Festival Al via il “Link” del giornalismo

36 Dal 20 al 22 aprile si terrà a Trieste il festival

di giornalismo Link. Tra gli ospiti James Politi,
Tobias Piller, Marco Damilano, Gigi Riva, Gino
Castaldo, Pif, Franca Leosini
Martedì editoria indie
17 aprile
2018

C OK, IL PREZZO Grandi maestri Una famiglia ebrea di antica tradizione. L’amore per la musica
U DELLA RIVISTA e per i romanzi. Il viaggio in Brasile fra gli indigeni del Mato Grosso. New York
È GIUSTO: e lo strutturalismo. Le donne. Il dietro le quinte di una esistenza lunga un secolo
L
T
LO DECIDETE VOI
Raffaella De Santis

Lévi-Strauss
U
R
A l’ultima frontiera

È dell’editoria indie: far

decidere il prezzo ai lettori.

cent’anni vissuti
L’idea dello studio Oblique di
stampare una rivista di racconti
senza stabilirne il costo in
partenza ricorda la mossa dei
Radiohead, che nel 2007 misero
a disposizione In Rainbows per
il download digitale a offerta

sempre altrove
libera dei fan. Offerta che può
essere anche zero. La rivista si
chiama Retabloid, neologismo
formato da retablo, termine
spagnolo per indicare una pala
d’altare, e tabloid. Stampata in
digitale con grande cura dei
particolari, è un polittico
illustrato di racconti brevi
(massimo 30 mila battute),
ciascuno accompagnato da foto
d’epoca rielaborate, scatti
privati, disegni. A firmarli
PIETRO CITATI
autori perlopiù esordienti che
hanno partecipato a un bando

diffuso in Rete: «È il nostro
laboratorio di scouting.
Facciamo una call pubblica per
racconti, reportage, poemi e
fotografie. Quest’anno sono
arrivati più di 547 contributi, tra
i quali alla fine ne abbiamo
selezionati nove», dice
Leonardo Luccone, anima di
Oblique, agenzia letteraria
molto attiva nella scoperta di
nuovi voci narrative. Retabloid
Fiction Issue (questo il nome
completo) esce una volta
all’anno. Dentro questo primo
numero troverete storie di
abbandoni, scene di vita
quotidiana segnate dalla
violenza, reportage, invenzioni
stralunate e un po’ pazze di
tono sudamericano. Gli autori
sono per la maggior parte nati
tra gli anni Ottanta e Novanta.
C’è chi fa l’ingegnere (Nicola
Cordeschi), chi il fotografo
(Jacopo La Forgia), chi scrive
sceneggiature per il cinema
(Filippo Santaniello). Tra i nove
c’è anche Elvis Malaj, nato in
Albania nel 1990 e arrivato in
Italia all’età di quindici anni
sbarcando il lunario come
poteva: ha fatto l’operaio, il
muratore, la guardia notturna,
il lavapiatti. Quest’anno Malaj è
tra gli aspiranti candidati allo
Strega con Dal tuo terrazzo si
vede casa mia (Racconti
edizioni). Al momento la rivista
è distribuita in una decina di
librerie indipendenti delle
maggiori città italiane. A Roma
potete trovarla da AsSaggi o
Giufà e a Milano da Verso e
Gogol, ma per chi fosse curioso
è possibile ordinarla
direttamente sul sito
www.oblique.it o scaricarla
gratuitamente. Ogni copia è
numerata a mano. Dall’inizio di
marzo ne sono state vendute
255. Certo non sono numeri così
alti. Ma considerando il fatto
che si tratta di nomi quasi
Caporedattore sconosciuti e che il magazine
Cultura non può contare sulle leve del
Dario
grande marketing è comunque
Olivero
un risultato. Un signore
siciliano per acquistarlo ha
fatto un bonifico di 238 euro. Il
Email retablo delle pale sacre narra in
redazione genere fatti miracolosi. Qui il
cult
prodigio è più prosaico, ma c’è.
@repubblica.it
C
laude Lévi-Strauss
nacque, a Bruxelles, il
28 novembre 1908. Era
completamente ebreo.
Il trisnonno, Loeb
Israel, nato a Strasburgo il 22
gennaio 1754, prese il nome di
Strauss. La trisnonna, Judith
Hirschman, era figlia di un famoso
rabbino, Rabbi Rafael, celebre in
tutta l’Alsazia del diciottesimo
secolo. All’improvviso, lo strano e
lo stravagante si diffusero nella
sua razza: il bisnonno, Isaac, nato a
Strasburgo nel 1801, diventò
violinista nell’orchestra del Teatro
italiano a Parigi, diretta da
Gioacchino Rossini. Inventò (o
quasi) il valzer, la mazurka, la
polka, la quadriglia: compose
moltissimi brani tra cui la
quadriglia di Orphée aux Enfers di
Offenbach. Sia lui che i figli erano
integrati nella società del tempo.
Claude si sentiva esclusivamente
francese; e non conobbe mai gli
impulsi che spinsero Gershom
Scholem a risalire fino
all’ebraismo della Cabala e del
Chassidismo. Non amava
nemmeno la Bibbia o i testi di
Qumran. Quando visitò Israele nel
1985, si sentì un estraneo.
La madre di Claude, Emma, bella,
piccola, abilissima cuoca, cantava
tutto il giorno, specialmente le arie
di Orphée aux Enfers e di La belle
Héléne. Il padre Raymond era un
pittore modesto: per tutta la vita
fece ritratti e piccole ceramiche in
stile cinese. Il talento di bricoleur
apparteneva a tutta la famiglia.
Claude fu un figlio unico, preciso,
silenzioso, affettuoso, gentile,
senza apparenti tratti di genialità.
Leggeva molti libri, in primo luogo
il Don Chisciotte: scriveva racconti,
tra cui Il carbone e i fiammiferi.
Amava moltissimo Le Nozze di
Stravinsky e Pelléas et Mélisande di
Debussy, che gli fecero sembrare
antiquata la musica occidentale.
Disegnò scene per il Gabinetto del
dottor Caligari di Wiene: scrisse un
saggio su Marx e il materialismo
storico; e al liceo scoprì alcuni testi
di Freud, pochi anni dopo la
pubblicazione. Era ateo. Amò il
Voyage au bout de la nuit di Céline.
Una sensazione lo accompagnò
per tutta la vita: «Si ha bisogno di
poco per esistere»; «La vita è corta.
Ci vuole solo un po’ di pazienza».
Nell’ottobre 1931, a quasi ventitré
anni, cominciò il suo servizio settembre sposò Dina Dreyfus, diventò segretario della sezione
militare a Strasburgo, da cui anch’essa ebrea, una donna socialista: Léon Blum gli scriveva
scriveva regolarmente ai genitori allegra e divertente. Si occupava di lettere affettuose; teneva
(Lettere ai genitori 1931-1942, a cura quattro cose: la moglie, il cibo, i conferenze di argomento politico
di Monique Lévi-Strauss, romanzi polizieschi e il socialismo. e soltanto dopo molti anni
traduzione di Massimo Fumagalli, Il cibo era, per lui, la cosa abbandonò la sua passione
il Saggiatore, pagg. 422, euro 37). essenziale. Con quale estasi socialista.
Queste lettere non sono dissimili parlava di peperoncini e confit di Il 4 febbraio 1935, partì per il
dalla prima parte del Diario di maiale e zuppe di zucca e conigli al Brasile: gli era stato proposto di
guerra e di prigionia di Carlo sugo e fegato d’oca all’agro e insegnare sociologia all’università
Emilio Gadda, iniziato qualche tartufi alla lorenese e calamari e di São Paulo; a marzo cominciò a
anno prima. Si sentiva solo, tacchino farcito. Come per quasi tenere lezioni accanto a Fernand
sebbene — come Dostoevskij — tutti i francesi, il cibo era per lui, Braudel e Roger Bastide, e
«mai abbastanza». insieme una straordinaria conobbe un grande etnologo,
Nell’ottobre 1932, Lévi-Strauss ghiottoneria, un’attività sociale e Alfred Métraux. Fu affascinato da
venne nominato professore di una questione scientifica. Con São Paulo. Si avventurò nel
filosofia al liceo di passione sempre crescente Mato-Grosso, tra gli indigeni
Mont-de-Marsan, vicino a Poitiers. leggeva romanzi polizieschi e poi Kaingang, Caduveo, Nambikwara
Mont-de-Marsan era come Yonville pensò di essere lo “Sherlock e Bororo. Alla ricerca di una specie
in Madame Bovary: con il grande Holmes dell’etnologia”. Al cinema di cultura originaria, esplorò ciò
mercato e i negozi e i amava Ejzenštejn e René Clair e che era tenebroso e sconosciuto.
commercianti e le fiere e la folla sopratutto Buster Keaton e Aveva nel cuore l’immagine di
multicolore e pettegola. Nel Chaplin. Nel 1928, a vent’anni, Conrad: gli sembrava di essere
nella stessa condizione di lui,
quando molti anni prima aveva
scritto Cuore di tenebra; e pensò di
ESTRATTO DEL PATTO essere una specie di sua
PARASOCIALE FULLSIX reincarnazione.
Nel maggio 1941, dopo un breve
Orizzonti Holding SpA (OH SpA, controllata da Di Carlo Holding
soggiorno in Francia, raggiunse
Srl e controllante del Gruppo Orizzonti Holding) e Centro Studi Srl
(ugualmente controllata da Di Carlo Holding Srl e consociata di OH insieme a Victor Serge e a André
SpA), Blugroup Srl e l’Arch. Marco Benatti (azionista di FullSix SpA Breton (che sembrava un signore
e socio di controllo di Blugroup Srl), ai sensi dell’art. 122 D.Lgs. n. del Grand Siécle) dapprima Porto
58/1998 e dell’art. 127 sgg. Regolamento Emittenti Consob - delibera
Rico e poi New York, dove insegnò
n. 11971/99 s.m.i.,
alla New School for Social
comunicano
Research. Conobbe Jacques
• che - facendo seguito a quanto comunicato a Consob il 06-09 marzo Maritain, Henri Focillon,
2018 e pubblicato per estratto sul quotidiano “La Repubblica”, in Alexandre Koyré e sopratutto lo
data 10 marzo 2018, nonché alle informazioni essenziali disponibili,
spiritosissimo e scintillante e
a decorrere da tale ultima data, sul sito Internet di FullSix SpA
(www.fullsix.it), con riguardo al preliminare di patto parasociale drammatico Roman Jakobson, di
stipulato in data 26 febbraio 2018 - hanno tra loro formalizzato, in cui seguì i corsi di linguistica.
data 11 aprile 2018, il relativo patto parasociale avente ad oggetto Jakobson diventò il modello del
l’emittente FullSix SpA e le sue controllate, comprensivo di sindacato suo pensiero; e gli insegnò i
di voto (art. 122, comma 1, D.Lgs. n. 58/1998) e di disposizioni
rapporti tra i colori e i suoni. A
riferibili alle previsioni dell’art. 122, comma 5, lettere a), b), c), e d),
quell’epoca — egli disse — era
D.Lgs. n. 58/1998;
• che il patto parasociale riguarda le partecipazione detenute in ancora uno “strutturalista
FullSix SpA da OH SpA, pari complessivamente al 36,2928% del ingenuo”. Incontrò André Weil e
capitale sociale avente diritto al voto (di cui il 36,2480% acquisito Simone, di cui credo non
da Blugroup Srl e lo 0,0447% acquistato sul mercato), da Centro
comprendesse il pensiero religioso
Studi Srl, pari complessivamente al 9,1066% del capitale sociale
e lo straziante spirito di sacrificio.
avente diritto al voto (di cui il 9,0619% acquisito da Blugroup Srl
e lo 0,0447% acquistato sul mercato), dall’Arch. Marco Benatti a Tra il 1941 e il 1947 abitò a New
titolo personale, pari al 4,5033% del capitale sociale avente diritto York. Amava molto la città: la
al voto, e da Blugroup Srl, pari allo 0,0002% del capitale sociale contemplava dall’alto, trovando
avente diritto al voto, e che pertanto sono apportate al patto
che non era affatto, come si diceva,
parasociale complessivamente n. 5.580.287 azioni di FullSix SpA,
monotona e standardizzata, ma
pari al 49,9028% del capitale sociale avente diritto al voto in FullSix
SpA (OH SpA e Centro Studi Srl, che congiuntamente detengono lasciava infinito spazio alla
il 45,3993%, sono entrambe controllate da Di Carlo Holding Srl, immaginazione. Frequentava
Blugroup Srl è controllata dall’Arch. Marco Benatti); insaziabilmente i musei, dove
• che le informazioni essenziali (ai sensi dell’art. 130 del Regolamento
trovò le più belle collane
Emittenti Consob - delibera n. 11971/99 s.m.i.) sul patto parasociale
precolombiane che avesse mai
come formalizzato in data 11 aprile 2018, integrative e di dettaglio
rispetto a quelle disponibili al 10 marzo 2018, comunicate a Consob, visto. Una meravigliosa gatta nera
ai sensi di legge, sono pubblicate sul sito Internet di FullSix SpA: venne ad abitare con lui. Parlò dai
www.fullsix.it. microfoni della Voce dell’America:
saliva spesso al Rockfeller Center,