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I diari nella letteratura italiana

1. LA DEFINIZIONE DELLA MODERNITÀ IN LETTERATURA E IL CONCETTO DEL


POSTMODERNO

La modernità- un periodo dalla seconda metà del '800 (dicianovesimo secolo) fino ad
oggi (hrv. modernost, modernitet)
Leopardi - considerato primo autore moderno
-gli autori moderni: F. Kafka 'Metamorfosi' e 'Processo', Proust 'La ricerca di tempo
perduto'...
-i poeti moderni: Baudelaire, Rimbaud, Eliot, Mallarme'
-caratteristiche poetiche: versi liberi, monologo interiore...
Modernismo- categoria estetica nel campo delle arti; culminato all'inizio del 20 secolo,
riguarda un periodo della modernità
Postmodernismo- la prolungazione dell'epoca moderna in cui si cambia la prospettiva
antropologica (l'uomo nella sua totalità)  tecnologia nella vita quotidiana, si cambia la
nostra visione della vita-la globalizzazione

2. LE CARATTERISTICHE DEL DIARIO COME FORMA LETTERARIA

Etimologia: La parola 'diario' proviene dal latino 'diarium', che significa 'quotidiano',e dal
'dies' che vuol dire 'un giorno'.

- genero letterario nei tempi moderni (soprattutto nel novecento)

L'idea del diario è la cronaca datata degli avvenimenti.


La datazione è molto importante per la pubblicazione se sarebbe avvenuta dopo.
La scrittura diaristica è spontanea, con poche regole tranne la datazione.

Definizione: Il diario è un'evocazione giornaliera (fatta giorno per giorno) o intermittente


(con pause) di eventi esterni (qualsiasi), di azioni (di chi scrive) oppure di riflessioni e
sentimenti personali e spesso intimi. Questi eventi vengono considerati come reali e
vengono rappresentati come la trama dell'esistenza del diarista.

Poetica diaristica:
-un tipo di scrittura in ambito privato
- narrazione in prima persona (una scrittura soggettiva, scrittura dell'io)
- si scrive nel giorno stesso quando e' successo
- narrazione procede in maniera regolare, giorno dopo giorno o quasi
- gli scrittori fanno gli appunti per se stessi (spesso uno scrittore rilegge o riscrive i suoi
appunti)
- tipo di scrittura autobiografica (c'e' sempre il rapporto tra la vita e la letteratura, quello
che viene scritto e che era vissuto)
-saggistica - i diari possono essere avvicinanti alla saggistica (genere letterario)
3. L'AUTOBIOGRAFIA, LE MEMORIE E LO STILE EPISTOLARE COME GENERI LETTERARI
AFFINI
L'AUTOBIOGRAFIA- un racconto in prosa che presenta, nella retrospezione, i fatti narrati
da una persona reale della sua vita individuale, con l'accento posto sulla sua vita interiore
e soprattutto sulla storia dello sviluppo della sua personalità.

a) E’ un racconto in prosa
b) Soggetto trattato è vita individuale

La differenza tra autobiografia e diario:


Nel diario gli eventi seguono uno dopo l'altro (non obbligatoriamente in un modo
cronologico), giorno per giorno.
Si distingue dal diario in alcune cose: ha più regole, la contemporaneità assoluta non è
possibile.
La differenza nella retrospezione:
1. un diarista- scrive giorno per giorno, non ha la struttura retrospettiva, il diarista è
in sintonia con gli eventi
2. un'autobiografista - c' è l'inizio e la fine; si ricorda gli eventi particolari
(nachtenken- pensare (dopo l’evento)
3. l'accento viene posto sulla storia dello sviluppo della personalita' di quello che
narra
- Il narratore= personaggio principale (presenta una retrospezione
degli eventi)
4. l'autore (persona reale) = ARRATORE (patto!)

LE MEMORIE- genere letterario che può essere descritto in vari tipi di trasposizioni
stilistiche (poesia, prosa) e narra di ricordi reali avvenuti nell'esistenza di una persona o
di un popolo che l'ha/hanno segnato/i in maniera particolare. Si rivella spesso e volentieri
una lettura dell'anima, dei ricordi, dei momenti importanti di una persona. Appartiene al
filone letterario della memorialistica.

- nelle memorie si comincia dall’infanzia (come in autobiografia) –il diario può essere
cominciato in qualsiasi momento
- il diario puo' essere iniziato in qulasiasi tempo
- nei diari non c'e' un inizio classico o una conclusione
- l’accento non è sulla vita di chi narra, ma nel tempo storico (scrive testimone nel suo
tempo)
- FUSIONE – mettere insieme le caratteristiche (la CONTAMINAZIONE) di 2
generi diversi  DIARIO EPISTOLARE
-  differenza da diario c'è un INTERLOCUTORE
DIARIO EPISTOLARE- scritto in forma di serie di lettere che hanno un interlocutore
(assento immaginario o reale) preciso e immediato. (A. Frank- scrive lettere all'amica)
INCIPIT- inizio caratteristico- Caro diario...
c'è un INTERLOCUTORE (assento immaginario o reale) monologo, dialogo
immaginario (solitudine, l'assenza del pubblico; decisioni importanti)

4. SPIEGARE LA DISTINZIONE TRA DIARIO, ZIBALDONE E TACCUINO

DIARIO- quest.1 Lascia percepire il rapporto tra la storia individuale e quella collettiva

ZIBALDONE- una specie di memorie e appunti di vario tipo. Un quaderno di lavoro in cui
predomina la nota intellettuale e filosofica. Due sinonimi radicati per lo zibaldone sono
scarfaccio e bragliaccio. Scritto con la minuscola indica un tipo letterario.
Es. G. Leopardi-il primo 'Zibaldone'

TACCUINO- una raccolta di appunti brevi scritti in un piccolo quaderno. Lo scrittore scrive
che gli cade in mente in un momento dato  contemporaneità con gli eventi. L'accento è
posto sulla dimensione intelletuale, mentre i propri stati d'animo sono al secondo posto.

5. IL DIARIO IN QUANTO GENERE LETTERARIO IN UNA PROSPETTIVA DIACRONICA (GLI


ANTECEDENTI)

Il diario è una forma di scrittura quotidiana che gradualmente diventa forma letteraria.
Primi diari con carattere letterario sono nati nel periodo rinascimentale: si scrivevano
principalmente per ricordare.
Il diario si è sviluppato dai libri di famiglia. I libri di famiglia rappresentano un'abitudine di
scrivere i fatti famigliari in dimensione collettiva. Si scrivevano dal '300 fino al '800.
Hanno le caratteristiche letterarie e memorialistiche- il narratore vuole parlare del tempo
a cui appartiene. Assomigliano ai libri dei canti.
Dopo rinascimento e romanticismo- ottocento- esame autocritico o critico-
contraddistingue la modernità , diventa anche una specie di confesione (diario religioso,
diario spirituale)
La scrittura diaristica diventerà pubblicata nel '900.
Alcuni dei primi diaristi sono Guido Monaldi, Francesco Gucciarollini, G. Bitti.

6. LO SCRIVERE DIARISTICO DI NICCOLÒ TOMMASEO NEL CONTESTO DEL


ROMANTICISMO

1802 – 1874 - di origine Sebenico, nato in Dalmazia da una famiglia di origine italiana
- fu un poeta, narratore, filologo, diarista, saggista
- educato a una profonda fede cattolica (elemento importante nel suo pensiero)
- studiò giurisprudenza a Padova, conoscenza delle letterature classiche
- dimostrava grande interesse per il folclore
- raccoglieva canti popolari toscani, corsici, ilirici e greci
- si interessava molto delle materie umanistiche
-scrisse in italiano, francese, greco
-“Scintille” –in lingua ilirica-croata, dopo traduce in italiano,
- contenuto: prosa poetica (cro. pjesme u prozi)  ha antecipato la forma letteraria
della poesia in prosa
- tono elegiaco
-tematica patriotico-moralistica

-dopo la laurea si trasferisce a Milano, incontra Manzoni


- romanzo, pseudodiario: “Fede e bellezza”, lo compone in Corsica
- vive a Firenze fino alla morte

Nato a Sebenico, in Dalmazia. La sua educazione, iniziata nel paese natale e proseguita a
Spalato, fu di carattere umanistico e improntata, dai maestri Scolopi, a saldi principi
religiosi.Si e laureato in legge a Padova, visse alcuni anni fra Padova e Milano lavorando come
giornalista e saggista, frequentando altri personaggi in vista del mondo intellettuale cattolico
come Manzoni e Rosmini.
È di questo periodo anche l'inizio della collaborazione all'Antologia di Giovan Pietro
Vieusseux.
Negli anni parigini pubblicò l'opera politica Dell'Italia (1835), il volume di versi Confessioni
(1836), il racconto storico Il Duca di Atene (1837), il Commento alla Divina Commedia (1837)
e le Memorie Poetiche (1838).
Si stabilì a Venezia dove continuò a pubblicare numerose opere, fra cui le prime due stesure
del romanzo Fede e bellezza considerato il suo capolavoro, precoce tentativo di romanzo
psicologico.
Negli ultimi anni, oltre a una ininterrotta pubblicazione di saggi, edizioni critiche e poesie, si
dedicò al monumentale Dizionario della lingua italiana in otto volumi, completato solo dopo
la sua morte avvenuta nel 1874.La popolarità di cui godette è dimostrata anche
dall'intitolazione a suo nome di moltissime vie, piazze e scuole in città italiane tra le quali la
Scuola elementare Niccolò Tommaseo a Roma S.Paolo, il cui edificio è ora occupato
dall'Università Roma Tre.

'DIARIO INTIMO'
sottotitolo: “Piaceri della mia vita” – allude alle sue letture
Pubblicato nel 1938, suddiviso in 5 parti:
1. La giovinezza
-infelicità (tesi di un critico); irrequitezza
-L'AMORE- valore principale; aspirazione eterna
- il protagonista vuole migliorare sé stesso sincerità
- autore stesso ha cancellato alcune pagine
2. Firenze
3. La Francia e la Corsica
4. Venezia
5. Il Corfù
È perciò si tratta di una scrittura polivalente.
Quest'opera è una documentazione sulla sua vita privata con un forte tono confessionale,
mentre 'Memorie poetiche' (1938) è l'autobiografia ufficiale di Tommaseo. Lettura paralela
del Diario Intimo (più clandestino, intimo)

- l'indicazione della data e del luogo in ogni annotazione


-capire meglio le proprie opere
-generazione del tardo Romanticismo- una fine educativa, pochi riferimenti alla mitologia,
volonta' di seguire il pulso di cuore- amore, valore principale che tiene l'ordine all'universo
- non esclude la possibilita' di una pubblicazione, perche' cancella alcune pagine del suo
diario, allora pensa ai suoi futuri lettori

'Diario intimo' è un diario romantico. Elementi del romanticismo- fonte sentimentale,


patetica, l'interesse per l'uomo come individuo. Il suo credo personale è il suo motore per la
produzione letteraria (accento sulla fede cristiana, la religione)
Si concentra sul vissuto e le minozzie quotidiane- RAMO TOMASILIANO. Questa è un'opera
dinamica, si svolge per tappe- giorno per giorno, e prende appunti per 31 anno con
interruzioni ma la pubblicazione viene 80 anni dopo.
Il valore fondamentale dell'opera e la sincerità e nella sua scrittura vuole essere educativo.
Da molta importanza alla dimensione del sogno (dimensione onirica), scrive molto dei sogni.
LA RELIGIONE- la fede cristiana
 l'autorità della Chiesa
 convenzioni religiosi catoliche
 credo personale- motore della sua produzione letteraria (vicino a Manzoni)
differenze da Manzoni: M=moralismo, obiettivo
T=atteggiamento di un PROFETA (poeta-
vate- pjesnik-prorok; Nazor,
D'Annunzio, Tommaseo)
 uno degli intelettuali catolici
-periodo del RISORGIMENTO (cro. preporod); moralismo
-ROMANTICISMO:
 il vero, verità il tema nuovo
 scoppo educativo della letteratura
 l'immitazione dei classici e la mitologia sono rifiutate seguire l'impulso del cuore
 esprimere aspirazione comune (parlare in nome di tutti)
 SOGNI- elemento enirico; l'interpretazione dei sogni
 interesso in FOLCLORE- poesia del popolo (cro. narodna poezija); interessato nel
primitivo, inocente, non corrotto dalla civiltà; vicino a Leopardi (antagonismo
e inimicizia della natura) raccoglieva canti popolari („Canti popolari toscani,
corsi, lirici e greci“ 1841.-1842.); la famiglia, natura, tradizione
- fa la lode, ma anche la critica delle operette morali di Leopardi (fa una distanza)
- LEOPARDI (pessimismo)↔ TOMMASEO (L'ARMONIA)
 l'armonia universa la cui fonte è DIO
 credente catolico; loda tutte quello che è creato
 poesie cosmiche- Dio che governa ogni cosa
7.

'Memorie poetiche' (1938) è l'autobiografia ufficiale di Tommaseo. Lettura paralela del


Diario Intimo (più clandestino, intimo)

8. 'Zibaldone di pensieri' DI GIACOMO LEOPARDI COME POLIGONO PER IL DISCORSO


LETTERARIO

Noto come maggior poeta italiano del '900 e il più appassionato epistolare della
letteratura italiana. Si ispira dai tempi passati, scrive riflessioni su un linguaggio poetico e
questo libro è un libro esemplare. Il contenuto del libro ha un tono filosofico, satirico,
fantastico e ironico e viene pubblicato a tappe.
La tematica è moderna. Si occupa dei temi filosofici, tipici dell'epoca, le leggi della natura,
dei costumi, della antropologia e sociologia.
Faceva molte osservazioni e aveva una capacità di generalizzare; siccome era anche un
moralista, si occupava del problema del bene e del male.
Nel romanticismo si nascono i primi diari del senso moderno, e lui è il primo scrittore
moderno della letteratura italiana.
'Zibaldone dei pensieri' è un quaderno diaristico pubblicato in 7 volumi per la prima volta
da 1898-1900. Nello zibaldone, scrive della sua lettura che ha fatto, scrive con un tono
personale, parla delle sue simpatie e antipatie, dei suoi viaggi solo in Italia, non è mai
andato all'estero. Si interessava per la eredita antica.
Annotta la data e l'indice. Dal punto di vista tematico, lo zibaldone ha 2 livelli:
- morale-filosofico - non aspira a fare; dare scientificità
- filologico - spiritualità, linguistica; un carattere onnicomprensivo
Cita molti filosofi e poeti come Platone, Kant, Socrate, Ariosto, Tasso, Dante,
Shakespeare, Goethe, Byron
La scrittura è semi-privata con molte autoreferenzialità , il protagonista è lui stesso.Si
capisce molto dell’autore stesso
S’interessava molto della natura, che per lui è la fonte di vitalità.
Nel suo scrivere vuole seguire i modelli clasici tendenza illuministica.
MATERIALISMO LEOPARDIANO
- non esiste niente al di fuori della materia, tutto è materia, anche il pensiero è materia
-l’uomo non puo andare contro la materia
- toni negativi
- l’antropomorfizazione: - personifica la natura, la vede come matrigna
-qualcosa non umano diventa umano
- autore umano: propone la solidarietà tra gli uomini, promuove tolleranza

PESSIMISMO LEOPARDIANO
- la natura è intoccabile, più forte dell’uomo, ma gli uomini si aiutano con tolleranza; propone
la solidarietà umana
-cerca la dignità per l’uomo, come si fa di essere umani?
- Come si fa di realizzare la felicità

-primo titolo: „Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura“  dopo sostituito con il titolo
attuale
-primo indice fatto da Leopardi (gli da ancche un titolo): „L'indice del mio zibaldone“
-prima autore moderno- „il maggior poeta di '800“
-il manuscritto contiene 4000 pagine  zibaldONE (acrescitivo)- cro. Velika bilježnica; lo
scartafaccio, il brogliaccio;
*„zibaldone“ (con minuscula) – il termine generale per il diario intelettuale
-Leopardi- biografia:
 nasce a Recanati (regione: Marche)
 passava molto tempo nella biblioteca di suo padre  padre severo male
rapporto tra loro due
A 15 anni Giacomo Leopardi conosceva già diverse lingue e aveva letto quasi tutto: lingue
classiche, ebraico, lingue moderne, storia, filosofia e filologia.
Nei sette anni che seguirono, Leopardi si buttò in uno studio «matto e disperatissimo», in cui
tradusse i classici, praticò sette lingue...

Divenne saggista e traduttore, specialmente di classici. Del 1816 fu il suo passaggio


«dall'erudizione al bello», ossia dallo studio alla produzione poetica. Tra le prove poetiche
più originali, ricordiamo l’idillio Le rimembranze.

Cercò di fuggire da casa, ma suo padre riuscì a prevenirlo e a sventare i suoi piani. Cominciò a
soffrire di una salute cagionevole, che egli attribuì ai suoi studi sregolati. Aveva una vista
debole, soffriva d'asma ed era effetto da una forma di scoliosi.

 madre- mancanza cronica di affetto


 la salute fragile (per causa di studiare-„studio mato e disperatissimo“)
 LE FUGHE- l'illusione di viaggiare dopo davvero viaggiava ma oltanto in Italia)
 rivolte a casa, pace interno
 LE AMICIZIE- grande importanza nella sua vita; con grandi intelettuali del suo
tempo
 luogo di cultura (a Firenze): IL GABINETTO VIEUSSEUX(un intelettuale
francese)  rapporti con Tommaseo
 l'ultima fase: trascorre a Napoli; amico Antonio Ranieri
un filosofo, un moralista  il diario intelettuale/filosofico
-fa la scrittura paralela dello Zibaldone e altre opere („Canti“- „Pjesme“, traduzione di Frano
Čale)
-critica delle proprie opere
-teorizzare a propria poetica molte riflessioni del linguaggio poetico; luogo di RICORDO
-POETICO= lontano, remoto  punto da cui si prende l'ispirazione
-ANTICO= vago, confuso, non determinato, indeterminato  lirica di VAGO
-LA RIMEMBRANZA
 l'infanzia e l'adolescenza come i punti più privilegiati e importanti della vita
personale
 buona poesia si deve nutrire da quelli punti della vita
-la FELICITÀ degli uomini del suo tempo la gente dell'epoca più antica era più felice
 meno delle conoscenze più della felicità
-GIUSEPPE GIOACHINO BELLI- 2000 soneti, temi: vita popolare a Roma; appunti insieme- una
compilazione di noti di lavoro
-l'abitudine di aver appunti (le proprie noti, le citazioni- anche i pensieri degli altri)
 eruditi organizzano i propri lavori:
-le sequenze cronologiche
-INDICE- a) cronologico
b) tematico  gli appunti messi in ordine
c) alfabetico  sottotitoli!!
-vita dell'autoreanche un punto dell'ispirazione
-„Le operette morali“
 riflessioni in prosa
 senza le teorizzazioni
 dialoghi imaginari centra la dimesione fantastica
 argomenti di carattere filosofico
 un po' della SATIRA (di società)  il carattere UNIVERSALE (cose valgono
anche oggi)
-pubblicazione del diario ispirazione per gli altri autori di scrivere un diario
 Alvaro- 2 diari; tendenze leopardiane
-TEMI/OSSERVAZIONI:
 NATURA- leggi, meccanismo della natura, sua logica
 COSTUMI e OPINIONI difusi nel suo tempo
 PSICOLOGIA DELL'UOMO- psicologo, sociologo
 TEORIA GENERALE DELL'UOMO- antrolopologo
-MORALISTA del '800 (Alvaro- moralista del '900)- si occupa delle questioni di bene/male,
felicità/infelicità dell'uomo in generale; Erasmo, Montaigne, Pascal, Pope, Nietsche,
De Sanctis
-FILOSOFO- aveva un sistema di pensiero (per avere la filosofia propria; non esistono le
↓ caratteristiche della ricerca scientifica)
 CONTRASTO (tra la natura che e la fonte delle illusioni e la raggione che le
distrugge) – opposizione, paragone; valore particolare delle ILLUSIONI
 „arido vero“= realtà (termine tipico di Leopardi)
 NATURA=la fonte della vitalità le è atribuito il valore più positiva e la
grande importanza  bisogna imitarla e di diletare (Horatio „dulce et
utile“)
 RAGGIONE=nemica della natura/bellezza; piccola importanza
 Leopradi pessimista verso la ragione (anche qui nella prima fase) +
MATERIALISMO – deduzione dalla natura; per leopardi non esiste nulla
al di fuori della MATERIA (cro. Tvarno, materija)
 La mente/la raggione non può superare i limiti della materia uomo
rimarrà impriggionato (pessimismo cosmico)
 CONVENZIONI RELIGIOSI(catoliche)- negli anni maturi rinuncia dalla
religione (non crede nella vita dopo la morte; non ha niente di
trascendenza rimane il pessimista); di nuovo un paragone:
materialismo =/= trascendenza (religione=/= pessimismo)
 La Ginestra- la solidarietà tra gli uomini; proteggersi della natura;
creare alianze; la COMPASSIONE come un valore grande; LA PIETÀ- in
chiave religiosa, similtà alla pietà cristiana
PESSIMISMO

a)storico – riferito al contesto storico; esistenziale, 1a fase; atteggiamento


negativo
- L’infelicità dell'uomo è dunque un prodotto della ragione moderna;
secondo il poeta di Recanati soltanto gli antichi, non condizionati dall'incivilimento dovuto
alla ragione nel loro accostarsi alla natura e alla vita stessa, hanno potuto raggiungere una
condizione, per quanto illusoria, di felicità.
Per Leopardi le epoche passate sono quindi migliori di quelle presenti.
b)cosmico- tesi radicali, 2a fase; individuo contro il cosmo; l'uomo è schiavo
della società del suo tempo e della natura; un'immagine (dialogo tra la
natura e un islandese) di natura come la persecutrice dell'uomo
(riproduzione + distruzione)
L'infelicità è connaturata alla stessa vita dell'uomo, destinato quindi a soffrire
per tutta la durata della sua esistenza. Per il poeta, la natura che ora viene considerata
maligna, dopo aver generato un uomo, tende a eliminarlo per dar luogo ad altri individui in
una lunga vicenda di produzione e distruzione, destinata a perpetuare l'esistenza e non a
rendere felice il singolo.

 Pessimismo individuale essenziale- 1a fase; uomo non può aggiungere la


felicità (che esiste soltanto nell'infanzia) inquanto individuo
 La SOCIETÀ = inimica della natura
 LA FASE MATURA- la radicalizzazione; cambia la propria visione della natura
ora è una MATRIGNA (una forza nemica , ostile all'uomo) il concetto della
NATURA MATRIGNA
 2 campi tematici: a) FILOSOFICO-MORALE
b) FILOLOGICO/LINGUISTICO
 -linguistica/etimologia/morfologia  paragonare l'italiano con le altre lingue

9. LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE POETICO-FORMALI DEL DIARISMO SAGGISTICO DI


CORRADO ALVARO

-scrittore e giornalista italiano


-era un poeta, saggista e giornalista culturale calabrese
-ha anche vinto Il Premio Strega (1951) con “Quasi una vita” – giornale intimo, taccuino
-scriveva molti diari di viaggi in Germania, Francia, Russia
-antifascista
- ha anticipato il neorealismo
- L’uomo è forte: un viaggio in Russia
 stalinismo
 vede la paura della gente russa
 similitudine con il regime fascista
-il tono tra sentimentale e analitico
- tematica etica (miseria)

“Quasi una vita”


-taccuino
- costruzione/destruzione (in Germania)
-occidente/oriente
-guardare al mondo esterno „i diari ESTERNI“ (meno alla vita interna, al mondo interiore
dell'autore)

“Ultimo diario”
Insieme con il taccuino 'Quasi una vita' riguarda il suo mestiere di letterato. Il suo diario
non è intimo, rinuncia a una biografia esemplare, accenta dei dettagli e vuole evidenziare
ciò che è importante.
La sua scrittura è piena di riferimenti al Pirandello e Papini; impressioni, ricordi,
descrizioni della natura con uno stile argomentativo, commicativo e discorsivo. Racconta
gli aneddoti, valuta il suo tempo storico, vuole dare la sua testimonianza della sua
generazione, senza una favola di vita privata.
Si interessa per la psicologia collettiva, dimensione etico-sociale della responsabilità del
proprio tempo storico- 'ogni uomo è responsabile del suo tempo'

- ultima etapa di scrivere e inizio della memorialistica (memorie)


-temi sociali e culturali
- diario come una testimonianza, con il carattere documentario
-1927.-1946.- 2 guerre mondiali; la confusione, grande ricostruzione sociale;
“boom“ economico; processi diversi dentro la societa italiana (ma anche
mondiale); il cambiamento dei valori civili
-tema della società di massa
- gli aneddoti: piccoli fatti che servono di illuminare qualcosa maggiore
- molti aforismi
- l'ispirazione: Zibaldone
- voglia di educare il pubbico un intento pedagogico (come Pasolini)

10. I LEGAMI INTERTESTUALI CON LE ALTRE OPERE LETTERARIE DI ALVARO


11. LA DIMENSIONE SOCIO-CULTURALE E L'ASPETTO FORMALE DEL 'Bianco e nero' DI
MASSIMO BONTEMPELLI

Bontempelli - scrittore, saggista, giornalista italiano


- nacque a Como e morì a Roma
- frequentava la facoltà di lettere e filosofia, si è laureato in filosofia presso
- uno dei rappresentanti del realismo magico- si cerca qlcs di magico nelle cose quotidiane.
-a partire dal 1904. pubblica una serie di poesie e di racconti
-la tragedia in versi „COSTANZA“
-la commedia „SANTA TERESA“
- il corrispondente di guerra per giornale romano „Il Messaggero“
- si ispira alla letteratura del '800, e poi cambia la direzione e si ispira ai futuristi e si avvicina
al surrealismo
- FUTURISMO: Il suo percorso letterario è contraddistinto dall'urgenza di creare un'arte
destinata alla società industrializzata, richiama gli artisti a un rapporto stretto con lil mondo
della produzione.
- Futuristi sono il libro di poesia Il purosangue, i romanzi La vita intensa e La vita operosa
'Novecentismo'- il termine riguarda una rivista che Bontempelli ha cominciato; l'apertura
alle tendenze europee.
-l'amicizia con Luigi Pirandello

“ IL BIANCO E IL NERO”
-è un taccuino, opera di sua maturità. È un libro della sua memoria e i ricordi con più di
1400 fogli.
-come un dizionario in cui parole chiavi rappresentano i temi e i problemi attuali dei quali
l'autore dice la propria opinione
-L’ordine alfabetico
IDEARIO- idea/diario/dizionario di idee varie organizzato tematicamente in ordine
enciclopedico- alfabetico in cui elabora le proprie conoscenze e vuole commentare la sua
epoca; dimensione ludica- come un gioco.
La dimensione socio-culturale elabora in modo particolare dicendo che la cultura si
avvicina al popolo. Gli inizi della cultura popolare che comincia a interessare anche il
popolo lavorativo. Dice che è importante che la cultura si avvicini a coloro che non si
interessano dei libri.
Il titolo è l'idea dell'inchiostro(tinta), dei segni neri sulla pagina bianca.
Aria filosofica- coppie di sostantivi opposti, coppie entitetiche- il rapporto di
complementarietà- sono due entità assoluti e due aspetti dell'infinito- gusto del
paradosso
FRAMMENTAZIONE DEL DISCORSO - aforisticità al livello stilistico con un valore culturale
e tono moralistico.
Il contenuto del libro è basato sulle connotazioni della vita quotidiana, elabora le proprie
esperienze e le tendenze principali del suo tempo. Si interessa dell'intreccio tra la società
e la cultura.

Reader:
CLASSI LETTERARIE:
- pubblico: sordo, infido, giovani, non affettuati dalla stampa „competente“
CLASSI COLTE:
-le classi dei professionisti, perché in queste la cultura è direttamente,
materialmente utile e necessaria alla professione  non è cultura, ma
strumento di lavoro
DECADENZA DEL PUBBLICO:
- 3 elementi necessari al fenomeno „spettacolo“ sono: testo, interpreti,
pubblico
- un certo scadimento regressivo nella qualità del pubblico che frequenta i
grandi teatri di prosa (illustri, protagonisti fastosi di tanta parte del
costume e della letteratura del '800)
- L'illustre teatro non è andato verso il popolo, ma è scivolato nella piccola
borghesia
- Il pubblico aveva fatto parte integrante dello spettacolo
- la decadenza del tono, l'intristimento dell'atmosfera, manifesti nella
trascuratezza della preparazione della “sala“, toglie allo spettacolo tutta la
armonia
-  il DISINTERESSE del pubblico alla propria “parte“ dello spettacolo
EDITORIA
- la legislazione e il costume politico ignorano l'opera letteraria la vedono
come una merce e la abbandonano alla legge della richiesta e della offerta
- il libro deve essere trattato come l'opera teatrale- che puoi dare a
parecchie compagnie
EPOCA
- la nostra è un'epoca anticristiana, antipassionale, antilirica, antimusicale
ISTINTO DI SCRITTORE
- L'ARTE- non si rinnova con i programmi; se è vera, non è mai vecchia
- VERO SCRITTORE- deve lavorare per interessare oggi senza pensare se
servirà ancora domani; lavora senza sapere troppo quello che fa
PENSIERO
- il pensiero pensa come vuole e sente, vive di se stesso

12. LA DIMENSIONE CRONACHISTICA E L'ASPETTO FORMALE DI 'DIARIO IN PUBBLICO' DI


ELLIO VITTORINI

'Diario' è solo un titolo, ma in realtà questo non è un diario vero e proprio, ma invece una
raccolta dei testi, saggi già pubblicati nelle riviste.
Scrive con uno stile analitico- vuole essere obiettivo e dare un'immagine vera; vuole
rappresentare elementi propulsivi, progressivi della civiltà e fare qcs per migliorare e
diffendere il progresso civile e democrativo.
Scrive con molti elementi paratestuali- elemnti di contoro e di libri altrui aggiunti al testo
principale per spiegarlo meglio.
La sua scrittura per le riviste 'Solidarità', 'Il Politecnico' e 'Il Manabò' è di grande
importanza.
'Diario in pubblico'
Scrive degli avvenimenti attuali del suo tempo e propne la sua macroprospettiva.
Vede la letteratura come un laboratorio, un sistema aperto.
È suddiviso in 4 parti: 'La ragione lettraria', 'La ragione antifascista', 'La ragione culturale',
'La ragione civile'.
La tematica è sociologica, culturologica e civile.
Prima edizione avviene nel 1957, e poi nel 1970 aggiunge un'altro parte 'La ragione
conoscitiva'.
Dario è qui un documento d'epoca, una specie di identificazione, un libro centrifugo che
assomiglia a un linguaggio giornalistico, pubblicistico (Alvaro).
I suoi interventi politici e socio-culturali sono inclusi in libro; il libro viene considerato
come un'autobiografia delle idee.

13. VITTORINI COME OPERATORE CULTURALE E LE ALTRE OPERE LETTERARIE D'AUTORE

Ha scritto un romanzo 'Garofano rosso' che è una storia d'un romanzo che ne fasciso vede la
sua realizzazione.Ѐ diviso in quindici capitoli ed ha una struttura composita: all'interno della
narrazione si ha prima una lunga sezione dedicata al diario del protagonista e quindi alcune
lettere dell'amico più caro, Tarquinio. L'azione del romanzo, narrato in prima persona dal
protagonista, Alessio Mainardi, si svolge principalmente a Siracusa, «la città dalla montagna
rosa», a partire dal 1924, anno del delitto Matteotti.

Ha scritto 'Diario in viaggio'- viaggio in Sardegna che rappresenta la sua infanzia.

'Uomini e no'- esprime l'idea degli uomini buoni e cattivi, fascisti, comincia a scrivere la prima
letteratura dell'opposizione- ERMETISMO. L'autore in quest'opera si distacca dal realismo
vero e proprio: in Uomini e no si trova la ricerca dell'autore di nuovi moduli espressivi che
anche la necessità di scandagliare gli animi e le passioni dei protagonisti con l'occhio attento
del poeta. Sulla scia dell'ermetismo, l'autore cerca di rappresentare la realtà con simboli,
metafore, in modo da poter raccontare una verità assoluta e una riflessione universale
attraverso il racconto di una storia particolare. La lingua è semplice, perché parlata da
persone umili, e lo stile ne segue il passo.

14. LE PRINCIPALI OPERE DIARISTICHE DI ENNIO FLAIANO E GLI ASPETTI SALIENTI DEL
SUO STILE

ENNIO FLAIANO
Scrittore e giornalista italiano, nacque nel 1901 a Pescara. All'inizio degli anni trenta inizia a
collaborare per le riviste L'Italia Letteraria, Omnibus, Oggi e Quadrivio. Dal 1933 al 1936
partecipa alla Guerra d'Etiopia allontanarsi dal fascismo (Italia) che si vede presto nelle
opere. Tornato a Roma, si incontra spesso con personaggi della vita letteraria e artistica
romana quali Aldo Palazzeschi, Carlo Levi, Libero de Libero, Vitaliano Brancati. Nel 1940
sposa Rosetta Rota. Alla fine degli anni '30 mostra le sue idee antifascisti implicite negli
articoli di critica d'arte/cinematografia come Cine Illustrato,Mediterraneo, "Documento, Il
Popolo di Roma, Italia. Il suo primo e più famoso romanzo “Tempo di uccidere“ (1947.) è un
capolavoro con cui Flaiano fu il primo vincitore del premio Strega. Dal 1949 al 1953 fu
redattore capo del settimanale Il Mondo; critico teatrale dell'Europeo e collaboratore del
Corriere della Sera. Scrisse anche per il teatro (Un marziano a Roma e altre farse, 1971;
nuova ed. 1975) e curò numerose sceneggiature cinematografiche (notevoli quelle per F.
Fellini: I vitelloni, La dolce vita, ecc).

Scrive vari libri che assomigliano ai taccuini e appunti diaristici inseriti nei suoi libri, e
pubblica su vari giornali ('Il mondo').

'Diario notturno'- opere saggistiche con carattere diaristico-taccuini, vocazione al paradosso.


Nato dal abitudine di reunire i pezzi giornalistici in un volume. Periodo 1946-1956. Indicazioni
degli anni.

'La solitudine del satiro'- parla dei aneddoti, ricordi, ritratti


'I figli di via Veneto'- scrive dell'ambiento romano

'Diario degli errori'- vari frammenti, saggi e appunti biografici, le digressioni e divagazioni
critiche, la tendenza dei commenti,indicazioni dell'anno,l'enumerazioni.
La sua scrittura è caratterizzata dai scherzi, paradosso e la satira. Tematica- la cultura,
politica, econimia e giornalismo.
Usa la satira e il paradosso per descrivere e rappresentare i fenomeni sociali. Descrive la crisi
della societa; critica la piccola borghesia (e il consumismo).Banalizza la vita-vita troppo
conformistica. Burocrazia, buroerazione della vita, vari metropoli...
Critica i mezzi di communicazione.
L'ironia nella sua scrittura diventa un'approccio caricaturale.
Usa molte contradizionicollettivo-individuale, ordine-caos, assoluto-particolare...
Nella sua scrittura c' è anche una traccia di liberalismo illuministico, ma non era un scrittore
politico.
„Non è possibile vivere senza fare gli errori“

15. Gli aspetti caratteristici del diarismo filosofico di Andrea Emo


-un filosofo italiano
-nato in provincia di Padova
-muore dopo una lunga malattia
- insegnava all'Università La Sapienza di Roma,
-“l’uomo crea opera e opera per ringraziarlo crea l’uomo”
-scrittura privata e semi-privata – non prevedeva pubblicazione
- Emo non voleva mai organizzare il suo pensiero in una forma sistematica
-322 quaderni con le annotazioni, pagine scritte a mane, con rare cancellature,
datate, alla fine quasi sempre la firme dell'autore
-si interesse per la culture e la politica del su tempo

-attento all'esperienza sacra e religiosa, era abbonato a numerose riviste di teologia e


filosofia („ogni vera filosofia e' naturalmente teologia“)
- riflessioni sul nihilismo
-Punti fondamentali del pensiero religioso di Emo:
- Dio: negativita', Per Emo, infatti «credere in Dio è credere nel nulla»
- Individuo: „ L'individuo non può essere un dato; esso può essere solo un
soggetto cioè una resurrezione“
Secondo Emo l'eta' moderna sara' nuovamente religiosa o non sara'.
ma dice che ci vuole una fede, questo e' certo. Ma c'e' la questione: quale fede? Non
potra' essere collettivistico-sociale e violenta. E anche quella fede cristiana rischia di
essere contraria alla libertà di coscienza
Cosi' Emo introduce il tema della libertà individuale.
L'uomo potrà essere finalmente libero solo uscendo da qualsiasi vincolo di fede.
Altrimenti siamo ancora nel pieno del totalitarismo collettivista

16. Sud dell’Italia come tema diaristico e saggistico


17. Le corrispondenze interdisciplinari nei quaderni diaristici degli artisti e dei
filosofi.reader, predzadnji tekst, žena svaki dan slika, ima

18. Il diario nelle discipline sociali

I scienziati nelle discipline sociali lavorano un lungo periodo di tempo sul campo e per questo
dovrebbero scrivere tutti i dati per avere un quadro reale su un argomento particolare.
Esistono molti tipi della scrittura che aiutano ad un antropologo di controllare il proprio
lavoro sul campo. Quelli che appaiono più spesso sono diari, appunti di campo, documenti,
lettere e raporti. La scrittura antropologica contiene dei dati tecnici, le attività della ricerca,
ma anche delle informazioni informali – piccoli eventi della vita quotidiana (il cibo, le spese,
le condizioni atmosferiche...). I ricercatori spesso registrano le proprie perplessità, pensieri
molto intimi, proprie osservazioni. In un certo numero degli appunti si possono trovare le
espressioni nelle diverse lingue e i riti culturali che si svolgono nelle culture differenti. Tutti gli
eventi, anche quelli più piccoli sono importantissimi perché tutto questo rappresenta la vita.
Questo tipo della scrittura ci permette di rileggerlo e in questo modo di communicare con noi
stessi e di notare sempre di più in ogni lettura. Gli appunti degli ricercatori gli aiutano a
costruire una teoria o un paradigma.

19. Il diario sotto forma di blog

BLOG, l'abbreviazione di weblog, è una versione più moderna del diario, che ha raggiunto
grande popolarità nel 19 secolo. La sua sottospecie più nota è il blog diario. Il blog diario
è una versione sviluppata di blog, che combina le caratteristiche del Giornale on-line con
le caratteristiche dei primi blog che sono basati su un insieme di collegamenti. Il blog, così
come il diario, è concepito come scrittura autobiografica. Inoltre, tutti e due sono scritti
nello stesso modo, che implica la scrittura quotidiana, con le date specificate sugli eventi
della vita dell’autore e con l'obiettivo di condividere i suoi opinioni con il lettore.

20. I versi lirici e la narrativa nella forma diaristica

Punto di vista teorico: diario è un genere ibrido, molto permeabile dei flussi di altri
generi (diario in versi, diario in prosa: racconti e romanzi).
-datazione di poesia:
- autori: - Carlo Betocchi, Sanguineti, Cattafi -raccolta lirica diventa una raccolta
diaristica- caso di Petrarca: Canzoniere -categoria della narrativa: racconti e romanzi che
hanno una narrazione cronologica (datazione)
- Vasco Pratolini: Diario sentimentale(ha un carattere realistico, ma non è
un diario vero e proprio), due racconti che hanno carattere di diario: Taccuino del
convalescente, Diario di Villarosa(valjda isto od njega);
- romanzo di Tommaseo: Fede e bellezza(pseudodiario) Quando
protagonista nel romanzo tiene un diario, diciamo che si tratta di un pseudodiario o
diario fittizio (non è un diario di carattere autobiografico). Diario fittizio o anche diario
d'invenzione è un ibrido fra romanzo e diario che in qualche modo imita il diario intimo.
Anche quando racconto è finto possiamo sapere qualcosa del suo autore. Diversi ''io'' si
interferiscono nel racconto cioè si svolge un dialogo tra le due identità dell'autore, quella
del diarista e quella dello scrittore, anche quando il diarista non è formalmente uno
scrittore.

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