TAVOLO PER IL MAGNIFICO dolini a Saragat, da Forlani a Rita Negli Showroom Ciicai troverai il meglio delle più Carlo Bo aveva un tavolo fisso Levi Montalcini ed altri premi importanti marche per arredo bagno, arredo casa, sempre prenotato. Anche se Nobel, tutti avevano apprezzato i pavimenti e rivestimenti. piatti della cucina romana che Potrai vivere l’esperienza di una progettazione non andava, rimaneva vuoto Franco aveva trapiantato con sag- gezza a Urbino. personalizzata insieme ai consulenti qualificati che, tori erano di Urbino, ma Franco grazie alla realtà virtuale, ti mostreranno la casa dei era nato nel 1943 a Roma: fin da DOPO AVER lasciato l’attività, tuoi sogni. giovanissimo, aveva lavorato nel- la ristorazione, al Caffè dell’Epoca a piazza Porta Pia; a Roma aveva LOCALI STORICI assaporato il gusto della Dolce Vi- Dopo Roma dove visse ta e da lui passavano i personaggi il periodo della Dolce Vita, del cinema più amati, da Fellini a tornò nella città d’origine Proietti; nel 1966 aveva avviato la sua attività a Torvaianica, nel ‘72 Franco ha continuato a cucinare un’altra trattoria. per gli amici che adoravano la sua cucina ed era molto orgoglioso NEL 1983 era venuto a Urbino, della sua Amatriciana, della Gri- aveva spostato un’urbinate e il 5 cia, della coda alla vaccinara, cora- marzo 1984 aveva preso il via il della e del coniglio in porchetta, suo ristorante in via del Poggio, «come lo faccio io, a Urbino non proprio vicino al Rettorato di via lo fa nessuno», diceva. Saffi. Il 19 maggio 2016, Franco aveva chiuso la sua attività, la- NEGLI ULTIMI anni la malat- sciandola ad altra gestione: per tia lo aveva indebolito molto, ma l’ultimo giorno di lavoro, i dipen- il mattino spesso si vedeva al bar denti dell’Università, i docenti, Vecchio Mulino dove passava per tutti erano andati a salutarlo, do- un saluto, dolce e cortese come nandogli una giornata di profon- sempre, due chiacchiere e qual- da commozione. In quell’occasio- che ricordo. Franco Fraternale la- ne ci aveva raccontato tanti aned- scia la moglie, i fratelli Renato e doti della sua vita a Urbino: «Car- Remo, le cognate, i nipoti, tanti
IL RICORDO L’EX RETTORE DELL’ATENEO DI URBINO
«La sua era una cucina tradizionale ma non per vezzo nostalgico» pre attenuto a uno slogan che mi sono di STEFANO ripetuto come un mantra ogni volta PIVATO * che mi sedevo a tavola: «la cucina ha un grande futuro: il suo passato». Ec- co questo era Franco: l’ambasciatore di una cucina che era tradizionale non per vezzo nostalgico, ma per una con- A PARTIRE dagli anni Ottanta la vinta autenticità che molto somigliava gastronomia (italiana e non) è stata at- al suo dialetto infarcito di romanesco. traversata dalle mode più eccentriche. Eppure quel dialetto e quella cucina a Volendo parafrasare uno slogan che Urbino, solitamente diffidente nei con- ha fatto tempo fa epoca e tendenza si fronti dei “forestieri” ci stavano benissi- potrebbe dire che in quegli anni la cuci- mo. Da qualche anno è entrata nel pa- na era “da bere”. Nouvelle cuisine, cu- norama culturale immateriale dell’umanità patrocinato dall’Unesco cina fusion, cucina molecolare (e chi anche la cucina. Almeno idealmente SHOWROOM: SEDE e SHOWROOM: più ne ha più ne metta) hanno modifi- Urbino, città Unesco, potrebbe colloca- BAZZANO (BO) CENTO (FE) MONGHIDORO (BO) FAENZA CALDERARA DI RENO (BO) cato profondamente in quest’ultimo re un personaggio come Franco nel Via Muzza, 6/8 Via Bologna, 8 Via Rimembranze, 52 Via Emilia Ponente, 9 Via Gazzani, 13 - tel. 051.6464711 trentennio il panorama gastronomico. suo patrimonio immateriale. BOLOGNA - Idrokal IMOLA (BO) SAN PIETRO IN CASALE (BO) FERRARA Anche quello urbinate. Di fronte a que- * storico, già rettore Via P. Gamberini, 3 Via del Serraglio, 13/A Via Ferrara, 31 Via Virginia Woolf, 1 www.ciicai.com sto furoreggiare culinario mi sono sem- dell’Ateneo di Urbino 0