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PAESE :Italia AUTORE :N.D.

PAGINE :19
SUPERFICIE :39 %

31 gennaio 2019 - Edizione Pesaro

Meteo, secondo i dati 2018


Urbino diventa caso a sé
Letemperaturesonosottolamediadel grandecaldo
CON L’AIUTO dei dati ci fa pia-
MENTRE molti si chiedono di ceresottolineare un’altra evenien-
come sarà il tempo nel 2019, il no-za, questa volta climatica, che dif-
stro solito torcicollo ci invita a ferenzia il nostro territorio da
guardare, all’indietro, per vedere quanto avvenuto in Italia. Venia-
come è stato il 2018 dal punto dimo al punto: il 2018 è stato in Ita-
vista meteorologico e climatico in lia, secondo il Cnr ed altri enti,
Urbino e dintorni. l’anno più caldo dal 1800, mentre
per quanto riguarda Madre Terra
LA PRIMA considerazione che dovrebbe essere stato il quarto
ci sentiamo di fare, ancor prima per temperatura globale. Ebbene
di esaminarei dati, riguarda la for- nella classifica urbinate delle tem-
tuna che ci ha salvato dalle tante perature il 2018 si colloca “solo”
intemperie che hanno colpito dal- al sesto posto, avendo registrato
le Alpi alla Sicilia, causando mor- una temperatura media di
te,disastri ambientali ed economi- 14,02°C, +0,4°C sulla media tren-
ci. Durante questo tormentato an-
no nel quale le cronache di allu- tennale ma minore di 0,4°C da
vioni, cicloni ed altri terribili quella record dell’anno 2000. Cer-
eventi si sono susseguiti, Urbino chiamo di dare una spiegazione
ha vissuto solo due fasi discreta- all’anomalia urbinate. I mesi che
mente critiche: la prima dovuta al hanno causato un ulteriore riscal-
grande gelo di febbraio, con relati- damento rispetto al passatoin Ita-
ve nevicate per 96 cm complessi- lia sono stati in particolare genna-
vi; la seconda il 30 ottobre quan- io, aprile e luglio; anche in Urbi-
do il vento da sud-ovest (Libec- no gennaio con +2,55°C ed ancor
cio) ha toccato i 140 km/h, fortu- di più aprile, con un +3,19°C che
natamente la tempesta è durata lo ha “premiato” come mese di
aprile più caldo dal 1850 sul no-
poche ore, velocità seconda solo a stro territorio, hanno contribuito
quella di 146 km/h registrata nelal caldo anno, mentre luglio ha vi-
dicembre 2009. Nevegelo e ventosto da noi un non eccezionale
non hanno provocato che limitati +1,07°C.
disagi e danni alla popolazione,
giusto lievi tensioni tra gli ammi- I DUE caldissimi mesi urbinati
nistratori locali che devono occu- hanno trovato compensazione in
parsi in questi casi sia di provve- quelli di febbraio e marzo, in par-
dere al presente sia di affrontare ticolare con il nevoso febbraio
le spesesuccessive. quando la temperatura media è ri-
sultata sotto la norma di ben
CON L’AIUTO dei dati ci fa pia- 3,02°C. Questo intenso periodo

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31 gennaio 2019 - Edizione Pesaro

3,02°C. Questo intenso periodo


freddo è stato provocato da irru-
zioni di aria artica che giungono
in particolare sul versante adriati- IL BAROMETRODELSERPIERI
Note a cura di Marco Rocchi ,
co quando, in relazione ad un for- Piero Paolucci , Silvio Cecchini
te ed anomalo surriscaldamento e Cesarino Balsamini
della stratosfera in area polare, si
verifica una rottura e conseguente
dislocazione della massa fredda
Osservatorio Meteorologico
che di norma risiede alla latitudi-
«Serpieri», Università di Urbino,
ne del circolo polare ( stratwar- Dipartimento Scienze Biomolecolari
ming). Questoevento spiegail per-
ché il 2018 non siastato da noi cal-
do fino al record assoluto che si è
registrato in Italia, la quale non è
stata interamente e direttamente
investita dal freddo artico.

IL CALDO del primo e del quar-


to mese è stato da noi compensato
dai freddi febbraio e marzo: se si
aggiunge che tutti i mesi successi-

vi ad aprile sono stati sopra me-


dia, tra i +0,08° di dicembre ed i
+1,07° di luglio, si dà ragione del
risultato complessivo. Per ciò che
riguarda le precipitazioni, il dato
finale di 981,3 mm di acqua dei
quali 196 dovuti a neve, è indicati-
vo di un anno relativamente nevo-
so, con ben 102 cm caduti in più
rispetto alla media. Tuttavia le
precipitazioni si sono accumulate
nella prima parte dell’anno (263,9
mm in febbraio e 151,0 mm in
marzo) e già da maggio si sono
succeduti mesi con piogge non
elevate ed altri, in specie quelli
estivi, da collocare tra quelli deci-
samente secchi.

DI QUI l’attuale preoccupazione


legata a possibile siccità, che per
ora non ha assunto rilievo ma che
potrebbe diventare un problema
nella prossima estatein casodi as-
senza delle consuete precipitazio-
ni di fine inverno ed inizio prima-
vera.
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