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PROGRAMMA FINALE E MODALITÀ D’ESAME

ANALISI E GEOMETRIA 2
2013-2014

MAURIZIO CITTERIO, ACHILLE FRIGERI, CHRISTIAN MIGLIAVACCA

Algebra Lineare
1. Spazi vettoriali. Dai vettori geometrici del piano e dello spazio agli spazi vettoriali. Definizione di spazio vetto-
riale; esempi. Sottospazi vettoriali; esempi. Generatori di un sottospazio. Dipendenza ed indipendenza lineare. Base
di uno spazio vettoriale. Base e coordinate (*). Teorema di esistenza della base (*). Dimensione. Teorema della di-
mensione. Teorema del completamento della base (*). Rango di un insieme di vettori. Rango di una matrice. Teorema
di Rouché-Capelli. Teorema di Cramer. Operazioni elementari su un insieme di vettori. Metodo di eliminazione di
Gauss (riduzione a scala). Intersezione e somma di sottospazi vettoriali.
2. Applicazioni lineari. Definizione di applicazione lineare; osservazioni, esempi. Linearità e dipendenza (*). Iniet-
tività e indipendenza (*). Iniettività e nucleo (*). Suriettività e immagine. Rango di un’applicazione lineare.
Isomorfismi e dimensioni (*). Teorema delle dimensioni (“nullità + rango”) (*).
3. Matrici e applicazioni lineari da Rn a Rm . Applicazioni lineari da Rn a Rm ; la matrice MF di un’applicazione
lineare F ; l’applicazione lineare LA associata ad una matrice A; composizione di applicazioni lineari e definizione di
prodotto di matrici. Proprietà del prodotto di matrici. Matrici invertibili. Rango di matrici e di applicazioni lineari.
Rango e invertibilità. Calcolo del prodotto di matrici.
4. Il determinante. Forme multilineari alternanti. Determinante di un endomorfismo. Determinante di una matrice.
Proprietà del determinante. Determinante della trasposta. Teorema di Binet. Invertibilità e determinante. Calcolo
del determinate: sviluppo di Laplace e metodo di riduzione. Determinante e rango. Teorema di Kronecker.
5. Il teorema di rappresentazione. Lo spazio spazio vettoriale delle applicazioni lineari tra due spazio vettoriali.
Coordinate. Matrice rappresentativa. Teorema di rappresentazione. Composizione di applicazioni lineari e prodotto
di matrici rappresentative. Cambio di base. Matrici simili.
6. Diagonalizzazione. Autovettori ed autovalori di endomorfismi e matrici. Basi di autovettori e matrici diagonali.
Diagonalizzabilità. Matrici simili. Polinomio caratteristico. Matrici simili e polinomio caratteristico (*). Teorema
dell’equazione caratteristica (*). Molteplicità algebrica e molteplicità geometrica. Indipendenza degli autovettori
relativi ad autovalori distinti. Criterio di diagonalizzabilità nel campo reale: una matrice è diagonalizzabile se e solo
se tutti gli autovalori sono reali e regolari (*).
7. Spazi euclidei. Definizione di prodotto interno; esempi. Ortogonalità e norma. I teoremi di Carnot e Pitagora (*).
Proiezione ortogonale su vettore (*). Diseguaglianza di Schwarz (*). Angolo tra due vettori. Basi ortogonali e basi
ortonormali. Proiezione ortogonale su un sottospazio vettoriale. Complemento ortogonale. Coordinate di un vettore
rispetto una base ortonormale. Il procedimento di Gram-Schmidt.
8. Trasformazioni ortogonali e teorema spettrale. Isometrie lineari e matrici ortogonali. Operatori auto-aggiunti
e matrici simmetriche. Il teorema spettrale.
9. Fibre di un’applicazione lineare. Fibra di un’applicazione lineare. Teorema di struttura delle fibre (*). Fibre
e sottospazi affini. Sistemi e applicazioni lineari: il teorema di Rouché-Capelli (*); il teorema di Cramer (*).
Riferimenti principali:
• appunti del corso;
• F. Lastaria, M. Saita, Appunti di algebra lineare, 2011, file PDF disponibile su Beep;
• Enrico Schlesinger, Algebra lineare e geometria, Zanichelli, 2011.

Equazioni differenziali lineari


10. Equazioni differenziali lineari del secondo ordine. Definizioni ed esempi. Teorema di struttura (*). Princi-
pio di sovrapposizione (*). Problema di Cauchy. La dimensione dello spazio vettoriale delle soluzioni di un’equazioni
differenziale lineare del secondo ordine (*). Equazioni differenziali lineari del secondo ordine a coefficienti costanti:
teorema dell’equazione caratteristica (*); integrale generale dell’equazione omogenea; metodo di somiglianza.
1
11. Sistemi di equazioni differenziali lineari del primo ordine. Problema di Cauchy. Principio di sovrappo-
sizione. Teorema di struttura. Equazioni lineari di ordine n e sistemi di equazioni lineari di n equazioni. Sitemi
omogenei a coefficienti costanti: il caso 2 × 2.

Riferimenti principali:
• appunti del corso;
• Bramanti, Pagani, Salsa, Analisi Matematica 2, Zanichelli, 2009;
• Enrico Schlesinger, Sistemi di due equazioni differenziali del primo ordine, file PDF disponibile su Beep.

Serie
12. Serie numeriche. Serie convergenti, divergenti, irregolari. La serie geometrica. Serie telescopiche. Condizione
necessaria per la convergenza (*). Serie a termini non negativi. Criterio del confronto (*). Criterio del confronto
asintotico (*). Serie armoniche generalizzate. Criterio del rapporto (*). Criterio della radice (*). Serie a termini di
segno alterno: criterio di Leibniz. Serie a termini di segno variabile: convergenza assoluta e convergenza semplice.
Resto e stima della somma.

13. Serie di Fourier. Il problema dell’approssimazione di una funzione periodica con un polinomio trigonometrico.
Richiami sugli spazi euclidei. Funzioni a quadrato integrabile. Misura di un insieme e lo spazio euclideo L2 (X).
Funzioni periodiche. Polinomi trigonometrici. Coefficienti e somma di Fourier. Serie di Fourier. Periodi diversi da
2π. Calcolo dei coefficienti di Fourier. Coefficienti di Fourier di funzioni simmetriche. Esempi. Le proprietà della
somma di Fourier come proiezione ortogonale. Convergenza in norma quadratica. Funzioni regolari a tratti, monotone
a tratti; convergenza puntuale delle serie di Fourier. L’uguaglianza di Parseval. Esempi.

Riferimenti principali:
• appunti del corso;
• Bramanti, Pagani, Salsa, Analisi Matematica 1, Zanichelli, 2008;
• Bramanti, Pagani, Salsa, Analisi Matematica 2, Zanichelli, 2009.

Calcolo differenziale per funzioni di più variabili


Grafici e insiemi di livello (BPS2, 3.1).

14. Topologia di Rn . Lo spazio metrico Rn . Intorno sferico; insiemi aperti, insiemi chiusi. Intorno. Punti interni,
esterni, di frontiera. Punti di accumulazione, punti isolati. Interno, frontiera, chiusura di un insieme. Insiemi limitati.
Insiemi connessi (per archi).

15. Continuità per funzioni reali di più variabili reali. Limite. Principali proprietà dei limiti. Algebra dei limiti.
Continuità. Continuità delle funzioni elementari e l’algebra delle funzioni continue. Calcolo dei limiti. Topologia e
continuità: insiemi aperti e insiemi chiusi definiti da funzioni continue. Proprietà topologiche delle funzioni continue:
teorema di Weierstrass; teorema degli zeri; teorema dei valori intermedi.

16. Derivate e differenziali. Derivate direzionali: definizione. Interpretazione geometrica nel caso bidimensionale.
Derivate parziali e loro interpretazione geometrica nel caso bidimensionale. Derivabilità e gradiente. Differenziabilità.
Piano tangente nel caso bidimensionale. Differenziabilità, continuità e derivabilità (*). Differenziale. Condizione
sufficiente per la differenziabilità. La formula del gradiente (*). La direzione di massima crescita (*). Formule di
calcolo per le derivate. Derivazione delle funzioni composte. Teorema di Dini sulla funzione implicita. Il gradiente è
ortogonale alle linee di livello (*). Teorema del valor medio.

17. Funzioni vettoriali. Generalità. Limite. Continuità. Matrice jacobiana. Differenziabilità. Condizione sufficien-
te per la differenziabilità. Differenziale delle funzioni composte.

18. Derivate successive e differenziale secondo. Derivate di ordine superiore. Teorema di Schwarz. Differen-
ziabilità seconda. Condizione sufficiente per la differenziabilità seconda. Matrice hessiana. Differenziale secondo.
Formula di Taylor del secondo ordine (con resto secondo Peano).

19. Forme quadratiche. Definizione. Classificazione delle forme quadratiche. Forme quadratiche diagonali. Cambio
di coordinate in una forma quadratica. Matrici congruenti. Diagonalizzazione di forme quadratiche (*). Legge di
inerzia di Sylvester. Segnatura di una forma quadratica. Test degli autovalori. Studio delle forme quadratiche in due
variabili. Metodo dei minori nord-ovest. Proprietà estremali degli autovalori (*). Analisi delle forme quadratiche sulle
sfere unitarie (*).
2
20. Estremi liberi e vincolati.
Estremi liberi (BPS2, 3.6). Generalità sui problemi di ottimizzazione: punti di massimo e punti di minimo. Estre-
mi liberi, condizioni necessarie del prim’ordine: il teorema di Fermat. Studio della natura dei punti critici. Il metodo
della matrice hessiana (* BPS2, Teorema 3.22).
Estremi vincolati (BPS2, 4.6). Estremi vincolati. Il caso bidimensionale. Teorema dei moltiplicatori di Lagran-
ge (* BPS2, Teorema 4.7).
Riferimenti principali:
• appunti del corso;
• Bramanti, Pagani, Salsa, Analisi Matematica 2, Zanichelli, 2009 (sopra indicato con BPS2);
• C. Migliavacca, Esercizi di ANALISI MATEMATICA II, parte seconda, file PDF disponibile su Beep.

Integrali multipli
21. Integrali doppi. Integrali doppi su domini semplici. Proprietà dell’integrale. Teorema della media integrale.
Teorema di riduzione per domini semplici. Area, massa e baricentro. Trasformazione del dominio di integrazione.
2 √
Cambio di variabili. Coordinate polari. R e−t dt = π.
R

22. Integrali tripli. Teorema di riduzione: integrazione per fili e per strati. Volume, massa e baricentro. Trasfor-
mazioni del dominio. Cambio di coordinate. Coordinate sferiche. Coordinate cilindriche.
Riferimenti principali:
• appunti del corso;
• Bramanti, Pagani, Salsa, Analisi Matematica 2, Zanichelli, 2009 (sopra indicato con BPS2).

Superfici e integrali di superficie


23. Superfici. Superfici in forma parametrica. Jacobiana e derivate. Regolarità. Vettore normale e versore normale.
Piano tangente. Superfici orientate. Bordo e orientazione. Superficie regolare a pezzi.
24. Aree ed integrali di superficie (BPS2, 6.3). Area di una superficie. Area di una superficie cartesiana. Area
di una superficie di rotazione. Integrale di superficie di una funzione continua. Massa e baricentro.
Riferimenti principali:
• appunti del corso;
• Bramanti, Pagani, Salsa, Analisi Matematica 2, Zanichelli, 2009 (sopra indicato con BPS2).

Campi vettoriali
25. Campi vettoriali. Definizione e generalità. Divergenza, campi solenoidali. Rotore, campi irrotazionali. Integrale
di linea di un campo vettoriale: lavoro e circuitazione. Integrale di superficie di un campo vettoriale: flusso. Teorema
(di Gauss) della divergenza. Teorema (di Stokes) del rotore. Teorema di Gauss-Green; applicazione al calcolo di aree.
26. Campi conservativi. Definizione di campo conservativo e potenziale. Lavoro di un campo conservativo e diffe-
renza di potenziale (* dimostrazione solo su curve regolari). Definizioni equivalenti di campo conservativo (*). Ogni
campo conservativo è irrotazionale (*). Esempio di campo irrotazionale non conservativo. Ogni campo irrotazionale su
un dominio semplicemente connesso è conservativo. Esempio di campo conservativo su un dominio non semplicemente
connesso. Teorema del rotore e circuitazioni di campi irrotazionali.
Riferimenti principali:
• appunti del corso;
• Bramanti, Pagani, Salsa, Analisi Matematica 2, Zanichelli, 2009 (sopra indicato con BPS2).

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MODALITÀ D’ESAME
L’esame consiste di due parti: la prova scritta e la prova orale.
Nello scritto sono proposti esercizi con qualche riferimento alla teoria (definizioni di concetti o enunciati di teoremi).
Le risposte e i passaggi principali dello svolgimento degli esercizi devono essere motivati. Durante la prova scitta
non è consentito l’uso di libri, quaderni, calcolatrici e telefoni. In particolare, lo studente non deve avere cellulari,
smartphone, tablet o altri apparecchi elettronici che possano essere connessi alle reti. Superata la prova scritta con
una voto sufficiente (almeno 18 trentesimi), si potrà accedere alla prova orale. La prova scritta può essere sostituita
da due prove in itinere, se entrambe sufficienti.
La prova orale consiste nella discussione della prova scritta e in una interrogazione (eventualmente scritta) sull’intero
programma del corso. Lo studente deve saper presentare con precisione tutte le definizioni e tutti i risultati in
programma, e conoscere esempi che illustrino la teoria. È inoltre richiesta la dimostrazione dei risultati che, nel
presente programma, sono indicati con un asterisco * (eventualmente seguito da un riferimento bibliografico).
L’esame si intende superato solo se la prova orale viene giudicata sufficiente.
Al termine dell’esame, il docente propone allo studente un voto finale che tenga conto della prova scritta e della
prova orale. Lo studente che rifiuta il voto proposto, come lo studente che non ha raggiunto la sufficienza nella prova
orale, deve ripetere anche la prova scritta.

Maurizio Citterio
E-mail address: maurizio.citterio@polimi.it
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