Secondo Freud l’identificazione è un tipo di processo psicologico in cui un soggetto assimila
un aspetto, una proprietà o un attributo di un altro individuo e si trasforma parziale o
totalmente sul modello di egli. Questo processo può presentarsi in senso positivo o in senso negativo. Mentre nel primo caso l’individuo raccoglie i tratti rilevanti di una persona che considera significativa, nel secondo cerca di allontanarsi dal modello a cui non desidera somigliare. L’identificazione può avvenire in maniera multidirezionale, sia che si prenda in prestito l’identità altrui per formare la propria, sia che si riconoscano i propri tratti e comportamenti nel agire di qualcun altro. Si può anche presentare un’identificazione gruppale basata su una reciprocità partitaria in cui un insieme di persone sviluppino un’identità collettiva che, allo stesso modo, riconfiguri i singoli individui. Un termine complementare rispetto al concetto di identificazione è quello dell’individuazione. Quest’ultimo è definito dalla psicologia analitica di Jung come il processo mediante il quale il soggetto costruisce la propria identità a partire da una natura comune, vale a dire, le persone hanno le stesse caratteristiche universali, ma sono diversi tra loro, e questa variazione è la condizione che dà la possibilità di realizzare unicità individuale e che spinge l'uomo a cercare la pienezza del suo “essere”. L’individuazione è infine il bisogno di diventare sé stesso, la scoperta della singolarità, la ricerca della differenziazione e della personalità individuale. Questo processo lavora su un livello primario in cui si differenziano il conscio e il subconscio, e un secondo livello psicosociale in cui il soggetto differenzia lo stile personale dalle convenzioni sociali. Infine, i due concetti sembrano opposti: l’identificazione confronta l’io con gli altri, l’individuazione confronta il sé reale con il sé ideale. Ciononostante, occorre menzionare che essi sono veramente complementari e compresenti nei diversi stadi della vita umana. Tuttavia, l’importanza di questi varia in funzione dell’età: mentre per i bambini è più rilevante l’identificazione primaria con i genitori; dopo del raggiungimento di una certa maturità psicologica, l’individuazione diventa più importante.