individua 4 regole:1)evidenza; 2)analisi; 3) sintesi; 4) enumerazione e revisione. Di qui l’ipotesi di una mathesis Ecco dunque trovato il criterio dell’evidenza: universalis, cioè di un metodo tratto sono da considerarsi evidenti tutte quelle dalla matematica, applicabile a tutti i certezze che, come il Cogito, non possono campi del sapere,sul quale fondare una essere intaccate dal dubbio. nuova enciclopedia Problema: che cos’è l’evidenza? Qual è il criterio per decidere se un’idea è davvero chiara e distinta e quindi evidente?
Cartesio (1596-1650) Dalla insoddisfazione
Tutti i contenuti della coscienza sono così per l’istruzione ricevuta nel collegio dei sospesi tranne la coscienza stessa come Gesuiti e dalla crisi degli intellettuali nel ‘600 attività che, dubitando, ha una sua dovuta al crollo del paradigma Per rispondere a questa domanda, Cartesio incontrovertibile esistenza aristotelico,nasce in Cartesio l’esigenza di un decide di utilizzare il dubbio come metodo metodo capace di guidare la ragione sia in (dubbio metodico) e quindi sospende tutte le campo scientifico, sia in campo pratico certezze sensibili fino a supporre di essere in un sogno nel quale tutto ciò che appare vero è illusorio. (primo grado del dubbio)
Cosa resta in piedi dopo aver spazzato via tutte le certezze
con il dubbio iperbolico? L’unica certezza che persiste e che anzi, si consolida proprio attraverso l’esercizio del dubbio, è la All’interno di questa prima epoché (sospensione del giudizio), i criteri certezza di pensare e di esistere come sostanza pensante: della logica e della matematica che noi usiamo abitualmente, restano, Cogito ergo sum. La certezza di esistere coincide con però, validi anche se stiamo dormendo. Volendo dubitare anche di l’autoconsapevolezza della capacità di pensare, di volere, di essi, Cartesio spinge il dubbio fino all’esagerazione (dubbio iperbolico immaginare, di dubitare, di sentire. A questa consapevolezza ovvero di secondo grado), ipotizzando l’esistenza di un genio maligno originaria, si contrappone la percezione del mio essere come che potrebbe confondere la ragione umana ogni volta che utilizza i sostanza corporea. Infatti dell’esistenza di una res extensa è criteri più evidenti, come gli assiomi della logica e della matematica ancora possibile dubitare