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Dal diritto alla casa al diritto allabitare. Genealogia dei movimenti sociali di occupazione di
case a Napoli dagli anni 50 ad oggi
Il seguente lavoro di tesi nasce a seguito delle ondate di occupazioni in tutta Italia a scopo abitativo
ad opera di composizioni sociali molto vaste che a Napoli hanno avuto la propria declinazione con
la campagna contro la dismissione del patrimonio pubblico e per il diritto allabitare Magnammece
O Pesone (acronimo M.O.Pe.)
Si utilizzato pertanto un approccio genealogico: uno studio e una ricognizione storica del
fenomeno dellemergenza abitativa rilevando e approfondendo alcuni eventi precisi, che hanno
generato conflitti sociali e politici.
Metodologia di ricerca
La metodologia di ricerca utilizzata nella tesi intreccia fonti orali (interviste e colloqui), fonti
scritte, materiali dellepoca e volantini autoprodotti reperiti in archivi privati. Si attinto inoltre ad
un vasto repertorio di diversa entit attraverso un approccio crossmediale [Sorrentino, Bianda,
Sofi 2008]. Nellultima parte della ricerca attraverso losservazione partecipante si potuto far
riferimento a storie di vita e a materiale di prima mano per tracciare la composizione sociale degli
attuali occupanti casa della campagna M.O.Pe.
Lutilizzo delle storie di vita, delle fonti orali [Montaldi 1961; Alquati 1974; Bologna 1976;
Panzieri 1975; Portelli 2007] riportate allinterno del testo corrispondono a un tentativo di costituire
unanalisi pi organica e multiscalare che intrecci la ricerca quantitativa con i dati strettamente
qualitativi.
Fonti e dati si sono dunque incrociati continuamente in un approccio dinamico a spirale di andata
e ritorno dal campo di ricerca, secondo i principi guida della Grounded Theory [Glaser, Strauss
1967; Tarozzi 2013]. Lo sforzo analitico e narrativo stato quello di far emergere dai colloqui con
gli intervistati una rappresentazione personale dei processi collettivi e dei percorsi in costruzione
dei movimenti per la casa, dando forma a quel metodo di inchiesta e autorappresentazione che va
sotto il nome di conricerca [Alquati 1993; Panzieri, Lanzardo 1965; Bermani, Bologna 1976].
La ricerca ha fatto anche uso di dati quantitativi prodotti attraverso la somministrazione di alcuni
questionari autocompilati in cui sono stati indagati i principali dati socio-anagrafici degli occupanti
attraverso indicatori basilari come le condizioni lavorative, economiche e familiari dei soggetti che
condividono in attualmente il percorso politico della campagna.
Alcuni dati aggregabili sono poi stati elaborati attraverso software statistici come SPSS e rielaborati
graficamente per una migliore esposizione.
Si prediletto un approccio con loggetto di studio quanto pi informale e prossimo possibile per
effettuare alcune foto. La vicinanza alloggetto di studio stata possibile solo tramite una ricerca
partecipativa, tramite losservazione partecipante [Bourdieu 2004; De Martino 1959,1961;
Mingozzi 2002].
Le occupazioni odierne: le lotte contro la dismissione del patrimonio pubblico e per il diritto
allabitare
Anche a Napoli si riacceso un movimento sociale su questi temi sotto lacronimo M.O.Pe.
Magnammece O Pesone.
Attraverso losservazione partecipante e le interviste a testimoni privilegiati stato possibile
tracciare unanalisi provvisoria della composizione sociale degli occupanti-casa.
I dati maggiormente rilevanti sono di carattere socio-economico e riguardano la condizione
lavorativa.
Con la crisi economica inoltre si sono acuiti i casi di persone che superati i cinquanta anni di et,
hanno perso in poco tempo il lavoro e non riescono a rientrare nel mercato del lavoro o ad accedere
a forme sostitutive di supporto economico almeno fino al momento della pensione.
La condizione lavorativa giovanile riscontrata nellinchiesta rileva invece un alto livello di mobilit
e instabilit sul territorio urbano. I dati rilevano una componente giovanile di occupanti bisognosa
di unabitazione per periodi alterni e intermittenti.
Da sottolineare sono anche le nuove condizioni economiche in cui versano divorziati e i neo-
conviventi che formando nuove famiglie o nuove coppie, affrontano nuove spese nonostante
continuino a pagare alcuni contributi ai vecchi conviventi.
I migranti che in tutta Italia sono diventati a tutti gli effetti la nuova composizione sociale degli
occupanti casa, a Napoli invece cominciano da poco ad affacciarsi sulla questione abitativa. In
particolar modo alcuni componenti della comunit srilankese sono presenti nelle occupazioni della
campagna M.O.Pe. grazie anche alle relazioni che alcune persone hanno stretto con i movimenti
sociali del luogo.
Nel capitolo sono state apposte le schede riguardanti la storia degli immobili occupati e le zone
dombra che hanno spinto il movimento sociale a individuarli come esempi di speculazione,
abbandono e spreco edilizio.
Le conclusioni della tesi sono affidate alle nuove prospettive abitative e mutualistiche che diversi
architetti, urbanisti, sociologi e antropologi hanno tracciato in questo periodo per far fronte alla crisi
urbana e sociale che si sta perpetrando nelle metropoli.