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Divenuto presidente, instaurò una dittatura sulle orme di quella dello zio. Sostenuto
dalle truppe, attuò un colpo di stato il 2 dicembre 1851: sciolse le camere e modificò
la Costituzione in modo da avere pieni poteri.
• Consenso popolare: Napoleone III aveva capito che nella società dell’epoca il
consenso di massa era un elemento fondamentale per la stabilità del governo, per
questo convocava spesso la popolazione in plebisciti, ottenendo ogni volta successi
trionfali. Il plebiscito era il legante tra la massa e il potere del capo.
• Impiego delle risorse: lo stato fece grossi investimenti in ambito siderurgico, delle
comunicazioni e dell’edilizia, ristrutturò il piano urbanistico di Parigi, aprì il canale di
Suez, ecc. Questi cambiamenti portarono al decollo industriale francese. Questi
provvedimenti assicuravano al sovrano il sostegno di quasi tutta la popolazione, a
parte nell’opposizione repubblicana e nella classe operaia. Per guadagnarsi il
sostegno di questi ultimi Napoleone attuò delle riforme in favore delle loro libertà di
associazione e di stampa.
Ebbe luogo nel 1871 grazie alla Prussia, che annesse progressivamente gli stati della
Confederazione Germanica (nata dal Congresso di Vienna nel 1815) grazie alla sua
forza data dalla dinamicità economica, dalla compattezza sociale e dalla potenza
militare. La Prussia era una monarchia costituzionale che aveva mantenuto la
costituzione di Guglielmo IV del 1848. Gli stati germanici necessitavano
un’unificazione nazionale e politica, visto anche lo sviluppo industriale in corso,
desiderio che la Prussia seppe realizzare. L’unificazione avvenne per mano del
cancelliere Bismarck, che vedeva l’unificazione tedesca come un’espansione della
Polonia.
Le fasi:
- la Prussia controlla il ducato; l’immagine della Prussia migliora agli occhi dei
tedeschi;
- in quello stesso anno firmò la Pace di Praga, con cui veniva sciolta la
Confederazione Germanica e tutti gli stati a nord del Reno furono annessi alla Prussia
-> nasce la Confederazione Tedesca del Nord che comprende 21 stati più la Prussia
(STATO FEDERALE);
- gli stati a sud del Meno furono inseriti nella nuova Germania dopo che Bismarck
aveva trascinato Napoleone III in un conflitto;
- la crisi in Spagna portò alla deposizione dal trono della regina Isabella II e alla
proposta di governo al prussiano Leopoldo di Hohenzollern;
- la Francia vide questo fatto come una minaccia al proprio controllo perciò pretese
che la Prussia rifiutasse l’offerta;
- Bismarck accentuò i toni già duri del rifiuto di Guglielmo I, Napoleone III reagì per
orgoglio e attacco la Prussia;