You are on page 1of 47

OBIETTIVI :

• Descrivere oralmente una foto (materiale scolastico, oggetti della classe).


• Passare da un testo orale ad un altro linguistico.
• Leggere e comprendere un dialogo.
RISORSE :

• Il manuale scolastico P26/27.


• Lavagna e pennarelli.

I-Comprensione orale :
Fase 1 :L’insegnante chiede agli allievi di aprire il manuale scolastico a pagina
26 e di osservare le foto chiedendo loro di descrivere queste foto oralmente.
Documento 1 : immagini pagina 26
Parliamo :
• Quante immagini ci sono nella pagina 26 ?
• Cosa rappresentano queste foto ?
Le risposte dipende gli allievi.
Fase 2 : Dopo la descrizione delle immagini l’insegnante domanda agli allievi di
costruire un testo orale.
Produzione orale :
Le due foto rappresentano l’ambiente scolastico ; la foto n° 1 rappresenta una
bella e gentile professoressa che porta un vestito verde e spiega la lezione.
La foto n° 2 rappresenta un gruppo di allievi in classe, studiano un corso
d’italiano.
Fase 3 : L’insegnante chiede agli studenti qual è il nuovo vocabolario che hanno
impararato.
Impariamo
Vocabolario nuovo : foto, immagine, classe, insegnante, spiegare, allievi, bella,
studiare=imparare, allievi, corso=lezione.

Documento 2 : Dialogo pagina 26


Avvicinamento :
Prima del lavoro sul dialogo introduttivo l’insegnante comincia la lezione con
un’attività introduttiva facendo delle domande :
• Che giorno è oggi ?
• Dove siete ?
• Cosa fate ?
• Come è la vostra classe ?
Le risposte dipende gli allievi e attraverso queste risposte gli allievi indovinano
il titolo dell’unità « In classe » poi l’insegnante lo scrive alla lavagna.
Fase 4 :L’insegnante chiede agli allievi di leggere il dialogo P 26 una lettura
silenziosa e rispondere oralmente alla domanda :
 Quanti allievi ci sono nel dialogo ?
Ascolto
Fase 5 :L’insegnante legge il dialogo ad alta voce e chiede agli allievi di
ascoltare attentamente l’intonazione della voce.
Leggiamo insieme :
Gli allievi leggono molte volte il dialogo poi l’insegnante chiedegli se il dialogo
rappresenta delle difficoltà e chiarisce eventuali dubbi :

Cominciano= il verbo cominciare= iniziare


Gli allievi= gli alunni= gli studenti
Fanno conoscenza= ogni allievo chiede il nome (informazioni) del suo collega e
l’altro risponde
Ciao= salve= forma del saluto
Piacere= sono onorato/a
Spagnola/greca/italiano=sono delle nazionalità
Contenta=felice=allegra

Verifica della comprensione :


Fase 6 :L’insegnante chiede agli allievi di leggere una seconda volta il dialogo e
rispondere alle domande

I-Rispondere con vero o falso p 27:


1-L’insegnante è una signora.
1-vero
2-vero
3-falso
4-falso
5-vero
2-Adam e Barbara vogliono imparare la lingua italiana. 6-falso
3-Samy è marocchino.
4-Sofia è spagnola.
5-I ragazzi frequentano un corso d’italiano.
6-L’’insegnante non è italiana.
II-Rispondere alle domande :
• Dove sono i ragazzi ?
• I ragazzi sono in classe.
• Che cosa studiano?
• Loro imparano un corso d’italiano.
• Quando hanno lezione d’italiano ?
• Gli allievi studiano la lingua italiana tutti i giorni della settimana.
• Di che nazionalità è Samy ?
• Samy è tunisino.
III-Dare un titolo al dialogo :
 Il primo giorno della scuola.
 Un corso d’italiano.
Fase finale : l’insegnante chiede agli allievi di riassumere il dialogo introduttivo
usando le idee principali.
Scriviamo :

Oggi è il primo giorno della scuola, gli allievi di lingue sono tutti in classe,
fanno conoscenza e aspettano il loro professore d’italiano.
Dopo qualche minuto, arriva l’insegnante ; è una signora che si chiama
Antonella Guglietti, lei è italiana e così comincia il primo corso d’italiano.
OBIETTIVI :

• Fare domande sul materiale scolastico e gli oggetti della classe.


• Imparare le espressioni « che cos’è » e « che cosa c’è » ?
RISORSE :

 Il manuale scolastico P 27
 Lavagna e pennarelli.

Fase 1 :L’insegnante inizia la lezione scrivendo qualche domanda alla lavagna e


a partire di queste domande gli allievi fanno una conversazione tra loro
nominando gli oggetti della classe e anche il materiale scolastico.

Le domande :

1. Ragazzi, dove siete ? E perché ?


2. Che classe frequentate ?
3. Cosa portate quando arrivate a scuola e perché ?
4. Adesso cosa studiate ?
5. Quanti studenti ci sono nella vostra classe ? E come si chiamano ?
6. Cosa prendete con voi quando andate a scuola ?
7. Che cosa c’è nei vostri zaini ?
8. Com’è la vostra classe ?
9. Che cosa c’è in questa classe ?
10.È bella la scuola ?

Fase 2 : Dopo una serie di risposte da parte degli allievi l’insegnante corregge
gli sbagli di pronuncia poi scrive alla lavagna il titolo della nuova lezione :
« L’ambiente scolastico ».

Fase 3 :L’insegnante propone a uno di portare il suo zaino cominciando a


nominare quello che c’è dentro (quaderni, libri, dizionari, astuccio, penne,
righello, forbici…) dopo questa attività l’insegnante chiede agli allievi di usare le
espressioni « che cos’è / che cosa ci sono » per conoscere e imparare meglio
gli oggetti della classe (banchi, scrivania, finestre, porta, lavagna…).

Fase finale : Alla fine e come attività di autovalutazione l’insegnante chiede agli
studenti di scrivere un breve paragrafo descrivendo la classe.
OBIETTIVI :

 Presentarsi e chiedere il nome di qualcuno.


 Presentare qualcuno.
 Imparare diverse espressioni del saluto.

RISORSE :
 Il manuale scolastico P26- facile-facile 1 P 6
 Lavagna e pennarelli.
Avvicinamento :
L’insegnante inizia l’elemento comunicativo chiedendo agli allievi di lavorare in
coppia facendo un dialogo orale usando le domande scritte alla lavagna :
Le domande :
Studente A : come ti chiami ?
Studente B : risponde.
Studente A : che nazionalità hai ?
Studente B : risponde.
Studente A : quanti anni hai ?
Studente B : risponde.
Studente A : come si chiama quella ragazza ?
Studente B : risponde.

Fase 1 : Dopo questa attività introduttiva l’insegnante spiega che queste


studenti fanno conoscenza poi scrive alla lavagna il titolo della lezione :
« Presentarsi e presentare qualcuno » usando il dialogo seguente come modello
chiedendo agli allievi di scriverlo sui loro quaderno nello stesso tempo.
Documento : Dialogo pagina 6 (facile-facile 1)

Fase 2 :Dopo la scrittura del dialogo da parte degli allievi, l’insegnante effettua
con uno studente una lettura ad alta voce cominciando a chiarire le parole
difficili per conseguenza gli allievi possono assimilare il senso generale del
dialogo.
Attività orale :
L’insegnante fa delle domande sul tema del dialogo e gli allievi rispondono
oralmente.
Le domande :
1. Come si chiamano i personaggi del dialogo ?
2. Dove abita Olga ?
3. Di che nazionalità è Li Ping ?
4. Di che nazionalità è Mustafa ?
5. Cosa fanno i ragazzi ?
Gli allievi rispondono che i personaggi del dialogo fanno conoscenza oppure si
presentano, l’insegnante con l’aiuto degli studenti scrive le forme più comuni
per presentarsi e per presentare qualcuno.
Impariamo

*Per presentarsi si usa: mi chiamo/ sono (verbi: chiamarsi, essere).


*Per chiedere il nome di qualcuno si usa : come ti chiami ?/ chi sei tu ?
*Per pesentare qualcuno si usa : lui si chiama, lei è.

Attività in classe :
Alla fine del corso l’insegnante chiede agli allievi di lavorare in coppia e di
presentarsi oralmente usando il dialogo precedente come modello.

L’insegnante passa ad un altro elemento comunicativo e scrive dei mini-dialoghi


alla lavagna :

Documento :

Es :
Studente : buongiorno professore !
Prof : buongiorno !
Es :
Manuela : ciao ragazzi !
Ragazzi : salve Manuela !
Es :
Ali : buona notte mamma !
Mamma : a domani tesoro !

Fase 1 : Dopo la lettura dei mini-dialoghi l’insegnante chiede agli allievi cosa
fanno queste persone poi scrive alla lavagna il titolo della lezione « Salutare » e
mette in evidenza che ci sono due forme del saluto : forma formale e informale
scrivendo alla lavagna le espressioni più comuni.
Impariamo

Per salutare quando si arriva si usa :


 Buongiorno / Buona sera (forma formale)
 Boungiorno / Ciao / salve (forma informale)
Per salutare quando si va via si usa :
 Ciao, arrivederci, alla prossima volta, a presto, a domani, ci vediamo, …
Per salutare quando si va a letto si usa :
 Buona notte.

Attività orale :
Salutatevi usando diverse forme del saluto e il precedente dialogo come
modello.

OBIETTIVI :

Competenze linguistiche

 Imparare il verbo essere/ avere/ chiamarsi al pesente indicativo.


 Imparare la forma negativa di essere ed avere.
 Imparare l’uso dei verbi (essere/avere/chiamarsi)
RISORSE :
• Il manuale scolastico.
• Lavagna e pennarelli.

Fase 1 : Dopo una conversazione insegnante –allievi riguardando i verbi


menzionati nel dialogo introduttivo P 26 e anche sui verbi visti negli elementi
comunicativi l’insegnante scrive alla lavagna la coniugazione dei verbi
« essere/ avere/ chiamarsi » con tutti pronomi personali e questo passo con la
participazione degli allievi dando degli esempi
Il verbo essere al presente indicativo :

• Forma affermativa :

Io Sono Di Napoli
Tu Sei Studente ?
Lui/lei È Francese
Noi Siamo Stranieri
Voi Siete Italiani
Loro sono insegnanti
L’insegnante mette in evidenza che la forma del verbo essere « sono » si usa
con la prima persona singolare e anche la terza plurale.

Nota : io, tu (lui/lei), noi, voi, loro sono : pronomi personali soggetto

• Forma negativa :

Es : Io non sono contenta.

Es : Noi non siamo di Madrid.

Nota : per avere la forma negativa del verbo (essere) mettiamo la parola (non)
prima del verbo.

Il verbo avere al presente indicativo :

• Forma affermativa :

Io ho 20 anni
Tu hai soldi?
Lui/lei ha Un gatto
Noi abbiamo Una bella classe
Voi avete paura
Loro hanno molti amici

• Forma negativa

Es : loro non hanno amici in Germania.


Es : Io non ho fame.
Nota : Per avere la forma negativa del verbo (avere) mettiamo la parola (non)
prima del verbo.

Impariamo

Espressioni in italiano si formano con il verbo (avere) : avere fame, avere sete,
avere sonno, avere caldo, avere freddo, avere paura, avere ragione, avere
20/30/40 anni…ecc
Il verbo chiamarsi al presente indicativo :

Io Mi chiamo Anna
Tu Ti chiami Paul
Lui/lei Si chiama Marianne

Tra la scrittura di un verbo e un alltro c’era sempre una lettura ad alta voce
effettuata dagli allievi.

Alla fine gli allievi svolgono le seguenti attività.

Esercitazioni :

Esercizio n°01 : completare le frasi con il verbo(essere)

1-Io non (essere) sono tunisino.


2-Io e mia famiglia (essere) siamo a Parigi.
3-Paola e Maria (essere) sono carine.
4-Il professore di matematica (essere) è antipatico..
5-Voi (essere) siete intelligenti.
6-il libro (essere) è sul tavolo.
7-Claudio e Teresa (essere) sono a Roma.
8-Noi (essere) siamo amici.
9-Voi (essere) siete simpatici.
10-Tu (essere) sei allegra.
11-Io (essere) sono professoressa d’italiano.

Esercizio n°02 : completare le frasi con il verbo(avere)

1-Luca (avere) ha un cane.


2-lara (avere) ha nuova macchina .
3-Io (avere) ho una piccola casa a Venezia.
4-Tu (avere) hai un lavoro interessante.
Esercizio n°03 : completare le frasi con una delle parole :

1-Vado al bar a comprare una birra; la voglio molto calda, ho sete.

(fame-sonno-sete-paura).

2-Loro tornano sempre a casa presto, hanno paura per strada di sera.

(20 anni- freddo- fame- paura).

3-Se hai freddo prendi il mio maglione.

(freddo- sonno- caldo- sete).

4-Abbiamo solo 30 anni, dobbiamo lavorare ancora per molti anni.

(sonno- paura- 30 anni- fame).

5-Stefano va sempre a letto tardi perché non ha lai sonno.

(fame- sonno- caldo- sete).

6-A casa tua le finestre sono sempre chiuse, non hai mai caldo ?

(sonno- paura- freddo-caldo).


OBIETTIVI :

 Contare da 20 a 50.
 Le quattro operazioni.
 I giorni della settimana
RISORSE :
 Il manuale scolastico P36.
 Lavagna e pennarelli.
I-I numeri cardinali da 20 a 50:
Fase1: L’insegnante chiede agli allievi di aprire il libro a pagina 36 dove c’è un
esercizio sui numeri cardinali e domanda loro di completare i numeri mancanti.
A torno gli allievi scrivono la correzione alla lavagna poi cominciano a contare
da 20 a 50 una volta vedono il libro e un’altra no così fa meglio ad imparare.

La soluzione:
1. Ventidue 2.Venticinque 3. Ventisette 4.Trentadue 5.Trentaquattro
6.Trentotto 7.Trentanove 8.Quarantuno 9.Quarantacinque 10.Cinquanta
Esercizio n°1: scrivere in cifre i seguenti numeri:
 Ventotto: 28
 Quarantadue: 42
 Trentuno: 31
 Ventinove : 29
 Cinquanta virgola trentatré: 50,33
 Venti virgola venticinque: 20,25
Fase 2: L’insegnante domanda: quando studiate quali operazioni usate per
calcolare?
L’insegnante spiega che ci sono 4 operazioni :
II-LE QUATTO OPERAZIONI:

5 PIÙ 5
(+)
Quanto fa?
9 Meno 4
(-)
10
Fa / 5
uguale 18
6 (per) 3 5
(X)
20 Diviso 4
(/)

(5+5) è un’ addizione.


(9-4) è una sottrazione.
(6*3) è una moltiplicazione.
(20/4) è una divisione.

Esercizio n°1: scrivere in lettere le seguenti operazioni:


9*9: nove per nove
50-33 : cinquanta meno trentatré
6+19+40: sei più diciannove più quaranta
18/5-2: diciotto diviso cinque meno due
11* 4: undici per Quattro
1-1: uno meno uno

Esercizio n°2: Scrivere in cifre le seguenti operazioni e trovare il calcolo:


 Quarantotto meno dieci fa …
 48-10 = 38 (trentotto)
 Dodici più due fa…
 12+2= 14 (quattordici)
 Cinquanta per due diviso zero fa…
 50*2 /1= 100 (cento)
 Nove più uno meno dieci fa…
 9+1-10= 0 (zero)
III-I GIORNI DELLA SETTIMANA:
 Quanti giorni ci sono in una settimana?
 Ci sono sette (7) giorni:

sabato domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdi

Eszercizio: rispondere alle domande:


1. Che giorno è oggi?
 Oggi è ……………………………………
2. Che giorno era ieri?
 Ieri era………………………………………
3. Che giorno era l’altro ieri?
 L’altro ieri era……………………………
4. Che giorno è domani?
 Domani è……………………………………..

OBIETTIVI :

Competenze linguistiche

 Imparare il nome genere e numero.


 Imparare come passare dal singolare al plurale
RISORSE :
• Il manuale scolastico.
• Lavagna e pennarelli.

Fase 1 : L’insegnante comincia il corso scrivendo sulla lavagna le seguenti


parole :
Sara – Fatima – genitori – Ali
Quaderno – matita – classe – libri
Gatto – gatta – cane – farfalla
Amore – libertà – felicità - paura
Fase 2 : L’insegnante chiede agli allievi di leggere le parole scritte ad alta voce
poi chiedegli cosa indicano.

Gli allievi l’insegnante rispondono :

La prima serie indica persone


La seconda serie indica cose o oggetti
La terza serie indica animali
La quarta serie indica sentimenti

Fase 3 : L’insegnante chiede se queste persone, cose, animali sono maschili o


femminili poi chiarisce che :

Fatima : nome di persona femminile


Ali : nome di persona maschile
Quaderno : nome di cosa maschile
Matita : nome di cosa femminile
Gatto : nome di animale maschile
Gatta : nome di animale femminile

Fase 4 : L’insegnante chiede se questi nomi sono singolari o plurali.


Analisi : Ali, Fatima sono nomi di persona singolari perché indicano una sola
persona
Genitori : nome plurale perché indica più di una persona (mamma e papà)
Quaderno : nome singolare perché esprime un solo oggetto
Libri : nome plurale perché indica molti libri.
E per concludere l’insegnante chiede cos’è il nome scrivendo alla lavagna la
defenizione.
IL NOME : è una parola indica cose che possiamo vedere e toccare (concrete)
come : persone, cose, animali e altre che non possiamo toccare e vedere ma
possiamo provarle e immaginarle (astratte) : sentimenti
-Il nome ha un genere (maschile/femminile)
-Il nome ha un numero (singolare/ plurale)
1. IL GENERE DEL NOME :

Nome Genere
Nomi in (o) : bambino Sono normalmente maschili
Nomi in (a) : bambina Sono normalmente femminili
Nomi in (e) : padre, madre Sono maschili e femminili
Nomi in (ore) : professore Sono maschili
Nomi in (one) : sapone Sono maschili
Nomi in (ione) : lezione Sono femminili
Nomi in (ista) : dentista Sono maschili e femminili
Nomi in (à) : unità Sono femminili
Nomi in ù: gioventù Sono femminili
Nomi in (i) : crisi Sono femminili
Nomi in (ma) : sistema Sono maschili
Nomi che finiscono in consonante :sport Sono maschili
Nomi abbreviati : foto/moto/auto Sono femminili
Nomi indicano professione : pilota Sono maschili

2. IL PLURALE DEI NOMI IN (O), (A), (E) :

Con la participazione degli allievi l’insegnante dà il plurale dei nomi


seguenti :

Genere Singolare Plurale

maschile O-ragazzo I-ragazzi


femminile A-ragazza E-ragazze
Masch/femm E-ristorante/classe I-ristoranti/classi
Nota : tutti i nomi maschili hanno il plurale in (i)

Adesso tocca a voi : risolvere gli esercizi seguenti :

1- Trasformare i nomi seguenti al plurale ( nomi in –a-)

Una matita : due ……..


Una ragazza : due…….
Una scuola : due………
Una signora : due……..
Una straniera : due…….
Una mela : due…….
Una figlia : due…….
Una donna : due……
Una maestra : due…..
Una penna : due…….

2- Trasformare al plurale (nomi in –o-)


Un ministro : due…
Un bambino : due….
Un bagno : due…..
Un fratello : due…..
Un giorno : due…..
Un occhio : due…….
Uno specchio : due….
Un lavoro : due…..

3- Trasformare al plurale (nomi in –e-)


Una chiave : due……
Un fiume : due………
Un dottore : due…….
Una parete : due…….
Un cane : due………….
Un signore : due……..
Un pesce : due………..
Una cantante : due…..
Una madre : due………
Una canzone : due…..
Un insegnante : due…
Un giocatore : due……..
OBIETTIVI :

Competenze linguistiche

 Imparare cos’è l’articolo determinativo.


 Il plurale dell’articolo determinativo.
RISORSE :
• Il manuale scolastico.
• Lavagna e pennarelli.

Fase 1 : L’insegnante comincia il corso scrivendo alla lavagna un breve brano :


« Sara è una studentessa italiana ha uno zaino rosa, nello zaino c’è il quaderno
d’italiano, il dizionario francese-italiano e l’astuccio, dentro l’astuccio ci sono le
penne, la matita, la gomma ed i colori ad acqua…ecc »
Fase 2 : L’insegnante chiede agli allievi di leggere il testo scritto ad alta voce poi
chiedegli di rilevare tutti i nomi menzionati in questo brano dando i loro genere
e numero.
Zaino – quaderno- astuccio – dizionario sono nomi maschili singolari.
Matita – gomma : sono nomi femminili singolari.
Penne : nome femminile plurale.
colori : nome maschile plurale.
I nomi precedenti indicano il materiale scolastico.
Fase 3 : Dopo le risposte delle allievi l’insegnante mette in evidenza che ogni
nome è preceduto da una piccola parola facendo una domanda : qual è la
funzione di queste parole e perché si usano prima del nome ?

Le parole il / la / le / i sono articoli determinativi si usano prima del nome per


indicare il suo genere e numero.

L’insegnante spiega che l’articolo determinativo concorda in genere e in


numero con il sostantivo.

1- La trasformazione dell’articolo determinativo dal singolare al plurale e


quando si usa ogni articolo :

L’uso maschile femminile


singolare plurale singolare plurale
Davanti a una Il gelato I gelati La camera Le camere
consonante
Davanti ad L’amico Gli amici L’amica Le amiche
una vocale
Davanti a una Lo zaino Gli zaini
z, x, y, ps, gn, Lo xenofobo Gli xenofobi
pn, s+
consonante
L’insegnante spiega che l’articolo determinativo cambia a seconda della
lettera iniziale del nome.

Adesso tocca a voi delle attività di autovalutazione P 31/32


OBIETTIVI :

• Descrivere oralmente una foto (monumento italiano).


• Passare da un testo orale ad un altro linguistico.
• Leggere e comprendere un dialogo.
RISORSE :

• Il manuale scolastico P42/43.


• Lavagna e pennarelli.
Avvicinamento :
L’insegnante prima di chiedere agli allievi di aprire il manuale scolastico fa delle
domande introduttive per attirare la loro attenzione.
Le domande :
1- Voi studiate una nuova lingua straniera ; l’italiano cosa conoscete
dell’Italia ?
2- Chi vuole visitare questo bel paese ?
3- Conoscete dei monumenti italiani o un luogo turistico italiano ?
4- ragazzi , come si chiama il vostro giocatore italiano preferito ?
5- ragazze, sapete preparare la pizza napolitana ?
Le risposte dipende gli allievi.
I-Comprensione orale :
Fase 1 : L’insegnante chiede agli allievi di aprire il manuale scolastico a pagina
42 e di osservare la foto chiedendo loro di descriverla oralmente.

Documento : immagine pagina 42


Parliamo :
1- Quante immagini ci sono nella pagina 42 ?
2- Cosa rappresentano questa foto ?
3- Dove si trova questo edificio ?
4-Come si chiamano le persone che si trovano davanti questo edificio ?
Dopo la descrizione della foto l’insegnante scrive alla lavagna il titolo dell’unità
« L’Italia » chiedendo agli allievi qual è il nuovo vocabolario che hanno
imparato.
Impariamo
Vocabolario nuovo : monumento, turisti, bagagli, viaggio, carrello, visitare…

Documento 2 : Dialogo pagina 42


Fase 2 : L’insegnante chiede agli allievi di leggere il dialogo P 42 una lettura
silenziosa e rispondere oralmente alla domanda :
 Qual è il tema di questa conversazione ?
• È una discussione sull’Italia.
Ascolto
L’insegnante legge il dialogo ad alta voce e chiede agli allievi di ascoltare
attentamente l’intonazione della voce.
Leggiamo insieme :
Gli allievi leggono molte volte il dialogo poi l’insegnante chiedegli se il dialogo
rappresenta delle difficoltà e chiarisce eventuali dubbi :

Cosa vi viene in mente ? : a che cosa pensate ? Cosa immginate ?


Calcio : è un tipo di sport.
Cibo : il mangiare
Interessi : preferenze

Verifica della comprensione :


Fase 2 : L’insegnante chiede agli allievi di leggere una seconda volta il dialogo e
rispondere alle domande

I-Rispondere con vero o falso p 42:

Falso vero falso falso


II-Rispondere alle domande :

• Chi sono i personaggi del dialogo


• Sono quattro: WASSIM- TANIA – LUISA – SARA.
• Di che cosa parlano?
• Loro parlano dell’Italia.
• Secondo i ragazzi che cos’è l’Italia ? ?
• Secondo Luisa l’Italia è il paese della pizza e della pasta, Wassim ha
un’altra opinione ; l’Italia per lui è il paese dello sport ma Tania dice che l’Italia
è il paese della cultura.
III-Dare un titolo al dialogo :
 La bellezza dell’Italia.

OBIETTIVI :

 chiedere il nome di qualcuno usando la forma formale.


 Chiedere la provenienza.
RISORSE :
 Il manuale scolastico P45.
 Lavagna e pennarelli.
Avvicinamento : L’insegnante inizia l’elemento comunicativo chiedendo agli
allievi come si comportano con il direttore del liceo e se è possibile parlare con
lui usando il « tu » ?
Come si chiama questa forma e perché l’usate ?
È la forma formale si usa per essere cortese con le altre persone sopratutto
quelle che occorrono rispetto.
I-Chiedere il nome di qualcuno con il Lei
Fase 1 : L’insegnante scrive alla lavagna il seguente dialogo :
A : io mi chiamo Roberta, e Lei signora, come si chiama ?
B : piacere Roberta mi chiamo Anna.
C : sono Paulina e abito a Roma, chi è Lei signore ?
D : molto lieto, sono Antonio di Napoli
Fase 2 : Dopo la lettura del dialogo da parte degli allievi l’insegnante chiede :
Quali sono le espressioni usate dai personaggi ?
Fase 3 : Nel dialogo precedente è evidente che le persone hanno usato la terza
persona singolare per la forma di cortesia.
Impariamo :
Per chiedere il nome di qualcuno con il « Lei » si usano le forme seguenti :
Essere : chi è Lei ? / Chiamarsi : come si chiama Lei ?
II- Chiedere la provenienza :
A : noi viviamo a Venezia e Lei signora di dove è ?
B : sono algerina, di Algeri.
C : io vengo dal Brasile e Lei signorina da dove viene ?
D : io non sono brasiliana, vengo dal Giappone.
Dopo il lavoro sul dialogo l’insegnante mette in evidenza che esistono due
forme per chiedere la provenienza di qualcuno.
Impariamo
Per chiedere la provenienza con il « Lei » si usano le forme dei verbi essere e
avere alla terza persona singolare : Di dov’è ? Da dove viene ?
OBIETTIVI :

Competenze linguistiche

 Imparare cos’è un verbo ?


 Imparare i gruppi dei verbi.
 Imparare i verbi regolari al presente indicativo.
RISORSE :
• Il manuale scolastico.
• Lavagna e pennarelli.

Fase 1 : L’insegnante scrive un breve brano alla lavagna chiedendo agli allievi di
scrivere con lei.
Il testo :
Io mi chiamo Maria, sono studentessa e amo molto la mia scuola. La nostra
professoressa è molto brava e gentile. Quando parte ci saluta sempre. La notte
prima di dormire scrivo i miei compiti.
Fase 2 : Dopo la lettura del testo l’insegnante fa delle domande :
Chi è Maria ? Quanto ama la sua scuola ? Com’è la sua professoressa ? Cosa fa
Maria prima di andare a letto.
Dopo la risposta l’insegnante chiede cosa esprimono le parole scritte in colore e
qual è la loro funzione ? Alla fine evidenzia che le parole sono dei verbi e
indicano azioni. Poi l’insegnante scrive il titolo della lezione « Il presente
indicativo »
Fase 3 : L’insegnante chiede agli allievi di cercare l’infinito dei verbi precedente
ques’attività serve a indovinare le tre coniugazioni.
Fase 4 : l’insegnante domanda : come si può definire il verbo e a quale tempo
sono coniugati i verbi del testo?
Impariamo
Il verbo : è la parola essenziale (pricipale) in una frase, indica un’azione o un
modo di essere.
I verbi in italiano si dividono in tre gruppi :
I-are : parlare / II- ere : prendere / III-a : sentire, III-b finire
L’insegnante mette in relievo che i verbi menzionati sopra sono verbi regolari e
informa gli allievi che esistono altri irregolari.
Fase 5 :
L’insegnante chiede agli allievi di aprire il manuale scolastico a pagin a 46 dove
c’è la coniugazione dei verbi regolari chiedendo loro di leggere e di indovinare
la desinenza di ogni gruppo.
Impariamo
Per coniugare qualsiasi verbo si scrive in primo luogo la radice del verbo
aggiungendo la desinenza adeguata :
Es : parlare : parl : la radice / are : la desinenza dell’infinito.
La desinenza dei verbi regolari al presente indicativo è :
1g : o, i, a, iamo, ate, ano
2g : o, i, e, iamo, ete, ono
3g-a : o, i, e, iamo, ite, ono
3g-b : isco, isci, isce, iamo, ite, iscono
Fase 4 : Siccome la terza coniugazione è divisa in due categorie per questo ci
sono verbi di III-a e altri di III-b e queste sono le liste di ognuna :
Impariamo
Verbi di III-a : partire, dormire, offrire, divertirsi, servire, coprire, soffrire,
vestire…
Verbi di III-b : finire, capire, pulire, unire, guarire, sostituire, costruire, spedire,
preferire…
Fase finale : vari esercizi di rinforzo proposti dall’insegnante.
Fare gli esercizi 1-2 P47 /formare delle frasi personali usando i verbi regolari al
presente indicativo.

OBIETTIVI :

 Desciversi e desrivere qualcuno fisico e carattere.


 Il lessico della descrizione.
RISORSE :
 Il manuale scolastico P48.
 Lavagna e pennarelli.
Avvicinamento :
L’insegnante inizia l’elemento comunicativo chiedendo agli allievi di descrivere
la loro classe. Dopo questo punto l’insegnante chiede quali sono le altre cose
che possiamo descrivere.
La risposta dipende gli allievi.
Dopo una discussione l’insegnante scrive alla lavagna il titolo del corso
« Descriversi ».
Fase 1 : L’insegnante invita gli allievi di aprire il libro a pagina 48 e di ricoppiare
il testo sui loro quaderni leggendolo una lettura silenziosa sottolineando le
parole difficili.
Fase 2 : L’insegnante fa delle domande riguardando il testo arrivando a come si
chiamano le parole che Chiara le hanno usate per descriversi. Alla fine gli allievi
imparano che per ogni descrizione fisica o morale ci vogliono certi aggettivi tra i
quali quelli menzionati nel libro P 48.
Fase finale : L’insegnante propone a due allievi di salire alla lavagna uno
descrive l’altro usando gli aggettivi dati.

OBIETTIVI :

 Ripassare i suoni /ʃ/ e /tʃ/.


 L’uso della virgola (,) ed il punto virgola ( ;).
RISORSE :
 Il manuale scolastico P51.
 Lavagna e pennarelli.
Fase 1 : L’insegnante chiede agli studenti di aprire il manuale scolastico a P 51 e
di leggere a turno le parole evidenziate ripassando diversi suoni di /ʃ/ e /tʃ/.
Fase 2 : L’insegnante sceglie un’altra attività di valutazione su forma di un
dettato ; il testo da dettare è lo scioglilingua P15. Dopo la correzione del
dettato alla lavagna da parte degli allievi l’insegnante chiede loro di correggere
gli sbagli e di sottolineare i due suoni.
OBIETTIVI :

• Descrivere oralmente delle foto (monumenti ed i lughi turistici)


• Passare da un testo orale ad un altro linguistico.
• Leggere e comprendere un dialogo.
RISORSE :

• Il manuale scolastico P56/57.


• Lavagna e pennarelli.

I-Comprensione orale :
Fase 1 :L’insegnante chiede agli allievi di aprire il manuale scolastico a pagina
57 e di osservare le foto chiedendo loro di descriverle oralmente.
Parliamo :
• Quante immagini ci sono nella pagina 57 ?
• Cosa rappresentano queste foto ?
• Dove si trova ogni monumento ?
• Quali sono i monumenti italiani che si trovano in Algeria ?
Le risposte dipende gli allievi.
Fase 2 :L’insegnante chiede agli allievi di leggere il dialogo P 57 una lettura
silenziosa e rispondere oralmente alla domanda :
 Che città vogliono visitare Leonardo e Samy?
 I ragazzi vogliono visitare la città di Roma
Ascolto
Fase 3 :L’insegnante legge il dialogo ad alta voce e chiede agli allievi di
ascoltare attentamente l’intonazione della voce.
Leggiamo insieme :
Gli allievi leggono molte volte il dialogo poi l’insegnante chiedegli se il dialogo
rappresenta delle difficoltà e chiarisce eventuali dubbi :

Rimango : resto
Non bastano : non sono sufficienti
Città eterna : Roma : città immortabile
Basilica : chiesa
Scultura : statua
Anfiteatro : antico stadio, arena.

Verifica della comprensione :


Fase 4 :L’insegnante chiede agli allievi di leggere una seconda volta il dialogo e
rispondere alle domande

I-Rispondere alle domande :


• Dove sono i ragazzi ? Da dove vengono ?
• I ragazzi si trovano a Roma e vengono da Algeri.
• Quanto tempo Samy resta a Roma?
• Lui resta tre giorni.
• Per quale motivo Samy si trova a Roma ?
• Lui è a Roma per il turismo.
• Quali sono i monumenti di Roma menzionati nel testo ?
• Sono tanti : la pietà di Michelangelo, piazza di Spagna, il colosseo….
III-Dare un titolo al dialogo :
 I monumenti ed i luoghi turistici di Roma.
 Samy a Roma.
Fase finale : l’insegnante chiede i loro allievi di riassumere il dialogo
introduttivo usando le idee principali.

OBIETTIVI :

 Contare da 100 e in poi.


 Imparare i numerali ordinali.
RISORSE :
 Il manuale scolastico P57- 58/ grammatica essenziale per stranieri.
 Lavagna e pennarelli.
Avvicinamento :
L’insegnante inizia l’elemento comunicativo ripassando i numeri cardinali da 0 a
100. Dopo chiede agli allievi come si chiamano i numeri che si usano per fare
ordine.
L’insegnante scrive alla lavagna il titolo della lezione : « I numerali cardinali e
ordinali »
Fase 1 : L’insegnante invita gli allievi di aprire il libro P 57 leggendo i numeri
menzionati ed indovinando gli altri.
Fase 2 : L’insegnante scrive alla lavagna alcuni numeri in cifre e domanda di
scrivrli in lettere.

I numeri :
1999 :
2000 :
2005 :
900,1 :
4850 :
1.000.000 :
3.000.000 :
6.000.000.000 :
L’insegnante mette in evidenza che mille ha un plurale irregolare : mila.
II- I numerali ordinali :
Fase 3 : L’insegnante scrive esempi alla lavagna :
Es : Mohamed è il primo della classe.
Es : abitiamo all’undicesimo piano.
Fase 4 : L’insegnante chiede agli allievi di leggere le frasi poi a trovare la
funzione delle parole scritte in colore. Dopo le risposte lei spiega che queste
parole sono aggettivi si usano per fare ordine.
Impariamo
Come si formano i numeri ordinali da 10 e in poi ?
Per formare questi numeri si scrive il numero « cardinale » eliminando
l’ultima « vocale » e si aggiunge il suffisso « esimo ».
Es : 120 : dodici + esimo.
Nota : tranne con il numero « tre » si mantiene la vocale finale.
Es : 330 : trentatreesimo.
La fase finale : la professoressa da delle attività in classe ed altre a casa.
Ispettore: Sig. GHAZALI Lazhar
PIANO DELLA LEZIONE
Insegnante : Signora EL BIR RADIA Liceo:RHAILI YOUNES « Bouchegouf»

Anno Accademico : 2015/2016 Livello : 2° anno lingue straniere

Unità 07 : Da grande scriverò un libro Contenuto : comprensione/ orale/scritta


Attività orali /lavoro individuale e in coppia
Tempo Previsto : 02ore Scheda 01

OBIETTIVI :

• Descrivere oralmente una foto.


• Parlare dei progetti.
• Leggere e comprendere un dialogo.
RISORSE :

• Il manuale scolastico P118.


• Lavagna e pennarelli.
Avvicinamento :
L’insegnante inizia la lezione facendo delle domande :
1-Quando eravate piccoli ; quali sono le cose che amavate sempre ?
2-Che cosa avete sognato dall’infazia fino alla scuola media ?
3-Quali sono le cose che sono realizzate ? E quali no ?
4-Asesso cosa sognate e quali sono i vostri progetti per il futuro ?
Le risposte dipende gli allievi.
Fase 1 :L’insegnante chiede agli allievi di aprire il manuale scolastico a pagina
117 e di osservare la foto chiedendo loro di descriverla oralmente.
Parliamo :
• Cosa rappresenta questa foto ?
• Cosa vi viene in mente quando guardate il viso del
bambino ?
Fase 2 : Dopo le risposte proposte dagli allievi l’insegnante spiega che questo
bambino è il simbolo dell’innocenza, ha un grande sogno, quest’ultimo è il
titolo della nuova unità « Da grande scriverò un libro ».

Fase 3 : L’insegnante invita gli allievi a leggere il testo P 118 una lettura
silenziosa e rispondere oralmente alla domanda :
 Cosa vuole diventare il bambino e perché?
 Il bambino diventerà uno scrittore perché non piacciono a lui i libri di
oggi.
Ascolto
Fase 4 :L’insegnante legge il testo ad alta voce e chiede agli allievi di ascoltare
attentamente l’intonazione della voce.
Leggiamo insieme :
Gli allievi leggono molte volte il testo poi l’insegnante chiedegli se il dialogo
rappresenta delle difficoltà e chiarisce eventuali dubbi :

Perciò : per questo motivo.


Pieno di colori : contiene molti colori
Si sposteranno : si muoveranno
Si annoierà ≠ si diverterà
Incomprensibili ≠ comprensibili = chiare
Si strapperà : non resterà nuovo
Si scolorerà : perderà colore
Pesanti ≠ leggeri

Verifica della comprensione :


Fase 5 :L’insegnante chiede agli allievi di leggere una seconda volta il dialogo e
rispondere alle domande P 119.

I-Rispondere alle domande :


• Qual è il progetto del bambino ?
• Il suo progetto è scrivere un libro.
• Come sarà?
• Il suo futuro sarà : bello, speciale, interessante, divertente e tutti le
persone lo ameranno.
• Qual è la carateristica di questo progetto ?
• E un progetto immaginario.
• Secondo te, il progetto è realizzabile ?
• Purtroppo no.
III-Dare un titolo al dialogo :
 Il futuro progetto.
 In attesa di un bel libro.
Fase finale : l’insegnante chiede agli allievi di riassumere il testo introduttivo
usando le idee principali.
OBIETTIVI :

Competenze linguistiche

 Imparare cos’è il futuro semplice ?


 Verbi regolari ed irregolari al futuro semplice.
 Imparare l’uso del futuro semplice.
RISORSE :
• Il manuale scolastico.
• Lavagna e pennarelli.

Fase 1 : L’insegnante invita gli allievi di rileggere il testo introduttivo dell’unità


chiedendo loro di estrarre tutti i verbi e dare il loro infinito e a quale persona
sono coniugati.
Fase 2 : Dopo questo passo l’insegnante chiede che cosa indicano i verbi
elencati.
Gli allievi rispondono che i verbi esprimano fatti che ancora non sono svolti
oppure realizzati.
Fase 3 : L’insegnante chiede qual è la caratteristica dei verbi usati nel brano ?
La risoposta degli allievi evidenzia che la lettera « r » si ripete ogni volta e
questa è la caratteristica del futuro il nostro nuovo elemento grammaticale.
Impariamo
Il futuro semplice : è un tempo l’usiamo quando dobbiamo parlare di un’azione
che deve svolgere in un prossimo tempo.

Fase 5 :
L’insegnante chiede agli allievi di cominciare la coniugazione dei verbi in (are-
ere-ire) al futuro semplice ritornando ai verbi del testo.
Ricordate ! Per coniugare qualsiasi verbo si scrive in primo luogo la radice del
verbo aggiungendo la desinenza adeguata.
I- Verbi regolari al futuro semplice :
prima seconda terza
coniugazione coniugazione coniugazione
STUDIARE TEMERE FINIRE

io studierò temerò finirò


tu studierai temerai finirai
lui –
studierà temerà finirà
lei
noi studieremo temeremo finiremo
voi studierete temerete finirete
loro studieranno temeranno finiranno
II- La desinenza del futuro semplice :
Verbi di I-II coniugazione : erò/erai/erà/eremo/erete/eranno.
Verbi di III coniugazione : irò/ irai/ irà/iremo/irete/iranno
L’insegnante fa attenzione agli allievi che ci sono sempre delle eccezioni perché
esistono verbi particolare seguono diverse regole per formare il futuro
semplice e questo è eviente negli seguenti esempi.
I verbi che terminano con… …aggiungono una "h"
–care: cercare; mancare cercherò; mancherò
–gare: pagare; pregare pagherò; pregherò
I verbi che terminano con… …perdono la "i" finale
–ciare: baciare; cacciare bacerò; caccerò
–giare: mangiare; viaggiare mangerò; viaggerò
–sciare: lasciare lascerò
Fase 6 : L’insegnante spiega che con i verbi regloari la desinenza cambia da un
verbo all’altro :
1- Verbi che perdono la vocale dell’infinito : andare, fare, stare, vedere,
potere, dovere, dire, sapere, vivere….
Andrò, farò, vedrò, dovrò….
2- Altri la (n) si trasforma in (rr) : rimanere, tenere…
Rimarrò, terrò
3- Alcuni si tarsforma (l) in (rr) : volere : vorrò.
Fase 6 : L’insegnante chiede accanto a quello che avete conoscuito sul futuro,
conoscete altri usi ?
⇒il futuro può indicare insicurezza, quindi si usa per esprimere un dubbio o
una supposizione, per esempio: hanno bussato alla porta, sarà Marta; che
ora sarà?
⇒il futuro si può usare per dare ordini o consigli, per esempio: per la prossima
interrogazione ti preparerai meglio; metterai subito in ordine la tua camera.
Fase 7 : sintesi Fate gli seguenti esercizi
Esercizio 1 : Completare le frasi con verbi al futuro semplice :
1- Non abbiamo notizie di Carlo domani (telefonare) telefoneremo a casa
sua.
2- Luigi (mandare) manderà subito un espresso.
3- Io (cercare) cercherò una buona pensione per tuo fratello.
4- Loro (essere) saranno qui l’anno prossimo ?
5- Lei dopo questa notizia non (dormire) dormirà la notte.

OBIETTIVI :

Competenze linguistiche

 Imparare verbi irregolari al presente indicativo.


 Verbi modali al presente indicativo.
RISORSE :
• Il manuale scolastico.
• Lavagna e pennarelli.

Fase 1 : L’insegnante scrive il brano seguente alla lavagna poi invita gli allievi di
ricoppiarlo sul quaderno.
Ogni mattina vado a scuola vengono con me le mie amiche più vicine :
Sara e Fatima. Prima di entrare in classe facciamo colazione : io prendo un
caffè, Sara e Fatima bevono caffelatte e mangiano brioche.
Fase 2 : gli allievi leggono a turno questo brano poi l’insegnante chiede agli
allievi di dare l’infiniti dei verbi elencati e a quale tempo sono coniugati.
I verbi sono coniugati al presente indicativo.
Fase 3 : L’insegnante chiede perché questi verbi non hanno la stessa desinenza
dei verbi in (are-ere-ire) perché cambiano la radice.
Questa è la caratteristica dei verbi irregolari il nostro nuovo elemento
grammaticale
Impariamo
Alcuni verbi irregolari al presente indicativo :

sedere uscire vincere spegnere


Io siedo Esco Vinco Spengo
Tu siedi Esci Vinci Spegni
Lei siede Esce Vince Spegne
Noi sediamo Usciamo Vinciamo Spegniamo
Voi sedete Uscite Vincete Spegnete
Loro siedono Escono Vincono Spengono

La fase finale : sintesi :


Esercizio 1 : Completare con l’indicativo presente dei verbi tra parentesi :
1-Noi non (sapere) sappiamo se Luisa (arrivare) arriva domani.
2- io non (sapere) so usare bene il computer.
3- Lui (bere) beve succo di frutta ma io acqua minerale.
4- Io (spedire) spedisco un’email ad un vecchio amico.
5- Serena (leggere) legge questo libro in una notte.
6- I signori Rossi (vincere) vincono un viaggio a Roma.
7- Quello che (fare-voi) fate è veramente importante.
8- I ragazzi (correggere) correggono da soli gli esercizi.
Esercizio 2 P 63-64

OBIETTIVI :

 Le espressioni c’è e ci sono.


 Il lessico della descrizione.
RISORSE :
 Il manuale scolastico P64.
 Lavagna e pennarelli.
Fase 1 : L’insegnante scrive qualche frasi alla lavagna chiedendo agli allievi di
leggerle silenziosamente.
Es : Nella nostra classe c’è una professoressa.
Es : Nella classe di lingue ci sono 26 studenti.
Es : A casa nostra c’è un grande porta marrone.
Es : Al liceo ci sono molti banchi.
Es : A casa mia c’è un gatto che si trova sempre in giardino ma nel giardino di
moi cugino ci sono tanti gatti.
Fase 2 : L’insegnante invita gli studenti a scrivere le frasi sul quaderno dando
loro 10 minuti.
Fase 3 : L’insegnante fa le domande seguenti :
1- Cosa c’è nella classe ?
2- Cosa c’è nel liceo ?
3- Cosa c’è nel giardino ?
Dopo le risposte l’insegnante chiede perché abbiamo usato le espressioni
« c’è » e « ci sono » nelle risposte.

Impariamo :
Le espressioni c’è e ci sono si usano per indicare la presenza di una o più
persone o di una o più cose o di un o più animali in un luogo.
Fase 4 : l’insegnante chiede agli allievi di osservare i nomi che accompagnano le
espressioni c’è e ci sono.
Ci sono nomi al singolare ed altri al plurale.
Impariamo :
a. Quando il soggetto è singolare si usa « c’è ». es : in questo luogo c’è il
telefono ?
b. Quando il soggetto è al plurale si usa ‘ci sono ». es : ci sono cinque
ragazze alla festa.
Nota : con le espressioni menzionate sopra il soggetto si mette dopo il verbo.
Fase 5 : osservate gli esempi seguenti :
Es : com’è il tempo oggi ? Oggi è un brutto tempo c’è la pioggia, c’è il vento,
non c’è il sole e ci sono le nuvole…
L’insegnante chiede se negli esempi le espressioni sono usate per indicare la
presenza di persone, cose, animali in un luogo ?
La risposta è no, in questi esempi c’è e ci sono sono usate per parlare del
meteo.
Impariamo :
C’è e ci sono si usano per indicare il tempo atmosferico (meteo).
Fase finale : sintesi
1- Scrivere delle frasi usando le espressioni « c’è » e « ci sono ».
2- Fare esercizio P64.
OBIETTIVI :

• Descrivere oralmente foto.


• Parlare del tempo libero.
• Leggere e comprendere un dialogo.
RISORSE :

• Fotografi scaricate da internet.


• Dialogo scritto alla lavagna.
Avvicinamento :
L’insegnante inizia la lezione mostrando agli allievi delle foto.
Attività : osservate le immagini e dite cosa fanno queste persone.

La prima foto rappresenta preparare da mangiare.


La seconda foto rappresenta fare passeggiata.
La terza foto rappresenta pulire la verdura.
L’insegnante chiede quando si può fare queste attività.
Le risposta è « nel tempo libero » il titolo dell’unità 4.
Fase 1 : l’insegnante scrive alla lavagna il seguente dialogo e domanda agli
allieivi di scriver nello stesso tempo e di fare attenzione agli sbagli d’ortografia.
Il diaologo :
Giorgia, Manuela e Adam sono colleghi si incontrano ogni giorno al lavoro e a
volte escono insieme…
Adam: hai voglia di andare a vedere un film ?
Giorgia : volentieri, quando ?
Adam : questa settimana magari Giovedì…
Manuela : io no mi piace andare al cinema, mi piacciono molto le serate al
mare.
Adam e Giorgia : ci andiamo con piacere il prossimo fine settimana.
Adam : non c’è problema ma di solito, cosa fai Manuela ogni week-end ?
Manuela : solitamente preferisco visitare i miei nonni in montagna ma qualche
volta quando sono stanca morta mi piace restare a casa ; leggo un libro o
navigo su internet. E tu ?
Adam : io sono appassionato di sport mi piace andare allo stadio per tifare la
mia squadra preferita.
Giorgia : ragazzi, adesso andiamo a mangiare mi piace la pizza al tonno poi
decidiamo.
Fase 2 : L’insegnante invita gli allievi a leggere il dialogo una lettura silenziosa e
rispondere oralmente alla domanda :
 Di che cosa parlano i ragazzi?
 I ragazzi parlano delle loro prferenze.
Ascolto
Fase 3 :L’insegnante legge il dialogo ad alta voce e chiede agli allievi di
ascoltare attentamente l’intonazione della voce.
Leggiamo insieme :
Gli allievi leggono a turno il dialogo poi l’insegnante chiedegli se il dialogo
rappresenta delle difficoltà e chiarisce eventuali dubbi :

Volentieri : con piacere


Mi piace : amo
Stanca morta : stanchissima
Verifica della comprensione :
Fase 4 :L’insegnante chiede agli allievi di leggere una seconda volta il dialogo e
rispondere alle con vero o falso

a- I ragazzi si incontrano sempre. Vero


b- I ragazzi hanno fissato un appuntamento per andare al cinema. Vero
c- Manuela non le piace il mare. Falso
d- Ogni fine settimana Manuela visita i suoi nonni. falso
e- Adam è impazzito di sport. vero

II-Rispondere alle domande :


• Dove si trovano i ragazzi ogni giorno ?
• I ragazzi si trovano al lavoro.
• Cosa ha proposto Adam a Manuela?
• Lui a proposto a Manuela di andare al cinema.
• Quando hanno deciso di andare al cinema ?
• Loro hanno deciso di andare il prossimo fine settimana.
• Quali sono i loro interessi ?
• Ogni li loro ha i propri interess : Manuela ama le serate al mare, visitare i
nonni, navigare su internet...
• Adam ama lo sport e gli piace andare allo stadio.
• Giorgia è golosa e le piace la pizza.
Attività 2 : in coppia scrivete un dialogo nel quale usate le espressioni
seguenti :

Mi piace sciare/ correrre/ nuotare…


Mi piace giocare a golf/ a ping pong/ a tennis/ a carte..
Mi piace ascoltare musica/ chattare su facebook…
Mia piace viaggiare/ uscire con gli amici…
Nota : quest’attività serve ad iniziare l’elemento comunicativo facilmente.

You might also like