante al suo fianco negli anni di attivit.

Schema di un abaco
Osservando lo schema di un abaco possiamo cercare di
comprendere il suo funzionamento. La colonna allestrema
destra indica le unit, quella alla sua sinistra le decine e cos via
fino ad arrivare allultima a sinistra che esprime i milioni. Ogni
fila sotto la sbarra trasversale composta da cinque perline,
mentre quella superiore rappresenta un valore cinque volte
superiore. Le perline da conteggiare sono quelle poggiate
sulla sbarra trasversale. In questo abaco schematizzato abbiamo
2 nella colonna delle unit; 3+5 in quella delle decine (=80); 4+5
in quella delle centinaia (=900) e 1 nelle migliaia, per un totale
di 1982 (cio 2+80+900+1000).

CAPITOLO 3
63

LEPOCA DEI MERCANTI E DEI CROCIATI


Focus palline forate). La posizione dei gettoni indicava un valore: un gettone sulla seconda
I numeri arabi linea valeva dieci volte quello che si trovava sulla prima, quello che stava sulla terza
valeva dieci volte il precedente, e cos via. Labaco si fondava sulla numerazione po-
sizionale, che permette di attribuire ai numeri semplici valori per esempio, unit,
decina, centinaia a seconda del posto occupato (nel caso dellabaco, a seconda della
NLINE

linea lungo la quale si dispongono i gettoni). Attraverso operazioni di moltiplicazio-


ne o di divisione basate su questo dispositivo era ora possibile effettuare calcoli pri-
ma quasi impossibili, che potevano spingersi fino ai dieci miliardi. Parallelamente
30 allabaco si diffondevano manuali destinati al suo uso.
A. Murray Ma ben pi importante fu lintroduzione dei numeri arabi, comprendenti lo zero,
La forza della ragione
che in realt erano numeri indiani, essendo stati scoperti dagli arabi in India. Le ci-
fre arabe introdussero unenorme semplificazione: basti pensare che, nei tradizionali
numeri romani, il numero arabo 1384 si scriveva MCCCLXXXIV. Gli ambienti dellal-
ta cultura, intrisa di culto della tradizione e di sospetto nei confronti di qualsiasi
novit, si opposero a lungo allintroduzione di questo metodo,
Che cosa si insegnava nelle scuole considerato una sorta di bizzarria volgare. Ma intanto luso dei
GUIDAALLOSTUDIO

laiche fondate dai mercanti? Perch numeri arabi progrediva negli uffici dei mercanti e dei banchie-
i mercanti lasciarono importanti ri, soprattutto italiani, aprendo la strada allaritmetica moder-
testimonianze scritte della loro attivit?
Che cosa era labaco? Che valore na, mentre labitudine al calcolo modificava gradualmente le
ebbe lintroduzione dei numeri arabi? abitudini e la mente di tutti gli uomini, non soltanto di quelli
dediti agli affari.

3 Il Mediterraneo
Caratteri Nel Medioevo, come gi nellAntichit, le comunicazioni marit-
della marineria time erano di gran lunga quelle pi veloci ed efficienti: il com-
mediterranea
mercio e la guerra non potevano farne a meno. Con le imbarca-
zioni dellepoca era possibile trasportare carichi enormi dalle 200 alle 2000
tonnellate a una velocit per quei tempi impensabile per i trasporti terrestri. La
velocit media, comprese le soste, era di circa due nodi, corrispondente a circa 3,7
chilometri lora. In quellepoca le navi erano i mezzi di trasporto pi veloci, come
oggi gli aerei. In questo periodo furono aperti nuovi percorsi e nuovi popoli divenne-
ro esperti nella navigazione: Bretoni, Angli, Frisoni, le popolazioni scandinave co-
minciarono a frequentare assiduamente gli spazi oceanici nel Mare del Nord e nel
Baltico, spingendosi fino allIslanda e alla Groenlandia. A Oriente, gli arabi e i persia-
ni iniziarono la loro penetrazione nel Mar della Cina. Malgrado la frattura tra la
Cristianit e lIslam, larea mediterranea rimaneva per di gran lunga quella pi
frequentata.
In confronto agli oceani, il Mediterraneo un mare molto piccolo. La sua importan-
za era tuttavia enorme, perch sulle sue acque si affacciano tre continenti lEu-
ropa, lAfrica e lAsia , perch le sue coste erano ricche di porti e di insenature
dove era possibile trovare ricovero quando le condizioni climatiche sconsigliavano
la navigazione, perch fin dallAntichit si erano andate accumulando conoscen-
ze preziose riguardanti i venti, le correnti, i fondali pericolosi. Queste conoscenze
erano indispensabili perch il Mediterraneo era un mare insidioso, le cui condizioni
erano sottoposte a bruschi cambiamenti, spesso imprevedibili. Inoltre, la navigazio-
ne invernale, a causa dei venti forti e delle frequenti tempeste, era sconsigliata, ma
non esclusa. Era tuttavia necessaria una notevole prudenza, navigando con cautela

MODULO 1
64

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


sotto costa, al riparo delle rive settentrionali ed evitando quelle meridionali, ben pi
insidiose.
La navigazione mediterranea ha una precisa caratteristica, determinata dai suoi venti.
Sono infatti predominanti i venti che soffiano da nord-ovest (il maestrale) e da nord
(il vento etesio, detto anche meltemi), con qualche improvvisa raffica proveniente
da sud-est (scirocco) o da sud-ovest (libeccio). Tutto ci favorisce la navigazione da
ovest verso est: nellXI secolo il tragitto da Marsiglia alla Siria impiegava appena 25
giorni, mentre il viaggio di ritorno, molto pi lento e rischioso, ne richiedeva 40.
Questi sono per dati medi, poich non erano rari i viaggi sfortunati, quando a causa
di tempeste le navi andavano fuori rotta e impiegavano mesi per far ritorno.
La bussola e Nel Medioevo queste condizioni migliorarono grazie alla co-
le altre innovazioni struzione di nuove infrastrutture o al recupero di quelle di epo-
ca romana: porti, moli, fari, banchine, barriere protettive si tro-
vavano in tutti gli scali principali. Ma il maggior progresso nella navigazione
marittima fu introdotto dalluso della bussola. Alle origini di questo strumento c
un materiale che possiede una propriet sorprendente, quella di attrarre il ferro. Fu
scoperto nel VI secolo a.C. nei pressi della citt di Magnesia, in Asia Minore: per que-
sto fu chiamato magnetite e il fenomeno da esso prodotto fu detto magnetismo. Per
molto tempo nessuno not le importanti implicazioni del magnetismo. Nel II secolo
Marinaio che guarda la
d.C., in Cina, si scopr che un ago magnetico lasciato libero di ruotare punta sempre bussola
in direzione nord-sud. Ma per trovare la prima notizia sulluso dellago magnetico [dal Livre des Merveilles di
Marco Polo; Bibliothque
nella navigazione da parte dei Cinesi dobbiamo fare un salto in avanti di circa mille Nationale, Parigi]
anni. La apprezzarono invece gli arabi,
che la trasmisero allOccidente cristiano
nel XII secolo. Il vantaggio della bussola
enorme, perch solitamente i marinai si
orientavano osservando le stelle, ma
quando il cielo era nuvoloso, o durante il
giorno, non ci si poteva affidare agli astri
senza portare le navi fuori rotta, provo-
cando gravi ritardi ed esponendo le im-
barcazioni a rischi.
Secondo una tradizione diffusa, linven-
tore della bussola sarebbe stato litaliano
Flavio Gioia, attivo nella citt marinara di
Amalfi, ma stato dimostrato che si trat-
ta di un personaggio leggendario che non
ha nulla di storico. vero tuttavia che
gli amalfitani furono i primi occidentali
a usare la bussola, tra il 1100 e il 1200.
Essi usavano un congegno primordiale,
consistente in un ago magnetico galleg-
giante in una bacinella dacqua. Sempre
in Italia si diffuse qualche tempo dopo la
vera e propria bussola: una scatoletta cir-
colare, con lago magnetico infilato in un
perno posto al centro di un quadrante di
forma circolare, con lindicazione di tutti
i punti cardinali e successivamente anche

CAPITOLO 3
65

LEPOCA DEI MERCANTI E DEI CROCIATI


della rosa dei venti. La parola bussola viene infatti dal latino tardo buxula, cassetta
di legno di bosso.
Grazie alluso della bussola i marinai italiani furono a lungo gli unici in grado di
navigare giorno e notte, in ogni periodo dellanno e lungo tutte le rotte, dal Mediter-
raneo fino allInghilterra. Nei secoli successivi, la navigazione con la bussola avrebbe
avuto un ruolo decisivo nella supremazia militare e commerciale dellEuropa sul
resto del mondo. Grazie alla bussola fu anche possibile realizzare carte nautiche
precise e affidabili: conoscendo le rotte esatte tra un porto e laltro, infatti, i car-
tografi furono in grado di orientare correttamente i tracciati delle coste. Le nuove
carte nautiche divennero quindi strumenti indispensabili per lespansione sempre
pi rapida e intensa dei traffici.
Perch il Mediterraneo era un mare Tutte queste attrezzature, tutti questi nuovi strumenti servi-

GUIDAALLOSTUDIO
importante? Da cosa era condizionata la vano tanto al commercio quanto alla guerra, ma necessario
navigazione nel Mediterraneo?
Perch il magnetismo fu importante
tener presente che spesso le due attivit erano indistinguibili,
per la creazione della bussola? perch le navi mercantili erano spesso attrezzate per azioni di
Perch luso delle bussole permise di autodifesa e di pirateria, soprattutto quando simbattevano in
realizzare le carte nautiche?
navi appartenenti a una citt o a uno stato rivale o nemico.

4 Gli strumenti del dominio navale


mediterraneo
45 Navi slanciate Nel Mediterraneo lo strumento del dominio navale era la galea
M. Tangheroni e veloci o galera, unimbarcazione legata al paesaggio rivierasco e alle
Navigare nel
Mediterraneo: le galee citt di pescatori dovera facile reclutare le indispensabili ciur-
me di rematori. Come dice il nome, derivato dal termine greco gales, che indica lo
squalo, la galea era una nave elegante e slanciata. Il rapporto tra lunghezza e lar-
ghezza era infatti molto elevato: in media la prima era pari a sette/otto volte la secon-
da. Lo scafo era basso rispetto al livello del mare. Le sue dimensioni standard erano
40 metri di lunghezza, 5 di larghezza, 2 di profondit. Le principali qualit di questa
imbarcazione, che rappresentava un gioiello tecnologico dellepoca, erano la facilit
di manovra e la velocit, prodotta dalla forma slanciata e da un grande numero di
rematori. A differenza delle altre navi, pi massicce e pesanti, le galee erano in grado
di ingaggiare o di rifiutare il combattimento a loro volont contro qualsiasi avversa-
rio, a meno che non si trattasse di unaltra galea.
Nel viaggio di una galea, ben un terzo o un quarto dellintero tragitto era effettuato
mediante la propulsione a remi. Le galee montavano uno o due alberi dotati di vele
che venivano issate quando il vento era propizio e non cerano ragioni di particolare
urgenza. Ma in tutti gli altri casi si ricorreva allenergia umana: se si era in mare
in totale assenza di vento, se cio cera bonaccia, se era necessario procedere spe-
ditamente, se bisognava manovrare in un porto o in uninsenatura, se si trattava di
attaccare battaglia, allora ci si affidava soprattutto ai muscoli dei rematori.
A differenza delle navi da guerra antiche, che avevano pi ordini di remi sovrapposti
ed erano quindi dette, a seconda delle dimensioni, biremi, triremi, quadriremi o
quinqueremi nelle galee i rematori erano disposti su un unico banco per lato, in
file di due o di tre. Poich queste file di rematori maneggiavano un unico remo, i
movimenti richiedevano una sincronia perfetta.
Per molti secoli, la galea fu il mezzo di trasporto pi rapido: una galea veneziana
riusciva a raggiungere la Puglia in tre giorni e lisola di Corf in nove. La forma

MODULO 1
66

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


molto allungata dello scafo accresceva la velocit ma riduceva la stazza. Lo spazio di 46
una galea era occupato in massima parte dallequipaggio (circa 150/180 uomini), dai M. Tangheroni
Navigare nel
banchi su cui sedevano i rematori, dai viveri e dallacqua. Tuttavia, non essendo navi Mediterraneo: i velieri
mercantili, le galee non avevano bisogno di grandi stive e lo spazio rimanente basta-
va a riportare in patria qualche prigioniero incatenato, il bottino di guerra, e alcune
mercanzie di lusso poco ingombranti come le spezie, i gioielli, i tessuti preziosi.
In origine, sulle galee non cerano galeotti come li intendiamo noi, cio criminali
che remavano a colpi di frusta. I marinai, rematori compresi, erano uomini liberi
che percepivano un salario. La dura vita di mare e i rischi tuttaltro che trascurabi-
li non bastavano a dissuaderli: essi ricevevano infatti una buona paga, superiore a
quella di un lavoratore normale. Alla paga si aggiungevano i guadagni derivanti dai
piccoli traffici che essi avevano il permesso di effettuare in tutti gli scali. Un ulteriore
profitto poteva derivare dalla spartizione di un eventuale bottino. I rematori rap-
presentavano infatti una manodopera forte e specializzata, erano uomini versatili,
capaci di passare agevolmente dai remi alle armi. Al momento dellimbarco, ciascun
marinaio era tenuto a presentarsi fornito di armi e di armatura: spada, pugnale, lan-
cia, scudo, elmo, arco, giubba da combattimento. Lo scontro tra due navi nemiche
era infatti deciso dallabbordaggio allarma bianca e da un cruento corpo a corpo.
Navi lente e tonde Laltra protagonista della navigazione mediterranea fu la nave
tonda, un tipo dimbarcazione opposto alla galea, perch privi-
legiava il carico rispetto alla velocit e la velatura rispetto ai remi. Con una lunghez-
za pari ad appena 2,5 volte la larghezza, questo veliero tozzo e alto era particolar-
mente adatto al trasporto di merci voluminose come i cereali, il sale, lolio e il vino.
Ai contemporanei le navi tonde apparivano simili a castelli poggiati sullacqua.
Le prestazioni delle navi medievali furono progressivamente migliorate grazie a suc-
cessive innovazioni, tra le quali spiccano la vela latina e il timone unico di poppa.
La vela latina o triangolare era gi conosciuta dalla marineria antica e bizantina, ma
aveva sempre avuto un impiego limitato. Le repubbliche marinare italiane furono
le prime a farne un uso frequente e diversificato: mentre la grande vela quadrata

Modellino di una galea


genovese
[Museo Storico Navale,
Venezia]

CAPITOLO 3
67

LEPOCA DEI MERCANTI E DEI CROCIATI


dellalbero maestro raccoglieva il vento di poppa, le vele triangolari, usate con stra-
ordinaria perizia, servivano a effettuare manovre precise e veloci e consentivano di
navigare stringendo il vento entro una forte angolazione: con
unandatura a zig zag detta di bolina, le navi dotate di vele

GUIDAALLOSTUDIO
Che cosera la galea? Grazie a quale latine riuscivano addirittura a procedere contro vento. Laltra
forza si muoveva la galea? Che cosera
la nave tonda? Quali miglioramenti importante innovazione fu il timone unico di poppa, un siste-
furono portati dallintroduzione della vela ma semplice e maneggevole, ancora oggi in uso, che and a
latina e del timone unico di poppa? sostituire il complicato e faticoso sistema precedente, basato su
due grosse pale laterali.

5 I grandi traffici europei e le citt marinare


italiane
LItalia I primi centri che in Europa beneficiarono della progressiva ri-
e il Mediterraneo presa delle attivit commerciali furono le cosiddette citt mari-
nare: Amalfi, Genova, Pisa e Venezia. Gi verso la fine del IX
secolo, Amalfi vantava una marineria attivissima che avrebbe controllato per lungo
tempo gli scambi nel Tirreno, nello Ionio e nel basso Adriatico e le relazioni com-
merciali con il mondo arabo, dalla Spagna e Sicilia allAfrica settentrionale, dallE-
gitto alla Siria, esportando soprattutto lolio prodotto nellentroterra campano e im-

Agnolo Gaddi
Il viaggio di ritorno di
Michele
XIV sec.
[Duomo, Prato]
La nave raffigurata in questo
affresco un tipico esempio
di imbarcazione commerciale
di forma tozza e tonda. Si
tratta di una delle prime
rappresentazioni italiane
del timone di poppa unico
introdotto nel XIII secolo.
Fino ad allora il governo delle
navi era stato effettuato
manovrando due grandi remi
piatti posti sulle fiancate di
poppa.

MODULO 1
68

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


portando tessuti pregiati e spezie. La citt fond numerose stazioni commerciali, 47DOC
oltre che in Italia, nei principali porti arabi. Tra queste si distinse per importanza Francesco Petrarca
Un monte galleggiante
quella del Cairo in Egitto. Una testimonianza importante di queste attivit sono le
famose Tavole amalfitane, che costituiscono il primo esempio di codificazione del
diritto di navigazione. La citt perse la sua autonomia sul finire dellXI secolo e fu
definitivamente annessa al regno normanno dellItalia meridionale nel 1131. And
quindi incontro a uninesorabile decadenza a causa del fiorire, nellarea tirrenica,
delle potenze commerciali di Genova e Pisa [ ATLANTE_13].
Genova e Pisa Antiche citt romane, Genova e Pisa si affacciano sullo scenario
mediterraneo intorno al Mille, quando, alleate, contrastano per
mare le incursioni saracene, spingendosi a occupare la Corsica e la Sardegna e ad
attaccare i musulmani in Africa, in Italia, in Spagna. Dopo questa fase di collabora-
zione, le due citt marinare soppiantarono Amalfi nel primato delle relazioni com-
merciali con il mondo arabo e gareggiarono a lungo reciprocamente per conquistare
Tana
il controllo del Mediterraneo centrale e occidentale, disputandosi la Sardegna, la
Corsica e il monopolio degli scambi con la Sicilia. Questo conflitto si protrarr con
este alterne vicende finoMaurocastro
al 1284, quando la flotta
CRIMEA
Caffa genovese distrusse quella pisana nella
battaglia della Melria (nei pressi di Livorno): la citt toscana, gi in crisi dal princi-
Balaclava
pio del XIII secolo, non si sarebbe pi ripresa
Zara dal punto di vista commerciale e ma-
MAR NERO
rittimo.
Spalato

Roma Ragusa centro urbano, Venezia nasce


In quanto Amastridalloccupazione
Amiso delle isole della laguna
Adrianopoli Costantinopoli
Durazzo
Napoli Pera
Amalfi Gallipoli
Tessalonica
ATLANTE 13_ROTTE
Focea DEI CONVOGLI NAVALI DELLE REPUBBLICHE MARINARE ITALIANE
CORF Lajazzo
mo Smirne
Tana
Messina Antiochia
Tripoli
RODI Maurocastro CRIMEA
Trieste
Sidone Beirut Caffa
Tiro
Genova
CRETA Venezia Damasco Balaclava
Acri
Marsiglia
R MEDITERRANEO La Meloria 1284 Zara MAR NERO
Pisa SpalatoGerusalemme
Giaffa

Roma Ragusa Amastri Amiso


Alessandria Adrianopoli Costantinopoli
BALEARI Durazzo
Napoli Pera
Amalfi Gallipoli
Tessalonica
Focea
CORF Lajazzo
Palermo Smirne

Messina Antiochia
Tunisi
Tripoli
RODI
Sidone Beirut
Tiro
CRETA Damasco
Acri
MAR MEDITERRANEO
Giaffa Gerusalemme
Tripoli
Alessandria

Genova, possedimenti ed empori Amalfi, possedimenti ed empori


Venezia, possedimenti ed empori possedimenti comuni di Pisa e Genova
Pisa, possedimenti ed empori rotte marittime (secoli XI-XIII)
La Meloria 1284 battaglie

CAPITOLO 3
69

LEPOCA DEI MERCANTI E DEI CROCIATI


Geografia e Storia veneta alle quali si era ridotto il ducato bizantino delle Venezie dopo linvasione
Il Reno longobarda del VII secolo. La citt, resasi progressivamente autonoma, pur mante-
nendo nel nome della suprema magistratura il doge memoria del duca bizantino,
intorno al Mille riusc a stabilire il proprio controllo sulla costa dalmata, acquistando
cos il primato nellalto Adriatico; inoltre, facendo leva sulle antiche relazioni con
NLINE

Bisanzio e mettendo al servizio dellImpero orientale le proprie navi, si assicur una


posizione di assoluto vantaggio nelle relazioni commerciali con i principali empori
bizantini, dove i veneziani stabilirono numerose colonie commerciali e godettero di
privilegi ed esenzioni doganali. Il commercio veneziano si specializz nello scambio
di merci orientali (spezie, seta, cotone) con merci occidentali (schiavi slavi, ferro,
Emporio legname) e sfrutt abilmente la produzione delle saline di Comacchio, diffusa attra-
Dal greco empora, com- verso il Po lungo tutta la Val Padana; una manifattura tipicamente veneziana, che
mercio, il termine indica
un grande centro commer- conobbe grande fortuna, furono i vetri prodotti nelle fornaci di Murano. Venezia
ciale, luogo di raccolta e di ampli progressivamente la propria presenza nel Mediterraneo orientale: di qui li-
smistamento delle merci.
nevitabile scontro con i pisani e soprattutto con i genovesi, che far esplodere un
conflitto che in pi fasi e con alterne vicende si protrarr lungo tutto il XIII e XIV
secolo.
Oltre alle citt marinare, che costituiscono la pi precoce manifestazione del risve-
Navi pisane
XII sec. glio urbano in Italia, va ricordato che, nel corso dellXI secolo, furono numerose le
[Torre Pendente, Pisa] citt italiane che manifestarono sintomi di crescita: in area padana, per esempio,
La disfatta della Melria aument la potenza di Milano, anche se vivacemente contrastata da altri centri come
segn per Pisa linizio del
declino. Persi i traffici Como, Cremona, Lodi, Novara, Pavia, Asti; in Toscana, Firenze, lungi dalloccupare
commerciali e col suo porto una posizione di predominio, conviveva con Pisa, Lucca, Pistoia, Siena, Arezzo, Vol-
sempre pi in balia dei
fenomeni di interramento, terra, San Gimignano, Cortona, con le quali si confronter militarmente, con suc-
la citt inizi una lenta e cesso, solo nel XIII secolo, contestualmente alla sua esplosione come centro di pro-
inesorabile decadenza, che la
port poco pi di un secolo pi duzione tessile e di commercio; nel Veneto primeggiavano Verona, Padova, Treviso;
tardi a capitolare davanti agli in Emilia fiorirono Bologna, Imola, Faenza, Parma, Modena, Piacenza; in Romagna
eserciti di Firenze. In questa
immagine, la costruzione fra Ferrara, Cesena, Rimini e Ravenna.
le due navi un faro, alla cui
sommit, sotto larco, veniva LEuropa centrale NellEuropa centrale e settentrionale, le aree maggiormente ca-
acceso il fuoco per segnalare e settentrionale ratterizzate dalla ripresa dei centri urbani preesistenti furono le
la presenza del porto ai
marinai. Fiandre e la valle del Reno.

MODULO 1
70

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


In particolare, le citt fiamminghe come Bruges,
Gandes, Ypres, Arras, ecc. , assai attive nei traffici bal-
tici, si specializzeranno nella produzione di tessuti in
lana, diventando importantissimi centri manifatturieri
e commerciali. Un po pi tardi, tra il XII e il XIII se-
colo, una nuova area dintensa urbanizzazione venne a
stabilirsi lungo le coste del Baltico, con la fondazione
di Lubecca, Danzica e Riga; Lubecca, come Amburgo,
capegger nel XIII secolo unampia lega commerciale
(Hansa), cui si associeranno molte citt baltiche e che,
fondendosi con lHansa orientale di Danzica e Riga, co-
stituir alla fine del XIV secolo la potentissima Hansa
tedesca [ ATLANTE_14].

Il Belfort di Bruges
1240 ca. Bergen
Stocc
Lindustria tessile e lannesso mercato della lana portarono al fiorire intorno al
XII secolo di alcune citt delle Fiandre, fra cui Bruges. La stabilit politica e la
grande intraprendenza dei suoi mercanti portarono questo centro commerciale Newcastle Visb
a divenire, con il suo porto, uno dei principali snodi di scambio tra lEuropa Goteborg
settentrionale e il Mediterraneo. Cuore della citt medievale era la piazza del
mercato, il cosiddetto Markt, grande un ettaro, sulla quale nella prima met York
Copenaghen
del XIII secolo fu costruito il Belfort, la torre civica, che custodiva gli archivi Lubecca
municipali. Amburgo
Londra
Winchester
Brema
Grand
ATLANTE 14_VIE COMMERCIALI IN EUROPA NEI SECOLI XI-XIII Bruges
Bergen Arras Colonia Lipsia
Stoccolma Parigi Troyes Francoforte
Provins
Reval Bar Basilea Praga
Norimberga
Newcastle Visby Tra XI e XIII secolo le vie di
Novgorod
Goteborg Santiago
di C. comunicazione
Bordeaux
Lione
terrestri Verona
Riga Len
York
e marittime
Cahors si sono Milano
Venezia
Copenaghen moltiplicate a Asti
dismisura. A
St. Gilles Marsiglia
Lubecca
Amburgo
questepoca le principali vie
Genova
Londra Danzica terrestri corrono sullasse Zara
Saragozza Lucca Firenze
Winchester
Brema Sud/Nord dellEuropa: da D
Grand Lisbona
Valencia Venezia, Genova e Milano
Barcellona
Bruges alla Germania; da Marsiglia Roma
Maiorca
Arras Colonia Lipsia Cordova al Nord Europa. Lungo Ba
Wroclaw
Parigi Troyes Francoforte Kiev questultima via fioriscono Napoli
Cadice Almeria Cagliari
Provins
Bar Basilea Praga Cracovia nel XII secolo le fiere
Norimberga della Champagne, nella
Vienna
Santiago Bugia regione delle citt di Bar, Palermo
di C.
Bordeaux
Verona Provins, Troyes,Tunisi
mettendo in
Len Lione
Cahors Milano
contatto area mediterranea
Venezia e area baltica. Ancora pi
Asti
St. Gilles Marsiglia
Genova importanti sono le rotte
Saragozza Lucca Firenze Zara marittime, che permettono
Dubrovnik collegamenti pi rapidi che
Lisbona
Valencia Barcellona
per via terra.
Roma Costantinopoli
Maiorca
Cordova Bari citt anseatiche
Napoli
Cadice Almeria Cagliari Salonicco principali fiere
centri di attivit bancaria
Bugia rotte anseatiche
Palermo Atene
Tunisi rotte veneziane
rotte genovesi
vie terrestri
Creta

citt anseatiche CAPITOLO 3


71

LEPOCA DEI MERCANTI E DEI CROCIATI


principali fiere
centri di attivit bancaria
Parallelamente sintensificarono anche gli scambi su lunga distanza via terra, at-
traverso percorsi che mettevano in contatto il Nord e il Sud dellEuropa. I prin-
cipali erano: la via che collegava Venezia alla Germania, attraverso il valico del
Brennero; quella che collegava Genova alla Germania, attraverso Milano e le Alpi;
quella che collegava Marsiglia al Nord Europa, attraverso la
Quale importanza aveva Amalfi prima valle del Rodano. Lungo questultima via fiorirono, nel XII
dellannessione al Regno normanno? secolo, le sei fiere della Champagne, che per molto tempo

GUIDAALLOSTUDIO
Perch Pisa e Genova si scontrarono
nella battaglia della Melria? Perch costituiranno il principale punto dincontro per gli scambi tra
Venezia pot assicurarsi una posizione area mediterranea e area baltica. In queste fiere, che si tene-
di vantaggio nei traffici con gli empori vano in localit diverse e duravano circa sei settimane ciascu-
bizantini? Quali aree dellEuropa
centro-settentrionale furono maggiormente na, venivano commercializzati vari prodotti: spezie, pellicce,
interessate dallo sviluppo dei centri urbani? panni pregiati, ecc.

6 Il declino dellImpero bizantino


Una resistenza La ripresa dellOccidente coincise con il declino di uno degli
sorprendente imperi pi vitali che la storia mondiale abbia conosciuto: quello
bizantino. La resistenza di Bisanzio di fronte agli attacchi che in
vari momenti si erano abbattuti sullEuropa continentale e sulle regioni mediterra-
nee (prima le grandi invasioni germaniche, poi laggressione araba e le incursioni
ungare, per non parlare della conflittualit permanente con le popolazioni slave e
con quelle del Vicino Oriente) aveva avuto del miracoloso. Molte erano state le ragio-
ni di questa eccezionale resistenza: una posizione geografica facilmente difendibile,
con la capitale Costantinopoli o Bisanzio protetta per tre quarti dal mare e per il
resto da mura imponenti; una flotta potente e tecnologicamente ben attrezzata;
uneconomia pi evoluta della maggior parte delle economie dellepoca.
Certo i costi erano stati enormi e Bisanzio aveva dovuto cedere agli arabi circa tre
quarti dei suoi territori. La fine della dinastia macedone (1056) e le conseguenti lotte
intestine per lacquisizione del potere coincisero con un rinnovato aumento delle
pressioni lungo i confini. Lungo il fronte orientale, infatti, incombeva la minaccia
dei turchi selgichidi, una popolazione asiatica originaria del Turkestan che gi da
molto tempo era profondamente islamizzata e che, dopo la grande battaglia di Man-
zikert (1071) vinta lungo i confini orientali dellImpero bizantino, riusc a sottrarre
a Bisanzio gran parte dellaltopiano anatolico. Ma la citt resistette e conserv il
controllo di un territorio certo non grande come prima ma sempre strategicamente
dislocato in una posizione chiave tra Europa e Asia (un territorio corrispondente
grosso modo alla Dalmazia, alla Grecia con la Macedonia e alla parte occidentale
dellodierna Turchia; ATLANTE_1).
Lo scisma del 1054 Quello bizantino era un impero cristiano, ma profondamente
diviso dalla Cristianit di Occidente [ 1.1]. Alla base di questo
divario, che si era progressivamente approfondito durante tutto il Medioevo, stavano
divergenze di carattere religioso: anzitutto la Chiesa bizantina non riconosceva il
primato del vescovo di Roma e dipendeva direttamente dallimperatore, che a Co-
stantinopoli era anche la suprema autorit religiosa. A complicare le cose si aggiun-
geva la teologia: gli occidentali sostenevano che lo Spirito Santo discendeva sia dal
Padre sia dal Figlio, i bizantini affermavano che discendeva unicamente dal Padre.
Per questo i bizantini erano visti in Occidente come eretici: Tutte le eresie disse
lambasciatore dellimperatore di Germania a Costantinopoli sono nate presso di

MODULO 1
72

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


voi, hanno trionfato presso di voi. Noi occidentali le abbiamo soffocate, le abbiamo
uccise. Fu proprio questa controversia a determinare lo scisma del 1054, in occa-
Ortodosso
sione del quale il papa Leone IX e il patriarca di Costantinopoli Michele Cerulario si Il termine un composto
scomunicarono a vicenda. Lavvenimento, che pass inosservato presso i contempo- delle parole greche orths,
retto e dxa, opinione.
ranei, era destinato ad avere conseguenze sul lungo periodo. Lo scisma, infatti, con- In senso generico indica
ferm il plurisecolare processo di distacco, dal punto di vista culturale e religioso, chi accetta integralmente le
dottrine religiose affermate
dellOriente dallOccidente. Da esso nacque la Chiesa ortodossa, che ancora oggi come vere da una determi-
nata Chiesa e ne osserva il
gestisce il culto cristiano in Grecia e nelle regioni dellEuropa orientale. culto: per esempio cattolici
ortodossi, anglicani orto-
Squilibri sociali La compagine bizantina aveva cominciato a decadere vistosa- dossi e, in analogia, dot-
e pressione fiscale mente gi dal X secolo: mentre la pressione dei nemici sulle trine, affermazioni, opinio-
ni ortodosse. In senso pi
frontiere non accennava a diminuire, un fiscalismo eccessivo preciso la denominazione
soffocava la piccola propriet agricola e garantiva enormi privilegi ai grandi latifon- assunta dalla Chiesa greca
per caratterizzarsi e con-
disti. Loppressione fiscale e lo sfruttamento dei contadini da parte dei nobili stran- trapporsi alla Chiesa roma-
na dopo lo scisma.
golavano leconomia e accrescevano fino al livello di guardia la tensione sociale.
Rispetto a unEuropa depressa e attardata come quella dellalto Medioevo, Bisanzio
era apparsa come un faro di civilt, ma ora che lEuropa si riprendeva, aprendosi a
nuove esperienze economiche e culturali, Bisanzio perdeva colpi su colpi.
Il distacco tra il mondo bizantino e la Cristianit occidentale fu accentuato anche
dallallontanamento delle forze bizantine che occupavano la Sicilia e parte dellItalia
meridionale. Lintervento degli arabi nel IX secolo e dei normanni nellXI, poi, port
al definitivo abbandono dei possedimenti bizantini nella nostra penisola [ 1.6].
Anzi, i normanni, guidati da Roberto il Guiscardo, dopo aver attaccato lEpiro ed
essersi impadroniti di Durazzo, tentarono addirittura di conqui-
stare Costantinopoli. Di fronte alla minaccia incombente, lim- Qual era lestensione dellImpero bizantino
peratore Alessio I chiese laiuto di Venezia, che intervenne con nellXI secolo? Quali popolazioni premevano ai
confini dellImpero? Che cosa determin
GUIDAALLOSTUDIO

la sua flotta a favore dei bizantini, sconfiggendo i normanni. In


lo scisma del 1054? Quali conseguenze
cambio dellintervento, Venezia ottenne ampi privilegi, come il ebbe sulle relazioni tra Oriente e
permesso di commerciare liberamente in tutte le citt dellIm- Occidente? Quali erano i fattori della
pero, Costantinopoli compresa, senza pagare tasse e dazi. Gli decadenza economica di Bisanzio tra il X
e lXI secolo? Quali vantaggi ottennero i
effetti di questo provvedimento produssero un ulteriore peg- veneziani al termine del conflitto tra bizantini e
gioramento delle gi dissestate finanze imperiali. normanni?

7 Quando la religione divide:


cristiani e musulmani
Rapporti culturali Durante il periodo della presenza araba in Sicilia e in Spagna i
ed economici rapporti economici e culturali tra il mondo islamico e quello
cristiano erano stati intensi. Gli arabi avevano trasmesso allOc-
cidente tecniche, gusti, forme artistiche, idee scientifiche che avevano arricchito
notevolmente il bagaglio culturale delle popolazioni europee [ 3.2]. Molte di queste
acquisizioni della cultura materiale e intellettuale gli arabi le avevano ereditate in
Siria come in Egitto, in Africa come in Spagna e in Sicilia dal millenario patrimo-
nio della tradizione greco-romana. I contatti, gli avvicendamenti e anche gli scontri
tra i popoli avevano determinato, nel tempo, un intreccio molto proficuo, che fece
del Medioevo, dal punto di vista culturale, unepoca aperta e ricettiva.
I musulmani non amavano frequentare lEuropa, ma gli europei, in compenso,
percorrevano il mondo musulmano. Il risveglio economico dellOccidente spinse i
mercanti cristiani a frequentare i principali porti musulmani e di l anche le citt

CAPITOLO 3
73

LEPOCA DEI MERCANTI E DEI CROCIATI


dellentroterra: gli italiani per primi, ma poi anche gli spagnoli, i francesi, i fiammin-
ghi, gli inglesi. La figura del mercante franco (cos i musulmani chiamavano gli
Corsari
Le navi corsare attacca- europei) divenne familiare in molte citt africane e orientali. Oltre ai manufatti arti-
vano le imbarcazioni ne- gianali, i mercanti cristiani si procuravano su queste piazze tutte quelle merci che i
miche per depredarle. A
differenza dei pirati, i cor- musulmani facevano affluire dallOriente e dallAfrica: dalla Cina, dallAsia centrale,
sari ricevevano la lettera di dallIndia, i musulmani importavano sete, pietre preziose, spezie, piante aromatiche,
corsa o di marca con cui lo
Stato per il quale agivano legname pregiato, ceramiche, metalli; dallAfrica soprattutto schiavi e oro. Molte di
li autorizzava alle azioni in
mare. La guerra di corsa, queste merci finivano poi in Europa, grazie allintraprendenza dei mercanti cristiani.
cos erano detti gli assalti I mercanti musulmani in Europa erano invece rarissimi. LOccidente, infatti, non
corsari, fu combattuta nel
Mediterraneo dal XII-XIII aveva molto da offrire allIslam, e la maggior parte delle sue esportazioni riguardava
secolo fino a divenire en- tre generi principali: schiavi, armi, lana inglese.
demica in queste acque. E
si aliment del conflitto fra Schiavi, armi e lana: Come tutte le grandi civilt dellepoca, anche quella musulma-
cristiani e musulmani. i prodotti richiesti na utilizzava il lavoro degli schiavi. Poich la legge islamica
dai musulmani
proibiva di ridurre in schiavit i musulmani o quegli infedeli
che pagavano il tributo al governo musulmano, i mezzi di reclutamento della mano-
dopera schiavile si riducevano a due: lallevamento degli schiavi e il rifornimento
dallestero, che avveniva in due modi, cio tramite razzie o tramite acquisti regolari.
Soprattutto nei secoli dal X al XII i corsari musulmani della Spagna, della Sicilia,
dellAfrica settentrionale effettuarono incursioni periodiche lungo le coste del Me-
diterraneo, catturando migliaia di prigionieri (si racconta che una sola spedizione
lungo lAdriatico ne procur circa 12 mila) che i trafficanti musulmani smistavano
in tutto il mondo islamico ricavandone lauti guadagni. Ma cera unaltra via di rifor-
nimento, meno impegnativa dal punto di vista militare. Gli europei, con i veneziani
in prima fila, non disdegnavano di vendere ai musulmani gli schiavi provenienti
dallEuropa orientale e soprattutto dalle popolazioni slave: lo slavo divenne a tal pun-

Assalto dei saraceni sulle


coste pugliesi e calabre
[da Giovanni Villani, Nuova
cronica, ms Chigiano L
VIII 296, f. 42r; Biblioteca
Vaticana, Roma]
Questo disegno acquerellato
raffigura un gruppo di
saraceni appena giunti su un
veliero, pronti ad attaccare
una cittadina sulle coste
del Sud Italia. I musulmani
sono riconoscibili sia per la
pelle leggermente scura, sia
per il leone nero rampante
(raffigurato sulla bandiera e su
uno scudo), tradizionalmente
attribuito dalle fonti medievali
al sultano Saladino. Mentre
dallimbarcazione si lanciano
frecce, un saraceno gi
sbarcato e, con la spada
levata, pronto a decapitare
il primo di un gruppo di
persone, che, inginocchiate,
chiedono invano piet.
Ledificio alle loro spalle,
che rimanda allidea della
citt, potrebbe essere una
chiesa, riconducendo cos
simbolicamente la morte dei
cristiani a un atto di fede.

MODULO 1
74

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


to loggetto privilegiato di questo commercio da dare il suo stesso nome alla parola 38
schiavo: sclavus da slavus, in sostituzione del latino servus. Invano i papi cerca- A. Bausani
Il Corano
rono di impedire questo sordido commercio che sottraeva anime alla Cristianit per
consegnarle agli infedeli.
39
Altra merce richiesta abbondantemente erano le armi. La qualit delle spade fran- I.M. Lapidus
che, che mantenevano laltissima tradizione della splendida metallurgia germanica, La legge islamica
era apprezzata in tutto il Mediterraneo e alimentava un traffico in continua espan- e la sua applicazione
sione. Anche in questo caso i pontefici tuonavano contro chi vendeva strumenti di
morte che gli infedeli avrebbero usato contro il popolo cristiano; ma anche in questo 41
M. Cook
caso lattrattiva del guadagno si rivel pi forte del timore religioso. Lultimo impor- Uomo e donna nel Corano
tante prodotto richiesto dai paesi islamici era il panno inglese, gi allora rinomato e
celebrato in tanti documenti islamici, che ne vantavano la grande qualit. 42
LIslam Questi contatti, tuttavia, non bastavano a superare le barriere G. Vercellin
e le altre religioni mentali e culturali che separavano i due mondi. Per i cristiani, i La poligamia
nelle societ musulmane
musulmani erano sempre gli infedeli; per i musulmani, infede-
li erano invece i cristiani. Queste antiche diffidenze e incomprensioni sono alla base di
tanti pregiudizi che ancora oggi seminano odio e violenza. Per i musulmani lumanit
si divideva in due: la Casa dellIslam e la Casa della guerra; la prima comprendeva
tutti i paesi in cui si seguiva la legge islamica, cio quelli rientranti nel loro diretto
dominio; laltra comprendeva il resto del mondo. Compito di ogni musulmano degno
di questo nome era lottare con ogni mezzo per estendere la Casa dellIslam su tutta
lumanit. La divisione del mondo in paesi e popoli, che nel pensiero cristiano aveva
tanta importanza, nel mondo islamico era debolissima. Le denominazioni veramente
importanti erano Casa dellIslam e Casa della guerra, e le altre non contavano molto.
La concezione del mondo caratterizzata dalla divisione tra terre islamizzate e non
ancora islamizzate aveva dominato la coscienza dei musulmani allepoca della loro
grande espansione (VIII secolo) e aveva animato lentusiasmo dei guerrieri arabi. La
successiva divisione dellImpero musulmano in pi Stati e il colpo di freno imposto
agli eserciti musulmani dai nemici pi potenti (la Cina, Bisanzio, i regni cristiani
dellEuropa occidentale) introdussero, per, elementi di maggiore duttilit in quella
visione cos rigida. La conquista del mondo non fu pi vista come imminente, ma
rinviata a unepoca lontana, mentre si cominciarono a diffondere regole di convi-
venza con gli infedeli pi sfumate. Si afferm, cos, riguardo ai miscredenti, una
distinzione tra gli atei e i politeisti da una parte, gli ebrei e i cristiani dallaltra. Per
i primi cera una sola alternativa: convertirsi allIslam o essere uccisi. Per gli altri
cera, invece, una terza possibilit.
Ebrei e cristiani erano infatti ritenuti seguaci di religioni superiori, perch mono-
teiste come quella islamica. I musulmani riconoscevano inoltre al cristianesimo e
allebraismo la dignit di religioni rivelate. Lavvento di Maometto nel 622 e la
diffusione del Corano erano stati, per i musulmani, lultima e definitiva di una serie
di rivelazioni attraverso le quali Dio si era manifestato agli uomini: ebrei e cristiani
erano infedeli nel senso che, pur avendo ricevuto a suo tempo la rivelazione del
vero Dio, si erano poi rifiutati di riconoscerne la volont ultima
e perfetta (quella appunto rivelata da Maometto). Agli ebrei e Quali merci i mercanti europei acquistavano dai
musulmani? Da dove provenivano? Perch
ai cristiani che vivevano sotto lIslam era permesso di praticare
GUIDAALLOSTUDIO

la presenza di mercanti musulmani in Europa


la loro religione, di frequentare i luoghi di culto, di svolgere le era molto rara? In che modo era divisa
loro attivit. Dovevano per riconoscere la superiorit islami- lumanit secondo la visione islamica del
mondo? Quali diritti erano riconosciuti
ca attraverso il pagamento di un tributo speciale, di carattere ai cristiani e agli ebrei che vivevano sotto
personale. lIslam? I cristiani erano tolleranti con le
minoranze islamiche?

CAPITOLO 3
75

LEPOCA DEI MERCANTI E DEI CROCIATI


8 Il mito della Terrasanta:
tra religione ed economia
Aggressivit Con lascesa del califfato abbaside, nel 750, aveva avuto inizio la
cristiana e frammentazione politica del mondo islamico. I musulmani
debolezza islamica
inoltre non erano rimasti a lungo indisturbati nei loro possedi-
menti europei di Sicilia e di Spagna. Tra il 1061 e il 1091 i normanni, guidati da
Ruggero dAltavilla, conquistarono la Sicilia [ 1.6]. Parallelamente le citt marina-
re italiane di Amalfi, Pisa e Genova erano passate da una politica difensiva nei con-
fronti dellIslam a una politica offensiva, aprendo nuove vie di traffico alle proprie
navi, effettuando incursioni, strappando ai rivali empori e piazze commerciali. Il
Mediterraneo era ridiventato un mare anche italiano.
Non diversamente si era evoluta la situazione nella Penisola iberica, dove i re-
gni avevano dato inizio dal IX-X secolo alla Reconquista dei territori occupati dai
musulmani. Fu unoperazione lenta ma inarrestabile, che a tratti assunse quasi i
caratteri di una crociata. Infatti, numerosi furono i cavalieri normanni e francesi che
accolsero linvito del papa e giunsero in Spagna per combattere contro i musulmani.
Alla presa di Toledo nel 1085 seguirono quelle di Saragozza nel 1118, di Cordova
nel 1236, di Valencia nel 1238, di Siviglia nel 1248 [ ATLANTE_15]. Granada sarebbe
invece caduta molto tempo dopo, nel 1492. I nuovi dominatori cristiani procedettero
a conversioni forzate in tutta la penisola, e ai musulmani di Spagna non rest altra
scelta che convertirsi o emigrare. L

Porto

ATLANTE 15_LA RECONQUISTA

OC E AN O ATLA N T IC O
Lisbona
Tra XI e XII secolo
REGNO DI FRANCIA lavanzata dei regni cristiani
PORTOGALLO
procedette in maniera
Len lenta ma inarrestabile.
Alla fine del XIII secolo i
LEN musulmani controllavanoSiviglia Cor
NAVARRA esclusivamente il Regno
Porto di Granada, nella parte
CASTIGLIA
meridionale della penisola, 1492
CATALOGNA che verr conquistato dai R
cristiani solo nel 1492. G
ARAGONA

Toledo
Lisbona Barcellona
Tortosa
PORTOGALLO Teruel
Galatrava 1000

1130
Valencia
Siviglia Cordova 1200
BALEARI

1492 Granada
REGNO DI 1250 Regni cristiani nel 1300
GRANADA tappe della Reconquista
MA R ME D IT E R R A N E O offensive cristiane
Stati musulmani
nel XIII secolo
IMPERO DEGLI ALMOHADI

MODULO 1
76

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


LEuropa cristiana, aggressiva e in ripresa, usciva dunque da secoli di passivit e 43
prendeva liniziativa contro un Islam che appariva militarmente spento e sulla di- F. Cardini
Cristiani e musulmani
fensiva. In questo periodo lIslam attraversava in effetti una grave crisi che ne mi-
nava lantica compattezza. Il primo fattore di debolezza era di carattere religioso:
44
uniti nel contrapporsi agli infedeli e consapevoli di essere tutti seguaci dellunico e B. Lewis
vero Dio, i musulmani erano per divisi dallappartenenza a innumerevoli stte, pi Musulmani e cristiani
o meno importanti, che si contendevano legemonia, anche con lo scontro armato.
Queste contrapposizioni religiose si nutrivano di motivi teologici e di contrastanti
interpretazioni e applicazioni del Corano, ma esprimevano anche gli antagonismi
sociali che certo non mancavano nella societ islamica. A tutto questo si aggiun-
se la rivalit religiosa tra Est e Ovest. I musulmani dOriente si ritenevano infatti
molto pi puri e osservanti degli altri e non nascondevano di sentirsi culturalmente
superiori. Per loro i musulmani di Spagna, i berberi e i maghrebini (del Nord Afri-
ca) erano una specie di sottoprodotto islamico. Questi fattori di divisione finirono
indubbiamente per pesare sul destino del mondo musulmano.
Lappello del papa Nel corso dei concili di Piacenza e di Clermont-Ferrand (in
Francia), svoltisi rispettivamente nel marzo e nel novembre del
1095, il pontefice Urbano II (1088-1099) addit alla Cristianit il vero nemico da
combattere: da troppo tempo, ormai, i cristiani si dilaniavano tra loro in guerre fra-
tricide, mentre i nemici di Cristo prosperavano e occupavano sacrilegamente i luo-
ghi santi che avevano visto la nascita, la predicazione e la morte di Ges, i luoghi
dove si trovavano il Santo Sepolcro e uninfinit di preziosissime reliquie. Combat-
tere i miscredenti e rioccupare la Palestina era il dovere prioritario di ogni vero
cristiano, che in tal modo espiava anche i propri peccati. Da buon politico, il papa

Un prete e un gruppo
di cavalieri in partenza
per la Terrasanta
Le crociate non rivelarono
solo una finalit
spirituale, ma ebbero
come presupposto e
conseguenza il forte
sviluppo delle flotte
delle citt marinare
italiane. Queste
ultime incoraggiarono
il succedersi delle
spedizioni in Oriente
poich, oltre a trarre
considerevoli vantaggi
dallattivit di trasporto
delle truppe e dalla
gestione dei rifornimenti,
si procurarono importanti
postazioni e privilegi
commerciali nelle aree
strappate ai musulmani e
allImpero bizantino.

CAPITOLO 3
77

LEPOCA DEI MERCANTI E DEI CROCIATI


40 non aveva mancato di aggiungere a questo richiamo religioso una chiara allusione ai
A. Wheatcroft vantaggi di carattere economico che i guerrieri cristiani avrebbero tratto dalle loro
Guerra santa
spedizioni in Oriente. I paesi orientali, si ripeteva, erano terre ricche, ricolme di te-
sori, e dunque prede ideali per guerrieri coraggiosi. Il fenomeno della crociata nasce,
quindi, dallincrocio tra motivazioni di entusiasmo religioso e aspettative di ric-
chezze e di avventure.
Migliaia di uomini in Europa cominciarono, dunque, a guardare alla Palestina come
alla meta suprema della loro esistenza. La Palestina era, ed , una regione piccola e di
scarsa rilevanza economica, ma la sua importanza ideologica sempre stata enorme.
Ben tre religioni lhanno scelta come punto di riferimento simbolico: per gli ebrei,
la Palestina la Terra promessa, il luogo dove sorgono il Muro del pianto e il Tem-
pio; per i cristiani, la regione dove nato Ges Cristo e dove si trova il suo Santo
Sepolcro; per i musulmani, il paese della montagna di Abramo, da dove Maometto
sal al cielo. Questa peculiare caratteristica spiega anche il valore di epopea che le
crociate assunsero nella storia dellOccidente, un significato sproporzionato rispetto
allentit degli eventi militari veri e propri.
La prima crociata Una prima spedizione, detta crociata popolare, raccolse sponta-
neamente nel 1096 una moltitudine di contadini e di avventu-
rieri, di nobili impoveriti e di semplici fanatici. Gi in Renania, poco dopo la parten-
za, questa massa inferocita comp massacri di infedeli ebrei, e si abbandon a

ATLANTE 16_ITINERARI CROCIATI (XI- XIII SECOLO)


Bruges
Bruges
Bruges
Bruges
BrugesRatisbona
Bruges Ratisbona
Ratisbona
Ratisbona
Ratisbona
Ratisbona
Ratisbona
Ratisbona Ratisbona
Ratisbona
Ratisbona
Parigi
Parigi
Parigi Ratisbona
ParigiVzelay
Parigi
Parigi Vzelay
Vzelay
Vzelay
Vzelay
Lione
Lione
Lione Vzelay
Lione
Lione Genova
Genova
Genova Nis NisNis
Lione Genova
Genova
PisaPisa NisNis
Costantinopoli 1097 Genova Pisa NisCostantinopoli
Costantinopoli
Costantinopoli
Tolosa
Tolosa Costantinopoli 1097
Costantinopoli
Costantinopoli
Costantinopoli 1097
1097
1097 Marsiglia Pisa
PisaPisa Costantinopoli
Costantinopoli
Costantinopoli
Tolosa
Tolosa
Tolosa Costantinopoli 1097
Nicea Marsiglia
Marsiglia
Marsiglia
Marsiglia Amalfi
Tolosa Nicea
Nicea
Nicea
Nicea Marsiglia Amalfi
Amalfi
Amalfi
Amalfi
Nicea Edessa
Edessa
Edessa Amalfi
Brindisi Dorileo Edessa
Edessa Lisbona
Lisbona
Lisbona
Brindisi
Brindisi Dorileo
Dorileo Antiochia
Dorileo Edessa Lisbona
Lisbona
Brindisi
Brindisi
Brindisi Dorileo 1098 Antiochia
Antiochia
Antiochia Lisbona
Antiochia
1098
1098
1098
1098
Gerusalemme San San
Giovanni
Giovanni
Gerusalemme
Gerusalemme
Gerusalemme San
dAcri San
San Giovanni
Giovanni
Giovanni
1191
1099 Gerusalemme 1189-1192 San
dAcri Giovanni
1191
1096-1099
1096-1099
1096-1099
1099
1099
1099 1189-1192 dAcri
dAcri
dAcri 1191
1191
1191
1096-1099
11096-1099
crociata 1099 1189-1192
1189-1192
1189-1192
3 crociata dAcri 1191
1 1096-1099
crociata
1
1 crociata
crociata 1189-1192
33
crociata
3 crociata
1 crociata
1 crociata 3 crociata
crociata
3 crociata

Worms
WormsRatisbona
Worms
Worms
Worms Ratisbona
Ratisbona
Ratisbona
WormsRatisbona
Ratisbona
Vzelay Venezia
Vzelay
Vzelay
Vzelay
Vzelay Venezia
Venezia
Venezia
Zara
Venezia
Vzelay Venezia
Zara
Zara
Zara
Costantinopoli Zara
Zara
Spalato
Costantinopoli
Costantinopoli
Costantinopoli Spalato Costantinopoli
Spalato
Spalato
Spalato Costantinopoli
Costantinopoli
Costantinopoli
Costantinopoli Costantinopoli
Spalato 1204 Costantinopoli
1204
1204
1204
1204
1204

Damasco
Damasco
Damasco
Damasco San Giovanni
Damasco San
San Giovanni
San Giovanni
Giovanni
dAcri
San 1217
Giovanni
San Giovanni
San Giovanni dAcri dAcri
dAcri1217
dAcri
dAcri 1217
1217
1217
1147-1149 San Giovanni
San dAcri
Giovanni dAcri 1202-1204; 1217-1221 dAcri
Damietta 1219 1217
1147-1149
1147-1149
1147-1149 San Giovanni
San dAcri
Giovanni dAcri 1202-1204;
4-5 1202-1204;
1202-1204;
crociata 1217-1221
1217-1221
1217-1221
21147-1149
crociata 1202-1204;
1202-1204;1217-1221 Damietta
Damietta
Damietta 1219
1219
1219
1147-1149
2 crociata
2 crociata
2 crociata
2 crociata 4-5
4-5
4-5 crociata1217-1221
crociata
4-5 crociata
crociata
Damietta 1219
Damietta 1219
2 crociata 4-5 crociata

spedizione terrestre chiesa cattolica romana


spedizione
spedizione
spedizione
spedizione terrestre
terrestre
terrestre
terrestre chiesa cattolica
chiesa
chiesa cattolica
cattolica romana
romana
romana
spedizione terrestre chiesa cattolica romana
spedizione marittima chiesa greco-ortodossa Aigues-Mortes
spedizione marittima chiesa greco-ortodossa Aigues-Mortes
Aigues-Mortes
Aigues-Mortes
spedizione
spedizione
spedizione marittima
marittima
marittima chiesa
chiesa greco-ortodossa
greco-ortodossa Aigues-Mortes
Aigues-Mortes
spedizione marittima chiesa greco-ortodossa
Bari
musulmani Bari
Bari
Bari
musulmani
musulmani
musulmani
Bari
Bari
musulmani
San Giovanni
San
San
dAcri San Giovanni
Giovanni
Giovanni
Tunisi 1279 San Giovanni
San
dAcri Giovanni
Tunisi
Tunisi 1279
1279
Tunisi 1279 dAcri
dAcri
dAcri
Tunisi 1279
Tunisi 1279 dAcri
Gerusalemme
1228-1229; 1248-1254; 1270 Damietta Gerusalemme
Gerusalemme
1229Gerusalemme
1228-1229; 1248-1254; 1270 Gerusalemme
Le cartine mostrano i diversi itinerari seguiti dalle spedizioni militari 1228-1229;
1228-1229;
6-7-8 1248-1254;
1248-1254;
crociata1248-1254;
1228-1229;
1228-1229;
6-7-8
1270
1270
1270
1248-1254; 1270
crociata
Damietta
Damietta
Damietta
Damietta
Gerusalemme
1229
1229
Damietta 1229 1229
6-7-8 crociata
6-7-8 crociata 1229
nel corso delle otto crociate. 6-7-8 crociata
6-7-8 crociata

MODULO 1
78

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


saccheggi indiscriminati. Questi primi crociati non andarono molto lontano: in Un-
gheria furono attaccati e dispersi dalle popolazioni locali, esasperate dalle violenze e
dalle rapine; il resto della spedizione fu sterminato dai turchi in Asia Minore.
La prima crociata ufficiale part poco tempo dopo, alla fine del 1096, e radun
guerrieri di tutti i paesi europei, disciplinati e divisi per gruppi. Li comandavano
signori come Goffredo di Buglione, Boemondo di Taranto, Tancredi dAltavilla, Ro-
berto di Fiandra, conti e duchi della pi alta nobilt francese, tedesca, normanna.
Ma, giunti in Oriente, i crociati furono costretti a una dura trattativa con Bisanzio.
Limperatore bizantino, Alessio I Comneno, accord il suo appoggio solo a patto
del riconoscimento della sua suprema autorit sulla spedizione: sperava di trarre
da questo atto formale delle acquisizioni territoriali. Raggiunto laccordo, i crociati
proseguirono per il Vicino Oriente e assediarono Gerusalemme, che conquistarono
nel 1099, sterminando tutti gli infedeli, sia musulmani sia ebrei [ ATLANTE_16].
Gli accordi con Bisanzio non furono per rispettati. Nei territori strappati ai
musulmani i crociati costituirono infatti numerose compagini di tipo feudale. In
Cilicia Boemondo di Taranto costitu il Principato di Antiochia;
nella stessa regione, dove era presente una forte componen- Quali erano i principali concorrenti commerciali
te armena, il Regno della Piccola Armenia, cristiano, divenne dei musulmani nel Mediterraneo occidentale?
Quali risultati port la Reconquista

GUIDAALLOSTUDIO
un valido alleato dei crociati; Baldovino di Boulogne si stabil cristiana della Spagna? Quali elementi
in Mesopotamia, fondando il Principato di Edessa; Goffredo di di debolezza caratterizzarono il mondo
Buglione fu a capo del Regno di Gerusalemme, con il titolo di musulmano dopo il Mille? Qual era
il significato del messaggio lanciato dal
advocatus [difensore] del Santo Sepolcro. Pochi anni dopo, papa Urbano II a Clermont-Ferrand? Che
il conte Raimondo di Tolosa fond la contea di Tripoli sulle esito ebbe la prima crociata ufficiale e chi vi
coste del Libano. prese parte?

Un cavaliere crociato
XII sec.
9 Crociata, una parola medievale e attuale [British Museum, Londra]

Violenza I principati crociati, pur se fragili, resistet-


e convivenza tero con vicende alterne per circa due seco-
li, grazie al continuo afflusso di guerrieri
dallEuropa [ ATLANTE_17]. Le crociate otto complessivamente,
di cui lultima nel 1270 pi che sporadiche campagne militari
furono una sorta di istituzione permanente. Ogni anno, con lar-
rivo della primavera, dai porti europei partivano convogli di navi
che portavano in Terrasanta una folla di cavalieri, soldati, pelle-
grini, mercanti, monaci. Di questa situazione beneficiarono
enormemente le citt marinare italiane, che, oltre a monopoliz-
zare i trasporti marittimi, ottennero privilegi ed esenzioni doga-
nali da parte degli Stati crociati, rafforzando la propria presenza
nellarea mediorientale.
Ma questo afflusso di uomini dallEuropa non bastava a risolvere
i problemi dei principati cristiani in Terrasanta. Molto spesso,
infatti, i nuovi arrivati, per entusiasmo religioso o per semplice
sete di avventura o di bottino, si sottraevano a qualsiasi discipli-
na e assumevano incontrollate iniziative di aggressione contro
gli infedeli. Ci contrastava con gli interessi dei signori locali,
cui occorrevano invece forze militari permanenti e professionali
e non indocili bande di armati pronti a disperdersi alle prime

CAPITOLO 3
79

LEPOCA DEI MERCANTI E DEI CROCIATI


difficolt. La sopravvivenza degli Stati crociati, una volta assorbito limpatto della
prima crociata, era quindi affidata anche alla diplomazia: quando non si combatteva,
Ospedale
Da hospitale, alloggio per cristiani e musulmani stabilivano relazioni politiche e commerciali che non dove-
forestieri. Lospedale era de- vano essere turbate dalle intemperanze di pellegrini armati e scalmanati. A questi
putato allaccoglienza di po-
veri e pellegrini; solo secon- problemi rispose la Chiesa, dimostrando una straordinaria capacit di adattamento
dariamente si occup del- alla societ guerriera del tempo, attraverso la fondazione di diversi ordini monasti-
lassistenza agli infermi. La
diffusione degli ospedali in co-cavallereschi: i pi importanti furono i templari, cos chiamati perch la casa
et medievale deve inqua-
drarsi in una concezione madre era una fortezza situata dove si riteneva che sorgesse il tempio di Salomone, a
del mondo che dava grande Gerusalemme, e gli ospedalieri di san Giovanni, perch stanziati presso lospedale di
rilievo alla carit istituzio-
nalizzata. Gli ospedalieri di Gerusalemme. Gli ordini monastico-militari si dotarono di una vera e propria Rego-
San Giovanni furono tra gli la, dove accanto ai voti di castit, povert e ubbidienza era previsto il voto di lottare
ordini costituitisi per occu-
parsi degli ospedali. A diffe- contro i nemici della fede cristiana. Nei suoi primi due secoli di esistenza, lordine
renza di altri, questordine
monastico-cavalleresco as- dei templari cont circa 70 mila caduti.
sunse il compito di accoglie- Successivamente alcuni di questi ordini fondarono sedi anche in Europa: il caso
re e difendere i pellegrini in
Terrasanta. dei Cavalieri teutonici, un ordine istituito nel 1198 con lobiettivo di sottomettere e
convertire le popolazioni pagane dellarea baltica [ ATLANTE_18].

REGNO
DI CON
ATLANTE 17_GLI STATI CROCIATI E IL LORO SFALDAMENTO CIPRO DI TR

Trip
MAR
CONTEA MEDITERRANEO Beiruth
PRINCIPATO DI EDESSA
DI Nel giro di pochi anni il Saladino
ANTIOCHIA sottrasse agli Stati crociati ampie Sidone
Edessa fette di territorio, creando un Tiro
Alessandretta sultanato che andava dallEgitto Acri
al fiume Tigri. La sistematica
Antiochia Cesarea
Aleppo conquista dei territori cristiani, N
Eufra
te tuttavia, si deve ai mamelucchi,
una casta di schiavi-guerrieri Jaffa Ger
che, messi da parte gli ultimi Ascalona G
discendenti del Saladino, si Gaza
REGNO Betlem
DI impadron del potere. Fu cos
CONTEA REGN
CIPRO DI TRIPOLI che furono riconquistati allIslam DI
Cesarea (1265), Jaffa (1268), Tripoli GERUSALE
Tripoli (1289), Tiro, Sidone e San Giovanni
MAR dAcri (1291). EGITTO
Petra
MEDITERRANEO Beiruth Baalbek

Sidone Ayla
Damasco
Tiro
Giordano

Acri

Cesarea
Nazareth Bosra
Jaffa Gerico
Ascalona Gerusalemme
Gaza Betlemme
REGNO
DI
GERUSALEMME
Regno di Saladino nel
EGITTO 1171
Petra conquiste di Saladino
nel 1187
Ayla Stati franchi nel 1192
Acri piazzeforti rimaste
nelle mani dei crociati

MODULO 1
80

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


Dal significato Nel Medioevo il termine crociata si diffuse nelluso comune a
originario partire dal XIII secolo. I primi cronisti medievali, infatti, parla-
alluso odierno
vano semplicemente di iter, viaggio, una parola assai meno
drammatica e ideologica che si riferiva sia alle spedizioni militari sia ai pellegrinaggi
[ 3.10 STORIASOCIETCITTADINANZA]. Crociata nacque dallespressione latina cruce si-
gnati, cio segnati dalla croce, crociati. Con questi termini erano denominati quei
cristiani che avevano fatto voto di raggiungere la Terrasanta per pregare negli stessi
luoghi che avevano visto la nascita, la predicazione e la morte di Ges Cristo. Per
manifestare esteriormente tale voto, questi individui portavano una croce di stoffa
cucita sullabito o sulla bisaccia. Con lo stesso termine furono indicati i guerrieri che
si recavano in Terrasanta per liberarla dagli infedeli, poich anchessi recavano il
simbolo della croce sugli scudi o su altri elementi del loro abbigliamento.
Con il passare del tempo, questa parola fu usata per
designare altri fenomeni, che non riguardavano i
rapporti tra il cristianesimo e lIslam, ma scontri
interni al cristianesimo, come per esempio la co-
siddetta crociata contro gli albigesi, condotta nei
primi decenni del XIII secolo contro il catarismo,
uneresia particolarmente diffusa nel territorio della
citt di Albi, nella Francia meridionale [ 4.1].
Nel linguaggio comune, il termine crociata viene
oggi usato, senza alcuna connotazione religiosa, per
designare, una campagna di lotta organizzata per
combattere abitudini, situazioni, comportamenti o
nuove visioni del mondo e della societ considerati
come altrettanti mali sociali. Essa qualifica general-
mente un atteggiamento repressivo, scatenato da
una mentalit giudicata chiusa e retrograda: questo
avviene quando si dice, per esempio, crociata con-
tro la parit dei sessi, contro il diritto di voto alle
donne, contro laborto, ecc.

ATLANTE 18_STATO DELLORDINE TEUTONICO IN PRUSSIA-LIVONIA Il Castello di Malbork


in Polonia
1270
Il castello di Malbork in
Polonia ospitava il quartier
REGNO generale del gran maestro
DI Una prima ondata di colonizzazione
dei territori baltici risale al dellOrdine teutonico.
NORVEGIA REGNO LOrdine teutonico, ossia
DI XII secolo, quando i signori
SVEZIA Uppsala Novgorod tedeschi, in conseguenza della tedesco, fu creato in
crescita demografica del Mille, Palestina intorno alla fine
Mosca del XII secolo, ma svolse
MARE incoraggiarono i contadini a
spingersi al di l delle frontiere unattivit di proselitismo
DEL
NORD Riga dellImpero. Anche in quella e difesa del cattolicesimo
REGNO DI nelle terre del Baltico. Il
k Smolensk circostanza la colonizzazione
DANIMARCA compito dei Cavalieri, che
ORDINE dei territori fu accompagnata
GNO pronunciavano voti di tipo
HILTERRA TEUTONICO dallevangelizzazione forzata delle
popolazioni locali. monastico e si impegnavano
Amburgo PRINCIPATI RUSSI
nellassistenza dei deboli e
REGNO degli ammalati, era quello di
Colonia SACRO proteggere la fede cristiana
DI
ROMANO POLONIA con la spada e di combattere
Bouvines Cracovia Kiev gli infedeli.
gi IMPERO
Worms
GERMANICO
Costanza Vienna
REGNO
FRANCIA
Lione Budapest REGNO DI
Arles Alessandria UNGHERIA
ellier Venezia Belgrado CAPITOLO 3
81

Genova LEPOCA DEI MERCANTI E DEI CROCIATI


Pisa Bologna MAR NERO
Marsiglia REGNO REGNO
STATO DI
DELLA CHIESA DI
Ma il ricordo delle crociate medievali malgrado i tanti secoli trascorsi ancora
vivo nella propaganda politica e ideologica contemporanea. Alcune organizzazioni
che si oppongono allimmigrazione, nei ricchi paesi dellOcci-
dente, di gruppi provenienti dai paesi islamici, amano talvol-
ta definirsi come i nuovi crociati. Parallelamente, i gruppi

GUIDAALLOSTUDIO
Per quale motivo fu fondato lordine dei estremisti e terroristi islamici bollano come nuovi crociati
templari? Che origine aveva avuto il
termine crociata? Quale utilizzo gli occidentali, accusati di sfruttare il mondo islamico e di
ha avuto nei secoli successivi il termine conculcarne la crescita e la libert. Da questo punto di vista
crociata? potremmo dire che la storia medievale diventata storia con-
temporanea.

10 Fratture ideologiche nel Mediterraneo


Secondo alcuni storici, le crociate avrebbero avuto unimportanza decisiva nella
ripresa dei traffici mediterranei e quindi nella rinascita dellOccidente. In questa
valutazione c molto di esagerato: senza lesperienza delle citt marinare italiane
nel commercio e nella guerra navale e senza la crescita demografica dellEuropa,
le crociate sarebbero state infatti inconcepibili. Le crociate, in sostanza, furono un
prodotto dellespansione europea e non la sua causa.
Altre spedizioni Alla prima crociata, conclusasi con successo, ne seguirono al-
tre sette che dal punto di vista militare furono un fallimento,
perch non portarono a unoccupazione stabile dei territori palestinesi da parte
cristiana. Anzi, le crociate successive a quella del 1096-99 furono caratterizzate da
obiettivi puramente difensivi (recupero di aree rioccupate dagli islamici), mentre
sempre pi chiaramente acquistarono peso motivazioni economiche (soprattutto
da parte delle principali citt marinare italiane), che ridussero progressivamente
limportanza della originaria componente religiosa. La seconda crociata (1147-49)
fu promossa da Luigi VII di Francia e dallimperatore Corrado di Svevia per la ri-
Combattimento fra
conquista della contea di Edessa, perduta dai cristiani nel 1144; la spedizione,
Saladino e Riccardo Cuor dopo una clamorosa sconfitta presso Damasco, si sciolse senza aver concluso al-
di Leone cunch. La terza crociata (1189-92), condotta dallimperatore Federico Barbarossa
1330-40 ca.
[British Library, Londra] (che vi perse la vita [ 1.9]), e poi da Filippo II Augusto [ 4.6], re di Francia, e

MODULO 1
82

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


Riccardo Cuor di Leone, re dInghilterra, fu organizzata perch nel 1187 Gerusa-
lemme era stata ripresa dai turchi, ormai decisamente passati alloffensiva sotto la
Sultano
guida del grande sultano Saladino (1177-93), Salh al-Dn, che aveva riunificato i Il termine, di origine ara-
territori islamici dEgitto e di Siria. Nonostante i successi cristiani, la terza crocia- ba, significa sovrano. De-
signa il titolo attribuito in
ta ebbe come unico risultato la creazione del Regno di Cipro, poich i contrasti tra origine ai califfi, i sovrani
di una regione islamica i
il re francese e il re inglese impedirono lattuazione di un piano dazione unitario cui poteri erano quelli di
[ ATLANTE_17]. un monarca assoluto. In
seguito sultano divenne
La quarta crociata Nel bilancio delle crociate vanno calcolate anche conseguenze il titolo del sovrano turco.
e il saccheggio molto negative come la diffusione dello spirito dintolleranza,
di Costantinopoli
lirrigidimento ulteriore dei musulmani nei confronti dellEu-
ropa, la rovina della Cristianit bizantina. Questultima conseguenza fu particolar-
mente grave. Le crociate, infatti, non furono soltanto una questione tra lEuropa
cattolica e lIslam, dal momento che loro scopo era riconquistare alla Cristianit
occidentale tutte le terre che un tempo le erano appartenute: non solo la Terrasan-
ta, ma anche lImpero bizantino che, con lo scisma del 1054, se ne era allontanato
[ 3.6]. Tra i crociati che si trovavano spesso ad attraversare i territori bizantini
per recarsi in Terrasanta, non erano in pochi a pensare che i bizantini, come dice
un testo dellepoca, non fossero per niente cristiani, e che ucciderli non fosse un
male.
I rapporti fra crociati e bizantini precipitarono in occasione della quarta crociata,
bandita da papa Innocenzo III (1198-1216) nel 1202. Lo scopo era, come per la
terza, quello di riconquistare Gerusalemme. Il progetto prese per una piega impre-
vista: il doge veneziano Enrico Dandolo, politico di grande astuzia e abilit, colse
al volo loccasione e cerc di sfruttare la spedizione a vantaggio della sua citt: egli
mise a disposizione, per il trasporto dei crociati, la sua grande flotta, ma chiese in
cambio la conquista di Zara, una citt chiave dellAdriatico, allora in possesso del
re dUngheria (che si era emancipato dal dominio bizantino nel XII secolo). I cro-
ciati espugnarono Zara, ma non raggiunsero mai la Terrasanta; si lasciarono infatti
trascinare dai veneziani nelle contese dinastiche che in quel momento laceravano
lImpero bizantino. Nel sostenere uno degli aspiranti al trono, i crociati posero las- I crociati attaccano
sedio a Costantinopoli [ ATLANTE_16]. I vescovi e i chierici dellesercito si riunirono Costantinopoli
per discutere sullopportunit dellassalto, e la loro conclusione fu chiara: attaccare [da Goffredo di Villehardouin,
La Conqute de
Bisanzio non era un peccato, ma una grande opera di zelo. Constantinople, 1330 ca.]

CAPITOLO 3
83

LEPOCA DEI MERCANTI E DEI CROCIATI


La citt cadde nel 1204: gli abitanti, donne e bambini compresi, furono massacrati,
chiese e biblioteche furono distrutte, splendidi tesori darte e di cultura accumulati
nei secoli furono dispersi: I saraceni stessi disse un cronista bizantino sono
buoni e comprensivi al paragone di questa gente che porta la croce del Cristo sulla
spalla. A Costantinopoli fu insediato un debole Impero latino dOriente, legato
a Roma dal punto di vista religioso, mentre i dignitari franchi (europei per i
musulmani) si spartirono le varie province bizantine. I mercanti veneziani dilaga-
rono in tutti i porti ottenendo il controllo delle principali vie di traffico. LImpero
latino dOriente non dur a lungo e gi nel 1261 fu ristabilita la vecchia ortodossia

I pellegrinaggi incombente dei briganti che infestavano le prima fra tutte la prova fisica, attenuata
foreste e i luoghi disabitati. Le mete di pel- dai moderni mezzi di trasporto. Date le sue
legrinaggio dei cristiani erano numerose e dimensioni di massa, il pellegrinaggio ten-
Il pellegrinaggio (dal latino peregrinus, sparse in tutto il mondo. Tra le pi comuni de inoltre a diventare una forma del cosid-
STORIASOCIETCITTADINANZA

straniero) un viaggio verso luoghi do- vi erano: Roma, dove i fedeli si recavano detto turismo religioso. Per molti fedeli,
ve possibile entrare in contatto con il per pregare presso le tombe degli aposto- esso tuttavia unesperienza esistenziale
sacro. Nel Medioevo tutti i pellegrinaggi li Pietro e Paolo, Santiago di Compostela importante, che ha forti ripercussioni sul-
condividevano almeno quattro aspetti. (nella Spagna nord-occidentale), dove si la sensibilit, sulla coscienza, sullidentit
Essi comportavano una prova fisica, alla riteneva fosse sepolto lapostolo Giacomo, individuale. Il fedele che ha compiuto un
quale si aggiungeva una prova morale, Loreto, nelle Marche, dove dal XIII seco- pellegrinaggio mantiene comunque la sua
poich durante il suo spostamento il pel- lo si venerava la reliquia della cosiddetta identit rispetto alla citt, alla patria, alla
legrino perdeva i contatti con la comunit Santa Casa (la casa dove Maria, la ma- comunit religiosa di provenienza , ma in
originaria ed era uno straniero rispetto ai dre di Ges, ricevette lannuncio della na- pi acquisisce, come molti secoli fa, una
luoghi che attraversava. Inoltre, il fedele scita miracolosa di Ges) e la Terrasanta, sorta di cittadinanza virtuale: quella che
aveva sempre una meta precisa, il luogo per pregare negli stessi luoghi dove Ges lo lega agli altri fedeli che, come lui, hanno
sacro, e dallesperienza del pellegrinaggio aveva predicato, era stato crocifisso ed era pregato un santo su un luogo particolar-
derivava una ricompensa di ordine spiri- risorto. mente segnato dalla sua presenza mira-
tuale (il perdono dei peccati, lacquisizio- Data limportanza anche economica dei colosa. Oggi come nel passato, i luoghi di
ne di meriti presso il Signore) o materiale pellegrinaggi, le autorit fornivano dei pellegrinaggio sono abbastanza numerosi.
(per esempio, la guarigione da una malat- salvacondotti per agevolare lattraver- Agli itinerari tradizionali se ne sono ag-
tia). Il pellegrinaggio si svolgeva secondo samento dei vari territori e delle citt. I giunti altri, tra cui quelli che riguardano i
precisi rituali. Innanzitutto il pellegrino pellegrini, inoltre, potevano trovare ospi- luoghi di apparizione della Madonna. Fre-
era riconoscibile gi dallaspetto: il basto- talit presso i monasteri, presso apposite quenti mete del pellegrinaggio contempo-
ne, la bisaccia, la mantella sormontata da strutture chiamate ospedali o, ancora, raneo sono: Lourdes, nella Francia sud-
un grande cappuccio lo identificavano in presso i privati (assistere i pellegrini era occidentale, la citt portoghese di Fatima
modo inequivocabile. Infatti, indossando considerato un lodevole atto di misericor- e, dal 1981 (data della prima di una serie di
nuovi abiti, il fedele abbandonava tempo- dia cristiana). Era importante, poi, testi- apparizioni della Madonna), Medjugorje,
raneamente la propria vita quotidiana per moniare la propria impresa e portare con nella Bosnia-Erzegovina. In Italia, una ve-
intraprendere un viaggio, scandito da tap- s, al ritorno dal pellegrinaggio, le prove ra e propria devozione di massa interessa
pe intermedie, verso il sacro e il miraco- dellesperienza compiuta. Solitamente si ormai da anni la cittadina pugliese di San
loso. Una volta giunto a destinazione, poi, trattava di piccoli oggetti che erano entra- Giovanni Rotondo, dove visse e mor, nel
egli compiva una serie di operazioni ritua- ti in contatto con la tomba o con reliquie 1968, il frate cappuccino Padre Pio. I pelle-
li preghiere, abluzioni, gesti, simbolici, dei santi, di reliquie pi o meno autentiche grinaggi non sono rituali esclusivi dei cri-
richieste particolari indirizzate alla divini- (il cui commercio fu molto florido fin dalla stiani: anche altre religioni tra le proprie
t dalle quali dipendeva il significato del tarda Antichit) o anche solo di una zolla forme di devozione prevedono il viaggio
viaggio e lottenimento della ricompensa. di terra; nel caso della Terrasanta, poteva verso una meta sacra. Il Corano prescrive
I viaggi dei pellegrini si svolgevano soli- trattarsi di unampolla di acqua del fiume per esempio ai fedeli di recarsi almeno una
tamente a piedi e potevano durare setti- Giordano, dove Ges era stato battezzato. volta nella vita in pellegrinaggio nella citt
mane o anche mesi. Viaggiare era molto Tuttora i pellegrinaggi sono una pratica santa della Mecca, in Arabia Saudita, dove
pericoloso, a causa delle intemperie, dei molto diffusa in tutto il mondo, anche se nacque il profeta Maometto e dove si erge
rischi che si correvano nellattraversare alcune caratteristiche tradizionali sono la Kaaba (letteralmente cubo), un edificio
fiumi e montagne, della minaccia sempre andate oggi perdute o si sono modificate: a forma cubica in cui custodita la Pietra

MODULO 1
84

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


greca, scissa da Roma. Le conseguenze del Sacco di Costantinopoli, per, rimasero:
i bizantini non avrebbero mai dimenticato la violenza dei cro-
ciati, che sanc, di fatto, la definitiva spaccatura del mondo
cristiano. Quale carattere ebbero le crociate

GUIDAALLOSTUDIO
Dopo linaspettato esito della quarta crociata, ben altre quattro successive a quella del 1096-99? In
spedizioni approdarono in Oriente, sempre mirando allago- che modo le crociate influirono sui
rapporti tra lEuropa cattolica e lImpero
gnata riconquista di Gerusalemme, ma lo slancio dei crociati bizantino? Quando e come si concluse
si esaur progressivamente e lultima piazzaforte cristiana, San il movimento crociato?
Giovanni dAcri, cadde nel 1291.

Nera, un minerale di probabile origine me-


teoritica che secondo la tradizione sareb-
be stato posto nel santuario da Abramo e
suo figlio Ismaele. Anche nella religione
buddista i fedeli compiono pellegrinaggi
verso mete ritenute sacre: tra queste, li-
sola giapponese di Shikoku, famosa fin dal
IX secolo per i suoi ottantotto templi. Gli
induisti, invece, per compiere i tradizio-
nali riti di purificazione si bagnano nelle
acque, ritenute sacre, del fiume Gange.

STORIA SOCIET CITTADINANZA


Pellegrini in preghiera sul monte
di Krievac nei pressi di Medjugorje
(Bosnia-Erzegovina)
[foto di Piotr Frydecki]
A Medjugorje, nel giugno del 1981, 6 ragazzi
fra i 10 e i 16 anni affermarono di aver visto la
Madonna. Da allora, milioni di fedeli si recano
ogni anno in questa cittadina della Bosnia-
Erzegovina. Il pellegrinaggio comprende tre
tappe fondamentali: la collina delle apparizioni,
il Podbrdo, il santuario della citt, ossia la
chiesa parrocchiale dedicata a san Giacomo,
e infine il monte Sipovac, meglio conosciuto
come Krievac, monte della croce. Il nome
con cui conosciuto il colle dovuto alla
monumentale croce, alta pi di 8 metri, costruita
dalla popolazione locale, fra il 1933 e lanno
successivo, inglobando nella croce stessa alcune
reliquie ritenute appartenenti alla Croce di Ges,
ricevute dal Vaticano per loccasione.

CAPITOLO 3
85

LEPOCA DEI MERCANTI E DEI CROCIATI


SINTESI
1 Il nuovo mondo un cambiamento nel modo di tra il Mediterraneo orientale 7 Quando la religione
dei mercanti pensare: i mercanti elaborarono e occidentale primeggiavano divide: cristiani
Alla crescita economica e una mentalit concreta, ma le citt marinare della nostra e musulmani
produttiva si associ quella dei anche aritmetica, dettata penisola particolarmente La presenza musulmana in Sicilia
commerci. Gli scambi in natura dallesigenza di precisione nello segnata dal risveglio urbano. e in Spagna e nel Nord Africa
erano ancora molto frequenti svolgimento delle loro mansioni. Ad Amalfi, citt costiera molto favor i contatti tra il mondo
nelle campagne, ma le citt, attiva nei traffici marittimi cristiano e quello islamico. Oltre
3 Il Mediterraneo gi alla fine del IX secolo, si
nelle quali prendevano piede le ai saperi scientifici e artistici
manifatture, si integrarono in Le navi erano nel Medioevo i produssero le Tavole amalfitane, che gli arabi avevano ereditato
una rete di traffici a distanza. mezzi di trasporto pi veloci, in la prima raccolta di diritto dalla tradizione greco-romana,
E trovarono definizione alcune grado di garantire viaggi sulle della navigazione. Genova e arrivavano in Europa numerose
figure professionali centrali lunghe distanze. E i traffici Pisa, prima alleate e poi in merci che i musulmani facevano
nel mondo del commercio, marittimi nel Mediterraneo competizione per il controllo affluire dallOriente e dallAfrica
specie quello a largo raggio: il erano ancora molto importanti: del Mediterraneo occidentale, centrale tra cui sete, pietre
banchiere, che prestava denaro di questo mare chiuso, da finirono per scontrarsi e tra preziose, oro e spezie. Le
a interesse, permettendo lavvio tempo si conoscevano bene i le due prevalse infine Genova esportazioni occidentali verso
di grosse iniziative commerciali, fondali, le coste, gli approdi, (La Melria 1284). Da ultima lIslam riguardavano invece tre
e attraverso le lettere di cambio i venti e le correnti. Inoltre, a Venezia, particolarmente generi principali: gli schiavi,
trasferiva i fondi dei suoi partire dal XII secolo si diffuse influente nellAdriatico e provenienti in particolar modo
clienti da una citt allaltra; e luso della bussola, invenzione nel Mediterraneo orientale, dallEuropa orientale, le armi e
il mercante, che si diede una che ha antiche origini cinesi, aveva stabilito proprie sedi la lana inglese. La divisione del
sede stabile, mentre fino ad ma che giunse in Europa grazie commerciali lungo le coste mondo in paesi e popoli, propria
allora aveva condotto la sua ai contatti con gli arabi. I bizantine, stipulando accordi con del pensiero cristiano, era
attivit in modo itinerante, e si primi europei a usarla furono Bisanzio su esenzioni doganali e estranea alla cultura islamica,
dot di competenze di calcolo, probabilmente gli amalfitani. La privilegi di natura affine. Le vie che divideva lumanit in sole
lettura e scrittura. Per affrontare bussola permise ai marinai di terrestri nellEuropa occidentale due parti: la Casa dellIslam, che
iniziative commerciali onerose e emanciparsi dalla guida delle collegavano il Sud con il Nord riuniva i paesi in cui si seguiva
pericolose i detentori di capitali stelle durante la navigazione, Europa e raggiungevano la la legge coranica, e la Casa della
si associavano ai mercanti, viaggiando senza il rischio di Germania da Milano, Genova, guerra, che comprendeva il resto
nelle cosiddette commende, andare fuori rotta in qualsiasi Marsiglia. Furono le fiere della del mondo. Nei paesi islamizzati,
rischiando i propri investimenti momento del giorno o dellanno. Champagne (XII secolo), nella alle minoranze cristiane ed
ma assicurandosi spesso unalta Il suo impiego permise anche di Valle del Rodano, a favorire lo ebraiche era permesso di
percentuale di profitto. Sorsero realizzare carte nautiche precise scambio tra area mediterranea praticare la loro religione, di
anche le prime compagnie e avere a disposizione rotte e area baltica. Le citt che frequentare i luoghi di culto
assicurative per tutelare le esatte durante il viaggio. si affacciavano sul Baltico si e di svolgere le loro attivit
imprese commerciali che associarono, infine, in una lega dietro il pagamento di una tassa
4 Gli strumenti commerciale, lHansa (XII-XIII
prevedessero lunghi viaggi. Per speciale, che doveva sancire il
del dominio navale secolo), destinata a ingrandirsi e
ragioni di affermazione sociale, riconoscimento della superiorit
mediterraneo divenire molto potente.
lo stile di vita di questi uomini musulmana.
daffari fin per assomigliare I viaggi per mare nel
Mediterraneo erano affrontati 6 Il declino dellImpero 8 Il mito della Terrasanta:
sempre pi a quello dei nobili,
con due diverse imbarcazioni: bizantino tra religione ed economia
e questi ultimi cominciarono a
investire nei commerci, molto la galea, una nave slanciata, Tra il X e lXI secolo cominci per Dopo il Mille, insieme
fruttuosi. adatta a piccoli carichi e a una lImpero bizantino un periodo di allo sviluppo economico e
navigazione sotto costa, per decadenza, determinato da una demografico i regni europei
2 La cultura mercantile via delle stive di dimensioni serie di fattori concomitanti. La conobbero anche una fase di
Per rispondere alle esigenze ridotte, e mossa dallenergia fine della dinastia macedone espansione territoriale a danno
di formazione professionale di umana sprigionata dai (1056) e le conseguenti lotte dei possedimenti musulmani
questo nuovo gruppo sociale rematori; laltra, la nave tonda, interne per il potere coincisero in Sicilia e in Spagna. La prima
sorsero scuole laiche. Si diffuse un po tozza, con stive ampie, con laumento della pressione fu conquistata dai normanni,
anche la conoscenza delle adatte a carichi importanti. dei nemici lungo i confini e con guidati da Ruggero dAltavilla,
lingue straniere, necessaria Lintroduzione della vela la perdita di numerosi territori mentre nella Penisola iberica
per chi intraprendesse attivit latina, di forma triangolare, strappati a Oriente dai turchi il movimento di Reconquista
di commercio a largo raggio, e che permetteva addirittura di selgichidi e a Occidente dai ridusse progressivamente i
in particolare dellitaliano che veleggiare controvento, e del normanni. Sul piano economico territori occupati dai musulmani,
dominava nel Mediterraneo e del timone unico a poppa garant loppressione fiscale imposta che alla fine del XIII secolo
tedesco prevalente nellEuropa un progressivo miglioramento alla piccola propriet agricola controllarono esclusivamente il
settentrionale. Si diffuse infine delle condizioni di navigazione. e lo sfruttamento dei contadini Regno di Granada. Lespansione
una manualistica specializzata. Questa tecnologia permise a accrescevano la tensione europea fu favorita dalla
Si fecero pi evoluti ed efficienti chi la possedeva il dominio sociale. Sul piano religioso, debolezza del mondo islamico
i sistemi di calcolo grazie navale nel Mediterraneo. infine, con lo scisma del 1054 caratterizzato, in questa fase,
allintroduzione dellabaco prima si era determinato il definitivo da numerose divisioni interne,
e dei numeri arabi poi. Le novit 5 I grandi traffici europei distacco di Bisanzio dalla Chiesa di carattere sia politico che
e le competenze legate al mondo e le citt marinare italiane dOccidente e la nascita della religioso. In questo contesto,
degli affari produssero nel tempo Nel dominio sui traffici marittimi Chiesa ortodossa. nel 1095, linvito a combattere

MODULO 1
86

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


gli infedeli e a riconquistare i mercanti e cavalieri furono ereticali, per esempio. Ancora italiane. La terza crociata in
luoghi sacri della Cristianit, istituiti gli ordini monastico- oggi il termine crociata ha una particolare fu organizzata per
pronunciato da papa Urbano II cavallereschi, come i templari e sua valenza specifica, sebbene recuperare i territori caduti in
nel concilio di Clermont-Ferrand, gli ospedalieri di san Giovanni. ormai laica, e designa una mano musulmana dopo che
fu accolto da una moltitudine Pur avendo, soprattutto gli campagna di lotta, spesso il grande sultano Saladino
di uomini che, tra entusiasmo ospedalieri, la vocazione repressiva e conservatrice, era riuscito a riappropriarsi di
religioso e aspettative di primaria allaccoglienza dei contro fenomeni che sono Egitto e Siria. Il fenomeno delle
ricchezze, partirono alla volta pellegrini, essi si diedero una considerati mali per lassetto crociate fu accompagnato dalla
della Terrasanta. Insieme alle Regola che prevedeva anche il sociale e la mentalit. Anche diffusione di una crescente
crociate ufficiali, che portarono voto di contrastare con le armi i musulmani oggi ricorrono al intolleranza religiosa tra mondo
alla conquista di Gerusalemme i nemici della Cristianit. Le termine crociati per indicare islamico e mondo cristiano e
nel 1099 e alla fondazione di prime spedizioni in Terrasanta gli occidentali che calpestano la dalla definitiva lacerazione tra
numerosi principati cristiani erano semplici viaggi, iter in loro libert e la loro civilt. la Chiesa ortodossa e quella
in Terrasanta, diverse furono latino. Poich sia i pellegrini di Roma. Durante la quarta
anche le spedizioni spontanee sia i guerrieri che si recavano 10 Fratture ideologiche crociata, infatti, a cadere sotto
di cavalieri, pellegrini, mercanti, nei luoghi sacri al cristianesimo nel Mediterraneo lassedio dei cavalieri cristiani fu
che fecero delle crociate una usavano come simbolo distintivo La prima crociata fu seguita da proprio Costantinopoli, in cui fu
sorta di istituzione permanente. una croce, vennero detti crociati altre sette spedizioni militari insediato per un breve periodo
e i loro viaggi crociate. Con il caratterizzate dal tentativo lImpero latino dOriente. La
9 Crociata, una parola tempo il termine crociata di recuperare i territori presenza cristiana in Terrasanta
medievale e attuale fu esteso alle lotte che la progressivamente rioccupati dai durer fino al 1291 con la
Per disciplinare e gestire il Cristianit intraprendeva nei musulmani e dalle ambizioni riconquista musulmana di San
continuo afflusso di pellegrini, suoi confini, contro i movimenti economiche delle citt marinare Giovanni dAcri.

SVILUPPARE LE COMPETENZE
Approfondisci, in testi di 5 righe Argomenta, in un testo di 8 righe, i Rispondi ai quesiti impiegando il
ciascuno, i seguenti argomenti: seguenti motivi del declino dellImpero numero di righe indicato tra parentesi:
a. La posizione sociale dei nuovi mercanti. bizantino: la presenza dei turchi 1. In che cosa consistette la Reconquista? (6
b. Limportanza della diffusione dellutilizzo selgichidi lungo i confini orientali, lo righe)
della scrittura e dellintroduzione dei numeri scisma del 1054, la tensione sociale 2. Quali conseguenze ebbe lappello di papa
arabi. interna causata da un eccessivo Urbano II contro i miscredenti che occupavano
c. I cambiamenti imposti alla navigazione fiscalismo. la Palestina? (4 righe)
dalluso della bussola. 3. Come si svolse la prima crociata ufficiale?
d. La galea e la nave tonda. Utilizza tutti gli argomenti seguenti (4 righe)
e. La bussola, la vela latina e il timone unico per scrivere un testo di 10 righe. Scegli, 4. Come furono gestiti i principati crociati? (4
di poppa. inoltre, un titolo appropriato che righe)
inquadri esattamente il tema. Attenzione, 5. Quante crociate si ebbero in totale e che
Utilizza la scaletta proposta di lordine degli elementi casuale e non cosa differenzia la quarta dalle altre? (8 righe)
seguito per scrivere un testo di 10 righe vincolante:
a cui dovrai dare un titolo appropriato:
a. Schiavi africani
a. Amalfi: dallo splendore al dominio normanno b. Casa dellIslam
b. Genova e Pisa alla conquista del c. Spade franche
Mediterraneo centrale e occidentale d. Mercante franco
c. Venezia e i suoi rapporti con lImpero e. Panno inglese
bizantino
f. Schiavi slavi
g. Casa della guerra

CAPITOLO 3
87

LEPOCA DEI MERCANTI E DEI CROCIATI


1 FARE
STORIA

Regni
Il tardo Medioevo vide il lento declino dei due poteri che Libertatum [4DOC], che il re inglese Giovanni Senza
rivendicavano aspirazioni universali, il papato e limpero. Terra fu costretto a cedere ai baroni suoi feudatari
Il papato, tuttavia, aveva una maggiore presa sulla vita nel 1215, allindomani della sconfitta di Bouvines
degli uomini e una maggiore capacit di condizionare [ 4.6 e 4.6 EVENTI]. Nel discorso di apertura del Liber
gli altri poteri, accompagnate, come mostra Walter Augustalis [5DOC], del 1231, che rappresentava il
Ullmann [1], da unorganizzazione burocratica e corpus costituzionale del Regno di Sicilia, invece,
finanziaria allavanguardia, che prefigurava anche limperatore Federico II espose, nelle sue linee
alcune caratteristiche degli Stati moderni. essenziali, lideologia dellautorit imperiale e
Contemporaneamente al declinare del papato proclam lassoluta autorit del sovrano sui baroni,
e dellimpero, nel tardo Medioevo si rafforz sui comuni e sulla Chiesa.
decisamente il potere delle monarchie feudali, in Il crescente indebolimento del papato e dellimpero
particolare in Francia, in Inghilterra e nellItalia era dimostrato anche dalle tensioni che si
meridionale, dove esse riuscirono a superare verificavano al loro interno e dalle opposizioni che
la concorrenza degli altri poteri locali mediante vi prendevano corpo. Il papato, per contrastare la
unefficace opera di centralizzazione amministrativa: sua subalternit rispetto al potere politico e la sua
Jacques Le Goff [2] ne analizza le caratteristiche perdita di prestigio e autorevolezza nei confronti
principali. Queste caratteristiche si ritrovano in tutti dei fedeli, difese con ogni mezzo lunit del mondo
i regni dellepoca, ma appaiono particolarmente forti cristiano, e la lotta contro gli eretici, rappresentati
ed evidenti nella pi matura ed evoluta monarchia in un documento del IV concilio lateranense [6DOC]
europea, quella di Francia. come serpi nel seno della Chiesa, fu considerata
La grande novit dellepoca fu tuttavia il addirittura pi importante di quella contro gli infedeli.
rafforzamento dei regimi comunali, che si affermano La repressione delle eresie si perfezion e si affin,
come poteri alternativi a quelli tradizionali. La sia sotto il profilo organizzativo sia sotto quello
nuova mappa politica era molto pi complicata di dottrinale, come testimonia il frate Bernard Gui
quella dellalto Medioevo, e impose alle varie entit [7DOC]. Ma lunit del mondo cristiano non si poteva
politiche chiari segni di identificazione. I simboli preservare soltanto con i processi, le torture, le
acquistarono unimportanza enorme e si precisarono condanne a morte. La ritrovata coesione dei fedeli
nella loro duplice funzione: valorizzare lo spirito passava anche attraverso movimenti e gruppi che
di appartenenza e di comunanza, sottolineare interpretavano le diffuse esigenze di rinnovamento
la distinzione rispetto allesterno. Tra i simboli dei sentimenti religiosi e di risanamento morale della
monarchici, il pi famoso ed evocativo era senza Chiesa: un passo importante in questa direzione fu
dubbio il giglio di Francia: Michel Pastoureau [3] la creazione di nuovi ordini religiosi, come dimostra
ne esamina le caratteristiche, con particolare la Regola [8DOC] di san Francesco. In generale,
riferimento alle sue importanti implicazioni religiose. comunque, la sensibilit religiosa era dominata,
Le autorit centrali furono costrette a trovare un in tutti gli strati sociali, dalla presenza minacciosa
modo di convivere con i poteri emergenti e a stabilire del diavolo e da quella consolatoria degli angeli:
le norme destinate a regolare i nuovi rapporti, il contrasto tra il Bene e il Male, come racconta
come per esempio leggiamo nella Magna Charta Jacques Le Goff [9], popolava i sogni e le fantasie

MODULO 1
152

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


collettivi. Le deviazioni rispetto alla linea ufficiale autonomistiche dei grandi feudatari, si configur
della Chiesa furono tuttavia accompagnate da sempre pi come uno Stato tra gli altri:
sussulti autoritari e da tentativi irrealistici dimporre parallelamente si cominci quindi a delineare una
il dominio indiscutibile della teocrazia: essi, tuttavia, situazione specifica nellItalia meridionale. La Sicilia,
assunsero pi che altro le sembianze di un canto per esempio, fu sottomessa al dominio angioino,
del cigno del papato medievale, quali appaiono che si caratterizz come un regime oppressivo
nella bolla Unam Sanctam [10DOC]. malvisto dalla popolazione, come emerge dal testo di
Anche lImpero, indebolito dalle spinte Giovanni Villani [11DOC] sul Vespro siciliano.

1
W. Ullmann W. Ullmann, Principi di governo e politica nel teoria costituzionale romana lidea del
I fondamenti del potere pontificio Medioevo, il Mulino, Bologna 1972, pp. 26-34 principatus ovvero, vista da un diverso
angolo, era lespressione classica del-
la tesi discendente del governo e del-
Il papato medievale aveva una duplice caratteristica, solo apparentemente contraddit- la legge. La somma di ogni potere era
toria. Per un verso, era listituzione pi arcaica e tradizionalista, poich traeva la propria concentrata nel papa.
legittimazione giuridica e politica direttamente dal Nuovo Testamento. Per altro verso, era Orbene, questo principio basilare si
anche uno Stato allavanguardia quasi moderno per i suoi archivi, i suoi apparati burocra- fondava su Matt. 16, 18-19:
tici, la sua organizzazione finanziaria. Come ha spiegato lo storico austriaco Walter Ullmann
(1910-1983), illustre studioso del diritto e delle istituzioni medievali, il primato del pontefice Tu es Petrus et super hanc petram ae-
romano si basava sulla concezione della comunit cristiana come insieme unico e indivisibile dificabo ecclesiam meam... et tibi dabo
(principio medievale della totalit) e sugli effetti celesti, e non solo terreni, delle decisioni claves regni coelorum, et quodcumque
da lui prese. Questa caratteristica lo rendeva assolutamente unico tra i sovrani del mondo. ligaveris super terram, erit ligatum et
in coelis, et quodcumque solveris super
terram, erit solutum et in coelis1.

L autoritratto del papato


Lo storico che indaghi sui princ-
pi ispiratori del papato medievale deve
fici medievali si formarono nel clima
intellettuale degli archivi [...]. Si po-
trebbe giungere ad affermare che essi
Lesegesi papale ha in tutti i tempi rite-
nuto che questo passo unico signi-
guardare questa istituzione dallinter- plasmarono la mentalit di generazio- ficasse due cose: prima, la fondazione
no, partendo dalle sue stesse premesse. ni di papi. Inoltre, se questo materia- della chiesa come il corpo di tutti i fe-
[...] le accumulato di valore inestimabile deli, sacerdoti e laici insieme, e secon-
Soltanto lautoritratto del papato, per lo studioso moderno, esso lo fu in da listituzione del governo di questo
quale ci appare attraverso il suo ricco misura anche maggiore per lo stesso corpo. Entrambi quindi, il governo e
patrimonio letterario, epistolare, sim- papato medievale, poich, essendo fa- il corpo sul quale tale governo avrebbe
bolico, pu servire come base per tale cilmente accessibile, indirizzava i papi dovuto esercitarsi, venivano conside-
indagine. [...] Siffatta testimonianza, verso il pensiero e le azioni dei loro rati istituiti con un unico e medesimo
raccolta in massima parte dai papi stes- predecessori. Costituiva un patrimonio atto.
si, uno strumento indispensabile, in a portata di mano nel senso stretto del- Consideriamo in primo luogo la ec-
quanto autoritratto del papato, per la la parola, sempre accessibile alla con- clesia, basata sul mandato di Pietro.
ricostruzione delle dottrine fondamen- sultazione, ed ebbe quindi una parte Essa rappresentava, secondo il costante
tali da esso sostenute. [...] decisiva nel plasmare la mentalit di pensiero papale, lintera societ di tut-
generazioni di papi. [...] ti i cristiani senza distinzione di sorta.
Una miniera ideologica Cio la chiesa era concepita come uni-
[...] Questo materiale venne accumu- Il principio medievale della totalit stituzione creata per intervento divino,
lato, in senso letterale ed allegorico, [...] Il tema espresso o implicito nelle non risultante da un qualche istinto o
negli archivi del papato [...]. Gli archivi migliaia di comunicazioni papali nel
offrivano una vera miniera ideologica: medioevo quello del primato della
non soltanto gli stessi papi, ma le per- chiesa romana, concepito sia sotto la-
sone che direttamente li circondavano, spetto dottrinale sia sotto quello giuri- 1
Tu sei Pietro e su questa pietra edificher la mia chiesa
[...]. A te dar le chiavi del regno dei cieli, e tutto ci che
lavoravano e vivevano nellambiente sdizionale. Questa dottrina del primato legherai sulla terra sar legato nei cieli, e tutto ci che
offerto dagli archivi. Molti dei ponte- romano caratterizzava nella concisa scioglierai sulla terra sar sciolto nei cieli.

FARE STORIA
153

REGNI
impulso naturale, ma fatta sorgere da s che il suo orientamento, la sua pro- e non secondo altre norme. Il cristia-
Cristo stesso. La chiesa incorporava il spettiva, le sue massime e norme di vita nesimo si impadroniva di tutto luomo:
grande e lumile, il patriarca e il villa- erano ora guidati da postulati derivanti luomo era un tutto unico ed indivisibi-
no, il re, limperatore e lo schiavo, in dalla partecipazione agli attributi divi- le, ognuna delle sue azioni era conside-
breve chiunque fosse stato validamente ni, ottenuta mediante il battesimo. rata suscettibile di giudizio in base alle
battezzato. Il battesimo era considera- Per conseguenza, il papato, in accordo norme e ai modelli cristiani.
to un atto eminentemente giuridico, con la dottrina e la letteratura medie-
per mezzo del quale soltanto si diventa- vali, riteneva che le attivit dellin-
va membri della chiesa. [...] Luomo e il dividuo non potevano venir distinte A che cosa servivano gli archivi
cristiano homo e christianus era- in categorie pi o meno ben definite. papali? Che funzione ricoprono

GUIDAALLALETTURA
no due concetti diversi. Il primo segui- Latomizzazione delle nostre attivit oggi per gli storici? Su quali
va i suoi appetiti e le sue inclinazioni in religiose, politiche, morali, cultu- fondamenti si reggeva lidea del
naturali, delle quali si riteneva invece rali, economiche e altre era ignota al primato della Chiesa romana?
Quale atto giuridico sanciva
che il secondo si fosse liberato, appa- medioevo. Loggetto era il cristiano e lingresso nellecclesia?
rendo come una nuova creatura: egli questi, in virt del suo battesimo, do- In che cosa consiste il principio
era luomo rigenerato (I Piet. 1, 23), veva vivere secondo la norma cristiana medievale della totalit?

2
J. Le Goff J. Le Goff, Il re nellOccidente medievale, re dellAntico Testamento. Il modello
Un re monarca, cristiano, nobile Laterza, Roma-Bari 2006, pp. 5-11 pi utilizzato quello di Davide: Carlo
Magno, ad esempio, un nuovo Davide
[...]. Il re medievale eredita dallAntico
Il re medievale traeva alcuni elementi caratterizzanti la sua figura dalle prerogative dei Testamento una duplice immagine: da
sovrani romani e altri da quelle dei sovrani germanici, ma come spiega lo storico Jacques una parte quella del re o anche del gran
Le Goff (1924-2014) esso deve essere considerato soprattutto un personaggio nuovo, che sacerdote che indossa abiti di tipo rega-
entr nella storia con caratteristiche proprie. Tre caratteristiche, in particolare, qualificavano le, di cui il re medievale fa proprie alcu-
questa novit: lunicit del potere, la cristianit, la nobilt. ne caratteristiche, ad esempio il colore
giacinto del suo manto, che ispirer

I l re medievale mi appare essenzial- ti in primo luogo dal carattere regale nella Francia capetingia lazzurro, co-
mente come un re monarca, un re riconosciuto molto presto al Cristo dal lore legato alla regalit; dallaltra quel-
cristiano ed un re nobile. cristianesimo. Questo Christus rex la dei Re Magi, i magi reges, che deriva
1. Mi sembra che nellOccidente me- un rex gloriae, ma, come sottolinea il dal Nuovo Testamento e diventa uno
dievale si dia una sostanziale unicit Nuovo Testamento quando parla del re- dei modelli dei re medievali. Dallim-
del potere regale. I regni del Medioevo gno offerto ai desideri dei fedeli, regno magine dellingresso del Cristo a Ge-
hanno al loro vertice un solo re ed in e regalit non sono di questo mondo. rusalemme il giorno delle Palme trarr
ogni caso un unico potere supremo. La Ne deriva una delle ambivalenze fon- ispirazione alla fine del Medioevo la ce-
regalit medievale rimane indivisa [...]. damentali della regalit cristiana me- rimonia delle entrate regali nelle citt,
Simile unicit del potere regale di fron- dievale: la tensione tra i regni terrestri mentre alla base della credenza nel re
te alle strutture della stirps1 regia pro- ed il regno celeste. Simile tensione ha taumaturgo3 sta la figura tradizionale
voca talvolta, dallInghilterra alla Ca- sostanziato limmagine di taluni re del Cristo medico. [...]
stiglia, gravi conflitti tra il re ed i suoi medievali, considerati alla stregua di re Tuttavia, [...] bench ad immagine di
figli o tra fratelli eredi al trono. [...] messianici. Secondo Walter Ullmann2 Dio, il re soggetto ad obblighi e limiti.
2. Il carattere di re cristiano indub- il sovrano carolingio esercita una co- A partire dallepoca carolingia un re
biamente laspetto pi nuovo e signi- reggenza con Cristo. Daltra parte il ministeriale vincolato dal suo ufficio, e
ficativo del re medievale. Il suo fonda- carattere cristiano del re medievale ar- la sua funzione gli impone di essere un
mento ideologico risiede in ultima ana- ricchir la sua immagine di importanti
lisi nel passaggio dallantico politeismo riferimenti biblici che troveranno spes-
al monoteismo. Il re immagine di so espressione in temi iconografici. 1
Stirpe.
Dio: rex imago Dei. [...] Ma soprat- innanzitutto una prospettiva di simbo- 2
1.
tutto con il Cristo che il re medievale lismo tipologico che fa designare i re 3
Cfr. immagine a p. 106 e Il libro Marc Bloch, I re
intesse relazioni particolari, derivan- della storia medievale come doppi dei taumaturghi.

MODULO 1
154

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


difensore della fede e del suo popolo ma territorio nazionale. Una seconda linea sangue. [...] Nellaristocrazia medieva-
rispettoso della Chiesa e da essa dipen- si sviluppa invece a partire dal termine le al contempo presente una tendenza
dente [...]. kuni, che in gotico significa stirpe, che vorrebbe sminuire il re, ridurlo a
Alcuni re, daltra parte, cercheranno di famiglia, da cui deriveranno le pa- nientaltro che ad un primus inter pa-
acquisire stabilmente questo attributo role king e Knig e che si apparenta res4. Ma soltanto il re ad aver avuto
cristiano. Il re di Francia, insistendo al termine gens. luomo ben nato, un carattere sacro.
sul carattere miracoloso dellolio con il luomo nobile, e il re medievale rac-
quale viene consacrato a Reims, riven- coglie pure questa eredit germanica
dica una superiorit sugli altri re cri- del sangue. Egli definito non soltanto
4
Primo tra uguali.
stiani facendosi chiamare christianis- dagli alti natali ma anche in termini di
simus, titolo che diventa ufficiale e di aristocrazia e di nobilt. [...]
uso diplomatico nel Quattrocento. [...] Nel Medioevo il re re di tutto il po- Quali erano le caratteristiche
3. Occorre altres sottolineare come il polo, ma rimane sempre legato in principali del re medievale? In

GUIDAALLALETTURA
re medievale sia un re nobile. [...] Il re modo particolare alla nobilt, di cui che cosa consisteva lunicit del
medievale raccoglie cos leredit ro- deve rispettare i privilegi. A partire dal potere regale? Che cosa si
mana del buon governo ed in partico- Trecento la stessa regalit si afferma intendeva con lespressione
rex imago Dei? In che
lare la funzione di regere sacra, defi- come regalit di sangue nella quale i modo leredit romana e quella
nire un potere sacro, e di regere fines, discendenti diretti dei re costituiscono germanica concorrevano a definire
tracciare il territorio regio che sar il la categoria superiore dei principi del la nobilt del sovrano?

3
M. Pastoureau M. Pastoureau, Medioevo simbolico, Laterza, Medioevo, di una forte dimensione re-
La forza dei simboli: Roma-Bari 2005, pp. 87-98 ligiosa, principalmente cristologica. Lo-
il giglio di Francia rigine da rintracciarsi in un versetto
del Cantico dei Cantici, innumerevoli
volte ripreso e glossato3 dai Padri e dai
I poteri hanno bisogno di emblemi cio di un repertorio di simboli che facciano co- teologici: Io sono il fiore dei campi e il
noscere lidentit, la natura, le aspirazioni di chi li detiene: solitamente questi segni sono giglio delle convalli (2,1). [...] Tuttavia,
immagini. Nel tardo Medioevo, in coincidenza con il rafforzamento dei pubblici poteri (im- dopo lanno mille, su questo contenuto
pero, monarchie, papato, comuni, ecc.), gli emblemi si moltiplicano e si stabilizzano. Uno cristologico si innesta progressivamen-
specialista di questo campo di ricerca, lo storico francese Michel Pastoureau (nato nel 1947), te una simbologia mariana, legata allo
analizza il lento processo di elaborazione di uno dei pi famosi simboli medievali, il giglio sviluppo del culto della Vergine, alla
dei re di Francia. A questo simbolo la monarchia francese affid il messaggio della propria quale si accostano ormai il versetto del
originalit, che si manifestava in un rapporto privilegiato con il mondo soprannaturale e in Cantico Come il giglio tra le spine,
particolare con la figura della santa Vergine. cos lamata mia tra le fanciulle (2,2),
come pure i numerosi passi delle Scrit-

G li storici diffidano forse del giglio


di Francia? lecito chiederselo,
tanto povera la letteratura scientifica
fatti tanto sui cilindri mesopotamici,
i bassorilievi egiziani e le ceramiche
micenee quanto sulle monete galliche,
ture e dei commentatori dei Padri dove
il giglio presentato come un simbolo
di purezza e verginit. [...].
ad esso dedicata. [...] le stoffe sassanidi1, gli abiti amerindi2 e Sotto linfluenza di Sigiero4 e di san Ber-
I documenti tuttavia non mancano: gli stemmi giapponesi. Al contrario, nardo5, due prelati che avevano una de-
dal XII al XIX secolo, il giglio di Fran- il significato simbolico di questo fiore vozione personale per la Vergine e che si
cia presente dappertutto, su ogget- diverso dalluna allaltra cultura. A sono sforzati di porre il regno di Francia
ti, opere darte e monumenti di ogni volte si tratta di un simbolo di purezza sotto la sua protezione, Luigi VI prima
tipo, ponendo allo storico questioni o di verginit, altre volte di una figura
difficili e varie. [...] Lessenziale sta nel fertile e feconda, altre ancora di una
sottolineare che si tratta di una figu- insegna di potere o di sovranit. Tre di- 1
Persiane.
ra stilizzata, certamente un fiore o un mensioni simboliche che si fonderanno 2
Le popolazioni indigene delle Americhe.
motivo vegetale, e che questa figura nel fiore medievale, insieme virginale, 3
Commentato.
stata utilizzata come tema ornamen- fecondante e sovrano [...]. 4
Filosofo cristiano del XIII secolo.
tale o come attributo emblematico in Pur mantenendo il suo valore di attribu- 5
Bernardo di Chiaravalle, santo e pensatore cristiano del
numerose societ. Lo si incontra in- to regale, il giglio si carica durante lalto XII secolo.

FARE STORIA
155

REGNI
o tre decenni dopo, intorno al 1180, si ri, cessando in tal modo dessere un puro
cerca nellentourage del giovane Filippo laico. Dio gli conferisce persino il potere
Augusto un emblema araldico da inseri- di fare miracoli guarendo gli scrofolosi8.
re nelle arme6 regie allora in gestazione, Non affatto un re come gli altri. [...]
si pensa naturalmente a questa figura Non soltanto il re di Francia uno dei
che gi da due regni intrattiene con la rari sovrani della cristianit che non
monarchia capetingia strette relazioni, abbia un animale nelle sue arme, ma
sottolineando la relazione privilegiata pure quello che trae dal regno vegetale
che la regina dei cieli accorda al regno la maggior parte dei suoi emblemi e dei
di Francia. [...] Grazie a questo emblema suoi simboli. In primo luogo il giglio.
floreale che ha ormai in comune con la [...] Poi la palma attributo cristologico
madre di Cristo, il re capetingio, a partire ed insegna di potere. [...] Infine la co-
dal regno di Filippo Augusto7, appare sul rona, che pu essere decorata con vari
suo sigillo e sulle sue arme come un me- fiori o gigli in mille modi, ma che pu
diatore tra il cielo e la terra, vale a dire tra essere ornata di altri motivi vegetali.
Dio e i sudditi del suo regno. Il suo pre-
stigio dinastico ne esce rafforzato e il suo
programma monarchico gi tracciato. 6
Larme il complesso di determinate figure, effigiate e
Il re Luigi IX regge lo scettro e la mano di disposte secondo certe norme, che costituiscono il con-
giustizia, 1320 Nel corso di parecchi secoli, infatti, tutta trassegno stabile di persone, famiglie, istituzioni.
[dal Registre des ordonnances de lHtel du roi, la propaganda regia costruita sui gigli di 7
Vissuto dal 1165 al 1223.
Archives Nationales, Parigi] Francia si articoler attorno a questi- 8
Sullolio consacrato e sui poteri miracolosi dei re di Fran-
Lo scettro, come anche la veste del re, presenta dea: il re di Francia, responsabile della cia, cfr. immagine a p. 106 e Il libro Marc Bloch, I re
il giglio, simbolo della purezza e della monarchia taumaturghi.
di Francia. salvezza dei suoi sudditi, ha ricevuto da
Dio una missione; i gigli che adornano il
(1108-1137), Luigi VII poi (1137-1180) suo sigillo e il suo scudo testimoniano di In quali culture presente il
hanno progressivamente introdotto il gi- questa missione sottolineando la dimen- simbolo del giglio? Con quali

GUIDAALLALETTURA
glio nel repertorio delle insegne e degli sione religiosa della funzione regale. Con diversi significati? Spiega
attributi della monarchia francese. [...] la cerimonia dellincoronazione nella la simbologia mariana del
Non ancora veramente araldico, tut- quale, a partire dal XIII secolo, i gigli giglio. Chi invent il
legame tra lemblema del giglio
tavia gi pienamente mariano e regale. compaiono abbondanti su numerosi sup- e la monarchia francese?
Il re di Francia lo impiega ormai pi di porti e lunzione con olio consacrato, il Secondo lautore, il re di Francia
tutti gli altri sovrani. Infine, quando due re di Francia riceve delle grazie particola- da considerarsi un laico o un religioso?

4DOC
La Magna Charta Libertatum da Documenti storici, antologia a c. di R. sia libera, abbia integri i suoi diritti e
Romeo e G. Talamo, vol. I, Il Medioevo, Torino le sue libert non lese [...]. Abbiamo
1972, pp. 96-99
anche accordato a tutti gli uomini li-
beri del nostro regno, per noi e i nostri
eredi in perpetuo, tutte le libert speci-
Concessa da Giovanni Senza Terra nel 1215 [ 4.6 EVENTI e 4.8], poi confermata con
ficate qui sotto, per essere possedute e
alcune modifiche da Enrico III nel 1225 (ed la versione qui riprodotta) e da Edoardo I nel
conservate da essi e dai loro eredi come
1297, la Magna Charta Libertatum fu pensata ed elaborata come punto di equilibrio nella
provenienti da noi e dai nostri eredi in
competizione tra potere baronale e potere regio e, soprattutto, come garanzia delle speci-
perpetuo. [...]
fiche libert baronali. Tuttavia, alcuni articoli come il 9 sulla citt di Londra, o il 30 sui
8 (9). N noi n i nostri balivi1 ci im-
mercanti, o altri ancora sulle prerogative degli uomini liberi in genere allargano il raggio dei
padroniremo delle terre e delle rendite
privilegi politici a soggetti non aristocratici e non ecclesiastici, immettendo cos nelle maglie
di chiunque per debiti, finch i beni
del compromesso feudale un richiamo alle nuove realt politiche destinate a svilupparsi. I
mobili presenti del debitore saranno
numeri indicati in parentesi rimandano agli articoli della Magna Charta del 1215, mentre le
sufficienti a pagare il suo debito e que-
parole e le frasi in corsivo mancano nel testo primitivo.

1 (1). Abbiamo, in primo luogo, accor-


dato a Dio e confermato con la pre-
sente Carta, per noi e i nostri eredi in
perpetuit, che la Chiesa dInghilterra 1
Alti magistrati con poteri legali.

MODULO 1
156

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


sto debitore sar pronto a dare sod- (21). I conti e i baroni non potranno maniera con cui i nostri mercanti sono
disfazione su questi beni; i garanti del essere colpiti da ammenda che dai loro trattati presso il nemico; e, se i nostri
debitore non saranno escussi2 finch pari, e proporzionalmente al delitto sono ben trattati, quelli del nemico lo
egli stesso sar in stato di pagare. Se il commesso. saranno anche sul nostro territorio.
debitore non paga, per causa di insol- 15 (23). Nessun villaggio o uomo libero [...]
vibilit, o di cattiva volont, i garanti potr essere costretto a costruire ponti
saranno allora tenuti a pagare, ma, se sui passaggi dei fiumi, a meno di esser- Per questa concessione e donazione
essi lo vogliono, potranno impadronir- vi obbligato giuridicamente o in virt delle libert suddette cos come delle
si e godere delle terre e rendite del de- di una usanza immemorabile. [...] libert contenute nella nostra Carta
bitore fino al rimborso del debito, che 29 (39). Nessun uomo libero sar arre- delle foreste, gli arcivescovi, vescovi,
essi avranno pagato per lui, a meno che stato, imprigionato, spossessato della priori, conti, baroni, uomini darmi,
il debitore non provi che egli ha pagato sua dipendenza, della sua libert o liberi livellari e tutti gli altri del nostro
i suoi debiti ai detti garanti. libere usanze, messo fuori della legge, regno ci hanno dato la quindicesima
9 (13). La Citt di Londra godr di tutte esiliato, molestato in nessuna maniera, parte di tutti i loro mobili. Noi abbia-
le sue antiche libert e libere consue- e noi non metteremo n faremo mette- mo accordato loro ugualmente, in no-
tudini. Noi vogliamo anche che tutte le re la mano su lui, se non in virt di un stro nome e in nome dei nostri eredi,
altre citt borghi villaggi, i baroni dei giudizio legale dei suoi pari e secondo che n noi, n i nostri eredi esigeremo
cinque porti e tutti i porti godano di la legge del paese. da essi qualche cosa per cui le libert
tutte le loro libert e libere consuetu- 30 (41). Tutti i mercanti potranno, se contenute nella presente Carta venga-
dini. [...] non ne avranno anteriormente rice- no distrutte o diminuite. E tutto ci
14 (20). Un uomo libero non potr esse- vuto pubblico divieto, liberamente e che potr essere esatto da uno di essi
re colpito da ammenda per un piccolo in tutta sicurezza uscire dallInghilter- contrariamente a questa disposizione
delitto che proporzionalmente a que- ra e rientrarvi, soggiornarvi e viaggiar- sar nullo e non avvenuto.
sto delitto; non potr esserlo per un vi, sia per terra che per acqua, per com-
grande delitto che proporzionalmente prare e per vendere, seguendo le anti-
alla gravit di questo delitto, ma senza che e buone consuetudini, senza che si 2
Sottoposti ad azione legale.
perdere il suo feudo. Ugualmente sar possa imporre su loro alcuna esazione
per i mercanti ai quali si lascer il loro indebita, eccettuato in tempo di guerra
negozio. I villici dei signori altri da o qualora essi fossero di una nazione Quali diritti vengono assicurati
noi stessi saranno nello stesso modo in guerra con noi. E, se si trovano di alle citt? A chi affidata
GUIDAALLALETTURA
colpiti da ammenda, senza perdere i questi mercanti nel regno al principio lamministrazione della giustizia?
loro strumenti di lavoro, e ognuna di di una guerra, saranno internati, sen- Vi sono libert specifiche
garantite al ceto dei mercanti?
queste ammende sar imposta dietro za alcun danno alle loro persone e alle
Qual il prezzo dei diritti
giuramento di uomini probi e a ci le- loro mercanzie, fino che noi o il nostro elencati? Chi tenuto a pagarlo?
galmente idonei del vicinato. gran giustiziere siamo informati della

5DOC
Il Liber Augustalis
C
da Die Konstitutionen Friedrichs II von omincia il primo Libro delle Costi-
Hohenstaufen fr sein Knigreich Sizilien, tuzioni del signore Federico II san-
a c. di H. Conrad, T. von der Lieck-Buyken,
W. Wagner, Bhlau Verlag, Kln-Wien 1973, tissimo imperatore romano, re serenis-
pp. 2-4 simo di Gerusalemme e Sicilia, felice
trionfatore e sempre Augusto.

Il discorso con cui Federico II apre la raccolta di leggi del Liber Augustalis esprime lideo- Proemio
logia dellautorit imperiale che gi in precedenza Federico I Barbarossa aveva fatta propria Dopo che la macchina del mondo fu
[ 4.3]. Questa ideologia fortemente influenzata dalla concezione di origine bizantina strutturata dalla Provvidenza divina e
che vede lautorit del sovrano come trasmessa direttamente da Dio. Lazione politica non la materia primordiale della natura fu
prevede dunque nessuna mediazione da parte dei sudditi e della Chiesa: solo a Dio il sovrano distribuita nelle forme delle cose in fun-
rende conto del suo operato. Tradotta nella pratica e applicata alla realt del Regno di Sicilia, zione di una migliore condizione, Colui
la concezione assolutistica del Liber Augustalis dovette adattarsi a una societ in cui era che a ci aveva provveduto, considerando
forte la posizione di privilegio dellaristocrazia feudale, che veniva fatalmente a scontrarsi le cose fatte e giudicando buone le cose
con lidea di un potere slegato da ogni condizionamento al di fuori di quello divino. considerate, dispose, con una decisione

FARE STORIA
157

REGNI
ponderata, di mettere a capo delle altre zione loro affidata. Al re dei re e al prin- renit e sempre devoto, ad eccezione di
creature al di sotto della sfera del circolo cipe dei principi1 viene richiesto soprat- alcuni oppositori che tuttavia non prove-
lunare luomo, la pi degna fra le creatu- tutto di non consentire che la Chiesa sa- nivano n dal territorio del suddetto Re-
re, formata a propria immagine e somi- crosanta, madre della religione cristiana, gno n dal nostro.
glianza che Egli aveva creato di poco infe- venga macchiata dalle nascoste perfidie Vogliamo pertanto che le presenti dispo-
riore agli angeli; dopo avergli dato forma dei calunniatori della fede e di difender- sizioni che portano il nostro nome siano
con il fango della terra gli diede vita nello la con il potere delle armi terrene dagli valide soltanto nel nostro Regno di Sici-
spirito, lo coron con il diadema dello- attacchi dei nemici pubblici, ed inoltre lia. Abrogate nel suddetto Regno le leggi3
nore e della gloria e gli mise a fianco una di conservare, per quanto in suo potere, e le consuetudini di epoca precedente che
moglie come compagna, parte del suo ai popoli la pace e, una volta che questi contrastano con le nostre Costituzioni,
corpo, [...] sottoponendoli tuttavia a una siano pacificati, la giustizia: luna e laltra ordiniamo che queste dora in poi venga-
certa legge. sono strettamente intrecciate come due no rispettate da tutti senza possibilit di
Poich essi non si curarono di osservar- sorelle. violazione. In esse abbiamo disposto che
la rigorosamente li condann per la tra- Noi dunque, che solo la mano del pote- siano riversati gli ordinamenti preceden-
sgressione e li priv dellimmortalit che re divino innalz, superando le speranze ti, dei re di Sicilia e nostri, in modo che
prima aveva loro donato. umane, alla pi alta carica dellImpero non sia possibile arrogarsi nessuna forza
Tuttavia la divina clemenza, per non di- romano e agli onori degli altri regni, vo- e nessuna autorit, allinterno o al di fuori
struggere cos nel nulla e allimprovviso lendo restituire raddoppiati al Dio vivente delle azioni giudiziarie, sulla base di ci
ci che prima aveva formato [...] dal seme i talenti che ci furono affidati, abbiamo che non contenuto nella presente rac-
di entrambi popol di esseri mortali la stabilito in onore di Ges Cristo dal colta delle nostre Costituzioni.
terra e la sottomise ad essi; questi erano quale ricevemmo tutto ci che abbiamo
consapevoli della colpa paterna, ma poi- nellambito della tutela della giustizia e
ch il vizio della disubbidienza dai padri si dellistituzione delle leggi, di fare unof- 1
Cio limperatore.
era trasmesso fino a loro, cominciarono a ferta di ringraziamento prendendoci cura 2
La prima fase del regno di Federico II, tra il 1196 e il 1220,
fu caratterizzata da una gravissima crisi politica dovuta al-
odiarsi fra loro, divisero la propriet delle in primo luogo di quella parte dei nostri la giovane et del sovrano e alla sua lunga permanenza
cose, comune per diritto naturale [...]. territori che attualmente riconosciuta in Germania.
E cos, per una necessit imposta dalle pi bisognosa della nostra cura in rappor- 3
Il riferimento alle leggi dei re normanni, molte delle
quali, per, vennero incorporate nel Liber Augustalis.
cose stesse, e nondimeno per ispirazione to alla giustizia.
della divina Provvidenza, furono creati i Poich dunque il Regno di Sicilia, pre-
principi delle genti, dai quali la licenza ziosa eredit della Maest nostra, in gran
Quali sono i passaggi in cui
di commettere crimini potesse essere parte a causa della debolezza della nostra
evidente il richiamo allorigine
repressa. Detentori del diritto di vita e giovane et, in gran parte anche a causa divina dellautorit di Federico
GUIDAALLALETTURA

di morte, essi avrebbero stabilito per i della nostra assenza, ha subto fino ad ora II? Quali sono gli obblighi
popoli, quasi come esecutori degli ordini i colpi dei passati rivolgimenti2, abbia- dellimperatore verso i popoli
divini, quale sorte e quale condizione cia- mo ritenuto giusto prenderci cura con il e verso la Chiesa? A che
cosa imputa Federico II la
scuno dovesse ricevere, cos che poi, dalle massimo impegno della sua pace e della debolezza del Regno di Sicilia?
loro stesse mani, essi potessero restituire sua giustizia, poich lo abbiamo trovato In quali territori dellImpero il Liber
un rendiconto completo dellamministra- sempre pronto ad ossequiare la nostra se- Augustalis aveva valore giuridico?

6DOC
Serpi nel seno della Chiesa da Decisioni dei concili ecumenici, a c. di G. (la scomunica) ma anche di pesanti ritorsioni
Alberigo, Utet, Torino 1978, pp. 226-28 di carattere materiale: loccupazione dei loro
territori, la liberazione dei loro vassalli dal
vincolo di fedelt, la confisca dei beni.
Il IV concilio lateranense (1215) [ 4.1] ribad le verit di fede messe in dubbio dalle

S
eresie e proclam che la lotta contro gli eretici era dovere di ogni cristiano, esattamente comunichiamo e anatematizzia-
come lo era quella contro gli infedeli. Poich interni alla Chiesa, infatti, gli eretici potevano mo1 ogni eresia che si erge contro
essere paragonati alla serpe rappresentata in una favola dello scrittore greco Esopo (VI secolo la santa, ortodossa e cattolica fede [...].
a.C.), serpe che morse e uccise il contadino che se lera posta in seno per scaldarla durante Condanniamo tutti gli eretici, sotto
linverno. Quanti erano indulgenti verso gli eretici, quindi, contribuivano a rafforzare un ne- qualunque nome [...]. Gli eretici con-
mico interno alla Chiesa, che si sarebbe rivoltato contro di essa. Il concilio, inoltre, coinvolse
direttamente in questa lotta i sovrani, i principi e tutti i signori della Cristianit, minacciando
coloro che si fossero mostrati troppo concilianti con gli eretici non solo di sanzioni spirituali 1
Lanatma era una scomunica solenne.

MODULO 1
158

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


dannati siano abbandonati alle potest infezione, sia colpito dal metropolita3 e si ravvedessero al pi presto, siano pu-
secolari o ai loro balivi2 per essere pu- dagli altri vescovi della stessa provincia niti con altra pena proporzionata [...].
niti con pene adeguate [...]. I beni di con la scomunica; se poi entro un anno Il vescovo convochi gli accusati alla
questi condannati siano confiscati. trascurasse di fare il suo dovere, sia in- sua presenza; e se questi non si saran-
Quelli che fossero solo sospetti, a meno formato di ci il sommo pontefice, per- no giustificati dalla colpa loro imputa-
che non abbiano dimostrato la propria ch sciolga i suoi vassalli dallobbligo ta, o, se dopo lespiazione, ricadranno
innocenza con prove che valgono a giu- di fedelt e lasci che la sua terra sia oc- nella loro primitiva perfidia, siano pu-
stificarli, siano colpiti con la scomuni- cupata dai cattolici, i quali, sterminati niti secondo i canoni. Chi rifiutasse il
ca, e siano evitati da tutti fino a che non gli eretici, possano averne il possesso carattere sacro del giuramento e con
abbiano degnamente soddisfatto. Se senza alcuna opposizione e conservarla riprovevole ostinazione non volesse
perseverano per un anno nella scomu- nella purezza della fede, salvo, natural- giurare, per questo stesso motivo sia
nica, dopo quel tempo siano condannati mente, il diritto del signore principale, considerato eretico.
come eretici. Siano poi ammonite e, se purch questo non ponga ostacoli in
necessario, costrette con censura le au- ci, n impedimenti [...].
torit civili, di qualsiasi grado, perch, I cattolici che, presa la croce, si arme- 2
La Chiesa si occupava di istruire e svolgere i processi per
eresia, ma affidava lesecuzione delle condanne alle au-
se desiderano essere stimate e credute ranno per sterminare gli eretici, goda- torit civili; i balivi erano alti magistrati con poteri locali.
fedeli, prestino giuramento di difen- no delle indulgenze e dei santi privile- 3
Il vescovo che presiede una provincia ecclesiastica com-
dere pubblicamente la fede: che esse, gi, che sono concessi a quelli che vanno posta da pi diocesi, con i loro vescovi dipendenti da lui.
cio, cercheranno coscienziosamente, in aiuto della Terrasanta. Decretiamo,
nei limiti delle loro possibilit, di ster- inoltre, che quelli che prestano fede
minare dalle loro terre tutti quegli ere- agli eretici, li ricevono, li difendono, li Di che documento si tratta? Quando
tici che siano stati dichiarati tali dalla aiutano, siano soggetti alla scomunica stato scritto? A chi era rivolto?
Che cosa erano le eresie?

GUIDAALLALETTURA
Chiesa. Dora innanzi, chi sia assunto [...]. Quale autorit poteva dichiarare
ad un ufficio spirituale o temporale, sia Tutti quelli cui sia stato proibito, o che eretico un individuo? A chi
tenuto a confermare con giuramento il senza essere stati mandati dalla Sede era affidato il compito di
contenuto di questo capitolo. Apostolica o dal vescovo cattolico del debellare le eresie? Quali
pene spettavano agli eretici e ai
Se poi un principe temporale, richiesto luogo, presumessero di usurpare in sospetti di eresia? Quali sanzioni
e ammonito dalla Chiesa, trascurasse pubblico o in privato lufficio di predi- spettavano, invece, ai signori che non
di liberare la sua terra da questa eretica care, siano scomunicati, e, qualora non perseguitavano gli eretici?

7DOC
Bernard Gui B. Gui, Practica inquisitionis heretice dissimulare sotto la duplicit e lingan-
Istruzioni per gli inquisitori pravitatis, in G. Mollat (a c. di), Manuel de no delle parole, per non essere sorpresi
linquisiteur, Paris 1926, vol. I, pp. 118-20
[...]. Io credo tutto ci che crede un
buon cristiano dichiara linterrogato.
Cercate di sapere cosa intende per buon
I giudici dellInquisizione svolgevano un lavoro delicato e complesso, che richiedeva pre-
cristiano. Ed egli risponde: colui che
cise competenze. Il frate domenicano Bernard Gui (1261-1323) fu un modello di competenza
crede ci che insegna la Santa Chiesa.
e di professionalit in questo campo. Dalla sua lunga esperienza di inquisitore egli trasse
Ma voi proseguite: Questa la Chiesa
vasta e approfondita materia per un manuale destinato ai suoi colleghi. In esso furono de-
Romana governata dal papa e dagli altri
scritti in modo particolareggiato, tra laltro, le tesi e le caratteristiche di tutti i gruppi eretici
prelati sotto la sua autorit. E anchio
del tempo, i metodi per condurre le inchieste, le formule giuridiche per redigere le sentenze.
lo credo, assicura egli, ma vuole inten-
A proposito dei valdesi [ 4.1], per esempio, egli forn indicazioni pratiche sul modo di
dere solo di essere persuaso che questa
condurre i loro interrogatori e di aggirare le astuzie delle loro risposte elusive.
appunto la vostra credenza [...]. Se que-

B isogna distinguere fra di loro due


categorie1. Ci sono i perfetti2, cio
i valdesi propriamente detti [...]. I loro
Di solito i valdesi espongono da princi-
pio, di fronte ai loro credenti, idee che
sembrano buone e morali [...]. 1
Nel testo che precede la parte qui riportata sono detta-
discepoli o credenti provvedono alle molto difficile interrogare ed esamina- gliatamente elencati i fondamenti e le pratiche delleresia
valdese.
loro necessit [...]. I perfetti non rive- re i valdesi; non si riesce a strappare loro 2
Nel contesto perfetti indica gli eretici che avevano com-
lano subito i segreti dei loro errori [...]. la verit sui loro errori, tanto bene sanno piuto un percorso ascetico pi compiuto.

FARE STORIA
159

REGNI
sti eretici vengono messi con le spalle al trodurre nelle risposte una condizione. Su quali temi venivano interrogati
muro, riflettono a lungo, cercano scap- Se voi chiedete: Credi in questo o quel- gli eretici? Quali accorgimenti

GUIDAALLALETTURA
patoie, per non rispondere direttamente lo?, essi rispondono: Se piace a Dio, io doveva utilizzare un inquisitore?
quando temono di essere scoperti; non lo credo bene, ma intendono che a Dio In che modo, secondo
rispondono alla vera domanda, dicono non piace quella certa credenza. lautore, i valdesi cercavano
di eludere gli interrogatori?
di essere gente semplice, incapace di ri- Quale immagine dei valdesi
spondere con intelligenza [...]. Un altro 3
Un ragionamento apparentemente coerente, ma logica- emerge dal testo?
sofisma3 da loro usato consiste nellin- mente ingannevole.

8DOC
La Regola di san Francesco da F. dAssisi, Gli scritti e la leggenda, a c. di costretti da necessit possano portare
G. Petrocchi, Rusconi, Milano 1983, pp. 103-12 calzature. E tutti i frati si vestano di
abiti vili che possono rattoppare con
sacco e altre pezze con la benedizione
La rapida e prorompente crescita della sua confraternita [ 4.2] spinse Francesco [ di Dio. [...]
4.2 PERSONAGGI] a comporre una Regola cio un complesso di norme con le quali si orga-
nizzava la vita individuale e collettiva per il raggiungimento dei pi alti gradi di perfezione Capitolo III Del divino ufficio e del di-
spirituale che ne disciplinasse lattivit. Quello che era stato fino ad allora un movimento giuno, e come i frati debbono andare
spirituale spontaneo si trasform cos in un vero e proprio ordine. Nella Chiesa cattolica, per il mondo
gli ordini erano societ di vita comune, approvate dallautorit ecclesiastica, i cui membri [...] E digiunino dalla festa di tutti i
tendevano alla perfezione evangelica mediante il rispetto dei tre voti di povert, castit e santi fino alla Nativit del Signore. La
obbedienza. Dopo una prima stesura, che non ottenne lapprovazione papale, Francesco ela- santa Quaresima invece, che incomincia
bor un nuovo testo, che fu approvato solennemente dal pontefice Onorio III nel 1223. Ecco dallEpifania e dura ininterrottamen-
alcuni capitoli della Regola, da cui emergono bene il fondamento teorico francescano e le te per quaranta giorni e che il Signore
attuazioni pratiche che ne derivavano. Altrettanto evidente la sottomissione dellordine santific con il suo digiuno, coloro che
alla suprema autorit della Chiesa di Roma. volontariamente la passano nel digiuno
siano benedetti dal Signore, e coloro

C apitolo I Nel nome del Signore in-


comincia la vita dei frati minori
La regola e la vita dei frati minori
re e osservare fino alla fine; e non han-
no moglie o, qualora labbiano, essa sia
gi entrata in monastero o abbia dato
che non vogliono non vi siano obbligati.
Ma laltra, fino alla Resurrezione del Si-
gnore, la passino digiunando.
questa, cio osservare il santo Vangelo loro il permesso con lautorit del ve- Negli altri tempi non siano tenuti a di-
del Signore nostro Ges Cristo, viven- scovo diocesano, dopo aver fatto voto di giunare, se non il venerd. Nei casi di ma-
do in obbedienza, senza nulla di pro- castit; [...] dicano ad essi la parola del nifesta necessit i frati non siano tenuti
prio e in castit. Frate Francesco pro- santo Vangelo, che vadano e vendano1 al digiuno corporale.
mette obbedienza e ossequio al signor tutto quello che hanno e procurino di Consiglio poi, ammonisco ed esorto i
papa Onorio e ai suoi successori cano- darlo ai poveri. Se non potranno farlo, miei frati nel Signore Ges Cristo che,
nicamente eletti e alla Chiesa romana. basta ad essi la buona volont. quando vanno per il mondo, non litighi-
E gli altri frati siano tenuti a obbedire [...] Poi concedano loro i panni della no, ed evitino le dispute di parole, n
a frate Francesco e ai suoi successori. prova, cio due tonache senza cappuc- giudichino gli altri; ma siano miti, pacifi-
cio e il cingolo e i pantaloni e il cap- ci e modesti, mansueti e umili, parlando
Capitolo II Di coloro che vogliono in- perone fino al cingolo2, se ai ministri onestamente con tutti, cos come convie-
traprendere questa vita e come devo- non sembrer diversamente secondo ne. [...]
no essere ricevuti Dio. Terminato lanno della prova siano
Se alcuni vorranno intraprendere que- ricevuti allobbedienza promettendo di
sta vita e verranno dai nostri frati, que- osservare sempre questa vita e la Re-
sti li mandino dai loro ministri provin- gola. E in nessun modo sar lecito di
ciali, ai quali soltanto e non ad altri sia uscire da questa Religione secondo il
concesso di ricevere i frati. I ministri decreto del signor Papa [...].
poi diligentemente li esaminino intor- E quelli che hanno gi promesso ob- 1
Le parole e le frasi in corsivo sono citazioni dalle Sacre
no alla fede cattolica e ai sacramenti Scritture.
bedienza, abbiano una tonaca con il 2
Il capperone un cappuccio provvisto di una mantellina
della Chiesa. E se credono tutte queste cappuccio e unaltra senza, coloro che che copre le spalle fino allavambraccio; il cingolo il cor-
cose e le vogliono fedelmente professa- la vorranno avere. E coloro che sono done con cui si ferma alla vita la tonaca del frate.

MODULO 1
160

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


Capitolo IV Che i frati non ricevano tanato lozio, nemico dellanima, non tali da ingenerare sospetto, e di non en-
denari spengano lo spirito della santa orazio- trare in monasteri di monache, eccetto
Ordino fermamente a tutti i frati che in ne e devozione al quale devono servire quelli ai quali stata data dalla Sede
nessun modo ricevano denari o pecunia tutte le altre cose temporali. [...] apostolica una speciale licenza. N si
direttamente o per interposta persona. facciano padrini di uomini o di donne,
Tuttavia per le necessit dei malati e per Capitolo IX Dei predicatori affinch per questa occasione non sorga
vestire gli altri frati, i ministri soltanto I frati non predichino nella diocesi scandalo tra i frati e dai frati.
e i custodi per mezzo di amici spirituali, di alcun vescovo qualora dallo stesso
abbiano sollecita cura secondo i luoghi, vescovo fosse loro proibito. E nessun
la circostanza, il clima delle regioni, frate osi predicare al popolo se prima
cos come sembrer convenire alla ne- non sia stato esaminato e approvato dal Chi era a capo dellordine dei frati
cessit, salvo sempre, come stato det- ministro generale di questa Fraternit minori? Quali altre cariche sono
to, che non ricevano in nessuna manie- e non abbia ricevuto dal medesimo luf- menzionate nel testo? A quali

GUIDAALLALETTURA
ra denaro o pecunia. ficio della predicazione. [...] prove doveva sottoporsi chi
intendeva entrare nellordine?
Capitolo V Del modo di lavorare Capitolo XI Che i frati non entrino nei Quali erano le principali
regole di condotta di un frate
Quei frati ai quali il Signore ha conces- monasteri delle monache minore? Che rapporti vi erano
so la grazia di lavorare, lavorino con Ordino fermamente a tutti i frati di non tra lordine francescano e lautorit
fedelt e con devozione, cos che, allon- avere vicinanza o colloqui con donne ecclesiastica?

9
J. Le Goff J. Le Goff, La civilt dellOccidente medievale, agli uomini di cui non pu vincere la
Vivere con Satana Einaudi, Torino 1981, pp. 176-81 forza altro che con lastuzia [...].
Il travestimento pi corrente del Dia-
volo quello di prendere le sembianze
Secondo il grande medievista francese Jacques Le Goff [2], il demonio stato la gran- di una giovinetta di grande bellezza,
de creazione del cristianesimo durante il Medioevo. Nonostante nel Nuovo Testamento il ma la Legenda aurea1 abbonda di rac-
diavolo non avesse un ruolo cos importante, nel Medioevo esso divenne una figura perva- conti di pellegrini ingenui o colpevoli
siva, nellarte come nel pensiero e nella mentalit, che la si chiamasse appunto diavolo che soccombono al Diavolo apparso
(letteralmente colui che si mette di traverso, dal greco diabllo), Satana (dallebraico satan, sotto la falsa veste di san Giacomo.
avversario, nemico), oppure Belzeb (dallebraico Baalzebub, il Signore delle Mosche). Il Diavolo persecutore in generale disde-
Ma lesistenza umana era accompagnata anche da altre presenze soprannaturali, pi vicine gna di travestirsi. Appare alle sue vittime
e raggiungibili dei santi: gli angeli, che con la loro assiduit garantivano ai buoni fedeli una- sotto un aspetto ripugnante. Il mona-
deguata protezione dalle insidie del demonio. co Rodolfo il Glabro lo vide una notte
prima delluffizio del mattutino [...],

C ome creazione della societ feuda-


le, [Satana] con i suoi seguaci, gli
angeli ribelli, il tipo stesso del vassallo
nale, si mostra fra Adamo e Eva, il
Peccato, peccato della carne o dello spi-
rito separati o uniti, simbolo dellappe-
allinizio dellXI secolo. Vidi sorgere ai
piedi del mio letto una specie di omino
orribile alla vista. Era, per quanto potei
fellone, del traditore. Diavolo e Dio tito intellettuale o dellappetito sessua- capire, di media statura, con il collo esi-
buono, ecco il dualismo che domina la le. Ma soprattutto appare sotto aspetti le, il viso emaciato, gli occhi nerissimi,
vita della Cristianit medievale: questa diversi pi o meno antropomorfi. Ad la fronte rugosa e contratta, le narici
lotta spiega agli occhi degli uomini del ogni istante rischia di manifestarsi agli strette, la bocca prominente, le labbra
Medioevo tutto il dettaglio degli avve- uomini del Medioevo. il contenuto di grosse, il mento sfuggente e molto stret-
nimenti. [...] quella terribile angoscia che li stringe to, una barba da caprone, le orecchie pe-
Gli uomini del Medioevo sono dunque continuamente: vederlo apparire! [...] lose e affilate, i capelli ritti incolti, denti
costantemente divisi fra Dio e Satana. Appare sotto due specie, residuo proba- di cane, il cranio a punta, il petto gonfio,
Questo non meno reale di quello, bile di una duplice origine. Da sedut-
perfino meno avaro di incarnazioni e di tore riveste ingannevoli apparenze al-
apparizioni. Certamente, liconografia lettanti. Da persecutore si mostra sotto 1
La Legenda aurea una compilazione agiografica redatta
verso il 1265 dal domenicano Jacopo da Varagine. Rap-
pu raffigurarlo sotto una forma sim- un aspetto terrificante. presenta uno dei pi importanti monumenti della cultura
bolica: il serpente del peccato origi- Come seduttore, si presenta perlopi cristiana medievale.

FARE STORIA
161

REGNI
una gobba sul dorso, le natiche frementi, Ognuno ha il suo angelo, e la Terra nel A ogni vizio comandano dei demoni
gli indumenti sordidi. [...] Medioevo ha una duplice popolazione, che ne hanno altri, innumerevoli, ai
Le sventurate vittime femminili di gli uomini e i loro compagni celesti, o loro ordini e che incitano senza posa le
Satana sono spesso preda dello scate- piuttosto una triplice popolazione, poi- anime al vizio e riferiscono i misfatti
namento sessuale dei demoni: demoni ch alla coppia delluomo e dellangelo degli uomini al loro principe....
incubi e succubi. si aggiunge il mondo dei demoni in ag- Cos gli uomini del Medioevo vivono
Le vittime preferite subiscono i ripetuti guato. sotto questo doppio spionaggio costan-
assalti di Satana, che adopera tutte le questa allucinante compagnia che ci temente. Non sono mai soli. Nessuno
astuzie, tutti i travestimenti, tutte le presenta lElucidarium2 di Onorio di indipendente. Tutti sono presi in una
tentazioni, tutte le torture. [...] Autun3: rete di dipendenze terrene e celesti.
Conteso quaggi fra Dio e Diavolo luo- Gli uomini hanno degli angeli custo-
mo , infine, alla sua morte, la posta di?
di unultima disputa decisiva. Larte Ogni anima, nel momento di essere
2
Elucidarium significa libro che illumina loscurit di
medievale ha rappresentato a saziet mandata in un corpo, affidata a un molte cose.
la scena finale dellesistenza terrena, angelo che deve incitarla sempre al 3
Celebre teologo del XII secolo proveniente da Autun, im-
in cui lanima del morto dilaniata fra bene e riferire tutte le sue azioni a Dio portante centro della Borgogna.
Satana e san Michele prima di essere e agli angeli nel Cielo.
condotta dal vincitore in paradiso o Gli angeli sono continuamente sulla
allinferno. [...] Terra con coloro che essi custodisco-
In questa societ gli uomini hanno, a no? Quale dualismo domina, secondo
Le Goff, la Cristianit medievale?
dire il vero, protettori pi vigili e assi- Se c bisogno, vengono in aiuto,
Sotto quali sembianze il Diavolo

GUIDAALLALETTURA
dui dei santi o dei re guaritori, che non soprattutto se sono stati invitati con appariva agli uomini del
hanno la fortuna di poter incontrare ad preghiere. La loro venuta immediata, Medioevo? Chi erano le sue
ogni istante. Questi aiutanti instanca- poich possono in un istante passare vittime? Che funzione
bili sono gli angeli. [...] Alla coorte dei dal Cielo alla Terra e ritornare in Cie- ricoprivano gli angeli? In
che cosa consiste il doppio
demoni, che si precipitano sugli uomi- lo. [...] spionaggio sotto il quale vivevano,
ni richiamati dai loro peccati, si oppo- Ci sono dei demoni che spiano gli uo- secondo lo storico francese, gli uomini
ne il coro vigile degli angeli. [...] mini? del Medioevo?

10DOC
Il canto del cigno da Chiesa e Stato attraverso i secoli, a c. era stata costruita da un solo braccio,
del papato medievale di S.Z. Ehler e J.B. Morral, Vita e Pensiero, aveva un solo timoniere e un solo co-
Milano 1958, pp. 123 sgg.
mandante, ossia No, e noi leggiamo
che fuori di essa ogni cosa sulla terra
era distrutta [...].
Quando nel 1302 gli Stati generali, convocati dal re di Francia Filippo il Bello, procla-
In questa unica e sola Chiesa ci sono
marono che i poteri del sovrano discendevano direttamente da Dio, senza la mediazione
un solo corpo e una sola testa, non due,
papale, Bonifacio VIII reag con la bolla Unam Sanctam [ 4.6], in cui afferm unaudace
come se fosse un mostro, cio Cristo e
ed estrema giustificazione della teocrazia. Proprio nel momento in cui il quadro politico della
Pietro, vicario di Cristo e il successo-
Cristianit si arricchiva con laffermazione prorompente delle monarchie nazionali, che supe-
re di Pietro1; perch il Signore disse a
ravano il vecchio schema dei poteri universali (limpero, il papato), il pontefice riaffermava,
Pietro: Pasci il mio gregge. Il mio
in dissidio con la realt del tempo, le pretese della Chiesa a dirigere non solo spiritualmente,
gregge, Egli disse, parlando in gene-
ma anche temporalmente, tutto il mondo cristiano. Gi limmediato successore di Bonifacio
rale e non in particolare di questo o di
VIII, Clemente V, annull nel 1306 la bolla, dichiarando apertamente che essa recava un dan-
quel gregge; cos ben chiaro che Egli
no inammissibile al re di Francia, con cui aveva trovato unintesa [ 4.7]. La Unam Sanctam
gli affid tutto il suo gregge. Se perci
stata quindi giustamente considerata come il canto del cigno del papato medievale.
i Greci2 o altri affermano di non essere
stati affidati a Pietro e ai suoi succes-

C he ci sia una ed una sola Santa


Chiesa Cattolica e Apostolica noi
siamo costretti a credere e a professa-
semplicit professiamo, e anche che
non ci sia salvezza e remissione dei
nostri peccati fuori di lei [...]. Al tem-
re, spingendoci a ci la nostra fede, e po del diluvio invero una sola fu lar- 1
Il papa di Roma.
noi questo crediamo fermamente e con ca di No, raffigurante lunica Chiesa; 2
I bizantini.

MODULO 1
162

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


sori, essi confessano di conseguenza di scendenza del clero, perch necessa- una roccia, quando il Signore disse allo
non essere del gregge di Cristo, perch rio che una spada dipenda dallaltra e stesso Pietro: Qualunque cosa tu le-
il Signore dice in Giovanni3 che c un che lautorit temporale sia soggetta a gherai.... Perci chiunque si oppone a
solo ovile, un solo e unico pastore. quella spirituale. [...] questo potere istituito da Dio, si oppo-
Noi sappiamo dalle parole del Vangelo Perci, se il potere terreno erra, sar ne ai comandi di Dio.
che in questa Chiesa e nel suo potere giudicato da quello spirituale; se il po-
ci sono due spade, una spirituale, cio, tere spirituale inferiore4 sbaglia, sar
e una temporale, perch quando gli giudicato dal superiore5; ma se erra il 3
Nel Vangelo di Giovanni.
Apostoli dissero: Ecco qui due spade supremo potere spirituale, questo po- 4
Il clero.
che significa nella Chiesa, dato che tr essere giudicato solamente da Dio 5
Il papa.
erano gli Apostoli a parlare il Signore e non dagli uomini; del che fa testimo-
non rispose che erano troppe, ma che nianza lApostolo: Luomo spirituale
Quali fonti vengono citate nel
erano sufficienti. [...] Quindi ambedue giudica tutte le cose; ma egli stesso testo? Con quale intenzione?

GUIDAALLALETTURA
sono in potere della Chiesa, la spada non giudicato da alcun uomo, per- Con quali tesi si afferma lunicit
spirituale e quella materiale; una inve- ch questa autorit, bench data agli della Chiesa cattolica? In
ro deve essere impugnata per la Chiesa, uomini ed esercitata dagli uomini, non che modo viene legittimato
lesercizio del potere
laltra dalla Chiesa; la prima dal clero, umana, ma senzaltro divina, essen- temporale da parte della Chiesa?
la seconda dalla mano di re o cavalie- do stata data a Pietro per bocca di Dio Quale autorit poteva giudicare
ri, ma secondo il comando e la condi- e fondata per lui e i suoi successori su loperato del papa?

11DOC
Giovanni Villani G. Villani, Cronica, a c. di G. Porta, Guanda, di Palermo, e ciascuno in sua terra e
Il Vespro siciliano Parma 1991 contrada feciono il somigliante, ducci-
dere tutti i Franceschi cherano nelli-
sola [...]. E trovarsene morti in Cicilia
Nel raccontare lepisodio del Vespro siciliano (XII, 61) linsurrezione di Palermo che pi di IIIIm9, e non potea nullo scam-
scaten la rivolta contro gli angioini in tutta la Sicilia [ 4.4 e 4.4 EVENTI] il cronista pare [...].
Giovanni Villani (1280 ca.-1348) attribuiva la responsabilit non tanto al comportamento dei Questa pestilenzia and per tutta liso-
francesi, quanto invece a quello dei baroni fautori degli svevi, che avevano ordito la congiura. la, onde lo re Carlo e sua gente ricevet-
Lopinione di Villani certo spiegabile con la sua posizione politica egli era fiorentino e tono dammaggio grande di persone e
Firenze, citt di parte guelfa, era in buoni rapporti con gli angioini , ma non c dubbio che davere.
la sommossa popolare innescata dal Vespro fu lesito di un piano che mirava a favorire la
nobilt siciliana, ancora legata alla casa sveva e al sovrano dAragona.
1
1282.

N elli anni di Cristo MCCLXXXII1, commosso contra i Franceschi, per fa-


2
Resurrezione.
i lluned di Pasqua di Risoresso2, migliari de baroni dellisola si comin-
3
Giovanni (1210 ca.-1298), signore di Procida, seguace di
Manfredi, rimase fedele agli svevi, congiurando poi sem-
che fu a d XXX di marzo, s come per ci a difendere la donna, onde nacque pre contro gli angioini.
messer Gianni di Procita3 era ordinato, grande battaglia tra Franceschi e Ci- 4
A celebrare la Pasqua.
tutti i baroni e caporali che teneano ciliani8, e furonne morti e fediti assai 5
Cittadina situata a 8 km da Palermo, era sede del duomo
e del monastero benedettino fatto costruire nel 1174 da
mano al tradimento, furono nella cit- duna parte e daltra; ma il peggiore Guglielmo II re di Sicilia.
t di Palermo a pasquare4. E andandosi nebbono quegli di Palermo. 6
I francesi.
per gli Palermitani, uomini e femmine Incontanente tutta la gente si ritrasso- 7
Sensibili.
per comune a cavallo e a pi alla festa di no fuggendo alla citt, e gli uomini ad 8
I siciliani.
Monreale fuori della citt5 per tre mi- armarsi, gridando: muoiano i Fran- 9
4000.
glia (e come vandarono quelli di Paler- ceschi. Si raunaro in su la piazza,
mo, cos vandavano i Franceschi6, e il comera ordinato per gli caporali del
capitano del re Carlo a diletto) avenne, tradimento, e combattendo al castello In quali circostanze di tempo e
GUIDAALLALETTURA

di luogo avvenne la sommossa?


come sadoper per lo nimico di Dio, il giustiziere che vera per lo re, e lui Quale episodio fu pretesto
chuno Francesco per suo orgoglio pre- preso e quanti Franceschi furono tro- per la grande battaglia
se una donna di Palermo per farle vil- vati nella citt furono morti per le case contro i Franceschi?
lania; ella cominciando a gridare, e la e nelle chiese, sanza misericordia niu- Che responsabilit attribuisce
lautore ai baroni siciliani?
gente era tenere7, e gi tutto il popolo na. E ci fatto, i detti baroni si partiro

FARE STORIA
163

REGNI
SVILUPPARE LE COMPETENZE
Comprendere e Analizzare Rielaborare e Argomentare

Scrivi un breve testo (max 40 righe), dal titolo La Redazione di un articolo di giornale. I simboli del potere nel
stratificazione dei poteri nellEuropa medievale, diviso nei tardo Medioevo
seguenti paragrafi: Sviluppa largomento scelto in forma di articolo di giornale, utilizzando i
a. Le autorit religiose (Ullmann, Serpi nel seno della Chiesa, Gui, documenti e i testi che lo corredano. Individua nei documenti e nei testi
Regola francescana, bolla Unam Sanctam); forniti uno o pi elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci intorno a
b. La monarchia (Le Goff [2], Pastoureau); essi il tuo pezzo. Da allarticolo un titolo appropriato e indica il tipo di
giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa,
c. I poteri feudali (Magna Charta Libertatum, Liber Augustalis, Villani). giornale scolastico, altro). Se lo ritieni opportuno, organizza la trattazione
suddividendola in paragrafi, cui potrai dare eventualmente uno specifico
Dopo aver letto la Magna Charta Libertatum [4DOC] e titolo.
il brano di Le Goff [2] sulle caratteristiche della regalit,
rispondi alle seguenti domande, citando opportunamente i Immagini: pp. 14, 17, 23, 26, 30-31, 55, 89, 95, 96, 97, 103, 106, 107, 112
testi: Brani storiografici: Ullmann [1], Le Goff [2], Pastoureau [3], Le Goff [9]
Capitoli: 1, 2 e 4
a. Qual lo scopo del documento redatto dai sovrani inglesi?
b. Quali gruppi sociali o istituzioni politiche vi sono citati espressamente? Dopo aver letto il brano di Ullmann [1] e i documenti
Quale significato attribuisci alla loro presenza nel documento?
6-8DOC e 10DOC, scegli, tra le seguenti posizioni
c. Individua nel brano di Le Goff tutti gli aspetti della regalit riferibili storiografiche sul ruolo della Chiesa nel basso Medioevo,
alla situazione inglese. Con quali articoli del documento possono essere
messi in relazione? quella che ti convince maggiormente; argomenta la tua
d. La scelta della monarchia inglese di emanare la Magna Charta risposta in un breve testo (max 20 righe):
Libertatum rivela, a tuo avviso, un potere forte o debole? Per quali a. Lemergere delle monarchie nazionali mise in crisi il primato teocratico
ragioni? della Chiesa, che conserv invece il potere sulla popolazione, attraverso
vecchi e nuovi strumenti di controllo dei comportamenti e della mentalit
Confronta la concezione del potere che sta alla base collettiva.
della Magna Charta Libertatum [4DOC] con quella contenuta b. Per mezzo delle bolle papali e delle decisioni dei concili ecumenici, il
nel Liber Augustalis [5DOC] ed evidenzia le differenze e le papato affermava il primato del potere spirituale su tutte le altre forme
analogie. di sovranit temporali, sia universali (imperatore) sia di ambito locale
(monarchi, nobili e citt).

Il mondo dei comuni


Uno degli aspetti pi caratterizzanti del basso vittoria del primo e allemanazione degli Ordinamenti
Medioevo costituito dagli importanti mutamenti di giustizia, la cui genesi qui ricordata da Dino
avvenuti nel mondo urbano, paralleli allaffermazione Compagni [15DOC].
della realt comunale. Intorno alla citt, a cui furono Nel tardo Medioevo nacquero anche nuove istituzioni
attribuite fondamentali funzioni propagandistiche, culturali, destinate a svolgere un ruolo decisivo
fiorirono una serie di rappresentazioni mentali, che nei secoli successivi. La pi significativa fu senza
Jacques Le Goff [12] ha sintetizzato nellespressione dubbio luniversit: il risveglio della vita cittadina
immaginario urbano. Le pagine di Giuseppe Sergi e laccresciuta domanda di cultura da parte dei
[13], invece, ripercorrono il rapporto tra i miti e la protagonisti delle attivit economiche, infatti,
realt dellesperienza comunale. determinarono un ampio fenomeno di riorganizzazione
Il mondo comunale fu anche fatto di simboli, che e di potenziamento delle strutture dellistruzione
rendevano tangibile lo spirito di appartenenza e di superiore. Come chiarisce Jacques Verger [16], gi
comunanza tra tutti i cittadini: uno di essi, tra i pi dalle origini listituzione universitaria si presentava
importanti di questo periodo, fu il carroccio, di cui con caratteristiche peculiari che ne valorizzavano
Ernst Voltmer [14] ricostruisce storia e funzioni. lautonomia rispetto ai poteri civili e religiosi.
Malgrado questo spirito comunitario, tuttavia, nel Alcuni comuni prosperavano pi di altri ed emersero
XIII secolo i comuni italiani furono attraversati da come centri di attrazione in una dimensione
tensioni sociali, che spesso esplosero violentemente. regionale o pi ampia: era questo il caso di Milano,
Ne fu un esempio la citt di Firenze, dove il conflitto di cui il cronista Bonvesin de la Riva [17DOC] celebra
tra popolo grasso e popolo magro port alla lesuberanza economica e culturale.

MODULO 1
164

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


12
J. Le Goff J. Le Goff, Storia dItalia, Annali, 5, Einaudi, nita quasi dappertutto di un proprio
Le due facce della citt Torino 1982, pp. 7-13; 36-41 territorio rurale, di estensione mag-
giore o minore, il contado, e ha con-
quistato la propria autonomia politica,
Il dialogo tra la citt e la sua immagine il tema centrale del saggio Limmaginario urba- fondando su queste due conquiste un
no nellItalia medievale dello storico francese Jacques Le Goff [2]. Le Goff pone laccento fenomeno originale, la citt-stato. [...]
sia sui caratteri di originalit dellimmaginario urbano italiano (il peso delleredit antica; il Il secolo XIII vede il sorgere di un nuo-
rapporto conflittuale con il potere imperiale; la presenza della nobilt; lassoggettamento vo monumento centrale nelle citt ita-
del contado), sia sulla funzione propagandistica svolta dallarchitettura e dallurbanistica in liane, collegato con la piazza: il palazzo
quanto strumenti di espressione dellautonomia e della potenza politica delle citt. comunale. Esso rivela il nuovo potere
laico di fronte al potere episcopale. [...]

L immaginario urbano quellinsie-


me di rappresentazioni, di imma-
gini e didee, attraverso le quali una
mura, come avvenne a Milano per ordi-
ne di Barbarossa o a Napoli per volere
di Enrico VI.
Lesempio di Siena [...] mostra losses-
sione per limmagine urbana esisten-
te nel Tre-Quattrocento. Vi troviamo
societ urbana [...] costruisce per se La terza peculiarit che ha colpito fin quasi un tentativo di presa di possesso
stessa e per gli altri un autopersonag- dal Medioevo gli uomini del Nord eu- magica dello spazio urbano attraverso
gio, un autoritratto. [...] ropeo [...] la presenza massiccia della limmagine, un programma ideologico
A partire dai secoli X e XI nasce la citt nobilt, mentre altrove questa classe e un vero e proprio narcisismo urbano.
propriamente medievale, molto diversa sociale rimane per lo pi lontana dalle Ecco anzitutto nel Palazzo Pubblico,
dalla citt antica. La sua prima funzio- citt, arroccata nei suoi castelli, al cen- sede della Signoria e del Podest, [...]
ne non pi amministrativa o militare, tro delle signorie rurali. [...] limmensa composizione di Ambrogio
ma economica: la citt anzitutto luo- Finalmente la pi importante peculia- Lorenzetti: il Buon Governo, gli effetti
go di produzione, di scambi, di consu- rit italiana che la citt si impadro- del Buon Governo in citt e in campa-
mi. [...] Questa attivit economica il
prodotto di nuovi cittadini che conqui-
stano ben presto il primo posto nella
citt: i borghesi. Essi simpadroniscono
a poco a poco del potere nella citt, che
viene da loro rimodellata a immagine
della loro potenza economica, sociale,
politica: costruzione individuale delle
case delle grandi famiglie nobili o bor-
ghesi e soprattutto erezione collettiva
dei monumenti comunali e di un nuo-
vo centro preponderante, la piazza. [...]
Allinterno di questo fenomeno urba-
no, che si produce e crea il proprio im-
maginario in tutta la cristianit medie-
Ambrogio Lorenzetti, Allegoria del Buon Governo, 1337-39
vale, le citt italiane affermano la loro [Sala dei Nove, Palazzo Pubblico, Siena]
originalit. Essa legata anzitutto dal
peso delleredit antica. La presenza di
antichi monumenti , nelle citt italia-
ne del Medioevo, quantitativamente e
qualitativamente impressionante, qua-
si ossessionante. [...]
La seconda originalit dellimmagina-
rio urbano italiano legata alla funzio-
ne svolta in Italia [...] dagli imperatori
germanici. Per la verit, [...] lazione
imperiale ha segnato la coscienza e
limmaginario delle citt italiane in
modo negativo, con la traumatizza- Ambrogio Lorenzetti, Gli Effetti del Buon Governo in campagna, 1337-39
zione provocata dalla distruzione delle [Sala dei Nove, Palazzo Pubblico, Siena]

FARE STORIA
165

IL MONDO DEI COMUNI


gna, il Mal Governo e gli effetti del Mal stributiva e commutativa); mentre in botteghe cittadine e il commercio, rap-
Governo. Lopera fu eseguita fra il 1337 basso vediamo lallegoria del bene civi- presentato dalle some delle bestie nella
e il 1340, sotto il governo dei Nove, co per eccellenza: la concordia, rappre- citt; in altra parte gli svaghi, nella for-
emanazione della ricca oligarchia mer- sentata da ventiquattro cittadini ricca- ma aristocratica della cultura urbana
cantile. [...] mente abbigliati, e da uomini darme a (canti e danze); finalmente, lallegoria
Il Buon Governo, rappresentato da un piedi e a cavallo. la citt dellordine, della sicurezza, alta sul contado recan-
vegliardo (Vetus Sena), con le insegne di cui i ricchi borghesi sono i garanti e do in mano un patibolo, immagine del-
della citt, lo scettro e il sigillo, ha so- i beneficiari. la citt repressiva, spesso illustrata nei
pra di s le tre virt teologali (in se- Gli effetti del Buon Governo esprimono dipinti con prigioni, gogne e forche.
gno di reverenza verso la religione) ed quattro aspetti essenziali della coscien-
circondato dalle virt civili: la pace, za civica: anzitutto limmagine della
la forza, la prudenza, la magnanimit, citt, con le sue mura, i monumenti,
1
Guidoriccio da Fogliano (1290 ca.-1352) fu un celebre
la temperanza, la giustizia. Ai suoi pie- le case, la cattedrale, lattivit edilizia; capitano di ventura, che per un certo periodo milit al
di, la lupa e i gemelli ricordano il mito poi la dialettica della citt e del contado servizio di Siena.
originario: Siena, fondata da Senio, fi- per il tramite della porta, che stabilisce
glio di Remo, e dunque seconda Roma. unarmoniosa comunicazione fra la cit-
Pi importanti ancora i particolari alla t e la campagna, soprattutto nel senso
sinistra e nel basso dellaffresco: a si- che va dalla campagna produttrice ver- Che cosa intende Le Goff per
nistra ritroviamo esaltata la giustizia, so la citt consumatrice, per affermare immaginario urbano? Quali

GUIDAALLALETTURA
sovrastata dalla sapienza (la cultura, la terza funzione di prosperit e felici- sono i quattro elementi che,
ricordata dalla presenza di un maestro t, accanto alla prima del potere e del secondo Le Goff, conferiscono
di scuola e dai suoi allievi nella citt, diritto (il Buon Governo) e alla seconda originalit alle citt medievali
italiane? Qual la funzione
un elemento essenziale del potere nella della forza (Guidoriccio da Fogliano1). del palazzo comunale? Perch
citt, centro culturale), reca in mano Vediamo cos lagricoltura e lalleva- Le Goff, a proposito di Siena, parla
la bilancia con due piatti (giustizia di- mento nel contado, lartigianato delle di narcisismo urbano?

13
G. Sergi G. Sergi, Lidea di Medioevo, Donzelli, Roma signorile verso il basso (i comuni come
Lesperienza comunale 1998, pp. 63-69 signori collettivi del contado). [...]
tra costanti e diversit La citt era il mercato, il luogo di-
nurbamento delle famiglie aristocrati-
che, la sede in cui si diventava vassalli
Secondo il medievista Giuseppe Sergi (nato nel 1946), molti storici hanno contribuito, con del vescovo. La convivenza urbana,
le loro interpretazioni, ad appiattire tutto il millennio medievale sulle caratteristiche della poi, filtrava e riproiettava allesterno
sua parte finale (i secoli XIV-XV): ci avrebbe dato vita a una serie di stereotipi che avrebbero esperienze rivisitate nella convivenza
reso difficile la giusta comprensione delle permanenze e delle trasformazioni in atto. Per entro le mura di ceti diversi e model-
esempio, per quanto riguarda lesperienza comunale, spesso si individuata la sua origine li politico-sociali diversi, anche se di
nellaffermazione cittadina della borghesia mercantile: questa interpretazione viene rifiutata antica provenienza rurale. Linnovazio-
da Sergi, che invece sottolinea tanto la continuit col passato quanto la complessit della ne, insomma, aveva nella citt il cen-
situazione italiana allinterno di un movimento comunale europeo. tro propulsore, ma quellinnovazione
rielaborava materiali che erano pur

P er tutta lEuropa si pu parlare di


comuni, ma solo per lItalia e, in
parte, per la Francia meridionale si pu
In un mondo in gran parte rurale in
cui quasi solo presso le coste setten-
trionali e, soprattutto, presso quelle
sempre quelli [...] dallincontro latino-
germanico. [...]
Non si pu dare una spiegazione tut-
parlare di citt-Stato. I cives di questi del Mediterraneo, cerano grandi citt ta borghese-mercantile delle origini
comuni non si accontentavano dellau- le regole della convivenza erano pre- dei comuni italiani perch contraste-
tonomia entro le proprie mura (come valentemente quelle del mondo rurale: rebbe con i casi, tuttaltro che rari, in
le citt imperiali tedesche o i grandi e non deve stupire se gli organismi po- cui il ceto promotore dellorganismo
comuni borghesi delle Fiandre), ma litici e sociali pi innovativi, i comu- comunale era stata laristocrazia: fre-
assoggettavano in modo pi o meno ni cittadini, si collocavano in una rete quente che liniziativa sia dovuta alla
ampio il contado circostante, di cui il collaudata che era feudale verso lalto (i clientela vassallatica di vescovi potenti,
comune diventava signore collettivo. comuni come vassalli collettivi del re) e una clientela quasi sempre reclutata

MODULO 1
166

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


tra i maggiori milites del contado. Non lettivo, e us strumenti non nuovi di ferenze dallItalia. La prima, decisiva,
si deve tuttavia operare un rovescia- assoggettamento delle campagne. Nella che ogni comune puntava al massimo di
mento completo, e non si deve gene- maggior parte dei casi i comuni sosti- autogoverno entro le proprie mura e non
ralizzare una teoria signorile delle tuirono i poteri temporali dei vescovi aveva ambizioni di costruire un dominio
origini comunali [...]. Ci consente di nellarea circostante la citt. [...] Tra la territoriale. La seconda lassenza di for-
evitare inoltre il continuo errato ricor- fine del secolo XI e la prima met del ti mutamenti politici nel corso del Due-
so a scansioni nette, che postulano un XII tra i dirigenti comunali si svilupp cento: forse anche perch non era citt-
ricambio sociale anche quando non c: la coscienza del loro essere potere pub- stato, ognuno di quei comuni si svilupp
nel delineare il passaggio dallet feu- blico e legittimo per eccellenza. E a ci gradualmente, fortemente condizionato
dale allet comunale si immagina- contribu la cultura: molti dei primi dalle sue origini ora borghesi, ora pi
vano accelerazioni forti di un progresso consoli erano giudici e notai, che acce- raramente aristocratiche senza essere
fatale e unidirezionale (la storia non lerarono la valorizzazione del comune teatro n di forti ricambi sociali n di de-
mai cos) di cui si riconoscevano, al come res publica. [...] cisivi rivolgimenti istituzionali.
massimo, possibili rallentamenti. Nel resto dellEuropa si trovano scansio-
Lopportunit di un giudizio pi com- ni paragonabili allevoluzione comunale
plesso sui comuni italiani conferma- italiana soltanto nella Francia meridio- 1
1.9.
ta dalle vicende relative alla lotta dei nale. In alcune regioni (Francia e Germa-
comuni contro Federico I Barbarossa1 nia settentrionale, Fiandre) il carattere
[...]: molti comuni della Lega Lombar- spiccatamente artigiano-mercantile dei Perch, secondo Sergi, la formula
citt-Stato applicabile quasi
da avevano ceti dirigenti pi aristocra- ceti dirigenti comunali giustifica la con-
esclusivamente ai comuni italiani?

GUIDAALLALETTURA
tici che borghesi, e tutti anche quelli nessione comune=borghesia, mentre Perch, secondo Sergi,
che erano borghesi erano ben lontani nella Germania centro-meridionale non riduttivo dare una spiegazione
dallavere unidea di Italia o di Lombar- mancano casi di ceti dirigenti consolari tutta borghese-mercantile
dia. [...] di estrazione aristocratica. [...] Si pu delle origini dei comuni italiani?
In che misura lo scontro
Lo stesso comune pi maturo, pi po- dunque parlare di un movimento co- tra i comuni della Lega lombarda
tente e pi organizzato conquist il munale europeo. Ma di questi sviluppi e Federico I sintomatico della
contado comportandosi da signore col- comunali sono da sottolineare due dif- complessit della vicenda comunale?

14
E. Voltmer E. Voltmer, Il carroccio, Einaudi, Torino 1994, le citt nellambito bellico, sino a quel
Il carroccio, simbolo pp. 201-36 momento monopolio dellaristocrazia, fu
dellunit comunale un cambiamento della guerra stessa, del
modo in cui veniva concepita e combat-
tuta. [...]
I nuovi poteri che si affermavano in et tardomedievale richiedevano nuovi simboli: sten- I comuni italiani e, con altre ambizioni,
dardi, bandiere, emblemi [3] si affermarono ovunque, esprimendo la potenza e lidentit dei anche le citt marinare sembrano avere
sovrani, dei principi, dei governi comunali. Uno dei pi famosi simboli cittadini fu il carroccio, sin dalle loro origini una forte vocazione
diffuso in Italia e, anche se in misura minore, nel resto dellEuropa. Come spiega lo storico tede- militare, al contrario dei loro fratelli
sco Ernst Voltmer (nato nel 1946), il carroccio era un oggetto a met tra la macchina da guerra sorti successivamente a nord delle Alpi,
e il vessillo blindato: una cassa solidissima posta su quattro ruote, che serviva come veicolo che, data la diversa situazione politico-
per trasportare gli emblemi comunali, come protezione per i feriti sul campo di battaglia, come militare, avevano minori spazi dazio-
punto di orientamento per i soldati; esso ospitava anche i trombettieri che ordinavano la marcia ne, sfruttati in ogni caso come in Italia
e le fermate. Durante le battaglie, il carroccio infondeva coraggio ai soldati e cementava i loro quandera possibile. Le citt italiane in-
sentimenti di appartenenza. In periodo di pace, era custodito nella chiesa maggiore. fatti ci appaiono sempre in guerra luna
contro laltra, soprattutto se vicine, e

I l carroccio fu una presenza effettiva


nella storia europea tra il XII e il XIII
secolo, lepoca in cui le citt lottavano
modo. Il Risorgimento italiano ne fece
il simbolo della libert italiana dal giogo
straniero (lImpero austriaco); in epoca
avevano delle truppe ben organizzate
e preparate, munite di armi moderne e
macchine da guerra escogitate dai loro
contro i poteri tradizionali e compete- recente, stato usato come emblema del ingenieri [...].
vano per affermare la propria egemo- federalismo settentrionale contro il go- Luso del carroccio, soprattutto in Italia,
nia. Nei secoli successivi, esso divenne verno nazionale. si accompagn anche a una rivalutazione
soprattutto un mito, adoperato in vario Tra i principali effetti dellirruzione del- della fanteria. [...] Lavvento del carroccio

FARE STORIA
167

IL MONDO DEI COMUNI


and di pari passo con il diffondersi di un ne nei confronti delle altre citt e anche uso ci indica in modo chiaro la tensione
nuovo tipo di esercito misto in cui mi- al proprio interno. Questesperienza tri- tra lidea astratta di comune basata in fin
lites e pedites1 combattevano assieme in ste, dura, questo danno immateriale dei conti su un sostrato religioso e la tur-
una guerra sentita come cosa di tutti, portava spesso a una grave crisi didentit bolenta realt politica e sociale delle citt
un nuovo tipo di esercito reso possibile e a una messa in discussione della legitti- italiane del XII e XIII secolo.
solamente da un mutamento nelle strut- mit di coloro che guidavano la citt. [...] Limportanza del carroccio italiano non
ture del potere cittadino. E proprio que- Nonostante questo rischio, il preziosis- si esauriva assolutamente con il suo uso
sto stretto rapporto tra esercito e vita co- simo carroccio veniva portato ugual- in caso di guerra; esso divenne ben pre-
munale ribadisce ancora una volta come mente sul campo di battaglia dove con la sto il simbolo dellunit di tutti i cittadini
sia impossibile separare nettamente nel sua presenza doveva servire a mantenere ed emblema del principio fondamentale
carroccio la sua duplice funzione di inse- la coesione allinterno della comunit, a del comune, un principio basato sul con-
gna militare e di simbolo del potere. spingere ogni singolo soldato a combat- cetto di cooperazione.
[...] Sicuramente il carroccio era partico- tere lealmente, a mantenere la propria
larmente adatto per aiutare la fanteria a posizione, a non cedere alla tentazione
mantenere una propria coesione interna, della fuga. [...]
1
Cavalieri e fanti.
senza la quale poteva esser facilmente Il comune, essendo una nuova forma di
sgominata. [...] Durante la battaglia mol- organizzazione del potere, un esperi-
to spesso dal carroccio venivano lanciati mento di una nuova modalit di socia- Perch laffermazione del carroccio
fu parallela a quella di una nuova
segnali tramite i trombettieri o venivano lizzazione, aveva bisogno di simboli che
concezione della guerra, sentita

GUIDAALLALETTURA
impartiti ordini, come fosse una specie di potessero essere utilizzati nelle diverse come guerra di tutti? Quali
quartier generale mobile. [...] attivit rituali, simboli che trasmettes- erano le molteplici funzioni
La perdita del carroccio in battaglia era sero immediatamente la sua legittimit, materiali e simboliche
particolarmente grave perch, oltre a se- che esprimessero il consenso nei suoi attribuite al carroccio?
Quali conseguenze aveva la
gnare in modo inequivocabile la sconfit- confronti [...]. E il carroccio, anche l perdita del carroccio in battaglia?
ta, determinava soprattutto una perdita dove non era il simbolo del potere co- Perch il comune aveva bisogno di
di prestigio, di onore da parte del comu- munale per eccellenza, attraverso il suo nuovi rituali e di nuovi simboli?

15DOC
Dino Compagni D. Compagni, Cronica delle cose occorrenti gonfalone dellarme del popolo, che la
Leggi contro i potenti: ne tempi suoi, a c. di G. Luzzatto, Torino 1968, croce rossa nel campo bianco, e mille
pp. 25-27
il caso di Firenze fanti tutti armati con la detta insegna
o arme, che avessono a esser presti a
ogni richiesta del detto Gonfaloniere,
Le grandi innovazioni che, attraverso tensioni e contrasti, vennero introdotte negli ordi- in piaza o dove bisognasse. E fecesi leg-
namenti politici di Firenze furono sottolineate, tra laltro, dalla testimonianza di uno storico gi, che si chiamorono Ordini della Giu-
locale, Dino Compagni (1255 ca.-1324), che di quegli anni e di quelle vicende fu non solo stizia, contro a potenti che facessono
testimone diretto ma anche protagonista, avendo ricoperto fino al 1301 alcune delle pi oltraggi a popolani.
importanti magistrature della citt (da quella di priore a quella di gonfaloniere di giustizia).
Nel brano che qui riportiamo (I, 11) egli ricorda gli avvenimenti del 1293, che diedero com-
pimento alla riforma costituzionale avviata un decennio prima, insieme allaffermarsi della
supremazia del popolo grasso, cio dei ricchi commercianti [ 4.5]. 1
I priori.
2
Si tratta invece del 1293.
3
Rafforzarono il potere del popolo.

R itornati i cittadini in Firenze, si


resse il popolo alquanti anni in
grande e potente stato; ma i nobili e
e di buona stirpe, a cui dispiaceano
queste ingiurie se ne fe capo e gui-
da, e con laiuto del popolo essendo
4
Con lo stesso potere.

grandi cittadini insuperbiti faceano nuovamente eletto de Signori1 che en-


molte ingiurie a popolani, con batterli trarono a d XV di febraio 12922 e co In che maniera Giano della
GUIDAALLALETTURA

Bella riusc a rafforzare il potere


e con altre villanie. Onde molti buoni suoi compagni, afforzorono il popolo3. del popolo fiorentino?
cittadini, popolani e mercatanti, tra E al loro uficio de Priori aggiunsono Quali funzioni ricopriva il
quali fu un grande e potente cittadino uno con la medesima bala4 che gli al- gonfaloniere di giustizia?
savio, valente e buono uomo, chia- tri, il quale chiamorono Gonfaloniere Che cosa garantivano gli
Ordinamenti di giustizia?
mato Giano della Bella, assai animoso di Giustizia [...], a cui fusse dato uno

MODULO 1
168

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


16
J. Verger J. Verger, Universit, in J. Le Goff e J.-C. stri e studenti contro gli abusi delle
Una grande creazione medievale: Schmitt, Dizionario dellOccidente medievale, autorit locali, laiche o ecclesiastiche.
Einaudi, Torino 2004, vol. II, pp. 1172-80
luniversit In cambio, il papa si aspettava che le
universit fossero sostenitrici dottrinali
fedeli e ortodosse del magistero romano
Il termine universitas, che nel latino classico indica una totalit o un insieme, acquisi- [...].
sce nel Medioevo il valore di un termine giuridico che indica una corporazione o una comuni- Naturalmente questa definizione dellu-
t. Esso fu usato per la prima volta nel 1221, in un testo parigino, per designare la comunit niversit medievale molto generale e
dei professori e degli studenti (universitas magistrorum et scholarium). Il termine si diffuse un po teorica. In pratica, listituzione
rapidamente in quasi tutta Europa, qualificando una nuova istituzione preposta allinsegna- universitaria ha rivestito nel Medioevo
mento superiore. La nozione medievale di universit comporta altri aspetti importanti: forme assai diverse e questa diversit
lautonomia rispetto al potere civile e a quello spirituale, la solidariet tra i membri della non ha fatto che crescere man mano
comunit, la vocazione universale dello studio e dellinsegnamento [ 2.6]. Anche se che, dal XIII al XV secolo, sono appar-
nel corso dei secoli luniversit avrebbe subto molte trasformazioni, i suoi caratteri originali, se nuove universit. Cera una forte
esposti in queste pagine dallo storico francese Jacques Verger (nato nel 1943), rimasero a opposizione fra le universit dei paesi
lungo elementi peculiari di questa invenzione trasmessa dal Medioevo al mondo moderno. mediterranei, di tipo bolognese, cio le
universit di studenti (sebbene le-

L universit una delle grandi creazio-


ni del Medioevo. Si stabilizz in una
istituzione di tipo corporativo legata allo
alle autorit esterne. Infine, luniversi-
t si occupava del reclutamento, sia per
limmatricolazione dei nuovi studenti
sclusione dei professori dalla comunit
universitaria sia stata di rado sostenu-
ta, anche a Bologna), relativamente
sviluppo urbano e destinata a ci che oggi sia per lelezione o la cooptazione dei laicizzate, a carattere predominante
chiamiamo linsegnamento superiore. Si nuovi maestri. In breve, lautonomia giuridico e medico, e le universit della
evoluta fino ai nostri giorni conservan- universitaria era reale e garantiva, allo parte settentrionale dellEuropa, di tipo
do tratti importanti della sua origine me- stesso tempo, un funzionamento inter- parigino, universit di maestri a ca-
dievale. Anche limitandosi allOccidente no abbastanza democratico e lesercizio rattere filosofico e teologico. Cera an-
cristiano, non si possono ricondurre duna libert orientata esclusivamente che unevidente sfaldatura fra le grandi
sotto lunica voce universit tutti gli allattivit intellettuale. universit a volte superavano di gran
aspetti delleducazione e della scuola nel Laltra principale caratteristica delluni- lunga il migliaio di studenti, avevano un
Medioevo, che ha conosciuto, anterior- versit medievale era la sua vocazione reclutamento internazionale, godevano
mente o parallelamente alle universit, universalistica. Questo universalismo di unautorit dottrinale riconosciuta
molte altre istituzioni dinsegnamento. era proprio anche del sapere trasmesso in tutta la cristianit, capaci di conse-
Ma bench apparse tardivamente (nel dalluniversit. Attinto alla duplice fonte guenza daffermare effettivamente la
XIII secolo le pi antiche, nel XIV e XV le della scienza antica (eventualmente ar- loro autonomia nei confronti dei poteri
altre), le universit sono state certamen- ricchita dagli Arabi) e della rivelazione e le universit pi piccole riunivano
te la pi completa ed elaborata di queste cristiana, questo sapere era comune a solo qualche centinaio di studenti, la cui
istituzioni, in cui meglio si sono espressi tutti. Insegnato in una lingua anchessa fama era unicamente nazionale, persino
i valori e le speranze della civilt medie- universale (il latino), fondato ovunque regionale, [...], molto pi sottomesse, di
vale in ambito educativo. [...] sulle stesse auctoritates1 [...], estraneo conseguenza, al controllo e alle pressio-
Loriginalit risiedeva innanzitutto nel- dunque a ogni particolarit nazionale o ni delle autorit locali.
lautonomia o, come si diceva, nelle li- regionale, lo si ritrova in modo unifor-
bert e privilegi di cui godevano mae- me in tutte le universit della cristiani-
stri e studenti (a Bologna, solo gli ulti- t. Almeno in teoria, questa uniformit
1
Queste autorit erano autori e testi dellAntichit e del
Medioevo.
mi). [...] Come ogni corporazione, luni- comportava la validit universale dei 2
Il permesso di insegnare ovunque.
versit poteva promulgare degli statuti titoli universitari, nel caso fossero stati
per fissare la disciplina interna e stabili- conseguiti, e il diritto per gli studenti di
re le regole di funzionamento; program- scegliere liberamente luniversit.
In che cosa consisteva lautonomia
mi, corsi, esami, conferimento dei gradi Al tempo stesso, a causa e in conseguen- universitaria? Perch, secondo
GUIDAALLALETTURA

successivi (baccellierato, licenza, dotto- za di questa vocazione universalistica, le lautore, luniversit aveva una
rato) erano liberamente decisi in ogni universit si ricollegano direttamente al vocazione universalistica?
facolt dallassemblea dei maestri. Lu- potere universale per eccellenza, il papa- Quali relazioni intercorrevano
tra universit e Chiesa?
niversit organizzava anche il reciproco to. Il papa confermava i loro privilegi, at- Spiega la differenza tra le
e fraterno aiuto fra i membri, assicurava traverso il cancelliere conferiva la licen- universit mediterranee e quelle
la loro difesa e li rappresentava di fronte za ubique docendi2, proteggeva mae- di tipo parigino.

FARE STORIA
169

IL MONDO DEI COMUNI


17DOC
Bonvesin de la Riva B. de la Riva, De magnalibus urbis Mediolani, I forni che in citt, come si sa dai re-
Le meraviglie di Milano a c. di M. Corti, trad. di G. Pontiggia, gistri del comune, cuociono il pane a
Bompiani, Milano 1974, pp. 39-47
uso dei cittadini sono 300. [...] I bot-
tegai, che vendono al minuto un nu-
mero incredibile di mercanzie, sono
Lorgoglio cittadino era molto forte nellet della rinascita urbana e del rafforzamen-
sicuramente pi di mille. I macellai
to dei governi comunali. Unespressione significativa di questo sentimento si trova nel
sono pi di 440 [...]. I pescatori che
trattato scritto nel 1288 dal maestro di grammatica Bonvesin de la Riva (1240-1315) per
quasi ogni giorno pescano in abbon-
celebrare Milano. Anche se esagerato (si tratta infatti di un vero e proprio panegirico), il
danza nei laghi del nostro contado pe-
quadro proposto dallautore esprime efficacemente la vivacit culturale ed economica di
sci di ogni tipo, sono pi di 18; quelli
molte citt del tardo Medioevo. In particolare, Bonvesin d un quadro particolareggiato
che pescano nei fiumi sono pi di 60;
della vita sociale in citt, offrendo unistantanea di tutte le varie professioni e di tutti i
quelli che portano in citt pesce pe-
vari mestieri che vi si svolgevano: un caso esemplare, quello milanese, tuttavia rappre-
scato nei ruscelli innumerevoli dei
sentativo delle dinamiche sociali e mentali che si affermarono, in generale, nel mondo
monti assicurano di essere pi di 400.
urbano.
Gli albergatori che a pagamento dan-
no albergo a gente che viene di fuori

L e case con porte che danno sulle


pubbliche vie arrivano, secondo gli
accertamenti, al numero di 12.500 cir-
Tanto nella citt quanto nel contado,
ogni giorno diventa pi grande la gi
grande popolazione e la citt si esten-
sono circa 150. I fabbri che attaccano
zoccoli di ferro ai quadrupedi sono
circa 80; da questo si pu dedurre
ca. In moltissime di esse pi famiglie de con i suoi edifici. E perch, dove labbondanza dei cavalieri e dei caval-
coabitano con una moltitudine di servi; si vive splendidamente, la popolazione li. Quanti siano i fabbricanti di selle,
da ci si deduca la mirabile densit del- non dovrebbe essere feconda? Perci, di freni, di sproni e di staffe, non sto
la popolazione. [...] Questa stessa citt contando cittadini e gente di fuori, a dirlo [...].
ha forma circolare, a modo di un cer- dogni condizione, si calcolano, in to- Se volessi elencare ordinatamente an-
chio; tale mirabile rotondit il segno tale, pi di duecentomila gli uomini che il numero degli artigiani di ogni
della sua perfezione. [...] Anche le porte che si ritengono ciascuno in grado di tipo, dei tessitori di lana, di lino, di
principali della citt sono solidissime e essere valente come singolo combat- cotone, di seta, dei calzolai, dei con-
arrivano al numero di sei. Le porte se- tente in guerra. [...] ciatori di pelli, dei sarti, dei fabbri
condarie sono invece dieci, si chiama- Vi sono nella sola citt 120 giurecon- di ogni genere e cos via; e poi dei
no pusterle1. [...] Le chiese, degne di sulti. I notai sono pi di 1500 [...]. I mercanti che girano ogni parte della
tanta e tale citt, sono, soltanto entro periti medici, che vengono chiamati terra per i loro mercati e sono parte
le mura, circa 200, con 480 altari [...]. comunemente fisici, sono 28. I chi- importante nelle fiere delle altre citt;
Nel contado vi sono localit amene, rurghi delle diverse specialit sono e infine dei merciai ambulanti e dei
deliziose, e cinquanta borghi fioren- pi di 150 [...]. I professori di gram- venditori allasta: io credo che quanti
ti, tra i quali Monza, che dista dieci matica sono otto; ciascuno di essi mi leggono e mi ascoltano ammutoli-
miglia da Milano ed degna di esse- tiene sotto la propria bacchetta una rebbero dallo stupore.
re chiamata col nome di citt pi che numerosa scolaresca [...]. Quattordi-
di borgo. Sono altres 150 le ville con ci sono i dottori espertissimi in canto
castelli soggette alla giurisdizione del ambrosiano3; da ci si pu dedurre
nostro comune, fra le quali moltissi- quanto siano numerosi in questa citt 1
Le pusterle erano piccole porte mimetizzate nelle
me sono quelle abitate da pi di 500 i chierici. I maestri elementari supe- mura di cinta delle citt o delle fortezze, per consen-
uomini valenti in guerra. [...] rano il numero di 70. I copisti supera- tire le sortite in caso di assedio. In periodo di pace
erano adoperate per il transito pedonale.
I nativi di Milano di entrambi i sessi no il numero di 40. Trascrivendo ogni 2
Cortesi, civili.
sono di giusta statura; hanno aspetto giorno libri con le loro mani, essi 3
Il canto della liturgia milanese, risalente allepoca
sorridente e piuttosto benevolo; non provvedono al pane e alle altre spese. dellepiscopato di santAmbrogio (IV secolo d.C.).
ingannano; non usano malizia con
i forestieri [...]. Vivono con decoro,
ordine, larghezza, dignit, indossano
GUIDAALLALETTURA

vesti onorevoli; dovunque si trovino, Quali aggettivi lautore utilizza per descrivere le caratteristiche di Milano
in patria e fuori, sono piuttosto liberi e dei suoi abitanti? Che idea della citt di Milano emerge dal brano?
In che modo si misurava la prosperit di una citt? Quali attivit
nello spendere, onorano e fanno ono- economiche urbane si ricavano dallinterrogazione del documento?
re, e sono urbani2 nel loro modo di
comportarsi e di vivere. [...]

MODULO 1
170

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


SVILUPPARE LE COMPETENZE
Comprendere e Analizzare Sviluppa largomento scelto in forma di saggio breve, utilizzando i
documenti e i dati che lo corredano. Interpreta e confronta i documenti e
Le Goff [12] e Sergi [13], partendo da due distinti campi i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione,
di indagine, hanno posto in rilievo loriginalit dellesperienza anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di
comunale italiana rispetto al resto dEuropa. Spiega e studio. Da al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane
argomenta, servendoti di esempi tratti dai due brani, in una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico
di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).
che maniera la specificit italiana si manifestata sia nel Se lo ritieni opportuno, organizza la trattazione in paragrafi, cui potrai
campo dellimmaginario urbano sia in quello pi strettamente eventualmente assegnare un titolo.
istituzionale.
Documenti: Compagni [15DOC], Bonvesin de la Riva [17DOC]
Il documento di Bonvesin [17DOC] costituisce un caso Immagini: pp. 29, 33, 51, 55
particolarmente felice di costruzione dellimmaginario urbano, Brani storiografici: Le Goff [12], Sergi [13], Voltmer [14], Verger
[16]
cos come essa intesa da Le Goff [12]. Spiega il perch,
Capitoli: 1.8-9, 2.6, 4.5
citando opportunamente il documento.
Scrivi un breve testo (max 25 righe), dal titolo Le istituzioni
Rielaborare e Argomentare civiche, in cui dar conto delle trasformazioni, allinterno del
mondo comunale, nellesercito e nelle universit. Evidenzia, in
Redazione di un saggio breve. Laffermazione del comune particolare, le caratteristiche di queste istituzioni che pi le
cittadino in Europa legano allambiente comunale.

Orgoglio e pregiudizio: dinamiche sociali


e mentali nel mondo urbano
Le citt del basso Medioevo erano dei centri maggioranza della popolazione. Come mostra
economici e sociali dinamici e vivaci, al cui interno Jacques Rossiaud [22], tuttavia, nonostante lampia
si affermarono nuove classi sociali e nuovi mestieri. diversificazione delle attivit urbane e dei ceti sociali
A livello di mentalit, come spiega Jacques Le Goff che vivevano allinterno delle mura cittadine, a
[18], levoluzione delle attivit lavorative acu la prevalere era comunque la mentalit mercantile, per
distinzione tra mestieri leciti e mestieri illeciti. quanto rappresentativa di un settore minoritario della
Tra questi ultimi, cera sicuramente la pratica popolazione.
dellusura, che veniva duramente condannata tanto Un aspetto caratterizzante del mondo urbano lo
dal mondo ecclesiastico quanto da quello laico sviluppo di riti, espressioni di una cultura popolare
[19DOC]. ricca, come ha osservato Jean-Claude Schmitt
I mercanti, protagonisti della nuova economia [23], di influssi pagani e rurali, ma in grado anche
urbana, si insediarono al vertice di molti governi di elaborare proprie forme di evasione dalla realt
cittadini. Essi erano lespressione evidente dei quotidiana, come il carnevale e le feste dei folli.
cambiamenti economici, sociali e politici in corso, Infatti, queste occasioni furono, per largo tratto del
ma lo stile di vita pi prestigioso restava sempre Medioevo, momenti speciali in cui era possibile
quello della nobilt: come spiega Aron J. Gurevic esprimere libert di comportamenti e di satira
nei due brani che presentiamo [20-21], tra i nobili contro le imposizioni della vita quotidiana e contro
e il nuovo ceto in ascesa dei mercanti cera una le sue gerarchie: essi erano momenti di rottura, di
contrapposizione di fondo, anche se i secondi sovvertimento del quotidiano, di trionfo del mondo
cercavano di imitare lo stile dei primi, riproducendolo alla rovescia, come messo in luce da Sebastian
nelle loro dimore, nel loro abbigliamento, nei loro Brant [24DOC].
comportamenti. I mercanti avevano la ricchezza, ma Le citt, dunque, si evolvevano, accentuando il
non il decoro, che apparteneva ancora ai nobili. loro distacco culturale e mentale dal mondo delle
Al polo opposto della piramide sociale si trovavano campagne, che appariva attardato e primitivo. La
i cittadini poveri, che rappresentavano, anche satira del villano, che leggiamo in un fabliaux [25DOC]
nelle citt pi vivaci e opulente, la grandissima e che mette in evidenza la supposta brutalit del

FARE STORIA
171

ORGOGLIO E PREGIUDIZIO: DINAMICHE SOCIALI E MENTALI NEL MONDO URBANO


contadino, esprimeva appunto questa crescente era sempre la sopravvivenza: la penuria alimentare
lontananza. e le improvvise crisi, causate da guerre, carestie ed
Malgrado questa supponenza nei confronti delle epidemie, erano fedeli compagne delluomo medievale
campagne, comunque, anche in citt la vita rimaneva e stimolavano in esso vere e proprie fantasie, come
difficile. La preoccupazione fondamentale e pi diffusa leggiamo in un altro fabliaux [26DOC].

18
J. Le Goff J. Le Goff, Tempo della Chiesa e tempo del nutari di stufe4, le cui case erano spesso
Le frontiere del disprezzo sociale mercante, Einaudi, Torino 1977, pp. 53-68 malfamate, dei giullari che incitano a
danze lascive e oscene [...], dei taver-
nieri che vivono della vendita della
Partendo dalle ragioni proprie dellideologia cristiana del lavoro (diffidenza per le attivit triplice volutt maledetta del vino, del
che, favorendo il piacere e il divertimento, potevano moltiplicare le occasioni di peccato, gioco e della danza [...].
come quelle dei mercanti, dei giullari, delle prostitute, ecc.), cui si intrecciano sopravvivenze Lavarizia cio la cupidigia non
di tab assai pi antichi relativi alla divisione tra attivit pure e impure (il tab del sangue e forse il peccato, in qualche modo pro-
dello sporco coinvolse, per esempio, chirurghi, macellai, cuochi, lavandai, tintori), Jacques Le fessionale, tanto dei mercanti quanto
Goff [2] ha osservato levoluzione dal lavoro come penitenza quello della Bibbia e dellalto degli uomini di legge avvocati, notai,
Medioevo al lavoro riabilitato che, alla fine, diventa strumento di salvezza. Questa promo- giudici?
zione, provocata e giustificata dai lavoratori urbani delle citt dei secoli Xl-XIII e, infine, dai La condanna del goloso comporta na-
lavoratori intellettuali delle universit, produsse dialetticamente nuovi sviluppi. turalmente quella del cuoco. [...]
Pi specificamente ancora, luomo deve

M estieri nobili, mestieri vili, me-


stieri leciti, mestieri illeciti; que-
ste categorie ricoprono realt econo-
tocca anche i chirurghi, i barbieri o gli
speziali che praticano i salassi tutti
pi duramente trattati dei medici e
lavorare a immagine di Dio. Il lavoro
di Dio la creazione. Ogni professione
che non sia creativa dunque infame
miche e sociali, e pi ancora mentalit. finalmente colpisce i soldati. [...] o inferiore. [...] Non potendo creare,
[...] Vi poi il tab dellimpurit, della bisogna trasformare mutare ,
Certo vi sono sfumature, giuridiche o sporcizia, che ricade sui follatori, sui modificare emendare , migliora-
pratiche, tra i mestieri proibiti [...] e le tintori, sui cuochi. [...] re meliorare. Perci condannato
occupazioni semplicemente disoneste Vi il tab del denaro, che ha giocato il mercante, in quanto non crea nulla.
o vili [...]. Ma gli uni e le altre formano un ruolo importante nella lotta delle [...] Lideologia medievale materiali-
insieme quella categoria delle profes- societ collocate in un quadro di econo- sta nel senso stretto. Ha valore sola-
sioni disprezzate che ci occupa qui in mia naturale contro linvasione delle- mente la produzione di materia. [...]
quanto fatto di mentalit. [...] Citiamo conomia monetaria. Questo indietreg- Questo contesto, tra il secolo XI e il
quelli che ritornano pi spesso: locan- giare panico di fronte alla moneta di XIII, cambia. NellOccidente cristiano
dieri, macellai, giullari, istrioni, maghi, metallo prezioso anima le maledizioni avviene una rivoluzione economica e
alchimisti, medici, chirurghi, soldati, contro il denaro dei teologi medievali sociale, di cui lo sviluppo urbano il
protettori, prostitute, notai, mercan- dun san Bernardo per esempio e sintomo pi lampante, e la divisione
ti, in prima linea. Ma anche follatori1, stimola lostilit nei confronti dei mer- del lavoro laspetto pi importante.
tessitori, sellai, tintori, pasticcieri, bec- canti, attaccati soprattutto in quanto Nuovi mestieri nascono o si sviluppa-
cai2, calzolai; giardinieri, pittori, pesca- usurai o cambisti, e pi generalmente no, nuove categorie professionali ap-
tori, barbieri; bal, guardie campestri, nei confronti di tutti i maneggiatori di paiono o prendono corpo, gruppi socio
doganieri, cambisti, sarti, profumieri, capitali, come di tutti i salariati com-
trippaioli, mugnai, ecc.3... sono messi presi sotto il nome di mercenari [...].
allindice. A questo vecchio fondo atavico, il cri- 1
La follatura il procedimento mediante il quale un tessu-
Sullo sfondo di queste proibizioni, stianesimo ha aggiunto le proprie to acquisisce maggiore resistenza e compattezza attraver-
so una compressione meccanica che salda le varie fibre:
troviamo le sopravvivenze di mentali- condanne. [...] Sono cos condannati i in questo processo spesso veniva utilizzata lurina come
t primitive molto vivaci negli animi mestieri che si possono difficilmente agente chimico.
medievali: i vecchi tab delle societ esercitare senza cadere in uno dei pec-
2
Macellai.
primitive. cati capitali.
3
Un testo della met del secolo XIV vi aggiunge: birrai,
balestrieri, monetieri, fabbri, carpentieri, conciatori, pa-
Tab del sangue anzitutto. Se opera so- La lussuria, per esempio, sar il motivo nettieri.
prattutto contro i macellai e i carnefici, della condanna dei locandieri e dei te- 4
Locali attrezzati per prendere bagni caldi.

MODULO 1
172

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


professionali nuovi, forti del loro nu- [...] Cos, soprattutto, giustificato il gione, strumento necessario per qual-
mero, del loro ruolo, reclamano e con- mercante, grazie al quale i prodotti siasi ascesa materiale e spirituale nel
quistano una stima, ossia un prestigio introvabili in un paese vi sono portati mondo medievale. Cos ogni mestie-
adeguati alla loro forza. Essi vogliono dallestero caso particolare dellutili- re ha il suo santo patrono, pi duno
essere considerati e ci riescono. Il tem- t comune [...]. talvolta, e le corporazioni, che fanno
po del disprezzo finito. La seconda la fatica, il lavoro. Lungi rappresentare i loro santi protettori
[...] Il numero delle professioni proibi- dal rimanere motivo di disprezzo, se- nellesercizio della loro professione, o
te o screditate decresce, mentre si mol- gno dinferiorit, il lavoro diventa me- almeno con gli attrezzi, i simboli del
tiplicano le giustificazioni allesercizio rito. Limpegno profuso giustifica non loro mestiere, magnificano le loro oc-
di questo o quel mestiere, fino ad allora solo lesercizio di un mestiere, ma il cupazioni, allontanano una diffidenza
condannato. guadagno che ne consegue. [...] ormai sconveniente nei confronti di
[...] Due giustificazioni ancora pi soli- Fra i mezzi di questa promozione, ri- unattivit illustrata da cos potenti e
de simpongono a partire dalla fine del cordiamo solo lutilizzazione della reli- venerabili rappresentanti.
secolo XII.
La prima la preoccupazione dellu- GUIDAALLALETTURA Quali mestieri nellalto Medioevo erano maggiormente disprezzati o proibiti?
tilit comune nozione che spicca in Perch? In che misura il cristianesimo arricch la lista delle professioni
primo piano con la crescita dellam- disprezzabili o proibite? Quali importanti mutamenti si verificarono tra
lXI e il XIII secolo nellOccidente cristiano, tali da mettere fine al disprezzo
ministrazione pubblica, comunale o nel campo dei mestieri? Qual la differenza di fondo tra la concezione del
del principe, e che riceve la sua con- lavoro in et feudale e la concezione del lavoro nel tardo Medioevo?
sacrazione dalla filosofia aristotelica.

19DOC
Contro lusura da Decisioni dei concili ecumenici, a c. di una casa; neppure sotto qualsiasi altro
G. Alberigo, Utet, Torino 1978, pp. 314-15; P. pretesto (o colore). Chi facesse il con-
da Certaldo, Libro di buoni costumi, a c. di
A. Schiaffini, Le Monnier, Firenze 1945, trario, se fossero persone ecclesiastiche,
pp. 185-88 patriarchi, arcivescovi, vescovi, sappia-
no che incorreranno nella sospensione;
persone minori, ma singole, nella sco-
Riportiamo di seguito due documenti in cui da diversi punti di vista, luno ecclesiastico munica; se fosse un collegio o altra co-
e laltro laico, viene espressa la condanna dellusura. Il primo documento tratto dalle De- munit, incorrer nellinterdetto1. [...]
cisioni del II concilio di Lione del 1274, durante il quale la Chiesa di Roma ribad la validit Se si trattasse di laici siano costretti dai
della costituzione contro gli usurai approvata dal III concilio lateranense (1179). Il secondo loro ordinari con la censura ecclesiasti-
documento, invece, tratto dal Libro di buoni costumi del mercante fiorentino Paolo da Cer- ca ad astenersi da questo eccesso, ve-
taldo (1320 ca.-1370) [36DOC]. Composto nella seconda met del XIV secolo il Libro di buoni nendo meno ogni privilegio. Ancorch
costumi una sorta di trattato morale, con proverbi, sentenze e avvertimenti relativi alla vita gli usurai manifesti abbiano stabilito
spirituale, pratico-domestica, sociale e mercantesca. Riguardo allusura Paolo da Certaldo nelle loro ultime volont di soddisfare,
informa il lettore dei mali, sia sociali sia morali, che da essa scaturiscono. per quanto riguarda gli interessi che
avevano percepito, o determinando la

D ecisioni del II concilio di Lione: legio, n altra comunit o singola per- quantit (del denaro da restituire), o in
Dellusura sona, di qualsiasi dignit, condizione o modo indeterminato, sia negata ad essi,
Desiderando impedire la voragine de- stato, permetta a dei forestieri o ad altri tuttavia, la sepoltura ecclesiastica, fino
gli interessi, che divora le anime ed non oriundi delle loro terre, che eser- a che non si sia completamente soddi-
esaurisce quanto si possiede, vogliamo citassero o volessero esercitare pubbli- sfatto nei limiti delle loro possibilit
che venga osservata inviolabilmente la camente lusura, di prendere in affitto, per gli interessi stessi, o finch non sia
costituzione del concilio Lateranense, a questo scopo, case nelle loro terre, o stata data assicurazione della restituzio-
emessa contro gli usurai: ci sotto mi- di tenerle, se gi le hanno prese in af- ne (e ci nel modo dovuto) a coloro, cui
naccia della divina maledizione. fitto, o, comunque, di abitarle; devono, devessere fatta la restituzione, se sono
E poich quanto minore sar per gli invece, entro tre mesi, scacciare tutti
usurai la possibilit di prestare ad usu- questi usurai manifesti dalle loro terre,
ra, tanto maggiormente verr tolta la li- senza ammettere pi nessuno, mai, in
1
Censura o pena ecclesiastica spirituale, con cui sono
bert di esercitarla, con questa generale avvenire. vietati ai fedeli i divini uffici, luso di taluni sacramenti e la
costituzione stabiliamo che n un col- Nessuno dia in affitto, a scopo di usura, sepoltura ecclesiastica.

FARE STORIA
173

ORGOGLIO E PREGIUDIZIO: DINAMICHE SOCIALI E MENTALI NEL MONDO URBANO


presenti essi stessi, o altri che possano sto mondo lonore e la buona fama, e ne Se vuoi che mai non ti manchi davere
ricevere in loro nome [...]. laltro lanima: dunque vedi comi ben [danari da vivere, fa chabbi] una botte-
E stabiliamo che tutti i religiosi od al- guadagnato co lei! E se tu accatti danari ga di qualche mestiere che sia11; e non
tri, che contro la presente disposizione a usura sopra terra o casa o altro pegno, tenere mai laltrui merito12: innanzi13 fa
osassero ammettere alla sepoltura ec- non tavvedi mai del danno tuo se non al col tuo poco, che co laltrui assai, in per
clesiastica degli usurai manifesti, debba- da sezzo, al fare de la ragione7, quando di che tu de sapere che neuna mercatantia14
no andar soggetti alla pena stabilita dal fiorini cento che tu accatti ti conviene pa- non pu avanzare15 lusura; s che non te-
concilio Lateranense contro gli usurai. gare fiorini dugento doro e tutte le spese, nere danari a usura, come detto di sopra.
Nessuno assista ai testamenti di pubbli- che montano per pi di diece per centi-
ci usurai o li ammetta alla confessione naio talotta8: allora tavvedi del danno che
2
Immediatamente, per il diritto stesso.
o li assolva, se non avranno soddisfatto ti fa, quando rimani povero e mendico, e 3
Propriet.
per gli interessi, o non avranno dato quando ti caccia fuori de le tue case e de 4
Al mutuante.
la debita assicurazione, come abbiamo le tue terre, o pigliati e metteti in pregio- 5
Al mutuatario.
premesso, che soddisferanno secondo le ne, e fatti morire in pregione di fame e 6
Da ultimo.
loro possibilit. I testamenti degli usu- di vitiperio9. Cos ti toglie anche il corpo 7
Col senno di poi.
rai manifesti redatti in modo diverso in questo mondo; e morendo a questo 8
Che ammontano talora a pi del 10%.
non abbiano alcun valore, ma siano ipso modo, lanima corre grande rischio per 9
Vituperio.
iure2 invalidi. loffesa che ti pare ricevere, e per lo dolo- 10
Rovinerai.
re, e perch muori malvolentieri. E per 11
Una bottega in cui tu possa esercitare qualsiasi arte.
Paolo da Certaldo: Quelle cose che ti guarda quanto puoi di non prestare e di 12
Non valerti di mutui a interesse.
molto guasta... non accattare a usura n piccola somma 13
Piuttosto.
Quella cosa che molto guasta [...] questa n grande, ch se luserai, te ne diserte- 14
Commercio, traffico.
si lusura; e come guasta lavere e lo- rai10 per lo modo che t detto. 15
Superare.
nore del mondo, cos guasta lanima e l
corpo. E questa propiet3 in s lusura,
che non si lascia conoscere n a que che Che cosa stabilisce la costituzione generale del II concilio di Lione in materia
GUIDAALLALETTURA

la fa, cio a que che presta4, n a que di usura? Qual era per gli usurai moribondi la condizione indispensabile per
chaccatta5, se non quando ti mostra la essere assistiti nei testamenti e per essere ammessi alla confessione e alla
sepoltura ecclesiastica? Qual , secondo Paolo da Certaldo, la propriet
coda e quando con essa ti trafigge: allora che ha in s lusura? Che genere di consigli Certaldo dispensa a quanti
conosci ci chella e ci che ti fa; che versano in uno stato di bisogno?
se tu la fai, ti toglie al da sezzo6 in que-

20
A.J. Gurevic A.J. Gurevic, La nascita dellindividuo no intelligenza negli affari, capacit di
Lo scialacquatore e il fannullone nellEuropa medievale, Laterza, Roma-Bari pensare logicamente e preveggenza. Lo
1996, pp. 212-23
stile di vita dei nobili era unito ad una
generosit prodiga e indifferente alle
spese, alla teatralizzazione, alla ostenta-
Nel volume La nascita dellindividuo nellEuropa medievale lo storico russo Aron J.
zione del ruolo sociale svolto dal cava-
Gurevic (1924-2006) mette in discussione le interpretazioni storiografiche che attribuivano al
liere. Al mercante, invece, si richiedeva
Rinascimento la scoperta delluomo. La filosofia, larte, la letteratura del Medioevo sono,
parsimonia, accortezza e scrupolosit.
secondo Gurevic, ricche di segnali che indicano il precoce emergere delluomo come indivi-
Allimpulsivit irrazionale del cavaliere
duo. Nel passo seguente lautore mette a confronto i due tipi sociali che nel Medioevo hanno
si contrapponevano la razionalit e la
rivelato tendenze individualistiche pi chiare: il nobile e il mercante, il cavaliere e il cittadino.
metodicit del mercante.
Bench lontani dal possedere le medesime qualit, il loro modo di vivere e lo stile del loro
I nobili non avevano bisogno di libri;
pensiero erano orientati verso il principio personale.
anche se erano in grado di leggere e
scrivere (le donne pi spesso che gli

S e il cavaliere era armato di spada e


di lancia, larmamentario del mer-
cante erano labaco-pallottoliere1 e il
e sistemi di condotta per principio di-
versi. Le occupazioni militari e i tornei
richiedevano audacia personale, abilit
uomini), ci non rientrava tra i requi-

libro dei conti. Questi accessori gi di e forza fisiche, mentre il commercio e


per s testimoniano orientamenti di vita le operazioni monetarie presupponeva- 1
3.2.

MODULO 1
174

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


siti indispensabili alla vita. Il mercante poco e in modo oculato e vive mode- ficile tuttavia riconoscere da un lato il
non poteva gestire con successo le sue stamente, secondo i suoi mezzi; la con- mercante, luomo danaroso, e dallaltro
operazioni se non conosceva laritme- templazione delle ricchezze accumula- il fannullone nobile e il cavaliere pro-
tica e non era in grado dintrattenere te rallegra il suo cuore. La stravaganza digo.
una corrispondenza commerciale. I no- dello Scialacquatore, che si manifesta Il XIV secolo, periodo in cui venne
bili, daltra parte, educavano i loro figli negli abiti e nei banchetti, rasenta la composto questo poema allegorico, gi
alla guerra, e lepos eroico, le tradizio- follia e suscita lindignazione dellAc- conosceva i ricchi mercanti, i banchie-
ni familiari, le genealogie e il romanzo cumulatore. [...] LAvido sbalordito ri e gli usurai, i quali avevano saputo
cavalleresco gli offrivano modelli da dalle persone che, pur non avendo un accumulare considerevoli sostanze e
imitare; i ricchi commercianti, invece, soldo in tasca, tuttavia acquistano pel- organizzavano solide imprese. Essi
si preoccupavano che i loro eredi fre- licce rare, tessuti pregiati e altri costosi prestavano enormi somme di denaro
quentassero la scuola, oppure assume- oggetti di lusso. [...] ai sovrani e ai prncipi, senza preoc-
vano per loro dei precettori, mandava- LAccumulatore tuttavia tenta invano cuparsi dello sfruttamento del popolo
no i figli alluniversit, dove acquisiva- di convincere lo Scialacquatore a ridur- minuto. Grazie alloperosa attivit dei
no le conoscenze che avrebbero potuto re le spese, a guardarsi dal fallimento e mercanti e degli artigiani le citt si svi-
essere loro utili nella vita del mercante ad abituare al lavoro se stesso e i suoi lupparono, diventando in quel periodo
oppure per entrare nellordine degli av- familiari. Daltronde, egli comprende i focolai della civilt, che cambiarono
vocati. che ci che muove lo Scialacquatore lintero volto dellEuropa occidentale.
Tutto ci port al fatto che il cavaliere la presunzione. LAccumulatore stes-
e il mercante si formarono come due so ha costruito la sua ricchezza grazie
tipi psicologici assai diversi e sotto alla capacit di vivere moderatamente e
2
Una buona e breve disputa fra lAvido e lo Scialacqua-
molti aspetti opposti, con una menta- di combinare affari. tore.
lit differente e con proprie visioni del Lo Scialacquatore a sua volta accusa
mondo. [...] lAccumulatore perch i tesori da lui
Quali erano i diversi valori a cui si
I due sistemi, difficilmente compatibili, accumulati non arrecano a nessuno n
ispiravano, nel loro stile di vita, i nobili
di mentalit esistenziale sono raffigu- vantaggio n soddisfazione [...]. e i mercanti? Quali erano i loro

GUIDAALLALETTURA
rati nel poema allegorico anonimo A Questo poema fu composto probabil- differenti approcci nei confronti
Good Short Debate between Winner mente attorno al 1352 [...]. Il Winner e dellistruzione? Che tipo
and Waster2. LAccumulatore, lAvido il Waster personificano non tanto tipi di rapporti intercorrevano
tra i mercanti e i cavalieri?
innanzitutto il mercante; lo Scialac- sociali definiti, quanto opposti princpi Con quali figure sociali, valori e
quatore, il Fannullone il cavaliere. esistenziali e sistemi di valori, due stili mentalit si possono identificare il
LAccumulatore loda colui che spende di vita e di condotta. Non molto dif- Winner e il Waster?

21
A.J. Gurevic A.J. Gurevic, Il mercante nel mondo Da elemento notevole, ma purtuttavia
Lascesa sociale dei mercanti medievale, in A. Giardina e A.J. Gurevic, Il secondario di una societ in prevalenza
mercante dallAntichit al Medioevo, Laterza,
Roma-Bari 1994, pp. 63-99 agraria, qual era il mercante allinizio
del Medioevo, egli si trasform gra-
dualmente in una figura di primo pia-
NellEuropa dellalto Medioevo lagricoltura aveva un ruolo assolutamente dominante no, nel portatore di nuovi rapporti che
mentre il commercio consisteva soprattutto di piccoli traffici a breve distanza. La rilevanza minavano i fondamenti tradizionali del
sociale dei mercanti era modesta, il loro mestiere oggetto di diffidenze e di condanne. Tutta- feudalesimo. [...] La mentalit dei mer-
via, nel tardo Medioevo, con la ripresa delleconomia e la crescita delle attivit commerciali, canti si distingueva sotto molti aspetti
mut anche il loro ruolo sociale e politico, ed essi si insediarono spesso al vertice delle in modo sostanziale da quella dei cava-
loro citt [ 3.1-2]. Sindebol, parallelamente, il potere delle antiche aristocrazie nobiliari. lieri, del clero o dei contadini. Il qua-
Come spiega lo storico russo Aron J. Gurevic [20], questi uomini nuovi tendevano ad dro del mondo, formatosi a poco a poco
assumere lo stile di vita della nobilt, lunico che potesse dare credibilit e rispetto alla loro nella coscienza del ceto mercantile
ascesa, non priva di resistenze e di contrasti. via via che esso andava sviluppandosi,
entrava in contrasto con la visione del

L a strada percorsa dal ceto mercanti-


le dellEuropa occidentale nel corso
dei secoli XI-XV riflette le modificazioni
di straordinaria importanza che in quel
periodo si produssero nelleconomia,
nella struttura sociale e nella cultura.
mondo degli altri strati e ceti della so-
ciet feudale. La professione e il modo
di vita degli uomini daffari favorirono

FARE STORIA
175

ORGOGLIO E PREGIUDIZIO: DINAMICHE SOCIALI E MENTALI NEL MONDO URBANO


il formarsi di nuovi orientamenti etici, di veriti, che desideravano rimettere in se- re passato per Venezia poco prima della
un tipo diverso di condotta. [...] sto gli affari attraverso il matrimonio con Grande Peste del 1348, giunse alla con-
Il XIII e il primo terzo del XIV secolo le figlie di mercanti abbienti. A qualche clusione: tutta gente sono mercatan-
sono il periodo della fioritura del ceto cittadino riusciva anche di acquistare la ti2. Dei Genovesi si diceva: genovese,
commerciale. In molte citt dellEuropa dignit cavalleresca. Caratteristica dei dunque mercante. [...]
il vertice mercantile, che concentrava mercanti-patrizi laspirazione a vivere Nel XIII secolo e pi tardi non pochi fu-
nelle sue mani enormi ricchezze, forma nel lusso. Per elevare il proprio presti- rono i mercanti che intrapresero lontani
lo strato dirigente delle citt, il patrizia- gio e fare impressione sulla societ, essi e arrischiati viaggi per mare. Basta ri-
to, che esercita uninfluenza decisiva sul si costruiscono case di pietra e palazzi cordare il celebre Marco Polo. [...] Erano
governo cittadino. [...] cinti da torri. Gli edifici tardo-gotici del lIndia, la Cina, i paesi dellAfrica, il Vici-
La nobilt del cavaliere poggiava innan- patriziato della Germania meridionale e no Oriente ad attrarre questi coraggiosi
zi tutto sulla sua origine. In determinati i palazzi rinascimentali dei mercanti ita- scopritori e viaggiatori che combinavano
casi anche il mercante poteva appellar- liani avrebbero potuto suscitare linvidia la caccia al lucro con la curiosit di cono-
si ai suoi operosi e fortunati antenati o dellaristocrazia. Alle finestre delle case scere e lo spirito davventura. [...]
genitori [...], ma in generale egli doveva patrizie compaiono i vetri, le stanze sono Gradualmente, per, si verifica una mo-
contare sulla propria intraprendenza. riccamente arredate, le pareti vengono dificazione del tipo dominante del gran-
[...] Non lorigine, ma le capacit e il loro ornate di arazzi. Seguendo lesempio del- de mercante: dallimprenditore che pere-
intelligente uso costituivano la principa- la nobilt i mercanti si danno alla caccia, grina per terra e per mare, sottoposto a
le virt del mercante. Il mercante un lo sport dei nobili. Con laristocrazia tutti i pericoli, al mercante che sta nella
self-made man1. essi rivaleggiano nelle vesti e negli or- sua azienda e svolge gli affari soprattutto
[...] Gli uomini nuovi fattisi avanti namenti nonch nelle cerimonie funebri attraverso gli agenti e la corrispondenza.
nellattivit commerciale e finanziaria, che allestiscono con la massima pompa. Questa trasformazione ebbe conseguen-
si distinguevano per lenergia, lo spirito [...] ze di lunga portata per lintera figura del
diniziativa, la prontezza, ma anche la In nessun altro posto in Europa il ceto mercante, la sua psiche e la sua cultura.
sfrontatezza, legoismo, latteggiamento mercantile raggiunse altrettanta poten-
disinvolto nei confronti di tutte le norme za economica e politica come nelle citt
patriarcali del tempo. Il possesso della italiane. In nessun altro posto uno strato
sola ricchezza mobiliare non assicurava tanto vasto di popolazione fu coinvolto 1
Un uomo che si fatto da solo.
per ancora stima e prestigio nella socie- nellattivit mercantile. Un viaggiato- 2
Sono tutti mercanti.
t feudale. [...]
comprensibile, perci, che il patriziato
urbano aspirasse ad attenuare le barriere
GUIDAALLALETTURA

In che modo i mercanti cominciarono, tra XIII e XIV secolo, a controllare


di ceto che lo separavano dallaristocra- le citt? Attraverso quali strategie il patriziato urbano poteva ridurre la
zia. A una parte dei mercanti la strada distanza che lo separava dallaristocrazia? Come apparivano le citt
verso lalto veniva aperta dallacquisto italiane agli occhi dei viaggiatori? Descrivi la trasformazione graduale
di vaste propriet terriere e dai matrimo- della figura del mercante nel basso Medioevo.
ni misti cui ricorrevano i cavalieri impo-

22
J. Rossiaud
S
J. Rossiaud, Il cittadino e la vita di citt, in J. e la citt comincia al limite della
Il denaro, sangue della citt Le Goff (a c. di), Luomo medievale, Laterza,
sua periferia come una casa rispetto
Roma-Bari 1987, pp. 157-71
allingresso del suo giardino (A. Lom-
bard Jourdan) le mura costituiscono
Nel tardo Medioevo si accentu la separazione tra la citt e la campagna. In unEuropa che senzaltro la frontiera decisiva che se-
si apriva sempre pi ai traffici, la citt era il luogo dove si addensavano le merci e circolava il para due spazi. In Occidente a parte
denaro. Il denaro, scrive lo storico francese Jacques Rossiaud (nato nel 1931), era il sangue lInghilterra ogni citt ha la sua cinta
della citt. In poco tempo si crearono grandi fortune, ma i rischi del commercio erano alti e di mura; simbolo dellunit realizzata
la rovina era sempre una possibilit concreta. Anche se le case dei ricchi sorgevano in mezzo oppure opera del principe, la cinta pro-
a quelle dei poveri e i miserabili vivevano spesso accanto ai cittadini benestanti, le societ tettrice identifica la citt. [...]
urbane si basavano su rigorose distinzioni di censo (oltre che di lignaggio), e i poveri rappresen- Lanello di pietra, oggetto dorgoglio
tavano la grandissima maggioranza della popolazione. Le nuove occasioni di guadagno, inoltre, ma divoratore di denari, segna della sua
si scontravano con la morale tradizionale, e ponevano seri problemi di coscienza. impronta il complesso della vita urba-

MODULO 1
176

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


na: struttura la popolazione stabile che ver dividere con altri luso di un pozzo talit mercantile che modella la sen-
si divide per settori la custodia delle e di una cucina; lartigiano, certo, abita sibilit e i comportamenti. Come ha
porte, scandisce il tempo quotidiano la propria casa, dove ha il suo focolare, sottolineato R. Lopez, molti artigiani
le porte si chiudono sul far della notte , la sua cantina e il suo granaio, ma coi sono dei commercianti a part time;
conferisce carattere sacro a ci che sta servi e gli apprendisti. Bisogna dunque lartigiano salariato vende la propria
dentro, ma soprattutto d una nuova abituarsi, solo una minoranza fa ecce- capacit, il possidente una camera o un
forma allo spazio e, in gran parte, de- zione, a vivere circondati da vicini di terreno, il giurista la sua scienza del
termina loriginalit del paesaggio. condizioni e mestieri molto diversi. diritto, il professore la sua cultura, il
Non che oltrepassate le porte tutto Essere cittadino anche, per due abi- manovale la sua forza fisica, il gioco-
subisca un capovolgimento: la vicina tanti su tre, dipendere dal mercato, del liere la sua abilit, la prostituta il suo
campagna dominata dalla propriet tutto o per una parte dellanno: com- corpo. I loro ministeria, i loro mestieri,
e dai capitali cittadini, punteggiata di prare il pane, il vino, il companatico. sono ordinati in funzione di un siste-
residenze borghesi; i suoi contadini [...] ma di reciproci scambi che gli uni (i
frequentano regolarmente il mercato, Sarebbe risibile e vano pretendere di teologici) chiamano il bene comune, e
incrociano sul loro cammino gli agri- descrivere in poche righe la straordina- gli altri (i borghesi) il mercato, secon-
coltori sempre numerosi nelle metro- ria diversit delle attivit e delle societ do un giusto prezzo fissato giorno per
poli, traversando intra muros1 giardini cittadine. Tutti sappiamo bene che die- giorno in denaro sul mercato o sul po-
e vigneti, scostano dai loro passi volati- tro le mura stavano gomito a gomito, sto di reclutamento. Perch il denaro
li e porci uguali a quelli del loro villag- secondo proporzioni sempre diverse, il sangue della citt, il suo fluido vitale
gio, ma nati e ingrassati allombra delle canonici e studenti, nobili e vignaioli, e il suo principio organizzatore.
mura. Tuttavia una differenza c, ed patrizi e proletari, mercanti allingros-
una differenza di dimensioni: una citt so e rigattieri, artigiani altamente qua-
agricola pi di un grande villaggio e lificati e manovali sballottati, secondo
1
Dentro le mura.
la citt occidentale non caratterizzata il destino individuale e le circostanze,
dalla sua produzione agricola [...]. tra il lavoro e la mendicit. Tutti sap-
Abitare in citt, se si poveri, signifi- piamo anche che i proletari erano pi Quale funzione pratica e simbolica
ca in primo luogo occupare in due o numerosi degli imprenditori e che i svolgevano le porte della citt?

GUIDAALLALETTURA
tre una camera in alto, una tana senza patrizi si contavano sulle dita di una Sotto quali aspetti una citt
luce o una soffitta che d su un cortile mano. [...] medievale si differenziava
da un villaggio agricolo?
posteriore; stabilirsi alla locanda, se si Le funzioni cittadine possono essere Chi abitava in citt? Perch
ha qualche soldo; disporre di una o due molteplici (si diversificano sempre di Rossiaud afferma che il denaro
stanze se si ha famiglia, ma sempre do- pi) ma prende il sopravvento la men- era il sangue della citt?

23
J.-C. Schmitt J.-C. Schmitt, Medioevo superstizioso, parecchie ragioni questa cultura citta-
La citt e le sue superstizioni Laterza, Roma-Bari 1992, pp. 172-81 dina era una cultura rurale urbanizza-
ta. [...] In questo contesto la Chiesa si
preoccupata di superstizioni che le
In Medioevo superstizioso Jean-Claude Schmitt (nato nel 1946) indaga le diverse figure sembravano a un tempo continuare gli
dellimmaginario e dellinconscio collettivo nel momento in cui presero forma: fate benefi- antichi riti celebrati a data fissa, esalta-
che, visioni di fantasmi, raduni di streghe nelle notti di plenilunio, riti magici, folletti dellab- re il corpo, il riso e la crapula1 contro
bondanza e della miseria, ecc. Una sintesi storica che fa luce sulle origini di quella cultura lausterit morale che intendeva pro-
alternativa del sacro condannata dalla Chiesa come superstiziosa. Nelle pagine seguen- muovere, e provocare dei disordini che
ti, lo storico descrive riti e usanze cittadini di chiara derivazione pagana e rurale in questo davano occasione a peccati e delitti.
senso, il termine superstizione viene utilizzato, senza alcun giudizio di valore negativo, A lungo si ritenuto che la festa dei
come sinonimo di permanenza folklorica del passato come la festa dei folli e il carnevale, Pazzi, celebrata contemporaneamente
che avevano acquistato in citt una nuova dimensione e una diversa organizzazione. alla festa dei Santi Innocenti (28 di-
cembre) e della Circoncisione (1 gen-

B ench i contadini abbiano concen-


trato su di s molto a lungo le ac-
cuse dignoranza e di rozzezza che si
le citt allalba del secondo millennio e
la nascita di una cultura cittadina apri-
rono per la Chiesa un secondo fronte
naio), fosse solo una sopravvivenza del-

completavano a vicenda, la nascita del- di lotta contro le superstizioni. Per 1


Eccesso nel mangiare e nel bere.

FARE STORIA
177

ORGOGLIO E PREGIUDIZIO: DINAMICHE SOCIALI E MENTALI NEL MONDO URBANO


le feste pagane del solstizio dinverno e data che varia in funzione di quella di trovare tutta la sua forza dopo il secolo
delle calende di gennaio. [...] Pasqua), si scatena proprio prima del XII e lo sviluppo della citt medievale.
In realt la festa dei Pazzi fa la sua com- gran digiuno di quaresima. Quali che Da allora la condanna delle supersti-
parsa solo nel secolo XII e in un conte- siano le tradizioni antiche che sono zioni non mir pi soltanto alla sal-
sto cittadino affatto nuovo: quello dei alla base della sua nascita, il carnevale vaguardia della fede o alla conformit
capitoli2 della cattedrale i cui membri, i , come la festa dei Pazzi, uninnova- a una norma clericale dei comporta-
canonici soggetti tutto lanno allauto- zione della citt medievale. [...] menti religiosi. Si tratt, in altrettanta
rit del vescovo, si abbandonavano una Il carnevale nato in opposizione alla misura, di dare un giudizio culturale e
volta lanno a festeggiamenti collettivi quaresima. NellAlto Medioevo [...] il di esprimere, con la derisione o con la-
in chiesa, eleggevano un falso vescovo digiuno era limitato alle quattro do- natema, un sentimento di superiorit.
e, in corteo, lo scortavano fino alla cat- meniche di quaresima; nel secolo IX [...]
tedrale. [...] la Chiesa decise di rendere il digiuno Le superstizioni stavano perdendo
Dal secolo XIII si vede la festa esten- ininterrotto per quaranta giorni e di il loro statuto propriamente religioso;
dersi ad altri gruppi di organizzatori: le riportare al principio della quaresima, la buona cultura, laicizzata e cittadina,
abbayes della giovent3, le bachelle- per quattro giorni, la possibilit di le poneva sempre pi sul piano delle
ries4 dei giovani artigiani, [...] ecc. mangiar grasso. La contrapposizione stolte credenze, sopravvivenze
eleggono, a loro volta, il loro re, il dei due periodi, del grasso e del magro, delloscurantismo popolare e campa-
loro abate, o il loro principe de- divenne pi netta; favor una specie di gnolo pi che del paganesimo. Esse
gli stolti, si abbandonano a giostre personificazione di questi tempi con- tradivano una deficienza culturale e
o mascherate, fanno delle sfilate il 1 trastanti e quasi nemici [...]. non pi una mancanza di fede.
dellanno. Un po alla volta arrivano a Che la Chiesa abbia visto nelle citt il
organizzare la vita festiva delle citt, terreno dove le vecchie superstizioni
2
Costituivano il gruppo dei canonici, i sacerdoti della cat-
specialmente allepoca del carnevale. potevano ancora rivivere sotto forme tedrale.
La loro funzione allora riconosciuta inedite non ha impedito alle lites cit- 3
Gruppi giovanili che organizzavano feste, giochi e rituali
e addirittura sostenuta con aiuti finan- tadine, laiche e anche ecclesiastiche, collettivi.
ziari dalle autorit municipali, che si e al popolo stesso di concepire la cit- 4
Associazioni che riunivano i giovani scapoli di et com-
presa tra i 16 e i 25 anni.
preoccupano soltanto degli eventuali t come il nuovo punto di riferimento
disordini ed eccessi. Quanto alla disap- della cultura e della religione. Da sem-
provazione morale del clero, che non pre il ricordo della romanit aveva A che periodo risale la festa dei
pu sperare di vietare dei gruppi festi- identificato la contrapposizione della folli? In che cosa consisteva?
GUIDAALLALETTURA
vi cos gelosi dei loro privilegi, resta religione alla superstizione con A che cosa si contrapponeva
tacita o deve contentarsi di rinnovare quella dellurbanit alla rozzezza; il carnevale? Perch
ritualmente delle ordinanze incapaci di ma il ripiegamento della societ medie- uninnovazione della citt
medievale? Perch la
modificare il corso delle cose... vale sulla terra aveva per lunghi secoli condanna delle superstizioni
Queste ordinanze mirano anche al car- reso molto teorica questa doppia iden- conteneva, a partire dal XII secolo,
nevale, che, in febbraio marzo (a una tificazione. Essa, al contrario, pot ri- un giudizio culturale?

24DOC
Sebastian Brant
M
S. Brant, La nave dei folli, a c. di F. Saba Sardi, atti conosco assai carnevaleschi
La nave dei folli Spirali Edizioni, Milano 1984, pp. 305-7 Cui togliere i sognagli eh, state
[freschi!
Quando comincia Quaresima santa1,
Numerose erano le analogie e le consuetudini che legavano il carnevale e le feste dei folli, Ancora voglia in corpo ne hanno tanta
cos come si evince dai versi dellumanista tedesco Sebastian Brant (1457-1521), autore del cele- Di far baldoria, di tutti scocciare:
bre poema didattico satirico Das Narrenschiff (La nave dei folli, 1494), in cui denunci i vizi e le C chi si vuole la faccia annerare,
follie del suo secolo. Brant descrive il fantastico viaggio di una barca piena di pazzi verso il paese Chi mascherar di stracci tutto quanto,
di Narragonien, la visita al Paese di Cuccagna e il finale naufragio. Nei versi che presentiamo E fanno balzi per strada alti tanto,
Brant polemizza contro quel rituale pagano con cui si concludeva il carnevale e che, al pari di tanti Sgambettando, facendo piroette,
altri, era stato accettato dalla Chiesa. Si tratta di un rito di purificazione consistente nellardere
un fantoccio oppure nel finto funerale di un omaccione disteso su una barella e accompagnato da
un corteo durante la parata di mezzanotte, nellultima sera di carnevale. Secondo Brant, lultima 1
Alla vigilia della Quaresima, cio al marted che precede
sera di carnevale avrebbe dovuto essere dedicata alla meditazione, non alla baldoria. il mercoled delle Ceneri.

MODULO 1
178

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


Che per rompersi il naso son perfette, Quaresimale5, e di carne proibita La Settimana Santa mette fine.
Se fatte sopra il ghiaccio soprattutto. Si empie fin del giorno allapparita6. [...]
Che non lo riconoscan s costrutto Questo posso ben dire in verit: Qui posso finalmente terminare
Travestimento uno, che lui stesso Giudei, gitani n paganit A costo qualcheduno di irritare,
Non sa chi sia; faccia finta s messo Si sono visti portarsi empiamente Ch qui di carneval si fa parola
Oscena un altro per essere notato Come noi, che ci diamo indegnamente E di vera piet non una sola.
E dican: Arlecchin mirate innamorato Titolo di Cristiani, e lo proviamo Ma tal quali a Dio dinnanzi
Che vien portando al braccio la sua ganza! Cos di rado con quel che facciamo. [ci atteggiamo,
Tra noi poveri viene, e di esultanza [...] Egli ci lascia fare, e noi restiamo
cagione, e ne siamo compiaciuti!. E ben sparuta di color la frotta7 Spesso fino alla morte. I sonaglietti
Voglion sol divertirsi, i dissoluti, Che piamente presentano la fronte Portano angosce e pene, e gli effetti
E a Carneval uovi deporre tanti Per ricever le ceneri8 ormai pronte. Sono che pace mai si pu trovare:
Bench il cuc solo in maggio ricanti2. Temono gli altri che cenere bruci, Si pu forse in Quaresima cessare
[...] E preferiscon quindi farsi truci, Il berretto asinino di portare?
Che di Quaresima possa la vigilia I volti lor col carbone annerando:
Esser di festa, tra le mirabilia Il segno del Signore dispregiando,
2
Il cuculo va in amore in maggio ed un simbolo dei folli.
Che Follia solo ha potuto inventare; Preferiscono del diavolo linsegna; 3
Privo di ragione.
Quando si deve allanima pensare, Risorgere col Cristo non degna 4
Riempire la pancia, il ventre.
Ecco che la benedizion la danno i matti Cosa per loro. Anche le donne vanno 5
La prima messa del mercoled delle Ceneri.
Dallidea della festa sempre attratti. Volentier per le strade, e pur si fanno 6
Dellapparizione, della Risurrezione.
[...] Il volto col carbone insudiciare; 7
Il gruppo.
Per le strade si danno essi dattorno, La stessa chiesa allor pi non appare 8
Nelle chiese, il mercoled delle Ceneri si distribuiva ai
Quasi inseguir dovessero uno sciame Un santuario, e ci van fuori e dentro fedeli la cenere con cui si segnavano la fronte.
Dapi fuggiasco, e quando le sue brame Ad acchiappar le donne ogni momento 9
La caccia alle donne per tinger loro la faccia di nero e
scansarle ricorda antiche usanze, la pi nota delle quali
Han reso uno di lor proprio demente3, Per annerirle, e degna costumanza quella dei Lupercali, una festivit romana che si celebrava
A lui crede che spetti, e giustamente, La si ritiene9. [...] in febbraio in onore del dio Fauno.
Di Re del Carnevale la corona. Ed ancor finti tornei10 10
I finti tornei si svolgevano sui sagrati e spesso nelle
Da questa a quella casa va la buona Mettono in scena, e spezzan questi rei chiese stesse.
11
Riunione allosteria per mangiare e bere insieme, senza
Compagnia, per potersi lepa enfiare4 Molte lance, e assai matti son sconfitti: scrupoli di temperanza.
Senza dover nulla affatto pagare, A queste cerimonie gruppi fitti
E questo dura fino a mezzanotte: Vedi partecipare di artigiani,
Il diavolo guida gli scannapagnotte Di contadini e tanti altri baggiani
Che cosa fanno i folli il giorno della
Invece di cercare la salvezza Che mai hanno saputo cavalcare;
vigilia di Quaresima? In che
Dellanima, si danza nellebbrezza, E li vedi tra lor botte menare modo lallegra brigata trascorre
GUIDAALLALETTURA

Legati alla catena di follia, Tali da fracassarsi schiena e testa: il mercoled delle Ceneri? Che
Dando prova perfetta di idiozia. E sarebbe cortese questa festa! cosa significa lespressione
C chi a pacchiare si perde talmente, Poi ci si riempie la pancia di vino preferiscono del diavolo
linsegna? Fino a quando
Quasi nellanno non mangiasse niente, E di digiuno neppure un pochino! dura la baldoria? Qual ,
E non il suo appetito ancor saziato Due settimane dura la ribotta11, secondo te, il punto di vista di
Quando alla prima messa hanno suonato Ed gi molto se a tale condotta Sebastian Brant? Da cosa lo deduci?

25DOC
La brutalit del contadino, ovvero da Fabliaux. Racconti francesi medievali, a c. negativo. In questo fabliaux (racconti comi-
le spezie contro il letame di R. Brusegan, Einaudi, Torino 1980, pp. 71-73 co-fantastici diffusi nella Francia setten-
trionale tra la fine del XII e linizio del XIV
secolo), le spezie marcano tutta la distanza
Anche se la dottrina cristiana insisteva sulluguaglianza di tutti gli esseri umani culturale che separa levoluto mondo citta-
rispetto a Dio, era diffusa negli ambienti nobiliari ed ecclesiastici la convinzione che dino dal mondo rurale, che ignora le novit
i contadini fossero comunque individui inferiori. Questa convinzione ampiamente dei commerci e dei gusti urbani. Il contadi-
testimoniata dallarte e dalla letteratura medievali. Particolarmente significativo un no sconvolto dallodore delle spezie e si
genere letterario che gli studiosi moderni hanno definito satira del villano perch in trova a suo agio soltanto a contatto con il
esso la figura del contadino viene messa in ridicolo e caratterizzata in modo fortemente letame.

FARE STORIA
179

ORGOGLIO E PREGIUDIZIO: DINAMICHE SOCIALI E MENTALI NEL MONDO URBANO


C i fu un tempo a Montpellier1
un contadino che era solito
raccogliere e ammassare letame
Gli asini intanto se ne stettero immobili
e volentieri in mezzo alla strada,
perch lasino fatto cos:
il villano apre gli occhi, balza in piedi
e si proclama del tutto guarito.
Non sta pi in s dalla gioia
con due asini, e concimar terra. non si muove se non spinto. e dice che in quel posto non verr
Un giorno carica i suoi asini Un bravuomo, che sera trovato pi se potr passare da unaltra parte.
e ora, senza perdere tempo, di passaggio per quella strada, Per questo ho voluto insegnarvi
entra nel borgo con le sue bestie; si avvicina e domanda alla gente che non ha senno n misura
le spinge avanti a gran fatica, che vede raccolta intorno a lui: chi si snatura per presunzione.
spesso deve gridare: Ihiee, ihiee!. Signori, dice, se qualcuno volesse
Tanto ha fatto che entrato far guarire questo buonuomo,
1
Citt della costa mediterranea della Francia.
nella strada degli speziali. mi dia un compenso e lo faccio io.
I garzoni battono i mortai. Ecco che un abitante del borgo
Appena sente lodore di spezie, dice: Guaritelo subito adesso;
Chi il protagonista del brano? Che
chi gli desse cento marchi dargento vi dar venti soldi dei miei denari. cosa provoca il suo temporaneo
non lo farebbe avanzare di un passo, Ben volentieri, risponde quello. malore? In che modo guarisce?

GUIDAALLALETTURA
anzi, cade a terra di botto, Allora prende la forca che laltro In che cosa consiste il
proprio come se fosse morto. portava per pungolare gli asini, contrasto olfattivo tra citt
Grande fu lo smarrimento l raccoglie una palata di letame e campagna? Che giudizio
del mondo contadino emerge
della gente: Dio, piet!, esclama, e gliela porta fin sotto il naso. dal documento? Il brano si
guardate qui questuomo ch morto!. Sentendo lolezzo di letame conclude con una morale esplicita. A
Ma non ne sa dire la ragione. e svanendo lodore delle spezie, chi rivolta?

26DOC
Le fantasie della fame: da Fabliaux. Racconti comici medievali, a c. di prende ognuno ci che desidera,
il Paese di Cuccagna G.C. Belletti, Herodote, Ivrea 1982, pp. 95-101 pesce o carne,
e chi volesse portarsene via un carro,
potrebbe farlo a suo talento;
Il mito del Paese di Cuccagna, sorta di mondo alla rovescia in cui i desideri vengono carne di cervo o di uccelli
soddisfatti senza nessuna fatica, ha dominato per lungo tempo limmaginazione alimentare chi vuole larrosto chi il lesso,
dei poveri. La pi antica attestazione della leggenda contenuta nei fabliaux [25DOC], senza pagare alcuno scotto,
racconti comico-fantastici composti da chierici e da giullari della Francia settentrionale tra e senza fare il conto dopo che
la fine del XII e linizio del XIV secolo. Leggiamo la descrizione del mitico paese dove pi si [s mangiato
dorme e pi si guadagna, dove i campi di grano sono recintati di carne arrosto e dal cielo secondo la consuetudine di questo paese:
piovono sformati. ed sacrosanta verit
che in quella contrada benedetta

U na volta andai a Roma dal papa


per chiedere penitenza,
e lui mi invit in pellegrinaggio in un
i tetti di prosciutti
e i correnti3 di salsicce.
Il paese ha molte attrattive,
scorre un fiume di vino.
[...]
Il fiume di cui parlo
[paese perch di pezzi di carne arrosto e per met di vino rosso
ove ho visto molte cose meravigliose: [di spalle di maiale del migliore che si possa trovare
sentite ora come vive la gente sono circondati tutti i campi di grano; a Beaune4 e oltremare;
che abita in quella regione. per le strade si rosolano per laltra met di vino bianco
Io penso che Dio e tutti i suoi santi grasse oche e si girano da sole del pi generoso e prelibato
labbiano benedetta e consacrata su se stesse e da vicino che mai sia stato prodotto a Auxerre5,
pi dogni altra contrada. sono seguite da candida agliata,
Il paese quello di Cuccagna1, e vi dico che in ogni dove
dove pi si dorme pi si guadagna; per i sentieri e per le vie 1
Dal latino medievale Cocania, probabilmente composto
da una voce germanica indicante i dolciumi e dalla termi-
chi dorme sino a mezzogiorno, si possono trovare tavole imbandite, nazione -ania tipica dei nomi di regione.
guadagna cinque soldi e mezzo. con sopra candide tovaglie: 2
Le strutture portanti delle coperture degli edifici.
Di spigole, di salmoni e di aringhe tutti quelli che ne hanno voglia possono 3
Le travature del tetto.
sono fatti i muri di tutte le case; mangiare e bere liberamente; 4
Citt della Francia occidentale.
le capriate2 sono di storioni, senza divieto e senza opposizione 5
Nella Francia settentrionale.

MODULO 1
180

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


a La Rochelle6 o a Tonnerre7. che dovesse penare per guadagnarsi si trovano ad ogni angolo di strada;
[...] [la vita: di marabottini e di bisanti8
Un mese conta sei settimane tre volte la settimana ci piove ognuno pu prenderne per niente,
e quattro Pasque ci sono in un anno, un rovescio di sformati caldi ma nessuno compra e nessuno vende.
e quatto feste di san Giovanni, e quella pioggia cade tanto sui capelluti
e quatto vendemmie, che sui calvi, lo so per certo, 6
Nella Francia occidentale.
ogni giorno festa o domenica, e tutti ne prendono a volont; 7
Nella Francia centro-settentrionale.
quatto Ognissanti, quattro Natali, e il paese tanto ricco 8
Monete doro: le prime arabe, le seconde coniate a Bi-
e quattro Candelore per anno, che borse piene di denari sanzio.
e quattro Carnevali,
la Quaresima cade ogni ventanni,
ed cos piacevole digiunare,

GUIDAALLALETTURA
In che modo lautore giunge al Paese di Cuccagna? Quale impressione ne
che tutti lo fanno di buon grado.
riceve immediatamente? Quali sono gli alimenti predominanti nel Paese
[...] di Cuccagna? Si tratta di cibi poveri o pregiati? Quali erano gli eventi pi
Non pensate che dica per scherzo, importanti del calendario medievale? Chi erano, secondo te, i destinatari
ma l non cera persona di alto o basso del documento?
lignaggio,

SVILUPPARE LE COMPETENZE
Comprendere e Analizzare a. Che genere di antagonismi sono presentati in questi scritti?
b. Quali tipologie sociali e psicologiche sono prese di mira?
Dopo aver letto i brani degli storici Gurevic [20-21] e c. Con quali aggettivi sono qualificate?
Rossiaud [22], confronta la definizione di uomini nuovi data
dal primo con la mentalit mercantile descritta nel brano del Rielaborare e Argomentare
secondo e riassumi brevemente il conflitto tra i gruppi sociali
nellEuropa del XIV secolo. Redazione di un saggio breve. Le lite sociali ed
economiche nelle citt italiane tra XIII e XIV secolo
Lusura, grande piaga sociale e morale gi dal Medioevo, era Sviluppa largomento scelto in forma di saggio breve, utilizzando i
condannata sia dal mondo religioso sia da quello laico. Confronta documenti e i dati che lo corredano. Interpreta e confronta i documenti e
il brano di Le Goff [18] con le posizioni espresse dal II concilio i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione,
di Lione [19DOC] e con gli ammonimenti di Paolo da Certaldo anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di
[19DOC], mettendo in evidenza le cause di tale condanna e le studio. Da al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane
misure preventive e punitive proposte per contrastare il fenomeno. una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico
di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).
Se lo ritieni opportuno, organizza la trattazione in paragrafi, cui potrai
Sebastian Brant [24DOC] nei suoi versi denuncia eventualmente assegnare un titolo.
lassimilazione da parte della Chiesa del rituale pagano
dellultimo marted grasso prima della Quaresima. Qual Documenti: La brutalit del contadino [25DOC]
invece la posizione della Chiesa nei confronti del carnevale Immagini: pp. 51, 60, 61, 63, 65
che emerge dalla lettura di Schmitt [23]? Brani storiografici: Le Goff [18], Gurevic [20-21], Rossiaud [22]
Capitoli: 2.6-7, 3.1-5
Alcuni generi letterari hanno dato voce ai contrasti e agli
antagonismi presenti in seno alla societ dellOccidente Scrivi un breve testo (max 50 righe) in cui delinei la
medievale. Dopo aver riletto attentamente i brani di Gurevic posizione della Chiesa rispetto ai mestieri proibiti (Le Goff,
[20-21] e il fabliaux sulla brutalit del contadino [25DOC], Contro lusura) e alle tradizioni popolari (Schmitt, Brant).
rispondi alle seguenti domande:

La natura, la ragione, le macchine


Il tardo Medioevo fu unepoca di grandi Persino nei grandi processi storici, quelli che ai
trasformazioni, che prepararono la nascita del nostri occhi assumono un carattere epocale,
mondo moderno. Ma questi cambiamenti si non tutti gli aspetti variano infatti allo stesso modo
verificarono lentamente e tra molte resistenze. e secondo i medesimi tempi: alcuni settori, come

FARE STORIA
181

LA NATURA, LA RAGIONE, LE MACCHINE


la politica e le istituzioni, mutano solitamente con e della notte, delle stagioni, della semina e del
maggiore velocit, mentre altri appaiono come raccolto.
frenati, e si trasformano in modo meno netto e con Anche la dimensione dello spazio assumeva,
notevole ritardo. Questultimo solitamente il caso nellambiente della societ rurale, connotazioni
della sensibilit collettiva, in cui i condizionamenti proprie di un mondo dominato direttamente dalla
delle antiche abitudini mentali e dei valori tradizionali natura, come messo in luce da Vito Fumagalli [29] .
agiscono con notevole pesantezza. Aron J. Gurevic Tuttavia fu questo il periodo, come spiega Alexander
[27] esplora il concetto medievale di spazio e Murray [30] , dellaffermazione faticosa ma
mostra come luomo, in quel periodo, fosse ancora inarrestabile di una nuova mentalit razionale,
profondamente inserito nella natura. rappresentata soprattutto dalla diffusione della
II mondo rurale era quello pi di ogni altro matematica, strettamente legata al mondo degli
caratterizzato dalla lunga durata, cio da un ritmo affari e del commercio.
talmente lento delle trasformazioni da dare ai suoi Infine, alcune testimonianze dellepoca mostrano
abitanti la sensazione, come spiega ancora Aron ammirazione e meraviglia di fronte al progresso
J. Gurevic [28] nel brano successivo, di vivere un delle tecniche, tra le quali spiccava la macchina
eterno presente: di stare cio dentro una dimensione pi complessa allora esistente, il mulino ad acqua
scandita unicamente dalle fasi naturali del giorno [31DOC].

27
A.J. Gurevic A.J. Gurevic, Le categorie della cultura to. Di conseguenza luomo di quellepo-
Immersi nella natura medievale, Einaudi, Torino 1983, pp. 55-58 ca non si proponeva il compito di tra-
sformare la natura. I suoi obiettivi era-
no soprattutto quelli di utilizzarla. [...]
Il moderno concetto di spazio, come spiega lo storico Aron J. Gurevic [20], molto Luomo del Medioevo [...] si confronta
diverso da quello medievale. Luomo era, infatti, intimamente inserito nella natura [ 2.5]: con il resto del mondo e lo misura con
anche per questo, essa non veniva misurata sulla base di criteri fissi e astratti (come per il proprio metro, trovando per questa
esempio il sistema metrico-decimale), ma in riferimento allessere umano e al suo corpo, e misura in se stesso, nel proprio corpo,
in rapporto a circostanze empiriche. Questa concezione cominci a mutare con il tardo Me- nella propria attivit.
dioevo, in coincidenza con la crescita delle attivit commerciali e delle manifatture, con la In queste condizioni nulla poteva es-
diffusione di macchine quali il mulino [31DOC] e con laffermazione di una nuova mentalit sere pi naturale che commisurare
matematica [30]. lo spazio con laiuto del corpo uma-
no, del suo movimento, della capacit

L incompleta separazione delluomo


dalla natura dura finch la stragran-
de maggioranza dei membri della socie-
di esseri cefalopodi1 e dalle molte brac-
cia si ripetono con insistenza nel corso
dellantichit e del Medioevo [...].
delluomo dinfluire sulla materia. Qui
luomo era fisicamente misura di tut-
te le cose; e innanzitutto della terra.
t conduce un tipo di vita fondato sulle- Questa percezione del mondo era gene- Estensione e superficie della terra non
conomia naturale, e trova nello scambio rata dal rapporto che luomo aveva con venivano determinate per mezzo di mi-
con la natura la principale fonte di sod- la natura come con un prolungamento sure e standard assoluti, astratti dalla
disfacimento dei suoi fondamentali bi- del proprio io [...]. Questo rapporto situazione concreta. Il percorso veniva
sogni. A questa relazione indifferenziata con il mondo gradualmente svanisce calcolato dal numero dei passi (da qui il
degli uomini e dei gruppi umani con la con il passaggio allepoca moderna, foot2). [...] Il braccio, il palmo, il pollice
terra legata la figura del corpo grotte- quando lo sviluppo dellindustria crea le erano le misure pi naturali e diffuse.
sco, che trov la sua espressione nelle condizioni per la comparsa di un diver- Il tempo di lavoro delluomo stava alla
forme iperboliche dellarte figurativa, so approccio delluomo nei riguardi del- base del suo calcolo della quantit di
della letteratura e del folclore, nelle feste la natura, che diviene semplice oggetto terra da lui coltivata. Le misure dellap-
popolari e nei carnevali del tardo Medio- della sua attivit tecnica. Nel Medioevo pezzamento da arare erano il journal e
evo e del Rinascimento. Luomo viene as- un simile rapporto soggettivo-oggettivo
sai spesso rappresentato congiunto alla tra luomo e il mondo esterno era im-
natura: figure di uomini-bestie, di uo- possibile. [...] Gli strumenti agricoli me- 1
Con i piedi direttamente congiunti alla testa.
mini-piante, per esempio, di alberi con dievali non surrogavano luomo e la sua 2
Il foot (piede) inglese corrisponde attualmente a 0,3048
teste umane, di monti antropomorfi, forza muscolare, lo integravano soltan- metri.

MODULO 1
182

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


il morgen, larea che si poteva lavorare confrontabili e ovunque equivalenti. delluomo verso la natura non lat-
in un giorno. [...] Ogni misura agraria medievale con- teggiamento del soggetto verso log-
Nei documenti del tempo per descrive- creta, legata a un determinato appezza- getto, quanto piuttosto la ricerca di s
re la grandezza di un possedimento mento e alla sua coltivazione. [...] nel mondo esterno, la percezione del
si ricorreva abitualmente allindicazio- Limprecisione, lapprossimazione sono cosmo come soggetto. Luomo vede
ne del reddito che se ne poteva ricava- un tratto caratteristico non delle sole nelluniverso le qualit che egli stesso
re, o del numero di aratri necessari per misure spaziali. [...] Ancora pi in- possiede. Non esistono limiti precisi
la sua coltivazione (ovvero del nume- certa era la definizione del tempo. In tra lindividuo e il mondo. Trovando in
ro di buoi che andavano aggiogati agli genere per quanto riguardava tutto esso il proprio prolungamento, egli nel
aratri), o della quantit di semenza ci che si doveva esprimere attraverso contempo rinviene luniverso in s:
occorsa per seminare il campo. Veniva indici quantitativi misure di peso, di come se si guardassero lun laltro.
data unaccuratissima descrizione dei volume, numero di persone, date ecc.
confini del possedimento, con lelenco regnavano un grande arbitrio ed in- Che cos il corpo grottesco? Di
di tutti i suoi elementi caratteristici determinatezza. Influiva qui un parti- quale rapporto era espressione?

GUIDAALLALETTURA
(ruscelli, fossati, colline, cespugli, al- colare atteggiamento verso il numero: Quale idea di natura caratterizzava
beri, croci, strade, ecc.) e lindicazione si tendeva a vedere in esso in primo il mondo medievale? Come
dei possedimenti confinanti, ma nei luogo non una misura di conto, ma la veniva misurato lo spazio nel
Medioevo? Quali effetti
documenti medievali non troveremo manifestazione dellarmonia divina re- produceva, secondo Gurevic, la
mai una misura precisa della superficie gnante nel mondo, un mezzo magico. concezione medievale del numero
agraria, espressa in unit pienamente Cos, nel Medioevo latteggiamento come mezzo magico?

28
A.J. Gurevic A.J. Gurevic, Le categorie della cultura prototipo di comportamento attribuito
Il tempo nelle societ agrarie medievale, Einaudi, Torino 1983, pp. 100-4 ai primi uomini, a una divinit, a un
eroe culturale. [...] Tutta lattivit
degli uomini, la vita produttiva socia-
La percezione ciclica della temporalit che caratterizzava il mondo rurale medievale fa- le, familiare, intima ricevono un sen-
ceva s che il passato risultasse assorbito e rivissuto di continuo nel presente: gli eventi non so e una sanzione in quanto partecipi
trascorrevano mai definitivamente, ma potevano tornare, mentre lordine universale che li del sacrale, secondo un rituale fissato
conteneva era stabilito una volta per tutte e non era soggetto a possibili rivolgimenti. Questa allinizio dei tempi. Perci il tempo
ciclicit, descritta da Aron J. Gurevic [20], era una condizione mentale decisamente ante- profano viene privato del suo valore in-
riore a ogni condizionamento di matrice cristiana. Ma non si deve credere che la concezione trinseco e del suo carattere autonomo,
cristiana del tempo, fondata su un ferreo orientamento evolutivo e finalistico della storia e luomo viene proiettato in un tempo
degli uomini, abbia cancellato ogni altra percezione del movimento temporale. La cristianiz- mitologico. [...]
zazione della mentalit fu un fenomeno disomogeneo, a volte superficiale, che lasci a lungo Il nuovo non presenta motivi di inte-
relativamente inalterati aspetti significativi della psicologia collettiva tradizionale anche in resse in questo sistema di coscienza,
zone molto interne allEuropa cristiana. in cui si cerca solo la ripetizione di ci
che stato, di ci che riporta allinizio

I l fatto che nelle societ agricole il


tempo venisse regolato dai cicli na-
turali, determinava non solo la dipen-
nellantichit e nel Medioevo. Non il
cambiamento, ma la ripetizione era il
momento determinante della loro co-
dei tempi. Considerando tale atteggia-
mento nei confronti del tempo, bisogna
accettare la sua atemporalit. Manca
denza delluomo dallavvicendarsi dei scienza e della loro condotta. Lunico, qui una chiara differenza tra il passato
periodi dellanno, ma anche la struttu- il mai accaduto prima non aveva valore e il presente, poich il passato rinasce
ra specifica della sua coscienza. Nella autonomo; solo gli atti consacrati dalla e ritorna continuamente, diventando
natura non c sviluppo; in ogni caso tradizione, che si ripetevano regolar- contenuto reale del presente. Ma, per-
esso si cela allo sguardo degli uomini mente, potevano farsi autentica realt. dendo il proprio valore autonomo, il
di questa societ. Essi vedono nella na- La societ arcaica negava lindividuali- presente si riempie allo stesso tempo di
tura solo una regolare iterazione, non t e la condotta innovatrice. Era nor- un contenuto pi profondo e perenne,
sono in grado di superare la tirannia ma e persino virt comportarsi come poich esso direttamente legato al
del suo ritmico movimento ciclico, tutti, come gli uomini si sono compor- passato mitico, che non solo passato,
e tale eterno ritorno non poteva non tati da che mondo mondo. [...] Ine- trascorso, ma anche eterna durata. La
trovarsi al centro della vita spirituale vitabilmente si forma un modello, un vita perde il suo carattere di casualit e

FARE STORIA
183

LA NATURA, LA RAGIONE, LE MACCHINE


fugacit. Essa si inscrive nelleternit e tolari venivano trasmessi nella cerchia tornare ai tempi passati ed esercitare
assume un senso pi alto. delletnia. Il passato ricominciava, per- uninfluenza sul corso futuro degli av-
Aspetto essenziale del tempo era il sonificato in colui che reiterava il ca- venimenti. Si pu predire il futuro [...]
conto delle generazioni. Definendo rattere e gli atti dellantenato. Perci le e vederlo in sogno (nelle saghe i sogni
lappartenenza di una persona alluna tombe e i tumuli degli antenati erano profetici hanno un ruolo non indiffe-
o allaltra generazione o stabilendo la disposti accanto alle dimore dei vivi: rente). Dunque, come si detto, il tem-
loro successione, si aveva unidea pie- non costituivano due mondi diversi ma po non rappresenta per la coscienza
namente soddisfacente del nesso tra un unico mondo nel quale il passato, il barbarica una vuota estensione astrat-
gli avvenimenti, del corso delle cose presente e il futuro erano affiancati e ta; esso la vita stessa degli uomini
e della fondatezza delle pretese giuri- realmente coesistenti. Da qui anche la e muta qualitativamente con essa. Il
diche. [...] Attraverso lenumerazione possibilit di cui si e detto di esercitare tempo la solidariet delle generazioni
degli antenati si rilevava non la gene- uninfluenza sul corso del tempo, non umane che si avvicendano e ritornano
rale cronologia del popolo, della trib, solo presente ma anche futuro. In un alla pari delle stagioni dellanno. Il fu-
dello Stato, ma i nessi di continuit certo senso per il barbaro esiste solo il turo anche il destino.
nellambito della parentela, della fami- presente, ma un presente molto capace
glia, spesso senza stabilire la loro cor- e ampio, che non si riduce al momento
Perch nellAntichit e nel Medioevo
relazione con il corso del tempo al di ma comprende passato e futuro e non lidea di cambiamento non faceva
fuori della cerchia parentale. [...] separato da essi da alcun netto confine. parte della coscienza delluomo?

GUIDAALLALETTURA
Il culto degli antenati, che aveva un In effetti, se il tempo ciclico e il pas- Qual era il rapporto con
ruolo primario nella vita dei barbari, sato si ripete, anche il futuro altro non la tradizione e con i suoi
era collegato con il loro rapporto con che il presente o il passato che rico- modelli? Perch non
cera una differenza netta tra
il tempo. Lantenato poteva rinascere mincia. Tutti e tre i tempi sono come passato e presente? Perch
in uno dei suoi discendenti: i nomi e disposti su uno stesso piano. [...] era fondamentale il conto delle
con essi le qualit personali dei loro ti- Per mezzo della magia possibile generazioni?

29
V. Fumagalli V. Fumagalli, Terra e societ nellItalia firmino le loro capacit regolatrici delle
Lo spazio nelle societ agrarie padana, Einaudi, Torino 1976, pp. 3-8 vicende della terra.
[...] La realt di una vita stretta alla terra
ed alle sue evoluzioni naturali, a tutte le
La sfera dei fenomeni naturali, degli eventi ciclici come dei cataclismi improvvisi, sem- sue vicende, dai trapassi di propriet ai
brava condizionare pesantemente la capacit di insediamento delluomo nel territorio: le cicli agrari e vegetativi, coinvolgeva tutta
comunit rurali strinsero, quindi, un rapporto forte e simbiotico con lambiente circostan- lesistenza delluomo e impregnava di se
te. Il cosmo del contadino divent sede di forze eterogenee che limmaginazione temeva o stessa le istituzioni, che si presentavano
sollecitava a manifestarsi, e con le quali comunque rimaneva sempre in relazione, come la alle menti vigorosamente radicate nel
luna e gli astri evocati da Vito Fumagalli (1938-1997). Anche in questo caso le credenze e possesso fondiario. [...]
la mentalit tradizionali molto spesso resistettero tenacemente di fronte agli interventi di A rivelarci una pi concreta dimensione
cristianizzazione. del profondo legame degli uomini del
tempo con il mondo della natura, un rap-

A ncora nel 300 Piero de Crescenzi1


indica nella Luna lastro al quale si
deve tenere locchio per un buon anda-
magico. I sinodi dellalto Medioevo, che
condannano losservazione degli astri per
fissare le modalit delle operazioni agri-
porto che si faceva via via pi esclusivo
nei gradini pi bassi della scala sociale,
stanno i nomi dei servi mutuati spesso
mento delle pratiche della terra. [...] Alla cole, non manifestano volont di contra- dagli animali, domestici e selvatici. E
Luna, pi che al Sole, contrariamente ad stare veramente tali pratiche maturate e questo anche a significare una immagi-
ogni buona norma agronomica, si doveva irrigidite da secoli di civilt contadina. La nazione tutta presa dalle forze naturali,
prestare attenzione [...]. La casistica che preoccupazione principalmente di or- con predilezione per quelle che incute-
veniva a complicare losservazione delle dine religioso e ingiunge la proibizione,
quattro fasi mensili dellastro, distin- giustificata dalla lotta al paganesimo, a
guendone i numerosi effetti sulle coltu- scambiare la luna e le stelle per altret-
1
Giudice bolognese, vissuto tra il 1233 e il 1321, scrisse
re, inchiodava i rustici [...] ad antichis- tante divinit, senza, tuttavia, scendere nei primi anni del XIV secolo un trattato di agronomia che
sime pratiche agrarie, di forte contenuto ad argomentazioni scientifiche che in- ebbe grande fortuna fino a tutta let moderna.

MODULO 1
184

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


vano timore o impressionavano, comun- sempre predeterminata allatto del batte- mentalit, pi dotta e disincantata in alto,
que, gli animi. Di questo tenore un simo. [...] materiale e fatalmente incombente nelle
elenco di nomi nativi di coloni di condi- La stretta vicinanza dei rustici alla natu- classi pi umili. Il paesaggio, mai, in va-
zione servile, propriet del conte Bonifa- ra, la loro consuetudine con le vicende ste zone dItalia, per tutto lalto Medioevo,
cio, scritto nel 936 [...]. della terra, voluta, certo, anche dal fatto organizzato sistematicamente e regolato
I nomi Lupo, Leo, Leopardo, Urso, con i che essa, con piante, animali e colture, artificialmente nella sua evoluzione ve-
loro derivati, sono presenti nella lista [...] era condizione inderogabile alla loro getale, anche allinterno delle pi salde
in modo massiccio. La tradizione ono- sopravvivenza, non significava, per, la ed efficienti aziende curtensi, era al di
mastica tardoantica, ricca, come noto, ricerca di un razionale metodo di sfrutta- sopra delluomo, si imponeva come forza
di nomi cosiffatti, fu, dunque, accettata e mento delle sue risorse. Ancora alla fine invalicabile, arrestava in lui e complica-
continuata con una adesione non estra- del XIII secolo il volto gelido della Luna va qualsiasi slancio aggressivo, qualsiasi
nea alla mentalit ed ai costumi, con una incombeva alla fantasia e alla dottrina iniziativa marcatamente originale. So-
scelta, ovviamente, semantica, in unepo- dello stesso Crescenzi e ipotecava seria- prattutto, dove la terra non aveva antica
ca che attribuiva particolare significato mente i suoi impegni di agronomo em- storia, dove una somma lunghissima di
alle denominazioni, non solo persona- pirista [...]. Ma la credenza nella straor- interventi non aveva alla fin fine mutato
li. Spesso, a nostro avviso, si ricorreva dinaria forza magica dellastro, che po- radicalmente la sua faccia, la presenza
a nomi di animali ritrovandosi in essi i larizzava la convinzione profonda che degli elementi naturali, le acque e la ve-
simboli di certe caratteristiche del tem- leggi insormontabili dalluomo presie- getazione, assediavano i coloni, i cui po-
peramento umano, che, allora, la vici- dessero allandamento delle semine e dei deri erano disseminati come isole in un
nanza alla natura sollecitava a ricercare, raccolti, non era che un aspetto di quella ambiente assai vicino allo stato selvaggio.
a identificare ed a cogliere come espressi
nel modo pi esaustivo nelle forze che
la componevano. Il nome Lupo venne
GUIDAALLALETTURA

Qual era la posizione dei sinodi altomedievali nei confronti della convinzione
attribuito per molti secoli del Medioevo che la luna e le stelle potessero influenzare le colture e i raccolti? Perch
soprattutto ad uomini liberi, ad indicare, spesso si ricorreva allattribuzione di nomi di persona che richiamavano
crediamo, un temperamento misto di animali? Perch, nonostante limmersione nella natura, non si cercava di
coraggio e ferocia, prescindendo o no dai sfruttare razionalmente le sue risorse?
casi specifici, con una scelta forse quasi

30
A. Murray A. Murray, Ragione e societ nel Medioevo, dinaria autonomia logica di questar-
La forza della ragione Editori Riuniti, Roma 1986, pp. 214-16 te; della sua conseguente diversit da
tutte le altre, anche dalla sua gemella
minore, la geometria; e infine della sua
Nel tardo Medioevo, la crescita dei traffici commerciali si svolse parallelamente a un esigenza di un potere specificamente
nuovo interesse per la matematica: entrambi i fenomeni si verificarono con maggiore preco- intellettuale. [...]
cit in Italia. La stessa propagazione della moneta nellintera societ implicava una solleci- Quel che forse pi importa nel nostro
tazione a calcolarla in modo preciso attraverso i numeri. Un ulteriore impulso alla diffusione contesto che questo status logico fu
dellaritmetica venne dal rafforzamento delle pubbliche amministrazioni, che cominciarono riconosciuto anche dai meno colti. Tale
a reclutare individui esperti nella contabilit complessa. Il fenomeno, come indica lo storico riconoscimento rivelato, non a chia-
inglese Alexander Murray (nato nel 1934), ebbe tuttavia grande diffusione a tutti i livelli della re lettere, ma in maniere tipicamente
societ, influenzando la mentalit comune e determinando il destino degli individui. Egli ana- indirette, e in due in particolare. Una
lizza per esempio, sotto questo profilo, il successo crescente del gioco degli scacchi, inteso attraverso un gioco [...], laltra, attra-
come gioco razionale per eccellenza, e la convinzione, diffusa in tutti i ceti, che la conoscenza verso una parola.
dellarte dei numeri fosse molto vantaggiosa per lascesa sociale. Gli scacchi cominciarono la loro asce-
sa verso la popolarit in Europa giusto

L aritmetica era la pi pura manife-


stazione della ragione. Laritmetica
medievale pu avere avuto i suoi limiti,
vo da coloro che entrarono in contatto
con essa. Tale carattere fu riconosciuto,
prima di tutto, dalle persone colte. Gli 1
Nel Medioevo il termine quadrivio (letteralmente luo-
che per non la privarono del suo pe- studiosi che scrissero sulla prima arte go a cui fanno capo quattro strade) indicava quattro delle
sette arti liberali: aritmetica, musica, geometria e astrono-
culiare carattere razionale, che venne del quadrivium1 si dimostrarono in mia. Queste arti erano cos chiamate perch si addicevano
di fatto riconosciuto in tutto il Medioe- qualche modo consapevoli della straor- agli uomini liberi.

FARE STORIA
185

LA NATURA, LA RAGIONE, LE MACCHINE


prima dellanno Mille. Bench sussista ragione non significava Libro della lo- laritmetica al vertice delle scienze che i
qualche dubbio circa le prime regole de- gica ma Libro mastro2. re dovevano cercare in un ministro. Egli
gli scacchi europei (dove erano forse usa- Laritmetica, dunque, era una funzione doveva essere abile in tutte le scienze,
ti i dadi), il gioco si stabilizz ben presto della ragione pura. Nel campo dei nume- ma specialmente nellaritmetica, perch
sostanzialmente nella forma che ancora ri era quel che larte della dialettica era una vera scienza, e una buona prova di
possiede, come un gioco che esclude il nel regno meno puro delle parole [...]. acume intellettuale [...].
caso. Il suo carattere puramente raziona- Non poteva mancare una conseguenza in Questo potere di promozione sociale
le veniva ammesso da tutti. Gli scacchi campo psicologico. Se la ragione condu- dellaritmetica non era una questione di
erano tollerati dal diritto romano per- ceva al potere, al potere doveva condurre pura speranza, o teoria. La gente riusciva
ch si fondano sulla ragione naturale anche e specialmente laritmetica. [...] Le veramente ad elevarsi per il suo tramite.
e non dipendono dalle forze del caso due sfere in cui laritmetica soprattutto
[...]. Non solo si pensava che gli scacchi prosperava, il commercio e il governo,
fossero particolarmente razionali, ma si erano, tra le molte altre cose, due delle
2
Mastro sinonimo di principale. Il libro mastro
credeva anche che fossero strettamente principali scale di ascesa sociale. In una dunque, in contabilit, il registro nel quale si raccolgono
correlati allaritmetica. [...] Una leggenda parola: la conoscenza dei numeri poteva tutti i conti di un dato sistema di scritture.
assegnava agli scacchi e allaritmetica lo elevare luomo. 3
Regn dal 1154 al 1189.
stesso inventore (un greco, Attalus Asia- I contemporanei consideravano la cosa 4
11DOC.
ticus), e tali genealogie erano un modo un luogo comune. Il figlio di un bor- 5
Nel Medioevo il termine indicava i procedimenti di calco-
lo numerico basati sulluso delle cifre cosiddette arabiche.
normale di esprimere la credenza in una ghese doveva saper contare e misurare 6
Si tratta di un trattato della met del XII secolo, che tra-
parentela concettuale [...]. per diventare maggiorenne nellIn- duce in latino un testo enciclopedico arabo (che pretende
Scacchi e ragione; scacchi e aritmetica: ghilterra di Enrico II3. Nella competitiva di discendere a sua volta da un originale aristotelico); vi
dedicato ampio spazio allarte del governo.
questa associazione aiuta gi di per s Firenze di Villani4 gli alunni affluivano a
a giustificare lalto grado intellettuale frotte nelle scuole di algoritmo5. Questi
generalmente attribuito allaritmetica. e altri fatti analoghi confermano al di l
Quale posizione occupava laritmetica
Quel che giochi e leggende dimostrano dogni dubbio che il mondo del commer- allinterno del sapere medievale?
pu essere dimostrato anche dalleti- cio percepiva le virt prudenziali della- Che cosa rivela, secondo Murray,

GUIDAALLALETTURA
mologia. Nella metropoli del calcolo in- ritmetica. Lequazione di aritmetica e op- la popolarit del gioco degli
dividuale, lItalia, dal XIII secolo in poi, portunit restava valida anche a un livel- scacchi nel Medioevo?
la parola ragione venne normalmente lo pi alto della scala sociale, la pubblica Con quale accezione la parola
ragione cominci a essere
usata, fuori dellambito della ricerca, con amministrazione. Quella ricetta classica usata nellItalia del XIII secolo?
il significato di conto. Ragionare per lintelligenza politica che era il Se- Quale potere derivava, secondo
significava calcolare; e il Libro della cretum secretorum6, poneva in effetti lautore, dalla conoscenza dei numeri?

31DOC
La grande macchina da J. Le Goff, La civilt dellOccidente natura, ma dallindustria dei monaci.
medievale, Einaudi, Torino 1981, pp. 240-41 Attraverso questa via lAube trasmette
una met di se stessa allabbazia, come
per salutare i religiosi e scusarsi di non
Nel tardo Medioevo e nella prima et moderna il mulino fu la macchina per eccellenza, essere arrivata tutta intera, poich non
come lo sar la macchina a vapore nellepoca della rivoluzione industriale (XVIII secolo). Esso ha potuto trovare un canale abbastanza
era impiegato in molteplici attivit connesse con lagricoltura e con lindustria e i suoi conti- largo per contenerla.
nui perfezionamenti esprimevano i livelli pi alti dellingegneria contemporanea [ 2.3]. La Quando talvolta il fiume straripato
sua potenza era oggetto di grande meraviglia e appariva come un dono del Signore: la diffu- precipita fuori dei suoi limiti abituali
sione del suo utilizzo influ sulla mentalit tradizionale delluomo medievale, modificando il unacqua troppo abbondante, respin-
suo rapporto esclusivo con il mondo naturale [27]. Nel XIII secolo, un monaco dellabbazia to da un muro che gli sta di fronte e
cistercense di Clairvaux (Francia settentrionale) scrisse questo straordinario elogio del mu- sotto il quale costretto a scorrere; al-
lino, che testimonia, al tempo stesso, la mirabile organizzazione produttiva del monastero. lora ritorna su se stesso, e londa che
seguiva il suo vecchio corso accoglie nei

U n braccio dellAube1, attraversando


i numerosi laboratori dellabbazia,
si fa benedire ovunque per i benefici
fatica; e se non ci arriva tutta intera,
per lo meno non vi rimane oziosa. Un
letto le cui curve tagliano in due la val-
che rende. LAube vi sale con grande le nel mezzo stato scavato non dalla 1
Un affluente della Senna.

MODULO 1
186

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


suoi amplessi londa che rifluisce. Tut- il lavoro saltellante delle gualchiere , e alle calzature dei frati, mostra grande
tavia, ammessa nellabbazia tanta acqua risparmia ai follatori3 una grande fatica. attivit e altrettanta cura; si divide poi
quanto consente il muro, che svolge le Buon Dio! Quante consolazioni accordate in un grande numero di bracci, e nella
funzioni di portiere, il fiume si slancia ai vostri servitori per impedire che siano sua corsa servizievole va a vedere i di-
dapprima con impeto nel mulino, dove afflitti da troppa tristezza! Come allegge- versi lavori, cercando diligentemente
molto indaffarato e produce grande rite le fatiche dei vostri figli che fanno la dappertutto quelli che hanno bisogno
movimento, tanto per triturare il fru- penitenza, e come evitate loro il sovrac- del suo servizio per qualsiasi cosa, che
mento, quanto per agitare il vaglio che carico del lavoro! Quanti cavalli si sfini- si tratti di cuocere, setacciare, girare,
separa la farina dalla crusca. rebbero, quanti uomini si stancherebbero stritolare, annaffiare, lavare o macinare.
Eccolo gi nelledificio vicino, riempie le braccia nei lavori che fa per noi, senza Offre il suo aiuto e mai lo rifiuta.
la caldaia e si abbandona al fuoco che alcun lavoro da parte nostra, questo fiu-
lo riscalda per preparare una bevanda me cos gentile, al quale dobbiamo i no-
2
La gualchiera era una macchina con la quale, mediante
ai monaci [...]. Ma il fiume non si ri- stri vestiti e il nostro nutrimento! Com- lenergia del mulino, si eseguiva la follatura della lana
tiene libero. Le gualchiere2, poste vi- bina intanto i nostri sforzi con i suoi, e ( nota 3).
cino al mulino, lo chiamano presso di dopo aver sopportato il caldo terribile del 3
La follatura il procedimento mediante il quale il tessuto
loro. Nel mulino il fiume si occupato giorno, si aspetta dal suo lavoro solo una subisce una compressione meccanica che salda le varie
fibre per far loro acquisire maggiore resistenza e compat-
di preparare il nutrimento dei frati; ci ricompensa: il permesso di andarsene li- tezza.
sono quindi tutte le buone ragioni per bero dopo aver accuratamente compiuto
esigere che egli pensi ora al loro vestia- tutto quello che gli stato chiesto. Quan-
rio. Il fiume non si oppone, e non rifiuta do fa girare con movimento accelerato Quali attivit produttive venivano

GUIDAALLALETTURA
nulla di quello che gli si chiede. Alza e tante ruote veloci, esce fuori schiuman- svolte nellabbazia di Clairvaux?
abbassa alternativamente quei pesanti do; si direbbe che stato macinato anche Qual era la principale fonte di
energia utilizzata dai monaci
pestelli, quei magli, se preferite, o per lui, e che diventa pi molle. dellabbazia? Che funzione
meglio dire quei piedi di legno poich Uscendo di l, entra nella conceria, aveva il mulino? Di quali altre
questa immagine esprime esattamente dove, per preparare i materiali necessari macchine si parla nel brano?

SVILUPPARE LE COMPETENZE
Comprendere e Analizzare tecnica nel tardo Medioevo
Da un lato luomo del Medioevo sembra ancora inserito in uneconomia
Scrivi un breve testo (max 40 righe) dal titolo Luomo e in una cultura naturale, dallaltro scopre e perfeziona tecnologie
medievale tra natura e scienza, seguendo la scaletta di che gli permettono di dominare la natura. Da prolungamento del proprio
argomentazione: io essa diviene, progressivamente, semplice oggetto del lavoro e della
a. Luomo medievale e la natura: corpo grottesco e personificazione riflessione speculativa. Rifletti su tale ambivalenza, illustrandone gli
(Gurevic, Fumagalli, La grande macchina); aspetti pi significativi.
b. Lo spazio e il tempo nel Medievo (Gurevic, Fumagalli); Documenti: La grande macchina [31DOC]
c. La scienza dei numeri (Gurevic, Murray). Immagini: pp. 39, 42, 44, 46, 48
Brani storiografici: Gurevic [27-28], Fumagalli [29], Murray [30]
Rielaborare e Argomentare Capitoli: 2
Redazione di un tema di ambito storico-politico. Natura e

Luniverso familiare
I radicali cambiamenti dellet tardomedievale non La condizione della donna, ricostruita da Claudia
si diffusero troppo oltre la sfera economica e sociale Opitz [32], rimase quella tradizionale: esclusione dai
e investirono solo marginalmente la sfera morale: diritti politici, subordinazione alluomo, scarsa libert
i rapporti tra i sessi, per esempio, cambiarono in di movimento, valorizzazione del ruolo di madre e
misura minore di quelli tra i ceti. nutrice.

FARE STORIA
187

LUNIVERSO FAMILIARE
In questo periodo si afferm la cosiddetta famiglia Silvana Vecchio [34] analizza bene i ruoli di moglie
ristretta, composta cio essenzialmente dal padre, e di madre, le virt e i modelli di comportamento
dalla madre e dai figli, mentre tramontava la vecchia che, secondo lopinione corrente, maggiormente
famiglia allargata, che comprendeva nuclei convenivano alle donne.
appartenenti a pi generazioni. Al contrario di quanto Al polo opposto delle brave mogli e madri cerano le
spesso affermato negli studi sociologici, infatti, a prostitute: la prostituzione, mestiere illecito perch
partire dal Medioevo la famiglia nucleare stata la fonte di moltiplicazione delle occasioni di peccato,
forma caratteristica dellOccidente, con significative continuava a essere condannata senza appello,
eccezioni solo nellEuropa mediterranea, dove la come dimostra il documento del frate predicatore
famiglia estesa permase pi a lungo. Umberto da Romans [35DOC].
In generale, il matrimonio era un rapporto di Allinterno delluniverso familiare cominci a rivestire
natura prevalentemente economica, produttivo e grande importanza anche leducazione dei figli,
riproduttivo, destinato a trasmettere la propriet come mostrano i consigli contenuti nel documento di
di generazione in generazione: per questo motivo, Paolo da Certaldo [36DOC]. Per i bambini, tuttavia, la
nelle relazioni coniugali e familiari trovavano poco situazione non era facile. Nel tardo Medioevo, infatti,
spazio le emozioni e, come evidenzia il documento di crescere era unimpresa difficile: la condizione
Giovanni di Pagolo Morelli [33DOC], era consigliabile infantile, esaminata da Egle Becchi [37], era
lasciarsi guidare, pi che dai sentimenti, da criteri segnata da una precoce separazione dalla famiglia
ben definiti su come scegliere una buona moglie e e dallesposizione a sofferenze e pericoli di ogni
generare dei figli maschi, sani e robusti. Il saggio di genere.

32
C. Opitz C. Opitz, La vita quotidiana delle donne nel e della famiglia. Nelle famiglie degli ar-
Il potere del padre di famiglia Tardo Medioevo, in G. Duby e M. Perrot, tigiani in citt, cos come nella nobilt,
Storia delle donne in Occidente. Il Medioevo,
Laterza, Roma-Bari 1990, pp. 330-64 mettere al mondo dei figli e allevarli era
uno dei compiti principali delle mogli,
un vero e proprio mestiere. [...]
Le societ europee del tardo Medioevo, come ci ricorda la storica tedesca Claudia Opitz Per tutte le attivit pi basse, come la
(nata nel 1955), erano centrate sulluomo. La donna non aveva diritti politici e solitamente pulizia, il bagno e la fasciatura del bam-
non godeva nemmeno di autonomia economica. Il suo destino, fin dalla tenera infanzia, era bino, ma anche per la sua alimentazione
determinato dal padre o dagli altri membri maschi della famiglia. Lamore coniugale era una e assistenza, le classi pi elevate aveva-
circostanza rara e a esso erano anteposti altri valori: lubbidienza, la concordia, la riservatez- no a disposizione personale di servizio e
za. Alle donne si richiedeva anzitutto che mettessero al mondo figli e il ripudio per motivi di balie, cosa che, assieme alla giovane et
sterilit era una circostanza frequente. in cui le donne nobili si sposavano, por-
tava ad un gran numero di gravidanze e

incontestabile che nel Medioevo la


societ fosse una societ maschile, o
per meglio dire, una societ impronta-
della regolamentazione esercitata da pa-
dri, genitori, mariti e confessori: le loro
azioni continuano a essere limitate da
di nascite [...].
Nelle famiglie di artigiani e di contadini
erano le domestiche, i parenti e le so-
ta alluomo; le sue espressioni culturali norme e da controlli sociali. [...] relle pi grandi che davano una mano
portano il marchio di un predominio Unitevi nel timore di Cristo, le mogli quando si trattava di assistere e sorve-
maschile, di lotte per il potere e di pre- ubbidiscano ai mariti come al Signore gliare poppanti o bambini; [...] qui lal-
giudizi maschili [...]. (Efesini, 5, 31). [...] La comunione tra lattamento, la fasciatura e ligiene del
Le donne restano comunque domina- marito e mogli era considerata un buon bambino gravavano assai di pi sulle
te dallegemonia maschile non solo in matrimonio anche secondo la dottrina madri (per questo tra gli artigiani e i
campo culturale ma in tutti i campi del- morale della Chiesa solo quando il ma- contadini il numero dei figli era minore
la societ; le loro esperienze quotidiane rito regnava e la moglie obbediva in- che tra i nobili) e si scontrava talvolta
si imbattono ancora faticosamente [...] condizionatamente. [...] con gli altri doveri, dato che, in genera-
nella tendenza maschile allidealizzazio- Per la vita quotidiana delle donne e per le, il lavoro veniva prima della cura dei
ne e alla sottovalutazione; spesso i loro la loro posizione nella societ medievale figli. [...]
desideri e aspirazioni possono essere il concetto di maternit aveva unimpor- Erano soprattutto i bambini dai due ai
intuiti solo dietro il velo della tutela e tanza analoga a quella del matrimonio quattro anni che subivano incidenti,

MODULO 1
188

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


magari quando cominciavano ad avven- centro-occidentale , i figli dovevano Perno delleconomia familiare era la ri-
turarsi in cucina, in casa, in cortile o in rappresentare non solo un temporaneo cerca del massimo incremento dei gua-
giardino, oppure cadevano per disatten- alleggerimento del lavoro, ma soprat- dagni guadagni che nelle famiglie di
zione nel fuoco, nei pozzi o annegava- tutto una garanzia per la vecchiaia [...]. medio e basso ceto bastavano appena
no. Quando le madri si allontanavano Il lavoro femminile contribu in larga alla sopravvivenza. A esso tutti i com-
lasciandoli al confine del campo dove la- misura allo sviluppo economico delle ponenti della famiglia, e in particolare
voravano per essere pronte ad allattare, i citt medievali. [...] La coppia, ad un la coppia, erano tenuti a contribuire,
bambini pi piccoli correvano il rischio tempo famiglia e forza lavoro, costituiva secondo le proprie forze.
di imbattersi in animali selvatici [...]. il nocciolo della nuova organizzazione
Generalmente il dilemma di conciliare dellattivit economica. Essa si struttu-
il lavoro con la cura dei figli andava a rava in aziende familiari autosufficienti,
1
Si intende la coltivazione dellorto.
pesare sui bambini piccoli. di artigiani, commercianti e contadini, 2
Ossia ristretta.
Daltra parte i bambini pi grandi, a e la famiglia, dal canto suo, si riduceva
partire pi o meno dai quattro anni, po- al suo proprio cosiddetto nucleo, ge-
tevano gi essere chiamati a collabora- nitori e figli [...]. Si svilupparono tutta- Descrivi la condizione della donna nel
matrimonio secondo letica religiosa
re nei lavori di casa o di giardinaggio1, via ben presto specifici campi di com-
e quella laica. Come era vissuta

GUIDAALLALETTURA
ambito specifico delle donne, cosicch petenza per uomini e donne. Queste la maternit dalle donne di
esse potevano facilmente contare su un ultime erano preposte a mansioni in- differenti ceti sociali? In
alleggerimento del lavoro. Per le donne terne: casa, cortile, giardino, cura dei che cosa consiste la famiglia
del tardo Medioevo, in cui la solidariet bambini, dei lavoranti, del bestiame mi- nucleare? Quando e dove
inizi ad affermarsi? Con quali
della famiglia allargata aveva perso nuto e infine il settore della produzione modalit le donne partecipavano
terreno in favore della famiglia nu- tessile e alimentare e del commercio al alla vita economica nel tardo
cleare2 quantomeno nellEuropa dettaglio. [...] Medioevo?

33DOC
Giovanni di Pagolo Morelli G. di Pagolo Morelli, Ricordi, a c. di V. Branca, e di parentado onorevole, e chella sia
Regole per trovare una buona Le Monnier, Firenze 1969, pp. 208-13 istata onesta donna e di buona fama; e
moglie e avere figli maschi e sani simile sia istata onesta e netta donna
la madre della madre, cio lavola del-
la fanciulla, e di buone e care donne
Giovanni di Pagolo Morelli (1371-1444), mercante fiorentino, scrisse a partire dal 1393 i abbino fama per tutti. E arai riguardo
Ricordi, storia della propria famiglia dalle origini (XII secolo) al 1421. Nel corso della narra- chella sia donna pacefica e non altiera
zione lautore mostra lappartenenza alla vivace borghesia fiorentina dei secoli XV-XVI, della o superba, e chella sia, secondo don-
quale espone valori e ragioni ideali. Leggiamo di seguito alcune considerazioni a proposito na5, ragionevole e intendente6; e se
del matrimonio e dei figli. I motivi su cui il mercante insiste maggiormente sono: la scelta del- pure di queste cose non ti potessi bene
la moglie, che deve essere fatta tenendo presenti i vantaggi sociali che ne possono derivare; chiarire, guarda alla radice del fatto,
le qualit personali e fisiche da richiedere in una fanciulla; i rapporti sessuali tra coniugi, che cio chella sia gentile donna nata di
devono essere regolati dalla temperanza e dalla misura: solo non eccedendo sarebbe stato buono uomo, e cos conversata, cio
possibile generare figli robusti, sani e soprattutto maschi, diversamente si sarebbe rischiato col marito7, che sia istato o sia uomo
di ammalarsi e di generare figli malati o di sesso femminile. che temi vergogna. Appresso, togli fan-
ciulla che tu ti contenti, chella sia sana

E a questo abbi riguardo primamen-


te: di non ti avvilire1, ma piuttosto
tingegna dinnalzarti, non per per
come di traditore o di ladro o di mici-
dio3 o di bastardo discesi, o daltri cose
che sono di rimprovero e di vergogna.
1
Di non cercar moglie inferiore a te.
modo che ella volesse essere il marito e Sieno netti e sanza macula, e abbino 2
Prepotenza.
tu la moglie; ma guarda dimparentar- nomea di buoni parenti e amorevoli; 3
Omicidio.
ti con buoni cittadini, i quai non sieno e che non sieno cani del danaio4 ma 4
Avari e avidi.
bisognosi e sieno mercatanti e non usi- usino cortesia temperatamente, come 5
Secondo la sua qualit di donna.
no maggiorie2. Sieno antichi nella citt susa pe savi uomini e buoni cittadi- 6
Intelligente.
tua, sieno onorati dal Comune e sieno ni. Appresso, abbi riguardo chella sia 7
Che sia vissuta con un marito buono e gentile come il
Guelfi, e non abbino alcuna macula, bene nata, di madre di gente da bene padre.

FARE STORIA
189

LUNIVERSO FAMILIARE
e ntera e chella sia grande8 [...]; chel- eschi del letto, sella v18, e vada da pi 12
Da tenere a bada.
la abbia poco tempo, cio non sia pun- e per un poco di spazio si cansi19. E si-
13
E lo fai per lo scopo per cui ti si consigliano queste cose.
to trasandata9, ch diventono viziose mile ti conviene fare a te, levarti dinan-
14
In fretta.
quando non hanno quello che la natura zi alla furia20; ist poco in casa, vattene
15
Esagerare, eccedere.
16
Ti conviene insegnarle a non avere con te, nellintimit,
richiede: non si intende per quelle che in contado, datti a qualche esercizio, troppa confidenza.
sono perfette, ma comunemente inten- acci tesca di mente; e simile, con ci 17
Non appena si accorga che vuoi esagerare.
di. Guarda chella sia onesta e non trop- che tu puoi ti raffrena21. E facendo que- 18
Se si trova a letto.
po baldanzosa, e chella non sia troppo sto tu arai prestamente figliuoli: tu gli 19
Si alzi in piedi e si allontani un poco dal letto.
vana, come di vestimenti, dire a tutte le arai bene granati22 e forti e grandi, tu 20
Alzarti dal letto quando ti pare di non riuscire pi a con-
feste e a nozze e ad altre cose vane; ch gli arai maschi, tu ti manterrati giova- trollarti.
al d doggi vi susa gran disonest, e di ne e fresco, tu istarai sano e allegro, tu
21
Tienti a bada con occupazioni di questo genere, e con
quello che puoi.
gran bottoni10 vi sattacca, tali che non farai ogni bene23. Se tu tieni il contradio 22
Gagliardi.
ne vanno se non col pezzo: e non niu- modo, tu ti guasterai della persona24, tu 23
La fortuna ti sar propizia.
na s buona che usi le predette cose non infermerai25, tu ti guasterai lo stomaco 24
Se manterrai una condotta opposta, ti rovinerai il corpo.
diventi viziata. Della dota non volere per e le reni; e se ti venisse punto di febbre, 25
Ti ammalerai.
ingordigia del danaio affogarti, per che istarai a rischio di morire26. Tu guasterai 26
E ti basterebbe un poco di febbre per correre il rischio
di dota mai si fece bene niuno; e se lhai ancora27 lei, ma non come te28, tu non di morire.
a rendere, ti disfanno. Sia contento a narai figliuoli se none a stento, tu la-
27
Anche.
questo: avere quello ti si richiede secon- rai femmine, tu larai tisichi29 e mai non
28
Tua moglie ne risentir meno di te.
29
Malaticci.
do te e secondo la donna togli11. parr che vadino innanzi30 tu viverai te- 30
E sembrer che non crescano mai.
E perch la giovanezza malagevole a dioso e ontoso e maninconico e tristo31, 31
Stanco e insofferente, insoddisfatto e meschino.
raffrenare12, se fai quello che di sopra si non ti darai piacere n in detti n in fat- 32
Non troverai sollievo n in discorsi n in azioni, e ogni
consiglia, e tu voglia farlo a quel fine il ti, e parr che ogni cosa ti sia una trave: cosa ti sembrer un peso gravosissimo, non sarai mai
perch tu se consigliato13, cio davere tu non arai mai bene32. felice.
figliuoli tosto14, acci te gli possa alleva-
re tu istessi, ti conviene usare il senno Secondo quali criteri Morelli
in questo: cio usa temperatamente con consiglia di scegliere la propria

GUIDAALLALETTURA
8
Che non sia gracile.
lei, e non ti lasciare punto trasandare15. 9
Che sia giovane, cio non sia andata avanti con gli anni. moglie? Perch suggerisce
E se vuoi potere fare questo, ti conviene 10
Attaccar bottone stava per parlar male di qualcuno; di avere figliuoli tosto?
dunque si sparla molto del prossimo, e si dicono cattiverie Quali sono le motivazioni per
ammaestrare lei che non si dimestichi da levar la pelle. cui Morelli esorta a usare
troppo teco16; come che sella vede tu 11
Secondo la condizione tua e della donna che prendi in temperanza? Cosa accadrebbe in
voglia trasandare17, ella ti fugga dinanzi, moglie. caso contrario?

34
S. Vecchio S. Vecchio, Storia delle donne in Occidente. governare la casa [...]. Tra le molte
Il mestiere di moglie Il Medioevo, a c. di G. Duby e M. Perrot, figure femminili della Sacra Scrittura,
Laterza, Roma-Bari 1990, pp. 129-53
la letteratura pastorale del XIII seco-
lo ha mostrato una particolare predi-
Tra il XIII e il XIV secolo predicatori, moralisti, pedagoghi e autori di trattati di economia lezione per Sara, personaggio minore
domestica hanno offerto alle donne europee precisi modelli di comportamento. Linfluenza della storia sacra [...]. Obbediente, ca-
del pensiero aristotelico sulla pedagogia di fine Medioevo ha indubbiamente giocato un ruo- sta, devota, [...] nuora rispettosa, mo-
lo determinante nella spartizione degli spazi e delle funzioni che vi si svolgevano: alle donne glie fedele, madre premurosa, oculata
spettava la sfera domestica, mentre agli uomini quella pubblica e politica. La storica Silvana padrona di casa, donna ineccepibile
Vecchio (nata nel 1950) analizza le virt e i modelli di comportamento femminili propagan- sotto ogni profilo Sara incarna e rap-
dati dalla letteratura pastorale tardomedievale. Alla donna sposata si chiedeva di ispirarsi a presenta la rete di doveri entro la quale
Sara, una delle figure femminili delle Sacre Scritture, presentata nel Libro di Tobia, un testo i chierici hanno pensato e descritto la
apocrifo redatto nel III secolo a.C. vita delle donne sposate. [...]
Il primo dei doveri ricordati a Sara

I genitori, dopo aver abbracciato e


baciato la figlia, la lasciarono an-
dare, esortandola ad onorare i suoceri,
amare il marito, reggere la famiglia,
quello di onorare i suoceri. [...] Reve-
renza, dolcezza, sostentamento: sono

MODULO 1
190

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


le stesse forme di rispetto che il quarto date alle donne (ricercare nel marito materno pi che un dovere un fatto
comandamento del decalogo (onora non ricchezza ma buoni costumi e [...]. Ma proprio questo amore cos in-
il padre e la madre) impone nei con- saggezza) corrisponde una pi ampia tenso e viscerale appare colpevole agli
fronti dei genitori. Onorare i suoceri analisi del problema visto da parte occhi dei chierici; [...] amore carnale,
vuol dire allora estendere ai genitori maschile. Saper scegliere una buona passionale, che, privilegiando i corpi,
del marito le attenzioni dovute ai pro- moglie appare il primo presupposto cio salute e benessere dei figli, rischia
pri, assimilare ai vincoli del sangue i per impostare correttamente la vita di perderne le anime. [...]
nuovi legami che il contratto matri- matrimoniale. [...] Quasi del tutto ir- Il compito dellistruzione morale e re-
moniale istituisce. [...] rilevante la ricchezza della dote, [...] ligiosa dei figli pu essere assolto dalla
Il marito , per definizione, la figura che comunque da posporre, anche madre a patto che essa riesca a con-
centrale nelluniverso della donna spo- in unottica laica e mondana, ad altri trollare e temperare lamore carnale
sata. [...] e pi importanti beni esteriori, quali che nutre per loro, accompagnandolo
Non c alcun dubbio che marito e buona famiglia, abbondanza di ami- con un atteggiamento di timore spiri-
moglie si debbano amare reciproca- cizie, buona reputazione. Essenziali tuale. Costantemente preoccupata per
mente ed intensamente, aiutandosi sono i costumi onesti, per i quali la la salvezza dei figli, la madre esercita
lun laltro a raggiungere la salvezza; migliore garanzia costituita dal com- una funzione che pi di controllo dei
tuttavia allamore perfetto della mo- portamento della madre [...] o [...] del- comportamenti morali e delle prati-
glie il marito deve contrapporre un la nonna [...]. che religiose che non di vera e propria
amore moderato [...]. La moglie ama Il marito ha innanzitutto lobbligo di istruzione. [...] Ma quando liniziativa
perfettamente quando, accecata da mantenere la moglie, la quale, tagliata pedagogica va al di l della semplice
questo sentimento, perde la dimensio- fuori da ogni rapporto di produzione, custodia per riempirsi di contenuti
ne della verit e ritiene che nessuno svolge [...] una funzione domestica di propriamente educativi, non pu pi
sia pi sapiente, nessuno pi forte, pura conservazione e riceve dal coniu- essere appannaggio femminile e si
nessuno pi bello del suo sposo [...]. ge tutti i mezzi di sussistenza. [...] sposta decisamente sulla figura pater-
Laccecamento e la mancanza di mi- Custodire la moglie vuol dire eminen- na. [...]
sura che viene proposto alla moglie temente sorvegliarne i costumi, cir- Se c un punto sul quale chierici e
esattamente quanto viene vietato al condarla di attenzioni repressive che laici sono unanimemente concordi nel
marito: il suo amore non deve essere sopperiscano alla sua debolezza fisica e costruire il modello della buona moglie
mai troppo ardente, ma misurato e leggerezza morale, escluderla da ogni che la casa rappresenta lo spazio fem-
temperato. [...] occasione di peccato, correggerne gli minile per eccellenza. Buona moglie
Giustificato dalla necessit di evitare atteggiamenti fatui e reprensibili. [...] colei che sta in casa e che della casa si
la fornicazione, il matrimonio deve Il terzo dovere di Sara quello di reg- prende cura. [...] La contrapposizione
garantire ad entrambi i coniugi la pos- gere la famiglia, di prendersi cio cura di uno spazio interno, chiuso, custo-
sibilit di esercitare legittimamente la dei figli e dei servi. [...] dito in cui si colloca la donna ad uno
sessualit: il debito coniugale rimane Procreazione ed educazione della pro- spazio esterno e aperto in cui luomo
dunque tanto per il marito quanto per le costituiscono [...] uno dei beni del si muove liberamente si precisa nella
la moglie lunico oggetto di scambio matrimonio ed uno degli elementi contrapposizione di due fondamentali
reciproco e paritario, lunico ambito fondanti della dignit e stabilit del attivit economiche, la produzione,
nel quale ciascuno dei due ha ugua- vincolo. [...] Obbligo primo della ma- compito del maschio e la conserva-
le facolt di chiedere (per evitare il dre verso la prole dunque quello di zione, tipicamente femminile. [...] Ma
peccato) e uguale diritto di rifiutare metterla al mondo [...]. neppure la gestione della casa per la
(quando non siano garantite le condi- In questo rapporto puramente fisico donna unattivit da svolgere in piena
zioni di legittimit). [...] con la prole qual lo spazio riserva- autonomia; [...] allinterno delle mura
Ma soprattutto il reciproco possesso to allaffettivit materna e quale ruolo domestiche il padrone resta il marito,
dei corpi implica lesclusivit del rap- gioca la madre nelleducazione dei fi- responsabile delle persone e proprieta-
porto e quindi mutua ed assoluta fe- gli? Nella letteratura pastorale lamore rio dei beni.
delt. [...] Alla fedelt quasi obbligata
e fisiologica della donna, finalizzata
alla riproduzione legittima, corrispon-
de una fedelt meno obbligante ma pi
GUIDAALLALETTURA

virtuosa da parte delluomo. [...] Che cosa rappresentava la figura di Sara per la letteratura pastorale del
Preliminare al discorso sugli obblighi XIII secolo? Comera considerato il matrimonio? Qual era la funzione
familiari spesso lanalisi dei criteri della moglie? Quali sono le funzioni delluomo allinterno della coppia?
In quale misura la casa si presenta come spazio dellattivit femminile?
sui quali fondare la scelta del coniu-
ge. Alle indicazioni scarse e generiche

FARE STORIA
191

LUNIVERSO FAMILIARE
35DOC
Umberto da Romans da Prediche alle donne del secolo XIII, con molti amanti, tuttavia ritorna
Le incendiarie del mondo a c. di C. Casagrande, Bompiani, Milano 1978, da me e io ti accoglier. Secondo, la
pp. 29-32
paura della futura condanna di cui si
legge al capitolo XVII dellApocalis-
se5: Vieni e ti mostrer la punizione
La Chiesa medievale, con la sua schiera di teologi e predicatori, ha pi a lungo con-
della grande meretrice e poi ancora
dannato e insistito sui peccati delle adultere e la fornicazione delle mogli, delle vedove
e le dieci corna che hai visto nella
e delle fanciulle, che non sulle prostitute. Tuttavia, come dimostra il seguente brano del
bestia, proprio loro odieranno la
domenicano Umberto da Romans (1200 ca.-1277), le meretrici erano considerate delle
prostituta, la renderanno deserta e
donne particolarmente detestabili, perch con la loro condotta morale deprecabile
nuda e ne mangeranno le carni. Ter-
non nuocevano solo a loro stesse ma, come incendiarie del mondo, portavano il peccato
zo, la considerazione della grazia della
nelle anime degli uomini, corrompendoli. Per esse, tuttavia, era auspicabile il pentimento:
Santa Maddalena che fu una meretri-
davanti a esso, Dio le avrebbe perdonate.
ce ma che dopo che si convert a una
vita di penitenza, fu cos ricompensata

D i queste donne che dovunque si


espongono al peccato, per primo
bisogna notare che commettono un
del male, poich gli uomini vengono
presi e trattenuti nelle reti di queste
donne. Si legge al capitolo VII dei Pro-
dal Signore che dopo la Beata Vergine
non si trova una donna a cui in terra si
mostri pi rispetto e che si creda avere
peccato grave. Secondo, che quelle verbi: E ignora lo stolto che viene in cielo pi gloria. Dove il peccato si
che hanno perseverato in questi pec- condotto in prigione, si parla qui di moltiplic, sovrabbond la grazia,
cati sono detestabili. Terzo, quali sono quello che segue queste donne fino a secondo quanto sta scritto al capitolo
gli argomenti che dovrebbero persua- che la sua gola non viene trafitta da VI della lettera ai Romani6.
derle al pentimento. Rispetto al primo una freccia, cio fino alla sua morte.
punto si noti che vi sono alcuni pec- Sono molti infatti quelli che non si
cati che nuocciono solo a chi li com- allontanano da questi peccati fino alla
mette, come la superbia e alcuni altri morte. [...] 1
Rapporti sessuali avvenuti fuori dal matrimonio e, per
questo, considerati illeciti dalla teologia cattolica.
simili; invece la fornicazione1 della Rispetto al secondo punto va notato 2
Il libro dellEcclesiastico (o Siracide) uno dei libri
donna non nuoce solo a lei. Queste che di tutti i generi di peccati la for- deuterocanonici dellAntico Testamento, cio accolti nel
donne sono infatti le incendiarie del nicazione il pi vergognoso. Molti canone dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa (ma
mondo; cos sta scritto al capitolo IX si astengono spesso per vergogna de- non dalle confessioni protestanti).
3
Il libro dei Proverbi un testo contenuto nellAntico Te-
dellEcclesiastico2: La sua conversa- gli uomini da tanti peccati dai quali stamento, ebraico e cristiano, contenente poemi di conte-
zione come fuoco ardente. [...] Con non si asterrebbero pensando a Dio. nuto religioso e morale.
questo peccato si nuoce alle anime, Poi il peccato pi vile che una don- 4
Profeta biblico vissuto tra il 650 e il 586 a.C., ritenuto
autore del libro di Geremia, contenuto nellAntico Testa-
che la cosa peggiore, come si legge na pu commettere. Una simile donna mento, ebraico e cristiano.
al capitolo VI dei Proverbi3: La donna la latrina delle pi turpi abiezioni. 5
LApocalisse lultimo libro del Nuovo Testamento, attri-
si impadronisce della preziosa ani- Ogni prostituta sar calpestata da buito allapostolo Giovanni o ai circoli che a lui facevano
ma delluomo, e non solo alle anime tutti i passanti come sterco nella via riferimento.
6
La Lettera ai Romani un testo in greco contenuto nel
di uomini qualsiasi, ma anche a quelle (Eccli. IX). [...] Quanto sono dunque Nuovo Testamento, scritto da Paolo di Tarso (5/10-64/67
dei potenti. Leggi a questo proposito il detestabili queste infelici donne, a cui d.C.) e indirizzato ai cristiani di Roma.
capitolo VII dei Proverbi: I pi forti, n tanta vergogna, n tanta vilt, n
come Davide e Salomone, sono stati il timore di tanta punizione impedisce
rovinati da questa donna. Queste di commettere sempre e ostinatamen-
donne poi non accolgono presso di s te tale peccato?
Perch le prostitute commettono
GUIDAALLALETTURA

solo pochi uomini, anzi moltissimi, Rispetto al terzo punto si noti che
corrotti e puri, liberi e sposati, chie- tre sono le cose che dovrebbero per- un peccato grave? Perch
la fornicazione, di tutti i
rici e laici, consanguinei e persino suadere queste donne al pentimento. peccati, il pi detestabile
religiosi. La donna accoglie qualun- Primo, la benignit di un Dio che per- e vergognoso? Perch le
que maschio [...]. E poi, non solo una dona sempre, perch dice Geremia4 prostitute si dovrebbero pentire?
volta ogni tanto, ma di continuo fanno al capitolo III: Tu ti sei prostituita

MODULO 1
192

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


36DOC
Paolo da Certaldo P. da Certaldo, Libro di buoni costumi, a c. di Luomo che non gastiga32 lo suo fi-
Svezzare, amare, punire A. Schiaffini, Le Monnier, Firenze 1945, pp. gliuolo no lama. E per si figliuoli,
126-28; 233-34; 228-29; 171-72
sempre gli gastiga e ammunisci tempe-
ratamente e a modo33, secondo il fallo
suo34; ch vo che tu sappi che chi non
Per gli uomini del X e XI secolo linfanzia era priva di interesse e persino di realt. Nellam-
gastiga il suo figliuolo, no lama, anzi
bito della vita vissuta essa era semplicemente un periodo di transizione, che passava presto
gli d materia35 che faccia mala fine.
e di cui si perdeva facilmente il ricordo. Ci che impediva di considerare il bambino come
un essere in cui cera gi tutta la persona umana, come riteniamo oggi, era lalto tasso di
mortalit. A partire dal 200, tuttavia, si assiste soprattutto nel ceto borghese-mercantile
alla nascita di una nuova attenzione per i bambini, alla graduale scoperta del sentimento 1
Controllarlo attentamente.
dellinfanzia. Nel passo che presentiamo, il mercante fiorentino Paolo da Certaldo [19DOC] 2
Farlo.
insiste sulle modalit di svezzamento dei bambini, dispensa consigli su come scegliere la 3
Porlo.
balia e sulla diversit di educazione da impartire a seconda che il figlio sia maschio o fem- 4
Cucire.
mina e riflette sullopportunit di amare tutti i bimbi alla stessa maniera e sugli eventuali 5
Decoroso.
rimproveri e castighi da infliggere. 6
Cos, pertanto.
7
Aitante.
8
Frequenter buone compagnie.

L o fanciullo si vuole tenere bene net-


to e caldo, e spesso cercarlo e pro-
vederlo1 tutto a membro a membro; e
o pi, molto guarda di dargli a nudri-
re17 a buona baglia18, e che sia di na-
tura savia, e sia costumata e onesta, e
9

10
Non importa.
Abbia quantit sufficiente a mantenersi in vita.
11
Separare con lo staccio la farina dalla crusca.
no gli si vuole dare il primo anno altro che non sia bevitrice n ubriaca19, per 12
Francesi.
che la poppa, e poi cominciargli a dare che molto spesso i fanciulli ritraggono 13
Rifare la soletta.
co la poppa insieme de laltre cose a e somigliano da la natura del latte che 14
Scimunita.
mangiare a poco a poco. E poi, ne sei o poppano; e per ti guarda20 le baglie de 15
Maledetto.
ne sette anni, porlo a leggere; e poi, o tuoi fanciulli non sieno superbie21 n 16
Se ti capita di avere.
fallo2 studiare o pollo3 a quella arte che con altri mali vizi. Anche, abbi molto 17
Nutrire.
pi gli diletta: e veranne buono mae- guardia, se tu non tieni il fanciullo tuo 18
Balia
stro. El sell fanciulla femina, polla e la baglia sua in casa teco, di darlo a
19
Ubriacona.
a cuscire4, e none a leggere, ch non baglia chabbia abbondanza di latte ac-
20
Ravvediti che.
ist troppo bene a una femina sapere ci che la detta baglia per nicessit22 di
21
Superbe.
22
Penuria.
leggere se gi no la volessi fare mo- latte no gli desse a bere latte di capra o 23
Ha.
naca. Se la vuoli fare monaca, mettila di pecora o dasina o daltra bestia. Ch 24
Nel suo aspetto, per quel che mostra.
nel munistero anzi chabbia la malizia il fanciullo o fanciulla che si nudrisce a 25
Hanno.
di conoscere le vanit del mondo, e l latte di bestia non 23 sua ragione per- 26
Hai.
entro imparer a leggere. Il fanciullo fetta come quello ch nodrito a latte 27
Perch.
maschio pasci bene, e vesti come puoi, de femina, anzi sempre pare ne la sua 28
Samerebbero.
intendi a giusto modo e onesto5, s6 fia vista24 balordo e vano e non con com- 29
Gli altri tuoi familiari allinfuori dei figli.
forte e atante7; e se l vestirai bene, use- piuta ragione. E per sempre visita i 30
Ciascuno.
r co buoni8. La fanciulla femina vesti fanciulli che dai fuori di casa tua a ba- 31
Come si conviene.
bene, e come la pasci no le cale9, pur glia, spesso, acci che tu vegghi come 32
Corregge.
chabbia sua vita10 no la tenere troppo stanno, e sanno25 disagio, mutagli su- 33
Con garbo.
grassa. E nsegnale fare tutti i fatti de la bitamente a altra baglia; e non lasciare 34
Lo sbaglio commesso.
masserizia di casa, cio il pane, lavare il per prezzo. 35
Gli d occasione.
cappone, abburattare11 e cuocere e far Se tu i26 figliuoli, amagli tutti quanti,
bucato, e fare il letto, e filare, e tessere maschi e femine, piccoli e grandi, come
borse francesche12 recamare seta con te medesimo; e non mostrare damare
ago, e tagliare panni lini e lani e rim- pi luno che laltro, e no lamare, in Che tipo di cure e di attenzioni
pedulare13 le calze, e tutte simili cose, per che27 metteresti tra loro astio e in- richiede un neonato? Quali virt
GUIDAALLALETTURA

si che quando la mariti non paia una vidia, e non samerebro28 mai perfetta- sono da ricercare in una balia?
decima14 e non sia detto che venga dal mente insieme. Simile, laltra tua fami- In che misura il padre deve
manifestare il proprio affetto
bosco. E non sarai bestemmiato15 tu glia29 ama tutta, catuno30 nel caso suo31 in famiglia? Perch Paolo da
che lavrai allevata. e onora catuno secondo che si conviene Certaldo sottolinea limportanza di
Se tavviene16 che tu abbi figliuoli, uno e ch pi degno. uneducazione severa?

FARE STORIA
193

LUNIVERSO FAMILIARE
37
E. Becchi E. Becchi, Medioevo, in E. Becchi e D. Julia manente1. Le condizioni di questi bimbi
I bambini di fronte alla vita (a c. di), Storia dellinfanzia, I, DallAntichit al sono probabilmente migliori di quelle
Seicento, Laterza, Roma-Bari 1996, pp. 71-83
che avrebbero avuto nelle loro famiglie,
incapaci di farli sopravvivere, e anche ne-
gli ospizi di trovatelli, dove la mortalit
Anche se nel tardo Medioevo la famiglia ristretta aveva una struttura sostanzialmente
elevatissima. Ma non va sottovalutato
identica a quella oggi diffusa in molti paesi del mondo, compresa lItalia, molto diversi dai
che talora questi oblati sono i figli mino-
nostri erano i rapporti tra uomo e donna, il ruolo materno e quello paterno, le relazioni tra
ri di famiglie nobili che non intendono
genitori e figli. Come mostra la storica della pedagogia Egle Becchi (nata nel 1940), la condi-
dividere il loro patrimonio fra una prole
zione infantile si trovava in una inquietante zona di ambiguit: nei primi anni di vita, i bambini
troppo numerosa [...]. Progressivamente
trovavano spesso allinterno delle loro famiglie cure, affetto e protezione; ma per molti di lo-
e soprattutto a partire dal XII secolo si
ro sorgeva presto la necessit di affrontare altri contesti sociali e affettivi. Numerosi bambini
sottolineano i pericoli di una vocazio-
finivano inoltre nei monasteri o erano costretti a vagabondare e a vivere di elemosine. In una
ne coatta ed eccessivamente precoce e
societ ancora perturbata da troppe incertezze (guerre, carestie, epidemie, oltre alle croniche
si richiamano i genitori e soprattutto i
difficolt dellesistenza), la condizione infantile era particolarmente insicura.
monaci a consentire lassunzione dei voti
solo a una certa et linizio delladole-

alla madre che compete la cura del


bambino. [...] Col passar dei secoli si
esplicita infatti la sua funzione educati-
affettive plurime e forse concorrenziali
la madre vera e quella della famiglia che
ospita, la madre biologica e la moglie del
scenza [...]. Nel 1215 il IV Concilio latera-
no decreta la fine delloblazione, che per
continua fino agli inizi del Cinquecento.
va, distinta per et e sesso dei figli: fino mastro, la madre e una figura di attacca- Accanto ai bimbi che stanno in famiglia
ai sette anni il maschio, per un tempo mento maschile e la necessit di anco- e ne ricevono le cure, quelli che vivono
molto pi lungo la bambina sono nelle rarsi ad altri bambini. [...]. in convento, quelli che vanno a scuo-
mani della madre, che ha non solo un Affetto, tenerezza, ma anche indifferen- la, ci sono, in numero elevatissimo, dei
ruolo espressivo, ma anche istruzionale, za: alla base di tali atteggiamenti positivi bimbi dallinfanzia pi breve, quelli che
in quanto avvia a una prima alfabetizza- e negativi ci sono anche fatti strutturali. non conoscono una pueritia e meno
zione e soprattutto sovrintende alledu- [...] ancora unadolescenza, perch per loro
cazione religiosa dei figli maschi, oltre Lindifferenza si traduce sovente in cure a sette anni forse anche prima si di-
che delle femmine. Successivamente la inappropriate, in trascuratezza, in ab- venta adulti, si sta con le persone gran-
figura forte della pedagogia domestica bandono. di non solo in chiesa, nelle processioni,
diventa il padre. [...] questo, dellabbandono, un fatto com- ma anche e soprattutto nella fatica. [...]
E se la prima infanzia ha costantemen- plesso, eterogeneo nelle configurazioni Alla fine del Trecento, soprattutto in am-
te come suo luogo deputato la casa, e il sociali del passato, spiegabile sulla base biente urbano e per bambini di famiglia
bambino maschio o femmina nelle di molti elementi non sempre nitida- indigente e piccoli orfani, il lavoro nelle
mani delle donne, successivamente, se si mente identificati. [...] Certo si che se botteghe degli artigiani dei maschi a
tratta di una famiglia dellaristocrazia, labbandono risulta in calo fra il 1000 e partire dai sette anni, delle femmine dai
viene istruito nellambiente domestico, il 1100, periodo di ripresa demografica, sei viene regolamentato e preparato
sotto la guida di maestri e precettori, aumenta in misura massiccia nel Due- attraverso forme di apprendistato, con
molto spesso viene affidato a una fami- cento. Bambini esposti in luoghi in cui accordi tra mastro e famiglia, dove al pic-
glia dello stesso ceto, perch vi impari le sono destinati a morte sicura, oppure in colo apprendista vengono garantiti cibo,
buone maniere e larte di essere cavaliere posti dove possono venir trovati e accolti, vestiario, insegnamento.
e gentiluomo. Da una famiglia allaltra, soprattutto sulle soglie delle chiese e dei
dunque; e questo vale anche per le bam- monasteri e, dopo il 1300, negli ospizi
bine che sovente trascorrono linfanzia per trovatelli che in quel tempo inco- 1
Sono parole di J. Boswell in Labbandono dei bambini in
nella famiglia del fidanzato. Non basta: Europa occidentale, Rizzoli, Milano 1991, p. 150.
minciano a esser istituiti [...]. Tuttavia,
analogamente ai piccoli affidati precoce- anche bambini oblati, cio offerti alla
Quali compiti spettavano alla madre
mente al monastero [...], per quelli che chiesa; affidati ad altre persone e adottati
nelleducazione dei figli? Quali erano
a partire dal Trecento sono consegnati al da queste; direttamente richiesti e adot-
GUIDAALLALETTURA

le altre figure pedagogiche?


mastro e alla sua famiglia nella bottega tati; venduti; infine estrema modalit Che cosa intende lautrice con
la vita familiare non si svolge necessaria- del rifiuto uccisi. [...] lespressione da una famiglia
mente nellambito domestico biologico. Di questa infanzia estromessa dalla casa allaltra? Chi erano i
bambini oblati? A quale
Il che implica certamente, per il bambino si sa qualcosa di pi relativamente agli ceto sociale appartenevano?
dellet di mezzo, rotture di legami di at- oblati: Loblazione era lofferta di un Quali lavori spettavano ai bambini
taccamento [...] esperienza di relazioni bambino a un monastero come dono per- dallinfanzia pi breve?

MODULO 1
194

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


SVILUPPARE LE COMPETENZE
Comprendere e Analizzare Sviluppa largomento scelto in forma di saggio breve, utilizzando i
documenti e i dati che lo corredano. Interpreta e confronta i documenti e
Dopo aver letto i testi di Vecchio [34], Becchi [37] e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione,
il documento di Paolo da Certaldo [36DOC], rispondi alle anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di
seguenti domande: studio. Da al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane
una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico
a. Quali elementi presenti nel documento lasciano intravedere il nascente di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).
sentimento dellinfanzia? Se lo ritieni opportuno, organizza la trattazione in paragrafi, cui potrai
b. A quale delle due figure genitoriali attribuita una funzione educativa? eventualmente assegnare un titolo.
Perch?
Documenti: Morelli [34], Romans [35DOC]
Dopo aver letto il testo di Vecchio [34] e il documento di Immagini: pp. 11, 17
Giovanni di Pagolo Morelli [33DOC], evidenzia, dove possibile, Brani storiografici: Opitz [32], Vecchio [34]
le differenze e/o analogie tra quanto proposto dalla letteratura
pastorale dei secoli XIII-XV e il punto di vista di Morelli in Scrivi un breve testo (max 25 righe), dal titolo Linfanzia nel
materia di rispetto, amore coniugale e sessualit della coppia. basso Medioevo, in cui dar conto della considerazione di cui
godevano i bambini e dei rischi a cui andavano incontro.
Rielaborare e Argomentare

Redazione di un saggio breve. Donne e morale nel basso


Medioevo

La societ islamica
Il termine arabo Islam significa dedizione a Dio Preghiera, il Digiuno, il Pellegrinaggio e la Decima ,
e indica, contemporaneamente, tanto la religione il culto rimane soprattutto un fatto individuale e la
islamica quanto lintera comunit di credenti. Lobiettivo religione islamica caratterizzata da una relativa
terreno dellIslam, ovvero ci che costituisce la sua povert di elementi rituali e dallassenza di un vero
tensione ideale, risiede nella realizzazione della legge e proprio clero. Dallinterpretazione del Corano e
di Dio sulla Terra, attraverso uno Stato islamico che della Sunna la raccolta di detti e comportamenti
abbracci la comunit dei credenti. che la tradizione attribuisce a Maometto
Sin dal VII secolo, la piena affermazione dellIslam scaturisce la Sharia (la via maestra, indicata da
come religione e come modello di societ si Dio per raggiungere la salvezza), la legge sacra che
fond sulla tradizione guerriera delle trib nomadi deve guidare il credente in tutti i suoi atti: la sua
arabe, alle quali il messaggio predicato dal affermazione analizzata da Ira M. Lapidus [39].
profeta Maometto e fissato nel Corano, il libro Uno dei precetti fondamentali dellIslam il jihad, lo
sacro dellIslam, forn un potente elemento di sforzo che deve condurre alla vittoria di Dio, spesso
aggregazione, basato sulla condivisione del comune tradotto erroneamente in Occidente come guerra
credo monoteistico e sul dovere di diffondere la santa. Come messo in luce da Andrew Wheatcroft
nuova fede. Come conseguenza di questa attitudine, [40], questo sforzo non assume necessariamente
per tutto il Medioevo i musulmani estesero le una connotazione bellicosa e violenta, ma pu
loro conquiste fino ai confini occidentali del essere anche limitato alla sfera spirituale.
Mediterraneo. Il Corano, per quanto a tratti di difficile
I fondamenti dellIslam trovano espressione comprensione, influenza globalmente la sfera della
definitiva nel Corano, qui commentato da Alessandro vita privata dei credenti: Michael Cook [41] analizza,
Bausani [38]. Secondo la tradizione musulmana, per esempio, i rapporti tra uomini e donne nelle
esso contiene la rivelazione trasmessa da Dio al societ islamiche, anche alla luce delle difficolt
profeta Maometto attraverso larcangelo Gabriele. interpretative del testo sacro. Controverso anche
Anche se dal Corano derivano alcune regole il passo del Corano in cui viene sancita la liceit
fondamentali, alle quali si ispirano i cinque pilastri della poligamia maschile: secondo Giorgio Vercellin
della religione islamica la Professione di Fede, la [42], tuttavia, essa non ha mai avuto nelle societ

FARE STORIA
195

LA SOCIET ISLAMICA
islamiche una diffusione rilevante a causa dei suoi dei primi, che come spiega Bernard Lewis [44]
alti oneri economici. per molti secoli guardarono gli infedeli occidentali
Investita dallespansione islamica, lEuropa identific dallalto di una societ e di una cultura sicuramente
nellIslam il nemico per antonomasia e, fino al pi evolute e raffinate, si contrapponeva una
definitivo declino dellImpero ottomano nel XIX percezione dellIslam da parte degli europei
secolo, musulmani e cristiani si confrontarono in costantemente filtrata da mistificazioni e pregiudizi,
un rapporto di reciproca diffidenza e ostilit, come dovuti anche alla scarsa conoscenza del Corano e
evidenziato da Franco Cardini [43]. Alla sufficienza della religione musulmana.

38
A. Bausani A. Bausani, Introduzione a Il Corano, Rizzoli, sancita dal popolo, ma la parola di Dio.
Il Corano Milano 1988, pp. LVII-LXI Le norme sulleredit, per esempio, non
sono che un altro aspetto delle esorta-
zioni alla purit morale o alla fede. Dio
Alessandro Bausani (1921-1988) stato uno dei maggiori arabisti italiani, nonch tra- governa la comunit senza intermediari.
duttore e commentatore del Corano. Nella breve introduzione che precede il testo coranico, [...] Nel Corano c molto chiaro il senso
Bausani si sofferma sinteticamente sulla genesi e sulle caratteristiche principali del Libro della debolezza delluomo, che non sa-
sacro dellIslam, analizzandone anche le maggiori tradizioni interpretative e le modalit di prebbe sopportare una morale eroica
diffusione. Nel brano che presentiamo viene evidenziato in particolare il carattere assoluto e ed ascetica, e della relativa indulgen-
onnipotente del Dio descritto dal Corano. za di Dio: misericordioso, indulgen-
te e simili sono gli attributi divini pi

R iassumendo il Corano contiene lab-


bozzo di una teologia, di una giuri-
sprudenza, di una liturgia, di una mora-
sempre rammentare questa libert di
Dio, sono corrette da frasi che suonano
a meno che Dio non voglia altrimenti e
frequentemente citati nel Libro Sacro.
Un bel riassunto dei precetti morali del
Corano si pu leggere nella sura II, 177
le, ma ben lungi dallessere sufficiente simili. Quindi inesatto parlare di fata- La piet non consiste nel volger la faccia
alla comprensione dellattuale sistema lismo coranico: s bene bisogna parlare verso loriente o verso loccidente, bens
teologico, giuridico e liturgico musul- di libert assoluta di Dio e di dipendenza la vera piet quella di chi crede in Dio
mano come alcuni profani a questi stu- totale delluomo dallunico e vero motore e nellUltimo Giorno e negli Angeli, e nel
di credono. La teologia coranica forse ed attore delluniverso. Libro e nei Profeti e d dei suoi averi per
fra le pi radicali formulazioni di teismo [...] La giurisprudenza coranica amor di Dio ai parenti e agli orfani e ai
personalistico di tutta la storia delle re- anchessa teocentrica. La comunit poveri e ai viandanti e ai mendicanti e
ligioni. LIddio coranico persona asso- non sentita come originata n da un per riscattar prigionieri, di chi compie la
lutamente libera e le sue azioni sono to- contratto sociale, n da vincoli naturali e Preghiera e paga la decima, di chi man-
talmente arbitrarie: nulla gli si pu chie- razziali [...]. La comunit un complesso tiene le proprie promesse quando le ha
dere, non tenuto a darne ragione agli duomini oggetto di un piano personale fatte, di chi nei dolori e nelle avversit
uomini. continuamente attivo, la sua di Dio e a Lui uniti da un Patto. Se Dio paziente e nei d di strettura [nei gior-
creazione non esaurita, egli aggiunge avesse voluto, avrebbe fatto degli uomini ni di ristrettezze]; questi sono i sinceri,
alla sua creazione ci che vuole. Lidea una nazione sola: ma cos non ha voluto, questi i timorati di Dio!. Lascetismo
greca di un universo fisso, regolato da per certi suoi fini. Lidea di una separa- e il monachesimo sono sconsigliati, le
leggi naturali profondamente estranea zione fra politica e religione, fra sacro e differenze sociali sono accettate come
al Corano: tutto opera diretta del Dio- profano nettamente estranea al Cora- dati di fatto senza che questo intacchi il
Persona [...]. Abbondano, riferiti ad atti- no. Dio il capo dello Stato. Quindi tutti principio della assoluta eguaglianza dei
vit umana, i verbi passivi e neutri: nel i membri della comunit di Dio sono fra- credenti e la loro fratellanza nella fede.
linguaggio coranico tornerete sarete telli ed uguali. Quello che nella tradi-
Qual il rapporto tra Dio e il credente
fatti ritornare. Ma poich un Dio pur zione giuridica occidentale, greco-roma- musulmano? Come si lega ci alle
cos onnipotente sentito, con robusto na, civitas, polis, nel linguaggio cora-
GUIDAALLALETTURA

caratteristiche della divinit?


antropomorfismo, come persona, il con- nico tradotto con Allh, Dio: in seguito Perch il concetto di fato
cetto impersonale di Fato estraneo al ma in modo perfettamente aderente al estraneo al Corano? Perch
Corano. Il Dio coranico pu anche cam- Corano, il tesoro pubblico si chiamer il lidea di separazione tra
religione e politica estranea
biare idea, abrogare quel che aveva detto tesoro di Dio, lesercito lesercito di al Corano? Che conseguenze ha
pocanzi; anzi, generalmente, quasi tutte Dio, diritto pubblico sono i diritti di questa concezione? Che cosa la
le prescrizioni coraniche, quasi a voler Dio. La legge non la norma di diritto piet secondo il Corano?

MODULO 1
196

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


39
I.M. Lapidus I.M. Lapidus, Storia delle societ islamiche, eludere la sostanza della legge, pur at-
La legge islamica vol. I, Le origini dellIslam, Einaudi, Torino tenendosi alla sua lettera.
1993, pp. 205-7
e la sua applicazione Questa flessibilit nellapplicazione
della legge era accettabile poich essa
non era soltanto un atto legislativo,
La formazione della Sharia e la sua successiva codificazione vengono qui delineate da ma anche un simbolo del significato
uno dei maggiori studiosi della storia dellIslam, lo statunitense Ira M. Lapidus (nato nel che il mondo acquisiva in congiunzio-
1937), autore di una monumentale Storia delle societ islamiche. Lapidus traccia a grandi ne con Dio. Il problema delladerenza
linee levoluzione storica della Legge attraverso la progressiva affermazione delle principali rivela una profonda tensione spirituale
scuole interpretative, sottolineando sia i complessi meccanismi che ne regolano lapplicazio- in seno allIslam, una tensione fra gli
ne, sia il suo ruolo fondamentale nella definizione dei comportamenti del singolo e dellintero ideali etici e le norme giuridiche, fra la
corpo sociale. fedelt allo spirito e laderenza alla let-
tera, fra la legge in quanto paradigma
di verit e in quanto sistema norma-

O ltre al Corano e agli hadith1, le


scritture islamiche comprendeva-
no anche la legge musulmana. Nella
vorivano lulteriore evoluzione della
legge. [...]
Le possibilit di dare interpretazioni
tivo. Inoltre il problema delladerenza
alla legge racchiudeva quello delle sue
fonti. Qual era il ruolo svolto dallau-
met del X secolo le scuole di diritto personali e di scegliere entro il vasto torit divina manifestatasi nelle scrit-
avevano gi sviluppato le loro pro- repertorio creato dai numerosi giuri- ture, dal giudizio dei dotti e dai valori
cedure giuridiche basilari e avevano sti, sommata alla discrezionalit dei della comunit, nella creazione delle
elaborato un corpo considerevole di giudici nellapplicazione della legge norme secondo le quali ogni buon mu-
materiali giurisprudenziali. A quel confer alla pratica giuridica islamica sulmano doveva vivere? Ci che fonda-
tempo era generalmente ammesso che una flessibilit pressoch illimitata. va la legge era il rispetto dellautorit,
le principali scuole di giurisprudenza Ne consegu una contraddizione pe- il giudizio razionale o la fedelt alla
fossero quattro, nonostante esistessero culiare: la legge aveva unautorit as- tradizione e il consenso della comuni-
numerosi eruditi indipendenti e picco- soluta, ma in pratica veniva disattesa. t? Lo sforzo di vivere secondo la sha-
le scuole personali. Nel 1300 soltanto In teoria si riteneva che la vita del ria poneva a ogni credente il problema
le quattro scuole principali, hanafita, buon musulmano consistesse nellos- del ruolo che la ragione, il consenso
shafiita, malikita e hanbalita, erano so- servanza di tutti i comandamenti di e la tradizione dovevano avere nella
pravvissute. Dopo il 950, nonostante il Dio, espressi in forma di determinate formulazione dei suoi giudizi religio-
consolidamento delle scuole di diritto, norme e di esempi concreti da imitare. si. Accettare le scritture voleva dun-
il campo degli studi giuridici vide an- Le scuole che si attenevano allinter- que dire aver fede nella rivelazione,
cora notevoli sviluppi. Mentre le scuo- pretazione puramente letterale, come impegnarsi a vivere in un determinato
le hanafita, malikita e shafiita conve- quella hanbalita, sottolineavano la ne- modo e coltivare nella propria persona
nivano che la porta dello ijtihad, cessit di aderire a ogni dettaglio del- le qualit morali e spirituali, nonch
ossia del pensiero indipendente, era la legge. Eppure la maggior parte dei pratiche, implicite nella rivelazione
ormai chiusa e che gli studiosi delle musulmani riconosceva che la legge musulmana. Nel Corano, negli hadith
generazioni future non sarebbero stati non era necessariamente formulata e nella legge si trovano non solo delle
liberi di dare interpretazioni persona- con precisione. I precetti legali era- norme imperative, ma anche il lessico
li o indipendenti della legge, gli han- no frammisti a ingiunzioni morali e i di una ricerca religiosa aperta.
baliti e una minoranza di shafiiti non giuristi musulmani distinguevano pa-
accettarono mai il principio dellobbe- recchie categorie di norme giuridiche.
dienza al canone tradizionale (taqlid) Talune azioni erano obbligatorie; altre,
1
Dallarabo, tradizione, narrazione, racconto, testimo-
nianza di un detto, di un comportamento, di un episodio
e sostennero che ogni dotto giurista raccomandate; talune erano vietate; della vita di Maometto.
era autorizzato a giudicare in maniera altre, sconsigliate. A proposito di cer-
razionale e indipendente le questioni te questioni la legge era agnostica. In Allinterno di quali istituzioni stata
legali. Anche le scuole pi conserva- molti casi la legge non prevedeva san- codificata la legge islamica? Quali
GUIDAALLALETTURA

trici accettavano che si adattassero zioni e la sua applicazione era un caso diverse posizioni contrapponevano
flessibilmente i princip giuridici alla di coscienza. Spesso, inoltre, era la le scuole di diritto? Perch
consuetudine e alla tradizione. Anche consuetudine a stabilire se certi aspet- la pratica giuridica islamica
era molto flessibile? Quali
lapplicazione della legge alle situazio- ti della legge dovessero essere applica- conseguenze aveva questa
ni concrete e la pratica di consultare ti oppure no; esistevano persino degli flessibilit? Perch Lapidus
i dotti per averne dei pareri legali fa- espedienti legali che consentivano di parla di ricerca religiosa aperta?

FARE STORIA
197

LA SOCIET ISLAMICA
40
A. Wheatcroft A. Wheatcroft, Infedeli. 638-2003: il lungo mente jihad e, nel turco ottomano,
Guerra santa conflitto fra cristianesimo e islam, Laterza, ghaza e non cera molto da discutere
Roma-Bari 2007, pp. 210-13
circa il loro significato, e ci fu scarsa
indagine teorica sui loro limiti e con-
fini. [...]
Autore di un ampio studio sui rapporti tra Europa e Islam nellarco di tempo compreso tra
Ma gli studiosi musulmani continuaro-
il VII secolo e gli inizi del XXI, lo storico contemporaneo Andrew Wheatcroft (nato nel 1944)
no ad adeguare lapplicazione di questi
indaga soprattutto le distorsioni della comunicazione che hanno portato alla creazione di
princpi immutabili, nel loro compito
stereotipi opposti, sia da parte cristiana e occidentale, sia da parte musulmana. Nelle pagine
di interpretare verit eterne e di appli-
che presentiamo, Wheatcroft si sofferma sulla trasformazione subita dai concetti di guerra
care leggi eterne. Non era un siste-
santa e di jihad in seguito alla radicalizzazione dello scontro determinata dalle crociate
ma sclerotizzato e monolitico, e se la
[ 3.9].
teoria era fissata, la sua applicazione
non lo era affatto. Non tutte le guer-

C rociata stato fin dallinizio


un termine oscillante, molto
mobile e adattabile, con una denota-
interiore contro il male o la tentazione
ed era chiamata il grande jihad, un
po come pi tardi alcuni autori cri-
re contro gli infedeli erano dichiarate
guerre sante, e la resistenza ai franchi
nel 1097-1099 certamente non fu vista
zione precisa molto ristretta e carico stiani avrebbero parlato di una guerra allepoca come un jihad. Ma nel corso
di connotazioni. sempre stata una santa contro il peccato. Ma la stessa dei due secoli durante i quali i franj1
teoria volubile. I papi sostennero unu- parola era usata anche per significare occuparono il Levante, il linguaggio
tile concezione che consentiva loro una guerra santa in senso propria- del jihad divenne sempre pi esplicito
di dichiarare una guerra santa contro mente militare, che la maggior parte e frequente. Come lappello alla crocia-
un individuo o un gruppo, bollandoli dei musulmani consideravano come un ta, la chiamata rivolta ai musulmani
come nemici di Cristo. Ci furono guer- jihad minore, derivato dal processo serviva a uno scopo particolare. La
re sante contro gli infedeli musulmani; di purificazione interiore. La maggior chiamata cement insieme una comu-
contro eretici come gli albigesi di Pro- parte degli autori occidentali hanno nit che altrimenti si presentava disu-
venza; contro monarchi cristiani recal- concentrato successivamente la loro nita. Il nuovo linguaggio della guerra
citranti; persino contro modeste citt attenzione sul secondo significato [...]. santa forn uno stile retorico straordi-
che rifiutavano di conformarsi alla li- La teoria del jihad fu ricavata da po- nariamente potente. Prima di quellin-
nea del papa. Ma la prima categoria, la che occorrenze della parola nel Corano contro fatale in Palestina, la cristianit
guerra contro linfedele musulmano, e in misura maggiore nei commenti di era centrata sullidea della Pace di Dio,
fu sempre guardata a livello popolare carattere giuridico alle tradizioni orali e la maggior parte del mondo islamico
come la vera guerra per e in nome (hadith) del Profeta Muhammad. [...] aveva opportunamente abbandonato
della Croce. In teoria, per lislam cos come per la sia la tradizione retorica sia la pratica
La guerra dichiarata santa era una in- cristianit, la guerra era un male. Per- del jihad minore. A seguito del loro
novazione dentro la Chiesa cristiana, la ch la battaglia e lassassinio potessero scontro nel Levante, entrambe le cul-
quale per secoli aveva lottato per im- essere santificati doveva trattarsi di una ture si ritrovarono con una ben affilata
porre la pace di Dio sugli avversari. [...] lotta per una causa buona e devota. Col ideologia della guerra per una causa
Lislam aveva sviluppato molto prima tempo, quindi, tutte due le comuni- giusta.
una coerente teoria della guerra santa. t svilupparono idee allapparenza del
I giuristi musulmani avevano presenta- tutto simili della guerra giusta per una
to un mondo diviso in due parti una buona causa. Ma ci furono differenze
era la Casa della Pace (Dar al-Islam), fra i processi di sviluppo, paralleli ma
1
Franchi. Era il nome con cui erano conosciuti i crociati
in Oriente.
dove governava un vero sovrano isla- indipendenti. In ambito cristiano, la
mico, e laltra era la Casa della Guerra dottrina della guerra santa fu vivace-
(Dar al-Harb), dove lislam non aveva mente dibattuta e si divise col tempo in Che cosa viene considerata dai
cristiani la vera guerra in nome della
il controllo. I musulmani dovevano molti filoni ideologici diversi, perlopi croce? Quali sono le differenze
GUIDAALLALETTURA

fare ogni sforzo per assicurare che la in risposta a mutamenti sociali e poli- cronologiche nello sviluppo
Pace prendesse il posto della Guerra. tici. La terminologia della crociata dellidea di guerra santa
La radice araba della parola per sfor- fu estremamente mutevole: pellegri- nellIslam e nel Cristianesimo?
zarsi o lottare, -J-H-D, gener naggio, viaggio, lotta nel segno della Perch nellIslam la guerra
santa legata allinstaurazione
la parola jihad, che significava ogni Croce, e cos via, furono altri modi di di uno status di pace? Perch il
tipo di battaglia per una buona causa. indicarla. Nellislam, esistevano due richiamo retorico alla guerra santa era
Nelluso quotidiano si riferiva alla lotta termini che venivano usati comune- straordinariamente potente?

MODULO 1
198

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


41
M. Cook M. Cook, Il Corano, Einaudi, Torino 2001, in molti casi, non avrebbero indicato.
Uomo e donna nel Corano pp. 39-44 Cos, possono rimarcare che il versetto
riguarda soltanto i rapporti tra marito
e moglie, non tra uomo e donna in ge-
Lo storico e islamista britannico Michael Cook (nato nel 1940) autore di un agile stu- nerale. E anche nel contesto coniuga-
dio sul Corano che introduce ai contenuti e alle problematiche connesse alla genesi, alla le, si sforzano di limitare lautorit del
diffusione e allinterpretazione del Libro sacro. Nel brano che riportiamo Cook analizza il pro- marito. [...]
blema cruciale delluguaglianza tra uomo e donna nellambito dellIslam alla luce di quanto Una volta stabilito il principio, tutti i
prescritto dal Corano, considerando sia il testo originale del Libro sacro, sia le diverse letture commentatori si preoccupano di evi-
che tuttora ne vengono date dalle principali scuole interpretative. denziare i limiti del diritto del marito
a picchiare la moglie, limiti che trova-
no fissati nella letteratura musulmana
P er mille anni, prima dellimpatto
occidentale, i musulmani (come i
romani prima di loro) sapevano che i
dienza, ammonitele, poi lasciatele sole
nei loro letti, poi battetele; ma se vi
ubbidiranno, allora non cercate prete-
tradizionale. Rilevano, per esempio,
che lesercizio di tale diritto lulti-
sti per maltrattarle; ch Iddio grande ma spiaggia. Maghniyya sostiene, con
maschi europei del nord avevano at- qualche esagerazione, che secondo
e sublime. (Cor. 4:34)
teggiamenti singolari nei confronti tutti gli studiosi tradizionali meglio
delle loro donne. Non le infagottavano Come vedremo, nel mondo islamico non picchiare la propria moglie. Qub,
dalla testa ai piedi e prestavano unec- tradizionale hanno trovato spazio varie in un brano fortemente espressivo, af-
cessiva attenzione alle loro opinioni. interpretazioni di questo versetto. Ma ferma che il versetto non d licenza di
[...] Prima dellepoca moderna per, due fatti sono difficili da negare: qui trattare una donna come un cane alla
i musulmani non avevano motivo di la supremazia maschile affermata e catena; se i musulmani si sono com-
considerare questa stravaganza nor- sanzionata con la concessione al mari- portati in un modo simile per dege-
deuropea nulla pi di una curiosit to del diritto, tra laltro, di picchiare la nerazione dei loro costumi, non per
etnografica, paragonabile forse ai com- moglie ribelle. [...] La preoccupazione volont di Dio. [...]
portamenti devianti verso le donne ri- principale dei commentatori tradizio- I commentatori moderni si dividono
scontrabili presso alcune trib meno nali consisteva nel distinguere la puni- in due grandi gruppi. Quelli del pri-
civilizzate del mondo islamico. A par- zione corporale legittima dallaggres- mo sono in genere fortemente con-
tire dallOttocento, per, la situazio- sione e dalla violenza; ma quanto per dizionati dai valori dellOccidente e a
ne drasticamente cambiata e i ruoli loro era semplice buonsenso, suona volte cercano di adeguare le Scritture
maschili e femminili in Europa si sono oltraggioso alle orecchie moderne. Di a essi: sono i modernisti islamici nel-
ancora pi discostati dai modelli tradi- conseguenza, nessun commentatore la tradizione di Muammad Abduh. I
zionali islamici. Allo stesso tempo, tale moderno pu esimersi dal commenta- commentatori del secondo gruppo re-
modello nordeuropeo ha ottenuto un re questo versetto. spingono i valori occidentali e si impe-
certo grado di prestigio normativo nel- Sentiamo innanzitutto che cosa han- gnano a non piegare le Scritture per
la cultura globale in generale, e un ra- no da dire i moderni sulla supremazia adeguarle: sono i fondamentalisti isla-
duno internazionale di donne svoltosi maschile. Nessuno di loro mette in mici di questi ultimi decenni. Il primo
in Cina nel 1995 fu unesperienza sco- discussione il fondamentale principio gruppo tende maggiormente a seguire
moda per diversi governi islamici, per in questione e nessuna delle loro os- la corrente occidentale, il secondo ad
non parlare della nazione ospite. [...] servazioni funzionerebbe nellOcci- andare contro corrente; ma in realt
Dato che la modernit storicamente dente moderno: gli uomini hanno un entrambi i gruppi sono acutamente
un prodotto dellOccidente, non c da pi bellaspetto e pensano meglio delle consapevoli di questo.
stupirsi che un versetto come il se- donne; le donne hanno reazioni intui-
guente abbia scatenato infinite discus- tive e spontanee mentre quelle degli
sioni: uomini sono contraddistinte da seriet
e riflessione; i grandi risultati in ogni
Gli uomini sono preposti alle donne,
campo sono ottenuti da uomini, con
perch Dio ha prescelto alcuni esseri Che cosa pensavano, prima
eccezioni cos rare da confermare la
GUIDAALLALETTURA

sugli altri e perch essi donano dei dell800, i musulmani dei rapporti
loro beni per mantenerle; le donne regola, e via dicendo. tra i generi nellEuropa
buone sono dunque devote a Dio e sol- Tuttavia i commentatori dicono an- settentrionale? Come
lecite della propria castit, cos come che cose che vanno nella direzione sono presentati i rapporti tra i
Dio stato sollecito di loro; quanto a opposta, facendo emergere aspetti che generi nel Corano? Che cosa
quelle di cui temete atti di disobbe- i loro predecessori non indicavano e, affermano in merito i commentatori?

FARE STORIA
199

LA SOCIET ISLAMICA
42
G. Vercellin G. Vercellin, Tra veli e turbanti. Uomini e solo in rarissimi casi di estrema necessit
La poligamia donne nei mondi dellIslam, Marsilio, Venezia [...].
2000, pp. 152-56
nelle societ musulmane Simili posizioni, che tengono forse in
qualche misura conto della sensibilit
moderna in materia di parit dei sessi,
Giorgio Vercellin (morto nel 2007), studioso della lingua e della cultura islamiche oltre che non sono tuttavia unassoluta novit nel
profondo conoscitore della questione femminile nelle societ musulmane, analizza nelle pagine mondo musulmano: per esempio erano
che seguono la questione della poligamia un aspetto del mondo islamico che ha sempre gi state sostenute da al-Muizz li-Din
suscitato particolare curiosit e scandalo agli occhi degli europei, diventando spesso oggetto Allah (935-975) [...]. E soprattutto erano
di mistificazione e travisamento. Partendo dalle radici coraniche di questo antico costume, Ver- state teorizzate da filosofi come Ibn Sina
cellin ne analizza le implicazioni e la reale portata storica allinterno delle societ musulmane. (Avicenna) e al-Farabi (872-950) [...].
Ben pi importante per per il control-

I n tutto il Corano esiste un unico, isolato


versetto (IV, 3) che autorizza la poliga-
mia, a fronte di una quantit a dir poco
poligamia in documenti che fanno riferi-
mento a duemila propriet terriere [...].
Acquisito questo panorama, sembra leci-
lo sociale della poligamia che alcune
scuole giuridiche prevedevano norme che
consentivano alla donna di inserire nel
ridondante di passi che espongono preci- to ipotizzare che nel mondo musulmano contratto di nikah clausole cautelative,
se norme relative al nikah1 e soprattutto la forma pi diffusa di poligamia sia stata come quelle che proibivano al marito di
a ci che lecito o meno in relazione ad la bigamia, ossia un unico marito sposa- prendere altre mogli fintanto che durava
esso, ai legami di parentela ammessi e to contemporaneamente con due donne la prima unione, oppure che trasferivano
proibiti, alle disposizioni per le donne conviventi. Ma a questo punto bisogna alla donna il diritto al ripudio previsto dal-
mestruate, vedove, gravide, infedeli ecc. evidenziare un ulteriore aspetto: di solito la sharia solo per luomo [...].
Non bastasse ci, il versetto in questione si trattava di due mogli sposate a grande A questo proposito bisogna considerare
piuttosto complesso per non dire confu- distanza di tempo. In effetti sembra suc- che agli albori dellislam le donne ap-
so: Se temete di non essere equi con gli cedesse abbastanza di frequente che un partenenti alle lites erano in grado di
orfani, sposate allora di fra le donne che vi uomo si prendesse una seconda sposa negoziare i termini dei propri contratti
piacciono, due o tre o quattro, e se temete quando la prima era ormai anziana, mol- matrimoniali (al solito, nulla sappiamo
di non essere giusti con loro, una sola, o le to spesso con lautorizzazione e lappro- delle classi popolari e degli abitanti delle
ancelle in vostro possesso; questo sar pi vazione di questultima che poteva cos campagne o dei nomadi), e quindi anche
atto a non farvi deviare. [...] liberarsi di una serie di incombenze casa- di pretendere la monogamia dei mariti.
Interessa ora evidenziare che a proposito linghe. [...] Man mano per che il nuovo ordine pa-
della poligamia storicamente intesa e at- Quellimmagine di sfrenata lussuria pro- triarcale prendeva piede, gli aumentati
tuata il punto decisivo sta in quellinciso posta pi o meno esplicitamente da quasi mezzi economici permisero agli uomini
e se temete di non essere giusti con loro, tutti i viaggiatori occidentali e da molti di acquisire sul mercato schiave, non di
una sola. [...] studiosi [...] risulta a dir poco distorta se rado giovani squisitamente e addirittura
In passato comunque la poligamia veniva basata sulla poligamia. appositamente educate. Di conseguenza
per cos dire tranquillamente accettata nel In conclusione si pu affermare che no- i maschi appartenenti ai ceti dominanti
dar al-islam2, anche se esistevano una se- nostante la morbosa attenzione di molti, cominciarono a respingere i termini con-
rie di vincoli teorici e soprattutto pratici questa istituzione nel dar al-islam sem- trattuali limitativi, giungendo fino a rifiu-
tali da renderne la pratica complicata e bra essere stata storicamente limitata a tare il nikah.
onerosa. Una prima osservazione che si piccoli segmenti della societ, quelli pi
impone che la presenza contemporanea abbienti e potenti. [...]
di pi mogli per un unico marito sembra Laffermazione coranica secondo cui luo-
1
Matrimonio.
essere stata rara e soprattutto limitata alle mo non in grado di agire con equit
2
La Casa dellIslam, ovvero i territori sottoposti allIslam.
3
Nel mondo islamico, i dotti nelle scienze religiose, depo-
classi agiate. Purtroppo non abbiamo an- con le spose lelemento privilegiato da sitari e tutori della legge religiosa islamica (Shara).
cora molte informazioni n dati numerici un secolo a questa parte dai modernisti
e statistici sufficienti a valutarne leffettiva islamici per sostenere che di fatto im-
Che cosa afferma il Corano sulla
incidenza nelle societ storiche. [...] possibile per un marito essere giusto ed poligamia? Qual leffettiva
GUIDAALLALETTURA

Svariati altri viaggiatori europei che fu- imparziale con pi di una sposa. Di con- portata numerica della poligamia
rono nel dar al-islam, per esempio nella seguenza secondo la maggior parte degli nel mondo islamico? In quali
Aleppo del Settecento [...] menzionano a ulama3 contemporanei la poligamia, casi, in generale, la poligamia
viene ritenuta accettabile?
loro volta la poligamia come un fenomeno se non pu essere negata o soppressa in Che cosa dimostrano le
raro, mentre uno studio recente sulla Tur- quanto pur sempre prevista e ammessa clausole cautelative delle donne nei
chia del Seicento riporta solo venti casi di dalla Parola di Dio, va ritenuta accettabile contratti matrimoniali?

MODULO 1
200

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


43
F. Cardini F. Cardini, Linvenzione del nemico, Sellerio, crociata e guerre spagnole o che ne
Cristiani e musulmani Palermo 2006, pp. 38-45 sono stati a loro volta influenzati.
Nellepica pi antica, laggettivo che di
solito indica la religione di quelli che
Lo storico Franco Cardini (nato nel 1940) evidenzia in queste pagine alcuni atteggiamenti secondo i casi (e con molte varianti)
culturali di fondo che hanno caratterizzato lincontro tra la Cristianit medievale e il nemico sono detti saraceni, arabi, mori, ber-
musulmano. Avvalendosi di numerose fonti di carattere diverso (dalla trattatistica medievale beri, turchi, persiani, azopard (etiopi),
alle chansons de geste alle tradizioni folkloriche), lautore sottolinea come, da una conoscen- o designati con nomi pi fantasiosi,
za molto lacunosa e approssimativa dellIslam e dei musulmani, la cultura europea abbia pagano. [...] Il loro aspetto raramen-
elaborato un insieme di credenze, interpretazioni ed equivoci destinati a forgiare per secoli te connotato come soltanto umano,
limmaginario europeo. sia pure dunumanit feroce e stravol-
ta: prevalgono i connotati sovrumani-

C he cosha recato la crociata allEu-


ropa? La lebbra, rispondeva il si-
gnor di Voltaire1. Qual stato il frutto
tradizione latina antica, che avevano
in larga per quanto non diffusa misura
conservato, gli Arabes erano molles,
disumani-antiumani. Sovente il paga-
no un gigante [...] (va ricordato che
il gigantismo un tratto demoniaco, e
migliore della crociata? Lalbicocca, ha effeminati e corrotti [...]. Qualche de- comunque collegato alla superbia e alla
risposto Jacques Le Goff2. cennio pi tardi le cose erano in parte riottosit). Quando non sono giganti, i
Queste risposte, al di l del loro ca- senza dubbio cambiate: le razzie sara- saraceni hanno tratti diabolici: sono
rattere ironico, enucleano le crociate cene sulle coste europee e nel Mediter- neri, cornuti, digrignano i denti (atteg-
come fatto politico-militare (e magari raneo occidentale non erano certo le giamenti che resteranno a lungo anche
coloniale) dal loro contesto storico, pi appropriate occasioni per una co- attestati a livello iconico). [...]
lo stretto dialogo economico e cultura- noscenza reciproca, tuttavia dovevano Letica pagana era a sua volta imma-
le fra Europa e Islam; dallo stabilirsi di esser state tramiti di cognizioni e in- ginata come il rovesciamento di quella
rapporti serrati che avrebbero permes- formazioni. [...] cristiana, specie per quanto riguardava
so lo sviluppo economico, finanziario, Siamo insomma di fronte a una serie di i piaceri carnali, a proposito dei quali si
tecnologico, scientifico e intellettuale notizie che non sono neppur tanto po- diceva che i saraceni erano tenuti dal
del Duecento, uno dei secoli pi pro- che, ma che hanno un carattere troppo loro credo a ogni sorta di abuso e di li-
speri e illuminati dellintera storia eu- labile, disperso e disordinato per poter bidine e che ci era dovuto ai pessimi
romediterranea. davvero consentire di renderci conto costumi del fondatore della loro dottri-
Allinterno di questi risultati positivi, che cosa sul serio si sapesse sullIslam na il quale per fuggire alla vergogna
conseguiti grazie a un complesso di nellEuropa occidentale [...]. li aveva resi obbligatori trasferendoli
ragioni e di eventi dei quali le crociate La conoscenza che gli europei occiden- nella sua legge. [...] Tommaso dAquino
furono laspetto militare non disgiunto tali dellXI secolo avevano dellIslam si [...] giunse a esprimere un parere tanto
tuttavia da caratteristici elementi so- propone in altri termini come scarsa, perentorio quanto basato su calunnie e
ciali e religiosi, devesser considerata confusa e lacunosa, ma soprattutto pregiudizi: il Profeta avrebbe adescato
la progressiva scoperta dellAltro da come scandita in differenti livelli di gli uomini con la promessa di sfrenati
parte dei cristiani occidentali. consapevolezza e di fruizione e ogget- piaceri carnali e avrebbe concesso loro
Fu una scoperta reciproca? Per corret- to di unarticolata mediazione che ne una legge che rendeva lecito qualun-
tamente rispondere a una domanda del gestiva e ne manipolava i contenuti a que atto di libidine.
genere, bisogna premettere che Cri- seconda degli ambienti e degli scopi cui
stianit e Islam non partivano affatto essi erano destinati. [...]
alla pari sul piano della conoscenza I testi di molte chansons de geste in
luna dellaltro. Lo stesso Profeta aveva cambio, narrando di guerre contro gli
1
Filosofo francese (1694-1777).
2
2.
avuto alcuni rapporti con monaci cri- infedeli anche se essi erano piuttosto
stiani, e i primi musulmani a parte i mori di Spagna che non i turchi del
Che cosa conoscevano luna
la cerchia delle trib beduine uscite dal Vicino Oriente , si diffondevano in de- dellaltra la civilt cristiana e quella
sincretismo pagano delle origini era- scrizioni somatiche, fisiche, caratteria-
GUIDAALLALETTURA

musulmana prima delle crociate?


no in gran parte dei cristiani conver- li, comportamentali e anche religiose. Qual il rapporto tra le
titi. [...] Al contrario, gli europei occi- Si tratta di testi non facili a datarsi con descrizioni degli infedeli
dentali non avevano alcuna chiara n precisione, ma la fissazione dei quali contenute nelle chansons de
geste e le crociate? Come
sicura nozione sulla quale appoggiarsi per iscritto situabile comunque a ca- vengono rappresentati i saraceni
per comprender chi fossero e che cosa vallo tra XI e XII secolo: testi cio che nellepica pi antica? Quale
pensassero quei nuovi arrivati. Nella hanno influenzato direttamente prima giudizio si dava sulla loro morale?

FARE STORIA
201

LA SOCIET ISLAMICA
44
B. Lewis B. Lewis, Europa barbara e infedele. I dellIslam e il loro sovrano come il
Musulmani e cristiani musulmani alla scoperta dellEuropa, sovrano dellIslam o per mezzo di
Mondadori, Milano 1983, pp. 169-72
espressioni analoghe. [...]
Leuropeo diverso, non perch appar-
tiene a unaltra nazione, suddito di
Uno dei massimi specialisti di storia dellIslam, lo studioso inglese Bernard Lewis (nato
un altro sovrano, vive in un altro luogo
nel 1916), analizza in queste pagine il modo in cui, tra il Medioevo e la prima et moderna,
o parla unaltra lingua, bens perch
i musulmani vedevano e definivano la Cristianit. Molti elementi di questa visione erano
seguace di unaltra religione. Proprio
speculari a quelli cristiani (anche i cristiani definivano infedeli i musulmani), ma latteggia-
in virt di questa differenza, il musul-
mento islamico aveva caratteristiche peculiari.
mano lo ritiene ostile e lo considera,
senza dubbio, inferiore. Ricorrendo

G li autori musulmani erano con-


sapevoli del fatto che al di l del
confine settentrionale vivevano altri
oltre ai cristiani; ma alcuni, come gli
ind e i buddisti dellAsia, vivevano in
regioni troppo lontane per poter influi-
a un metodo ampiamente utilizzato
dalla propaganda e dalla pubblicit
moderne, gli autori musulmani che
popoli, chiamati romani, franchi, slavi re in misura apprezzabile sulla menta- trattano della cristianit usano sem-
e altro, che parlavano una sbalorditiva lit e sulle consuetudini delle comuni- pre le stesse espressioni, reiterandole
variet di lingue, ma questo era di per t islamiche mediorientali e mediter- allinfinito, per sottolineare e inculcare
s irrilevante: lecumene islamico era ranee, mentre altri, come gli abitanti al lettore questi concetti; salvo rare ec-
composto di numerose razze e nazioni non musulmani dellAfrica nera, per cezioni, nei loro scritti non viene mai
diverse fra loro e, sebbene i musulmani quanto si trovassero in pi stretti rap- fatta menzione di alcun popolo, grup-
avessero preferito ridurre al minimo il porti con i musulmani, venivano consi- po o perfino individuo europeo sen-
numero di lingue da usarsi nelle sfere derati innanzi tutto politeisti e idolatri za il termine infedele, usato come
politica, culturale e commerciale, la ed erano generalmente designati con sostantivo o come aggettivo. Talvolta
profusione di idiomi e dialetti locali da questi termini. [...] risulta necessario, sia negli atti uffi-
essi parlati non aveva nulla da invidia- Il kfir per eccellenza era il cristia- ciali sia negli scritti storici, fare delle
re a quella riscontrata nel continente no e gli Stati che si sentivano parte distinzioni tra i diversi stati o popoli
europeo. integrante dellEuropa erano noti ai della cristianit: in tal caso, si ricorre a
Il vero elemento di demarcazione era la musulmani come le terre degli in- espressioni come gli infedeli inglesi,
religione: coloro che professavano la re- fedeli, ossia la cristianit. Questa gli infedeli francesi, gli infedeli rus-
ligione islamica erano detti musulmani definizione in termini religiosi tanto si e cos via. Non di rado il concetto
ed erano membri della comunit di dellidentit quanto delle differenze viene ulteriormente sottolineato con
Dio, indipendentemente dallo stato in tra i popoli comune a quasi tutti gli laggiunta di qualche epiteto ingiurio-
cui vivevano e dal sovrano di cui erano Stati musulmani. Mentre coloro che si so o qualche imprecazione, che solita-
sudditi; coloro che rifiutavano lIslam recavano dallEuropa al mondo musul- mente assume la forma di una rima o di
erano infedeli. La parola araba che de- mano si consideravano inglesi, fran- una allitterazione1. Per esempio, tra gli
signa tale rifiuto kfir, forma deri- cesi, italiani, tedeschi e cos via, tra i ottomani, ve n una per ogni nazione:
vante da una radice che significa non mori o i turchi o i persiani, i visitatori Ingiliz dinsiz (inglese senza religione),
credere o negare, e viene generalmente musulmani che si recavano in Europa Fransiz jansiz (francese senzanima),
usata per indicare soltanto quelli che sia che provenissero dal Marocco o Engurus menhus (malaugurato un-
non credono nel messaggio dellIslam dalla Turchia o dallIran si sentivano, gherese), Rus makus (perverso rus-
e ne disconoscono la verit. invece, musulmani nella cristianit e so), Alman biaman (spietato tedesco)
In senso stretto, il termine kfir da non erano soliti riferire a se stessi o ai eccetera.
riferirsi a tutti coloro che non sono loro ospiti denominazioni di carattere
musulmani; tuttavia, nelluso che ne nazionale, territoriale o etnico: quasi
fecero gli arabi, i persiani e i turchi, sempre, infatti, designano la loro re- 1
Ripetizione di suoni o di sillabe uguali in due o pi parole
esso divenne praticamente sinonimo gione di provenienza come le terre successive.
di cristiano e, parimenti, la Casa del-
la Guerra venne a identificarsi sem-
GUIDAALLALETTURA

pre pi con quella fede religiosa e con Che significato attribuiscono gli autori musulmani alla diversit linguistica
e culturale? Chi erano i kfir? In che cosa si differenzia, secondo
quellordinamento politico rivale, che Lewis, il senso didentit dei musulmani da quello degli europei? Come
si defin dapprima cristianit e suc- erano definiti linguisticamente, dagli scrittori musulmani, i diversi infedeli
cessivamente Europa. Naturalmente i europei?
musulmani conoscevano altri infedeli

MODULO 1
202

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


SVILUPPARE LE COMPETENZE
Comprendere e Analizzare d. Come erano codificati i rapporti matrimoniali?

Scrivi un breve testo (max 40 righe) dal titolo La religione Rielaborare e Argomentare
islamica: principi e interpretazioni di una grande religione
monoteista. Segui questa scaletta di argomentazione: Redazione di un tema storico. Musulmani e cristiani: un
a. I testi islamici e la loro interpretazione (Bausani, Lapidus); confronto lungo secoli
b. Il concetto di guerra santa (Wheatcroft); Il confronto e lo scontro tra cristiani e musulmani ha caratterizzato
c. I rapporti tra generi (Cook, Vercellin). la storia euromediterranea per secoli e, ancora oggi, non si pu dire
concluso. Esso stato caratterizzato da pregiudizi, visioni distorte e
Dopo aver letto i testi di Cook [41] e Vercellin [42], mistificazioni generatesi da entrambe le parti. Rifletti su tali rapporti,
evidenziandone gli aspetti pi significativi.
rispondi alle seguenti domande citando opportunamente i testi:
a. Quali versetti del Corano prescrivono le caratteristiche del rapporto tra Immagini: pp. 74, 77, 79, 82, 83
sessi e del matrimonio? Brani storiografici: Wheatcroft [40], Cook [41], Vercellin [42],
b. Quale immagine della sessualit islamica era diffusa in Occidente? Cardini [43], Lewis [44]
Corrisponde alla realt? Capitoli: 3
c. Quali ambiti di autonomia e di potere erano riservati alle donne
islamiche?

Storie di viaggiatori, di navi e di oceani


Il mondo pi dinamico successivo alla svolta dellanno suo primato nellalto Adriatico, imponendo il proprio
Mille favor la circolazione degli individui, che nellalto controllo sulla costa dalmata: il suo porto era
Medioevo si era enormemente ridotta. La maggior caratterizzato da unatmosfera di grande vitalit e,
parte degli uomini dellalto Medioevo trascorreva la come mostra la lettera di Francesco Petrarca [47DOC],
propria esistenza senza muoversi dal luogo in cui era le navi che vi attraccavano erano grandi e imponenti.
nata o spostandosi soltanto per le normali ricorrenze Navi e viaggiatori giunsero anche nelle zone pi
e le necessit della vita quotidiana (il mercato, una remote dellOriente. Liniziativa di questo incontro con
visita ai parenti, una festa). Nel basso Medioevo, le zone pi lontane dellAsia tocc alle citt marinare
oltre ai pellegrini, ai vagabondi e ai soldati, furono italiane: mercanti in cerca di fortuna e di avventure,
i mercanti coloro i quali iniziarono a intraprendere come il famoso Marco Polo [48DOC], si avventuravano
viaggi avventurosi seguendo rotte a largo raggio che lungo le vie carovaniere che dalla Crimea portavano
li tenevano a lungo lontani da casa. Il Mediterraneo si in Cina, risalivano i valichi interminabili della Persia e
apr, infatti, sempre pi ai traffici e lafflusso di merci dellAfghanistan, si affidavano al ritmo dei monsoni e
da paesi lontani crebbe intensamente: le citt portuali sbarcavano sulle coste dellIndia, proseguendo poi
iniziarono a rappresentare spazi pi dinamici e aperti per lEstremo Oriente. Ebbero cos modo, tra laltro,
e i nuovi bastimenti, con le loro dimensioni imponenti di sottoporre a verifica quelle immagini e quelle
e le loro immense vele, a suscitare lammirazione dei rappresentazioni favolose sulle popolazioni che
contemporanei. vivevano intorno allOceano Indiano, rappresentazioni
Navi veloci e slanciate come le galee (o galere) che, come ci mostra Jacques Le Goff [49], erano molto
impegnate nella guerra e nei trasporti di merci preziose, diffuse tra gli occidentali.
o tozze e pesanti come le navi tonde, pi adatte al I viaggiatori, tuttavia, non erano soltanto europei.
trasporto di merci ingombranti, dominavano le rotte Come spiega Niall Ferguson [50], infatti, anche alcuni
mediterranee: le une e le altre sono descritte nei due imperatori della Cina allora la civilt pi evoluta del
passi di Marco Tangheroni [45-46]. pianeta finanziarono viaggi e spedizioni, fino alla
Le principali vie marittime dei traffici commerciali scelta della chiusura definitiva e dellisolamento del
attraversavano il Mediterraneo orientale, dominato loro paese fatta al termine del XV secolo.
dalle citt marinare italiane di Venezia, Pisa, Genova Altrettanto dinamici erano anche i mongoli che, nel
e, almeno inizialmente, Amalfi, che controllavano gli corso del XIII secolo, provarono due volte a invadere
scambi delle merci provenienti dallEstremo Oriente e a conquistare il Giappone: tentativi che non ebbero
attraverso il Mar Nero, il Golfo Persico, il Mar Rosso. successo anche a causa, ci dice Kenneth G. Henshall
Venezia, intorno allanno Mille, aveva affermato il [51], di una buona dose di sfortuna.

FARE STORIA
203

STORIE DI VIAGGIATORI, DI NAVI E DI OCEANI


45
M. Tangheroni M. Tangheroni, Commercio e navigazione nel zioni di vento erano favorevoli e non
Navigare nel Mediterraneo: Medioevo, Laterza, Bari 1966, pp. 197-99 cerano necessit di particolare urgen-
le galee za, ricorrevano allenergia eolica per
risparmiare quella umana; esse infatti
montavano uno o due alberi dotati di
Per molti secoli la marineria mediterranea sia quella mercantile sia quella militare fu vele triangolari. Ma si forse troppo
dominata da una nave elegante e slanciata, la galea. Il nome dice tutto: esso deriva infatti insistito, per correggere limmagine di
dal greco galos, che indicava lo squalo. Questa imbarcazione veloce, che fendeva le onde una galea che va sempre a remi, sulla
come un pesce, fu per molti secoli il mezzo di trasporto pi rapido ed efficiente. Come af- supremazia del vento; anche nel-
ferma lo storico Marco Tangheroni (1946-2004), tante cose sono note sulle galee, ma molte la navigazione normale le occasioni
altre restano oscure, malgrado i tentativi degli studiosi di ricostruire un modello autentico di di ricorso ai rematori non erano rare,
questa straordinaria imbarcazione. giacch era possibile navigare contro
vento, sia pure a fatica, e non preoccu-

L a galea, derivata nel nome e, con


trasformazioni, anche nella forma,
dalla marineria bizantina, era caratte-
per ogni lato, con in mezzo uno stret-
to corridoio di passaggio. Fino al XIII
secolo i rematori erano due per banco,
parsi dei periodi, a volte lunghi, di bo-
naccia, almeno per tratti brevi. Vi sono
testimonianze secondo le quali una
rizzata da un rapporto assai elevato tra ma dalla fine di esso si pass a tre per galea percorreva, in un viaggio, da un
lunghezza e larghezza massime; questo banco. Poich ognuno di essi muoveva terzo a un quarto del suo tragitto ricor-
rapporto (L/l), definito tecnicamente un proprio remo, si pu comprendere rendo alla propulsione a remi. Questa,
coefficiente di finezza, era, infatti, pari che la relativa tecnica non era delle poi, era esclusiva in diverse occasioni:
a 7 e anche a 8 [...], pure se con una pi semplici; soltanto nel XVI secolo si le manovre nei porti, i combattimenti
tendenza alla sua progressiva diminu- diffonder luso di un solo grosso remo singoli e le battaglie navali di grandi
zione, fino ad arrivare a 6 o a qualcosa per banco, mosso a pi mani. [...] flotte militari, le quali erano costituite,
di meno. Essa, inoltre, era alquanto Le galee, in una certa misura, conti- quasi sempre, da sole galee, con lausi-
bassa rispetto al livello del mare, pure nuano a costituire, per alcuni versi, un lio di qualche nave appoggio.
se levoluzione fu nella direzione di enigma e la stessa ricostruzione della Le galee avevano dei posticci esterni
scafi un po pi alti, oltre che un po tecnica di voga o della disposizione lungo le fiancate, i quali costituivano
pi grossi, in modo da renderla capace dei remi resta parzialmente ipotetica dei camminamenti su cui, al momen-
di affrontare mari pi agitati. e, forse, approssimativa. Tanto la mo- to dello scontro, prendevano posto
I documenti ci attestano una sua forte dellistica quanto taluni tentativi di ri- balestrieri ed arcieri. La tecnica mili-
attitudine alla velocit. Questa, infatti, costruzione, coronati da fallimentari tare consisteva, essenzialmente, nello
data, oltre che dalla forza motrice uti- prove pratiche, hanno pagato i limiti speronamento, preceduto dal lancio di
lizzata, anche dalla forma dellimbarca- delloscurit delle fonti scritte e delle frecce e proiettili, nonch, spesso, dal
zione, dal coefficiente di finezza e dalla incertezze delle rappresentazioni ico- getto di sostanze incendiarie o scivolo-
lunghezza al galleggiamento. Natural- nografiche. La competenza necessaria se. Allo speronamento seguiva, in gene-
mente, per, la forma allungata, fine e per remare era non soltanto non ele- re, labbordaggio ed un combattimento
bassa dello scafo, se permetteva di gua- mentare, ma pure differenziata a se- corpo a corpo, allarma bianca. [...]
dagnare in velocit, restringeva la staz- conda delle posizioni occupate, come Nonostante le ridotte capacit di cari-
za, cio la capacit di carico della galea. puntualmente ci mostrano i conti di co, la galea continu per secoli, ben ol-
Inoltre, essa doveva imbarcare un nu- esercizio delle galee arrivati sino a noi. tre il Medioevo, a costituire la nave da
mero notevole di rematori; ingombrata Notevolissimo era poi lo sforzo fisico guerra per eccellenza, anche quando si
dai banchi ad essi destinati e obbligata richiesto ai rematori, i quali manovra- ebbe lintroduzione dellartiglieria, di
ad adeguati quantitativi di scorte soli- vano remi di otto metri di lunghezza pi difficile collocazione e di pi pro-
de e liquide, aveva uno spazio utile ben e del peso di circa sessanta chili. In blematico impiego sul livello del mare.
pi ridotto di quello disponibile nei ve- ragione di questo sforzo la tecnica di Lepanto, nel 15711, fu ancora lo scon-
lieri. Si calcolato che una ciurma di voga normalmente adottata era quella tro tra due enormi flotte di galee [...].
150 uomini occupava quasi 250 metri detta a monta e casca, in quanto gli Per le sue caratteristiche la galea non
quadrati. uomini si alzavano e si risiedevano, ap- era molto adatta alla navigazione ocea-
Se le grandi navi da guerra dellanti- poggiandosi ad unapposita pedana; e il nica; tuttavia, furono convogli di galee
chit erano state caratterizzate dalla ritmo era lento, a lunga e tarda, onde
sovrapposizione di pi ordini di rema- consentire loro di riprendere fiato tra
tori, nelle galee i banchi erano disposti una palata e laltra.
su un unico ordine, a file di un banco Comunque, le galee, quando le condi- 1
11.5.

MODULO 1
204

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


a garantire i collegamenti commerciali di poco ingombro, come il pepe o le puntualit di arrivo che non capacit di
tra Venezia, Genova e, nel XV secolo, spezie, richiedeva piuttosto velocit e carico.
anche Firenze, e lInghilterra e le Fian-
dre. [...] Limpiego della galea apparve

GUIDAALLALETTURA
insostituibile sia nelle occasioni belli- Perch la galea era particolarmente adatta alla velocit? Perch ci
che, quando si imponeva per manovra- riduceva la capacit di carico? Come erano disposti i rematori? Qual era
la tecnica di voga? Qual era la tecnica militare usata sulle galee in caso
bilit e velocit, nellattacco come nel- di scontro? In quali attivit la velocit delle galee era insostituibile?
la fuga, sia in quei viaggi commerciali
in cui il trasporto di merci preziose e

46
M. Tangheroni M. Tangheroni, Commercio e navigazione nel Verso la met del Duecento le navi grandi
Navigare nel Mediterraneo: i velieri Medioevo, Laterza, Bari 1966, pp. 202-4 come la Roccaforte erano poche tanto a
Venezia come a Genova. Conosciamo casi
eccezionali, dei decenni successivi, con
Laltra protagonista della navigazione mediterranea ci racconta sempre lo storico Marco stazze anche superiori; ma la maggior par-
Tangheroni [45] fu la nave tonda, un tipo dimbarcazione opposto alla galea, perch privi- te dei velieri si collocava allora tra le 150 e
legiava il carico rispetto alla velocit, e la velatura rispetto ai remi. Con una lunghezza pari ad le 500 tonnellate. Tuttavia, si tratta quasi
appena 2,5 volte la larghezza, questo veliero tozzo e alto, grazie alla capienza della sua stiva, pi di unimpressione che di una vera e
era particolarmente adatto a trasportare merci ingombranti come i cereali, il sale, lolio e il vino. propria statistica, perch nei documen-
ti notarili, come, per esempio, gli atti di

P assando allaltro tipo fondamentale,


quello della nave tonda, a sola propul-
sione eolica, il progresso fondamentale
forme di traffico, ed innesca a sua volta ul-
teriori esigenze e, spesso, tutto un ciclo di
trasformazione dei metodi commerciali.
compravendita, venivano indicati soltanto
alcuni elementi caratteristici della nave
in questione, come il numero dei ponti o,
avvenuto tra la fine del XII e linizio del La documentazione veneziana, ed in anche, quello degli alberi; loggetto della
XIII secolo fu la capacit acquisita dai particolare le successive deliberazio- compravendita era ben presente alle par-
costruttori di realizzare buoni velieri di ni del Senato, consentono di seguire la ti contraenti il contratto. Naturalmente,
dimensioni crescenti, a due e anche a tendenza duecentesca alla costruzione non dobbiamo valutare queste cifre alla
tre ponti, con un castello di poppa, un di imbarcazioni sempre pi grandi. [...] luce delle stazze odierne, che vanno dalle
castello di prua e una coffa1 da combatti- Gli ordinamenti del 1229 avevano fissato 10.000 tonnellate di un mercantile medio
mento. Lespressione nave tonda, che si soltanto misure minime; in quelli degli alle 200.000 di certe superpetroliere. Me-
trova pure nelle testimonianze medieva- ultimi decenni del secolo la preoccupa- glio, piuttosto, un confronto con i tonnel-
li, coglie bene limpressione morfologica zione era quella opposta, di fissare, cio, laggi attribuibili alla nave, 120 tonnellate,
essenziale; in effetti la navis privilegiava dei limiti massimi. Alla fine del Duecen- e alle due caravelle, forse non pi di 70,
la capacit di carico sulla velocit ed era to, cerano velieri tanto grandi da non con cui Colombo arriv per la prima volta
perci tozza [...], panciuta e alta sul mare. poter entrare nel porto di Venezia. Alcuni nel Nuovo Mondo.
Per quanto scarse siano le nostre infor- cronisti rimasero cos impressionati da
mazioni sulle tecniche costruttive, certo paragonare queste navi a castelli galleg-
che un loro perfezionamento fu il presup- gianti. Unimpressione che troviamo, per 1
La coffa era una piattaforma sopraelevata destinata ad
posto della capacit di risposta del traspor- cos dire, giustificata dal nome attribuito accogliere uomini di vedetta, strumenti di segnalazione,
armi leggere, ecc.
to marittimo alle esigenze di un commer- a una nave veneziana del Duecento, la 2
Jacques Heers (1924-2013), storico francese specialista
cio che veniva sempre di pi allargandosi Roccaforte, che, peraltro, era allepoca del Medioevo.
a merci povere ed ingombranti come i ce- considerata grande, ma non grandissima.
reali, il vino usuale e il sale; daltra parte, Di essa conosciamo, fortunatamente, le
il fatto , al tempo stesso, una prova anche misure: pi di 38 metri di lunghezza, pi Quali erano le caratteristiche della
nave tonda? Quali furono i
delle sollecitazioni che alle tecnologie di 14 metri di larghezza, per unaltezza di progressi a cui fu interessata tra
GUIDAALLALETTURA

nautiche venivano dagli sviluppi, quanti- 9,3 metri al centro dello scafo e di quasi XII e XIII secolo? Qual il
tativi e qualitativi, dei traffici, in un rap- 14 metri sotto i due alti castelli di prora e rapporto tra levoluzione
porto di vicendevoli influenze ben definite di poppa; il tutto, secondo calcoli effettua- della tecnica navale e i
dallo Heers2: Le tipologie navali evolvo- ti, per una stazza netta di 600 tonnellate e cambiamenti nel settore del
commercio? Quali furono le
no continuamente e questevoluzione ha un dislocamento (peso in assetto di navi- caratteristiche che valsero a una
la sua importanza: essa conseguenza di gazione) di 1.200 tonnellate. nave veneziana del 200 il soprannome
nuove condizioni economiche, di nuove [...] di Roccaforte?

FARE STORIA
205

STORIE DI VIAGGIATORI, DI NAVI E DI OCEANI


47DOC
Francesco Petrarca F. Petrarca, Res seniles, Libri I-IV, a c. di finch, superato il Gange3 e il Caucaso4,
Un monte galleggiante S. Rizzo, con la collaborazione di M. Bert, non avranno raggiunto gli Indiani e gli
Le Lettere, Firenze 2006, p. 157
ultimi fra i Cinesi e loceano orienta-
le. Ecco dove trascina luomo lardente
e insaziabile brama di guadagno! Ho
Latmosfera del porto di Venezia [ 3.5] rivive in questa lettera scritta nel 1363 dal poe-
avuto compassione, lo confesso, ed ho
ta e umanista Francesco Petrarca (1304-1374) [ 10.1]. Le navi, grandi come palazzi, sono
capito che non senza motivo i navigan-
il simbolo di un mondo nuovo, in cui le merci e gli uomini si muovono freneticamente. Nulla
ti sono commiserati dai poeti. Quan-
sembra impossibile per chi percorre le rotte dellOriente e dellOccidente. Situazioni come
do ormai non potevo pi seguirli con
questa erano osservabili in tutte le grandi citt portuali europee, che rappresentavano senza
gli occhi a causa delle tenebre, tornai
dubbio i contesti pi dinamici e aperti di una societ in rapida trasformazione. Nelle rifles-
turbato alla penna, rigirando in silen-
sioni di Petrarca, lammirazione per lingegno e loperosit degli uomini tuttavia increspata
zio fra me e me questo unico pensiero:
dal turbamento per la loro cupidigia, che li porta ad agitarsi senza posa.
Ahim quanto cara e al tempo stesso
quanto vile la vita per i mortali!.

T i costringer1 a vegliare unora in-


sieme a me. Mentre ti scrivevo op-
presso dal sonno era notte fonda e il
da questa libera e liberale citt e con
la cima degli alberi superano di molto
le sue due torri angolari. Di queste la
cielo era nuvoloso. La mia stanca pen- pi grande proprio in questo momen- 1
Il destinatario il segretario apostolico Francesco Bruni.
na era giunta a questo punto quando to, mentre le nuvole coprono le stelle, 2
Fiume della Russia meridionale.
allimprovviso mi colp le orecchie un i venti squassano muri e tetti e il mare 3
Fiume indiano.
cos grande clamore di voci di marinai manda un muggito infernale, si mette
4
La grande catena montuosa dellEurasia, tra il Mar Nero
e il Mar Caspio.
che mi alzai e, dopo aver messo, come in viaggio, un viaggio che le auguro fe-
sono solito, un segno per la memoria lice. [...]
nel punto a cui ero arrivato, salii nella Lavresti detta non una nave, ma una
parte superiore della casa, che d sul sorta di monte galleggiante sul mare; Quali aspetti della nave hanno
porto. Guardo: buon dio, che spettaco- eppure per il peso del carico buona par-
GUIDAALLALETTURA
colpito maggiormente linteresse
lo, che orrore pio, tremendo, piacevole! te della chiglia era nascosta dai flutti. dellautore? Quali rotte
Qui, davanti alla porta, legate con go- diretta verso il Don2 la navigazione del seguivano i mercanti
che salpavano dal porto
mene al lido marmoreo, hanno passato nostro mare non si spinge oltre , ma di Venezia? Comerano
linverno alcune navi cos grandi che alcuni di coloro che trasporta dopo es- considerati i mercanti dai letterati
eguagliano lalto palazzo datomi in uso sere sbarcati laggi non si fermeranno del tardo Medioevo?

48DOC
Marco Polo M. Polo, Il Milione, a c. di D. Ponchiroli, e naso a simiglianza di gran mastino.
Marco Polo e i cinocefali Einaudi, Torino 1974, pp. 173-75 Egli hanno molte ispezie. E sono mala
gente, e mangiano tutti gli uomeni che
possono pigliare, da quegli della con-
Uno dei racconti pi famosi del Milione di Marco Polo (1254-1324) [ 5.7] riguarda gli trada in fuori. Loro vivande sono latte
spaventosi cinocefali (uomini con la testa di cane). Questa gente avrebbe popolato le isole e riso, e carne dogni fatta mangiano;
Andamane (che Marco chiama Angaman), le quali costituiscono oggi un vasto arcipelago hanno frutti diversi da nostri. Or ci
situato nella parte meridionale del Golfo del Bengala. Vaste regioni dellIndia erano ancora partiamo di quinci, e diremo dunaltra
sconosciute ai viaggiatori occidentali e islamici e oggetto quindi di leggende di ogni genere. isola chiamata Siellam (Seilan)1.
Marco Polo non visit personalmente queste isole, e il suo racconto riferisce quindi una leg- Quando luomo si parte dellisola di
genda diffusa nelle regioni che egli attravers nelle sue peregrinazioni in Oriente. probabile Gama (Angaman), e va per ponente
che laspetto terrifico di questi uomini-cane derivasse dalla confusione con una particolare mille miglia e per gherbino2 egli truova
specie di scimmie. Non meno favolosa la descrizione della grande isola di Seilan, da iden- lisola di Seilla (Seilan), ch la miglio-
tificarsi con lodierno Sri Lanka.

A gama (Angaman) una isola; e non bestie salvatiche; e tutti quegli di que- Ceylon, lattuale Sri Lanka.
1

hanno re, e sono idoli. E sono come sta isola hanno capo di cane, e denti 2
Era il nome di un vento.

MODULO 1
206

GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


re isola del mondo di sua grandezza. E in questa isola nascono i buoni e nobili antichi. Ora la gente che v si vile e
dirovvi come ella gira du milia quat- rubini, e non nascono in niuno luogo cattiva; e, se gli bisogna gente darme,
trocento miglia, secondo che dice lo del mondo piue; e qui nascono zaffiri e hanno gente daltra contrada, e spezial-
mappamundo. E s vi dico che antica- topazi e amatisti, e alcune altre pietre mente saracini5.
mente ella fu via maggiore, ch girava preziose. E s vi dico che i re di questa
tremilia seicento miglia; ma il vento isola hae il piue bello rubino del mondo
alla tramontana vien s forte, che una e che mai fosse veduto, e dirovvi com
3
Le parti intime.
gran parte nha fatto andare sottacqua. fatto. Egli lungo presso chun pal-
4
Il Gran Khan [ 5.6 PERSONAGGI].
Questa isola si ha re che si chiama Se- mo, ed grosso bene altrettanto come 5
Mercenari saraceni.
demai (Sendeman). E sono idoli, e non sia un braccio duomo. Egli la piue
fanno trebuto a neuno; e vanno tutti isprediente cosa del mondo, egli non
ignudi, salvo la natura3. Non hanno ha niuna tacca, egli vermiglio come Come vengono descritti gli
biada, ma riso; e hanno sosimai, onde fuoco, ed di s grande valuta che non abitanti dellisola di Andamane?

GUIDAALLALETTURA
fanno lolio, e vivono di riso e di car- si potrebbe comperare. E l Gran Cane4 Quali sono i prodotti tipici di
ne e di latte; e l vino fanno degli al- mand per questo rubino, e gliene vo- Ceylon? Che cosa colpisce
particolarmente Marco
beri chhoe detto di sopra. Or lasciamo leva dare la valuta duna buona citt; Polo? Chi viene assoldato
andare questo, e conterovvi delle pi ed egli disse che nol darebbe per cosa come mercenario dagli abitanti di
preziose cose del mondo. Sappiate che del mondo, perochegli fue degli uoi Ceylon?

49
J. Le Goff J. Le Goff, LOccidente medievale e lOceano importatore di prodotti preziosi lonta-
Il mito dellOceano Indiano Indiano: un orizzonte onirico, in Id., Tempo ni, con le sue risonanze psicologiche.
della Chiesa e tempo del mercante, Einaudi,
Torino 1977, pp. 269-72 A questo sogno di ricchezza legato un
sogno di esuberanza fantastica. Le ter-
re dellOceano Indiano sono popolate
Secondo lo storico Jacques Le Goff [2], nel Medioevo lOceano Indiano, prima di essere di uomini e di animali fantastici, sono
uno spazio geografico, era uno spazio mentale, un luogo dove collocare sogni e fantasie. un universo di mostri delle due cate-
Quellorizzonte oceanico ospitava uomini e creature mostruose, che incutevano paura, ma i gorie. [...] Per loro tramite, lOccidente
costumi liberi che si attribuivano alle sue genti esercitavano al tempo stesso un fascino for- sfugge alla realt mediocre della sua
tissimo perch rappresentavano la cancellazione dei limiti e del rigore della vita quotidiana. fauna, ritrova linesauribile immagi-
nazione creatrice della natura e di Dio.

I l primo sogno indiano dellOcciden-


te medievale quello di un mondo
della ricchezza. Nel contesto indigen-
luglio, secondo Marco Polo, nel re-
gno di Coilum, che la costa indiana
a sud-ovest di Malabar, non si fa altro
Uomini dai piedi girati allindietro, ci-
nocefali che abbaiano, vivono ben oltre
la normale durata dellesistenza uma-
te della cristianit occidentale [...], che raccogliere pepe lo caricano alla na e il loro pelo, invecchiando diventa
lOceano Indiano sembra traboccare rinfusa sulle navi, come da noi si ca- nero invece che bianco, monopodi che
di ricchezze, appare come la sorgente rica il frumento. Il regno di Malabar si riparano allombra del loro piede al-
di un fiume di lusso. Sogno legato in ricco di tali grandissime quantit zato, ciclopi, uomini senza testa che
particolare alle isole, le innumerevoli di perle pescate in mare che il suo re hanno degli occhi sulle spalle e due
isole fortunate, isole felici e opulente va tutto nudo, coperto solo di perle buchi sul petto a mo di naso e di boc-
che costituiscono il pregio dellOceano dalla testa ai piedi, centoquattro del- ca, uomini che vivono solo dellodore
Indiano, mare disseminato di isole: In le pi grosse e delle pi belle solo al duna sola specie di frutto e muoiono
questo mare indiano dice Marco Polo collo. Isole intere che altro non sono se non possono pi respirarlo. [...] Ac-
vi sono dodicimila settecento isole... talvolta che oro puro o argento puro, canto a questi uomini mostruosi, pul-
Non esiste uomo al mondo che di tut- come le isole Crisa e Argira... Di tutte lulano le bestie fantastiche, quelle fatte
te le isole dellIndia, possa raccontare queste isole, la migliore, cio la pi di tanti pezzi disparati come la bestia
la realt... (tutto) il meglio e il fiore grande e la pi ricca, Taproban, cio leucocroca che ha un corpo dasino,
dellIndia. [...] Isole produttrici del- Ceylon. Orizzonte semireale, semifan- il didietro di cervo, petto e cosce di
le materie di lusso: metalli preziosi, tastico, in parte commerciale, in parte leone, piedi di cavallo, un grande cor-
pietre preziose, legni preziosi, spezie. mentale, legato alla struttura stessa del no biforcuto, una larga bocca tagliata
Labbondanza tale che, da maggio a commercio dellOccidente medievale, fino alle orecchie da cui esce una voce

FARE STORIA
207

STORIE DI VIAGGIATORI, DI NAVI E DI OCEANI


quasi umana; e quelle che hanno faccia vegliano sui tesori, sulloro e largento monogamia e dalle barriere familiari,
umana come la mantichora, con tre e impediscono alluomo di avvicinarsi. si d alla poligamia, allincesto, alle-
file di denti, dal corpo di leone, la coda Sogno che si dilata nella visione di un rotismo.
di scorpione, gli occhi azzurri, la car- mondo dove la vita diversa, in cui i
nagione sanguigna, la cui voce sibila tab sono distrutti o sostituiti da altri,
come quella dun serpente, pi veloce in cui la sensazione di estraneit pro- Perch, secondo Le Goff, le
rappresentazioni europee dellOceano
nella corsa dun uccello volante, e an- duce unimpressione di liberazione, Indiano sono legate alla ricchezza

GUIDAALLALETTURA
che antropofaga. Sogno di abbondanza di libert. Di fronte alla rigida morale e allabbondanza? Come
e di stravaganza, di giustapposizioni e imposta dalla Chiesa si dispiega la se- venivano descritte la fauna e
di confusioni sconcertanti, forgiato da duzione conturbante di un mondo [...] le popolazioni delle terre che
un mondo povero e limitato. Mostri dellinnocenza corporale in cui luomo, si affacciavano sullOceano
Indiano? Perch? Come
che spesso sono anche uno schermo liberato dal pudore degli indumenti, erano caratterizzate le popolazioni
tra luomo e la ricchezza intravista, ritrova il nudismo, la libert sessuale, orientali dal punto di vista della morale,
sognata, desiderata: i draghi dellIndia in cui luomo, disfattosi dellindigente soprattutto sessuale?

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N. Ferguson N. Ferguson, Occidente. Ascesa e crisi di una non britannico ma cinese: risalente al
La Cina alla scoperta del mondo civilt, Mondadori, Milano 2011, pp. 50-53 65 d.C., se ne possono ancora ammirare
alcuni resti vicino a Ching-tung nella
provincia dello Yunnan.
Nella prima et moderna, quella cinese era la civilt pi evoluta e ricca del pianeta. Ancora nel 1788 i livelli di produzione di
La sua tecnologia, la sua vita materiale, la grandezza delle citt, i mezzi di trasporto non ferro erano in Gran Bretagna nettamente
avevano termini di paragone nellintero pianeta. Come sappiamo, tocc allEuropa scoprire pi bassi rispetto a quelli raggiunti dalla
il mondo, dopo il primo avventuroso viaggio di Cristoforo Colombo. Ma in un certo periodo Cina nel 1078. Sono stati i cinesi a rivo-
limpero cinese fu sul punto di realizzare quella rivoluzione geografica che avrebbe invece luzionare la produzione tessile con inno-
consacrato il primato dellOccidente. Per motivi sui quali gli storici continuano a interrogarsi, vazioni come il filatoio a mano e il telaio
questo processo fu tuttavia improvvisamente interrotto, e la Cina si ritir in un isolamento per la seta, poi importati in Italia nel XIII
destinato a durare vari secoli. secolo. E non affatto vero che i cinesi
usavano la loro pi celebre invenzione, la

N on sappiamo con certezza chi pro-


gett il primo orologio ad acqua.
Potrebbero essere stati gli egizi, oppure i
la carta fu inventata e utilizzata in Cina
ben prima della sua introduzione in Occi-
dente. Lo stesso vale per le banconote, la
polvere da sparo, soltanto per farne fuo-
chi dartificio. Il libro di Jiao Yu e Liu Ji,
Houlongjing (Manuale del drago di fuo-
babilonesi o anche gli stessi cinesi. Ma nel carta da parati e la carta igienica. co), pubblicato alla fine del XIV secolo,
1086 Su Song invent un meccanismo Si asserisce spesso che il pioniere della- descrive mine di terra e di mare, razzi e
di scappamento e cre il primo orologio gricoltura inglese Jethro Tull abbia in- palle di cannone riempite di esplosivo.
meccanico del mondo, un congegno alto ventato la seminatrice di precisione nel Altre innovazioni cinesi sono gli insetti-
dodici metri, che segnava non soltanto il 1701. In realt era gi stata inventata in cidi chimici, il mulinello per le canne da
tempo, ma anche i movimenti del sole, Cina duemila anni prima. Laratro di tipo pesca, i fiammiferi, la bussola magnetica,
della luna e dei pianeti. Marco Polo vide Rotherham, con il suo versoio ricurvo di le carte da gioco, lo spazzolino da denti e
una torre con un orologio di questo tipo ferro, strumento di fondamentale impor- la carriola. Tutti sanno che il golf stato
quando visit la citt di Dadu, nella Cina tanza per la Rivoluzione agricola ingle- inventato in Scozia. Tuttavia, gli Atti di
settentrionale, poco dopo la sua costru- se nel XVIII secolo, era stato anchesso Dongxuan, dellepoca della dinastia Song
zione (1272). Nulla di anche lontanamen- anticipato da uninvenzione cinese. Il (960-1279), descrivono un gioco chia-
te paragonabile esisteva allora in Inghil- Trattato sullagricoltura di Wang Zhen mato chuiuwan: lo si giocava con dieci
terra n esistette per ancora un secolo, (pubblicato nel 1313) citava uninfinit mazze, tra cui il cuanbang, il pubang e
quando furono costruiti i primi orologi di strumenti allora del tutto sconosciuti il shaobang, che corrispondono grosso
astronomici per le cattedrali di Norwich, in Occidente. Anche la Rivoluzione indu- modo ai nostri attuali driver, two-wood e
St Alban e Salisbury. striale era gi stata prefigurata in Cina. three-wood. Queste mazze erano decora-
Linvenzione della stampa a caratteri mo- Il primo altoforno per la fusione del fer- te con intarsi di giada e doro, a dimostra-
bili viene tradizionalmente attribuita alla ro non fu costruito a Coalbrookdale nel re che, allora come oggi, il golf era uno
Germania del XV secolo, ma in realt da 1709 ma in Cina prima del 200 a.C. Il pi sport da ricchi.
situare nella Cina dellXI secolo. Anche antico ponte sospeso in ferro al mondo E questo non tutto. Allalba di un nuovo

MODULO 1
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GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


secolo, nel 1400, la Cina sembrava desti- dellimperatore scomparso non era il vero I viaggi di Zheng He vennero immedia-
nata a realizzare ancora unaltra innova- motivo. tamente interrotti, fatta eccezione per
zione tecnologica, che offriva la possibili- Prima del suo ultimo viaggio, a Zheng He unultima spedizione nellOceano India-
t di rendere limperatore Yongle padrone fu ordinato di recarsi per missione im- no nel 1433. [...] Si proibirono definitiva-
non soltanto del Regno di Mezzo ma del periale nello Stretto di Hormuz e in altri mente i viaggi oceanici. Dal 1500 in poi,
mondo intero, di tutto quanto sta sotto paesi, con sessantun navi di diverso ca- chiunque fosse stato scoperto a costruire
il cielo. botaggio, con un carico di sete colorate... una nave con pi di due alberi poteva es-
Oggi a Nanchino1 si pu ammirare una e con il compito di acquistare tessuti di sere condannato a morte; nel 1551 diven-
replica della nave dellammiraglio Zheng canapa. I suoi ufficiali ricevettero lordi- ne un crimine andare per mare con una
He2, il pi famoso navigatore della storia ne di comprare porcellane, calderoni di nave di questo tipo. I giornali di bordo dei
cinese. lunga 120 metri, quasi cinque ferro, doni, munizioni, carta, olio, cera, viaggi di Zheng He furono distrutti. Lo
volte la Santa Maria, una delle caravelle ecc.. Questo sembrerebbe indicare una stesso Zheng mor poco dopo e fu quasi
sulle quali Cristoforo Colombo attraver- motivazione commerciale, e senza dub- certamente sepolto in mare.
s lAtlantico nel 1492. Ed era soltanto la bio i cinesi possedevano merci partico- Che cosa si celava dietro questa fatale
nave ammiraglia di una flotta composta larmente bramate dai mercanti indiani decisione? Era forse il frutto di proble-
da pi di trecento enormi vascelli ocea- (porcellana, seta e muschio), cos come mi finanziari e di controversie politiche
nici. Fornite di due alberi e di camere di cerano molti altri prodotti che i cinesi allinterno della corte imperiale? O la si
galleggiamento separate per evitare che stessi desideravano portare in Cina (pepe, doveva al fatto che il costo della guerra
affondassero nel caso di una falla nella perle, pietre preziose, avorio e corna di ri- in Annam (regione dellodierno Vietnam)
chiglia, queste navi erano ben pi gran- noceronte, che si riteneva avessero poteri si stava dimostrando inaspettatamente
di di qualsiasi imbarcazione costruita in curativi). In realt, comunque, limpe- elevato? Oppure dipendeva soltanto dalla
Europa nel XV secolo. Con un equipaggio ratore cinese non era interessato princi- sospettosa diffidenza dei sapienti confu-
complessivo di 28.000 uomini, la flotta di palmente al commercio, come in seguito ciani nei confronti delle strane cose
Zheng He era pi consistente di qualsiasi ritenne Adam Smith. Per citare le parole che Zheng He aveva riportato dai suoi
forza navale schierata dallOccidente fino di uniscrizione contemporanea, la flotta viaggi, come, non ultima, la giraffa? Non
alla prima guerra mondiale. doveva recarsi nei paesi [dei barbari] e possiamo saperlo con certezza. Ma le con-
Il comandante di questa flotta era un consegnare loro doni per trasformarli seguenze per la Cina appaiono estrema-
uomo di straordinarie qualit. Allet di attraverso lesibizione della nostra poten- mente chiare.
undici anni, era stato catturato sul cam- za. Ci che Yongle pretendeva in cambio Come le missioni lunari dellApollo, i
po di battaglia dal fondatore della dinastia di questi doni era che i sovrani stranieri viaggi di Zheng He erano stati una for-
ming, Hongwu. Come dabitudine, il pri- gli rendessero tributo nello stesso modo midabile dimostrazione di ricchezza e
gioniero fu castrato e poi assegnato come in cui glielo rendevano gli immediati vi- di sviluppo tecnologico. Far sbarcare
servitore al quarto figlio dellimperatore, cini della Cina, riconoscendone quindi un eunuco cinese sulle coste dellAfrica
Zhu Di, luomo che sarebbe in seguito la supremazia. E chi poteva rifiutare di orientale nel 1416 era, per molti aspetti,
salito al trono con il nome di Yongle. A inchinarsi davanti a un imperatore che unimpresa paragonabile allatterraggio
ricompensa dei suoi leali servizi, Yongle possedeva una flotta cos imponente? di un astronauta americano sulla luna
affid a Zheng He la missione di esplorare In tre diversi viaggi, le navi di Zheng He nel 1969. Abolendo bruscamente ogni
gli oceani del pianeta. raggiunsero la costa orientale dellAfrica. tipo di esplorazione oceanica, i successori
In sei epici viaggi, effettuati tra il 1405 Ma non si fermarono a lungo. Gli inviati di Yongle neutralizzarono quasi comple-
e il 1424, la flotta di Zheng He percorse di circa trenta regni africani furono in- tamente i vantaggi economici di questa
distanze immense. Lammiraglio sbar- vitati a bordo per riconoscere la supre- formidabile impresa.
c in Thailandia, a Sumatra, a Giava e mazia cosmica dellimperatore ming. Il
nellallora grande porto di Calicut (odier- sultano di Malindi (nellodierno Kenya)
na Kozhikode, nel Kerala); a Temasek mand una delegazione con doni esoti- 1
Nanchino stata capitale della Cina per molto tempo.
Oggi una delle pi importanti e grandi citt cinesi.
(successivamente Singapore), Malacca ci, tra i quali figurava anche una giraffa. 2
12.2.
e Ceylon; a Cuttack, nellOrissa, nello Yongle ricevette personalmente lanima-
Stretto di Hormuz, a Aden e a Gedda, nel le presso il portale del palazzo imperiale Quali furono le invenzioni cinesi
che ebbero un grande successo in
Mar Rosso. Ufficialmente, questi viaggi di Nanchino. La giraffa fu salutata come Occidente? Chi fu il pi famoso
GUIDAALLALETTURA

furono compiuti per cercare il predeces- se fosse il mitico qilin (unicorno), sim- navigatore della storia cinese?
sore di Yongle, che era misteriosamente bolo di perfetta virt, perfetto governo e Da che cosa e da chi era
scomparso, nonch il sigillo imperiale perfetta armonia nellimpero e nelluni- composta la sua flotta?
che era svanito insieme a lui. (Yongle verso. Quali paesi furono visitati da
Zheng He? Qual era lintento
cercava forse di espiare in questo modo Poi, nel 1424, questarmonia si spezz. di Yongle nel progettare questi
le violenze compiute per conquistare il Yongle mor e le ambizioni oceaniche viaggi? Che risultati raggiunse? Furono
trono, o di nasconderle?) Ma la ricerca della Cina furono sepolte insieme a lui. duraturi?

FARE STORIA
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STORIE DI VIAGGIATORI, DI NAVI E DI OCEANI


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K.G. Henshall K.G. Henshall, Storia del Giappone, Kublai si era affidato a truppe cinesi
Il vento divino Mondadori, Milano 2013, pp. 62-64 e coreane, soggiogate di recente, le
quali avevano ben poco interesse nella
causa mongola. Tuttavia, anche i due
Nel 1281 il sovrano mongolo Kubilai Khan invi una gigantesca flotta per sottomettere uragani ebbero innegabilmente unin-
il Giappone. Le forze delle due parti contrapposte erano impari e il destino del Giappone fluenza notevole sullesito delle batta-
sembrava irrimediabilmente segnato. Ma la storia militare insegna che gli eventi climati- glie. Quei venti provvidenziali furono
ci sono spesso imprevedibili e determinanti. Cos fu anche in quelle circostanze. Un tifone battezzati shinp o kamikaze, lette-
si abbatt violentemente sulla flotta mongola e la distrusse. Nella tradizione giapponese ralmente vento divino: i giapponesi
questo tifone rimasto con il nome di kamikaze, ovvero vento divino. Levento, nel quale credevano infatti che la propria fosse
difficile distinguere gli elementi storicamente autentici da quelli leggendari, ebbe unenorme la terra degli di, e godesse della loro
importanza nella coscienza collettiva dei giapponesi, perch aliment lidea che la loro terra protezione. [...]
fosse imprendibile in quanto protetta dalla divinit. Nella seconda guerra mondiale kamikaze Kublai non rinunci mai a invadere il
furono chiamati i piloti giapponesi che si immolavano abbattendosi con i loro aerei carichi Giappone, e programm una serie di
di esplosivo sulle navi statunitensi. Nel linguaggio corrente il termine ha unapplicazione attacchi successivi, ma ogni volta ve-
diffusa per indicare i terroristi suicidi. niva distolto dallintento da problemi
di instabilit allinterno dellimpero. I

Q uando il nipote di Genghis Khan,


Kublai (1215-1294), divent so-
vrano della Grande Mongolia1, nel
pria inferiorit, in termini di armi e
tattiche di combattimento della caval-
leria, e intensificarono i preparativi in
giapponesi, conoscendone le intenzio-
ni, mantennero lo stato di allerta al-
meno fino alla sua morte, nel 1294, in
1260, il suo impero includeva gi la vista di un secondo attacco. seguito alla quale linteresse dei mon-
Corea, la Cina settentrionale e gran Le forze dinvasione, nel giugno del goli per il Giappone parve svanire.
parte dellEurasia. Lobiettivo seguen- 1281, sbarcarono di nuovo a Hakata, Le vittorie e la sopravvivenza del Giap-
te di Kublai era la Cina meridionale, ma questa volta erano assai pi ingen- pone sono il risultato della combina-
base delle forze Sung (Song), ma que- ti, e contavano 4400 navi da guerra e zione di una combattiva resistenza,
sto non significa che non fosse interes- 140.000 uomini. Nel frattempo Kublai da un lato, e dalla mancanza di orga-
sato al Giappone. Nel 1268 invi una si era assicurato la vittoria sui Sung, nizzazione e convinzione da parte del
lettera al Re del Giappone, minac- nel 1279, diventando il fondatore di nemico, dallaltro, il tutto associato
ciando di invadere il paese se questi una nuova dinastia di sovrani in Cina. a una buona dose di fortuna. Non ci
non avesse riconosciuto la sovranit Inoltre, aveva subto un affronto enor- sono dubbi sul fatto che si possa dire
della Mongolia, acconsentendo a ver- me, quando i messaggeri che aveva lo stesso della maggior parte delle vit-
sare dei tributi. Le autorit giapponesi inviato in Giappone erano stati decapi- torie militari, a prescindere dal luogo
[...] ignorarono questa e le lettere suc- tati, nel 1275, e poi una seconda volta, e dal tempo, ma nel caso del Giappone
cessive [...]. nel 1279. Ora faceva sul serio. bisogna ammettere che la sorte e le
Il primo tentativo di invasione avven- Tuttavia, nonostante le eccezionali circostanze ebbero un merito partico-
ne nel novembre del 1274 e, come pre- dimensioni, le forze mongole incon- lare.
visto, arriv dalla zona nordoccidenta- trarono una resistenza impenetrabile
le di Kysh. Kublai mand circa 900 e non riuscirono a conquistare una
navi dalla Corea, che trasportavano posizione sicura. Qualche settimana 1
5.6.
40.000 uomini. Sbarcati a Hakata, gli pi tardi arrivarono i rinforzi dalla
invasori costrinsero subito i giappo- Cina meridionale ma, proprio quan-
nesi ad arretrare. Tuttavia, invece di do gli invasori stavano programman-
continuare ad avanzare, quella notte le do un massiccio assalto congiunto, la Quale fu lesito del primo attacco
truppe mongole ritornarono alle navi, maggior parte della loro flotta venne mongolo contro il Giappone?
GUIDAALLALETTURA

che furono seriamente danneggiate da distrutta da un tifone. Di nuovo furono Che cosa accadde ai messaggeri
un violento uragano nel quale molti costretti a ritirarsi, e questa volta ave- mongoli mandati in Giappone
uomini persero la vita. Gli invasori si vano perso pi di met degli uomini. nel 1275 e nel 1279?
Quale fu lesito del secondo
ritirarono in Corea, ma il loro numero Le due sconfitte mongole furono do- tentativo di invasione? A
si era ridotto di un terzo. vute da un lato allagguerrita resisten- quali fattori pu essere attribuita la
I giapponesi si resero conto della pro- za giapponese, dallaltro al fatto che sopravvivenza del Giappone?

MODULO 1
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GLI SCENARI DI UN NUOVO MEDIOEVO


SVILUPPARE LE COMPETENZE
Comprendere e Analizzare Rielaborare e Argomentare

Scrivi un breve testo (max 40 righe), dal titolo La Redazione di un saggio breve. Nuovi viaggi e nuovi incontri
navigazione nel basso Medioevo, seguendo la scaletta di al tramonto del Medioevo
argomentazione: Sviluppa largomento scelto in forma di saggio breve, utilizzando i
a. Tipi di navi (Tangheroni, Petrarca); documenti e i dati che lo corredano. Interpreta e confronta i documenti e
b. Immagini mentali delle navi (Petrarca). i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione,
anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di
studio. Da al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane
Dopo aver letto il documento di Marco Polo [48DOC] e il una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico
brano di Le Goff [49], rispondi alle seguenti domande, citando di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).
opportunamente i testi: Se lo ritieni opportuno, organizza la trattazione in paragrafi, cui potrai
a. In quali parti del documento evidente una rappresentazione delle eventualmente assegnare un titolo.
isole come mondo della ricchezza, secondo la definizione di Le Goff? Documenti: Petrarca [47DOC], Polo [48DOC]
b. In quali passaggi del documento emerge una raffigurazione degli Immagini: pp. 65, 67, 68, 70, 119, 132, 138, 141
abitanti dellisola come di animali fantastici? Brani storiografici: Tangheroni [45-46], Le Goff [49], Ferguson [50],
c. Secondo te, dal documento emerge una rappresentazione positiva o Henshall [51]
negativa degli abitanti delle isole? Capitoli: 3 e 5

FARE STORIA
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STORIE DI VIAGGIATORI, DI NAVI E DI OCEANI

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