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Lambdin 34

Il participio passivo
• Il modello vocalico del Ptc. Pass. è ā-û per tutte
le di radici verbali (tranne II-Waw/Yodh)
Perfetto Participio Passivo
scritto
‫ָּכ ַתב‬ (reg.) ‫ָּכתּוב‬
abbandonato
‫ָּעזַ ב‬ (I-Gutt.) ‫ָּעזּוב‬
scelto
‫ָּב ַחר‬ (II-Gutt.) ‫ָּבחּור‬
inviato
‫ָּש ַלח‬ (III-Gutt.) ‫לּוח‬
ַ ַ ‫ָּש‬
mangiato
‫ָּא ַכל‬ (I-Aleph) ‫ָּאכּול‬
piantato
‫נָּ ַטע‬ (I-Nun) ‫טּוע‬
ַַ ָּ‫נ‬
sollevato
‫נָּ ָּשא‬ (III-Aleph) ‫נָּ שּוא‬
conosciuto
‫יָּ ַדע‬ (III-Gutt.) ַַ‫יָּ דּוע‬
circondato
‫ָּס ַבב‬ (Geminati) ‫ָּסבּוב‬
costruito
‫ָּבנָּ ה‬ (III- He) ‫ָּבנּוי‬
---
‫ָּקם‬ (II-Waw) (‫)קּום‬
messo, posto
‫ָּשם‬ (II-Yod) (‫)שים‬
ִׂ
Il participio passivo
• È un aggettivo verbale quindi ha le forme
maschili e femminili, al singolare e al plurale;

‫ כַָּתּוב‬- ‫תּובה‬
ָּ ‫ ְכ‬- ‫תּובים‬
ִׂ ‫ ְכ‬- ‫ְכתּובוֹת‬

• Riguarda per sua natura verbi transitivi, per cui


verbi stativi o intransitivi, II – Waw/Yod
generalmente non hanno il Ptc.Pass.
• Il Ptc. Pass. non ha valore temporale, ma indica
l’azione compiuta, quindi può essere tradotto con
una proposizione relativa con un verbo al passato:
‫ ָּה ִׂאישַ ֶה ָּהרּוג‬- l’uomo ucciso, l’uomo che fu/è
stato ucciso
‫ ַה ֵּ֫ס ֶפרַ ַה ָּכתּוב‬- il libro scritto, il libro che fu/è
stato scritto
• Il Ptc. Pass. in funzione di aggettivo
predicativo ha le stesse proprietà di qualsiasi
altro aggettivo del genere (§23):
‫ ָּה ִׂאישַ ָּהרּוג‬- L’uomo è/fu/è stato ucciso.
• La frase assume il suo valore temporale dal
contesto in cui ricorre.
• Non esiste una costruzione che nella stessa frase
esprima il complemento d’agente, come “l’uomo
che fu ammazzato dai suoi nemici”.
• Il Ptc. Pass., come qualsiasi aggettivo, può
trovarsi in costrutto con un sostantivo che lo
specifica:
‫רּופת אש‬ַ ‫ ִׂעירַ ְש‬- una città che è stata bruciata
col (dal) fuoco
• Non è necessario comunque che il participio sia
allo stato costrutto:
‫ ִׂאישַ ָּחגּור ְכלי ַה ִׂמ ְל ָּח ָּמה‬- un uomo cinto con le armi
della guerra
Lambdin 34

L’infinito assoluto
• L’infinito assoluto non ha flessione.
• È principalmente un avverbio.
Perfetto Inf. Ass. Perfetto Inf. Ass.

‫ָּכ ַתב‬ ‫ָּכתוֹב‬ ‫נָּ ָּשא‬ ‫נָּ שוֹא‬


‫ָּעזַ ב‬ ‫ָּעזוֹב‬ ‫יָּ ַדע‬ ‫דוֹע‬
ַַ ָּ‫י‬
‫ָּב ַחר‬ ‫ָּבחוֹר‬ ‫ָּס ַבב‬ ‫ָּסבוֹב‬
‫ָּש ַלח‬ ‫לוֹח‬
ַ ַ ‫ָּש‬ ‫ָּבנָּ ה‬ ‫ָּבנֹה‬
‫ָּא ַכל‬ ‫ָּאכוֹל‬ ‫ָּקם‬ ‫קוֹם‬
‫נָּ ַטע‬ ‫טוֹע‬
ַַ ָּ‫נ‬ ‫ָּשם‬ ‫שוֹם‬
Usi principali dell’Inf. Ass.
1) L’Inf. Ass. davanti (o dopo) un verbo finito
enfatizza la nozione veicolata dal verbo; la
traduzione spesso richiede l’uso di avverbi, es.
“sicuramente, certamente, davvero” ecc
‫וֹתי‬
ַ ‫ת־מ ְצ‬
ִׂ ‫ ָּשמוֹר ִׂת ְש ְמרּו ֶא‬- Voi davvero dovete
osservare i miei comandamenti.
‫ ִׂאםַ ָּראֹה ִׂת ְר ֶאהַ ָּב ֳע ִׂניַ ֲא ָּ ָֽמ ְתָך‬- Se tu davvero
guarderai all’afflizione della tua serva…
Se il verbo è usato come intransitivo, l’infinito
assoluto più frequentemente lo segue:
...‫ ּו ְראּו ָּראֹה‬...‫מוֹע‬
ַַ ‫ – ִׂש ְמעּו ָּש‬Ascoltate
attentamente… e guardate attentamente/ bene…

2) Due Inf. Ass. (spesso antitetici nel significato)


fanno da complemento ad un verbo finito:
‫ וַ ֵּ֫י ֶלְך ָּהלוְֹך וְַ ָּאכוֹל‬- Ed egli camminò mangiando.
(lett.) Ed egli camminò, camminando e mangiando.

‫ וַ יצא יָּ צוֹא וַָּשוֹב‬- Ed egli andava avanti e indietro.


(lett.) Eglì uscì, andando via e ritornando.
3) L’Inf. Ass. può essere descrivere un’azione alla
pari con il verbo principale (un sostituto non
flesso per una forma finita):

...‫ל־מ ֲע ֶשה‬
ַ ‫יַל ָּכ‬
ְ ‫ת־ל ִׂב‬
ִׂ ‫ת־כל־זֶ הַ ָּר ִֵּׂ֫א ִׂיתי וְ נָּ תוֹןַ ֶא‬
ָּ ‫ֶא‬
Tutto questo io ho visto e (ho) fatto attenzione
(lett. dato il mio cuore) ad ogni azione…
4) A volte l’Inf. Ass. è usato al posto di un verbo
finito, senza dipendere esplicitamente da
qualsiasi altro verbo nella stessa proposizione,
cfr. l’Inf. Ass. in funzione di imperativo:
‫ל־ה ִׂמ ְצוָּ ה‬
ַ ‫ת־כ‬
ָּ ‫ ָּשמוֹר ֶא‬- Osserva tutto il
comandamento.
‫ת־היוֹםַ ַהזֶ ה‬
ַ ‫ זָּ כוֹרַ ֶא‬- Ricorda questo giorno.
Lambdin 34

I numeri da 3 a 10
I numeri da tre a dieci possiedono due forme:
• una femminile in -āh che usata per modificare
sostantivi maschili
• e un’altra, senza una particolare desinenza,
usata per modificare sostantivi femminili.
Normalmente le forme assolute sono usate
davanti al sostantivo, che si trova nella forma
plurale:

‫ֵֶּ֫ש ַבע נָּ ִׂשים‬ sette donne ‫ִׂש ְב ָּעה ֲאנָּ ִׂשים‬ sette uomini

‫ֵֶּ֫ש ַבע ָּפרוֹת‬ sette mucche ‫ִׂש ְב ָּעה יָּ ִׂמים‬ sette giorni
Le forme costrutte sono usate davanti al
sostantivo, che può essere o definito o
indefinito:

‫ְש ֵּ֫ל ֶשתַ ֲאנָּ ִׂשים‬ tre uomini ‫ְש ֵּ֫ל ֶשתַ ָּה ֲאנָּ ִׂשים‬ i tre uomini
I numeri possono ricorrere davanti a sostantivi
collettivi che hanno la forma singolare

‫ִׂש ְב ָּעהַ ָּב ָּקר‬ sette (capi di) bestiame

‫ִׂש ְב ָּעהַ ֵּ֫ ֶל ֶחם‬ sette (pagnotte di) pane

‫ִׂש ְב ָּעהַ ֶ ֵּ֫ר ֶכב‬ sette (unità di) carri

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