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Prefazione a "I Malavoglia" di Verga: analisi e commento

Il romanzo di Giovanni Verga I Malavoglia fu terminato dallautore il 2 luglio del 1880 e


pubblicato nel febbraio del 1881 dalleditore milanese Treves.

Nelle intenzioni iniziali dellautore il romanzo doveva far parte di una serie formata da
cinque romanzi (di cui I Malavoglia, appunto, dovevano essere il primo) intitolata,
inizialmente, La Marea poi nota con il titolo definitivo I Vinti. I cinque romanzi
progettati erano:

I Malavoglia
Mastro-don Gesualdo
La duchessa di Leyra
Lonorevole Scipioni
Luomo di lusso

L'intera serie, secondo il progetto originario dello scrittore, avrebbe dovuto avere come
comune denominatore un tema comune e universale, quello della lotta dell'uomo per
l'esistenza, per il progresso e per lascesa sociale1. L'opera completa rimarr incompiuta
in quanto La Duchessa di Leyra rimane solo abbozzato, mentre gli ultimi due romanzi
previsti del Ciclo, L'Onorevole Scipioni e L'uomo di lusso, non verranno neppure iniziati.

Il romanzo del 1881 rappresenta una vera e propria saga2 della famiglia Malavoglia di
Aci-Trezza3 composta dal nonno padron Ntoni, dal figlio Bastianazzo, dalla nuora
Maruzza la Longa e dai loro figli Ntoni, Luca, Filomena, Alessi e Lia. Il vero cognome della
famiglia Toscano mentre il nome Malavoglia una sorta di soprannome collettivo che
fa riferimento alle loro vicende. La storia di questi personaggi, nella quale si descrivono
ruoli e comportamenti di tre generazioni (quella del nonno Padron Ntoni, del figlio
Bastianazzo e del nipote Ntoni), si svolge in uno spazio temporale di 15 anni: dal 1863 al
1877-1878.

Secondo una pratica ben consolidata e seguita da Verga, lautore chiarisce nella
Prefazione4 al suo romanzo le motivazioni e le finalit delle sue scelte narrative e del suo

1
Ascesa sociale: miglioramento delle proprie condizioni economiche e sociali.
2
Saga: racconto, storia romanzata di un popolo, di un gruppo o di un personaggio o di una famiglia lungo il succedersi
delle generazioni.
3
Aci Trezza: centro costiero a pochi chilometri da Catania, in Sicilia.
4
La Prefazione una dichiarazione pi o meno breve che si inserisce allinizio di libro per presentare lopera ai lettori,
chiarirne gli scopi, i metodi, i motivi che ne hanno suggerito la pubblicazione; pu essere scritta dallautore, dal curatore,
dalleditore, o da altri; si distingue per questi aspetti dallintroduzione, scritta dallautore dellopera per orientare il
lettore, con una serie di notizie e di informazioni, nella lettura del testo.
1
stile. Lautore, in particolare, dichiara in essa il suo interesse per la questione
meridionale5 e la sua attenzione verso gli aspetti pi drammatici del progresso e della
ricerca del benessere. Verga non nega gli effetti positivi delle grandi rivoluzioni
economiche e sociali che stanno cambiando il mondo di fine Ottocento ma sottolinea
come il risultato complessivo di questo progresso possa nascondere le vicende individuali
di chi stato sopravanzanto e sconfitto. Verga vuole insomma denunciare le
contraddizioni6 della societ a lui contemporanea. Raccontando la vicenda dei
Malavoglia Verga vuole infatti illustrare come l'affermazione del benessere moderno non
sia esente da una serie di tragedie silenziose che colpiscono i pi deboli, soprattutto
quand'essi s'arrischiano fuori dal loro mondo chiuso e ristretto.

Nelle intenzioni di Verga i cinque romanzi del ciclo dovevano illustrare come la ricerca di
un benessere sempre maggiore colpisse con i suoi effetti negativi a tutti i livelli sociali, da
quelli pi umili (I Malavoglia) a quelli borghesi (Mastro don Gesualdo) e a quelli pi elevati
(La duchessa di Leyra, LOnorevole Scipioni, LUomo di Lusso). Contemporaneamente
lautore vuole mostrare come lavidit di ricchezze sia la principale spinta ad agire di ogni
ordine e ceto sociale.

Lidea di scrivere questo ciclo romanzesco trasse ispirazione dai Rougon-Macquart (1871-
1893) di mile Zola principale autore del Naturalismo francese.

Stile narrativo

Nello scrivere il suo romanzo Verga decide di assumere un atteggiamento impersonale


che rifiuta la visione di un narratore onnisciente tipico delle narrazioni pi tradizionali.
Secondo lui chi racconta e osserva le storie narrate non ha il diritto di giudicarle ma deve
studiarle attentamente e rappresentarle cosi come sono nella realt. Il narratore
utilizzato da Verga infatti parla in terza persona e d l'impressione di essere esterno alla
vicenda. Tuttavia le storie sono raccontate da una voce che sembra appartenere alla
stessa classe sociale dei personaggi condividendone i punti di vista e i pregiudizi

Il narratore inoltre sembra dare per scontato che il lettore conosca gi l'ambiente della
vicenda, le espressioni linguistiche del popolo, e addirittura anche i personaggi, che non

5
La definizione di questione meridionale, venne usata per la prima volta nel 1873 da un deputato al parlamento
italiano, intendendo con questo termine la disastrosa situazione economica e sociale, in cui versava il mezzogiorno
italiano all'indomani dell'annessione forzata al Regno d'Italia nel 1861.
6
Rapporto di opposizione tra due situazioni, due affermazioni, due giudiz, due fatti, per cui uno esclude laltro o
comunque con laltro in contrasto
2
introduce in alcun modo e di cui parla con i soprannomi con i quali sono conosciuti nel
paese. In tal modo, il lettore chiamato a diventare parte della vicenda, come fosse un
abitante del luogo.

I Malavoglia: riassunto e trama

Il romanzo I Malavoglia diviso in 15 capitoli di lunghezza diseguale.

Il patrimonio della famiglia Malavoglia-Toscano costituito da una barca, chiamata La


Provvidenza, e dalla casa del Nespolo, cos chiamata per il nespolo che le cresceva
accanto.

Patron Ntoni, per migliorare la condizione economica della famiglia, acquista a credito
dallo zio Crocifisso, detto Campana di legno, che fa lusuraio, un carico di lupini, che
Bastianazzo carica sulla Provvidenza per venderli a Riposto. Tuttavia, durante il tragitto,
una tempesta provoca la perdita del carico e la morte di Bastianazzo.

Dopo la morte del figlio, seguono altre disgrazie: la morte di Luca nella battaglia di Lissa 7,
la morte di Maruzza per il colera, la perdita della casa del Nespolo per linsolvenza del
debito. Ntoni, tornato dal servizio militare, si unisce ad un gruppo di contrabbandieri e
ferisce a coltellate il brigadiere don Michele, che lo ha sorpreso in flagrante. Processato,
per alleggerire la posizione di Ntoni, lavvocato afferma che si trattato di una questione
donore: don Michele se la intendeva con la sorella Lia.

Limputato viene condannato a cinque anni di carcere, mentre Lia sconvolta dalle
chiacchiere del paese, e presa dal senso di colpevolezza nei confronti del fratello, scappa
e si perder. Cos padron Ntoni, per il dolore, si ammala e muore. Intanto Alessi sposa la
Nunziata e riesce a riscattare la casa del nespolo, dove va ad abitare con la sorella Mena,
che si rifiuta di sposare compar Alfio. Quando Ntoni ritorna dal carcere, si sente colpevole
di aver provocato la rovina della famiglia. Questo non gli permette di restare e cos va via
per sempre. Laddio di Ntoni lepisodio conclusivo dei Malavoglia.

Lazione dei personaggi principali poi fittamente intrecciata con una serie di personaggi
minori, che sono i volti e le voci corali dellintero piccolo paese, diseredato nella sua
tragica condizione di miseria e di isolamento.

7
Il 20 luglio 1866 a Lissa, un'isola dalmata nell'Adriatico, si affrontarono la flotta italiana e la flotta Austriaca.
3

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