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EDIZIONI RIZA
giugno 2017
numero 349
Periodico mensile
SCIENZE
mensile di scienza dell’uomo
ISSN 2499-0426 (ONLINE)
come vincere
l’insonnia
come vincere l’insonnia
Tutti i consigli
pratici e i rimedi
naturali per vivere
notti serene
A cura di G. Maffeis
Riza
Scienze
come vincere
l’insonnia
Dormire bene allunga la vita
e ti protegge dalle malattie più gravi
Per un anno pie
abbonati a Riza
12 numeri di Riza Scienze
La rivista
monografica
per ritrovare
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psicofisico
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sommario Riza
Scienze
8 EDITORIALE
10 INTRODUZIONE
Dormire bene è la cura migliore
15 cosa succede
nel cervello e nel corpo
quando dormiamo
29 Insonnia e disturbi del sonno:
come riconoscerli
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editoriale
di Daniela Marafante
Liberiamoci dall’insonnia
e dai disturbi del sonno
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Riza
Scienze
Centro Riza
Servizio di psicologia e psicoterapia
Incontri di gruppo
Tutti i giovedì con Raffaele Morelli
SCOPRIAMO LE NOSTRE RISORSE INTERIORI
Abbandoni, separazioni, fallimenti sentimentali, disagi esistenziali e disturbi psicosomatici a
volte ci travolgono. E così ricorriamo agli psicofarmaci con la speranza di salvezza. Ma non è
fuggendo dal sintomo, o cercando di metterlo a tacere con le medicine, che possiamo risolvere
il problema. Questi disagi racchiudono una gemma preziosa: è il grande sapere dell’anima che
preme per farci realizzare la nostra vera natura, cioè il nostro essere diversi da tutti gli altri.
Perché ognuno possiede Immagini soltanto sue. Gli incontri terapeutici del giovedì sono workshop
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Riza
Scienze
introduzione
dormire bene
è la cura migliore
Dormire bene è un toccasana per la nostra salute,
garantisce il benessere psicofisico, mantiene in forma il cervello,
ci aiuta a conservare una migliore forma fisica e, inoltre, potenzia
le difese immunitarie e metaboliche. Ecco perché dopo una notte
di buon riposo ci sentiamo rigenerati
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quelle superflue. Il sonno è indispensabile poi per attivare
varie funzioni legate al ritmo giorno-notte che permetto-
no al corpo di svolgere le sue attività diurne. Infine serve
anche a stimolare il sistema immunitario, proteggendo il
corpo dagli stati infiammatori, dalle infezioni e in generale
dalle malattie.
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introduzione
Riposare bene:
un obiettivo primario
Dormire bene, quindi, è un traguardo importante, ma
come raggiungerlo? Prima di tutto bisogna riconoscere i
fattori che ostacolano un buon sonno e distinguere i vari
tipi di insonnia. A volte la causa primaria è un disturbo
fisico perché alcune malattie impediscono un buon ripo-
so, in altri casi possono invece essere malesseri come
ansia e depressione a impedire un riposo tranquillo. Ma
nella maggior parte delle situazioni l’insonnia è dovuta allo
stile di vita, ad abitudini e ambienti disturbanti, oppure a
stress e a preoccupazioni.
Spesso una semplice “educazione” può risolvere il proble-
ma, senza ricorrere a medicinali sedativi e tranquillanti.
Basta seguire alcune indicazioni pratiche per riuscire a
passare notti più tranquille, essere più riposati al mat-
tino, più svegli, attivi e sereni durante il giorno… con
grandi vantaggi per la nostra salute e anche, non dimen-
tichiamolo, per il nostro aspetto fisico.
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Scienze
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Il riposo notturno è suddiviso
in momenti ben precisi che si distinguono
per i cambiamenti delle onde
elettromagnetiche emesse dal cervello
e per l’azione dei neurotrasmettitori
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Scienze
cosa succede
nel cervello
e nel corpo
quando dormiamo
Il sonno è tutt’altro che una fase di inerzia e di passività;
è invece un momento di intense attività in tutto l’organismo.
Si tratta però di funzioni sostanzialmente diverse
rispetto a quelle che si svolgono durante la giornata.
Vediamole insieme
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cosa succede nel cervello e nel corpo
Dormire ci protegge
e ci ricarica di energia
I l sonno è una condizione di apparente e temporanea passività fisica e psi-
chica. Mentre si dorme, infatti, si verifica una perdita di coscienza e la
riduzione, o la sospensione parziale, del funzionamento dei centri nervosi, con
la conseguente diminuzione di circolazione, respirazione e metabolismo. Ma
non tutti gli animali dormono: lungo la catena evolutiva, il sonno si osserva
solo a partire dagli anfibi fino ad arrivare ai mammiferi e all’uomo, con tempi e
caratteristiche diverse. Dal punto di vista dello sviluppo, la funzione primaria
del sonno è di proteggere l’animale dai possibili predatori e inoltre assicura
il riposo per un tempo sufficiente a recuperare le energie, permettendo all’a-
nimale di tornare a essere attivo e pronto alla caccia, nel momento in cui
anche le possibili prede sono sveglie. Le varie specie animali dormono in modo
diverso: gli erbivori, per esempio, prede per eccellenza, tendono a dormire
per intervalli brevi e a trascorrere più tempo a cercare cibo, rimanendo in
allerta. I predatori, invece, possono permettersi di dormire più a lungo, an-
che perché la riserva energetica che acquisiscono dagli animali cacciati è più
sostanziosa. Un esempio significativo è il gatto domestico che, non solo è un
predatore, ma vive in una situazione di sicurezza ambientale quasi totale: il
suo sonno è duraturo e caratterizzato da una lunghissima fase REM (quella in
cui di solito si sogna).
il misterioso mondo
del sonno
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Scienze
Le funzioni principali
Il sonno permette un notevole risparmio energetico,
specie nelle sue prime fasi, con una riduzione della tem-
peratura e dei processi metabolici interni. Ma oltre a
questi scopi primari, alcuni studi hanno messo in evi-
denza che riposare svolge molte altre funzioni fonda-
mentali per la sopravvivenza. È certo che il sonno ha un
ruolo chiave nel favorire l’apprendimento, in particolare
permettendo di riorganizzare e fissare nella memoria
a lungo termine le informazioni della giornata. Questo
processo avrebbe luogo soprattutto nella fase del sonno Un bimbo
definita REM. A sostegno di questa ipotesi c’è anche il nell’età prescolare
e della scuola
fatto che i bambini hanno un periodo REM più lungo e
primaria dovrebbe
che, durante questa fase, l’attività cerebrale è molto dormire circa 10-
intensa. 12 ore, necessarie
Durante il sonno, il cervello non si limita a immagazzinare per un corretto
sviluppo
passivamente le nozioni e le sensazioni acquisite durante psicofisico
il giorno, ma le rielabora e le riorganizza. L’esperienza
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cosa succede nel cervello e nel corpo
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Scienze
RISVEGLIO MELATONINA
Il ciclo circadiano
si compie
NUCLEI
DEL RAFE GHIANDOLA all’incirca
PINEALE in 24 ore
SEROTONINA
e regola numerosi
processi
fisiologici,
tra cui il sonno
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cosa succede nel cervello e nel corpo
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Scienze
Coscienza
Intuizione
Messa a fuoco
Vigilanza
Concentrazione
Cognizione
Relax
Visualizzazione
Creatività
Meditazione
Memoria
Intuizione
Consapevolezza
Guarigione
Sonno
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cosa succede nel cervello e nel corpo
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Scienze
Il sonno necessario
e quello “in più”
Possiamo individuare due tipi di sonno:
il sonno “nucleare”, quello assolutamente
necessario, sotto il quale non è possibile
scendere, e il sonno “opzionale”. Il pri-
mo è fondamentale per disintossicare il
corpo e il cervello e per “aggiustare” i
tessuti e la memoria e perché sia così sono necessarie Esiste una forma
almeno sei ore di sonno ininterrotto. Quello “opzionale” di sonno, detto
opzionale, che non
invece può variare a seconda delle persone e delle situa- è strettamente
zioni. In alcuni casi queste ore supplementari di sonno necessario
servono anche solo a “riempire” il periodo del buio, fino ma ci offre delle
ore di riposo in più
alla comparsa del sole.
Attenzione - Se le ore di sonno scendono a meno di sei però
corpo e mente ne risentono, con un’inevitabile compromis-
sione della performance cognitiva, associata alla comparsa
di sonnolenza diurna, con varie conseguenze negative.
Il fabbisogno varia
da persona a persona
La durata del sonno, e in particolare del sonno REM, varia
molto da persona a persona, in base all’età e alle carat-
teristiche personali, dipendendo da innumerevoli fattori:
momento di crescita, costituzione, tendenze ereditarie,
stili di vita, condizioni ambientali e situazioni vissute. È im-
possibile quindi stabilire con certezza quale deve essere la
durata del sonno perfetta per ognuno. Ciò che conta real-
mente infatti non è la quantità di sonno, ma la qualità per-
ché da essa dipende il buon riposo. In ogni caso il periodo
necessario diminuisce con l’avanzare dell’età. Per poter
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cosa succede nel cervello e nel corpo
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Scienze
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cosa succede nel cervello e nel corpo
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Scienze
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Se dormi poco e male solo qualche giorno
il problema è transitorio, se dura qualche
settimana è a breve termine,
ma se persiste per un mese, o più,
rischi che diventi cronico
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Scienze
iNsonnia
e disturbi
del sonno:
come riconoscerli
La durata e la qualità del riposo può risultare alterata
in diversi modi: possiamo fare fatica ad addormentarci
o risvegliarci spesso nell’arco della notte, stare svegli a lungo
o ancora destarci ben prima che suoni la sveglia.
Ognuna di tali alterazioni può provocare danni alla salute
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insonnia e disturbi del sonno
• Aumento dell’appetito e del peso - Se mangi di più senza motivi evidenti e ti senti ap-
pesantito, ma non nutrito a sufficienza, può darsi che tu abbia proprio bisogno di quel
sostegno speciale che solo il riposo può fornire, come confermano numerosi studi.
• Maggiore impulsività - Se noti una maggiore propensione a “scattare” o a reagire
al minimo stimolo è possibile che tu abbia bisogno di dormire un po’ di più. Il cervello
infatti è entrato in “modalità emergenza”.
• Fatica a prendere decisioni - Ti senti annebbiato e un po’ confuso? Sappi che un
cervello riposato riesce a valutare gli elementi necessari per prendere una decisione
senza accumulare informazioni inutili.
• Abilità motorie compromesse - Sbagli a fare delle azioni anche abituali.
• Iperattività - Ti senti stimolato ad agire anche se spesso le tue azioni girano a
vuoto.
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insonnia e disturbi del sonno
La pseudo-insonnia
Questa forma viene definita “soggettiva” in quanto si basa
sulla convinzione personale e la percezione individuale di
dormire poco e male, o addirittura affatto, durante la not-
te, ma i dati e i rilevamenti accertano che in effetti non
è così. Questo disagio interessa soprattutto gli anziani
perché tendono a dormire meno di quanto si aspettino e
possono avere un sonno disturbato da dolori e altri sin-
tomi, oppure ridotto per via dei sonnellini diurni. Un’altra
situazione in cui si può presentare la pseudo-insonnia è in
caso di assunzione di psicofarmaci.
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insonnia e disturbi del sonno
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insonnia e disturbi del sonno
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Scienze
Le parasonnie:
i disturbi durante il sonno
SONNAMBULISMO: AGIRE COME DA SVEGLI
Durante il sonno la persona sonnambula compie veri e
propri movimenti e azioni di natura più varia, come alzarsi
dal letto, parlare, vestirsi, ma anche girovagare per casa
e all’esterno, oltre che mangiare e, sebbene le manifesta-
zioni più eclatanti siano rare, ci sono esempi di azioni mol-
to complesse compiute inavvertitamente in questa fase
del riposo notturno. La maggior parte delle manifestazio-
ni classiche si limita alle mura domestiche e si verifica
nella prima parte della notte, senza che la persona abbia
alcun ricordo di esse: mentre si alza, cammina o mangia
appare una vigilanza quasi assente e una reattività agli
altri stimoli decisamente ridotta, tanto che non risponde
a richiami o altri tentativi di risveglio. Al termine chi ne
soffre si risveglia e torna lucido, ma non ricorda nulla e
se ha cambiato stanza non sa come e perché sia potuto
arrivare fino a lì. Il sonnambulo tende a isolarsi per non
rendere noto il suo disturbo e, per lo stesso motivo, può
essere colpito da stati d’ansia e di tensione.
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insonnia e disturbi del sonno
GLI INCUBI
Nel disturbo da incubi la persona compie frequentemen-
te sogni terrificanti che possono occupare continuativa-
mente tutta la notte. Sono di natura vivida, intensa e
complicata, tanto da generare angoscia significativa e
portare al risveglio. I contenuti dei sogni non hanno quasi
mai attinenza con la vita reale e possono riguardare la
minaccia alla sopravvivenza personale a causa di inciden-
ti, aggressioni, violenze oppure situazioni di inadegua-
I brutti sogni
tezza e disagio provati durante situazioni individuali. La
possono essere
una risorsa persona li ricorda nei dettagli e in modo vivido e le emo-
preziosa per zioni intense e le sensazioni di ansia, allarme e paura che
comprendere seguono possono permanere anche nelle ore successive
il nostro mondo
interiore, ma e creare disagio nell’arco della giornata sul lavoro o nella
bisogna anche relazione con gli altri. Inoltre rendono molto difficoltoso
sapere che certi o impediscono del tutto il riaddormentamento per cui chi
incubi sorgono a
causa di alcune ne soffre sviluppa un vero e proprio timore di dormire,
abitudini che preferendo rimanere sveglio, con conseguenti strascichi
sarebbe meglio legati alla carenza di riposo, come sonnolenza, scarsa vi-
correggere
gilanza, difficoltà di attenzione e concentrazione, nervosi-
smo e ansia che possono associarsi a umore depresso.
Questo disturbo si distingue dal quello post traumatico
da stress in cui i sogni contengono ricordi, riferimenti e
stralci di situazioni scioccanti vissute nella realtà dalle
quali la persona è rimasta traumatizzata.
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insonnia e disturbi del sonno
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Scienze
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insonnia e disturbi del sonno
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Esprimi poco la
tua natura?
Tendi a essere
iperattivo
o ipercontrollato?
Non manifesti
le tue emozioni?
Vivi con ansia?
Attento,
potresti essere
più esposto
a soffrire
di insonnia
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Scienze
Perché
dormi male?
le cause possono
dipendere da te
Ognuno ha i propri ritmi e riti per addormentarsi,
ma il sonno può essere disturbato da diversi fattori: l’ambiente
in cui si dorme, e si vive, l’età, il cambio di abitudini,
l’eco di pensieri, lo stress, l’ansia.
Scoprire il motivo è il primo passo per tornare a dormire sereni
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perché dormi male?
il sonno È disturbato
da numerosi fattori
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Scienze
L’ambiente
e le cause psicologiche
Per la maggior parte delle persone che sof-
frono di insonnia sono da considerare come
determinanti i fattori costituzionali, gli aspet-
ti psicologici, gli eventi stressanti e lo stile
di vita. Se per i primi non si può fare molto,
è comunque importante capire, per esempio,
se si è un gufo, un’allodola o un’aquila (vedere pagine 26 È indispensabile
e 27) per verificare se l’organizzazione della giornata è in conoscere
e riconoscere
linea con il proprio bisogno di sonno o meno. Inoltre, si può quanto siano
controllare se si sono verificate delle alterazioni dell’orolo- influenti
gio biologico interno, per un cambio di orario o di abitudini, le consuetudini
che riguardano
per cui il ritmo sonno-veglia è in ritardo o in anticipo rispet- gli orari
to al solito. Gli altri fattori vanno investigati riflettendo su del riposo
di sé e sulla situazione di vita del momento. e del risveglio,
quelli dei pasti
Dal punto di vista psicologico, bisogna considerare i pen- e delle attività
sieri condizionanti il sonno, le emozioni che interferiscono lavorative
con il riposo e la somatizzazione di periodi complicati, tutti o sportive
per non cadere
meccanismi che possono scatenare una notte in bianco e
nella trappola
creare un circolo vizioso per cui il disturbo rischia di diven- delle notti
tare persistente. È bene quindi non sottovalutarne l’impor- in bianco
tanza e non ritardare l’intervento.
Gli aspetti esterni e gli eventi stressanti possono scate-
nare il disturbo e può essere sicuramente d’aiuto eviden-
ziarli per “disinnescare” la loro influenza. Lo stile di vita è la
componente che gioca in sordina ma che, molto spesso e
a lungo andare, può provocare un disturbo del sonno. Allo
stesso modo, alcuni comportamenti che apparentemente
si mettono in atto per cercare di evitare il disturbo posso-
no essere controproducenti e diventare abitudini errate,
rendendolo persistente.
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perché dormi male?
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Scienze
Spesso i dolori
di cui soffriamo
si manifestano
con forza
durante la notte
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perché dormi male?
Se l’eccesso di pensieri
non ci dà tregua
L’innescarsi di meccanismi che provocano condizionamen-
to e circuiti viziosi di pensieri deprimenti compromette la
capacità di addormentarsi e di dormire per un tempo ra-
Tra le sostanze
che possono gionevole durante la notte. Questo ostacola il naturale ciclo
non farci dormire del sonno e disturba la ritmica alternanza sonno-veglia che
bene ci sono caffè, può risultare difficile da ripristinare per poter godere di un
tè e alcol
riposo regolare. Dopo aver sperimentato una o più notti
insonni, la persona può sviluppare progressivamente il pen-
siero di non riuscire a dormire, entrando in uno stato di
ansia e agitazione che compromette il sonno, prima ancora
che si presenti l’insonnia vera e propria. Successivamente,
la preoccupazione e il pensiero di dover dormire e la condi-
zione spiacevole di tensione che si accompagna ai tentativi
di riposare a ogni costo aumentano i sintomi d’ansia. Peg-
giora, così, il quadro generale dello stato di insonnia.
La paura di non dormire - I fattori mentali negativi per il
sonno sono in primo luogo i pensieri che riguardano il timo-
re di non dormire o di non riuscire a riaddormentarsi dopo
i risvegli notturni. Questo provoca tensione e umore altale-
nante, con la tendenza ad avere sempre gli stessi pensieri.
Nell’insonne, che vede scorrere le ore fino al mattino, si
insinua il timore di passare l’ennesima notte in bianco e la
paura dei malesseri psicofisici dovuti alla carenza di sonno,
o la preoccupazione di non essere abbastanza in forma il
giorno successivo. Questo meccanismo tende a ripetersi,
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Scienze
Quando svela
un disagio psicologico
In alcuni casi l’insonnia ha come vera causa una sofferenza
psicologica già presente, come depressione o ansia, che si
è acuita e ha reso cronica l’incapacità di dormire. In questo
caso occorre riconoscere questo disagio psicologico e af-
frontarlo: così si risolverà anche l’insonnia. In tali situazioni,
la diagnosi corretta è di “insonnia associata a disagi psico-
logici” che ne rappresentano la causa principale.
Depressione - L’associazione tra insonnia e depressione è
una delle condizioni più frequenti, anche perché in questi
casi non solo la difficoltà a dormire si manifesta contem-
poraneamente al malessere psicologico ma, talora, ne è il
sintomo anticipatorio. Ma gli aspetti depressivi possono
anche derivare dalla perdita di sonno, per questo può es-
sere difficile scindere la causa dall’effetto.
Ansia - L’ansia altera il sonno attivando un risveglio emo-
zionale, ovvero uno stato di reattività fisiologica mentale e
fisica. Spesso gli insonni riferiscono di non riuscire a dor-
mire perché sono sensibili a qualsiasi stimolo e iperattivi,
non riescono a “smettere di pensare”, caratteristica anche
di chi soffre di disturbi fobici e ossessivi.
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perché dormi male?
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perché dormi male?
lA lettura psicosomaticA
Non dormi se non usi tutta l’energia a disposizione
L’insonnia, come tutti i segnali che arrivano dal corpo, può essere paragonata
a una spia che quando si accende ci sta avvisando che in noi ci sono molte
potenzialità che aspettano solo di essere espresse, ma che qualcosa le sta
bloccando. La nostra vita è troppo povera di passioni e di interessi, rigida-
mente codificata o assorbita da un lavoro condotto in modo asettico tanto che
l’energia vitale rimane come in sospeso e quella che non usiamo di giorno si fa
viva di notte e non ci lascia dormire. Il problema quindi non è l’insonnia che, in
fondo, rappresenta un tentativo per risolvere una vita che non ci corrisponde
pienamente. Annullare il sintomo, ricorrendo subito ai farmaci, rischia di can-
cellare il messaggio, occasione di cambiamento, oltre al fatto che il disturbo si
ripresenterà in breve tempo. Al contrario, rinnovare i nostri interessi, limitare
le attività routinarie, riscoprire e seguire di più i nostri veri desideri, cambiare
modalità di affrontare il lavoro o gli altri, è un buon modo per ascoltare ciò che
questo disturbo ci vuole dire.
L’insonnia ci apre gli occhi - Il “non dormire” vuole “aprirci gli occhi”
su tutto ciò che nella nostra vita non è funzionale al nostro be-
nessere. La sera quando andiamo a letto, i nodi irrisolti vengono
al pettine, le paure più profonde e i problemi non affrontati ci pre-
sentano il conto. Girarsi e rigirarsi per ore tra le lenzuola prima di
prendere sonno è un’immagine molto simile a quella di essere intrappolati tra le
maglie di una rete in cui più ci si muove, più si rimane impigliati. Sospesa la via
di fuga dell’azione, ci ritroviamo in balia di forze che non riusciamo a contrastare,
a tu per tu con noi stessi e con ciò che ci fa stare male. Spesso i nostri occhi
diurni, considerando che la vista è simbolo della razionalità e del controllo, non
sanno o non vogliono cogliere questa esigenza interiore, anche perché rischia di
compromettere l’equilibrio raggiunto. Allora il nostro occhio interiore, cieco alla
luce ma molto sensibile ai nostri bisogni più profondi, rimane vigile, nella notte,
per ricordarcelo.
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Scienze
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Spesso non prestiamo
la dovuta attenzione
a ciò che facciamo prima
di andare a dormire, ma
è fondamentale evitare
i comportamenti che
ostacolano il riposo
notturno e adottare
quelli che lo favoriscono
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Scienze
i rituali del
buon sonno:
le regole d’oro per
una notte serena
Scopriamo le efficaci e semplici strategie che permettono
di gestire e vivere al meglio il riposo notturno:
da come svolgere le attività della giornata
a come organizzare gli ambienti
per arrivare alle azioni che ci fanno addormentare bene
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i rituali del buon sonno
occorre cambiare
stile di vita
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Scienze
Come dormi
dipende da te
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i rituali del buon sonno
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Scienze
In camera da letto
Regolare la temperatura della stanza
Le persone insonni sono più sensibili all’au-
mento della temperatura corporea, che av-
viene verso le 4 del mattino e che può provocare il ri-
sveglio; e una stanza troppo riscaldata può alimentare
questo meccanismo. Meglio mantenerla arieggiata e
fresca.
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i rituali del buon sonno
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Scienze
Cibi e bevande
Evitare le bevande eccitanti - La sera è me-
glio non bere caffè, tè, cola, bevande a base
di yerba mate e guaranà perché contengono
caffeina, una sostanza eccitante per il sistema nervoso e
cardiocircolatorio; meglio preferire tisane a base di erbe
che conciliano il sonno.
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i rituali del buon sonno
Un’alimentazione corretta
Curare l’alimentazione è fondamentale per regolare, pre-
venire e proteggersi dai disturbi del sonno.
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i rituali del buon sonno
Ecco un esempio di menu completo, articolato nei cinque pasti quotidiani (colazio-
ne, spuntino, pranzo, merenda, cena) che favorisce il buon sonno.
Colazione: caffè d’orzo e latte, 5 frollini integrali e un frutto di stagione.
Spuntino di metà mattina: un frutto di stagione.
Pranzo: una porzione (70 g) di fusilli integrali con verdure e due uova sode in insa-
lata. Una tazza di infuso a base di melissa (da preparare con 1 cucchiaino di erba
in una tazza di acqua calda da tenere in infusione per 5 minuti).
Merenda: un pugnetto di semi di girasole.
Cena: una porzione di tacchino cotto in padella con olio e tocchetti
d’ananas, 50 g di pane integrale, verdure cotte o crude a piacere,
secondo i propri gusti.
Dopo cena: un infuso di passiflora (1 cucchiaino di erba in una
tazza di acqua calda in infusione per 5 minuti).
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i rituali del buon sonno
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i rituali del buon sonno
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Scienze
Rilassamento progressivo
Il rilassamento muscolare progressivo è una terapia svilup-
pata da Edmund Jacobson nel 1915 e consiste in esercizi
di rilassamento in cui tutti i gruppi muscolari del corpo ven-
gono sistematicamente tesi e poi rilassati. Praticato rego-
larmente favorisce una sensazione di benessere generale,
una riduzione della pressione sanguigna, l’abbassamento
della tensione muscolare, una diminuzione dell’ansia, una
riduzione della sensazione di stanchezza.
Questa tecnica di rilassamento aiuta le persone che sof-
frono di insonnia a rilassare il fisico e calmare la mente
perché sposta l’attenzione dai pensieri che creano ansia.
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i rituali del buon sonno
La meditazione
La meditazione è una pratica che offre numerosi effetti be-
nefici sul corpo e sullo spirito. Non va considerata come
un semplice rilassamento o come un metodo per addor-
mentarsi mentre si sta meditando. Tutt’altro. Durante la
meditazione si resta ben svegli, anzi si attiva uno stato
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Scienze
Le tecniche immaginative
Le tecniche di rilassamento immaginativo abbinano il ri-
lassamento muscolare a quello della mente attraverso
la stimolazione dell’immaginario che, legato alla notte e
all’insonnia, è molto vivido e può essere richiamato con
facilità per promuovere il processo di autoguarigione
Rilassare
mentre, contemporaneamente, il corpo beneficia del ri- la mente e il corpo
lassamento che tale pratica produce. è la mossa
vincente
anti-insonnia
Distensione con le immagini - È una tecnica di rilassa-
mento immaginativa che si avvale di due fasi: nella prima
si compiono movimenti per ottenere uno stato di rilassa-
mento muscolare, nella seconda si propone l’utilizzo dell’im-
maginazione per favorire la distensione della mente. È una
metodologia derivata anche dalla tecnica del rilassamento
progressivo di Jacobson, della quale mantiene in generale
le prescizioni e i benefici, integrandoli con indicazioni tratte
dalla psicosomatica.
La prima fase aiuta a diminuire la tensione muscolare e mi-
gliorare la consapevolezza corporea, permettendo alla per-
sona di sperimentare uno stato di veglia tranquilla che ha
un effetto riposante e che di solito non viene vissuto durante
la giornata, specialmente se dominata da stress e ansia.
La seconda fase promuove la distensione della mente e guida
la persona a prendere contatto con le tematiche che de-
terminano il disagio, sotto forma di immagini mentali, e a
stimolare le risorse interiori. Permette, inoltre, di riscoprire
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i rituali del buon sonno
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Riza
Scienze
È tempo di perderti
e di abbandonarti a ciò che È
Chiudi gli occhi e… immagini la tua giornata tipo… e vai con la men-
te alle cose che fai ogni mattina appena ti alzi: apri la finestra, bevi il
caffè, leggi il giornale, un’occhiata al cellulare e poi ti prepari per an-
dare a lavoro… Ora, pensa a ciò che conosci… la tua casa… le sue
pareti… la stanza in cui passi più tempo… pensa al tuo ufficio e alla
strada che percorri per arrivarci… pensa al percorso per raggiungere
il supermarket… pensa a quei soliti tragitti… E ora immagina di perderti…
e perdendoti ti ritrovi a passeggiare in strade che non conosci… e cammina cam-
mina, ti ritrovi in un fitto bosco… il sentiero è intricato e tortuoso… ti senti perso
e provi sgomento e solitudine… Nessuno può indicarti la strada… Non riconosci
i posti ma… prosegui il cammino e cedi… cedi, senza opporti a questo senso di
smarrimento e… percepisci un senso di vuoto… Ti lasci sempre più invadere da
questo senso di vuoto e cominci ad avvertire il piacere di abbandonarti al buio… E
cammina cammina avverti il piacere che sale dal basso… che arriva dalla pancia…
è un piacere sempre più intenso. Non sai dove stai andando, ma ti senti protetto
e custodito da questo piacere che proviene dalla tua pancia: sei dentro di te…
Sprofondi dolcemente nel vuoto mentre il cammino si fa più tortuoso… e tu pro-
segui senza opporti… In questo stato di cedevolezza a un certo punto la strada si
tratteggia da sola… a sinistra… e poi a destra… e tu sei senza pensieri… senza
giudizi… senti che è la tua pancia a guidarti… non c’è più lotta… c’è solo la sen-
sazione di non aver più alcun riferimento… e avverti un profondo stato di pace… il
bosco si fa più fitto e senti sempre di più il piacere del farti portare dalla pancia…
Ti trovi in una radura e lì… vedi… lì, la vedi: una sorgente. Ti avvicini alla fonte…
e bevi… e dolcemente continui a bere… e senti un’ebbrezza sconosciuta… Intan-
to la radura si copre di bianco… e tu percepisci un benessere profondo, senza
motivo… L’acqua che hai bevuto ti procura un senso di leggerezza… e con la sua
immagine benefica impressa, torni al tuo sentiero… Ora, grazie all’acqua che hai
bevuto ritrovi le tue strade di sempre, le strade che conosci… quella per andare a
casa, in ufficio… e ritrovi le persone di sempre… ma continui a sentire il piacere di
quest’acqua… e avverti un senso di pace, di non opposizione… senti il benessere
provenire dall’acqua che ti culla… e tu ti lasci andare dolcemente… finalmente…
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Ecco il pronto soccorso naturale
per riattivare le risorse interiori,
spegnere le tensioni e i pensieri ossessivi
che compromettono il riposo notturno
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Riza
Scienze
ritrovare
il giusto
ritmo
con i rimedi verdi
Erbe, oli essenziali da diffondere in camera,
fiori australiani e di Bach, integratori, prodotti omeopatici:
ecco le sostanze naturali che ci aiutano
ad addormentarci e a riposare bene e a lungo.
Impariamo a scegliere quelle più adatte alle nostre esigenze
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ritrovare il giusto ritmo
erbe e piante
della buonanotte
Papavero per liberare la mente
Il petalo del papavero (Papaver somniferum) contiene al-
caloidi dall’effetto sedativo graduale. Le sue parti fiorite
sono ricche di californidina, un narcotico naturale che nel-
le dosi consigliate non dà assuefazione.
Questo rimedio rende meno agitata la fase di addormenta-
mento e si rivela utile anche per chi è logorato da risvegli
precoci.
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Riza
Scienze
Biancospino
per un riposo tranquillo
Il biancospino (Crataegus oxyacantha) ha molteplici pro-
prietà: i fiori e le foglie calmano il cuore, riducendo la fre-
quenza dei battiti e l’eccitabilità cardiaca, e abbassano la
pressione arteriosa. La vitexina, il principio attivo presen-
te nel biancospino, agisce come spasmolitico, sedativo e
ansiolitico naturale, azione utile soprattutto nei soggetti
molto nervosi, nei quali riduce l’emotività, gli stati di an-
sia, di agitazione e angoscia, agendo anche sui sintomi
d’insonnia.
Serve a chi soffre di problemi cardiaci, ma anche di ga-
striti o ulcera peptica.
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ritrovare il giusto ritmo
Tiglio
contro i risvegli notturni
La pianta di tiglio ha numerosi principi attivi, flavonoidi,
cumarine, oli essenziali, mucillagini, tannini e zuccheri
presenti nelle foglie e nei fiori. Dalle proprietà rilassanti,
calmanti, distensive ed espettoranti, questa pianta com-
batte i disturbi del sonno, il nervosismo (è molto rilassan-
te un bagno serale con i fiori di tiglio) e l’ansia, ma anche i
raffreddori. È un rimedio indicato anche per chi si sveglia
nel cuore della notte con spasmi e gonfiore allo stomaco
e per chi non riesce a prendere sonno, riversando sullo
stomaco angoscia e stress. Dà sollievo in caso di tosse
e la sua proprietà antispasmodica è impiegata contro la
sindrome delle gambe senza riposo.
Passiflora
per chi rimugina troppo
La passiflora è uno dei rimedi fitoterapici più utilizzati nei
disturbi della sfera nervosa e nelle principali manifesta-
zioni dello stress, ovvero ansia, nervosismo, irritabilità
e insonnia. Le foglie sono ricche di flavonoidi e altre so-
stanze dall’azione sedativa, ipnotica e antispasmodica. È
indicata in caso di difficoltà ad addormentarsi, soprattut-
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Riza
Scienze
lavanda
contro l’insonnia da ansia
Pianta con una forte azione riequilibrante, la lavanda of-
fre beneficio se si soffre di insonnia provocata da ansia e
depressione, casi in cui il sonno è molto spesso leggero
e caratterizzato da risvegli anticipati, e se si è in preda a
incubi e a frequenti sudorazioni. È il rimedio adatto anche
quando palpitazioni e tachicardia accompagnano le notti
insonni.
Per le sue proprietà analgesiche, vasodilatatorie e anti-
nevralgiche dona sollievo ai dolori muscolari che possono
interferire con il sonno.
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ritrovare il giusto ritmo
ValerianA:
erba della tranquillità
La valeriana, dall’effetto tranquillante e sedativo, agisce
sul sistema nervoso centrale, favorendo il sonno. Que-
sta erba riduce il tempo necessario per addormentarsi e
migliora la qualità del sonno, soprattutto durante le pri-
me ore della notte. La sua azione diminuisce nelle ore
successive e non ha conseguenze diurne, non provocando
sonnolenza prolungata. Il suo fitocomplesso può aumen-
tare l’azione sedativa della melatonina sul sistema nervo-
so centrale, rendendo il rimedio adatto ai disturbi legati
allo sfasamento del ritmo sonno-veglia, che si verificano
anche nella terza età. L’azione calmante della valeriana ne
rende utile l’impiego anche nei casi in cui dolori e crampi
a livello dell’apparato gastrointestinale impediscono o in-
terferiscono con il sonno.
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Riza
Scienze
camomilla,
ma con infusione breve
La camomilla, l’erba calmante solitamente più utilizzata per
favorire il sonno, va usata con qualche precauzione. I suoi
fiori hanno proprietà calmanti, ma la dose e il tempo di infu-
sione devono essere limitati (non più di 5 minuti) altrimenti
possono risultare eccitanti. Le sostanze contenute nel fio-
re agiscono in prevalenza sull’intestino svolgendo un’azione
spasmolitica che facilita un sonno ristoratore.
Escolzia
per regolare il sonno
L’escolzia, o papavero californiano, regola l’attività dell’e-
pifisi e la secrezione della melatonina, l’ormone che dona
sonni sereni e rigenera il buon umore. Questo fiore con-
tiene importanti principi attivi denominati alcaloidi: la ber-
berina dall’azione sedativa, la protopina antispasmodica,
rilassante e antibatterica, la criptopina che agisce sul
cuore con un effetto calmante e la chelidonina usata come
antidolorifico e antispasmodico per il tratto intestinale e
la colecisti. Nota anche per la sua azione disinfettante,
antibiotica e antifungina, l’escolzia è particolarmente effi-
cace nel dotto biliare, intervenendo sui dolori addominali
che interferiscono con il riposo. Migliora la qualità del
sonno e accorcia la fase di addormentamento. Le proprie-
tà benefiche di questa pianta si associano ottimamente
con altre dall’azione sedativa e calmante per ottenere un
effetto ancora più benefico sul sonno: con la melissa in
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ritrovare il giusto ritmo
luppolo
per l’insonnia intermittente
Il luppolo è un vegetale spontaneo che contiene oli essen-
ziali, aldeidi, esteri, tannini, sali minerali, sostanze amare
(umulone e lupulone), insieme a flavonoidi antiossidanti.
È la soluzione ideale per chi soffre di insonnia intermittente
e ai cambi di stagione perché rasserena l’intero organismo.
Viene utilizzato per il trattamento dell’insonnia stagionale
di primavera e per le altre forme che prendono origine dallo
stress, in quanto agisce efficacemente negli stati di iperec-
citabilità e tensione.
Il luppolo, grazie alle sue proprietà regolative, ridà armonia
a corpo e mente e permette di ritrovare un sonno continua-
tivo e ristoratore.
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Riza
Scienze
iperico
per l’insonnia da malumore
L’iperico, o “erba di San Giovanni”, si usa per la cura e la
prevenzione delle sindromi depressive, dei malumori sta-
gionali e dell’agitazione. È utile anche per prendere sonno,
quando l’insonnia è associata a malumore e preoccupazione
in quanto contiene ipericina, sostanza che svolge una po-
tente azione antidepressiva e sedativa. Questa erba ha agi-
sce positivamente sulla secrezione notturna di melatonina,
favorendo una migliore qualità del sonno. Per potenziarne
l’effetto tranquillante, l’iperico associato alla passiflora è un
rimedio contro la tristezza con ansia, mentre con il bianco-
spino è ottimo nelle sindromi del periodo mestruale.
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ritrovare il giusto ritmo
rimedi omeopatici
e integratori più adatti
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Scienze
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ritrovare il giusto ritmo
L’integratore naturale
La melatonina elisir del sonno
Studi recenti hanno confermato l’utilità dell’ormone mela-
tonina nel ripristino di un sonno regolare nelle sue diverse
fasi. In Italia non è considerato propriamente un farmaco,
ma un integratore in quanto la sostanza è già prodotta nel
nostro organismo, proprio per regolare il ritmo sonno-
veglia. Allo stato attuale non sono stati rilevati effetti col-
laterali o da overdose, presenti in gran parte dei farmaci
ansiolitici; e in particolare non provoca lo stordimento e il
calo di attenzione al risveglio, tipici di alcuni farmaci usati
per indurre il sonno. La melatonina regola il ciclo sonno-
veglia, aiuta a neutralizzare i radicali liberi, preservando le
cellule dall’invecchiamento e dall’ossidazione, e contribui-
sce a combattere lo stato di stress.
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Riza
Scienze
se vuoi aumentarla
naturalmente
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ritrovare il giusto ritmo
il pronto soccorso
floreale
I fiori di Bach: la calma naturale
Tra i rimedi naturali, i fiori di Bach agiscono a livello vibra-
zionale per armonizzare gli squilibri emozionali che stanno
alla base dell’insonnia. Chiedersi ciò che si prova quando
non si riesce a dormire bene rappresenta la chiave per
scegliere il fiore più adatto alle proprie esigenze.
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Scienze
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ritrovare il giusto ritmo
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Scienze
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ritrovare il giusto ritmo
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I libri di riza
in edicola questo mese
Il libro che ti rimette il peggior nemico La spezia
in forma in due settimane della salute e della linea indispensabile
Grande
Mensile di scienza dell’uomo
Direttore responsabile:
Daniela Marafante
Direttore generale:
novità
Liliana Tieger
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Progetto grafico:
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Per ritrovare fiducia in se stessi e imparare a valorizzare la propria unicità blicazione sono a scopo informativo e divulgati-
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