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questa essigenza di come affrontare queste difficolta de giudicare un papa eretico, si

aveva posta gia dalle decretali. nella testa della curia romana rimanne con grosso terrore
del conciliarismo.

che la chiesa bisognase di una riforma era evidente.

Il Concilio di Trento
La Riforma cattolica
Umanesimo e rinascimento
la chiesa vive nella realtà, la chiesa subisce cambiamente secondo cambia la idea dell'uomo.

·0 La scoperte geografiche

·1 Cambiano le coordinate culturali

·2 Nuovi valori umani e civili; non si tratta però di scristianizzazione

·3 Uomo al centro del mondo e ritorno alla classicità greco romana

·4 Non si guarda più al destino generale dell’umanità

·5 Laicizzazione della cultura, le Accademie

·6 Nel campo sociale e politico visioni fondate sull’uomo che prescindono da Dio

·7 Idealistiche: Città del Sole, Utopia

·8 Realistiche: Il Principe

·9 Individualismo: passa anche nella relazione uomo-Dio


se comincia a dire che nel temporale non c'è una diretrice posta da Dio. l'idividualismo c'è nella
società, il risalto al singolo, la centralità del singolo passa nella relazione uomo-Dio. non che non
ci fosse prima, una relazione uomo-Di0 che con Lutero diventerà assoluta, che prescinderà della
chiesa. nel rinascimento questa relazione personale con Dio, dinventà con Lutero prescindibile.

non esiste la mediazione della chiesa. non essiste il ordo, ma ministeri al servizio della comunità.
Gli ostacoli alla riforma della Chiesa
Ostacoli dottrinali: il conciliarismo
Savonarola pensa di convocare un concilio contra il papa.

·10 Eugenio IV (1431-1447) a fatica è riuscito vincere sul conciliarismo e sul tentativo di
convocare un altro concilio dopo Basilea-Firenze

·11 Il fascino del concilio come soluzione ai problemi permaneva nell’aria: Savonarola 1498
pensa di convocare un concilio contro Alessandro VI (Rodrigo Borgia).

·12 L’interpretazione conciliarista dei testi di Costanza e Basilea

·13 Conciliarismo nazionale: gallicanesimo

·14 La gerarchia cattolica è indebolita dal punto di vista politico morale

·15 Vescovi sottoposti al Re: concordati dopo il concilio di Costanza e le nuove teorie
politiche che giustificano gli interventi dei re nella vita della Chiesa

·16 Assenteismo: presenza nelle corti e nomine di stranieri


i vescovi raggionano come funzionari reali.

·17 Ma il vero nodo è la difficoltà delle istituzioni ecclesiastiche a comprendere che ormai la
società è cambiata: le vecchie categorie politico-ecclesiastiche medioevali sono morte

·18 L’idea di un potere universale (imperiale o pontificio) per la guida della res publica
christiana ormai è superata

comiciano ad avere relazione internazionale tra gli stati

·19 Ultimi nostalgici di una realtà sociale che non esiste più sono gli imperatori Massimiliano I
¨´e Carlo V (fautori di una monarchia universalis) contro le monarchie nazionali, i principi
tedeschi e lo stesso pontificato

si fa un tentaivo di riforma

Il Concilio Lateranense V (1512-1517)


·20 Convocato da Giulio II (Giuliano della Rovere 1503-1513) in reazione al Conciliabolo Pisano

·21 Del tutto inadeguato ed insufficiente, basti dire che a sei mesi dell’apertura scoppia la crisi
protestante

·22 Affrontati vari problemi: simonia, riforma della curia, esenzione dei religiosi

·23 Divieto dispensabile di accumulare più di due benefici incompatibili (Cost. Supernae
devotionis arbitrio)
·24 Tutte le decisioni conciliari rimangono praticamente lettera morta

·25 La maggior parte dell’interesse, specie a seguito della successione di Leone X che lo guida e
porta a conclusione (Giovanni dei Medici 1513-1521) è dedicata ai rapporti con la Francia di
Francesco I ed al concordato di Bologna del 1516 che abolisce la pragmatica sanzione di
Bourges

·26 I grandi e veri problemi della Chiesa (riforma della Chiesa alla evangelizzazione delle Indie)
non sono toccati

il papato è molto preocupato dei probleme con il temporale che se dimentica dei problemi della
chiesa.

La Riforma protestante
Cenni storici sulla riforma luterana
Lutero parla ai tedeschi, la sua preocupazione è ai tedeschi, si vede di fondo le sue intenzioni
politiche, bruscia il corpus iuris canoici

·27 Come reazione alla predicazione dell’indulgenze, Lutero elabora 95 tesi (31/10/1517) che
sono affisse dai suoi studenti sulle porte della cattedrale di Wittemberg

·28 Nel 1520 scrive opere fondamentali per il pensiero luterano: Alla nobiltà cristiana della
nazione tedesca, Della cattività babilonese della chiesa e Della libertà del cristiano

·29 Minacciato di scomunica con la bolla Exsurge Domine di Leone X nel giugno 1520, a
dicembre brucia pubblicamente la bolla ed anche il Corpus Iuris Canonici

·30 Il 3 gennaio 1521 con la bolla Decet Romanum Pontificem di Leone X viene scomunicato
Lutero

·31 1521 Editto di Worms: Lutero è bandito in tutto l’Impero. Molti principi a favore di
Lutero: inizia l’espansione e consolidamento della confessione luterana

·32 1530 Confessione Augustana: elaborata dai riformatori per presentarla all’imperatore nella
dieta di Augusta

il luteranesimo dai tedeschi apoggiato la riforma per spaccare il impero.

Il pensiero di Lutero
·33 Sola fide – sola scriptura – sola gratia

·34 Il sola fide implica che l’uomo non ha alcuna possibilità di contribuire alla propria
redenzione
·35 Contrapposizione tra Legge e Vangelo

·36 Rottura tra AT e NT : Cristo ci ha redenti dalla legge

·37 Distinzione tra Ecclesia abscondita seu spiritualis ed Ecclesia manifesta seu universalis

·38 Abolizione del diritto canonico perché è il puntello ideologico delle tre muraglie di paglia e
carta (Marsilio da Padova) erette a difesa del papato

predestinazione, nessun merito del uomo davanti a Dio. non c'è bisgno di una legge che ti salva.

Le muraglie di paglia e carta da abbattere


·39 Distinzione tra ceto ecclesiastico e ceto secolare, e la conseguente superiorità del primo

·40 Infallibilità pontificia

·41 Sottomissione del Concilio al Papa tramite il diritto di convocazione.


non essiste la chiesa sacramento, non c'è bisogno di un sacerdozio che faccia di intercesione.
siamo tutti uguali, appaiono i ministeri, perché siamo tutti uguguali.

Conseguenze ecclesiologiche e giuridiche


·42 La negazione del sacramento dell’Ordine determina il venir meno del concetto stesso di
Autorità o Potestà ecclesiastica; l’autorità è sostituita dal libero esame delle scritture

·43 La vera Chiesa è una comunità invisibile e, quindi, non c’è autorità ecclesiastica

·44 In essa la legge l’Amore: non esiste alcun diritto e dunque alcuna “coazione”; la legge
dell’amore porta l’uomo a conformarsi a Dio

·45 Esistono quindi due regni: quello spirituale del tutto trascendente; quello temporale
completamente immanente

·46 Spiritualizzazione totale del diritto divino; totale laicizzazione del diritto naturale ed
umano. Ciò rappresenta l’embrione del Giuspositivismo ed il diritto quale tecnica
repressiva al servizio dell’assolutismo statale

·47 Governo civile assurge al summus episcopatus; nascita delle chiese territoriali di Stato
tutte le chiese protestante sono chiese nazionale, dove il sovrano è il Re.

la crisis del 1600, cambio di paradigma, il uomo al centro di tutto, Umanessimo


Tentativi di soluzione della crisi
·48 Il concilio ecumenico rappresenta l’unica soluzione possibile alla frattura determinata da
Lutero

·49 Il fondamento giuridico alla base della richiesta di convocazione è la tradizionale regola
secondo cui ciò che riguarda a tutti deve essere deciso da tutti (Reg. Iuris 29)

·50 Tutti sono concordi nella necessità di un concilio, solo la Santa Sede è contraria

·51 Infatti il rischio di una nuova ripresa del conciliarismo spaventa il papa e ciò è alla base del
ritardo nella convocazione del concilio

·52 Nel periodo che intercorre tra lo scoppio della Riforma e la convocazione di Trento si
approntano soluzioni parziali

·53 Erasmo da Rotterdam propone il sygkatabasis, cioè la sospensione cautelare della


legislazione canonica sui delitti di eresia

·54 La Santa Sede erige l’Inquisizione romana (1542); Paolo III con la costituzione Licet ab
initio erige un organismo composto di sei cardinali denominato Congregatio sanctae
Inquisitionis haereticae pravitatis. Questo rappresenta l’accentramento a Roma di tutti i
poteri inquisitoriali, anche per contenere l’eccessiva statalizzazione delle varie inquisizioni
nazionali (a partire dalla Spagnola)

·55 La tolleranza, sottesa alla proposta di Erasmo, non trova il favore dei poteri civili e religiosi

Il Concilio di Trento

·56 La sua convocazione incontrò notevoli difficoltà, a motivo dello scontro tra Carlo V e
Francesco I

·57 Si tenne in tre periodi: 1545-1548; 1551-1552; 1562-1563

tre sessione distanti una dal altra,

Finalità
·58 Riforma della morale e della disciplina ecclesiastica. La reformatio Ecclesiae è la finalità
principale del Concilio

·59 Eliminazione delle eresie

Primo periodo (1545-1548)


·60 Convocato da Paolo III (Alessandro Farnese 1534-1549) con la bolla Laetare Jerusalem del
19 novembre 1544, il Concilio si aprì il 13 dicembre 1545. Si celebrano 10 sessioni.

·61 La principali decisioni sono di natura dogmatica e riguardano

·62 dottrina sulla Sacra Scrittura

·63 le tradizioni

·64 il peccato originale

·65 la giustificazione

·66 i sacramenti, ed in specie il battesimo e la cresima

·67 Il tentativo di trasferire (sessio VIII) i lavori a Bologna non ebbe successo per l’opposizione
dell’imperatore. Nella sessio IX e X infatti si approvarono soltanto dei rinvii sulle questioni
da trattare

Secondo periodo (1551-1552)


facciamosi le riforme, diciamo quale èla teologia corretta, ma facciamo la decisione di riforme

·68 Riaperto da Giulio III (Giovanni Maria Ciocchi del Monte 1550-1555)con la bolla Cum ad
tollenda del 14 novembre 1550 e vide la celebrazione di 6 sessioni

·69 Decisioni di riforma

·70 Cause criminali

·71 Disciplina del clero e dei religiosi

·72 Decisioni dogmatiche

·73 Definizione dei sacramenti

·74 Eucaristia
·75 Penitenza

·76 Estrema Unzione

·77 L’aggravarsi della crisi tra Carlo V ed i protestanti, ed il loro avanzare verso Trento
inducono i Padri a sospendere i lavori

Terzo periodo (1562-1563)


·78 Riaperto da Pio IV (Giovanni Angelo Medici di Marignano 1560-1565) con la bolla Ad
ecclesiae regimen del 29 dicembre 1560

·79 Si tengono 8 sessioni

·80 Decisioni dogmatiche

·81 Dottrina sulla comunione sotto le due specie e dei fanciulli

·82 Dottrina sul sacrificio della S. Messa

·83 Dottrina sul sacramento dell’Ordine

·84 Dottrina sul sacramento del Matrimonio

·85 Decreti di riforma

·86 Parrocchie

·87 Diocesi

·88 Istituzione dei Seminari

·89 Religiosi (ad es. tutela della libertà delle fanciulle)


la riforma tocca in maniera inportante la dimensione della chiesa locale, non prende una nuova
organizzazione in ordine alla Sede Apostolica, la curia Romana.

·90 Di massima importanza è notare come i Padri conciliari sempre dopo ogni decisione presa,
con un atto espresso, dichiarino di rimettere in tutto quanto da loro deciso all’approvazione
del Pontefice

·91 Pio IV approva con la bolla Benedictus Deus del 26 gennaio 1564 (pubblicata il 30
maggio1564)
·92 Immediatamente si pone mano alla pubblicazione delle decisioni conciliari Canones et
decreta sacrosancti oecumenici et generalis Concilii Tridentini, sub Paulo III, Iulio III,
Pius IIII pontificibus max. Romae : apud Paulum Manutium, Aldi F., 1564´.

La riforma tridentina se implementerà lentamente, le riforme importanti richiedono grande


spazio di tempo.

·93 L’implementazione delle decisioni conciliari avviene molto lentamente:

·94 opposizione degli Stati

·95 resistenze dei corpi intermedi

·96 esitazione dello stesso papato (in particolare nel rafforzare l’autorità vescovile rispetto
ai suoi classici antagonisti e alle inquisizioni locali)

fatticatanto la opposizione degli stati, anche lo stesso Papato. in particolare perchè h paur di
riforzare troppo questi vescovi.

·97 Per garantire l’effettiva e fedele applicazione delle decisioni conciliari fu eretta la S.
Congregazione del Concilio.

con la competenza di dare la interpretazione dei canoni del concilio e risolvere i probblemi
risultanti di queste riforme.

Il dopo Concilio
il concilio cerca di diffendera la unità della chiesa in pericolo del movimento protestante. per
garantire questa unità, l'unità si raggiunge con la UNIFORMITÀ. siamo cattolici tutti doviamo
seguire il medessimo modelo. questo garantisce ii testi promuovi di Pio V

·98 Affidamento ai Papi della riforma della Chiesa a livello universale. Realizzata tramite
testi nuovi e meccanismi di esecuzione della riforma a livello particolare

·99 Sono promulgati nuovi testi per mano di Pio V (Antonio Ghisleri 1566-1572), che
promulga

·100 il Catechismo romano nel 1566 Lo stesso modo di insegnare

·101 il Breviario romano nel 1568 Lo stesso modo di pregare

·102 il Messale romano nel 1570

questa riforma cancelerà le diversità liturgiche, dando passo alla uniformità. in questa ottica si da
la edizione del Diritto Canonico.

·103 Gregorio XIII (Ugo Boncompagni 1572-1585) ordina l’edizione Corpus Iuris Canonici
(1580-1582) che viene data alle stampe nel 1582 a Roma
se impieghino quasi 3 secoli perchè si renda effettivo il passo de diventare la unità, uniformità. e li
da un passo succesivo, al dire che la "pluralità non nuoce all unità", ma che manifesta la cattolicità
della chiesa. possiamo essere catolici pur in modalità diverse. c'è spazio per tutti, questo è
possibile peche prima fuorono 3 secoli di implantare una base comune, l'osso centrale del essere
cattolico. Trento ha dato la basse, lo statutto comune per dare passo alla diversità.

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