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28 ottobre 2014
100
90
80
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30
20
10
0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
.
Paola Mannucci e Alvise Sommariva Introduzione. 3/ 94
Successioni: limitatezza
Definizione
La successione {an } è limitata inferiormente se esiste m ∈ R tale
che an ≥ m per ogni n ∈ N.
Definizione
La successione {an } è limitata superiormente se esiste M ∈ R tale
che an ≤ M per ogni n ∈ N.
Definizione
La successione {an } è limitata se esistono m, M ∈ R tali che
m ≤ an ≤ M per ogni n ∈ N.
Definizione
La successione an = n2 è limitata inferiormente ma non
superiormente.
Definizione
La successione an = (−1)2 è limitata.
Definizione
La successione an = (−2)n non è limitata (ne’ superiormente, ne’
inferiormente).
1200
1000
800
600
400
200
−200
−400
−600
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
.
Paola Mannucci e Alvise Sommariva Introduzione. 6/ 94
Successioni
Definizione
Diremo che {an } possiede una certa propretà definitivamente se
esiste N ∈ N tale che {an } ha quella proprietà per ogni n ≥ N.
Esempio
La successione an = n2 − 6n è definitivamente positiva. Infatti
abbiamo
n2 − 6n = n(n − 6)
per n > 6 e quindi l’asserto è verificato.
Esempio
La successione an = 1/n è definitivamente minore di 1/100. Infatti
abbiamo
1/n < 1/100
per n > 100 e quindi l’asserto è verificato.
Paola Mannucci e Alvise Sommariva Introduzione. 7/ 94
Successioni e limiti
Definizione
Scriveremo che
lim an = L, L ∈ R
n→+∞
L − < an < L + .
Definizione
Scriveremo che una successione {an } converge a L se
limn→+∞ an = L. Il valore L si chiama limite della successione.
Nota.
I Si noti che la quantità N() dipende da ;
I A volte scriveremo limn an = L al posto di limn→+∞ an = L;
I A volte scriveremo an → L al posto di limn→+∞ an = L.
Esempio
Mostriamo che se an = 1/n allora
lim an = 0.
n→+∞
Dimostrazione.
A tal proposito, dalla definizione, basta mostrare che per ogni
> 0 esiste N() tale che se n ≥ N() allora
1
− 0 < .
n
1 1
< N() ⇒ < (1)
N()
1 1
si ha che per n ≥ N() necessariamente n ≤ N() e quindi
1 1
≤ < .
n N()
Nota.
Dato un numero a = p, q1 q2 . . . indicheremo con dae = p se
q1 , q2 , . . . = 0, altrimenti dae = p + 1. Cosı̀,
Esempio
Mostriamo che se an = 31/n allora
lim an = 1.
n→+∞
Dimostrazione.
A tal proposito, dalla definizione, basta mostrare che per ogni
> 0 esiste N() tale che se n ≥ N() allora
1
|3 n − 1| < .
1 1
Osservato che essendo n ∈ N, |3 n − 1| = 3 n − 1 basta mostrare
1
che per n sufficentemente grande 3 n − 1 < .
1
< log3 (1 + ).
n
Posto
1 1
N() = d e+1>
log3 (1 + ) log3 (1 + )
per n > N()
1 1 1
< <
n N() log3 (1 + )
e quindi l’asserto è verificato.
Teorema
Se {an } è convergente, allora il limite è unico.
Dimostrazione facoltativa.
Supponiamo per assurdo che esistano due limiti distinti, L1 , L2 .
Allora
lim an = L1 , lim an = L2
n→∞ n→∞
|L1 − L2 | = |L1 − an + an − L2 |
≤ |L1 − an | + |an − L2 | < 2
In definitiva |L1 − L2 | < 2 per ogni > 0, il che implica che sono
uguali, in contraddizione che li avevamo assunti distinti.
Definizione
Si dice che una successione ha limite +∞ e si scrive
lim an = +∞
n→+∞
se per ogni M > 0, esiste N(M) tale che se n > N(M) allora
an > M (cioè an > M definitivamente).
Definizione
Si dice che una successione ha limite ha limite −∞ e si scrive
lim an = −∞
n→+∞
se per ogni M > 0, esiste N(M) tale che se n > N(M) allora
an < −M (cioè an < −M definitivamente).
Definizione
Si dice che una successione è divergente, se
lim an = +∞
n→+∞
oppure
lim an = −∞
n→+∞
Per convenzione
I R = (−∞, ∞),
I se a ∈ R allora
(−∞, a] = {x ∈ R, x ≤ a}
(−∞, a) = {x ∈ R, x < a}
[a, +∞) = {x ∈ R, x ≥ a}
(a, +∞) = {x ∈ R, x > a}
I R∗ = [−∞, ∞]
Esempio
Si dimostri che
lim n2 = +∞.
n→+∞
Dimostrazione.
Bisogna mostrare che per ogni M > 0, esiste N(M)√
tale che se
n > N(M) allora n2 > M. Basta scegliere N(M) > M affinchè se
n > N(M) √
n2 > (N(M))2 > ( M)2 = M.
Esempio
Si dimostri che
1
lim log = −∞.
n→+∞ n
Dimostrazione.
Bisogna mostrare che per ogni M > 0, esiste N(M) tale che se
n > N(M) allora log n1 < −M o equivalentemente, visto che
e log (x) = x ed e x è una funzione crescente, n1 < e −M , cioè
e M < n. Basta scegliere N(M) > e M affinchè se n > N(M)
Definizione
Una successione {an } che non è ne’ convergente, ne’ divergente, si
dice indeterminata (o irregolare). In tal caso si dice che il limite
della successione non esiste.
Esempio
La successione an = (−1)n è indeterminata in quanto assume
alternativamente valori −1 e 1.
Esempio
La successione an = (−2)n è indeterminata in quanto assume
alternativamente valori positivi e negativi.
Definizione
Una successione {an } è limitata se e solo se esistono m, M ∈ R tali
che m ≤ an ≤ M per ogni n ∈ N.
Teorema
Sia {an } una successione convergente. Allora {an } è limitata.
Dimostrazione facoltativa.
Da {an } convergente, esiste L tale che limn→+∞ an = L. Allora per
ogni > 0 esiste N() ∈ N tale che se n ≥ N() allora
L − < an < L + . Siano m = min{a0 , . . . , aN() , L − },
M = max{a0 , . . . , aN() , L + }. Allora m ≤ an ≤ M per ogni
n ∈ N.
−1 ≤ an ≤ 1, ∀n ∈ N
1.5
0.5
−0.5
−1
−1.5
−2
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Teorema
Supponiamo
lim an = a, lim bn = b.
n→+∞ n→+∞
Allora:
I limn→+∞ (an + bn ) = a + b;
I limn→+∞ (an − bn ) = a − b;
I limn→+∞ (an · bn ) = a · b;
an an
I se bn è ben definita e b 6= 0 allora limn→+∞ bn = ba ;
I se an bn è ben definita e a > 0 allora limn→+∞ an bn = ab ;
Sia N() = max{N1 (), N2 ()}. Allora per ogni n > N() abbiamo
|an − a| ≤ e |bn − b| ≤ da cui, siccome vale la disuguaglianza
triangolare |x + y | ≤ |x| + |y | per ogni x, y ∈ R ricaviamo
|an · bn − a · b| = |an · bn − an · b + an · b − a · b|
= |an (bn − b) + b · (an − a)|
≤ |an (bn − b)| + |b · (an − a)|
= |an ||bn − b| + |b||an − a|
≤ |an | + |b| ≤ (L + |b|)
∗
A questo punto fissato arbitrariamente ∗ , si consideri = (L+|b|)
,
∗ ∗ ∗ ∗
e si ponga N ( ) = N(). Allora per ogni n > N ( ) si ha da (2)
che
∗
|an · bn − a · b| ≤ (L + |b|) = (L + |b|) = ∗
(L + |b|)
lim (an · bn ) = a · b.
n→·∞
Teorema
Se limn→+∞ an = a e C è una costante allora limn→+∞ C ȧn = C ȧ.
Esercizio
1
Calcolare limn→+∞ n2
.
1
Essendo limn→+∞ n = 0, e se limn→+∞ an = a, limn→+∞ bn = b
allora
lim an · bn = a · b
n→+∞
necessariamente
1 11
lim 2
= lim = 0.
n→+∞ n n→+∞ nn
Osserviamo che
I da limn→+∞ n1 = 0, e che se an bn è ben definita e a > 0 allora
limn→+∞ an bn = ab , ricaviamo che
1
lim 3 n = 30 = 1;
n→+∞
1
I limn→+∞
n2
= 0;
I limn→+∞ 87 = 87 limn→+∞ 1
= 0;
n n
allora
1 1 87
lim 3 n − − = 1 + 0 − 0 = 1.
n→+∞ n2 n
Paola Mannucci e Alvise Sommariva Introduzione. 33/ 94
Successioni e limiti: teorema di permanenza del segno
Teorema
Si supponga limn→+∞ an = a > 0. Allora an > 0 definitivamente,
cioè esiste N tale che se n > N allora an > 0.
Dimostrazione facoltativa.
Per definizione, per ogni > 0 esiste N() tale che se n > N()
allora |an − a| ≤ . Se scelgo tale che a − abbiamo che esiste
N() tale che se n > N() si ha |an − a| ≤ cioè
− ≤ an − a ≤ ⇔ 0 < a − ≤ an ≤ a + ,
e quindi an > 0.
Nota.
Non è vero che se an → a, a ≥ 0 allora an ≥ 0 definitivamente.
Infatti si consideri an = − n1 . Si ha che an → 0 ma non è an ≥ 0
definitivamente.
Nota.
Non è vero che se an → a, an > 0 allora a > 0 definitivamente.
Infatti si consideri an = n1 > 0 ma a = limn an = 0.
Teorema
Si supponga limn→+∞ an = a e an ≥ 0 allora a ≥ 0.
Dimostrazione facoltativa.
Per assurdo supponiamo a < 0. Allora an < 0 definitivamente, il
che è assurdo.
Teorema
Si supponga limn→+∞ an = a e a > 0 allora an > 0 definitivamente.
Teorema
Si supponga limn→+∞ an = a e an ≥ 0 allora a ≥ 0.
Teorema
Si supponga
I limn→+∞ an = a,
I limn→+∞ bn = b,
I an ≥ bn definitivamente,
allora a ≥ b.
Dimostrazione facoltativa.
Da an ≥ bn definitivamente, abbiamo che an − bn ≥ 0. Inoltre
an − bn → a − b. Allora per il Teorema 0.7 abbiamo che a − b ≥ 0
cioè a ≥ b.
Teorema
Sia α ∈ R. Allora
+∞, α > 0
α
lim n = 1 α=0
n
0, α < 0
Dimostrazione facoltativa.
Traccia: si usi la definizione di limite.
Dimostrazione facoltativa.
Per definizione
L − ≤ an ≤ bn ≤ cn ≤ L + .
Cosı̀ ,
L − ≤ an ≤ bn ≤ cn ≤ L +
e quindi per ogni > 0 esiste N() tale che se n ≥ N() allora
L − ≤ bn ≤ L +
cioè bn → L.
|cn · bn | ≤ Kbn → 0.
Dimostrazione facoltativa.
La successione an = sin (n) è limitata. La successione bn = n1 è
infinitesima. Allora per il precedente corollario al teorema dei Due
Carabinieri, la successione sinn n è infinitesima.
Nota.
Una facoltativa simile si ottiene applicando il teorema dei due
carabinieri, dopo aver osservato che
−1 sin(n) 1
≤ ≤ .
n n n
Teorema
Se an → a e bn → +∞ allora
I an + bn → +∞;
I an − bn → −∞.
Teorema
Se an → a e bn → −∞ allora
I an + bn → −∞;
I an − bn → +∞.
Nota.
Tali teoremi valgono più in generale quando {an } è limitata.
Teorema
Se an → +∞ e bn → +∞ allora
I an + bn → +∞;
I −an − bn → −∞;
I an · bn → +∞.
Teorema
Se an → −∞ e bn → −∞ allora
I an + bn → −∞;
I −an − bn → +∞;
I an · bn → +∞.
Definizione
La funzione segno(a) vale 1 se a > 0, 0 se a = 0, −1 se a < 0.
Teorema
Se an → a 6= 0 e bn → +∞ allora
I an · bn → segno(a) · ∞.
Teorema
Se an → a 6= 0 e bn → −∞ allora
I an · bn → −segno(a) · ∞.
Teorema
1
Se an → 0 allora an → ∞.
Teorema
1
Se an → +∞ o an → −∞, allora an → 0.
Esercizio
Si dimostri che
1
3− n3 → +∞.
n
Esercizio
sin (n)
Ricordando che − n1 ≤ n ≤ n1 , si dimostri che
sin (n)
→ 0.
n
Esercizio
E’ vero che
1
→ +∞?
sin (n)
Esercizio
Si dimostri che
1
→ 0.
3n
Nota.
Non sono determinabili i limiti nei seguenti casi
I an → +∞, bn → +∞, allora an − bn =?;
I an → 0, bn → ±∞, allora an · bn =?;
an
I an → 0, bn → 0, allora bn =?;
an
I an → ±∞, bn → ±∞, allora bn =?.
Tali forme si chiamano indeterminate (o di indecisione), perchè
può succedere qualsiasi cosa.
Esercizio
Calcolare limn (n3 − n2 + 5 − n). Suggerimento: raccogliere n3 .
Esercizio
√ √
Calcolare limn ( n − n + 1). Suggerimento: razionalizzare la
frazione.
Esercizio
n5 +sin (n)
Calcolare limn 2n5 + n1
. Suggerimento: raccogliere n5 tanto a
numeratore, quanto a denominatore.
Esercizio
1
Calcolare limn √ √
n− n+1
. Suggerimento: utilizzare un esercizio
precedente.
Definizione
Una successione {an } è monotona crescente se an ≤ an+1 per ogni
n ∈ N.
Definizione
Una successione {an } è monotona strettamente crescente se
an < an+1 per ogni n ∈ N.
Definizione
Una successione {an } è monotona decrescente se an ≥ an+1 per
ogni n ∈ N.
Definizione
Una successione {an } è monotona strettamente decrescente se
an > an+1 per ogni n ∈ N.
Esempio
La successione costante an = 17 è crescente e decrescente.
Esempio
La successione an = (−1)n non è monotona crescente o
decrescente, in quanto assume alternativamente valori −1 e 1.
Paola Mannucci e Alvise Sommariva Introduzione. 55/ 94
Successioni e limiti: esempi monotonia
Esempio
La successione an = sin (n) non è decrescente o crescente.
0.8
0.6
0.4
0.2
−0.2
−0.4
−0.6
−0.8
−1
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
1.9
1.8
1.7
1.6
1.5
1.4
1.3
1.2
1.1
1
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
Dimostrazione facoltativa.
Mostriamo che la successione è monotona strettamente
decrescente, come suggerito dal grafico. Basta sia, per definizione,
n+1 n+2
>
n n+1
cioè
cosa ovvia.
Teorema
Sia {an } una successione monotona crescente e limitata
superiormente. Allora {an } è convergente e
limn an = sup {an : n ∈ N}.
Teorema
Sia {an } una successione monotona decrescente e limitata
inferiormente. Allora {an } è convergente e
limn an = inf {an : n ∈ N}.
Devo mostrare che limn an = Λ, cioè che per ogni > 0 esiste N()
tale che se n > N() allora |an − Λ| ≤ .
Per definizione di estremo superiore, essendo il minore dei
maggioranti, per ogni > 0, si ha che
an ≤ Λ ≤ Λ + . (5)
Λ − < an ≤ Λ ≤ Λ + , n ∈ N
cioè per ogni > 0 esiste N() t.c. se n > N() allora |an − Λ| ≤ ,
ovvero an → Λ.
Teorema
Se {an } è monotona crescente ed è illimitata superiormente allora
an → +∞.
Teorema
Se {an } è monotona decrescente ed è illimitata inferiormente allora
an → −∞.
Le dimostrazioni seguono dalla definizione di illimitatezza e dal
fatto che se an diventa arbitrariamente grande (o piccolo), in virtù
della crescenza lo è definitivamente.
Esempio
La successione an = n2 è strettamente crescente e illimitata
superiormente. Quindi an → +∞.
Esempio
La successione an = n1 è strettamente decrescente e
inf {an : n 6= 0} = 0. Quindi an → 0.
Esempio
La successione geometrica an = q n per q ∈ (1, +∞) è strettamente
crescente e illimitata superiormente. Quindi an → +∞.
Esempio
La successione geometrica an = q n per q ∈ (0, 1) è strettamente
decrescente e limitata inferiormente, essendo inf {an : n ∈ N} = 0.
Quindi an → 0.
Esempio
La successione geometrica an = q n per q = 1 è ovviamente tale
che an → 1.
Esempio
La successione geometrica an = q n per q ∈ (−1, 0) ha segno
alterno e quindi non è strettamente decrescente o crescente.
Comunque an → 0.
10
−2
−4
−6
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
2.6
2.4
2.2
1.8
1.6
1.4
1.2
1
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
.
Paola Mannucci e Alvise Sommariva Introduzione. 66/ 94
Successioni e limiti: alcuni limiti
Esercizio
Mostrare che
1 −n
lim 1 + = e.
n −n
Dimostrazione.
Traccia: Osserviamo che
1 n n+1 n
n−1
n
lim 1 + = lim = e → lim =e
n n n n n n−1
Cosı̀
Esempio
1 n
2
Si mostra che limn 1 + n2
= e.
2
Cosı̀ , per an = − n 3+5 , visto che − n23+5 = 1
an e an → −∞
− n2 +5
3
abbiamo che limn 1 − n23+5 = e.
4.5
3.5
2.5
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
2
− n 3+5
3
Figura : La successione an = 1 − n2 +5 , per n = 0, 1, . . . , 20.
Esercizio
I Mostrare che se α 6= 0 allora
α αn
lim 1 + = e.
n n
I Mostrare che se α 6= 0 allora
α n
lim 1 + = e α.
n n
n
I Mostrare che limn 1 − n1 = e1 .
Esercizio
Calcolare 3
n+1
lim n.
n n
Osserviamo che
n2 +7 1 n2 +7
1 n n 2n+1
1 2n+1
1+ = 1+
n n
n2 +7
1 n 2n2 +n
= 1+ .
n
1.78
1.76
1.74
1.72
1.7
1.68
1.66
1.64
1.62
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
n2 +7
1 2n+1
Figura : La successione an = 1 + n , per n = 5, 10, 15, . . . , 100.
Ricordiamo che
Definizione
Se an → 0 la successione si dice infinitesima.
Definizione
Se an → ±∞ la successione si dice infinita.
Definizione
Supponiamo an → ±∞, bn → ±∞. Consideriamo
an
lim .
n bn
Se
I vale 0 allora {bn } è un infinito di ordine superiore rispetto a
{an };
I vale L, con −∞ < L < +∞, L 6= 0 allora {an } e {bn } sono
infiniti dello stesso ordine;
I vale ±∞ allora {an } è un infinito di ordine superiore rispetto
a {bn };
I non esiste, allora le successioni non sono confrontabili.
Esempio
La funzione an = n5 + 3 ha ordine superiore rispetto bn = n.
Dimostrazione.
Basta osservare che
n n
lim = lim 3
n n5 +3 n n5 (1
+ )
n5
1
= lim 4 3
= 0.
n n (1 + )
n5
Esempio
La funzione an = 3n2 ha lo stesso ordine rispetto
bn = 3n2 + n1 + sin (n).
Dimostrazione.
Basta osservare che
3n2 3n2
lim 1
= lim sin (n)
n 3n2 + + sin (n)
n
n 3n2 (1 + 1
+ )
3n3 3n2
1
= lim sin (n)
= 1.
n 1
(1 + 3n3
+ 3n2
)
Esempio
La funzione an = n3 ha ordine superiore rispetto bn = n2 + 1.
Dimostrazione.
Basta osservare che
n3 n3
lim = lim
n n2 + 1 n n2 (1 + 12 )
n
n
= lim = +∞.
n (1 + 12 )
n
Definizione
Supponiamo an → 0, bn → 0. Consideriamo
an
lim .
n bn
Se
I vale 0 allora {an } è un infinitesimo di ordine superiore rispetto
a {bn };
I vale L, con −∞ < L < +∞, L 6= 0 allora {an } e {bn } sono
infinitesimi dello stesso ordine;
I vale ±∞ allora {bn } è un infinitesimo di ordine superiore
rispetto a {an };
I non esiste, allora le successioni non sono confrontabili.
Definizione
Supponiamo an → 0 e bn → 0 oppure an → ±∞ e bn → ±∞. Se
an
lim =1
n bn
si dice che an e bn sono successioni asintotiche e scriveremo
an ∼ bn .
Definizione
Supponiamo an → 0 e bn → 0 oppure an → ±∞ e bn → ±∞. Se
an
lim =1
n bn
si dice che an e bn sono successioni asintotiche e scriveremo
an ∼ bn .
Si vede che
Esercizio
Calcolare
log3 (n) + n2 + e n
L = lim .
n n100 + n!
Svolgimento.
A numeratore, l’ordine superiore di infinito è quello di e n . A
denominatore l’ordine superiore di infinito è n!. Quindi, essendo n!
di ordine superiore rispetto e n
log3 (n) + n2 + e n en
L = lim = lim = 0.
n n100 + n! n n!
Svolgimento.
A numeratore, l’ordine superiore di infinito è quello di n!. A
denominatore l’ordine superiore di infinito è −e 6n . Si osservi che
n · sin (n)
lim =0
n e 6n
in quanto sin(n) è limitata e n/e 6n infinitesima.
Quindi, essendo n! di ordine superiore rispetto −e 6n
n! + e 5n n!
L = lim = lim = −∞.
n n · sin (n) − e 6n n −e 6n
Teorema
Sia {an } una successione positiva, cioè an > 0 per ogni n ∈ N. Se
esiste
an+1
L = lim
n an
allora
I se L < 1 si ha che an → 0;
I se L > 1 o L = +∞ si ha che an → +∞;
I se L = 1 non si può dire niente.
Dimostrazione facoltativa.
Mostriamo solo il caso L < 1. Per ipotesi, per ogni > 0 esiste
N() tale che se n ≥ N() allora
an+1
L−< < L + .
an
Scelgo un cosicchè L + < 1 e sia N := N(). Allora
cioè
0 < αk ≤ (L + )k aN
Visto che se (L + ) < 1 allora limk (L + )k aN = 0, e che per il
Teorema dei 2 Carabinieri si ha che la successione αk → 0
Svolgimento.
bn
Sia an = n! > 0. Allora
b n+1
an+1 n+1! b
= bn
= →0
an n!
n+1
Svolgimento.
n!
Sia an = nn > 0. Allora
(n+1)!
an+1 (n + 1)nn
(n+1)(n+1) nn
= n!
= =
an nn
(n + 1)(n+1) (n + 1)n
n ! n
n 1 1 1
= = n+1 = 1 n
→ < 1 (6)
n+1 n (1 + n ) e
n!
e quindi per il criterio del rapporto limn nn = 0.
Paola Mannucci e Alvise Sommariva Introduzione. 92/ 94
Criterio del rapporto: nota
Nota.
Questa tecnica non porge sempre buoni risultati. Quali esempi si
considerino il calcolo di
log (n)
lim
n n
log (n)
per cui posto an = n si ha
log (n+1)
an+1 n+1 log (n + 1) n
lim = lim log (n)
= lim =1
n an n n log (n) n + 1
n