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N
83 NIKON commentati dai nostri esperti!
MAGAZINE
consigliato da
FEBBRAIO
UN LUOGO,
24 ORE,
P.I. 11-01-19
12 SCATTI
Accettiamo
la sfida?
PERFETTO EQUILIBRIO MICHAEL FREEMAN ROBUSTI MA LEGGERI
Impariamo a bilanciare Cerchiamo l’ordine nelle In prova: sei treppiedi
luce naturale e lampo del nostre foto per sottolineare in fibra di carbonio
flash negli scatti in esterni meglio il “messaggio” pronti per l’avventura
I AM SPREADING CREATIVITY
I AM NIKON
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Sono nata per esaltare il tuo estro e farti esplorare le infinite opportunità creative che 24 2 100 - 25.600 5
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variabile, la tecnologia Nikon Snapbridge per condividere istantaneamente i
risultati ottenuti, la modalità D-Movie per registrare video fino a 50/60p e la
funzione Ripresa time-lapse, attivabile sia in modalità di ripresa foto che video, 3,2” FULL HD
per trasformare scene in movimento in sequenze ad alta velocità di forte impatto. MONITOR TOUCH 24p/25p/30p TIME LAPSE Wi-Fi e BLUETOOTH
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EDITORIALE
la parola all’avvocato
Il maialino conteso
Il complesso caso Davidovici vs Koons pag. 14
28 © Ole J Liodden
GUARDARE
profilo d’autore tecnica Joe McNally
Ole J Liodden Il flash fa splash
L’orso polare e i cambiamenti climatici pag. 18 Ritratti con un lampo in più pag. 52
Perfetto equilibrio
IMPARARE Mischiamo luce naturale e flash in esterni pag. 60
Editore Incaricato
Denis Curti
Art Director
Silvia Taietti
Coordinamento
Federica Berzioli
Supervisore Editoriale
54
71 Andrea Rota Nodari
Supervisore Editoriale
Giovanni Pelloso
Resp. Post-Produzione
Andrea Carpani
Redazione
42 MOSTRARE
Elisabetta Agrati
photogallery
Redazione
Le foto dei lettori
Le più belle, commentate dai nostri esperti pag. 71
Vetrina Nital
I migliori prodotti distribuiti dall’azienda pag. 92
ABBONATI ALLA Il Nikonista Michele Difrancesco
VERSIONE DIGITALE
Cultura, curiosità e gossip dal mondo Nikon pag. 94
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SOLO PER
PC E MAC
Gilles de paoli
5
Cultura
FOTOSTORICA
1932
Never Again!
John Heartfield
e impegno politi-
co. Nel 1950 rien-
«Lavora in un campo che lui stesso ha creato, quello del fotomontaggio. trò in Germania e
Attraverso questa nuova forma d’arte esercita una critica sociale» si stabilì a Berlino
Bertolt Brecht, 1949 Est.
6
I AM RELENTLESS
DAVID YARROW presenta la nuova NIKON FULL FRAME D850. Vedi l’intervista
al fotografo
Per mettere alla prova la nuova Nikon D850, al fotografo naturalista
David Yarrow è stata data la massima libertà d’azione, affinchè potesse DAVID
YARROW
realizzare delle immagini capaci di raccontare tutto il potenziale della
fotocamera. Il risultato è questa fotografia davvero unica e speciale. Grazie
al prodigioso sensore retroilluminato CMOS da 45.7 megapixel in formato
FX ed alla velocità di 9* fps, David è stato in grado di raccontare una storia
come non aveva mai fatto prima. Sfruttando al massimo l’ampia gamma ISO
estendibile da 64 a 25.600, i 153 punti AF, la modalità time-lapse fino a 8K**
nonché la possibilità di registrare video Full Frame 4K UHD, da adesso in
avanti potrai anche tu realizzare dei veri capolavori! Scopri di più su Nikon.it.
*la velocità di scatto di 7 fps della D850 può salire fino a 9 fps adottando il multi power battery pack MB-D18 opzionale
**in post-produzione con software di terze parti
Cultura
8
Cultura
9
Cultura
FESTIVAL
Robert Doisneau
E APPUNTAMENTI
Pescatore d’immagini
• TREVISO
fino al 3 febbraio
Fa tappa a Cava de’ Tirreni
ELLIOTT ERWITT: I CANI
(SA), fino al 3 marzo, la mostra
SONO COME GLI UMANI,
dedicata a Robert Doisneau,
SOLO CON PIÙ CAPELLI
curata dall’Atelier Robert
Casa dei Carraresi
Doisneau – Francine Deroudille e
mostraerwittdogs.it
Annette Doisneau. L’esposizione,
che riunisce settanta scatti in
• TORINO ACCADDE A FEBBRAIO
bianco e nero, ripercorre l’inte-
fino al 24 febbraio
ra carriera del fotografo france-
OLIVETTI FORMES
se, soffermandosi sui soggetti più
ET RECHERCHE
La Conferenza di Yalta
amati: la Senna e i giardini pari-
CAMERA Uniti contro la Germania nazista
gini, i mercati di Les Halles, le
Via delle Rosine 18
donne, gli innamorati, gli intel- 4 FEBBRAIO 1945. Si apre in Crimea la Conferenza di Yalta: una foto immor-
wwww.camera.to
lettuali, i clochard, soggetti capa- tala i capi politici dei tre principali Paesi alleati – Franklin Delano Roosevelt,
ci di restituire l’immagine della Winston Churchill e Josif Stalin – riuniti ancora una volta, la seconda dall’ini-
Parigi più vera, che oggi soprav- • GENOVA zio della Seconda guerra mondiale, per decidere il futuro della Germania nazi-
vive solo nell’immaginario colletti- fino al 24 febbraio sta e l’assetto del mondo che si apprestava a uscire dal conflitto. I tre leader
vo. Al Monastero di San Giovanni FULVIO ROITER si accordarono sulla richiesta della resa incondizionata della Germania, sta-
si possono ammirare alcuni dei FOTOGRAFIE 1948-2007 bilendo l’istituzione di quattro zone di occupazione che sarebbero state con-
capolavori più famosi di Doisneau, Palazzo Ducale trollate da Stati Uniti, Unione Sovietica, Gran Bretagna e Francia. Considerata
tra cui il Bacio dell’Hotel de Ville, Piazza Matteotti 9 da molti studiosi l’ultimo vero momento di collaborazione tra gli Alleati, che
del 1950, che ritrae una coppia www.mostrafulvioroiter.it gettarono anche le basi per la nascita dell’Organizzazione delle Nazioni Uniti,
di ragazzi che si bacia davanti al la Conferenza di Yalta è vista da molti come l’inizio di quella contrapposizio-
municipio, Les pains de Picasso, • MILANO ne tra Ovest ed Est che avrebbe diviso il mondo per i successivi quarant’anni.
Prévert au guéridon, l’autoritrat- fino al 28 febbraio
to del 1949 (sotto) e molti altri. RANIA MATAR
FROM WOMAN TO WOMAN:
BECOMING MOSTREITALIA TORINO
Associazione Culturale C|E N CAMERA - Via Guido Reni 4/a
www.cecontemporary.com
• ROMA
Sandy Skoglund. Visioni Ibride
fino al 3 marzo E l’anteprima mondiale di Winter
LISETTA CARMI
LA BELLEZZA DELLA VERITÀ
Museo di Roma in Trastevere
Piazza S. Egidio, 1/b
museodiromaintrastevere.it
• ROMA
fino al 10 marzo
PAOLO PELLEGRIN
UN’ANTOLOGIA
MAXXI
Via Guido Reni 4/a
Robert Doisneau, Autoportrait, 1949 www.maxxi.art
© Atelier Robert Doisneau
10
Cultura
CHOOSE EIZO.
SEE REALITY. WORK BETTER.
• LONDRA
© Carla Iacono
/ Dist Rmn-GP © Donation André Kertész
fino al 24 febbraio
ALL I KNOW IS WHAT’S
ON THE INTERNET
The Photographer’s Gallery
thephotographersgallery.org.uk Carla Iacono
Budapest, 1915, Ministère de la Culture / Médiathèque
• BERLINO Melancholia:
fino al 19 maggio rito di passaggio
AUL LEITER. DAVID LYNCH.
HELMUT NEWTON: NUDES Fino al 20 marzo, VisionQuesT
de l’architectureet du patrimoine
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MASTERFOTOGRAFIA BARI
N Centro di Formazione e Ricerca sulla Fotografia
e l’Immagine Contemporanea - Via Gaetano Postiglione 10
© Andrea e Magda
© Simone Donati
INFO PRATICHE
Il Master di Fotografia Documentaria ha una durata totale di
80 ore sviluppato su un arco temporale di 4 mesi con lezio-
ni svolte durante i weekend. Il corso è diviso tra lezioni
frontali e discussioni partecipative guidate; sessioni
di editing dei lavori si alterneranno all’accompagnamento
continuo degli allievi nell’ideazione e produzione dei pro-
getti fotografici personali. Durante il corso gli allievi avran-
Prende il via il 9 febbraio il Master di Fotografia no la possibilità di contattare individualmente i docenti via
Documentaria organizzato dal Centro di Formazione e mail e attraverso un gruppo Facebook dedicato.
Ricerca sulla Fotografia e l’Immagine Contemporanea Per iscriversi è necessario inviare il proprio portfolio
di Bari. Tenuto da Simone Donati (TerraProject) e da / curriculum e rilasciare i propri dati utilizzando l’apposi-
Andrea del collettivo Andrea & Magda, il corso è rivol- to modulo. I candidati saranno successivamente ricontatta-
to a chi, già in possesso delle tecniche di fotografia base, ti per comunicare l’esito della candidatura e concordare un
voglia imparare a sviluppare un’idea realizzando professio- appuntamento per procedere all’iscrizione effettiva. Per qual-
nalmente un progetto fotografico documentario, imparan- siasi richiesta informativa contattare il numero 389 5609768.
do una metodologia di lavoro affidabile e confrontandosi
anche con le dinamiche di un mercato in continua evolu- ❖ https://scuola.fproject.it/master-di-fotografia-documentaria
zione. Dall’iniziale progettazione e ideazione, passando per
la preparazione, lo shooting e l’editing, gli allievi saranno
accompagnati passo passo nelle diverse fasi di rea-
lizzazione del progetto, analizzando diversi aspetti del
flusso di lavoro: il reperimento di fondi e finanziamenti, la
gestione dei clienti, la successiva pubblicazione editoria-
le, nei giornali e sul Web, e la produzione di mostre e libri.
Alcune lezioni verteranno sulla conoscenza e l’utiliz-
zo delle nuove piattaforme digitali come i social media,
Instagram, Facebook e i web docs con l’apporto di docenti
che affronteranno tematiche specifiche: Francesco Pistilli
ci racconterà il ruolo di Instagram e dei social media nel
mercato della fotografia e della comunicazione visiva; The
river journal ci parleranno del giornalismo multimediale, dei
web docs e di nuovi approcci agli output fotografici. Infine
Giulia Ticozzi, photo editor del quotidiano La Repubblica,
racconterà i meccanismi di lavoro di una redazione edi-
toriale e aiuterà i partecipanti nella scelta delle immagini
durante due lezioni a metà e fine corso.
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La scuola di fotografia itinerante de
Accademia Sprea, sempre in prima linea di ritratto, al nudo d’autore, all’architettura
per supportare i professionisti dell’immagine, e al paesaggio ma anche post produzione,
presenta un ampio e qualificato program- editing video e ricerche iconografiche nei
ma di workshop che punta ad aumentare e maggiori archivi web, restituendo al parteci-
perfezionare le competenze di chi opera nel pante strumenti all’avanguardia per richieste
campo della fotografia, del video e in gene- di alto profilo, al fine di inserirsi in un contesto
rale della creatività. L’offerta è curata da un lavorativo sempre più esigente. Forti delle
corpo docente in grado di accompagnare nostre esperienze sul campo, L’Accademia
Denis Curti nel percorso di crescita sia l’amatore sia il Sprea nasce da una profonda conoscenza
direttore de
professionista, soddisfacendo necessità ed del settore fotografico ed editoriale, arricchita
esigenze richieste dal mercato. La nostra dalle capacità professionali e umane di un
proposta, di alto livello, si caratterizza per team di esperti che restituiranno agli iscritti
un’ampia scelta che spazia dalla fotografia un’esperienza unica nel suo genere.
i nostri docenti
Erminio Annunzi Gianluca Malena Mazza Efrem Raimondi
www.marcointroini.net
www.albertogiuliani.com
www.linkedin.com/in/barbara-verduci
www.linkedin.com/in/marco-zanata
nasce a San Be- Catzeddu nasce a Bologna, nasce a Legnano.
nedetto del Tronto. nasce a Genova, giovanissima si Il suo lavoro
Nel 1981 è assunto vive e lavora a Mi- trasferisce a Mila- spazia tra
all’Agfa Gevaert do- lano per gran parte no per seguire la “l’allucinazione”
ve segue la Scuola del suo tempo. Scuola di Cinema. delle polaroid e la
di perfezionamento Dopo il master in Nel 1982 diventa “falsa verità” del
per la fotografia e Fotografia Profes- la prima donna in grande formato
la stampa presso la sionale, intraprende Europa a essere senza privilegi per
sede di Monaco di Marco Introini l’attività di fotografo Alberto Giuliani operatore alla Barbara Verduci luoghi, persone e Marco Zanata
Baviera. Nel 1992 nasce a Milano, realizzando varie nasce a Pesaro, macchina da presa nasce a Milano, oggetti. Dal 2017 nasce a Treviso. Si
inizia a collaborare fotografo do- campagne pubbli- per gli studi si cioè assistente al fin dagli anni della insegna Fotografia diploma in Media
con le agenzie cumentarista di citarie e cataloghi. sposta prima a Direttore di Fotogra- formazione si oc- presso Raffles Design presso la
Associated Press paesaggio e archi- Dal 2005 è Adobe Bologna e poi a fia, specializzandosi cupa di fotografia, Milano. Negli ultimi Nuova Accade-
e Daily for Press tettura. Certified Expert per Milano. Raccontare nella direzione di studia cinemato- anni è invitato a mia di Belle Arti
come fotografo di È docente di Foto- Photoshop e fa par- storie è il suo me- videoclip e pro- grafia e televisione presentare il suo (NABA) di Milano.
sport e reportage, grafia dell’Architet- te degli Adobeguru, stiere. Attraverso grammi televisivi. e si diploma presso lavoro in istituzioni Durante gli studi
pubblicando su tura e Tecnica della il gruppo di esperti le sue immagini Lavora per cam- il centro Bauer di publiche e private colleziona espe-
testate come il Rappresentazione ufficiali di Adobe ha testimoniato i pagne fotografiche Milano per la foto- tra cui La Triennale rienze eterogenee
Corriere della Sera, di Architettura Italia, svolgendo in grandi eventi del per riviste di moda grafia. di Milano, 2015 nell’ambito del
la Gazzetta dello presso il Politec- tutta Italia attività nostro tempo per come Vogue Italia, Dopo il diploma (La fotografia filmmaking, lavo-
Sport, Il Giornale nico di Milano. di dimostrazione le più grandi te- Elle e Glamour. lavora come fo- non esiste) e il rando anche alla
e Repubblica. Dal Inserito nei venti software, seminari state giornalistiche Le sue opere, mai tografa di scena MAXXI di Roma, realizzazione di
1999, inizia l’attività fotografi di archi- e vari tour di lancio internazionali. Le considerate pura- presso compagnie 2017 (Presente videoclip musicali
di insegnamento tettura protagonisti dei prodotti Adobe. sue storie sono mente commerciali teatrali e come imperfetto). (Warner Music
www.linkedin.com/in/erminio-annunzi
con l’Istituto Italiano degli ultimi dieci Collabora con foto- pubblicate in Italia ma cariche di gran- insegnante di tec- Italy).
di Fotografia. Dal anni, è intervistato grafi e agenzie per la da Vanity Fair, GQ, de valenza artistica, nica fotografica. blog.efremrai- Attualmente lavora
2006 fa parte della da Letizia Gagliardi post-produzione e la Icon Design, AD, D sono state presen- Dal 1989 al 2017 mondi.it come filmmaker
Canon Academy gestione del colore tate a due edizioni
www.gianlucacatzeddu.com
docente. (Roma 2010). At- citarie e cataloghi. della Sera e sono Venezia. presso l’Agenzia di progetti di varia
www.efremraimondi.it
CALENDARIO
2018-2019
posti
LO SPAZIO
WORKSHOP E IL TEMPO
NUDO D’AUTORE
WORKSHOP
DEL/NEL PAESAGGIO
CINEMATOGRAFICO
Malena Mazza di ERMINIO ANNUNZI
Milano - Sa. 20 / Do. 21 ottobre 2018
650 €
Sabato 19 - domenica 20 gennaio 2019
ADOBE LIGHTROOM perché partecipare PROGRAMMA due giorni
E SVILUPPO RAW E rminio Annunzi è da sempre
impegnato nel divulgare le
Sabato 19 Gennaio
Gianluca Catzeddu
Milano - Sabato 17 novembre 2018
suggestioni della fotografia di
natura portando avanti molte •Superare
l’accostamento comune
Mattina
◗ Visione e analisi dei mini
portfoli dei partecipanti.
ricerche personali sul paesaggio.
190 € Il corso si pone l’obiettivo di di paesaggio-luogo bello, ◗ Principi e concetti dello spazio
perfezionare la tecnica fotografica a favore di paesaggio e del tempo nell’arte figurativa e
e coltivare lo sguardo creativo del nella fotografia.
ARCHIVI FOTOGRAFICI, fotografo.
come luogo su cui ◗ Ore 13,00/14,30 pausa
EDITING E COSTRUZIONE scrivere e raccontare pranzo.
PORTFOLIO Oltre all’approfondimento sulla idee e pensieri
tecnica, il corso è pensato per Pomeriggio
Barbara Verduci stimolare la visione creativa ed
•Mettere in pratica i
◗ Principi e concetti dello spazio
Milano - Sabato 15 dicembre 2018 espressiva di ogni partecipante. e del tempo nell’arte figurativa e
180 € principi teorici e tecnici nella fotografia.
Lo spazio e il tempo sono limiti e ◗ Tecnica di ripresa e tecnica di
confini di cui non si vede la fine, si appresi sviluppo file.
✔ LO SPAZIO E IL TEMPO percepisce che vanno oltre a ciò
NEL PAESAGGIO
Erminio Annunzi
che vediamo o che crediamo di
sapere, e si perdono nella lunga • Migliorare la tecnica
fotografica ed espressiva
Domenica 20 Gennaio
Ore 7,00/12,30
notte dell’universo.
Milano - Sa. 19 - Do. 20 gennaio 2019 Mattina
300 € Nei due giorni tratteremo, ◗ Uscita fotografica per
attraverso una parte di teorica esercitazione sul tema lo spazio
fotografica e di tecnica di ripresa, e il tempo del/nel paesaggio.
RITRATTO D’AUTORE il concetto di spazio e tempo
Efrem Raimondi con particolare attenzione al Pomeriggio
principio della sospensione ◗ Ripresa dei lavori in aula,
Milano - Sa. 16 - Do. 17 febbraio 2019 temporale dello spazio. Alla scelta delle immagini e
350 € parte teorica, seguirà una sviluppo.
fase pratica con uscita ◗ Analisi e discussione
sul campo, in cui finale sulle immagini
VIDEO E FILMMAKING esercitare i principi realizzate durante
Marco Zanata teorici e tecnici
appresi in aula.
l’uscita.
Milano - Sa. 16 - Do. 17 marzo 2019 Dopo la ripresa
350 € sul campo, Affrontare
dedicheremo
il pomeriggio queste temati-
FOTOGRAFIA dell’ultima giornata, che attraverso
D’ARCHITETTURA per la fase di
la fotografia di
Marco Introini sviluppo dei file e
Milano - Sa. 6 - Do. 7 aprile 2019 commento sul lavoro paesaggio della
svolto. Il corso è dedicato
300 € a quei fotografi che desiderano natura, ci permette
migliorare il loro approccio di connotare concetti
alla fotografia di paesaggio, lI pomeriggio del secondo che superano il luogo
LA NARRAZIONE comprendere i meccanismi di giorno, i partecipanti dovranno
PER IMMAGINI espressione fotografica e come portare il loro computer dotato di stesso, portandolo
questi meccanismi permetteranno Lightroom e/o PS camera Raw, nella direzione in cui
E IL SUO MERCATO loro di migliorarsi fotograficamente. su cui lavorare.
Alberto Giuliani il pensiero si rende
Milano - Sa. 11 - Do. 12 maggio 2019 La partecipazione al corso richiede Per la visione del portfolio concreto, partendo
300 € una conoscenza, almeno base, è necessario preparare la
delle tecniche di ripresa fotografica presentazione dei propri dall’astrazione fino ad
SCONTI AD ABBONATI
e di postproduzione. lavori. arrivare alla figura.
E PROMOZIONI
PER CHI PARTECIPERÀ A PIÙ CORSI cosa portare: l’attrezzatura fotografica
con particolare attenzione ai grandangolari
e un buon cavalletto
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CULTURA
Legale nel 2007 per vari milioni di euro. il banale, una specie di parodia.
Koons è stato ora condannato, Non ha quindi negato di essersi
o plagio?
re di Davidovici di 135.000 €; la viene accusato di aver plagiato
sua società deve risarcire il dan- un’opera altrui. La sua difesa si
no per aver riprodotto l’opera sul bassa spesso sul concetto di liber-
sito di Koons, e la casa editrice tà artistica, di “ispirazione”, di
Avv. Cristina Manasse Flammarion, che aveva vendu- aggiunta di elementi che rende-
to il catalogo riproducente l’ope- rebbero le sue opere uniche, di
Koons di nuovo in tribunale ra, è stata condannata alla mul- diversità del messaggio artistico.
accusato di plagio: il maialino ta di 20.000 €. Non è stato inve- La parodia viene spesso richiama-
di Davidovici vince ce disposto il sequestro dell’ope- ta quale giustificazione. Il plagio
ra incriminata. In breve, secondo non è escluso nemmeno dal fat-
l’accusa, il plagio si fonda sul to di aver riprodotto la scena su
Lo scorso novembre, un giudice un’opera di ceramica di Koons del fatto che, oltre alla sostanzia- un diverso “medium”, trattandosi
francese ha giudicato il famoso 1988, con il medesimo nome, raf- le somiglianza tra le due ope- spesso di opere in porcellana che
appropriation artist Jeff Koons figurante una ragazza stesa sulla re, l’aggiunta di elementi quali riproducono fotografie scattate
colpevole a chiusura di una vicen- neve con un maiale in soccorso i fiori al collo del maialino e di da altri artisti e riprese da Koons.
da legale iniziata quattro anni pri- con la botte al collo. A fronte delle due pinguini serve non a ren- Ma la storia non è finita con la
ma da Franck Davidovici, fotogra- accuse di plagio e richieste dan- dere l’opera diversa ma a evo- sentenza del Tribunale di Parigi
fo responsabile della campagna ni, il direttore del centro espositi- care quella di Davidovici, ren- perché nel frattempo Davidovici,
pubblicitaria della casa di moda vo difendeva il progetto di Koons, dendo la medesima opera in for- che aveva ideato la campagna
NafNaf, che reclamava il plagio mirato a utilizzare artisticamente mato tridimensionale. Inoltre, il pubblicitaria insieme al direttore
di una sua fotografia, raffiguran- oggetti venduti o immagini viste plagio era reso ancor più evidente artistico Elisabeth Bonamy, si è
te una ragazza stesa soccorsa da altrove. Il proprietario dell’ope- dall’utilizzo del medesimo titolo, trovato al centro di commenti sui
un maiale con una piccola botte ra, che l’aveva prestata al Centre Fait d’Hiver. Secondo Davidovici media e sulla stampa per essersi
legata al collo. La fotografia era Pompidou per la retrospettiva, si trattava di una “copia servile” “appropriato” anche della parte
usata nella campagna pubblici- provvedeva a ritirarla. Davidovici della sua opera del 1985. di lavoro svolta dalla Bonamy per
taria di NafNaf Fait d’Hiver del citava Koons in giudizio per vio- La difesa aveva, invece, sotto- quell’opera plagiata. La Bonamy
1985. Ma nel 2014, Davidovici lazione del diritto d’autore, chie- lineato come Koons si fosse ispi- afferma di aver sempre concepi-
scopriva, sfogliando un libro, che dendo 300.000 € per danni e il rato alla pubblicità di NafNaf ma to e realizzato gli elementi visuali
in una mostra presso il Centre sequestro dell’opera di Koons, con un messaggio diverso, mirato delle campagne pubblicitarie per
Pompidou a Parigi era esposta venduta da Christie’s a New York a evidenziare il suo interesse per NafNaf ma di non essere stata
menzionata nella vicenda né nei
comunicati e dichiarazioni fat-
ti da Davidovici in merito all’im-
magine oggetto di causa.
E allora, in attesa di vedere se
la Bonamy proseguirà nei suoi
commenti, dobbiamo aspettarci
che Davidovici, che ha vinto la
battaglia nei confronti di Koons,
alla fine venga accusato di appro-
priazionismo da Elisabeth?
16
GUARDARE
Profilo d’Autore
Biografia
Il norvegese OLE J nei concorsi Wildlife Photographer economia ambientale.
LIODDEN è co-fondatore di WildPhoto of the Year, Global Arctic Awards e È autore di otto libri su natura e foto-
Travel, agenzia leader mondiale in European Wildlife Photographer of grafia. Il suo nuovo volume, Polar
spedizioni fotografiche nelle regioni the Year. Bears & Humans, uscirà nella prima-
polari, in particolare nelle Svalbard. Ole è laureato in Gestione delle risor- vera del 2019.
Ha ottenuto premi e riconoscimenti se naturali, economia delle risorse ed www.oleliodden.com
18
Ole J Liodden
Il re
in pericolo
Pochi fotografi possono dire di conoscere gli orsi polari quanto Ole Jørgen
Liodden. Lo incontriamo in una sua pausa in climi più temperati, per parlare
delle sue premiate immagini, di stampa 3D e del “più profondo obiettivo Nikon”
19
Profilo d’Autore
A
Abbiamo incontrato Ole Jørgen Liodden in una
dorata giornata d’autunno a Bristol, a margine
del Wildscreen Festival, dove ha presentato il
progetto Polar Bears & Humans, incantando
una platea di fotografi, videomaker e studenti.
Da dove arriva la domanda di pelli
d’orso?
Dal 2006, la domanda è prevalentemente di
origine cinese. Ma preferisco mettere in pro-
spettiva questo dato: ci sono circa trecento
La sua conferenza è stata illuminante: Ole ha Su ghiaccio sottile acquirenti cinesi di pelli d’orso, su più di un
mixato proiezioni delle sue immagini mozza- Nella pagina accanto, miliardo di cinesi. Insomma, questo non è un
fiato e dati scientifici e ha dimostrato come la la premiatissima immagine problema che riguarda la Cina, parliamo di una
caccia indiscriminata rappresenti una minaccia di Ole del 2012, con un percentuale infinitesimale di persone...
alla sopravvivenza degli orsi polari persino più orso polare su un lastrone
grave e immediata del cambiamento climatico. alla deriva nei pressi di Mentre per gli orsi polari...
L’allarme sui volti e nelle domande poste al rela- Spitsbergen, l’isola più grande Sì, per loro è un problema e deve essere fer-
tore era evidente: mentre cercavamo di lasciare dell’arcipelago delle Svalbard. mato. Adesso la priorità deve essere bloccare
l’auditorium, Ole è stato circondato da rappre- Nikon D3S, 14-24 mm f/2.8, il commercio di pelli. Ci sarà sempre un mini-
sentanti di National Geographic, BBC Natural 1/400 di sec, f/11, ISO 1.000 mo di caccia di sussistenza, o l’abbattimento
History Unit, Natural History Museum e colle- di esemplari problematici, ma se riusciamo a
ghi, tutti ansiosi di saperne di più. Questa storia fermare la vendita delle pelli avremo tolto ogni
poco nota ha occupato gli ultimi quattro anni ragion d’essere alla caccia commerciale.
di Ole e sarà narrata per esteso nel libro Polar
Bears & Humans, in uscita in primavera, e nel Puoi descriverci la prima volta che hai
documentario che lo accompagna. visto un orso polare artico?
Eravamo su un’imbarcazione, abbiamo visto
So che non puoi rivelare molto, ma cosa un orso su un lastrone di ghiaccio. Si è sposta-
ci puoi dire di Polar Bears & Humans? to verso di noi, poi ha mosso il naso su e giù
Posso dire che ho avviato questo progetto qualche volta e si è alzato sulle zampe poste-
quattro anni fa. All’epoca non avevo un nome riori. Ma non si è solo alzato, si è proprio mes-
per il progetto, che nel tempo è cresciuto più so in posa, ci salutava! [ride] Era la prima vol-
di quanto pensassi. Il cambiamento climatico ta che vedevo un orso polare e non ne ho mai
è il problema principale per il futuro degli orsi più visto nessuno fare una cosa del genere.
polari, ma il presente è minacciato dalla cac- È stato un momento interessante, ma all’epo-
cia. E non dalla caccia illegale, da quella lega- ca c’era molto più ghiaccio.
le. Le dimensioni sono preoccupanti: da otto-
cento a mille esemplari uccisi ogni anno. E la Quanto sono cambiate le cose da
domanda commerciale è in costante ascesa: allora?
a un certo punto crescerà anche il merca- Nei primissimi anni, i clienti in realtà addirit-
to nero, con un relativo aumento del bracco- tura si lamentavano del troppo ghiaccio: non si
naggio, e le cose si metteranno davvero male. poteva andare lì o là per via del ghiaccio. Il 2010
è stato il primo anno in cui abbiamo potuto
aggirare la parte settentrionale delle Svalbard
A volte devi inventarti una tecnologia, già a luglio: di solito a quell’epoca c’era anco-
perché non è sul mercato. ra troppo ghiaccio e bisognava aspettare ago-
sto o settembre. Adesso non c’è più, devi sali-
Stampo in 3D tutto quello che mi serve, da solo
re fino agli 82° Nord per raggiungere il limite
dei ghiacci. Sta cambiando molto.
20
21
1
1 | L’orso che saluta
Questo è il primo orso polare Questo cambia di sicuro la natura del- tecnologia, perché non è sul mercato. Stampo
avvistato da Ole nella sua la tua fotografia. Come illustri l’impatto in 3D tutto quello che mi serve, da solo.
carriera e questa è stata l’unica del cambiamento climatico e che tipo di
volta in cui ne ha visto uno immagini scatti oggi? Stampa 3D? Per cosa? Per aggiungere
alzarsi sulle zampe posteriori All’inizio cercavo solo di fotografare gli orsi parti specifiche alla custodia?
e salutare il fotografo. polari da più vicino possibile o nel modo più Sì, a tutte le sezioni. Ho una staffa tra custo-
300 mm f/4, 1/800 di sec, f/4, piacevole, a volte nel paesaggio. Poi, intorno dia e cupola e ho anche un sistema di montag-
ISO 200 al 2010, ho cominciato a cercare di mostrare gio, sempre stampato da me, con viti. Ho un
gli orsi alle prese con la riduzione dei ghiacci. bastone in fibra di carbonio con tre o quattro
2 | Orso addormentato Usavo un grandangolo e ho iniziato a mostra- sezioni che posso aggiungere, così posso scat-
Avvicinandosi in silenzio, re la ritirata del ghiaccio. Oggi invece mi inte- tare da un metro a quattro metri di distanza.
Ole è riuscito a inquadrare ressa di più evidenziare quel confine sottile tra
la scena intorno a metà aria e acqua. Negli ultimi due anni ho lavora- Che tipo di collegamento hai in cima?
dell’escursione focale di uno to molto di più con custodie subacquee e con Sembra il manubrio di una bicicletta: lo
zoom 70-200 mm. In genere, fotocamera fissata su bastone, al pelo dell’ac- impugno con entrambe le mani, così è un po’
si affida a un tele 600 mm. qua: cerco di mostrare l’orso sia fuori sia sot- più stabile, e sulle due manopole ho autofocus
Nikon D3X, 70-200 mm f/2.8, to il ghiaccio, per far capire quanto questo sia e pulsante di scatto.
1/500 di sec, f/5, ISO 800 sempre più sottile e fragile.
Quindi: la fotocamera è a testa in giù,
Come fai a usare la fotocamera in cima in fondo al palo, che è telescopico?
a un palo sotto il ghiaccio? Sì, la fotocamera è a testa in già, ma il
Sto migliorando! A volte devi inventarti una palo non è telescopico, è modulare. Dalla
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Profilo d’Autore
fotocamera ho un cavo che sale e porta il Vuoi dire che c’è una Nikon con custo-
feed video a uno schermo, così vedo cosa sto dia subacquea sul fondo del Mar Glaciale
fotografando. Artico?
No, no: mi sono caduti degli obiettivi. Avevo
E tutta ‘sta roba può scendere fino a un 24-70 mm che adoravo e che adesso è a
tre metri di profondità? qualche centinaio di metri di profondità, a
Esatto, per la precisione tre metri e mezzo 81° Nord...
dall’imbarcazione.
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Profilo d’Autore
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mm, 24-70 mm e 14-24 mm sono i miei obiet- Serve molta più nitidezza perché è un mondo
tivi principali. completamente diverso.
Il 14-24 mm è quello che usi nelle custo- Sei sempre stato un Nikonista?
die subacquee? In realtà no, sono partito con Canon! Sono
No, in realtà è un altro: il 16-35 mm, bloccato stato anche Canon Ambassador per la Norvegia
Sopra il livello del
con il nastro adesivo su 20 mm. L’ho provato a fino intorno al 2010.
mare scatto con una
16 mm, a 26 mm, a quasi 30 mm, ma intorno a
profondità di campo
20 mm è la focale più adatta alle mie necessità. E poi cosa ti ha spinto a cambiare?
ridotta per un effetto
La Nikon D3S. È stata determinante, soprat-
bokeh, ma sotto il pelo
Usi sempre la stessa combinazione di tutto per quello che faccio nell’Artico, dove
dell’acqua ho scoperto
corpo macchina e ottica nella custodia? sono frequenti situazioni buie, con luce ridot-
che è meglio fare
Sì, perché impostazioni e necessità sono ta. Prima non era possibile spingersi più in là di
il contrario
diverse sott’acqua. In genere, sopra il livello del ISO 1.000 o 1.500. Con la D3S ho avuto a dispo-
mare scatto con una profondità di campo ridot- sizione uno strumento in grado di darmi una
ta per un effetto bokeh, ma sotto il pelo dell’ac- buona risoluzione a ISO 3.200, con un sistema
qua ho scoperto che è meglio fare il contrario. autofocus incredibilmente veloce.
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Profilo d’Autore
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2
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Come fotografare 24 ore, 12 scatti
Tecnica
24 ore,
12 scatti,
un luogo
O
Il paesaggista
Ogni volta che tengo un corso di foto- Benjamin Graham parte da preparazione e pre-visualizzazio-
grafia o una presentazione, ricorro ad ci insegna a sfruttare ne e termina con lo sviluppo e la produzio-
alcune citazioni celebri. Queste sono il meglio di quanto ne dell’immagine finale.
due tra quelle che uso più frequentemen- Se applicherete i valori di questi due mae-
ci circonda, sfidandoci a
te: “Le immagini sono già lì, basta catturar- stri a ogni paesaggio che visitate, vi garanti-
le”, di Robert Capa, e “Non scatti una foto-
realizzare dodici immagini sco che otterrete sempre immagini memora-
grafia, la fai”, di Ansel Adams. Le parole di molto diverse nel corso bili. Non avete bisogno di volare verso mete
Adams e Capa sono valide oggi come quan- di un solo giorno e nello esotiche per produrre una galleria di succes-
do sono state pronunciate la prima volta, stesso posto! si. Proprio sulla porta di casa c’è una splen-
più di sessant’anni fa. Capa intendeva dire dida varietà di paesaggi, assolutamente di
che la fotografia è molto più che arri- prima classe. Passare del tempo in un luo-
vare in un momento qualsiasi e regi- go, anche solo una giornata, vi permetterà
strare indiscriminatamente la scena di creare un portfolio emozionante e diversi-
che si presenta davanti all’obiettivo. ficato, a patto di impegnarvi al 100 per cen-
Adams voleva dire che la pressione dello to! L’impegno inizia già accettando l’idea di
scatto è solo in un piccolo momento nel alzarsi molto prima dell’alba e di restare fuo-
mezzo di un ben più esteso processo, che ri almeno un po’ dopo il tramonto...
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Come fotografare Sport
Benjamin Graham
È un premiato
fotografo, relatore e
docente di fotografia.
I suoi scatti sono
pubblicati in tutto il mondo. Vive sulla
costa meridionale della Gran Bretagna,
ma preferisce passare buona parte del suo
tempo in strada, all’aperto, nel suo camper.
Si dedica alla celebrazione delle coste, della
campagna e delle architetture inglesi. Nel
2017 è stato incoronato vincitore assoluto
del prestigioso UK Landscape Photographer
of the Year. Possiamo vedere altri suoi lavori
su www.benjamingraham.co.uk e seguirlo
su twitter.com/_benjamingraham
29
La sfida Scatto 1
Lo scorso marzo sono stato invitato a un anno sono un ottimo raccolto,
tenere una conferenza in Cumbria, una mi sono messo alla prova per com-
contea del nord-ovest dell’Inghilter- pletare la missione di realizzarne
ra. Alla fine, viste le previsioni meteo dodici in ventiquattr’ore... Tutte le
favorevoli, anziché tornare a casa ho immagini di questo articolo sono sta-
deciso di passare un paio di giorni nel te scattate sulla riva, sull’acqua o sul-
Lake District, in camper. Be’, chi non le colline intorno al lago Ullswater.
lo farebbe? Era l’occasione ideale per Sono state tutte catturate con una
produrre una galleria fotografica per la Nikon D810, con blocco dello spec-
sfida di NPhotography! Con in testa chio attivo e otturatore a prima tendi-
le parole di Ansel Adams, secon- na elettronica quando le condizioni lo
do cui dodici buone fotografie in permettevano.
Scatto 2
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Come fotografare 24 ore, 12 scatti
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Scatto 4
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Come fotografare 24 ore, 12 scatti
Scatto 6
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Come fotografare Xxxxxx
Scatto 8
12:21 Muretto a secco
Qui ho cercato di pensare in modo un po’
originale, prima di tutto con composizione,
angolo di campo e inquadratura, poi con la
post-produzione della scena. La versione
a colori dell’immagine non mi entusiasma-
va poi troppo: mi piacevano forme e tex-
ture, ma temperatura e qualità della luce...
non tanto. Nuvole e scie di condensa erano
scolpite da un vento forte in quota e dise-
gnavano motivi attraenti nel cielo; l’effetto
sembrava quasi quello di una lunga espo-
sizione con filtro big-stopper. Per catturare
tutta la magnificenza di questo paesaggio
di nuvole ho montato uno zoom grandan-
golare 14-24 mm f/2.8. L’immagine è sta-
Obiettivo Nikon 14-24 mm f/2.8 ta poi elaborata con il filtro Bianco e nero
di Photoshop, con cui ho lavorato singolar-
Esposizione 1/320 di sec, f/8, ISO 64
mente su ogni canale di colore.
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Scatto 9 Obiettivo Nikon 50 mm f/1.4G + polarizzatore
Esposizione 1/320 di sec, f/7.1, ISO 64
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Come fotografare 24 ore, 12 scatti
Scatto 10
Rimanere sul posto per parecchie ore ci permetterà di cogliere
più facilmente le opportunità di scatto che la dea bendata
deciderà di regalarci
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Come fotografare Xxxxxx
Le grandi foto di
paesaggio non nascono
(quasi) mai da scatti
improvvisati. Ci
vogliono pianificazione
e tanta, tanta pazienza
nell’attesa della luce
migliore
38
Come fotografare 24 ore, 12 scatti
Scatto 12
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IMPARARE
www.spreafotografia.it
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DA REFLEX A MIRRORLESS
Pro e contro del passaggio
da un sistema fotografico
Nikon all’altro.
LAME DI LUCE
Usiamo una macchi-
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na del fumo per
creare un’atmosfera
fatata. Il divertimento
IN PERFETTO ORDINE
“Ripulire” l’inquadratura è una vera
è assicurato!
arte: semplice da capire, ma spesso
54
difficile da padroneggiare.
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IL FLASH... FA SPLASH!
Un piccolo ma potente lampo per
un ritratto di grande impatto.
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PERFETTO EQUILIBRIO
I m p a r i a m o a b i l a n c i a re l u ce
naturale e lampo del flash negli
scatti in esterni.
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PHOTOSHOP E LA GALLOZEBRA
Sfruttiamo selezioni e maschere per
fondere in maniera ultra realistica
due foto con risultati fuori di testa.
68
STAMPIAMO BIANCO E NERI IMPECCABILI
Capture NX-D ci permette di pre-
parare le nostre foto in modo che
appaiano perfette anche su carta.
N Tecnologia Monitor da scrivania
liquidi
tecnologia IPS. Offre una risoluzione
pari a 2.560x1.440 pixel, un angolo di
visione di 178 gradi sia in verticale sia
in orizzontale, un rapporto di contrasto
massimo di 1.300:1, e una luminosità
massima tipica di 350 cd/m2. Copre il
TN, IPS, VA, MVA, OLED... Facciamo 99% dello spazio colore Adobe RGB
ed è perfetto quindi per il fotoritocco.
un po’ di chiarezza fra le tante sigle!
S
Su tutte le scrivanie dei foto-
grafi svetta almeno un monitor
(non sono rare le configurazio-
ni “multischermo”) utilizzato
per il fotoritocco delle immagi-
ni. La stragrande maggioranza
dei modelli oggi sul mercato si
basa sulla collaudatissima tec-
nologia dei cristalli liquidi.
UN SANDWICH
ELETTRONICO
A grandi linee, l’LCD (dall’ingle-
se Liquid Crystal Display) è
costituito da più “strati” sovrap-
posti. Il primo è rappresenta-
to da un sistema di retroillu-
minazione (oggi prevalgono i
LED) sormontato a sua volta
da un filtro polarizzatore che ha
la capacità di far passare solo le
onde elettromagnetiche che si
muovono lungo un certo piano piccole “bacchette” che nello primo. In condizioni normali la
di oscillazione, ossia parallela- schermo sono collocate tra due luce della lampada può quindi
mente alle “maglie” del filtro. La lastre di vetro sfasate di 90 gra- attraversare la cella e illumina-
luce attraversa quindi una cella di, ciascuna dotata di “scanala- re un singolo pixel sulla super-
dello spessore di pochi millesi- ture” sulla faccia più interna. ficie dello schermo. Al con-
mi di millimetro che contiene i trario, applicando un vol-
famosi cristalli liquidi. CRISTALLI IN CELLA taggio alla cella, la dispo-
A differenza dei liquidi, I cristalli liquidi più vicini al sizione dei cristalli liquidi
che presentano una struttu- vetro si orientano parallelamen- cambia: la luce viene blocca-
ra completamente disordi- te alle scanalature mentre quelli ta dal secondo polarizzatore e I PANNELLI IPS
nata, i cristalli liquidi esibi- al centro della cella tendono ad il pixel appare più o meno scu- Per migliorare la qualità delle
scono un certo ordine spa- assumere una posizione inter- ro a seconda della corrente for- immagini, è stata sviluppata la
ziale, caratteristica eredi- media fino a generare una strut- nita. Questa tecnologia è detta tecnologia In-Plane Switching
tata dai solidi. D’altra par- tura a elica. La loro disposizione Twisted Nematic (TN) e pre- o più semplicemente IPS, che
te mantengono anche pro- è tale che la luce della lampada senta tra i suoi pregi bassi con- sfrutta una differente colloca-
prietà tipiche dei fluidi, entra attraverso il polarizzato- sumi e un buon tempo di rispo- zione degli elettrodi all’inter-
come la capacità di formare re, subisce una distorsione di 90 sta. L’angolo di visione però è no del pannello per mantene-
gocce e di prendere la forma gradi ed esce dalla cella passan- limitato, soprattutto in senso re i cristalli paralleli alla super-
del recipiente che li contie- do per un secondo polarizzatore verticale, e i colori appaiono ficie del display. Scompare dun-
ne. Se li sottoponiamo a diver- montato perpendicolarmente al piuttosto opachi. que il tradizionale allineamento
se temperature assumono dif-
ferenti stati intermedi, tra cui
quello “nematico” (“filamen- Se dobbiamo combattere con i riflessi, puntiamo fin
toso”) in cui appaiono come da subito su uno schermo con la superficie opaca
42
elicoidale dei cristalli dei moni- I MONITOR VA E MVA
tor Twisted Nematic e la cor- L a t e c n o l o g i a Ve r t i c a l Il futuro è OLED?
rente percorre la cella in senso Aligment (VA) si pone come
orizzontale invece che in ver- una via di mezzo fra TN e IPS. UNA TECNOLOGIA CHE HA GIÀ CONQUISTATO MOL-
TI AMBITI (la troviamo sempre più spesso a bordo
ticale. In assenza di corrente, Costringe i cristalli chiusi nel- degli smartphone, ma anche nei mirini elettronici del-
le molecole risultano paralle- le celle ad allinearsi vertical- le mirrorless e nei televisori high-end) è quella iden-
le al piano del display e i filtri mente quando non è applica- tificata dall’acronimo OLED (Organic Light-Emitting
di polarizzazione non lasciano to alcun campo elettrico (bloc- Diode ). Sviluppata in origine da Ching Tang, scien-
passare la luce. All’aumentare cando così la luce) e orizzon- ziato di Kodak, si basa sulla possibilità di trasformare
energia elettrica in luce, fenomeno detto dell’elettro-
del campo elettrico le moleco- talmente quando invece faccia- luminescenza. Per far questo, si sfruttano le proprietà
le iniziano a ruotare nella dire- mo percorrere la cella da una di speciali polimeri in grado di emettere luce quan-
zione del campo stesso con il corrente. In questo modo è do sono sottoposti a una corrente, senza bisogno di
conseguente passaggio della possibile ottenere imma- alcuna lampada di retroilluminazione, necessaria inve-
luce attraverso i filtri. Il siste- gini dall’elevato livello di ce ai classici schermi LCD. Come questi ultimi, il display
OLED consiste essenzialmente in una struttura “a sand-
ma Twisted Nematic garantisce contrasto e luminosità, tem- wich” in cui un sottilissimo strato di questi materiali è
colori più brillanti e una visio- pi di risposta ridotti ma un racchiuso tra una griglia di elettrodi trasparenti che for-
ne ottimale da qualsiasi ango- angolo di visione più stretto nisce l’energia necessaria all’illuminazione dei pixel sul-
lazione (il che ne fa la scelta rispetto ai monitor IPS. Infatti, lo schermo, pari a circa un terzo di quella richiesta dai
ideale per le applicazioni grafi- tutte le molecole dei cristalli si modelli ai cristalli liquidi. Per creare i colori, i polimeri
elettroluminescenti vengono “drogati” con una piccola
orientano uniforme- quantità di molecole altamente fluorescenti.
mente nella stessa Nonostante le sue indubbie qualità (tra cui colori bril-
direzione a seconda lanti, neri profondi, tempi di risposta brevissimi, ampi
del campo elettrico angoli di visione, consumi ridotti e dimensioni ultra-
applicato e questo compatte), i monitor OLED per computer sono ancora
una rarità. Si tratta in primis di una questione di costi
comporta una dif- produttivi elevati, questione che troverà una soluzione
ferente leggibilità al solo quando questa tecnologia diventerà davvero “di
variare del punto di massa”. Ma il vero problema è che i display OLED sof-
osservazione. frono ancora di quel che in gergo si chiama burn-in
Per rimedia- per cui se un’immagine statica è solita essere visualiz-
zata per tanto tempo sul pannello (per fare un esempio,
re al problema, nel l’interfaccia del programma di fotoritocco che usiamo
1998 Fujitsu ha pre- spesso e a lungo), può causare la cosiddetta “ritenzio-
sentato la tecnolo- ne dell’immagine” sul monitor. In sostanza, anche cam-
gia Multi-domain biando i contenuti, sul display menu, barre degli stru-
Vertical Alignment menti, loghi potrebbero persistere in sovraimpressione,
a mo’ di... fantasmi! Per questo motivo l’OLED prolifera
(MVA) che mantie- soprattutto su smartphone e televisori, dispositivi su
ne gli stessi vantag- cui difficilmente gli stessi elementi rimangono visualiz-
gi del sistema VA ma zati a lungo nella stessa posizione e per molto tempo.
amplia l’angolo di visio-
ne a livello degli scher-
mi IPS, con un livello di con-
trasto ancora maggiore.
MVA prevede che i cristal-
li liquidi siano inclinati in più
di una direzione (ma in manie-
che), ma le generose dimensio- ra speculare) all’interno del-
ni degli elettrodi conducono a le celle che compongono cia-
un più basso livello di luminosi- scun pixel, tipicamente in due
tà e contrasto rispetto agli LCD o quattro aree chiamate “domi-
di tipo TN, rendendo neces- ni”. In questo modo le immagi-
sario l’utilizzo di lampade di ni mantengono la loro brillan-
retroilluminazione più potenti tezza e luminosità da qualsiasi
a discapito dei consumi. Il tem- prospettiva le si osservi, fino a
po di risposta dei pixel, inoltre, oltre 170 gradi. Esiste anche la
è in genere superiore e quindi tecnologia Patterned Vertical
i monitor IPS non sono la scel- Alignment (PVA) basata sugli
ta migliore se oltre a lavorare stessi principi del sistema MVA
amiamo divertirci con video- ma con qualche ulteriore perfe-
game e film, particolarmente zionamento dal punto di vista
quelli ricchi d’azione. del contrasto.
43
Imparare Video
S
in movimento
Secondo la regola anglosassone delle 5 W, la se lo stessimo sperimentando. Un altro “van-
frase d’attacco di un buon pezzo giorna- di Roberto Tronconi taggio” dei prodotti cinetelevisivi è la mino-
listico deve fornire al lettore la rispo- re quantità di contenuti narrativi dovu-
sta a cinque doman- ta al contingentamen-
de: Chi? (Who? ), to del tempo, che com-
Che cosa? ( What? ), porta una selezione del-
Quando?(When?), Dove? le informazioni esplicite:
(Where?), Perché? un film deve sintetizzare
(Why?). Rispondendo a il racconto in poco più di
questi quesiti, si ottiene novanta minuti, a scapi-
la descrizione di un even- to dell’approfondimento
to usando un linguaggio psicologico dei personag-
narrativo che si contrap- gi principali e della sus-
pone a quello evocati- sistenza stessa di quel-
vo: quest’ultimo ci lascia li secondari, nonché di
immaginare gli eventi gran parte di ciò che non
che si vogliono illustrare abbia attinenza con la
ma non li racconta, non storia principale; le serie
li mostra cioè in sequen- TV costituiscono un’ec-
za e non usa pertanto il cezione tanto che quelle
meccanismo che è alla più recenti, per qualità e
base del linguaggio audiovisivo. La fortu- 1 successo, hanno superato i film.
na di cui gode questo linguaggio non è para- Quello che l’audiovisivo perde in con-
gonabile a quella di tutti gli altri: per esem- tenuti narrativi, recupera – con gli inte-
pio, nessun libro ha ottenuto un successo di ressi – in contenuti descrittivi: parafrasan-
pubblico superiore a quello del film dal qua- do una vecchia massima, possiamo affermare
le è stato tratto, così come un telegiornale è che “un’inquadratura vale più di mille parole”
seguito da più persone rispetto a quante leg- e avvolge lo spettatore con un’enorme mole di
gano un giornale; questo perché la struttu- dati descrittivi tanto che, normalmente, è dif-
ra del linguaggio cinetelevisivo è conce- ficile trasformarli tutti in informazioni ed essi
pita per raccontare una storia. spesso riescono solo a darci un’impressione
1 | L’azione morale di Tommaso
Nel Tredicesimo secolo, per definire l’azio- complessiva. Per questo motivo, ogni volta che
d’Aquino va oltre le cinque
ne morale, Tommaso d’Aquino indica otto ele- rivediamo un film cogliamo qualcosa che non
regole aggiungendo “Quanto”,
menti; gli inglesi hanno usato i primi cinque, avevamo notato le volte precedenti, il che non
“In che modo” e “Con quali
ma il teologo aveva originariamente elenca- è necessariamente un bene: uno spot basato
mezzi”.
to anche Quantum (Quanto), Quomodo (In quasi esclusivamente su belle immagini diffi-
che modo) e Quibus Auxiliis (Con quali mez- cilmente, nella mente dello spettatore, è asso-
2 | La notizia di un fatto è
zi): l’aggiunta di questi elementi ha reso pos- ciato al prodotto che reclamizza con il risulta-
organizzata come un racconto,
sibile il confezionamento dei programmi di to che questi ricorda lo spot ma non il prodot-
che deve essere avvincente per
approfondimento. Tuttavia l’impianto narra- to. Per contro, un film incentrato sull’azione e
trattenere lo spettatore davanti
tivo rimane costante. con descrizioni insufficienti è destinato a esse-
al televisore.
Il successo di cui gode la narrazione re rapidamente dimenticato.
cinetelevisiva rispetto alle altre forme di
racconto è dovuto in parte alla sua for- N NON SOLO IMMAGINI
ma, che assomiglia al modo in cui vediamo A questo punto, dovrebbe essere emer-
e immaginiamo le cose, e in parte alla sua sa l’indubitabile importanza della nar-
capacità di suscitare in noi le stesse razione; la sua progettazione è di gran
emozioni che il fatto reale provocherebbe lunga la parte più impegnativa nella
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Imparare Video
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Imparare MICHAEL FREEMAN
1
Percorsi
vincenti
PAROLA
D’ORDINE
“Ripulire” l’inquadratura
è un’arte: semplice da capire,
difficile da padroneggiare
L’idea di una fotografia pulita è affasci- pratica? Prendiamo come esempio l’immagi-
nante. Non c’è niente di complicato nell’or- ne qui accanto e la scena da cui è stata tratta.
dine. Nel suo senso più comune, presenta Questa è la Dedham Vale, al confine tra
solo pregi e nessun argomento contrario. Chi Essex e Suffolk, ripresa su commissione. Ho
vuole essere confusionario? Nell’arte (nell’ar- avuto fortuna nel trovare nebbia in una prima
te in genere, perché non si applica solo alla mattina d’estate e dovevo sfruttarla al massi-
fotografia) è un po’ diverso. Infatti, esisto- mo. Era evidente che, a patto che la nebbia
no molti stili artistici che abbracciano il non si alzasse, potevo contare su quintali di
disordine (o per lo meno la “libertà”): alcu- atmosfera, ma volevo anche un risultato note-
ne opere di William Eggleston, per esempio. vole e pulito. Ero sul fiume Stour e volevo si
La creatività, in fondo, dipende più dalla sfi- vedessero il corso d’acqua e la sponda. Le
da ai preconcetti e dall’interesse che riesce a vecchie querce erano un elemento importan-
suscitare che non dalla spunta di tante casel- te del contenuto, ma il solo modo per inclu-
line e dall’essere precisini e ordinati! derle in modo pulito era isolarne una e lascia-
Eppure, come spero di mostrarvi nelle re solo un’allusione alla presenza delle altre.
prossime pagine, la pulizia è un modo di Questo si è tradotto nella ricerca di un albe-
pensare e scattare che può essere appli- ro che mostrasse un certo carattere e poi nel
cato a quasi ogni stile e può aiutare a gesti- portarmi alla distanza giusta perché la nebbia
re anche le scene più confuse. Non significa lo isolasse. Per un massimo contrasto grafi-
puntare al minimalismo. Certo, quando ave- co, ho pensato di scattare controsole. Anche
te davanti una scena semplice, con pochi ele- la composizione ha richiesto rigore per inclu-
menti, e scattate in modo da semplificarla dere solo quanto serviva.
ulteriormente, essere puliti è facile. Ne abbia-
mo parlato in passato, con l’idea di ridurre le N GLI ELEMENTI GIUSTI
distrazioni all’interno dell’inquadratura. La Qui c’erano tre cose: sponda del fiume, quer- 1 | Dedham Vale,
pulizia però è qualcosa più di questo e parte cia, accenno agli altri alberi. L’illustrazione confine Essex-Suffolk.
da un atteggiamento mentale. nella pagina a fianco mostra questi tre sogget-
Il primo principio è eliminare dall’im- ti e le altre specificità della scena che richie- 2 | I tre principali elementi che
magine tutto ciò che non è essenziale e devano pulizia, tra cui la gamma tonale flui- l’immagine doveva mostrare
il secondo è che tutto quanto c’è nell’in- da dello sfondo e la sfumatura di una palette erano la sponda del fiume (1),
quadratura deve contribuire al risulta- limitata, dalla luce calda del sole alle ombre la quercia (2) e un accenno
to. L’effetto è che niente può distrarre dalla fredde. La silhouette nera della sponda in pri- alla presenza di altri alberi alle
vostra idea della fotografia e del suo soggetto. mo piano e le increspature dell’acqua appena spalle (3). La composizione
È chiaro in linea di principio, ma come si fa in accennate bastano a definire l’idea del fiume doveva essere pulita, così come
la fluida transizione tonale e la
palette delicata dal rosa al blu.
Biografia
MICHAEL FREEMAN Fotografo NPhotography, collabora con la rivi-
britannico di viaggi, architettura e sta dello Smithsonian Institute e con
arte orientale, è autore di manua- molti editori internazionali. Info su
li di grande successo. Oltre che con www.michaelfreemanphoto.com
46
(1 nel disegno). L’albero (2) riempie ordina-
tamente la metà sinistra dell’inquadratura,
mentre il contorno in ombra, morbido, degli
altri alberi (3) dà profondità e atmosfera.
La lezione principale di questo approccio
pulito è che prima dobbiamo sapere cosa
vogliamo e solo dopo possiamo lavo-
rare sull’inquadratura. Possiamo avere
tempo in abbondanza (in questo caso, molti
minuti) o solo una brevissima occhiata in una
situazione in rapida evoluzione, ma il princi-
pio rimane invariato. Avere modo di riflettere
aiuta molto e l’approccio è probabilmente più 2
indicato per i soggetti che concedono tempo
e controllo, ma, come vedremo nelle prossime
pagine, possiamo applicare l’idea anche a casi
Non è solo questione di eliminare gli elementi di disturbo:
che richiedono reazioni più rapide. l’ordine deve essere un atteggiamento mentale
47
1
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2
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Imparare MICHAEL FREEMAN
1 | La superficie è un foglio
di acrilico traslucido satinato,
1
curvato e illuminato da sotto.
Dietro, di 3/4 quarti e in alto, sono
montati un banco luminoso a LED
e una luce spot di precisione per
dare slancio al prodotto. Il cerchio
azzurro e le annotazioni mostrano
le posizioni delle diverse luci di
questo set.
50
distinzione tra luce dura o morbida. Ho scel- gli oggetti e soprattutto elimina ogni ombra,
to questa immagine, almeno in parte, perché facendoli quasi fluttuare.
combina sia la delicata diffusione, quasi priva 2 | L’allestimento dello Il soggetto è un gelato al cocco, che, essen-
di ombre, di un grande pannello luminoso, sia scatto, con un grande banco do bianco, fresco e freddo, si sposa benissi-
i precisi punti di luce alta e le ombre definite di a LED preceduto da un mo con un approccio pulito. Per questo clien-
una luce spot. Nonostante la presenza di que- pannello di perspex da 5 mm. te non potevo che scegliere un’illuminazione
sti due stili opposti, l’effetto è armonioso e cen- L’illuminazione di base è offerta pulita, come strumento per illustrare visiva-
trato. Selezione degli oggetti, inquadratu- da un secondo banco luminoso mente lo status del prodotto. Non è un det-
ra, composizione e punto di vista gioca- (non visibile perché schermato taglio: il mercato della fotografia gastronomi-
no un ruolo nella pulizia dell’approccio, con cartoncino nero per evitare ca, per via dell’impatto di social media e blog,
ma la protagonista è senza dubbio la luce. sbavature verso la fotocamera). è inondato di immagini non perfettamente
Lo sfondo ha uno stile luminoso e legge- L’insieme è completato da illuminate (semplicemente perché sono rea-
ro e il ruolo della luce è triplice: il primo è un una luce spot, riflessa verso il lizzate con la luce ambientale disponibile nei
buon effetto modellante (un’illuminazione ad soggetto da... uno specchietto ristoranti). Ai livelli più alti di questo genere
area, dal pannello luminoso), il secondo è il dentale! La fotocamera è una specializzatissimo, costruire un’illuminazio-
rilevamento delle texture (dalla lampada spot D850 con ottica Zeiss 85 mm ne dedicata è imperativo. Di tanto in tanto
laterale) e il terzo è investire il set in quello f/1.4 e anelli estensori per si può anche sfruttare una luce naturale par-
che sembra un vero e proprio bagno di luce. messa a fuoco ravvicinata. ticolarmente interessante o appropriata, ma
L’illuminazione di base, dal pannello ante- nessuno pianificherebbe una sessione senza
riore, aiuta con il terzo compito, schiarisce 3 | Macaron al gelato, ripreso aver studiato come costruire l’illuminazione.
come se fluttuasse.
3
51
Procuriamoci uno
Speedlight e qualche
gelatina calda arancione
per dare più carattere
allo scatto
Imparare
Joe McNally
Ci sono situazioni risolvibili solo con tan- quindi mi è venuto naturale accentarla con
tissima luce. Ce ne sono altre in cui ne basta la luce. Il lampo dello Speedlight, modifica-
pochissima – uno schizzo, un goccio, un piz- to da snoot e griglia, le assicura quel mini-
zico, un tocco, un accenno, come volete. A mo di rilievo in più.
volte piccolo è potente: dice moltissimo, Infine, naturalmente, si possono anche
anche se a bassa voce. usare tanti schizzi di luce da coprire del
Gli Speedlight sono perfetti per questo tutto le esigenze dell’esposizione. È quel-
genere di effetto. Sono essi stessi piccoli lo che ho fatto per l’immagine nell’autoffi-
e influenzano una piccola area. Possiamo cina (sotto), dove sono al lavoro numerosi
attivarli via radio, tramite impulso TTL o in Speedlight, una dozzina se ricordo bene, e
modalità slave manuale. Il loro lampo di tutti grigliati, compreso il softbox principa-
luce aggiuntiva può migliorare il “dia- le, un Lastolite Ezybox HotShoe. Griglia,
logo” dell’immagine con l’osservato- nastro isolante e gelatina sono state le
re e, ancora meglio, indirizzarlo: è un parole d’ordine della giornata. Lo splen-
accento che sussurra «Guarda qui, questa dido protagonista, Evan Kaminsky, sembra
è la cosa più importante!». perfettamente a suo agio con una fiamma
Prendiamo come esempio la croce ossidrica nelle capaci mani!
dell’immagine principale. Il pastore Grier è
illuminato in modo molto semplice, con un
Ezybox grigliato in alto, sulla destra della
fotocamera. La croce di ottone, però, è il
vero cuore del ritratto: accentata con
uno Speedlight, con una gelatina cal-
da arancione, attira più attenzione. Di
solito, è necessario sperimentare con l’in-
tensità del lampo. Noto spesso che un’im-
postazione nell’ordine di +1 EV funziona
bene dal punto di vista dell’esposizione e
non rischia di bruciare l’area in questione.
Per l’immagine del vigile del fuoco nel-
la pagina accanto ho proceduto in manie-
ra molto simile: uno Speedlight, uno snoot
grigliato e un po’ di calore. Mike ha perso il
cugino l’11 settembre: la croce che mostra
è fatta con l’acciaio del World Trade Center
ed è il centro emozionale dell’immagine, 2
52
1 | Il pastore Grier è illuminato in modo molto semplice, 3
con un Ezybox grigliato in alto, sulla destra della
fotocamera.
Lame
di luce
LA MISSION
• Produrre lame di luce fumose con un flash, una veneziana e una macchina del fumo • Il TEMPO necessario: 1 ora
54
Imparare
• COSA SERVE: Macchina del fumo, flash esterno, stativo, radiocomando, veneziana
55
3
4 6
2 Controluce
Per rendere visibile il fumo, o
qualsiasi altra particella sospesa, illu-
4 Soggetto
Ogni volta che usiamo il controlu-
ce, ricordiamoci che illuminiamo solo i
6 Comando remoto
Quando ci affidiamo al flash per
sparare il lampo attraverso una finestra
miniamolo in controluce: teniamo la contorni della figura del soggetto, men- dobbiamo necessariamente attivarlo
luce dietro al soggetto, puntata verso tre le parti del corpo rivolte verso la in modalità wireless, facendo uso di un
la nostra Nikon. Qui la sorgente di luce fotocamera restano in ombra. Di con- comando radio. Il nostro flash è dotato
è un flash montato all’esterno della fine- seguenza, la posa migliore è spesso un di un ricevitore, mentre il trasmettitore
stra: se preferiamo il sole, dobbiamo profilo, con il viso leggermente orienta- è installato sulla slitta a contatto caldo
lavorare nell’ora giusta. to verso la luce. della Nikon.
56
Imparare
1 2
3 4
2 Gelatina CTO
Una semplice gelatina arancione,
come una CTO (Colour Temperature
dorata”. Ovviamente, scattare in RAW
è più sicuro perché ci lascia la liber-
tà di correggere il bilanciamento in
catturare un’ampia diffusione dei rag-
gi di luce, usiamo una focale corta (qui
24 mm).
57
1 2 3
La macchina
del fumo in esterni
SFRUTTIAMO LA NEBBIA ARTIFICIALE
PER AGGIUNGERE RAGGI DI SOLE AI
NOSTRI PAESAGGI
Una macchina del fumo non si pre-
sta ad aggiungere atmosfera solo in
interni. Possiamo portarla anche all’a-
perto e creare paesaggi nebbiosi. Le
macchine che producono nebbia sono
costose, ma possiamo usare un tra-
sformatore di potenza e attaccare
la nostra macchina del fumo alla bat-
teria dell’auto. Abbiamo bisogno di un
punto di scatto da cui la nebbia artifi-
ciale possa essere illuminata in contro-
luce dal sole basso nel cielo dell’alba
o del tramonto. Il fumo prodotto dalla
macchina è molto leggero e si dissipa
molto rapidamente, non può sostene-
re neppure un alito di brezza: è meglio
provare a realizzare questo scatto in
una giornata perfettamente calma o
in un luogo protetto.
58
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Still-life outdoor sotto luce
naturale (e un pizzico di flash)
Tecniche base
Illuminazione
Un mix
di luce
Prendiamo il controllo
dell’illuminazione su
un set allestito all’aperto
LA MISSION
• Bilanciare luce ambientale e flash per assumere il pieno controllo dell’esposizione • Il TEMPO necessario: 1 ora
• Il livello di DIFFICOLTÀ Facile Medio Difficile • COSA SERVE: Flash, comando remoto wireless o cavetto, stativo
60
Imparare
FATTIBILE,
MA CON
UN DIFETTO
Con questo metodo
usiamo il diaframma
per ridurre la quan-
tità globale di luce
che raggiunge il sen-
sore, ma otteniamo
anche un’abbondan-
te profondità di cam-
po, con elementi del
primo piano e del-
lo sfondo più nitidi
di quanto servirebbe
per isolare al massi-
mo il soggetto.
1 2 3
2 Sottoesponiamo
Ora sottoesponiamo di circa 1 stop
3 Aggiungiamo il flash
Montiamo il flash a sinistra della
fotocamera, puntiamolo sul soggetto,
61
Imparare
L’APPROCCIO
MIGLIORE
Questo metodo è pre-
feribile perché man-
tiene il mirino lumi-
noso e ci permette
anche di usare lam-
pi di minore intensi-
tà, con relativi tempi
di ricarica più velo-
ci e la possibilità di
realizzare più scatti
in sequenza. È però
indispensabile un fla-
sh compatibile con
la funzione Auto FP
(la sincronizzazione
sui tempi veloci di
Nikon).
1 2 3
2 Sottoesponiamo
Sottoesponiamo la luce ambientale
la potenza finché non ottenia-
mo una buona esposizione.
62
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Risolviamo il dilemma del momento:
meglio reflex o mirrorless?
Tecnica
Fotocamere
Se siamo veri nikonisti, di certo non ci basano i mirini elettronici moderni, tuttavia,
IL TRUCCO VELOCE
è sfuggito il lancio del formidabile sistema ora le differenze tra i due sistemi quasi non
Z. Come le precedenti Nikon 1, le nuove A nostra immagine si percepiscono. L’EVF delle Z, con i suoi
mirrorless full-frame del marchio giap- Un paio di pulsanti Fn per- 3,69 milioni di punti, è il massimo dell’evo-
ponese non contemplano il tradiziona- sonalizzabili e tre predefiniti luzione e offre una resa pari se non superio-
le specchio delle reflex. In poche parole, per l’esposizione e la selezio- re a quella proposta dai mirini tradizionali.
l’immagine in arrivo dall’obiettivo non “rim- ne delle modalità di scatto Nonostante ciò, resta una domanda da
balza” prima sullo specchio per poi raggiun- rendono la Z 7 molto versa- porsi: è davvero così immediato passare
gere l’oculare del mirino ottico. Qui la visua- tile. Ci metteremo davvero da una reflex a una mirrorless? Abbiamo
lizzazione è “diretta”, per cui ciò che vede poco per far fronte alla man- confrontato la Z 7 con la D850 (la DSLR che
il sensore è riprodotto in tempo reale nel canza di qualche controllo più si avvicina alla prima in termini di risolu-
mirino elettronico (EVF). “fisico” sul corpo macchina. zione e funzioni) confrontando i due diversi
Nel recente passato, gli EVF avevano lo approcci allo scatto. Con la Z dovremo abi-
svantaggio di non essere ben leggibili quanto tuarci a un nuovo modo di fotografare, ma
la loro controparte ottica. Grazie al miglio- basteranno pochi e rapidi aggiustamenti per
ramento continuo delle tecnologie su cui si sentirsi subito a proprio agio!
LA MISSION
• Passare da una reflex Nikon al nuovo sistema Z • Il TEMPO necessario: 1 ora
• Il livello di DIFFICOLTÀ Facile Medio Difficile • COSA SERVE: Una fotocamera della gamma “Z”
64
Imparare
1 2
3 4
Nikon D850
5 6
2 Obiettivi
I nuovi obiettivi della gamma “S”,
progettati per il sistema Z, sono più 4 Il mirino
L’EVF si attiva automaticamente non
6 Sperimentiamo le opzioni
Usando un adattatore FTZ, possia-
mo utilizzare gli obiettivi esistenti con
piccoli e leggeri dei modelli equivalenti appena poggiamo l’occhio sull’oculare. attacco F. Il sistema FTZ è fondamen-
per reflex. Il 24-70 mm f/4 S è davvero Quando muoviamo la fotocamera, non talmente un tubo vuoto con connettori
una piuma rispetto al 24-70 mm f/2.8 si nota alcun ritardo o sgranatura. È più elettronici, il cui scopo è fornire una
usato con la D850 (certo, il primo è facile, inoltre, fotografare con poca luce distanza maggiore alle lenti più vecchie
meno luminoso, ma dimensioni e peso perché il display simula le impostazio- per mettere a fuoco sul sensore. Inoltre,
sono comunque dimezzati). Non c’è lo ni di esposizione e schiarisce l’immagine visto che la stabilizzazione è integrata
stabilizzatore perché il sistema VR è di conseguenza, avvertendoci perfino se nel sensore stesso, aggiunge il VR agli
incorporato nel corpo macchina. stiamo sovra o sottoesponendo. obiettivi che ne sono privi.
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LA MISSION
• Fondere due immagini in una creando un animale ibrido • Il TEMPO necessario: 15 minuti
66
Imparare
1 2
3 4
5 6
2 Sistemiamo la testa
Facciamo clic sulle voci Modifica>
Trasformazione libera. Trasciniamo 4 Cloniamo la sovrapposizione
Evidenziamo il livello inferiore e fac- 6 Aggiungiamo l’ombra
Evidenziamo il livello sotto quello
l’angolo del riquadro di delimitazione, ciamo clic sull’icona Nuovo livello nel del gallo e creiamo un nuovo livel-
tenendo premuto [Maiusc] per ridi- pannello Livelli. Usiamo lo strumento lo. Usiamo il Pennello e dipingiamo
mensionare il livello. Perfezioniamo la Timbro clone, impostando Campiona con il nero lungo il bordo della testa
collocazione della testa del gallo fino a su Attuale e sotto. Teniamo premuto del galletto, proprio dove incontra
che non si adatta al corpo della zebra. [Alt] e facciamo clic per campionare il corpo. Aggiungiamo così una lie-
Nel pannello Livelli, riduciamo l’opacità una zona dello sfondo. Passiamo ora ve ombreggiatura. Abbassiamo poi
per aiutarci a vedere la corrisponden- il cursore sulla testa della zebra per l’Opacità del livello per ottenere un
za delle immagini. rimuoverla e scontornarla. risultato naturale.
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Le foto dei Lettori
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E LM
D
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F
LA
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Amsterdam
di Roberto Oggiano
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Le foto dei Lettori
Aironi rosa
di Silvio Bongianino
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ORIGINALE
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The Veil
di Giulio
Bertocci
tecnica •••••
composizione •••••
colpo d’occhio •••••
creatività •••••
forza del soggetto •••••
forza dell’autore •••••
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Le foto dei Lettori
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Il leone
e la cascata
di Alberto Truccolo
La roccia che forma il profilo di una testa di leo- mentre il ponte collega visivamente le due masse laterali oppo-
ne dietro al ponte è una trovata divertente, tut- ste; lo spazio scenico risulta così diviso e organizzato in modo
tavia l’elemento di maggior valore in questa foto- molto equilibrato. Cercando il pelo nell’uovo, l’esposizione forse
grafia è la composizione, il modo cioè in cui sono stati armonio- troppo lunga ha reso l’acqua simile a un tessuto, snaturandone
samente composti elementi naturali e inamovibili come le rocce, un po’ l’aspetto impetuoso.
tecnica •••••
composizione •••••
colpo d’occhio •••••
creatività •••••
forza del soggetto •••••
forza dell’autore •••••
Ritratti artistici
in natura
di Federica Cane
I cani sono i principali sog-
getti e modelli di questa
fotografa che, come lei stessa scrive, cer-
ca di ritrarre “in armonia con l’ambiente
circostante nella loro essenza più intima e
giocosa, sfruttando gli spazi verdi boschi-
vi che offre la città di Torino e i suoi din-
torni”. In questo caso, l’operazione è riu-
scita perfettamente e l’animale si stac-
ca molto bene dallo sfondo, mentre offre
all’osservatore una delle sue espressioni
più seducentemente accattivanti.
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Le foto dei Lettori
tecnica •••••
composizione •••••
colpo d’occhio •••••
creatività •••••
forza del soggetto •••••
forza dell’autore •••••
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Le foto dei Lettori
tecnica •••••
composizione •••••
colpo d’occhio •••••
creatività •••••
forza del soggetto •••••
forza dell’autore •••••
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Le foto dei Lettori
Three monks
di Jacopo Della Valle
81
N
MONDON IKON
S
1 Il kit ES-2 può essere montato
sugli obiettivi Nikon AF-S DX
Spolveriamo le vecchie diapositive e pel- Micro 40 mm f/2.8G, AF-S Micro L’unico altro accessorio necessario,
licole 35 mm e diamo loro nuova vita con- 60 mm f/2.8 ED o AF Micro a parte un corpo macchina D850, è una
vertendole in immagini digitali: bastano 60 mm f/2.8D. I due 60 mm sorgente di luce diretta per illuminare le
una D850 e questo semplice adattatore. richiedono un adattatore pellicole o le diapositive. Un piccolo pan-
Il kit Nikon Adattatore per pellicole ES-2 incluso nel kit. nello LED bilanciato per luce diurna è l’idea-
imbriglia i 45,7 MP di risoluzione della D850 2 Esteso e ruotato l’adattatore le, preferibilmente uno con un buon indice di
per creare scansioni digitali di incredibile det- per ottenere messa a fuoco e resa cromatica per garantirci un risultato fede-
taglio a partire dai negativi e dalle diapositi- inquadratura corrette, questa le. Avvitato l’adattatore alla filettatura dell’o-
ve, indifferentemente a colori o in bianco e rotella blocca tutto in posizione. biettivo e inserite le pellicole nella slitta, sia-
nero. Per usarlo, però, è necessario uno dei 3 Il pannello diffusore frontale mo pronti a partire. Attiviamo il Live View del-
tre obiettivi macro Nikon compatibili. fa un buon lavoro e omogeneizza la D850, premiamo il tasto “i” e scorriamo fino
Il kit ES-2 è in realtà molto più semplice di la luce in tutta l’inquadratura. all’opzione Digitalizzatore negativi. Nel menu
quanto suggerisca il prezzo. L’adattatore, in 4 In realtà non serve per forza possiamo scegliere la scansione di negativi a
sé, somiglia quasi a un paraluce, ma può esse- una D850: a condizione di colori o in bianco e nero. Nel primo caso, la
re esteso o ritratto per affinare la messa a fuo- montare uno dei tre obiettivi fotocamera inverte automaticamente i colori
co. La parte anteriore è chiusa da un pannel- compatibili, qualsiasi reflex Nikon da negativi a positivi. A questo punto, è solo
lo diffusore che illumina le pellicole da dietro, può scansire i negativi inseriti questione di allineare il fotogramma e mette-
in modo omogeneo. Nell’adattatore possiamo nella slitta. Solo che dovremo re a fuoco (attivare la funzione di focus peak-
inserire la slitta per pellicole FH-4 o quella fare molto più lavoro di post- ing può aiutare molto).
per diapositive FH-5 (entrambe comprese nel produzione per invertire positivi Nikon si è sforzata di rendere il procedimen-
kit). Gli ultimi due elementi nella scatola sono e negativi delle pellicole a colori e to facile e veloce, ma per riuscirci ha dovu-
un paio di adattatori, necessari per montare per impostare i punti di b/n. to accettare qualche compromesso... Non ci
l’ES-2 sugli obiettivi Nikon 60 mm f/2.8 Micro. sono opzioni di regolazione del colore o del
82
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Le soluzioni alternative
Epson Perfection V550 Photo
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MONDON IKON
Test Attrezzatura
Treppiedi in fibra di carbonio
Robusti
ma leggeri
Per contenere il peso di un treppiede,
non c’è materiale più elegante
e sicuro della fibra di carbonio.
In prova, sei tra i migliori modelli
Per la maggior parte dei colonna centrale, la fibra di
fotografi, il treppiede per- carbonio ha diversi van-
fetto è quello che offre un taggi sull’alluminio: è rigi-
supporto solido e un’al- da e solida eppure così più
tezza imponente, ma poi si leggera che la maggior par-
ripiega in modo ragionevo- te dei treppiedi in kit (cioè
le e non pesa troppo. Dopo testa compresa) in fibra
tutto, nessuno vuole portarsi pesa circa il 20% in meno
dietro più peso dello stretto dei corrispettivi in allu-
necessario: i treppiedi grandi minio. In alcuni casi, però, il
e pesanti spesso rimangono risparmio di peso può ridursi
a casa... Purtroppo, i model- intorno al 10% e può diventa-
li piccini, leggeri e facili da re addirittura trascurabile sui
trasportare hanno un’altezza modelli più piccoli.
operativa piuttosto deludente Un secondo vantag-
e sono delicati e molto suscet- gio della fibra è che ten-
tibili alle vibrazioni. Quando si de ad assorbire le vibra-
tratta di scegliere il materiale zioni meglio del carbonio,
delle gambe e, spesso, della risultando quindi più efficace
84
85
N Test Attrezzatura Treppiedi
quando scattiamo con ven- un treppiede con le fun- I modelli in prova diffusa è quella di poter
to forte o vicino a una stra- zioni che ci servono. Per ruotare la colonna centra-
da molto trafficata. Inoltre, la raggiungere misure più BENRO MACH3 TMA27C 410 € le di 90° e trasformarla così
fibra diventa molto meno ridotte da chiusi, alcu- BENRO GO PLUS Travel FGP28C 430 € in un pratico braccio oriz-
gelida al tocco quando ni dei modelli in prova KENRO Ultimate Travel 195 € zontale. In questo modo, è
lavoriamo al freddo, all’a- (Benro Go Plus Travel, NOVO Explora T20 335 € possibile scattare da molto
perto in inverno. Kenro Ultimate Travel e VANGUARD ALTA PRO 2+ 263CB 100 403 € in basso e anche da molto
Di recente, le linee di Novo Explorer) dividono VELBON GEO E635D 455 € vicino al soggetto. Inoltre, è
demarcazione fra treppie- la lunghezza delle gam- una soluzione molto como-
di “full-size” e treppiedi “da be in quattro sezioni anzi- da con ultragrandangoli o
viaggio” hanno cominciato ché tre. Il vantaggio è la pos- fisheye. Tra i modelli in prova,
a perdere definizione: alcu- sibilità di limitare l’ingombro che adottano questa soluzio- il Kenro Ultimate Travel adot-
ni modelli da viaggio offrono senza rinunciare a un’altezza ne aggiungono un altro truc- ta questo sistema, abbinato alla
un’altezza operativa superio- operativa efficace; lo svantag- co che fa risparmiare spazio: possibilità di estendere ulte-
re a quella di modelli full-size gio è l’obbligo di sbloccare e possiamo estendere la colon- riormente la colonna grazie a
concorrenti. Oggi come oggi, bloccare nove fermi, invece di na centrale alla massima altez- una sezione telescopica, men-
conviene ignorare la distinzio- sei, prima di arrivare all’esten- za e poi piegare le gambe com- tre Benro Go Plus Travel
ne e, semplicemente, cercare sione completa. I tre treppiedi pletamente verso l’alto, circon- e Vanguard offrono anco-
dando la testa e la colonna. In ra più versatilità, perché
Testa, fermi, viti e bulloni sono genere, questo design riduce la loro colonna ruota fino
la lunghezza da chiusi di circa a coprire un arco completo
gli stessi sia nelle versioni in alluminio una ventina di centimetri. di 180°, con molteplici posi-
sia in quelle in fibra di carbonio Un’opzione sempre più zioni bloccabili lungo la corsa.
LE CARATTERISTICHE DA STUDIARE
TENIAMO D’OCCHIO le specifiche più importanti
TESTA A SFERA
STIVAGGIO COMPATTO I morsetti “a torsione”,
Per occupare poco spazio detti anche “a vite”, sono
quando non in uso, Benro Go generalmente i più popolari per
Plus Travel, Kenro Ultimate il bloccaggio delle sezioni delle
Travel e Novo Explorer gambe; il treppiede Velbon in
hanno gambe ripiegabili “a prova, tuttavia, utilizza semplici
inversione” che, da chiuse, fermi “a leva” ugualmente
vanno ad abbracciare la testa. efficaci.
COLONNA
CENTRALE CORTA TESTA A SFERA
Per riprese a livello del Alcuni dei treppiedi del test
terreno, possiamo sostituire sono disponibili come “kit”
la colonna centrale del Benro completi che includono una
Mach3 e del Novo Explorer testa a sfera. Per i modelli
con una versione più corta. di Benro, invece, è necessario
Il Velbon ha una sezione acquistare la testa (del tipo che
inferiore rimovibile. reputiamo possa essere per noi
più utile) separatamente.
86
N
PHOTOGRAPHY
PHOTOGRAPHY
IL MIGLIORE
DEL TEST
87
N Test Attrezzatura Treppiedi
N
PHOTOGRAPHY
MIGLIOR
QUALITÀ
PREZZO
Kenro Novo
Ultimate Travel ExploraT20
195 € 335 €
È “da viaggio”, ma Ha una capacità
è anche uno dei di carico a dir
più alti del test poco... titanica!
La versione in alluminio Pesa 2,29 kg, tutta-
di questo modello ci è via non è poi così fuo-
sempre molto piaciuta e ri misura rispetto ai
questa in fibra di carbonio, ben- concorrenti in prova. Eppure
ché più costosa, rimane mol- ha una capacità di carico mas-
to più economica rispetto alla simo notevolmente più alta:
maggior parte dei concorrenti. 20 kg sia per le gambe sia per I fermi delle sezioni delle gam-
Il Kenro, come un numero sem- la testa. La porzione inferiore be richiedono una rotazione
pre crescente di rivali, ha gambe fluide, ma nel complesso fun- delle gambe a quattro sezioni minima per bloccarle e sbloc-
con chiusura invertita per ridur- zionano bene. La testa a sfe- è normale (21 mm), ma quel- carle, così come il fermo della
re l’ingombro di trasporto a soli ra risponde a standard molto la superiore è la più ampia del colonna centrale. A differen-
48 cm, giusto uno in meno del alti, con manopola indipen- gruppo, 32 mm. Grazie alla za dei concorrenti, purtrop-
Benro Go Plus Travel. dente e regolazione di fri- chiusura a inversione, il Novo po manca di rotazione della
Nonostante sia il più pic- zione, più sistema di sblocco si ripiega fino a 53 cm, anche colonna centrale. In compenso,
colo del gruppo da chiuso, il panoramico e piastra a sgan- se l’altezza operativa è impo- è dotato di una colonna corta
Kenro arriva a torreggianti cio rapido di tipo Arca-Swiss. nente: 188 cm. secondaria, utile per gli scatti
187 cm alla massima altezza Nel complesso, a un costo tut- Proposto in nero e argento, dal basso.
operativa. Non è dovuto solo to sommato modesto portiamo con lo stesso schema di colo-
alle gambe a quattro sezioni, ma a casa un modello sofisticato e ri anche per la testa, il Novo
anche a una sezione telescopica versatile. dà subito l’impressione di
della colonna centrale. La rigi- un oggetto di qualità. Tutto
CARATTERISTICHE
dità ne soffre un pochino funziona in maniera fluida 1 La manopola della testa
CARATTERISTICHE incorpora un controllo
alla massima altezza, ma il ed efficiente e alcune scelte regolabile della frizione.
1 La testa a sfera è dotata
design è pregevole, anche per- di due livelle a bolla. di design sono pregevoli. La 2 I doppi meccanismi di
ché incorpora un giunto supe- 2 La colonna centrale gamba imbottita può essere movimento panoramico si
riore che permette alla sezione telescopica a due sezioni svitata e usata come mono- trovano in alto e in basso nella
interna di ruotare a 90° e di tra- permette un’estensione extra piede, in abbinata con colon- testa.
sformarsi in un braccio orizzon- e una rotazione a 90°. na centrale e testa. 3 Le gambe
3 Come è tipico di molti hanno tre distinte possibilità
tale. Entrambe le sezioni della La testa a sfera è particolar- di blocco dell’angolazione.
colonna centrale e tutte quel- modelli da viaggio, le gambe mente valida, con non uno ma
si chiudono a inversione. 4 Una delle gambe
le delle gambe sono in fibra di due blocchi per il movimento a quattro sezioni può essere
carbonio, quindi è sorprenden- 4 La gamba imbottita può panoramico, uno alla base e
essere svitata e usata con smontata e usata come
te che il kit completo alla fine la colonna centrale come l’altro sulla piattaforma della monopiede.
pesi solo il 10% in meno della monopiede. fotocamera. La piattaforma è 5 Ha in dotazione piedini di
versione in alluminio. 5 Ha in dotazione piedini un modello tipo Arca-Swiss gomma e puntali
in gomma e metallo. a sgancio rapido. Dobbiamo metallo intercambiabili.
PRESTAZIONI rimuoverla per vedere la livel-
Rigidità e resistenza alle GIUDIZIO la a bolla, che è posizionata GIUDIZIO
flessioni non sono straordi- subito sotto.
narie quanto quelle di altri Funzioni Funzioni
modelli in prova, ma riman- Struttura PRESTAZIONI Struttura
gono notevoli. Le regolazioni Prestazioni La resistenza a flessioni e Prestazioni
di gambe e colonna centrale Qualità/prezzo vibrazioni è eccellente, al pari Qualità/prezzo
possono sembrare un po’ poco Voto complessivo di quella del Benro Mach3. Voto complessivo
88
Vanguard ALTA PRO Velbon
2+ 263CB 100 GEO E635D
403 € 455 €
Il grigio è il nuovo Un approccio
nero per questo minimalista
elegante modello
Questo modello è uno
Questo kit Vanguard si strenuo sostenitore
fa notare e si distingue della tradizione. Non
dalla massa per la fini- lascia neppure vede-
tura canna di fucile di gam- re le gambe in fibra di carbo-
be e testa. Le specifiche, poi, nio, perché tutte le tre sezioni
sono all’altezza dell’elegan- esterne sono quasi completa-
za dell’aspetto. Ha indicato- mente imbottite. Le due sezio-
ri di rotazione per le quat- ni inferiori si bloccano e sbloc- PRESTAZIONI
tro angolazioni delle gam- PRESTAZIONI cano con veloci e facili fermi a Buono più che ottimo, il Velbon
be, sette angolazioni per Il funzionamento dei fermi a leva (semplici anche da regola- è sicuramente rigido. La colon-
la colonna centrale orien- vite è particolarmente vali- re con una brugola, nel caso). na centrale, però, è lunga e
tabile e una testa a sfe- do: basta un quarto di giro Le sezioni inferiori mostra- verso la massima estensio-
ra a 360° con blocco indi- per un movimento fluido o no anche indicazioni nume- ne inizia a mostrare qualche
pendente del movimento un blocco solido. La regolazio- riche calibrate, per sempli- vibrazione. Il carico massimo
panoramico. ne delle angolazioni delle gam- ficare un’estensione preci- di 4 kg per le gambe e 5 kg per
Il treppiede appare relativa- be è altrettanto ben studiata e la sa alla stessa lunghezza. La la testa è il più basso del gruppo.
mente snello e, in effetti, le tre testa a sfera è solida e ragione- testa QHD-53D incorpora tre In definitiva, nell’insieme questo
sezioni delle gambe sono sotti- volmente compatta. livelle a bolla, per scatti perfetti treppiede appare un po’ meno
li, con diametri di 26, 23 e 19 sia in orizzontale sia in vertica- solido degli altri.
mm. Assicura però un carico le. Levette scorrevoli sulla base
massimo (7 kg per le gambe e delle gambe permettono una
10 kg per la testa) che dovreb-
CARATTERISTICHE
1 La testa a sfera selezione immediata fra le tre CARATTERISTICHE
be essere più che sufficien- angolazioni possibili, mentre i
ha due livelle a bolla per 1 La testa a sfera manca di
te anche per le combinazioni l’orientamento orizzontale piedini di gomma possono esse- regolazioni separate di frizione.
più pesanti di corpo macchi- o verticale. re svitati per mettere a nudo 2 Levette scorrevoli a molla
na e obiettivo. 2 Il meccanismo della colonna puntali retrattili in metallo. consentono la regolazione di
Le gambe hanno tre sezioni centrale permette un arco Sotto altri punti di vista, il tre angolazioni per le gambe.
e non si ripiegano verso l’al- completo a 180°. 3 I blocchi a leva sembrano un
Velbon è forse un po’ troppo
to, rendendo questo model- 3 La base delle gambe tradizionale. Sono assenti po’ basici rispetto ai fermi di
lo molto veloce da montare incorpora livella a bolla e quasi tutti i concorrenti.
presa filettata da 3/8” per gli funzioni recenti come chiu-
e allungare. La colonna cen- sura a inversione, colonna 4 La sezione inferiore della
accessori. lunga colonna centrale può
trale, come quella del Benro 4 La regolazione delle tre centrale ruotabile o gamba essere rimossa per gli scatti
Go Plus Travel, può essere sezioni delle gambe è fluida staccabile a uso monopie- dal basso.
bloccata in diverse angolazio- e comoda. de. La testa a sfera ha una sin- 5 I piedini in gomma
ni lungo un arco di 180°. Un 5 È uno dei modelli più alti gola manopola di blocco, senza nascondono puntali metallici
tocco piacevole è la presa in prova. regolatore indipendente di fri- retrattili.
filettata da 3/8”, alla base zione o sblocco del movimen-
delle gambe, per collegare GIUDIZIO to panoramico. Se non altro, GIUDIZIO
accessori come luci LED la colonna centrale (in metal-
o microfono. Il tocco finale Funzioni Funzioni
lo anziché fibra) è divisa in due
sono le livelle, installate sia sul Struttura sezioni: possiamo svitare quella Struttura
treppiede sia sulla testa (che Prestazioni inferiore quando vogliamo scat- Prestazioni
è dotata di piastra di sgancio Qualità/prezzo tare dal basso, con le gambe alla Qualità/prezzo
rapido di tipo Arca-Swiss). Voto complessivo massima angolazione. Voto complessivo
89
N Test Attrezzatura Treppiedi
Tabella N
PHOTOGRAPHY
N
PHOTOGRAPHY
comparativa
MIGLIOR
IL MIGLIORE QUALITÀ
DEL TEST PREZZO
GLI SFIDANTI Benro Mach3 Benro Go Plus Travel Kenro Ultimate Travel Novo Explora T20 Vanguard ALTA PRO 2+ Velbon GEO
A CONFRONTO
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Codice prodotto TMA27C + testa B1 FGP28C + testa B1 KENTR401C NV-EXT20KT 263CB 100 E635D + QHD-53D
Diametri sezioni 29, 25, 22 mm 29, 25, 22, 19 mm 28, 25, 22, 19 mm 32, 28, 25, 21 mm 26, 23, 19 mm 28, 25, 22 mm
Angolazioni gambe 3 3 3 3 4 3
Rotazione colonna centrale No (colonna corta) 180° 0/90° (+ inversione) No (colonna corta) 180° No (colonna divisibile)
Monopiede staccabile Sì Sì Sì Sì No No
Piedini Gomma + puntali Gomma + puntali Puntali retrattili Gomma + puntali Gomma Puntali retrattili
Prezzo medio online 410 € (290 € + 120 €) 430 € (310 € + 120 €) 195 € 335 € 403 € 455 € (390 € + 65 €)
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