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Italiano

ascoltare, parlare, leggere, scrivere;


linguaggio e comunicazione, riflessioni sulla lingua, letteratura

Finalità
Come anello di congiunzione tra il parlante e la società, la lingua costituisce l’aspetto dinamico
della quasi totalità dei collegamenti relazionali.
Il linguaggio verbale è centrale per l’esperienza di sé stessi e del mondo; esso è inoltre trasversa-
le a tutte le discipline.
La lingua italiana – in quanto veicolo essenziale di valori culturali e mezzo espressivo di più am-
pia fruizione – godrà di particolare attenzione.
Sarà compito della scuola sviluppare al massimo, sia nella specifica lezione di lingua che nelle va-
rie altre materie, la competenza linguistica orale e scritta, favorendo lo sviluppo della compren-
sione e della produzione del parlato e dello scritto attraverso l’interdipendenza delle quattro abi-
lità di base (ascoltare, parlare, leggere e scrivere), secondo funzioni e varietà diverse.

Attraverso l’uso e lo studio del linguaggio verbale l’alunno deve raggiungere le capacità di espri-
mere il suo pensiero e i suoi sentimenti, di sviluppare le sue facoltà mentali, di stabilire rapporti
sociali, di riflettere sulla lingua in atto, di prendere coscienza del patrimonio culturale.

Il problema della lingua va visto in stretta connessione con la realtà sociale e culturale dell’allie-
vo.
I riferimenti alle origini latine, ai dialetti nonché all’area culturale di appartenenza devono favori-
re sia la consapevolezza linguistica che il senso storico-sociale.
Nel corso del triennio gli allievi acquisiranno pure un’idea della estrema complessità della realtà
socio-culturale del nostro paese quadrilingue, determinata dalla storia e dai mutamenti della so-
cietà.

Avviamento pratico e scuola secondaria Italiano 1


Indicazioni metodologiche
Punto di partenza dell’insegnamento sarà il riconoscimento iniziale della situazione socio-lingui-
stica e scolastica degli allievi.

Preconoscenze L’insegnante deve tener conto delle conoscenze linguistiche e


metalinguistiche che gli allievi hanno acquisito nella scuola
primaria, deve accertare il grado di abilità degli stessi e deve
basare il proprio insegnamento su tali preconoscenze.

Suddivisione annuale Le seguenti suddivisioni annuali dei contenuti sono puramen-


dei contenuti te indicative.
La programmazione curricolare sarà pur sempre compito del
singolo insegnante.

Concezione ciclica Nel rispetto di un insegnamento ciclico nella scuola dell’ob-


dell’insegnamento bligo, obiettivi e contenuti per le singole classi si ripetono e si
approfondiscono. Ogni docente li adatta in funzione degli al-
lievi graduando le difficoltà e operando scelte qualificative e
quantitative.
Sarà opportuno strutturare il programma in unità didattiche e
distribuire la materia secondo un criterio ciclico che consenta
di procedere a regolari ripetizioni ed approfondimenti della
materia trattata.

Competenze fondamentali Con questo termine si intende:


– ricezione orale e scritta (ascoltare e leggere)
– produzione orale e scritta (parlare e scrivere)
– capacità di orientamento e riconoscimento
– definizione

L’acquisizione, meglio il rafforzamento, delle competenze fon-


damentali sarà favorita nel processo di maturazione dell’alun-
no da una impostazione metodologico-didattica di tipo aperto,
non condizionata da schemi e modelli di tipo paradigmatico-
precettivo (cioè disgiunti dal contesto e assurti a rigida nor-
ma).

Al tessuto culturale dell’ambiente di provenienza degli allievi


si dovrà prestare la dovuta attenzione. Si cercherà di puntare
sulla scoperta della diversa identità culturale e sul valore del
vissuto regionale che si identifica in una realtà storica precisa
e inconfondibile.

L’insegnamento dell’italiano deve far crescere armoniosa-


mente, in modo interdipendente, le abilità dell’ascoltare, del
parlare, del leggere e dello scrivere. Esso promuoverà l’espe-
rienza diretta della lingua in situazioni e per scopi vari e mol-
teplici, correlati a forme, tecniche e stili corrispondenti.
Per rendere partecipi e responsabili gli allievi si spiegheranno
sempre gli obiettivi da promuovere, le abilità che si intendono
destare, i metodi e i contenuti che si vogliono utilizzare, i cri-
teri che guidano le verifiche e le valutazioni.

Non si insisterà mai abbastanza sul ruolo che la biblioteca e il


teatro possono avere (come «strumenti» di lavoro e ambiti
privilegiati di attività) ai fini di un migliore apprendimento
scolastico.

2 Italiano Avviamento pratico e scuola secondaria


Obiettivi
Osservazione ed uso della lingua

La lingua è un organismo I fenomeni linguistici si intrecciano, sono interrelati. La lingua


è infatti un organismo vivente. Non sarà quindi possibile fare
una separazione netta fra i vari fatti linguistici. Il linguaggio,
cioè la capacità di parlare e scrivere, è un’attività unitaria.

Per promuovere la competenza linguistica è tuttavia necessa-


rio porre dei termini e stabilire dei campi linguistici ben defi-
niti. Questi vengono delimitati dall’impostazione grammatica-
le.

Lingua parlata e lingua scritta La prima distinzione da fare a proposito della varietà della lin-
gua è certamente quella fra la lingua parlata e la lingua scrit-
ta. Ci si limiterà ad evidenziare gli aspetti generali e fonda-
mentali che le differenziano.

La lingua scritta che si presenta come una trasformazione del-


la lingua parlata, può venir elaborata fino a raggiungere la for-
ma desiderata; essa è per sua natura durevole e il momento
della comunicazione è differito ad altro tempo.

La lingua parlata si modifica invece continuamente, dispone


di mezzi espressivi propri, è più diretta ed è caratterizzata dal-
la spontaneità. La comunicazione orale si fonda su suoni che
svaniscono subito dopo essere stati emessi. Il messaggio è
prodotto con ritmo molto veloce e non lascia spazio per la
scelta accurata delle parole e per l’organizzazione logica del
discorso. La costruzione del discorso è simultanea alla comu-
nicazione. Esso risulta quindi più semplice e meno curato del-
la forma scritta.

Le differenze tra le due varietà sono riscontrabili generalmen-


te nel campo della sintassi e dello stile.

Differenze fondamentali fra Lingua parlata


lingua parlata e lingua scritta – struttura frammentaria e ripetitiva
– continuo riferimento ad elementi della situazione spazio-
temporale
– uso di mezzi di comunicazione non verbali quali intonazio-
ne, mimica, gesti, ecc.
– abbondanza di elementi lasciati impliciti
– ripetizioni di quanto già detto per attenuarlo, precisarlo,
sottolinearlo, ecc.

Lingua scritta
– struttura lineare e predeterminata
– massima esplicazione di tutti gli elementi
– impossibilità di dialogo diretto tra chi scrive e chi legge
– uso di spie tipografiche per evidenziare, distinguere, defini-
re, ecc.;
– possibilità di dilazionare il messaggio nel tempo

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Espressione orale L’espressione orale è di basilare importanza per la comunica-
zione e il contatto sociale.

L’allievo deve abituarsi a parlare ed esprimersi in modo chia-


ro. Egli si eserciterà dunque a raccontare, informare, argo-
mentare, domandare, rispondere, ecc. Si presterà la dovuta
attenzione all’oralità, componente importantissima dell’inte-
razione reciproca tra persone che utilizzano la lingua parlata.

Accanto alla comunicazione verbale esiste anche la comuni-


cazione gestuale; il messaggio trasmesso non è mai esclusi-
vamente linguistico, perché viene integrato da altri segni pa-
ralleli, non verbali, quali il tono della voce, le variazioni del
ritmo, i gesti, la mimica, l’espressione del viso e i vari atteg-
giamenti del corpo.
Anche questi mezzi espressivi extralinguistici meritano la do-
vuta attenzione.

Pronuncia Per una buona dizione non basta articolare correttamente le


parole e accentuarle in modo giusto. Anche altri fattori sono
importanti: la respirazione, la strutturazione del discorso, l’in-
tonazione, ecc.
E’ necessario presentare questi fenomeni della lingua in modo
sistematico.

La buona pronuncia può venir coltivata con esercizi specifici e


in situazioni particolari, come in occasioni di recite, spettacoli
teatrali, ecc. (vedi contenuti).

Espressione scritta L’allievo dovrebbe prendere piacere a produrre testi di vario


genere, tipo, funzione o scopo, a rivolgerli a interlocutori di-
versi, entro contesti noti. Si servirà per questo di codici e re-
gistri adeguati, di canali e supporti di volta in volta opportuni.

E’ molto importante che gli allievi scrivano sovente («a scri-


vere si impara scrivendo»). Si creeranno per questo contesti
concreti e stimolanti.

La relativa progressione nel triennio si svilupperà dai testi


semplici a quelli più complessi.
L’allievo dovrebbe acquistare sicurezza e superare inibizioni e
paure di fronte all’attività dello scrivere.
Come accanto alla comunicazione verbale esiste l’espressio-
ne gestuale, anche in quella scritta esiste un linguaggio di
simboli e disegni (pittogrammi).
Siamo infatti immersi in un universo di segni.

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Comunicazione e linguaggio Si attribuirà grande importanza allo sviluppo del vocabolario
(semiologia, linguistica dell’allievo.
e semantica) L’idea che l’educazione linguistica non sia solo insegnamento
della grammatica o della sintassi si concretizza anche nel ruo-
lo dato alle parole, al lessico, al vocabolario come strumento
per appropriarsi della realtà esterna e interiore per comunica-
re delle esperienze, per sviluppare la formazione intellettuale
dell’allievo.

Un accenno alla genesi e all’evoluzione dell’italiano permette


all’allievo di acquisire consapevolezza del costante e dinami-
co rapporto esistente tra la lingua e il contesto sociale, stori-
co, ambientale.

Semiologia e linguistica L’attenzione potrà essere posta sui seguenti argomenti:


– importanza della comunicazione nella vita sociale
– la lingua come strumento della comunicazione
– specificità della lingua in confronto ad altri codici
– evoluzione della lingua nel tempo, nello spazio, nei conte-
sti d’uso
– condizione linguistica della nostra area
– funzionalità comunicativa ed espressiva della lingua nei te-
sti che servono per informare, spiegare, ragionare, persua-
dere, rappresentare, sfogarsi, giocare, ecc.

Semantica La semantica è lo studio del significato delle parole. Ogni pa-


rola, usata per esprimersi, può avere un senso di base ed un
senso contestuale, cioè un senso assoluto ed uno relativo al
contesto del discorso, che può quindi mutare a seconda della
situazione.

La riflessione sul lessico serve a dare progressivamente agli


allievi la possibilità di arricchire il loro vocabolario.
In questo ambito si possono integrare anche semplici esercizi
di stile.

Il continuo sviluppo lessicale e semantico in genere, come a-


spetti fondamentali della lingua, richiedono attenzione costan-
te, sia per aumentare il patrimonio lessicale, sia per precisare
progressivamente i significati di parole e costrutti.
Tale studio può stimolare – insieme alla riflessione sulla lin-
gua – anche il gusto per la manipolazione delle parole, che è
la premessa per una efficace educazione linguistica.

In funzione dell’arricchimento lessicale, l’allievo va indirizzato


all’uso dei sussidi di riferimento (dizionario).

Riflessione sulla lingua: La capacità di usare la lingua costituisce l’obiettivo primario


Grammatica delle attività di riflessione sulla lingua e i suoi usi.

Lo studio formale della lingua non sarà mai fine a se stesso.


L’uso vivo e attuale della lingua deve condurre l’allievo a ri-
flettere sulle strutture grammaticali e sui caratteri essenziali
dell’organizzazione della lingua e pure a sperimentarle nel
suo parlato e nelle sue espressioni scritte.
Tale riflessione deve portare ad un comportamento linguisti-
co consapevole.
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L’impostazione funzionale dello studio della grammatica lin-
guistica, ma anche promuovere l’uso attivo della lingua ai fini
di un’efficace comunicazione sociale ed espressione persona-
le.
Nell’esercizio della loro libertà di insegnamento i docenti non
mancheranno di fare, anche assieme agli alunni, proposte
operative individuali o di gruppo, articolate o differenziate a
seconda delle classi (es.: esercizi di osservazione, riordina-
mento, orientamento, composizione, scomposizione, compo-
sizione associata, trasformazione, completamento, sistema-
zione e controllo, riepilogo, ecc.).

Ortografia Senza occupare un posto privilegiato nel contesto della lin-


gua, la competenza ortografica è di indubbia importanza per
la buona presentazione dell’informazione scritta.
Gli esercizi dovranno essere diversi: di tipo auditivo (pronun-
cia), visivo (aspetto del vocabolo), motorio (scrittura), cogniti-
vo (regole), informativo (dizionario), ecc.

In questo ambito di attività è molto utile il lavoro a livello in-


dividuale.

Letteratura e cultura

Leggere Dalla lettura prende avvio tutto il discorso linguistico. I testi


(ricezione e comprensione) devono essere adeguati al livello psicologico e intellettuale
degli allievi. Nella scelta si terrà pure conto delle capacità e
degli interessi degli allievi, del valore intrinseco dei testi e
dell’esigenza di una certa varietà.

Mediante la lettura gli allievi devono poter portare a matura-


zione la propria visione del mondo, trasformando quello che
leggono in esperienza personalizzata.
Quale uno dei momenti più efficaci dell’educazione linguisti-
ca, la lettura ha un posto privilegiato. Essa serve come impul-
so alla lettura personale e come stimolo per l’acquisizione di
nuove conoscenze.

La capacità di comprensione è sempre superiore a quella di


produzione; ciò permette di presentare in varie occasioni li-
velli linguistici sensibilmente superiori a quello solitamente ri-
tenuto «adatto».

Testi di carattere letterario Il testo poetico-letterario in senso lato va considerato in tutta


e informativo la sua forza educativa: esso permette infatti di aprire l’oriz-
zonte sulla condizione umana e sui suoi problemi e di perfe-
zionare l’educazione linguistica al contatto con esempi di ma-
estria espressiva.

Tali testi si esamineranno nella loro ricchezza contenutistica e


linguistica, cercando di derivare analogicamente da essi i pro-
blemi attuali.
E’ necessaria la lettura di passi, opportunamente scelti da
opere di fondamentale importanza per la nostra lingua e, in
genere, per le nostre tradizioni letterarie.

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Storia della letteratura In connessione con l’evoluzione della lingua italiana si potrà
e della cultura tentare di tracciare un breve excursus storico – letterario, al
fine di fornire all’allievo un quadro dello sviluppo della civiltà
moderna, focalizzando i rapporti strettissimi che intercorrono
fra storia, economia, vita sociale, ideologie e cultura.

Lettura

Per favorire una lettura sempre più efficace e una comprensione sempre più approfondita, vanno
svolte le necessarie attività:

In particolare per la prima e – una frequente lettura «esemplare» da parte del docente
la seconda classe: – letture diversificate (silenziose o ad alta voce) da parte de-
gli allievi (lettura espressiva, drammatizzazione, ecc.)
– determinazione del genere di testo preso in esame
– ricerca della comprensione letterale: chiarimenti a partire
dal contesto, dalla struttura della parola, dal dizionario
– ricerca sui contenuti: informazioni, trame, temi, idee
– semplici osservazioni sull’espressione (elementi vistosi e
importanti): tipo di lingua, usi particolari di parole o espres-
sioni, figure retoriche essenziali, differenza tra lingua scrit-
ta e orale
– conclusioni su: come è costruito il testo, che senso convog-
lia, a quali scopi deve/può servire ecc.
– eventuali sviluppi: piccole ricerche sul contesto, sull’autore,
su altri testi affini, mediante consultazioni individuali o di
gruppo in biblioteca.

In particolare per la terza: – determinazione del tipo di testo secondo gli scopi che per-
segue
– analisi del contenuto: messa a fuoco, a seconda del tipo di
testo, delle informazioni, tesi, argomentazioni, trama narra-
tiva, idee
– osservazioni sull’espressione: le caratteristiche della lingua
usata, la sintassi, il lessico, la retorica, ecc.
– conclusioni sulla struttura, il senso e il valore del testo
esaminato: abbozzo di valutazione critica
– eventuali sviluppi: ricerche sul contesto e su testi affini, la-
voro che richiede la conoscenza e la capacità di servirsi del-
la biblioteca.

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Contenuti
* Il programma minimo per la scuola di avviamento pratico è contrassegnato con asterisco

Leggere

Le letture si potranno riferire ad ambiti diversi.

Mondo della fantasia – poesia lirica, poesia epica, favole, romanzi, novelle, lettera-
tura di fantascienza, ecc.

Mondo della storia – biografie di personaggi illustri, documenti storici e di tradi-


zioni popolari, passi di epistolario, autobiografie

Mondo della scienza – storia di scoperte e di invenzioni, relazioni di viaggiatori,


e della tecnica semplici testi scientifici e di tecnica

Mondo della vita sociale – sport, giornali, testi legislativi e regolamentari, resoconti
sulla realtà economica e sociale

Mondo dell’esperienza – testi di carattere religioso e di riflessione morale, diari

Mondo della musica – – saggi critici sulla musica contemporanea (riviste giovanili),
delle arti figurative scuole e movimenti, biografie, ecc.

I seguenti elenchi di testi non intendono stabilire gerarchie di importanza.

1a e 2a classe

Per questo biennio ci si atterrà a testi piuttosto brevi, come per esempio:

Informazioni – notizie d’attualità e notiziari dai mass-media


– informazioni, istruzioni e ricette (testi che permettono di
«fare»)

Descrizioni – di oggetti, esseri animati, momenti

Narrativa – cronache, fiabe, leggende, novelle, racconti


– biografie, storie di animali, piante e cose
– interviste, dichiarazioni, brani di diari, lettere

Per divertirsi – filastrocche, canzoni, poesie


– dialoghi, scenette, brevi testi teatrali

Testi letterari – singoli brani oppure libri

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3a classe

Letture e attività di comprensione vanno esercitate sulla maggior varietà possibile di testi.

Informazione – notiziari, repertori, dizionari, documenti, verbali, rapporti,


manuali

Testi divulgativi – monografie, enciclopedie, stampa quotidiana e periodica

Per divertirsi – testi di letteratura per ragazzi

Saggi – su argomenti vari

Testi letterari* – prosa e poesia, comprese alcune pagine dai «classici»

Scrivere

Per la suddivisione dei contenuti si dà un possibile campionario. Si partirà dai testi semplici per
giungere a quelli complessi.

1a classe

Si esercitano gli atti linguistici più importanti per l’allievo, quali: chiedere, domandare, risponde-
re, spiegarsi, giustificarsi, ecc.

Testi con caratteristiche referenziali

L’appunto – presa di appunti ed eventuale sviluppo


– tecnica per conservare per iscritto quello che la memoria
non conserverebbe

La parafrasi – semplici trascrizioni di testi poetici


– spiegazione di un testo mediante amplificazione

La descrizione – sviluppare le capacità di osservare i fatti, le cose, i luoghi, le


persone, gli animali (negli aspetti esteriori e/o interiori)
– uso dei cinque sensi

Il riassunto – breve esposizione del contenuto di una poesia, di una le-


zione, di un racconto, di un intero libro

La notizia – saper redigere un annuncio, un comunicato, una notizia,


un’informazione, un ragguaglio in modo fresco e attendibi-
le. Massimo di informazione con il minor numero possibile
di parole (chiarezza, brevità, precisione)

La scheda di lettura – registrazione su cartoncino di dati relativi alla lettura di un


libro o di un brano, secondo criteri prestabiliti (autore, tito-
lo, trama, personaggi, messaggio, ecc.)
– raccolta e classificazione delle schede in uno schedario
(a disposizione della classe, biblioteca, ecc.)

Il questionario – saper raccogliere informazioni e sapere rispondere a que-


stioni altrui

La relazione – sviluppare un’esposizione particolareggiata di cose com-


piute, vedute o sentite (esposizione di fatti e loro valutazio-
ne)
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Testi di libera espressione ed altro

Scenette – scrivere brevi testi teatrali e rappresentarli

Filastrocche – componimenti in versi brevi, con ripetizioni di sillabe, pa-


role o simili, da recitare poi in cadenza per divertire

Versione in prosa di una poesia – sostituire le parole e le frasi poetiche con parole o frasi del
linguaggio comunemente parlato
– sostituire la costruzione propria della poesia che procede
per immagini con quella del parlare quotidiano
– rompere il ritmo dei versi, in modo che il periodo scorra fa-
cile e piano come un qualsiasi discorso

Il «flash» – «testo» libero in formato ridotto, cioè una breve annotazio-


ne o poche impressioni suscitate da un’immagine o da una
parola

Comunicazione o annuncio – annuncio di matrimonio, di nascita, di morte

La lettera – ringraziamento, invito, augurio (margine, data, intestazio-


ne, chiusura, firma, indirizzo)

Il biglietto* – diverso dalla lettera per brevità e concisione, può essere


scritto su un cartoncino o anche su una cartolina illustrata:
frase di saluto, di augurio, di ringraziamento, di condoglian-
ze, di conforto, di partecipazione

Ricetta di cucina – precisa redazione di una prescrizione per la preparazione di


una pietanza o bevanda, contenente anche l’indicazione
degli ingredienti

Istruzioni d’uso, guida – scrivere in modo semplice e sintetico scegliendo i termini


– sapersi mettere nei panni di chi leggerà le istruzioni (di un
apparecchio fotografico, della costruzione di un giocattolo,
per la fattura di un vestito, lo svolgimento di un gioco, ecc.)

Giochi di parole – composizioni creative, intese a stimolare il gusto per la ma-


nipolazione delle parole (bisticcio di parole, freddura, dop-
pio senso, ecc.)

Proverbio/modo di dire – inventare detti (brevi e arguti) che contengano massime,


norme, consigli fondati sull’esperienza

Raccolta di dati, notizie, appunti – raccogliere materiali (distinguendoli in categorie) in prepa-


razione di piccoli lavori di ricerca o altro
– compilare le schede da ordinare in uno schedario

Il dialogo e il monologo – la rappresentazione dialogata di un fatto consiste in un di-


scorso alternato fra due o più persone; un discorso raccon-
tato, ma riprodotto fedelmente trascrivendo le parole che
ogni persona dice e indicando i gesti e i movimenti che essa
compie

La cronaca* - sapere raccontare uno o più fatti accaduti realmente, ordi-


nati secondo i tempi e i luoghi del loro svolgimento

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2a classe

Testi con caratteristiche espositive

La relazione* – da scrivere dopo aver letto un libro, visto un film o visitato


un luogo, un museo, un cantiere di lavoro

La critica – interpretare un fatto qualsiasi


– sottoporre ad esame critico un lavoro realizzato in classe
(disegni, opere «artistiche»: letterarie, figurative, cinemato-
grafiche, d’arte) al fine di una valutazione estetica

La lettera* – oltre a rappresentare i fatti, la lettera serve per comunicare


informazioni sull’emittente
– Corrispondenza privata: felicitazioni e auguri, inviti, condo-
glianze, ringraziamenti, richiesta di favori, ecc.
– Corrispondenza commerciale: domanda di impiego, ordi-
nazioni, reclami
– Lettere alla pubblica amministrazione: petizioni, istanze, di-
chiarazioni, denunce

Il telegramma – brevità e concisione, però mai a danno della chiarezza e del-


la precisione: il testo deve contenere tutte le parole neces-
sarie all’esatta comprensione della notizia che si vuole co-
municare

La telefonata – preparare la scaletta per comunicare una notizia per telefo-


no

Il diario – inteso come sintesi di un’esperienza personale, occasione


di racconto, di riflessione, di libera espressione (serve a
mantenere il colloquio con se stessi)

Testi con funzione persuasiva

Il racconto – tecnica principale per produrre sul lettore certi effetti di at-
tesa, sorpresa, partecipazione, gioia, ecc.

Altri tipi di testo

Manifesto, avviso – concepire, verbalizzare, sintetizzare, impaginare e affiggere


in luogo pubblico un messaggio/testo (associando eventual-
mente parola e immagine) al fine di far conoscere alla col-
lettività un fatto, un’intenzione, un programma (es. la rap-
presentazione teatrale scolastica)

Inchiesta o intervista – reperire dati e sistemarli in modo che rispondano a un pro-


blema
– sintetizzare i dati tenendo conto dell’opinione altrui
– scrivere la sintesi, lavorando in gruppo

Conferenze – redigere un lavoro da esporre in classe (ricerca, biografia,


libro, ecc.), preparato individualmente o in gruppo (discor-
so, lettura, cartelloni, proiezione di immagini, registrazioni,
ecc.)

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Altri tipi di testo

Pezzo teatrale, – inventare una storia e quindi elaborare il testo dello «spet-
radiodramma, copione tacolo» (corredandolo di tutte le informazioni utili alla mes-
sa in scena, didascalie, ecc.)

Fumetti – inventare e svolgere una storia per mezzo di immagini


– corredarla con brevi battute di dialogo che sembrano usci-
re dalla bocca dei personaggi

La narrazione – non è lo stesso che raccontare, e significa riferire com’è


avvenuto un fatto, esponendone con ordine i particolari e le
circostanze

3a classe

Testi con funzione persuasiva

Considerazioni personali – espressione dei sentimenti e dei pensieri che la lettura, per
esempio di una poesia, suscita in noi
– osservazioni e riflessioni che essa ci suggerisce

L’articolo – racconto breve che vuole suscitare nel lettore determinate


reazioni (sorpresa, partecipazione, gioia, ecc.)

Il giornale scolastico – non raccolta disparata di composizioni scritte per la scuola,


ma mezzo di persuasione e di informazione: il giornale vuo-
le suscitare nel lettore gioia, interesse, riso, commozione,
riflessione, ecc.)

Testi di carattere argomentativo

Argomentazioni* – a sostegno o a contestazione di una tesi

Testi con funzione conativa

Obblighi e divieti – brevissimi testi che ordinano o vietano una cosa

Leggi – redigere un piccolo complesso di norme che regolano la


condotta individuale o sociale di un gruppo/classe in un de-
terminato contesto o situazione

Regolamenti – stendere il regolamento per l’uso di un’infrastruttura (cen-


tro giovanile, centro sociale, campetto di calcio, ecc.)

Domande e inviti* – stendere una domanda per chiedere permessi, autorizza-


zioni, giustificazioni

12 Italiano Avviamento pratico e scuola secondaria


Altri testi

Costruire una poesia – fornire agli allievi alcuni strumenti interpretativi basilari:
i versi, il ritmo, le immagini

«Scaletta» – predisporre la «scaletta» per un breve dibattito

Grafici, schemi, tabelle – usare tutti i mezzi idonei ad esprimere l’esperienza oggetti-
va (ev. con i linguaggi speciali)

Verbale* – insegnare ad essere essenziale, a scrivere ciò che è impor-


tante
– far annotare i presenti, la data e l’ora, le decisioni prese, le
varie opinioni, ecc.

Programma e progetti – stendere programmi e progetti relativi ad un’iniziativa per


educare alla riflessione, alla progettazione, alla verifica, al
commento (programma del mese o della settimana o di
una giornata, una gita, una visita, un lavoro speciale, ecc.)

Pubblicazione e ricerca – lavoro alquanto ampio di indagine, investigazione sistema-


tica su un tema preciso (storia locale, usi e costumi, giova-
ni, terza età, ecc.)
– eventualmente pubblicare il lavoro

Reportage – scrivere un articolo di giornale dopo avere condotto un’in-


chiesta in qualità di reporter (testo/immagine)

Rapporto* – resoconto scritto dei fatti che si vogliono far conoscere (per
es. ad un’autorità)

Volantino o inserzione – redigere testi, annunci contenenti informazioni di vario ge-


nere (propaganda, pubblicità e simili) da distribuire al pub-
blico o da pubblicare su un giornale

Caricatura – elaborare con intenti comici o satirici degli scritti che ac-
centuano fino alle deformazioni i tratti caratteristici di un
modello

Avviamento pratico e scuola secondaria Italiano 13


Comunicazione e linguaggio

1a classe

Uso del dizionario Il dizionario deve essere adottato come strumento quotidiano
di didattica, e non come libro che si consulta soltanto per scri-
vere i temi. Il dizionario deve entrare come elemento attivo a
far parte degli strumenti di lavoro per l’educazione linguistica:
– sapere cosa contiene un dizionario
– mettere in ordine alfabetico una serie di vocaboli,
– rintracciare un vocabolo nell’elenco in ordine alfabetico
– risalire dalla parola trovata nel testo al termine nel diziona-
rio
– sapere quali informazioni si possono ricavare da un dizio-
nario

La comunicazione – significato della comunicazione


– comunicazione intenzionale e non intenzionale
– comunicazione verbale e non verbale

Segni per comunicare – segno, significante, significato


– indizi, immagini, simboli
– il codice

Gli elementi della situazione – il contesto,


comunicativa – il registro e il canale

Parlato e scritto – elementi necessari per rilevare le differenze correnti fra lin-
gua scritta e lingua parlata

Lessico – ricerca e definizione del significato di parole mediante l’uso


del dizionario
– riferimenti al contenuto (sinonimi e contrari, scomposizio-
ne di parole)
– locuzioni avverbiali e fraseologiche
– lavoro intensivo per l’acquisizione del vocabolario di base

2a classe

Lessico – arricchimento del vocabolario di base


– parole di base e parole «di alto uso»
– famiglie di parole
– prefissi e suffissi

Scopi e funzioni del linguaggio – indicare il mittente, il destinatario e lo scopo di un messag-


gio
– individuare le principali funzioni che può avere il linguaggio
verbale
– riconoscere le parti di un testo che forniscono informazioni,
indicano compiti da eseguire, esprimono sentimenti e pen-
sieri, spiegano o sostengono una tesi
– indicare la funzione di un testo letto e ascoltato

14 Italiano Avviamento pratico e scuola secondaria


Linguaggi specifici e settoriali – sapere riconoscere vari linguaggi: burocratico, scientifico,
politico, sportivo, pubblicitario, tecnologico, ecc.
– il lessico dei linguaggi speciali

Il linguaggio della pubblicità – individuare in un messaggio pubblicitario le funzioni della


parte verbale e di quella iconica
– il messaggio pubblicitario

3a classe

Lessico* – arricchimento del vocabolario di base: parole di base, di


«alto uso» e di «alta disponibilità»

Lingua e spazio – varietà regionali di una stessa lingua


– confronto fra i dialetti

Lingua e tempo – da dove provengono le parole


– perché, come e quando cambiano le parole

Lettura del giornale* – un grande mezzo di comunicazione


– saper maneggiare un giornale, conoscerne la struttura
– confrontare quotidiani, individuare le caratteristiche dei ti-
toli
– mettere in rapporto illustrazioni e scritti
– distinguere le notizie dalle opinioni
– confrontare come una notizia è trattata su vari quotidiani

Avviamento pratico e scuola secondaria Italiano 15


Riflessioni sulla lingua

Nella programmazione si terranno pure presenti le esigenze grammaticali poste dall’insegna-


mento delle lingue straniere.

1a classe

Analisi delle parole

Il verbo (approfondimento)* – il modo indicativo e i suoi tempi


– gli altri modi
– verbi transitivi, intransitivi, ausiliari, impersonali, passivi,
riflessivi

Il pronome* – pronomi personali (soggetti e complementi) e riflessivi

Analisi della frase

Frasi accettabili e – saper giudicare le frasi


frasi inaccettabili* – disaccordo grammaticale
– disaccordo di significato
– frasi disordinate

Frase minima* – approfondimento di quanto già acquisito nelle primarie


– frasi e non frasi
– la frase completa
– frasi minime e non minime

Gruppo verbale e – ripetizione dei concetti


gruppo nominale*

Struttura della frase* – soggetto


– predicato
– complementi oggetto, di termine, di specificazione

Espansione della frase efficiente – complementi di luogo, di tempo, d’agente, di causa


– apposizione e attributo

2a classe

Analisi della frase

Struttura ed espansione* – ripetere e completare l’analisi della struttura della frase:


complementi di luogo, di tempo, d’agente, di causa
– apposizione e attributo

Espansione della frase – complementi di causa, di modo o di maniera, di mezzo, di


materia, di qualità, di quantità, di scopo o di fine, di com-
pagnia o unione, di argomento, di privazione
– complementi predicativi

16 Italiano Avviamento pratico e scuola secondaria


3a classe

Analisi delle parole

Pronome – approfondimento del pronome relativo, in connessione con


la proposizione relativa
– concordanza del pronome relativo

Congiunzione – congiunzioni coordinanti e subordinanti, da trattare in rela-


zione con la sintassi

Analisi del periodo

Frasi dipendenti* – il periodo


– frasi reggenti e frasi dipendenti
– dipendenti soggettive e oggettive
– dipendenti interrogative indirette
– uso dei modi e dei tempi nelle frasi dipendenti

Strutture associate – la frase relativa

Frasi subordinate – subordinate temporali, causali e finali


– uso dei modi e dei tempi nelle frasi subordinate
– il periodo ipotetico
– uso dei modi e dei tempi nel periodo ipotetico

La coordinazione – frasi coordinate

Strutturare il periodo – trasformare il complemento di tempo in frase temporale,


– trasformare il complemento di causa in frase causale, ecc.

Letteratura

Nella scuola secondaria si potrà introdurre un approccio alla letteratura a partire dalla seconda
classe.

Basandosi soprattutto sulla lettura di testi scelti, si cercherà di evidenziare i rapporti strettissimi
che corrono tra storia, economia, vita sociale, ideologie e cultura.

Nella scuola di avviamento pratico l’approccio alla letteratura si potrà iniziare in 3a classe.

Esso si baserà soprattutto sulla lettura di testi adeguati allo sviluppo psicologico della classe.

Nota: L’asterisco (*) indica il programma minimo per la scuola di avviamento pratico.

Avviamento pratico e scuola secondaria Italiano 17

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