non cantare canzoni tristi, al mio capo non piantare rose né cipresso ombroso. Sii l’erba sopra di me bagnata di piogge e rugiade, e se ti piace, ricorda e se ti piace, scorda. Io non vedrò le ombre, le piogge non sentirò; non vedrò l’usignolo cantare, se è addolorato. E sognando nel crepuscolo che non tramonta né risorge, io ricorderò forse e forse scorderò.
L'estate se n'è andata con le sue rose,
con il sole, i profumi e i dolci fiori, con il caldo e le piogge rinfrescanti: Anche l'autunno finisce. La sua freschezza se ne va. Viene l'inverno, che è ancora più freddo; ogni giorno la brina scende più audace, e gli ultimi boccioli cessano di vivere.