Poste Italiane spa Giovedì

Sped. abb. postale 26 aprile 2018

DL 353/2003 anno LI (51° nuova serie)
(conv. in L. numero 15
27/02/2004 n. 46) euro 1,30
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Redazione:
via don Minzoni, 47
47521 Cesena
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Cesena 11 Rubicone 13 Vita della Chiesa 16 Attualità 17
Quartiere Novello Don Giorgio Bissoni La visita del Papa Giornalisti Fisc
Nuove polemiche Il missionario nei luoghi in visita
sui lavori torna dal Venezuela di don Tonino Bello all’Europarlamento
U na volta pronto il primo
lotto di alloggi, il se-
condo potrebbe essere co-
D opo 15 mesi di assenza,
ha trovato “un Paese di-
strutto”. Rientrato a Lon-
A 25 anni dalla morte
del servo di Dio un
Pontefice per la prima
Ll’Emilia
a testimonianza dei
rappresentanti del-
Romagna e del
struito nel giro di circa tre giano denuncia la grave cri- volta rende omaggio a Triveneto: “Bruxelles non
anni si vissuta dalla popolazione un vescovo in Italia è poi così lontana”

Editoriale L’incontro a Roma di sabato 21 aprile: Bologna e Cesena-Sarsina da Francesco

Cercasi Governo
di Francesco Zanotti

S
iamo alle prese con un secondo mandato
esplorativo. Dopo quello affidato alla
presidente del Senato, Elisabetta Alberti
Casellati, andato a vuoto, il presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella, ha invitato il
presidente della Camera dei deputati, Roberto
Fico, a compiere un altro giro di consultazioni.
Il clima generale non è di certo dei migliori. I
vari schieramenti prendono tempo e cercano
L’abbraccio
del Papa
di smussare gli spigoli di una campagna
elettorale fin troppo dura nei toni, nelle
parole, nei modi.
L’esito delle elezioni regionali in Molise, con
un arretramento del Movimento 5 stelle e una
netta vittoria del centrodestra all’interno del
quale la Lega non si conferma come primo
partito, non aiuta una soluzione in tempi
rapidi. Potrebbe, comunque, essere vero anche
l’esatto contrario. Il fatto che l’elettorato si
sposti con tanta facilità potrebbe fare
comprendere a più di un leader in campo che
nulla è acquisito una volta per tutte, specie in
una fase così liquida come l’attuale.
La gente, il cittadino medio, quello che ogni
giorno tira la carretta di questo Paese e poi si
reca alle urne per esprimere una preferenza, si
aspetta risposte rapide e concrete in modo da
rimettere in carreggiata l’Italia con il resto del
continente. E le attende in un momento in cui
la debole ripresa parrebbe avviarsi su binari
più che discreti.
È vero che buona parte delle decisioni
nazionali vengono assunte oltre confine. Ma è
anche vero che il governo ha pur sempre un
certo peso e può fare sentire la propria voce
nelle sedi istituzionali, da Bruxelles fino a
quelle più sovranazionali come la Nato e
l’Onu, solo per citare le più note al grande
pubblico.
Usciamo da un equivoco. È bene ricordarsi che
qualunque governo ottenga la fiducia
necessaria, sarà sempre un esecutivo con
mandato parlamentare, come prevede la
nostra Costituzione. È nelle Camere che
occorre trovare la maggioranza. Il voto
popolare, che non ha assegnato maggioranze
in grado di stare in piedi da sole, ha detto con
chiarezza che occorre dare vita a coalizioni per
sostenere un esecutivo. È stata di certo un’altra giornata storica. Quella di sabato 21 aprile in Cesenatico 12 Valle Savio 14
È inutile e stucchevole continuare a ripetere piazza San Pietro a Roma segna una data che rimarrà negli annali delle
che l’esito del voto è stato chiaro. È stato diocesi di Bologna e di Cesena-Sarsina. La restituzione della visita dello Lutto nel clero Maltempo
chiaro nel non assegnare a nessuno una È morto Bagno di Romagna
maggioranza in grado di non dover chiedere
scorso primo ottobre ha fornito l’occasione per un altro incontro
sostegni ad altri. Questo è stata la risposta ravvicinato con il successore di Pietro. don Pietro Fantini conta i danni
inequivocabile giunta dalle urne del 4 marzo Il Pontefice è stato accolto da oltre 13 mila fedeli provenienti dall’Emilia
scorso. Gli schieramenti in campo sono tre, e Romagna e dai due vescovi. Nel suo saluto, il vescovo Douglas ha voluto
ben definiti. Le schermaglie fanno parte del
gioco. In Germania ci sono voluti sette mesi fare sentire a Francesco tutto l’affetto possibile. “Le vogliamo bene”, ha Solidarietà 18 Sport 21
per trovare un accordo tra le forze politiche. ricordato in conclusione dopo aver detto, fuori testo, che subito aveva Dalla 2xBene Cesena Calcio
Speriamo non ci tocchi la stessa sorte. pensato di andare a Roma per ringraziare, ma “mai avrei immaginato una
Anche perché noi non siamo come i nostri piazza così”. 12 mila euro Spettro retrocessione
vicini tedeschi e di un governo sentiamo il in beneficenza Bisogna vincere
bisogno. Primo piano alle pagg. 4-5-6-7
.
 Opinioni Giovedì 26 aprile 2018 3

25 aprile Una riconoscente memoria

elebrare la “Liberazione” (25 aprile 1945) comporta la convocazione di tutta la “città” (in (urgente) del governo della

L’ANNIVERSARIO DELLA “LIBERA-
ZIONE” CI RICHIAMA ALLA RICONO-
SCENZA PER QUANTI SI
IMPEGNARONO, PAGANDO ANCHE
CON LA VITA, A SCONFIGGERE LE
ARMATE CON LE QUALI HITLER
AVEVA TENTATO DI SOVVERTIRE
L’IDENTITÀ DELL’ANTICO CONTI-
NENTE COL PROGETTO NEOPAGANO
DEL REICH MILLENARIO
Bullismo e giustificazionismo
Quei ragazzi che superano i confini
sono sfuggiti di mano a tutti
C ogni città e paese d’Italia) per fare memoria della presa di coscienza che animò gli italiani
sul significato del consenso, dato a suo tempo, al regime fascista, condotto poi alla tragica
alleanza con il nazismo hitleriano. Una consapevolezza maturata nel violento II conflitto
mondiale, nel succedersi dei mesi che videro le brigate partigiane contrastare, dopo l’8
settembre 1943, le violenze degli aderenti alla Rsi, aiutando così nelle retrovie delle armate tedesche
Repubblica.
L’anniversario della “Liberazione” ci
richiama alla riconoscenza per
quanti pagarono anche con la vita la
lotta contro Hitler che aveva tentato
l’avanzata degli Alleati. Senza di questa sarebbe stato impossibile far risalire oltre il Po, aldilà delle di sovvertire l’identità dell’antico
Alpi, la macchina bellica del Reich hitleriano. E fu “guerra civile” e ancor più, in profondità, continente per costruire il progetto
“resistenza”; premessa necessaria, seppure pagata a caro prezzo, della ricostruzione materiale e neopagano del Reich millenario.
politica del nostro Paese, approdato ben presto alla Costituzione della Repubblica italiana. Doverosa perciò a Cesena la
In quei mesi la dialettica dei partiti, nell’ambito dell’Assemblea costituente, pur schierandosi su memoria attorno al monumento di
ideologie di quasi opposto significato, seppero dare in tempi brevi al nostro popolo quella Carta che viale Carducci, alle lapidi e ai cippi in
ancora oggi, pur necessitando di opportuni aggiornamenti, rimane punto fermo nei “Principi ricordo di crudeli rappresaglie, al
fondamentali” che la introducono. I lavori dell’Assemblea erano elaborati da gente temprata cimitero dei caduti della VIII Armata
moralmente, che riusciva a mettere al di sopra dei particolari interessi di “parte” l’obiettivo del bene lungo la via che conduce a
comune. Alla faccia dei “giochi” e dei “teatrini” che ritardano, ai nostri giorni la formazione Sant’Egidio di Cesena. Il più anziano
non aveva raggiunto i 30 anni.
La presa di coscienza degli italiani sul significato del consenso dato a Una sosta nel fianco del Palazzo del
Ridotto ci ricorda i nostri
suo tempo al regime fascista maturò nel violento II conflitto mondiale. concittadini ebrei, catturati dalle
La “resistenza” fu premessa necessaria per la ricostruzione del Paese Brigate Nere e avviati verso
Auschwitz, ma che in verità furono
trucidati e sepolti nelle buche del
campo di aviazione di Forlì.
Quei nomi ci ricordano il generoso
La fotografia tentativo di salvarne alcuni del
parroco di Cesenatico don Lazzaro
Urbini che li aveva ospitati nella casa
della sua famiglia a San Vittore di
Cesena. Generosità che si trasformò
in tragedia, nonostante il coraggioso
interessamento del vescovo

I l video lo abbiamo visto tutti e la levata di scudi è stata

unanime. L’adolescente che inveisce sulla faccia del
professore inerme e, reclamando una sufficienza, non
esita a mortificarlo davanti alla classe, senza curarsi né
della differenza di età tantomeno del ruolo che egli
ricopre. C’è molto in quel video, ci sono delle risposte e
anche delle domande piuttosto urgenti.
L’attenzione è catturata dai gesti tracotanti dello studente,
che arriva perfino a sfilare il registro dalle mani del
professore e dalle sue parole urlate, condite da turpiloquio.
Sembra il monologo di un attore, unico protagonista al
centro della scena. Unico sì, perché l’interpretazione non
considera affatto l’interlocutore, che diventa una sorta di
pretesto; ciò che conta è esibirsi davanti al resto della
classe fomentando il proprio ottuso narcisismo e la
propria maleducazione. I compagni, d’altro canto, dal
posto ridono e riprendono. La scena è ritenuta divertente.
Il professore, invece, appare spiazzato. Non sembra aver
contezza del fatto che lo stiano riprendendo. Non
proferisce parola, questo colpisce molto. Resta attonito in
piedi. Incapace di qualsiasi azioni di contrasto.
Pare non fosse la prima volta, in queste ultime ore è uscito
un secondo video in cui lo stesso docente viene preso a
testate dall’alunno, che stavolta indossa un casco da
motociclista.
Una classe di scuola superiore allo sbando, dunque. Un
docente in balia dei suoi studenti.
Quanto sconforto. Eppure questa è la cruda realtà. E non si
provi a etichettare il giovane come “bullo”. Ultimamente ci
piacciono le etichette e abbiamo definizioni per tutte le
stagioni. Il ragazzo non è affatto un bullo. E’ una scheggia
impazzita ed estrema di un sistema che fa acqua da tutte le
parti. E il sistema non è affatto la scuola, o almeno non da
sola. E’ l’intera società nel suo ruolo educativo.
In piedi, a sbraitare è il nuovo Frankenstein che dal sepolto
cimitero delle regole e della educazione abbiamo evocato.
Uno zombie, che sbraita in preda a una delirante e
inconsapevole frenesia. Non capisce neppure lui fino in
Beniamico Socche, davvero
“defensor civitatis”. Una particolare
citazione: alle prime perplessità della
madre di don Lazzaro (con loro il
non ancora sacerdote don Adamo
Carloni) nel timore di rappresaglie (e
infatti poi ci furono!), don Lazzaro la
rassicurò dicendole: “Mamma, è il
Papa che lo vuole!” (e questo ancora
una volta per chi maliziosamente
parla dei silenzi di Pio XII).
E come non fare memoria
riconoscente del rischioso
accompagnamento oltre il confine
LA FOTOGRAFIA DI QUESTA SETTIMANA È DEL NOSTRO AFFEZIONATO LETTORE MA- svizzero organizzato salvare alcune
RINO SAVOIA. QUALCHE GIORNO FA, DURANTE UN’ESCURSIONE SUL FUMAIOLO, HA IM- famiglie ebree dai monaci di Santa
MORTALATO QUESTO FIORE SPONTANEO I CUI COLORI PARLANO DA SOLI. Maria del Monte, in collaborazione
con i medici della Casa di cura San
fondo il gioco che sta giocando e questa è la cosa grave. Non ha alcuna Lorenzino, il dottore Elio Bisulli e il
consapevolezza del luogo dove si trova e della persona che ha di fronte. professore Achille Franchini (si veda
Molti diranno che si tratta di una eccezione e che i ragazzi, per fortuna, al proposto l’appendice al libro di
non sono tutti così. Vero, ma non basta a rasserenare gli animi. E che sia Placido Zucal “Clausura violata”)
una eccezione è da vedere. Lo è nella forma estrema, ma la tendenza a consegnato all’archivio dello Yad
contrastare i docenti, a denigrare la scuola e il suo progetto, è fin troppo Vashem di Gerusalemme.
diffusa ormai. Abbiamo “psicologizzato” molti casi in questi anni, Un’ultima sosta appena fuori
troppo. E spesso psicologizzare ha coinciso con giustificare. Quei Ravenna, a Piangipane, al cimitero di
ragazzi, che superano i confini del lecito con un docente o i compagni guerra contrassegnato dalla Stella di
stessi, sono abituati a farlo anche a casa. Sono completamente sfuggiti Davide: vi riposano i caduti della
di mano alla famiglia, o spesso la famiglia è sfuggita loro. Ma queste Brigata Ebraica, giunti sulla linea del
criticità dei singoli dovrebbero trovare all’interno del sistema sociale e fronte (l’argine destro del fiume
scolastico una possibile soluzione, non dovrebbero travolgerli e Senio) nella primavera del 1945.
destabilizzarli. Assistiamo a questo, invece. E i docenti sono sempre più Espressione eroica di quella
demotivati e disarmati davanti a critiche diffuse (spesso anche portate “resistenza” che fin dagli inizi della
avanti dai media), che poi in alcuni casi, come questi, diventano Shoah mosse tanti ebrei a opporsi in
aggressioni. La scuola, l’educazione, la formazione dei nostri ragazzi ne tutta Europa ai deliranti progetti del
fanno le spese. A che serve aderire ai progetti europei o strutturare Reich millenario.
l’alternanza scuola-lavoro, parlare di futuro se il materiale umano è Piero Altieri
questo? Silvia Rossetti
4 Giovedì 26 aprile 2018 Primo piano

Il saluto del vescovo Douglas SAGRATO DI PIAZZA SAN PIETRO, SABATO 21 APRILE:
IL SALUTO INIZIALE DEL VESCOVO DOUGLAS A PAPA FRANCESCO
(FOTO SABRINA LUCCHI)

a Bergoglio in piazza San Pietro

“Grazie papa Francesco
Le vogliamo bene”
Il presule a braccio, nel saluto iniziale dell’Udienza privata che il
Pontefice ha dato alle Diocesi di Cesena-Sarsina e di Bologna, ha
aggiunto: “Subito abbiamo pensato a questa udienza, ma non
immaginavo una piazza così”

P
ubblichiamo
FOTO SA.L. integralmente il
messaggio di saluto
che il vescovo Douglas
ha rivolto a papa
Francesco in apertura
dell’udienza speciale per visita ha presso avvio una serie di piena di speranza che offre una
la restituzione della visita incontri formativi per laici sui temi soddisfazione spirituale
che il pontefice ha della Dottrina sociale della Chiesa, non incomprensibile secondo i criteri
tenuto a Cesena e a lasciando così cadere il suo invito a mondani. (…) Non sto parlando della
Bologna lo scorso 1 ’non balconare’, ma di essere tutti gioia consumista e individualista così
ottobre. protagonisti della vita sociale della presente in alcune esperienze culturali
nostra città. 2) E in cattedrale - tra le di oggi. Il consumismo infatti non fa

C
aro papa Francesco, tante importanti sollecitazioni pastorali che appesantire il cuore; può offrire
mi unisco ai che Ella ci ha dato - ne raccolgo una, piaceri occasionali e passeggeri, ma
ringraziamenti espressi dall’arcivescovo di simpatica, ma non meno impegnativa: non gioia. Mi riferisco piuttosto a quella
Bologna e mi faccio portavoce di tanti fedeli, sacerdoti, diaconi e l’invito che Ella ha fatto ai preti di non gioia che si vive in comunione, che si
consacrati che hanno goduto della sua presenza - durata solo due ore - lo fare colazione con l’aceto, ma di condivide e si partecipa, perché “si è
scorso 1° ottobre a Cesena. Come vescovo di questa amatissima Chiesa prendere un buon caffè-latte; fuor di più beati nel dare che nel ricevere” (At
particolare credo che non avremmo potuto ricevere un dono più grande, metafora, di essere sempre gioiosi, 20,35) e “Dio ama chi dona con gioia” (2
più bello e più prezioso: la sua parola che è risuonata forte e profetica perché - toccati dall’incontro con Cor 9,7) (Gaudete et exsultate,
nella nostra piazza e in cattedrale; i suoi gesti così eloquenti e carichi di Cristo - non si può non essere nella 122.125.128).
passione per l’uomo specialmente quello più sofferente, gli anziani, gli gioia. Leggiamo infatti nella sua recente
ammalati, i bambini. Ricordo il momento in cui un papà mentre Ella si esortazione Gaudete et exsultate: “Il Insomma, Padre santo: qui davanti a lei
dirigeva verso l’ippodromo per prendere il volo per Bologna, riuscì a farmi santo è capace di vivere con gioia e oggi, nella cornice solenne di questa
avere tra le mani la sua piccola bambina di pochi mesi e gliela porsi per senso dell’umorismo. Senza perdere il piazza che ci intimorisce un po’,
una benedizione. Ricordo la tenerezza con cui Ella la baciò e la benedisse. realismo, illumina gli altri con uno vogliamo dirle che ci impegniamo a
Grazie, santo padre, per la sua vicinanza, la sua prossimità di padre, di spirito positivo e ricco di speranza. (…) stare dentro alla vita da autentici
pastore e di fratello. Un conto è per la gente vederla in televisione - così Ci sono momenti duri, tempi di croce, cristiani, con il sorriso in volto perché
tanti mi hanno detto - e un’altra cosa è ascoltarla a pochi metri e ma niente può distruggere la gioia illuminato da Cristo, nostra unica
incontrarla nella propria città. soprannaturale, che “si adatta e si speranza.
trasforma, e sempre rimane almeno
Siamo venuti oggi per ringraziarla e le voglio dire che non come uno spiraglio di luce che nasce Le vogliamo dire, davvero con il cuore,
dimenticheremo le sue parole; abbiamo raccolto le sue indicazioni; le dalla certezza personale di essere ancora una volta: grazie, papa
consideriamo una traccia autorevole e provvidenziale per il nostro infinitamente amato, al di là di tutto”. È Francesco, le vogliamo bene!
cammino di Chiesa diocesana. Due ne vorrei ricordare: 1) Dopo la sua una sicurezza interiore, una serenità vescovo Douglas

DA CESENA PELLEGRINI IN UDIENZA DA PAPA FRANCESCO. In piazza le testimonianze del vice sindaco Carlo Battistini e di Liviana Siroli, del Centro volontari della sofferenza

Impegnati in politica e nel sociale a partire dalla realtà

“M
ricordando alcuni brani dei due discorsi
I SINDACI DI BAGNO DI ROMAGNA anco pronunciati dal Pontefice in piazza del
MARCO BACCINI E DI CESENA PAOLO da Popolo e nel Duomo, ha confessato di aver
LUCCHI CON GIANNI MORANDI E DON Roma dalla compreso che “quanti si impegnano in
WALTER AMADUCCI (FOTO P.G. MARINI) canonizzazione di politica o, come me, si trovano ad
Pio XII”. Sono amministrare pro tempore la propria
partiti all’alba del comunità, non devono più guardare al
21 aprile da diversi passato per individuare le soluzioni ai
punti di Cesena i problemi o per individuare le scelte, ma IL VICESIN-
DACO DI CE-
35 pullman su cui guardare alla realtà di oggi e provare a SENA CARLO
hanno viaggiato i costruire un futuro che sia per tutti e non BATTISTINI E
circa 1200 per pochi”. LIVIANA SI-
pellegrini cesenati La naturalezza e la semplicità del Pontefice ROLI, DURANTE
con il fazzoletto hanno ispirato anche la testimonianza di LE LORO TESTI-
giallo al collo. Il Liviana Siroli che, memore della carezza MONIANZE
(FOTO
viaggio è stato che il Papa ha riservato agli ammalati P.G. MARINI)
animato da incontrati a Cesena, ha composto
canzoni e ricordi l’intervento letto davanti a circa 15/20 mila
dell’ultima volta in cui qualcuno aveva visitato Roma, come quella donna - che persone assieme ai disabili di ’Volontari
un po’ confusa - ha rammentato una mancata canonizzazione, ma poco della sofferenza’. Voluta dal vescovo
importa perché quello che conta è il fervente desiderio di poter rivedere Douglas in persona, Liviana Siroli con la
Francesco gridando “Ciao Papa”. “Ti vogliamo bene, papa Francesco”, ha detto sua testimonianza ha esortato i pellegrini a
alla fine del suo saluto il vescovo Douglas, e questo affetto i 13 mila fedeli valorizzare maggiormente gli ammalati e
arrivati da Cesena-Sarsina e da Bologna lo hanno reso tangibile sul sagrato e per le malattie stesse perché in esse - ha
l’intera piazza san Pietro. A un tratto, con l’arrivo di Gianni Morandi il centro rammentato - sono presenti le stesse
della cristianità ha dato forma a un grande flash-mob sulle note di “Romagna sofferenze patite da Gesù. Il suo, infatti, è
mia” con cui si è dato il benvenuto al Papa. stata una vera e propria ode alla vita e un
Particolarmente significative le testimonianze del vice sindaco Carlo Battistini e incoraggiamento a viverla sempre e
di Liviana Siroli del Cvs (Volontari della sofferenza), due momenti di riflessione comunque nonostante le difficoltà dovute
sulla vita e sul rapporto tra fede e politica. Ed è proprio al mondo della politica a una patologia. “Che cosa ha di bello una
che la Siroli si è rivolta invitando i politici alla sua destra, tra loro Romano Prodi, vita noiosa? Ha che nonostante tutto è la
Pierferdinando Casini e il ministro Gian Luca Galletti, a tacere. “I politici stiano mia vita. Ha che nonostante
un po’ zitti”, ha detto staccandosi dal testo e facendo sorridere l’intera piazza. tutto io vivrò”, ha ricordato citando una
Proprio sul legame fede-politica si è concentrato Carlo Battistini che, vecchia canzone.
ripercorrendo i punti salienti della visita di papa Francesco a Cesena e Alessandro Notarnicola

Sabato 21 aprile, Udienza particolare in piazza San Pietro. Papa Francesco ringrazia
Bologna e Cesena-Sarsina e invita le due comunità a non stancarsi mai di cercare Dio
e di mettersi a servizio dei fratelli
Laviadellasantità,ilcamminodapercorrere
P
ubblichiamo il testo
integrale del discorso
che papa Francesco ha
tenuto sabato 21 aprile in
occasione dell’udienza
concessa alle Diocesi di
Bologna e Cesena-Sarsina
come restituzione della visita
del primo ottobre scorso.
C
ari fratelli e sorelle,
vi saluto tutti con
affetto. Grazie per la
vostra presenza festosa! Con
questa visita presso la tomba
di Pietro voi ricambiate
quella da me compiuta alle
vostre Comunità diocesane il
1° ottobre dello scorso anno.
Ve ne sono molto grato.
Saluto l’arcivescovo di
Bologna, monsignor Matteo
Zuppi, e il vescovo di Cesena-
Sarsina, monsignor Douglas
Regattieri, tanto premurosi
durante la mia visita. Vi
ringrazio, cari fratelli, per le
vostre parole che ravvivano
in me il ricordo di quella
giornata. Porgo il mio
benvenuto alle autorità civili
qui presenti, come pure ai sacerdoti, alle
persone consacrate e ai fedeli laici, con
un pensiero speciale per tutti coloro che
si uniscono spiritualmente a questo
pellegrinaggio, in particolare per i malati
e i sofferenti.
Conservo viva la memoria degli incontri
che ho vissuto nelle vostre città. Non
dimentico l’accoglienza che mi avete
riservato e i momenti di fede e di
preghiera che abbiamo condiviso, ai
quali hanno preso parte fedeli
provenienti da ogni parte delle vostre
rispettive Diocesi. È stato un dono della
Provvidenza per confermare e rafforzare
il senso della fede e dell’appartenenza
alla Chiesa, che chiede necessariamente
di tradursi in atteggiamenti e gesti di
carità, specialmente verso le persone più
fragili. I vostri vescovi hanno
sottolineato come la mia visita pastorale
sia stata motivo di rinnovato impegno
da parte di tutte le componenti delle
vostre comunità. Ringrazio Dio per
questo e vi esorto a continuare con
coraggio nel cammino intrapreso.
Nella città di Cesena abbiamo
commemorato il terzo centenario della
nascita del papa Pio VI, con un pensiero
anche per Pio VII. Il ricordo di questi due
vescovi di Roma, entrambi cesenati, ha
costituito per voi che componete quella
Comunità diocesana un’occasione
propizia per riflettere sul cammino
dell’evangelizzazione percorso fino ad
oggi e sui nuovi traguardi missionari che
vi attendono. Eredi di queste e altre
importanti figure di pastori e di
Primo Piano Giovedì 26 aprile 2018 5
solamente del cibo materiale, ma anche di
quello "che dura per la vita eterna" (Gv 6,27).
Cari fratelli e sorelle, gli uomini e le donne del
nostro tempo hanno bisogno di incontrare Gesù
Cristo: è Lui la strada che conduce al Padre; è
Lui il Vangelo della speranza e dell’amore che
rende capaci di spingersi fino al dono di sé.
Ecco la nostra missione, che è ad un tempo
responsabilità e gioia, eredità di salvezza e dono
da condividere. Essa richiede generosa
disponibilità, rinuncia di sé e abbandono
fiducioso alla volontà divina. Si tratta di
compiere un itinerario di santità per rispondere
con coraggio all’appello di Gesù, ciascuno
secondo il proprio peculiare carisma. "Per un
cristiano non è possibile pensare alla propria
missione sulla terra senza concepirla come un
cammino di santità, perché "questa infatti è
volontà di Dio, la vostra santificazione" (1 Ts
4,3). Ogni santo è una missione; è un progetto
del Padre per riflettere e incarnare, in un
momento determinato della storia, un aspetto
del Vangelo" (Gaudete et exsultate, 19).
FOTO
PIER GIORGIO MARINI
evangelizzatori, siete chiamati a nel vincolo dell’amore e
proseguire su questa stessa strada, della speranza. Il Signore
impegnandovi generosamente ad Gesù l’ha istituita perché
annunciare il Vangelo ai vostri rimaniamo in Lui e
concittadini e testimoniandolo con le formiamo un solo corpo,
opere, che non necessariamente devono da estranei e indifferenti
essere grandi. I cristiani sono lievito di gli uni agli altri
amore, di fraternità, di speranza con diventiamo uniti e
tanti piccoli gesti quotidiani. fratelli.
L’occasione della visita a Bologna fu L’Eucaristia ci riconcilia e
offerta, come voi ben sapete, dalla ci unisce, perché alimenta il rapporto Vi incoraggio a far risuonare nelle vostre
conclusione del Congresso Eucaristico comunitario e incoraggia atteggiamenti comunità la chiamata alla santità che riguarda
Diocesano. Il fervore suscitato da di generosità, di perdono, di fiducia nel ogni battezzato e ogni condizione di vita. Nella
quell’evento ecclesiale, che ha raccolto prossimo, di gratitudine. L’Eucaristia, santità consiste la piena realizzazione di ogni
numerose persone intorno a Gesù che significa "rendimento di grazie", ci aspirazione del cuore umano. È un cammino
eucaristico, possa prolungarsi nel fa percepire l’esigenza del che parte dal fonte battesimale e porta fino al
tempo, non affievolirsi ma accrescersi e ringraziamento: ci fa capire che "si è più Cielo, e si attua giorno per giorno accogliendo il
portare frutti, lasciando un’impronta beati nel dare che nel ricevere" (At Vangelo nella vita concreta. Con questo
indelebile nel cammino di fede della 20,35), ci educa a dare il primato impegno e con questo slancio missionario,
vostra Comunità cristiana. Come ho all’amore e a praticare la giustizia nella destinato a ridare nuovo impulso
ricordato nella recente Esortazione sua forma compiuta che è la all’evangelizzazione delle vostre Diocesi, darete
apostolica Gaudete et exsultate, misericordia; a saper ringraziare sempre, un seguito concreto alle esortazioni che vi ho
"condividere la Parola e celebrare anche quando riceviamo ciò che ci è rivolto nel corso della mia visita. Non stancatevi
insieme l’Eucaristia ci rende più fratelli e dovuto. Il culto eucaristico ci insegna di cercare Dio e il suo Regno al di sopra di ogni
ci trasforma via via in comunità santa e anche la giusta scala dei valori: a non cosa e di impegnarvi al servizio dei fratelli,
missionaria" (n. 142). L’Eucaristia, mettere al primo posto le realtà terrene, sempre in stile di semplicità e di fraternità. La
infatti, fa la Chiesa, la aggrega e la unisce ma i beni celesti; ad avere fame non Vergine Maria, "la santa tra i santi, la più
benedetta, colei che ci mostra la via della santità
ROMA, PIAZZA SAN PIETRO, SABATO 21 APRILE: e ci accompagna" (ibid., 176), sia il sicuro punto
IN ALTO, IL SAGRATO CON PAPA FRANCESCO E SULLO SFONDO I 13MILA PELLEGRINI DI di riferimento nel vostro itinerario pastorale e
CESENA-SARSINA E DI BOLOGNA ARRIVATI IN PIAZZA SAN PIETRO PER L’UDIENZA SPE- missionario.
CIALE A LORO DEDICATA, IN RESTITUZIONE DELLA VISITA CHE PAPA FRANCESCO HA Vi ringrazio ancora per questo incontro. Vi
FATTO NELLE DUE CITTÀ LO SCORSO 1 OTTOBRE 2017 (FOTO VATICAN MEDIA/SIR) chiedo per favore di continuare a pregare per
SOTTO, LA PRIMA FILA, CON I VICARI DON PIER GIULIO DIACO E DON WALTER AMA-
me, e di cuore vi imparto la benedizione
DUCCI, IL PREFETTO FULVIO ROCCO DE MARINIS, IL SINDACO PAOLO LUCCHI E IL VICE- apostolica, che estendo a tutti coloro che
SINDACO CARLO BATTISTINI CON LE RISPETTIVE MOGLI (FOTO PIER GIORGIO MARINI) compongono le vostre Comunità diocesane.
A DESTRA, DON ALFIO ROSSI E DON MARCO MURATORI PORGONO IL SACRO CORPORALE papa Francesco
DI BAGNO DI ROMAGNA A PAPA FRANCESCO (FOTO PIER GIORGIO MARINI)
6 Giovedì 26 aprile 2018
“Volete andarvene anche voi?
Signore, dove vuoi
che andiamo?
Solo tu puoi darci
una parola viva”
E poi l’invito ad abbandonarsi in Lui. “È
l’atto della fede - ha aggiunto
monsignor Regattieri - che ora noi
ripetiamo: Signore, io credo in Te. Mi
affido a te”
P
ubblichiamo il testo dell’omelia che il vescovo Douglas ha
pronunciato durante la Messa presieduta dall’arcivescovo
di Bologna Matteo Zuppi in piazza San Pietro, a Roma,
sabato scorso 21 ottobre. La celebrazione si è tenuta dopo
l’udienza avuta con papa Francesco.
I fallimenti
La storia di coloro che si sono avventurati nel seguire il Maestro
di Nazareth è segnata da successi, ma anche da fallimenti.
Sembra tuttavia che questi ultimi siano prevalenti. I vangeli non
hanno timore a registrarli: nei giorni della passione, per
esempio, “tutti lo abbandonarono e fuggirono” (Mc 14, 50); ma
non tutti, in verità: Pietro e Giovanni lo seguirono. Pietro arriva
fino al cortile del sommo sacerdote; Giovanni, amato da Gesù e
amante di Gesù, arriva fino in fondo, fin sotto la croce. Sono gli
stessi due apostoli che dopo Maddalena, attestano e vedono il
sepolcro vuoto (Cfr Gv 20, 5-6). Ma uno vede e possiamo
presumere che continuasse a dubitare, l’altro vede ma crede (Cfr
Gv 20, 8). E gli altri? Nonostante le apparizioni del risorto,
conservano in loro un misto di entusiasmo e di incredulità; lo
afferma Marco candidamente, nel chiudere il suo vangelo: “Alla
fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li
rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché
non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E
disse loro: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a
ogni creatura” (Mc 16, 14-15). Incredibile! A questi increduli,
Tommaso compreso che Gesù definisce appunto come
’incredulo’ (Cfr Gv 21, 27), il Signore affida la missione di
annunciare nel mondo il suo vangelo! Ma quale direttore di
azienda, quale responsabile di associazione, quale dirigente si
contornerebbe di persone non convinte e non entusiaste del
lavoro da compiere?
Fallimenti dunque. Sono passati 2000 anni, ma continua il
rifiuto, l’indifferenza verso il Maestro di Nazareth, anche nel
nostro mondo; oggi la chiamiamo ’desertificazione spirituale’
(cfr Francesco, Evangelii gaudium, 86).) Per questo papa
Benedetto XVI indisse un Anno della fede constatando come
una vasta area del mondo sia toccata da un deserto spirituale e
viva come se Dio non esistesse. “In questi decenni -
commentava Benedetto XVI, aprendo l’Anno della fede - è
avanzata una “desertificazione” spirituale. (…) È il vuoto che si è
diffuso. Ma è proprio a partire dall’esperienza di questo deserto,
da questo vuoto che possiamo nuovamente scoprire la gioia di
credere, la sua importanza vitale per noi uomini e donne. (…)
I ragazzi della Papa Giovanni XXIII di Bagnile dal Papa all’udienza di sabato 21 ottobre
“Papa Francesco è uomo di pace”
Primo Piano
D ouglas
scovo
Il ve
nell’omelia
Oggi più che mai
evangelizzare vuol dire
testimoniare una vita
nuova, trasformata da
Dio, e così indicare la
strada” (11 ottobre
2012). L’esperienza del
fallimento della
predicazione continua
ancora oggi nel suo
corpo mistico, la
Chiesa.
I successi
I CAMPANARI Ma dopo l’effusione dello Spirito, tutto è in
IN PIAZZA
SAN PIETRO salita: ed ecco qualche successo, per fortuna!
E LA Ecco la Chiesa che cresce nel cuore della
PROCESSIONE gente; la vera evangelizzazione, quella che
D’USCITA tocca e scende nei cuori, è quella che è
DELLA MESSA fondata sulla testimonianza; il vangelo si
(FOTO diffonde per attrazione (cfr Francesco,
P.G. MARINI)
Evangelii gaudium, 14). La pagina che ci ha
descritto un quadretto della vita della chiesa
primitiva ce lo conferma (cfr At 9, 31-42). La
Chiesa cresce come un piccolo seme, come
un granello di senape. È un passa parola che
diffonde sempre più la bella notizia. I casi di
Enea e di Tabità - lo abbiamo ascoltato nella
prima lettura - fanno il giro delle città. Tutti
gli abitanti di Lidda e del Saròn si
convertirono al Signore (Cfr At 9, 35) e “la
cosa fu risaputa in tutta Giaffa, e molti
credettero nel Signore” (At 9, 42). La vera
chiave del successo - seppure lento e
impercettibile - è la testimonianza attraente,
attrattiva e coinvolgente. Papa Francesco ce
lo ha ripetuto nell’Evangelii gaudium:
“Recuperiamo e accresciamo il fervore, ’la
dolce e confortante gioia di evangelizzare,
anche quando occorre seminare nelle
lacrime […] Possa il mondo del nostro
tempo - che cerca ora nell’angoscia, ora nella
speranza - ricevere la Buona Novella non da
evangelizzatori tristi e scoraggiati,
P
er i cesenati ritrovare il Papa è stata una grande
festa. Dopo la storica visita del 1° ottobre scorso la
diocesi di Cesena-Sarsina, assieme alla comunità
diocesana bolognese, si è recata a Roma con il vescovo
Douglas per prendere parte all’udienza speciale di papa
Francesco.
Tra i 2.200 cesenati erano presenti anche i 12 migranti
ospitati dalla Comunità Papa Giovanni XXIII.
Accompagnati da Giorgio Pollastri, tra loro anche una
ragazza, hanno vissuto con particolare emozione
l’incontro con il Papa. “Per loro è stata la prima volta. Non
avevano mai visto Roma e neppure il Papa. Eccetto uno di
loro che è cattolico, tutti gli altri sono musulmani”, spiega
Giorgio Pollastri. “Quando ho proposto loro il
pellegrinaggio a Roma - aggiunge Pollastri - hanno subito
accettato perché vedono il Papa come una brava persona e
un uomo di pace”. I 12 ragazzi, con un’età compresa tra i
19 e i 29 anni, sono a Cesena da molto tempo. Tutti si sono
integrati socialmente e professionalmente anche grazie a
un progetto messo a punto dalla Caritas a Ronta.
Alessandro Notarnicola
impazienti e ansiosi, ma da ministri del
Vangelo la cui vita irradii fervore, che
abbiano per primi ricevuto in loro la gioia
del Cristo’” (n.10).
“Tu hai parole di vita eterna!”
Così anche la pagina evangelica proclamata
dal diacono (cfr Gv 6, 60-69). In Pietro e negli
altri apostoli e discepoli si mescolano
fallimenti e successi. Giovanni non ha paura
di evidenziarlo: “Questa parola è dura! Chi
può ascoltarla?” (v. 60); “i suoi discepoli
mormoravano” (v. 61); “tra voi vi sono alcuni
che non credono. Gesù infatti sapeva fin da
principio chi erano quelli che non credevano
e chi era colui che lo avrebbe tradito” (v. 64);
“Da quel momento molti dei suoi discepoli
tornarono indietro e non andavano più con
lui” (v. 66);”Volete andarvene anche voi?” (v.
67). A Gesù è bastata quella domanda di
Pietro per sentirsi ripagato di tutti i rifiuti e di
tutte le contestazioni accumulate durante il
ministero: Signore, dove vuoi che andiamo?
Solo tu puoi darci una parola viva! (Cfr Gv 6,
68).
Qui nella casa di Pietro, anche noi oggi con
lui, con papa Francesco, ringraziandolo per
averci accolti, vogliamo gridare a Cristo: Solo
tu hai parole che riempiono il nostro cuore!
L’abbandono non di Lui, ma in Lui
Questa parola di Pietro, in realtà, è una resa
incondizionata, ma convinta ed entusiasta, a
Gesù. Dopo la resistenza, la resa, cioè
l’abbandono: non di Lui ma in Lui. Pietro
l’aveva abbandonato nei giorni bui della
passione, ma ora si abbandona in lui. Si
arrende incondizionatamente. È l’atto della
fede, che anche noi ora, con entusiasmo e
con profonda convinzione, facciamo come
se fossimo in compagnia di Pietro: Signore,
io credo in Te! Mi affido a Te! Ci
abbandoniamo in Te!
vescovo Douglas
Ex voto
A l termine dell’udienza di sabato scorso a
Roma, il Papa ha firmato un ex voto che gli è
stato presentato da monsignor Walter Amaducci,
vicario episcopale per la pastorale. Si tratta di
un’opera dell’artista Gabriele Giombetti che ritrae
Anna Paglierani, presidente diocesana Cvs (Centro
volontari della sofferenza) che il Papa ha
benedetto. Il quadro verrà portato alla Basilica del
Monte di Cesena la sera del 31 maggio, a
conclusione del consueto pellegrinaggio
diocesano.
FOTO
P.G. MARINI
 Primo piano Giovedì 26 aprile 2018 7

Le testimonianze a caldo dei pellegrini dopo l’incontro con il

LAURA
Pontefice. Le attese e la commozione E CHIARA VINCENZI
L’udienza e l’abbraccio con Francesco. Una corista: "È stata
un’esperienza unica. Eravamo in tanti, ma con una sola voce,
quella del cuore"

VERDIANA ZANOTTI
DI GATTOLINO

FABIO PACIFICO
SUSY MONTI DI PIEVESESTINA
AL MOMENTO
DELL’EUCARISTIA

ELENA BRASINI
(QUARTA DA SINISTRA)
INSIEME AD ALCUNI
PARROCCHIANI PELLEGRINI

Una giornata memorabile

U
na gioia che si rinnova e un abbraccio capace di
andare oltre le distanze, il tempo, i ruoli. E così la
comunità diocesana di Cesena-Sarsina - insieme a
quella di Bologna - ha assaporato il nuovo dono di
incontrare papa Francesco a casa sua, in quella piazza San
Pietro che proprio come un abbraccio ha visto riuniti
circondati dal colonnato del Bernini, la comunità
diocesana guidata dal vescovo Douglas e il Santo Padre.
Forti le emozioni di chi qui è giunto per diverse strade e
motivazioni. Per tutti - dopo una ’levataccia’ e tante ore
sotto il primo ’solleone’, tra nasi rossi e capocce accaldate -
nel cuore la consapevolezza di un incontro speciale, di una
parola che si è fatta messaggio, di uno sguardo che si è
fatto tenerezza. E poco importa se la foto sullo smartphone
è venuta sfuocata, o se si sperava in una mano sfiorata.
Sentirsi attesi e accolti da papa Francesco, in più di 2mila
della propria comunità diocesana, insieme al vescovo e
parroci, a fratelli, amici, figli, genitori, è stata una grande
gioia condivisa.
A Roma insieme al marito Simone e a una ottantina di
parrocchiani, guidati da don Luciano Zanoli, è Elena
Brasini, della parrocchia di Gattolino. “Siamo partiti un
poco delusi dal fatto che l’organizzazione iniziale fosse
cambiata (sala Nervi, più raccolta), ma alla fine l’emozione
è stata tanta, anche se il Papa è stato con noi poco. Ci ha
lasciato qualcosa di nuovo su cui riflettere. Quel poco di
delusione alla fine si è aperto in un piacere di così tanta
gente con cui condividere l’emozione. Ho già incontrato
papa Francesco a Cesena come volontaria, ero molto
vicina sul percorso... ma ogni volta ti
lascia emozioni e sensazioni diverse,
nonostante lui sia sempre lui e io sempre
io, ma ogni volta è nuova. È una persona
vicina al cuore di tutti, e riscuote così il
bene di chi non frequenta tanto la
Chiesa. Nello stesso nostro gruppo, c’era
gente che non frequenta la Chiesa assiduamente, ma il
Papa raccoglie il bene e le aspettative della gente. È questo
che la gente si aspetta da un Papa, che è Padre”.
“Questo cappellino rosso fa più ombra - mostra orgogliosa
il ricordo dell’udienza dell’aprile del 2016 vissuto insieme
al Corriere Cesenate a Roma in occasione del 50esimo della
Federazione dei settimanali diocesani Verdiana Zanotti,
sempre di Gattolino, in piazza San Pietro insieme al marito
Pierino Foschi. “È stato un momento di bella condivisione,
di comunità. Ho apprezzato le parole riportate dal
vicesindaco Carlo Battistini che ha ricordato il messaggio
che papa Francesco ci ha lasciato in piazza del Popolo:
vivere con un’attenzione particolare alla carità. Il dire più
spesso ‘grazie’, la felicità della gratitudine. Vivremmo
meglio tutti, e invece a fasem quel cus pè! Gianni Morandi è
stato simpatico: bello vedere come questi personaggi si
fanno persone al canto di ’Si può dare di più!’”.
Laura Vincenzi di San Mauro Mare, insieme alla sorella
Chiara, è stata tra le prime a essere salutata personalmente
da papa Francesco, quando di buon passo dal sagrato si è
spostato tra i ’suoi amici preferiti, gli ammalati’, come
ricorda Bergoglio. Ed è stata una sorpresa ’dell’ultima ora’
per lei che si è unita al gruppo di disabili, in piazza, pur
avendo raggiunto Roma con il gruppo di Gattolino: “Io non
frequento tanto la Chiesa, ma questo Papa avvicina tutti
perché è semplice, non ha cerimoniale. E questo permette
a ciascuno di avvicinarlo e di sentirsi rassicurato, che mai si
è soli. Non sono riuscita a dirgli niente se non a sorridergli
e stringergli la mano. La mia stima e affetto per lui l’ho
dimostrato così... anche quando le parole non escono”. “È
stato un pellegrinaggio di famiglia, insieme alla famiglia
diocesana - la parola passa a Chiara, sorella di Laura e sua
accompagnatrice nel saluto a papa Francesco, a Roma
insieme al marito Alessandro e a Ismaila -. Quando siamo
arrivati, ci siamo sistemati sul sagrato, insieme al gruppo.
Ma poi ci hanno detto che con la carrozzina dovevamo
spostarci giù in piazza. Subito non abbiamo accolto bene
questo, ma poi ho pensato che se il Signore ci ha spostato
lì, era perché ci voleva fare un regalo. Ho chiesto aiuto allo
Spirito Santo, che ci aiutasse a vivere al meglio il momento;
nell’attesa, abbiamo pianto come due fontane, ma poi ci
siamo rasserenate. Quando il Papa ha stretto la mano a
Laura, ha poi cercato la mia mano, con discrezione. Il suo
sguardo era proprio su di me e anche se per pochi istanti
mi ha trasmesso il bene e la comunione della Chiesa”.
“Quando il 1° ottobre Papa abbiamo vissuto il grande
regalo di cantare davanti alla Cattedrale e accogliere così
papa Francesco davanti al Duomo - sono le parole di
Gabriela Gramigna, di Sant’Egidio, una delle
centocinquanta tra coristi e musicisti del coro Alma Canta
che ha animato la mattinata - di certo non immaginavo
che saremmo poi andati a San Pietro. La nostra direttrice
Nicoletta Bettini ci diceva: ’Pregate, e abbiate fede’. Quando
abbiamo iniziato a cantare, una grande serenità ha
cacciato qualche ansia e preoccupazione. Il sole, il caldo, la
sistemazione non ottimale non erano un problema:
eravamo lì, insieme e con il nostro Papa. Chi canta prega
due volte, e cantando noi eravamo felicissimi. Ringrazio
per l’esperienza che ci ha fatto crescere
come persone, come coro e comunità
in cammino. È stata un’esperienza
unica: eravamo in tanti, ma con una
sola voce. Quella del cuore”.
Sabrina Lucchi

“I
l Papa ci ha fatto sentire a casa.
Come un padre amorevole ci
ha regalato una carezza, un
atto di affetto nei confronti della nostra
famiglia e dei giovani che erano con noi.
Aveva il volto raggiante di gioia e ce l’ha
donata”. Questo raccontano Sara,
Andrea e Pietro Zoffoli della parrocchia
di Madonna del Fuoco hanno potuto
salutare di persona papa Francesco.
“Questa opportunità - continuano - data
alla nostra famiglia e anche ai ragazzi
del nostro gruppo di catechismo è stata
l’ennesima conferma dell’amore
personale e intimo che la Chiesa ha per
noi”.
In tanti, nonostante il sole e la fatica,
hanno resistito e non si sono persi un
attimo dell’incontro con il Papa. “Ci ha
colpiti - dicono Paolo e Luca Indini del
gruppo post cresima di Madonna del
Fuoco-San Tommaso - quando ha detto
che “gli uomini e le donne del nostro
tempo hanno bisogno di incontrare Gesù
Cristo”. Forse si rivolgeva ai politici, agli
attori, ai ragazzi di oggi lontani dalla fede.
Ma si è rivolto anche a noi cristiani lì in
piazza. Questo ci dice che non dobbiamo
stare troppo attaccati ai giochi o allo
studio, ma che abbiamo bisogno di trovare
nella giornata anche un minuto solo da
dedicare a Dio per ringraziarlo del suo
aiuto nei momenti belli e più difficili e per
SARA E ANDREA ZOFFOLI CON IL PICCOLO PIETRO
E IL GRUPPO POST CRESIMA DI MADONNA DEL FUOCO
Tantissime le emozioni
a stretto contatto con papa Francesco
offrirgli tutto quello che ci succede
affinché Lui li renda migliori. La preghiera
quotidiana ci può aiutare in questo
incontro. Tutto quello che ci succede è
voluto da Dio per farci crescere e diventare
delle persone migliori, per farci capire qual
è la vera realtà”.
Di ritorno sul pullman del coro Alma
Canta Fabio Pacifico di Pievesestina
raccoglie le sue emozioni: “Stanchi, provati
da una giornata lunga vissuta buona parte
sotto un sole meraviglioso. Non abbiamo
visto nemmeno una nuvola per tutto il
giorno e non solo a livello meteorologico.
Già, perché a volte a quest’ora della
giornata si hanno l’animo e la mente piena
di nuvole: il lavoro, le preoccupazioni per i
figli, i mille impegni. Invece oggi mi sono
guardato in giro e ho visto solo volti
sorridenti e gioiosi. Amici che come me
hanno vissuto un’esperienza spirituale e
“fisica” intensa e meravigliosa. Per noi del
coro non era una semplice “trasferta”, ma
era l’occasione di poter nuovamente
pregare con il nostro amato Santa Padre lì
dove la nostra fede trova la più profonda
spiritualità. E alla fine quello ci resta è
proprio questo: il nostro canto, il nostro
modo di pregare e ringraziare il Signore nel
modo più gioioso che conosciamo, ci ha
fatto sentire ancora più uniti ai nostri
fratelli presenti. Un’esperienza unica e
irripetibile che nei nostri cuori resterà
indelebile e che ci ha dato ancora una
volta prova di come il Signore parla alla
nostra anima e ci dà mille occasioni per
essere felici uniti in Lui”.
Ancora molto affaticati, ma con il volto
soddisfatto in tanti richiamano i
passaggi del discorso del Papa. “Mi ha
colpito il clima di festa - spiega Paola
Botteghi da Madonna del Fuoco - e il
desiderio di ognuno di noi di essere
sereni e di ascoltare chi ci sa dire
qualcosa di grande e che fa da volare
in alto. Per qualche ora non si pensa
solo alla vita quotidiana. Per una
giornata ci siamo dedicati interamente a
Chi ci dà la carica”. Tra il gruppo dei
pellegrini tanti sono gli sposi in viaggio.
“Quando è venuto a Cesena eravamo in
Cattedrale come membri dell’ufficio
famiglia - spiegano Patrizia e Giovanni
Sintini della comunità di Villamarina e
Gatteo Mare -. Lo scorso anno abbiamo
raggiunto il felice traguardo dei 25 anni di
matrimonio, ma non siamo riusciti ad
andare a Roma. Volevamo recarci a Santa
Marta, così, saputo del pellegrinaggio,
abbiamo deciso di partecipare perché
l’occasione era per noi più che propizia e il
modo più bello per festeggiare il nostro
anniversario”.
“Papa Francesco ti arriva al cuore - afferma
quasi commossa Susy Monti, docente di
religione cattolica della diocesi di Cesena
Sarsina -. È uno di noi ed è questo che lo
rende tanto speciale. Ci consegna grandi
verità teologiche con un carisma che
colpisce e attira”.
Barbara Baronio
8 Giovedì 26 aprile 2018 Vita della Diocesi

✎ NOTIZIARIO DIOCESANO IL GIORNO

Pastorale giovanile, gli appuntamenti
AnimiAmo il futuro, festa degli oratori DEL
Si terrà nel
pomeriggio di
SIGNORE
venerdì 27 aprile, nel
parco della Alcune potature ci sono necessarie per portare frutto
parrocchia di Domenica 29 aprile
Sant’Egidio di
Cesena, la festa 5ª domenica del Tempo Ordinario - anno B La Parola
diocesana degli At 9,26-31; Sal 21; 1Gv 3,18-24; Gv 15,1-8 di ogni giorno
oratori “AnimiAmo il lunedì 30 aprile

L
futuro”. a credibilità e la fiducia si frutto. san Massenza
conquistano con i fatti: è Capiamo allora che alcune e At 14,5-18; Sal 113;
Veglia l’esperienza di Paolo che per essere frequenti potature ci sono Gv 14,21-26
di preghiera accolto tra i discepoli di Gesù ha bisogno necessarie perché la vita sia
per le vocazioni della tenace e bella figura di Barnaba, la veramente tale e Dio, che vive in martedì 1 maggio
cui testimonianza vince i pregiudizi e la noi, possa continuare a generare san Giuseppe
Venerdì 27 aprile alle fama di persecutore che lo precedeva. frutti. lavoratore
21, in Cattedrale a Paolo, dal momento in cui ha incontrato È necessario attingere alla Vite, a At 14,19-28; Sal 144;
Cesena, il vescovo il Signore, vive letteralmente per Lui, e Gesù; è necessario cibarsi della Gv 14,27-31
Douglas presiederà Barnaba lo conferma, raccontandone il Sua Parola; è necessario evitare
la Veglia diocesana coraggioso cammino di conversione. ciò che avvelena, tagliare ciò che mercoledì 2
per le vocazioni, dal Non c’è dialettica, né finzione che tenga: è di più e rallenta il passaggio sant’Atanasio
titolo “Dammi un la verità di ciò che siamo si esprime nella della linfa, eliminare ciò che At 15,1-6; Sal 121;
cuore che ascolta”. concretezza dei gesti e delle scelte disperde il nutrimento, ciò che Gv 15,1-8
quotidiane. non sazia e non nutre veramente.
Tutti al Centro! La nostra vita di cristiani parla Non è azione drastica fatta una giovedì 3
Corso dell’amore che ci origina, ci volta per tutte, ma, come la vite, santi Filippo
di formazione accompagna, ci abita, ci conquista, ci abbiamo bisogno di azioni e Giacomo app.
spinge? Non sempre! consapevoli e premurose, guidate 1Cor 15,1-8; Sal 18;
per animatori Così anche la mia vita, a volte, è come un dalla gioiosa certezza del Gv 14,6-14
ed educatori tralcio secco staccato dalla vite. Non ha e raccolto.
non dà gusto! Dio è più grande del nostro cuore venerdì 4
Anche quest’anno Il tralcio vive della vita della vite e nel ed è a quel livello che ci parla, sant’Ada
viene proposto il frutto rigenera e dona se stesso. La mentre ripete a ciascuno: e sant’Antonia
corso di formazione vitalità della vite si esprime nei frutti, “Rimanete in me e io in voi”. At 15,22-31; Sal 56;
“Tutti al centro” per animatori, educatori e coordinatori dei altrimenti la vite è morta. Questo è portare frutto e le Gv 15,12-17
centri estivi, campi scuola e oratori. Il corso, gratuito, si terrà La potatura o il taglio si riferiscono a nostre vite parlino di Lui alla
negli spazi del seminario diocesano (via del Seminario 85, quel pezzo di tralcio che resta o meno generazione che viene. sabato 5
Cesena) nelle serate del 2, 7, 14 e 21 maggio. attaccato alla pianta. Ciò che viene tolto suor Chiara san Pellegrino m.
Il corso sarà articolato con laboratori diversificati. muore, ma la vite rinvigorisce e il tralcio delle Suore della Sacra Famiglia At 16,1-10; Sal 99;
Iscrizione entro il 30 aprile a serviziopgx@gmail.com potato orienta tutte le sue energie nel Gv 15,18-21

✎ A MESSA DOVE (La cura nell’aggiornamento degli orari è sempre massima. Ci scusiamo per eventuali disguidi)

Messe feriali Borello, San Giorgio 10.30 Santuario del Suffragio,

a Cesena
6.30 San Domenico (giovedì)
7.00 Convento Cappuccine,
Cappella dell’ospedale
(da lunedì a venerdì)
7.30 Basilica del Monte
San Mauro in Valle,
Martorano
7.35 Chiesa Benedettine
8.00 Cattedrale,
San Paolo, Addolorata,
Villachiaviche
8.30 Madonna delle Rose,
San Rocco, Sant’Egidio,
cappella del cimitero,
Santo Stefano, Case Finali,
Ponte Pietra
9.00 Suffragio, Addolorata
9.30 Osservanza
10.00 Cattedrale
15.00 Cappella del cimitero
18.00 Cattedrale,
San Domenico, San Paolo,
San Rocco
18.30 San Pietro, Sant’Egidio,
Cappuccini, Ponte Pietra,
Santa Maria della Sper.
19.00 Tipano
20.00 San Vittore, Gattolino,
Torre del Moro,
Martorano (ven.)
20.30 San Giovanni Bono,
Villachiaviche, San Pio X,
San Mauro in Valle (merc. e ven.)
Sabato e vigilie
18.30 Convento Cappuccini,
San Pietro, Case Finali,
Sant’Egidio,
Santa Maria della Sper.
Ponte Pietra
19.00 Tipano, Bulgarnò
20.00 San Pio X, Pioppa,
San Giovanni Bono,
Ruffio, Pievesestina,
Ronta
20.30 Gattolino, Calisese
Messe festive
7.00 Cattedrale, San Mamante
7.30 Santuario dell’Addolorata,
Cappuccine, Martorano,
Calabrina, Villachiaviche
8.00 Basilica del Monte,
San Pietro, San Pio X,
Gattolino,
Santa Maria della Sper.
San Mauro in Valle,
San Giovanni Bono,
Calisese, Torre del Moro,
Madonna del Fuoco,
Macerone, Borello
8.30 Cattedrale, San Rocco,
Case Finali, Tipano,
San Cristoforo, Roversano
8.45 San Martino in Fiume
9.00 San Giuseppe (Cesena
corso Comandini),
chiesa Benedettine,
Sant’Egidio, San Bartolo,
Santo Stefano,
Ponte Pietra,
San Paolo, San Domenico,
Diegaro, Pievesestina,
Casalbono
11.00 Santuario Addolorata,
Basilica del Monte,
San Paolo, Sant’Egidio,
San Bartolo, Villachiaviche,
Santo Stefano, San Giorgio,
Calabrina, Calisese,
Gattolino, Ponte Pietra,
Madonna del Fuoco,
Bulgaria,
San Mauro in Valle,
Pievesestina, Pioppa,
Borello, San Carlo,
San Vittore, Tipano,
Macerone, Capannaguzzo
11.10 Torre del Moro
11.15 Madonna delle Rose,
Osservanza,
Martorano, Diegaro
11.30 Cattedrale, Case Finali,
San Rocco, San Pietro,
Santa Maria della
Speranza, San Pio X
15.00 Cappella cimitero urbano
17.00 Cappella ospedale Bufalini
18.00 Cattedrale,
San Domenico, Osservanza
18.30 Convento Cappuccini,
San Pietro,
Sant’Egidio, Ponte Pietra
19.00 Villachiaviche
20.00 San Bartolo
Comuni del
comprensorio
Bagno di Romagna
ore 17,30 (sabato);
16,30 San Giuseppe
17,30 Conv. Cappuccini,
Santa Maria Goretti,
Boschetto
18 San Giacomo
20 Sala
20,30 Bagnarola
Festivi:8 San Giacomo, Bagnarola,
Santa Maria Goretti
8,30 Sala
9 Cappuccini
9,15 San Pietro
9,30 Valverde
9,45 Cannucceto
10 Villamarina, Villalta
10,30 Cappuccini,
San Giuseppe
11 San Giacomo, Sala,
Boschetto
11,15 Santa Maria Goretti,
Bagnarola
17,30 Cappuccini
18 San Giacomo
Civitella di Romagna
Giaggiolo: 10,15
Civorio: 9
Gambettola
chiesa Sant’Egidio abate:
8,30 / 10 / 11,15 / 18.
Consolata: 19 (sabato);
7,30 / 9,30
Gatteo
ore 20 (sabato);
9 / 11
Sant’Angelo: 18,30
(sabato); 10;
Casa di riposo: 9.
Istituto don Ghinelli: 18,30
(sabato), 7,30
Gatteo Mare: Sabato 16;
Mercato Saraceno
Concattedrale: 7 / 9 /
11 / 17; Casa di Riposo:
10.00; Ciola: 8,30 ore 16 (sabato);
Linaro: 11,15; Tavolicci: 10,30 (liturgia
Monastero di Valleripa: 9; della Parola con Eucar.);
Montecastello: 11 Ranchio: 20 (sabato), 11;
Montejottone: 8.30 Sorbano: 9.30;
Montepetra: 8.30 Turrito: 17 (sabato), 10;
Piavola: prefestiva sabato San Martino in Appozzo: 9
ore 18 (San Giuseppe), (liturgia Parola con Eucaristia);
9,30 chiesa parrocchiale; Quarto: 10,30; Pieve di
Pieve di San Damiano Rivoschio: 15,30;
11,30; San Romano: 11; Romagnano: 11,15;
Taibo: 10 Pagno: 16 (seconda dom.
del mese).
Montiano Verghereto
ore 20 (sabato); 9. ore 16 (sabato), 9,15;
Montenovo: Balze (chiesa parr): 11,15;
ore 18 (sabato), 10,30 Montecoronaro: 9,45;
Montecoronaro orat. Ville
Roncofreddo (al sabato): 18; Alfero: 17
Sorrivoli: 11,15; (sab.); 11,15; Pereto: 10;
Diolaguardia: 9; Riofreddo: 10; Corneto: 11
Gualdo: 18 (sabato), 11;
Bacciolino: 9,30
Sarsina
DIOCESI DI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1911
“Queste cose vi scriviamo, perché la vostra gioia sia piena” (1Gv 1,4)
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Bagnile, Capannaguzzo,
San Vittore, San Carlo,
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Santuario dell’Addolorata,
Madonna delle Rose,
Osservanza, Villachiaviche,
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Carpineta, Cappuccini,
San Pio X, San Giorgio,
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Sant’Andrea in B.,
San Mamante
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San Piero in Bagno:
chiesa parrocchiale
ore 18 (sabato);
8 / 11 / 18.
Chiesa San Francesco:
10 / 15,30
Ospedale “Angioloni”:
ore 16 (sabato)
Selvapiana: 11,15
(20,30 sabato);
Acquapartita: 9
Valgianna: 10
Bertinoro
Santa Maria Nuova:
9 / 10,30 (19 sabato)
Cesenatico
Sabato: 16 Villamarina
Festivi 8 / 11,15
Longiano
Sabato:18 Santuario
SS. Crocifisso;
18,30 Crocetta;
20 Budrio
Festivi: ore 7,30 Santuario
SS. Crocifisso;
8 Budrio; 8,30 Longiano-
Parrocchia; 9,30 Budrio,
Santuario SS. Crocifisso;
9,45 Balignano;
10 Badia, Montilgallo;
11 Budrio, Longiano-
Parrocchia,
San Lorenzo in Scanno;
11,15 Crocetta;
18 Santuario Crocifisso
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alle 17 di lunedì 23 aprile 2018
10 Giovedì 26 aprile 2018 Cesena

Madonna del Fuoco |In festa con le famiglie In breve

NOZZE D’ORO
Sabato 28 aprile, a Sant’Egidio di
Cesena, festeggiano il 50esimo an-
niversario di matrimonio
GIOVANNINO LUCCHI
e GIOVANNA CAMPANINI
celebrato a Pievesestina di Cesena
da don Emilio Zoffoli.
Per noi figli Giampiero, Sabrina
e Mirco, insieme alle famiglie, è
felice occasione per dire GRAZIE
per i tanti Sì detti in cinquan-
t’anni di vita assieme e per la te-
stimonianza di costanza e fedeltà.
Ritrovata a Fano una fotografia che ritrae i soldati cesenati Pietro
Angeloni e Nino Valzania. Entrambi combatterono nella prima guerra
mondiale e vissero da vicino gli ultimi istanti di vita dello scrittore
Villachiaviche in festa
Una tre giorni di festa per la parrocchia di
Villachiaviche che da domenica 29 aprile a
martedì 1 maggio, in occasione della festa del
patrono San Giuseppe artigiano, ha organizzato
una serie di iniziative che vedranno protagonisti
oltre alla popolazione il vescovo Douglas
Regattieri e il sindaco Paolo Lucchi.
La serie di incontri avrà inizio domenica 29 aprile
alle 18 con la presentazione del libro
“Villachiaviche: tracce di vita” che sarà arricchita
dalla testimonianza di un parrocchiano di 98
anni che racconterà la sua esperienza durante il
secondo conflitto mondiale. Lunedì 30 aprile alle
20,30 sono previsti i Vespri solenni seguiti dalla
processione presieduta dal vescovo e animata
DOMENICA 15 APRILE LA COMUNITÀ DI MADONNA DEL FUOCO, INSIEME AL PARROCO DON LO- dalla banda “Città di Sarsina”. Tutta la
RENZO ARAKKATHARA, HA CELEBRATO LA FESTA DELLA FAMIGLIA. SONO STATE RICORDATE LE popolazione è invitata a partecipare alla
COPPIE DI SPOSI CHE NEL 2018 CELEBRANO PARTICOLARI ANNIVERSARI DI NOZZE. processione. A seguire è previsto un rinfresco a
50 anni di matrimonio: Urbano Baldazzi e Giuseppina Magnani, Terzo Baldini ed Emilia Della Vittoria, base di dolci e allietato dalle note della banda.
Pio Campana e Silvana Coli, Roberto Farabegoli e Giuseppina Zani, Gino Golinucci e Anna Barbieri, La festa interesserà anche le serate di domenica
29 aprile e di martedì 1 maggio con una cena a
Enzo Mazzini e Giuliana Bartolucci, Beniamino Pistocchi e Rita Broccoli, Rinaldo Ridolfi e Ivana Ba-
iardi, Renzo Vitali e Giovanna Bevoni. 25 anni: Emanuele Brigliadori e Milena Pistocchi, Marco Cam- base di specialità locali.
Martedì 1 maggio la Messa sarà celebrata alle
panini e Roberta Dell’Amore, Loris Rissi e Natalia Esmenskaia, Sanzio Tentoni e Paola Botteghi, Tiberio
Zanelli e Mirta Pagliarani, Massimo Zanotti e Monica Onofri. 7,30 e alle 9,30;, in occasione della celebrazione
delle 11 saranno presentati i bambini della
confessione e della comunione assieme ai ragazzi
della cresima. Il calendario degli eventi prevede,
poi, la recita del Rosario e la benedizione alle 17.
Alle 17,30 attesa la tradizionale “Pentolaccia”
per i bambini, altri giochi con i vigili del fuoco e
con i somarelli della fattoria “Il Pagliaio” di
Sarsina. In serata sarà il momento della musica
sulle note del “Trio agricolo” e della pesca con

Ricerche e sorprese
ricchi premi resa possibile grazie al contributo e
alla generosità dei negozianti di Villachiaviche.
Sarà attivo anche il mercatino del centro anziani.

Gli amici di Renato Serra Almaverde bio

D
a un archivio sconosciuto un
frammento di storia cesenate, legata
al nome di Renato Serra. Ce ne parla
il cesenate Sergio Garaffoni, già impiegato
di banca, volontario presso il Campo
Emmaus, guida presso Casa Serra e socio
dell’associazione Pro Rubicone, nonché
grande appassionato di storia locale, in
particolare delle vicende di Renato Serra.
“Circa un mese fa - racconta Garaffoni -
tramite l’amico Vittorio Angeloni, mi è
giunta fra le mani una foto che riguarda la
mia famiglia. Con l’aiuto di Angeloni sto
realizzando il mio albero genealogico, e
durante queste ricerche l’amico mi ha
segnalato una fotografia proveniente da
Fano, dove vive una parte della mia
famiglia. Nella foto, che potremmo
definire un’immagine che trasuda storia, si
vedono due soldati. Essi fanno parte della
quarta compagnia, undicesimo
reggimento di fanteria, quella comandata
dal tenente di complemento Renato Serra”.
Serra concluse la sua giovane vita, com’è
noto, il 20 luglio 1915, alle 15,30, sul
Podgora, durante la seconda battaglia
dell’Isonzo. “Il soldato di sinistra -
prosegue Garaffoni - si chiamava Pietro
Angeloni, mio nonno. Era amico di Serra
Copia della foto recuperata è stata
donata alla Biblioteca Malatestiana
da Sergio Garaffoni, nipote di Angeloni
anche a Cesena e fu incaricato dal
Comando di portare gli effetti
personali di Serra alla sua famiglia. Fu
anche l’ultima persona che Serra
salutò mentre stava per marciare, al
comando della sua compagnia, verso
la trincea in prima linea, dove avrebbe
trovato la morte. Salutò mio nonno con
queste parole: “Ciao, Pierino, ci vediamo
questa sera”. Ho sentito queste parole
infinite volte dalla viva voce di mio nonno,
che ricordando l’amico scomparso ha
instillato in me la curiosità prima e
l’amore poi verso questo personaggio”.
La fotografia, però, non è solo un ricordo
personale di Sergio Garaffoni, perché
anche l’altro soldato effigiato
nell’immagine ebbe a che fare con Renato
Serra. “L’altro soldato si chiamava Nino
Valzania, di Pieve Sestina, e fu quello che,
con grande ardimento, recuperò il corpo
di Serra che era stato abbandonato per tre
giorni nella terra di nessuno fra le trincee.
Per recuperare il corpo, rigido e pesante,
Valzania si servì di una fune, e sotto le
pallottole nemiche riuscì a trascinare le
spoglie di Serra dentro la trincea italiana.
Quella corda, o almeno un suo frammento,
giunse al notaio Cino Pedrelli, che la
conservò nel suo vasto archivio”. È proprio
il caso di dire che le vie della ricerca sono
infinite, e sempre nuovi frammenti dal
passato giungono per illuminare alcuni
aspetti della grande e della piccola storia.
Sergio Garaffoni ha realizzato un duplicato
della fotografia e l’ha donato alla
Biblioteca Malatestiana di Cesena,
ulteriore tassello dell’archivio serriano.
Paolo Turroni
Renzo Piraccini
lascia dopo 18 anni
Nuovo presidente
Ilenio Bastoni
Almaverde Bio ha un nuovo presidente. Si tratta
di Ilenio Bastoni, già direttore generale di
Apofruit, il quale prende il posto di Renzo
Piraccini, presidente di Cesena Fiera e di Macfrut.
“E’ stata una bellissima esperienza sia umana
che professionale - afferma Piraccini - una delle
più coinvolgenti ed entusiasmanti della mia
lunga carriera. Ringrazio tutti i miei colleghi di
Apofruit, in particolare Paolo Pari ed Ernesto
Fornari che hanno lavorato operativamente su
questo progetto fin dal primo giorno. Ringrazio
tutti i soci del Consorzio che mi hanno dato il
privilegio di incontrare imprenditori straordinari
che mi hanno insegnato tanto”. Piraccini, inoltre,
rivolge i suoi auguri al nuovo presidente certo
che con lui Almaverde Bio raggiungerà altri
prestigiosi traguardi.
“Siamo stati tra i pionieri del biologico ed è
grazie alla visione di Renzo Piraccini che oggi
viviamo una realtà di grande successo, con
prospettive di crescita ulteriori”. Lo ha dichiarato
da parte sua il neo presidente Bastoni che ha
cominciato la sua attività professionale proprio
in Canova, la società specializzata del Gruppo
Apofruit in ortofrutta fresca biologica, numero
uno in Italia.
 Cesena Giovedì 26 aprile 2018 11

Una volta pronto il primo lotto di alloggi, il secondo potrebbe essere costruito nel giro di 34 mesi. Ma ci sarà davvero La crisi della speranza
necessità di tutte queste case? Proprio la sostenibilità economica dell'intervento ha ritardato più volte l'avvio del progetto
SOPRALLUOGO
■ Bibbia Festival
NELL’AREA DOVE SORGERÀ
IL QUARTIERE NOVELLO
Appuntamenti promossi

abitazioni dalla Chiesa Avventista

300 del 7° giorno
Dopo l’esordio con la lettura continuativa del
Nuovo Testamento, la staffetta della Parola, la
riflessione sull’innovazione e il lavoro, continua il
percorso di Bibbia Festival che da giovedì 26 aprile
a sabato 28 aprile si arricchirà di una serie di
iniziative letterarie che vedranno al centro delle
riflessioni e dei dibattiti l’arte, la natura e la
scienza. Giovedì 26 aprile, nella Sala Endas (Via
Mazzini, 46 a Cesena) dalle 15 alle 20 si terrà
l’evento intitolato “L’Arte come simbolo di
speranza”, una rassegna di dipinti e sculture degli
artisti Adriano Maraldi, Luciano Navacchia,
Roberto Casadio ed Elisabetta Venturi.
Venerdì 27 alle 20,30 sarà il momento di “Noi e la
terra: un’identità da (ri)-costruire” presso la sala
lignea della biblioteca Malatestiana. L’incontro
moderato dal direttore del “Corriere Cesenate”

Quartiere Novello, lo vogliamo ancora? Francesco Zanotti si concentrerà sulla formazione

di una coscienza per la tutela del pianeta.
Interverranno Alfonso Cauteruccio, GreenAccord, e
l’ingegnere Andrea Lucarelli del Cern.

I
n quanto a polemiche Il Novello di
Cesena non è pari al ponte sullo
stretto di Messina, ma poco ci manca.
Il progetto di questo nuovo quartiere, che
sorgerà nell’area dell’ex Mercato
ortofrutticolo, è pronto dal 2008 e da
allora, a intervalli regolari, fioccano
critiche sulla sua utilità o possibilità di
venire effettivamente realizzato.
I lavori per i sei ettari di verde pubblico
(con un migliaio di alberi) e le piste
ciclabili nell’area (due chilometri) sono
già in corso e saranno pronti entro fine
anno. A quel punto potrebbe partire la
costruzione dei primi alloggi in social
housing, pronti salvo intoppi entro la fine
del 2020. Questo è quanto emerso nel
corso di un sopralluogo sul campo svolto,
nel pomeriggio del 17 aprile, da diverse
commissioni consiliari del Comune di
Cesena.
Social housing non vuol dire case
popolari: si tratterà di abitazioni scontate
rispetto ai prezzi di mercato (alcuni affitti
avranno la possibilità di essere riscattati)
destinate a quelle famiglie, come le
giovani coppie, "non abbastanza povere"
per accedere ai bandi dell’edilizia
popolare.
Le circa 300 abitazioni saranno immerse
nel verde e l’intero quartiere avrà solo
percorsi pedonali o ciclabili, le auto
finiranno in posteggi interrati. Al posto
dell’attuale semaforo all’incrocio con via
Togliatti sorgerà una grande rotonda di
accesso al quartiere.
La variante al Piano regolatore, che
permetterà l’avvio dei lavori, è in fase di
adozione. Dopo di che ci saranno altri
passaggi burocratici in Provincia. L’intero
investimento è pari a 53,38 milioni di
euro, gran parte dei quali (42,8 milioni) in
carico alla Cassa depositi e prestiti. Il
Comune di Cesena contribuirà con
terreni del valore di 10 milioni, mentre
mezzo milione di euro verrà dal Credito
cooperativo romagnolo.
Una volta pronto il primo lotto di alloggi,
il secondo potrebbe essere costruito nel
giro di 34 mesi. Ma ci sarà davvero
necessità di tutte queste case? Proprio la
sostenibilità economica dell’intervento
ha ritardato più volte l’avvio del progetto,
costringendo il fondo immobiliare a rifare
più volte i calcoli, dato che i valori di
mercato sono ben diversi da quelli
precedenti la crisi.
Al momento sono ipotizzati prezzi di
vendita pari a 1710 euro al metro
quadrato di superficie complessiva nella
prima unità (inferiori dunque al tetto di
1850 euro al metro quadrato fissato dal
Consiglio comunale). Per il secondo
blocco di appartamenti si ipotizza un
prezzo di 1850 euro al metro quadrato,
ma il valore sarà da confrontare con
quanto chiederà il mercato a quel tempo.
Il canone di locazione sarà invece pari a 5
euro al metro quadrato (calcolati sulla
superficie complessiva) o 3,6 euro al
metro quadrato negli alloggi con
possibilità di riscatto. Prezzi inferiori a
quelli del vicino comparto Europa che, ha
comunicato l’Amministrazione in
risposta alle sollecitazioni dei consiglieri,
ha prezzi che variano da 2400 a 2500 euro
al metro quadrato.
MiB
Per sabato 28 aprile sono due gli incontri previsti
alle 11 e alle 16. Al mattino sarà la volta de
“L’Apocalisse dei distruttori” con il pastore
Giuseppe Cupertino della Chiesa Avventista di
Cesena. Nel pomeriggio, intorno alle 16,
l’ingegnere Andrea Lucarelli e il professore Simone
Morandini della Facoltà Teologica Triveneto di
Padova spiegheranno il rispetto del creato
dispensando riflessioni “per una terra di speranza”.
Sabato 5 maggio sarà la giornata commemorativa
per la Chiesa Cristiana avventista del 7° giorno che
ricorderà i 100 anni di presenza protestante a
Cesena. Alle 11, nella sala di via C.E. Gadda 300, a
Cesena, il pastore Stefano Paris, presidente
dell’Unione italiana chiese cristiane avventiste,
proporrà la riflessione “La sete di conoscenza
determina il cambiamento”; alle 16, celebrazione
commemorativa in ricordo della presenza
protestante a Cesena, con la partecipazione dei
sindaci di Cesena dal 1985; in sala sarà allestita
una mostra fotografica. Alle 19, conclusioni con
buffet.

Lavori pubblici, edilizia scolastica pigliatutto

pere pubbliche per 39 milioni di euro nel 2018 a Cesena, contando quelle
O appena concluse o in corso (una trentina di interventi per 17 milioni di
euro) e la ventina in fase di appalto. Ben il 40 per cento di queste (14
milioni) riguarda l’edilizia scolastica. Le opere concluse comprendono la
tanto attesa palestra di San Giorgio, la sistemazione del Palazzo comunale
(500mila euro), la manutenzione straordinaria del teatro Bonci (100mila
euro), il rifacimento del tetto dell’ex casone di Villa Silvia (180mila euro).
Tra i lavori in corso, spiccano Casa Bufalini e il Parco del Novello (due milioni
di euro entrambi) e il primo lotto della rete di videosorveglianza cittadina,
oltre alla messa in sicurezza di numerose strade (come via Cervese), fermate
di autobus e scuole. Interessato dai lavori anche il malandato Palazzo Guidi,
attuale sede del Conservatorio.
A breve partiranno i cantieri del terzo lotto della Malatestiana (circa 3
milioni di euro), il recupero dell’ex Conad di Ponte Abbadesse (550mila
euro), la riqualificazione delle tre piazze Almerici, Bufalini e Fabbri (3,3
milioni di euro). Lavori antisismici interesseranno le materne di San Mauro e
Macerone e le elementari Fiorita, Martorano e Sant’Egidio.
Saranno eseguiti durante l’estate (quando l’attività dell’impianto si
trasferisce all’aperto) i lavori di risanamento della copertura della piscina
comunale (280mila euro). Si approfitterà del periodo caldo anche per
mettere mano allo Stadio e prepararlo così ad ospitare gli incontri degli
Europei 2019 Under 21 di calcio. L’importo complessivo dei lavori previsti è
di 2 milioni di euro, di cui 1 milione e 300mila euro a carico del Comune,
mentre la quota restante sarà a carico dell’Ac Cesena.
Tra gli interventi in fase di progettazione, invece, fanno parte la nuova
scuola primaria di San Vittore (4 milioni) e gli interventi per il
miglioramento antisismico della scuola elementare Saffi (400mila euro) e
della scuola media di viale della Resistenza (830mila euro).
130 GIOVANI DELLE PARROCCHIE DI SANTO STE-
FANO E CASE FINALI, E DELLE COMUNITÀ AVVEN-
TISTA SI SONO RITROVATI, ALL’INTERNO DEL
BIBBIA FESTIVAL, PER APPROFONDIRE IL MONDO
DELLE PICCOLE TRIBÙ. LABORATORI E RIFLES-
SIONI PER CONOSCERE GLI INSETTI CHE DETER-
MINANO LA NOSTRA ESISTENZA. L'ENTEMOLOGO
CLAUDIO VENTURELLI HA COINVOLTO I RAGAZZI
PER CONOSCERE E PREVENIRE GLI EFFETTI NEFA-
STI DELLE ZANZARE, E LA VITA, L’ORGANIZZA-
ZIONE DI UN ALVEARE ASPETTI ESSENZIALI E
SIGNIFICATIVI DELLA VITA DELLE API
12 Giovedì 26 aprile 2018 Cesenatico

Villalta | La solidarietà di “Chi Burdél” Convegno nazionale Lutto nel clero

Le alleanze
tra Comuni e famiglie
al Palazzo del Turismo
i svolgerà domenica 29 aprile, dalle
S 9,15 alle 12,30, al palazzo del
Turismo di Cesenatico il convegno
nazionale dell’Afi, Associazione delle
famiglie, su “Le alleanze tra Comuni e
famiglie”. Durante la mattinata, che ha
il patrocinio del Comune, si discuterà
“per un’economia civile e un lavoro
dignitoso per tutti”.
Interverranno Diego Bellardone,
presidente nazionale Afi, Matteo
PIPPO FOTO Gozzoli, sindaco di Cesenatico,
Damiano Zoffoli, parlamentare
“CHI L’HA DETTO CHE CHI NON PUÒ CAMMINARE NON POSSA GODERSI UNA PASSEGGIATA IN europeo, Vera Negri, economista
BICICLETTA O UNA CAMMINATA AVVENTUROSA TRA I BOSCHI?”. dell’Università di Bologna, Cesare
È la domanda (retorica) che si pone, in un post sui social, il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli Palombi, presidente di Afi famiglie
che sabato 21 aprile ha accompagnato il gruppo “Chi Burdél” di Villalta a Rimini, dove è avvenuta milanesi e briantee, Gigi De Palo,
la consegna di due mezzi speciali. Si tratta di una bici elettrica capace di trasportare una carroz- presidente del Forum nazionale delle
zina e di un mezzo adatto a trasportare un passeggero sui sentieri acquistate grazie ai proventi associazioni familiari, Bruna
della manifestazione organizzata la scorsa estate e intitolata “Villalta fa festa e 8”. “È stato vera- Bergognoni, presidente Afi Forlì-
mente bello vedere Irene e Alessandro sorridere per i due nuovi mezzi”, commenta Gozzoli. Cesena.
Appuntamento dal 27 aprile all’1 maggio FOTO MAURIZIO FRANZOSI
■ È morto
don Pietro Fantini
Lunedì scorso i funerali
a San Giacomo
Sul finire della scorsa
settimana è morto il
sacerdote don Piero
Fantini, da alcune
settimane ricoverato
nell’hospice di
Savignano. Don Piero
era nato l’1 gennaio
1926. La sua famiglia
abitava nella
parrocchia di Sala di
Cesenatico ed è in
quella fervorosa comunità che ha mosso i primi
passi di quell’itinerario che ben presto lo avrebbe
condotto in seminario. Ad accompagnarlo il
parroco monsignor Giuseppe Marchi.
Frequentò il liceo nel seminario diocesano,
situato, allora, tra via Verdoni e via Roverella.
Terminata la guerra, rimanendo ancora chiuso il
seminario regionale di Bologna, i nostri
seminaristi frequentarono i corsi di teologia ospiti
del Pontificio seminario regionale di Fano.
Fu ordinato sacerdote dal vescovo Vincenzo Gili in
cattedrale. Era la festa di san Pietro del 1949. Da
subito mise a buon frutto i talenti maturati

“Azzurro come il pesce” durante gli anni del seminario, servendo come
cappellano (allora si chiamavano così i
collaboratori del parroco) nelle parrocchie di san
Giorgio, poi di Borello. Nel 1953 fu economo della

Stagione turistica al via parrocchia di Montevecchio. Il metodo pastorale,

l via la stagione turistica a
A
Cesenatico con una novità in
campo promozionale. Dal 29 aprile
partirà sulle reti Mediaset una campagna
pubblicitaria che è finanziata dal
Comune con le entrate dell’imposta di
soggiorno.
Il primo appuntamento in calendario
sarà la rassegna gastronomica “Azzurro
come il pesce”. Dalla cena di venerdì 27
aprile a quella di martedì 1° maggio,
lungo il Porto Canale, nelle piazze e nelle
vie del centro storico, trionferanno
grigliate, fritture e piatti della tradizione
marinara. L’evento è organizzato dal
Comune di Cesenatico in collaborazione
con Confesercenti, Confcommercio e con
il sostegno di Gesturist.
A conferma della volontà di tutti i soggetti
coinvolti di promuovere il prodotto
locale, è stato stilato un disciplinare che
non ammette l’utilizzo da parte degli
operatori di pesce di importazione.
A far da cornice alle degustazioni, il
centro storico sarà animato dalle
bancarelle del mercato ambulante e via
Fiorentini ospiterà un’area con giochi e
laboratori per famiglie.
Maggio sarà dedicato allo sport, e, in
particolare, al ciclismo con la fiera
Tante le novità annunciate.
Dal 29 aprile partirà
una campagna
pubblicitaria
sulle reti Mediaset.
Torna “Ribalta marea”
internazionale del cicloturismo “Ciclo &
Vento”, in calendario il 18 e il 19 maggio
in piazza Costa, e la 48esima edizione
della gran fondo “Nove Colli - Selle Italia”
fissata per domenica 20 maggio.
Grande novità dell’estate 2018 sarà la
serata di apertura della “Notte del Liscio”,
con Cesenatico che ospiterà, venerdì 8
giugno in piazza Costa, il concerto
dell’orchestra di Mirko Casadei.
Altra novità sarà “Wow Cesenatico”,
festival in programma dal 16 al 23 giugno,
con protagonisti youtubers e star del web,
idoli dei giovanissimi. Per i più piccoli,
dal 29 giugno al 5 luglio, saranno dedicati
sette giorni di eventi alla Pimpa, la
cagnolina nata dalla matita di Altan.
Il mese di luglio si aprirà con la “Notte
rosa” fissata per venerdì 6 luglio e
proseguirà, dal 9 al 15 luglio, con una
settimana dedicata alla street dance e
all’hip hop in piazza Spose dei Marinai,
dove, il 23 agosto, si svolgerà la 18esima
edizione del “JuJuMemorial”, festival del
jazz in ricordo del batterista
cesenaticense Giulio Capiozzo.
Dal 26 al 29 luglio in piazza Ciceruacchio
alcuni dei più noti autori italiani di
“gialli”, come Carlo Lucarelli, Stefano Tura
e Marcello Fois, interagiranno col
pubblico e racconteranno storie ed
aneddoti legati ai loro bestsellers durante
l’inedito evento “Cesenatico Noir”.
Per gli appassionati di teatro e musica
d’autore, a luglio e ad agosto riaprirà i
battenti il teatro all’aperto di largo
Cappuccini che ospiterà, dopo cinque
anni di assenza, la rassegna “Ribalta
marea” che prenderà il via il 9 luglio con
Elio (delle Storie Tese) protagonista
dell’Opera da tre soldi.
Mv
soprattutto per i giovani, era dato dalle indicazioni
trasmesse con competenza ed entusiasmo dal
centro diocesano dell’Azione cattolica in stretto
collegamento con i centri nazionali di Roma. Fu
nel 1955 che il vescovo Giuseppe Amici gli chiese
di aiutare il parroco di Casalbono ormai alla fine
del suo lungo ministero, in questa piccola
comunità che viveva agli inizi della valle del
Borello verso Linaro. Fu parroco di questa
parrocchia dedicata a santa Margherita vergine e
martire fino al 2001 quando, raggiunti i limiti di
età, ha lasciato l’incarico, continuando comunque
a celebrarvi la Messa nei giorni festivi e questo
fino a un anno fa, quando le energie fisiche non
l’hanno più sorretto. La parrocchia nel frattempo è
stata affidata a don Emilio Solis parroco di Borello.
Trasferitosi in una sua casa a Cesenatico, dal 1965
prestava servizio pastorale alla colonia “Cardinal
Schuster” diretta dalle suore Orsoline di Gandino.
Ospite della loro mensa per tanto tempo, ha
goduto della loro assistenza assieme alle famiglie
del fratello e delle sorelle, negli ultimi tempi della
malattia. È ricordato con affetto a Casalbono e
nelle comunità della riviera dove don Piero non ha
fatto mancare la sua opera di buon prete. Così
pure è per i ragazzi, oggi adulti, che lo hanno
avuto insegnante di religione. Il congedo
presieduto dal vescovo Douglas nella chiesa
parrocchiale di san Giacomo a Cesenatico, è stato
un addio riconoscente di tutta la comunità
diocesana. Significativo il suo desiderio di essere
sepolto nel cimitero di Sala, accanto al santuario
dove ha avuto inizio il suo incontro con il Signore
Gesù e con la Chiesa.
Piero Altieri
 Valle del Rubicone Giovedì 26 aprile 2018 13

Premio“Marietta ad honorem” motivazione, il comitato scientifico di Casa

alla bottega Pascucci di Gambettola
uale storia aziendale e familiare di
“tramandare,
Qstraordinario valore, avendo saputo
di generazione in
generazione, con passione e creatività,
l’arte delle tele stampate a mano. Una
tradizione fortemente radicata nel nostro
TIPICA TOVAGLIA STAMPATA territorio anche come atto d’amore verso la
DALLA BOTTEGA PASCUCCI tavola e la cucina domestica”. Con questa
Artusi di Forlimpopoli ha deciso di
assegnare il premio “Marietta ad honorem
2018” alla storica stamperia Pascucci di
Gambettola. La consegna del prestigioso
riconoscimento avverrà domenica 24
giugno a Casa Artusi, a Forlimpopoli, in
occasione della Festa artusiana. Il premio
“Marietta ad honorem” viene attribuito a
personalità che, con modalità differenti,
contribuiscono alla diffusione della
conoscenza della cultura del mangiar bene
e della tavola come momento conviviale,
punto di incontro del “buono e del bello”.
Nella sua lunga storia, non era mai
capitato che il premio fosse assegnato a
qualcuno più “anziano” del manuale “La
Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”
di Pellegrino Artusi (1891). L’antica
stamperia Pascucci è stata fondata nel
1826 e ancora oggi, a distanza di quasi due
secoli, i suoi discendenti sono ancora lì,
dentro le stesse mura, sulle stesse pietre, a
impugnare ancora il mazzuolo e a battere lo
stampo sulla tela con la stessa arte.
Piero Spinosi

Parla il missionario rientrato a Longiano 31 MARZO 2018

DON GIORGIO BENEDICE
LA COMUNITÀ AUTOPRODUTTIVA
che lancia l’allarme viveri e medicine A GUIRIA, DIOCESI DI CARUPANO

Don Giorgio Bissoni:

“Venezuela, paese distrutto”
“D
opo quindici mesi di assenza, ho trovato
un paese distrutto”. A dirlo, riferendosi al
Venezuela, è don Giorgio Bissoni, 78 anni,
missionario diocesano “fidei donum”, per
anni in forza alla parrocchia di “San Rafael” di Playa
Grande, nella diocesi di Carupano. Da qualche giorno è
rientrato a Longiano, sua cittadina natale, dopo aver
trascorso tre mesi in Venezuela, Paese che aveva lasciato
nel 2016, dopo oltre mezzo secolo di servizio in America
latina.
“Nessuno sa spiegarsi come abbia fatto un Paese con
tante ricchezze come il Venezuela a ridursi alla fame. Di
certo si è lasciato condurre in un cammino sbagliato. Gli
avevano promesso il progresso, ma ha avuto il regresso”,
osserva il sacerdote puntando il dito contro le politiche
socialiste del presidente Maduro.
Il primo dei problemi del Venezuela è la mancanza di
viveri. “Il poco che c’è - fa sapere don Giorgio - si trova al
mercato nero, a prezzi inaccessibili. Tutti si stanno
adeguando a questa logica. Per esempio, il contadino
vende le sue patate non al prezzo di produzione ma a
quello di necessità”.
La moneta venezuelana non ha alcun valore ed è molto
volatile. “Attualmente - spiega il missionario - un euro
equivale a 800 mila bolivar. Con uno stipendio medio
mensile di 2 milioni e 500 mila bolivar (circa 3 euro, ndr)
si acquistano tre chili di pane. Le paghe non sono
sufficienti - aggiunge don Giorgio -. Tutti si sono
impoveriti. Se aumentano gli stipendi, aumentano anche
i prezzi. La gente aspetta l’intervento dello Stato che, di
”
tanto in tanto, interviene laddove è più conveniente
mantenere la pace sociale ed elargisce un sacchetto con
beni di prima necessità (farina, riso, zucchero, latte in
polvere) a prezzi molto popolari”. “Di fatto - chiosa il
sacerdote - bisognerebbe cambiare il sistema economico,
che è sballato, se pensiamo che la benzina costa solo un
bolivar al litro”.
Altro grave problema riguarda la mancanza di medicinali.
“Le farmacie sono vuote - fa sapere don Giorgio -.
Servono soprattutto antibiotici, anticonvulsivi e
antimalarici. Malattie che erano state debellate sono
tornate alla ribalta. Nei mesi in cui ero presente, nella
nostra parrocchia, che sorge in una zona acquitrinosa, si
sono presentati settecento casi di malaria”.
In mezzo a tanta miseria, il missionario intravede “piccoli
segni di solidarietà” come la “pentola comunitaria”, dove
“ognuno porta il poco che ha e lo condivide”.
La mensa diocesana di Carupano, con gli aiuti che
vengono da Cesena-Sarsina e dalle Pontificie opere
missionarie (Pom), offre ogni giorno un pasto a
cinquecento persone, soprattutto bambini.
Lo stesso don Giorgio ha inaugurato il 31 marzo scorso,
Sabato santo (foto sopra), a Guiria, nella diocesi di
Carupano, una “comunità agroproduttiva”, che, oltre a
offrire lavoro, produce granoturco, banane, pomodori,
peperoni e mandioca a prezzi accessibili.
Da parte sua, don Giorgio si dice sicuro: “Ritornerò in
Venezuela. Credo di essere più utile là che in Italia. È
necessario animare il popolo cristiano a non avvilirsi e a
confidare nell’aiuto del Signore e nella buona volontà di
molte persone”.
Dal 7 all’11 maggio sarà in Italia Jaime Villarroel
Rodríguez, vescovo di Carupano. Per don Giorgio “sarà
un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla
situazione del Venezuela, tema di cui si parla troppo
poco”.
Una “particolare benedizione sul popolo venezuelano” ha
chiesto don Giorgio a papa Francesco, stringendogli la
mano sabato scorso in piazza San Pietro.
Matteo Venturi

Crocetta | In festa con le famiglie Montiano Longiano

Primo maggio Tutto pronto
Festa insieme per il controllo di vicinato
per quattro Comuni l sindaco di Longiano Ermes Battistini ha

Comuni di Montiano,
IRoncofreddo
Longiano, Gambettola e
festeggeranno
assieme il 1° maggio.
A ospitare la festa del lavoro
sarà la piazza Maggiore di
Montiano.
Dalle 10 di martedì prossimo,
per le vie del paese, è in
programma la sfilata di carri
FOTO VITERBOFOTOCINE agricoli imbandierati. A seguire,
il saluto dei quattro sindaci e
LE PARROCCHIE DI CROCETTA E MONTILGALLO HANNO FESTEGGIATO LE FAMIGLIE. l’intervento di un
Durante la Messa delle 11 di domenica 15 aprile, celebrata a Crocetta dal parroco don Alessan- rappresentante sindacale sul
dro Nava, sono stati ricordati gli anniversari di matrimonio delle coppie che hanno aderito all'invito. tema “Festa del lavoro, festa di
Giuseppe Rinaldi con Teresina Santucci e Giovanni Bentivegni con Maria Domeniconi hanno ricor- solidarietà. La collaborazione
dato i 60 anni di nozze. Cinquant’anni di matrimonio per Vittorio Lontani con Anna Mattei; 40 anni tra le generazioni per un futuro
per Carlo Sfreddo con Rosamaria Paravano e Antonio Lami con Tiziana Sacchini; insieme da 30 più giusto”.
anni Verter Rocchi con Antonella Brighi e Alessandro Di Furia con Monia Mazzini. La mattinata si concluderà con
La giornata si è conclusa all’agriturismo “Le Spighe” di Roncofreddo con il taglio della torta nuziale un rinfresco offerto a tutti i
a fine pranzo. Alle coppie festeggiate sono stati donati un fiore e una pergamena. partecipanti.
I sottoscritto nei giorni scorsi il “Protocollo
d’intesa controllo di vicinato” con la
Prefettura di Forlì-Cesena.
Stando al documento firmato, i cittadini
interessati dovranno “svolgere una mera attività
di osservazione riguardo fatti e circostanze che
accadano nella propria zona di residenza” e
“comunicare alle forze di polizia le
informazioni”. Il progetto si prefigge lo scopo di
“promuovere una sicurezza partecipata
attraverso formule e modalità di reciproca
attenzione”, favorendo la “coesione sociale e
solidale”. “Nei prossimi giorni - fa sapere il
sindaco Ermes Battistini - l’Amministrazione
comunale organizzerà un incontro con tutte le
persone interessate per formalizzare la
costituzione dei “Gruppi di controllo di
vicinato” e individuare i rispettivi coordinatori.
Sarà cura del Comune di Longiano predisporre
e installare l’opportuna cartellonistica nelle
strade cittadine interessate dal progetto”.
14 Giovedì 26 aprile 2018 Valle del Savio

Mercato Saraceno ◗ Aldini, insegnanti e una rappresentanza di soci del Lions

Il Lions club regala una Lim
alla scuola primaria di Piavola
Il Lions club “Valle del Savio” ha donato
una lavagna Lim alla scuola primaria di
Piavola.
Il dono costituisce uno dei “service”
dell’anno sociale 2017 - 2018. Erano
presenti alla cerimonia di consegna il
sindaco Monica Rossi, l’assessore Marica
Gusman, il dirigente scolastico Loredana
Nel 2017 il turismo vola in Valsavio
club e di genitori degli alunni.
Nel corso degli anni il club è intervenuto in varie località
Bagno di Romagna
della valle del torrente Borello: due importanti quadri del
pittore Michele Valbonesi sono stati restaurati a San
Romano e Ranchio; attrezzature per giochi all’aperto a ■ L’intervista
Piavola.
Negli ultimi anni sono state invece donate lavagne Lim a Ben 436 mila euro
varie scuole dei comuni di Sarsina, Mercato Saraceno e spesi per il maltempo
Bagno di Romagna.
Al termine della cerimonia gli scolari si sono esibiti in un Per fronteggiare i gravi problemi di
saggio musicale. dissesto idrogeologico provocati dalla
recente ondata di maltempo nel territorio
dell’Unione Valle Savio, i sindaci dei
comuni coinvolti si sono messi all’opera
per avviare i lavori di manutenzione delle
zone colpite. Per l’intero territorio il
quadro si presenta abbastanza critico,
con un alto numero di frane,
specialmente nei territori montani. È
questo il caso di Bagno di Romagna che

Verghereto al top non è stato risparmiato dal meteo già da

metà dicembre, come sottolinea il
sindaco Marco Baccini. “E’ stato un
inverno caratterizzato da una serie

l’estero langue diversificata di eventi atmosferici. Poco

prima di Natale abbiamo avuto giornate
con venti straordinari. Da febbraio,
invece, l’ondata di gelo ha causato una
serie ingente di danni per un ammontare
complessivo di 400 mila euro per il solo
comune di Bagno di Romagna”. “Alle

I
dati definitivi sull’andamento
turistico 2017 sono certamente
positivi per le località della valle del
Savio, con Verghereto che in termini
percentuali registra + 26,6% nei
pernottamenti e Bagno di Romagna +
5,6%.
Verghereto risulta il territorio col maggior
incremento in provincia e Bagno di
Romagna passa addirittura al terzo posto,
dopo Cesenatico e Gatteo, come numero
assoluto di pernottamenti.
Netta la controtendenza rispetto a
quanto avviene nelle altre località termali
e appenniniche della Provincia che
complessivamente comunque chiude
con + 7,9%.
Un punto debole, o comunque su cui
lavorare, rimane quello delle presenze
estere, sempre molto basse.
Anche per questo un’aggregazione di
gruppi e operatori della valle ha
recentemente partecipato al Buy Emilia-
Romagna, la più importante
manifestazione in Regione organizzata
da anni da Confcommercio e Apt che
consente l’incontro tra chi vende e chi
compra soggiorni ed esperienze in
Emilia-Romagna.
E’ pienamente soddisfatto
Giuseppe Crociani, che ha
presentato il territorio e le
opportunità della valle a decine
di operatori provenienti da
Brasile, Stati Uniti, Francia,
Spagna e altri paesi europei.
Con capofila il portale di
“Emotionsvalley”
(www.emotionsvalley.com) e la
collaborazione tra gli altri di strutture
ricettive di tutta la valle, del Consorzio
Natura e Natura, di Acli Altra Terra, di
un’agenzia viaggi, della Confcommercio
cesenate, della Scuola di italiano per
stranieri, si sono predisposte specifiche
proposte. “E’ emerso il grande interesse
di vivere italiano, in maniera friendly -
spiega Crociani - con la possibilità di
condividere la vita quotidiana dei paesi.
Sono molti i tour operator che cercano
territori ancora non molto conosciuti
all’estero. Abbiamo stabilito contatti e
soprattutto abbiamo invitato gli operatori
stranieri a vivere in prima persona la Valle
del Savio e le sue esperienze; noi li
ospiteremo”.
Sul fronte delle novità in ambito termale
con il 2018 Terme Santa Agnese, lo
stabilimento delle storiche terme romane
di Bagno di Romagna, ha avviato due
nuovi ambienti.
Nell’Herbarium, biosauna alle erbe, ad
una temperatura di 60° vengono diffusi
nell’aria gli aromi delle erbe delle Foreste
Casentinesi. Poi, come facevano i romani
2.000 anni fa, si passa al Frigidarium, la
stanza del freddo. Il percorso continua
con le grotte termali tepidarium e
calidarium, alimentate da due sorgenti
d’acqua termale di 39° e 45°, e si
completa con il massaggio termale
romano, eseguito con lo stesso metodo
praticato 2.000 anni fa.
Alberto Merendi
operazioni di sgombero neve sono stati
destinati ben 156 mila euro. Cifra ingente
se si considera che negli ultimi tre anni
abbiamo speso 50 mila l’anno”. Inoltre,
prosegue il primo cittadino, “altre opere
di ripristino sono state necessarie”. “Le
asfaltature delle strade comunali e
limitrofe - spiega - hanno richiesto un
intervento di 280 mila euro”. Terminate le
copiose nevicate, è stato il momento
delle frane e degli smottamenti che
hanno causato ulteriori danni non solo
alle infrastrutture ma anche a persone.
“Bagno di Romagna è stata interessata da
due frane di rilevanti dimensioni che
hanno coinvolto due nuclei familiari
subito evacuati dalle loro abitazioni: la
prima famiglia si è trasferita in un’altra
casa di proprietà, la seconda ha trovato
alloggio in un agriturismo per la quale il
Comune sostiene le spese”. Tuttavia,
Baccini si dice fiducioso perché con la
dichiarazione dello stato di emergenza
saranno riconosciute le risorse per il
ripristino delle zone franate e una parte
delle risorse sarà stanziata dalla
Regione.
Alessandro Notarnicola

Sarsina
Giovani in pista
Un’intera giornata LA STRADA DEI MANDRIOLI

per le elezioni? sui Cammini

M
entre la lista civica

“Sarsina Nostra”,
con candidato
sindaco l’assessore uscente
Enrico Cangini e sostenuta
dal centrodestra, si è
presentata ufficialmente,
alla presenza dei
parlamentari del territorio, continua il lavoro per il programma e la
lista nell’area del centrosinistra.
Ci sarebbe anche un gruppo di giovani intenzionato a presentare
una lista unitaria di comunità, un po’ sull’onda dell’idea presentata
dall’ex sindaco Lucio Cangini e accompagnata da proposte
programmatiche. Si avvicina la data per il rinnovo del Consiglio
Comunale e l’elezione del nuovo sindaco, fissata per il 10 giugno, e
c’è fermento. C’è tempo fino alla prima settimana di maggio per
presentare candidature e programmi. In particolare, sulla base di
un programma condiviso da cittadini che fanno riferimento all’area
di centrosinistra e di sinistra, cui aderiscono anche Pd e Liberi e
Uguali, si stanno definendo i dettagli per la presentazione di una
lista di questa area.
Al.me.
I
n occasione della 10° Giornata nazionale dei cammini
francigeni si ripete in Alto Savio l’appuntamento alla riscoperta
delle antiche vie di pellegrinaggio e di collegamento.
Acli altra terra aderisce all’iniziativa della Rete dei cammini
programmata da sempre per la prima domenica di maggio e
promuove una giornata “tra via Romea Germanica e strada dei
Mandrioli”.
Per domenica 6 l’appuntamento è alle 9 alle Gualchiere, poco oltre
Bagno di Romagna, per una riscoperta e una passeggiata che L’obiettivo della giornata sta
comprende tutta la vasta area tra strada dei Mandrioli, passo dei anche nella migliore
Mandrioli, passo Serra, Nasseto e le Gualchiere. conoscenza di un territorio
Dalle Gualchiere in auto ci si trasferisce al passo dei Mandrioli, con ormai quasi completamente
soste lungo le principali emergenze dei 10 chilometri di strada abbandonato, ricco di
(Racetto, Scalacce, Casa del Pittore, il Raggio). emergenze ambientali,
Dal passo dei Mandrioli comincia l’escursione a piedi per passo geologiche, storiche e culturali,
Serra, per poi scendere lungo la via Romea descritta dal monaco e per il quale si sta progettando
Alberto di Stade nella prima metà del ’200, costeggiando l’area l’inserimento all’interno dei
Wilderness Fosso del capanno, per la conclusione con ristoro confini del Parco nazionale
all’agriturismo delle Gualchiere e visita all’antico complesso. delle foreste casentinesi.
I partecipanti sono invitati a scattare foto lungo il percorso per una Per informazioni ed iscrizioni:
successiva serata di ritrovo dedicata al tema della valorizzazione di 3421332152.
percorsi ed area. Al.me.

La Banca di casa tua!

 Radici&Futuro Giovedì 26 aprile 2018 15

LA ROMAGNA TRA MITI E TRADIZIONI. Emilio Prantoni è il “Perozzi” di

Giugnola. Il regista Mario Monicelli si è ispirato ai personaggi del piccolo
borgo per le “zingarate” contenute nel film “Amici miei”

Due ragazzi di città ne faranno

le spese: scherzi anziché morose COLAZIONE TRA LE RIGHE

S
e il regista Mario Monicelli avesse dovuto girare la
serie di "Amici miei" in Romagna avrebbe scelto Racconto: Serena Menghi
senza dubbio il paese di Giugnola e invece del Foto: Denise Biondi
"Perozzi", voce narrante degli scherzi dei cinque Ricetta: Marika Lombardi
inseparabili protagonisti, avrebbe scelto senza pensarci
troppo il nostro professor Emilio Prantoni testimone di Sciogliere i malumori di una settimana terri-
trentacinque anni di "supercazzola" giugnolese. bile e scendere in cucina, dopo un bel bagno
Facciamoci allora raccontare dal Prantoni lo scherzo caldo.
incorso ai due ragazzi cittadini che pensavano di
Mescolare panni da stirare e faccende da sbri-
sollazzarsi con due ragazze di Giugnola nel 1950.
gare con olio di gomito e fretta q.b.
Strombazzando alla prima curva del paese annunciava il
suo arrivo, sempre puntuale, era la più antiquata e Infornare la cena, che da sola non si prepara,
malridotta corriera che faceva la spola due volte al giorno e poi aggiungerla alla lista.
da Piancaldoli a Bologna. Curare con amore qualche ginocchio sbuc-
A quei tempi scendeva sempre qualcuno. I ragazzi e ciato, un bel voto mancato o un cuore che
qualche curioso erano sempre alla fermata a cogliere duole.
qualche novità o a vedere volti nuovi. L’arrivo della Buttare dentro una litigata al telefono col ma-
corriera era dunque l’avvenimento del giorno. Quella nera, SCORCIO DI GIUGNOLA (IMOLA) IN UNA FOTO STORICA E, A SINISTRA, rito e qualche schiamazzo dei bambini.
IN UNA IMMAGINE RECENTE Arrivare a sera, esausta e finalmente sedersi.
fredda, ventosa serata dicembrina qualche novità la
portava: si intravedevano attraverso i vetri annebbiati della L’impasto è riunito: guardarlo mentre gioca,
fiancata due dunque nell’osteria, fra gli sguardi un po’ sorpresi di alcuni mentre legge il giornale sul divano, mentre ti
sagome che avventori, chiesero informazioni su un podere detto il abbraccia e ti racconta la sua giornata. Di-
facevano trasparire Poggiolaccio. In quella casa abitava e’ Ggher, con sua moglie menticarsi della fatica e rendersi conto che
il bianco della ma con, soprattutto, due figliole in età da marito, molto carine niente è come casa.
camicia e una certa e "molto"ospitali. I due dissero, con quella dizione sbracata
eleganza nell’abito nelle vocali finali, che li faceva ritenere di Imola, che erano
scuro. I due stati invitati a cena, con possibile pernottamento al Bustreng (a modo mio)
personaggi, due Poggiolaccio, da due belle ragazze che avevano conosciuto in
giovanotti, scesero, una serata danzante a Borgo Tossignano. All’udire quelle
girarono lo sguardo parole, Ilario e il Mimino si diedero un’occhiata d’intesa e si
attorno e, parlando offrirono come volontari accompagnatori essendo la strada
sommessamente, si un "po’ difficoltosa". Fu così che in quella notte buia, fredda e
diressero verso ventosa, i due paesani, seguiti dai due cittadini, si
quello che dava avventurarono a raggiungere il Poggiolaccio. È questo un
l’idea di essere piccolo casolare rustico con il tetto asimmetrico e poco alto
l’osteria del paese. tanto che da un lato ci si può salire sopra. Naturalmente Ilario
Il fatto di avere un e il Mimino si guardarono bene dal prendere quel sentiero
cappotto li faceva che, abbastanza comodamente, e soprattutto in poco tempo,
ritenere cittadini di portava alla meta! Quei due malcapitati dovettero attraversare
un certo spessore. rii, pozzanghere, siepi di rovi, campi dove le scarpe
Infatti, affondavano nel fango, sempre col conforto dei due esperti
quell’indumento che li attendevano sempre un po’ più avanti
era pressoché tranquillizzandoli: "Ormai ci siamo!". (continua, e ne vedremo
sconosciuto ai delle belle). Ingredienti:
paesani. Entrarono Diego Angeloni 70 gr di pangrattato
90 gr di farina integrale
70 gr di farina di mais
50 gr di miele

Le cose dei nonni La soluzione

a “Le cose dei nonni” della Proverbio 40 gr di zucchero di canna
1 uovo
scorsa settimana è: e’ fer de pa- Löda e’ mer e tént a la tèra; 125 ml di latte
I nostri lettori sono sadén (lo strumento utilizzato in löda è mont e tent e’ pian 125 ml di acqua
invitati a indovi- cucina per fare i passatelli). Loda il mare e tieniti a terra; 25 ml di olio extravergine d'oliva
nare l’oggetto della loda il monte e tieniti al piano ½ cucchiaio di bicarbonato
La soluzione esatta è stata data 50 gr di uvetta
memoria. Che cosa per prima da Monica Zignani che La pratica saggezza di un tempo 50 gr di albicocche disidratate (si possono uti-
è? vince il libro “Te lo do io il bar- non finirà mai di stupirci. lizzare anche fichi secchi o prugne disidratate)
La soluzione, rigoro- bone” da ritirare in redazione, via 1 mela
La più grande fortuna che si po-
samente in dialetto, don Minzoni 47, Cesena. tesse avere una volta, era quella di
va comunicata alla
coltivare un grasso podere di pia-
redazione Tra i partecipanti che hanno dato Procedimento:
nura; quindi per non sfidare la
(redazione@corrie- la soluzione esatta, è stato sorteg- sorte ecco che si era pronti a lo- Sciogliere il miele a bagnomaria o in micro-
recesenate.it, giatoMarco Magalotti: dare e fingere di invidiare i pesca- onde. Mescolare le farine con il pangrattato, il
tel. 0547 1938590). vince un vassoio di 10 bomboloni tori che avevano il mare e i miele, l’uovo, il latte, l’acqua, il bicarbonato e
Primo premio: un della tradizione da ritirare montanari che avevano il pano- l’olio.
libro. presso la pasticceria rama, salvo sentirsi dei privile- Sbucciare una mela e tagliarla a cubetti, infari-
Premio a sorteggio “Caffè le millevoglie”, giati per avere i piedi ben saldi a narla e aggiungerla all’impasto. Unire anche
fra tutti i parteci- viale Abruzzi 233 angolo via Lazio terra e la comodità di arare la fer- l’uvetta e le albicocche disidratate, mettere
panti: un vassoio di a Cesena (zona stadio). tile terra di pianura. nello stampo e infornare a 170°, forno statico
bomboloni. D.A. già caldo, per 35-40 minuti.

Ingredienti per 4 persone

L’azdora di Romagna 8 carciofi

500 gr. di piselli freschi
1 ciuffetto di prezzemolo
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
di Giusi Canducci 100 gr. di passata di pomodoro sale
1 spicchio d’aglio pepe
In un tegame, possibilmente di terracotta, mettere l’olio extra vergine
Carciofi con piselli di oliva con l’aglio; far rosolare per qualche istante, poi eliminare
l’aglio. Aggiungere i carciofi interi ben puliti (quando si puliscono i
carciofi non commettere l’errore di buttare i gambi: sbucciati bene,
Q uesto è un piatto tipicamente primaverile. Con
l’arrivo della bella stagione nelle nostre campa-
gne si cominciava a raccogliere i primi frutti dell’orto,
tagliati a tocchetti e cotti assieme ai carciofi, sono ottimi!). Far roso-
lare alcuni minuti, poi aggiungere la passata di pomodoro, un bic-
chiere d’acqua e coprire con un coperchio. Lasciar sobbollire per 15
tra i quali spiccano sicuramente i carciofi e i piselli. minuti, poi aggiungere i piselli sgusciati, il sale e il pepe, mescolare e
Un piatto leggero ma saporito, adatto ai primi caldi poi coprire nuovamente col coperchio. Lasciare cuocere per circa
che può essere utilizzato come contorno, ma anche un’ora o fino a quando i carciofi risulteranno morbidi, ma senza me-
come portata principale. scolare per evitare che si rompano. Pochi minuti prima che la cottura
sia ultimata cospargere con prezzemolo tritato.
16 Giovedì 26 aprile 2018
onianza Per la prima volta, il 20 aprile, il Papa ha reso omaggio a un vescovo in Italia
Testim
Papa Francesco e don Tonino
Due sentieri che si incrociano
P
apa Francesco e don Tonino
Bello: il 20 aprile, a 25 anni dalla
morte del "servo di Dio", i loro
sentieri si sono incrociati: per la
prima volta, nelle sue visite pastorali in
Italia, Francesco ha reso omaggio a un
vescovo, sostando in preghiera sulla sua
tomba che è quotidianamente méta di
pellegrinaggio da ogni parte d’Italia e del
mondo. Per la gente di Alessano, il paese
natale che conserva le sue radici e dove
ha voluto essere sepolto, questo incontro
viene percepito come assolutamente
naturale: "Se don Tonino fosse diventato
Papa, oggi sarebbe papa Francesco",
azzarda addirittura con un sorriso don
Gigi Ciardo, parroco della Collegiata "SS.
Salvatore", la chiesa madre di Alessano, di
fronte alla casa natale di don Tonino.
All’indomani della sua morte quella casa
è diventata una Fondazione che porta il
suo nome, per volontà di don Tonino e
grazie all’impegno della sua famiglia e del
presidente della Fondazione don Tonino
Bello, Giancarlo Piccinni, cresciuto con
don Tonino di cui prima è stato allievo al
liceo e poi ha sperimentato l’amicizia e la
paternità spirituale anche negli anni
dell’episcopato a Molfetta, che hanno
conciso con i suoi anni di studio a
medicina.
Sentieri scomodi. Oggi Giancarlo è uno
stimato cardiologo, ma la sua agenda fitta
di impegni non gli impedisce di portare
avanti con lo stesso fervore la sua opera
di trasmissione della memoria. "Don
Tonino ci diceva che dal cielo non ci
arriva nulla: anche la speranza la
dobbiamo organizzare". La dimensione
orizzontale della fede, per il prete
salentino, "incrocia sentieri scomodi".
Ironia, autoironia e sano distacco dalle
cose: sono tre tratti per Piccinni essenziali
Vita della Chiesa
nel profilo di don Tonino, uomo
appassionato della vita che viveva le cose
con passione:
"L’ho visto anche piangere, come quando
ha visto scorrere al telegiornale le
immagini della guerra in Iraq. Diceva che
in ogni guerra c’è sempre una grande
bugia, e più una guerra vuole dimostrare
il contrario più la bugia è grossa. Il divario
tra il Nord e il Sud del mondo, che lui
denunciava, era il primo pezzo della
guerra mondiale a pezzi di cui parla oggi
papa Francesco".
Il viaggio a Sarajevo, con la marcia
pacifica di protesta contro la guerra pochi
mesi prima di morire, era mosso da
un’urgenza interiore. "Devo andare, mi
devo spendere fino all’ultimo giorno per
tutti, per mostrare che la violenza non
porta da nessuna parte", le parole di don
Tonino, che al ritorno scrive sul suo
diario, in un passo pubblicato - come altri
inediti - sull’ultimo libro di Giancarlo
Piccinni, "Don Tonino sentiero di Dio":
FOTO ARCHIVIO SIR
"Rimango solo e sento una gran voglia di
piangere. Il seme della nonviolenza
attecchirà se i poveri lo vorranno".
Porte aperte. Gli ultimi passavano da
casa sua, "condivideva con il povero
anche la povertà", racconta Giancarlo a
proposito della decisione - anche questa
profetica rispetto al pontificato di
Francesco - di aprire le porte della sua
casa alle vittime della "cultura dello
scarto".
"Mi ricordo quando andavo a trovarlo e
lui mi invitava a cena. Apparecchiava per
bene la tavola, apriva gli sportelli della
dispensa e si accorgeva che erano vuoti:
non c’era più niente… così il più delle
volte uscivamo a prenderci un pizza".
"Ci voleva liberare delle tre p: potere,
profitto e prestigio", dice il presidente
della Fondazione, facendo emergere il
ritratto di don Tonino educatore dei
giovani, all’insegna della libertà dal
fascino perverso del denaro.
Un’ala di riserva. "Quando è morto, ci ha
lasciato un cumulo di debiti", sorride il
fratello Trifone riportando alla memoria
l’immagine del tragitto che Tonino faceva
dalla casa materna alla chiesa, durante il
quale, spesso insieme alla mamma,
"dilapidava il patrimonio", scherza a
proposito dei gesti di aiuto verso chi si
rivolgeva a lui nel momento del bisogno.
Anche l’altro fratello, Marcello, traccia un
ritratto assolutamente privo di retorica:
"Non è stato niente di speciale durante i
primi anni di vita: ha giocato con noi a
sassate, a spade di legno, a pallone…Poi è
entrato in seminario, più come ripiego
per una madre vedova con tre figli maschi
e senza lavoro che voleva farlo continuare
a studiare, perché prometteva bene".
Dopo 5 anni ad Ugento, don Tonino è
andato a Molfetta per gli studi liceali ma
"l’esplosione è avvenuta pienamente a
Bologna", all’Onarmo (Opera nazionale
assistenza religiosa e morale degli operai)
con il cardinal Lercaro: "In quel periodo
ha dato tanto di sé e c’era già in lui quello
che sarebbe stato di lì a poco, da
vescovo".
Stefano è il nipote di don Tonino e ricorda
uno zio che lo consolava quando da
bambino aveva una giornata storta e lo
aiutava nelle versioni di latino, così
prendeva bei voti il giorno dopo. "Mi ha
insegnato a guidare e a nuotare nel mare
di Leuca, mi teneva sulle spalle. Poi ho
dovuto studiare il suo pensiero, è morto
quando avevo 20 anni: ho dovuto vivere
negli anni successivi al don Tonino
vescovo, che ha aperto le porte del
vescovato grazie alla sua Chiesa col
grembiule e mi ha insegnato che la
convivialità delle differenze non è
un’astrazione teorica, ma qualcosa da
vivere, da osare insieme, abbracciandosi
insieme".
Come fanno i due angeli con una sola ala
nel bassorilievo della chiesa madre di
Alessano, da cui don Tonino ha tratto
ispirazione per la sua celebre
composizione "un’ala di riserva": "Gli
uomini sono angeli con un’ala soltanto:
possono volare solo rimanendo
abbracciati".
M. Michela Nicolais
 Attualità Giovedì 26 aprile 2018 17

I giornalisti Fisc di Emilia Romagna e Triveneto all’Europarlamento Villaggio globale

di Ernesto Diaco

Siamo tutti noi LA VERA NOTIZIA

È LA PACE

quell’Europa Si celebra fra pochi

giorni, domenica 13
maggio, la Giornata
mondiale delle co-

Crediamoci di più municazioni sociali,

da 52 anni appunta-
mento annuale per
riflettere – nella
festa dell’Ascen-

Istituzioni sione – sulla mis-

sione della Chiesa
di evangelizzare at-
traverso i media.
A commento del messaggio scritto da papa
Francesco per la Giornata, l’Ufficio per le co-
municazioni sociali della Cei ha pubblicato
un libro a firma del direttore dell’Ufficio, don
I GIORNALISTI DELLA FISC EMILIA ROMAGNA Ivan Maffeis, e di Pier Cesare Rivoltella, pro-
DAVANTI ALLA SEDE DELL’EUROPARLAMENTO A BRUXELLES.
TRA LORO L’EUROPARLAMENTARE DAMIANO ZOFFOLI fessore ordinario di Didattica e tecnologie
E IL DIRETTORE DEL CORRIERE CESENATE FRANCESCO ZANOTTI dell’istruzione all’Università cattolica di Mi-
lano. Il titolo ricalca quello scelto dal ponte-
fice per l’appuntamento: “Fake news e
"tempo" diverso: quadrati. giornalismo di pace” (ed. Morcelliana).
Ripartiamo dall’Europa. Quella realtà perché solo dopo Bruxelles è un vero modello di “La diffusione della comunicazione – si legge
il distacco puoi integrazione sociale: è frequentissimo
che troppo spesso sentiamo lontana davvero elaborare camminare per strada o sedersi in un
nell’introduzione dei curatori – ha guidato il
passaggio dalla società dell’informazione alla
responsabile e al contempo assente le emozioni locale fra persone di diverse società informazionale, ovvero da una società
provate e quanto nazionalità.
che fatica a decollare. Avviciniamola. questa città ti ha L’atmosfera mitteleuropea, il
in cui l’informazione è importante a una so-
cietà fatta di informazioni”. In questa società,
Bruxelles non è poi così lontana… saputo dare. bellissimo Palais Royal, l’imponente spiegano ancora Maffeis e Rivoltella, “eventi e
Le giornate Cathedrale di Sts Michel et Gudule, la discorsi si mischiano, la realtà e i commenti si
vissute con i Grand Place, un capolavoro
confondono: la totale trasparenza non genera

R
accontare l’esperienza vissuta
a Bruxelles, con i colleghi
giornalisti Fisc di Emilia
Romagna e Triveneto,
significa raccontare innanzitutto una
città, anzi una capitale. Abbandonato
quell’alone di grigio che
l’immaginario attribuisce a Bruxelles,
e non solo per le condizioni
climatiche, la città appare nei suoi
colori, bellissima, cosmopolita e
multirazziale.
Ma significa soprattutto raccontare
una emozione: Bruxelles ti entra
dentro e ti cambia. Ti costringe ad
abbandonare ogni visione limitata e ti
accompagna ad aprire la mente. Una
città dinamica, pullulante di giovani,
frenetica ma al tempo stesso
rispettosa. Bruxelles ti fa respirare
l’Europa; quell’Europa cui
apparteniamo ma che troppo spesso
non consideriamo, mettendola quasi
sottintesa.
Eppure noi, anche noi, siamo
l’Europa. Ecco, Bruxelles ha questo
grande merito: ti fa sentire cittadino
europeo, o meglio, ti obbliga a
ricoprirti tale.
Spesso noi giornalisti scriviamo di
getto gli articoli, magari in treno o in
aereo: capitalizzare il tempo e
immortalare le notizie ancora fresche.
Ecco, l’esperienza dei tre giorni intensi
a Bruxelles invece richiede un
colleghi si sono concentrate
soprattutto dentro il Parlamento
europeo, a contatto con
europarlamentari (siamo stati invitati
da Damiano Zoffoli, già sindaco di
Cesenatico), addetti stampa, persone
dello staff.
Ma già il solo tragitto a piedi per
arrivare alla innovativa struttura ci ha
consentito di respirare l’aria di questa
che da molti viene considerata non
soltanto una grande città, ma la
"capitale d’Europa". Architetture
diverse si avvicendano, testimoni
fedeli del trascorrere delle varie storie.
Basta passeggiare per le vie e
osservare le facciate delle case per
vedere, accanto a monumenti talvolta
molto antichi, testimonianze di tutte
le tendenze dell’arte architettonica
europea del XX secolo.
Gli edifici di Victor Horta, sommo
maestro del Liberty in Belgio, sono i
più famosi.
Come ci hanno spiegato in
Parlamento, il cosmopolitismo è
imperante a Bruxelles: nelle giornate
di pieno lavoro, oltre quattromila
persone orbitano dentro al
Parlamento, che diventa esso stesso
una autentica città, con tutti i servizi:
dal supermercato alla palestra. In
ascensore si possono ascoltare in
contemporanea otto lingue diverse:
trovi tutta l’Europa in pochi metri
architettonico, simbolo da sempre
della sontuosità di Bruxelles e definito
da Jean Cocteau "il più ricco teatro del
mondo". E infine il palazzo a quattro
ali della Comunità Europea. Qui noi
giornalisti ci siamo confrontati,
abbiamo imparato quali sono i
complessi meccanismi alla base del
funzionamento della macchina
europea, abbiamo espresso opinioni,
ricevuto risposte.
Sulla via del ritorno, riecheggiano le
parole "l’Europa siamo noi".
Quell’Europa che troppo spesso
sentiamo lontana, responsabile e al
contempo assente, quell’Europa che
fatica a decollare. Eppure siamo anche
noi quell’Europa.
Ripartiamo da qui. Da Bruxelles, dai
suoi giardini e dalla sua energia:
ripartiamo con la consapevolezza del
nostro ruolo di europei. Crediamoci di
più in questa Europa.
Noi giornalisti abbiamo una missione:
dare voce, fare conoscere. Il nostro
impegno sarà quello di dare voce,
soprattutto nelle nostre testate locali,
a quello che accade in Europa, dentro
al palazzo del Parlamento. Perché le
decisioni dei "grandi" sono decisioni
che riguardano ognuno di noi e
avranno ripercussioni sulle realtà che
viviamo. Avviciniamo l’Europa.
Bruxelles non è poi così lontana…
Maria Silvia Cabri
libertà, ma nuovo occultamento. Se tutto è in-
formazione, ciò comporta che non si riesca
più a distinguere quello in cui sia giusto cre-
dere (come nelle fake news)”. Di conse-
guenza, “quel che si apre non è uno spazio di
libertà, ma di disorientamento e possibile
manipolazione”.
Si tratta di un giudizio severo, che oltre a voler
mettere in guardia dai potenziali inganni na-
scosti nelle pieghe della comunicazione,
cerca di rovesciare l’accusa di intolleranza ri-
volta a chi si mette in ricerca della verità. La
violenza a cui assistiamo, nei social network
come nel dibattito politico e nel sistema me-
diatico, prosegue il testo, “non è il risultato
dell’assenza di comunicazione o del trionfo
della verità, ma esattamente il contrario: la
violenza è spesso figlia della comunicazione
polverizzata e dell’impossibilità di trovare in
essa una verità”.
Il fatto che tutti possano facilmente espri-
mersi non comporta, infatti, il rispetto auto-
matico di chi la pensa diversamente, ma
conduce spesso all’assolutizzazione del sin-
golo punto di vista, e chi dissente finisce per
essere inteso non come qualcuno che vede le
cose diversamente, ma come un nemico che
in quanto tale va attaccato. Nasce da qui il bi-
sogno che i giornalisti, invece di alimentarli,
siano i primi a disinnescare i conflitti, met-
tendosi a servizio delle persone e della loro
capacità di ragionare, andare alle cause, ap-
profondire. Convinti insomma che “la pace è
la vera notizia” e che fa vendere più della
guerra.

PSICOLOGIA
della vita quotidiana
uesta rubrica, tenuta da Mirella Montemurro, si propone di os-
Q servare il mondo attraverso una “lente” psicoanalitica. Si par-
lerà di relazioni, educazione dei figli, disagi psicologici e loro cura,
fatti di cronaca locale e nazionale. La Rubrica avrà uno spazio
nell’ultima settimana di ciascun mese. Buona lettura.
Laureata con lode in Psicologia clinica e di comunità presso Sapienza Univer-
sità di Roma, la psicologa Mirella Montemurro ha conseguito la specializza-
zione in Psicologia clinica e psicoterapia individuale e di gruppo. Svolge a
Cesena e Rimini attività di psicoterapia individuale, di coppia e di gruppo a
orientamento psicoanalitico.
Teatrino interno
La persona è poliedrica. Dentro di noi ci sono più parti autonome.
Alcuni psicoanalisti descrivono il mondo interno come una rappre-
sentazione teatrale.
Freud ha tentato di individuare i “personaggi” che agiscono in cia-
scuno di noi. Ha diviso il nostro apparato psichico
in tre parti. Primo fra tutti l’Io: collegato al mondo
esterno che si estende per buona parte dell’intera
personalità. L’Io rappresenta la ragione. Poi ha in-
dividuato l’Es: dove risiedono affastellati gli im-
pulsi irrazionali, quelli che chiama pulsioni. Infine
c’è il Super-Io, esso racchiude da un lato i valori
etici dell’individuo, e dall’altro ne osserva, giudica,
approva o punisce la condotta. Sostanzialmente
nel Super-Io vi sono i dettami genitoriali e le re-
gole sociali. Queste tre parti sono spesso in con-
flitto tra loro. L’equilibrio della persona si
mantiene grazie a una comunicazione tra queste
parti. Nel suo celebre saggio l’Io e L’Es Freud scrive
che l’Io è il cavaliere, che deve cercare di tenere a
freno il suo cavallo ribelle, l'Es, e lottare contem-
poraneamente contro uno sciame di api infuriate,
il Super-io, che gli ronzano intorno. Esposto alle
angosce legate a questi pericoli, l’Io, secondo
Freud, è un negoziatore assediato, tutt’altro che
onnipotente, che cerca una mediazione tra
le forze che lo minacciano e che si combat-
tono tra loro.
Lo scopo dell’Io è quello di effettuare una
buona mediazione tra Es e Super-Io per non
rischiare di soccombere: «alla tentazione di
diventare servile, opportunista e bugiardo,
un po' come un uomo di Stato che pur es-
sendo consapevole di come stanno effettiva-
mente le cose, intende comunque
conservarsi il favore della pubblica opi-
nione».
Se riusciamo a seguire questo battagliare
che c’è in noi, non soltanto vivendolo ma ar-
rivando ad assisterlo come spettatori di noi
stessi, «restiamo perpetuamente a teatro»,
scriveva Cesare Musatti. Nel nostro teatrino
interno.
a cura di Mirella Montemurro
mirellamontemurro@gmail.com
18 Giovedì 26 aprile 2018
In 120 alla serata conviviale durante la quale sono stati consegnati i fondi raccolti nell’edizione 2017
Longiano
I dodicimila euro
sono stati destinati
alla comunità terapeutica
“San Luigi” di Balignano,
alla Caritas di Longiano,
alla fondazione “La nuova
famiglia” di Cesenatico
e alla casa famiglia
“Papa Giovanni XXIII”
di Santa Paola
Ciclismo e solidarietà. È la 2xbene
S
erata conviviale della 2xBene, la manifestazione che a Longiano unisce
ciclismo, solidarietà e volontariato. La cena, durante la quale sono stati
consegnati i fondi raccolti nell’edizione 2017, si è svolta la sera di venerdì
20 aprile presso il ristorante degli Ulivi di San Lorenzo in Scanno.
Presenti 120 persone, fra amici e collaboratori della manifestazione
organizzata ogni anno dalla società “Fausto Coppi” di Cesenatico e dal
“Panathlon club” di Cesena, sotto l’egida dell’Acsi e la regia dell’avvocato
Roberto Landi.
Dodicimila euro il ricavato, che è stato devoluto in parti uguali a quattro realtà
benefiche del territorio: la comunità
terapeutica “San Luigi” di Balignano,
la Caritas di Longiano, la fondazione
“La nuova famiglia” di Cesenatico e la
casa famiglia “Papa Giovanni XXIII”
di Santa Paola.
Per la comunità di Balignano, che
ospita una quindicina di ragazzi con
problemi di dipendenza, ha ritirato
l’assegno la responsabile Sofia
Brigliadori, che ha ringraziato gli
organizzatori della 2xBene per la
“vicinanza”. “In comunità sto
prendendo di nuovo la mia vita in
mano”, ha testimoniato uno dei
ragazzi presenti alla serata.
“Il contributo della 2xBene è una
manna - hanno detto Stefania
Meschiari e Gian Paolo Seraceni,
Elezioni Rsu: Cisl Fp
e Cisl Scuola si confermano
sindacati di riferimento
dei lavoratori pubblici
La Cisl Fp risulta prima nelle
votazioni dell’Ausl Romagna del
comprensorio cesenate e in quella
dell’Unione dei Comuni Valle Savio,
nonché conferma la maggioranza
assoluta nell’Unione dei Comuni
Romagna Faentina e negli Enti
Centrali quali Inps Cesena, mentre
all’Inps di Forlì si è giunti al 37% e
alla Camera di Commercio si è sfiorato
il 49%.
Anche la Cisl Scuola ha ottenuto una
importante conferma nella provincia
di Forlì-Cesena, dove i lavoratori
delle scuole hanno ancora una volta
espresso grande fiducia nei confronti
dei candidati Cisl, attribuendo 1.500
preferenze che consentono di
superare il 30% dei voti complessivi.
Filippo Pieri, segretario della Cisl
Romagna, è soddisfatto per il
risultato provinciale che "valorizza la
proposta portata avanti dai nostri
candidati che rappresentano un
sindacato confederale che vede il
lavoratore come parte della comunità
in cui opera e vive".
Firmati gli aumenti
per i lavoratori della scuola
Giovedì 19 aprile, Cisl Scuola, insieme
a Cgil e Uil, ha firmato il nuovo
contratto di lavoro del comparto
istruzione. Si tratta dell’ultima tappa,
dopo l’ok della Corte dei Conti
sull’ipotesi di rinnovo del contratto
del comparto - che comprende
Scuola, Università, Alta formazione
artistica, musicale e coreutica,
Ricerca - che era stata siglata il 9
Solidarietà
referenti della Caritas longianese -.
Ogni mese aiutiamo 25 famiglie, tutte
con figli a carico. I fondi ricevuti sono
preziosi, dal momento che gli aiuti
provenienti dal Banco alimentare
sono diminuiti”.
Beneficenza anche alla “Nuova
famiglia onlus” di Cesenatico, che si
prende cura di disabili adulti e
anziani privi di assistenza familiare.
“Senza questi aiuti - ha detto il
presidente della fondazione Roberto
Casali - non riusciremmo a fare molte
delle nostre attività. È difficile fare
capire all’esterno che il volontariato
ha dei costi da sostenere”.
Dello stesso avviso Franca Franzetti,
referente della casa famiglia “Papa
NOTIZIARIO PENSIONATI
febbraio scorso. Circa 1,2 milioni di
dipendenti avranno diritto alle novità
previste dal nuovo contratto,
compresi gli aumenti retributivi
previsti e gli arretrati: un aumento
medio di 96 euro mensili lordi a cui si
aggiungono circa 400 euro di
arretrati.
Primo maggio
Festa dei lavoratori
Come ogni anno la festa dei
lavoratori è una giornata ricca di
appuntamenti. A Cesena dalle 7 avrà
inizio la dodicesima prova di medio
fondo e fondo d’la Caveja 2018, un
raduno ciclistico in collaborazione
con Uisp Cesena. Dalle 14,30 classico
appuntamento per tutti in piazza del
Popolo, con l’esposizione di carri
agricoli e moto d’epoca, allietati
dalla musica dell’orchestra Vincenzi e
alle 16 l’intervento del segretario
generale Cisl Emilia Romagna Giorgio
Graziani.
I volontari Anteas
danno i numeri
Anteas, Associazione nazionale tutte
le età attive per la Solidarietà (ex
Associazione nazionale terza età
attiva per la solidarietà), nata nel
1996 sotto la spinta di esperienze
locali di volontariato sostenute e
supportate dalla Fnp Cisl, è promossa
dagli anziani ed è aperta all’incontro
con i giovani e con tutti coloro che
condividono l’impegno della
Giovanni XXIII” con sede nella
canonica di Santa Paola di
Roncofreddo. “Grazie alla solidarietà -
ha detto - quest’anno tagliamo
importanti traguardi: l’apg23 compie
50 anni, la cooperativa sociale “La
fraternità” festeggia i 25 anni di
attività e il centro diurno di San
Tomaso 20”.
Fra i presenti alla cena, Maurizio
Bertozzi, fondatore di Isoltema, uno
degli sponsor della 2xBene, che ha
proposto di destinare parte dei fondi
della prossima edizione alla missione
diocesana di Carupano, in Venezuela,
da lui di recente visitata assieme al
missionario don Giorgio Bissoni.
A tavola, fra i tanti, il sindaco di
Longiano Ermes Battistini che ha
annunciato la riqualificazione della
“fontanella di via IV Novembre, alla
quale tutti i cicloturisti che salgono a
Longiano si fermano a riempire la
borraccia”. Sarà accompagnata da
una targa con i nomi dei ciclisti
professionisti insigniti del premio
“Città di Longiano”.
Matteo Venturi
a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL
(tel. 0547 644611 - 0547 22803)
(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - Cesena
solidarietà civile e sociale.
Forse non tutti sanno che i volontari
Anteas hanno erogato 12.807 prestazioni
sanitarie, a San Piero in Bagno hanno
consegnato 2.828 pasti, nella zona del
Rubicone 828 persone non automunite
sono state accompagnate in auto per
19.863 km e altro ancora.
Tutto questo è svolto gratuitamente,
nello spirito solidaristico che è alla base
dell’Anteas, che ha una delle sue sedi a
Cesena.
Anteas si propone di contrastare ogni
forma di esclusione sociale, migliorare la
qualità della vita, diffondere la cultura e
la pratica della solidarietà perché ogni
età abbia un valore e ogni persona un
suo progetto di vita attraverso cui
diventare una risorsa per sé e per gli
altri.
La sua porta è sempre aperta: per chi
vuol donare un pò del suo tempo e della
sua buona volontà a per chi ha bisogno di
un piccolo aiuto i riferimenti sono:
via Renato Serra, 15, Cesena.
Tel. 0547 22803 Fax 0547 367784
Email: anteas.cesena@gmail.com
VOLONTARI ANTEAS
Bando regionale
■ Servizio civile
in Caritas a Cesena
Per giovani fino ai 29 anni
È uscito venerdì 20 aprile il bando di selezione
pubblica per la partecipazione ai progetti di Servizio
civile regionale.
La Caritas di Cesena-Sarsina ha presentato, insieme
alla Caritas di Forlì-Bertinoro, il progetto Insieme
per aiutare. A disposizione ci sono 2 posti per
Cesena, con sede di servizio presso il Centro di
ascolto della Caritas diocesana Cesena-Sarsina, in via
don Minzoni 25, e due posti per Forlì, presso il Centro
di ascolto e prima accoglienza Buon pastore, in via
Fossato vecchio.
Possono presentare domanda i giovani cittadini
italiani o provenienti da altri Paesi, senza distinzione
di sesso o di appartenenza culturale o religiosa, di
ceto, di residenza o di cittadinanza, che alla data di
presentazione della domanda abbiano compiuto il
diciottesimo e non superato il ventinovesimo anno di
età. Tra i requisiti richiesti, non aver riportato
condanne penali, essere residenti o domiciliati in
Italia o, per i giovani provenienti da altri Paesi,
essere in regola con la normativa per il soggiorno dei
comunitari e degli stranieri in Italia.
Il servizio prenderà avvio il 3 settembre e avrà durata
9 mesi con un impegno di 20 ore settimanale. Il
compenso previsto è di 288 euro mensili. La scadenza
per la consegna delle domande è fissata alle 14 del
21 maggio.
PER INFORMAZIONI: Caritas diocesana Cesena-
Sarsina, via don Minzoni, 25 - Cesena, dal lunedì al
venerdì dalle 8,30 alle 12,30. Referente: Giulia
Matassoni, tel. 0547 22423.
Svolgere servizio civile in Caritas significa:
promuovere un servizio a favore delle persone più
svantaggiate prendendo coscienza dei disagi della
comunità del territorio; investire nella formazione
intesa anche come crescita personale; opportunità
per condividere l’esperienza con altri giovani;
sensibilizzare a una cultura della nonviolenza, della
pace e della solidarietà sociale.
Il progetto “Insieme per aiutare” si propone di:
ascoltare i bisogni e portarli a conoscenza delle
istituzioni e dei soggetti preposti a dare loro risposte
congruenti; erogare servizi che rispondano ai bisogni
primari delle persone; orientare per avviare al
mondo del lavoro, alla compilazione dei documenti
per gli adempimenti burocratici; promuovere e
coordinare le iniziative e le attività rivolte a persone
in situazione di bisogno in collaborazione con altri
attori che, sul territorio, possono intervenire sul
medesimo problema; offrire percorsi formativi per gli
operatori.
e per il Patronato INAS CISL
 Cultura&Spettacoli Giovedì 26 aprile 2018 19

Portfolio “Mentimenti” | Arte e musica protagoniste Cinema di Filippo Cappelli

Multisala Aladdin (Cesena)

Uci Cinema (Savignano sul Rubicone)
GHOST STORIES
di Andy Nyman, Jeremy Dyson
Non è per nulla male questo “Ghost Stories”.
Anzi. Un genere piuttosto asfittico come
l’horror sembra ritrovare nuova linfa pro-
prio in film come questi che si basano su
uno schema classico e risaputo: e questa
volta l’intero progetto del film si fonda su
una grande promessa, e cioè che tutto
quello che si vedrà sarà in grado di far ricre-
dere uno scettico sulla possibilità di pre-
senze ultraterrene.
La trama: il professor Philip Goodman
SABATO POMERIGGIO 21 APRILE NELLA SALA DEGLI AMICI DELL'ARTE DELL'EX LIBRERIA BET- (Andy Nyman), è un docente di psicologia e
TINI IN VIA VESCOVADO, A CESENA SI È SVOLTA LA PRESENTAZIONE DEL PORTFOLIO "MENTI- noto debunker. Noto a tutti per il suo pro-
MENTI" CON OPERE DEL PITTORE SILVANO BARDUCCI , SILVANO TONTINI, DEL POETA STEFANO verbiale scetticismo nei confronti di qual-
SIMONCELLI E LE FOTOGRAFIE DI SANDRA, siasi evento sovrannaturale, conduce un
all'interno dell' evento sono intervenuti i musicisti di strada il musicista Silvano con il suo insepa- programma televisivo nel quale smaschera
rabile cane , il fisarmonicista Arquile E la poeta Cliary Celeste. notevole l'affluenza di pubblico che false sedute spiritiche, sedicenti sensitivi,
alla fini ha gradito, divertendosi, il buffet CON lupini e gassosa (fotoservizio Sandra e Urbano Ce- truffatori di ogni genere. Quando, tramite
sena) una misteriosa lettera, gli viene affidato il
compito di indagare su tre sconcertanti casi
di attività paranormale, Goodman inizia a
scavare sempre più a fondo, ignaro del fatto
Il We reading festival si allarga a Gatteo che i tre casi finiranno per rivelare, ciascuno
a suo modo, dei misteri terrificanti, ben
oltre la sua stessa immaginazione. Finché,

I cantanti leggono via via, attraverso un viaggio alla scoperta di

ciò che non può essere spiegato razional-
mente, non giungerà a un'angosciante e
scioccante conclusione che lo riguarderà

Rodari, Kafka personalmente...

Il film si mantiene fin dall’inizio su uno
stato di grande tensione. Mantiene la sua
natura di film episodico (è l’adattamento di

Genna e Pasti Nove date dal 27 aprile al 3

Nove incontri con artisti che si
metteranno alla prova in letture non
convenzionali.
Torna We reading festival, alla seconda
edizione, con tappe a Gatteo, Savignano
sul Rubicone e Santarcangelo di
Romagna.
A partire dal 27 aprile e fino al 3 giugno
approderanno in alcuni luoghi simbolo di
questo lembo di Romagna personaggi
piuttosto noti del panorama artistico e
culturale del momento, da Lodo Guenzi e
Bebo Guidetti de Lo Stato Sociale, freschi
vice vincitori di Sanremo 2018, allo
storico chitarrista dei Cccp Fedeli Alla
Linea Massimo Zamboni, al sindacalista e
ex assessore Arturo Zani, e tanti altri.
La manifestazione, che gode del supporto
di Credito cooperativo romagnolo, Eataly
e Romagna iniziative, è nata nel 2017 a
Savignano sul Rubicone e ora si allarga ai
vicini di casa in location suggestive come
l’ex Oratorio di San Rocco a Gatteo, il
teatro del Lavatoio a Santarcangelo e la
chiesa del Suffragio a Savignano.
La rassegna ha come main sponsor il
Credito cooperativo romagnolo - Bcc di
giugno tra Gatteo,
Savignano
e Santarcangelo.
Tra i big, Lodo Guenzi
e Bebo Guidetti
Cesena e Gatteo e come sponsor la catena
Eataly e il consorzio Romagna Iniziative.
Faranno parte del "cast" l’attore Giorgio
Montanini, famoso per le sue incursioni
televisive irriverenti su Nemico Pubblico,
Ballarò, Le Iene, e il cantante dei
Nobraino Lorenzo Kruger in compagnia
dell’attore cesenate Giacomo Garaffoni, il
rapper Moder, e un altro volto cesenate,
l’attore Michele Di Giacomo.
Il primo appuntamento è al teatro
Lavatoio di Santarcangelo il 27 aprile con
"Zamboni legge Kafka"; mercoledì 2
maggio Michele Di Giacomo e Arturo
Zani all’oratorio di San Rocco di Gatteo
daranno vita a letture sul ’68, un evento
speciale per il 50esimo anniversario dello
storico anno. Il 9 maggio i Camillas
leggono Giuseppe Genna alla Chiesa del
Suffragio a Savignano sul Rubicone.
Sempre a Savignano il 16 maggio gli Ex
Otago leggeranno Umberto Pasti. Venerdì
18 maggio i lettori saranno gli Interno 4 al
Musas di Santarcangelo mentre il 23
maggio e il 30 maggio protagonisti alla
Chiesa del Suffragio di Savignano saranno
rispettivamente Giorgio Montanini e
Moder con Giacomo Toni. Si torna quindi
al Lavatoio a Santarcangelo sabato 2
giugno con Lorenzo Kruger e Giacomo
Garaffoni che leggeranno di Gianni
Rodari e in chiusura, domenica 3 giugno,
Lodo Guenzi e Bebo Guidetti.
Tutti gli eventi sono a ingresso libero,
inizio alle 21.
Mariaelena Forti
uno spettacolo teatrale di grandissimo suc-
cesso), e quindi si divide su tre filoni narra-
tivi, funziona cioè su tre storie autonome
che tuttavia hanno legami e mostreranno
alla fine il loro filo comune. La linea narra-
tiva principale si mantiene comunque su
uno stile estremamente classico, fatto di ru-
mori, buio e apparizioni, che fanno sempre
la loro figura. I due registi danno l’impres-
sione di aver lavorato molto e bene sulla tra-
sposizione dal teatro al cinema, e sembrano
aver colto con grande precisione le scelte fo-
cali della vicenda. Ad esempio nel film ricor-
rono molto spesso inquadrature specifiche
che tendono a lasciare lo sfondo sfocato ma
al centro dell’inquadratura (con il soggetto a
fuoco spostato quindi da una parte), dando
sempre l’idea che da un momento all’altro
qualcosa stia per accadere proprio lì dove
non si riesce a vedere bene.
Certo, qualche errore e scarsa precisazione
persiste, proprio per la natura particolare di
questo film. L’eccessiva frammentazione
delle linee di lettura ad esempio, e forse un
retrogusto difficile da digerire, come di un
film che si vorrebbe dire bello ma con poca
sostanza di novità. Ma la verità, per tutti gli
appassionati, starà nel mezzo. Un film di
questo genere deve saper fare bene due
cose: divertire e spaventare. Ed è probabile
che qualcuno, dopo la visione, dormirà con
la luce accesa.

alla Libreria cattolica SAN GIOVANNI corso Sozzi 39, tel. 0547 29654, Cesena
colpevole quando non raggiunge determinati tra-
IL PINGUINO guardi, sa come considerare le proprie aspirazioni.
CHE IMPARÒ A VOLARE Solo riuscendo a individuare i nostri più autentici de-
sideri potremo conquistare la felicità, a patto di non
Anthony De Mello restare inerti ad attendere che qualcuno faccia il mi-
Editore: La Scuola, 13,50 euro racolo per noi e al nostro posto. Occorre alimentare la
scintilla di coraggio che abita in noi, ansiosa di diven-
editore: Piemme (14,90 euro) tare fuoco. “E all’improvviso la vita non sarà più l'in-
cubo che sembrava. Svegliatevi!”.
Con la sua impareggiabile freschezza, Anthony De
Mello racconta storie, recupera parabole, rievoca
miti per insegnarci a trovare una strada nel labirinto
delle nostre emozioni, riabbracciando il gusto per
I LIBRI DI HERVÈ TULLET
una vita ardita, appassionata, capace di inseguire e Autore e illustratore di libri per ragazzi. Il suo primo
realizzare l’impossibile. libro risale al 1994 e in breve tempo l’autore è diven-
“C’era una volta, fra i ghiacci dell'Antartide, un pin- tato famoso come il “re dei libri prescolari”. I suoi libri
guino che dipingeva gli iceberg e credeva nei suoi puntano sull’invito a pensare in modo creativo e indi-
sogni...” (Anthony De Mello). pendente, tale da sollecitare e sprigionare l’immagi-
Ciascuno di noi guarda la realtà da un’angolazione nazione dei bambini.
diversa. E spesso queste prospettive sono errate, in-
ficiate da pregiudizi, diffidenze e paure. Una mente Il grande colouring book Euro 13,50
lucida - non intimidita e aperta alle novità - conosce Un grande albo da colorare, insolito, pieno di idee
i propri limiti, ha imparato a fare i conti con essi, e originali e tante sfide, in perfetto “stile Tullet”!
non si lascia scoraggiare in caso di fallimento. Una mente in equilibrio non è affannata, sa Il bambino è stimolato a disegnare e a colorare usando pennarelli e fantasia, ma anche a
come utilizzare il tempo e lo impiega in funzione di pochi obiettivi precisi, non si giudica pensare in modo creativo!
20 Giovedì 26 aprile 2018 Cesena&Comprensorio

CESENA Cesenatico ◗ Cesenatico ◗

La bellezza delle scienze
Nell’aula magna della Malatestiana, venerdì 27
aprile alle 17, avrà luogo l’ultimo incontro della
rassegna “La bellezza delle scienze”. Daniele
Gouthier, docente alla Sissa, Scuola
internazionale superiore studi avanzati di Trieste,
autore di saggi e del libro di testo “Il bello della
matematica”(Pearson Bruno Mondadori)
presenterà il suo volume “Dar la caccia ai numeri.
Enigmi, problemi e giochi matematici”(Dedalo,
2017).
Olimpiadi di matematica
Si svolgerà presso la colonia Agip dal 4 al 6 maggio la XXXIV edizione
nazionale delle Olimpiadi di matematica, organizzate dall’Unione
matematica italiana, col patrocinio del Comune. Alla gara
parteciperanno 300 studenti delle scuole superiori italiane. La prova è
valida per la selezione della rappresentativa italiana che prenderà
parte alla finale mondiale in programma dal 3 al 14 luglio a Cluj-
Napoca in Romania. Avrà luogo anche la competizione a squadre con
settecento concorrenti italiani e stranieri che si sfideranno il 4 maggio
al palazzetto dello Sport e nella palestra del liceo classico “Enzo
Ferrari”. Le premiazioni saranno fatte domenica 6 maggio alla colonia
Agip dalle 9,30.
Storia d’Italia a teatro
L’associazione culturale “Compagnia Marco Gobetti”, lunedì 30 aprile
alle 21, metterà in scena al Comunale lo spettacolo “Carlo, Ettore, Maria
e la Repubblica. Storia d’Italia dal 1945 a oggi” liberamente ispirata al
volume “Raccontare La Repubblica/ storia italiana dal 1945 a oggi:
sette testi da interpretare a voce” (Edizioni Seb27). Con Marco Gobetti e
Beppe Turletti. Le musiche originali sono di Beppe Turletti. L’ingresso è
libero con prenotazione. Domenica 29 aprile alle 21, a cura della Ndo,
New dance organization” di Ivan Boschi, sul palco la compagnia Qaos di
Forlì che presenterà il musical “La leggenda di un amore” di Alberto
Sebastian Ricci. Ingresso palchi e platea 16 euro, ridotto 11.

Spettacolo di Chiara Guidi

La compagnia cesenate Societas, domenica 29
◆ Nella gara fra i dipendenti Amadori ha vintoYari Zoffoli
aprile alle 21 al teatro Bonci, nell’ambito della
rassegna “Puerilia”, metterà in scena lo spettacolo
con Chiara Guidi “Lettere dalla notte”,
liberamente tratto dai testi di Nelly Sachs, premio
SanVittore di Cesena
Nobel per la Letteratura nel 1966, sul suo
rapporto epistolare con un altro grande poeta
ebreo, Paul Celan. La musica originale dal vivo è di
In migliaia
Natàn Santiago Lazala.

Un’opera sul Medioevo

La Biblioteca Malatestiana, domenica 29 aprile
alle 17, ospiterà Silvia Ronchey per la
presentazione del suo libro “La cattedrale
sommersa. Alla ricerca del sacro perduto”(Rizzoli,
2017). L’autrice è docente di Filologia classica e
Civiltà bizantina all’Università di RomaTre.
Lo studio delle molecole
Sarà Vincenzo Balzani, professore emerito di
Chimica all’Università di Bologna, a tenere una
lezione, venerdì 27 aprile alle 15,30 nella sala
“Nello Vaienti” della Cisl in via Renato Serra, a
cura dell’Università della terza età. Tratterà il
tema “Leggere, scrivere e ricordare con le
molecole”. Mercoledì 2 maggio con la guida di
Sergio Pretelli, già docente di Storia
contemporanea all’Università di Urbino, sarà fatta
una gita nella città ducale.
Ritratti di personaggi
romagnoli
Nell’aula magna della Malatestiana, venerdì 4
maggio alle 17, l’associazione Valori e Libertà
presenterà il libro di Pier Mario Fasanotti “Tra il
Po, il monte e la marina. I Romagnoli da Artusi a
Fellini”. La Romagna ha dato i natali a personaggi
rilevanti nell’arte, nella letteratura, politica,
cucina, nel cinema e nello sport. Dialogherà con
l’autore Riccardo Chiesa.
alla Corsa dei Polli
a “Corsa dei Polli” è tornata domenica 22
L aprile a far correre grandi e piccini, cese-
nati e non, che hanno invaso le strade e i
percorsi sterrati attorno a San Vittore di Cese-
na, per vivere insieme una domenica di festa
e sport. La 39esima edizione della podistica ha
registrato numeri da record. Oltre 3mila per-
sone hanno preso parte ai tre percorsi, rispet-
tivamente di 3, 7 e 17 km, tutti partiti come
tradizione dalla sede di Amadori, in via del Rio
a San Vittore di Cesena.
Agli atleti competitivi si sono affiancati tantis-
simi corridori e camminatori non competitivi.
Grande successo per la gara dei più piccoli che
Longiano ◗ Sant’Angelo di Gatteo
Concerto jazz al Petrella
Sarà il duo “John De Leo & Fabrizio Puglisi”
a presentare lunedì 30 aprile alle 21,30 il
nuovo album “Sento doppio” nell’Unesco
international jazz day”. Sul palcoscenico del
teatro longianese John De Leo, già voce dei
Quintorigo, e il pianista Fabrizio Puglisi. Al
termine degustazione dei vini della Fattoria
Paradiso in collaborazione con “La strada
dei vini e dei sapori dei colli di Forlì e
Cesena”. Ingresso 15 euro.
ha visto partecipare quasi 300 bambini, di cui
oltre un centinaio figli di dipendenti Amado-
ri. Folto, come sempre, il gruppo dei Peopoll
Runners, i dipendenti Amadori provenienti da
tutte le sedi aziendali d’Italia, che hanno colo-
rato la giornata col rosso della speciale maglia
realizzata per l’occasione.
Da non dimenticare gli oltre cento volontari
della Podistica San Vittore - Pida e Sanzves, che
hanno seguito tutte le fasi della corsa. Per tut-
ta la mattinata il piazzale antistante la sede
dell’azienda si è trasformato in un grande spa-
zio di festa con musica, animazioni per bam-
bini e degustazioni. A fare gli onori di casa la
◗ Mercato Saraceno
Quiz del Rubicone
L’Avis di Gatteo ha organizzato il “Quiz del
Rubicone” che si terrà nel salone parrocchiale
di Sant’Angelo venerdì 27 aprile alle 21. La gara
sarà preceduta dalla cena a base di piadina e
prosciutto. Le squadre saranno composte da 4 o
6 persone. La quota d’iscrizione è a offerta
libera, partendo da 5 euro. Premi per tutte le
squadre. Il primo premio consiste in un
soggiorno di una settimana per 4 persone. Le
iscrizioni al 348 6431989.
famiglia Amadori con Francesco, Flavio,
Andrea e Francesca che hanno festeggiato
insieme ai dipendenti e premiato i vincito-
ri. Il sindaco Paolo Lucchi ha portato i sa-
luti della città di Cesena, dopo avere parte-
cipato alla gara competitiva.
Per la cronaca, i vincitori della gara com-
petitiva di 17 km sono stati Michele Bellu-
schi (Atletica Recanati) e Ana Nanu (Grup-
po sportivo Gabbi). Tra i Peopoll Runners
vincitore, per il secondo anno consecuti-
vo, è stato Yari Zoffoli (nella prima foto con
Francesco Amadori), impiegato del canale
ingrosso presso la sede di Cesena.
◗
Musica al Dolcini
Terranno un concerto sabato 28 aprile alle
21,30 al teatro comunale i “Radio*Zastava”
da Gorizia. Sul palcoscenico Gabriele Cancelli
(voce e tromba), Nico Rinaldi (sax contralto),
Leo Virgili (voce e trombone), David Cej (voce
e fisarmonica), Predrag Pijunovic (topan),
Stefano Bragagnolo (percussioni), Marco
Kappel (helicon) e Walter Grison (sax tenore
e baritono)
Ingresso 8 euro, ridotto 5.

Film al Victor
Sullo schermo del cineteatro di San Vittore,
giovedì 26, sabato 28, domenica 29 aprile e
martedì 1 maggio alle 21 il film di Giancarlo
Fontana e Giuseppe Stasi “Metti la nonna in
freezer”. Una giovane restauratrice in crisi
lavorativa vive con la pensione della nonna. Alla
sua morte, per evitare la bancarotta, insieme alle
amiche e colleghe decide di conservarne il
cadavere per continuare ad assicurarsi la
pensione. Escogita stratagemmi per tenere
nascosta la verità. Ingresso 3,50 euro.
Montiano ◗ San Piero in Bagno
Rombo & rock
La Pro loco in collaborazione con L’Altra Romagna organizza la IX edizione
di “Rombo & rock on the road” con diversi eventi. Venerdì 4 maggio alle
21 terrà un concerto il gruppo “Raga & Roll” cover band Litfiba. Sabato 5
alle 21 si esibiranno i “Margo’80”. Domenica 6 alle 9 ci sarà il raduno di
auto d’epoca; alle 10 il “Vesparaduno” in collaborazione con il Vespa club
Cesena; alle 16 una camminata al lago di Monteleone, alle 17 una
camminata di 7 chilometri e la chiusura della manifestazione alle 21 con
la musica dei “The Beetales”. Lo stand gastronomico sarà aperto venerdì 4
e sabato 5 dalle 19, domenica 6 dalle 12.
◗
Rapiti dallo smartphone
Nell’ambito del ciclo degli incontri sulle dipendenze, rivolto in
particolare a famiglie, insegnanti ed adolescenti, per giovedì 3
maggio alle 20,30, a San Piero in Bagno nella sala consiliare, si
svolgerà l’incontro “Rapiti dallo smartphone”, sulle dipendenze
tecnologiche. Presenta l’argomento Francesco Rasponi, psicologo-
psicoterapeuta.
L’iniziativa è promossa dall’Amministrazione in collaborazione col
Sert Cesena dell’Ausl Romagna, nell’ambito del progetto prevenzione
dipendenze nella Valle del Savio.

IN BREVE DALLA VALLE DEL SAVIO San Vittore di Cesena

San Piero in Bagno, Terra del Buon Vivere
Per il ciclo di “Incontri con l’autore”, promosso dall’Amministrazione di Bagno
di Romagna, sabato 28 alle 17 nella Sala Consiliare verrà presentato il libro
“Terra del Buon Vivere”, con la partecipazione delle autrici Cristina Casadei,
Nicole Poggi e Monica Fantini.
Il libro è dedicato alla terra di Romagna, raccontata attraverso un viaggio nel
tempo e nell’anima delle sue genti.
Sarsina, Escursione all’Acquacheta
La Polis Il Circolo organizza per domenica 29 una escursione all’Acquacheta e
alla cascata cantata da Dante nell’Inferno.
Il ritrovo dei partecipanti è per le 7 presso la sede dell’associazione e alle 7,30
in piazza Allende a San Piero in Bagno, per il trasferimento a San Benedetto in
Alpe, da dove parte l’escursione alla cascata, ai Romiti e all’Eremo dei Toschi.
Per info e iscrizioni: 335299279.
Bagno di Romagna, Progetto T.r.o.t.a.
Giovedì 3 maggio alle 20,30 al Palazzo del Capitano il Parco Nazionale delle
Foreste Casentinesi presenta i risultati delle attività svolte presso l’incubatoio
ittico di Premilcuore e le novità riguardanti la fauna ittica nel Parco.
Il progetto T.r.o.t.a. si pone l’obiettivo della salvaguardia delle trote native
dell’Appennino Tosco-romagnolo.
“X-Victor”, al via la rassegna
di gruppi teatrali locali
oberto Fabbri & Friends presentano al
R cineteatro Victor di San Vittore la VI edizione
della rassegna di gruppi teatrali locali che
proporranno sette serate dal 27 aprile al 25 maggio
alle 21. Salirà sul palco venerdì 27 aprile la Compagnia delle Vigne con lo
spettacolo “Tu sei fatto per me” diretto da Marcello Amadori. L’amore di una
ragazza cambia la vita di Danny. Ingresso 6 euro. Venerdì 4 maggio La Cumpa
proporrà “Il formidabile viaggio di Danny O’Connell”, scritto e diretto da
Marcello Brambini della Scuola di canto, teatro e musica di Gatteo Ctm
Accademy. Ingresso 5 euro. Toccherà alla compagnia Alterego venerdì 11,
sabato 12 e domenica 12 con la commedia musicale e divertente “La rivincita
delle Milf” con la regia di Veronica Plazzi. Ingresso 13 euro, 10 euro per i
ragazzi fino ai 12 anni. La commedia brillante “Il bello, il brutto e il bugiardo”,
diretta da Franco Ceredi, sull’avarizia di Orazio, giunto ormai alla fine dei
suoi anni, che dovrà lasciare le sue ricchezze alle avide nipoti; anche la sua
anima è contesa fra un angelo che lo vuole in Paradiso e un dispettoso
diavoletto che lo vuole all’inferno. Ingresso 6 euro. La conclusione della
rassegna è affidata alla compagnia teatrale “Gli smollati” che porterà in scena
venerdì 25 maggio lo spettacolo “Come coniugare il verbo amare” scritto e
diretto da Giovanni Tomassini della Scuola di canto, teatro e musica di
Gatteo Ctm Accademy.
Ingresso 5 euro.

Mattia Casadei sul primo gradino del podio
Calcio, serie B. Sabato 28 aprile arriva a Cesena il Frosinone
Rischio retrocessione
Aaa, vittoria cercasi
V
ietato sbagliare. E’ quello che
deve avere in testa il Cesena a 5
giornate dal termine del
campionato di serie B.
Terzultimi in classifica, e a oggi
virtualmente retrocessi in Lega Pro, i
bianconeri di Romagna attendono un
cliente molto scorbutico. Sabato 28
aprile alle 15 al Manuzzi Orogel
Stadium arriva il Frosinone, una delle
squadre più accreditate per il ritorno
nella massima serie. Dopo il
Scuola
e volley
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CODICE FISCALE 90001280404
Sport
onquista la prima vittoria stagionale, dopo
C ottimi piazzamenti, l’allievo della
Fiumicinese-Fait Adriatica, Mattia Casadei di
Calisese di Cesena.
Domenica 22 aprile con uno sprint tiratissimo ha
superato il veneziano Mattia Garzara e il veronese
Filippo Gaspari nella gara di 51 chilometri percorsi
alla media oraria dei 43,119 disputata a Cagnola di
Cartura (Padova). Alla corsa hanno partecipato 153
UN MOMENTO DI STANCHEZZA A FINE PARTITA
(PIPPO FOTO)
rocambolesco 3-3 dell’andata, che
aveva lasciato non pochi strali polemici
per l’arbitraggio, i romagnoli avranno
tutte le intenzioni di rifarsi ai danni dei
ciociari allenati da Longo. Dopo lo 0-0
di sabato scorso al Rigamonti contro il
Brescia, la situazione molto precaria di
classifica ha fatto precipitare sotto i
tacchi il morale ai sostenitori cesenati.
Una squadra ancora una volta troppo
rinunciataria in trasferta, si è
accontentata di un punto contro le
All star school ono aperte le iscrizioni
il primo torneo
di volley misto
del Credito
S alla prima edizione di
"All star school 2018",
torneo misto di pallavolo
destinato ai ragazzi e alle
cooperativo ragazze delle scuole superiori
romagnolo della provincia di Forlì-Cesena
che si disputerà mercoledì 30
e giovedì 31 maggio al Carisport e al Minipalazzetto
di Cesena.
L’iscrizione al torneo è gratuita grazie alla
collaborazione col Credito cooperativo romagnolo
allievi. Mattia Casadei si era classificato al 5° posto
a 22" dal vincitore, sabato 21 aprile nella gara a
cronometro a Piosina di Città di Castello. Una corsa
di 6 chilometri e mezzo alla media dei 46 orari. Il
giovane atleta si era classificato secondo domenica
15 aprile nel gran premio Gran Fondo Riccione ed
era salito sul terzo gradino del podio domenica 8
aprile nella gara di Villamarina a Cesenatico.
Terzo Spada
Rondinelle allenate da Boscaglia. Un
rigore negato per parte ha rispecchiato
l’andamento della gara, per un
pareggio a reti bianche quasi
annunciato. I problemi sono giunti
però dagli altri campi, dove molte delle
dirette concorrenti hanno ottenuto
bottino pieno. Squadre come Ascoli,
Entella, Pescara e Ternana hanno
rialzato la testa e ora per il Cavalluccio
Marino le acque si fanno sempre più
torbide. Con 39 punti in 37 gare sinora
disputate, la squadra allenata da
Castori è scivolata nella zona rossa
della retrocessione immediata. Dietro
infatti ci sono solo Ternana a 37 e Pro
Vercelli a 34. L’asticella della salvezza
non è però lontana: un punto più sopra
i bianconeri, a quota 40 ci sono infatti 3
formazioni appaiate (Novara, Entella e
Avellino). L’Ascoli, a pari punti col
Cesena, staziona invece in zona play-
out per via degli scontri diretti a
proprio vantaggio nei confronti dei
romagnoli. Alla luce di un quadro di
classifica piuttosto inquietante, ma allo
stesso tempo incredibilmente
equilibrato, il Cesena non può più fare
calcoli: deve innanzitutto fare la corsa
su se stesso, cercando di incamerare
più punti possibili. Tentare il colpo
grosso sul Frosinone sarebbe già una
grossa iniezione di fiducia in vista del
"rush finale". Un ulteriore passo falso,
farebbe al contrario precipitare nello
sconforto tutto l’ambiente. Vittoria
cercasi dunque, e al più presto.
Eric Malatesta
Bcc di Cesena e Gatteo, main sponsor dell’evento.
Venerdì 1° giugno si terranno le finali e le
premiazioni e a conclusione ci sarà una festa
studentesca al teatro Verdi la sera stessa. La
kermesse, tre giorni di sport e divertimento, è
organizzata dal Volley club Cesena e ha come scopo
principale quello di coinvolgere tutti i giovani della
città in un sano spirito aggregativo.
"Il Credito cooperativo romagnolo sostiene lo sport
e gli sportivi e soprattutto desidera diffonderne la
cultura tra i giovani - dice il presidente Valter
Baraghini -. L’educazione allo sport è importante,
Ogni centesimo donato viene destinato
alla prevenzione e diagnosi precoce e in particolare a:
◆ Contributo per borsa di studio medico o.r.l. Ausl Cesena
◆ Finanziamento progetti IRST
◆ Formazione gratuita su alimentazione
ai ragazzi delle scuole primarie
ARRT è in via Cavalcavia 288, Cesena
Tel. 0547 29125 www.arrt-cesena.it
Giovedì 26 aprile 2018 21
Notizie in breve
■ Lo sport benefico
StraCesena, iscrizioni
aperte fino al 20 maggio
Sono aperte
fino al 20
maggio le
iscrizioni alla
quarta edizione
della
StraCesena,
manifestazione
di solidarietà e
sport in
programma a Cesena il 27 maggio.
Divertimento, aggregazione, beneficenza e
sport saranno le parole d’ordine dell’evento
che inizierà con una prima parte ludico
motoria, in cui si potrà scegliere tra una
camminata di 5 km o una corsa di 12 km con
partenza da piazza del Popolo e arrivo alla
Rocca di Cesena. Ad attendere i partecipanti al
traguardo ci sarà una festa con aperitivo,
spuntini, musica e tanto divertimento. Il
ricavato di quest’anno aiuterà i progetti di
"Pediatria a misura di bambino" dell’ospedale
Bufalini. StraCesena è l’occasione per fare del
bene, divertirsi tutti assieme, darsi a una
rigenerante corsetta o a una rilassante
passeggiata tra i luoghi più belli della città.
La manifestazione è organizzata da Matilde
Studio, Uisp Forlì-Cesena e Gruppo Saraghina,
con il patrocinio del Comune di Cesena ed è
presente nel calendario della Wellness week di
Wellness valley.
Le iscrizioni sono aperte on line sul sito
www.stracesena.it oppure presso gli uffici Uisp
di via Cavalcavia 709 o l’ufficio Iat del Comune
di Cesena, in piazza del Popolo, 9. Il costo
dell’iscrizione è di 7 euro (sotto i 14 anni la
partecipazione è gratuita). Per i dettagli sulle
modalità di preiscrizione:
www.stracesena.com/iscrizione.
■ Futsal Cesena
Mister Placuzzi lascia
La Futsal Cesena comunica la separazione dal
tecnico Davide Placuzzi dopo cinque
bellissime stagioni. Oltre ai positivi risultati,
mister Placuzzi è anche riuscito a lanciare
diversi giovani bianconeri nel panorama del
calcio a 5 nazionale.
così come la condivisione di un obiettivo: in questo
senso la pallavolo funge da scuola di vita,
insegnando lo spirito di aggregazione e di squadra.
La collaborazione tra il Volley club Cesena e il
nostro istituto di credito è consolidata ormai da
tempo e siamo orgogliosi di avere nel territorio
un’associazione sportiva tanto virtuosa."
Le iscrizioni sono gratuite e aperte fino al 15
maggio chiamando la segreteria del Volley club
Cesena al numero telefonico 0547 612180
(whatsapp 347 9080856) oppure scrivendo a
segreteria@volleyclubcesena.it.
22 Giovedì 26 aprile 2018 Sport Csi

Q ✎ INTERVENTO DEL PRESIDENTE NAZIONALE CSI VITTORIO BOSIO

ueste sono le parole del
messaggio che Vittorio
Bosio (nella foto),
presidente nazionale del Csi, ha
voluto rivolgere alla
popolazione marchigiana,
colpita di nuovo nei giorni
scorsi dalle scosse telluriche.
“Quando mi sono arrivate le
prime telefonate dagli amici
che vivono nelle zone
marchigiane non volevo
crederci: un nuovo terremoto, le
Marche che tornano a soffrire di
un dolore mai finito. Dopo la
forte scossa dei giorni scorsi,
con epicentro Muccia, si torna
ora a parlare di zona rossa, di
danni, rischio crolli, di famiglie
che tremano ogni notte
rivivendo un incubo che taglia
l’anima e non concede tregua.
Ecco presto riaccesi i riflettori
su quello splendido territorio
d’Italia che, attraversato dal
Chienti, disegna angoli
pittoreschi dall’Appennino
camerte fino ai paesi dei
Sibillini e della Valnerina.
Ricompaiono, puntuali, gli
Vicini alle Marche per ricreare comunità
attraverso lo sport
speciali in Tv, di nuovo
protagonista quella
popolazione, quella “povera
gente” straordinariamente ricca
di coraggio, che ho conosciuto
in questo lungo anno in cui,
attraverso il progetto “Un gol
per ripartire”, il Csi ha voluto
accompagnare ed essere
prossimo a quelle comunità del
maceratese già pesantemente
segnate dalle scosse di due anni
fa. Sappiano i marchigiani che
noi ci siamo sempre stati e
saremo sempre vicini. Siamo
andati più volte a segno
attraverso lo sport, grazie
all’azione sostenuta da Suning
Sports e dall’Inter, con il
Ludobus nerazzurro, van
itinerante che ha trasportato
con sé attività e animazione,
garantendo così l’accesso alla
pratica sportiva in ruoli in cui la
stessa sarebbe stata
impossibile. In estate quanti
sorrisi dietro ai palloni nel
Camp rivolto a bambini e
ragazzi dai 6 ai 14 anni, così
come le indimenticabili
giornate di formazione. Siamo
sempre pronti oggi a
riabbracciare, ancora con più
forza, i nostri amici del centro
Italia, sportivi e non. Dopo un
anno, costantemente e
regolarmente vissuto dal Csi
accanto al territorio, sta infatti
per andare in scena la partita
più significativa di “Un Gol Per
Ripartire”, la campagna di
solidarietà per le popolazioni e
le zone colpite dal sisma del
2016 in Centro Italia. Insieme ai
colori nerazzurri abbiamo
voluto contribuire alla rinascita
sociale e sportiva delle province
marchigiane attraverso tante
attività dedicate ai giovani. Lo
faremo prossimamente - e mi
piacerebbe possa davvero
essere una grande festa -
quando a Tolentino, ricettiva
cittadina nel cuore della
regione marchigiana, sono in
programma altre due azioni-
gol. Prima l’amichevole a tinte
nerazzurre che vedrà impegnati
i giocatori di “Inter Forever”,
vecchie glorie della Beneamata.
Poi con l’inaugurazione di un
impianto polisportivo e
polifunzionale, donato alla
comunità marchigiana anche
grazie al contributo del
Comune di Tolentino. Sarà un
luogo dove cresceranno nuove
generazioni, sperando davvero
che siano finiti questi brutti
ricordi di un terremoto infinito.
Nessuna scossa sarà mai in
grado di mettere un punto alla
forza e al cuore pulsante di chi,
come il Csi, saprà ripartire
sapendo di non essere solo.
Nessuno è solo nella speciale
famiglia del Centro sportivo
italiano.

Progetto sportivo Ciclismo su strada

di inclusione. Attività
personalizzate ■ Pedalando con gusto
e finalizzate
Il tour parte da Fratta Terme
a migliorare Martedì 1 maggio a Fratta Terme parte il Tour
l’autonomia “Pedalando con gusto”, che per il 2018 interesserà,
e l’autostima grazie all’organizzazione dei comitati cesenate e
forlivese del Csi, le gare ciclistiche su strada riservate
dei ragazzi, anche alle società affiliate alla Federazione Ciclismo o a uno
degli enti di promozione sportiva convenzionati. La
attraverso momenti partecipazione a ogni singola manifestazione è
di gioco con i coetanei aperta a tutti gli atleti in regola con il tesseramento
per l’anno in corso.
del settore giovanile Oltre alle premiazioni previste per ogni evento, ve ne
del Cesena Calcio saranno anche al termine del tour: le prime 10 società
della classifica generale con il complessivo maggior

esena Calcio” numero di iscritti, le prime 5 società della classifica

lC delle società Csi con il complessivo maggior numero

“Adozione de
di iscritti e i primi 5 uomini e donne con il maggior
numero di partecipazioni.
Anche quest’anno le proposte non tradiranno i
desideri degli atleti, in quanto ogni gara prevederà la

Protagonisti nella vita

colazione alla partenza, percorsi rispettosi delle
normative, divertenti e segnalati, un adeguato
numero di rifornimenti, nonché pasta party o
abbondanti buffet, al termine.
Sette sono gli appuntamenti previsti dal Tour 2018:
dopo Fratta Terme seguiranno l’evento di Cesena il 2

I
l Centro sportivo italiano comitato di Cesena, in
collaborazione con l’associazione italiana allenatori calcio e
comitato italiano paraolimpico-Comitato Emilia Romagna,
ha organizzato con la speciale “Adozione del Cesena Calcio” e
con la Direzione tecnica di Aiac onlus (associazione italiana
allenatori calcio) un progetto sportivo di inclusione sociale di 15
appuntamenti dedicati allo sviluppo del Calcio Integrato.
Il progetto mira a prevenire e contrastare condizioni di
emarginazione delle persone con disabilità intellettiva,
favorendo la socializzazione e l’integrazione con particolare
attenzione allo sviluppo delle capacità relazionali e di
comunicazione. Le attività motorie hanno un ruolo importante
nell’intervento socio/educativo rivolto a soggetti in situazione di
disabilità; gli stessi infatti, possono in quest’ambito, trovare
elementi di successo e valorizzazione personale. Gli obiettivi
principali, perseguibili attraverso l’attività sportiva, riguardano
primariamente l’accrescimento delle potenzialità individuali,
come lo sviluppo delle capacità innate e l’acquisizione di nuove
e diverse abilità, oltre che l’integrazione in un contesto di vita
ricco di relazioni significative. Fin da bambino il disabile
sperimenta nella quotidianità una serie di difficoltà, sia dal
punto di vista dell’autonomia personale che nella sfera socio-
affettiva. Purtroppo, anche in ambito educativo le esperienze di
insuccesso e di frustrazione sono spesso abituali, soprattutto
laddove non vengono fornite “occasioni di espressione”
adatte alla sua diversa abilità. Il disabile possiede diverse
abilità che gli permettono di sostituire la disabilità con altre
abilità complementari, in modo da poter essere
protagonista della propria vita, protagonista nella vita
assieme agli altri.
È per questo motivo che le attività proposte sono
personalizzate e finalizzate a migliorare l’autonomia e
l’autostima dei ragazzi, attraverso innumerevoli momenti di
gioco con i coetanei del settore giovanile del Cesena Calcio.
Un’opportunità significativa del progetto i ragazzi l’hanno
vissuta domenica 8 aprile all’Orogel Stadium, durante
l’intervallo della gara di calcio di serie B Cesena-Entella,
quando sotto l’incitamento della “curva mare” hanno
potuto dimostrare tutte le abilità acquisite nell’esecuzione
del percorso con il tiro in porta conclusivo. Scroscianti gli
applausi a sottolineare un momento di autentica felicità.
giugno, promosso dal Cc Racing Asd, la tradizionale
Gran Fondo Cicloturistica “Città di Cesena” il 29
luglio, indetta dall’Usd San Marco, la tappa della
Panighina di Bertinoro il 5 agosto, organizzata dal
Bike Corner Asd e “L’inferno di Romagna” a Forlì, a
cura del comitato forlivese del Csi.
Chiudono la stagione ciclistica su strada il “Saraghina
Tour”, giunto alla sua terza edizione e promosso a
Viserba di Rimini il 2 settembre dall’Asd Viserba Bike
Team, e la”Ciclosolidale” a Forlì il 15 settembre,
indetto dal comitato Csi della stessa città.
La prova di Fratta Terme, organizzata dal Csi forlivese,
prevede le iscrizioni e la partenza dalla chiesa della
stessa località, dalle 7,30 alle 9,30, con la proposta di
tre diversi itinerari.
Il primo, lungo, per cicloamatori, è di 93 Km e
presenta un dislivello di 1.990 mt, passando da San
Lorenzo, Rocca San Casciano, San Zeno, Galeata,
Meldola e ritorno a Fratta. Il secondo, medio, sempre
per cicloamatori, è di 70 Km e ha un dislivello di 1.550
metri: la variazione rispetto al precedente itinerario è
il passaggio a Predappio, con proseguimento sino a
Meldola e arrivo finale a Fratta. Il terzo, corto,
segnalato per cicloturisti, è di 51 Km, con un
dislivello di 540 mt, e tocca le località di Meldola,
Castrocaro, Vecchiazzano, Predappio, San Martino, di
nuovo a Meldola e ritorno a Fratta.
Per informazioni: Stefano Gurioli, 347 0777268
e-mail gurio63@gmail.com.
 Pagina aperta Giovedì 26 aprile 2018 23

✎ Il direttore risponde
L’Occhio indiscreto

Bomba demografico e sano sviluppo della città
Dove sono finiti il valore e il senso della vita?

Facce da pellegrini (consacrati in servizio nella nostra Diocesi) sul sagrato di piazza San Pie-
tro (Roma), sotto il sole a picco di sabato 21 aprile (foto Pier Giorgio Marini)

Da San Pio X in gita a Milano e a Como

Un nutrito gruppo di famiglie e di giovani della parrocchia di San Pio X alle Vigne, con 74 par-
tecipanti, ha trascorso un piacevole weekend all'insegna dell'amicizia, della cultura e del-
l'arte. Prima tappa Milano con la visita guidata al Duomo e la salita alle sue splendide
terrazze dalle quali si è potuto godere di una magnifica vista sulla città. Visita alla galleria Vit-
torio Emanuele II e al Castello Sforzesco. Pernottamento a Lecco e giornata seguente visita
alla città di Como, passeggiata sul lungo lago e Messa nello splendido Duomo della città.
Un sentito ringraziamento da parte di tutti agli organizzatori Manuela, Marcello e Roberto.

Aneddoti e tradizioni La festa di Santa Croce

Può sembrare strano ma una volta, il 3 mag-
gio, era festa grossa: si onorava la “Santa
Croce” che proteggeva i campi dalle tempe-
ste. Un tempo il nostro arzdor, unico titolare
della fatica comune con la responsabilità di
non far morire di fame la propria famiglia,
quando vedeva addensarsi le cupe nubi del
temporale, aveva a sua disposizione solo la
fede, lo scongiuro e la cieca disperazione. Gli
scongiuri che, nell’abitudine popolare, ci re-
stano contro il flagello della grandine si ca-
ratterizzano per il loro profondo senso
religioso.
Quando in cielo urlava la tempesta, comin-
ciavano i rintocchi della campana più greve
delle pievi, alla quale per lunghi tratti si as-
sociava il suono spiegato delle altre cam-
pane: esaltazione di una preghiera
singhiozzata. Dai campanili si sgranava la
corona dei rintocchi che le mani ferite dalla
fatica raccoglievano accostate in preghiera.
La palma benedetta era un “talismano” con-
tro la grandine, una fogliolina di ulivo inne-
stata a una canna a forma croce veniva
piantata all’inizio e a metà di ogni campo,
perché li proteggesse. Le canne così prepa-
rate dovevano, secondo tradizione, essere
collocate all’alba del 3 di maggio, giorno de-
dicato all’esaltazione della croce cristiana.
Quando la tempesta era in atto non si esitava
ad accendere il cero della “Candelora”,
quello che potendo illuminare le agonie
umane, si pensava potesse illuminare anche
il fosco cielo della sciagura. Altri, credendo
di poter placare la tempesta, gettavano nel-
l’aia la catena del pozzo insieme alle “mor-
decchie” degli animali della stalla e se
necessario si scoprivano gli attrezzi da la-
voro e si recitavano versetti di intonazione
religiosa. Altre volte l’uomo stesso benedi-
ceva, per la serenità, l’uragano, nel nome di
Dio. Ed era l’uomo più vecchio della casa
che aveva facoltà di benedire. Fermo sul-
l’uscio, nell’urlo della tempesta, la mano sua
santificata dal lavoro, segnava una croce
verso il cielo. L’orazione che accompagnava
tale gesto era segreta nel suo cuore. Ma
anche al più giovane e innocente della casa
era, per tradizione, consentito di intercedere
contro gli uragani. E perciò la tradizione in-
segnava di raccogliere, fra i primi grani di
grandine che cadevano, un chicco, e di ri-
porlo in seno all’innocente. Perché come al
calore della sua vita senza colpa la tempesta
si discioglieva, Dio fosse clemente per lui e
al calore della divina provvidenza discio-
gliesse il flagello nella buona pioggia fecon-
datrice.
Le fonti sono i racconti di mia nonna Iolanda
Albina, classe 1906, vissuta fino alla soglia
dei 102 anni.
Chi volesse approfondire può accedere alla
sezione studi romagnoli della biblioteca
Malatestiana e consultare i resoconti di Mi-
chele Placucci in “Usi,e pregiudizi de’ conta-
dini della Romagna”.
A giovedì prossimo.
Diego Angeloni