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CLETTRONIGA Anno 18 - N. 103 RIVISTA MENSILE S88 Sped. Abb, Posie Gr ESCA elettronica per PESCATORI SENSIBILE RICEVITORE in FM per 21-27 MHz TRASMETTITORE in FM per 21-27 MHz LINEARE CB da 50 Watt in AM Y oe iy UN MONITOR per ELETTROMAGNETOTERAPIA L. 3.000 Direzione Eeltoriale UOVAELETTRONICA Via Cracovia, 18- BOLOGNA Telelone (054) 46.11.08 Stablimento Stampa RoTooFFsET ELLs! FUND- (80) Distribuzione Nata PARRIN eC sr Roma Piazza lncioencenza, 11/8. ‘ToL oB/seu084 Urfieio Puppet MEDIATRON Via Boccaccio, 43 - Milano ‘Ta. 02/48. 93.653 Diretore Generate Montusen Gluseppe Diretiore Responsebite ‘Bini Romane | ‘Autorizzezione ‘Trib. Civie di Bologna 5056 dot 21/2, RIVISTA MENSILE N. 103 - 1985 ANNO XVII SETTEMBRE COLLABORAZIONE. Ala vista uous Eetvenica poss ‘o colabotare tit stor Ge art Toons nguarzant pr (9 reaazat cova essere ao empasral goes biments eon foto bance e vero formato caren) a. un doar dache » mata [anteoo vor pubblcato cot fa respensabia del aus, porter 93 dovra mpegnae a sponde feaiquost alleen ene a2 Zao ipreget, nen sara ruse ‘as oterere eat cave Gi arica verarno rompensat a pubbleancna swanuta Fete, Sa09n 0d Articl, enche se non pubbleal non vrrann ret Evieraro | eu aon questa Risa, Sore i pare segget revel, ‘ura por sstenco. perms 1 "Ralzzaziono quanto potas Det uso aotatstica, ne ® promt ‘etal od induct Tutt | etl produlons 0 ta © parse dogh at al cleogn ote ec, termina Lagoe Tutt Paes La pubbleazione ive put esereaccorcate ro. dlevo - autorezasione ‘data Diraslone @ Nuove Eettronca, SLETIRONICA ‘ABBONAMENTI Numero singolo L. 3.000 alia 12 numeri L, 30.000 Arretra L.3.000 Estero 12 numeri L, 50.000 SOMMARIO UN PREAMPLIFICATORE HI-FI TELECOMANDATO.. 2 ESCA elettronica perPESCATORI 22 UN TIMER pernon BRUCIARE i TOAST 28 TRASMETTITORE in FM per 21-27-30 MHz 38 COMMUTATORE per ricetrasmettitor: LX.722 45 SENSIBILE ricevitore in FM per21-27-28MHz......LX.721 54 DOPPIO DADO ELETTRONICO 60 UN PREAMPLIFICATORE per OSCILLOSCOP! 638 AUTOREPEAT per TASTIERA COMPUTER........LX.710 73 I TRANSISTOR all'OSCILLOSCOPIO.. 78 UN MONITOR per la MAGNETOTERAPIA X731 94 LINEARE “CB” da 50 Watt X.723/724 100 PROGETTI IN SINTONIA Provariflessi 116 Eco-Riverbero 119 Totocalcio elettronico 120 Annafflatore elettronico 125 Alimentatore da 2 A/30 Volt... 126 () eee (Unione stam, UW) pertoctca alana) Possiamo affermare con sicurezza che é stata la TV a far comprendere appieno i vantaggi del tele- ‘comando, infatti, rimanendo comodamente seduti in poltrona, quest'ultimo ci da ta possibilita di cambiare | programm, di modificars i tivello del suono, di agire sul contrasto dei colori ¢ della Iu- minosita, di eliminare il suono ogni qualvolta sene presenti la necesita etutto cid senza dovercl alza- re, come, Invece, era necessario fare con i modelli sprowisti di tale automatismo. Llidea iniziale di realizzare un telecomando non venne, come si potrebbe faciimente supporre, ad un “pigro”, che trovava faticoso alzarsi dalla pol- trona per andare a regolare i diversi comandi della, TV, bensi ad un ingegnoso radiotecnico che, frat- turatosi una gamba ¢ costretto a letto per diverse dato” a raggi infrarossi, che consentadi eseguire le ‘seguentli operazioni: — Accenderlo 0 spegnerlo — Selezionare quattro ingressi — Passare da Mono a Stereo o viceversa — Inserire il Loudness —Togliere completamente il suono. = Inserire il Flat — Aumentare o ridurre il volume —Modificare i toni Bass! —Modificare i toni Acut — Eseguire il bilanciamento dello Stereo — Comandare un Ausiliario esterno In questo preampliticatore, a differenza di quelli che normalmente siamo abituati a vedere, non so- UN PREAMPLIFICATORE setlimane, doveva, ogniqualvolta desiderava cam- biarcanale, chiamare|'intermiera, che, indispettita da questo continuo andare e venire, alla fine non poté trattenersi dal rispondergli seccata, che avrebbe telefonato immediatamente ad un mecca- nico, per far prolungare tutti i perni delle manopo- le. Fucosi che prese corpol'idea del telecomandoa, distanza, che noi tutti oggi utilizziamo, per passare da un programma ad un altro, o per regolare i comandi della TV. Ormai abituati a tale comodita, troviamo scomo- do anche doverct alzare per regolare i comandi del preamplificatore Hi/Fi e proprio per questo motivo, abbiamo pensato di realizzaine uno “telecoman- Fig.1 Piglando unodel molteplici tasti potrete telecomandare a distan- za il nostro preamplifi- catore, che, come vede- nella foto a destra, @ totalmente privo di ma- nopole. Questo il telecomando a raggi infrarossi che vi forniamo gia montato € Pronto per uso. Stando comodamente seduti in poltrona, sara sufficiente pigiare uno del tanti pulsanti del nostro telecomando a raggi infrarossi, per accendere o spegnere questo preamplificatore, modificare il volume, i toni, Il bilanciamento, selezionare gli ingressi, ec. Se vi interessa possedere un tale preamplificatore, ecco lo schema per realizzarlo. no pit presenti le classiche MANOPOLE, né alcun interruttore, ma solo dieci diodi led che, accon- dendosi 0 spegnendosi, indicano la funzione da noi selezionata, Utilizzando uno o due relé potremocon lo stesso preamplificatore, accendere o spegnere anche lo stadio finale di potenza ed effettuare la commuta- zione cuffia-altoparlanti SCHEMA ELETTRICO Anticipiamo subito che lo schemadi tale pream- Plificatore non rispecchia lo standard classico, nel quale appaiono chiaramente visibill tutte le fun- Zioni svolte dai potenziometri e dai commutatori; Pertanto, vi troverete dinanzi ad uno schema elet- trico un pd diverso dal solito, dato che tutte queste connessioni sono state sostituite da appositi inte- grati che, ricevendo segnali digitali, effettuano le Necessarie commutazioni o che, ricevendo delle tensioni variabili, prowedono ad alzare o a dimi- nuire il volume, a variare la tonalita dei bassi e degli acuti e 2 regolare il bilanciamento. Per non disorientarvi, desiderando che questo schema risulti diimmediata e facile comprensione, lo abbiamo suddiviso in tre distinti “stadi potremo cosi classificare: 1 “stadio : Sezione preamplificatrice di BF, che amplifica i segnali applicati sugll ingressi e li sele- ziona, per restituirliin uscita allo stadio dei control- li di volume e di tono. che 2° stadlo : Sezione amplificatrice di BF completa dell'integrato di regolazione di tono-yolume- bilanciamento e loudness, conirollata direttamen- te dalla sezione digitale ricevente del telecoman- do. Inuscita da tale stadio sara disponibile il segnale gia preamplificato, dosatoin volume e tonalita, che Potremo collegare all’amplificatore finale di po- tenza. In tale stadio é presente anche un controllo di “antidump”. 3” stadio : Sezione digitale in grado di captare e distinguere le diverse funzioni trasmesse dal tele- comando, quindi di trasformarie in segnall digitali © in tensioni, per comandare tutte le funzioni ri- Chieste. In pratica, questo stadio sostituisce tutti i commutatori d'ingresso, tutti i potenziometri e i necessari deviatori di un classico preamplificatare 3 S920 Orin Fig.2Schema elettrico dello stadio preamplificatore diBF completo delfintegrato (1C2) per la selezione degll Ingressi. La lista del component! &riportata a pag. 8-8. Questo stadio rimarra sempre alimentato per po- ter immediatamente mettere in funzione il pream- plificatore, non appena premeremo un qualunque tasto sul telecomando. ‘A questi tre stadi dovremo owiamente aggiun- gerne un “quarto”, cio’ quello del trasmettitore a raggi infrarossi, ma questo, comespiegheremo pil avanti, vi verra fornito gia montato e completo del mobile e dei relativi tasti, per il semplice motivo che ad autocostruirlo verrebbe a costare molto di pi Poiché tale trasmettitore viene fabbricato in se- rie dalle industrie peri normalitelevisorie lescritte cche troverete riportate vicino ai tast sono quelle utilizzate normalmente nelle TV (vedi fig. 11), noi sfutteremo in modo diverso tali funzioni (vedi le seritte riportate in fig. 14). 4 Iniziamo pertanto la descrizione del nostro cir- cuito dal 1” STADIO, che troverete riportato nella fig. 2 In alto a sinistra potete osservare una fila di “terminali” di cui illustriamo qui di seguito le fun- zioni, benché siano contrassegnati da scritte gia di per sé esplicative: USCITA = su questi due terminali saranno pre- ssenti i segnali dei canali destro e sinistro, gia pre- ampliticati e dosati in volume e tono, da applicare sull’ingresso dello stadio finale di potenza TAPE-OUT = su questi due terminali potremo prelevare i segnali STEREO da inviare sullingres- sodiunqualsiasi registratore a nastro, perincidere quanto applicheramo su uno degli ingress! del preamplificatore. MAGN-MASSA-MAGN = su questi tre ingressi applicheremo i segnali prolevati dalla testina ma~ gnetica del giradischi (massimo segnale 40 milli- volt RMS per 15 volt RMS in uscita) TUNER = suquestidue ingressi potremo applica re il segnale stereo prelevato sull'uscita di un sin- tonizzatore AM o FM (massimo segnale variabile da0,3.a1 volt RMS). AUX = su questi due ingressi potremo applicare qualsiasi segnale ausiliario (esempio testina pie- zoelettrica - microfoni, ecc.), tenendo presente che, variando il valore delle due resistenze R17~ R24 per il canale sinistro e R18/R23 per il canale destro, & possibile modificare la sensibilita din gresso come riportato nella seguente tabella 1. TABELLA1 Sensibilita INGRESSO AUX 150 millivolt RMS per 1,5 volt in uscita: =RI7/R18 = 10 ohm; = R23/R24 = non inserite 280 millivolt RMS per 1,5 volt in uscita: =RI7/R18 = 33.000 ohm; = R23/R24 = 68.000 ohm ‘550 millivolt RMS per 1,5 volt in usclta: = RI7/R18 = 68.000 ohm: = R23/R24 = 33,000 ohm TAPE-IN = su questi due ingressi potremo inseri- re luscita di un qualsiasi registratoré stereo, te nendo presente che con i valori da noi predisposti perledue resistenze R19-R20, si ha unasensibilita di ingresso di 550 millivolt RMS per 1,5 volt di uscita, valore standard per luscita dei registratori Hi-Fi ‘Sempre nello stesso schema, in alto a destra, sono visibill altri “terminali” con riportati ai lati dei numeri seguiti dalla ettera A. Questi numeri,come potrete constatare leggendo la realizzazione prali- ca, contrassegnano il piedino corrispondente al “connettore A”, nacessario per ricevere le tensioni ed i seghali dalla scheda di controlio digitale. ‘Appurato it significato dei terminali presenti sul lato sinistroe desirodi questo schema, osserviamo ora piti dettagliatamente lo schema elettrico, Per preamplificareil segnale del pick-up magne- tico sié utilizzato un integrato LM.387 (vedi ICV/A @1C1/B), in quanto, provando tutte le testine ogai pid diffuse, (anche se non riescono @ fornire in Uscita segnali di ampiezza molto elevati), ci ha permesso di raggiungere una buona preamplifica- Zione con un rapporto segnale/rumore di 70 oB. ‘A titolo informativo, precisiamo che abblamo provato questo stadio con le seguenti testine: Stanton 500EEE - Ortofon - Tenorel - Shure VIV, Shure M95 - Empire I segnale preamplificato ed equalizzato presen- tesulledue uscite (piedinoS e 4), giungera ,trami- 16-8 1c6-C Fig. 3 Schema elettrico del secondo stadio preamplificatore completo dell'inte- ¢grato (IC5) peril controtlo di volume, tont @ riportata a pag. 8-9. ebilanciamenti. La lista d omponenti te i due condensatori C7 e C12, sui piedini d'in- gresso 17 e 15 delt'integrato siglato IC2 ‘Sempre sullo stesso integrato, ma sui piedini 13 -11-8- 6-4-2 giungeranno gli altri segnali che applicheremo sugli ingressi Tuner - Aux - Tape. Uintegrato IC2, un LM.1038, non é uno stadio preamplificatore, ma un commutatore elettronico, in grado di selezionare 4 ingressi STEREO con un codice binario, che faremo giungere sul piedini 1GAe 15A. A nostra scelta potremo percio far giungere sui iedini di uscita 8 © 10 il solo segnale stereo del pick-up magnetico, del tuner, oppure dell'ausilia- Tio del registratore. Questo commutatore elettro- nico presenta un‘ottima diafonia ed é anche molto silenzioso in fase di commutazione, quindi, questa parte di schema pud essere utilizzata anche per altre applicazioni. Dal piedino 12 di IC2 preleveremo una tensione di riferimento pari a meta della tensione di alimen- tazione, che, tramite ICS (un TL.081), ci servira per polarizzare gli ingressi dello stesso IC2 ¢ dei suc- cessivi integrati |C4 @ ICS ad esso collegati, tramite il terminale di uscita contrassegnato dal numero 138A, 112” STADIO che prendiamo in esameé riportato in fig. 3, | terminali 184 — 124 — 14A, visibili sul lato sinistro dello schema elettrico, andranno a colle- garsi ai corrispondenti riportati sulla destra dello schema elettrico di fig. 2. Gli altri terminali A—B— C—D—E corrispondenti alle funzioni: toni bassi toni acuti llanciamento loudness Da andranno invece a collegars! direttamente alle uscite poste sulla destra del 3” stadio, raffigurato in fig. 4 Fig.4 A sinistra{o schema elettrico dello stadio ricevente a raggi infrarossi (parte superiore Cole ori et Rt un ee ue en ORS Oe une c Nur ae cca Pere ee tec Porites Fig. 5 Come vedesi in questa foto, sul pannelio posteriore del mobile andra fissato i Circuito stampato siglato LX.701 riportato in fig. 12, sul piano trovera invece posto Il circulto stampato LX.702 visibile in fig. 19, mentre sul pannelio anterlore il circulto LX.708 difig. 15. Degli altri terminali presenti invece sulla destrae collegati ai due relé, 'F andra a collegarsi allo schema di fig. 4, i due terminali 208 — 11A alle corrispondenti uscite di destra della fig.1, mentre i due fill della bobina di eccitazione del relé 2, indi- cati con le sigle GH, andranno a collegarsi allo stadio alimentatore riportato in fig. 6. Ritornando allo schema di fig. 3, i segnali di BF stereo che giungeranno sui terminali 128 — 148 dalle uscite di IC2 (vedi fig. 2), entreranno sull'in- tegrato IC4, un LM.13700, un doppio amplificatore con guadagno variabile. Abbiamo scelto per questo secondo stadio tale integrato a transconduttanza variabile, per evitare saiurazioni con forti segnali sugliingressi; infatt, per mandarlo in saturazione, occorre un segnale le cui ampiezza super 1 volt efficace. Poiche motti sintonizzator e registratori posso- no superare questo livello d'uscita, se notate che il vostro preampliticatore “distorce”, dovrete neces- sariamente agire sul partitore d'ingresso (vedi R15—R16 ¢ R19—R20 di fig. 2 ed i valori riportati nella tabella 1), onde ridurre 'ampiezza di tale se- gnale. Dalle uscite di questo preamplificatore (piediniS @ 12) il segnale amplificato giungera, attraverso i due condensatori C21 eC22, sui piedinid'ingresso 2e 19di ICs. Seil segnale, anziché risultare stereo, @ MONO, | terminali del relé 1 provwvederanno a cortocircuita- re elettricamente questi due ingress Lintegrato IC5, un LM.1035, serve in questo pre- amplificatore permodificare i toni bassi eacuti, per effettuare il bilanciamento dei due segnali stereo e per il loudness. In pratica, variando la tensione sul piedino 14, modificheremo i toni Bassi, variando la tensione sul piedino 4 itoni Acuti, mentre quella sul piedino 9 oi servira per effettuate il bilanclamento. Ii controlio di volume si effettua variando la ten sione sui piedini 16 e 1 dellintegrato a transcon- duttanza variabile IC4, mentre Ia funzione Loud- ness applicando tensione sui due commutator! elettronici IC6/B © IC6/C che, assiome a ICE/A, sono contenuti allinterno dellintegrato CD.4016. Come vedesi, abbiamo automatizzato tutte le funzioni richieste in un preamplificatore, esclu- dendo tutti i commutatori meccanici e tutti idoppi Potenziometri, anche se a questi indubbi vantaggi si aggiungono alcune limitazioni del circuito, che sono perd rilevabili solo analizzandolo “strumen- talmente" enon certo giudicandolo all'ascolto: ad esempio, utilizzando degli ottim! potenziometri professionali per BF, avremmo potuto migliorare il rapporto S/N, portandolo dagli attuali 72 dB a80— 85 dB, oppure avrermo potuto ottenere unavaria~ zione piu ampia dei controlli, passando dagliattua- li-+/— 12 dB a +/—45 0 18 dB, ma in entrambi | casi, non avremmo pits avuto un preamplificatore 8 ELENCO COMPONENTI LX.701 1LX-702 LX.703 Ri = 22.000 ohm 1/4 watt R2 3 Ra RS RG R7 Ra Re Rio Rit RI2 Rig. R14 RIS Rie RI7 Rig RI9 R20 R21 R22 R23. Raa R25, R26 a7 R28 R29 R30 R3t R32. R33 R34 * R35 * R36 “RST R38 = + R39 = R40 Rat “Raz Rag * Raa R45 + RAB > RAT * Rag - Rag R50 7 R51 “R52 77 R53 7+ R54 7+ RES = 82.000 ohm 1/4 watt 1.500 ohm 1/4 watt 15.000 ohm 1/4 watt 470.000 ohm 1/4 watt 47.000 ohm 1/4 watt 27.000 ohm 1/4 watt 27.000 ohm 1/4 watt 1.000 ohm 1/4 watt 1.000 ohm 1/4 watt 33,000 ohm 1/4 watt 33.000 ohm 1/4 watt 22.000 ohm 1/4 watt 22.000 ohm 1/4 watt 100.000 ohm 1/4 watt 100.000 ohm 1/4 watt 39.000 ohm 1/4 watt 99.000 ohm 1/4 watt 100.000 ohm 1/4 watt 100.000 ohm 1/4 watt 100.000 ohm 1/4 watt 100.000 ohm 1/4 watt 100.000 ohm 1/4 watt 100.000 ohm 1/4 watt 100.000 ohm 1/4 watt 100.000 ohm 1/4 watt 2.700 ohm 4/4 watt 2.700 ohm 4/4 watt 560 ohm 1/4 watt 560 ohm 1/4 watt 560 ohm 1/4 watt ‘560. ohm 1/4 watt 6.800 ohm 1/4 watt 6.800 ohm 1/4 watt 3.900 ohm 1/4 watt 27.000 ohm 1/4 watt 27.000 ohm 1/4 watt 3.900 ohm 1/4 watt 47.000 ohm 1/4 watt 100.000 ohm 1/4 watt 10.000 ohm 1/4 watt 10.000 ohm 1/4 watt 150.000 ohm 1/4 watt 150.000 ohm 1/4 watt 100.000 ohm 1/4 watt 18.000 ohm 1/4 watt 18.000 ohm 1/4 watt 8.200 ohm 1/4 watt 8.200 ohm 1/4 watt 10.000 ohm 1/4 watt 10.000 ohm 1/4 watt 2.700 ohm 1/4 watt 99.000 ohm 1/4 watt 33,000 ohm 1/4 watt 4.700 ohm 1/4 watt 47 ohm 1/4 watt 10.000 ohm 1/4 watt 10.000 ohm 1/4 watt * R67 = 10.000 ohm 4/4 watt 10.000 ohm 1/4 watt 10,000 ohm 1/4 watt 330 ohm 1/4 watt 10.000 ohm 1/4 watt 40.000 ohm 1/4 watt 10.000 ohm 1/4 watt 40.000 ohm 1/4 watt 100.000 ohm 1/4 watt 100.000 ohm 1/4 watt 100.000 ohm 1/4 watt 100.000 ohm 4/4 watt 4,500 ohm 1/4 watt 1.500 ohm 1/4 watt 400.000 ohm 1/4 watt 470.000 ohm 1/4 watt 68.000 ohm 1/4 watt 47.000 ohm 1/4 watt 680 ohm 1/4 watt 7.000 ohm 1/4 watt 4.000 ohm 1/4 watt 4.000 ohm 1/4 watt 4.000 ohm 1/4 watt 4.000 ohm 1/4 watt 4.000 ohm 1/4 watt 4,000 ohm 1/4 watt 1.000 ohm 1/4 watt 4,000 ohm 1/4 watt = 470,000 ohm 1/4 watt 47 mF elettr. 25 volt 47 mF elettr. 25 volt 41 mF elettr. 63 volt 2,2 mF elettr. 63 volt 6.800 pF poliestere 4.500 pF pollestere 220.000 pF poliestere 1 mF elettr. 63 volt 2,2 mF elettr. 63 volt = 6.600 pF poliestere 1.500 pF polies 220.000 pF poliestere 410 mF elettr. 25 volt 220.000 pF pollestere 220.000 pF poliestere 220.000 pF poliestere C17 = 220.000 pF pollestere C45 + C46 * car + Caa ~ G49 * 50 + C51 > C52 peas = 54 = C55 + 056 * 57 > C58 + 659 ~ c60 * c61 * C62 = 47 mF elettr. 50 volt 220.000 pF poliestere _* DS1 = diodo 1N.4007 220.000 pF poliestere “ DS2 = diodo 1N.4148 10mF elettr. 25 volt * DS3 = diodo 1N.4007 ‘1 mF elettr. 63 volt *DS4 = diodo 1N.4007 1 mF elettr. 63 volt + DS5 = diodo 1N.4007 10.000 pF poliestere * DS6 = diodo 1N.4007 330.000 pF poliestere * DS7 = diodo 1N.4007 330.000 pF poliestere «DSB = diodo 1N.4007 10.000 pF pollestere «DZ = diodo zener 5,6 volt 1/2 watt 47 mF eletir. 25 volt __* DZ2 = diodo zener 12 volt 1 watt 410 mE elettr. 25 volt 40 mF elettr. 25 volt 10 mF elettr. 25 volt 40 mF elettr. 25 volt 220 pF a disco 220 pF a disco 220 pF a disco * LD1-LD9 = diodi led + FD1 = fotodiodo tipo BPW.34 7 RS1 = ponte raddr. 100 volt 1 amper * RS2 = ponte raddr. 100 volt 1 amper NPN tipo BD.137 47 mF elettr. 25 volt LM.387 330 pF a disco LM.1038 680 pF a disco TL.08t 100.000 pF poliestere LM.13700 100 pF a disco LM.1035 1.500 pF pollestere cD.4018 470 pF a disco 4 U.250B 470 pF a disco cD.4050 100.000 pF poliestere U.336M 4,7 mF elettr. 63 volt 220.000 pF pollestere 220.000 pF poliestere 220.000 pF poliestere ‘4 mF elettr. 63 volt 2.200 mF eiettr. 35 volt * 1C15 100.000 pF poliestere * IC16 400.000 pF poliestere * IC17 400.000 pF poliestere ~ IC18 100.000 pF poliestere * IC19 2.200 mF elettr. 35 volt 470 mF elettr. 25 volt 100.000 pF poliestere 100,000 pF poliestere 1OmF elettr. 25 volt 100.000 pF pollestere 4100 mF eletir. 50 volt 100.000 pF poliestere = 1620. + RELE 1 = felé 12 volt 1 scambio * RELE 2 = relé 12 volt 2 scambi * RELE 3 = relé 12 volt 2 scambi + FA = fusibile 250 mA si +71 = trast. (n.702) prim. 220 volt sec. 15 volt 0,5 A- 24 volt 0.5 A *XTAL = quarzo 4 MHz NOTA-A: | componenti contraddistinti da un * vanno montati sull'LX.702; i componenti contrad- distinti da due * * vanno montati sull’LX.703, | rimanenti componenti vanno montati sull'LX.701. NOTA-B: C53 2 059 non compaiono negli schem|, in quanto condensatori di by-pass distribulti sulle alimentazioni e, rispettivamente, C58 sui + 12 volt © C59 sui + 18 voll, come vedesi nella fig. 6 Fig.6 Schema elettrico dello stadio alimentatore. Icomponenti di questo stadiotroveranno posto sul circuito stampato base, siglato LX.702. Per la lista del component! vi rlmandiamo sempre alle pagg. telecomandato, che é la caratteristica peculiare di questo progetto. Per la funzione mono/stereo abbiamo utilizzato un relé ed infine per evitare in uscita, all'atto del- accensione e dello spegnimento tramite i tele- comando del preamplificatore, dei segnali transi- tori, abbiamo dovuto aggiungere un secondo relé (vedi relé 2 “Antibump") ed un terzo sullo stadio dell’alimentazione. Dalle due uscite 13 ¢8 dellintegrato ICS uscira il segnale stereo preamplificato e dosato come vo- lumee toni che, tramite i due condensatori elettro- litict C20 e C31, giungera sui terminali di commu- tazione del relé 2, che, come avrete gia intuito, all'atto dell’accensionenon fara giungere il segna- le in uscita per 'amplificatore finale di potenza, fino aquando l'alimentatore non generer’ inuscita una tensione perfettamente stabile, 10 Le caratteristiche tecniche rilevate sul prototipi da noi realizzati possono essere cos! riassunte 0.08% 60 dB Rapporto S/N medio Max segnale in uscita Banda passante.. Sensibilita ingresso/magnetico ...2,5 millivolt RMS. Sensibilita altri Ingresst ........ 400 millivolt RMS, Controtlo toni nnnnnnnene l= 12 0B, Descritta la parte analogica del nostroamplificato- re, passiamo ora alla parte digitale ricevente del telecomando, riportata interamente nella fig. 4. Anchese non costruirete questo preamplificato- re, risultera interessante seguirne la descrizione, perché da essa potrete comprendere come funzio- ano tutti itelecomandi per TV e quindi aumentare il bagaglio delle vostre conoscenze tecniche, cos! da riuscire a struttare il telecomando per qualsiasi altra, diversa applicazione. Partendo dalla sinistra dello schema, in alto po- tete osservare il diodo captatore a raggl infrarossi FD1, un BPW.344, che é anche possibile sostituire con altr tipi, purche sufficientemente sensibili Lintegrato IC7/A che seque questo diodo, 6 un U.2508, che svolge la funzione diamplificatore e di filtro selettivo passa banda (vedi IC7/B - 1C7/C -IC7/D - 1C7/€), indispensabile per eliminare qua~ lunque segnale spurio che non venga emesso dal nosiro telecomando. Dal piedino 11 dell'amplificatore IC7/F il segnale amplificato e filtrato raggiungera Il piedino 2 del- integrate IC9, un U.236, che prowedera a decodi- fleario. Questo integrato ¢ il “cervello” di tutto il radio- ‘comando, perche gli impulsicaptati verranno subi- to trastormati in onde quadre con un duty—cicle variabile (vedi fig. 7-8-8), cioé la larghezza degli impulsi positivi variera rispetto a quella degit im- pulsi negativi con 64 diversi valori, ogniqualvolta remeremo uno dei tasti del telecomando: in prati- a, sara come se disponessimo di potenziometri professionali a “scatti”, con 64 posizioni interme- die fra il minimo ed il massimo e potessimo agire su di essi, ruotandoli in un senso o nell'altro, agendo semplicemente sul tasto corrispondente. Dal piedini 7-8-9-10 queste onde quadre verran- no integrate tramite icondensatori Cad -C45- C46 = C47, ottenendo cosi una tensione variabile da un minimo di 0 voit ad un massimo di 6 volt. In pratica se la semionda positiva risulta molto “stretta’, ai capi di questi condensatori avremo una tensione “minima” (vedi fig.7), poi, man manoche questa larghezza “aumenta’ (vedi fig. 8), aumente- ra di conseguenza anche la tensione positiva Queste tensioni presenti sui terminali A-B— C—D verranno trasferite sull'integrato IC5 (vedi fig. 2), per ottenere il controllo dei Volume dei Toni edi Bilanciamento. All'accensione del preamplificatore, integrate C9 inviera in uscita sempre un’onda quadra sim- metrica, cio la larghezza degli impulsi positivi sultera’identica a quella degli impulsi negati (duty—cicle 50% vedi fig. 9), quindl il controtlo di volumesi trovera sempre posizionato amet corsa (poiche il controllo di volume ¢ logaritmico cor spondera a circa 1/3 di corsa di un normale poten- ziometro, cio’ aun volume medio/basso), mentre conirollidi tono si troveranno.a meté corsa (cio’ su 0.dB) e il bilanciamento al centro. Pigiando sul telecomando i tasti con il segno positive o con quello negativo, potremo aumentare Oridurre il volume e modificare i controllidi tonoa +12dBoa- 1248, Fig.7 Se 'integrato IC9 invia in uscita degli impulsi molto stretti, integrandoli, otterrete una tensione minima quasi Prossima agli 0 volt. Fig. 8 Quando la larghezza dell'impulso positive raggiun- gell suo massimo, integrando- lo, ricaveremo una tensione positiva che si aggira intorno 1 5,6 volt. Fig. 9 Accendendo il pream- plificatore, lintegrato IC8 in- viera in uscita un’onda quadra simmetrica, corrispondente ‘ad una tensione positiva di 2,8 volt. 1 coaos2 Hy elude c EMU e013? wATBI2 pATBIB 12 04566 1035 Toei opao13 u1038 336 M ‘ia 2 x ‘ea gO ra oiooo are seam || Fig. 10 Connessioni degli integrati implegati in que- sto progetto visti dallalto, ad eccezione di quelli del transistor BC.237 viste, invece, dal basso. Si noti nel fotodiod BPW34 Ia barra nera verticale, posta sul lato del terminale ANODO. Fig.11_ Poiché questotelecomando viene utllizzato con i TV, sotto cia- scun tasto significativo abbiamo in- dicato quale funzione icaverete, con il nostro preamplificatore. | tasti non contrassegnali da alcuna scritta non agiscono sul nostro preamplificato- re, oppure ripetono un comando gia effettuato dal tasto principale. Premendo glialtri tasti Magn -Tuner- Aux-Tape ~Mo/St (mono/stereo) -Loudn -Flat - Muting - Off Vintegrato 169 modifichera le uscite sui piedini 11 =15 = 14 - 13 - 12 - 26 - 18 dal livello logico 1 (presenza di tensione positiva) a livello logico 0 (uscita cortocircuitata a massa). ‘Questo cambio dilivello logico verra da noi sirut- tato per selezionare tutti gli ingressi del preamp! ficatore, per passare da monoa stereo o viceversa, er il loudness, il flat ed il muting, e anche per ‘accendere e spegnere il preamplificatore. | terminali postia sinistra di tale schema e indica- ti 1B - 198 - 178 - 188 - 158 - 14B - 18/108 fanno capo al connettore B, cio’ a un connsttore sup- plementare che nel nostro progetto non usiamo, ma che potra risultare utile per telecomandare in seguito altri accessor! Lintegrato ICB/A - IC8/B -1G8/C-108/D - 18/E @ un CD.4050, utilizzato come buffer e servira per squadrare ripulire ilsegnale che giungera su tale connettore esterno. | differenti stati logici presenti sui piedini 11 - 18- 14-13-12 vengono applicati sugli ingressi dei Nor IC14/A - 1C14/B contenuti all’interno del CD.4072, le cui uscite risulteranno collegate a IC15 (un CD.4042) oa IC16/B (un CD.4886). Questa parte dello schema elettrico costituisce in pratica il decodificatore di funzioni, infatti, par- tendo dai segnali digitali generati da IC9, in uscita dal circuito otterremo tutti i segnali di comando relativialle funzioni desiderate; cosi, sui piedini2.e 10di1C15 preleveremoi due stati logici da applica realconnettore A difig. 3(piedini 15/A 6 16/A), per selezionarei quattro ingressi Tape— Aux—Tuner —Pick—Up magnetico, mentre attraverso I'into- grato IC16/A e gli inverter contenuti in IC11 ed 1C12, verra acceso uno dei quattro led (vedi daDL3 a DL7), che visualizzeranno quale ingresso risulta selezionato terminali postivicino ai diodi led ed indicat con lelettere 12€- 14 - 15C- 116, stanno ad indicare 4! piedino corrispondente del connettore C, che Utilizzeremo per trasferire il segnale dal circuito base, al circuito stampato su cui fisseremo i diodi led. Dalluscita di 1C17/A, sul piedino 1, preleveremo pol il comand di MONO/STEREO che, attraverso Finverter IC18/C, eccitera il relé 1 e questa funzio- ne verra visualizzata dal led DLT. eccitato tramite inverter 1013/B, Analogamente, dal piedino 19i IC17/8 preleve- remo il segnale di comando per la funzione dol LOUDNESS, che agisce sui due interruttori elet- tronici IC8/B ed IC6/C (piedini 5&6 rispettivamen- te) ed é visualizzata dal led DL8, infine, dal piedino 1 diuscita di IC18, preleveremoil segnale persele- zlonare la CUFFIA. Quest'ultime comando non agisceall'interno de! preamplificatore, in quanto la cuffia risultora sem- pre inserita sull'uscita del finale di potenze: per questo motivo il segnale di comando per la cuffia risulta applicato, tramite inverter IC19/F, el pied- 1020 del connettore B, in modo da poterlo utilizza~ re esternamente, perinviarload un amplificatore di Potenza che disponga di un ingresso per teleco- mando. Per completare la desorizione di questa partedel circuito, passiamo infine al transistor TR1, visibile in basso a sinistra nelio schoma elettrico di fig. 4 Questo transistor, insieme alle quattro resisten- ze RB1-R82-RE3-RE4, al condensatore elettrolitico C48 ed al diodo DS2, serve a RESETTARE tutto il Circuito quando il preamplificatore viene acceso, in modo da avere sempre, inizialmente, il volume edi toni esattamente a “meta corsa’: in questo modo, come gia abbiamo visto, il volume corri- sponderaa circa un terzo della corsa diunnormale Potenziometro, mentre i toni saranno in pratica regolati a0 dB. Come abbiamo potuto appurare, dallintegrato 13 | . crag IC9 preleveremo le onde quadre con un duly-cicle variabile, da cui ricaveremo una tensione propor- zionale con cui pilotare tutto cié che in un normale preamplificatore verrebbe svolto da un potenzio- metro ed inoltre | cambi di livelli logic 1-0, per pilotare invace tutto quello che verrebbe svolto da commutatori o deviatori. Per far funzionare questo integrato, oltre che con la sua normale tensione di alimentazione lo dovremo corredare anche con un quarzo da 4 MHz (vedi XTAL), collegato sui piedini 1-27, necessario er ottenere la frequenza di clock @ 4 MHz. Facciamo presente che avendo impiegato come icevente un integrato U.336, il telecomando da impiegare dovra disporre del corrispondente inte- grato trasmittente, cioe un U.327M; qualsiasi altro telecomando dotato di un diverso integrato non sara mai in grado di pilotare i nostro U.336, perché quest'ultimo non ne riconoscerail codice: del resto chiunque possieda due diverse TV telecomandate, avra potuto consiatare personalmente che con il telecomando dell'una non possibile telecoman- dare Valtra TV e viceversa. Llultimo stadio da prendere in esame @ quello delt'alimentatore riportato in fig. 6. Il trasformatore T1, come vedesi nello schema elettrico, possiede due secondari, uno in grado di erogare circa 15 volt e altro 24 volt. Latensione del 15 volt dopo esserestata raddriz- zata dal ponte RSI, verra stabilizzata dallintegrato IC19, un ua.7812, a 12 volt, tensione questa che utilizzeremo per alimentare il solo stadio digitale ricevente riportato in fig. 4 ‘Quando premeremo sul telecomando un tasto quaisiasi, 'uscita L, che fa capo al terminale 12 del connettore B (vedi fig. é), si portera a livello logico 0 (cioé ingresso cortocircuitato a massa) e Cosi facendo il relé 8 si eccitera, permettendo alla ten- sione dei 24 volt di raggiungere il ponte raddrizza- tore RS2, dal quale preleveremo in seguito la ten- sione stabilizzata a 18 volt da 1C20 (integrato UA.7818), necessaria per alimentare tutto lo-stadio preamplificatore di BF; quando invece pigeremo il 14 Te ee uk eo OL ern eee ee era ts Pa eeu are ue sta, qui ne riportiamo una foto completa, ov- Re eR Ct acs GRD a eee) yO sc ure teeter cs ecco jerlanto tutte le connessioni tra le piste Aree Suess ec ero tasto OFF, 'uscita L si porteraa livello logico 1 ein tale condizione il relé 3 si diseccitera, togliendo tensione al preamplificatore I due transistor TR2 — TRS collegati sull'uscita di RS2, serviranno per eccitare il relé 2 (vedi fia. 3) antibump, infatti, dopo un lasso di tempo prefissa~ to dal condensatore elettrolitico C88 e dalla resi- stenza R96, sui terminali G—H ritroveremo la ten- sione necessaria ad eccitare tale bobina. All'atto dello spegnimento del preampliticatore, il tempo di distacco del relé 2 sara invece determi nato dal condensatore C58 e dalla resistenza R94 che, attraverso il diodo DSS, scarichera pill rapi- damente tale condensatore, diseccitando subito il rele 2 Come avrete gia intuito, il preamplificatore una volta collegato alla presa luce, non doura mai esse- re spento, quindi II deviatore $1 (che verr’ posto sul retro del pannello) servira solo per spegnerio definitivamente, quando ci allontaneremo da casa per lunghi periodi, come ad esempio durante le settimane di ferie. REALIZZAZIONE PRATICA Ovviamente, il costo di questo preamplificatore non é dei pili economici, perché, come avrete avu- ig Hr %@: UscITA Fig. 12 Schema pratico di montaggio della scheda LX.701. Il connettore “A” po- sto sulla sinistra, verra colle- gato alla scheda LX.702 trami- te piattina (vedi fig. 5). tomodo di constatare, sono necessari pit integrati per la parte digitale del telecomando, che per quel- la analogica di BF. Comunque occorre tener presente che non tutti possono permettersi un preamplificatore teleco- mandato commerciale per 'clevato costo d’acqui- sto, e quindi, possedendo un tale apparecchio, le- scerete molti amici @ conoscenti stupefatti, quan- dosapranno che lavete realizzato interamentecon le vostre mani. Per tale realizzazione sono necessari tre circuiti stampati a fori metallizzati, che noi vi forniremo con tutte le piste protette da una speciale vernice verde (soltanto i punti da saldare non risultano verniciati), sopra alla quale troverete riportati i di- segni di tutti i componenti con le relative sigle. Potrete iniziare il montagglo dal circulto d'in- gresso BF, che monterete tutto sul circulto stam- pato siglato LX.701. In fig. 12 abbiamo riprodotto il disegno pratico di ‘come e dove dovrete disporre su tale scheda tutti ‘componenti richiesti, © per fare questo vi consi- gliamo di procedere come segue. Prima di ognialtro componente dovrete inserirei tre zoccoli per ali integrati IG1 - 1C2 - 1C3 ediil ‘connettore maschio"A", dopodiché dovrete intila- re nei fori presenti le dodici prese unipoleri di bas- ssa frequenza, cercando di serrare bene i dadi A questo punto potrete inserire tutte le resisten- ze richieste, tutti condensatori pollesteri e tutti gli elettrolitici, cercando per quest ultimi di rispettare la polarita . Eseguita anche questa operazione, dovrete col- legare, con un corto spezzone di filo, i terminali ‘centrali delle dodici prese di BF alla relativa pista del circuito stampato, come visibile nelio schema Pratico di fig. 12 . Terminato il montaggio, inserirete nel trezoccoli i relativi integrati, cercando di collocare la tacca di riferimento 0 il “punto” incavato, come indicato hello schema pratico. Dopo questa scheda potrete passare alla secon- da, siglata LX.703, che, comela precedente, risulta ancora molto semplice Come vedes! in fig. 15 su questa scheda trovera posto l'integrato IC7, il connettore maschio "C" e, dal lato opposto, tutti i diodi led ed il fotodiodo FDI. Come avrete gia intuito, il lato opposto di questo circuito stampato andra fissato dietro al pannello frontale del mobile, ¢, cosi facendo, tutti i diodi dovranno infilarsi nei fori praticati nel pannello, 15 per stabilire all'atto della loro accensione, quale ingresso abbiamo selezionato. Per questo motivo, quando inserirete nel circuit stampato tutti.i diodi led, cercate di tenerli alla stessa altezza, per non ritrovarvi poi con un diodo ‘che esce sul pannello troppo esternamente rispet- rdatovi che il terminale pid lungo di questi diodié 'anodo che, come vedest in fig. 10, dovrete infilarenel foro indicato A, diversamente, i diodo led non si accendera . Per quanto riguarda il fotodiodo FD1 dovrete procedere in modo diverso rispetto agli altri dioi, diodi led hanno del terminali motto lunghi, mentre il fotodiodo (vedi fig. 10) dispone di termi- nali corti, percid se lo salderete sul circuito stam- pato, rimarré troppo all'interno, e quindi sara difti- Coltaso eccitarlo con il nostro telecomando. Per questo motivo, consigliamo di saldare nei due fori del circuito stampato due corti spezzoni di filo di rame nudo, in modo da avere due terminali supplementari su cui saldare il fotodiodo. ‘Anche per tale diodo esiste un terminale-anodo ed una catodo, che é un pd pid complicato distin- 16 quer, comunque se siete degli attenti osservatori avrete notato subito che il terminale “anodo” si trova collocato sul lato in cui, internamente al dio- do, esiste una barrettanera (vedi fig. 10), chenoné presente invece sul lato del catodo. Per maggiore chiarezza precisiamo cheil termi- nale catodo K dovrebbe essere contrassegnato da un “punto” colorato, ma purtroppo questo non sempre appare evidente, quindi meglio fidarsi del- la barretta nera a cui poc'anzi abbiamo accennato. Nel saldare iterminali di questo fotodiodo ai due spezzoni di filo di rame precedentemente inseriti nel circuito stampato, cercate di non utilizzare un saldatore con punta molto grossa, né di tenere il saldatore per troppo tempo su tali terminali, per- ché questi diodi sono molto sensibili al calore e quindi potrebbero facilmente danneggiarsi Per evitare questo rischio, potreste tenere stretto Il diodo con un panno leggermente umido. Vicino all'integrato IC7 infilate due terminali che serviranno per saldare un corto spezzone di cavet- toschermato, il cui lato opposto andra a collegarsi alla la scheda LX.702 (vedi nella fig. 17 il cavetto BoA Fig.15 Schemapra- ry tico della scheda si- a glata LX.703, CMO ee re ac} Se CONC acu ae meen ccrs “C" visibile in fig. 15 andra collegato alla Pea reece Ear Aeterna cuito, sempre a fori metallizzati, dovrete ins rire gli otto diodi led miniatura e sul lato sin edu nM ee eT TEY) controllandone la polarita dei terminal. Posto in prossimita di IC9), rammentando di collo- care la calza metallica dello schermo nella pista della massa dei due circulti stampati Dopo aver inserito in questa scheda l'integrato IC7, collocando lataccadirriferimento come appa- re nello schema pratico, potrete proseguire con ultimo circuito stampato siglato LX.702, ‘Su questo circuito stampato, come & possibile vedere in fig. 19, trovera posto lo stadio amplifica- tore C4, tutta la logica digitale di controllo e Io stadio di alimentazione, escluso il solo trastorma- tore di alimentazione, che andra fissato sul plano base del mobile. Vi consigliamo pertanto di iniziare il montaggio inserendo tutti gli zoccolie i tre connettori maschi A-BeC. Fig. 18 In quesia foto del lato posteriore del mobile, potete meglio osservare la disposizione delle 12 prese BF e la speciale presa di rete gia completa di fusi ed interruttore, 7 Creme Renae acc ence ds ees diviso al centro, per non fornirvi un disegno troppo ridotto e quindi poco SMR eer oc ee ee ee) PMR ean ORC ear} CORON RO Ceca Te ere Cee) ultimato. Si noti come dovranno venire innestate le due piattine per il colle- gamento con le due schede LX.701 - LX.703. Dovrete collegare il ilo scher- mato visibile asinistra vicinoa IC7 posto, come vedesi in fig. 15, sullascheda ear 18 Dopo questi, ¢ bene inserire tutte le resistenze, poi i diodi al silicio e i diodi zener, rispettando la fascia che contorna il corpo € che ne contradd stingue la polarita I montaggio proseguira inserendo nello stam- pato tutti i condensatori al poliestere, poi gli elet- trolitici, rammentando che quest ultimi hanno un terminale positivio ed uno negativo da rispettare. Inseriti tutti questi componenti, potrete colloca- renella posizione indicata tre rele, poiil quarzo da 4 MHz posto in prossimita di 1C9, infine transistor TR1- TRG - TR2 (vedi in prossimita delle alette di raffreddamento posteadestra), collocando lapar- te piana di TR1 e TR2 come visibile nello schema pratico e la parte metallica del corpo di TR3 rivolta, verso TR2. A questo punto inserite i due integrati stabilizza- tori IC19 e 1C20 ripiegando a L | loro terminali, quindi applicate sotto ad essi le due alette di raf- freddamento e dopo aver serrato i due integrati con le relative viti ¢ dadi, saldatene sulla faccia inferiore i terminal Per terminareil montaggio dovrete collocare sul- lo stampato i due ponti raddrizzatori RS1 © RS2 ed infine i cinque terminali, oppure i cingue fli peri collegamento sul secondario del trasformatore T1 due terminali postivicino a IC6, necessari peril collegamento del cavetto schermato, che partira dalla scheda LX.703. Terminata anche questa operazione, prendete tutti gli integrati ed inseriteli nei relativi zoccoli, rispettando sempre la posizione della taccadi rife- rimento. Una volta in possesso dei tre stampati completi di ogni loro componente, potrete iniziare il fissag- gio del circuito entro il mobile. I circuito stampato LX.701 andra fissato diret- tamente sul pannello posteriore del mobile, cer- cando di tenerio distanziato quanto basta, perché le piste non vadano in corto con il metallo, e per questo risultera pit che sufficiente lo spessore del dado delle stesse viti II circuito stampato LX.703 andra invece fissato sul contropannelio frontale, tenendolosempredistan- ziato da quest'ultimo con due dadi. UI circuito stampato LX.702 andra fissato sul pia- no base del mobile da cui dovra distare circa 5 mm, In prossimita dei terminali d'ingrasso dei due Ponti raddrizzatori, fisserete 1 trasformatore di alimentazione, verificando, prima di saldareiquat- tro terminali, quali sono i due che exogano 16 volte quali idue che erogano i24 voit. Il terminale centra~ le posto sul circuito stampato tra questi due in- gressi, andra necessariamente collegato alla mas- 19 ‘sa del mobile, e per far cid sara sufficiente stringe- recon una vite questo filo al piano metallico base, Owiamente, dovrete collegare i! primario di questo trasformatore alla presa d'ingresso, com- pleta di fusibile e di interruttore $1, dalla quale poi partirail filo prowisto di spina perl collegamento alla rete dei 220 volt Controllate che all'interno det portatusibile sia presente il relativo fusibile, senza il quale non iuscirete mai ad accenderio; non bisogna infatti escludere la possibilita che la machina automati- ca che lo inserisce si inceppi. Fissati | tre stampati, prendete i due spezzoni di piattina @ 20 fili gia completa alle due estremita di connettore femmina e collegate il connettore A dell'LX.701 al connettore A dell’LX.702 e il connet- tore C dell'LX.703 sempre al connettore C dellLX702, Terminata anche questa operazione, potrete ac~ cendere il vosiro amplificatore e subito vedrete illuminarsi il diodo led di rete posto a destra ‘A questo punto, prendete il telecomando @ po- nendovia circa 1 metro dal foro sul qualeé applica- to il fotodiodo, provate a pigiare il testo MAGN, e immediatamente si accendera il diodo led posto a sinistra, pigiate ora il tasto TUNER e vedrete spe- gnersi tale diodo e accendarsi il secondo e cosi dicasi per tutti quattro diodi led posti a sinistra, Se non vedrete accendersi nessun diodo led, prima di affermare che il vostro cireuito non fun- ziona, provate ad ascoltare se dei relé si eccitano ed in caso affermativo, possiamo assicurarvi che avete inserito I diodi led alla rovescia, se invece non sentite alcun relé eccitarsi, controllate se per ‘caso non avete collocato un integrato con la tacca di riferimento in senso opposto al richiesto, e se questo ulteriore controlio non da esito positivo, allora possiamo assicurarvi che avete surriscalda- toi terminalidel fototransistor, o che lo avete inse- Fito in senso opposto. Poiché Il cirouito funzionera immediatamente (solo commettendo dei grossolani error, 0 ese- guendo saldature imperfette potreste trovarvi in difficolta ), potrete subito collegare le uscite del vostro preamplificatore al finale di potenza ¢ il pick—up sugll ingressi magnetici, ed avrete la pos- sibilita di controllare anche Il corretto funziona- mento del volume dei toni ¢ del bilanciamento. A questo punto, potrete verificare la distanza utile di controllo del telecomando, che dovraaggi- rarsi all'incirca intorno agli 8 metti Poiche il foro presente sul pannelio per il foto- diodo ha dimensioni elevate, potrete incollare sul retro un pezzetto di plexiglass rosso, o una gemma colorata di una lampadina spia, per abbellire mag- giormente il frontale Anche se durante le innumerevoli prove ésegui- te, non si @ mai verificato, sara utile ricontrollare, 20 che il plexiglass applicato sul retro del pannello frontale non atienui troppoil fascio dei raga) infra~ rossi Nell'eventualita in cui il preamplificatore non funzionasse, non cominciate a sostituire senza al- cun criterio logico gill integrati, spendereste det soldi inutilmente, enon apportate alcuna modifica, il circuito deve funzionare cosi come l'abbiamo progettato © se ne volete la conferma, nel nostro laboratorio abbiamo diversi prototipt che potrete controllare e provare. Avolteil mancatotunzionamento pud dipendere de errori “invisibili”, ad esempio un piedino ripie- gato diun integrato, una resistenza inserita di valo- re errato, percha il codice dei colori non é chiara- mente distinguibile, un diodo applicato in senso inverso o una saldatura fredda. Comunque, s¢ non riuscite ad individuare la causa del mancato funzionamento del vostro ap- parecchio, il nostro laboratorio & a vostra disposi- Zione per rimettere in funzione tutti vostri proget- ti.A tl proposito vi raccomandiamo una sola cosa, non spediteci montagg| incompleti pregandosi di completarli, perche i tecnici dedicandosi a simili lavori, sono costretti a ritardare la riparazione di montaggi, che altri lettori desiderano ricevere, come voi, con sollecitudine, COSTO DI REALIZZAZIONE II kit @ composto di 3 stadi cosi euddivisi: LX,701 - STADIO D'INGRESSO. In tale kit isul- tano inseriti tutti componenti visibili in fig. 12 con Vaggiunta della piattina a20 il peril collegamento CON 10 8tAdIOLX.704 en snes by 48,000 LX.702-STADIO BASE. In talekitrisultanoinse- ritituttiicomponenti visibiliin fig. 19, con 'aggiun- ta del trasformatore di alimentazione, degli zoccoli per integrati, della piattina per ilcollegamento con lo stadio LX.703, pid la presa speciale, completa di fusibile, che andra posta sul retro del mobile ed il relativo cordonedialimentazione ......L-159.000 LX.703 - STADIO INDICATORE. In tale kit sono ingeriti tutti component! visibiltin fig. 16 compreso i fotodiodo ed i diodi led indicator L.34.000 Per completare questo kit dovremo aggiungere’ 1 TELECOMANDO gié montato e funzionante siglato 703/8... =L_ 45,000 1 Mobile compieto di mascherina frontale forata © serigrafata -L. 38.500 ‘Achi desiderasse acauistare | soli circuiti stam- pati, li potremo fornire ai seguenti prezzi Circuito stampato LX.701 L.1.000 Circuito stampato Lx.702 L.31.000 Circuito stampato LX.703. .-L, 12,000 Nei ptezzi sopraindicati non sono incluse le spe- se postali di spedizione a domicilio. Qualche tempo fa si presento da noi un signore he, mostrandoci una piccola scatola di plastica, oi diss “"Vedete questo apparecchietto, in America I'ho pagato 60 dollari (circa 110.000), se rluscite a co- struirne uno uguale farete contenti moltissimi pe- seatori, perché in Italia non vieneimportatoe sono pochi coloro che, avendo del parenti residenti ne- gli USA, possono farselo spedire” Queste poche parole "farete contenti moltissimi pescatori” furono sufficienti a farci comprendere che quella piccola scatola altro non era che un’e- sca elettronica o, pit precisamente, un generatore di frequenze acustiche atto ad attirare i pesci, ed infatti, esaminandola, riscontrammo subito la pre- senza di un oscillatore ad onda quadra collegato ad una minuscola capsula piezoelettrica. Considerata la semplicita del circuito, abbiamo pensato di realizzarne uno similare, per dare ai Fig. 1 Schema elettrico caPsULA IEZD ELENCO COMPONENTI LX.727 100.000 pF poliestere C2 = 100.000 pF poliestere IC1 = CD.40106 R1 = 1,5 megaohm 1/4 watt 10.000 pF poliestere CAPSULA = capsula piezo 2:200 ohm 1/4 watt 100.000 pF poliestere $1 = deviatore 3 = 100.000 ohm pot.tog. 47 mF elettr. 16 volt deviatore Ra = 12.000 ohm 1/4 watt 330,000 pF poliestere 22 pescatori la possibilita di attirare al proprio amo iu pesci, quindi di tornare a casa con il cestino immancabilmente traboccante. Prima di passare alla descrizione dello schema elettrico di questa esca elettronica, ritenlamo op- portuno fornirvialcune precisazioni circa le moda- lita di utilizzazione. In base a molteplici esperimenti condotti in ‘America, si@ appurato che determinati suoni gene rati sott'acqua sono in grado di attirare i pesci, ma ld si verifica solo seguendo un ben determinato procedimento, che quidi seguitoviillustriamo par- ticolareggiatamente. Durante questi esperimenti, infetti, contempo- raneamente al “suono” veniva gettato nellacqua il cibo preferito dalla specie ittica che si intendeva attirare Cosi facendo, i pesci accorrevano numerosi ¢ quando il cibo era terminato, si sospendeva l'emis- sione della nota acustica. Adistanzadi poche oree per alcuni giorni consecutivi si ripeteva questa operazione, abituando cosi i pesci ad associare un ben determinato suono alla disponibilita di cibo e Quindi alla necessita di accorrere il pit velocomen- te possibile al luogo in cul questo era presente per potersene “rimpinzare”, lasciando ai ritardatari L’elettronica pud essere sfruttata anche per adescare i pesci, ma sein America ed in Giappone queste esche elettroniche sono facilmente reperibili, in Italia risultano tuttora introvabili, quindi se avete hobby della pesca, questo progetto fa proprio caso vostro. Poiché nessun collaboratore di Nuova Elet- tronica ha 'hobby della pesca, non ci é stato possibile collaudare in pratica tale “esca elet- tronica", quindi dobbiamo solo fidarci di quanto ci ha assicurato il sig. Bertami Luigi, ios il signore che si é presentato presso la nostra redazione con l'apparecchietto co- struito in USA. Le foto riportate sono stale da, Lui scattate per dimostrare la validita di tale* sca. soltanto le briciole. ll comportamento dei pesci non differisce in cid da quello delle aitrespecie animalied infatti, anche senza scendere sottacqua, ne avrete avuto chiss& aguante volte ia dimostrazione in campagna, allor- quando la massaia per chiamare le gallinea raccol- ta al momento della distribuzione del mangime, emette il proprio personale richiamo; se provate ad imitare tale verso noterete che nessun volatile cor- rera verso di vol, perché non riconoscera la fre- quenza delle note emesse. Ritornando al comportamento del pesci, anche senza offettuare una preliminare distribuzione di cibo potra verificarsi la condizione per cui gettan- do la capsula piezoelettrica nel'acqua, le vibrazio- ni emesse vengano interpretate dal pesce come quelle prodotte da un insetto incautamente caduto nell'acqua; ed ogni modo il sistema piu efficace consiste sempre nell'abbinare SUONO e CIBO. Una volta scelto uno specchio d’acqua, immer gete quindi la vostra capsula, scegliendo una ben precisa frequenza nella gamma 1.000-10.000 Hz e Pol “pasturate”, cio® gettate in acqua il cibo prefe- Fito daltipo di pesce che desiderate catturare eche presumibilmente vive in quell'habitat, ad esempio polenta per le carpe, tinche e cavedani, larve essic- ate di bachi da seta, frumento bianco elattiginoso per barbi e cavedani, uova di salmone per le trote, cece. 23 toa destra ildisegno a grandezza naturale del circulto stampato. Le foto ri- portate In questa pagina presentano il cir- culto gia totalmente montato e racchiuso (vedi sopra) entro apposito contenitore plastico. Nel vano presente in tale conteni- tore trovera posto la pila da 9 volt necessa- ria alfalimentazione. 24 VO Ripetete questa operazione pill volte per uno o due giorni ed avrete la certezza che, successiva- mente, non appena immergerete la vostra capsula nell'acqua, tutti i pesci si metteranno alla ricerca del cibo ed essendo questo appeso solo al vostro amo (avrete owiamente appeso l'esca utilizzata per la pasturazione), ben presto abboccheranno, Interrogato il gentile signore che ci ha portato questa “esca elettronica made USA” circa il meto- juesti ci ha risposto di riuscire ad ullati anche senza effettuare la pasturazione, perche i pesci scambiando i! suono prodotto dalla capsula con quello di un insetto cadutosull'acqua, chesidibatte cercando dispera~ tamentedi riprendere il volo, vengono ugualmente altirati SCHEMA ELETTRICO II circuito, come vedest in fig. 1, @ di una sempli- ita estrema, infatti per realizzarlo é sufficiente un solo integrato tipo CD.40106 contenente6 inverter a trigger di Schmitt Fig. 3 Schema pratico di montaggio di tale esca elet- tronica. | terminall del tre deviatori $3 - $2 - $1 an- dranno saldati direttamen- te sulle piste del circuito stampato. II cavetto scher- mato, visible in alto, lo do- vrete collegare alla capsula plezoelettrica riportata in fig. 5. II primo inverter, siglato IC1/A, viene utilizzato per generare una frequenza di 8,5 Hz, necessaria per ottenere una modulazione ad intermittenza dell’oscillatore base, costituito da IC1/B Questa interruzione della frequenza “base” ser- ve a simulare le vibrazioni che un qualsiasi insetto caduto nell'acque effettua agitando a intervalli re- golar le al. Chiudendo Iinterruttore $1 si esclude questa modulazione, aprendolo la si inserisce. Loscillatore in grado di generare fre- quenze da 100 @ 1.000 Hz per la prima gamma eda 1.000 a 10.000 Hz per la seconda gamma, si ottiene con inverter 1C1/B. Quando S2 sara aperto potremo generare un‘onda quadra che da un minimo di 1.000 Hz raggiunga un massimo di 10.000 Hz, quando inve~ ce chiuderemo S2, collegando in parallelo al con- densatore C3 da 10.000 pF il condensatore C2 da 100.000 pF, la frequenza generata variera da un minimo di 100 Hz ad un massimo di 1.000 Hz, E ovvio che le variazioni dal minimo al massimo sulle due gamme si ottengono ruotando da un aus CAPSULA Pua sy 25 cp4o106 Fig. 4 Connession| viste dall'alto dell'n- tegrato CD.40106 utillzzato In tale pro- getto. Si noti a sinistra la tacca di riferi- mento che dovrete rivolgere verso sini stra come chiaramente visibile In fig. 3. Fig. 5 La capsula piezoelettrica un piccolo dischetto diottone al cui centro riportatoun supporto circolare piezoelettrico. Dovrete saldare la calza metallica sul retro di tale dischet- to, mentre il filo centrale sul supporto piezoe- estremo allaltro il potenziometro R8 da 100.000 ohm. Gli altri quattro inverter contenuti all'interno di questo integrato vengono utilizzati per realizzare Uno stadio finale in controfase, per pilotare la cap- sula piezoelettrica. La potenza generata @ piu che sufficiente per coprire sott/acqua un largo raggio dazione. I condensatore C6 da 330.000 pF, posto in serie alla capsula piezoelettrica, serve per eliminare la componente continua sulle due supertici della capsula, che col tempo potrebbe provocare dei problemi dielettrolisi equindi corrodere il dischet- to dottone. Per alimentare questo circuito si utilizzeré una normale pila radio da 9 volt ea tal proposito speci- fichiamo che il consumo dicorrente risulta di circa 1 milliamper quando la capsula @ in aria, e rag- giunge | 7-8 milliamper quando questa viene im- mersa nell'acqua. REALIZZAZIONE PRATICA La realizzazione pratica di questo circuito non presenta alcune difficolta e, come potrete faci mente intuire osservando la fig. 3, riuscirete a ulti- marlo in brevissimo tempo. Una volta in possesso del circuito stampato \X727 procederete al montaggio dello zoccola dell'integrato CD.40106, e successivamente delle tre resistenze, del diodo al silicio DS1, controllan- do che il catodo, contornato da una fascia colora- ta, sia rivolto verso R2. Inserirete quindi i tre condensatori al poliestere, rammentando che le capacita impresse sull’invo- lucro possono venire espresse sia in microfarad che in nanofarad, come qui di seguito indicato: 10.000 pF = 10n oppure .01 100.000 pP = 100n oppure .1 330.000 pF = 330n oppure 33 28 & Nello spazio centrale di questo stesso circuito .-Ingerirete Il potenziometro RS da 100.000 chm lo- garitmo e dopo averlo fissato-col suo dado, ne sald@retesi terminali nei fori presenti sul circuito stampato. Inseriti anche questi componenti, applicherete i terminali per collegare con due fili gli interruttori $1-82-S3¢ la presajack che fisserete nella scatola in plastica. Inserito nello zoccolo integrato CD.40106, sen- zadimenticare che latacca’staiferitnento va rivolta verso DSi (vedesi nello schema pratico), potrete rivolgere lattenzione alla “capsula piezoelettrica” che, come vedesi nella foto, & costituita da un pic- colo dischetto dicttone, al centro del quale @ ripor- tata una piastrina piezoelettrica con superficie me- tallizzata Prendete quindi il ungo cavetto schermato inse- rito nel kit e ad una sua estremita saldate la spina jack, facendo attenzionea non determinare un cor- tocircuito con qualche microscopico filo della cal- za metallica e con il filo centrale. Accendeie il vostro circuito tramite $3 ¢ provate ad appoggiare la calza metallica del cavetto sul dischatto esterno in ottone ed il filo centrale sulla piastrina piezoslettrica e, cosi facendo, constate- rete che questo piccolo dischetto di ottone “suona’’ Appurato cheil circuito funziona (se non funzio- naricontrollate il cavettoschermato con un tester), dovretesaldare la calza metallica sul retro del dischet- to di ottone ed il filo centrale di questo stesso cavetto su un qualsiasi punto della superficie pie- zoelettrica Vi assicuriamo che questa superficie non verra lesa dal calore del saldatore e lo potrete verificare subito, reinserendo la presa jack nella scatola del nostro generatore. Se volete evitare, per cause diverse, di strappare questi fili dalla capsula, potrete versare sulle due

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