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SAN NICOLA DI BARI

San Nicola di Bari, noto anche come san Nicola di Myra, san Nicola dei Lorenesi, san Nicola
Magno, san Niccolò e san Nicolò (Patara di Licia, 270 circa – Myra, 6 dicembre 343), fu vescovo di
Myra in Licia (oggi Demre, città della Turchia), è venerato come santo dalla Chiesa cattolica, dalla
Chiesa ortodossa e da diverse altre confessioni cristiane. È noto anche al di fuori del mondo
cristiano perché la sua figura ha dato origine al mito di Santa Claus, conosciuto in Italia come
Babbo Natale.

Le sue reliquie sono conservate a Bari, Venezia, Saint-Nicolas-de-Port e Bucarest.

Quando Myra cadde in mano musulmana, Bari e Venezia, che erano dirette rivali nei traffici
marittimi con l'Oriente, entrarono in competizione per il trafugamento in Occidente delle reliquie
del santo. Una spedizione barese di 62 marinai, tra i quali i sacerdoti Lupo e Grimoldo, partita con
tre navi di proprietà degli armatori Dottula, raggiunse Myra e si impadronì di circa metà dello
scheletro di Nicola, che giunse a Bari il 9 maggio 1087.

Secondo la leggenda, le reliquie furono depositate là dove i buoi che trainavano il carico dalla
barca si fermarono. Si trattava in realtà della chiesa dei benedettini (oggi chiesa di San Michele
Arcangelo) sotto la custodia dell'abate Elia, che in seguito sarebbe diventato vescovo di Bari.
L'abate promosse tuttavia l'edificazione di una nuova chiesa dedicata al santo, che fu consacrata
due anni dopo da Papa Urbano II in occasione della definitiva collocazione delle reliquie sotto
l'altare della cripta. Da allora san Nicola divenne co-patrono di Bari assieme a San Sabino e le date
del 6 dicembre (giorno della morte del santo) e 9 maggio (giorno dell'arrivo delle reliquie) furono
dichiarate festive per la città.

È poco noto che Venezia spartisce con Bari la custodia delle reliquie di San Nicola. I Veneziani,
infatti, non si erano rassegnati all'incursione dei baresi e nel 1099-1100, durante la prima crociata,
approdarono a Myra, dove fu loro indicato il sepolcro vuoto dal quale i baresi avevano trafugato le
ossa. Tuttavia qualcuno rammentò di aver visto celebrare le cerimonie più importanti, non
sull'altare maggiore, ma in un ambiente secondario. Fu in tale ambiente che i veneziani rinvennero
una gran quantità di minuti frammenti ossei che i baresi non avevano potuto prelevare. Questi
vennero traslati nell'abbazia di San Nicolò del Lido.

San Nicolò venne quindi proclamato protettore della flotta della Serenissima e la chiesa divenne
un importante luogo di culto. San Nicolò era infatti venerato come protettore dei marinai, non a
caso la chiesa era collocata sul Porto del Lido, dove finiva la laguna e cominciava il mare aperto. A
San Nicolò del Lido terminava l'annuale rito dello sposalizio del Mare.

La basilica di San Nicola, considerata uno dei prototipi delle chiese romanico-pugliesi, sorge
isolata a poca distanza dal mare.

La facciata a salienti, semplice e maestosa, è tripartita da lesene, coronata da archetti e aperta in


alto da bifore e in basso da tre portali, dei quali il mediano, a baldacchino su colonne, è riccamente
scolpito. Due torri campanarie mozze, di diversa fattura, fiancheggiano la facciata. I fianchi si
caratterizzano per le profonde arcate cieche (sopra le quali corrono loggette a esafore) e le ricche
porte. Arcate cieche in basso e bifore in alto animano le alte testate del transetto e la parete
continua absidale, ornata al centro da un grande finestrone.
L'interno presenta uno sviluppo planimetrico a croce latina. Il corpo longitudinale è diviso in tre
navate da dodici colonne di spoglio (sei per lato, con le prime quattro binate, cioè affiancate a
coppie). Il ritmo della navata centrale, con copertura a capriate, è scandito da tre arconi trasversali,
aggiunti nel XV secolo in seguito a un terremoto che aveva reso pericolante l'intera costruzione.
Mentre i primi due si impostano sulle prime quattro coppie di colonne binate, l'ultimo arcone è
retto da due massicci pilastri compositi, posti quasi a metà della navata stessa.

Al di sopra degli archi c'è il piano del matroneo a trifore. Il soffitto è intagliato e dorato
accompagnato con riquadri dipinti del XVII secolo. Tre solenni arcate su graziose colonne
dividono la navata centrale del presbiterio.

Facciata principale _ San Nicola di Bari


Pianta e facciata principale _ San Nicola di Bari

Interno_ San Nicola di Bari


PIAZZA DEI MIRACOLI DI PISA

La disposizione dei monumenti, sebbene edificati in diverse epoche, non è casuale: essi fanno parte
di uno stesso progetto che includeva fin dall'inizio la chiesa, il battistero e il campanile secondo
uno schema ben preciso. Quale esso fosse è ancora oggetto di studi: alcuni ci ritrovano
costellazioni, altri invece riferimenti alla latitudine e longitudine.

Il cuore del complesso è la Chiesa dedicata a Santa Maria Assunta, ma inizialmente nota come
Santa Maria Maggiore: è una chiesa a cinque navate col transetto a tre navate, architettonicamente
è composta da tre basiliche (corpo centrale e i due transetti). Essa è anche il Duomo di Pisa,
essendone la chiesa principale e sede arcivescovile, quindi una Cattedrale. Cominciata nel 1063
dall'architetto Busketo, ha dato origine al distintivo stile Romanico pisano. L'interno è rivestito di
marmi bianchi e neri, ha un soffitto a cassettoni dorati e alcuni affreschi. Fu ampiamente ridecorato
dopo l'incendio del 1595, che distrusse la maggior parte delle opere medievali; furono aggiunti
allora gli altari laterali e i grandi dipinti lungo le pareti delle navate laterali.

Il Battistero, dedicato a San Giovanni Battista, s'innalza di fronte alla facciata ovest del Duomo.
Sostituisce un precedente battistero, più piccolo, che si trovava a nord della Cattedrale. Presenta
una curiosa cupola troncoconica, che copre solo il giro interno di pilastri. originariamente la parte
superiore era aperta lasciando un osculo, ma a differenza del Pantheon, da cui entrava la pioggia
per andare a riempire la fonte battesimale, qui era solo simbolico, dato che il fonte è privo di
scarichi per l'acqua. In epoca posteriore la cupola fu mascherata da un'altra calotta emisferica e
l'osculo fu chiuso. Rimase incompiuto fino al XIV secolo, quando la loggia, il piano superiore e la
cupola furono terminati in stile gotico da Nicola Pisano e il figlio Giovanni, modificando quindi il
progetto originario. La struttura è fortemente simbolica, infatti al suo interno presenta: 12 colonne
come il numero degli apostoli; una fonte battesimale a 8 lati, numero che indica il giorno non
creato, posta su 3 scalini, a simbolo del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. È il più grande
battistero in Italia: la sua circonferenza misura 107.25 m.

L'interno, sorprendentemente semplice e privo di decorazioni, ha inoltre una eccezionale acustica


(è famoso in tutto il mondo l'eco che si forma e che ricorda il suono dell'organo).

La cosiddetta Torre di Pisa è la più famosa torre pendente del mondo, oltre a un monumento
universalmente noto. Iniziata nel 1173, cominciò a inclinarsi sul lato prima che fosse completato il
terzo ordine (1274), per via del suolo di limo sabbioso sul quale poggiano le fondazioni poco
profonde, di solo tre metri. La costruzione continuò comunque fino al completamento nel 1350,
quando fu ultimata la cella campanaria e vi furono poste le sette campane, essendo la torre il
campanile della cattedrale. Sei degli otto piani sono circondati da una loggetta con archi a tutto
sesto, che riprendono il motivo della facciata della cattedrale. L'altezza è di circa 56 metri (nella
parte di contropendenza), la pendenza di circa cinque metri rispetto alla verticale nel punto più
alto.

Non si conoscono con esattezza i vari architetti che hanno lavorato al campanile. Per anni era stato
attribuita a Bonanno Pisano, negli stessi anni autore delle porte bronzee del Duomo, ma studi
recenti confutano questa ipotesi e la attribuiscono piuttosto a Diotisalvi, già autore del Battistero.
Pare altresì che la cella campanaria sia stata opera di Giovanni Pisano nelle vesti, stavolta, di
capomastro dell'Opera.
Planimetria _ Piazza dei Miracoli Pisa

Vista aerea e Torre _ Piazza dei Miracoli Pisa


Duomo e Battistero _ Piazza dei Miracoli Pisa

Vista aerea _ Piazza dei Miracoli Pisa

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