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Comincia il tempo dei doni: santi o non che portano ai piccoli,

ma anche ai grandi, dei regali per ricordare che in fondo la


vita stessa è un dono e che i legami che viviamo sono un teso-
ro prezioso da condividere. L’entusiasmo dell’attesa che vedia-
mo nel volto e nei gesti dei più piccoli può essere una parabo-
la moderna dell’entusiasmo e della gioia che siamo chiamati a
coltivare e manifestare nell’attesa di un Dono che è per tutti, e
non si limita al giorno 25 del mese di dicembre. Lui è venuto
nella nostra storia, verrà come giudice alla fine, viene ogni
giorno nei fratelli da amare
Le opere di misericordia, uno dei binari indicati per questo
avvento nell’inizio del Giubileo della Misericordia sono una
nostra risposta al dono di Dio per tutti. Una di que-
ste “opere” ci indica il bisogno di “ammonire i pecca-
tori”. Se dividiamo il mondo in buoni e cattivi, e ci
mettessimo dalla parte dei primi “ammonire” asso-
miglierebbe al gesto dell’arbitro che sanziona un fal-
lo del giocatore e lo avverte che deve prestare at-
tenzione a non commetterne altri, pena l’espulsione.
Se invece ci riteniamo peccatori sempre capaci di
ricevere il perdono e santi bisognosi di salvezza, pos-
siamo tradurre ammonire con incoraggiare, condivi-
dere il dono, che vale se è per tutti, e gioire con altri
per la salvezza che è davvero tale se non lascia in-
dietro alcuno dei fratelli
Il Papa che non smette di sorprenderci nell’includere tra le “porte sante”
anche quella della mensa dei poveri vicino alla stazione a Roma ci ricorda
in maniera dolce ma chiara che la liturgia da sola, o isolata come un tem-
po chiuso in se stesso, vale ancora troppo poco; acquista invece tutto il suo
valore se inonda la vita, se come luce si espande alla quotidianità e ci por-
ta a condividere non solo le preghiere e i canti, ma anche le sofferenze e le
preoccupazioni. Non è solo il Pane eucaristico da spezzare tra noi, pochi o
tanti che rispondiamo all’invito di Dio ogni pasqua settimanale, è anche il
pane quotidiano, quello che alcuni forse sprecano mentre altri certamente
non riescono a trovare. Anche il perdono è uno dei doni da condividere: lo
riceviamo da Dio, lo possiamo far crescere se lo “spezziamo” con i fratelli
senza fare classifiche di santità o di grado di “peccatori” sempre bisognosi e
destinatari del dono grande di Dio...un vero e proprio “iper-dono”

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