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TIBULLO

Vita:
Le notizie sulla sua vita si deducono dalle sue elegie e dalle relazioni con Messalla Corvino, uomo politico
attorno a cui si radun un circolo letterario di cui Tibullo fu il principale esponente. Sappiamo che la famiglia di
Tibullo era di rango equestre, che partecip ad una spedizione al seguito di Messalla in Gallia, che fu in
Missione in Asia Minore. La data di nascita forse prima del 50 a.C. Mor giovane, poco dopo Virgilio, intorno al
19/18 a.C

Di Tibullo si hanno una raccolta di poesie, divisa in 3 libriCorpus Tibullianum(all'interno ci sono per anche
componimenti non suoi o di dubbia attribuzione) . Cronologia opere:
Libro I pubblicato poco dopo il 27 a.C
Libro II successivo di parecchi anni
Nel complesso la sua produzione si colloca fra il 30 e il 20 a.C

CORPUS TIBULLIANUM

3 libri di elegie:
Libro I = 10 elegie
Libro II= 6 elegie
Libro III= 20 elegie

1)Libro I= 10 elegie piuttosto lunghe

5 sono per la donna amata (con lo pseudonimo di Delia)


3 sono per un altro amore (un giovanetto di nome Mrato)
2 non sono di argomento erotico

Tema amoroso:
Le due persone amate sono Delia e Mrato. A differenza degli altri poeti elegiaci, che scrivevano solo per
donne, Tibullo scrive anche per un ragazzo. Va notato, per, che i carmi per Mrato, pur essendo molto curati a
livello formale, sono pi convenzionali (risentono dell'influenza del greco Callmaco). Nei carmi per Delia ci
sono alcuni motivi tipici della poesia elegiaca sia greca che contemporanea (Properzio), per ci sono note
originali soprattutto nella 1a e nella 3a elegia.

I Elegia:parla del problema della scelta di vita. Tibullo contrappone la propria esistenza, che povera (cio
semplice e modesta), senza impegni politici, ma confortata dall'amore, alla vita militare che porta s ricchezze,
ma non compatibile con la tranquillit e con l'amore.

III Elegia:il poeta rimpiange l'et dell'oro, quando non esistevano n viaggi n guerre (in quel momento Tibullo
era ammalato durante la missione in Asia Minore) e non vede l'ora di tornare a casa e ritrovare Delia.

2)Libro II = 6 elegie

I Elegia= Festa rurale degli Ambarvalia


II Elegia= Elegia per il compleanno dell'amico Cornuto
V Elegia= Elegia scritta per l'ingresso in un collegio sacerdotale del figlio di Messalla Corvino. Verso la fine di
questa elegia Tibullo cita la nuova donna amata, Nmesi.
Anche l'amore per Nmesi tormentato e provoca sofferenze. Tibullo introduce il tema della schiavit d'amore
(servitium amoris) e si raffigura come lo schiavo di una padrona (domina) crudele.

3)Libro III= 20 componimenti

Solo gli ultimi 2 sono sicuramente attribuibili a Tibullo


Carme 19= dichiarazione d'amore per una fanciulla di cui non fa il nome
Carme 20= epigramma sulle voci che circolano riguardo l'infedelt dell'amata e che lo fanno soffrire Elegie 1-6=
un poeta di nome Ligdamo canta l'amore per una fanciulla di nome Nera
Elegia 7= Panegirico di Messalla (tipico encomio)
Elegie 8 18= si raccontano vari momenti dell'amore di Sulpicia (io lirico) per Cerinto

Caratteri della poesia Tibulliana:


Temi convenzionali gi noti si ritrovano in Tibullo: derivano da Callmaco, dagli epigrammi greci, da Properzio.
Ci sono molti temi in comune fra Tibullo e Properzio (poi ripresi da Ovidio): la schiavit d'amore (servitium
amoris), l'amata vista come domina (padrona), l'infedelt della puella, le sofferenze date dalla gelosia, il
contrasto tra amore e ricchezza, il rifiuto della vita militare. Anche se Tibullo tratta questi temi convenzionali, alla
base ci sono comunque reali esperienze di vita.
Per, non avendo dati biografici certi e precisi, bisogna leggere le sue elegie cercando di non confondere in
modo totale e completo l'io lirico con l'autore.

Delia e Nemesi:
Delia una figura meno evanescente di Nemesi, bionda, con le braccia bianche e Tibullo la descrive con
molta tenerezza, soprattutto quando la rievoca fanciulla, mentre lo aspetta ansiosa per il suo ritorno. Nmesi ha
un nome simbolico= significa vendetta e forse stato scelto da Tibullo come rivalsa verso Delia, infedele.
Nmesi ha pi i caratteri convenzionali della cortigiana avida, della domina dura e capricciosa.

La vita nei campi:


E' una vita idealizzata: Tibullo aspira alla pace della vita nei campi. La campagna un luogo idilliaco, lontano
dai vizi, dalla corruzione, dalla politica e dalla guerra. E' un mondo di pace e amore, dove rifugiarsi con la
fantasia. Rispetto alle bucoliche di Virgilio c' pi accuratezza nelle descrizioni delle attivit agricole e meno
riferimenti all'attualit delle guerre civili.

Stile:
Le elegie di Tibullo sono costruite pi tramite associazioni di idee che con un preciso filo logico. Spesso la
poesia di Tibullo assume il carattere di un monologo interiore (come gi aveva fatto Catullo) o di un dialogo
immaginario. Lo stile semplice ed elegante, il tono misurato e a met fra lo stile elevato del sublime e la
banalit del sermo vulgaris.

Stilemi:
Il distico (2 versi, 1 esametro e 1 pentametro) quasi sempre dotato di autonomia sia semantica che ritmica.
Anche l'ordine delle parole segue spesso uno schema preciso: l'aggettivo spostato rispetto al nome cui si
riferisce. Questi schemi in parte creano una sorta di prevedibilit e di monotonia, ma anche una cantabilit
armoniosa e fluida che contribuisce a quell'impressione di molle dolcezza tipica dell'elegia

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