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CARTELLA STAMPA
La Macchina dei Sogni quest’anno ha indagato le differenze e il dialogo tra Oriente e Occidente,
lanciando un messaggio internazionale di pace: che da Palermo raggiungerà Roncisvalle, la mitica
altura tra Francia e Spagna dove, leggenda vuole, morirono in battaglia Orlando e i Paladini. Il
festival creato da Mimmo Cuticchio e ormai giunto alla sua trentacinquesima edizione, quest’anno
si è srotolato lungo tre diversi capitoli: dall’8 al 10 giugno pupi, marionette, burattini, ma anche
musica e cunto, hanno trovatoo inedita accoglienza tra le celle, il chiostro, la chiesa e il refettorio
dell’antico Monastero di clausura Santa Caterina. Per il terzo ed ultimo capitolo, la compagnia si
muoverà dal 26 al 29 luglio, partendo da Saint-Jean-Pied-de-Port verso Ibañeta, nella piana sui
Pirenei, al confine tra Francia e Spagna, mitico teatro dell’ultima battaglia tra saraceni e cristiani,
esattamente 1240 anni fa, secondo la leggenda. Sarà un vero pellegrinaggio di “avvicinamento”:
Cuticchio e altri 11 Pari – scelti tra intellettuali, artisti, studiosi – percorreranno “teatralmente” il
tragitto che conduce alla lapide di Orlando, che si erge solitaria. Qui Mimmo Cuticchio farà
risuonare il suo cunto antico, la Battaglia di Roncisvalle sulle note del violoncello di Giovanni
Sollima.
La Macchina dei Sogni è inserita nel cartellone di Palermo Capitale Italiana della Cultura.
CARTELLA STAMPA
Un messaggio di pace. Che da Palermo tocca Roma, raccoglie la preghiera del Papa e vola
verso Roncisvalle. Atterrando su quella piana dove, vuole la leggenda, ci fu l’ultima cruenta
battaglia tra cristiani e saraceni e morirono 700 paladini, tra cui Orlando.
CARTELLA STAMPA
La Macchina dei Sogni quest’anno indagherà le differenze e il dialogo tra Oriente e Occidente,
lanciando un messaggio internazionale di pace: che da Palermo raggiungerà Roncisvalle, la mitica
altura tra Francia e Spagna dove, leggenda vuole, morirono in battaglia Orlando e i Paladini. Il
festival creato da Mimmo Cuticchio e ormai giunto alla sua trentacinquesima edizione, quest’anno
si srotolerà in tre diversi capitoli: dall’8 al 10 giugno pupi, marionette, burattini, ma anche musica
e cunto, troveranno inedita accoglienza tra le celle, il chiostro, la chiesa e il refettorio dell’antico
Monastero di clausura Santa Caterina, nel cuore antico di Palermo. Qui, l’ultima sera (10 giugno
alle 21), Mimmo Cuticchio riannoderà le fila di uno dei suoi spettacoli storici, trasformato in
“Giullari di Dio” cunto che scivolerà sulle musiche dei Fratelli Mancuso. Piazza Bellini, su cui si
affacciano due monumenti del percorso arabo normanno, e la scalinata di accesso alla chiesa,
accoglieranno invece un’installazione esterna di grande suggestione. E La Macchina dei Sogni –
inserita nel cartellone di Palermo Capitale Italiana della Cultura – da quest’anno è gemellata con
“Una marina di libri”, il festival dell’editoria indipendente che quest’anno ha scelto come tema
l’oralità e ha voluto come ospite Mimmo Cuticchio il 7 giugno.
Seguiranno due altri capitoli: il 27 giugno Mimmo Cuticchio e i suoi attori saranno in udienza dal
Papa che affiderà loro un messaggio di pace da portare a Roncisvalle. Ed ecco il terzo ed ultimo
capitolo: dal 26 al 29 luglio, partendo da Saint-Jean-Pied-de-Port verso Ibañeta, nella piana sui
Pirenei, tra Francia e Spagna, mitico teatro dell’ultima battaglia tra saraceni e cristiani, esattamente
1240 anni fa, secondo la leggenda. Sarà un vero pellegrinaggio di “avvicinamento”: Cuticchio e
altri 11 Pari – scelti tra intellettuali, artisti, studiosi – percorreranno “teatralmente” il tragitto che
conduce alla lapide di Orlando. Qui Mimmo Cuticchio farà risuonare il suo cunto antico, la
Battaglia di Roncisvalle sulle note del violoncello di Giovanni Sollima.
Le gesta dei Paladini trasmessi dalla Chanson de geste fanno parte della leggenda. Così come
Orlando, devoto al suo imperatore Carlo Magno, decide di sacrificare eroicamente la propria vita in
una battaglia che non può vincere, ma che va combattuta comunque per senso del dovere: è l’ideale
della Straziante, meravigliosa bellezza del creato, il sottotitolo scelto quest’anno per La Macchina
dei Sogni, preso in prestito dal film di Pasolini Che cosa sono le nuvole. “Vivo da 70 anni tra i pupi
e ho sempre pensato che raccontare di Orlando e Rinaldo possa voler dire trasmettere i valori della
giustizia e della cavalleria spiega Mimmo Cuticchio - . Oggi abbiamo il compito di salvaguardare
questo patrimonio di storie e di poesia, al netto delle leggende e delle interpretazioni storiche, che
sono mutate nelle diverse epoche ad uso e consumo dei potenti di turno. Se Roncisvalle ha
significato la disfatta dei paladini, con il carico di morte che la leggenda tramanda, dobbiamo
pensare anche che è una tappa nel cammino di pace verso Santiago de Compostela. E allora,
pensando a tutte le possibili leggende e letture – tra storia e letteratura, tra immaginazione e realtà –
vogliamo anche noi fare la nostra “crociata di pace”.
“Storie di bambole repentite e sante” è uno spettacolo itinerante diretto da Mimmo Cuticchio su un
testo condiviso tra gli attori/narratori e Beatrice Monroy. A tutti è stato chiesto di immedesimarsi
nei sai delle monache che spesso venivano rinchiuse da bambine in convento. Tra le celle, il
refettorio, i corridoi, rivivranno le suore e il loro silenzioso vivere (nei tre giorni, alle 11 / 15,30 /
17,30).
“La Creazione”. Divisa in otto movimenti, l’opera di Giacomo Cuticchio ricalca la struttura della
Genesi del Vecchio Testamento. Una lode al Creato attraverso un viaggio immaginifico di sette
giorni, con un prologo e un epilogo, che ripercorre la Creazione. La suite musicale, eseguita da
un’orchestra di 32 elementi diretta da Salvatore Barberi, è intervallata dal testo biblico e dal Cantico
delle Creature, affidata agli attori Giuditta Perriera e Roberto Burgio (8 giugno, alle 21)
David Riondino legge l’Antico Testamento. L’Ecclesiaste e il Cantico dei Cantici sono due libri
brevi e potenti, raccolti nella Bibbia, insieme ad altri antichissimi materiali epici e poetici. “Non
svegliate l’amore” si basa sulle canzoni di David Riondino, eseguite con Monica Demuru, che
narrano in musica i due testi. (9 giugno, alle 21).
Formedonda. Lo scenografo Fabrizio Lupo e il musicista Mario Crispi hanno creato insieme tre
Musiconette o "marionette sonore" che si muovono tra pupi siciliani, teatro di figura europeo e
giapponese, musica contemporanea acustica ed elettroacustica. Di fatto, sono nuovi strumenti
musicali polifunzionali e gestualmente espressivi che si muovono sulla scena creando atmosfere
musicali insolite. (10 giugno, alle 19,30)
La pienezza nel vuoto è una serie fotografica realizzata nel 2014 da Valerio Bellone. Attraverso 36
scatti viene narrata la traversata da Marrakech alle dune sahariane dell'Erg Chebbi, ai confini con
l'Algeria. Un viaggio emozionale e introspettivo che unisce la visione di spazi senza confini a
pensieri intimi che prendono vita nei pensieri trasposti nella forma di Haiku.
Convento di Santa Caterina D’Alessandria orari 10 - 13 / 15 – 19.
Per la scalinata della chiesa di santa Caterina che si affaccia su piazza Bellini, sarà creata invece
“Semina” opera site specific ideata da Roberta Barraja e ispirata ai motivi decorativi e alla
policromia degli intarsi marmorei barocca degli interni della Chiesa; è realizzata con tessuti e fibre
trattati e bruniti con effetti di combustione, intrecciati a comporre un effetto di natura prorompente,
che invade lo spazio, la città, le mura, gli interstizi tra pietra e pietra e si diffonde a reticolo come la
ricchezza multiculturale che appartiene al nostro territorio. Trasformerà invece la piazza in un
enorme giardino, l’installazione di Fabrizio Lupo, “Fiori di luce” che “chiuderà” tra petali, steli e
corolle luminose, il cuore antico tra i palazzi.
Sulla piana di Roncisvalle.
Dal 26 al 29 luglio. Da Saint-Jean-Pied-de-Port verso Roncisvalle, in una sorta di pellegrinaggio
teatrale che avrà tappe lungo la strada principale del comune francese e poi lungo il sentiero che
sfocerà in aperta campagna, tra alberi, ruscelli, salite e discese, dove gli spettatori si uniranno alla
carovana degli attori; ascolteranno i narratori, che hanno preso parte al laboratorio guidato da
Mimmo Cuticchio. Sulla piana di Roncisvalle troveranno ad attenderli “dodici Pari” – Lara
Albanese, Giuseppe Barbera, Corrado Bologna, Padre Giuseppe Bucaro, Mimmo Cuticchio,
Franco La Cecla, Beatrice Monroy, Gianni Puglisi, Giuliano Scabia, Marino Sinibaldi,
Giovanni Sollima, Sebastiano Tusa - : uomini e donne di cultura che in questi anni hanno
combattuto per la tutela dell’ambiente e del patrimonio dell’umanità. Un invito al viaggio per gli
spettatori di ogni regione e nazionalità, che dalle loro città potranno muoversi “in pellegrinaggio”
alla scoperta di un paesaggio la cui autentica mappa geografica si sovrappone a quella disegnata
dalle storie che il teatro racconta. Roncisvalle è un luogo del mito, difficile trovare qualcuno che ne
conosca realmente i contorni geografici: ma sembra risuonare delle voi di chi ha cantato nei secoli
le gesta dei paladini.
attori/narratori
Luì Angelini, Giovanni Guarino, Bruno Leone. Margherita Abita, Giulia Angeloni, Corinna Bologna,
Salvino Calatabiano Francesca Camilla D’Amico, Clara De Rose, Maria Teresa De Sanctis, Nunzia Lo
Presti, Nadia Parisi, Marika Pugliatti, Josefina Torino
Compagnie
Compagna Walter Broggini, Compagnia Figli d’Arte Cuticchio Compagnia Giano/David Riondino Giacomo
Cuticchio Ensemble Formedonda Granteatrino La voce delle cose P.I.P.P.U. piccola impresa per produrre
umorismo Teatro del Drago
I dodici Pari
Lara Albanese, Giuseppe Barbera, Corrado Bologna, Padre Giuseppe Bucaro, Mimmo Cuticchio, Franco La
Cecla, Beatrice Monroy, Gianni Puglisi, Giuliano Scabia, Marino Sinibaldi, Giovanni Sollima, Sebastiano Tusa.
CARTELLA STAMPA
Straziante, meravigliosa bellezza del creato: che a pensar bene, è ovunque, nelle piccole cose come
nelle grandi azioni, in un arabesco leggero, in un marmo, nelle volute di uno stucco; e negli attori,
nei narratori, nei pupari e nei cuntisti, in chiunque decida di raccontare una storia. Stavolta La
Macchina dei Sogni – nel cartellone di Palermo Capitale Italiana della Cultura - ha scelto un
luogo che è già un palcoscenico naturale, quel convento e quella chiesa di Santa Caterina, da soli,
sono già un luogo con anime da narrare. Il festival di teatro di figura creato da Mimmo Cuticchio,
quest’anno indagherà le differenze e il dialogo tra Oriente e Occidente, lanciando un messaggio
internazionale di pace: che da Palermo raggiungerà Roncisvalle. Da domani (8 giugno) a
domenica pupi, marionette, burattini, ma anche musica e cunto, troveranno inedita accoglienza tra
le celle, il chiostro, la chiesa e il refettorio dell’antico monastero di clausura. Tra la chiesa e la
piazza sempre domani, alle 21 Giacomo Cuticchio dirigerà la sua “La Creazione”, suite sinfonica
sul Libro della Genesi. E domenica sera (10 giugno alle 21), Mimmo Cuticchio riannoderà le fila di
uno dei suoi spettacoli storici, quel San Francesco rieditato in “Giullari di Dio” che scivolerà sulle
musiche dei Fratelli Mancuso. Chiusa La Macchina, il 27 giugno Mimmo Cuticchio e i suoi attori
saranno in udienza dal Papa che affiderà loro un messaggio di pace da portare a Roncisvalle, dal 26
al 29 luglio, nella piana sui Pirenei, tra Francia e Spagna, mitico teatro dell’ultima battaglia tra
saraceni e cristiani.
La pienezza nel vuoto è una serie fotografica realizzata nel 2014 da Valerio Bellone. Attraverso 36
scatti viene narrata la traversata da Marrakech alle dune sahariane dell'Erg Chebbi, ai confini con
l'Algeria. Un viaggio emozionale e introspettivo che unisce la visione di spazi senza confini a
pensieri intimi che prendono vita nei pensieri trasposti nella forma di Haiku.
Convento di Santa Caterina D’Alessandria orari 10 - 13 / 15 – 19.
Per la scalinata della chiesa di santa Caterina che si affaccia su piazza Bellini, sarà creata invece
“Semina” opera site specific ideata da Roberta Barraja e ispirata ai motivi decorativi e alla
policromia degli intarsi marmorei barocca degli interni della Chiesa; è realizzata con tessuti e fibre
trattati e bruniti con effetti di combustione, intrecciati a comporre un effetto di natura prorompente,
che invade lo spazio, la città, le mura, gli interstizi tra pietra e pietra e si diffonde a reticolo come la
ricchezza multiculturale che appartiene al nostro territorio. Trasformerà invece la piazza in un
enorme giardino, l’installazione di Fabrizio Lupo, “Fiori di luce” che “chiuderà” tra petali, steli e
corolle luminose, il cuore antico tra i palazzi.
CARTELLA STAMPA
Tessuti e fibre sembrano abbracciare la scalinata della Chiesa e bussano per entrare: così “Semina”
l’opera site specific ideata da Roberta Barraja e ispirata ai motivi decorativi e alla policromia degli
intarsi barocchi, è un ideale prolungamento di Santa Caterina su piazza Bellini; è realizzata con
tessuti e fibre trattati e bruniti con effetti di combustione, intrecciati a comporre un effetto di natura
prorompente, che invade lo spazio, la città, le mura, gli interstizi tra pietra e pietra e si diffonde a
reticolo come la ricchezza multiculturale che appartiene al nostro territorio. A chiudere virtualmente
la piazza, trasformandola in un enorme palcoscenico – dove vengono presentati molti degli
spettacoli – sono i “Fiori di luce” di Fabrizio Lupo, che si accendono al tramonto.
Sono soltanto due degli interventi che La Macchina dei Sogni ha presentato per questa sua nuova
edizione: il resto è affidato ai narratori, ai pupari, ai burattinai. Sul tema “Straziante, meravigliosa
bellezza del creato” si sono mosse – e si muoveranno ancora, sia domani (sabato 9 giugno) che
domenica, alle 11, alle 15,30 e alle 17,30 – le “Storie di bambole repentite e sante”, spettacolo
itinerante diretto da Mimmo Cuticchio su un testo condiviso tra gli attori/narratori e Beatrice
Monroy. Tra le celle, il refettorio, i corridoi, rivivranno le suore e il loro silenzioso vivere.
“La pienezza nel vuoto” è una serie fotografica realizzata nel 2014 da Valerio Bellone. Attraverso
36 scatti viene narrata la traversata da Marrakech alle dune sahariane dell'Erg Chebbi, ai confini con
l'Algeria. Convento di Santa Caterina D’Alessandria orari 10 - 13 / 15 – 19.
CARTELLA STAMPA
“La pienezza nel vuoto” è una serie fotografica realizzata nel 2014 da Valerio Bellone. Attraverso
36 scatti viene narrata la traversata da Marrakech alle dune sahariane dell'Erg Chebbi, ai confini con
l'Algeria. Convento di Santa Caterina D’Alessandria orari 10 - 13 / 15 – 19.
26 > 29 luglio
Il puparo Mimmo Cuticchio in cammino verso Roncisvalle
Con gli artisti, i narratori, e dodici Pari
Un pellegrinaggio. Di uomini e di narrazioni. Né più né meno. Alla ricerca del rapporto tra gli
uomini, al di là delle differenze di pelle, di razza, di lingua. Una sorta di ideale ricongiungimento tra
Oriente ed Occidente, oltre ogni battaglia. Il puparo e cuntista Mimmo Cuticchio, nell’anno in cui
ha compiuto settant’anni, ha chiamato gli amici artisti – poeti, narratori, attori, cantanti, musicisti –
e li vuole condurre a Roncisvalle, sulla piana dove, leggenda vuole, caddero Orlando e settanta
paladini, trucidati dai saraceni. E a fianco del pubblico che seguirà gli artisti – saranno tanti,
riempiranno di voci, suoni e musiche il tragitto che da Saint-Jean-Pied-de-Port porta verso Ibañeta,
nella piana sui Pirenei, al confine tra Francia e Spagna – si schierano dodici Pari, uomini di cultura
che hanno voluto segnare il cammino. I dodici Pari sono: Lara Albanese (astrofisica), Giuseppe
Barbera (agronomo), Giuseppe Bucaro (sacerdote), Corrado Bologna (filologo), Mimmo Cuticchio
(oprante/cuntista), Caterina Greco (archeologa), Valeria Patrizia Li Vigni (antropologa), Beatrice
Monroy (scrittrice), Gianni Puglisi (professore), Giuliano Scabia (poeta), Marino Sinibaldi
(giornalista) e Sebastiano Tusa (archeologo del mare).
“La leggendaria battaglia di Roncisvalle, la cui realtà storica è stata trasfigurata in Occidente
dalle Chansons des geste e trasmessa dalla tradizione orale. Il nobile gesto del paladino Orlando,
devoto al suo imperatore Carlo Magno, che decide di sacrificare la propria vita in una battaglia
che non può vincere, ma che va combattuta comunque per senso del dovere: tutto questo
rappresenta per noi l’ideale della “Straziante meravigliosa bellezza del creato”, sottotitolo del
nostro festival di teatro di figura, preso in prestito da Pasolini. Nel cammino da Saint-Jean-Pied-
de-Port verso Roncisvalle, gli spettatori si uniranno alla nostra carovana in una sorta di
pellegrinaggio teatrale, che avrà dei momenti di spettacolo lungo la strada principale del comune
francese, nello spazio meglio conosciuto come “il mercato” e poi lungo il sentiero che sfocerà in
aperta campagna, tra alberi, ruscelli, salite e discese. Come in un puzzle che si compone, tappa
dopo tappa, si ascolteranno i racconti degli attori-narratori che hanno partecipato al laboratorio
sulle pratiche del narrare cominciato a Palermo. Alla fine del loro pellegrinaggio, gli
attori/narratori giunti al Monastero Itzandegia della Coleggiata incontreranno “Dodici pari”:
uomini e donne di cultura che in questi anni si sono cimentati in un esemplare percorso di tutela
dell’ambiente e del patrimonio dell’umanità. Gli artisti e gli intellettuali lavoreranno in sinergia, in
modo da stabilire un contatto autentico con il territorio e con il pubblico, fuori dai modelli e dai
luoghi canonici dello spettacolo. Il senso profondo di questa esperienza, racchiuso nella fede di un
ideale, coincide con la bellezza della natura, con il mistero dell’universo, della vita stessa e rifugge
dai motivi che alimentano le guerre e da tutte le etichette, anche religiose, che limitano il benessere
e la crescita spirituale degli uomini”. Mimmo Cuticchio
La Macchina dei Sogni è inserita nel cartellone di Palermo Capitale Italiana della Cultura.
CARTELLA STAMPA
Uff. stampa Macchina dei Sogni
Simonetta Trovato | 333.5289457 | simonettatrovato@gmail.com
ARTISTI
Mimmo Cuticchio - oprante e cuntista
Nino Cuticchio - oprante e puparo
Giacomo Cuticchio - oprante e puparo
Luì Angelini - narratore con oggetti
Giovanni Guarino - attore/narratore
Bruno Leone - narratore con guarattelle
Salvino Calatabiano - narratore con burattini
Nadia Parisi - narratrice con figure
Margherita Abita - racconto e canto
Giulia Angeloni - attrice/narratrice
Corinna Bologna - attrice/narratrice
Francesca Camilla D’Amico - attrice/narratrice
Clara De Rose - attrice/narratrice
Maria Teresa De Sanctis - attrice/narratrice
Nunzia Lo Presti - attrice/narratrice
Marika Pugliatti - attrice/narratrice
Josefina Torino - attrice/narratrice
I DODICI PARI
Lara Albanese - astrofisica
Giuseppe Barbera - agronomo
Giuseppe Bucaro - sacerdote
Corrado Bologna - filologo
Mimmo Cuticchio - oprante/cuntista
Caterina Greco - archeologa
Valeria Patrizia Li Vigni - antropologa
Beatrice Monroy - scrittrice
Gianni Puglisi - professore
Giuliano Scabia - poeta
Marino Sinibaldi - giornalista
Sebastiano Tusa - archeologo del mare
I PROTAGONISTI DELLA MACCHINA DEI SOGNI
Artisti, narratori, scrittori, musicisti presenti al festival
Palermo:
attori/narratori:
Mimmo Cuticchio, Luì Angelini, Marika Pugliatti, Maria Teresa De Sanctis, Margherita Abita,
Corinna Bologna, Giulia Angeloni, Clara De Rose, Francesca D’Amico, Nunzia Lo Presti, Josefina
Torino, Nadia Parisi, Salvino Calatabiano, Giovanni Guarino.
Musicisti e compagnie:
Associazione Giacomo Cuticchio Ensemble
Associazione Figli d’Arte Cuticchio
Mario Crispi
Bruno Leone
Maurizio Maiorana
La Voce delle Cose
Monaci di S. Martino delle scale
Granteatrino
Compagnia Walter Broggini
Teatro del Drago
P.I.P.P.U Piccola Impresa per produrre umorismo
Roma:
Mimmo Cuticchio e gli attori-narratori:
Margherita Abita, Giulia Angeloni, Luì Angelini,Salvino Calatabiano, Francesca D’Amico, Clara
De Rose, Maria Teresa De Sancits, Giovanni Guarino, Bruno Leone, Nunzia Lo Presti, Nadia
Parisi, Marika Pugliatti, Josefina Torino.
Roncisvalle:
Lara Albanese, laureata in fisica, specializzata in scienza e tecnologia dei materiali (1994) e
abilitata all’insegnamento alle scuole superiori di matematica fisica. Dopo alcuni anni durante i
quali ha svolto attività di ricerca, ha preferito dedicarsi alla comunicazione scientifica divenendo,
come la ha definita un bambino delle elementari, una “raccontascienza”.
Padre Giuseppe Bucaro, ha insegnato Filosofia della Religione presso la Pontificia Università
Urbaniana. Fondatore del Museo degli ex-voto di Altavilla Milicia, vive a Palermo, dove è parroco
e direttore dell’Ufficio dei Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Palermo. Tra le sue opere: Gli ex-voto
di Altavilla Milicia (1983), Filosofia della religione (1989).
Mimmo Cuticchio, oprante-puparo-cuntista, figlio d’arte, riconosciuto per le sue doti attoriali,
narrative, drammaturgiche, poetiche, con oltre cinquant’anni di carriera artistica alle spalle e un
lungo e variegato percorso pieno di successi: da Palermo in giro per il mondo insieme alla
compagnia da lui diretta, sui palcoscenici dei più importanti teatri o in contesti culturali e
accademici di altissimo livello.
Franco La Clecla è un e architetto italiano.Nei suoi lavori ha affrontato a più riprese il tema
dell'organizzazione dello spazio contemporaneo tra localismo e globalizzazione rivolgendosi in
particolare alle soglie, e ai confini tra le culture. Ha fondato nel 2005 a Londra ASIA (Architecture
Social Impact Assessment), un'agenzia per valutare l'impatto sociale delle opere di architettura e di
urbanistica. Per gli speciali del TG1 ha realizzato il documentario "I mari dentro" sulla comunità di
pescatori di Terrasini emigrata a Gloucester, Massachusetts (2009) che ha vinto il premio Coast
Culture del San Francisco Ocean Film festival (febbraio 2010).
Beatrice Monroy è nata e vive a Palermo. Dopo avere trascorso molti anni in varie città italiane e
all'estero: Francia e Stati Uniti. È autrice di racconti, testi teatrali e romanzi. Collabora con Rai
Radio3, dirige per "La meridiana" una collana editoriale dal titolo Passaggi di donne ed ha condotto
laboratori di scrittura destinati alle donne vittime di violenza. Insegna drammaturgia alla scuola
delle Arti e dei mestieri dello Spettacolo del Teatro Biondo diretta da Emma Dante.
Gianni Puglisi è professore di Letteratura comparata presso l’Università IULM, della quale è
Rettore. Studioso di formazione storico-filosofica, è autore di numerosi saggi e articoli. Si è
occupato di poetica e retorica classica e di estetica e semiotica contemporanea, in particolare di
strutturalismo e di critica letteraria e filmica. Dirige la Scuola di Giornalismo IULM e la rivista
«Lingua e Letteratura». È componente del Board of Guarantors dell’Italian Academy for Advanced
Studies in America della Columbia University di New York.
Giuliano Scabia è un drammaturgo e scrittore italiano. forse l'unico scrittore mitico in circolazione,
protagonista di alcune tra le esperienze più vive e visionarie degli ultimi anni. Il suo lavoro ha
segnato una svolta radicale nel modo di praticare il teatro e la scrittura.
Marino Sinibaldi è un giornalista autore di saggi di storia e di critica letteraria, cura e partecipa a
convegni e rassegne organizzate da enti locali e associazioni culturali di diverse città italiane. È tra i
fondatori della rivista “Linea d’ombra”, collabora con quotidiani, riviste e agenzie di stampa. Dal
2009 dirige Radio 3.
Giovanni Sollima è un vero virtuoso del violoncello. Suonare per lui non è un fine, ma un mezzo
per comunicare con il mondo. È un compositore fuori dal comune, che grazie all'empatia che
instaura con lo strumento e con le sue emozioni e sensazioni, comunica attraverso una musica unica
nel suo genere.
Sebastiano Tusa è un archeologo del mare, attuale assessore ai Beni Culturali della Regione
Siciliana. Ha diretto numerosi scavi e ricerche in Sicilia. Ha partecipato e diretto missioni e ricerche
archeologiche in Italia, Iraq, Iran, Pakistan, e Turchia. È direttore delle Missioni Archeologiche in
Sicilia, Libia e Giappone.
Gli attori/narratori:
Margherita Abita, Giulia Angeloni, Luì Angelini, Salvino Calatabiano, Francesca D’Amico, Clara
De Rose, Maria Teresa
De Sancits, Giovanni Guarino, Bruno Leone, Nunzia Lo Presti, Nadia Parisi, Marika Pugliatti,
Josefina Torino.
E la compagnia Figli d’Arte Cuticchio
La prima edizione de “La Macchina dei Sogni”risale al 1984. Nella brochure del festival,una foto
color seppia, impaginata come se fosse untondo rinascimentale,accompagnava la descrizione di
quella coraggiosa iniziativa teatrale.Volevamo festeggiare i 50 anni di attivitàdel padre di Mimmo,
ilCav.Giacomo Cuticchio, e non potevamo immaginare che a quella prima edizione ne sarebbero
seguite tante alte, in un crescente successo di pubblico e di addetti ai lavori, i quali hanno fattodella
“Macchina dei Sogni” un punto di riferimento oggi imprescindibile per conoscere e comprendere le
trasformazioni e i mutevoli significati del teatro di figura edi narrazione.
Negli anni, decinee decine di attori, registi, scenografi, musicisti e performer, provenienti da tutto il
mondo, hanno dato il loro contributo al Festival. Tutte le artisi sono alleate per trovare insieme le
parole, le immagini e i suoni più adatti a far capire come siano mutati negli anni il teatro e le sue
motivazioni, come si possano sempre trovare una vitalità e una verità dietro alla finzione scenica,
come la tradizione – a partire da quella dei Figli d’ArteCuticchio– non sia statica ma in divenire.
In ogni edizione il progetto del Festival ha lavorato ad unire la bellezza dei luoghi, spesso
dimenticati o trascurati, con la fantasia dei giovani e dei maestri del teatro, le cui idee e la cui
creatività sono sempre riuscite a valorizzare quei luoghi. Si è creato, negli anni, un rapporto
speciale con la città di Palermo – che soprattutto all’inizio di questa avventura non conosceva
l’attuale fiorire di eventi culturali e artistici – e con le altre località che ci hanno ospitati.
Quest’anno, le luci della ribalta illumineranno non solo la piazza prospiciente il Monastero di S.
Caterina d’Alessandria conla sua splendida Chiesa, una delle più belle di Palermo, ma anche un
luogo mitico come Roncisvalle, che trasformeremo in scena teatrale sottraendolo al tempo della
battaglia per restituirloal tempo della festa, una festa sulla via del pellegrinaggio che conduce al
cammino di Santiago de Compostela.
La leggendaria battaglia di Roncisvalle,la cui realtà storica è stata trasfigurata in Occidente dalle
Chansons desgeste e trasmessa dalla tradizione orale, ha alimentato nei secoli n.umerosi racconti. Il
nobile gesto del paladino Orlando, devoto al suo imperatore Carlo Magno, che decide di sacrificare
eroicamente la propria vita in una battaglia che non può vincere, ma che va combattuta comunque
per senso del dovere, rappresenta per noi l’ideale della Straziante, meravigliosa bellezza del creato,
sottotitolo del Festival preso in prestito dal film di Pasolini Che cosa sono le nuvole.
Da Saint-Jean-Pied-de-Port, avvicinandoci progressivamente verso Roncisvalle, in una sorta di
pellegrinaggio teatrale che avrà tappe lungo la strada principaledel comune francese e poi lungo il
sentiero che sfocerà in aperta campagna, tra alberi, ruscelli, salite e discese, gli spettatori si
uniranno alla nostra carovana. Ascolterannole narrazioni degli attori-narratori, che hanno preso
parte al laboratorio sulle pratiche del narrare guidato da Mimmo Cuticchio con la collaborazione
alla drammaturgia di Beatrice Monroy, piccole storie sui temidelle Chansons. Nella piana di
Roncisvalle troveranno ad attenderli “dodici pari”: uomini e donne di cultura che in questi anni si
sono cimentati in un esemplarepercorso di tutela dell’ambiente e del patrimonio dell’umanità. Gli
artisti e gli intellettualilavoreranno in sinergia, in modo da stabilire un contatto autentico con il
territorio e con il pubblico, fuori dai modelli e dai luoghi canonici dello spettacolo.
Un invito al viaggio per gli spettatori di ogni regione e nazionalità, che dalle loro città potranno
muoversi “in pellegrinaggio” alla scoperta di un paesaggio la cui mappa geografica si sovrappone a
quella disegnata dalle storie che il teatro ci racconta.
Figli d’Arte Cuticchio
Storie a catena
di Mimmo Cuticchio
“La Macchina dei Sogni”pur compiendo 35 anni guarda al presente e parla alle nuove
generazioniraccontando storie antiche che ci riguardano. Il teatro che ci interessa, quello di figura e
di narrazione, guarda alle storiecon gli occhi di oggi,le contestualizzanegli spazi in cui viviamo.Io la
chiamo “drammaturgia dei luoghi”, siano essi grandi centri abitati opiccole isole.
Il tema di quest’anno ci spinge a vedere le cose, le storie, i luoghi con occhi diversi: da Palermo a
Roncisvalle, passando per la Città del Vaticano, vogliamo invitare il pubblico ad unirsi a noi in una
grande carovana del teatro, per riscoprire insieme antiche leggende e luoghi mitici, ma con la
sensibilità e lo sguardo di oggi.
Due cose, apparentementemolto diverse tra loro, mi hanno colpito profondamente nei mesi scorsi:
la guerra, che continua a seminare morte, distruzione e terrore, e la chiusura del Monastero di
S.Caterina d’Alessandria a Palermo. In quest’ultimo caso,però, più che di chiusura bisognerebbe
parlare di apertura, perché dopo settecento anni si conclude la stagione della clausurae si aprono al
pubblico gli spazi del convento. Ho pensato alle vite delle monache, al triste destino delle cosiddette
“repentite”, che a S. Caterina arrivarono ad essere 400, comprese tante bambine, le quali venivano
recluse in convento con la sola compagnia di una bambola; le ho immaginate mentre da sole
giocavano sotto il cielo del chiostro,il luogo dove pensavanovivesse Dio.
Nel riflettere su questo mi è venuto in mente l’antico testamento, la creazione del mare della terra e
della bellezze del firmamento e da quiil film Che cosa sono le nuvole di Pier Paolo Pasolini, che fa
direa Totò-Iago, guardando la volta celeste«Ah straziante, meravigliosa bellezza del creato!». Solo
adesso, distrutti dal pubblico e gettati nella spazzatura, i due personaggi Totò-Iago e Ninetto
Davoli-Otello si accorgono della sacralità del cielo rispetto alla volgarità dell’immondizia. Per i
due fantocci essere gettati fuori dal teatro, dalla finzione, ha significato entrare nel mondo della vita.
Non più finzione, gelosia e cattiveria, ma solo la bellezza della natura. La fine si ribalta in un nuovo
inizio e la realtà riconquista la sua dimensione trascendentale con le nuvole, testimonianza del
Creato.
A questo punto la mia mente associa un altro pensiero, l’uomo e le sue storie attraverso le
marionette. Nel Berretto a sonagliPirandello fa esclamare a Ciampa: «Pupi siamo, caro signor Fifì!
Lo spirito divino entra in noi e si fa pupo». I pupi, come i personaggi (e come noi stessi), perdono la
loro mansione e la loro identità se non sono più funzionalial racconto, ma riacquistano vitalità e
significato se riportati in scena.
Nel 2014 le ultime tre suore di S. Caterina, ormai centenarie, furono trasferite in un altro
convento;così,non essendoci più donne disposte al sacrificio della vocazione, il monastero ha
perduto la sua funzione originaria, ma come una marionetta che l’oprante riporta in vita ad ogni
nuova rappresentazione, anche uno spazio abbandonato e poi ripreso può iniziare una nuova
vita.Aprirlo al mondosignifica unire ancora una voltamente e cuore,riscoprendo la bellezza del
creato.
Può sembrare un pensiero contorto, ma io credo che questi ragionamentiabbiano un rapporto con la
capacità dell’essere umanodi rinnovarsi, di abbandonare le sue vecchie abitudini e le sue credenze,
spesso frutto di pregiudizi, per guardare il mondo con occhi diversi. Questo ha consentito di
abbattere frontiere e di far crescere un sentimento di solidarietà e di condivisione.
Vivo da 70 anni tra i pupi e nel teatro di pupi e ho sempre pensato che raccontare di Orlando e
Rinaldo possa voler dire trasmettere i valori della giustizia e della cavalleria.Ma penso ancheche
non dobbiamo dimenticare che La Chanson de Rolandè un poemascritto nella seconda metà dell’XI
secolo, con funzioni narratologiche e pedagogiche lontane da noi. Oggi abbiamo il compito di
salvaguardare questo patrimonio di storie e di poesia, al netto delle leggende e delle interpretazioni
storiche, che sono mutate nelle diverse epoche ad uso e consumo dei potenti di turno.
Se Roncisvalle ha significato la disfatta dei paladini, con il carico di violenza e di morte che la
leggenda tramanda, dobbiamo pensare anche che è una tappa nel cammino di pace verso Santiago
de Compostela. E allora, pensando a tutte le possibili leggende e letture – tra storia e letteratura, tra
immaginazione e realtà – vogliamo anche noi fare la nostra “crociata di pace”.
QuandoCarlo Magno e i suoi paladini andavano in battaglia urlavano «Mongioia!». Noi vogliamo
fare lo stessoma in nome della pace.
La nostra carovana di Straziante, meravigliosa bellezza del creatopartirà l’8, il 9 e il 10 giugno dal
Monastero e dalla Chiesa di S. Caterina d’Alessandriaa Palermo, per fare tappa il 27 giugno presso
la Santa Sede, doveincontrerà Papa Francesco, prima di partire alla volta dei Pirenei, dovedal 25 al
30 luglio,nel tragitto daSaint-Jean-Pied-de-Port a Roncisvalle, i membri della mia compagnia, gli
allievi del laboratorio di narrazione,tre maestri narratori e un gruppo di dodici uomini e donne di
cultura, esperti in diverse discipline umanistiche, si esprimeranno, in nome dell’arte, dell’amore e
della pace in questa porzione di cielo che un tempo lontano da noi ha visto la morte di Orlando e dei
paladini.
LA MACCHINA DEI SOGNI | Calendario degli spettacoli
8/9/10 giugno
Convento di Santa Caterina D’Alessandria
ore 11 | ore 15,30 | ore 17,30
Storie di bambole repentite e sante
Spettacolo itinerante con attori/narratori
Compagnia Figli d’Arte Cuticchio
8 giugno
Piazza Bellini
ore 17,30
Pirù e il cavaliere di Mezzotacco
All’incirco varietà
Compagnia Walter Broggini
8 giugno
Piazza Bellini
ore 19,30
All’inCirco varietà
P.I.P.P.U.
8 giugno
Piazza Bellini | Chiesa di S. Caterina D’Alessandria
ore 21
La Creazione
Giacomo Cuticchio Ensemble
9 giugno
Piazza Bellini
ore 17,30
La voce delle cose/Paola Serafini
Fiabe selvatiche
9 giugno
Piazza Bellini
ore 19,30
Il grande trionfo di Fagiolino
Teatro de Drago
9 giugno
Chiesa di Santa Caterina D’Alessandria
ore 21
Non svegliate l’amore
Compagnia Giano/David Riondino
10 giugno
Piazza Bellini
Ore 17,30
Otello e Jago nella straziante bellezza del Creato.
Granteatrino
10 giugno
Piazza Bellini
ore 19,30
Formedonda Musiconette
Mario Crispi, Maurizio Maiorana, Giacomo Cuticchio
10 giugno
Chiesa di S. Caterina D’Alessandria
ore 21
Giullari di Dio
Compagnia Figli d’Arte Cuticchio
27 giugno
ore 10,30 San Pietro – Roma
Udienza con il Santo Padre
Mimmo Cuticchio, Giacomo Cuticchio, Tania Giordano,
26 luglio
San Jean-Pied-de-Port
Ore 11 – 17,30
Verso Roncisvalle
Mimmo Cuticchio, Giacomo Cuticchio, Nino Cuticchio, Elisa Puleo, Tania Giordano, Heidi Mancino,
Bruno Leone, Luì Angelini, Salvino Calatabiano, Margherita Abita, Giulia Angeloni, Francesca
Camilla D’Amico, Clara De Rose, Maria Teresa De Santis, Nunzia Lo Presti, Nadia Parisi, Marika
Pugliatti, Josefina Torino.
28 luglio
Abazia di Roncisvalle
Ore 11 – ore 18
Straziante meravigliosa bellezza del creato
Corrado Bologna, Giuseppe Bucaro, Franco La Cecla, Gianni Puglisi, Marino Sinibaldi.
29 luglio
Verso Ibaneta
Ore 11
Straziante meravigliosa bellezza del creato
Lara Albanese, Giuseppe Barbera, Beatrice Monroy, Giuliano Scabia, Sebastiano Tusa
ore 17
Ibaneta
Mimmo Cuticchio
La rotta di Roncisvalle
Ore 18
Giovanni Sollima
Solo
P.I.P.P.U. – Bologna
All’inCIRCO Varietà
con Domenico Lannutti & Gaby Corbo
All’inCirco Varietà è un crescendo pirotecnico di comicità, magia, acrobazia, poesia e follia.
Uno spettacolo d’arte varia a cavallo tra il circo teatro e il cabaret.
Lannutti &Corbodanno vita ad un varietà surreal-popolare, popolato da personaggi bizzarri e
assurdi: un imbonitore, una soubrette, Saverio l’oggetto del desiderio, un acrobata che vuole
vivere in un mondo alla rovescia, un ventriloquo muto, Frank-Stein, il mago della Maiella e la sua
assistente, e altri eventuali e vari. Lo spettacolo è godibile dai 0 ai 100 anni, può essere degustato
a qualsiasi ora del giorno e della notte, prima e dopo i pasti.
Formedonda– Palermo
Tre Musiconette altrimenti dette Sonoriette
Ideazione: Fabrizio Lupo
Progetto sonoro: Mario Crispi
Liuteria: Gabriella Carlino
Performers: Mario Crispi, Giacomo Cuticchio, Maurizio Maiorana
"Le "musiconette" sono tre "marionette sonore" inventate in sinergia da Fabrizio Lupo e Mario
Crispi. Esse coniugano tradizione e sperimentazione muovendosi tra pupi siciliani, teatro di figura
europeo e giapponese, musica contemporanea acustica ed elettroacustica. Tre nuovi strumenti
musicali polifunzionali e gestualmente espressivi che si muovono sulla scena creando atmosfere
musicali insolite, generando suono e danza. L’ispirazione nasce dal rumore di scena della Battaglia
dell’Opera dei Pupi dove convivono diverse sonorità: il piano a cilindro, il battere dello zoccolo, il
cozzare delle armature, trombe, corni, tamburi, cori… I pupi che si fronteggiano incrociando le
loro piccole spade generano una danza che determina una sospensione temporale, il “non tempo”
della scena.
La sfida di queste marionette di nuova generazione non è quella di generare suoni riprodotti che
replicano reali ambienti sonori ma piuttosto, strumenti capaci di riprodurre melodie e basi
ritmiche tali da poter essere replicate in un numero il più alto possibile di variazioni musicali.
Le dimensioni della marionetta non superano gli 80 cm. La manovra utilizza bacchette e maniglie;
anche in questola lorogestualità ricorda quella dei pupi che permette alle marionette siciliane di
combattere con la spada. Le battaglie e le sfide di queste marionette sono però di tutt’altra natura
che guerresche, infatti il proposito di armonizzare diverse arti in un’unica forma riprende l’idea di
pacificazione secondo la quale gli antagonisti dialogano e ciò che è diverso si ritrova “on stage” per
generare lo stesso concerto, la stessa coreografia, la stessa idea.
Granteatrino – Bari
Otello e Iago nella straziante bellezza del Creato
Può esistere l’amore tra persone diverse ?
Questa è la domanda che echeggia sulle tavole del piccolo palcoscenico dei pupi di legno e stoffa
per poi rimbalzare nella vita e nei sogni di ognuno di noi.
L’Otello di Shakespeare si conferma, nella originale lettura di Pier Paolo Pasolini, un autentico
detonatore di espressioni diverse. Nel tempo dello spettacolo ci imbatteremo nella celebre gelosia
cieca di Otello, ci stupiremo della perfida astuzia sanguinaria di Iago, resteremo incantati
dall’inaudita assoluta innocenza di Desdemona. Nella danza ora gioiosa, ora triste e drammatica,
ora macabra di questi personaggi, risiede la grandezza del teatro vivificata dalla poesia senza
tempo di Pasolini. E su tutto l’abbraccio di un bianco cielo chiaro.
8 | 9 | 10 giugno
La Macchina dei Sogni indagherà le differenze e il dialogo tra Oriente e Occidente, lanciando un
messaggio internazionale di pace: che da Palermo raggiungerà Roncisvalle, la mitica altura tra
Francia e Spagna dove, leggenda vuole, morirono in battaglia Orlando e i Paladini. Il festival creato
da Mimmo Cuticchio e ormai giunto alla sua trentacinquesima edizione, quest’anno si svolgerà
dall’8 al 10 giugno tra le celle, il chiostro, la chiesa e il refettorio dell’antico Monastero di Santa
Caterina. Con un’installazione esterna di grande suggestione, all’entrata della chiesa di Santa
Caterina. Seguiranno due altri capitoli: a Roma, in udienza dal Santo Padre che affiderà a Cuticchio
e ai suoi attori, un messaggio di pace da portare a Roncisvalle (terza tappa del percorso), mitico
teatro dell’ultima battaglia tra saraceni e cristiani.
La Macchina dei Sogni verrà presentata martedì 29 maggio alle 10,30 al Monastero di Santa
Caterina (piazza Pretoria, a Palermo). Presenti il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla
Cultura Andrea Cusumano, Mimmo Cuticchio, padre Giuseppe Bucaro per la Diocesi, Caterina
Greco, a capo del Centro regionale del Catalogo, Mario Zito, direttore dell’Accademia di Belle
Arti. E i rappresentanti dei main sponsor: Banca Intesa e Fondazione Terzo Pilastro.
Il progetto, ideato da Mimmo Cuticchio, prevede tre tappe “mitiche”: Palermo, Roma, Roncisvalle.
Prima tappa: Palermo, 8, 9, 10 giugno – Monastero e Chiesa di S. Caterina d’Alessandria. Qui i pupi, i narratori, i poeti portatori di culture
differenti, esporranno il sogno di pace e di convivenza fra gli uomini e lo faranno ciascuno con le proprie tecniche narrative su un unico argomento:
Roncisvalle. La famosa battaglia, amplificata in Occidente dalle Chansons des gestes e trasmessa dalla tradizione orale, ha alimentato numerosi
racconti. Essa rappresenta al meglio l’ideale della “straziante meravigliosa bellezza del creato”, (cit, da Cosa sono le nuvole di P.P. Pasolini),
attraverso il gesto di Orlando, paladino devoto al suo imperatore Carlo Magno, che decide di sacrificare eroicamente la propria vita in una battaglia
che non può vincere ma che va combattuta per senso del dovere.
Attraverso un laboratorio guidato da Mimmo Cuticchio, si monterà uno spettacolo itinerante all’interno del monastero di S. Caterina d’Alessandria
che si ripeterà tre volte al giorno: ore 11,00, ore 16,00 e 18,00 mentre la sera nella Chiesa annessa ci sarà uno spettacolo diverso per i tre giorni.
Palermo, la città dove l’identità è fondata sul pluralismo, avendo storicamente accolto culture diverse, lancia, attraverso l’arte, un messaggio d’amore
da consegnare a Papa Francesco e da portare nel luogo reale della mitica battaglia di Roncisvalle.
Davanti al Papa (seconda tappa, mercoledì 27 giugno) i pupi riproporranno il viaggio del poverello d’Assisi a Damiata (Egitto) quando si presentò
davanti al cardinale Pelagio Galvan, che guidava la quinta crociata, per convincerlo che nell’Islam occorreva andare con in mano il Vangelo e non con
la spada.
L’incontro col Santo Padre sarà un incontro di pace esemplare, durante il quale raccogliere un messaggio sul senso del cammino umano, nel tempo
della globalità e dei pericoli per la salute della Terra e l’armonia tra gli uomini.
Nella terza tappa, pupi, narratori e poeti si muoveranno da Roma a Bordeaux (Francia) – 25/29 luglio – e da lì raggiungeranno San Jean Pied de Port
ripercorrendo il presunto cammino di Carlo Magno e dei suoi Paladini attraverso la frontiera tra Francia e Spagna. Il percorso per Roncisvalle sarà
articolato in tre momenti, durante i quali gli stessi attori narratori che hanno preso parte al lavoro di Palermo proporranno piccole storie sul tema delle
Chansons des geste. Nella piana di Roncisvalle, troveranno ad attenderli “dodici pari”, non solo artisti ma uomini e donne che in questi anni si sono
cimentati in un simbolico cammino di tutela dell’ambiente e del patrimonio dell’umanità.
La struttura dell’evento sarà quella del simposio che sostituisce idealmente l’accampamento bellico che trovarono i paladini più di mille anni fa: il
pubblico verrà accolto nel poggetto di Roncisvalle, ad uno ad uno i “dodici pari” si esprimeranno secondo le proprie competenze, poi lasceranno la
parola a Mimmo Cuticchio, il quale racconterà con il suo cunto La Rotta di Roncisvalle.
Analogamente a Turpino che, seguendo Carlo Magno, con i suoi scritti seppe ispirare cantati e poeti, primo fra tutti il cantore medievale Turoldo,
anche al nostro seguito ci sarà uno scrittore e giornalista: Massimo Marino il quale realizzerà un diario di bordo finalizzato ad una pubblicazione che
raccoglierà i tre momenti del progetto anche con foto e video.
Il progetto include la documentazione video della manifestazione che si svolgerà a Palermo e nel percorso che va da Saint Jean Pied de Port a
Roncisvalle. La documentazione sarà realizzata da una troupe di studenti diretta dai docenti di “Teoria e tecniche delle riprese analogiche digitali” e di
“Regia digitale” dell’Università La Sapienza di Roma.
Il festival promuove anche una mostra dal titolo La pienezza nel vuoto – haiku di Valerio Bellone organizzata all’interno del Monastero.