Il Docente, dopo aver presentato la cultura ed il sistema di apprendimento del tempo di Dante, parla della formazione del poeta analizzando le opere scritte in gioventù, ma anche quelle del periodo dell’impegno politico, che lo condusse all’esilio ed alla composizione della Commedia.
Lezione 2 : Il prologo alla Commedia
Inizia la presentazione e lo studio della Commedia. Dopo aver discusso della definizione dantesca del prologo, il Docente, affrontando la lettura del primo e del secondo canto dell’opera, ritiene che entrambi costituiscano il prologo all’intera Commedia, pur nella suddivisione del “prologo in terra” per il primo canto e “prologo in Cielo” per il secondo canto. Si discute ampiamente della profezia del Veltro.
Lezione 3 : L'opera come voce viva. Dall'antico al moderno
Il Docente, partendo dal concetto che Dante credeva nella Bibbia e si riteneva uno scriba Dei, fa riferimento a tre elementi che sorreggono la poesia dantesca: la parola, che poi si trasforma in voce nel momento della lettura dei versi, e la musica, che si dipana dalla lettura ad alta voce del poema. L’esame viene condotto attraverso il riferimento alle definizioni delle tre diverse espressioni musicali operate nel Medioevo ed alla definizione di poesia data da Dante.
Lezione 4 : L'autobiografia come purificazione
Dante è autore e personaggio della Commedia. Il Docente dimostra come il pellegrino, confessando le colpe dei personaggi che incontra, nella consonanza delle proprie vicende biografiche con quelle del condannato e nella partecipazione velata al loro dolore purifica anche se stesso, come se a quel medesimo peccato era stato attratto nella vita o come se di esso ne fosse stato in parte complice.
Lezione 5 : La simmetria come elemento ermeneutico
Nell’analisi del canto XVIII dell’Inferno il Docente ritiene che le due schiere di peccatori distribuite nelle prime due Malebolge, descritte in questo canto, mentre successivamente il poeta narra di una sola Malebolgia per canto, siano accomunate in una sola categoria di peccatori: quanti hanno operato a danno dell’amore. Ed a tanto si giunge analizzando la simmetria che Dante ha utilizzato nella costruzione delle due categorie di dannati.
Lezione 6 : ll volo di Ulisse e di Dante
Nel famoso canto di Ulisse il Docente evidenzia la differenza del volo tenuto da Ulisse e da Dante; il primo, sorretto dalla superbia, termina nel profondo dell’oceano; il secondo, voluto da Dio, per un particolare dono offerto a Dante, si conclude felicemente nella visione dell’Assoluto dopo aver viaggiato di cielo in cielo. Non manca il riferimento alla figura di Ulisse come antesignano degli scienziati; interessante il riferimento a momenti del nostro tempo. Non manca un’indagine intertestuale della figura di Ulisse tra momenti delle culture praticate da Dante: quella greca, quella latina e quella medioevale.
Lezione 7 : La misericordia di Dio ed il perdono
Il Docente, affrontando la lettura dei canti III e IV del Purgatorio, dimostra come in questi canti Dio esprime la sua Misericordia perdonando a spiriti che in punto di morte hanno manifestato in vario modo di pentirsi della loro condotta di vita. Spiccano tra queste anime Manfredi di Svevia e Pia dei Tolomei, che a giudizio del mondo ben altra collocazione avrebbero meritato.
Lezione 8 : Poesia scienza e teologia
Il Docente dimostra nella lettura di questo canto come la Commedia sia una sorta di enciclopedia del sapere di Dante. Essa è, come spesso è stata pur definita, endiadi di dottrina e poesia. La parte scientifica sostiene quella poetica nella quale il poeta propone discorsi teologici attraverso le esperienze degli spiriti purganti e di un mondo a noi ancora ignoto, perché provvisti di corpo. Da questi presupposti nasce un canto organico, didascalico, ma pur sempre corredato di poesia, seppure più difficile da gustare.