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Book ounat tte: L'archeologia
dell'Adriatico dalla
preistoria al Medioevo ; D
atti del convegno a
internazionale, Ravenna, 5
7-8-9 giugno 2001 / a
Book Auto:
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veu2003 i)
Pages: See Notes
wicle Tt: Bowden, William; Butrinto
; Iarcheologia di una citta
marittima
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Johns Hopkins University
Eisenhower Library - ILL
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Baltimore, MD 21218Et Tardo
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Larcheologia del Adaico dala P
pen 2001, 383-309
BUTRINTO: |
L’ARCHEOLOGIA DI UNA CITTA MARITTIMA
William Bowden, Richard Hodges, Oliver Gilkes, Kosta Lako, Luan Pérzhita
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University of Fast
Buttinto si trova sulla costa sud-occidentale albanese, di fronte all'isola di Cor-
fil, vicino al punto in cui, a causa della presenza della penisola salentina, il Mare
Tonio sirestringe (fig. 1), ¢ occupa un promontorio situato alla sommita di una stretta
penisola che separa il lago di Butrinto dal Mare lonio. I! sito della citté classica e
tardoantica consiste ora in una collina ricoperta da boschi, collegata alla penisola da
uno stretto istmo,
Il sito domina lo Stretto di Corfit, una posizione che riflette indubbiamente
Pimportanza sia di Butrinto che di Corfit, da sempre considerate come importanti
avamposti per il controllo dell"ingresso nel Mare Adriatico dalla parte orientale del
Mediterranco. A causa della sua posizione geografica, infatti, gli abitanti di Butrinto
empre avuto dei rapporti molto ravvieinati con la penisola italiana,
TI seguente contributo si propone di presentare, nel contesto di questo volume,
un sommario delle attivita archcologiche condotte di recente sul sito, sotolineando
allo stesso tempo alcuni aspetti della complessa relazione tra le due diverse sponde
del Mare Ionio e di quello Adriatico!
II sito & stato sicuramente occupato dall’ VIII secolo a.C.,.come dimostrato dal
‘materiale di importazione della stessa datazione rinvenuto negli scavi dell'acropoli
I resti pitt antichi della citta sono ancora visibili e risalgono al IV secolo a.C.; essi
includono la pitt antica cinta muraria e la prima fase del teatro, da associarsi al culto
di Asclepio, attestato a Butrinto in eta piuttosto arcaica’
progetto di Butrinto nasee da una collaborazione ta fa Butrint Foundation (una Fondazione
britannica’di beneficenza volta allo studio, sviluppo e protezione del sito) I'stituo Albanese di
‘Archeolopia, Il progetto ¢direta da Richard Hodges e Kosta Lako eli scavi sono direti da William
Bowden, Oliver Gikes e Luan Pérehits, Questo contribute assume alcuni det risulati di questa col-
laboracione. La pubblicazione completa de risltati dei prime eingue anni del progetto sara pubblica-
i 1997: Hodges ef ali 2000" Bowden
lllinglese di questo conteibute.
Morgan, Arafat 1995; Haxhis 19
Per una sintest delle prime fasi di oecupazione del sito, si veda Martine
583Erté Tandoantca e Mediev
BULGARIA|
ITALY
Fig. |- La collocazione di Butrint,
Giulio Cesare, tentd, senza riuscirvi, di stabilire una colonia nella citta, cosa
che allatmé notevolmente la popolazione locale, tra cui 'amico e corrispondente di
Cicerone, Tito Pomponio Attico. Proprietario di una tenuta vicino Butrinto, Attico
faceva parte di quel gruppo di aristocratici romani descritti da Cicerone e Varrone
che diede inizio alla fondazione di grandi proprieta terriere nell'area dell’Epiro du-
rante il primo secolo a.C.
Augusto riusci nell’intento di stabilire la colonia, alla cui fondazione sembra
584
Burinto: Varcheologia di na cits maritima
sia da associarsi una fase di considerevole espansione della cita, L’arca dell’ Asclepion
fu rimodellata, mentre la costruzione di una grande scena di fronte al teatro ridusse la
preesistente ampia via colonnata ad una stretta stradina. Le nicchie nell'edificio di
scena furono decorate con statue di membri della famiglia imperiale, tra le quali
quelle di Livia ed Agrippa, rinvenute durante gli scavi del teatro alla fine degli anni
Venti
La colonia si espanse ben oltre i imiti delle mura di eta classica, con la costru:
zione di un grande sobborgo sul lato meridionale del canale di Vivari (fig. 2). Come
indicato dalle analisi geofisiche, le nuove costruzioni, organizzate secondo uno sche-
‘ma stradale ortogonale, ricopritono un‘area di circa otto ettari. Nella fase di fonda-
ione della colonia fu inoltre costruito un acquedotto del quale si conservano ancora
alcune sezioni’
La storia della citti romana di Butrinto sembra dunque essere stata caratterizza-
ta dalla relativa mancanza di avvenimenti degni di nota. Durante il quarto e quinto
secolo d.C,, invece, le province dell’ Epirus Verus furono oggetto di periodiche incur-
sioni di popolazioni nomadi di oltre frontiera cosi come, dal 460 in poi, di attzechi
Via mare ad opera dei Vandali*. Purtroppo non si conoscono maggiori dettagli relativi
alla portata di tali eventi, Dalla meta del settimo secolo, secondo le fonti, l'Epiro
cadde nelle mani di invasori slavi, Butrinto non ricorre perd nelle fonti sino alla fine
del nono secolo, quando @ indicata come il luogo in cui fu tenuto prigioniero San-
Elia i! Giovane durante il suo viaggio da Costantinopoli alla Sicilia.
La storia medievale di Butrinto é caratterizzata da eventi piuttosto turbolenti
Brevemente dominio normanno, dopo la caduta di Costantinopoli nel 1204 fu parte
del Despotato di Epiro, prima di essere ceduta agli Angioini nel XIV secolo. Su
sivamente cadde sotto il dominio prima veneziano, poi tureo. Quando gli emissari
ccidentali della corte di Ali Pasha si imbatterono nel sito, questi era oramai ridotto
ad un piccolo villaggio di pescatori raccolto intorno al castello veneziano, sul lato
del canale
Le prime significative ricerche archeologiche del sito si devono ad una missio-
ne italiana diretta da Luigi Ugolini. Gli scavi, condotti tra i 1928 e il 1943, furono
sponsorizzati dal Ministero Italiano per gli Affari Esteri, particolarmente desideroso
di sottolineare i legami storici intercorsi tra l’Albania e Roma. Secondo Virgilio,
infatti, durante il suo viaggio da Troia verso la fondazione di Roma, Enea si fermo a
Butrinto, La missione italiana enfatizzd notevolmente questo aspetto del passato di
Butrinto, ¢il volume pubblicato da Ugolini nel 1937 fu infatt initolato Bstrinto ~ if
mito di Enea: gli scavi, Lo sfruttamento del passato romano per motivi politici fu
sicuramente un elemento chiave delta pratica archeologica durante il regime fascista
Lo studio dei rapport intercorsi tra IItaliae i paesi dallaltra parte del Mare Adriati-
co ¢ dello Tonio fu condotto all'intermo di una siruttura che vedeva Iltalia come
in 1937,
* Martin es
Bowden 2002,
Perla storia di Butrinto in eth taedoantica e medieval, si veda Soustal 1981