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BALILLA ESCURSIONISTA
:9Elfll.E
'· TS
'08. /A
1~53
NICOLÒ COBOLLI
Arti Grafiche
L, Smolara & Nipote
Trieste
-------
BIB. 6EIElllE
IIIV. TS
FSt. /08. /A
0053
OPERA NAZIONALE' BALILLA
Comitato Provinciale di Trieste
DINTORNI DI TRIESTE
1.0 MANUALETTO
BALILLA ESCURSIONISTA
NICOLÒ COBOLLI
Artl Grafiche
L , Smolars & Nipote
Trieste
Dal/' Alpi al mar...
-3-
Corredi · del Balilla escursionista.
Il prim o vostro corredo è cos iituito da qu elle doti
morali di tenacità, fru gal ità, for za d'animo, energia,
s pirito di sacrificio che vi fanno superare tu tti gli osta-
c oli, vin cere tutte le prove e vi mettono sulla strada
maestra del successo.
Il secondo corredo è costituito da buoni polmoni e
<la buoni muscoli. Ora i buoni polmoni e i buoni mu-
scoli , quand o siete te naci nella pratica dell 'escu rsio-
nismo, v e li gua dagnate con la fa tica e . con la forza di
volontà, senza inutili ecces si.
Il terzo e ultimo corredo è costituito da buone
scar pe, forti, comode, sì da poter indossare due paia
di calze, non alte, co n suole doppie, tacchi bassi, chio-
dati ai ma rgini, cinghie di pelle e spalmate, dopo ogni
es cursione, con gras so. Una camici a di flan ella o di la-
na. Abiti di stoffa impermeabile, ben cuciti, co n parec-
c hie tasche. Calzoni larghi da pote r saldare sotto il
g inocchio cop rendo le gambe con calze di lana o be nde.
Cappello di feltro, imper meabile, leggero, munito di due
nastri ben cuciti onde poterlo saldare sotto il mento.
Guanti di lana. Mantellina di stoffa impermeabile o
maglione di lana. Sacco con cinghie ben saldate, non
strette. Boraccia e bicchiere tascabile appiattito. Diven-
tando alpinisti potrete completare il vostro corredo.
Mi dir ete , che non tutti fra voi possono acquistare
ìl terzo co rredo. lo v i {ispondo che tutti , ci mponendovi
qualche piccolo sacrificio e diventando previdenti po-
tete procurarvelo; senza contare che, quando vi mostre-
rete zelanti nel compiere tutti i vostri doveri, troverete
chi vi aiuterà a completare il vostro corredo.
-5-
I. - IMMEDIATI DINTORNI DI TRIESTE
Da pag ina 7 a pag ina 12
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I num eri a cc anto ài nom e dell a g it a ind icano la p~c ina rigÙ ardante l'es cursione.
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I.o
Immediati dintorni di Trieste
Trieste, come Roma, sorge su va ri colli; i quali, man
mano che vi allontanate dalla città; sr elevano notevol-
me nte fin o a raggiungere i 400 e più metri nell 'alta co-
s tiera calca rea che sovrasta la città.
Qu elli c_he sono nell'immediate adi acenze non su pe-
rano che di poco i 250 m. ma, av~ndo · dinanzi a sè la
ampia di stesa del mare,.·_vi perm ettono di godere la vi -
sione di meravigliosi panorami, da un lato ·sull e Lagune
<li Grad o, sulle Alpi Giulie, Carnich e, Cadorine, dall 'al-
tro sulla superba e pittoresca costa istriana, fino ~!la
estrema punta. di Salvare. . ·:
Incorp in cia•ndo · ad oriente, uno dei colli . più pittoc
reschi che domina .la valle di Zaule e il go lfo. di Muggia
e sta a cavall o fra la conca di Lcingera e quella di S.
Anna, dove so no i cimiteri cittadini, è. il M. Bello 269
m.; esso si raggiunge in poco più di mezz'ora, dalla
strada di Mon te bello-Cattinara, imboccando- il se nti ero
a sinistra dell a vill a Sartorio. Un tempo le sue pendici
era no coltivate a vigna, ad .alber i da frutto, _. a prato,
oggi .e sse vanno cop rendosi di bianche casucce, di ville,
perdendo così la solita"ria loro bell ezza. ·
Lo segue verso occidente il Colle di Chiadino-
-Ca"cciatore, 22~ m. che s i r aggiunge in I ora dalla via
I. - ltin1irari degli Immediati dintorni di Trieste
Nome Distanza
dell't:scursione
o salita Altezza I e Vie di accesso Panoran;ia Caratteristiche
tempo
da effettuarsi
- 9-
Faro : de lla Vittoria - Trieste
- 10 -
città e sui suoi dintorni. Nella pa rte 'fr ontale del faro
venne postl) 11 na targa . con la .seguente. scritta:
AD MCMXXVII
SPLENDI E RICORDA I CADUTI
SUL MARE
MCMXV - MCM XVIII.
- 11 -
Il. - IL CIGLIONE CARSICO DI TRIESTE E I SUOI COLLI
Da pag ina 13 a pagina 22.
,._M.CiiY50
,4>51!, 20
• Castello
.,.,.es.Servo/o
21
4 10
CHILOM ETRI
I numeri accanto a! n ome della gita indicano la pagin a rig uardante l'escursione.
- 12-
II.o
Il ciglione carsico di Trieste
e i suoi colli
L'altipia no cars ico è limitato ve rso il mare da una
cresta rocciosa, in gran parte coperta da pini, che so-
vrasta Tri este, la ricinge, la domina. Da essa s'ele-
vano parecchie cime che raggiungono i 350-450 inetri.
Qu este meravigli ose vedette dalla cit tà, per strade e
sentieri ripidi e pittoreschi come qu elli di Raiano, San
Giovanni, Longera, Cacciator e, Rozzo!, Catina ra, bosco
Melara, S. Giu se ppe, Val Ros andra, si po ssono raggiun-
ge re in un 'o ra e mezza o due.
La prima cima, ad occidente da qu esta cresta, è il
M. S. Primo, 279 m. Esso domin a il go lfo di T rieste, le
basse fri ulane e pa rte della costa e dei colli istria ni.
Lo si ragg iunge per la st rada di Barcola, senti ero presso
le ultime case del vil aggio, che passa sotto il caval-
cavia dell a ferr ovia a Contovello e P rosecco. Da qui
per il vio'tolo, sulla str ada di Aurisi na, poco fuori del
vill aggio, a sinistra, il M. S. P rimo. Il monte può essere
raggiunto anche per la strada Mirama r-Grigna no , per
il se ntiero dellAcqu edo tto Aurisina, sentiero elevato che
va lungo il cos tone a picco, domina il mare e dal qu ale
si sale direttamente al M. S. Primo. Ri to rno dal monte,
str ada P rosecco, Opici na, Poggio Reale, Scala Santa,
città; oppure : P rosecco, Contovello, Vedetta d'Italia,
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II. Itinerario. II Ciglione carsico sopra Trie!ìfe.
Nome
del monte Altezu I Chm, ore j Vie di ac cuso Panorama Caratteri stic he
Nome
del m onte Altezza I Chm, ore Vie di accesso Panorama Caratteristiche
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~
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Il M. Calvo e il M. Spaccato si iaggiungono dal
Boschetto, strada M. Spaccato, giunti al passo che è
tagliato nella roccia, antico varco oltre il qu a le passava
la via leg io na ria romana, che fu compiu ta sotto l'impe-
ratore Augusto per il trasporto degli eserciti che an~
davano . contro i Giapidi, a s inistra il M. Calvo a destra
il M. Spaccato. Il ritorno lo si può effettuare per Pa-
driciano, Basovizza, Cacciatore, città o Tr ebiciano, pas-
so di Trebiciano città. Assieme da 18 a 20 ehm. Andata
e ritorno da 4.30 a 5 ore.
Dopo queste due cime la costiera si abbassa nella
s trada di Basovizza, fino al Colle di Moccò che s'eleva
a poco più di 200 m.
Al cas tello di Moccò si sale per Chiadino-Caccia-
tore, Chiusa, S. Antonio in Selva, strada dietro la chie-
sa e il colle Moccò. Il ritorno dal colle di Moccò lo si
può fa re discendeildo in Val Rosandra , Bag_noli, Zaule,
Cimiteri, città; oppure da S. Antonio in Selva a San
Giuseppe, fontana S. Giuseppe, se nti ero dietro Polve-
riera e Montebello, città. Assieme ehm. 18 o 20. Ore di
cammino, andata e ritorno, da 4.30 a 5.
Dopo il colle di Moccò, il ciglione è tagliato profon-
damente dalla Valle Rosandra e a oriente sorge il mas-
siccio M. Carso, 453 m. in gran parte nudo di vegeta-
zione. La strada più comune dalla città per raggiungere
questo monte è quella del Cacciatoré, Chiusa, S. An-
tonio in Selva, Val Rosandra, se;itiero a destra, costi-
tuito dal letto, scolpito nella roccia, dell'antico acquedot-
to romano di Val Rosandra, che conduceva l'acqua a
Trieste, sotto il Crinale, alla cima. Il ritorno lo potete
effettu are scendendo per le pendici del monte, a Ba-
gnoli, Zaule, città. Assieme 20 ehm. Andata e ritorno
ore di cammino da 4.30 a 5.
- 20-
Ultimo nella seri e delle cim e del Ciglione triestino
è il Castello di S. Servalo, 446 m. La strada più diretta
per raggiungerlo è Pi azza Gar ibaldi, strada Cimi teri,
Zau le, Sant'Odorico della Valle, salita al vilaggio di
S. Servalo e da qui al castello che è staccato dall'alti-
piano, dove c'è la grotta di S. Servalo. Il ritorno lo si
pnò effettuare discendendo a Sant'Odorico della Valle,
a S. Giuseppe e da S. Giuseppe,. o per Polveriera-Mon-
tebello, o per Chiusa-Cacciatore,. città. As·sieme 22 ehm.
Ore di cammino, andata e ritorno, da S a 5.30.
- »21 -
- 22 -
III.o
Il Carso triestino
- 23 -
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e:
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o
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Giovan ni di Dui na, sorgente del T im a vo , a ll a stazi one
d i Du ino- Sis tiana e con fer rovi a in città.
Zona sacra che vide l'eroismo del maggiore Ra n-
d accio e ove è stata er etta in me mor ia dei caduti un a
ara votiva con la scritta :
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Lago di Doberclò, Bonetti, Visenti ni, Dev etacc hi, Oabria,
Rubbia, Savogna, Boschi ni, Sd ra ussina, eventual me nre
Gradisca. Ritorno da una dell e du e ultime s taz ioni fer-
roviarie da 20 a 22 ehm., ore di cammino 6. I versan!t
dei colli, che racc hiudono il vallone, por tano ancora le
tracce della grandiosità delle opere di guerra. Le loro
pend ici erano tutte disseminate di abitazioni trogloditi-
che, scavate nella montagna, dove stavano i so ldati per
difend ers i contro i tiri dell'artiglieri a.
Una cima che presenta molto interesse per la vi-
sione grandiosa che si può avere su ll a val le del Friuli
e sul Carso, dove si svolsero innumerevo li fatti d'armi
è il M. Sei busi, 118 m., che fu pr eso dagli ita liani il 23
aprile 1916. Lo si raggiunge andando co n ferrovi a fino
alla s tazione di Duino-Sistiana. Da Qu i per la miano al
La go di Doberdò, cima Se i bu si, lungo il cres tone orien-
tale, oltre passa ndo una leggera depressione verso Sella,
all a Rocca di Monfalcone. Il ritorno è consigliabile di
farlo da Monfalcone. li percorso è di 20 ehm. ore di
cammino da 5 a 6. Dalla cima di ~ei bu si si vede . di-
s tintame nte la trincea in cemento che dal monte · San
Michele an dava, per parecchi chilometri, a Monfalcone .
Di faccia alle alture di Sei busi, sull e collin·e di ·s.
E li a, Q. 48, so rge il cimitero di Redipuglia, ne l quafè do-
vete inginocchiarvi in purità e silenzio.... cc me ha
scritto il Duce , cim itero divenuto oggi meta dr nume-
rosi pellegr inagg i scolastici, nel quale vennero se polte
le 30.000 salm e di mart iri, per la magg ior parte ignoti,
racco lti s ul Sei bu s i e alle laide del San Michele. Su ll a
cima della co llina è eretto un mo nu mento . che por ta la
sc ritta:
AGLI INVITTI DELLA III ARMATA
LA PATRIA
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Il "Monta s io " della Val Ro sandra
-'----- 27 -
Sui pil astri di entrata del cimitero vi sono delle
scritt e pa tri ottiche che voi Bali ll a dovete medit a re:
LA MAESTA '
SOLENNE
DEL LUOGO
NON E' VEDUTA PER GLI OCCiil
SE PRIMA
NON E' SENTITA
NEL CUORE.
AGLI INVITTI
CHE DIEDERO
PER LA P AT RIA
TUTTO IL SANGUE
SOLO E' DEGNO
DI ACCOSTARSI
cm HA NEL CUORE
LA PATRIA.
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Dal lato dell'uscita , su un pil astro sta la seguente
leggenda che tocca il cuor e, rinfuoca la fede e sprona
a ll a rico noscenza:
O VIVENTI
Cf!E USCI TE
SE PER. VOI NON DUR.I
E NON CR.ESCA
LA GLOR.IA
DELLA PATR.IA
NOI
SAR.EMO MOR.TI
INVANO
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Quarto tratto della zona sacra è il M. Faiti, 432 m.
Q uesto più che nna cim a è un dosso ca lcareo aspro,
costitui tò da due corr ugamenti elevati , uno posto
di all'altro, separati da una depr essione, è a ll a
distanza in linea d'aria da i00 a 800 111 . Il dosso più a lto
er a ten uio dagli ausiriaci, il più basso da gl i italiani.
Quesro mo nte fu teat ro delle più aspre lotte; il te rr en o
sco nvolto accusa, anco ra adesso , la più fu ri o:-;a azio ne
di cannoneggiamento. Venn e conquistato ai primi di no-
vemb r e del 1916, nella qu ale azione gl'italiani fec ero
10.000 pri gion ier i.
Il M . faiti, come l'Ermada, fu sulle bocche di tutti
e tenne, per qu as i due anni , gli a ni mi sospesi.
Una dell e prime Società che s i ricordò dei morti
del faiti, fu la Società Alpina delle Giu lie che ne l suo
primo pellegrinaggio, vi eresse sul la cima un ometto e
vi pose un a scritta a ricordo della sua visita.
Per raggiungere il M. faiti, convien e andar e con
ferrovia fino a Rubbia Savog na. Da qui a S. Gr ado di
Merna, Ruppa, quindi pe r u,1 se ntiero di un interesse
straord inario per le opere dì guerra che s'incon tran o -
tr incee, camm inamenti attraversa ti da po nticelli, gal-
lerie scava te nell'in terno della montagn a che portano
ancora scritto sulla roccia il nome del la bri gata che le
occu pa va - a l Dosso faiti, 432 m. Nel rit orno discen-
dere per Castagnovizza , Sella, Jamia no, Monfaicone;
ritorno ferrovia.
La discesa del mo nte, verso Castagnovizza, è as pra
e costitu ita da un Carso ir to di rocce sconquassate, da
enormi fori prodotti dal furioso canno neggiam ento e ri-
c hiede un po' di attenzione.
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Castagnovizza venne conquista ta col Faiti. A Ca-
stagnov izza è stato eretto un ossario, a forma di mau-
sol eo antico, che porta su di una lapide la seguente
leggenda:
CASTAGNOVIZZA DEL CARSO
QUI
TRA IL NOVEMBRE DE L MCMXVI
E L'OTTOBRE DEL MCM.XVII
DI EROISMI INENARRABILI
MILIZIE D'OGNI TERRA E D'OGNI FEDE ITALIANA
COM.BATTERONO STRENUAMENTE
TRIONFANDO S ULL 'AGGUERRITO E TENACE NEM ICO
ED ORA
LE OMBRE DEI NOSTRI CADUTI GLORI OSI
FALANGE IM MORTALE
VIGILANO
I SACRI CONFINI DELLA PATRIA.
Escursione di prim ave ra e autunno, fa ticosa, per-
chè si devon o vincere pa recch i dislivelli, di 20 a 2Z
ehm. di percorso ; or e di ca mmi no da 5. 30 a 6.
Un mo nte c he no n venne funes tato da lla guerra, ma
che per l'ampiezza del suo panorama tan to dal lato del-
la valle del Vipacco, altipiano di Ternova, Alpi Giulie
e de l Ca rso, mer ita da ess ere visitato, è il M. Terstel,
644 m. Per l'an data conviene prendere la fe rrovia fi-
no all a stazion e di Auris ina. Da qui per S. P elagio a
Go riano, indi p<,r senti e ro, a sinistra dell a strad a mae-
str a, che pro segue a Carso quasi nudo, a Ivau igrado
(Castel lu nia no) quindi a Lippa. Da Lippa per sentie ro
dietro la chiesa, relativamente ripido, in mezzo a Carso
quasi nu do , a ll a cima del M. Terstel.
li ritorno lo si pu ò effettuare a) dal versante
orientale verso le Porte di ferro. Sib elia, Scher bina,
- 31 -
_ 32 -
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A1dus5ina
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Vipacco
5.Y,ro 8
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\. / .f.M.Cocvzzo 41 1!:JCa 5te!lo d, ~oris<o'!ho
72
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74-1 4 Cucco d1 Rodtfh
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- 35 -
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Dopo il M. Lanaro verso oriente, sempre su ll a me-
desima catena, ad oriente di Sesana e del passo omonimo
s'e rge il M. Murato, 576 m. L'itinera rio di sali ta è Stra-
da vecchia di Opicina, Poggio Re ale, Opicina, Sesana;
opµure Strada vecchia di Opicina fino all'altezza del
colle di Scorcola, da qui a destra a Conconello, varco
di Banne al vill aggio. Da Ban ne attraversata la strada
di Opicina-Trebician o per sentiero carsico, segna to in
rosso, sulla strada Orle-Sesana. Giunti all'altezza del
ponte fer roviario, a sinistra della strada di Orle, oltre
il ponte, sotto il quale passa la ferrovia che viene da
Aurisina, un sentie ro , segnato in rosso, sul Carso a
sinistra, con du ce nella Conca di Orle, uno dei più
interessanti avvallamenti del Carso, prodotto, pro ba-
bilmente, dallo s profondamento della volta di una grotta
preesistente. La conca ha un diametro di 300 m. e 90 di
profondità. In prima vera la conca è cop erta dell a più
bella flora carsica.
Sempre sulla strada di Orle, poco prima di giun-
ge re al ponte fe rrovie.rio a des tra, un segnavia indica
la dolina in cu i c'è l'apertura della Grotta di Trebiciano,
341 m. Alla gro tta si pu ò andare per Opicina-Trebicia-
no, oppure strada Vecchia, Opicina, Co ncon ello, varco
di B<1ne, strada Orle; oppure ancora str.ada varco
Trebiciano, villa, strada Orle grotta. La grotta di Tre-
biciano è una delle più profonde del mondo. Dall'im-
boccatura per 17 pozzi, quasi verticali, di 19 fino a 52
meiri di profondità, si giunge fino alla caverna • ultima ,
dove scorre il fiume (a 19 m). La visita di questa
grotta non può essere fatta che con permesso spe-
ciale, dell'Uffi cio tecnico comunale, da i Balilla maggiori
d'età.
Dalla villa a destra, s enti ero alpestre all a cim a del
M. Murato. Il ritorno lo si pu ò effettuare discende ndo
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Grotta di Corgnale
Profonda m. 126. - Lunga m. 542.
- 40 -
dal vc , sa ntc di 111 czzogio,·110 su lla s trada Sesana-Li-
pizza direttam e nte a 13asovizza, per la serpentina a
Chiusa-Cacciatore, città. Escursione da 30 a 32 ehm. ,
or e di · cammino 8. Escurs ioni di primavera quando le
pe ndici del M. Murato si vestono di verde e della più
bella fl ora subalpina.
Sempr e verso orie nte, un monte che gode una po-
sizione privilegiata e che quindi offre un bello, esteso
panorama è il M. Cocusso, 670 m. Esso è costituito da
due cime, separate da una selletta, una cima imboscata
da pini, l'altra nuda cope rta da un grande tumulo di sassi
che si crede nasconda una tomba preistorica. Nello-
s tesso dosso montuoso, sempre verso or iente , s 'eleva
una ci ma il M. Castellaro maggiore, 742 m. così ch;a-
mato perchè sito di antico caste lli ere preistorico. Que-
ste due cime possono essere salite nello stesso giorno.
Distano una dall 'altra pochi chilometri e il sentiero che
le collega, che va lun go il dosso, si mantiene sempre·
el evato. Sempre nel me·desimo giorno , nel ri torno, si
pu ò visitare la Grotta di Corgnale, 41 8 m. L'itiner ario
per questa interessante escursione è il segue nte: Cac-
ci atore, Chiu sa, Polveriera, ser pertin a a destra per Ba-
sovizza, strada Cosina fino al sentiero a sinistra che
conduce al Bersaglio militare, salita al M. Cocusso".
Dalla cima, discesa sul sentiero che passa nella
gola fra le due vette e continua lungo la cost iera che-
prospetta sull a val Grociana e conduce di rettamente
sull a cima del Castell aro maggiore. Discesa a setten-
tri one del monte, in direzione del villaggio di Cor-
gnale, sulla strada Corgnale-Sesana, fino al punto, cir-
ca 2 ehm. dal villaggio, in cui un a colonnina segnavia
indica l'e nt rata dell a i,;rotta che è di facile access ibi-
lità e ricca dell e più caratterist iche formazioni c ri stal-
li ne. Il rito rno, qualora si visit i la grotta, lo s i fa per
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Grotte di San Canziano
La Grande Voragine col Portale Italia
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Basovizza, Cacci«~orc; oppure per Lipizza Oropada,
varco Mo11 te Spaccato, ci t tà. Escursione c!i un per-
corso di 32 a 34 ehm. e di 8 o 9 ore di cammino. La
si fa '.lrdinariamente in primavera o autunno quando le
giornate sono lunghe. La grotta di Corgnale è lunga
542 m. e profonda 126 m. E' una delle prime grotte sco-
perte nel Carso. Le chiavi, per la visita, si possono
avere da Muha, trattore a Corgnale, o dalla guida Gre-
gori, N. 46, Corgnale.
Due grotte che si possono visitare . nella medesima
giorna.ta, perchè a breve distanza l'una dall'altra, sono:
la Grotta Umberto Sotto Corona, e la Grotta di S. Can-
ziano, 400 m. La prima è circa 300 metri dalla stazione
di Divaccia, è bella per le concrezioni cristalline; la se-
conda a 4 chilometri dalla stazione presso il villaggio·
di S. Canziano.
La seconda, come fenomeno carsico meraviglioso,
di !&ma mondiale, offusca la prima, ma considerata la
diversità del fenomeno, pel confronto, è utile la visita
di tutte e due nella medesima giornata.
Per poter visitare le due gròtte nel medesimo gior-
no fa duopo effettuare l'andata e il ritorno con la
ferrovia fino alla stazione di Divaccia.
La visita della grotta Sotto Corona non presenta
difficoltà e non dura che un'ora e mezza o poco più.
Per la visita bisogna rivolgersi al ristorante della sta-
zione. Il sentiero che conduce alla grotta S. Canziano,
passa per la villa di Leseciano ed è segnato. Giunti nel
bosco, dalla vedetta Iolanda, 445 m. si domina il ma-
gnifico baratro profondo 164 m. in cui si inabissa il Ti-
mavo Sup. Dalla vedetta in pochi minuti si arriva a
S. Canzirno, dove all'Albergo della Grotta di S. Can-
ziano si trovano guide e tutto il necessario per visitare
la grotta. Il piccolo giro alle grotte dura da 1.30 a 2
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Grotta di San Canziano
Profonda 222 m - Lunga 2350 m
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ore, il grande dalle 3 all e 3.30 ore. La lunghezza de lla
grotta e di 2350 m. e la sua profo ndità di 222 m.
Semp re verso oriente c' è il M. Auremiano, 1026 111.
Per la sua salita conviene andare con ferrovia fino a
Divaccia. Da qui per Leseciano inf.; a sinistra della
chiesa, un sentiero , che attraversa direttame nte il Car-
so, conduce sotto il cavalcavia della ferrovia sempre in
direzione del monte. Oltrepassato il cavalcavia, il sen-
tiero pi ega a sinistra, su per pra ti e pendici erbose, co-
perte da èespugli e gruppi di alberi verso la cima; pie-
ga poi a destra conducendo direttamente su lla vetta.
La discesa del monte la si può effettuare, lungo un sen-
tiero a mezzodì, fra stagliato, che conduce ad Aure-
mio Sup. Da Auremio si prosegue per strada ma estra
fino al ponte del Timavo, prima di giu ngere a Vescovà
si prende il sentiero a destra del ponte alle rov ine del
Castello di Novocoglio, 420 111. Dal castello, lasciando
a sinis tra S. Canziano, a Leseciano inf. e Divaccia, ri-
torno in ferr ovia . .Escurs ione di primavera interessante
per i panorami, per la flora e per assunzioni fotogra-
fiche e studi geologici. D'inverno, quando il monte è
coperto di neve, . si pres ta per gli sports invernali.
.Escursione di circa 28 ehm., ore di cammino da 6 a 7.
Due cime, sempr e in quella zo na, che presentano
un grande interesse per il visitatore; specialmente in
primavera, per i panorami, per assunzioni fotografiche
e raccolte · di insetti e di fiori sono il M. Eri, 812 m. e il
M. Cucco di Roditti, 580 m., due monti, uno vicino al-
l'altro, congiunti da un dosso che si mantiene sempre
abbastanza elevato. Nell'andata conviene prendere la
ferrovia di Campo Marzio, fino alla stazione di .Erpelle-
Cosina. Da qui al villaggio di Tuble, sulla strada di
Matteria. Subito dopo Tuble, il se ntiero a sin istra a
Brestovizza. Oltrepassata la valle di Br estovizza, sen-
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.,,.
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monte si discende al villaggio di Oabrovizza d'Istria,
lasciando a sinistra Ospo, per buon sentiero s i rag-
giunge S. Maria e le Sorgenti del Risano, 6 m.
Il ritorno, nel primo caso, lo si pu ò fare dalle grotte
di Ospo, per strada, alle Noghere e da qui ritorno a
Zaule, cimi teri, città; oppur ~ stazione ferroviaria istria-
na, Zaule città; oppure ancora Muggia (piroscafo) città.
Nel secondo caso dalle Sorgenti del Risano, si sale al
villaggio di Lonche, quindi per strada montana a Ca-
stellier, S. Servalo. Sant'Odorico della Valle, Zaul e,
città; oppure anche ferrovi a M. Castiglio ne città.
Escu rsione primaverile interessantissima soprattutto·
dal lato pittoresco e istruttivo. Le posizioni si prestano,
per assunzioni fotografiche. La valle superiore del Ri-
sano ha una preistoria e storia, che hanno bisogno di
essere studiate. Le grotte murate di S. Sergio che s'in-
contrano spesso in essa sono gli avanzi delle invasioni
turchesche. Nel primo caso l'escursione ha un percorso
di 14 ehm., ore di cammino, 5 o poco più; nel secondo
caso ha un percorso di 18 cbm., ore di cammino da 6.30·
a 7 abbastanza faticose.
L'escursione che ha per meta Il Castelliere degli
Elleri, 165 m. sopra Albaro Vescovà, il M. S. Michele,
147 m. e il M. Muggia vecchia, 170 m. sop ra Muggia·
completa la serie di escursioni che si svolgono in lar-
go semicerchio, da occidente ad oriente, piegando a·
mezzogiorno, nei dintorni di Trieste.
L'itinerario nell'andata è il seguente: Con ferrovia
istriana fino Albaro-Vescovà ; oppure con piro scafo fino
a Muggia e quindi a piedi ad Albaro. Da Albaro diret-
tamente al Castelliere degli Elleri che soprasta al vii•
!aggio, al M. S. Michele, a M. Muggia vecchia, da dove
si discende a Muggia e con piroscafo in città; oppure
dal Castelliere dagli Elleri si può discendere ai bagnr
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di S. Nicolò d'Oltra, ritor'nando direttamente a Tri este;
oppure ancora per Lazzaretto di S. Bartolomeo, col pi-
roscafo della Muggesana in città. Queste escursioni si
fanno in primavera, quando i piroscafi costieri toccano
le stazioni di bagno. Il percoro so per queste escursioni
si aggira intorno ai 14-16 ehm.; ore di cammino 5-6.
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Annotazioni per il Balilla escursionista
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Annotazioni per il Balilla escursionista
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Annotazioni per il Balilla escursionista
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Annofazioni per il Balilla escursionista
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Annotazioni per il . Balilla escutsic nista
Annotazioni per il Balilla escursionista
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Annotazioni per il Balilla escursionista
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L.S~OLARS&NIPOTE
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TRIESTE
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M. ERMADA. JAMIANO LAGHI, DOBERDÒ, a ndata e ritorno !fii~~;~ r~~·~,t~t:i~~..Vi•~t~~~io,ce;:e!~~n~· ~:i:~dtoberdò , Su tutto il F_riuli basso , Ist ria sup. , Carso di Aunsma, Su que sto monte gh austriaci concen t rarono la loro mag
PIETRA RO SSA, ROCC A MON FAL CONE, 323 m da 20 a 23 ehm Pietr& Roau, Rocca Mon falcone, 'l'imavo aup. e Ba.n Doberdò, Monfalcone, Pos izion e dominante. g10r difesa I nteressan te come sito d1 osservaz1one, d1
S. GIOVANNI DI DU IN O E TIMAVO ore di cammino da 6 a 7 Giova.nn i Duina, ferr. Du ina Bia\ia.n&. lezioni patriottiche e di studi. Monte aspro.
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andata e ritorno Ferrovia. ~!no _Duin_o. Bie t ian a, l a.mia.no, . Iaa;hi di. Doherdò La visita della strada del , ra.llone appartiene ai sacri pel• La strada del Vallone ha una lunghezza. da 8 a 9 Km.
STRADA DEL VALL ONE da 22 a 24 ehm :i;,eti,ra.J:"~~~~t1 ~ifor~iv~~~;~~\•1.. Ga.bria., Rubbia., Savo- legri naggi, 30 Cimit eri , resti op ere di difesa . larghezza in lin ea. d'aria. 800-900 m.
ore di cammi no 6
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MONTE FAITI
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an da ta e ritorno Ferrovi a fino Auri sina, S. Pelagio, Goria.no , Caste l lu- Grand e panornma. Valle Vipacco - altip iano di Ternova Escu rsione di primavera per vedute panoramiche, per
1.2.
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MONTE S. LEGNAR.DO 402m da 30 a 32 ehm tovello, Prosecco, Aurisina, S. Pellagio cima. Rlto r- Danie le, su Lagune e sull'Istria, Sito di antico Ca• queS t o. mo n~e eSlSte u1;1a; grot~a dove vennero scoperti
or e di cammi no 8 no: Samotorizza, Sales, visita grotta dell' Orso, Pro• stellie re. oggetti_ dell epo~a. neolitica. Viene spesso scelto come
pag. 35 secco, città. meta d1 escurs1om.
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