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Ing. G. Pasini – Esercitazioni di Impianti Elettrici 1 – N° 4: Calcolo correnti di cortocircuito - 24/12/98 pag.

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ottenere impedenze equivalenti molto elevate (e quindi assimilabili ad un valore infinito)


nei nodi corrispondenti. Nel calcolo manuale basta ricordare che nelle parti di rete isolate
alla sequenze omopolare non può esistere tale corrente.

3.3 - Esempio numerico

Sia data la rete in figura:

132 kV 132 kV Yt/d 15 kV

Nodo 3 15 kV D/y 6 kV
30 km
Nodo 1 Nodo 2 An=40 MVA
Scc=200 MVA 1 km
Nodo 4 Nodo 5
An=10 MVA An=6 MVA
An=30 MVA

A monte del Nodo 1, da considerarsi come nodo di saldo, è presente una rete di potenza
prevalente.
I dati della rete e dei componenti sono i seguenti:
- frequenza nominale 50 Hz
- rete prevalente: potenza di ctocto 200 MVA con f.p. 0.1 per guasto trifase; in caso di
guasto monofase la corrente di guasto monofase è 1.2 volte superiore alla corrente di
guasto trifase, e con f.p. 0.2;
- linea aerea a 132 kV: r=0.054 Ω/km, x=0.380 Ω/km, c=9.6 nF/km, lungh.=30 km; alla
sequenza omopolare: ro/r=4, xo/x=3, co/c=2/3;
- trasformatore AT/MT: 132 kV / 15 kV, An=40 MVA; zcc=0.12 pu; pCu=0.004 pu;
corrente di magnetizzazione e perdite nel ferro trascurabili; connessioni Yt/d (stella
francamente a terra / triangolo);
- generatore: An=30 MVA; ra=0.0045 pu; x"d=0.180 pu; x'd=0.270 pu; xi=0.240 pu;
xo=0.135 pu; avvolgimenti statorici a stella con c.s. a terra mediante resistenza da
86.6 Ω;
- cavo MT 3x150 mm2, portata 400 A: r=0.162 Ω/km; x=0.097 Ω/km; c=240 nF/km;
lungh=1 km; ro/r=4; xo/x=3; co/c=1
- trasformatore MT/MT: 15 kV / 6 kV, An=10 MVA; zcc=0.10 pu; pCu=0.006 pu; corrente
di magnetizzazione e perdite nel ferro trascurabili; connessioni D/y (triangolo / stella
isolata);
- motore: An=6 MVA; Isp/In = 4.5; r/x = 0.2 in ctocto.
Calcolare la corrente di ctocto subtransitoria trifase e monofase nei nodi 2 e 4 e i rispettivi
contributi dai vari rami della rete.

Risoluzione
Si procede per varie fasi:
- fase 1: costruzione dei cti equivalenti a Π per tutti i rami della rete alla seq. diretta;
- fase 2: costruzione dei cti equivalenti a Π per tutti i rami della rete alla seq. inversa;
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- fase 3: costruzione dei cti equivalenti a Π per tutti i rami della rete alla seq. omop.;
- fase 4: costruzione delle matrici delle ammettenze nodali alle tre sequenze;
- fase 5: calcolo dell'impedenza equiv. di guasto nei nodi indicati, alle tre sequenze;
- fase 6: calcolo della corrente di ctocto nei nodi indicati;
- fase 7: calcolo dei vettori colonna delle matrici delle impedenze nodali;
- fase 8: calcolo c.d.t. nei vari nodi alle varie sequenze;
- fase 9: calcolo dei transiti di corrente (contributi al guasto).
Il processo di calcolo sarà quindi lungo e laborioso.

Fase 1, 2, 3

Per prima cosa occorre scegliere una potenza di riferimento per l'intero sistema. Essendo
in gioco potenze nominali differenti, per non scontentare nessuno si sceglie una potenza
"neutrale": 100 MVA.
Rete prevalente
Viene modellizzata mediante una impedenza a terra nel Nodo 1. Se per tale rete si ha una
potenza di ctocto di 200 MVA, questo significa che la rete a monte può essere
rappresentata con una impedenza di 1 pu nel riferimento di 200 MVA, e tenendo conto del
fattore di potenza:
Z& cc , 200 MVA = 0.100 + j 0.995
che, nel riferimento di 100 MVA, diventa:
Z& cc = 0.050 + j 0.497
Poiché in caso di guasto monofase la corrente di guasto è maggiore di 1.2 volte con f.p.
0.2, allora occorre che l'impedenza complessiva di guasto monofase equivalente all'intera
rete a monte sia 1.2 volte inferiore a quella indicata, quindi in modulo sia 0.5/1.2; tenendo
conto del f.p.:

( )
Z& cc ,monof = 0.2 + j 1 − 0.2 2 ⋅ 0.5 / 1.2 = 0.083 + j 0.408

e poiché (dalla teoria del guasto monofase) si ha che:


Z& + Z& cc ,i + Z& cc ,o
Z& cc ,monof = cc ,d ⇒ Z& cc ,o = 3 ⋅ Z& cc ,monof − Z& cc ,d − Z& cc ,i =
3
= 3 ⋅ Z& cc ,monof − 2 ⋅ Z& cc = 0.149 + j 0.229
dove si è ipotizzato che l'impedenza alla sequenza inversa fosse pari all'impedenza alla
sequenza diretta.
Linea aerea a 132 kV
Un calcolo esatto richiederebbe l'utilizzo delle formule derivanti dall'equazione dei
telegrafisti; ci si accontenta di un calcolo approssimato (ma la differenza è davvero molto
piccola). L'impedenza base vale:
132 2
Zb = = 174. 24 Ω
100
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- alla sequenza diretta/inversa si ha: R=1.620 Ω, X=11.400 Ω, B/2=15⋅ω⋅9.6⋅10-9 = 45


µS, che in pu diventano:
Z& l = 0.0093 + j 0.0654
Y& 01 = Y& 02 = j 0.0078
- alla sequenza omopolare, applicando i coefficienti moltiplicativi per resistenze,
reattanze e capacità:
Z& l ,o = 0.0372 + j 0.1962
Y& 01,o = Y& 02,o = j 0.0052
Trasformatore AT/MT
E' sufficiente un banale riporto delle impedenze:
100 &
Z& cc , 40 MVA = 0.004 + j 0.120 ⇒ Z& cc = ⋅ Z cc , 40 MVA = 0.010 + j 0.300
40
da cui:
- alla sequenza diretta/inversa:
Z& l = 0.010 + j 0.300
Y& 01 = Y& 02 = 0
- alla sequenza omopolare, riprendendo la tabella di pag. 26:
Z& l ,o = ∞
1
Y& 01,o = = 0.111 − j3.330; Y& 02,o = 0
0.010 + j 0.300
Generatore
Viene modellizzato mediante una impedenza a terra pari a ra + j x"d; va anche questa
riportata a 100 MVA:
100
Z& ′′d = ⋅ (0.0045 + j 0.180 ) = 0.015 + j 0.600
30
Alla sequenza inversa:
100
Z& ′′i = ⋅ (0.0045 + j 0.240) = 0.015 + j 0.800
30
Alla sequenza omopolare occorre anche mettere in conto la resistenza di messa a terra
del centro stella, aggiungendo all'impedenza omopolare il triplo del valore di tale
resistenza. Si calcola allora l'impedenza base a 15 kV, 100 MVA:
152
Zb = = 2. 250 Ω
100
da cui:
3 ⋅ RT 3 ⋅ 86. 6
= = 115. 47 pu
Zb 2. 250
quindi:
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100
Z& ′′o = ⋅ (0.0045 + j 0.135) + 115.47 = 115.485 + j 0.450
30
(si noti che l'impedenza dovuta alla resistenza di messa a terra prevale di gran lunga
sull'impedenza omopolare del generatore).
Linea in cavo a 15 kV
Un calcolo esatto richiederebbe l'utilizzo delle formule derivanti dall'equazione dei
telegrafisti; ci si accontenta di un calcolo approssimato (ma la differenza è davvero molto
piccola). L'impedenza base vale:
152
Zb = = 2. 250 Ω
100
- alla sequenza diretta/inversa, con lunghezza 1 km, si ha: R=0.162 Ω, X=0.097 Ω,
B/2=0.5⋅ω⋅240⋅10-9 = 37.7 µS, che in pu diventano:
Z& l = 0.0720 + j 0.0431
Y& 01 = Y& 02 = j 0.000085
- alla sequenza omopolare, applicando i coefficienti moltiplicativi per resistenze,
reattanze e capacità:
Z& l ,o = 0.2880 + j 0.1293
Y& 01,o = Y& 02,o = j 0.000085
Trasformatore MT/MT
E' sufficiente un banale riporto della impedenze:
100 &
Z& cc ,10 MVA = 0.006 + j 0.099 ⇒ Z& cc = ⋅ Z cc ,10 MVA = 0.060 + j 0.998
10
da cui:
- alla sequenza diretta/inversa:
Z& l = 0.060 + j 0.998
Y& 01 = Y& 02 = 0
- alla sequenza omopolare, riprendendo la tabella di pag. 26:
Z& l ,o = ∞
Y& 01,o = 0; Y& 02,o = 0
Motore asincrono
Viene modellizzato mediante una impedenza a terra. La corrente di ctocto è circa uguale
alla corrente di spunto, quindi nel pu di macchina l'impedenza subtransitoria vale 1/4.5;
tenendo conto del rapporto r/x:
0.2 + j1.0 1
Z& ′′cc ,6 MVA = ⋅ = 0.0427 + j 0.2137
2 4.5
0.2 + 1.0
2

100 &
Z& ′′cc = ⋅ Z ′′ cc , 6 MVA = 0.712 + j 3.561
6
Si utilizzerà tale valore anche alla sequenza inversa.
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Poiché il trasformatore MT/MT separa il motore dalla rete alla sequenza omopolare, il
valore di impedenza omopolare del motore non è di alcuna utilità (e comunque solitamente
i motori sono con avvolgimento a triangolo oppure a stella con c.s. isolato, quindi tale
impedenza è di valore infinito).
Tabella di sintesi alla sequenza diretta:

Componente Zshunt oppure Zl (pu) Y01 (pu) Y02 (pu)

Rete prev. in Nodo 1 0.050+j0.497 // //

Linea 1-2 0.0093+j0.0654 j0.0078 j0.0078

Trasformatore 2-3 0.010+j0.300 0 0

Generatore in Nodo 3 0.015+j0.600 // //

Linea 3-4 0.0720+j0.0431 j0.000085 j0.000085

Trasformatore 4-5 0.060+j0.998 0 0

Motore in Nodo 5 0.712+j3.561 // //

Tabella di sintesi alla sequenza inversa:

Componente Zshunt oppure Zl (pu) Y01 (pu) Y02 (pu)

Rete prev. in Nodo 1 0.050+j0.497 // //

Linea 1-2 0.0093+j0.0654 j0.0078 j0.0078

Trasformatore 2-3 0.010+j0.300 0 0

Generatore in Nodo 3 0.015+j0.800 // //

Linea 3-4 0.0720+j0.0431 j0.000085 j0.000085

Trasformatore 4-5 0.060+j0.998 0 0

Motore in Nodo 5 0.712+j3.561 // //

Tabella di sintesi alla sequenza omopolare:

Componente Zshunt oppure Zl (pu) Y01 (pu) Y02 (pu)

Rete prev. in Nodo 1 0.149+j0.229 // //


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Linea 1-2 0.0372+j0.1962 j0.0052 j0.0052

Trasformatore 2-3 ∞ 1 / (0.010+j0.300) 0

Generatore in Nodo 3 115.485+j0.450 // //

Linea 3-4 0.2880+j0.1293 j0.000085 j0.000085

Trasformatore 4-5 ∞ 0 0

Motore in Nodo 5 // // //

Fase 4

Con le tabelle di sintesi è immediata la costruzione della matrice delle ammettenze nodali.
Topologicamente queste matrici hanno la sequente struttura:
X X 0 0 0 X X 0 0 0
   
X X X 0 0 X X 0 0 0
seq. dir./inv.: 0 X X X 0 seq. omop.: 0 0 X X 0
   
0 0 X X X 0 0 X X 0
   
 0 0 0 X X   0 0 0 0 ? 
dove con "X" si indica il generico elemento diverso da zero. La matrice alla sequenza
omopolare è costituita da due sottomatrici (2 x 2), corrispondenti alle sottoreti composte
dai nodi (1,2) e (3,4), e da un elemento diagonale di valore indefinito, corrispondente al
nodo isolato 5 (porre un valore fittizio diverso da 0, meglio se molto piccolo in modo da
avere impedenza molto grandi). Le due sottoreti sono entrambe dotate di rami verso terra,
quindi le rispettive sottomatrici non sono singolari.
La parte numerica di questa fase sarà riportata in una versione successiva.

Fasi 5 e 7

Per il guasto nel nodo "2" occorre risolvere il sistema:


X X 0 0 0   Z12  0
     
X X X 0 0   Z 22  1
0 X X X 0  ⋅  Z 32  = 0
    
0 0 X X X   Z 42  0
     
 0 0 0 X X   Z 52  0
alla sequenza diretta, inversa, e omopolare (a tale sequenza la topologia è diversa perché
alcuni elementi sono nulli). Analogamente nel nodo "4", ottenendo la colonna 4 della
matrice delle impedenze nodali e ponendo il termine noto "1" nella riga 4 anziché nella riga
2 del vettore colonna dei termini noti. Per la topologia matriciale, è facile risolvere il
sistema per sostituzione, partendo per esempio dal fondo (si esprime tutto in funzione di
Z52 o di Z54 ).
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Fase 6

...

Fase 8

...

Fase 9

...

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