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INTEGRALE INDEFINITO

La nozione di integrale indefinito e correlata a quella


di primitiva di una funzione reale di una variabile
reale. Siano I un intervallo di IR e f, F : I IR
con F derivabile in I. Ricordiamo che la funzione
F e una primitiva della f se per ogni x I risulta
F 0(x) = f (x).

Si noti che se una funzione ammette una primitiva,


allora ha infinite primitive che differiscono tra di
loro per una costante. Precisamente, se F e una
primitiva della f linsieme {F + c : c IR} rap-
presenta la totalita delle primitive della funzione f .
Tale insieme si denota anche con F + c.

Il risultato che segue riguarda lesistenza di primi-


tive per una classe importante di funzioni.

TEOREMA 1. Ogni funzione continua definita in


un intervallo ammette primitive.

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DEFINIZIONE 1. Sia I un intervallo di IR e f :
I IR. Linsieme di tutte le primitive della f in
I si chiama integrale indefinito della f e si denota
con
Z
f (x)dx.

In simboli, se F (x) e una primitiva della funzione


f , scriveremo
Z
f (x)dx = {F (x) + c : c IR} = F (x) + c.

Dalla def. 1 si deduce che per ogni funzione f :


I IR derivabile in I risulta
Z
f 0(x)dx = f (x) + c.

Osservazione 2. Loperazione di integrazione in-


definita puo considerarsi come inversa delloperazione
di derivazione. Non bisogna, tuttavia, dimenticare
che loperazione di integrazione indefinita, quando
e possibile, associa ad una funzione una classe di
funzioni; mentre loperazione di derivazione ad ogni
funzione associa una funzione.

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Dalla definizione di integrale indefinito e dalle seguenti
regole di derivazione:
DkF (x) = kDF (x),

D[F (x) + G(x)] = DF (x) + DG(x),

DF (x)G(x) = G(x)DF (x) + F (x)DG(x),


si deducono le seguenti proprieta:
Z Z
kf (x)dx = k f (x)dx k IR \ {0},
Z Z Z
[f (x) + g(x)]dx = f (x)dx + g(x)dx,
Z Z
F (x)G(x) + c = G(x)DF (x)dx + F (x)DG(x)dx

o cio che e lo stesso


Z Z
G(x)DF (x)dx = F (x)G(x) F (x)DG(x)dx.
Questultima relazione rappresenta la formula di in-
tegrazione per parti, che possiamo enunciare come
segue: lintegrale indefinito del prodotto G(x)DF (x)
di un fattore finito G(x) per un fattore differenziale
DF (x) e uguale al prodotto F (x)G(x) del fattore
finito per una primitiva del fattore differenziale,
diminuito dellintegrale indefinito del prodotto
F (x)DG(x).
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Infine dalla regola di derivazione delle funzioni com-
poste
DF ((t)) = F 0((t))0(t),
si deduce che se F e una primitiva della f , allora
F ((t)) e una primitiva della f ((t))0(t).

Esempio 1. Calcolare i seguenti integrali


Z Z Z
2 cos xdx; (sin x + x2)dx; log xdx.

Esempio 2. Calcolare i seguenti integrali:


Z Z
ex(1 + ex)1dx; (xlgx)1dx.

Esempio 3. Calcolare lintegrale


Z
dx
q con a > 0.
a2 x2

Esempio 4. Calcolare gli integrali


Z Z
arctgxdx, x log xdx.

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Sia f : [a, b] IR una funzione continua, con
Z b
f (x)dx
a
denotiamo lintegrale di Riemann della f . Utilizzere-
mo il Teorema fondamentale del calcolo per dare
significato a questa scrittura, precisamente por-
remo:
Z b
f (x)dx = F (b) F (a),
a
dove F : [a, b] IR e una primitiva della f .

Si noti che lintegrale di Riemann ad una funzione


associa un numero reale. Se la funzione f e a va-
lori non negativi lintegrale di Riemann rappresenta
larea della parte di piano delimitata dallasse delle
x, dal grafico della f e dalle parallele allasse delle
y per i punti (a, 0) e (b, 0).

Si noti che si perviene allintegrale di Riemann in-


troducendo prima lintegrale inferiore e superiore
di Riemann. Se lintegrale inferiore coincide con
quello superiore allora la f e integrabile secondo
Riemann. Per la definizione di integrale inferiore e
superiore consideriamo le figure 1 e 2.
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Per introdurre lintegrale inferiore e superiore di
Riemann consideriamo una funzione a valori posi-
tivi (Fig.1 e Fig.2). In Fig.1 si considerano i pluriret-
tangoli inscritti nel trapezoide curvilineo individu-
ato dal grafico della funzione. Lestremo superiore
delle aree dei plurirettangoli inscritti rappresenta
lintegrale inferiore di Riemann. In Fig.2 si conside-
rano i plurirettangoli circoscritti, lestremo inferiore
delle aree di tali plurirettangoli da lintegrale supe-
riore di Riemann. Se lintegrale inferiore coincide
con quello superiore il valore comune rappresenta
lintegrale di Riemann. Dalla definizione prece-
dente si deduce il significato geometrico dellintegrale
di Riemann.

Esempio 5. Calcolare larea della parte finita di


piano individuata dalle funzioni

g(x) = x e f (x) = x2.
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