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LA CURIOSITÀ COME FATTORE

TERAPEUTICO NEGLI APPROCCI


DI TERZA GENERAZIONE

ALESSIA MINNITI
PSYCHOAREA
STUDI COGNITIVI NETWORK
Una definizione di curiosità

La curiosità è stata definita come uno dei meccanismi


fondamentali del sistema della ricompensa (Depue, ‘96) e
della motivazione intrinseca (Ryan & Deci, 2000), che sono
centrali nel concetto di benessere.
La curiosità è uno stato appetitivo che riguarda il
riconoscimento, la ricerca e l’intenso desiderio di indagare
le nuove informazioni ed esperienze che richiedono
l’attenzione dell’individuo.
La curiosità motiva le persone a esplorare il mondo e accettare
le sfide, ed è rilevante per ottenere una vita piena.
Le persone curiose si impegnano in attività sfidanti ed
espandono così la loro conoscenza, le abilità, gli sforzi diretti a
un obiettivo e il senso di sé.
Kashdan & Steger, 2007

A Minniti, SITCC 2018, Verona


Curiosità e benessere

la curiosità aumenta la tolleranza allo stress determinato dall’auto-


consapevolezza che risulta dal provare cose nuove e comportarsi con
modalità che sono al di fuori della propria zona di comfort.
Le persone più curiose hanno maggiori e più durature risorse
psicologiche e sono più reattive agli eventi di vita che offrono maggiori
opportunità di crescita e competenza.
Un orientamento aperto e esplorativo all'attività quotidiana sembra
essere un percorso per la costruzione continua di significato nella vita,
con la simultanea esistenza di un orientamento temporale positivo
presente (presenza di significato) e futuro (ricerca per significato).
La curiosità risulta quindi un importante, ma non abbastanza
considerato, processo nel raggiungimento di una vita ben vissuta.
Kashdan & Silvia, 2009
A Minniti, SITCC 2018, Verona
Uso clinico della curiosità

Nelle persone che soffrono di disturbi psicologici, i pensieri


intrusivi e processi anedonici possono inibire l'esperienza e
l'espressione dell’attività appetitiva.
Può risultare particolarmente interessante valutare se il
facilitare la curiosità possa portare allo sviluppo di risorse di
regolazione emotiva per affrontare i comportamenti di
evitamento e disimpegno che si verificano in seguito a episodi
di forte ansia e/o depressione, e possa invece favorire
l’avvicinamento, l’elaborazione e la costruzione di significato
di materiale emotivo difficile.

Kashdan & Silvia, 2009

A Minniti, SITCC 2018, Verona


Curiosità e mindfulness

Quando siamo curiosi siamo pienamente consapevoli e recettivi a


qualsiasi cosa incontriamo nel momento presente, e l’attenzione
al momento presente sappiamo essere una componente essenziale
dei cosiddetti approcci di terza generazione, o mindfulness-based.
Fenomenologicamente, una persona mentre pratica la
consapevolezza osserva eventi ed esperienze con un orientamento
di curiosità, indipendentemente dalla valenza emotiva degli
stimoli osservati (Hayes, Luoma, Bond, Masuda, & Lillis, 2006).
La curiosità può essere particolarmente importante per l'esercizio
della consapevolezza in contesti esperienziali sfidanti o
minacciosi, in quanto questo atteggiamento può rendere le
esperienze più apertamente accessibili all’attenzione consapevole
(Bishop et al., 2004).

A Minniti, SITCC 2018, Verona


Le persone con punteggi elevati di attenzione consapevole e curiosità,
così come quelle con minima attenzione consapevole e curiosità,
mostravano atteggiamenti meno difensivi verso minacce esistenziali
rispetto alle persone con elevati punteggi di attenzione consapevole ma
bassi nella curiosità.
Essere altamente consapevoli dell'ambiente ma non curiosi mostra una
sovrapposizione concettuale con le caratteristiche principali dei disturbi
d'ansia, ovvero ipervigilanza e fusione cognitiva (ad es. Hayes et al.,
2006).
Questo sottoinsieme di persone ansiose potrebbe essere più facilmente
sopraffatto dallo stress ed è più probabile che ricorra a strategie di
regolazione emotiva disadattive come eccessivo uso di sostanze, violenza
o isolamento sociale (Muraven & Baumeister, 2000).
Al contrario, quando le persone incontrano gli eventi con una mentalità
curiosa, caratterizzata dal riconoscimento di ciò che è unico nel
momento presente senza distorsioni, sono capaci di avvicinarsi
all’esperienza senza sentirsi minacciati o difendendosi da essa (Hodgins
& Knee, 2002).
A Minniti, SITCC 2018, Verona
Componente qualitativa della Mindfulness

Tutti i modelli relativi alla mindfulness (Bishop, 2004;


Shapiro et al., 2006) danno fondamentale rilevanza alla
componente qualitativa dell’attenzione: la qualità o
attitudine che portiamo nell’atto di porre attenzione è
cruciale. Sono fondamentali le qualità di curiosità,
apertura, accettazione e non giudizio, senza di esse la
pratica di mindfulness rischia di diventare
controproducente perché potrebbe portare la persona a
condannare e giudicare la propria esperienza.
Daniel Siegel (2007) parla di qualità COAL: curiosità,
apertura, accettazione e amore. Lo stato di
consapevolezza che è aperto e ricettivo a qualsiasi cosa
sorga nel campo della consapevolezza.

A Minniti, SITCC 2018, Verona


Concettualizzazione dei problemi clinici secondo gli
approcci di terza generazione

Tre concetti chiave:


Fusione: concetto mediante il quale gli esseri umani
diventano indistinguibili dalle proprie esperienze interne
(pensieri, emozioni, sensazioni fisiche)
Evitamento esperienziale: insieme di strategie cognitive e
comportamentali volte a cambiare la forma e la frequenza
delle proprie esperienze interne indesiderate.
Restringimento del repertorio comportamentale: si verifica
quando l’individio, per non entrare in contatto con
esperienze interne negative, rinuncia a impegnarsi in azioni
finalizzate a perseguire i valori e gli obiettivi personali.

A Minniti, SITCC 2018, Verona


Accettazione e mindfulness, punto di partenza per il
cambiamento

Il termine accettazione porta spesso a fraintendimenti:


evoca un atteggiamento passivo e rassegnato di fronte
agli eventi.
Forse può essere più utile parlare di disponibilità a
entrare in contatto con l’esperienza così com’è. Questa
disponibilità, se accompagnata da curiosità verso la
proprie esperienza, può dar luogo a un atteggiamento di
indagine e conoscenza alla base anche del cambiamento.
Disponibilità e curiosità come punto di partenza per
un’azione impegnata di cambiamento di ciò che è
modificabile e in linea con i nostri scopi e valori
personali.

A Minniti, SITCC 2018, Verona


Come tradurre tutto ciò in concreto?

Negli approcci mindfulness-based il terapeuta invita


esplicitamente la persona a entrare in contatto,
delicatamente e con gentile curiosità, con la propria
esperienza.
Questo invito, inoltre, passa anche attraverso canali
meno espliciti: il terapeuta stesso deve portare un
atteggiamento di autentico interesse e curiosità verso
l’esperienza dell’individuo (accettazione e interesse
«incarnati»)

A Minniti, SITCC 2018, Verona


Le voci dei partecipanti al percorso MBSR

“… ho imparato a osservare di più le “Ora so di poter buttare la


comunicazioni che ho con gli altri e a mia tazza di sale non nel
essere una «montagna» che, secchio ma nel lago,
nonostante i cambiamenti climatici, facendo veramente spazio
resta radicata al suolo.” per altre cose, senza
continuare a rimuginare.”

“Ho imparato ad
alleggerirmi, a stare con “Ho imparato che posso stare anche
me e con le mie con un corpo dolorante e ho avuto
emozioni/disturbi fisici modo di conoscere e coltivare una
senza giudicarli, facendoli nuova me.”
scorrere dentro di me
senza timore/fastidio.”

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