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La modernità- un periodo dalla seconda metà del '800 (dicianovesimo secolo) fino ad
oggi (hrv. modernost, modernitet)
Leopardi - considerato primo autore moderno
-gli autori moderni: F. Kafka 'Metamorfosi' e 'Processo', Proust 'La ricerca di tempo
perduto'...
-i poeti moderni: Baudelaire, Rimbaud, Eliot, Mallarme'
-caratteristiche poetiche: versi liberi, monologo interiore...
Modernismo- categoria estetica nel campo delle arti; culminato all'inizio del 20 secolo,
riguarda un periodo della modernità
Postmodernismo- la prolungazione dell'epoca moderna in cui si cambia la prospettiva
antropologica (l'uomo nella sua totalità) tecnologia nella vita quotidiana, si cambia la
nostra visione della vita-la globalizzazione
Etimologia: La parola 'diario' proviene dal latino 'diarium', che significa 'quotidiano',e dal
'dies' che vuol dire 'un giorno'.
Poetica diaristica:
-un tipo di scrittura in ambito privato
- narrazione in prima persona (una scrittura soggettiva, scrittura dell'io)
- si scrive nel giorno stesso quando e' successo
- narrazione procede in maniera regolare, giorno dopo giorno o quasi
- gli scrittori fanno gli appunti per se stessi (spesso uno scrittore rilegge o riscrive i suoi
appunti)
- tipo di scrittura autobiografica (c'e' sempre il rapporto tra la vita e la letteratura, quello
che viene scritto e che era vissuto)
-saggistica - i diari possono essere avvicinanti alla saggistica (genere letterario)
3. L'AUTOBIOGRAFIA, LE MEMORIE E LO STILE EPISTOLARE COME GENERI LETTERARI
AFFINI
L'AUTOBIOGRAFIA- un racconto in prosa che presenta, nella retrospezione, i fatti narrati
da una persona reale della sua vita individuale, con l'accento posto sulla sua vita interiore
e soprattutto sulla storia dello sviluppo della sua personalità.
a) E’ un racconto in prosa
b) Soggetto trattato è vita individuale
LE MEMORIE- genere letterario che può essere descritto in vari tipi di trasposizioni
stilistiche (poesia, prosa) e narra di ricordi reali avvenuti nell'esistenza di una persona o
di un popolo che l'ha/hanno segnato/i in maniera particolare. Si rivella spesso e volentieri
una lettura dell'anima, dei ricordi, dei momenti importanti di una persona. Appartiene al
filone letterario della memorialistica.
- nelle memorie si comincia dall’infanzia (come in autobiografia) –il diario può essere
cominciato in qualsiasi momento
- il diario puo' essere iniziato in qulasiasi tempo
- nei diari non c'e' un inizio classico o una conclusione
- l’accento non è sulla vita di chi narra, ma nel tempo storico (scrive testimone nel suo
tempo)
- FUSIONE – mettere insieme le caratteristiche (la CONTAMINAZIONE) di 2
generi diversi DIARIO EPISTOLARE
- differenza da diario c'è un INTERLOCUTORE
DIARIO EPISTOLARE- scritto in forma di serie di lettere che hanno un interlocutore
(assento immaginario o reale) preciso e immediato. (A. Frank- scrive lettere all'amica)
INCIPIT- inizio caratteristico- Caro diario...
c'è un INTERLOCUTORE (assento immaginario o reale) monologo, dialogo
immaginario (solitudine, l'assenza del pubblico; decisioni importanti)
DIARIO- quest.1 Lascia percepire il rapporto tra la storia individuale e quella collettiva
ZIBALDONE- una specie di memorie e appunti di vario tipo. Un quaderno di lavoro in cui
predomina la nota intellettuale e filosofica. Due sinonimi radicati per lo zibaldone sono
scarfaccio e bragliaccio. Scritto con la minuscola indica un tipo letterario.
Es. G. Leopardi-il primo 'Zibaldone'
TACCUINO- una raccolta di appunti brevi scritti in un piccolo quaderno. Lo scrittore scrive
che gli cade in mente in un momento dato contemporaneità con gli eventi. L'accento è
posto sulla dimensione intelletuale, mentre i propri stati d'animo sono al secondo posto.
Il diario è una forma di scrittura quotidiana che gradualmente diventa forma letteraria.
Primi diari con carattere letterario sono nati nel periodo rinascimentale: si scrivevano
principalmente per ricordare.
Il diario si è sviluppato dai libri di famiglia. I libri di famiglia rappresentano un'abitudine di
scrivere i fatti famigliari in dimensione collettiva. Si scrivevano dal '300 fino al '800.
Hanno le caratteristiche letterarie e memorialistiche- il narratore vuole parlare del tempo
a cui appartiene. Assomigliano ai libri dei canti.
Dopo rinascimento e romanticismo- ottocento- esame autocritico o critico-
contraddistingue la modernità , diventa anche una specie di confesione (diario religioso,
diario spirituale)
La scrittura diaristica diventerà pubblicata nel '900.
Alcuni dei primi diaristi sono Guido Monaldi, Francesco Gucciarollini, G. Bitti.
1802 – 1874 - di origine Sebenico, nato in Dalmazia da una famiglia di origine italiana
- fu un poeta, narratore, filologo, diarista, saggista
- educato a una profonda fede cattolica (elemento importante nel suo pensiero)
- studiò giurisprudenza a Padova, conoscenza delle letterature classiche
- dimostrava grande interesse per il folclore
- raccoglieva canti popolari toscani, corsici, ilirici e greci
- si interessava molto delle materie umanistiche
-scrisse in italiano, francese, greco
-“Scintille” –in lingua ilirica-croata, dopo traduce in italiano,
- contenuto: prosa poetica (cro. pjesme u prozi) ha antecipato la forma letteraria
della poesia in prosa
- tono elegiaco
-tematica patriotico-moralistica
Nato a Sebenico, in Dalmazia. La sua educazione, iniziata nel paese natale e proseguita a
Spalato, fu di carattere umanistico e improntata, dai maestri Scolopi, a saldi principi
religiosi.Si e laureato in legge a Padova, visse alcuni anni fra Padova e Milano lavorando come
giornalista e saggista, frequentando altri personaggi in vista del mondo intellettuale cattolico
come Manzoni e Rosmini.
È di questo periodo anche l'inizio della collaborazione all'Antologia di Giovan Pietro
Vieusseux.
Negli anni parigini pubblicò l'opera politica Dell'Italia (1835), il volume di versi Confessioni
(1836), il racconto storico Il Duca di Atene (1837), il Commento alla Divina Commedia (1837)
e le Memorie Poetiche (1838).
Si stabilì a Venezia dove continuò a pubblicare numerose opere, fra cui le prime due stesure
del romanzo Fede e bellezza considerato il suo capolavoro, precoce tentativo di romanzo
psicologico.
Negli ultimi anni, oltre a una ininterrotta pubblicazione di saggi, edizioni critiche e poesie, si
dedicò al monumentale Dizionario della lingua italiana in otto volumi, completato solo dopo
la sua morte avvenuta nel 1874.La popolarità di cui godette è dimostrata anche
dall'intitolazione a suo nome di moltissime vie, piazze e scuole in città italiane tra le quali la
Scuola elementare Niccolò Tommaseo a Roma S.Paolo, il cui edificio è ora occupato
dall'Università Roma Tre.
'DIARIO INTIMO'
sottotitolo: “Piaceri della mia vita” – allude alle sue letture
Pubblicato nel 1938, suddiviso in 5 parti:
1. La giovinezza
-infelicità (tesi di un critico); irrequitezza
-L'AMORE- valore principale; aspirazione eterna
- il protagonista vuole migliorare sé stesso sincerità
- autore stesso ha cancellato alcune pagine
2. Firenze
3. La Francia e la Corsica
4. Venezia
5. Il Corfù
È perciò si tratta di una scrittura polivalente.
Quest'opera è una documentazione sulla sua vita privata con un forte tono confessionale,
mentre 'Memorie poetiche' (1938) è l'autobiografia ufficiale di Tommaseo. Lettura paralela
del Diario Intimo (più clandestino, intimo)
Noto come maggior poeta italiano del '900 e il più appassionato epistolare della
letteratura italiana. Si ispira dai tempi passati, scrive riflessioni su un linguaggio poetico e
questo libro è un libro esemplare. Il contenuto del libro ha un tono filosofico, satirico,
fantastico e ironico e viene pubblicato a tappe.
La tematica è moderna. Si occupa dei temi filosofici, tipici dell'epoca, le leggi della natura,
dei costumi, della antropologia e sociologia.
Faceva molte osservazioni e aveva una capacità di generalizzare; siccome era anche un
moralista, si occupava del problema del bene e del male.
Nel romanticismo si nascono i primi diari del senso moderno, e lui è il primo scrittore
moderno della letteratura italiana.
'Zibaldone dei pensieri' è un quaderno diaristico pubblicato in 7 volumi per la prima volta
da 1898-1900. Nello zibaldone, scrive della sua lettura che ha fatto, scrive con un tono
personale, parla delle sue simpatie e antipatie, dei suoi viaggi solo in Italia, non è mai
andato all'estero. Si interessava per la eredita antica.
Annotta la data e l'indice. Dal punto di vista tematico, lo zibaldone ha 2 livelli:
- morale-filosofico - non aspira a fare; dare scientificità
- filologico - spiritualità, linguistica; un carattere onnicomprensivo
Cita molti filosofi e poeti come Platone, Kant, Socrate, Ariosto, Tasso, Dante,
Shakespeare, Goethe, Byron
La scrittura è semi-privata con molte autoreferenzialità , il protagonista è lui stesso.Si
capisce molto dell’autore stesso
S’interessava molto della natura, che per lui è la fonte di vitalità.
Nel suo scrivere vuole seguire i modelli clasici tendenza illuministica.
MATERIALISMO LEOPARDIANO
- non esiste niente al di fuori della materia, tutto è materia, anche il pensiero è materia
-l’uomo non puo andare contro la materia
- toni negativi
- l’antropomorfizazione: - personifica la natura, la vede come matrigna
-qualcosa non umano diventa umano
- autore umano: propone la solidarietà tra gli uomini, promuove tolleranza
PESSIMISMO LEOPARDIANO
- la natura è intoccabile, più forte dell’uomo, ma gli uomini si aiutano con tolleranza; propone
la solidarietà umana
-cerca la dignità per l’uomo, come si fa di essere umani?
- Come si fa di realizzare la felicità
-primo titolo: „Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura“ dopo sostituito con il titolo
attuale
-primo indice fatto da Leopardi (gli da ancche un titolo): „L'indice del mio zibaldone“
-prima autore moderno- „il maggior poeta di '800“
-il manuscritto contiene 4000 pagine zibaldONE (acrescitivo)- cro. Velika bilježnica; lo
scartafaccio, il brogliaccio;
*„zibaldone“ (con minuscula) – il termine generale per il diario intelettuale
-Leopardi- biografia:
nasce a Recanati (regione: Marche)
passava molto tempo nella biblioteca di suo padre padre severo male
rapporto tra loro due
A 15 anni Giacomo Leopardi conosceva già diverse lingue e aveva letto quasi tutto: lingue
classiche, ebraico, lingue moderne, storia, filosofia e filologia.
Nei sette anni che seguirono, Leopardi si buttò in uno studio «matto e disperatissimo», in cui
tradusse i classici, praticò sette lingue...
Cercò di fuggire da casa, ma suo padre riuscì a prevenirlo e a sventare i suoi piani. Cominciò a
soffrire di una salute cagionevole, che egli attribuì ai suoi studi sregolati. Aveva una vista
debole, soffriva d'asma ed era effetto da una forma di scoliosi.
“Ultimo diario”
Insieme con il taccuino 'Quasi una vita' riguarda il suo mestiere di letterato. Il suo diario
non è intimo, rinuncia a una biografia esemplare, accenta dei dettagli e vuole evidenziare
ciò che è importante.
La sua scrittura è piena di riferimenti al Pirandello e Papini; impressioni, ricordi,
descrizioni della natura con uno stile argomentativo, commicativo e discorsivo. Racconta
gli aneddoti, valuta il suo tempo storico, vuole dare la sua testimonianza della sua
generazione, senza una favola di vita privata.
Si interessa per la psicologia collettiva, dimensione etico-sociale della responsabilità del
proprio tempo storico- 'ogni uomo è responsabile del suo tempo'
“ IL BIANCO E IL NERO”
-è un taccuino, opera di sua maturità. È un libro della sua memoria e i ricordi con più di
1400 fogli.
-come un dizionario in cui parole chiavi rappresentano i temi e i problemi attuali dei quali
l'autore dice la propria opinione
-L’ordine alfabetico
IDEARIO- idea/diario/dizionario di idee varie organizzato tematicamente in ordine
enciclopedico- alfabetico in cui elabora le proprie conoscenze e vuole commentare la sua
epoca; dimensione ludica- come un gioco.
La dimensione socio-culturale elabora in modo particolare dicendo che la cultura si
avvicina al popolo. Gli inizi della cultura popolare che comincia a interessare anche il
popolo lavorativo. Dice che è importante che la cultura si avvicini a coloro che non si
interessano dei libri.
Il titolo è l'idea dell'inchiostro(tinta), dei segni neri sulla pagina bianca.
Aria filosofica- coppie di sostantivi opposti, coppie entitetiche- il rapporto di
complementarietà- sono due entità assoluti e due aspetti dell'infinito- gusto del
paradosso
FRAMMENTAZIONE DEL DISCORSO - aforisticità al livello stilistico con un valore culturale
e tono moralistico.
Il contenuto del libro è basato sulle connotazioni della vita quotidiana, elabora le proprie
esperienze e le tendenze principali del suo tempo. Si interessa dell'intreccio tra la società
e la cultura.
Reader:
CLASSI LETTERARIE:
- pubblico: sordo, infido, giovani, non affettuati dalla stampa „competente“
CLASSI COLTE:
-le classi dei professionisti, perché in queste la cultura è direttamente,
materialmente utile e necessaria alla professione non è cultura, ma
strumento di lavoro
DECADENZA DEL PUBBLICO:
- 3 elementi necessari al fenomeno „spettacolo“ sono: testo, interpreti,
pubblico
- un certo scadimento regressivo nella qualità del pubblico che frequenta i
grandi teatri di prosa (illustri, protagonisti fastosi di tanta parte del
costume e della letteratura del '800)
- L'illustre teatro non è andato verso il popolo, ma è scivolato nella piccola
borghesia
- Il pubblico aveva fatto parte integrante dello spettacolo
- la decadenza del tono, l'intristimento dell'atmosfera, manifesti nella
trascuratezza della preparazione della “sala“, toglie allo spettacolo tutta la
armonia
- il DISINTERESSE del pubblico alla propria “parte“ dello spettacolo
EDITORIA
- la legislazione e il costume politico ignorano l'opera letteraria la vedono
come una merce e la abbandonano alla legge della richiesta e della offerta
- il libro deve essere trattato come l'opera teatrale- che puoi dare a
parecchie compagnie
EPOCA
- la nostra è un'epoca anticristiana, antipassionale, antilirica, antimusicale
ISTINTO DI SCRITTORE
- L'ARTE- non si rinnova con i programmi; se è vera, non è mai vecchia
- VERO SCRITTORE- deve lavorare per interessare oggi senza pensare se
servirà ancora domani; lavora senza sapere troppo quello che fa
PENSIERO
- il pensiero pensa come vuole e sente, vive di se stesso
'Diario' è solo un titolo, ma in realtà questo non è un diario vero e proprio, ma invece una
raccolta dei testi, saggi già pubblicati nelle riviste.
Scrive con uno stile analitico- vuole essere obiettivo e dare un'immagine vera; vuole
rappresentare elementi propulsivi, progressivi della civiltà e fare qcs per migliorare e
diffendere il progresso civile e democrativo.
Scrive con molti elementi paratestuali- elemnti di contoro e di libri altrui aggiunti al testo
principale per spiegarlo meglio.
La sua scrittura per le riviste 'Solidarità', 'Il Politecnico' e 'Il Manabò' è di grande
importanza.
'Diario in pubblico'
Scrive degli avvenimenti attuali del suo tempo e propne la sua macroprospettiva.
Vede la letteratura come un laboratorio, un sistema aperto.
È suddiviso in 4 parti: 'La ragione lettraria', 'La ragione antifascista', 'La ragione culturale',
'La ragione civile'.
La tematica è sociologica, culturologica e civile.
Prima edizione avviene nel 1957, e poi nel 1970 aggiunge un'altro parte 'La ragione
conoscitiva'.
Dario è qui un documento d'epoca, una specie di identificazione, un libro centrifugo che
assomiglia a un linguaggio giornalistico, pubblicistico (Alvaro).
I suoi interventi politici e socio-culturali sono inclusi in libro; il libro viene considerato
come un'autobiografia delle idee.
Ha scritto un romanzo 'Garofano rosso' che è una storia d'un romanzo che ne fasciso vede la
sua realizzazione.Ѐ diviso in quindici capitoli ed ha una struttura composita: all'interno della
narrazione si ha prima una lunga sezione dedicata al diario del protagonista e quindi alcune
lettere dell'amico più caro, Tarquinio. L'azione del romanzo, narrato in prima persona dal
protagonista, Alessio Mainardi, si svolge principalmente a Siracusa, «la città dalla montagna
rosa», a partire dal 1924, anno del delitto Matteotti.
'Uomini e no'- esprime l'idea degli uomini buoni e cattivi, fascisti, comincia a scrivere la prima
letteratura dell'opposizione- ERMETISMO. L'autore in quest'opera si distacca dal realismo
vero e proprio: in Uomini e no si trova la ricerca dell'autore di nuovi moduli espressivi che
anche la necessità di scandagliare gli animi e le passioni dei protagonisti con l'occhio attento
del poeta. Sulla scia dell'ermetismo, l'autore cerca di rappresentare la realtà con simboli,
metafore, in modo da poter raccontare una verità assoluta e una riflessione universale
attraverso il racconto di una storia particolare. La lingua è semplice, perché parlata da
persone umili, e lo stile ne segue il passo.
14. LE PRINCIPALI OPERE DIARISTICHE DI ENNIO FLAIANO E GLI ASPETTI SALIENTI DEL
SUO STILE
ENNIO FLAIANO
Scrittore e giornalista italiano, nacque nel 1901 a Pescara. All'inizio degli anni trenta inizia a
collaborare per le riviste L'Italia Letteraria, Omnibus, Oggi e Quadrivio. Dal 1933 al 1936
partecipa alla Guerra d'Etiopia allontanarsi dal fascismo (Italia) che si vede presto nelle
opere. Tornato a Roma, si incontra spesso con personaggi della vita letteraria e artistica
romana quali Aldo Palazzeschi, Carlo Levi, Libero de Libero, Vitaliano Brancati. Nel 1940
sposa Rosetta Rota. Alla fine degli anni '30 mostra le sue idee antifascisti implicite negli
articoli di critica d'arte/cinematografia come Cine Illustrato,Mediterraneo, "Documento, Il
Popolo di Roma, Italia. Il suo primo e più famoso romanzo “Tempo di uccidere“ (1947.) è un
capolavoro con cui Flaiano fu il primo vincitore del premio Strega. Dal 1949 al 1953 fu
redattore capo del settimanale Il Mondo; critico teatrale dell'Europeo e collaboratore del
Corriere della Sera. Scrisse anche per il teatro (Un marziano a Roma e altre farse, 1971;
nuova ed. 1975) e curò numerose sceneggiature cinematografiche (notevoli quelle per F.
Fellini: I vitelloni, La dolce vita, ecc).
Scrive vari libri che assomigliano ai taccuini e appunti diaristici inseriti nei suoi libri, e
pubblica su vari giornali ('Il mondo').
'Diario degli errori'- vari frammenti, saggi e appunti biografici, le digressioni e divagazioni
critiche, la tendenza dei commenti,indicazioni dell'anno,l'enumerazioni.
La sua scrittura è caratterizzata dai scherzi, paradosso e la satira. Tematica- la cultura,
politica, econimia e giornalismo.
Usa la satira e il paradosso per descrivere e rappresentare i fenomeni sociali. Descrive la crisi
della societa; critica la piccola borghesia (e il consumismo).Banalizza la vita-vita troppo
conformistica. Burocrazia, buroerazione della vita, vari metropoli...
Critica i mezzi di communicazione.
L'ironia nella sua scrittura diventa un'approccio caricaturale.
Usa molte contradizionicollettivo-individuale, ordine-caos, assoluto-particolare...
Nella sua scrittura c' è anche una traccia di liberalismo illuministico, ma non era un scrittore
politico.
„Non è possibile vivere senza fare gli errori“
I scienziati nelle discipline sociali lavorano un lungo periodo di tempo sul campo e per questo
dovrebbero scrivere tutti i dati per avere un quadro reale su un argomento particolare.
Esistono molti tipi della scrittura che aiutano ad un antropologo di controllare il proprio
lavoro sul campo. Quelli che appaiono più spesso sono diari, appunti di campo, documenti,
lettere e raporti. La scrittura antropologica contiene dei dati tecnici, le attività della ricerca,
ma anche delle informazioni informali – piccoli eventi della vita quotidiana (il cibo, le spese,
le condizioni atmosferiche...). I ricercatori spesso registrano le proprie perplessità, pensieri
molto intimi, proprie osservazioni. In un certo numero degli appunti si possono trovare le
espressioni nelle diverse lingue e i riti culturali che si svolgono nelle culture differenti. Tutti gli
eventi, anche quelli più piccoli sono importantissimi perché tutto questo rappresenta la vita.
Questo tipo della scrittura ci permette di rileggerlo e in questo modo di communicare con noi
stessi e di notare sempre di più in ogni lettura. Gli appunti degli ricercatori gli aiutano a
costruire una teoria o un paradigma.
BLOG, l'abbreviazione di weblog, è una versione più moderna del diario, che ha raggiunto
grande popolarità nel 19 secolo. La sua sottospecie più nota è il blog diario. Il blog diario
è una versione sviluppata di blog, che combina le caratteristiche del Giornale on-line con
le caratteristiche dei primi blog che sono basati su un insieme di collegamenti. Il blog, così
come il diario, è concepito come scrittura autobiografica. Inoltre, tutti e due sono scritti
nello stesso modo, che implica la scrittura quotidiana, con le date specificate sugli eventi
della vita dell’autore e con l'obiettivo di condividere i suoi opinioni con il lettore.
Punto di vista teorico: diario è un genere ibrido, molto permeabile dei flussi di altri
generi (diario in versi, diario in prosa: racconti e romanzi).
-datazione di poesia:
- autori: - Carlo Betocchi, Sanguineti, Cattafi -raccolta lirica diventa una raccolta
diaristica- caso di Petrarca: Canzoniere -categoria della narrativa: racconti e romanzi che
hanno una narrazione cronologica (datazione)
- Vasco Pratolini: Diario sentimentale(ha un carattere realistico, ma non è
un diario vero e proprio), due racconti che hanno carattere di diario: Taccuino del
convalescente, Diario di Villarosa(valjda isto od njega);
- romanzo di Tommaseo: Fede e bellezza(pseudodiario) Quando
protagonista nel romanzo tiene un diario, diciamo che si tratta di un pseudodiario o
diario fittizio (non è un diario di carattere autobiografico). Diario fittizio o anche diario
d'invenzione è un ibrido fra romanzo e diario che in qualche modo imita il diario intimo.
Anche quando racconto è finto possiamo sapere qualcosa del suo autore. Diversi ''io'' si
interferiscono nel racconto cioè si svolge un dialogo tra le due identità dell'autore, quella
del diarista e quella dello scrittore, anche quando il diarista non è formalmente uno
scrittore.