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Capitolo 1
Il dialogo fallimentare
Dialogare strategicamente
Domandare
Parafrasare le risposte
Utilizzare immagini
evocative
Riassumere
parafrasando
co, la vela maestra che ne emancipandola così dai fatti
sospinge il vascello sul quale passati che per definizione,
salgono i due partner è essendo passati, non possono
rappresentata dal focalizzarsi essere risolti ma, se conti-
sulla comprensione dei nuamente rivangati, possono
meccanismi che permettono a influenzare negativamente il
un problema di essere presente.
persistente piuttosto che sulle Come spero di aver chiarito
cause che l'hanno prodotto. «La con la necessaria limpidezza,
realtà», spiega Aldous Huxley, per dare inizio a un dialogo
«non è ciò che ci accade ma costruttivo si deve focalizzare
ciò che facciamo con quello l'attenzione e l'indagine sul
che ci accade». Il domandarsi presente. Le nostre domande
come manteniamo e devono essere orientate allo
alimentiamo i problemi svelamento dei meccanismi
mediante le nostre convinzioni e disfunzionali del rapporto,
le nostre azioni, infatti, ci orienta ovvero di quelle tipologie di atti
fin da subito verso il loro comunicativi o di convinzioni nei
cambiamento una volta che ne confronti dell'altro che
abbiamo scoperto il alimentano i problemi.
malfunzionamento. Questo Nel parafrasare le risposte così
orientamento metodologico ci come nel proporre immagini
evita la tentazione della ricerca, evocative, si dovrà risvegliare
inutile e fuorviarne, delle colpe e nel nostro partner la sensazione
del colpevole poiché, se il della necessità del
problema riguarda il rapporto cambiamento, evitando qual-
con il partner, entrambi i poli siasi tipo di opposizione ma
della relazione sono attivamente aderendo al suo punto di vista,
implicati nel mantenimento della così che non si senta mai
condizione indesiderata. Una umiliato e giudicato in modo
volta disvelata la dinamica negativo ma costantemente
ridondante che nutre le nostre approvato nei suoi modi di es-
difficoltà, trovare e pianificare sere. Questo modo di
cosa fare concretamente per procedere è essenziale al
cambiare la situazione sarà una raggiungimento dello scopo,
semplice conseguenza. Questa perché la collaborazione del
nuova prospettiva verrà partner si può ottenere
scoperta insieme proprio perché soltanto se lui non si sente
si è fatto emergere ciò che era contestato.
controproducente nella A questo punto della nostra
relazione. esposizione, penso che il lettore
Il dialogo converge sul possa iniziare la sua pratica di «
presente e il futuro della relazio- apprendista mago della
relazione» sperimentando l'arte Capitolo 3
di preparare la «pozione
Alchimie magiche:
magica» capace di trasformare
esempi di dialogo strategico con il
l'incantesimo malefico in
partner
benefico.
L'unica precauzione che si
Studia le parole a partire dalle
deve ricordare al «novello
cose,
alchimista » è quella di non
non le cose a partire dalle
demordere alle prime difficoltà
parole.
che troverà sicuramente lungo
PLATONE
la strada, perché l'arte del
dialogo richiede un Al fine di rendere più chiaro e
atteggiamento umile e un accessibile quanto esposto sino
esercizio costante. Ma se si a ora, mi appare indispensabile
riesce a superare la frustrazione presentare alcuni dialoghi reali,
che deriva dalle difficoltà e dai non invenzioni di chi scrive ma
prevedibili intoppi iniziali, la trascrizioni di dialoghi intrattenuti
fatica verrà ampiamente durante dimostrazioni pubbliche
ricompensata, in quanto gli della tecnica del dialogo
effetti magici di questa alchimia strategico.
ci riguardano in prima persona.
Quanto più faccio stare bene il
mio partner, tanto più lui farà
stare bene me.
Infatti, come insegna Lao Tse:
«Chi vuol avere, deve
cominciare con il dare ».
Dialogo 1 : Dalla gelosia alla solito, posso chiederti alcune
fiducia cose?
LEI: Com'è andata la giornata LEI: Certo.
oggi? LUI: Tu diffidi così tanto di me
LUI: Bene, ho avuto una giornata perché pensi che sono un
molto pesante come al maschio incapace di
solito, ma tutto è andato controllare i propri impulsi ses-
proprio bene. LEI: Quante donne suali o perché pensi che sono
hai incontrato oggi? LUI: Be', una persona desiderabile che
come sai mi capita di incontrare può essere vittima della
molte persone seduzione di donne
ogni giorno, quindi anche malintenzionate ?
alcune donne. LEI: E ne hai LEI: Se ritenessi che tu fossi un
incontrate anche di belle? LUI: uomo senza freni non starei di
Non è così facile incontrare certo con te; penso
donne veramente belle. LEI: semplicemente che tu sia un po'
Come al solito mi tieni nascosto troppo sensibile al fascino
quello che ti succede. LUI: Cos'è femminile.
che ti tengo nascosto? Ti ho solo LUI: Tu pensi che io sono così
detto che non sensibile al fascino femminile
è così frequente incontrare perché amo il bello e mi
belle donne. LEI: No, tu mi dici piace contemplarlo o per-
così solo per evitare le mie ché, travolto dai miei istinti, mi
reazioni. lascio andare a viverli ogni
Hai sicuramente incontrato volta che ne ho l'occasione?
qualche donna che magari LEI: Penso che tu ami il bello e
ti è anche piaciuta. Lo sai che che ti piaccia non solo
quando mi nascondi le contemplarlo ma anche
cose me ne accorgo sempre, godertelo.
e chi nasconde le cose è LUI: Correggimi se sbaglio: tu
colpevole. pensi che io sia una persona
decisamente sensibile al
Un semplice incontro serale si sta fascino femminile, e questo è
trasformando in un conflitto vero, e non mi sembra che sia
drammatico. Siamo vicini a una patologico. Pensi anche,
bella scenata di gelosia ma a però, che potrei essere vittima
questo punto lui, come gli è stato della seduzione di qualche
suggerito, cambia modalità strega pericolosa, in quanto
comunicativa facendo evolvere secondo te non mi piace solo
il dialogo in maniera contemplare ma anche
completamente differente. godere fino in fondo del
bello.
LUI: Perdonami, ma prima che
LEI: Sì, la penso proprio così.
cominciamo a litigare come al
LUI: Secondo te, quando tu mi qualcun'altra. A forza di
stai così addosso, mettendomi trattare uno da ladro, lo si
sotto processo, mi fai provare rende tale. LEI: Sì, me ne
di più il desiderio di rendo conto se ci penso, ma lì
contemplare e magari di per lì sono talmente
cogliere il bello, oppure questa angosciata e travolta dalla
tua inquisizione mi tiene a mia gelosia che mi viene da
freno? starti addosso, LUI: A questo
LEI: Se mi ci fai pensare e mi punto permettimi di farti una
metto nei tuoi panni, se una domanda un pochino più
persona facesse la stessa cosa cattivella. Dopo quanto
con me forse mi farebbe venire siamo giunti a concordare sin
ancor di più la voglia non solo qui, quando tu mi aggredisci
di contemplare ma di godermi con le tue domande
«il bello». indagatone e con le tue
LUI: Dal tuo punto di vista, quindi, sentenze, lo fai perché ritieni
continuare a sottopormi alle che sia la cosa giusta da fare,
tue indagini giornaliere, che si oppure perché in quel
concludono nei soliti litigi, mi momento non riesci ad avere
spingerà a voler stare con te o il controllo di te stessa e a fare
a cercare altre cose? quello che davvero vorresti
LEI: Visto da questa prospettiva, fare? LEI: Come ti ho già
certo, tutto questo non può detto, prima e dopo so che
che spingerti a cercare sbaglio, ma sul momento non
qualcos'altro. riesco a comportarmi diversa-
LUI: Da quanto abbiamo mente. LUI: Ma allora per
concordato fin qui, risolvere il nostro problema
sembrerebbe che tu mi stia dobbiamo ridurre la mia
così tanto addosso, sensibilità al bello o rendere
sottoponendomi alle tue te capace di controllare i tuoi
inquisizioni, perché ritieni che io irrefrenabili impulsi? LEI: Certo,
sia una persona molto attratta adesso mi è chiaro che sono
dalla bellezza femminile e che io che dovrei imparare a
possa quindi essere circuito da controllare i miei impulsi,
qualche brava seduttrice. E perché altrimenti sarò io a
questo lo fai con lo scopo di farti cadere vittima della
tenermi a bada; però tu hai seduzione di un'altra.
detto che, se ti venisse fatta la
stessa cosa, ti provocherebbe A questo punto la situazione tra
ancor più la voglia di i due partner è completamente
trasgredire, e ti rendi conto rovesciata: colui che prima era
che così facendo mi stai sotto processo, adesso non lo è
gettando fra le braccia di più. La cosa più importante è
però che lui non si vendica di lei LUI: Ok, mi sembra che da
sottoponendola allo stesso tipo quanto abbiamo detto fin qui
di inquisizione, ma guida il - ma ti prego intervieni se non
dialogo in una direzione ti pare giusto quello che dico
costruttiva per entrambi. - il tuo sottopormi
continuamente a un processo
inquisitorio per la mia presunta
incapacità di gestire le
lusinghe che posso ricevere
da altre donne sia emerso
come la maniera migliore
perché io finisca realmente
per cedervi. Considerato
questo, adesso dovresti avere
il timore di sottopormi a tale
pressione, perché potrebbe
indurmi a fare proprio ciò che
tu vuoi evitare che accada.
LEI: Proprio così, non posso che
concordare. A questo punto
farò di tutto per evitare di
farlo, ma se dovessi cascarci
di nuovo, per favore,
bloccami immediatamente.
La situazione adesso è
completamente cambiata.
Colei che inquisiva adesso
chiede addirittura aiuto
all'inquisito per non commettere
gli errori fatali che
condurrebbero a effetti davvero
indesiderati. Una paura più
grande inibisce la paura
preesistente.
Dialogo 2: Dalla rivalità alla R: Certo.
collaborazione D: Tu pensi che, considerata la
In questo caso il dialogo si struttura gerarchica della
svolge tra due colleghi in forte nostra azienda e del mondo
rivalità fra loro, due giovani professionale nel quale vi-
manager rampanti che lavora- viamo, sia inevitabile
no nella stessa azienda. considerare tutti i nostri
colleghi dei pericolosi rivali da
D: Non mi sento a mio agio nei cui guardarsi bene, oppure
suoi confronti perché non mi ritieni che sia possibile, in
fido di lei, in quanto ho la alcuni casi, costruire alleanze?
sensazione che voglia farmi le R: Be', non si può dire che in
scarpe... assoluto tutti i colleghi pos-
R: Anche io mi sento nello stesso
modo, e spesso penso che per
fare carriera bisogna essere
pronti a calpestare chiunque
s'interponga fra te e i tuoi
obiettivi. Considerato che
entrambi facciamo lo stesso
mestiere nella stessa azienda e
con lo stesso livello di
inquadramento, ritengo
francamente impossibile che le
cose non stiano così.
D: Mi permetta di chiederle
alcune cose che forse ci aiute-
ranno a chiarire come gestire
meglio, o almeno nella
maniera meno distruttiva
possibile, la nostra rivalità
professionale. Possiamo
innanzitutto darci del tu, visto
che siamo colleghi più o meno
della stessa età?
sano essere pericolosi carriera si deve dimostrare di
contendenti pronti a essere più bravi dei nostri pari
pugnalarti alla schiena se solo livello; però è anche vero che,
ti distrai. Certamente l'ambito essendo nella stessa barca,
manageriale nel quale potrebbe essere più utile unire
lavoriamo e nel quale siamo gli sforzi per fare in modo che
stati cresciuti ci ha formato in questa navighi meglio ed
questo modo. evitare il rischio che, per
D: E tu ritieni che due persone affondare l'altro, si finisca per
che lavorano nella stessa affondare tutti quanti.
azienda come noi e che R: Sì, questo è proprio il mio
hanno lo stesso ruolo applicato modo di vedere le cose.
in diverse aree potrebbero D: Per evitare di farsi del male a
trovare un modo per evitare la vicenda o di finire feriti con la
rivalità, oppure date queste stessa arma con la quale
condizioni, risulta assolu- abbiamo ucciso il nostro rivale,
tamente impossibile? pensi che sia più utile starsene
R: Ritengo che sia ancor più sulla difensiva cercando di non
difficile, ma non impossibile, ledere, ma di non essere lesi,
perché siamo spinti dalla oppure proporsi in modo
Direzione a fare sempre di più collaborativo con l'altro?
e meglio per essere premiati, e R: Be', è chiaro che sarebbe
in questa sorta di gara sembra meglio la seconda ipotesi, poi-
che si debba per forza ché nel primo caso saremmo
mostrare migliori risultati del come due specchi che si
collega di pari livello. Ma guardano, ma è anche vero
siamo tutti e due nella stessa che può essere rischioso
barca e se uno affonda porta proporsi collaborativamente a
dietro di sé anche l'altro. chi magari ti vuole fregare,
D: Se non sbaglio, da quanto mi perché l'altro potrebbe usare
dici, sembrerebbe che tu pensi la tua disponibilità per giocarti
che sia possibile non ritenere qualche brutto tiro.
tutti i colleghi squali pericolosi D: Tu pensi che, per essere sicuri
che nuotano intorno a te pronti che il nostro collega non sfrutti
a sbranarti o a divorarti solo se la nostra disponibilità, basti
tu mostri loro la tua debolezza. solo valutarne le ca-
Anche se, per come noi siamo ratteristiche a distanza o è
stati istruiti, questa sembra la meglio metterlo concreta-
realtà. Inoltre, ritieni che per chi mente alla prova su cose
lavora nella stessa azienda piccole e non rischiose?
evitare questa realtà R: Certamente metterlo alla
conflittuale sia ancor più prova, ma senza esporsi trop-
difficile, perché per fare po e rischiare.
D: Correggimi se sbaglio: tu pensi difensiva.
che sia possibile, anzi,
vantaggioso per due persone
di pari livello che lavorano
nella stessa azienda divenire
collaborative e aiutarsi l'un
l'altra nelle proprie carriere, ma
che questo richieda che prima
si sia messo alla prova il
partner, proponendo la propria
disponibilità alla collaborazione
su obiettivi piccoli e non
rischiosi, in modo da testarne la
reale affidabilità.
R: Si, questo mi sembra proprio il
modo più efficace per gestire
con i migliori risultati e con i
minori rischi la relazione con un
collega di pari livello.
D: Tutto questo starebbe a
indicare, correggimi se sbaglio,
che per noi due la cosa
migliore da fare sarebbe che
iniziassimo entrambi a offrire
all'altro, a piccole dosi, di-
sponibilità alla collaborazione e
che verificassimo punto per
punto quanto questa possa
essere costruttiva.
R: Sì, penso che sarebbe la cosa
più vantaggiosa per entrambi.
Ruotare costantemente
attorno al proprio asse
è fare degli assi altrui tanti
centri di gravità.
EMILE CIORAN
Indice
Prologo
Capitolo 1 - Il dialogo
fallimentare Primo
Ingrediente:
Puntualizzare Secondo
Ingrediente:
Recriminare Terzo
Ingrediente:
Rinfacciare Quarto
Ingrediente: Predicare
Quinto Ingrediente:
«Te l'avevo detto! »
Sesto Ingrediente: «Lo
faccio solo per te»
Settimo Ingrediente:
«Lascia... faccio io»
Ottavo La ricetta
segreta: Biasimare La
struttura del dialogo
fallimentare
Capitolo 2 - Dialogare
strategicamente
Primo Ingrediente:
Domanda piuttosto che
affermare Secondo
Ingrediente: Chiedi verifica
piuttosto
che sentenziare Terzo
Ingrediente: Evoca
piuttosto che spiegare
Quarto Ingrediente:
Agisci piuttosto che
pensare La struttura del
dialogo strategico
Capitolo 3 - Alchimie
magiche:
esempi di dialogo
strategico con il partner
Dialogo 1: Dalla gelosia
alla fiducia
Dialogo 2: Dalla rivalità alla
collaborazione Dialogo 3: Il
Pigmalione timoroso