Geografia
montagne e vulcani
Skyfjall è una piccola valle che si
inserisce fra due imponenti
catene montuose. A Est la catena
dell’Asgardian Dorr e ad ovest le
alpi Livroka, le cui vette sul
versante Est raggiungono i
3000mt di altezza.
Fra le catene montuose che la
circondano si trovano diversi
ghiacciai perenni, ma durante la
stagione invernale non solo le
montagne, ma quasi tutta la valle
si imbianca di neve.
Tre vulcani oramai inattivi o
spenti svettano fra questi monti.
Il primo, che ha formato un
grande lago sulle Livroka, prende
il nome di Spegel av Vatten
(specchio d’acqua). Il secondo è il
Vargens Huvud Fjall (Monte
testa di lupo) così chiamato per il
ritrovamento dei resti di
un’enorme statua di pietra
raffigurante una testa di lupo. Il
terzo vulcano si trova sull’altro
versante ed è l’unico non inerte,
anche se non si ricorda l’ultima
volta che abbia dato segnali di
attività. Il vulcano dà il nome
all’intero gruppo montuoso
Asgardian Dorr (Porta
dell’Asgard) per via dell’effetto
che si viene a creare guardando in
quella direzione nelle notti più
buie.
Colline e boschi
La valle è composta per lo più da
colline boscose ed è percorsa da
numerosi fiumi che la rendono
una terra verde estremamente
ricca di vegetazione.
Le foreste si allargano senza
soluzione di continuità lungo
tutta la valle ed alternano boschi
latifoglie a quelli di conifere.
Se ne segnalano qui i due tratti
più fitti e praticamente
inesplorati: il Fortrollad Skog ed
il Gron Skog (rispettivamente la
Foresta incantata e la Foresta
verde).
Restano da menzionare i due
tratti di brughiera che occupano
parte delle piane a Ovest della
valle.
Fiumi e Laghi
Nella valle i 3 corsi d’acqua
principali sono il Lang Flod (o
fiume lungo) che nel suo tratto
navigabile prende il nome di
Farbara Flod (appunto fiume
navigabile).
Il secondo per importanza è il
Dolda Flod (o fiume nascosto)
che si caratterizza per il fatto di
immergersi per un lungo tratto in
caverne sotterranee che si
diramano nel sottosuolo delle
colline a Nord per poi riemergere
fuori dalla valle. Il terzo è il Gron
Flod (o fiume verde per via dei
riflessi dei boschi lussureggianti
in cui scorrono le sue acque) e da
il nome alla omonima foresta.
Si possono anche trovare dei
laghi di modeste dimensioni. Il
maggiore è l’Utanfor Sjo (o lago
al di là). E’ un lago di origine
vulcanica che costeggia un
lunghissimo dirupo che corre a
strapiombo nel cuore
dell’Asgardian Dorr. Il lago è
costantemente alimentato
dall’Hogstrom (o Altocorso).
Oltre al citato Spegel vi sono poi
altri laghi il Liten ed il
Vagkorsning, entrambi
alimentati dal Lang Flod.
Per quanto riguarda le acque
sono poi da segnalare i complessi
termali del Warm Sjo ed il Jewel
av Nanna. Luoghi in cui gli
uomini e le donne della valle
vanno a godersi le acque calde ed
il panorama meraviglioso.
Infine ultimo riferimento degno
di nota è il vasto altipiano nel
Nord-Est della valle,
Bordlagging in Nordulander
Storia
La valle di Skyfjall o Wolkenberg
è abitata sin da prima della
grande pioggia di fuoco e sono
moltissimi i popoli che vi si sono
succeduti attratti dal potere del
luogo, quasi tutti senza lasciare
traccia.
Le testimonianze archeologiche
più antiche della presenza umana
(ma di certo gli umani non furono
i primi abitanti della valle) che
oggi ancora si possono trovare,
risalgono alla dominazione
Nithiana.
La valle fu infatti a lungo una
colonia dell’Impero attirato dalle
sue grandi risorse naturali e
magiche. Nell’ottavo secolo
prima dell’incoronazione venne
costruito il primo portale
permanente in grado di far
viaggiare verso i piani elementali
e da questi nel Primo materiale.
Grazie al potere scaturito da
questo luogo, la colonia divenne
una delle più rinomate del tempo
e persino fu fatta oggetto della
visita del Faraone durante un
pellegrinaggio al Grande Arco di
Fuoco nel Nord del Norwold.
A seguito però della distruzione
dell’Impero Nothiano da parte
degli dei, la valle restò disabitata
dagli uomini per secoli e vi si
succedettero diverse
dominazioni; fra le più durature
quella di Giganti e Gnoll liberi dal
giogo dei loro corrotti creatori.
Cinquecento anni dopo la valle
viene riscoperta e lentamente
colonizzata da alcuni dei clan
Antaliani che oggi prendono il
nome di Heldanner. Gli uomini,
battaglia dopo battaglia,
prendono il possesso del
territorio scacciando via gli
umanoidi ed i giganti. La loro
avanzata però subisce una brusca
interruzione quando viene
riscoperto il potere del portale
Nithiano che attirerà l’attenzione
di molti potenti nemici.
Il più pericoloso fu senza dubbio
la Sorellanza del Ghiaccio. Delle
seguaci della Witch Queen infatti,
bramose di assurgere al livello di
potere della loro Regina,
riaprirono il portale verso gli
elementi dell’acqua e dell’aria
facendone uscire creature di
ghiaccio costrette sotto il loro
comando. Gli uomini dei clan,
impotenti difronte a questi nuovi
nemici, si ritirarono dalla valle
nascondendosi sulle montagne.
Con la morte della regina e la fine
della Sorellanza nel 336 DI il
portale resta aperto e fuori
controllo. Le enormi quantità di
acqua e gelo che ne fuoriescono
provocano il congelamento
dell’intera valle per quasi cento
anni. Finchè un terremoto di
origine vulcanica non lo fa
crollare e richiudere.
Con lo sciogliersi dei ghiacci gli
Skyfjaller lentamente riprendono
possesso della valle.
Nei pressi del portale si stabilisce
anche un nutrito numero di
Firbolgs che resta nascosto agli
occhi degli uomini per circa 4
secoli.
Negli ultimi duecento anni la
valle si può dire sostanzialmente
colonizzata dall’uomo.
I nemici umanoidi e giganti sono
stati relegati nelle zone
periferiche e sulle montagne,
anche se spesso gli Skyfjaller
devono difendersi dalle loro
scorrerie.
Da più di cinquanta anni i clan
per difendersi dall’esterno hanno
patteggiato un’alleanza con i
signori di Saffir. Questa però col
tempo e grazie alle maggiori
ricchezze della città, si è
trasformata in una sorta di
vassallaggio. In cambio di una
cospicua quantità di beni Saffir si
impegna a proteggere l’ingresso
nord della valle dalle scorrerie dei
Vatsky.
Negli ultimi anni gli abitanti
hanno però lamentato e subito il
progressivo risveglio delle tribù
umanoidi e di Giganti che hanno
causato la distruzione del più
importante centro di potere della
valle, ovvero il villaggio di Satt.
Negli anni successivi il villaggio è
stato ricostruito in un luogo più
protetto sulle colline ad est ed ha
preso il nome di Ostersatt.
L’esericzio del potere da quel
momento è passato nelle mani
dello Jarl di Jarbo che di fatto,
anche se non ufficialmente, lo
esercita su tutti gli abitanti della
valle.
Società
Gli Skyfjaller sono un popolo
molto orgoglioso, tradizionalista
e geloso delle sue terre. Gli
stranieri sono poco tollerati e
pertanto, tranne una via
carrettiera che percorre il
territorio da nord a sud, tracciata
sotto la forte spinta dei signori di
Saffir, desiderosi di aprire una via
commericale verso Landfall, non
esistono strade che facilitino le
comunicazioni. Solo dei sentieri
sono stati tracciati fra i principali
centri abitati. La stessa Via Lunga
a causa della scarsa ospitalità
degli Skyfjaller è poco percorsa e
poco curata, tanto che le buche, i
massi o gli alberi caduti, la
rendono un percorso assai
difficoltoso da affrontare con un
carro pieno di merci.
Seppure racchiusi in una valle di
dimensioni alquanto contenute,
Gli Skyfjaller sono un popolo
unito contro l’esterno ma assai
diviso all’interno. Grandi rivalità
covano fra i diversi clan e le
casate più antiche e di maggior
potere e prestigio spesso
finiscono per affrontarsi sul
campo di battaglia. Non è raro
che per un terreno di caccia
usurpato o un campo conteso o
una violenza subita da una figlia
o l’accesso ad una sorgente
d’acqua negato, si scatenano
sanguinose faide che possono
durare anche per generazioni.
La maggiore di queste rivalità è
fra la famiglia dello Jarl di Jarbo e
quella di Ostersatt desiderosa
quest’ultima di riprendere il
controllo sulla valle.
Come detto, sebbene divisi al loro
interno, i clan sono però sempre
stati compatti nell’affrontare i
nemici esterni e gli umanoidi ed i
Giganti che ancora razziano la
valle dai loro covi sui monti.
Il giuramento
Al compimento del sedicesimo
anno di età si è considerati in
tutto e per tutto degli adulti. Ogni
uomo è anche un guerriero e
viene addestrato dalla famiglia
all’uso della spada, dell’ascia e
dello scudo. Soprattutto questo è
fondamentale in battaglia per
proteggere se stessi ed i
compagni al proprio fianco
quando ci si chiude dietro il muro
di scudi. Spesso anche l’arco è
un’arma che è conosciuta
soprattutto per l’uso che se ne fa
durante la caccia.
Ogni uomo è tenuto a giurare
fedeltà al suo Jarl. In cambio da
questo riceve un bracciale. Un
uomo senza bracciale è un uomo
senza onore. Spesso questi
giuramenti sono presenziati da
un Godar che benedice il
bracciale vincolando il
giuramento con la testimonianza
degli dei.
Dopo il giuramento si è pronti per
iniziare la propria prima guardia.
La Guardia
Per proteggere la valle, una rete
di torri di guardia e osservazione
è stata stabilita con lo scopo di
pattugliare la regione ma
soprattutto per poter comunicare
un pericolo in tempi brevi in tutta
la valle. Questo avviene tramite
l’accensione di grandi pire che
vengono tenute sempre pronte
per essere accese nel minor tempo
possibile, anche grzie all’uso di
barili di olio di balena.
Spesso sono i giovani a prestare
servizio presso queste torri di
guardia; al compimento dei 16
anni viene sorteggiata la prima
assegnazione ed il primo turno di
guardia dura tre anni.
Grazie a questa convivenza fra
guerrieri dei diversi clan viene
coltivato il forte senso di
appartenenza e di orgoglio degli
Skyfjaller, nonostante le rivalità
fra le famiglie ed i villaggi.
Il turno di guardia dura
normalmente un mese l’anno per
i guerrieri esperti, ma ai più
giovani sono richiesti nove mesi
di servizio per tre anni. Ovvero
fino al compimento del
diciannovesimo anno d’età.
L’assegnazione avviene tramite
sorteggio durante il raduno
annuale di primavera nei pressi
dello Warm Sjo. Li vengono
estratti i nomi dei guerrieri ed il
calendario per il servizio. Ogni
guerriero è tenuto a presentarsi il
giorno indicato alla torre di
guardia per il tempo stabilito. La
diserzione è considerata un segno
di vigliaccheria e la pena per
questo è l’esilio. La più temuta è
l’assegnazione al SacralaStenar
nei mesi invernali per via delle
condizioni di vita proibitive.
Quelli che l’affrontano sono però
tenuti in grande considerazione
nei rispettivi villaggi.
L’assegnazione più prestigiosa e
ambita è quella presso il Tempio
di Utnora al servizio dei sacerdoti
e degli dei.
Casualmente sono i più poveri a
ricevere le destinazioni più
pericolose e dure, mentre le
famiglie di più alto rango spesso
si trovano a servire al tempio.
Esistono nove torri di guardia in
tutta la valle e ciascuna è protetta
da una trentina di guerrieri la
metà dei quali è però assegnata al
pattugliamento delle terre
circostanti.
Skald e godar
Gli Skald sono la memoria del
popolo. Tengono insieme le
tradizioni ed i racconti. Viaggiano
fra i villaggi e portano notizie.
Sono insieme al sevizio di
guardia ed ai Godar il tessuto
connettivo della regione. Non si
conoscono Skald che esercitino la
magia e se qualcuno di loro ne
avesse dimestichezza comunque
la terrebbe nascosta.
A volte la figura di questi si
confonde con quella dei Godar,
uomini degli dei che viaggiano
fra i villaggi e nei borghi rurali
per portare il conforto degli dei e
celebrare quei riti necessari al
lavoro ed alla salute delle
famiglie
Il Tempio di utnora
Il Tempio che sorge presso
Utnora è senza dubbio il centro i
culto più importante dell’intera
regione.
Sorge nel luogo dove, si racconta
Odino incontrò il gigante Mimir
per chiedere il dono
dell’onniscenza e bere alla sua
fonte.
La struttura quasi interamente in
legno è molto alta, con tetti ripidi
e si alza su quattro livelli verso
l’alto e quattro verso il basso a
simboleggiare i novi mondi. Al
suo interno è stato piantato un
alto frassino che sorregge la
struttura e attorno a cui si sale o si
scende così come il fusto ed i rami
di Yggdrasil accompagnano sui
nove mondi.
Delle enormi statue di Frey, Thor
e Odino in legno sono all’ingresso
del tempio. All’esterno, in una
fossa riempita di serpenti è invece
la statua di Loki. La statua dovrà
essere sempre tenuta li e ricoperta
dal veleno delle serpi per tenere il
dio lontano da Midgard; perché
quando sarà liberato, quello sarà
il segnale che il Ragnarok ha
avuto inizio.
Attorno al tempio, nel bosco che
lo circonda, sono sparse, quasi
nascoste, le statue degli altri Aesir
e Vani, per simoleggiare che
l’intero bosco è un luogo sacro
dove dimorano gli dei.
Ogni nove anni è richiesto ad
ogni uomo, donna o bambino di
compiere un pellegrinaggio al
tempio dove nelle notte di
ingresso della primavera, dopo
tre giorni di festeggiamenti,
vengono compiuti nove sacrifici
otto di animali e uno umano.
Col sangue vengono aspersi i
fedeli ed i cadaveri sono poi
appesi in nove recinti nella
speranza che gli dei vogliano
accettarli in dono e ricompensare
per questo il popolo.
Grandi onori sono riconosciuti
alla famiglia ed al clan che porta
un suo uomo come volontario per
il sacrificio e vengono da tutti
considerati con enorme
riconoscenza e gratitudine perché
grazie a loro gli dei guarderanno
il popolo con favore, le tradizioni
saranno rispettate e la fine dei
tempi allontanata.
Il clero del tempio è composto da
30 Novizi addetti ai servizi di
pulizia, cucina ed agli altri lavori,
10 Sacerdoti che accolgono i
fedeli e celebrano ed un Maestro.
Al tempio prestano servizio
anche 20 guerrieri.
Economia
L’economia nella valle si basa per
la maggior parte sul baratto, solo
ad Ostersatt e Jarbo e solo negli
ultimi venti anni ha cominciato a
circolare la moneta, soprattutto
straniera. La moneta più
utilizzata sono i pezzi di rame,
seguiti da quelli d’argento e dai
Mark d’oro. Rarissime le monete
di platino. Essendo l’economia
del posto ancora primitiva e la
moneta tanto rara, i prezzi dei
mercati sono molto più bassi che
altrove, circa un ventesimo di
quello indicato sui manuali.
Il commercio è poco sviluppato
anche perché l’autosufficienza
per questo popolo è un valore
importante ed i gruppi familiari
riescono a provvedere a quasi
tutto per loro conto.
Spesso le famiglie hanno capi di
bestiame che allevano in recinti
presso le loro abitazioni.
Soprattutto pollame, alci e maiali.
Non esistono luoghi di mercato,
ognuno va a rivolgersi per quello
che gli è necessario direttamente
presso l’abitazione degli altri.
Demografia
La valle conta circa 17000 fra
uomini, donne e bambini. Quasi
la metà della popolazione vive in
villaggi fra i 500 ed i 2000 abitanti.
La restante fetta della
popolazione vive isolata od in
piccolissimi insediamenti.
La metà dell’intera popolazione è
composta da bambini al di sotto
dei 15 anni. Questo significa che
solo un bambino su due
raggiunge l’età adulta. Di questi
fortunati meno della metà
raggiungerà i 50 anni di età,
quando non si è più abili al
combattimento.
Si può allora stimare nel 20% del
totale la popolazione in grado di
Magia
Esistono diversi tipi di magia nel
Norwold. Solo alcuni sono
conosciuti nella Valle di Skyfjall.
Qui di seguito riporto quella
familiare ai personaggi e nei
villaggi della regione. Verrà
anche descritto in breve
l’atteggiamento della gente nei
suoi confronti.
Importante sottolineare che la
vista di una pratica magica, di
qualsiasi tipo essa sia e per
quanto rara possa essere, non
sorprenderà un uomo semplice.
Tutti sanno che la magia esiste.
Semplicemente non se ne ha
dimestichezza e quindi viene
osservata con diffidenza e
distacco, nonché con sospetto. Si
può fare un paragone con
l’immaginario del medioevo
impugnare le armi in caso di
necessità, quindi la valle dispone
all’incirca di 3500 combattenti
abili e addestrati fra guerrieri e
shieldmaiden.
Sedici anni è anche l’età in cui si
inizia a pensare di dover
costituirsi una nuova famiglia
(ancor prima per le donne) e
vengono allora celebrati i primi
matrimoni.
europeo. Probabilmente un
contadino non si sarebbe
sorpreso al racconto della
presenza del diavolo o di un
angelo; pur non avendone mai
visti, non si sarebbe messa in
dubbio la parola di qualcuno che
affermava di averli visti, la loro
esistenza era data come un fatto
naturale.
Maghi
La magia arcana classica (quella
dei maghi propriamente detti) è
talmente rara da essere vista
come fonte di pericolo ed incute
grande timore e rispetto. In
queste zone, l’incontro con un
incantatore è raro, quasi
impossibile averne conosciuto
uno, anche solo di infimo potere,
più che altro se ne sente parlare
nei racconti che riportano i rari
visitatori stranieri.
Un uomo che incontri un mago,
non farà niente per infastidirlo,
ma di sicuro si augurerà la sua
partenza o anche la sua morte,
certo che non possa venire niente
di buono da quella presenza.
Runecasters
Molto rari, ma di certo più
familiari degli incantatori, sono i
lanciatori o intagliatori di rune.
Le rune sono considerate un dono
degli dei, fonte di potere ma
anche di pericolo se mal
controllate o mal indirizzate.
Spesso la gente comune incide o
si tatua delle rune per evocare
questi poteri; perfino se le rune
sono semplici tatuaggi, possono
avere un effetto anche
considerevole sulla psiche ed il
comportamento delle persone,
nonché sulla percezione comune
di qualcuno che porta con sé
questi simboli.
Sacerdoti
Maggiore frequenza hanno gli
incontri con i Godar, i sacerdoti
del culto degli Aesir. Sono
rispettati ma non temuti e sono
spesso bene accolti, non tanto per
la loro magia (spesso trascurabile
o nulla) quanto per la loro
capacita di consigliare, consolare
e di insegnare la via degli dei
attraverso i loro racconti. Spesso
sono invitati anche solo per
officiare i riti in occasione di
ricorrenze da celebrare, ad
esempio la presentazione di un
nuovo nato agli dei.
La magia più ben voluta e più
richiesta e quasi sempre di tipo
druidico o divinatorio. La prima
per sfamarsi, la seconda per
conoscere il giudizio degli dei su
un proprio proposito.
Oggetti magici
Gli oggetti magici sono per
conoscenza comune, il prodotto
del lavoro di artigiani Elfi o Nani.
Solo loro conoscono l’arte di
forgiare la magia, una conoscenza
che nel passato era appartenuta
agli dei. Tutti conoscono la storia
dei Nani artigiani che costruirono
la lancia di Odino ed il Martello
di Thor o la spada con cui venne
trafitto il drago Fafnir.
Qualche volta alcuni villaggi Antaliani, alcuni sono resti di
conservano come reliquie degli dominazioni passate la cui
oggetti magici, custoditi con memoria è andata perduta.
enorme rispetto ed usati con Quando la loro imponenza o la
timore. Spesso tali reliquie memoria delle persone non riesce
appartengono a tutto il clan e a dare spiegazioni sulla loro
questo, in particolari occasioni, ne origine, questa viene attribuita ai
affida l'utilizzo a qualcuno che se giganti.
ne sia dimostrato degno. Alcuni Le campagne sono spesso
oggetti magici (o ritenuti tali) disseminate d piccoli altari eretti
raramente sono invece di dai contadini per pregare per il
proprietà di famiglie. Queste raccolto ed offrire piccoli sacrifici
possono avere una lunga storia di agli dei.
antenati eroici alle spalle o di
imprese recenti che li hanno
portati a conquistarsi in battaglia
tali reliquie. Quasi sempre quindi
questi oggetti hanno nomi
conosciuti e vicende epiche da
raccontare attorno ad un fuoco; se
non ce l'hanno può essere sempre
inventata e raccontata per vera.
Luoghi di magia e di culto
E’ frequente che si conoscano dei
luoghi, spesso divenuti meta di
viaggi, ed attorno ai quali può
essersi formata una comunità
ecclesiale, in grado, secondo i
racconti, di esercitare qualche
tipo di influenza magica. Il
tempio di Utnora è il più
importante della regione.
A prescindere dalla veridicità di
queste credenze la gente
ritualmente compie dei
pellegrinaggi per visitarli questi
posti e ricevere benedizioni o
presentare delle richieste agli dei,
spesso offrendo sacrifici in
cambio.
Questi sacrari sorgono spesso in
zone il cui paesaggio e assai
suggestivo come il Sacrala Stenar.
Non tutti questi luoghi, in cui
sorgono enormi cerchi di pietre,
sono stati costruiti dagli