Professional Documents
Culture Documents
Le origini
Tralasciando alcune dubbie ricostruzioni che vorrebbero far
risalire le origini di Cosa Nostra alla setta dei Beati Paoli
nella Palermo del XII secolo, la nascita della mafia si può
ricondurre al periodo di transizione fra la fine del Regno
borbonico e l’Unità d’Italia, quando il nuovo Stato italiano
fallì nell’assunzione del controllo del territorio e del
monopolio della forza in Sicilia. Un fallimento che favorì
l’ascesa di un gruppo di faccendieri che si propose ai
proprietari terrieri quali custodi dell’ordine sociale. Non si
trattò, come sottolineano gli studi storici più recenti,
dell’esito di una insanabile arretratezza, ma piuttosto
l’adattamento distorto a una modernizzazione che apriva
opportunità di grandi profitti, particolarmente nel campo
della produzione e commercializzazione degli agrumi:
Conclusione
Molti degli eventi richiamati in queste ultime righe sono
“memoria” per la maggior parte di noi insegnanti. Questo
genera l’impressione di conoscere bene il fenomeno, ma la
ripetitività delle dinamiche di intimidazione e violenza
mafiose ostacola la narrazione storica. Citando ancora
Salvatore Lupo:
Bibliografia
La bibliografia in tema di mafia e Cosa nostra è pressoché
sterminata. Per l’inquadramento storico del fenomeno e per la
costruzione dello studio di caso sono risultati
irrinunciabili:
Sitografia
Il sito
http://www.camera.it/_bicamerali/leg15/commbicantimafia/
contiene cronologia, bibliografia, filmografia, glossario,
rimandi sitografici sulla mafia, aggiornati al 2007
http://www.avvisopubblico.it/osservatorio/contenuti-dellosserv
atorio/attivita-legislativa/leggi-approvate/la-legislazione-
antimafia-cenni-storici/
DOCUMENTI
Documento 1
Documento 2
Documento 3
Documento 4
Documento 5
Documento 6
Documento 7
Documento 8
Documento 9
Documento 10
La strage di Capaci
PALERMO. La mafia ha ammazzato ieri a Palermo il giudice
Giovanni Falcone, 53 anni, in un feroce agguato a pochi
chilometri da Palermo. Una tonnellata di esplosivo, collocata
ai bordi dell’autostrada tra Punta Raisi e il capoluogo, ha
sventrato le due carreggiate nel momento in cui transitavano
la Croma del magistrato e le auto della scorta. Tre agenti
sono morti, altre persone, tra cui due civili stranieri, sono
rimaste ferite. A tarda sera, in un ospedale di Palermo, è
morta, mentre era sottoposta a intervento chirurgico, anche la
moglie di Falcone, Francesca Morvillo, di 36 anni, consigliere
di Corte d’Appello a Palermo e sorella di un altro magistrato.
Il giudice Falcone, dopo aver diretto il pool antimafia in
Sicilia, dal 1991 era direttore degli affari penali del
ministero di Grazia e Giustizia. Ieri stava rientrando a
Palermo per il fine settimana.
(Prime pagine dei quotidiani “La Stampa” e “La Repubblica”
all’indomani della cosiddetta “strage di Capaci” in cui viene
ucciso il giudice Falcone con la moglie e tre uomini della
scorta)
Documento 11
Sequenza didattica
Il lavoro sui documenti permette agli studenti di approfondire
alcuni aspetti della mafia: le caratteristiche di Stato-ombra,
impresa criminale e organizzazione segreta richiamate nel doc.
1 sono poi illustrate nei doc. 2, 3, 4 e 5. Si riferiscono
invece alla lotta alla mafia i successivi doc. 6, 7, 8 e 9. I
documenti 10 e 11 sono infine dedicati alle stragi in cui
morirono Falcone e Borsellino.
Contestualizzazione
1) Trova nel tuo libro di testo le parti in cui si parla della
mafia e costruisci una breve cronologia dei momenti in cui
questa ha manifestato la propria attività.
Rapporto testo/documenti
1) Sottolinea nel testo il passaggio in cui si parla di come è
organizzata Cosa Nostra. Trova il documento in cui viene
spiegata questa organizzazione e prova a rappresentarla
graficamente.
2) Nel testo si parla dell’importanza dei “pentiti” per il
lavoro di indagine dei magistrati del “pool antimafia”. Trova
il documento che conferma questa affermazione e sottolinea le
parti in cui viene spiegato il perché.
Note:
[1] Si tratta, in ordine alfabetico, di Tiziana Bertagnoli,
Irene Biasi, Claudia Ciampa, Marianna Cipriani, Cristiana
Mariotto, Marina Modesti, Cristina Morando, Sandro Silvestri,
Paola Simeoni e Nicoletta Zantedeschi.