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REV. 0 DEL: 22/12/15
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U . O . S . D PEDIATRIA AD ALTA INTENSITA ’
DI CURA ___________________
VERIFICA:P.M
APPROVAZIONE::S.E.
1 SCOPO .......................................................................................................................
2 CAMPO DI APPLICAZIONE .........................................................................................
3 RESPONSABILITA’ .....................................................................................................
4 MODALITÀ DI GESTIONE ...........................................................................................
1 SCOPO
2 CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente protocollo viene applicato nel Reparto di degenza dell’UO Pediatria ad Alta
Intensità di Cura della Clinica Pediatrica De Marchi della Fondazione IRCCS Ca’ Granda
Ospedale Maggiore Policlinico.
3 RESPONSABILITA’
4 MODALITA’ DI GESTIONE
La preparazione di una terapia infusionale, contenente soluzioni elettrolitiche
concentrate, prevede che la prescrizione medica riporti tutti i seguenti dati:
SODIO BICARBONATO
- Acidosi metabolica
L'acidosi metabolica è un accumulo di acidi nell'organismo, non adeguatamente
compensato da altrettante sostanze basiche. Il risultato di questo squilibrio
acido-base è una diminuzione del valore di pH arterioso < 7,35.
I casi lievi possono essere asintomatici, mentre un'acidosi più grave (pH <
7,10) può causare nausea e vomito associati a mal di testa, stanchezza,
sonnolenza e malessere. Un'acidosi grave e acuta predispone alla disfunzione
cardiaca con ipotensione e aritmie ventricolari.
SODIO CLORURO
- Iponatremia
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- Trattamento
Il calcolo dei mEq di sodio da somministrare per riportare la sodiemia a 125
mEq/L si effettua con la seguente formula:
(125-sodio attuale) x peso (kg) x 0,6
La sodiemia va aumentata di 1 mEq/L/h, sospendendo il trattamento non
appena si registra un miglioramento dei sintomi e comunque quando la
sodiemia raggiunge i valori di 125-130 mEq/L.
Somministrare metà della dose calcolata nelle prime 8 ore; somministrare
quindi la dose rimanente fino a raggiungere una concentrazione plasmatica di
sodio pari a 125-130 mEq/l o fino a quando i sintomi non migliorino. Porre
attenzione che la correzione non ecceda le 10-12 mmol/l nelle 24 ore e le 18
mmol/l nelle 48 ore.
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CALCIO CLORURO
CALCIO GLUCONATO
- INDICAZIONI: Ipocalcemia, Iperkaliemia, ipermagnesemia
Per ipocalcemia si intende una concentrazione sierica di calcio inferiore a 8.5
mg/dl (o 2,2 mmol/L). Tale riduzione può essere vera, nei casi in cui anche la
calcemia ionizzata (Ca++) sia bassa, < 4.5 mg/dl o 1,15 mmol/L), oppure
falsa, quando la concentrazione di Ca++ è normale mentre la concentrazione
di calcio totale è bassa. In quest’ultimo caso, la riduzione della calcemia è
semplicemente dovuta alla diminuzione delle proteine (albumine) leganti il
calcio. Circa il 50% del calcio, nel sangue, è infatti legato all’albumina e
pertanto, una riduzione dell’albuminemia determina una parallela riduzione
della calcemia totale. Tale ipocalcemia è tuttavia del tutto asintomatica, perché
la quota ionizzata, non si modifica.
La formula per correggere la calcemia totale per il valore di albumina, è la
seguente: Calcemia corretta = 0,8 x (4 – Albuminemia) + calcemia misurata
Le cause più frequenti di ipocalcemia sono l’ipoparatiroidismo, l’ipovitaminosi
D, lo pseudoipoparatiroisimo, l’ipoalbuminemia, l’iperfosfatemia acuta.
L’ipocalcemia è l’espressione di un’insufficiente risposta omeostatica
dell’organismo per alterazione dei sistemi che regolano la produzione di PTH e
1,25(OH)2D. L’ipocalcemia cronica può derivare da insufficiente secrezione di
PTH, insufficiente risposta al PTH, deficit di vitamina D, insufficiente risposta
alla vitamina D.
L’ipocalcemia acuta è conseguenza dell’incapacità dell’organismo di correggere
rapidamente improvvise modificazioni metaboliche.
L’ipocalcemia è accompagnata dai seguenti sintomi: ipereccitabilità
neuromuscolare fino alla tetania, parestesia, spasmo carpopedale, spasmi della
muscolatura liscia, ad es. sottoforma di coliche intestinali, debolezza
muscolare, disartria, confusione mentale e attacchi convulsivi cerebrali,
manifestazioni cardiache quali allungamento del tratto Q-T.S
Trattamento dell’ipocalcemia - ipocalcemia acuta
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MAGNESIO SOLFATO
- Ipomagnesiemia
Si parla di ipomagnesiemia in presenza di una concentrazione sierica di
magnesio < 1,7 mg/dl (< 1,4 mEq, < 0,7 mmol/l)
- Trattamento
Il trattamento con sali di Mg (solfato o cloruro) è indicato quando il deficit di
Mg è sintomatico o associato a grave e persistente ipomagnesiemia < 1 mEq/l
(< 0,5 mmol/l). Di solito, metà della dose viene somministrata nelle prime 24
h e il rimanente nei successivi 4 giorni. La somministrazione parenterale è
riservata ai pazienti che sono affetti da grave ipomagnesiemia sintomatica o
che non sono in grado di tollerare i farmaci per via orale. Quando il Mg deve
essere reintegrato per via parenterale, una soluzione di solfato di magnesio
(MgSO4) al 10% (1 g/10 ml) è disponibile per l'uso EV. Il livello plasmatico di
Mg deve essere controllato di frequente durante la terapia, in particolare
quando il Mg viene somministrato per via parenterale o a pazienti con
insufficienza renale. Il trattamento viene proseguito fino a che non viene
ottenuto un livello plasmatico normale di Mg.
Nella grave ipomagnesiemia sintomatica (p. es., in caso di convulsioni
generalizzate, Mg < 1 mEq/l [< 0,5 mmol/l]), si possono somministrare da 2 a
4 g di MgSO4 EV in 5-10 min. Se le convulsioni persistono, la dose può essere
ripetuta fino a raggiungere un totale di 10 g nelle 6 ore successive. Se le
convulsioni si interrompono, si possono infondere 10 g in 1 l di soluzione
glucosata al 5% in 24 h, seguiti da un quantitativo massimo di 2,5 g q 12 h per
reintegrare il deficit dei depositi totali di Mg e prevenire ulteriori cadute del Mg
plasmatico. Quando la magnesiemia è < 1 mEq/l (< 0,5 mmol/l) ma i sintomi
sono meno gravi, il MgSO4 può essere somministrato EV in soluzione glucosata
al 5% a una velocità di 1 g/h in infusione lenta per un tempo massimo di 10 h.
Nei casi meno gravi di ipomagnesiemia, una reintegrazione graduale può
essere ottenuta mediante la somministrazione di dosi parenterali più piccole
nel giro di 3-5 giorni fino a che il livello plasmatico di Mg non ritorna normale
CLORURO DI POTASSIO
- Ipopotassiemia
I valori normali della potassiemia sono compresi tra 3,5 mEq/L e 5 mEq/L La
ipopotassiemia è definita:
• lieve per valori tra 3 mEq/L e 3,5 mEq/L
• moderata per valori tra 2,5 mEq/L e 3 mEq/L
• severa per valori inferiori a 2,5 mEq/L
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I pazienti con ipokaliemia compresa tra 2,5 e 3,5 mEq/L sono di solito
asintomatici e richiedono solo un trattamento per via orale alla dose di 1-2
mEq/kg/die in 2-4 somministrazioni giornaliere.
Non si consiglia di superare i 3 mEq/kg/die nei bambini.