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Corso di sintassi
Semestrul I
Obiective:
• Conoscenza delle strutture e del funzionamento della lingua italiana;
• Conoscenza delle strutture morfo-sintattiche della lingua italiana;
• Saper riconoscere le strutture della lingua italiana;
• Conoscere la funzione della sintassi;
• Utilizzare in modo attivo le strutture sintattico-formali della lingua italiana.
Le frasi ellittiche sono quelle in cui uno dei componenti essenziali della
frase viene sottinteso. E' frequente nelle strutture coordinate, in cui si può fare a
meno di ripetere
il soggetto:
La squadra ha giocato molto bene, ma non è riuscita
ad ottenere vittoria.
- il verbo:
Marco ha comprato un libro, io alcuni quaderni. il
complemento oggetto:
La pioggia ha bagnato, il sole ha asciugato i vostri abiti.
o un altro dei costituenti della frase:
Giovanni ha scritto, io ho telefonato a Maria per farle gli
auguri di Pasqua. L'ellissi si usa nei dialoghi, quando la risposta
evita ripetere parte
dell'informazione già contenuta nella domanda.
*
ANALISI LOGICA
IL SOGGETTO: (dal latino subjectum, ciò che sta sotto, ciò che è alla base) È
un elemento fondamentale della frase, il quale completa il significato del
predicato.
/ libri forniscono molte informazioni utili.
La nave fu costruita in un mese.
Noi conosciamo molto bene la città.
Ipasti alla scuola furono forniti dalla ditta Zeta, II
soggetto
è la persona, l'animale o la cosa che compie o subisce un'azione o di
cui si indica una qualità espressa dal predicato;
risponde alla domanda chi/che cosa?
concorda con il predicato nel numero e nella persona;
concorda anche nel genere quando quest'ultimo è espresso:
o Maria studia;
o il cane scodinzola;
o lo studente è tornato a casa;
o la studentessa è tornata a casa;
generalmente è un nome o pronome, ma qualsiasi parte del discorso
può fungere da soggetto;/ migliori saranno premiati.
Il perché mi sfugge.
Con è una preposizione.
Ahimè indica rimpianto.
Passeggiare fa bene alla salute.
A guisa di... significa „ come "
II soggetto non è mai preceduto da una preposizione, ma può essere preceduto
dall'articolo partitivo del, dello, della, dei, degli, delle.
Dei (=alcuni) nostri amici sono già partiti.
E' arrivato dell'ottimo pesce. Può fare da
soggetto anche un'intera proposizione.
Mi piacerebbe fare un viaggio.
È necessario che tu sia presente.
È affascinante andare a zonzo per le strade deserte e guardare di
notte le stelle.
Generalmente il soggetto si trova all'inizio della frase, ma può trovarsi anche nel
corpo o alla fine di essa ( se si vuoi dare ad esso un particolare rilievo oppure il
contrasto con un altro soggetto).
Al presidente fu consegnato il rapporto in pochi minuti.
Dopo il suo arrivo in città, Davide telefonò a suo zio.
Gli fu consegnato il documento dopo una lunga attesa.
Nel 1968, con l'occupazione di Praga, i sovietici suscitarono una
forte indignazione internazionale.
Nonostante la potenza del loro esercito, gli americani non
rivn^irtjno a prevalere tu ncetnam.
Secondo un noto luogo comune, gli italiani sono un popolo di
artisti e navigatori.
L'ho visto io. non tu. Con alcuni verbi intransitivi, la
posizione normale del soggetto è quella
postverbale:
Domani arriva Giorgio.
Ha telefonato il fratello di Giorgio.
E ' successo un disastro.
Il soggetto può essere anche sottinteso; l'ellissi del soggetto si può fare: -
quando risulta chiaro dal contesto precedente:
Marco era stanco quando d'un tratto vide un'ombra venirgli
incontro a velocità folle.
Del pronome soggetto si può fare ellissi . In generale, diciamo che quando il
IL PREDICATO
II predicato è l'elemento della frase che dice (predica) qualcosa a
proposito del soggetto; informa su chi esso è, come è, che cosa fa, che cosa ha
subito o in che situazione si trova. Rende noto:
• Chi è il soggetto: La mia amica è Marcella.
• Come è il soggetto: Lui è affascinante.
• Ciò che il soggetto fa: II gatto fa le fusa.
• Ciò che il soggetto subisce: L'agente segreto è stato scoperto.
• In che situazione il soggetto si trova: // cane, al solito, dorme.
TI predicato è di due tipi: verbale e nominale.
Il predicato verbale, è costituito da verbi capaci di predicare da soli
qualcosa intorno al soggetto. Questi verbi, perché hanno un senso compiuto e
possono costituire anche da soli un predicato, si chiamano verbi predicativi
Possono fare da predicati verbali tutti i verbi di forma attiva, passiva o
riflessiva.
Domani sarò a Milano per lavoro.
l'occupazione dell'Etiopia.
Il nuovo arco trionfale fu costruito in pochi mesi.
Le forze dell'ordine hanno organizzato una gigantesca caccia
all'uomo in tutta la campagna.
11 tecnico ha elaborato un nuovo programma per la gestione dei
dati.
Oggi leggeremo il primo capitolo del nuovo libro. Nel 1991 la
guerra tra Iraq e forze dell'ONU si risolse in pochi giorni.
La monarchia assoluta si consolidò in Francia nel corso del XVII
secolo.
Nel 1861 fu proclamata l'unità d'Italia. Durante la gita a Milano
abbiamo visitato il planetario. Il treno è partito. La proposta è stata
bocciata. I tuoi amici si sono vergognati. D predicato verbale si
accorda con il soggetto in numero e persona.
Quando il predicato verbale è rappresentato da una voce composta (ausiliare
avere/essere +participio passato), il participio passato rimane invariato se
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l'ausiliare è avere, mentre concorda in genere e in numero con il soggetto, se
l'ausiliare è essere.
L'attore ha imparato la sua parte ; Gli attori hanno imparato
le loro parti;
Luisa è venuta ieri; Luisa e Silvia
sono venute ieri;
II verbo essere quando significa esistere, stare, rimanere, abitare, risiedere,
vivere, trovarsi, appartenere, provenire, spettare, essere situato, esser fatto di,
costituisce un vero e proprio predicato verbale.
II predicato nominale
E' costituito dall'insieme verbo essere +un aggettivo/nome. La voce del
verbo essere è detta copula, cioè legame, collegamento poiché serve a collegare il
soggetto con l'aggettivo o il nome che viene riferito al soggetto stesso. L'aggettivo
o il nome che segue il verbo essere e rappresenta la parte essenziale del predicato,
costituisce la parte nominale del predicato, o il nome del predicato.
Michele è un giocatore di basket.
Mio nonno Alfredo, quello con i baffi bianchi, era ferroviere.
Nella stagione primaverile la valle era verdissima
Stamattina, poco dopo l'alba, l'acqua del mare era splendida.
I grattacieli di New York sono più numerosi di quelli di Los
Angeles.
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Era confortevole l'aereo che mi ha portato in Finlandia.
Gaio Giulio Cesare, oltre che un ottimo generale, era anche uno
scrittore valente. Il predicato nominale indica, di solito,
una qualità del soggetto:
La crema è fresca.
oppure uno stato del soggetto:
Le ragazze sono felicissime.
oppure mette in evidenza una caratteristica del soggetto che lo individua o
determina:
Lo zio è ingegnere.
Le rose sono fiori.
I verbi copulativi
Sono copulativi sono quei verbi che hanno bisogno della parte nominale per
completare il loro significato. I verbi copulativi più usati sono: I verbi parere,
sembrare, diventare, divenire: Paolo è diventato furbo.
- alcuni verbi intransitivi che indicano un modo di essere del soggetto
come: nascere, crescere, vivere, morire, restare, rimanere:
Enzo è nato ricco.
- i verbi appellativi chiamare, dire, soprannominare, elettivi eleggere,
creare, fare, nominare ed estimativi stimare, giudicare, ritenere, credere,
quando sono usati al passivo:
La bimba è stata chiamata Anna.
L'avvocato Bianchi è stato eletto deputato.
faoio è considerato un atleta.
La parte nominale - un nome o a un aggettivo — che completa il
significato di questi verbi e che forma con essi un predicato nominale è
detta complemento predicativo del soggetto o predicativo del soggetto.
Laura sembra felice.
Partirete tu e lui!
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Se ci sono più soggetti collegati tra loro dalla congiunzione disgiuntiva o,
il predicato è singolare se i soggetti sono singolari o della terza persona:
Partirà Massimo o Alessandro. E'
plurale se anche se plurale è uno dei soggetti:
Partiremo noi o lui.
oppure se i soggetti, pur essendo tutti singolari, sono però di P e di 2"
persona:
Partiremo io o tuo il tuo amico.
Gli elementi che possono espandere il significato della frase sono di tre tipi:
• Attributo: // pittore Picasso dipinge un grande
quadro in campagna.
• Apposizione: // pittore Picasso dipinge un grande
quadro in campagna.
• Complementi: II pittore Picasso dipinge un grande quadro
in campagna.
L'ATTRIBUTO
(dal lat. Attributum "ciò che è attribuito") è, un aggettivo aggiunto
direttamente ad un nome, con il quale concorda nel genere e nel numero, cioè ne
dipende sintatticamente. È un elemento che espande il significato, del nome
esprimendo caratteristiche o qualità, relazioni, funzioni, quantità, ecc.
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Serve a qualificare, determinare, caratterizzare un sostantivo dal quale dipende
sintatticamente.
L'acqua limpida il cielo limpido
L'ultimo incontro gli ultimi'incontri
Ad un nome si possono riferire anche più attributi.
Un film lungo e noioso una vecchia bicicletta sgangherata.
L'APPOSIZIONE
L'apposizione è costituita da un nome che, affiancato ad un altro nome, lo
precisa. Come l'attributo aggettivale, concorda nel numero col nome o coi nomi
cui si riferisce.
Imiei amici Luigi e Antonio verranno al cinema con me.
Da informazioni sulla professione, sul ruolo sociale, sulla qualifica, sulla
funzione, ecc. di persone, oppure sulla natura di un altro nome. L'apposizione può
trovarsi prima o dopo il nome principale; se è collocata dopo, per lo più è tra le
virgole.
Il dottor Franchi è un bravo oculista.
Ho conosciuto Giovanni, un caro amico di Lorenza.
Romolo, leggendario fondatore di Roma, uccise il fratello Remo.
IL COMPLEMENTO OGGETTO
II Complemento oggetto è l'elemento che completa l'informazione data dal
predicato, indicando chi riceve l'azione compiuta dal soggetto; Luisa accende la
televisione;
IlltpjJU UiLUllU IU lUlllV,
Si dice anche complemento oggetto diretto perché si salda direttamente al verbo,
senza funzionali.
Anche l'oggetto diretto, come il soggetto, può essere preceduto dall'articolo
partitivo del,degli, della, delle, e può avere attributi, apposizioni o complementi
da esso dipendenti:
Mangerà della frutta secca in scatola.
Il Complemento oggetto può essere formato da un nome, anche un sostantivato, o
da un pronome (nel compito di inglese ho dimenticato due preposizioni
importanti; non ti ho visto a scuola) o anche da un'intera frase, ma in questo caso
forma una frase complessa: I
Alessio vorrebbe che venissi anche tu.
Il Complemento oggetto si trova solo in frase con il predicato verbale in cui il
verbo ha funzionamento transitivo alla forma attiva.
• I pronomi personali che possono funzionare da Complemento oggetto
sono: me, mi, te, ti, lui, lei, lo, la, noi, ci, voi, vi, li, le, loro, sé, si.
Di solito si usano quelli in forma atona, tranne se vogliamo mettere il
complemento oggetto in particolare rilievo:
la ho vista; ho visto leu
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IL COMPLEMENTO OGGETTO E D'AGENTE - trasformazione
forma attiva/passiva
Quando è presente il complemento oggetto, la frase può essere trasformata
dalla forma attiva alla forma passiva: il Complemento oggetto diventa il soggetto
della frase alla forma passiva:
Magellano guidò la spedizione - la spedizione fu guidata da Magellano.
in una frase con il predicato alla forma passiva, il complemento
d'agente indica la persona che agisce sul soggetto:
La spedizione fu guidata da Magellano.
Il complemento d'agente corrisponde al soggetto della stessa frase alla forma
attiva. Infatti, nella trasformazione dalla forma attiva a quella passiva, il soggetto
diventa complemento d'agente.
Magellano guidò la spedizione.
La spedizione fu guidata da Magellano.
Se quello che agisce sul soggetto della frase alla forma passiva è una cosa, un
essere inanimato, si dice causa efficiente (=che fa, che produce):
La nave fu bloccata dalla tempesta.
Per esprimere sia l'agente sia la causa efficiente, si usano il funzionale da,
semplice o articolati, o le locuzioni da parte di, ad opera di:
L'incendio fu domato ad opera dei pompieri, prontamente accorsi. • Non
sempre in una frase con il predicato alla forma passiva è espresso il
complemento d'agente o di causa efficiente:
Quell'uomo fu creduto colpevole per molti anni. - s™^ - i—-
=:u;i«, i tt tracformaiione dalla forma attiva a Quella passiva,
così è possibile la trasformazione inversa. Se nella frase alla forma passiva
noti è espresso il complemento d'agente o di causa efficiente, il soggetto
della Trase attiva non è «presso e 11 verto del predicato di
solito si mette
alla terza persona plurale oppure si usa il si passivante:
La lettera è stata recapitata------ hanno recapitato la lettera;
Furono comunicati gli esiti degli esami ----- si comunicarono gli
esiti degli esami.
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Quando l'azione compiuta non indica persone, ma "cose", il complemento
viene definito complemento di causa efficiente. Lo scalatore fu colpito da
un sassolino precipitato dalla vetta. Importanti azioni umanitarie vengono
svolte in tutto il mondo dall'ONU.
IL COMPLEMENTO DI SPECIFICAZIONE
II complemento di specificazione serve per specificare il significato del
termine al quale si riferisce e risponde alle domande di chi? e di che cosa?
E venuto il padre di Giulio.
La sabbia del deserto era arroventata.
I complementi di specificazione sono retti dalla preposizione di e
dipendono sempre da un nome.
IL COMPLEMENTO DI TERMINE
E complemento di termine indica a chi accade qualcosa (indicato dal
verbo) o a chi il soggetto fa qualcosa (l'azione indicata dal verbo)
Risponde alla domanda: a chi (a che cosa) è rivolta l'azione espressa dal
verbo?
Ho inviato dei fiori alla nonna per la sua festa. Luca spiegò al preside i motivi
del ritardo. Le hai chiesto scusa? Il complemento di termine è "richiesto",
oltre che da verbi transitivi (quali
inviare, chiedere, dare, promettere, dire, raccontare, ecc), anche da verbi
intransitivi (o usati transitivamente) quali parlare, piacere, pensare, ecc. ed è
ai, alle, allo, agli).
Sono complementi di termine le forme atone dei pronomi personali mi, ti, gli,
le, ève, ungne se non sono precedute aa preposizione.
Gli (=a lui) ho parlato della mia decisione. Alcuni
complementi introdotti da a non sono complementi di termine:
Vado a Milano; la torta allefragole; la donna a ore;
I complementi di termine indicano una persona, o una cosa alla quale capita
qualcosa, o che subisce qualcosa. Negli esempi fatti a indica invece dove,
come (0 con che cosa), come (pago la donna per i lavori domestici).
IL COMPLEMENTO DI LUOGO
Questo complemento precisa il luogo rispetto al quale si svolge il fatto espresso
> s. dal predicato o dalla frase nel suo complesso. Risponde
Mi stanca di alla
andare in domanda dove? riferita al predicato. Andrea abita in
Africa tutti campagna. Sono venuto direttamente dall'aeroporto.
gli anni. Sabato andiamo al mare. Sei passato per piazza Unità
d'Italia.
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Vi sono quattro varianti del complemento di luogo:
• Stato in luogo: il predicato implica una permanenza, indica dove ci si
trova o dove avviene una certa azione. Si ha con verbi quali: stare,
rimanere, trovarsi, abitare, vivere, ecc.
Trascorreva tutte le estati in questo albergo.
Negli altri complementi di luogo, i predicati implicano un movimento e vengono
definiti di moto. Si hanno con verbi quali andare, venire, tornare, percorrere,
passare, fuggire, ecc.
• Moto a luogo: indica la destinazione del movimento, verso dove si va, o
verso dove si dirige, si orienta una certa azione:
Spostati al sole! Andiamo a casa; Lo spinse verso il burrone.
• Moto da luogo: indica il punto di partenza del movimento, da dove si
viene o da dove inizia una certa azione:
Vengo da lontano; Uscì dal negozio.
• Moto per luogo: indica il luogo attraverso il quale/dove si passa o si
svolge il movimento:
Non passare attraverso i rovi; Non passare per di là; Entrò per la
finestra.
I diversi complementi di luogo possono essere preceduti da varie preposizioni. H
loro riconoscimento dipende allora dal significato del verbo.
• Stato in luogo: a, in, su, sopra, sotto, dentro, ecc.
Vivo a Bologna; Ti aspetto in strada;
L'antenna è sul tetto; Dormi dentro un fienile.
— Mot» m ìun^o- a. ;», r>e>y au. An. vcrxn, soora. sotto, dentro, ecc.
Vado a Firenze.
• Moto da luogo: di, da.
JSsccf Iti casa. Partiremo da Venezia.
• Moto per luogo: per, attraverso, da.
Uscii attraverso un buco. Passerò dal ponte per arrivare in paese. Il
complemento di luogo in genere riguarda il predicato o la frase nel suo insieme.
Tuttavia, a volte, esso può precisare un nome da cui dipende, come negli esempi:
Sogno un viaggio in America; L'aereo da Parigi è appena
atterrato.
Il complemento di luogo può indicare non soltanto un luogo reale, ma
anche un luogo figurato o una persona.
Mi trovo in ristrettezze economiche.
Vado dal barbiere.
Esco da un periodo di convalescenza. Sono passato attraverso un'esperienza
eccezionale. Negli usi figurati si esprimono anche stati d'animo e
orientamenti, direzioni del sentimento:
con lo stato in luogo si esprimono degli atteggiamenti {riporre la
fiducia in qualcuno);
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con il moto a luogo sentimenti che si provano verso qualcuno
(l'amore verso i genitori, / 'odioper il tiranno);
con il moto per luogo stati d'animo o difficoltà che si attraversano
(visse attraverso mille difficoltà, passo per stati d'animo
contrastanti);
IL COMPLEMENTO DI CAUSA
IL COMPLEMENTO DI MEZZO
H complemento di mezzo esprime il mezzo (o lo strumento) con il quale si
realizza il fatto espresso dal predicato. Il mezzo può essere una cosa, ma anche una
persona.
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La preposizione con è la più usata, ma il complemento di mezzo può
essere introdotto anche da altre preposizioni e locuzioni : per, in, di, per mezzo
di, mediante, tramite, ecc. e risponde alle domande: con quale mezzo (o
strumento)?, per mezzo di che cosa? L'ospite si annunzio con un colpo di
telefono. Ti mando gli appunti per lettera. Disegna con la matita numero 3.
Loro sono partiti in auto.
Le montagne sono coperte di fìtti boschi.
I collegamenti furono stabiliti per mezzo di elicotteri.
Ha trovato lavoro mediante un 'inserzione sul giornale.
Ho ricevuto notizie di Clara tramite un suo amico.
Non confondere il complemento di mezzo con altri complementi che sono
introdotti dalla preposizione con:
Partiremo con il treno delle 18,15.
■► mezzo
Partiremo con grande gioia per le vacanze.
^ modo
Partiremo con pochi bagagli.
^ u n i o n e.
IL C O MP LEM EN TO DI MO D O
II complemento di modo precisa in che modo si realizza il fatto espresso
dal predicato.
Spesso può essere sostituito da un avverbio (con cura = accuratamente;
per «KM vuauulmenKi) «iu uni» luiuf.iwni amiblalc {vyviblUblllbuMi "~ 111
Può essere introdotto dalle preposizioni: con, a, per, in, di, da, su (sui due
piedi), ecc. e risponde alla domanda: in quale modo (o maniera)!
IL COMPLEMENTO DI FINE
Precisa il fine o lo scopo dell'azione o della situazione espressa dal predicato.
Risponde alle domande per quale fine?, per quale scopo?
Molti vivono per il denaro.
Sì sono associati per scopi disonesti.
È un cane addestrato alla ricerca della droga.
Può essere introdotto da diverse preposizioni e locuzioni preposizionali:
per, a, da, allo scopo di, al fine di, ecc. e risponde alle domande: a quale/che
scopo? a che cosa serve? per quale fine?
In dipendenza di un nome può precisare anche la destinazione o la
./-—"-"*— *** —« "CCftHrt TM
*|**A*E*« caso è preceduto ridila nreoosizione Ha.
IL COMPLEMENTO PREDICATIVO
E complemento predicativo si riferisce al soggetto o al complemento
oggetto della frase ed è legato anche al predicato di cui completa il senso.
La tua proposta non è stata considerata interessante.(compl. pred. del
soggetto)
Gli indiani considerano il topo un animale sacro, (compì, pred.
dell'oggetto)
11 complemento predicativo del soggetto è legato per lo più ai seguenti
verbi nella forma passiva:
o chiamare, dire, soprannominare, ecc. (verbi appellativi); o
eleggere, nominare, ecc. (verbi elettivi); o credere, considerare,
stimare, giudicare, ecc. (verbi estimativi) o fare, rendere, ecc. (verbi
effettivi). Quest'attività è considerata utile.
Pierino è soprannominato "lapeste".
L'imputato fu giudicato colpevole.
Ci sono anche altri verbi che possono essere completati dal predicativo del
soggetto:
// bambino giocava felice in giardino.
Paolo vive tranquillo in campagna.
In alcuni di questi casi, il complemento predicativo del soggetto può avere lo
stesso significato di un avverbio:
Tornai sereno (serenamente) dalle vacanze.
ALTRI COMPLEMENTI
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Distributivo Ogni quanto, La Per, a, su; Camminate in
quanti? In la senza fila per tre.
proporzione o di qualcuno o La benzina è
distribuzione? qualcosa. aumentata
quindici per
cento.
Costa
cinquemila
al metro (o il
metro)
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Qualità Di che Una qualità o Di, da, a, con. Un uomo di
come? caratteristica di grande
qualcuno o di ingegno.
qualcosa. Un cane dal
pelo fulvo.
Quantità o Quanto? Di/per Misure, Per, di, a Il campo si
misura quanto? estensioni, stendeva per
ecc. molti
chilometri.
Fu superato
cinquanta
metri
dall'arrivo.
Rapporto o Tra chi? Tra Un rapporto, Tra (fra), con. C 'è stata una
relazione cose? relazione. lite tra loro.
Tra i due e 'è
grande
amicizia.
Sostituzione Al posto di Qualcuno o Per, al posto di, Prendere
scambio chi/che cosa? qualcosa che è invece di, in lucciole per
invece di posto di altro. cambio di, in lanterne.
cosa? di. Invece
dell'aereo
prendo il
Stima e Quanto? A Quanto un A, di, per, da, Un quadro
quanto? ostimati
una ncosa
nuatlto
su (con valore di di/sui dieci
anorossimazioneì mila euro.
costano. senza Lo compro
per/a cento
euro.
Vantaggio e Per chi/che Per chi o per Vantaggio: per, Molti soldati
svantaggio a cosa si fa o verso, a morirono per
di chi, di che avviene di, in favore di; patria.
cosa? svantaggio: per, Molti
contro, a danno a danno della
a dispetto dì, in loro
disprezzo a/di,
Vocazione Serve per non ha legami di Carlo!
invocare, dipendenza con Signori, vi
chiamare, elementi della prego di fare
rivolgere la da cui è isolato attenzione.
parola; mezzo della Mi appello, o
si può trovare giudici, alla
da solo o vostra
dalla particella clemenza.
vocativa o
BIBLIOGRAFIE
Semestnd I:
I.
La frase semplice
II soggetto e il predicato: il soggetto, il predicato, il sintagma;
// complementi: il complemento oggeto o diretto, ilcoin>femento predicativo;
I'attributo: fc funzioni deD'attrtouto;
I'upposizone; I complimenti indiretti: specificazione, termine, luogo, tempo.mezzo
o struncnto, mcxlo o maniera, causa, compagnia o unione.agentr o causa et&iente, altri
complimenti;
tipii difrase semplice: ie enunciative.le volitive, le interrogative, le esclamative;
frase semplice e frase complessa: le preposizioni