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A CURA DEL SETTORE EDUCATIVO E DIDATTICO DELLA PEDIATRIA DELLA

FONDAZIONE IRCCS ISTITUTO NAZIONALE TUMORI


Stampato dalla Civica Stamperia Comune Milano
TARTAINDICE

Perch questo libricino

Prefazione..

La mia avventura.....

Notizie su di me e le tartarughe.

Divertiti con me...

Ringraziamenti....
Historias que son medicina
Le storie sono medicine
(Clarissa Pinkola Ests)

Le storie non ci chiedono di fare, di agire: basta


ascoltarle.
In una societ che ha paura del dolore e spesso si
anestetizza, le storie consentono di recuperare la
dignit del dolore.
In una societ in cui tutti vanno di fretta, anche
una tartaruga, con la sua proverbiale lentezza,
pu aiutarci a riflettere, a scoprire le risorse
nascoste che sonnecchiano nel nostro cuore.
Un evento reale accaduto a una delle tre
tartarughe che vivono in un terrario sulla
terrazza della Pediatria dellistituto Nazionale dei
Tumori, ha tenuto impegnati bambini, educatori e
insegnanti nel suo evolversi. Da qui ecco la
nascita di questo libretto per rendere partecipi
anche voi.

Stefania Benedetti
Daniela Bisotti
Monica Giovanetti
Andrea Gazzi
Giuliana Mirelli
Anna Maria Piere
Dionisia Valzano
PREFAZIONE

La Pediatria dell'Istituto dei Tumori di Milano un


reparto ospedaliero dove lavorano tante persone, a un
piano alto di un grande palazzo nella zona di Citt Studi.
Ma le persone che lo frequentano sanno anche che,
oltre alla dimensione efficiente ed asettica di un luogo
di cura, questo anche un luogo di speranze, di
emozioni, di relazioni e di vita.
E proprio in un posto che efficiente e asettico per
poter curare bene i pazienti, le persone che lo abitano
stabilmente, cercano di dare spazio anche alla bellezza,
alla fantasia e alla meraviglia per poter curare ancora
meglio.
Per questo sulla terrazza della Pediatria vivono da anni
la loro vita, in perenne lento cammino, delle tartarughe.
Non fanno le uova come le galline n producono il latte
come le mucche, o ci portano in groppa come i cavalli.
Eppure sono animaletti importantissimi. Enigmatici nel
loro vagare e non c' persona che osservandoli non si
chieda che cosa possano pensare, capire e sentire in
quella loro testolina corazzata. Qualcuno sorride per i
piccoli particolari buffi del loro corpo, il collino rugoso e
le gambette a loro modo scattanti come micro-
dinosauri. Qualcuno ha paura che possano mordere con
quella boccuccia vorace. E gli occhietti... Come sono
intensi e curiosi.
Non c' bambino (ma anche adulto) che non si
stupisca a trovare degli abitanti di questo genere in
ospedale e a scoprire che ciascuno ha un proprio
nome. Il loro compito proprio di stimolare la
fantasia e lo stupore per chi dalle camere del reparto
raggiunge la sala giochi e la bella terrazza del
settimo piano con la vista sulle Alpi.
Fantasia e stupore sono risorse importantissime per
ogni bambino che affronta una cosa difficile come
una malattia.
Il lavoro delle educatrici e delle insegnanti,
preziosissimo, di aiutare i bambini a mantenere o
ritrovare occasioni per giocare, raccontare,
meravigliarsi e meravigliare, sapendo che ogni storia,
gioco o disegno pu essere per il bambino una
possibilit di raccontarsi, esprimere emozioni,
rivedere la propria storia e raccontare i propri timori
in modo meno spaventoso. Sappiamo da molti anni
dalla psicoanalisi e dalla psicologia l'importanza di
questi processi e la pediatria oncologica da molti anni
sa che il proprio - delicatissimo - compito
proteggere con ogni mezzo il percorso di crescita
anche emotiva del bambino durante la malattia e le
cure.
Carlo Alfredo Clerici
medico chirurgo,
specialista in psicologia clinica-psicoterapeuta
ricercatore Dipartimento di Oncologia ed Emato-Oncologia
Universit degli Studi di Milano
Ciao!
Mi chiamo Maria Stuarda abito
da tanti anni in una terrazza di
un ospedale: lIstituto Nazionale
dei Tumori

Vivo con due amici che si


chiamano Napoleone
e Mister Magoo

Abbiamo le vostre stesse


abitudini
Giochiamo
mangiamo
...litighiamo
Sapete cosa mi successo
un giorno?
Mi sono fatta male!!
Ahi !Ahi ! Che male!!!
Presto! Allospedale
degli animali!
Alla Clinica Veterinaria !
Subito mi hanno visitata e
dato dellinsalata perch
ero molto spaventata
Mi hanno messo in una
camera comoda,
tutta per me.
Ho fatto anche la terapia
e ho incontrato altri amici
Sono stata in ospedale
pi di quattro settimane!!
Nel frattempo, i miei amici
bambini hanno preparato una
cameretta per la mia
convalescenza
Che festa quando sono
tornata! Mi hanno accolto
con tante coccole
Mi portavano anche
nellorto al nono piano
a mangiare linsalata
fresca!!!
Lentamente sono guarita
e ho ritrovato i miei
compagni di gioco!
ORA DELIA,
FRANCESCO E FEDERICO VI
RACCONTANO NOTIZIE E
CURIOSIT SU DI ME
Le tartarughe come Maria Stuarda, Napoleone e Mister
Magoo appartengono alla famiglia dei rettili.
Sono tartarughe di terra e sono chiamate anche
testuggini.
Le femmine depongono le uova e per questo sono ovipari.

Il corpo di questi animali racchiuso in una corazza molto


resistente che si chiama carapace.

La testa di forma allungata e le tartarughe la tirano


fuori solo se non hanno paura.
Le zampe sia anteriori che posteriori sono allungate e
terminano con gli artigli.
Le tartarughe sono animali che amano mangiare linsalata verde
(Maria Stuarda per adora tanto il radicchio rosso), ma anche
le mele, le fragole, le albicocche, il melone, i broccoletti, la
verza

Maria Stuarda, Napoleone e Mister Magoo amano moltissimo


prendere il sole. Un giorno abbiamo visto Maria Stuarda lunga
distesa al sole: era davvero buffa!
Lo sapevi che

Alcuni studiosi hanno cercato di capire quali sensi siano


pi sviluppati e quali meno, per capire come le
tartarughe vedono il mondo.
La vista, infatti, non sembra essere molto sviluppata e
serve principalmente a percepire i movimenti dei
predatori pericolosi e anche ludito sembra essere poco
importante.

Il tatto, invece, pi sviluppato di quanto si pensi e se


si tocca una tartaruga sul carapace lei sa benissimo
dove la stiamo toccando, il punto preciso.

Lolfatto sarebbe invece il senso in assoluto pi


sviluppato che, proprio come i cani, le tartarughe
utilizzerebbero maggiormente per capire il mondo che
le circonda.

Le tartarughe inoltre si muovono a una velocit di circa


100 metri allora.
E ADESSO DIVERTITI E
GIOCA CON ME
Unisci i puntini e
Segui le istruzioni e
Aiutami a trovare le
mie carote
ColoraMI

Ora che conosci ogni mio
segreto cosa mangio?
(collegaMI agli alimenti
giusti)
ColoraCI

Dov la mia insalata?
Esegui le addizioni,
poi colora
con il colore indicato
Ora fatti aiutare anche dai
grandirisolvi questo cruciverba
grazie ai miei amici
pazienti
della Pediatria Oncologica della
Fondazione IRCCS Istituto
Nazionale dei Tumori di Milano :

CECILIA
DAYANA
DELIA
ELENA
FRANCESCO
FEDERICO
GAIA
LEONARDO
OMAYMA
TOMMASO
Inoltre ringrazio:

Dott.ssa MAURA MASSIMINO,


Direttore S.C. Pediatria Oncologica
IIRCCS Istituto Naz. Tumori Milano

Dott.ssa CRISTINA GATTI.


Dirigente Scolastico ICS Scarpa- Milano

Dott.ssa LUCETTA OSTALDO


Responsabile Sezioni Didattiche Ospedaliere
Direzione Educazione
Area Servizi Scolastici ed Educativi
Unit Iniziative Educative e Unit Didattiche Territoriali
Comune Milano

Dott. CARLO ALFREDO CLERICI


medico chirurgo,
specialista in psicologia clinica-psicoterapeuta
ricercatore Dipartimento di Oncologia ed Emato-Oncologia
Universit degli Studi di Milano
Sulla terrazza della Pediatria
vivono da anni la loro vita, in
perenne lento cammino, delle
tartarughe. Non fanno le uova
come le galline n producono il
latte come le mucche, o ci
portano in groppa come i
cavalli. Eppure sono animaletti
importantissimi.

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